Libertà di stampa: Nord Africa, l'informazione più forte dei regimi. Servizio sul dibattito organizzato dalla FNSI

Quale ruolo ha avuto il mondo dell'informazione nelle rivoluzione del Nordafrica del Medioriente il risveglio delle piazze arabe il rovesciamento di alcuni regimi hanno davvero portato a una maggiore libertà di espressione in questi Paesi
Sono alcune delle questioni di cui si è discusso nell'incontro dal titolo nordafricani informazione più forte dei regimi persone lavoro democrazia diritti organizzato a Roma
Dalla Federazione nazionale della stampa il sindacato unitario dei giornalisti italiani
In occasione della giornata mondiale della libertà di stampa che si celebra il tre maggio una riflessione
Alla quale hanno preso parte alcuni inviati di quotidiani televisioni italiane che hanno seguito le recenti vicende nordafricane come Mimmo Càndito della stampa Duilio Giammaria del TG uno Vincenzo Nigro della Repubblica e Antonio Ferrari del Corriere della Sera
Insieme ai giornalisti provenienti da Egitto Tunisia e dalla Libia
Come Fawzi esenti il direttore dell'emittente tunisina Hannibal tisi
Ma di al membro e Vicepresidente della stampa estera il corrispondente dell'agenzia come Tiana alcuna Farid a li giornalista libico che da quarantacinque anni vive in Italia labile alza gli atti consulente di ANSAmed
L'informazione più forte dei regimi e questioni quali lavoro diritti ed democrazia bucano i regimi ha detto il Segretario generale della fairness sei Franco SIDI apprendo i lavori
Ma la domanda da porsi secondo Cindy è il giornalismo è più forte dei regimi oppure no
Sentiamo proprio su questo cosa ne pensa Antonio Ferrari editorialista del Corriere della Sera con una lunga esperienza come inviato e con una profonda conoscenza della Medioriente del mondo arabo
C'è una speranza io mi auguro che l'informazione
Torni ad essere davvero informazione che significa
Non mi lascio condizionare dal nulla aggiuntivo a quello che succede passo per passo ha detto bene Mimmo Càndito né intermedio stamattina quando
Fondo dobbiamo recuperare
Anche la nostra coscienza nostra così significa non siamo ingenui non siamo nati ieri
Devo a me non interessa chi mettere al cappello sulle risorse
Mi interessa sapere
Chi
Ha già l'intenzione di manipolare le per quello che non ho parlato di produzione
Ho parlato di ribellione e di rivolta inattesa posa di una risoluzione che secondo me potrebbe
Ben più somigliare
A un Sessantotto diverso delle coscienze
Che non
A una vera rivoluzione anche perché quello che ha detto il collega egiziano stamattina
Mi ha molto colpito
Siamo passati
La un regime
Un altro che non abbiamo ancora ben capito
Allora
Noi giornalisti abbiamo una colpa la colpa più grave
Anche chi ci ha creduto
Questo lavoro che significa se non
Lavoro
Di analisi dei fatti dei fatti
Sapendo che non facciamo un lavoro comodo perché compiacciamo nessuno ecco questo dovesse una certezza se noi
Giornalisti pensiamo di
Compiacere piacere per compiacere evidenziando i gadget ieri ma allora abbiamo lasciato perdere non siamo strapagati
Per fare i propagandisti di qualcosa
Io credo ancora un po'
Ingenuamente ma beata ingenuità qualche volta
Regionali ma deve essere quasi una missione per quello che mi piace più forti dei regimi sin perché dovendo rispondere solo
Della nostra onestà
Nel guardare valutare i fatti
La Libia è uno degli scenari al centro dell'attenzione in queste settimane per via naturalmente anche dell'intervento militare della NATO uno scenario che vede l'Italia in una prima linea in tutti i sensi
Ma la stampa italiana sta raccontando bene quello che sta avvenendo in Libia
è una delle domande che abbiamo fatto a Farid ad li giornalista libico che da quarantacinque anni vive in Italia beh nell'ultima fase sì perché nella prima fase
C'è stata un'condizionamento da collocare l'informazione a del regime e dall'altra parte anche la disinformazione la mancanza di informazione su quello che è stato succedendo
In Libia del la non presenza di ai giornalisti sul terrete sul terreno
Nell'ultima fase di siti in effetti la presenza dei giornalisti che hanno guardato e hanno visto
La retta con gli occhi e l'ho con i loro occhi hanno capito che è tutta la propaganda del regime che parlava di secessionisti parlava di ceramica parlava di al Qaeda parlava di tribali ISMU in realtà era assolutamente una propaganda falsa
E questo è stato fondamentali perché hanno visto che
Una rivoluzione di fatta da giovani una rivoluzione che è guidata da magistrati ed avvocati da
Da da lavori atti medici
Professionisti ingegneri e architetti quindi da gente colta che sicuramente ha una visione laica del mondo non è fatta dai mammarie religiosi od Arcai dista addirittura come reciproca presentati come
Comuni molti timori hanno avanzato semplicemente perché per la lotta politica e come in Italia oppure per
Le prese di posizione del né del Governo italiano o addirittura alla lotta di zone d'influenza tra la Francia in Italia
Ecco però il l'intervento militare si sta concentrando sugli obiettivi militari e meno diciamo così sulla possibilità di Gheddafi di utilizzare informazioni sono ben Gheddafi continua ad avere la possibilità di parlare
Dovrebbe a questo punto l'intervento e tutti i bombardamenti delle le azioni colpire anche Lecce le le strutture
L'infrastruttura informative ma io penso che intervento internazionali dovrebbe limitarsi a colpire obiettivi militari
Non deve avere come obiettivo la decisione di Gheddafi
O la riduzione al silenzio riguardi di tutto il sistema è informativo libico perché serve alla futura Libia democratica vere ancora perché non dobbiamo avere poi in futuro deve gestire un un paese che ceneri
Per cui mio personalmente sono favorevole all'intervento militare ma non sono d'accordo con i bombardamenti indiscriminati
Di nel tuo intervento poco fa dicevi che in Libia si guarda quella che è stata anche l'esperienza italiana ed è evidente la della Resistenza e della nascita della della Repubblica anche dal punto di vista dei quella che fu l'informazione la nascita la rinascita diciamo
O la nascita di un Paese
Libero e democratico poi però a sessant'anni di di taglio insomma c'è stata una degenerazione
Partitocratica insomma
Quindi forse l'Italia non è un modello proprio guardare acque guardando non c'è nessun pentimento e secondo me neanche in Italia io son d'accordo a cinque anni che di un'Italia
E credo che non ci debba essere assolutamente nessun pentimento per quello che è avvenuto si deve correggere le distorsioni del sistema
Democrazia un sistema complesso e come venga pensa non è facile gestire sistemi complessi
Quindi c'è questa leggi De Lorenzo per cui il
Basta e che ha funzionato e nei Paesi arabi per cambiare il sistema la questione dei che in Libia in questo momento veramente c'è bisogno di seguire le orme di quella che è stata
La Resistenza italiana contro la dittatura e a me fa molto piacere cioè questo fatto io essendo della doppia identità libica italiana rivedere che la riduzione libica sta seguendo le orme decollo che è stata la Resistenza italiana nei rally veramente di Di Gioia perché garantisce in qualche modo o una corretta
Organizzazioni della società libera grandi energie poi dopo dipende anche dagli esseri umani gestire nel il futuro un'ultimissima battuta sulla notizia di queste di queste ultime ore la uccisione di Osama Bin Laden che non ha suscitato
Grandi reazioni nell'opinione pubblica dei paesi dei Paesi arabi come appare oltre a essere qualche ma guardi questa è la seconda morti di Osama Bin Laden perché Osama Bin Laden è stato ucciso dalle volte arabi delle primavere arabe la nel fenomeno Al Qaeda è un fenomeno esiste reale ma nello stesso tempo è amplificato da sia dalle informazioni dai Paesi occidentali ma soprattutto dai regimi detta attoriale perché faccio fa loro un loro o tutte le a loro e utile
Verrà a vere gli aiuti internazionali e soprattutto per la condizionale dall'opinione pubblica interna
E l'anno emblée c'era amplificato enormemente l'esempio dello Yemen è particolare cioè beh si parla di addirittura tre mila
Qaedisti armati nello Yemen ma con i cinque milioni deve nel discorso in piazza la praticamente hanno cancellato qualsiasi ruolo reale nella trasformazione democratica di questo Paese
Che sta avvenendo grazie a un anno a una azione non violenta e pacifica e in un Paese dove non c'è una famiglia senza un fucile in casa questo è una grande dimostrazione che Al Qaeda è un fenomeno negativo che ha distrutto lo sviluppo nei Paesi arabi comunione stato le Brigate Rosse negative per verrà data la situazione italiana
E a proposito della stampa italiana ma di al membra giornalista egiziano vicepresidente della stampa estera corrispondente dell'agenzia qualche anno alcuna
Ha sostenuto che il giornalismo italiano così come anche quello occidentale dovrebbe porre maggiore attenzione a ciò che accade in quelle aree del mondo nessuno infatti
è stato in grado di prevedere ciò che sarebbe accaduto nel mondo arabo nessuno ci aveva capito nulla per questo secondo ma di almeno tre Europa e i Paesi arabi dovrebbero costruire qualcosa insieme
Ed è proprio sulla cooperazione tra la sponda sud nord del Mediterraneo che bisogna spingere secondo ambire a Zaia ATI consulente di ANSAmed
Secondo la quale però è inaudito che l'unico ambito della cooperazione euro-mediterranea cui in cui non esiste una collaborazione e proprio quello dei media
Sì ma non solo questo ma non solo tra il nord Africa ma tutto il Mediterraneo basta entrare e sul sito dalla Commissione europea è in vediamo che tutti i bandi tutti progetti che ci sono è vero che ci sono progetti nel settore della comunicazione dell'informazione però di creare un proprio strumento mediatico
Di di autorevole antibomba una rivista a livello tutto il Mediterraneo una chi fu macchino TV web non dico satellitare a tutto il Mediterraneo è un progetto che non si trovava ma stiamo parlando di una cooperazione quella dall'euro ma dal
Dall'unione loro PEA con e il Mediterraneo con i Paesi terzi del Mediterraneo iniziata
I progetti dal mille novecentonovantanove fino ad oggi con minimo progetto Sindaco c'è
Non c'era e non sono
Non vorrei dire che non se non si è accorto ma di questo e io direi che c'è ovunque lamenta una volontà ma complessa per la volontà di chi per questo e interessa chi
Facendo una un parallelo potremmo dire che in questi giorni ci sono dei bombardamenti sulla Libia ante bombardamenti fatte con le armi e non c'è un bombardamento di informazione
E non solo questi bombardamenti non colpiscono la capacità comunicativa di Gheddafi forse ci vorrebbe un intervento anche in questo senso non necessariamente militare ma insomma
Non sì sì sì la Libia poi io dico Carlo sempre dall'Italia forse
Una grande fortuna d'Italia a molte risorse soprattutto di quelle dell'informazione sanzionabili piazza in Tunisia sia in tutti i Paesi nord mi
Dall'Africa che tutti gli italiani e sono i preferiti di tutte le europee quindi a livello di comunicazione di informazioni e credo che l'Italia ha già ai terreni pronti terreni fertili per qualsiasi tipo di cooperazione a questo livello
E un accorpamento di non raccontare anche qui il nostro il Paese per me fa con la complicità diceva su no sto parlando veramente di una formazione vera di parlare per dire perché poi può fa parlavo anche dall'intervista con l'altra collega dicevo che
Se anche in questi termini i dati all'immigrazione clandestina Hardy Vanoni cardine non Italia con non molte idee dietro pari non so che coglie il dorato qua in Italia non è solo
La colpa da diciamo dall'Italia dall'informazione Mack solo colpa nostra debba immigrati tunisini
Che ad esempio
Parlando dalla Tunisia che quanto io passo un anno due anni e tre anni che lavoro qua faccio molti sacrifici quel vorrei quanto tono passo la settimana mio paese ovvio vado con la bella macchina
Quei bei vestiti per delegare loro pensiero amati da tutto l'anno così
Io vorrei farlo e dopo e poi dire che anche quelli morti che le tombe che che i cadaveri non si vede non lo puoi vedere se non si vede bene nel quartiere sono trovo depresso la quantità del numero delle persone morte non si vede se non informazioni non si vedano quanti siete non si vede quello che ha tentato qua per venire a cercare un lavoro che è morto ma ha naturalmente si vedo slogan perché è tornato e quindi si pensa e tutti quelli che vengono in Italia sono realizzati eccetera eccetera
Il dibattito si è chiuso con l'intervento del presidente della Federazione nazionale della stampa italiana Roberto Natale al quale abbiamo chiesto qualche considerazione a partire proprio dalla decisione della fame sei
Di voler dedicare in Italia la giornata mondiale per la libertà di stampa al nord Africa e al ruolo dell'informazione in quello che sta accadendo appunto il Nordafrica nel mondo arabo
Sì un Popper compensare il disinteresse con cui anche la nostra informazione oltre che la nostra politica a seguito meglio non seguito le vicende del Nordafrica fino a che non son diventate poche settimane fa rivolta pur rivoluzione
Ha sorpreso tutti questo tumulto che ha investito nordafricana e ci ha sorpreso hanno giornalisti anche perché non siamo interessati
Ad alzare lo sguardo oltre le beghe di casa nostra non siamo interessati alle battaglie di libertà che lì si stanno combattendo
Adesso forse stiamo cambiando
Atteggiamento
A me è piaciuta molto la definizione che ha usato qualche settimana fa nei giorni in cui qui in Italia ce le davamo i centocinquanta anni dell'Unità dal nostro Presidente della Repubblica
Napolitano ha parlato di Risorgimento dei popoli arabi
Ecco
Quello lo sguardo con quale vogliamo guardare a quelle vicende come
Esseri umani interessati
Alla democrazia già ovunque e anche a poche decine di miliardi
Dalle nostre coste
E come giornalisti perché lì ci sono situazioni dell'informazione
Pesantissime giornalisti in carcere giornalistiche hanno rischiato la vita e sono morti
E insomma se parliamo di libertà dell'informazione
Non si può non guardare acciocché vicinissimo a casa nostra
Danno ai giornalisti muoiono anche e non a caso ieri sera c'è stata proprio una serata dedicata a un alla a ricordare la storia di un giornalista mo'orto in terra di mafia a Maicon l'unico un anche tutti gli altri giornalisti
Che sono che sono morte nell'Alitalia in Italia il giurista la morte di tale fuori ma
In generale però
La la la situazione non cioè italiano se la passa bene come libertà di informazione insomma di queste Giorgio Rienzo ma da una parte
La Commissione di vigilanza della RAI che non fare il Regolamento per fare la propaganda per il referendum per l'informazione prendo
E dall'altra
Il la richiesta agli artisti e alla liberatoria fatta firmare ai agli artisti del primo maggio del concertone di non parlare del referendum solo
L'acqua non stiamo messi bene nemmeno noi rispondo volentieri a questa domanda ovviamente con una premessa a caratteri cubitali
Per grandi che siano i nostri problemi non sono comparabili duramente ai rischi di morte cerca di morte che corrono tanti giornalisti e giornaliste nel nord Africa e in Medio Oriente fatta questa chiara premessa
Dico che non piace per nulla
Hannu il clima pesante che si respira sulla nostra informazione
In Europa siamo uno dei sei Paesi per i quali espresso preoccupazioni al Parlamento europeo
C'è inserito in una lista che composta da Ungheria Bulgaria e Romania Italia Repubblica Ceca ed Estonia
Questo è lo stato dell'Italia ancora in questa campagna elettorale abbiamo faticato per evitare che fosse ripetuta la nefandezza dell'anno scorso di chiudere per un mese
I talk show di approfondimento politico e però non siamo ancora riusciti a ottenere quella cosa minima in una democrazia occidentale avanzata appare dovranno essere non siamo ancora riusciti a ottenere le regole per cui il referendum possa esser portato a conoscenza di cittadini e cittadine italiane ci son quattro ore fare prendo un po'
E ancora l'informazione viene ammanettata il Presidente del Consiglio ha detto che non è accettabile andare al voto sulla base dell'emozione
Dello catastrofe nucleare di Fukushima
Replichiamo che
All'emozione ammesso e non concesso che l'emozione sia un fattore inconciliabile con la il diritto di voto c'è una risposta basta dare in forma Simone basta fornire notizie a favore contro sul tema del nucleare sui temi dell'acqua sui temi del legittimo impedimento questo deve fare una democrazia degna di questo nome non è tollerabile che ormai sia
Un
Un appuntamento fisso di ogni campagna elettorale che sia per le regionali per le amministrative per il referendum
Semplicemente dover chiedere per favore dateci l'informazione come se l'informazione come l'ENEL se notizia
Fossero
Una moneta che il sovrano graziosamente elargisce se mi appoggia
Queste dunque erano le voci che abbiamo raccolto a margine dei lavori del dibattito dal titolo nordafricani informati se non è più forte dei reggini persone lavoro democrazia e diritti un incontro che si è svolto a Roma il tre maggio
Organizzato dalla esserne sei la Federazione nazionale della stampa italiana il sindacato unitario dei giornalisti italiani
Nell'ambito delle iniziative promosse per la giornata mondiale della libertà di stampa
Un'occasione per riflettere su la stagione di rinnovamento drammatica ma anche esaltante che stanno vivendo i Paesi della sponda sud del Mediterraneo