Critica e militanti

Buongiorno da Radio Radicale qui a Matteo Marchesini per la rubrica di libri critica militanti oggi parliamo di un libro breve godibilissime al tempo stesso molto raffinato uscito pochi mesi fa per Bollati Boringhieri
Si tratta di un saggio di Francesco afferra una giovane valente studioso della letteratura italiana del tre per cento del Novecento e autrice tra l'altro di una bella monografia sui tavoli alpino
Il titolo del saggio le brave ragazze non leggono romanzi immediatamente accattivante come si vede ma il libro coi mantiene molto più di ciò che questo titolo promette
Quella di Francia spettare impatto una irresistibile appassionata e sarcastica requisitoria sul ruolo subalterno delle donne nella civiltà occidentale
è una requisitoria entrate in particolare attraverso il tema del romanzo moderno questo genere onnivoro e auto A.GI.CO così ambiguamente legato all'immagine della femminilità
Ma partiamo dall'inizio subito ad apertura di volume l'autrice ci ricorda che lettrici e libri non sono nati insieme anzi per molti secoli hanno vissuto beatamente scartando sì
Ciò significa che le donne sono entrate in gioco quando le regole di quello stesso gioco erano già state stabilite
La lettrice nasce insomma quando il libro diventa una merce cioè in quel tre per cento in cui il romanzo di latte in Europa mentre la medicina tratteggiare il tratto della via informale
Nel periodo quindi in cui finzione masturbazione appaiono vicinissime
è lo stesso secolo in cui rosso afferma che nessuna ragazza che apra un romanzo rimane vergine
L'epoca dell'illuminismo e anche quella che denuncia instancabilmente la bulimia dei libri
E l'immagine della lettrice guardata subito come una porno lettrice
è di per sé stesso associata l'archetipo della donna insaziabile vogliosa sicura dico lei Luxuria Lupa dantesca over Diana insomma nonostante nella realtà e detto rimarchi siano ancora infinitamente di più
La letteratura sul tema della diffusione dei romanzieri trasforma presto in lettrici
D'altronde chiosa la terra in un secolo nel quale tutti si volevano a gran voce di uno sfruttamento epocale della cultura che avrebbe dovuto prendersene carico se non le uniche vere titolari del meretricio notte dei tempi
Verrà chiromanti come la fortunatissima muovendo IVA di Russo a differenza dell'antica alta cultura riducono i lettori e un lettore tradotto dice la terra è già una lettrice
Non a caso nel Settecento c'è chi trasforma il Don Chisciotte in un personaggio femminile a cui sembra si addica meglio la fantasticheria malata su storie immaginarie
La lettrice diventa così simbolo del nuovo pubblico inesperto impressionabile volubile ancora fine Ottocento ci informa la terra nei manuali di educazione domestica femminile
Si sottolineava il sud un referto addirittura fisico che avrebbero avuto i comandi sulla ragazze fino all'eccitazione anormale dei loro organi sessuali
Insomma nella ideologia moderna romantiche masturbazione sono attivi della stessa madre la divisione di qualcosa che non c'è
Una specie di malattia della il tempio immaginazione fatale a lettrici dipinte come una legione di masturbato ICI che leggono con una mano suona
Nascere intanto il libro tascabile libro quindi da toilette e la con il magazzino Romandia giornalismo non a caso sono paragona che entrambi alla prostituzione per la loro penalizzati svilimento commerciale della cultura
E se questa ideologia questa ideologia ci dice la terra accumulando citazioni da odierne vocabolario opuscoli medici e fragili
Ciccioni chiromanti ieri a tempo definito per evocare la donna come emblema naturale di questi costumi di questa ambiziosa degradazione culturale
Tutte le strade infine portano alla più grande elettrice malata di immaginazione dell'ottocento Madame Bovary trascinata dal misticismo equivoco e da quello che noi oggi chiamiamo appunto bovari ritmo verso l'adulterio
Madame Bovary ci ricorda Francesca terra nasce lettrice cresce adultera muore consumatrice il legame tra libero sesso e denaro è dunque il problema del tutto squadernato
è impossibile cui dare una idea adeguata della civiltà con cui Francesco a terra
Si trattiene il filo in questo saggio saltando da un simbolo all'altro intrattenendo ci avvolta volta su tattiche teorie riguardando riguardanti le voglia sulla pelle sul parto e vibratori sulle macchine da cucire o sui vagoni
Questo libro è perciò un esempio perfetto di un'erudizione così ben assimilata dal sprigionare i suoi frutti sempre appesantire mai la pagina
Dunque a chi abbia voglia di leggere una con dettata storia della subalternità femminile riletta attraverso la filigrana del genere del romanzo oggi consigliamo con particolare convinzione
Le brave ragazze non leggono Romandini libro di Francesca terra edito da Bollati Boringhieri centoquaranta pagine euro dodici a ripeterci venerdì prossimo