Rassegna stampa estera

Buongiorno disco tutori di Radio Radicale martedì sette febbraio questo l'appuntamento con la rassegna stampa internazionale a cura di David Carretta anche oggi ci occuperemo della crisi che sta vivendo la zona euro la situazione particolarmente intesa per la Grecia non c'è un accordo tra i partiti politici che sostengono il Governo di Lucas Papademos sulle
Misure chieste dal Fondo monetario internazionale per gli altri Paesi della zona euro per adottare
Nuovi aiuti il rischio la bancarotta trovate tutto sulla fama sciolta in sé su Wall Street Journal Europe di oggi noi ci concentreremo sull'Italia
Perché il TAR si ripubblica un commento di PIL Emmott dal titolo significativo il professore di ferro Mario Monti a un anno per salvare l'Italia il richiamo alla
Lady di ferro Margaret Thatcher ci occuperemo poi anche della questione tedesca il dominio predominio della Germania
Per la gestione di questa crisi che sta evitando molti compreso vuol fare un ciao columnist del Financial Times la Germania è incastro fatta tra l'aspirazione a essere un Bari che e un voltafaccia questo il titolo di un commento
Pubblicato ieri aproposito tra Germania ieri c'è stato l'ennesimo vertice franco
Tedesco le mondo oggi dedicava apertura questo perché Merkel fa campagna elettorale per Sarkozy il succo
Che la Germania più che mai bisogno di un aiuto in Europa altrimenti
Il dominio tedesco sarebbe evidente nel l'egemonia della Germania nell'edizione di oggi però parleremo anche di un altro tema la Siria e il doppio Nolt doppiopetto
Russo cinese al Consiglio di sicurezza Mosca e Pechino coprono le atrocità del in Siria il titolo
L'editoriale di oggi di le monde leggeremo anche un commento dal vuol sui giornali un rotto Obama cade nella trappola dell'ONU la Russia mette nel sacco gli Stati Uniti
Sulla Siria perché non una coalition of the willing una coalizione dei volenterosi
Cominciamo però dalla crisi della zona euro e dall'Italia
Con
Un commento uscito ieri sul Times di PIL Emmott ex direttore dell'Economist il professore di ferro a un anno per salvare l'Italia
Mario Monti sta cercando di
Dare uno sciocca al suo Paese per farlo uscire dal declino la domanda è se sopravviverà agli scioperi alla
Recessione scrive Bill Emmott ammettiamo lì siamo tutti contenti quando
Cade la neve e i trasporti si paralizzano perché né possiamo approfittare per starcene a casa sua saggiare la bottiglia di whisky che avevamo messo da parte
Immaginatevi dunque sollievo per il Governo italiano di Mario Monti quando Roma si è bloccata non per colpa dei tassisti dei camionisti e due gli avvocati che stanno facendo lobby contro le misure di liberalizzazione
Ma è stata bloccata dal peggiori d'inverno in Italia da ventisette anni a questa parte la bottiglia speciale di grappa senza dubbio servita al suo scopo la leva del freddo però
Per Bill Emmott sono anche una buona metafora terrà descrivere l'Italia ancor più del vicenda della Costa Concordia del capitano Schettino
Per la politica italiana lo scorso novembre ha rappresentato il contrario del momento Schettino quando il Presidente Giorgio Napolitano in mercati internazionali dei bond hanno detto si butti fuori bordo cazzo al capitano
Silvio Berlusconi permettendo così a Monti di salire a bordo per evitare che la nave andasse a sbattere contro gli scogli
Finora Monti ha avuto indubbiamente successo secondo Emmott anche se più per ciò che rappresenta e difende che per le cose realizzate
Questo ex commissario europeo il professore di economia rappresenta la serietà credibilità la missione pubblica mentre Berlusconi era il simbolo Della frivolezza dell'incredulità degli interessi personali aiutato dei prestiti d'emergenza dalla Banca centrale europea
Che negli ultimi due mesi evitato una crisi bancaria
Il pacchetto di austerità fatto approvare da Monti in dicembre la manovra è riuscito ad abbassare il tasso di interesse sul debito tagliano da circa il sette per cento al cinque
Cinque sei per cento
Il primo ministro ora molto il Primo Ministro italiano ora è molto meglio accolto la Casa Bianca che in capitali come Tripoli o Mosca
Ma al di là dei paragoni personali la principale differenza tra monti Berlusconi secondo il Times è che il professore sta facendo sembrare
Che l'Italia non la causa di un disastro per la zona euro ma una soluzione alla crisi economica dell'Europa
Eppure come ammette in privato lo stesso Monti questo giudizio di poco conforto
Va beh grande forza di Monti che la politica è congelata fredda di cui il parallelo con l'inverno nessuno dei principali partiti in particolare quello di Berlusconi vuole elezioni perché l'economia emesso troppo male
Monti sta usando intelligentemente questa elemento di forza per la spingere misure di liberalizzazioni che colpiscono tutta una serie di interessi precostituiti
In modo che nessuno possa sentirsi preso di mira la strategia Thatcher quella di usare i minatori il come
Esempio per tutti gli altri non vale per Monti che preferisce essere odiato un poco da tutti che essere odiato molto da pochi
Per ora
Questo piano sta funzionando anche se c'è la sensazione che le liberalizzazioni stiano colpendo più la gente ordinaria cioè i tassisti che i veri templi dell'anti concorrenza che includono tra l'altro
Berlusconi il suo controllo sui media poi però sottolinea Emmott c'è anche la più grande debolezza di Berlusconi che è la mancanza di tempo anche se il cessate il fuoco dei partiti dovesse reggere
Le elezioni proprio sono programmate per la primavera due mila e tredici così se la lady di ferro Thatcher aveva avuto un decennio per imporre il Regno Unito una terapia sciocchi in grado di farlo uscire dal declino degli anni Settanta
Il professore di ferro si ritrova con appena un anno
E cosa ancor più cruciale
Questo hanno quasi certamente sarà di recessione profonda insomma l'economia oltre alla politica eh profondamente
Congelata per Bill Emmott la grande battaglia venire sarà quella sulla riforma del mercato del lavoro con il Governo Monti che dice di voler introdurre un contratto unico più flessibile
Lanciando al contempo sussidi per i disoccupati pochi credo che questo programma possa essere realizzato in un solo anno in una situazione economica di recessione
Situazione economica che è aggravata dalle prospettive sempre più alte di un default della Grecia dal ritorno dell'emergenza finanziaria in Portogallo dal possibile privo di Fossò l'onda all'Eliseo in Francia a maggio
Almeno l'Italia visto tutte queste circostanze non dovrebbe essere la causa della prossima crisi dell'Europa semmai una vittima
Forse Monti può guardare comunque il bicchiere mezzo pieno entro la fine del due mila e dodici avrà introdotto misure di cui l'Italia aveva bisogno da vent'anni chi e che i Governi teoricamente liberali di Berlusconi avevano
Accuratamente evitato di adottare il Paese probabilmente sarà ancora nel gelo economico ci vogliono anni affinché questi misurabile affetto
E a quel punto ci saranno le elezioni qualcun altro si assumerà il merito magra consolazione per Mario Monti così tra l'altro BIL Emmott sul
Times di ieri invece a proposito della crisi della zona euro più in generale vale la pena riprendere il Financial Times è il commento del lunedì di Wolfang
Non cavo la Germania incastrata tra un blitz che un voltafaccia tra l'essere un Brick cosa vuol dire in columnist del quotidiano della City Angela Merkel è appena stata Pechino e quest'anno la Cina dovrebbe
Sostituire la Francia come più grande partner commerciale della Germania quando accadrà sarà un momento simbolico importante che spingerà molti a porsi questa domanda la Germania deve uscire dal caos della zona euro e diventare un prete cioè una potenza economica
Lo balle media come Brasile Russia India e Cina non caustica di aver ascoltato per la prima volta a parlare della Germania come di un BRIC da
Un ricche che ero dell'euro pian Council on Foreign relation che si oppone in modo veemente alle tendenze anti europee di oggi in Germania
La più chiara espressione di queste tendenze la richiesta di uscire dalla zona euro che è venuta dal capo di uno dei più grandi gruppi industriali tedeschi la Linde
Secondo Wolfang RX lei questo questa uscita dall'Euro provocherebbe qualche danno di breve periodo ma aumenterebbe la competitività della Germania nel lungo periodo
Non caotica che la
Che una delle cause profonde della crisi della zona euro e l'ossessione tedesca proprio per la competitività
La ricerca
Attiva il perseguimento di a di anti surplus commerciali
Ha contribuito gli squilibri interni alla zona euro per un Paese delle dimensioni e la Germania
La cosa può essere fattibile ma per una grande economia come la zona euro e insostenibile
I riflessi antieuropei la Germania si ritrovano anche nelle parole di disprezzo per il sud Europa e tutto questo fa di ramo un cavo che siamo di fronte una nuova variante della questione tedesca con la riunificazione
La Germania è diventata troppo grande per essere uno Stato europeo ordinario ma non abbastanza grande per essere una superpotenza
Allo stesso tempo i tedeschi non vogliono guidare in Europa perché non sono pronti a pagare il prezzo della leadership ecco perché è così importante per il Governo tedesco
Chiedere un tetto massimo all'esposizione della Germania nelle operazioni di salvataggio della zona euro la Germania
Non vuole guidare in Europa perché non è pronta a pagarne il prezzo così da vedere
Vuol far Montecavo che poi spiega che l'ipotesi di diventare un Britti non è realizzabile anzi sarebbe controproducente a proposito delle leadership tedesca ieri c'è stato un l'ennesimo abbiamo perso il conto l'ennesimo vertice
Del cosiddetto mercoledì Nicola Sarkozy e Angela Merkel si sono visti a parigini e le Monde
Dedica al titolo di apertura proprio a questo
Merkel addetto appoggio sostanzialmente in modo incondizionato sarà così
Perché Merkel fa campagna per Sarkozy la risposta è chiara secondo le Monde la Germania più che mai bisogno di un aiuto in Europa in particolare per su per nascondere
La sua egemonia e quindi ha bisogno dell'iperattivo
Sarkozy
Nell'edizione di oggi però vogliamo occuparci anche di un altro tema che ha contraddistinto l'attualità nel fine settimana hanno guarda all'Europa ma la Siria e il detto russo cinese al Consiglio di sicurezza
Su una risoluzione di condanna risoluzione un po'molle realtà ma non è bastato da non sono bastate le concessioni degli occidentali
Per convincere Mosca e Pechino Mosca e Pechino coprono le atrocità insidiare proprio il titolo dell'editoriale di oggi di le monde
La Cina la Russia incoraggiano regime siriano massacrare ancora di più in sé
è evidentemente una posizione condannabile me anche verosimile che ne Mosca né Pechino guadagneranno alcunché da questa loro posizione al contrario in Europa negli Stati Uniti nasi ancor più nel mondo arabo
Le reazioni questo fine settimana sono state unanimi nessuno comprenderne accetta il doppiopetto sabato dei cinesi di Russi al Consiglio di sicurezza dell'ONU
Si trattava solo di un testo simbolico sulla situazione in Siria al Consiglio di sicurezza si limitava a denunciare la violenza
Della repressione del regime di Bashar al-Assad contro una rivolta popolare che si estende sempre più le cifre parlano chiaro secondo le mondo sei mila morti tra cui trecentottantaquattro bambini
Quindici mila prigionieri più di
Scusate cinque mila prigionieri più di quindici mila rifugiati politici il tutto in undici mesi senza dimenticare l'uso della tortura su ampia scala
Qualche ora prima del veto sino Russo il regime di Damasco aveva sparato con armi pesanti sulla città di omesso il Bilancio sarebbe i più di duecento morti la risoluzione del Consiglio di sicurezza
Teneva conto delle obiezioni russe e cinesi ricorda nel mondo non evocava in alcun modo la necessità di un cambio di regime a Damasco come invece viene chiesto
Dalla lega araba il testo non diceva nulla sulle vendite di armi alla Siria nel momento in cui Mosca sta firmando nuovi contratti con il Governo di Assad
Tredici membri del Consiglio hanno votato a favore comprese India Sudafrica e pachistani che hanno rotto il fronte
Tradizionalmente unito
Dei Paesi emergenti all'ONU accettando le richieste di Mosca e Pechino per attenuare il testo iniziale i membri del Consiglio puntavano un voto unanime speravano di influenzare
In questo modo Damasco spingere il regime alla moderazione ma Pechino o Mosca hanno voluto altrimenti
Stigmatizzato nel mondo arabo loro doppio detto è stato interpretato in un unico modo a Damasco la Cina la Russia coprono la repressione
La Russia vecchia alleata dalla famiglia sarda grossi interessi in Siria è un mercato molto importante per le sue armi vi dispone di una base
Per il Mediterraneo una base navale la Cina altrettanto stile della Russia quello che acqua lo qualunque cosa appaia anche vagamente come un'ingerenza negli affari interni di un Paese
Ma c'è un'altra verità dietro a questa posizione comune una verità molto semplice i regimi di Cina e Russia non sopportano l'idea che un popolo si rivolti contro i suoi dirigenti
Si immagina chiaramente la ragione di questa attitudine e impedisce loro di comportarsi come delle potenze responsabili così
Tra l'altro le Monde che poi
Nelle pagine interne dà conto proprio della della
Dell'opposizione che cresce in Russia c'è stato una grande manifestazione fine settimana Mosca nonostante
Il freddo contro Vladimir Puntin anche il Times indicava il suo editoriale ieri però a alla Siria cecità morale il titolo
Di questo commento la Russia la Cina hanno agito per interesse privato nel mettere il veto alla condanna del Consiglio
Di sicurezza sulla repressione sanguinari in Cina per il quotidiano conservatore di Londra questo doppiopetto il più grave scontro è stata offerta dalla fine della guerra fredda
Cina
In Russia mettono in discussione il diritto ha firmato dalle stesse Nazioni Unite pochi mesi fa di proteggere i popoli contro i loro professori offrono respiro a regime
Di Assad ma alla fine conclude il Times nessun veto può salvare il dittatore dalla furia di un Paese che è stato tanto umiliato e brutalizzato
Vale la pena per come dire uscire un po'del politicamente corretto prendere anche il Wall Street Journal Europe editoriale Obama cade nella trappola dell'ONU la Russia mette nel sacco degli Stati Uniti
Il mette la Russia mette nel sacco gli Stati Uniti sulla Siria vi ricordate la coalizione dei volenterosi scrive il quotidiano economico americano molto neocon conservatore nelle pagine dei commenti
Ricordate quando le Nazioni Unite sarebbero diventate il nuovo foro globale per la sicurezza collettiva il luogo dove l'Amministrazione Obama avrebbe dimostrato la sua fede nella diplomazia
E la sua volontà di guidare il mondo da dietro contro i dittatori e i loro accoliti
Ecco il Bilancio sabato la Russia la Cina hanno messo il veto a una risoluzione del Consiglio di Sicurezza sostenuta dagli Stati Uniti per sostenere un piano della lega araba che prevedeva la partenza di Bashar
Al-Assad dal potere l'ambasciatore americano all'ONU Susan Rice si dice disgustata la segretaria di Stato Hillary Clinton ha parlato di farsa
E ha perfino usato toni da unilateralismo che avrebbero reso Dick Cheney orgoglioso confrontati a un Consiglio di Sicurezza neutralizzato dobbiamo raddoppiare i nostri sforzi fuori dall'ONU
Comunque gli alleati che sostengono il diritto del popolo siriano ad avere un futuro migliore ha detto Clinton prima di aggiungere Assad deve andarsene
A nessuno viene in mente la coalizione dei volenterosi la coalition of the willing sa
La sorpresa secondo il Wall Street Journal è che gli Stati Uniti siano così sorpresi Mosca da settimane dice che intende proteggere il suo cliente a Damasco indipendentemente dal numero di vittime della repressione
Il ministro degli esteri russo ha difeso le vendite di armi e la Siria
Questo e quanto accade quando un'Amministrazione americana dei del mondo come vorrebbe che fosse e non come
La Casa Bianca sperava in una nuova era multilaterale in particolare dopo l'operazione libica ma non aveva fatto i conti con la Russia che non conta molto negli affari del mondo ma mantiene il potere di veto
All'ONU
Putin deve fronteggiare a sua volta un crescente movimento di opposizione interno e non è intenzione di creare un precedente per un intervento dell'ONU contro un alleato che alle mani piene di sangue
Lo stesso vale per i cinesi la foglia americana e di aver dato all'ONU la possibilità di bocciare una coalizione anti Assad
Che include la Turchia tutti i Paesi europei il mondo arabo e gli stessi
Stati Uniti ora ci vuole un piano B il Wall Street Journal evoca il precedente del Kosovo all'epoca
Il Presidente Clinton invierò al Consiglio di Sicurezza bloccato proprio dalla Russia e Guido una coalizione per fermare il genocidio di Slobodan Milosevic scontri kosovari
Oggi in Siria turchi arabi europea americani possono armare finanziare l'opposizione e unirsi per rafforzare le sanzioni contro Assad una no-fly zone sulla Siria non deve essere esclusa gli americani in questo momento sono preoccupati da questioni interne
Ma la Siria un buon test per la politica estera del Presidente Obama Obama né sulla sua credibilità in gioco dichiarando che il tiranno siriano deve andarsene
Ogni settimana di brutalità di Assad in più aumentano le vittime e le probabilità di una guerra civile
A meno che Obama non decide di di fare qualcosa di più inginocchiarsi di fronte
Alla falsa autoritativo orale dell'ONU così
Tra l'altro il Wall Street Journal con cui noi ci fermiamo David Carretta una buona giornata l'ascolto di Radio Radicale