Prossimo Consiglio europeo: la disoccupazione giovanile. Intervista a Roberta Angelilli su

Roberta Angelilli vicepresidente della Parlamento europeo iscritta al gruppo del PPE eletta con il Popolo delle Libertà con lei vogliamo parlare
Del prossimo vertice europeo di fine giugno che sarà anticipato da un altro appuntamento importante quel vertice a Roma
Dedicato la disoccupazione giovanile anche il Consiglio europeo avrà questo tema al centro della sua agenda non c'è però il rischio di ripetere quanto già accaduto lo scorso anno sempre giugno lanciare un patto per la crescita
Che poi non trova attuazione cioè
Fare della disoccupazione giovanile come dire il grande obiettivo salvo poi non riuscire ad ottenere risultati concreti io penso che eh bisogna fare meno annunci e più fatti e
Per quanto riguarda la disoccupazione giovanile purtroppo i dati sono drammatici in progressivo aumento in tutta Europa in Italia abbiamo superato il quaranta per cento e un anno fa più di un anno fa nel gennaio due mila dodici la Commissione europea o Cogo europea d'accordo con un Consiglio e Parlamento aveva deciso di prendere ottantadue miliardi di euro di fondi europei non spesi è riprogrammare ridoli per misure ad hoc per l'occupazione giovanile dopo più di un anno e l'utilizzo è stato scarsissimo perché e sono stati utilizzati è soltanto sedici miliardi dia euro intanto i dati peggiorando c'è proprio una crisi un'emergenza sociale quindi dobbiamo puntare di più sulla programmazione programmazione di qualità non soltanto controllo non soltanto rendicontazione che ovviamente ci deve essere deve essere trasparente intransigente ma ci vuole proprio progettualità programmazione e progetti
Di questi sedici miliardi di euro che sono stati riallocati in questi
In questa quest'ultimo anno dodici sono finiti all'Italia una cifra apparentemente enorme che però non sembra avere un impatto
Sulla problematica della disoccupazione giovanile o del credito delle piccole e medie imprese nel nostro paese perché
Innanzitutto perché non si tratta soltanto dei famosi fondi dar riallocare che dovevano essere circa otto miliardi di euro che si tratta di un in si ahimè abbastanza ampio di risorse che vengono da da programmazioni e fondi diversi ma soprattutto perché non c'è programmazione in Italia quindi si rischia di arrivare all'ultimo momento di prendere questi fondi
Tanto per prenderli di impegnare risorse tanto per impegnarli senza una programmazione senza come dire la valorizzazione del merito no dei progetti che funzionano che hanno un impatto sul territorio limitarsi a bloccare queste risorse
Ovviamente non serve a nulla e i dati parlano chiaro
Lei ha detto in una conferenza stampa che rischia anche di essere controproducente
Per conti pubblici per il bilancio dello Stato perché c'è anche
Una quota di cofinanziamento e quindi
Come dire si impegnano queste risorse magari si spendono anche in programmi che non servono a nulla in più
Si spendono molti soldi contributi per gli anni esatto perché quando non c'è programmazione quando non c'è una strategia quando si fanno le cose all'ultimo momento è evidente che in linea di massima poi con le dovute eccezioni che ci sono non voglio dire di no
Ma la corsa la fretta porta a magari investire in azioni in programmi misure e che non hanno una loro efficacia quindi non solo si sottraggono risorse comunitarie magari per progetti che non hanno un grande impatto ma poiché c'è la quota del cofinanziamento si sottraggono anche fu fondi che sono nazionali e quindi o c'è programmazione oppure effettivamente te hanno ragione quelli in Europa ce ne sono tanti di euroscettici che dicono e non possiamo utilizzare risorse che non abbiano una finalità positiva e concreta