Elezioni europee: la campagna elettorale della Lista Laica

A nome del Comitato elettorale per questo circoscrizione che unisce
Gli amici
Liberare i repubblicani io monnezza questa manifestazione innanzitutto portando le scuse
E Saluzzi
Del presidente del Senato senatore Giovanni ad Atene che assente in quanto è impegnato nelle consultazioni col presidente del pubblica per la crisi di governo
è una proprio tutto sicuramente essere presente alla nostra manifestazione per portare il suo saluto soprattutto dal portare un contributo de
Le sue parole a una iniziativa nel quale noi fermamente crediamo che non sia solamente un fatto
Elettorale macchina debba avere un futuro politico importante della federazione con la quale i repubblicani liberali i federalisti
No danno detta dieci quello che è stato chiamato intermezzo travestirsi e anche in termini politici Polo laico che per me rappresenta un grosso passo nel dare chiarezza contributo di Verona Vito politica italiana
Su questo argomento interverranno l'onorevole Egidio Sterpa l'onorevole Antonio Del Pennino il segretario del Partito Liberale onorevole Renato Altissimo che anche il capolista nella circoscrizione Nord Ovest
Io mi dimetto rappresentare i candidati ci sono strutture prime file non tutti hanno potuto essere presenti
Prego mesi candidata di alzarsi in piedi anche per poter visibilmente riconosciuti
Dai convenuti
Capolista come già annunciato segretario generale protetto liberale Renato Altissimo
Seguono in ordine alfabetico Paolo alzarmi no
Pomodori Isonzo
Alfredo Biondi
Cesare Campa
Marco Cariboni
Agostino corna
Raffaele Costa
Pietro Caveri che erano indipendente che aderito alle nostre richieste
Scusate
è ora di carte
è un lapsus freudiano
Anita Garibaldi
Gli altri Agostino
Giusto dinamica
Per tre giorni classe Massimo che precedette il Movimento federalista europeo inglese anche rappresenta radicale
Giancarlo Morandi
Angelo proveniente
Francesco Sonzogno
Mario Scaglia
Fabio Semenza
Giuseppe Toti
Bianca vettori no
Un tratto di
Devono Gerry applicare
Ernesto Galli Della Loggia va bene
Io credo che gli applausi e che hanno sottolineato alla presentazione dei candidati esprime valori questa lista
Io mi auguro che questo valore sia accompagnato da un successo che tutti quanti ci aspettiamo non solo per dare una risposta elettorale nel nostro terreno per dare una risposta come dicevo prima politiche
Su questi argomenti dà la parola all'onorevole Egidio Sterpa
Io sono particolarmente lieto
Di presentare questa arriva
Fatemi aggiungere visto il numeroso pubblico grande manifestazione per
Lista viene definita genericamente ma forse un po'riduttiva band
Del Polo laico
E che io preferisco francamente chiamare alleanza liberaldemocratica come dissi già accampata qua il primo incontro
Io credo che sia questa veramente
La grande novità
Di questa stagione politica
E forse non è esagerato neppure parlare in un certo senso di fatto storico
Perché fatto storico
Perché questa alleanza vede insieme i due partiti
Quello liberale quello repubblicano
Che si ritrovano
Dopo molti anni anche con alcune polemiche tra di loro
Sulla stessa piattaforma culturale e politica
Con una generosa apertura a uomini e gruppi culturali che si riconoscono nella comune volontà di dare forza propulsiva
E consistenza
Ad uno strumento politico nuovo che vuole cambiare e cambiarla profondamente la politica italiana
La cosa che mi sento di sottolineare con convinzione e con il grande fermezza
E che questa chiamiamola così operazione politica
Non è un fatto elettoralistico
Ma un fatto politico che trascende l'appuntamento delle votazioni europee del diciotto giugno per creare un punto di riferimento nuovo credibile qualitativamente e quantitativamente che possono diventare una forza politica da opporre alla politica bipolare che ha condotto ad una sorta di Pantano in una sorta di Pantano la situazione italiana in questi anni
Sono profondamente convinto che la politica italiana sia giunta ad un punto di svolta
Sono molti del resto i segni di esaurimento
Di un lungo circolo della politica italiana
Noi abbiamo alle spalle un ventennio
Che rappresenta certamente una parentesi storica molto importante
Un ventennio in cui sono maturati
Ed esclusi i fenomeni e contraddizioni
Che ora vanno chiarendoci e appunto
Stiamo per lasciarci alle spalle
Vorrei che per un attimo ciascuno di noi facesse una riflessione su che cosa hanno voluto dire gli ultimi vent'anni
Nella politica italiana
Ma non solo nella politica e
Pensiamo a quello che era il clima
E a quello che era lo scenario politico sul finire degli anni sessanta
Il modello di sviluppo occidentale era messo in discussione in maniera spesso virulenta
In tutti i Paesi del mondo
Lo stesso Occidente sul piano delle relazioni internazionali appariva come in una fase di ripiegamento
Erano gli anni in cui la Russia di brezza
Segnava molti punti a suo favore
Gli anni della debolissima e anche confusa e contraddittoria leadership di carte dell'America di carte
Gli anni in cui Vietnam Cambogia ancora Mozambico salvato Afghanistan
Cadevano uno dopo l'altro sotto regimi totalitari imposti o sostenuti da Mosca
Anno in cui da parte di molti
Si immaginava di molti in Europa si immaginava concreto il rischio di una graduale filladi Zazie ombre
Dell'Europa occidentale
Furono anni quelli in cui in Italia maturò la cosiddetta solidarietà nazionale
Il cosiddetto compromesso storico
Anni in cui maturò la stagione del terrorismo
Con una situazione economica pesante
Un paziente Pansy intacca l'ISMU demagogico e paralizzante
Si realizzò una sorta di commistione tra potere economico
E potere politico
Furono anni in definitiva nei quali le risposte liberaldemocratiche
Sembravano perdenti od erano perdenti
Su tutta la linea
Anni nei quali un conformismo dilagante
Portava intellettuali
Politici operatori culturali e anche operatori economici a ad allinearsi supposizioni illiberali
Ebbene quegli anni
Sono ora come dicevo alle nostre spalle
Quella stagione definitivamente al tramonto
L'Occidente e il sistema che lo caratterizza
Hanno ripreso fiducia in se stessi
Il modello liberaldemocratico occidentale oggi e ovunque vincente
Sia sul piano politico che sul piano economico
Sono in lui piega mento
I modelli e i partiti estranei al sistema democratico occidentale
Segni clamorosi questo ripiegamento sono sotto i nostri occhi
Basta pensare allo spettacolo che in questi giorni nelle scorse settimane e fino a pochi giorni fa sì ha offerto la televisione dalle piazze
Di Pechino dalle piazze di musica
Quello spettacolo
è il segno veramente della sconfitta delle ideologie e dei sistemi illiberale
Dunque noi avevamo ragione
A tener duro negli anni difficili
E lo abbiamo fatto in condizioni indurita
E il mezzo al dilagante conformismo
Degli anni più grigi della Repubblica italiana
Il fatto
La storia ci stanno dando ragione
E però
C'è in Italia una situazione direi ancora profondamente anomala
E vero
Il clima il clima culturale è cambiato
Le opinioni diffuse sono diverse da quelle del conformismo
Degli anni settanta
Ma non è cambiata la situazione politica
L'anomalia italiana
Sta nel fatto che non si riesce a tradurre nei meccanismi dirigenti del Paese questo nuovo clima culturale queste che sono aspirazioni concreta dell'opinione pubblica dell'elettorato
Non c'è ancora una mutazione strutturale nei nei comportamenti politici
Né tantomeno dei meccanismi che determinano i comportamenti politici
Ecco cari amici
La ragione profonda vera
Che ci ha portato a questa coalizione
A creare questo incontro delle forze liberaldemocratiche e laico
Cioè l'intenzione che non è un fatto elettoralistico ripeto
Di creare una forza capace di cambiare i comportamenti politici e i meccanismi che l'idea
Chi vi parla si porta dentro da molti anni
Una grande
Certezza e cioè che i grandi partiti
Sono ormai diventati Silvia fungibili tra di loro
E che non sono più in grado di dare risposte credibili
Alle grandi questioni nazionali
Le risposte e si offrono al massimo si compendiano in una loro sempre più invadente presenza nelle articolazioni sociali
E statuale
Quali sono gli effetti mi sia permesso questo accenno siamo in campagna elettorale
Quindi la polemica credo che sia anche giusto farla
Quali sono per esempio gli effetti le differenze sostanziali
Queste cose le indirizzo soprattutto ad alcuni nostri amici che ad alcuni elettori che coltivano qualche perplessità
Quali sono le differenze sostanziali oggi fra i tre grandi partitiche dominano la scena politica e cioè la Democrazia Cristiana il partito socialista
Il Partito Comunista
Celle del dirigismo economico in tutti e tre
Cedere terza forza Isma'in tutti e tre per quanto riguarda la politica estera
C'è una incapacità
Di fondo
Ad affrontare la questione morale in maniera risolutiva in tutti e tre
E ne abbiamo avuto qualche esempio anche recentemente in Parlamento
La fungibilità fra i tre grandi partiti
Nonostante le fumisterie polemiche a cui abbiamo assistito anche nei giorni scorsi è evidente
Soprattutto dopo la cosiddetta svolta di Occhetto
Partito Comunista cari amici può darsi anche che si socio democratizzazione
Ma diventerà sempre più simile e fungibile alla DC che danni persegue una politica di tipo statalistico assistenziale e al Partito socialista
In realtà il compromesso è sempre nell'aria
Le loro differenze
Sono più nominalistiche che sostanziale
E concludo
Questa questo mio breve intervento
Dicendo questo
Sta qui la ragione profonda
Il motivo per cui personalmente oltre che come partito
Noi siamo andati a questo incontro con gli amici repubblicani e con altre forze culturali la anche
Con convinzione
Perché c'è la necessità storica di creare una forza nuova una forza che rompa gli schermi superi gli interessi particolaristici di partito
Affronti il bordo e gravi problemi italiani con il coraggio della verità e della pulizia
La nostra ambizione e quella di mettere insieme come avrebbe detto
Il meridionalista Guido dorso
Cento uomini di ferro che siano capaci per il loro spessore
La loro credibilità culturale e politica di dare il via ad un processo di cambiamento della politica italiana
E io credo che negli ottantuno candidati che rappresenta la lista laica in questa competizione si siano davvero molti uomini di ferro perché io non mi sento mi sento di dire
Senza fare della demagogia e della retorica
Che sono le più belle liste quelle nostre in tutto il panorama politico
Questo è il fatto politico che oggi presentiamo il tentativo cioè di raccogliere le forze necessarie per una ventata di trasparenza e pulizia per ristabilire un rapporto fiduciario tra lo stato e i cittadini un tentativo infine coraggioso condotto senza pregiudizi senza perplessità
Per dare
Una robusta e salutare prima di tutto morale spallata
Ad un sistema di partiti e di potere che sta allontanando i cittadini dalle istituzioni questa cari amici e la lista che noi vi presentiamo questo è il fatto politico nuovo che noi sottoponiamo al vostro giudizio
Per l'ennesimo intervento non esperta dà la parola presidente del gruppo parlamentare alla Camera imputate repubblicano novembre Antonio Del Pennino
Io debbo innanzitutto
Unirmi al l'amico collega Visco
Nel rinnovare le scuse del presidente del Senato che se lo Stato chiamato
Le consultazioni dal Presidente della Repubblica
Non ha potuto come avrebbe desiderato
Essere qui con noi
Battezzare questa occasione rappresentata dalla presentazione delle liste della
Alleanza
La liberali repubblicani federalisti
Per le elezioni europee
Si tratta della prima tappa di un faticoso processo processo che è stato avviato negli scorsi mesi
Che incominciò ricordava amico Sterpa dopo il congresso liberale l'undici febbraio di quest'anno nell'incontro di Carrara e che si è presentato e si presenta come un coraggioso tentativo di ricomposizione della diaspora che ha caratterizzato in questi anni il mondo laico italiano
E non è un caso
Che a questa voglia di unità a questo impegno di unità si giunga
Oggi in una situazione politica profondamente modificata rispetto agli anni passati
In cui
Il problema
Di preparare
Il nostro Paese all'appuntamento con l'Europa del mille novecentonovantatré deve essere fatto
Deve essere risolto prima ancora che in termini di politica economica e finanziaria
Impronte in termini di rinnovamento della politica
De il costume politico del fare politica nel nostro Paese
In questi anni
In questo quarantennio di vita democratica
Che ha caratterizzato la nostra esperienza repubblicana non vi è dubbio che le forze laiche Berardi repubblicani
Abbiano esercitato un grande ruolo di influenza di
Stimolo
Di maturazione
Delle maggiori forze politiche del pari
Non vi è chi non veda
Come la Democrazia Cristiana di oggi
Pur con i fermenti verificare il tipo Comunione e Liberazione che l'attraversa sia nel suo insieme realtà molto diversa dalla Democrazia cristiana dell'immediato dopoguerra che aveva nei comitati civici del professor Gedda la sua struttura portante
E non vi è come chi non veda
Come il Partito Comunista il cui segretario generale onorevole Occhetto barca l'Atlantico che si reca negli Stati Uniti per primo incontro fra Maggi il rappresentante del più grande partito comunista dell'Europa occidentale
Dirigenti della politica americana sia profondamente modificato e cambiato rispetto al partito comunista chiuso nel più Gretto stalinismo degli anni Quaranta
E non vi è dubbio
Che la volontà di autonomia la ricerca di una propria fisionomia specifica rispetto alle altre componenti della sinistra che hanno caratterizzato e caratterizzano il nuovo corso socialista
Rappresenti un elemento di profonda differenza rispetto al socialismo fusioni insista degli anni Cinquanta
E certamente su tutta questa evoluzione di cattolici socialisti e comunisti
A influito la polemica politica ha influito la battaglia ideale delle forze democratiche laiche
Dei liberali dei repubblicani dei radicali che hanno esercitato nei confronti delle maggiori forze politiche questa azione stimolo e di richiamo ai valori e alle leggi della democrazia dell'Occidente
Ma tutto questo ha avuto certamente una grande importanza negli anni passati ma oggi non è più sufficiente
Non è più sufficiente perché si sono aggravate le condizioni del Paese
Perché quel tanto o poco ma io
Credo che sia più tanto che poco di massimalismo di populismo
Di confusioni esimo che è rimasto elemento ancora caratterizzante
Dei tra i grandi partiti la Democrazia Cristiana il Partito socialista il Partito comunista
Ha concorso a disse stare la finanza pubblica del nostro Paese portando il livello dell'indebitamento a dei tassi che sono
Chiaramente più a
Enormemente più alti di quelli di tutti gli altri Paesi europei
Perché la concezione dell'utilizzo del potere come strumento di acquisizione del consenso ha portato tutti questi tre partiti a una concezione pervasiva delle istituzioni per cui oggi è difficile distinguere dove finisce il ruolo delle istituzioni e dove incomincia il ruolo dei partiti
Ed è difficile capire in che misura le istituzioni sono garantiti di tutti i cittadini e non sono invece solo strumento al servizio dei partiti
E rispetto a quei
Rispetto a queste
Noi abbiamo capito che non è più l'epoca influire l'epoca di stimolare incidere
Ma epoca di sfidare le maggiori forze politiche e la sfida passa attraverso l'unità dei tralicci
La riproposizione forte dei valori dello stato di diritto dello Stato democratico
Della politica intesa come servizio dei cittadini e non come strumento di arricchimento di potere la politica intesa come una messi
La politica recuperata nel suo senso più alto del suo senso di servizio della comunità ha bisogno che oggi i laici i ritrovamenti i motivi che li hanno fatti
Protagonisti del Risorgimento italiano che li hanno fatti interpreti delle trasformazioni della società italiana
E da qui che nasce l'impegno per la lista laica
E da qui che nasce il Progetto di federazione
Liberali repubblicani radicali dipendenti federalisti
Sapendo che vi sono ancora
Molte cose che possono vedere valutazioni anche diverso se non divergenti fra coloro e intendono esseri pronti i protagonisti di questo processo
Ma che l'obiettivo che ci poniamo è un obiettivo talmente ambiziose talmente grande quello di ridare cioè alla lotta politica in Italia il senso delle lotte delle grandi democrazie occidentali
L'ognuno di noi ha dovuto compiere compirà nei prossimi mesi al di là della scadenza elettorale uno sforzo per ricomprendere le ragioni degli alleati uno sforzo per continuare in un impegno comune
Anche perché la sfida che noi abbiamo davanti
Sul terreno della politica europea
è una sfida di grande è una sfida che mai come in questo momento assume una carattere
Mondiale
Noi ci troviamo
Di fronte a un processo che sta Travaglio bianco
I Paesi dell'est e che nel momento in cui vede l'Unione Sovietica non presentarsi più con il volto truce del regime bresciane Fiano ma all'insegna della perestrojka
Diventa un elemento di attrazione interessa per alcuni Paesi dell'Europa occidentale
Non c'è dubbio
Che la riproposizione da parte di Gorbaciov di quello che era un vecchio modello gollista quello dell'Europa dall'Atlantico agli Urali trova oggi suggestioni all'interno della Repubblica democratica tedesca assai forti
E non c'è dubbio che oggi il vero problema la vera difficoltà dello schieramento politico occidentale passa tra proprio attraverso la politica tedesca
Se la Germania sceglierà una politica organica all'Alleanza atlantica e di forte unità europea
L'Europa occidentale diverrà il punto di riferimento per i Paesi dell'Est europeo e forse poi si potrà pensare se non potremo vedere nuovi la potranno vedere i nostri figli a una soggetti qualità politica europea che sappia superando le vecchie divisioni fra Est e Ovest porsi come terzo interlocutore fra l'Unione Sovietica gli Stati Uniti d'America
Sia pure in una logica di collegamento e di alleanza con gli Stati Uniti d'America
Ma se noi non sapremo tenere la Germania su questa linea di politica europea il rischio che suggestioni Gorbaciov Viani esposti verso la concezione di una grande unità dalla Russia all'Europa l'orientamento della politica tedesca esposti no quindi la il rapporto storico tradizionale fra l'Europa e l'America
Possono acquistare il corpo con una dato di pericolosità per l'equilibrio politico mondiale
Ecco perché
Il problema
Che noi abbiamo davanti che il prossimo Parlamento europeo ha davanti non è solo quello della scadenza dell'atto unico del mille novecentonovantatré non è quello solo dell'Europa economica
Ma è anche e soprattutto quello dell'Europa politica
Del rilancio della Federazione europea come momento di creazione di una soggetti qualità politica forte che sappia superare di egoismi degli Stati nazionali
E abbia la capacità quindi di essere effettiva protagonista della politica mondiale
Rispetto alle incertezze
Della internazionale cattolica
Rispetto alle quote all'economicismo della Internazionale socialista
La posizione della dei liberali democratici la posizione dell'alleanza laica il proprio caratterizzata da questa volontà di riaffermare il primato dell'Europa politica sull'Europa economica ed è questo l'elemento su cui noi abbiamo voluto caratterizzare l'impegno della nostra battaglia per il diciotto giugno
Un impegno che oggi va al di là di quella che è la stessa
Scadenza
Di politica europea
Anche le vicende in questi giorni in queste ore relative alla crisi di governo che hanno visto confermare la volontà del Partito liberale del partito repubblicano di muoversi all'unisono nella conduzione della crisi stessa
Una crisi poi
Una crisi di cui non si capisce bene quanto giochino i calcoli elettorali e quanto giochino i calcoli interni ai partiti
In cui credo che dovrà vedere grande peso grande valenza una parola di responsabilità e di richiamo al rispetto delle istituzioni e della difesa queste istituzioni
Si ipotizza oggi riproporre modelli istituzionali diversi
Di ridiscutere quel Progetto e quegli impegni relativi alle riforme istituzionali che avevano caratterizzato il patto di coalizione stipulato alcuni mesi or sono
Il cui limite non sta nelle cose che erano state scritte in quelle intese sta nel fatto che non sono state realizzate sta nel fatto che i tempi dei lavori parlamentari sono stati lenti e non hanno consentito l'acquisizione la acquisizione di quei punti su cui pure si era verificata una vasta convergenza che andava al di là della stessa maggioranza di governo
Il volere oggi riproporre
Con un salto in avanti
O con un triplo salto in avanti
Modelli istituzionali diversi
La scelta delle democrazie plebiscitarie
O la scelta improvvisati sistemi elettorali maggioritari volti a riportare la lotta politica italiana negli stessi schemi del mille novecentoquarantotto
Potrebbe volere vive buttar via il bambino con l'acqua sporca
Vorrebbe potere dire compromettere la possibilità di modificare per quanto è necessario e utile modificare queste istituzioni
Aprendo la strada a involuzioni che non sappiamo quanto servirebbero alla vita democratica del nostro Paese
Alla sua stabilità alla sua capacità di produrre una politica alla altezza delle esigenze popolari ecco perché anche su questo terreno anche sul piano della risposta
Ai problemi del governo nazionale del Paese noi diciamo che l'alleanza raggiunta per queste elezioni europee rappresenta il vero elemento di novità il vero elemento di originalità
Perché ha la capacità di riproporre una impegno politico che vede i laici di nuovo uniti
E uniti in una prospettiva in cui s'intende riaffermare al di là di quelle che sono le vicende e le miserie politiche contingenti
Il primato della cultura il primato della ragione il primato della nostra storia e della nostra passione politica e civile
Prima di darne una parola segretario generale del Partito liberale Renato Altissimo
Anche il capolista di tutta tutti noi questa battaglia elettorale una circoscrizione Nord Ovest vi devo ricordare ai né amici segretari provinciali e i candidati e che a me diciannove e trenta
Su comunque subito dopo ha chiuso la manifestazione si terrà una riunione di tipo organizzativo presso la sede del partito repubblicano in via Ugo Foscolo tre
La parola a non avere nato altissimo
Questa
Manifestazione che
L'inizio ventuno ufficiale della campagna elettorale
Coincide con un
Una situazione politica che se non è ancora da bufera certamente da forti temporali
E io parto proprio dalle ultime cose che aveva testé detto Antonio Del Pennino
Facendo riferimento a questa strana crisi che si è improvvisamente aperti
Una crisi
E parlo perché ci accompagnerà probabilmente per tutta la campagna elettorale
Credo anche che sia necessario andare a fare una riflessione su come è nata la crisi sulla storia
Per dare indicazioni anche agli elettori
Su come
Poter vendicarsi
Un certo modo di fare politica con il loro voto il diciotto di giugno
E certo che la crisi non era altro che l'ultimo atto
Di un rapporto fortemente le logorata
Fra le forze politiche
Un rapporto logorato
Dall'inizio di questa legislatura una legislatura che peraltro era già nata male
Sulle ceneri
Nella passata legislatura del legislatura su contrasto duro o democratici cristiani
E socialisti
Elezioni anticipate quegli ottantasette ci ricordiamo ancora bene volute con tenace determinazione da De Mita
E dal partito comunista
Che speravano di affrettare i tempi
Di poter immaginare
Un loro rafforzamento
E la ripresa di un disegno
E al contempo stava fra lo scontro politico
E il monopolio ai due maggiori partiti
Lo schieramento politico aliante del potere politico
Bene quelle elezioni non aiutarono quel disegno per fortuna
Ormai si era rotto un tipo di solidarietà che l'hanno definito per qualche anno il pentapartito
Granata il Governo Goria
Il governo per sua stessa ammissione
Che avrebbe volato basso come disse nella presentazione del suo Governo al Senato
Ha volato talmente basso
La cadere poi nelle paludi
Dei litigi delle vecchie di casa democristiana
Degli scontri perenni il Parlamento
Come risultato che intanto era passato un anno
Della legislatura e nulla e la caduta
Se no in progressivo peggioramento della situazione
A quel punto ha varato il governo De Mitri
Governo forte
Governo rappresentato dal più alto esponente della Democrazia Cristiana
Governo che nasceva certo come governo di programma
Mancando quella solidarietà politica fra i cinque partiti che abbiamo già ricordato ma con un impegno forte dei cinque partiti a sostenere quel programma di governo che aveva due tronconi fondamentale due emergenze sostanziali che affronta l'emergenza della finanza pubblica da una emergenza le riforme istituzionali dall'altro
Due emergenze in vista dell'appuntamento del novantatré
Perché bel sapevamo e ben sappiamo che in queste condizioni di debolezza nostro Paese rischia all'appuntamento della Europa del mercato unico
Non di essere cacciato dall'Europa non succederà
Il rischio più grave ancora
è quello delle marginazione progressiva
Rispetto ai forti assi di sviluppo europee
Diventare la pancia molle nel sistema
E se il problema non ce ne accorgeremo nel novantatré non ce ne renderemo conto nel novantaquattro e novantacinque nell'arco dei prossimi decenni pagheremo per intero il prezzo della miopia delle scelte fatte oggi delle scelte non fatte ecco quindi le due grandi emergenze
E la prima emergenza quella
Della finanza pubblica
Molti temono quando si parla di finanza pubblica
Che sia un discorso che riguarda il ragioniere capo dello Stato il ministro del tesoro cercherò ma che non ci riguarda no amici miei
E il vero nodo della politica
Perché dietro
Allo stato attuale della finanza pubblica del nostro Paese
Ci stanno precise ragioni politiche
Siamo arrivati cadavere
Debito complessivo del nostro Paese
Qui Valente a un milione di miliardi
Significa
Se fossimo un'azienda il nostro indebitamento sarebbe uguale al totale del nostro fatturato
Significa
Che ormai abbiamo un debito complessivo
Equivalente all'intera ricchezza prodotta ogni anno dal paese
Ma significa soprattutto che con il trend che stiamo seguendo in questi anni
Nell'arco dei prossimi quattro cinque anni
Il volume del debito
Sarà il doppio rispetto al volume della ricchezza prodotta ogni anno dal padre
E questo si è fatto con riferimento
A quello che avviene negli altri Paesi la comunità europea dove il livello dell'indebitamento complessivo
Nei Paesi che hanno avuto economie
Ma il maggiore difficoltà negli ultimi anni
Assommano a un massimo a un trenta per cento indebitamento sul PIL sul prodotto sulla ricchezza prodotta ogni anno
Da non aver superato il cento per cento significa un motivo di grande fragilità strutturali della nostra economia quando si presenterà all'appuntamento del novantotto
E allora l'emergenza stava nell'affrontare il problema del debito complessivo contro con complicate manovre l'ingegneria finanziaria sui tassi che lasciamo al ministro del Tesoro ma con una certa di grande coraggio politico
Che poi la scelta di buonsenso che fa ogni famiglia quando si è dedicata troppo di cominciare ad andare i gioielli di famiglia per ridurre lo stop del De e quindi una politica di alienazione di beni pubblici non licenziare le funzioni dello Stato non tanto ancora per
Eva
Se non affrontando assieme l'altro problema che era quello del deficit del bilancio dello Stato annuale
E il programma di governo chiaramente delineava
Una linea di rientro in quattro anni
Avremmo dovuto eliminare tutto il deficit cosiddetto primario cioè quello che non riguarda il pagamento degli interessi sul debito pubblico
Per arrivare all'appuntamento del novantadue una situazione di bilancio risanato
E con un debito pubblico in forte riduzione
Siamo
Arrivati
Ad un anno di distanza
Debito pubblico ulteriormente peggiorato nel suo complesso
Il deficit di Bilancio che per quest'anno doveva
Nuove
Per arrivare a centodieci mila miliardi
In chiusura d'anno
Sta
Veleggiando verso i centoquaranta mila miliardi
L'altra grande emergenza
La grande emergenza che era quella delle riforme istituzionali
Anche qui
Non illudiamoci
Di poter entrare in Europa
Del novantatré
Con un sistema istituzionale fragile
Ma soprattutto incapace di essere funzionale alle esigenze di una società moderna come quello che noi via
La grande disegno di riforme istituzionali
Di cui abbiamo finora visto soltanto
Passare in Parlamento l'abrogazione dello scrutinio segreto
Del voto segreto
Su materie che non riguardino questioni di coscienza
Certo era una condizione necessaria ma assolutamente non era una condizione sufficiente
Ed anche lì nel programma di governo ha disegnato con chiarezza
Qual è l'obiettivo che si voleva raggiungere e l'ha disegnato con chiarezza quali erano gli strumenti per rendere più moderno un apparato che mostra tutta la stanchezza di questi quarant'anni inefficienza di alcune regole
Come venti
Era stato individuato dalla commissione Bozzi nei suoi lavori preparatori
A distanza di un anno
Nulla
O quasi nulla è stato fatto
Ma allora
La soluzione non era
Quella di rovesciare il tavolo
La quelli invece di impegnarsi in analizzare il programma di governo è quello che gli amici repubblicani liberali hanno fatto in questi anni e stato di funzionare da stimolo da critica all'interno della maggioranza all'interno del governo perché si realizzasse un programma di governo
Con la piena coscienza che ogni giorno perso era un giorno di grave ritardo rispetto agli appuntamenti dall'Europa
E da questa crisi non l'abbiamo
Eravamo convinti e siamo convinti
Una crisi aperta al buio come questa di difficile soluzione
Che rischia di minacciare persino la legislatura come qualcuno ha detto
Sarebbe una crisi non capita dal paese e soprattutto pagata dal paese
Senza che vi siano
Siano i motivi chiare che la gente capisca Tiziano litigato perché per quei
Non è così
Ha ragione una volta tanto il nostro amico Pannella quando dice
è stata una crack strana crisi
Avvenuta al di fuori dei meccanismi istituzionali
Non so quanti sanno che soltanto pochi giorni prima che il Governo si dimettesse
La Camera aveva votato la fiducia al governo
Dopo un lungo dibattito
Che ha visto intervenire grandi esponenti della politica nazionale
La crisi avvenuta quindi al di fuori delle regole
Le più si chiama una crisi extraparlamentare
Ma che è successo
Che succede perché le cose che abbiamo detto razionali giuste concordate da tutti con sottoscritte in un programma perché non si realizza
Beh cari amici ci sono motivi della politica motivi precisi motivi se
Perché i maggiori partiti a quegli impegni che sottoscrivono del risanamento la finanza pubblica non ci credono e non lo vogliono e hanno ragione dal loro punto di vista a non volerlo a non credere perché come ricordava del piedino poco fa
La concezione assistenzialiste
Qualche volta si dice clientelare
Dei maggiori partiti non soltanto democrazia cristiana anche del partito comunista
E tale da trovare giovamento in termini di consenso elettorale dallo sfascio dalla finanza pubblica
E come si può chiedere loro
Di correggere
Una situazione della quale fino ad oggi non hanno avuto altro che vantaggi e giovamento avranno sui vantaggi elettorali avranno sì consensi
Ma il prezzo che l'intera comunità nazionale pagherà per questo
Rischia di essere un prezzo troppo caro e soprattutto non vorremmo che gli italiani si accorgessero troppo tardi
Ecco perché
Ecco perché è nata
Dopo una TAC attenta analisi di questi mesi una riflessione fatta assieme inizialmente con gli amici repubblicani
Idea che fosse il momento
Non di fare le liste comuni per le europee non sarebbe stata una novità l'abbiamo già fatto
Questa volta agli elettori ci daranno più consensi dell'altra volta
Ma di fare un'operazione politica innovativa nello schieramento italiano
Dire che era il momento come ricordato Del Pennino di sottolineare le convergenze
E di mettere a tacere le divergenze
Di superare vecchi steccati anche perché obiettivamente nell'arco di questi anni
Le posizioni liberali repubblicani era andata e forse fortemente diventando più omogenee rendendo pur politicamente possibile quest'operazione
è un'operazione quindi politica no elettorale
Allargata come abbiamo scritto nei nostri documenti
Con le altre forze dell'area laica democratica
Ma anche la signora Pucci
Anche la signora Gucci
Ogni richiamo
La grande esponente del mondo cattolico
Chi ha riconosciuto che esiste più libertà nel mondo laico per fare politica che all'interno da Democrazia Cristiana
Questo disegno politico
Questo disegno che ha il sapore della sfida ma che risponde alle cose che tante volte abbiamo letto sui fondi dei giornali occorre semplificare il sistema politico bisogna razionalizzarlo ebbene due partiti all'auto il coraggio di superare i loro cori e rifare automaticamente da soli spontaneamente quest'opera di razionalizzazione di semplificazione e di presentare diciotto giugno direttore che dovrà verificare se queste la strada che vogliono cioè queste la scommessa che vogliono vincere per cercare davvero di portare una forte innovazione nel sistema politico del nostro Paese
Da Stato ricorda i grandi temi del risanamento finanziario i grandi temi delle riforme istituzionali e concordo
Quello che
Ha detto il capogruppo Del Pennino poco fa
Non si è fatto niente per quaranta
Improvvisamente si delineano scenari
Non voglio dire i possibili ma voglio dire altamente improbabile
E che lasciatemi dire
Mi lasciano molto preoccupato
Conosciamo la storia di questo Paese
Conosciamo come sia facile che certe operazioni possono prendere delle pieghe autorità
Noi questo non possiamo consentirlo ne possiamo consentire che si Galizzi non gli strumenti che possono creare una tale situazione
Parliamo allora delle riforme Bossi
Nazionali
Quelle che sono corrispondente alle esigenze
Di un sistema che si vuole modernizzare e penso in primo luogo la riforma del processo legislativo
Al differenziazione fra i lavori di Camera e Senato
Ad una diversa regolamentazione da decretazione d'urgenza
Ad una diversa regolamentazione dei lavori parlamentari cose possibilità farsi domani se c'è l'impegno politico
E penso
Per esempio al problema dare una risposta al problema della governabilità
Attraverso l'introduzione anche nel nostro sistema della mozione costruttiva di fiducia come c'è in Germania
Non avremmo assistito a questa crisi in questi termini non si caccia un Governo se prima non si realizza una coalizione l'indicazione di chi deve sostituirlo
Sarebbe un atto di coraggio che toglierebbe le unghie forse anche le dita e forse anche le mani a chi invece l'abitazione di incertezza come questa mesta e toglie e cresce con consenso
Lo diciamo agli amici socialisti
Senza scomodare la presidenza la Repubblica cominciamo dal basso
Incominciano con l'elezione diretta dei sindaci
Nelle città dei governi delle città con un sistema che via stabilità si elegge il governo da città dura in carica cinque anni sarai governato viene cacciato via sebbene condannato per la riconferma
Otto
Dopo potremo pensare se questo sarà stato un esperimento che sono entrato culturalmente servono sorbito dalla nostra gente
Lavoro devo pensare a passi successivi
Mi parrebbe curioso
Rifiutare questo
E contemporaneamente proporre l'elezione diretta nel capo dello Stato
E cioè un ultimo punto
Che è quello della riforma elettorale
Nel documento congiunto dei repubblicani liberali nel né i nove punti
Si fa riferimento esplicito
Alleggerita di arrivare ad una riforma elettorale
E siamo pronti a discutere
Anche nelle prossime settimane si sarà oggetto del nuovo programma di governo
Ma sia ben chiara una cosa non siamo disponibili a discutere
Di una riforma elettorale che abbia un unico destinatario dei partiti minori
Non è che con la soglia di sbarramento si uniformi Napoli d'Italia facciamo allora la riforma elettorale vera che costringa tutti i partiti più grandi innanzitutto ad autori celarsi a porre al centro la questione morale
Come per esempio la scelta dei collegi uninominali alla francese è solo un'indicazione sui possono immaginare tante altre
Ma voglio dire bisogna immaginare allora una riforma che sia davvero l'occasione
Per creare un nuovo rapporto fra cittadini e istituzioni ricreare quel rapporto di fiducia che oggi non c'è più che venga sottolineato Del Pennino poco fa
Ecco perché
Di fronte
A questa grande esigenze
Che io chiamo la modernizzazione dello Stato
Attenzione non della società
Società italiana si è modernizzata per conto però
Per fortuna non ho avuto bisogno di aspettare nessuno
Citata oggi di modernizzare lo Stato ed è un compito
E non diverso a quello che le grandi partiti risorgimentali affrontarono
A metà del secolo scorso
C'è una coincidenza non casuale
E il fatto che nel momento in cui più gravi più allarmante
Diventano le condizioni delle istituzioni dello Stato più facile più omogeneo più in sintonia diventi rapporto fra le forze che hanno fatto lo Stato italiano
Ecco ancora una volta il significato
Di questa operazione che torno a dire e significato tutto politico
Che guarda l'Italia
Pur chiedendo il consenso per l'Europa
Per andare a portare nel Parlamento europeo
Una posizione politica chiara
Proprio sulle linee
Le due grandi scadenze che avremmo sul piano internazionale dei prossimi anni
La prossima volta che voteremo per le europee
Se la nel novantatré avremo già alle spalle il mercato
E quindi questa del mercato unico sarà la grande occasioni su cui lavorare in Parlamento europeo dei prossimi anni
E la
Sulle grandi scelte strategiche
Che dovrà fare l'Europa
Nei prossimi anni
Bene ha fatto Del Pennino a ricordare
La preoccupazione
Quanto avviene nella politica tedesca
I bivi possibili
Noi non dovremmo mai rinunciare
Al grande ideale
Per il quale siamo chiamati a votare corre fra
Il diciotto di giugno ai grandi leale di un'Europa dei cittadini
Di un'Europa politica
Al di sopra dell'Europa economica
Perché soltanto un'Europa politica un'Europa dei cittadini avrà anche la forza di esserne un'Europa libera rispetto ai grandi blocchi che esistono nel mondo
Ecco quindi
Concludo
Ecco quindi una grande battaglia pagina anche abbiamo di fronte per le prossime tre settimane
Spieghiamo la questa battaglia gli elettori raccontiamo le ragioni vere per le quali abbiamo fatto queste scelte
Io sono sicuro
Che se gli elettori comprenderanno il nostro disegno ci saranno anche loro consenso
E il loro consenso
Significherà che davvero questa novità politica che stiamo cercando di realizzare
Nello scenario politico il nostro Paese la diciotto giugno potrà avere più forza
Potrà avere più forza per fare
Un'Italia più moderno
Più laica
Più democratica e se mi consentite più europea grazie
Come a tutti gli amici che sono dentro allora che tutti quanti ci aiutano a portare sono soprattutto nell'