Intervista a Gabriele Albertini sulle nomine degli ambasciatori e dei vice ambasciatori annunciate dall'Alto Rappresentante dell'Unione Europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Catherine Ashton e sul Consiglio Europeo sulle strategie internazionali dell'UE

Gabriele Albertini Presidente della Commissione esteri al Parlamento Europa iscritto al gruppo del PPI econ
Lui vogliamo parlare proprio di politica estera partendo dalle nomine annunciate la scorsa settimana da Katrina Citton una trentina tra ambasciatori e vice ambasciatori dell'Unione europea nel mondo
Due italiani uno in Albania Ettore Sequi l'altro in Uganda un funzionario della Commissione
Ridolfi innanzitutto sul giudizio su queste nomine
Be giudizio non può che essere molto negativo noi siamo un Paese fondatore l'Europa è stata
Quelle in cui viviamo naturalmente quella del dopoguerra è stata concepita da tre persone parlavano tutte e tre Tedesco però una era italiano ed era De Gasperi oltre a Schuman e Adenauer siamo un Paese di sessanta milioni
Di abitanti contando
Anche la contabilità nera siamo il sesto Paese come Pirlo il VII escludendo appunto
Da parte di economia che sfugge
Purtroppo
Abbiamo questo primato anche no
Alla contabilità ufficiale il correlativo importo in termini economici in termini anche democratici nel senso del numero
Di abitanti
Che esprime il nostro Paesi avrebbe dovuto essere considerato in maniera molto diverso abbiamo invece due nomine assolutamente marginali e questo ci umilia profondamente la baronessa Aston a seguito delle logiche
Tutte le sue
Qualcuno ha ipotizzato
Una sorta
I riproposizione della politica coloniale perché noi siamo
In Albania un olandese e in Sudafrica uno spagnolo e in Argentina insomma ci sono
Delle disposizioni che fanno pensare alla situazione dell'inizio Novecento dell'Impero britannico e così via ma
Non lo riconosco l'ENI insieme è un dato di fatto che il nostro Paese non è stato valutato per quello che
Nella realtà non è un argomento nuovo
Ma pensavamo proprio per i rapporti che si erano instaurati e per la novità
Del Trattato di Lisbona che attribuisce al Parlamento più che ai governi
Una funzione
Importante in tema di politica estera che questi elementi
Che fanno riferimento alle comunità nazionali avessero il loro
I loro alla loro valorizzazione è vero
Della politica estera europea e della comunità e non degli Stati membri
Ma la rappresentazione
Nel corpo diplomati europeo
Delle provenienze per quel terzo alcuni attribuita questo questo spazio doveva essere considerato
E il nostro Paese è stato veramente umiliata da queste scelte non ci sono delle responsabilità anche da parte del
L'attuale Governo
Dei precedenti come dire di una mancanza di attenzione rispetto
Alle istituzioni comunitarie le loro burocrazia
Guardi quando
Petrolini faceva le sue rappresentazioni a volte accadeva che qualcuno dal pubblico si alzasse e
E gridasse voci
E dal palcoscenico rispondeva orecchio
E una responsabilità di chi dà i suggerimenti o chi deve decidere la scelta io penso che nel quesito sia la risposta sono le orecchie della baronessa Ashton che non ha ascoltato quello che il nostro Governo ma non solo lui
La nostra rappresentanza diplomatica chi le parla i membri del Parlamento i commissari legati al nostro Paese hanno fatto presente
è stato una scelta diciamo di un direttorio più che di una sensibilità europea
Ora si apre un'altra partita è già in corso in realtà ed è quella
Per i vertici diciamo i quattro posti più importanti
Smoke prezzo diplomatico
Poi ci saranno complessivamente venti nomi ma
Più altri ambasciatori
Si aspetta un cambiamento attitudine ricordiamo che non è la prima volta Ascom lo ha detto lei stesso tracciati non tratta come dire il nostro paese d'Italia per il peso
Che dovrebbe avere
Diciamo che appunto come come dice un vecchio adagio di definitivo ci sono la morte fortunatamente qui
I morti quindi non ce ne sono e spero non ce ne siano in futuro almeno nel breve termine il destino finale lo conosciamo purtroppo e ci accomuna tutti
Fuori di questa
Macabra metafora
Se c'è ancora qualcosa di recuperabile spero che la sensibilità diplomatica e politica della baronessa Aston consiglieri quello che ho do prima un Paese fondatore con sessanta milioni di abitanti con il sesto settimo PIL e correlativo versamento di contributi all'Unione veri di cui uno dei suoi più importanti statisti Alcide Degasperi è stato uno dei tre fondatori dell'Unione europea e quindi ripari al varco che ha creato nei
Nell'equilibrio laterale
D'Italia e l'Unione medesimo discostato anche un Consiglio europeo con all'ordine del giorno le strategie internazionale dell'Europa in particolare Stati Uniti
Le potenze emergenti come come la Cina o al Parlamento europeo mi ha dato conto da mandare un po'il Presidente del Consiglio europeo la discussione è stata un po'
Come dire nascosta
Ugo dirottato dalla questione dei Rom in Francia ma sul su questa strategia internazionale dell'Unione europea le lei che presiede la Commissione esteri del Parlamento soddisfatto
Guardi mentre il Trattato di Maastricht ha cancellato la le monete nazionali e anche la funzione delle banche centrali non è più stata quella di chiedessi di Harlem poiché non c'erano più le monete nazionali ma si è creata la banca
Europea e la Banca centrale europea e lei euro
Nel caso della politica estera
L'inizio della politica estera conseguente al Trattato di Lisbona
Rimangono le politiche estere degli Stati membri
Che devono essere armonizzate ma a volte possono collidere con quelle della comunità medesima
Sotto su questo profilo mi piace citare la baronessa Ashton
In una
Diciamo risposta davvero British a una domanda di credo un suo
Con nazionale del partito conservatore
Che le aveva domandato
Baronessa Ashton
Quel numero di telefono
Che Kissinger invocava e che non trovava nella sua agenda adesso c'è risponde Ministro degli esteri dell'Unione chiamato dagli Stati Uniti e da qualsiasi altra parte del mondo
E la baronessa ha risposto
Dicevo in in maniera molto british in questi termini telefono c'è ma il centralino risponde in questi termini queste il numero dell'Alto rappresentante non residente per avere la posizione
Se tedesca numero uno per avere la posizione francese numero due per avere la presunzione britannica numero tre e così via allora
Fuori di metafora
L'iniziale la politica estera afferma il vero sforzo oltre che dare contenuto e cercare di armonizzare la posizione dei singoli Stati
Con quella
Ancora da costruire qui da definire dell'Unione è il vero facciamo un lavoro dei prossimi mesi probabilmente anche dei prossimi anni per realizzare questo obiettivo
Sotto ancora questo profilo dell'organizzazione dell'insieme delle scelte della configurazione di una politica estera europea non può mancare
Quell'aspetto che sottolineavo prima
Cioè il corpo diplomatico che è vero
Che è il ramo esecutivo
La politica la scelta è appunto
Del degli organi politici
Però
Non possiamo negare che non sono dei camerieri o dei fattorini i diplomatici sono
Delle personalità speciali bello dei capi delegazione diciamo degli ambasciatori dell'Unione
A un livello di responsabilità che concorre nelle scelte eletti anche dandone esecuzione o interpretarle e quindi
Degli il terzo che appartiene alla
Diciamo diplomazia che deriva
Dalla diplomazia nazionale deve avere una proporzionalità di equilibri che nel caso quelle scelte che sono state finora fatte hanno visti il nostro Paese assolutamente negletto ringraziamo grazie ruoli