Intervista a Giovanni La Via sul bilancio dell'Unione Europea

Giovanni la via deputato europeo iscritto al gruppo del PPI eletto nel PdL con lo vogliamo parlare di bilancio dell'Unione europea di diverse questioni sono emerse nelle ultime settimane che si stanno
Sommando anche in vista di un importante appuntamento quello del vertice straordinario di fine novembre che sarà dedicato alla quadro finanziario MOL ti annuale una volta si chiamavano prospettive finanziarie cioè il bilancio pluriennale dal due mila quattordici due mila venti cominciamo dal quella che ha fatto più notizie
L'Erasmus mancano novanta milioni di euro
Secondo la Commissione europea
Che mettono a rischio questo programmare la Commissione ha proposto un Bilancio rettificativo un progetto di bilancio registi rettificativo da
Nove miliardi di euro molto di più rispetto e novanta milioni che servono per l'Erasmus
Cioè spiegare a cosa serve questo questo Bilancio rettificativo per il due mila dodici cioè per l'anno in corso
In realtà quando abbiamo chiuso il progetto di bilancio per il due mila e dodici sapevamo già che gli stanziamenti pagamento quindi le risorse
Necessari per i pagamenti che gli Stati membri stiamo mettendo a disposizione erano insufficienti per l'intero anno
Ma l'accordo di bilancio tra il Parlamento e il Consiglio lo si è fatto sulla base di una dichiarazione del Consiglio che in quel momento non metteva a disposizione le risorse necessarie pur essendo consapevole di un fabbisogno più alto
Ma che si impegnava questa era la dichiarazione sottoscritta dalla Presidente del Consiglio pro tempore si impegnava a mettere delle risorse fresche prontamente non appena si fossero prese necessarie
E oggi siamo arrivati al punto i pagamenti al fondo sociale si sono sostanzialmente bloccati
Anche per la politica e la coesione non ci sono tante risorse quanto sono necessarie per arrivare alla fine dell'anno
Per questo si è reso necessario questo grande bilancio rettificativo il più grande bilancio rettificativo della storia sino adesso del dell'Unione che i nove miliardi verranno destinati
Sette miliardi alla politica e la coesione alla politica regionale
Un miliardo verrà destinato allo sviluppo rurale e poco più di centottanta milioni in realtà alla programma Erasmus in realtà
Però in Europa sulla stampa quello che è emerso è stato questo grande attenzione nei confronti di un programma l'Erasmus che ha messo in moto il giovane ha fatto conoscere l'Europa i giovani
E che ha contribuito a facilitare lo scambio di esperienze e che sicuramente ben visto da tutti i cittadini europei per cui il
Pericolo di blocco di questo programma ha fatto scattare l'attenzione ma in realtà ci sono tante altre politiche credo che bisogni sia necessario sottolineare che dei nove miliardi di euro richiesti dalla Commissione europea gli Stati membri per pagare i conti
Tre miliardi deriveranno da risorse proprie dell'Unione europea e in altri termini da quelle multe che sono state comminate dalla Commissione a diverse imprese europee o mondiali
Per comportamenti lesivi delle regole la concorrenza
Dall'altro lato i sei miliardi invece dovremmo uscirne realmente gli Stati membri co quota in rapporto alla tabella millesimale dell'Europa
Cosa cosa sa cosa cosa succederebbe in caso di no degli Stati membri o di un accordo molto più basso perché
Dentro il Consiglio alcuni Paesi non solo il Regno Unito ma anche paesi diciamo europeisti dal punto di vista trentennale come Francia e Germania che si riuniscono attorno al gruppo degli amici del
La better spending la spesa migliore
Dicono meno nove miliardi sono un po'troppi
Beh credo che gli Stati membri dovrebbero fare un conti un conteggio
In realtà loro dei nove miliardi ne usciranno realmente sei
Ma dei nove miliardi otto torneranno agli Stati membri
In altri termini otto miliardi saranno i rimborsi che da qua alla fine all'anno gli Stati membri dovranno ricevere dal bilancio europeo e che se non dovessero fare
Questa è approvare questa questo bilancio rettificativo non avranno indietro
Per cui gli Stati membri hanno anticipato soldi sulla coesione avremmo anticipato soldi sulla politica di sviluppo locale non li aveva mentito all'Unione europea perché l'Unione europea non alla Cassa
Per poterli pagare
Per cui in realtà è una partita di giro da un lato gli Stati membri mettono i soldi nel bilancio comunitario dall'altro lato l'incasso guai rimborsi
Per alcuni iniziative realmente portata attenersi
Dall'altro lato però
E difficile degli Stati membri possono dire di no perché gli impegni che hanno preso gli Stati membri chi apre il Consiglio e come più volte ripetuto il commissario europeo credo sia un esempio perfettamente calzante
E quello della carta di credito perché perché gli Stati membri quando hanno preso gli impegni gli anni precedenti per la politica regionale per la politica di sviluppo rurale per le altre politiche si sono infatti impegnati
A pagare alcune somme
Poi arriva il momento in cui arriva l'estratto conto la carta di credito prestato conto va onorato per cui non è il momento il momento di pagamento momento tecnico non è un momento politico il momento la scelta politica è quello al quale sono stati fatti gli impegni
Poi arriva il nodo dei pagamenti i pagamenti sono conseguenza degli impegni per cui gli Stati membri non posso aver chiesto prima cento per
Fare attraverso la politica regionale una serie di interventi e investimenti e poi dopo quando arriva il conto non essere disponibile a pagare mi sembra un po'un controsenso
è una questione tecnica sta diventando questione politica anche perché c'è il Bilancio due mila tredici da approvare lei relatore al Parlamento europeo del parametro però appena adottato
La sua proposta di bilancio per il due mila e tredici che prevede
Un aumento se non vado errato dei pagamenti del sei per cento e degli impegni al due due due rotte
E poi c'è il
Uccello cosa a cui si oppongono gli Stati membri è sempre così poi pace nel dibattito sulle prospettive finanziarie partiamo però dal bilancio due mila e tredici
Quali sono gli obiettivi centrali delle vostre proposte come Parlamento europeo
Noi abbiamo voluto incentrare la nostra proposta su crescita sviluppo e occupazione abbiamo rafforzato semplicemente quelle linee quelle otto-nove linee sono strettamente correlate questi priorità del Parlamento
Quindi linee relative alla formazione come Lazio Muller
Linee relative alle piccole e medie imprese come Semenzin trattati e così via
Linea relative al finanziamento le piccole e medie imprese quindi tutte linee che vanno nella direzione la crescita lo sviluppo così come
Individuate anche come priorità dal Consiglio della fine di giugno cioè il Consiglio al vento dei Capi di Stato al ventotto il ventinove giugno avevo indicato queste come priorità la crescita lo sviluppo l'occupazione giovanile
Allora non ci siamo mossi su questa linea tanto canto quelle richieste che così altre sono sembrate alcuni Stati membri
Del sei virgola otto per cento sui Parlamenti del due due
Per cento in più sugli impegni in realtà qualora dovessimo considerare il bilancio del due mila dodici integrato dal bilancio rettificativo presentato alla Commissione nelle percentuali cambiano completamente
Pensate semplicemente che qualora dovesse andare ad approvare un bilancio rettificativo per coprire i fabbisogni di cassare l'Unione europea per il due mila dodici dal nove miliardi di euro
E allora solo dopo questo bilancio correttivo confrontassimo i dati del bilancio due mila tredici con quello del due mila dodici
Andranno perché
Il nuovo bilancio due mila tredici proposto al Parlamento e dello zero virgola sei per cento in meno di quello due mila dodici quindi il problema non è il bilancio del due mila tredici che prevede un forte innalzamento di quello che parimenti rispetto a quello precedente
E il bilancio del due mila dodici che non aveva sufficienti stanziamenti pagamento
Così come peraltro già gli Stati membri avevano previsto nel momento in cui hanno sottoscritto il bilancio impegnando sia far pervenire le risorse qualora ce ne fosse stato bisogno oggi il problema politico che si pone un altro
Dopo che il Consiglio ha sottoscritto un impegno a intervenire prontamente con risorse fresche qualora ci fossero state necessità in termini pagamenti può oggi il Consiglio dire di no
Cioè
In altri termini è credibile un consiglio che prende un impegno e poi dopo un anno viene a dirci che sì aveva preso quell'impegno ma oggi forse ci sono condizioni diverse
Allora il Consiglio sarà più credibile non potremo più prendere in esame un'analoga dichiarazione per fare il bilancio due mila tredici consigliatura mettere tutte le somme perché
Non ha più credibilità propria allora
Il problema complesso farlo affondare formulata politico
Dal punto di vista di alcuni Paesi del Consiglio
è siamo in un momento di crisi economica dobbiamo tagliare negli Stati membri c'è lo STER Italo stentato in applicarsi anche all'Unione Europea e qui arriviamo al vertice di fine mese
Questo argomento sul viso regge
Perché argomento correggere ma c'è un ma grande differenza tra il bilancio europeo il bilancio degli Stati membri
Se penso a un bilancio da qualsiasi istituzione pubblica nazionale e guardo un attimo le ripartizioni tra spese di funzionamento e spese di investimento mirando subito conto che
Sul piano nazionale non abbiamo le spese di funzionamento che assorbono la gran parte del bilancio
E invece spese di investimento sono ben poca cosa sanasse un attimo a guardare il bilancio europeo ci rendiamo subito conto che le stesse di funzionamento si attestava al quattro cinque per cento mente invece il novantacinque per cento di novantasei per cento sono spese di investimento
Fatte sulla base delle priorità espresse dagli Stati membri
Perché perché le grandi politiche in particolar modo la politica della Commissione che più del quaranta per cento del bilancio comunitario di fatto poi viene a essere articolata secondo il principio di sussidiarietà
Dagli Stati membri sono gli Stati membri che decidono le priorità sul territorio e poi applicano questa politica per cui non possiamo per ribaltare
Sull'Unione europea una responsabilità che in ogni caso e poi
Sarebbe quella degli Stati membri un altro problema connesso a queste necessita di spesa
Noi stiamo chiedendo e chiederemo al Consiglio la Commissione soprattutto di pubblicare quelle sono le richieste che stanno facendo gli Stati membri perché la Commissione non è che sua sponte una mattina si sveglia e dice che abbiamo fabbisogni pagamenti paia
Nove miliardi di euro in più
La Commissione chiede agli Stati membri gli Stati membri comunicò le proprie previsioni di spesa sulle diverse politiche la Commissione
Lei analizzati lei ritenga ribasso
Dopodiché le somma
E fa un'altra visione complessiva
Ma noi chiediamo che si pubblicano le previsioni di spesa degli Stati membri per vedere che le previsioni di spesa degli Stati membri non sono i nove miliardi di euro
I diversi ministeri italiani e quelli di tutti gli altri Paesi OPEC probabilmente hanno fatto previsioni di spesa di gran lunga superiori
Le la Commissione le attiviste arrivasse oggi ministri delle finanze dicono che quello che gli altri ministri hanno comunicato non corrisponde al vero
Non è la vera necessità e allora qua bisogna mettersi d'accordo per questo il Parlamento al tavolo della conciliazione col Consiglio alla Commissione
Chiederà di modificare il sistema e vivevano certificazione dei fabbisogni di spesa sul piano nazionale non possiamo essere noi qui
A correggere i dati nazionali che vengono dei singoli ministeri e poi
Trovarci corrispondenti ministri delle finanze che dico magari la previsione sbagliata non è la nostra è quella degli Stati membri
Tutta questa attenzione che viene data su
In particolare gli aumenti sui pagamenti o gli aumenti già anche sugli impegni nel caso delle del del Bilancio pluriennale non rischia cogenti lasciare in disparte il dibattito che era stato il cuore del
Del negoziato sulle precedenti prospettive finanziarie cioè dove vengono spesi i soldi dell'Unione europea che poi sono quelli gli Stati membri all'epoca si diceva bene un bilancio con il trenta e rotti per cento
Destinato al al alla politica agricola comune non è un bilancio per il ventunesimo secolo oggi questo dibattito sembra essere scomparso un po'dovrà dalla tale
Dal negoziato sul nuovo bilancio pluriennale
In realtà
Impostato così il discorso secondo me non è perfettamente corretto perché
La politica agricola è l'unica vera politica comune le altre politiche effettuate non realizzate sul piano europeo a parte la politica e la coesione sono puniti integrativa di politiche nazionali mentite sui nell'ambito agricolo
Esiste solo la politica agricola comune non esistono politiche agricole nazionali non esistono altri interventi sul piano nazionale per cui
Credo che
Bisogna fare una riflessione
Vogliamo qui nazionalizzare la politica agricola B possiamo farlo eliminiamo una parte della politica agricola europea ed in azioni siamo politica agricola con interventi integrativi sul piano nazionale oppure
Decidiamo di trasferire altre politiche sul piano europeo se riteniamo che l'Europa sia più efficiente con un'unica politica europea
Dell'industria o operativa altri ambiti e in questo caso però decidiamo pure di implementare il bilancio europeo teniamo sempre conto del bilancio europeo è pari all'uno per cento del prodotto interno lordo quindi è un bilancio limitato
Rispetto ai fabbisogni di intervento pubblico di investimento sul piano europeo non possiamo pensare con l'uno per cento si possono sviluppare tutte le politiche molto spesso tendiamo a trasferire sul piano europeo nuove competenze
Così come è fatto con i nuovi trattati ma non trasferiamo risorse per poterlo implementare per cui bisogna essere corretti sentiamo nuove competenze all'Europa dobbiamo dare anche le risorse per poter incrementare queste competenze grazie a Giovanni la via prego