Tra gli argomenti discussi: Arte, Cinema, Cultura, Docenti, Famiglia, Film, Giovani, Istruzione, Letteratura, Studenti.
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Un saluto agli ascoltatori di Radio Radicale
A un certo momento nel film di François Ozon che si intitola nella casa un personaggio e la moglie di un professore di letteratura dice al marito tu sai bene che la letteratura non insegna proprio nulla
Ora in tutto il film non si parla quasi da Autocad altro che di martedì letteratura come si per i personaggi non esistesse nient'altro di cui valga la pena occuparsi ma allo stesso tempo
Come dire sottesa al film se non la convinzioni almeno il dubbio
Che chi si dedica a tali attività appunto l'arte la letteratura voi come scrittore vuoi come lettore
Altro non sia in fondo che possesso un malato senza che la sua ossessione una sua malattia finiscono finiscano per produrre qualcosa di utile
Per gli altri che si ha un valore insomma anche per la società
Beninteso il figlio son per tanti versi raffinato e non esprime una morale così continentale e comunque non in modo così esplicito di brutale
Ma il film ecco come immerso in un'atmosfera generata da un mondo della cultura che sembra avere perso il senso della propria missione
L'insegnante di cui vi dicevo scopre della propria classe composta quasi esclusivamente di studenti mediocri intercambiabili fra loro così almeno li vede Luigi trattandosi di un insegnante che ha perso il gusto l'interesse per la propria professione
Ecco scopre uno studente che
è un autentico talento letterario
Ora l'insegnante è per sua ammissione gruppi per sua convinzione uno scrittore fallito senza talento
E come si dice che capiti a volte i genitori con i figli ecco vuole che quello studente realizzi la sua aspirazione di essere un vero un grande scrittore
E si adopera ad aiutarlo con accanimento per esempio gli dà lezioni di letteratura fuori dall'orario scolastico lo studente si lascia aiutare
Ma allo stesso tempo reagisce a un aiuto che rischia continuamente di sconfinare nella prevaricazione
Dividendo l'insegnante di racconti che scrive che gli fa leggere
Facendogli credere reali certe sue macabre invenzioni letteraria come per scherzo ma è un brutto scherzo
E trasformando poi l'insegnante stesso di un personaggio di suoi racconti che egli si incarica di punire nella finzione letteraria ma poi anche nella realtà
Sono rimasto un po'nel vago ma credo che questo basti per suggerire che
Così attraverso questa comune passione per la scrittura si instaura tra i due personaggi una reazione sempre più esclusiva ossessiva
Dove l'uno dell'altro solo alternativamente il carnefice marittima
Tuttavia
Ecco non è questa dinamica così
Facciamo tipicamente sadomaso chi istiga il centro il motivo del film come si sviluppa secondo la logica del racconto
Il talento letterario dello studente ecco egli stato abbandonato dalla madre è costretto ad accudire un padre invalido
è povero
E nutre un'ammirazione insopprimibile
Per la famiglia normale magari ordinaria volgare ma unità e per di più benestante di un suo compagno di scuola
Ed è proprio l'ammirazione mista all'invidia per un ambiente in cui cerca di introdursi ma rispetto al quale resta diciamo irriducibili mente un estraneo
E dal quale infatti finita escluso
Ecco e questa ammirazione disperata che ridà il desiderio e una capacità di descrivere quell'ambiente
Insomma dal film emerge un'idea di scrittore del resto non inedita
A illustri precedenti anche letterari
Come di qualcuno che sentendoci escluso dalla vita vera
Compensa tale esclusione partecipando con dell'immaginazione alla vita degli altri i fortunati normali
L'insegnante lo studente si sentiranno finalmente affratellati quando l'insegnante viene abbandonato dalla moglie e perde il lavoro
Il seduto sulla panchina in un parco accanto allo studente somma proprio come due emarginati
Si ritrova a fantasticare sulla vita variopinta attraente magari anche nei drammi e tragedie che si nasconde dietro alle finestre di una casa di fronte a loro
Allora insomma viene da chiedersi se l'arte non è
Che il sogno degli emarginati dei falliti degli esclusi o attenzione se questo non soltanto il punto di partenza
Ma anche di arrivo diamo diciamo del processo creativo cioè se l'arte insomma non ha
Che una funzione psicologica del tutto individuale e privata
Ecco allora l'arte è davvero un valore
Questo è un po'un pensiero che è suggerito da un film di Francioso onda che è un interessante regista francese e che si intitola nella casa un saluto da Gianfranco Schiavone
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