"Percorsi politici: la rifondazione della Repubblica"

Che trattare un po'da incoscienti perché la rifondazione della Repubblica così è una faccenda abbastanza scottante molto controversa sulla quale sono stati iscritti
Sono state scritte molte cose dette molte cose si son fatte polemiche quindi è veramente non basterebbe qui per trattare questo tema
Un intero pomeriggio è un intero seminario quindi io cercherò anziché entrare nel merito delle controversie che ci sono stata in questo periodo Prima Repubblica Seconda Repubblica prima fase della Repubblica seconda fase della Repubblica conservare innovare stravolgere eccetera
Mi sembra più importante
Del fatto di mettere delle etichette alla fase che stiamo vivendo e a quella che si potrebbe aprire cercare di capire fare uno sforzo per capire il più semplicemente possibile che cosa è successo che cosa potrebbe succedere che cosa si può fare che cosa possono fare soggetti politici individuali e collettivi
Che abbiano a cuore il futuro della democrazia e il destino della democrazia
Come qualcuno di voi sa il mio punto di vista quello del dirigente di un di un organizzazione politica che ha scelto strategicamente di non essere un partito di non stare nelle pubbliche istituzioni nemmeno nei Consigli comunali
Fatto di cittadini comuni di persone normali
E che lavora sul fronte del conflitto tra governanti e governati
E che ha scelto di mettere al centro della sua azione il tema della tutela dei diritti dei cittadini cioè di quei diritti che vengono proclamati nelle leggi
Ma che poi quelle stesse pubbliche istituzioni che hanno Kanno pro che proclamano questi diritti nelle leggi non riesco non hanno più la forza di tutelare di garantire effettivamente per la maggioranza delle persone
Quindi il mio è un punto di vista che riguarda il cittadino come tale
Non è un punto di vista cattolico democratico tanto meno è un punto di vista democratico cristiano io dipingo
Lo dico per la mia formazione personale ma anche perché io dirigo un movimento in cui sono presenti ma a pieno titolo con pari dignità senza nemmeno che ci siano necessita di identificarli cattolici di vario genere comunisti ex comunisti socialisti laici e sempre di più soprattutto cittadini senza tessera e soprattutto perché il Movimento federativo democratico che è nato nel mille novecentosettantotto
Sin dall'inizio ha cercato il suo senso il senso del suo essere nella vita politica del Paese in chiave di una ricerca di uno spazio politico per il cittadino in quanto tale che riuscisse ad andare al di là sia delle tradizionali forme ideologiche sia anche degli schemi di appartenenza tradizionale che ancora vengono utilizzati ma che utilizzare i quali ma utilizzare i quali rischia
Di
Mettere in ombra quello che a mio parere a nostro parere il problema principale nella crisi della democrazia oggi che
Appunto quello dell'accesso dei cittadini in quanto tali
Dei cittadini normali alla all'azione politica
E alla vita politica non è quindi il problema della unità o meno dei cattolici in politica dell'accesso dei cattolici o dei comunisti dagli ex comunisti lavoro di persone con altri tipi di appartenenze alla politica ma il problema dell'accesso alla politica del cittadino in quanto tale
E a proposito di questo rapporto tra cittadini e Stato tra cittadini e politica tra cittadini e partiti credo che tutti noi siamo consapevoli che questo rapporto è andato un po'all'aria è andato in crisi credo che la vostra stessa ricerca prenda le mosse da questo punto
Su questo penso che ci sia poco da discutere
Credo che se più interessante chiedersi se
Questa crisi dei rapporti tra i cittadini
E lo Stato tre cittadini partiti è una delle tante colpe che si attribuiscono ai partiti è una delle tante responsabilità
Che i partiti hanno oppure se non è colpa dei partiti ecco io credo sostenendo magari una tesi che può sembrare paradossale credo che si possa dire che questa crisi dei rapporti tra cittadini e partiti non è una colpa dei partiti ma semmai un merito dei partiti
Cioè questo processo che è avvenuto nel corso della storia della Repubblica né un processo che è avvenuto non malgrado i partiti ma grazie ai partiti credo infatti
Che vada detto anche sale rapidamente
Che nei primi decenni dalla fondazione della nostra Repubblica si è realizzata quella che credo che oggi si possa chiamare una grande rivoluzione democratica
E cioè un enorme mutamento molto radicale nella vita del nostro Paese
Grazia alla introduzione del suffragio universale per esempio grazie alla costruzione di uno stato sociale in grado di garantire alla maggioranza delle persone
Servizi opportunità
Che prima non è non erano tali un grande processo che io credo sia stato in parte almeno un processo di liberazione
Che è stato guidato dai partiti da grandi partiti popolari dai sindacati dalle grandi associazioni tradizionali
Dai grandi movimenti popolari che hanno animato il nostro il nostro Paese
E credo che questo vada sottolineato perché proprio grazie a questa azione
Dei partiti
Dei soggetti collettivi legati ai partiti
Se realizzato in Italia un modello
A uno schema che io a me è capitato definire di definire in qualche altra circostanza il modello dello Stato liberatore o del partito liberatore cioè l'idea che spettava
Ai gruppi dirigenti dei partiti
Che animavano lo Stato la vita dello Stato il compito di liberare la società civile
Da squilibri da ingiustizie da zone d'ombra da situazioni di oppressione
Producendo e dissi
Quel sistema di valori di norme di regole per la vita sociale a cui la società era chiamata a conformarsi
Un ruolo quindi molto forte dei partiti e dello Stato
Quasi un ruolo rivoluzionario dei partiti e dello stato che in Italia credo dobbiamo riconoscerlo ha funzionato per alcuni decenni della vita del nostro Paese anche perché grazie a questa azione
è avvenuto nel nostro Paese un Processo
Si potrebbe chiamare un processo di modernizzazione ma certamente un processo di sviluppo del Paese che ha prodotto un grande incremento della soggettività degli individui nella dimensione di massa cioè in questo Paese in pochi decenni in pochi anni
è aumentata in modo incredibile la quantità di beni
La quantità di opportunità la quantità di informazioni a disposizione delle singole persone e di conseguenza è aumentato per ciascuno degli individui il senso
Nella propria dignità del proprio valore
Della propria identità è aumentata appunto quella che
Si potrebbe chiamare che noi chiamiamo la soggettività individuale nella dimensione di massa perché è un processo che ha avuto una dimensione una dimensione di massa in conseguenza di questo processo noi abbiamo
In questo momento nel nostro Paese dei cittadini un tipo di cittadino che è diventato
Io dico che è diventato un cittadino adulto non è necessariamente diventato un cittadino più buono
Come qualche volta si equivoca ma è sicuramente diventato un cittadino adulto con maggiore senso della propria della propria identità
A me verrebbe voglia di chiamare il cittadino comune
E che ha la caratteristica principale secondo me di essersi reso tendenzialmente di rendersi tendenzialmente autonomo
Dai messaggi che provengono dalle grandi centrali politiche istituzionali comunicative
Accademiche
Di rendersi autonomo quindi anche dai messaggi che provengono dal mondo dei partiti dallo Stato e dalle pubbliche istituzioni io credo che sia qui il punto
Della crisi
Nel rapporto tra cittadini e Stato
Perché grazie all'azione dei partiti nei primi decenni della Repubblica è venuto fuori in Italia un tipo di cittadino che non ha più bisogno
Di quel tipo di partiti non ha più bisogno di essere liberato perché tende a liberarsi per conto proprio nel bene e nel male ma tende a liberarsi per conto proprio
Sarebbe opportuno qui non ce n'è il tempo lo ricordo soltanto una riflessione di Aldo Moro sui fatti successivi al mille novecentosessantotto cioè la percezione
Si era ribaltato questo rapporto per cui emergeva dalla società
Una volontà di liberazione di cui erano protagonisti gli stessi cittadini uomini e donne lavoratori giovani i soggetti che lui vedeva
In quel momento come
Così parte più visibile di un processo più profondo no
E che questo metteva irrimediabilmente in crisi il ruolo dei partiti richiedeva un ripensamento del ruolo dei partiti e per lo stato in relazione alla vita della società
Si potrà ritornare eventualmente su questo punto se
Poi emergerà magari nel corso della discussione ma il punto mi pare che sia abbastanza chiaro cioè grazie all'azione dei partiti di questo modello del partito liberatorio dello Stato liberatore
Che i partiti tutti insieme nel nostro paese hanno condiviso
Emersa questa figura del cittadino comune
Che ha la caratteristica di essere tendenzialmente sempre più autonomo dalle centrali ufficiali il problema
Di tutto questo discorso perché tutto questo discorso ha a che fare con un problema che c'è nella vita del nostro Paese
Il problema della crisi dello Stato della crisi di consenso di legittimità di efficacia
Di efficienza dello Stato poi alla fine dal punto di vista del cittadino comune secondo me si potrebbe rendere in termini molto banali
Come crisi di tutte l'abilità dei diritti cioè abbiamo una situazione in cui è aumentata nella maggioranza delle persone in questo Paese la consapevolezza via vere dei diritti delle prerogative che ciascuna persona ha un valore
Nel momento in cui aumentava la
Incapacità dello stato delle pubbliche istituzioni di attuare le proprie decisioni le proprie leggi i propri atti e quindi anche di garantire per la maggioranza delle persone i diritti che in questi atti venivano proclamati e teoricamente garantiti
Abbiamo quindi un paese in cui
Dalla Costituzione in poi
Le decisioni del potere politico ufficiale contengono il riconoscimento di una grande serie di diritti
Al punto che qualcuno equivocando tra i diritti che vengono proclamati diritti che vengono attuati dice che è ora di smettere di parlare di diritti bisogna invece parlare dei doveri
E invece una difficoltà una incapacità delle pubbliche istituzioni di tutelarli effettivamente questi diritti ci troviamo quindi in una situazione abbastanza paradossale
In cui il cittadino comune di questo paese viene dichiarato sovrano dalla Costituzione in poi
A una consapevolezza di sé che ha a che fare con questo senso della sovranità
Voi poi potete dire tutto quello che
Volete sui rapporti clientelari eccetera però il referendum sulle preferenze per esempio il risultato del referendum sulle preferenze smentisce
O almeno corregge queste convinzioni che pure ci sono un cittadino che poi invece viene trattato quando entra in contatto con lo Stato quando dovrebbe entrare in contatto con lo Stato
Viene trattato come un suddito come un intruso come una variabile indipendente e questo nella dimensione concreta e quotidiana della vita della maggioranza delle persone
Gli ospedali rapporti con le amministrazioni comunali i rischi civili rischi ambientali il traffico il funzionamento dei servizi pubblici e sociali insomma non credo di dover stare a fare
Degli esempi io vorrei sottolineare che questa è una faccenda che non è una faccenda tecnica non sto parlando di un problema tecnico per esempio un problema di scarsità di risorse
O di
Distribuzione sbagliata delle risorse finanziarie che servono per garantire questi diritti
Ma parlo invece di un problema politico e costituzionale perché una buona parte di queste di questi diritti e comporta che la loro tutela produca risparmio
Per il funzionamento delle pubbliche istituzioni non oneri
Finanziarie ulteriori per il funzionamento delle pubbliche istituzioni e secondo me è un problema politico e costituzionale perché ha a che fare con lo Statuto
Con lo status del cittadino nella democrazia italiana nella Repubblica democratica cioè se il cittadino sia effettivamente
Un sovrano al di là delle chiacchiere nella dimensione concreta e quotidiana della vita oppure se lo sia soltanto in quanto
Vota per esempio
O in quanto produce
O in quanto partecipa indirettamente alla vita della pubblica amministrazione attraverso certe
Specifiche norme che vengono stabilite a priori dallo Stato
Quindi secondo me è un problema politico è un problema costituzionale ed è un problema di enorme gravità
Perché credo che sia sempre più chiaro e al nord credo in particolare credo che lo sia ma anche al sud in un altro senso lo è
Che la capacità della democrazia di tutelare i diritti è la condizione in forza della quale i cittadini sono disposti o meno a dare il loro consenso agli istituti democratici
Credo che questo valga al nord essi almeno uno dei modi
Di interpretare la vicenda
Delle leghe ciò che di più profondo viene la vicenda almeno una parte di ciò che di più profondo viene la vicenda delle linee
E credo che valga al sud dove la grande scommessa oggi stamattina si è parlato molto di mafia dei poteri criminali dove la grande scommessa è quella di dimostrare che la democrazia
Ha la forza e la capacità di tutelare per diritto
Quegli interessi dei cittadini che la mafia e i poteri criminali tutela hanno in cambio di una complicità
Che però è una complicità necessitata
Perché dall'altra parte non c'è la presenza di uno Stato come garanzia di tutela dei diritti
Quindi in questa situazione in cui c'è un cittadino comune
Che è un soggetto maggioritario io questo lo sottolineo perché
Abbastanza di moda in questi anni la famosa teoria dei due terzi no per cui nella società italiana e nelle altre società dell'Occidente o del nord del pianeta la società si divide in una maggioranza di benestanti e in una minoranza di abbandonati di emarginati
Mentre invece io parlo di un cittadino
Che è trattato come un subito ma è un soggetto maggioritario è un soggetto forte non è un soggetto marginale né dal punto di vista quantitativo
Né dal punto di vista qualitativo
E che però è anche un cittadino tendenzialmente più libero più autonomo
Che non nel passato dalle centrali ufficiali e più consapevole appunto delle proprie prerogative della propria identità del proprio valore in una parola diciamo dei propri diritti in questa situazione almeno per il mio punto di osservazione appunto io faccio politica nella società
Fuori dalle istituzioni e quello che si nota e che è particolarmente interessante
E che in questa situazione di abbandono di sofferenza inutile di
Di soggezione di sudditanza
La gente tende sempre di più a organizzarsi a reagire
E organizzarsi appunto per rendere tutelabili questi diritti secondo una strategia di tutela che naturalmente non è quella di affidarsi
Dall'inizio alla fine al sistema della giustizia ordinaria che è uno dei punti di maggiore crisi
Della delle pubbliche istituzioni nel nostro Paese come sapete bene ma con un tipo di tutela che noi definiamo tutela sociale cioè una tutela caratterizzata da lei dalla iniziativa dei cittadini tesa a tutelare i diritti
Lì dove sono che siano scritti nelle leggi o siano frutto della di una coscienza consolidata
Che sia una tutela capace di coinvolgere Mammano
Certamente poteri ufficiali la giurisdizione l'amministrazione la stampa i mezzi d'informazione ma che veda comunque protagonisti i cittadini
Che abbia la capacità di tutelare questi diritti in chiave di prevenzione
In chiave di concretezza cioè come capacità di rimuovere le situazioni che concretamente producono sofferenza inutile
Che faccia scattare il meccanismo della responsabilità in modo che a ogni diritto dei cittadini corrisponda un dovere di qualcun altro per evitare che siano appunto tutte chiacchiere
Che sia legato sempre e comunque all'interesse generale in modo che si trovi un criterio per regolare i tanti conflitti tra diritti che ci sono nel nostro Paese che scoppiano come per esempio quello di cui noi attraverso il Tribunale per i diritti del malato ci siamo occupati tante volte il conflitto tra il diritto di sciopero in ospedale
E il diritto alla sicurezza alla mobilità all'informazione al rispetto della dignità che hanno i cittadini malati
C'è quindi questo fenomeno di autorganizzazione dei cittadini che è una delle cose più importanti io penso che sono emerse in modo visibile
In questi ultimi dieci anni soprattutto ma che hanno un'origine più lontana
E che vengono chiamate in tanti mondi il volontariato all'associazionismo
Un certo tipo di cooperazione qualche sociologo lo chiama il terzo settore
O altre cose di questo genere
Sono tutte definizioni un po'riduttiva e secondo me noi la chiamiamo chiamiamo questo fenomeno per renderne la complessità la globalità Cittadinanzattiva
O anche Sesto potere come per dire che dopo i tre poteri tradizionali
Dopo il potere della carta stampata che il quarto potere dopo il potere dei mass media che è il quinto potere c'è un potere dei cittadini in quanto tali che si realizza in questa dimensione concreta e quotidiana
Della vita
Che è fatto di azioni più che di prese di posizione di capacità di risolvere i problemi più che di soltanto porli o segnalarli e che è un vero e proprio potere autonomo specifico irriducibile ai poteri tradizionali
è un potere secondo me
Che si gioca in un'area in cui il il potere i politici i poteri ufficiali i poteri delle istituzioni non ci sono
Cioè io non sono un devo dire un fanatico della partitocrazia delle analisi sulla partitocrazia la mia impressione
Facendo politica alle radici dell'erba della democrazia e che i partiti più che avere uno strapotere abbiano subiscano soffrono un grave deficit di potere politico perché ci sono moltissime situazioni in cui nei partiti nelle pubbliche istituzioni
Riescono ad agire a essere presenti con efficacia lì dove si tratterebbe appunto di tutelare diritti anche assolutamente obblighi come non so diritto di andare in ospedale di non dover aspettare dieci giorni
Senza che si venga sottoposte nemmeno a un accertamento prima di
Vedere iniziate iniziata la terapia per esempio no
O altre cose di questo genere
Quindi non credo che ci sia la partitocrazia nel senso di una onnipotenza dei partiti nella vita della società cessi una consapevolezza una coscienza che è una falsa coscienza direbbe il vecchio Marx
Una coscienza di detenere ancora il monopolio sulla politica
Mentre questo non è più vero
Perché se c'è un problema in questo Paese appunto che questo Paese non si riesce a tenere insieme attraverso la iniziativa dei partiti del potere esercitato dal Parlamento e dal governo dai governi locali
Quindi questa è un po'la situazione che io vedo dal mio osservatorio che naturalmente è un osservatorio se volete molto molto particolare e da questo osservatorio
Sì vede un rischio abbastanza forte
Che c'è oggi nel nostro Paese
Rischio permettetemi l'analogia so che su questo punto ci sono tante discussioni ma insomma lo dico senza nessuna volontà di prendere posizione perché non lo diciamo da
Alcuni anni il rischio è che ci sia anche in Italia arrivi anche in Italia una specie di ottantanove
Cioè di un ottantanove occidentale
Non contro i sistemi a partito unico che si fanno stato ma contro un sistema dei partiti che dal punto di vista del cittadino comune
Agiscono come un soggetto unico
Sono totalmente identificati con lo Stato in questa sindrome appunto per me più da debolezza che da onnipotenza
In questo senso io credo che ci sia un'analogia e che noi dovremmo riflettere più seriamente in modo meno trionfali Istat su quello che sta succedendo in Unione Sovietica così come dovremmo riflettere più seriamente
Su tutto quello che è successo appunto dall'ottantanove in poi nei Paesi dell'Est
Perché io noto devo dire anche molte volte tra i cattolici democratici un certo trionfalismo così come lo noto nel mondo laico eccetera al mondo che non è coinvolto socialista che non è coinvolto nella vicenda della tragedia dei dei Paesi del socialismo reale
Io credo ne dobbiamo registrare un fatto appunto sa non è poco
Insomma traendone poche ragioni di
Così di di di mi soddisfazione il fatto è che appunto nei Paesi dell'Est è andato all'aria un sistema di potere un sistema estrildidi partiti e istituzioni
Era organizzato esattamente secondo il principio
Il modello dello Stato liberatore o del partito liberatore cioè secondo quel modello del partito che vede non soltanto governare interpretare raccogliere ma anche educare riformare l'uomo riformare la società cambiare i valori liberare le persone
Che è un modello che riguarda tutto l'Occidente tutti i soggetti politici dell'Occidente del nord del pianeta è una tradizione europea ha detto di recente
Un intellettuale di area comunista ex comunista come Giacomo Marramao
Sull'Unità qualche giorno fa io son d'accordo con lui il modello
Del partito liberatore dello Stato Liberatore è un modello che c'è in Occidente
E c'era anche nella Europa orientale
Marra ma mi pare lo chiamava il modello del grande educatore ma insomma Bronson modo credo che sia più o meno la stessa cosa che ho cercato di dire e quindi secondo me c'è questo rischio di un ottantanove cioè di un
Andare all'aria da un giorno all'altro
Improvvisamente
In modo del tutto inaspettato di un sistema che si pensava e forse fortissimo
Cioè c'è il rischio di una totale finale delegittimazione del sistema dei partiti
Del sistema degli istituti democratici e delle pubbliche istituzioni nel loro complesso
Io credo appunto che quello che è successo
Nel referendum sulle preferenze al di là delle vostre opinioni in merito né lo abbiamo sostenuto questo questo referendum ma al di là di questo
L'enorme numero di persone che si è recata alle urne contro tutte le previsioni o tutte le previsioni che avevamo fatto non solo quelli del mare diciamo
Ma anche quelli del no che invitavano a votare no e quelli che invitavano a votare sì tutti erano sicuri
Che non ci sarebbe stato il quorum che la gente non sarebbe andato a votare in particolare nel Sud non ci sarebbe stata quella percentuale di votanti che
Invece c'è stata ecco è una anticipazione di quello che potrebbe succedere in modo
Più duro più distruttivo
Se non facciamo qualche cosa
Che cosa dobbiamo fare
Io vado molto rapido e mi fermo perché vedo che ho parlato troppo
Io penso che una riforma della politica che sia all'altezza di questi rischi e di questa situazione e che voglia anche cogliere
La continuità con la storia della Repubblica che c'è stata in questi primi quaranta quarantacinque anni di vita
Di vita democratica che non devono essere seppelliti che hanno avuto invece come ho cercato di dire
Esiti assolutamente positivi
Creando nuove contraddizioni incerto ma esiti assolutamente positivi rispetto al passato
Io credo che si debba immaginare una riforma che consti almeno di due punti
E cioè di una riforma
Del sistema politico ufficiale che si è incentrata suo lo sforzo di ridurre quanto più possibile l'autoreferenzialità del sistema
Di un sistema che a tutt'oggi
Ci sono dei segni di sviluppo della situazione in questi ultimi Nancy ma insomma che fino a oggi per
Un ventenni un quindicennio è un sistema che ha teso soltanto a governare se stesso senza preoccuparsi più di governare
La società ed è un sistema che è stato del tutto chiuso Perani
A ogni messaggio ogni impulso che veniva dalla vita sociale
E credo che a questo riguardo
Le proposte l'idea di una riforma tra le altre cose del sistema elettorale che dia maggiori poteri di controllo di verifica di pregno di punizione
Per il dei partiti ai cittadini sia una delle strade che si possono battere così come ancora più importanti lo sono a loro modo
Le leggi che anche stamane l'onorevole Mattarella citava la legge di riforma delle autonomie locali quella sulla sui processo procedimento amministrativo quella sulla regolamentazione degli scioperi nei servizi pubblici essenziali
E così via ma non ci si può fermare a questo primo punto
Questo primo punto non garantisce la soluzione del problema che io sottolineo
E che io opposto ci vuole un'altra cosa perché se il vero problema è quello di per restituire ai cittadini una
Autonoma soggettività politica un'autonoma titolarità
Politica un'autonoma dignità costituzionale si deve fare anche un altro passo l'altro passo secondo me questo è il mio punto di vista naturalmente
è che fuori del sistema dei partiti fuori del sistema delle istituzioni deve nascere un pollo di responsabilità politica
Un pollo nuovo della vita democratica che veda i cittadini in quanto tali senza bisogno di ulteriori certificazioni protagonisti responsabili
Di quella parte del governo del Paese che io chiamo tutela dei diritti
E che costituisca un interlocutore Esterno al sistema dei partiti al sistema delle istituzioni perché si faccia una riforma della politica che sia all'altezza della situazione
Perché una riforma alla politica all'altezza della situazione non può che comportare una convocazione di questo cittadino comune
Alla cittadinanza attiva e all'assunzione di responsabilità dirette in ordine alla tutela dei propri diritti
E questo si deve fare fuori del sistema
Degli istituti della democrazia rappresentativa
Anche perché questo è un compito che i cittadini devono vedersi riconosciuto in quanto tali non perché sono stati eletti perché hanno una tessera di partito perché svolgono particolari funzioni pubbliche ma perché sono cittadini di questo Paese
Io lo sottolineo questo secondo punto perché mentre sul primo probabilmente siamo tutti d'accordo sul secondo del secondo si parla poco
E credo che anche qui un richiamo a quello che è successo in Unione Sovietica sia importante e di insegnamento per tutti noi
Lì dove si è capito nei giorni del colpo di Stato
Che non era sufficiente
Un tentativo di riforma dall'interno del sistema
Perché la democrazia in Unione Sovietica per quanto fragile è stata salvata perché a un certo punto il movimento democratico una parte del movimento democratico
Qualche anno fa ha avuto il coraggio di uscire
Dal sistema
Del partito unico dello stato che era l'unica fonte fino a quel momento di legittimazione dell'esercizio del potere politico
E ha prodotto un Paolo di legittimazione e di responsabilità politica del tutto autonomo
Da quello ufficiale
Questo ha reso possibile che il colpo il tentativo di colpo di Stato
Non avesse luogo e probabilmente ha reso possibile renderà possibile come una delle condizioni non dico come l'unica condizione ma come una condizione necessaria che in Unione Sovietica si sviluppi qualunque cosa succederà lì
Sì scelga comunque definitivamente la strada della democrazia
Credo quindi che questa seconda parte della riforma della politica che è quella di cui io mi occupo naturalmente per la ragione per cui nostra in Parlamento per esempio non ho non non sono un militante di partito
E comunque non sto nel sistema delle istituzioni e la democrazia rappresentativa nemmeno in forme spurie come quella della Rete Oro
Quella dei verbi che stanno in Parlamento che per me dal mio punto di vista non fanno altro che fare tanti piccoli partiti perché io non vedo la differenza francamente e credo che sia importante se vogliamo ottenere il grande risultato credo di cui abbiamo bisogno cioè far sì che
Il cittadino un cittadino comune di questo Paese sia riconosciuto si senta e sia effettivamente come il padrone di casa
Della repubblica democratica e non come un ospite più o meno gradito dei partiti e delle istituzioni
Se non riusciamo a conseguire questo risultato che non è riducibile soltanto a una riforma del sistema istituzionale ufficiale ma deve prevedere la creazione di
Un nuovo polo della vita democratica
Io temo che noi non usciremo da dai nostri problemi e guardate che senza questo passaggio le varie proposte di riforma delle istituzioni di cui si discuta nel mondo politico ufficiale
Rischiano di non risolvendo il problema io dico guardando da lontano questo dibattito che più o meno queste proposte di riforma si riducono a due
Una è quella di confermare il potere tradizionale dei partiti riformando i partiti rendendoli più permeabili alle istanze della società civile e l'altro è quello di trasferire il potere dai partiti a istituzioni
Dello Stato legittimate direttamente dagli elettori no più o meno queste sono le due cose che sono in discussione bene io dico che
Se manca questa seconda parte della riforma della politica cioè se non nasce un polo di responsabilità politica autonomo dal sistema ufficiale esterno al sistema ufficiale
Che si occupi di questo tema terribile della tutela dei diritti
Questo passaggio che essi auspicavo si paventa
Dal potere dei partiti al potere delle istituzioni dal punto di vista del cittadino comune
Non è altro che un passaggio dalla padella nella brace e vi assicuro che cioè dalla padella dei partiti alla brace di istituzioni legittimate direttamente
Attraverso il
Procedure di lezioni ma vi assicuro che la mia impressione è che i cittadini non non accettino più di stare nella padella né nella brace credo che in tutto questo ho finito chiedo scusa ho parlato troppo credo che in tutto questo
Giovanni come voi abbiano una grande responsabilità soprattutto se
Legati alla tradizione cattolico democratica militanti o meno in un partito come la Democrazia Cristiana perché credo che
Al di là del mestiere che io molta altra gente facciamo che è quello di stare fuori da tutto ciò è bene che ci sia anche chi da dentro si batta per fare che cosa
Io dico innanzitutto per evitare che si realizzi una cosa che è un rischio che io vedo incerte posizioni espresse dalla democrazia cristiana e dagli altri partiti in generale e cioè che i partiti finiscano
In questa situazione per rimanere da soli a fare la guardia alle istituzioni contro i cittadini avendo più paura che i cittadini facciano chissà che cosa piuttosto che avendo il coraggio di riconoscere che è finito questo monopolio sulla politica
Da parte dei partiti e che questa non è una tragedia ma è una grande chance di sviluppo della democrazia se non ci sarà questo atteggiamento dall'altra parte nel mondo dei partiti io penso che
Non ne usciremo insomma nemmeno se nella società nascerà come io auspico e come io
Lavoro perché nasca un forte polo di responsabilità politica dei cittadini legato alla tutela dei diritti grazie
Prima di aprire il dibattito un saluto particolare segretario regionale dottor Maurizio Creuso che
E qui ospite
E che ringraziamo parentele perché
E a un saluto particolare anche a all'avvocato Dario Franceschini capogruppo DC a Ferrara
Ecco dopo questa analisi molto dettagliata che c'è stata Offerta dando Giovanni Moro
Invito ciascuno di voi ha ore
Quesiti osservazioni su questo tema
Se cosa ne pensa in relazione parlava oggi del ruolo del popolo sovrano che da tra padre abbiamo parlato anche in questi giorni un ruolo fondamentale ecco in funzione
A ruolo del presidente Repubblica quindi il confine fra popolo sovrano
E ruolo del presidente
Repubblica soprattutto un presidente da non so anche Cossiga
Degli ultimi tempi con Cossiga ha risvegliato se no ma anche fosse risvegliato male non so
Ecco un suo parere
Poniamo osservazioni spunti
Va beh fa paura il cittadino comune che lei ha descritto perché mi sembra che che la sua descrizione non sia esatta recita del cittadino comune
Perché se stesse così male avrebbe già cambiato con un punto di vista
Se nessun altro
Condivido appieno la sua analisi e dissero che era lavorare parecchio sul campo della tutela dei diritti si può fare anche un'analisi dei doveri eventuali del cittadino comune grazie
Io vorrei lanciare una provocazione nella prima parte della Costituzione si occupa dei principi fondamentali e mi sembra che sia ben tutelato il cittadino anche se forse questa prima parte non è stata pienamente ancora applicata volevo così proporle un'analisi in merito a questi primi i primi dodici articoli che sono indubbiamente il corpo di tutto l'ordinamento
Quest'anno questa mattina la conclusione del dibattito
C'è stato o no che ha parlato sempre al punto di costituzione repubblicana che ha avuto presenti eminenti ospiti ci sono state due siamo così tesi
Che si sono spento acido sì due tesi che si sono diciamo così
Affermate e cioè una quella mi pare
Diciamo così che va molto bene ha rappresentato Biasutti
Cioè di una aumento della opere della Regione quindi di tutte quante le forme così di rappresentatività
E sia economica politica e sociale punto che aveva per una regione rispetto appunto lo Stato nazionale
Poi c'è invece una tesi che dice
E mi pare la più era diciamo rappresentata da Mancino
Che appunto si preoccupano invece della posizione centralista della son così
Della nazione dello Stato e quindi praticamente si una Regione le regioni con un'autonomia diciamo così parziale colore sapere appunto cosa pensa di questa così un suo parere su questo dibattito e su queste due tre ore di queste due appunto tesi grazie
Lei ha detto che vede un polo un secondo polo diciamo che superi in qualche modo quello istituzionale e che viva e che faccia politica nella società civile secondo lei com'è possibile
Coordinare fare una sintesi delle varie istanze che provengono appunto e la società civile a prescindere dalle istituzioni
Un osservazione orari da RAI sul ruolo dei partiti
Ha già detto che c'è stato il ruolo dei partiti finora è stato sonda vent'
Va be'intanto comincio dire qualche cosa poi vedremo se ci sarà tempo possiamo magari dopo
Proseguire con queste domande interventi osservazioni e commenti
Dunque il ruolo del popolo sovrano il ruolo del Presidente da Repubblica che cosa penso io non penso niente nel senso che io un altro punto di vista il mio punto di vista è che cioè dal punto di vista dove io faccio politica non è che faccia una gran differenza che il potere ce l'abbia il Parlamento il Governo o il Presidente della Repubblica il problema è che dico per il cittadino comune poi vengono fatte leggi prese decisioni fatte affermazioni sui diritti e sulla sorella dei cittadini che poi non hanno nessun riscontro pratico
E questo non è un problema
Di chi ce l'ha all'interno del sistema questo potere il giro dei lavori nella Renania del da villa quella la domanda
è un problema di rapporto tra il sistema nel suo complesso e la vita della società io non credo che una mera redistribuzione dei poteri all'interno del sistema delle istituzioni risolva
Questo problema questa incapacità
Del sistema delle istituzioni di attuare le proprie decisioni o come dicono in America di implementare le proprie decisioni
E credo che questo sia il problema e per quanto riguarda il Polo del popolo sovrano io quando parlo di sovranità del popolo di solito ci metto sempre un aggettivo noi ci mettiamo sempre un aggettivo sovranità pratica
Perché se si parla troppo di sovranità del popolo in questa situazione
Si rischia di generare un effetto di ulteriore
Dissenso popolare nei confronti del sistema della democrazia cioè o la sovranità e pratica
E quindi io la esercito come cittadino comune tutti i giorni della mia vita
Nelle cose che faccio quotidianamente
Oppure
Rischia di essere una beffa questa nei confronti dei cittadini
Perché se vogliamo andare a vedere chi è sovrano in Italia in questo momento insomma io penso che siano più sovrani dei cittadini
Pezzi apparati dello Stato
Gruppi economici e così via hanno corporazioni gruppi di interesse eccetera certo
Io credo che la questa sovranità debba essere pratica perché abbia un senso e questo è esattamente il problema
Che non ci poniamo
Cioè il fatto di far diventare vita quotidiana costume democratico abitudine della maggioranza delle persone il fatto di essere appunto i padroni di casa
Della repubblica e non essere degli ospiti
Questo mi sembra il problema per la nostra esperienza la nostra proposta politica quella di legare questo essere padroni di casa questa sovranità pratica all'esercizio di poteri dei cittadini in ordine alla tutela bibita
Dei diritti non in alternativa a quello che fanno partiti e istituzioni ma
Come dire aggiungendo a quello che fanno partire istituzioni un di più di potere politico che è necessario perché poi il sistema della democrazia funzioni
In questo senso sono convinto anch'io che il cittadino abbia sia diritti che doveri per carità
Non è che voglio dire i cittadini devono avere solo diritti non devono avere doveri
Però noto che c'è una bella differenza tra
I doveri degli ospiti e i doveri dei padroni di casa no
Finché non si risolve questo problema della effettiva tutela dei diritti è francamente difficile
Chiedere ai cittadini che ci siano dall'altra parte i doveri e per la esperienza che io odi questi più di dieci anni di
Militanza politica nella società lì dove si attua una politica di tutela dei diritti scatta anche un meccanismo di incremento del senso
Dei doveri da parte dei cittadini e devo dire non è che ce l'ho con Kim ha fatto la domanda per carità
E quando sento girare questo tema sui giornali nei discorsi
In parlamento eccetera viene sempre da pensare se volete con un po'di malizia dico ma è possibile che un sistema politico
Un delle classi dirigenti più in generale che non riescono a fare i propri doveri coi vi hanno la colpa ai cittadini per questo no così come io non riesco a mandare giù da tanti anni purtroppo a questa parte i rapporti de annuali del Censis no
Che invece di registrare una crisi di capacità di forza di intelligenza di capacità di interpretare la realtà delle classi dirigenti di questo Paese danno la colpa ai cittadini che sporcano per strada non vogliono le discariche
Non usano bene i servizi pubblici vanno troppo in ospedale comprano troppe medicine e così via no come se
Si dovesse comunque dare la colpa ai cittadini per una vuoto di capacità di governare il Paese che le classi dirigenti di questo Paese hanno stanno dimostrando hanno avuto e hanno che è un fatto drammatico l'importante non confondere
Le responsabilità delle classi dirigenti con quelle dei cittadini
Detto questo io son d'accordo sul tema dei doveri
L'importante che sia chiaro che sono i doveri e le responsabilità dei padroni di casa non degli ospiti sgraditi perché allora veramente non vale proprio la candela
Qualcun altro invece aveva diceva di avere paura del cittadino comune perché dice se stesse così male il cittadino comune avrebbe già cambiato la situazione
Ma ci vengono onestà secondo me sta piuttosto male sta piuttosto male in una situazione che naturalmente la situazione della quinta della sesta potenza industriale del mondo io questo lo sottolineo perché c'è una grande difficoltà
Nelle culture progressiste del nostro Paese
Che ci metto anche la cultura cattolico democratica di capire
Come si fa che cosa fa una sinistra in una situazione in cui la maggior parte della gente sta bene
E così è il nostro Paese la maggior parte della gente sta bene cioè quelle condizioni di bisogno materiale
Contro le quali per superare le quali si è battuto sono battuti per duecento anni a partire dalla rivoluzione francese in movimenti democratici in cui e per i quali in Italia da almeno cento anni si sono battuti
Il movimento operaio in movimento cattolico eccetera adesso questi obiettivi sono stati conseguiti
Adesso perché cosa ci si batte questo è un è un tema piuttosto interessante che cosa fa una sinistra in un paese in cui la maggior parte della gente sta bene io dico intanto che cosa non dovrebbe fare cioè dovrebbe evitare di fare quello che invece fa troppo spesso secondo me di condannare come un appestato questo povero cittadino comune
Che diventa improvvisamente da quello che non aveva i soldi per mangiare
Diventa egoista consumista ma significato
Uno che sporca per terra non rispetta l'ambiente che non vuole le discariche sotto casa eccetera per cui c'è anche una difficoltà io penso delle culture progressiste di riconoscere le proprie vittorie
Che che in questo Paese la maggior parte della gente sia stata liberata
O si sia liberata dai bisogni elementari
Per i quali sì si è battuta sì sì abbatti sono battuta le forze democratiche
La duecento duecento anni a questa parte è una grande vittoria della delle forze progressiste non è una vittoria degli imprenditori non è solo una vittoria degli imprenditori non si deve regalare questa vittoria
Agli imprenditori o ad altri no
Ai padroni del vapore diciamo
è chiaro sono nuovi problemi
Io non dico e lo sottolineato prima che
Il cittadino così come viene fuori non è più buono
Però non non è possibile che sia cattivo senza speranza no e sia il peccatore che deve essere eliminato per il quale non ci sono più speranze non c'è possibilità ho necessità di liberazione perché guardate anche dal punto di vista politico non si fa politica
Soltanto con gli emarginati con le minoranze di emarginati
Anzi
Fare politica solo con le minoranze marginali o solo per le minoranze ed emarginati significa condannarsi a fare una politica perdente primo
Secondo significa condannarsi condannare queste minoranze ed emarginati a restare tali a vita al massimo essere assistite
Credo invece che si debba e si possa individuare
In questa condizione del cittadino comune in quanto governato nel suo rapporto con il governante nel suo rapporto con lo Stato un'anomalia di un Paese che è un Paese moderno e civile come il nostro
Che è un Paese moderno e civile ma che quando un cittadino qualunque esso sia sia un operaio un disoccupato un imprenditore entra in ospedale
Lo tratta comunque come un numero
Cancella la sua dignità
Lo abbandonasse stesso e così via cose che grosso modo
Dovreste conoscere che sono ampiamente documentate che noi stessi abbiamo documentato
Per anni no
E questa è la condizione secondo me sulla quale si dovrebbe riflettere certo voi voi potete dire che ormai siccome la gente sta bene c'ha i soldi non c'è più niente da fare ma guardare questa affermazione vuol dire che è meglio che ce ne andiamo tutti a casa che non c'è più niente da fare insomma perché se non c'è una maggioranza
Nel Paese
Che è interessata
Al cambiamento noi siamo tutti fritti è meglio che ce ne andiamo a casa
Questo mi sembra un punto che vorrei sottolineare anche perché per la mia esperienza politica ogni volta che c'è un soggetto che sta nella società e che è un per i cittadini che vivono queste condizioni di sofferenza di soggezione
Una offerta di organizzazione per la tutela dei diritti questi cittadini si organizzano non è vero che non si organizzano
Certo poi si scopre spesso che quando si organizzano da soli prendono iniziative
Cercano di risolvere i problemi entrano in contatto con lo Stato pensando che lo stato gli dia retta voi spesso lo Stato non gliela dà retta e ricordo sempre la vicenda di un contadino di e della Provincia di Imperia
Che abbastanza emblematica
Che aveva non certo molto c'era una frana sopra la sua casa
Sopra il gruppo di casa insomma in cui anche lui viveva allora questo contadino avvertì il Comune non non non ricordo se era il Comune di Imperia un altro della nelle vicinanze che c'era questa frana
Nessuno ci ci andò dell'ufficio tecnico allora Luís
Ibrido fece una perizia onera colse le firme hanno dal sindaco insomma si agitò perché si risolvesse il problema di questa frana perché si capisse che cosa bisognava fare alla fine mandarono
Un membro dall'ufficio tecnico del Comune che andò lì dire che in effetti c'era la frana
Fece l'ordinanza di sgombero per tutti voi se ne andò
E non si fece più vivo per cinque anni la gente naturalmente
Alla fine poi contadini erano lì la terra ci ritornò in queste case perché non è che c'era cioè la frana non veniva accomodata c'era solo l'ordine di sgomberare
Alla fine ritornarono lì la frana che alla fine scese dopo alcuni anni
Rovinò queste case per fortuna non non mormorii nessuno rasa interessante che quel contadino che aveva e si era mosso per segnalare la situazione perché la situazione fosse risolta non solo ebbe la casa
Distrutta dalla frana ma fu anche convocato in Comune
Per pagare una multa di novanta mila lire perché non aveva ottemperato all'ordinanza di sgombero della casa
Allora io dico che di questo tipo dei cittadini ce n'è un sacco nel nostro Paese l'importante non abbandonarli questo il mestiere che deve essere fatto in questo secondo Paolo della vita democratica perché è un mestiere che i partiti e non non possono fare più
Non fanno più io dico
Che non fu non lo faranno mai più ci però ci vuole qualcuno che lo faccia
Questo mestiere che è un mestiere fondamentale
Un'analisi dei primi dodici articoli della Costituzione ci porterebbero veramente lontano io credo comunque in generale che quella parte della Costituzione sia una parte da salvare da tenere in conto da interpretare da tutelare da prenda tenere sicuramente in considerazione come un punto di riferimento ancora vitale certo le forme i modi con cui quei principi
Dal punto di vista dell'azione politica devono essere attuati devono essere in qualche modo ripensati
Se non nella costituzione formale almeno nella costituzione materiale io faccio riferimento in particolare all'articolo quarantanove della Costituzione quello che riguarda il ruolo dei partiti
Non sono certo io il primo ad aver notato annotare
Che nella costituzione materiale c'è stata una paradossale inversione del significato di quell'articolo della Costituzione che dice che i partiti sono uno strumento attraverso il quale i cittadini incidono non sugli indirizzi della vita politica nazionale è diventato il contrario
E cioè che i partiti utilizzano i cittadini come strumento della propria presenza
Nel né i vertici delle istituzioni e soprattutto si indica
Come unico possibile
Forma storica
Per il incidere nella vita politica per i cittadini la forma partito credo che da questo punto di vista noi si debba ripensare l'attuazione di quell'articolo non perché la Costituzione non abbia altrove
E in particolare nei primi dodici articoli tutti gli spazi possibili e immaginabili perché un disegno come quello che io accennato questo pomeriggio possa trovare spazio senza Problemi ma perché appunto venga chiarito definitivamente la fine di questo monopolio dei partiti sulla politica nello stesso interesse dei partiti perché l'alternativa al riconoscimento di questa fine del monopolio e secondo me almeno è un timore la distruzione appunto l'ottantanove occidentale come lo chiamavo primo per quanto riguarda il ruolo delle regioni
Sicuramente è un ruolo importante da
Da sviluppare da estendere io non faccio il legislatore quindi non sono tenuto a a entrare nel merito delle proposte legislative certo io sottolinea un timore dal mio punto di vista che
Se non c'è questa riforma della politica e il rischio è che invece di avere uno Stato centrale unico
Brutto antipatico inefficiente mesi rischi di avere venti piccoli fratellini brutti antipatici inefficienti come il fratello maggiore e credo che questo sia un problema legato a questo tema generale di cui parlavo è anche un problema di classi dirigenti ecco io qualche volta temo che la via regionalista quella più radicale non quella di una ragionevole dovuto decentramento delle funzioni dello Stato per carità ma quella più radicale coi nasconda o nasconda rischi di nascondere il tentativo di saltare a piè pari un problema cioè quello di costruire o di a vere nel nostro Paese un gruppo dirigente democratico che si prenda la responsabilità di governare questo Paese evitare le indicazioni sul modo in cui questo Paese deve funzionare no e di battersi per questo
Ecco qualche volta io ci provo anche questo
Patteggiamento non certo nelle discussioni sentite qui ma un po'nelle cose che si sentono in giro
Per l'Italia
Come è possibile fare una sintesi delle istanze della società civile a prescindere dalle istituzioni
Mi si chiede e io chiedo ma siamo proprio sicuri che le istituzioni fanno tutta questa sintesi delle istanze della società civile o non giusta appongono
Interesse interessi e trovano il modo di mettere insieme al ribasso nel peggior modo possibile secondo una logica dello scambio nel senso peggiore interessi diversi anche contrapposte poi alla fine gli interessi e la maggioranza delle persone sono quelli che non trovano mai spazio no
Io credo che noi dobbiamo immaginare per il futuro che questa sintesi politica
Che un tempo che prima era stata una delle funzioni specifica dei partiti e del Parlamento dei Parlamenti delle assemblee elettive sia svolta altrove
Anche altrove sia svolta in una pluralità dei luoghi non solo intorno ai Parlamenti nelle assemblee elettive ma anche altrove e per questo ci vuole un secondo Paolo della vita democratica perché il tema dei diritti e la tutela dei diritti dei cittadini rischia non deve essere sottovalutato ma di non entrare proprio nella vita dei parlamenti
Questo è il rischio cioè il rischio che un tema di importanza enorme
Non entri proprio nell'attività politica che si svolge in Parlamento quindi non sia mai oggetto di questa sintesi politica io penso che si debba immaginare allora che è una sintesi Volinia venga fatta altrove in un polo della vita democratica che non sia alternativo a quello dei partiti ma in qualche modo lo completi in cui vengano fatta la sintesi politica di questo tipo di istanze che riguardano la tutela dei diritti dei cittadini quale sarà il ruolo dei partiti
Io sono quello a cui meno si può fare questa domanda perché non è il mio mestiere lo dovreste chiedere
A interlocutori come quelle di questa mattina ho altri interlocutori autorevoli che avete a disposizione ancora in questi giorni
Io so qual è il ruolo non dire nemmeno dei movimenti perché anch'essi c'è un po'di ambiguità in questa parola i movimenti no qualche volta si usa con enfasi questa parola
I movimenti come per dire dopo la democrazia dei partiti c'è la democrazia dei movimenti e io non sono d'accordo cioè tra la democrazia dei partiti e la democrazia dei movimenti o la democrazia delle associazioni
Io dovessi scegliere sceglierei comunque la democrazia dei partiti io pongo il problema dei cittadini in quanto tali dei cittadini che si organizzano della cittadinanza attiva
Cioè di una cosa che sta provando sta cercando una forma che va Mammano sperimentata io penso che le forme sperimentale sinora non funzionino in particolare quelle legate al modello associativo
Il modello associativo ha gli stessi identici problemi del modello del partito che sono fratelli il modello dell'associazionismo il modello partitico hanno la stessa origine e gli stessi difetti secondo me in particolare hanno difetti di tenere fuori la maggior parte della gente perché si fondano esattamente sul principio dell'elezione ci si riunisce in alcuni club per fare la rivoluzione francese
E tutti quelli che stanno fuori o non la fanno o la subiscono ed è questo il modello che è andato all'aria con l'ottantanove con i vari ottantanove che ci sono state ma credo che partiremo futuro ce l'abbiano per carità per cui arrivato adesso ministro Martinazzoli che
Sicuramente ve lo dirà in positivo perché appunto è il suo mestiere e non un mio quello di dire qual è il ruolo dei partiti stavo dicendo che non è appunto mia competenza posso dire soltanto che
è impensabile che i partiti conservino anche nella loro autoconsapevolezza quel monopolio sulla politica che hanno avuto fino a questo momento più lo conservano e meno avranno potere sulla realtà
Un'ultima domanda mi è stato chiesto se credo nell'Apocalisse e se il tramonto occidentale sarà la premessa del venuta del dominio di Cristo sul mondo
è una delle domande più interessanti che mi sia stata fatta in tredici anni che in giro per l'Italia
Ma credo di avere delle difficoltà a rispondere ho visto questa estate Panorama mi ha messo tra gli apocalittici facendo una divisione
L'altro mi ha messo sotto una casella il signor Leoluca Orlando cosa che a me non proprio non mi piace affatto perché non mi sento un apocalittico mi sento un ottimista
Assolutamente un ottimista cioè io son convinto che questa emergerebbe queste soggettività sociale a fronte delle quali c'è una crisi è un indebolimento
Dei centri politici come dicono alcuni sociologico dello Stato delle istituzioni e dei partiti sia un processo che come tutti i processi sociali e politici non è né buono né cattivo ma che può essere gestito in modo che produca e dia luogo a un grande sviluppo della democrazia e in particolare a uno sviluppo vera democrazia che consista nell'avvicinare
La democrazia
Alla concreta esistenza umana cioè di far sì che la democrazia non sia soltanto come pure deve essere un sistema di regole ma si è anche una sostanza di vita una pratica quotidiana che riguardi con piena titolarità tutti i cittadini ogni cittadino dicevo appunto come padrone di casa e non come ospite della Repubblica Democratica io credo che questa sostanza umana si identifichi
Con la tutela dei diritti cioè con la responsabilità cui tutti i cittadini devono essere chiamate di rendere tutelabili diritti proclamati nelle leggi e permettetemi chiudendo di dire anche per legarmi alla discussione che è stata fatta stamane sul nord e sud
Che questa è a mio parere una delle poche chance che noi abbiamo di tenere insieme questo Paese e cioè affermare rendere concreto il fatto che la democrazia può essere non lo Stato la democrazia
Può essere quel principio di identità e di appartenenza del nostro popolo quel principio di unità del nostro popolo a patto appunto di trattare la democrazia come una cosa che incide sulle vite
Delle persone e che io chiamo appunto
Tutela dei diritti ma che potrebbe avere a che fare con un pezzo di quel grande processo deliberazione che è cominciato molti anni fa molti decenni fa e che però attende ancora di essere compiuto grazie
Un saluto particolare al ministro Mino Martinazzoli che è appena arrivato
E che invito a questo tavolo per dare un contributo al al tema che stiamo affrontando e così pure un saluto anche a Lapo Pistelli esponente del movimento giovanile DC nazionale direttore di Centocittà che invito altre sia partecipare a questa
Questo incontro
Una considerazione che vuole un può essere molto vuole essere breve di sintesi per
Tirare le somme di quanto è stato fatto finora abbiamo cominciato giovedì sera con il tema l'informazione la storia l'informazione il ruolo o dei mass media in particolare quale sia il compito della stampa e dei mezzi di comunicazione e questo grazie al contributo di Nuccio Fava e in particolare siamo entrati nel tema la ricostituzione della Repubblica
Nella mattinata del venerdì con ospiti quali Rosi Bindi ed altri e soprattutto l'analisi si è incentrata sul sul confronto fra la prima parte della Repubblica della Costituzione in cui si rilevano i principi fondamentali di essa e la seconda parte che invece riguarda l'ordinamento e opinione che è emersa è quella che indubbiamente la seconda parte quale parte legata alle contingenze storiche
Demba essere rivista alla luce sempre della prima parte che rappresenta il pilastro della stessa
Quindi sì e proseguiti con un lavoro di gruppo nel pomeriggio dello stesso venerdì per fa sì che tutti i giovani qui presenti abbiano un ruolo e soprattutto
Siano ben inseriti in questo contesto di formazione
E nella mattinata di sabato abbiamo abbiamo affrontato il ruolo delle istituzioni il ruolo dei partiti e del cittadino alla luce quindi della riforma del Partito e quindi problema dell'accentramento del decentramento numerose tematiche comunque mi auguro che gli ospiti ripresenti vogliano
C'è il grano qualcuno di questi aspetti approfondirlo con noi lei di dare la parola Lapo Pistelli per un un contributo
Ringrazio dell'attenzione innanzitutto salvato un po'bomba spaccano stamattina che sul mezzo da Firenze incontrando anche ben ventidue chilometri di coda moderata e degli incidenti rete lunga già abbastanza
Complicato del qui volevo anche ascoltare Giovanni Moro di cui ho colto soltanto la conclusione io dato che il tema su quelle amici quindi San Martino di Castrozza mi hanno invitato un po'a parlare per intervenire con voi e con la rifondazione la Repubblica do per scontato
Voglio dire la causa delle che ha spinto gli organizzatori voi vi presente a scegliere questo titolo se si parla di Rifondazione la Repubblica non stiamo a spiegare il perché
Ed è una sensazione diffusa che debba avvenire una qualche forma di Rifondazione se no
Saremo un po'come quella quel quella schiera abbastanza vasta di i giornalisti dico anche di politici che in fondo alla fine si limitano a compiere delle ottime analisi ma non riescono mai ad arie
Di con contributo alla soluzione di un problema compito specifico della politica ieri sera c'era a Pistoia un faccia a faccia molto bello tra De Mita e Cavallari editorialista di Repubblica ed era proprio questo un po'il nodo no purché si avanza una cultura esistenzialista
Che si limita a fare un po'l'elenco dei problemi a rivendicare i quali sono la primogenitura sulla per individuarlo un malessere un altro di questo sistema ma è abbastanza latitante invece la capacità di avere delle soluzioni di proposto delle soluzioni rispetto ai problemi che si denunciano
Quindi dando per scontato che vi sia questa questa sensazione di questo bisogno di rifondare la Repubblica io volevo fare il perché
Brevissime riflessioni anzi chiedo che in modo che ha visto l'orologio se se mi segnala i dieci minuti o dieci quindici minuti così che poi chiudo fatto su tre questioni sulla questione dei partiti
Sulla questione delle istituzioni sulla questione dei valori
Sulla questione dei partiti che sono un po'da quello che ascoltavo di Giovanni Moro ma anche conoscendo un po'quello che Giovanni Moro e il Movimento federativo democratico pensano e fanno nel negli ultimi anni
Sono i grandi imputati di quest'ultimo decennio probabilmente dopo qualche i primi due-tre decenni di vita del nostro Paese nel quale l'adesione ideologica forte non faceva certo sentire i partiti come un sovrappiù Manzi
Esauriva ed esaudirlo un bisogno di partecipazione forte la vita politica da parte dei cittadini siamo in un momento in cui i partiti sono i grandi imputati
E se io dovessi dire un qualcosa di mezzo fra l'analisi il contributo a una soluzione sperando anche che la conferenza organizzativa della DC prossima ventura non sa quanto prossime quanto Ventura possa fornire delle indicazioni valide a questo fine
E dei miei che i partiti italiani nessuno escluso del dopo ottantanove prendendo l'ottantanove sempre nome data riferimento come data simbolo di un certo modo di intendere la politica di una caduta di certi schemi
Hanno oggi bisogno di una dico profonda radicale modifica della ragione sociale che li ha tenuti assieme
Perché in qualche modo diverrebbe da dire che i partiti italiani impari che oggi sono in grande crisi perché l'oggetto sociale della loro azione politica e dimenticato col tempo è stato abbandonato rivisto corretto abiurato
E perché una parte l'altra parte dei partiti italiani in qualche modo è in crisi paradossalmente per conseguiti scopi sociali
In qualche modo il ragionamento se la metafora mi è concessa è quello che ci fa chiedere come mai ad esempio delle persone che vogliono costi in una casa insieme in cooperative fanno la cooperativa a quando arrivano la costruì alla fine la costruzione e la casa l'assegnazione degli appartamenti cosa fanno ciò con la cooperativa perché hanno raggiunto lo scopo sociale se si pensa qual erano gli scopi sociali
Riflettendo sulla ragione culturale che ha tenuto insieme partiti di massa i partiti minori partiti di è lite partiti di varia estrazione ideologica nello scenario italiano dal dopoguerra ad oggi ci rendiamo conto che detto tu una serie di forze democratiche occidentali inserite in incerti
Valori che non sto qui a ricordare
Tra cui ovviamente la democrazia cristiana che però ha dovuto anche una forte per caratterizzarsi o di consenso prevalentemente come diga anticomunista come qualcosa che respingeva altri valori che non si volevano nel nostro sistema
Che oggi dopo quarant'anni potrebbe anche cantare un peana deve abbiamo vinto Cecco conduceva non possiamo non definiti i socialdemocratici oggi deve quale partito non può definirsi democratico parlamentarista pluralista occidentale eccetera via dall'altra parte un uno schieramento di partiti
I quali hanno marciato lancia in resta i vessilli al vento per molti anni proponendo ipotesi alternative radicalmente diverse ideologicamente antagoniste al sistema in cui oggi ne viviamo ma che negli ultimi anni in modo più o meno veloce
Hanno rivisto tutto il loro patrimonio culturale l'ho rivisto lo faremo di scelte dicendo contrordine abbiamo sbagliato il mondo era diverso abbiamo sbagliato delle analisi eccetera
Quindi oggi voglio dire se uno fosse un marziano che arrivasse dal dallo spazio
E calato in Italia magari con mezzi intellettivi particolarmente vivace dovesse capire come mai esistono nostro Paese un partito repubblicano un partito liberale un partito socialdemocratico diviso da uno socialista e da uno comunista o ex comunista
E ce ne avrebbe le difficoltà perché le ragioni sociali per cui questi partiti stanno insieme sono ripeto esaurite o per conseguiti scolpisce sociali opera abbandonati scopi sociali
E quindi il primo punto se così se si può dire di rifondazione della Repubblica di alcuni di questi protagonisti i partiti io dirò dopo nella parte dedicata non diciamo così ai ai valori perché vedo molto difficoltosa la nascita di altri soggetti diversi dei partiti
è è una una rifondazione dell'avvenire sicuramente per quanto riguarda questi soggetti su questa strada altrimenti sarà sempre più difficile spiegare ai diversi elettorati non parlo delle Pro democristiano in particolar modo e non e non metto neanche un parallelismo di crisi come talvolta si sente fra la sinistra e la democrazia cristiana perché ripeto c'è chi ha abbandonato gli scopi sociale che alla fine gli ha conseguiti
Ma credo che comunque dovremmo così pensare molto per quale motivo andiamo a chiedere un consenso in quale direzione lo vogliamo spendere perché altrimenti la sensazione che l'opinione pubblica e cioè che tutti i gatti un po'siano vinsi si è molto difficile
Trovare dei margini differenziazione fra forze politiche sono la disputa sul potere
Una sensazione andrà sempre di più indagando si sente di più solidi segando sì
E la seconda considerazione sulle seduzioni anche in questo caso se voi pensate a quali sono state le ragioni che hanno spinto i costituenti a scegliere un certo tipo di sistema Pasquino
Dice negli ultimi suoi saggi un sistema sistemicamente debole quindi non debole perché mal fatto sistemicamente debole organico scelto apposta perché dopo un ventennio oscuro di dittatura
Non vi fosse una scelta fatta al buio troppo esplicita su quale tipo di potere andava rafforza padano di qualsiasi a.d. qualche altro
Per il sistema dove di pesi e contrappesi sono molto equamente distribuiti oggi
Dal nodo della riforma elettorale fino al nodo del potere decisionale degli organi eletti con questa o quella legge di riforma che verrà fuori il nodo che la gente chiede e che chiede di sciogliere e l'imputazione di una responsabilità quindi ben venga qualcuno che ha il potere di potere sciogliere alcuni nodi perché ha la responsabilità ben venga una leggibilità di questa responsabilità una possibilità di interpretare questa responsabilità evitando gli scaricabarile che voglio dire da un Consiglio comunale a un Parlamento sì ascoltano essi si sentono ogni qual volta di Edda trovare il responsabile di questo quella crisi di questo quella decisione
E anche questo è secondo me un percorso di rifondazione della Repubblica cioè l'adeguamento di regole che oggi probabilmente non sono più le regole che l'opinione pubblica il corpo elettorale sente proprie
Il ch'conche non vuol dire si deve all'aria una Seconda Repubblica penalmente non non esistono riforme radicali nella storia si sono sempre dei margini di ampia continuità tre sistemi
Che comunque tenga conto di questa domanda nuova e l'ultima considerazione volevo fare invece quella sui valori per mantenermi nei limiti del tempo anche perché verità già da un'ora di dibattito sicché sono la fatica aumenta per tutti
Io ho già fatto questo tipo di ragionamento proprio in presenza di Giovanni Moro stesso se non sbaglio al congresso della Fuci a a Brescia per cui chiedo scusa se è un leit motiv che le volte ci si incontra ripeto
Io credo che il lavoro che ad esempio il Movimento federativo democratico Fassio lavoro straordinariamente utile laddove circa di sollecitare direi quelle arie positive quelle sacche buone di cittadini che si come dice il rapporto ISPES del novanta credono in una welfare society da tutte le e non è numerosa e Stefano welfare society cioè che cercano di rendere effettivamente tutelabili delitti che si organizza di un'associazione di consumatori in organismi di autotutela di autocontrollo di controllo sulla funzionalità di una certa parte del sistema
Ma sono convinto e questa forse è un'impostazione un po'più più più pessimista
Che desumo leggendo gli stessi rapporti le stesse fonti che sia lì spesso che se il Censis o osservando la Roma che mi circonda che sarebbe facile sarebbe anche bello se si potesse ridurre l'analisi di questo sistema della macchina evitare dell'azienda Italia
A un sistema dove vi è solamente una cricca di mandarini politici che opprime
Una società buone positivamente organizzata che è pronta a scendere in piazza per la rivendicazione di valori di fronte le inefficienze e di tutela dei diritti di fronte a un sistema che non funziona e che quindi in fondo il problema sarebbe veramente uno dell'ottantanove cioè trovare un meccanismo per cui una casta e non si capisce come sta in piedi debba andare a casa
Il problema e io vedo non per richiamarmi all'antico motto ormai abusato di Salvemini diceva e alla fine innocua sino a qualsiasi assemblea elettiva l'ottanta per cento degli eletti rappresenta esattamente chi l'ha votato il dieci per cento un po'milioni undici per cento un po'peggiore
Ma se mi guardo intorno vede in realtà la società nella quale è profondamente radicata anche la presenza di quelli che prima sono disvalori
Cioè un modello antropologico un po'che ci presenta un nome che donne vincenti patinati rampanti griffati che si affermano non collaborando ma competendo un po'gomiti alti
Lo yuppismo e di cui anche nel movimento giovanile si è parlato per tanto tempo come modello da da da da in qualche modo sostituire presentando un'alternativa credibile è insomma secondo me un presenza molto forte che Fadda pesante contrappeso a questa società buona e si organizza sempre per citare dei numeri se è vero che i rapporti anche in questo caso di Mboma vidi tante dell'associazione se ne occupano stimano o approssimativamente i sei milioni il numero degli italiani che presta qualche titolo opera di volontariato
Calcoliamo anche che possono esistere doppia militanza perde io vedo nel sangue contemporaneamente ma la misericordia ma comunque complessivamente circa sei milioni italiani
Va be'se si va a vedere a quale a quanti sono in realtà gli italiani che su questo tipo di invece di sistema
Consumista esasperato campanilista
Direttiva lista prosperano e vivono e ci credono e io credo è puramente sia la seconda cifra e prevale sulla prima prevale quella che gli americani chiamano un'espressione molto divertente logica Nimby
Dove lindi è l'abbreviazione per l'espressione che significa not in my backyard non nel mio giardino
Per cui siamo tutti vogliamo voglio dire è una gestione efficiente risente dei rifiuti ma nessuno vorrà mai né una discarica né un inceneritore l'impianto di cogenerazione accanto a casa sua
Vogliamo tutti tra una rete di trasporti efficiente ma Sivas Nicoli davanti al TAR se una strada di un cioè di una certa intensità di circolazione passa troppo vicino a casa propria
Vogliamo tutti Energia libera da poter consumare ma nessuno vuole una fu uno sfruttamento d'una fonte energetica vicino a casa sua cioè i problemi li vogliamo e siano risolti ma per favore non nel mio giardino
Quindi ci pensi qualcun altro sentiamo magari abbiamo tutti sentito negli ultimi anni un afflato
Un po'anche vagamente universalistica umanitario nei confronti delle ondate di profughi extracomunitari di varia natura eh però prevalgono in realtà ai Comuni piccole grandi dei quali superata una certa soglia scatta il meccanismo di autoprotezione dall'invasione dei nuovi barbari per cui si viva l'accoglienza ma per favorire sia qualcun'altra raccoglierle
Cioè una logica realtà dove io vedo avanzare anche un profondissimo senso di cinismo ed egoismo che porta a fare quest'ultima considerazione ripeto una sui soggetti politici e una sul ruolo della politica
Quella sui soggetti politici se voi guardate il risultato della frammentazione
Degli ultimi anni l'esplodere invalidi variegati Issime forme delegazione politica
Leggevo tempo fa su un settimanale che c'era addirittura nato movimento per la difesa delle o delle osterie friulane per dire no da quelle voglio abolire modello sette quarantatré patiti dei pensionati e tutta una serie di appunto sintomi di frammentazione di questa natura
E voi vedete esistono a seconda delle aree culturale di questo Paese due diversi atteggiamenti l'atteggiamento delle nuove liste di ispirazione cattolica o cattolico democratica gli esempi di Città per l'uomo o le numerose liste che da varie parti del Paese si presentano che a me sotto un certo profilo anche se elettoralmente possono assumere questo significato di frammentazione di danneggiamento del sabato elettorale democratico cristiano ne fanno comunque sperare perché sono esperienze che pur partendo da un dato tutto locale
Esempio punti nove Città per l'uomo cercavo di riproporre una coltivazione di valori
Politici ed etici che in realtà hanno una spiegazione universale nuova di nuova politica
Viceversa quelli che sembrano dominare la cronaca e le preoccupazione tra i tutti noi sono partiti
Tipo le leghe ma le leghe soltanto perché sulle fenomeno progressivo e anche tutti quelli che non hanno last lo stesso successo della Lega i quali invece partono
Viceversa da grandi proclami di rinnovamento rivoluzionario nazionale
Ma che se alla fine si vanno a scomporre analizzare rappresentano il più profondo senso di cui il podio di chiusura su se stessi il mondo Chevrolet addosso la mondanità c'entra in casa e si agisce
Ricevendo i propri Zonta al campanile la capacità alla difesa dalla propria piccola cultura popolare scoprendo magari anche culture campanilistiche non esisteva nemmeno prima l'esistenza di un certo partito quindi ecco la maturità di questi nuovi soggetti
è insomma la vedo ancora relativamente matura voglio dire cioè credo ci sia molto molta scada fare prima del di immaginare Vopos esistere una sostituzione del soggetto partito
E l'abbiamo segregazione quella finale è quella sul ruolo della politica io su questo vorrei essere molto franco perché la scoperta forse negli anni ottanta o almeno di questo periodo a cavallo fra gli anni ottanta e novanta con la crisi dell'ideologia è stata viva Dio la scoperta del valore ma anche del limite della politica tema fra l'altro caro a a Martinazzoli
Ovvero
Come diceva che la solido credo non credo che scippando di questa espressione
Lo metto più di tanto in difficoltà
Finalmente la politica torni a essere anche padrona dei mezzi e non dei fini come è stata in tutto il peso delle biologiche se questo però è vero e se lo legata alla considerazione sui valori viene fuori che non si può immaginare una politica che ha bacchettate imponga nuovi colori alla gente
La politica intesa in senso laico da sempre riesce Trichet i valori che le società esprimono i bisogni delle società esprimono evitano una un'organizzazione li disciplinano li traducono in regole
Quando invece si immagina che a questo emergere disvalori la politica possa contrapporre un modello etico e valoriale si chiede secondo me alla politico la cosa era alla pur la politica non può fare proprio in virtù di questo legame di rappresentanza che il suffragio
E che quindi selezionerà sempre gente partiti ed è espressione dei valori che la società per cui credo che sia il tempo in cui bisogna più spendere fatica emergente licenza per far rinascere una cultura diversa dei valori
All'interno della società sperando che poi e non il processo inverso
Se questa rinascita di valori che sia in grado di contaminare in senso positivo la politica i partiti e quindi di conseguenza le istituzioni e le fondamenta sulle quali andremo a ricreare una nuova repubblica non so se comunque se la seconda
Invito ora il ministro Martinazzoli ha manifestare un proprio contributo sul tema che stiamo affrontando qui oggi e in particolare la rifondazione della Repubblica
Se non chiedo troppo io vorrei invece non dico recitare a soggetto ma siccome mi pare che c'è una didascalie abbastanza
Ampia della vostra discussione vostra riflessione
Vorrei sciogliere un paio di questioni
In modo molto premeditato
Questione che appartengono un poco alla politica la polemica di questi giorni dentro e fuori il partito Democrazia Cristiana
Scelgo quelle che a me infastidiscono di più
Applicando l'esortazione che un personaggio esami ce ne è una famosa commedia fa ad un suo interlocutore
Quando li legge signor sulla sua sofferenza intollerabile si affidi alla parola io volevo parlare di due cosa soprattutto dall'audizione del nord
Di una questione
Ma le sicuramente affrontata all'interno democrazia cristiana probabilmente
Anche perché affrontate in termini francamente
Non credo in fondo accettabile
Che riguarda il passato il presente e il futuro di questo partito
Sulla questione del sì del no al credo di avere
Qualche responsabilità nell'avere il messo nel dibattito interno al partito
Questa denominazione
Sentito dalle frasi conclusive del Giovanni Moro che se n'è parlato anche qui questa mattina
Non ho capito che il giovane in quale dall'opinione tu anche se io c'ho capito una cosa sulla quale io sono molto d'accordo
Io ho tirato fuori la vizi del Nord
Non
Preoccupato
Della tendenziale disunita del Paese
Considero che soltanto una politica miope e disinvolte
Non si rende conto che
Il galleggiamento sempre più improprio dei partiti sulla realtà che dovrebbero governare va comportando una divisione vera nel Paese
E l'idea di una diversificazione organizzativa di un modulo
Originale peculiare della Democrazia cristiana nei diversi contesti sociali e civili nei quali si trova ad operare
è un'idea che io penso come antidoto a questa che altrimenti considero come un'ipotesi o rovinosa
Questo è il tema
Chi fa però precisato leggero tradire sulle buche anche Carlo Fracanzani se noi siamo eccetera mi pare che poi
Il gruppo che fa capo a Carlo e gli amici che riflettono con lui
Ha portato abbastanza avanti queste congetture anche valutando le possibilità
Tecnica di questa strumentazione
Sulla quale tra l'altro che occorrerà procedere
Ulteriormente con grande pacatezza ma anche con il necessario approfondimento
C'è un punto per esempio tra quelle
E che non solo nei documenti elaborati da fragranza ENEL ma più in generale intende nostra discussione va fortemente indagato secondo me
Quando per esempio immaginiamo che per uscir fuori dall'ingombro burocratico del partito
Sotto il profilo delle indicazioni ricandidatura dobbiamo fare delle primarie tra gli iscritti
Era pure indagare un po'di più perché se no le cose non tornano c'è una contraddizione insuperabile
Se da un lato diciamo
Che l'inflazione del tesseramento quindi riflettono degli iscritti
Esattamente una delle condizioni paralizzante
Dal partito così come ed è difficile immaginare che usciremo fuori da questo circolo vizioso interrogando
Primariamente o secondariamente non importa
Questi iscritti dei quali denunciamo in larga misura la inesistenza politica invece l'eccesso di peso ed ingombro sul farse Sondrio Cassa di potere interne alla democrazia cristiana
Non solo non è tanto questo che conta
Contatterò invece
Un approccio rispetto a questa discussione che oggi l'incanto
Né si liberi un poco del limite assai angusto
Che affligge mi pare da troppo tempo
Il nostro dibattito interno e lo rende assolutamente sterile
Credo che io chiamo
Un
Attitudine puramente esegetica
In questo partito non solo in questo partito per la verità secondo me da molto tempo
Nessuno pensa più niente
Ma Spallino agguato a vedere se per caso qualcuno dice una cosa che sia intelligente o ciò che non importa per commentarlo
Generalmente viene commentato secondo una sintassi alla Blob ricavando vestendosi che fanno i giornali di quello che uno dice in un certo posto
Apro una parentesi ecco dopo l'Amarone al coperto
Che sarebbe nato nel partito una sorta di corrente che tutto cossighiano
E l'indizio di questa nuova formazione consiste in una circostanza che Martinazzoli alla Barona citato Rosmini
Che mi pare un indizio abbastanza problematico
Credo che il riferimento sarei condannato sulla base di prove di questo tipo
Non ho accettato soltanto minime ho citato anche Capograssi
Che per la verità per l'appello
Dei due sventurati e scrivono AN sulla stampa e sul Corriere della Sera diventato capo grosse che è pure stato un pittore di notevole statura ma che in quel caso era solo l'indirizzo della ignoranza Serena incontaminata di queste due signore che ripeto non si sa perché scrivono per conto di tutte state apparentemente così gloriose bene
Questo è
Nessuno ha mai detto
Che noi che parliamo che chi per legge dal nord
Chissà quale presunzione
Vuole un recinto per una superficie che considera il migliore di quella realtà geografica del Paese no
La mia è premesso tutto fatto il contrario
La mia premessa che la Rizzi attualmente è uguale dappertutto
Ugualmente inflazionata di tessere ugualmente burocratizzata
è ugualmente
Insistita un sistema di potere che la correla al sistema di potere degli altri partiti che ne costituisce appunto questa cosa
I risultati italiani almeno alcuni italiani sempre più insopportabile
Partendo da questa identità nazionale
Io registro che queste identità nazionale
Ha successo incerta geografiche e Colle insuccessi in altre geografico e mi domando se è una pura coincidenza se c'è una relazione
Cioè il fatto
Che una risieduto è uguale regista successi nel sud del Paese e registra costante insuccessi ormai nel nord del Paese non secondo
Delle ondulazioni che abbiamo conosciuto anche per il passato ma secondo un trend che secondo me diventa sempre più chiaro
Sempre più ineluttabile c'è una relazione tra il fatto che siamo uguali dappertutto
Ma non abbiamo gli stessi risultati dappertutto secondo me sì
E questo relazione conoscete la Taylor tant'è che evidentemente un partito così fatto un sistema bancario così fatto
In qualche modo trovi ancora il consenso nel meridione del Paese per lavoro e chiedo che sia interesse strategico che non sia vero
Che la
Il rifiuto del volto
è largamente praticato nessun
Mi parrebbe di ricordare che le percentuali delle schede nulle e bianche l'estensione del nome fanno grosso modo gli effetti delle leghe al nord
E quindi mi sembrerebbe di registrare anche lei un tendenziale rifiuto di questo sistema sta di fatto che da qui rifiuto ci si esprime normale in termini antagoniste ci rispetto al sistema dei partiti
Se le cose stanno così concludo su questo punto e lo dico Carlo
Il problema è che chi
Magari è disperatamente va alla ricerca di qualche via d'uscita è questo
Dobbiamo capire se inseguendo
La pretesa di
Una riorganizzazione del partito che consenta maggiore autonomia a livello regionale per tanti aspetti quelle che indica per voi
In questo modo rendiamo meno forti
Non le singole geografia regionale i legami delle oligarchie e quindi diminuiamo
Quella costante per il colesterolo burocratico che minaccia l'infarto del cuore del partito perfetto perché se non è così
Se intendiamo invece alla regionalizzazione come l'abbiamo praticata fino adesso perché è pure scritto ai nostri statuto intende nostri documenti intanto l'ordine del giorno ma non serve trattamento niente allora piantiamo la anche con la DC del Nord
Se non è così
Se sono convinte che diminuisce questo tasso di colesterolo burocratici
Che decidendo i collegamenti delle consorterie correntizie
Interrompendo questo circuito perverso per il quale a Roma il leader veri o presunti
Tengono in piedi i loro accampamenti
Consentendo ai loro legati delle periferie il massimo Richler altezza purché portino a Roma del congresso il massimo di terza secretiamo precedendo questo legame qualcosa miglior allora andiamo avanti se non ci crediamo più anziano andiamo avanti così
Ma il problema in questi termini si pone il problema non
Di un Meridiano rispetto ad un altro ma si pone come problema dal partito tutto intero
Ed è in un altro tema sfiorato da Giovanni è vero
Io sono un propagandista della democrazia del partito
Ma per convenzione
Ma anche qui lo dico con un po'di disperazione
Sono un propagandista di una democrazia dei partenti accettando ammettendo che oggi abbiamo che fare
Con i partiti che non sono quelli che secondo me
Dovrebbero essere tra gli interpreti più accurati di questo sistema democratico di parcheggi
Perché credo che la democrazia dei partiti
Per la ragione che credo che una democrazia senza partiti una democrazia moderna rimasto senza partiti
E una democrazia che certamente utilizza le stesse regole formali ma che probabilmente offre queste regole come la definizione del campo di un conflitto sregolato tra interessi
Questa affermazione peraltro
Non si può io credo assioma tipicamente consegnare
Alla buona volontà dei cittadini
Questo è ancora un problema che riguarda i partiti e che ci crede
Non possiamo pretendere di dire ai cittadini che siccome secondo i partiti sono indispensabili debbono sopportare
Dobbiamo essere capaci noi di fare questi partiti ma che cosa cioè che pur presentando una parzialità
La parola partito lo dichiara
Tuttavia stanno in piedi intorno ad un senso di valore decine tale che gli consente di accertare di accettarla loro parzialità ma anche di tentare nelle politiche nei programmi che propongono di superarlo
L'imparzialità dei partiti sono accettabile in quanto i partiti per loro natura definizione tendono a collocare la loro parzialità il più vicino possibile agli interessi generali del Paese cioè rispetto ad uno scopo dell'imparzialità
In questo senso sono strumenti del pluralismo
Ma il pluralismo credo è un valore se non nella descrizione tattica di una divisione componibile
Ma proprio se si interpreta il pluralismo come lo strumento che garantendo la libertà delle posizioni
Le consegne anche ad una capacità di reciprocità di ascolto e di dialogo
Non è che mi suggerisce la presenza di Giovanni cioè un Moro giovane
Mi riferisco ancora una gli articoli sull'assegno a Varese
Che si pone
Negli anni della ricostruzione politica democratica in Italia quindi negli anni nascenti e dei partiti democratici dopo il fascismo in questa posizione critica
Nato a firma che i partiti sono indispensabili per la democrazia purché non pretendano di essere esci gli esclusivi interpreti
Gli esclusivi calmarle
Visco chiede contenitori delle capacità di organizzazione della società rispetto del diverso interesse diverso il valore ma in questo articolo dice una cosa in più
Il giovane grande secondo me sono grande non perché hanno scritto sentenze astratta
Ma perché indagando riflettendo faticando e governando le situazioni storiche che è andato ad aver fatto tutto a dire ne hanno colto l'intima ragione verità e quindi quello che hanno pensato e insieme pensato rispetto al territorio ma rimane nella memoria di quelli che vengono dopo come qualcosa che
Affronta e interpreta in i tempi del gioco
Il giorno rosse i partiti si comportassero in modo per questo pretesa di esclusiva
Va a rappresentare mentre tutti assieme ancora una volta quel partito unico contro il quale abbiamo lottato che ci ha portato l'agguerrito del paese allora
Io mi rifiuterei allo stesso modo che abbiamo rifiutato quel partito
Ora non mi sembra che le cose stiano abbastanza così
L'atteggiamento critico oggi nei confronti degli uomini dei partiti
Ed è questo il disastro è anche dall'opposizione di un'opposizione arrivata troppo tardi probabilmente in una decadenza
Perché si lamenta
Ancora qualche sera fa ha fornito dalle valido ma come non ci sto più
Come questa storia che voi che sta siete partiti di governo parlate come sia forte l'opposizione a questo tocca a me
Abbiamo cercato di spiegarle che tra l'altro questo è capitato anche per la ragione che c'è stato in Italia un partito comunista che non per caso Berlinguer definito un partito di opposizione del governo cioè c'era un partito contro il Governo era inevitabile
Che ci fossero anche i partiti di governo o di opposizione la verità è che questo dato già superficialmente descrive una condizione
Consociativa se invece secondo me peraltro
Siglando e circolando questo aggettivo
Il piemme nel troppo la più di una valenza assolutamente negativa ma se vuol dire quello è vero
Martedì che in sostanza all'interno di ruoli definiti hanno purtuttavia costruito insieme un sistema aperto il
Ed è questo sistema che oggi è in crisi
Che è in crisi non solo da oggi ma che si rivela sul cliente né clamorosi nel confronto di quello che accade nelle città europee
Allora questa è la questione
Nessuno ha mai detto dentro la Democrazia Cristiana che la fine del comunismo eccetera eccetera comporta la fine delle ragioni per la democrazia
Nessuno ha mai detto questo
Semmai dovrebbero essere in crisi dentro Democrazia Cristiana quelli e non sono pochi pochissimi i quali invece non sempre immaginato che la Democrazia Cristiana possessore nient'altro che l'antidoto nei confronti della minaccia comunista
Ciò che noi dobbiamo interpretato del nostro ruolo alla MOC decreti hanno non era sicuramente questo
E allora la questione che poniamo andò a me in questo iter mi dispiace per vendetta
Neanche Cossiga ha mai detto e men che meno pare imminente
Che non esistevano le ragioni dalla Democrazia cristiana
Quello che si dice che
Una funzione che fu preminente ma una politica democristiana e fiumi
Che è pur vero che la funzione anticomunista si è conclusa perché non riconoscere
Che si è compiuta una grande stagione della democrazia italiana
La stagione della democrazia Bcc le una stagione grazie ai passaggi programmate c'è stata aspramente pagato tra le altre cose
Una stagione che tuttavia non è stata immette secondo me è stata grande
L'interno in questi quarantacinque anni è progredita si è sviluppata economicamente e civilmente culturalmente umanamente
La regola democratica si è largamente inscritto nelle coscienze playmaker nelle leggi
Questo appartiene all'orgoglio democratico cristiano perché se questo è accaduto è accaduto per merito degli italiani ma non penso
Che sia caduto per un'ostilità della democrazia cristiana per una distrazione dalla Democrazia cristiana Ferrero
Che si è mostrato il partito che
Governato un termine decisivi questo Paese
Ma questa stagione sia compie
Io credo che la divisione che passa oggi dentro la Democrazia Cristiana non riguardi per nulla
Le mappe delle correnti democristiane riguarda esattamente questo
è stata
Attribuito talvolta in modo non credo che sia vero
Lui si lamentava anche del fatto che non avevo mai pronunciato per esempio la famosissima metafora della convergenza dedica grande parallele pensiero non l'ha mai detto
Ma qualche volta è stata
Attribuita Moro non so se sia vero dovrebbe andare a controllare l'affermazione
Che lo hanno credenti Anna che era in qualche modo governi condannata a governare
E conta gravano questo premessa con un'altra frase che invece sicuramente pronunciato
Che riguarda l'idea che proprio per questa condizione
Dovessimo voi cercate di essere alternativa al magistero
Che si è stata detta o no da Moro certo è stata pensata questa condizione
Qualche volta il modo giustamente inquieto
Specie secondo me in modo soddisfatto e un poco ci manca
Il fatto di scoprire che non si trattava di una condanna all'ergastolo
Il malinconici e troppi democratici cristiani quando dovrebbe essere invece assunta come un fatto deliberazione
Se nella gerarchia del nostro ruolo la nostra funzione storico politiche
L'esigenza di tutelare la democrazia italiana la democrazia difficile
Dalla presenza del più forte del più minaccioso il partito comunista dell'Occidente viene meno
Non vuol dire che si apre che per noi un tempo se possibile più esaltante che non il nostro ieri
Non possiamo essere oggi più democrazia dei cristiani che non ieri
Ma questo non comporta allora lei il reggente
Ed è questo il tema della polemica
Che la Democrazia Cristiana di oggi si ricostruisca
Secondo una proposta secondo un progetto Secondo l'assunzione di un rischio
O invece voleva trattarsi semplicemente ad una sopravvivenza
Ma non si rischia così di diventare noi
I paladini di ciò che decade nel sistema
Io leggo così anche tante polemiche inutili di qualche mese fa
Credo da un lato i comunisti ansiosi dichiarare chiusa questa stagione anche perché non è stata la loro
Noi in qualche misura assai riluttante
Assai riluttanti a considerare che ormai stagione che si è conclusa che un altro si apre e che dunque esattamente questo tipo di posizione che consenta alla moda segreti alla tra l'altro
Devo spingerlo le pretese meccaniche di alternanza che vengono dichiarate appunto con l'affermazione che siccome noi siamo sempre stati dentro adesso ci tocca di uscire un'affermazione per la verità
Politicamente teoricamente assai debole
Perché su questo terreno ci vorrebbe troppo facilmente ritorcere
La Democrazia Cristiana che è sempre stato dentro o fuori
I comuni più centrati fuori e dentro
Quello che non si capirebbe perché quelli che sono sempre stati dentro con la Democrazia Cristiana dovrebbero rimanere dentro anche con i comunisti detta così
L'alternativa si dedica solo una pretesa successoria e non ripeto
L'assunzione di questa storica provocazione che ci riguarda
Che ti consento secondo me appunto devi liberare una potenzialità ulteriore
Se c'è
Dei nostri valori dalla nostra memoria dal nostro e cultura della nostra capacità progettuale
E che deve situarsi evidentemente sul terreno della politica che oggi cioè vengono rapidamente conclude la che cosa cioè
Vorrei giurare su questo terreno le questione cosiddetta del costituzionale istituzionale
Io
Ascoltato credo
Dovevo farlo tra un altro ma lo il dibattito parlamentare
Sollecitato amministrativa
Del presidente della Repubblica
O ascoltato
Accenti molto mobile
Discesa dalla Carta costituzionale
Ma non ho ritrovato le voci dei costituenti
E soprattutto mi sorprendeva vedere che
Un parlamento convocato discutere delle possibili riforme istituzionali
Lei si è impegnato per tre giorni a dire quanto sia bella intoccabili la Costituzione che abbiamo
Come se ci fosse del le esigenze della necessità di difendersi da una qualche aggressione esterna
Che riguardava secondo me
Poche sparute intenzioni politiche
Non si è voluto comprendere che
Alcune posizione che tendevano
A rendere più esigente il dibattito
Non alludevano alla esigenza di rinnegare un pub ma è esattamente all'esigenza di rinnovare
La vera e portato in campo presidenzialismo il premio di maggioranza
E cose così secondo me caratterizzato quel dibattito ancora una volta con un dibattito totalmente all'interno alla dimensione Park
L'idea socialista il presidenzialismo e vecchia vecchie perché tutto è pensata rispetto alla logica degli schieramenti nel rapporto di forza tra i parchi
I socialisti hanno pensato il presidenzialismo dal momento in cui interessato al immobilità oppositiva del PC da qui all'eternità
E quindi aveva il problema di capire come nel rapporto eterno con la Democrazia Cristiana potevano rilevare meglio il loro ruolo
E hanno scoperto presenzialismo sulla base della supposizione che i comunisti messi alle strette nell'alternativa tra un nome soci all'esterno ma democristiano avrebbero necessariamente finito per scegliere un nome socialista Cosimo è nata
Le porte di presidenzialiste sociales
Ed è tanto vero che nata cose
Che non si è neanche preoccupata di domandarsi appena nata che cosa era perché distinzione tra semipresidenzialismo francese presidenzialismo all'americana sono venute ben dopo all'inizio della leader di eleggiamo un presidente
Io qualche timore che anche il premio di maggioranza democristiana corrisponda un tipo di logica cose
Credo che vi sono problemi dei sofisticate
La regola proporzionale secondo l'orientamento maggioritario ma non credo che il premio di maggioranza sia l'unico modo di raggiungere questo risultato
Il problema violenza in questo momento secondo me è un segno di arroganza democristiano
Potevamo credo nel mille novecentottantasette che vi era un problema
Che riguardava recisamente in termini quasi esistenziale il rapporto tra noi socialisti
E non per caso nel mille novecentottantasette
Abbiamo fatto bene o male non mi interessa a qualcuno di noi del MiTo in testa
Si è assunta la responsabilità drammatiche ad interrompere la legislatura nel modo più paradossale
Fanno le tesi di laurea sulla mia dichiarazione di voto
Quella cioè di un democristiano che per la prima volta nella storia dei partiti chiedeva al suo gruppo parlamentare di votare contro due non votare a favore
Di un presidente democratico vestirà
Però la facemmo
E la facemmo debbo dire trascinando con grande difficoltà alcuni amici che sono qui lo sanno bene con grande difficoltà trascinando una buona parte del partito questa decisione
La risposta di quella buona parte del partito e trascinato per i capelli a quella decisione fu durante la campagna elettorale il cosiddetto documento del trentotto trentanove che fossero
E quella stessa parte del partito che oggi trionfalmente non apre bocca se non per dire che vuole la riforma elettorale vuole il premio di maggioranza
E lo legge rivolta ad un leader socialista
Il cui intervento nel dibattito sulle riforme costituzionali da cameretta altro io riassumo di questo tipo ma come io voglio stare con voi democrazie cristiane da qui all'eternità
E voi volete il premio di maggioranza che gli consentirebbe di non stare più con Berna perché
Questa è la posizione ed in questo senso io credo che anche la nostra posizione connotato
Da una qualche artificiosità
Come la proposta comunista d'arresto che pretende di inventati l'alternativa all'età dei numeri
Beh io queste cose non per pignoleria o per eccesso dell'intenzione politica le dico per affermare che il problema dalla riforma costituzionale si affronta solo
Se vi è da parte di ciascun partito la consapevolezza che le riforme oggi hanno senso sono doverose sono necessarie
Si sono per così dire di tipo relazionale
Se partono dall'idea che le riforme oggi servono se sono strumenti per raccordare più intensamente
I cittadini e le istituzioni per riaprire quei tranelli che oggi sono largamente impervi tra cittadini dell'istituzione
Questo è il dato che conta
Ed è quello che l'arresto
In termini per la verità
Assai più complessa ed esigente pone da qualche anno a questa parte del movimento che fa capo
A Giovanni Moro che secondo me svilupparla sviluppando una Penati perché assai più che una ragazza esangue richiesta di partecipazione ma che si colloca invece ad uno snodo che io trovo sempre più
Confermato e verificato nei fatti
Voglio fare su questo punto degli esempi noi descriviamo da un lato
Una potenzialità di volontariato nel Paese che ha livelli di straordinaria altezza e qualità
Da non sono così convinti ma siamo allo stesso tempo così convinte di utilizzare vagamente da una parte dall'altra questa potenzialità sempre però revocarla davvero in campo
Che probabilmente rischiamo di enfatizzare la terzo inoltre nessuna però c'è
C'è questo volontariato
E poi c'è un tentativo di riforma sanitaria che si è recentemente espresso nel modo che sappiamo
Per cui avendo cambiato qualifica la stessa precisa nomenclatura inventata dalla spartizione dei partiti delle correnti dei partiti facciano finta che abbiamo cambiato in meglio le cose
La domanda è
E così inimmaginabile
Se tra l'altro
L'invenzione civile
E questa risorsa della memoria
Non importa utilizzata ma
Evocata sul sito del presente e quindi se pensiamo a quelle che sono state il momento e le strutture le organizzazioni di assistenza nella storia di questo Paese dei nostri comuni
Delle nostre
Comunità ebbene così è impossibile immaginare
Strutture normative
Dati legislativi momenti o pretesi tali che affidano a questa potenzialità davvero
La gestione dall'attività
Ed è la risposta sanitaria nel nostro Paese
Non solo siamo un Paese nel quale le camere di commercio generalmente
Meglio se ne intende più ma credo che sia esattissima delle osservazioni avvengono anche esse
Introdotte
Nell'alambicco
Del rapporto di partito e poi da lì si distilla
Eccetera
Negli altri paesi perché però si dà il caso che la Camera di Commercio imparare
Oggi ci appaiono un corner se che mente
Della struttura burocratica cui corrisponde l'occupazione di nomenclatura
In molti altri paesi le camere di commercio gestiscono una fetta importantissima
Della conflittualità
Tra cittadini individuale con progetto al degli interessi
Ed in questo modo garantiscono alle strutture pubbliche giudiziaria di svolgere il loro mestiere con meno affanno e meno ingombro
In Italia sulla Camera di Commercio di Trieste
Per un rescritto di Maria Teresa d'Austria
Si occupa di arbitrato per le controversie in materia di Norimberga
Perché era il porto dell'impero
Per un altro spettro
Si può fare un calcolo che tutti oscurato crescendo in particolare banale rispetto
Grandissimo
Si calcola che in Italia le assicurazioni spendono per spese legali e giudiziarie
Per le controversie appunto in materia di risarcimento danni
Incidente stradale circa due mila cinquecento miliardi
Non è improbabile che un calcolo fatto su queste cifre consente secondo un'ovvia algebra di concludere
Che se le assicurazioni
Pagassero il loro cliente direttamente senza stare aspetterei di vedere chi ha torto e chi ragione a spendere delle stesse so
Il trenta per cento delle cause civili che affliggono i nostri tribunali di Livorno
Dalle cause risarcimento danni da incidenti stradali
Voi volete allora come distante spesso la nostra cultura
Da questi problemi immaginando dalle otto e cultura che i problemi si risolvono proprio su quella linea in cui emergono i dati di difficoltà e non invece un poco prima è un poco più in qua
Questa credo un deposizione che
Non
Ma basta il senso della politica
Ma gli fa ritrovare il suo terreno e la collega la politica ai grandi temi appunto anche di riforma istituzionale
Se qualcuno di noi che si preoccupata per esempio
Quando va in giro a parlare con il giovane e così via dell'Informer lire che è stato approvato dal Parlamento italiano
Una normativa sul cosiddetto procedimento amministrativo che in larga misura se applicato dovrebbe rafforzare il rapporto tra il cittadino e la pubblica amministrazione
E probabilmente ha ragione
Giovanni De chiosare o distruggere pubblicamente regione che ha sicuramente impreparata rispetto all'impatto che l'applicazione immediata e questo normativa avrebbe ma certamente credo che anche lei parliamo di cose che ci sono che sono vere
Ritornando all'ora al tema costituzionale severo il mio assunto che cioè
Il problema dalla riforma attiene alla capacità di scavare dentro per la prima parte della Costituzione
Rivedere quale correlazione abbia mai oggi questa prima parte con la seconda sulla quale occorre accertamento a lavorare si comincia a scoprire di nuovo qual è il tema della statualità da noi
Capograssi detto capo grosse affermava che lo Stato è una realtà storica non è una realtà idea
Quindi le costituzioni non sono solo un coacervo di norme purché si rinvia sono alla Sapienza della storia di un popolo
Che a un certo punto di questa storia si ritrova e riconosce i suoi Fini ha ragione Lapo Pistelli questo ente
Il fine della politica sono intrinseci alla verità
Non la politica non i partiti accreditano finì alla polizia
Quello che è accaduto è esattamente la dimostrazione di questo
Ma quello che potrebbe accadere al di là di una capacità deve afferrare le file del centro spirituale che noi mettiamo alla nostra interpretazione della regola democratica potrebbe comportare
Che liberatasi dalla pretesa di catturare ha vinto il giornale la storia noi di qui immaginassimo che la politica torni ad essere una pura partita di potere
Un pragmatismo Cecco
Che tra l'altro a mio avviso almeno per quel che vale dimostrando non ha neanche la capacità
Di verificare se quadri con queste effettive concrete sia in grado di portarci questura ancora una volta grande tema è questa la novità
Mi riferisco ancora una volta ma una città sono gli ho fatto tante volte che riguarda appunto
Come dire l'ideologia dalla Costituzione quello che dovremo potremmo chiamarlo spirito dalla Costituzione
Di fronte ad una posizione
Nei lavori della costituente
Che raffigurava il senso di questo lavoro
Come l'assemblaggio di alcune regole di procedura democratica
E come un biglietto di esplorare la dimensione e il territorio
Del finalismo costituzionale di questa era la posizione degli vecchi liberale
Moro intervenne con un memorabile discorso affermando che invece lui era per un costituzione ideologica non per una Costituzione a ideologiche
Ma spiegava che intendeva dire così che non si riferiva a questa o quella ideologia DAT
Ma proprio a quel dato fondamentale a quel riconoscersi in alcuni valori condivisi
Nei quali appunto potevano operare quelli che provenivano dalle diverse strade dalla diversa esperienza
A me pare che questa è una lettura straordinariamente naturale
Va lì possiamo ripartire per ricostruire in modo esauriente la cultura della nuova democrazia
Che né più né meno badanti un'ambizione alta
Perché si tratta di affermare che avevamo ragione
E che oggi dobbiamo riconoscere per primi noi di più le nostre ragioni
Quando ci siamo portati sul campo della mozione democratica
Più o meno consapevolmente rifiutando una interpretazione contrattualistica della democrazia
Quando abbiamo immaginato invece che l'adesione alla democrazia e l'adesione preliminare gliela ad un sistema di valori
Che non comporta in nessun modo uno scambio ma comporta piuttosto un rapporto di obbligazione quindi cari amici si può
Sorridere finché si vuole e la grande e decisiva lezione di Antonio Rosmini
Un filosofo che è stato travolto ma la sua fortuna semplicemente dal rapporto difficile che ebbe con la Chiesa istituzione e nel contesto storico in cui visse ed operò
Madaro Armenia stortura Moro filtra il grande fiume spesso carsico dall'ispirazione democratico Christian l'idea che le persone non ha il diritto che la persona il diritto che significa porre allora il tema tremendo
Delle provocazioni che la modernità pone la politica secondo i termini di un rapporto vero mandi un rapporto signori rapido meglio di strumentalizzazione sulle cose e attraverso le corde sugli uomini
Dire che la persona e il diritto vuol dire che ciascuno di noi contrada un'obbligazione
Non solo nei confronti dei viventi ma nei confronti di chi ci ha preceduto di chitarra
E se questo non è il segno fondante di una politica che ritrovi il suo senso in un tempo nel quale
Il futuro è
Legato in modo decisivo e definitiva quello che noi facciamo nel presente
Quando il tema del rapporto tra presente e futuro si pone in tema di possibile distruzione del futuro questo il tema di un'ottica ambientalistiche ed ecologiche mi pare che le cose sono cose difficili e complesse grande per richiedono grande
Perché si dà il caso che la politica ha detto e fatto da evidente ed ipotesi pensa che si acquistano da evidente quale te le danno si ottengono in cambio qualcosa ma sarà quindi il passaggio sul quale appunto porremo se vorremo la nostra ambizione dell'istituzione di competizione Aldo che conservatori e progressisti
Altro che temere che la regola dell'alternanza sia in qualche modo un attentato alla nostra tranquilla accatta e placata sopravvivenza questo è il tempo dall'ambizione del rischio ma noi in questo tempo siamo quelli
Che hanno più di via
Noi possiamo ricordare all'origine
Per essere morti alti hanno bisogno di dimenticare l'origine per l'inizio del nuovi per loro questo è una fatica assai più grave tante
Che mi pare che difficilmente riescono a cogliere liberato di questa novità
Dire che la persona il diritto tra l'altro vuol dire distinguere tra personaggi intuitivo vuol dire sapere che ciascuno di noi è persona è anche l'individuo
Ma vuol dire sapere più l'individuo appunto ciò che divide
La persona è ciò che unisce
Dentro la vicenda di ciascuno di noi
La nostra imperfezione questo
Ma questo di eletti e comporta di essere vissuta in qualche modo superate in qualche modo regolate qui
Secondo me Giovanni ne parla spesso io pongo almeno può darsi del Balli Nando collo con la parola della cittadinanza
Che ha assunto in termini radicali e mi pare troppi non vanno facendo finisce per essere interpretata come il regno della pretesa il luogo del diritto la cittadinanza e questo ha dimensione invece delle obbligazioni
La cittadinanza e ciò che viene prima secondo me dei nostri brevetti singolare
è ciò che ci consenta di avere diritto
La cittadinanza ciò che ci fa popolo ed è per questo aspetto
Vedendo questa crisi che dicevo all'inizio mi preoccupa non poco l'accettazione acritica era straniero
Di questa frattura che Steve Vai intimamente ponendo all'interno delle diverse geografie del Paese mi fermo qui per dire perché perché ho dovesse Colette con un
Con un eccesso di di provocazione perché nettare che stop over tosto qui quindi
Faccio il veleno
Napolitano che il Piano chiedo anche alla poi giovane così come in grado di reggere
Questo tipo di intenzioni
Io non dico un mega che bisogna fare delle congetture
Ma vi chiedo vi rendete conto che sta morendo la femminista democratico di scherma
Come capacità di proposta di provocazione
Vi rendete conto che siamo avviliti dentro democrazie della sinistra democristiana
Ma chi immagina che il nostro mestiere di fare la guardia al bidone di benzina e pensa che un ruolo di Lord Protettore non avrei pagato quando le cose si fanno difficili
Non parlo di unità
O dei minoranza o maggioranza o non mi interessa niente parlo del modo in cui noi stiamo erano praticamente a
Vogliamo tornare al terzo e un poco rischiosa mente o riteniamo che dentro la villa di questo tempo secondo me troppo inconsapevole dentro il nostro partito ci stiamo comodamente anche nove
Ed aspettiamo gli eventi nella convinzione sbagliata che siccome gli altri probabilmente perdono moglie vinceremo
Non è questione di rientro di perdere contro qualcun altro nel sistema dei partiti la nostra impresa riguarda la capacità che abbiamo detenzione ultimo possiamo dire di perdere dei nostri rapporti con la gente che è esattamente il mestiere che ci riguarda
Un ringraziamento per essere qui presente fra noi anche all'onorevole Andreatta
Al quale ne chiediamo un contributo dal punto di vista economico sul tema la rifondazione della Repubblica
Ringrazio come succede
Sì
Ringrazio la Presidente che mi ha richiamato il mio ruolo di cretino tecnologico e quindi ha immediatamente associato la mia persona a responsabilità disciplinari
E tuttavia mi riesce difficile seguire il suo cortese invito perché mi pare che da quel che ho capito i problemi siano
Più essenziali
E toccano il consiglio che un vecchio personaggio
Valuti solo di fare a dei giovani a cui non è in grado di trasmettere una eredità immediata io trovo difficile immaginare le vostre etichettature nella panorama democristiani le assunzioni di continuità con le nostre lotte che si sono definite e come la ceramica che passa dallo Stato matematico allo Stato fragile ma rigido
In occasioni che riguardano trenta o quarant'anni di storia del Paese mi pare difficile per voi
Poter realizzare per via di memoria storica quel processo che ha determinato le nostre convinzioni e le nostre amicizie
Queste ultime
Che sopravvivono spesso alla comunità di convinzione che le fecero originariamente sociale
E quindi mi pare che sia utile cercare di aiutarmi a cercare la vostra strada
Sapendo che
Senza una invenzione
Che non sia il rapporto di dipendenza di discepolato con la nostra storia voi siete una generazione politica sterile
Potete diventare una generazione politica vera se in qualche modo archiviate il panorama le distinzioni le differenziazioni che vi abbiamo fornito
E se non cercate di andare al fondo di quel fuoco di tensione giovanile per cui noi facemmo le nostre scelte
Ma troppo spesso
Non ci sentiamo
Del tutto coerenti
Con quelle scelte troppo spesso la storia la cronaca le occasioni c'hanno fatto
Deviare ma soprattutto c'è bisogno di una esperienza politica pensata da una generazione che nasce dopo che
Tante
Problemi
Che c'hanno coinvolti sono oggi problemi storici
Ecco perché credo sia importante per voi liberarmi
Dalla azione di magistero che per presunzione senile finiamo con lo svolgere nei vostri confronti
A me sembra innanzitutto che
Tentativo dei partiti di sfuggire attraverso le coalizioni alla loro
Parzialità
A quel carattere privato chi diventa pubblico attraverso le istituzioni
E che si giustifica perché esiste la possibilità di perdere ciò che riesce insopportabile agli italiani
Ciò che in qualche misura porta alla ricerca di un rapporto amico nemico in tutte le direzioni
Ciò che evoca il localismo
è a mio parere questa incapacità dei partiti di fronteggiarsi con le ambizioni di sostituirsi
Certi partiti sono interessi ideali
Impossibile immaginare la lotta politica come una lotta che sia libera da interessi
è una lotta fatta di interessi e l'idea di una capacità di mediare gli uni con gli altri
Ma è solo la presenza dell'altro partito chiede mistifica momento per momento la prevaricazione della degli interessi sugli ideali da parte di chi comanda che la vita politica assume una sua correttezza una sua linearità
La nomina partiti dei vasti schieramenti
La nomina partiti che è la condizione l'assenza della controparte l'assenza dell'attore in giudizio perché la politica
Tenda a privatizzare la funzione pubblica che se città
Perché in quella alta funzione di Selezione del personale politico economico
Amministrativo venga fatta in termini di immediato tornaconto delle
Organizzazioni delle burocrazie di partito
Perché il denaro dei cittadini sia utilizzato
In maniera
Che non viola o che viola il codice penale per gli interessi privati e tutto questo è legato a una situazione in cui il gioco delle parti illa puntigliosità con cui la opposizione cerca di diventare maggioranza avendone la prospettiva si è nel nostro Paese inceppa
E allora le ricerche dei meccanismi
Sono le ricerche di far funzionare in qualche misura la democrazia secondo questa sua logica
Riportando il privato al privato il pubblico al pubblico senza quelle situazioni intermedie che caratterizza un appunto coalizioni troppo basso
E in effetti la conseguenza politica
Dello stato di cose in Italia e il massimo di conservazione dell'esistente
Noi non siamo più in grado di fare un gesto di innovazione politica
Perché il gioco di coalizioni molto vaste che rispondono a partiti con la logiche ideali e pratiche molto diverso e buone che
La soluzione più semplice e la difesa dell'esistente
Oggi ci sono forze che rendono impossibile la revisione della sintesi socialdemocratica raggiunta negli anni Sessanta e settanta
Se c'è stato un sovrappiù un sovraccarico sulla anni sullo stato sulla finanza pubblica di pretese che hanno voluto essere gestite al di fuori della distribuzione del reddito quale si a Traverso il normale funzionamento delle colonie quindi attraverso l'intervento
Della mano pubblica l'intervento dello Stato nella sua funzione redistributiva noi non siamo in grado in questo Paese di effettuare le revisioni che un senso più appunto delle libertà un senso che nasce dalla esperienza della organizzazioni collettive dell'associazionismo permetterebbero oggi di ridare alla libera gestione dei le persone dei gruppi associati
Però per
Interessi si sono coalizzate nelle burocrazie dello stato sociale
In prima linea nella difesa dello Stato porporato dello Stato socialdemocratico
E estremamente abili nel manipolare il consenso politico sono i medici sono i maestri sono le grandi corporazioni che
Indipendentemente dalla necessità dei servizi
Chiedono che si conservi tutte le caratteristiche anche quando per esempio la domanda di servizi è caduta drammaticamente come nel caso della scuola si cerca di conservare la sopravvivenza di queste corporazione
E poiché sono attori politici importanti leader nel consenso il partiti sono assai preoccupati di modificare alcunché
Ecco credo che questo spirito conservatore di difesa
Quasi come la storia e la invenzione la modellistica sociale ci siano chiuse
Con le vicende degli anni sessanta e settanta con quel tipo particolare di socialdemocrazia che la Democrazia Cristiana italiana o la sede Ute Vesca hanno declinato in quegli anni
Ecco mi sembra che novità dieci dodici anni siamo in posizione di consolidamento di conservazione di queste situazioni
Anche quando preme la dimostrata incapacità di queste istituzioni ad affrontare i problemi che inizialmente avevano sollevato l'anno sia riformisti Ca'di chi aveva introdotto questi istituti
Ma in effetti vedete questo coinvolgimento di tutti i partiti nel governare
Che in Italia trova la particolare forma storica delle grandi coalizioni e di opposizioni fatti alla frange Lunati che
Rifondazione Comunista Movimento Sociale verdi
Radicali ovvi partiti che programmaticamente non intendono governare non possono governare come il Partito comunista
Trovano in altri ordinamenti in altri sistemi la stessa fonte della dispersione del della politica come causa del conservatorismo come causa della incapacità di affrontare i problemi nazionali
Negli Stati Uniti e la vicenda di maggioranze che non coincidono oramai dall'inizio degli anni Cinquanta ad oggi quasi mai
Nella branca esecutiva e nella branca legislativa del governo americano che hanno portato ad una situazione di incapacità di affrontare le i problemi interni del Paese
C'è una capacità di politica estera dovuta alla solitudine alla unicità dei poteri presidenziali in campo di Stella sicurezze della politica estera ma nel campo della vicenda in Terna di una appassimento della vita civile americana
La
Paralisi tra le il Como vi erano dei partiti
Volta a volta insediati nella presidenza o nelle maggioranze del congresso determina appunto una situazione di stallo che si prolunga oramai da una ventina di anni
In qualche misura noi vediamo con la esperienza del nostra democrazia bloccata
Che gli stessi problemi si vengono a porre in altri ordinamento di qui la nostra sostanziale diffidenza verso le forme presidenziali che non temiamo per gli aspetti di prospettiva autoritaria che li fecero rifiutare dai costituenti ma che ci sembrano possono produrre altre forme di quel blocco di quella incapacità di generare una maggioranza ristretta che sia abbastanza omogenea per aprire l'ambizione di governare
Ma poi c'è un altro aspetto di questa situazione di questa perenne convivenza della politica italiana ed è la perdita
Della novità da parte di chi ha responsabilità di governo della società
C'è oramai
Una figura da romanzo
Distaccata che di fronte ai più incredibili avvenimenti della storia assume delle atteggiamenti prudenti
Si ricorda dei consigli della diplomazia pontificia
Teme che
In futuro potranno esservi problemi diplomatici con i complottatori
Esistendo insomma questa figura smanicata della politico condannato biografica mente a comandare
Che perde la capacità di rappresentanza della gente che immagine che comandare sia per fatto per innovare
Sia fatto per controllare la le istituzioni si è fatto per dare una direttiva alle istituzioni perché per amministrare c'è già una burocratici
Chiede alla politica la
Capacità di dirigere questa burocrazia non come i criteri di chi è stato educato per essere un direttore generale ma con i criteri di chi deve dare il colpo di barra per seguire le mutevoli arricchimenti della opinione pubblica ma questo è inevitabile la routine il passare trenta o quarant'anni in attività di governo
La il carattere enciclopedico della cultura politica
Della un uomo di governo del nostro partito che normalmente si ha successo passa per almeno la metà dei dicasteri e porta questa saggezza sui generis fatta di moderazione
E di prudenza
E ritengo
E mente tende ad attutire lo scontro tra l'opinione pubblica e le amministrazioni e in qualche modo a far blocco con la mentalità dell'amministrazione della burocrazia da parte dei politici eletti ecco a me sembra
Che
Questa sindrome
Un poco mortuaria un poco una sindrome da un uomo senza qualità dalla visione che gli aveva della fine degli Asburgo
Sia proprio legata al fatto di una politica senza rischio di una politica fatta con la ampia assicurazione
Di non avere mai il potere di detti prendere delle decisioni ma
Che garantisce comunque una influenza lungo il curricolo di una intera di abbiamo in qualche misura in questa preoccupazione assicurativa scambiato la intensità
Di chi
A sufficiente spazio per assumere
Innovazione e capacità innovativa e dall'altra parte invece la garanzia che la Democrazia Cristiana la sua rappresentanza governativa rimarrà
Nei secoli presente nelle istituzioni che governano il Paese a questo punto che a me sembra
Importante che in qualche modo non può non coinvolgere anche quei socialisti che sono pensò usi
Della politica del nostro Paese
E a me pare che il problema di un divorzio di un divorzio consensuale tra noi e i socialisti attraverso istituzioni che permettano alla quaranta per cento della
Rappresentanza parlamentare della prosa della opinione pubblica
Di trasformarsi in una rappresentanza parlamentare capace di sostenere una esecutivo innovatore è un problema che riguarda sia la sinistra sia la Democrazia Cristiana
E in fondo
I governi socialisti in Europa hanno fatto il loro mestiere
Il governo
Spagnolo il governo francese hanno governato in questi anni difficili la vicenda collettiva la vicenda economica in maniera
Coraggiosa
Se noi guardiamo le esitazioni
La codardia di fronte alla finanza pubblica dei governi degli anni ottanta e la confrontiamo con la capacità di decisione del governo Mitterrand o del governo González e certo che
I governi socialisti hanno dimostrato in Europa di saper governare lo stesso è accaduto per i governi democratici cristiani per il governo olandese per il governo belga per il governo irlandese o del governo tedesco
Da soli democristiani socialisti hanno svolto la funzione che dai governi si attendevano nella CONS congiuntura politico economica degli anni ottanta
Il governo della
Ne costretto alla convivenza tra democristiani e socialisti
Nona
Saputo
Trovare in sé la capacità di svolge lei un ruolo che presumibilmente sia i democristiani sia i socialisti da soli
Avrebbero saputo svolge
Nella prospettiva di raddrizzare le cose
E di presentare un successo globale nelle elezioni successive è probabile che in una concorrenza politica stretta
Anche in Italia avremmo avuto una capacità di affrontare le situazioni come quella che in una situazione di concorrenza politica si è avuto degli altri Paesi d'Europa
Noi stiamo sacrificando in quella visione
Che per citare una frase della diritto amministrativo piemontese e della comunità che non muore idee appunto di questa responsabilità di far che
Chi governa non solo di fronte agli elettori viventi ma di fronte al futuro
Noi abbiamo continua ipotecato il futuro per la possibilità di un sorso di maggiore comodità
Al equilibri politici del nostro Paese
Ecco a me sembra che il problema di trovare questo divorzio questa possibilità che
Non riuscendo a selezionare gli interessi
Capaci delle sintesi di governo e avendo invece una rappresentanza politica più attenta a
Rappresentare
Posizioni differenziate
Di essere una fotografia della cultura e della tradizione culturale del Paese
A me pare che questo vada corretto posso convenire con Martinazzoli che i sistemi elettorali legittimi hanno in sé stessi
Non in modo dichiara una capacità sproporzionato Rizzante e quindi una capacità di selezione di interessi a cui garantire il controllo della
Delle camere legislative
E quindi a me sembra che quella funzione di sproporzione arido azione possa essere meglio ottenuta attraverso altri artifici che quelli che la storia del Paese ha in qualche modo condannati e che caratterizza la nostra proposta ufficiale
Ma di quella proposta rimane comunque il problema
Che la rappresentanza legislativa del Paese non è l'Accademia d'Italia in cui le varie posizioni ideali culturali del Paese debbano battersi ma è uno strumento per governare il Paese
è uno strumento per
Innovazioni non è uno strumento per una situazione bloccato ecco a me pare che attorno a questo
Se c'è un soprassalto di senso di responsabilità nella
Dirigenza socialista posso a trovarsi una soluzione che
Permetta di liberare
Una
Coalizione che
E incapace di svolgere quelle funzioni minime di
Governo del paese che avendo noi il nostro Paese è una eccezione in Europa e che annovera anche la conseguenza di
Poter essere usato dagli altri Paesi come il pretesto per bloccare
In un momento non facile della vita internazionale la costruzione europea
In fondo
La scelta italiana di Premiere e contemporaneamente la incapacità italiana di presentare un Paese omogeneo agli altri è diventata una delle ragioni di
Difficoltà
Alla costruzione europea abbiamo scelto noi gli argomenti degli anni novanta e con i nostri comportamenti rendiamo quasi insopportabile per gli altri Paesi accettare di stringere i tempi di realizzazione di quella strada di unione che vede nella vicende monetarie e finanziarie il punto di partenza che la iniziativa del governo italiano ha scelto
Ma che poi governo italiano per quelle spero quella sua incapacità per quel suo conservatorismo
Dello Stato socialdemocratico e incapace di realizzare il problemi si erano posti uguali in tutte le democrazie europee
Quindi c'è questa incapacità di far fronte a una situazione che undici o quindici governi anche non comunità anche quelli non comunitari hanno affrontato avendo la le istituzioni una formato che le permette di produrre quegli spasmi di volontà quella interpretazione non meccanica dell'elettorato che costituisce la
Capacità della politica di far fronte alle su due obbligazione
Ecco a me questo pare importante questo pare il tema principale naturalmente questo tema si collega a un altro tema
Ed è quello che gran parte delle ragioni della difficile governabilità del Paese riguardano la forma storica che la Democrazia Cristiana assunto come partito
Politico
Delle dieci legislature quattro sono state caratterizzate da una stabilità e da una relativa produttività dell'azione dell'esecutivo nel nostro Paese
Sono quelle in cui
Nella Democrazia Cristiana esisteva una chiara leadership politica sia rappresentato dal Presidente del Consiglio sia rappresentata in altre occasioni dal segretario del partito e corrispondono legislatura di De Gasperi di Moro di Andreotti e
Paradossalmente quella di De Mita nel rapporto tra De Mita e il Governo Craxi
Le altre legislature sono state complicate dalle vicende interne della Democrazia Cristiana
Dove i tempi dei congressi i tempi delle giri di valzer attorno alle poltrone del potere a coinvolto sia il partito sia il governo
è il caso di questa ultima legislatura il caso di quella della terza legislatura con i governi Fanfani messi in crisi dalle vicende interne della Democrazia Cristiana
E quindi se questi problemi
Quelli di governare alla grande quelli di governare Kondo rischio sono importanti costituiscono la moralità della politica e chiaro che lo strumento della nostra organizzazioni di partito i numerosi congressi che punteggiano la vita di una legislatura che possono metterla in più e possono mettere in crisi i governi è chiaro che alcune cose debbono essere fatte all'interno del nostro partito
è inutile coinvolgere la Costituzione e le leggi elettorali si è una parte delle responsabilità
Della instabilità e quindi della mancanza di prospettiva temporale quindi una selezione dei problemi in relazione a una prospettiva temporale molto ravvicinata non della prospettiva elettorale che la Costituzione garantisce ai governi evidentemente in questo sovrappiù di incertezza e di precarietà ci sono le responsabilità che dipendono dal modo in cui è organizzata la nostra vita associato
Vorrei anche aggiungere
Come terzo argomento che mi pare
Dovrebbe costituire per voi
Un argomento
Da affrontare con novità
E la polemica che carattere che in questo momento coinvolge la Democrazia cristiana tra
Preoccupazioni del partito nazionale e preoccupazioni di rappresentanza delle singole parti del Paese
Credo che
Tutti
Sentiamo che la Democrazia cristiana è un partito nazionale
Ma sentiamo anche
Che un partito nazionale non può essere un partito parastatale
Non può essere l'INPS ha della politica
Il carattere di partito nazionale
Si conquista
Attraverso l'accettazione
In tutte le diverse situazioni a diversi gradi di maturità del Paese
Cioè andiamo anche conto che un certo fastidio che nasce dalla mediazione
Della burocrazia centrale rispetto alla soddisfazione dei beni dei bisogni pubblici
è un elemento di fortissima tensione che mette a repentaglio la eredità de valori nazionali
In un Paese in cui esistono differenze di reddito di due o tre volte tanto esiste un problema nelle zone
In cui il Paese è più sviluppato e più ricco di rapporto tra i consumi privati di quella parte del Paese e dei e dei consumi pubblici che vengono offerti in quella stessa parte del paese
Se non si riesce attraverso le opportune autonomia fiscali a garantire in quelle zone del Paese un sovrappiù di risorse
Per soddisfare consumi pubblici beni pubblici a livello del grado di culture e del grado di ricchezza dei consumi privati operiamo situazioni di tensione
Abbiamo situazioni di insofferenze abbiamo un senso di fastidio verso la unità nazionale
E quindi credo che
Il recupero di questa unità possa avvenire attraverso questa attenta considerazione che i consumi in particolare i consumi pubblici alle persone
Dalla scuola alla sanità non possono essere una operazione di una media tra le situazioni diverse del paese ma debbano essere scelti organizzati selezionati amministrati secondo i diversi gradi di sviluppo di cultura di conoscenza organizzativa delle diverse parti del Paese
E quindi il problema di ripensare le materie da affrontare dalle autonomie è a mio apparire un problema importante ed attuale
E certo
Che
Ci può essere un processo di disgregazione lo vediamo già oggi dove le leghe sono messe in crisi
Dalla disgregazione a livello comunale a livello provinciale dove le sintesi proposte dalle leghe sulla base di una rappresentazione egoistica di interessi vengono messe in crisi dal moltiplicarsi delle divisioni e delle tendenze ma una classe politica nazionale sa come seppero fare gli inglesi nel corso dell'Ottocento che contro certe pressioni non è possibile andare e così come le successive
Allargamenti del suffragio furono i modi in cui fu tenuta assieme la società inglese nonostante le tensioni della rivoluzione industriale così oggi il grado di attribuzione della sede di governo veri DiVersi manifestazioni dell'attività amministrativa e il modo in cui si affronta il problema della conservazione di un minimo di solidarietà
Nella Società nazionale di fronte a pressioni che sono tanto più forti quanto le vicende internazionali
Hanno abbassato il livello di attenzione rispetto alla aggregazione nazionale
Come vedete a me sembra che ci sia materia per la invenzione lì una
Nuova classe politica
In particolare c'è materia per
Una generazione che per le esperienze di scuola e per le esperienze di lavoro a una visione della organizzazione che non è quella che caratterizza la vita amministrativa del Paese
La intorno intollerabile assenza di riflessioni sulla realtà amministrativa in una impresa di un
Un po'grande della vostra Regione ci sono investiti quest'anno venticinque mila ore di corsi
Nell'amministrazione pubblica nessuna attività di riflessione nessuna attività di correzioni di feedback dei comportamenti amministrativi rispetto ai risultati emessa in atto ecco l'impressione dicevo che per questo per questa praticità che nasce dalle conoscenze delle organizzazioni che deriva dalla vostra diverso riferimenti culturali della vostra preparazione scolastica nelle vostre esperienze di lavoro
Tutto questo non può rimanere staccato dal modo in cui viene organizzata la politica
Non è tollerabile una politica che non abbia lo stesso grado di prudenza e di attenzione alla organizzazione di quello che si manifesta nelle strutture economiche del Paese
Allora mi sembra che i gradi fortemente ideologicizzati di conflitto della nostra storia della nostra eredità
Dell'eredità della sinistra come delle verità delle altre gruppi del partito debba trovare una crogiolo di nuove contrapposizioni
Di nuove
Curiosità e di nuove attenzioni di nuova capacità di innovazione che è il retaggio della
Vostra età
Ed è il vostro coraggio
E delle vostre ambizione
Io quindi di invito un rompete le righe certa gli occhi sono sicuro che ci troveremo assieme nelle battaglie che contano ma vi chiederei di non prendere troppo sul serio le nostre lezioni perché il campo delle sfide che voi avete ad affrontare sono sfide che non arrivano la giustificazione che la nostra generazione ha avuto per non affrontare
Le giustificazioni che abbiamo avuto noi sono state di un colpo dalla vicenda della crisi del socialismo distrutte per quanto vi riguarda oggi voi siete su una barricata
Tra un metodo della libertà un metodo che affonda le sure
La capacità di soluzione dei problemi in un senso di continuità in un senso di radici
La contrapposizione alla visione secolarizzata questo senso di radici e l'intelligenza del nuovo che costituisce le ragioni dei partiti popolari e dall'altra parte i residui del socialismo i residui della socialdemocrazia
Che tra l'altro il nostro sistema non può neppure sopportare in termini di viabilità finanziaria della vita delle istituzioni dell'economia italiana
Ecco questo mi pare il campo in cui nono non debbono esserci ricatti essere più o meno a sinistra essere più o meno sociale
Per generazioni future richiederanno se siete stati in grado di stoppare dis bloccare la Società italiana non vi crederanno se avete conservato un poco di quello stato socialdemocratico che quando è stato introdotto ci sembrava la risposta ai problemi della disuguaglianza e che c'è
Dimostrato di essere capace di nuove disuguaglianze
Capace di nuove repressioni degli individui proprio nei momenti di debolezza della scuola negli ospedali e che quindi richiede di essere pensato come un rapporto più forte
Del cittadino rispetto al rapporto del cittadino contribuente poi l'utente del servizio organizzato centralmente
In questo senso
Il problema del liberarci il problema del divorzio il problema di ipotesi di organizzazioni di filosofia diverso
Sono mi pare essenziale se il nostro Paese vuole liberarsi dalla conservazione e vuole giocare sul campo della innovazione
Però
Chiudiamo questo pomeriggio è un ringraziamento a quanti sono intervenuti
E due comunicazioni di servizio alle sette alle diciannove si svolge qui la santa messa e stasera ore ventuno e trenta sempre infatti congressi uno spettacolo organizzato tocca
Poi per ricordare brevemente così il percorso che quest'anno abbiamo deciso di fare insieme in questo convegno il nostro convegno si discosta un po'da quel che la struttura tipica dei tradizionali convegno che una democrazia cristiana vuole infatti esse un appuntamento rivolto principalmente giovani però chiude così ogni riflessione a chi si avvicina la politica le chi trova modenese Primi passi
Il tema di oggi era confinante la logica delle profondi menti svolti nei giorni precedenti ed è propedeutico alla tavola rotonda di domani
Giovedì sera infatti con l'aiuto lo sprint e Nuccio Fava abbiamo cercato di togliere i rapporti complessi tra l'informazione e l'effettiva libertà che questa può offrire cittadini
L'informazione quindi abbiamo concluso con Nuccio Fava come fattore di crescita sociale e civile e come pericolo anche per l'alterazione del gioco democratico
Ieri venerdì con i contributi di Vanna Bono Rosi Bindi vuole Cacciavillani Toni grossi abbiamo discusso sull'opportunità di una rifondazione della Repubblica se possono esistere in questo momento le condizioni politiche sociali e morali per una fruttuosa riviste rivisitazione la nostra carta costituzionale alla luce delle nuove sensibilità
Leggo dei questa mattina voi realmente proseguì alle riflessioni fin qui svolte consentano attenzione sulla forma principe della partecipazione cittadini il partito siamo perciò onorati così di avere fra noi oggi il senatore Nicola Mancino capogruppo in Senato Ricci l'onorevole Sergio Mattarella vice segretario DC
L'onorevole Giuseppe Guzzetti responsabile dello calici Adriano Biasutti presidente la Regione Friuli-Venezia Giulia l'onorevole Antonio Gava capogruppo e codici Simone Guerrini delegato nazionale momento giuridici l'onorevole Carlo Fracanzani per nel modo direziona fradici a cui passo la parola perché sono tra funzioni molto coordinatore di questo dibattito
Prego onorevole
Ma come ricordava adesso piegato
I giovani organizzatori e protagonisti di questo seminario si sono dati un tema soprattutto lo hanno coltivato approfondito sviluppato
Con l'aiuto di autorevoli interlocutori un tema che vede insieme intrecciati due spetti come due facce della stessa medaglia
Cioè il tema delle riforme istituzionali e il tema della riforma del partito
Veniva ricordato ieri come basterebbe un esempio a evidenziare l'intreccio stretto che esiste tra i due aspetto
Proprio le riforme istituzionali od già in qualche maniera elettorali istituzionali intervenuti attraverso il referendum preferenza unica
Ho attraverso ipotesi collegio uninominale anche per la Camera tendono a delimitare obiettivamente la scenetta
Dei
Delle persone da parte degli elettori nel momento istituzionale cioè quello delle elezioni
Allora a maggior ragione se noi vogliamo andare avanti in un addirittura indietro
In quello che deve essere a nostro avviso la finalità principe sia delle riforme istituzionali e quindi anche in quella del partito un maggior ruolo un maggior potere del cittadino
E necessario una riforma dei partiti per quanto ci riguarda del nostro partito
Che consenta in sede di candidature di recuperare in qualche misura il ruolo che invece viene ridimensionato sotto questo profilo
Dei cittadino per quanto concerne la scelta delle persone nel momento devo
Aspetti intrecciati riforma delle istituzioni
Riforma del partito e d'altra parte a loro volta questi due problemi visti non in termini meramente formali
A setti ci rispetto alla dinamica della società in movimento ed ecco allora
Il vedere questi problemi strettamente intrecciati ai nuovi fenomeni
Al nuovo modo di essere dell'informazione della sua incidenza su diritti essenziali e quindi la stessa valenza costituzionale oggi del problema dell'informazione
Il problema delle autonomie il problema della dimensione internazionale ormai la dimensione internazionale è diventata dimensione interno e quindi questi due Problemi riforma istituzioni riforma partiti visti in relazione ai problemi reali problemi reali
In larga misura uguali per tutto il territorio nazionale ma accanto a problemi che hanno un carattere di generalità per tutto il nostro Paese
C'è anche il fatto che esistono situazioni di due velocità situazioni di squilibri
All'interno della nostra realtà nazionale che vanno aggiungere altra carne al fuoco dei problemi che attendono una risposta che è tuttora
Incombente il problema nord-sud
Con scioglie squilibri di carattere economico compie riflessi poi di altra natura che questi comportano proprio ieri un giornale nazionale portava nelle pagine dei commenti
Un fondo di un
Una noto personaggio che si occupa di Problemi di amministrazione pubblica il quale evidenziava ad esempio come la grande domanda che esiste al sud
Di lavoro negli uffici pubblici la carenza invece per quanto riguarda questo aspetto di analoga domanda per quanto riguarda il Nord comporta poi tutto una serie di
Conseguenze a catena sul piano non solo economico ma sul piano sociale sul piano della gestione e quindi l'efficienza dei servizi sul piano anche della legalità se tutto una serie di problema
Ancora dobbiamo aggiungere che il problema oggi dello squilibrio Nord Sud
Non è soltanto un problema peraltro sacrosanto di solidarietà
è un problema anche di Realpolitik nel momento in cui l'Italia sempre più si inserisce o deve inserirsi nella dimensione internazionale non dimentichiamo la scadenza del primo gennaio mille novecentonovantatré e interessa interessa e concreto non soltanto in termini ideali che l'Italia e interi nella dimensione internazionale intende Europa non a due velocità ma enti in con una maggiore sintonia con una maggiore unità esistono questi problemi sul piano generale della Società delle istituzioni esistono problemi in parte analoghi in parte diversi per quanto riguarda il partito basterebbe per citare un solo dato eclatante quello del divario di consensi alla Democrazia cristiana nord-sud meglio bisogna disaggregare perché molto spesso si parla genericamente
Di nord
Rispetto al Sud mentre questa distinzione in termini generali e valida per certi aspetti e invece generica e non obiettiva per certi altri perché esistono diversità
Consistenti anche tra Nord Est e Nord Ovest basterebbe appunto in relazione a questo esempio dei consensi dire quali differenziazioni esistono queste due realtà
Esiste un problema insomma anche all'interno del partito nord sotto che io molto schematizzando perché non è mio mio ruolo quello di entrare nel merito bensì
Degli autorevoli protagonisti di questa tavola rotonda noi abbiamo sostanzialmente due posizioni che si evidenzia una posizione che di fronte
A il caratterizzarsi della situazione nei modi che abbiamo richiamato
Nel Nord c'è qualcuno che parla di DC del North in qualche ma su misura facendo il verso facendo eco all'interno del partito a certe posizioni di carattere leghista
Qualche altro dice che va bene la DC così come una DC che obiettivamente risente di una struttura a carattere centralistico di una struttura che per molti aspetti
è ancora precedente al momento della realizzazione della Regione nel mio novecentosettanta nel nostro paese e quindi più arretrata anche se esistono i comitati regionali però con competenze molto ridotte
Più a arretrata l'articolazione del partito di quanto lo sia l'articolazione delle istituzioni e queste due posizioni si contrappongono
Durante i lavori di questo convegno
Ma come continuazione del discorso
Di un approfondimento che già era iniziato nel convegno di San Martino del mille novecentonovanta si è Mammano dipanata la prospettiva di una terza strada che cioè vuole una dici ancora oggi a carattere una grande DC a carattere assolutamente nazionale anzi proprio per i legami politica interna politica estera di cui si parlava prima una DC a carattere nazionali ancora di più a dimensione internazionale e quindi rifiuta
Qualsiasi ipotesi di dici del Nord che sarebbe una rottura un intaccare questa dimensione contemporaneamente però dice anche che salvaguardare
Raramente l'autentica mente la dimensione Mazziotta nazionale lo si può fare valorizzando tutti gli apporti
E quindi una valorizzazione che passa attraverso una maggiore ruolo maggiori competenze degli organi regionali ma anche di quelli provinciali di quelli comunali per evitare nuovi centralismi di carattere regionale questo non in termini di contrapposizione classe dirigente locale classe dirigente nazionale
Bensì come modo come strumenti data la vicinanza del cittadino maggiore a questi organismi per una maggiore partecipazione
Dell'iscritto cittadino e del cittadino tout-court ai processi decisionali in politica chiedendo quindi maggiori più potere per gli organismi locali chiedendo che nei fatti la gestione del partito e non soltanto in termini Forman vista tutto ma anche concretamente operativamente sia maggiormente espressione unitaria
Perché noi contestiamo le leghe il loro corporativismo
Però deleghe molto spesso trovano motivazione ma alibi nel fatto che in generale le forze politiche in sede nazionale non si fanno carico di una sintesi sia degli specifici interessi di carattere politico
Sia degli specifici interessa di carattere geografico ma molto spesso i partiti
Sono essi stessi né i fatti delle leghe che inseguono delle logiche corporative o interni di polizia in termini geografici non fanno sintesi e allora questo vale in generale vale per la Democrazia Cristiana che molte volte si dichiara grande partito nazionale
Ma a volte non sa fare sintesi adeguata sia degli interessi politici sia dell'interessi geografici sposta il suo equilibrio verso determinate regioni penalizzando né altro
E
Un'ultima cosa credo dobbiamo aggiungere è che il problema nord-sud oggi non è solo dimensione nazionale e dimensione internazionale anzi vorrei dire
In termini geografici esiste ancora ovviamente lei sta Ovest in termini politici non esiste presso che più la tematica Est Ovest
Esiste quasi solamente la tematica nord-sud perché anche gran parte dell'Est oggi e il sud in termini economico sociali in termini di rapporto che deve svilupparsi
Tra nord dell'Italia
Nord dell'Europa e problemi dell'Est con i termini di solidarietà di Realpolitik ma anche degli altri politiche che questo comporta molto spesso su queste tematiche è avvenuto nella DC un dialogo un ping-pong a distanza noi abbiamo pensato i giovani hanno pensato che fosse utile un confronto ravvicinato tra coloro che per il ruolo istituzionale che hanno nel partito o all'esterno nella società
Per anche per la dislocazione geografica potesse essere utile un confronto diretto su queste tematiche un confronto in termini non di contrapposizione ma di proposta e di sintesi e anch'io devo ringraziare vivamente
Di illustri ospiti che hanno accettato questi di partecipare a questa tavola rotonda e dare le loro autorevoli indicazioni loro autorevoli apporti in questo incontro io vorrei inizia dare la parola ai nostri amici partecipante a tavola rotonda a quel Rini e vorrei dire che Guerrini politicamente
E un dato molto significativo insieme come delegato giovanile anche a questi affetti perché se c'è chi si pone uno la logica ecumenica
Di superamento di vecchi schemi di carattere geografico più che altro sono proprio i giovani e anche poi vedendo avendo un'estrazione geografica dal centro del paese anche sotto questo profilo può essere un buon ponte tra nord est parola
Ma posto che vengo da una regione dell'Italia centrale
Voi potete pure chiedere che ci stai a fare no in realtà credo
Che davvero il problema meriti una riflessione a trecentosessanta gradi che riguarda tutto il futuro del Paese io vorrei iniziare con Rizzo se volete anche di tipo un po'non dico provocatore però abbastanza forte uno scrittore Tahar Ben Jelloun in un libro che si intitola significativamente dove lo Stato non c'è
Einaudi mille novecentonovanta ricorda in uno di questi racconti
Una cittadina d'Italia che si chiama villa Literno
Per chi non la conosce
In campagna
In cui un operaio sudafricano che lavorava raccoglie pomodori si chiamava Nigeria Salmaso go viene ucciso
E in un incontro un po'immaginario
Che però forse nell'immaginario di quello che si potrebbe pensare un protagonista di questo racconto Antonio dice
Qui a villa Literno il razzismo nona diritto di cittadinanza vorrebbe lavare praticamente Limbadi lì il villaggio da questa maledizione
Prima dice Antonio villa Literno la dei problemi nessuno ne era troppo preoccupato
La gente vive con poco dopo l'arrivo degli africani villa Literno ha sempre gli stessi problemi ma si crede o si lascia credere che siano problemi causati dagli stranieri
Ma chi è straniero qui è lo Stato non osa nemmeno farsi vedere
Ecco lei che giornalista scriva così
Lo Stato è assente Roma è assente proprietari delle coltivazioni di pomodori che utilizzano manodopera africana sono assenti
E credo di aver impiegato non degli uomini ma degli attrezzi che non ha bisogno né di mangiare né di dormire né di fare i loro bisogna mi rendo conto che questo può essere anche un inizio fuorviante ma credo che poi
La competenza degli interlocutori che seguiranno sapranno sicuramente correggere questo tiro ciò che questo Paese l'ho visitato così come ho visitato altri paesi proprio perché ho la fortuna di fare delle attrazioni dei giovani democristiani
E posso testimoniare con il grande franchezza che esistono in questi Paesi
Non solo in questo ma anche molti altri
Situazioni in cui lo Stato sembra davvero non esserci
Esistono imprenditori che cominciano a dileguarsi dal Sud anziché hanno cominciato da tempo proprio perché non riescono a far navigare loro impresa oltre i limiti di una piccolissima impresa
Perché se lo fanno succede quello che è successo a Palermo in questi giorni
Allora può essere anche forte ma credo che questo piccolo brano che vi ho letto in qualche modo ci insegni due cose fondamentali una ricorda da prima da Carlo Fracanzani
E cioè la dimensione più che
Europea della povertà
è una denuncia e non so se si può fare la percentuale ma sicuramente esiste non dico forse un quarto un quinto
Dell'Italia dove lo Stato non si manifesta dove lo Stato non è credibile
Dove le istituzioni non sono il punto di riferimento della pubblica opinione ma sono qualcosa che è percepito come assolutamente lontana dai bisogni dalle speranze dalle prospettive della nostra gente io credo che siamo arrivati in alcune regioni d'Italia in alcune zone di alcune regioni d'Italia
In una situazione in cui probabilmente siamo oltre in consente oltre il consentito rispetto ai temi dell'applicazione della giustizia all'ordine pubblico alle garanzie della persona
A una politica anche educativa che favorisca il riscatto di intere popolazioni siamo ai limiti della tolleranza forse si è andati oltre per ciò che riguarda la libertà d'impresa e la libertà di lavoro
Mio amico che studia nella mia città che pesa ma viene da regioni da una regione in cui certamente via questo di come diceva che suo padre ha deciso di chiudere la sua impresa
Edilizia perché sa perfettamente che se va oltre una certa quota di guadagno hanno deve soggiacere a al pizzo deve soggiacere ai pagamenti non autorizzato
Allora
Certamente siamo quasi alle soglie del irrecuperabile ora quest'inizio forte può essere dicevo anche di tipo fuorviante qualcuno potrebbe pensare che io sono venuto qui non a fare
L'interlocutore dalla centrale ma sostenere le cosiddette ragioni del no ecco io su questo vorrei portare invece un contributo molto più sereno io credo che le semplificazioni non facciano bene alla storia civile di questo Paese
Le semplificazioni e alcune tendenze anche aperti anche dentro il mondo giovanile che è vero è forse il mondo all'interno di questo Paese più sensibile alle dimensioni internazionali dei problemi che avverte
Che ogni questione a un campo di riferimento più ampio di quello degli stretti confini geografici delle singole regioni
Però è anche un universo che sollecitato da alcune tendenze di tipo estremista anche di tipo leghista
Però mi pareva di rintracciare sulla questione nord-sud e quello che ho detto prima vorrei riprenderlo subito dopo
Almeno tre tendenze
Che vedo non solo nel mondo giovanile ma sicuramente anche tra di noi vi è una tendenza in questo Paese che dichiara sostanzialmente che il Sud può risolvere da solo i suoi problemi a partire da quello della criminalità
Perché ormai tutto è stato tentato siamo in una situazione di isolata solitudine in cui sicuramente le uniche possibilità di riscatto del Mezzogiorno d'Italia sono degli uomini delle donne dei giovani dei protagonisti della vita del Sud di questo Paese
Vi è anche una tendenza che molto più di più di forse anche più diffusa più radicale
Che dichiara che il Sud è totalmente e complessivamente perduto che ormai l'accelerazione europea ci conduce su strati di competizione e allora che ce la faccia la Falchi non ce la fa non ce la farà mai più
Io credo invece che il Sud dello sviluppo del Mezzogiorno con alcune condizioni però
Se in realtà una grandissima opportunità
Anche per il no visto che sono convinto che l'introduzione di questo Paese né in Europa dell'Italia e in Europa che rischia di entrare comunque male in Europa però passa per il superamento delle condizioni di Maria Rita di alcune zone di alcune regioni del Sud di questo Paese
Questa a patto però
Credo innanzitutto che si finalizza Dino gli interventi nel Mezzogiorno su questioni di grande rilievo infrastrutturale molto precisi e delimitate rispetto alle quali si possa anche fare un bilancio dei risultati
Con grande spregiudicatezza e con grande forza aggiungo credo che questo assunto il Sud è una grande opportunità anche per il Nord valga come seconda condizione se si ha il coraggio di dichiarare che esistono in alcuni Paesi
Del sud d'Italia condizioni davvero il proprio stato di guerra
In cui appunto lo Stato non esiste
Terzo in cui la condizione per la quale occorre che si prenda atto che c'è una società civile che è protagonista di un risveglio ancor prima forse della società politica
Penso ai fenomeni diffusi nel Mezzogiorno d'Italia di volontariato di testimonianze solitarie che purtroppo talvolta finiscono con le pallottole
Le tante associazioni antimafia anticamorra sì forse qualcuna anche strumentalizzata ma a me paiono anche segnali di un tentativo di non assuefarsi ad un clima che è un clima di guerra il ruolo della Chiesa
Che è vero tende sempre a separare le sue responsabilità nel campo civile sapendo che non gli compete direttamente ma è una chiesa che tende a gridare vendetta al cospetto di Dio per tutte le ingiustizie che meritano
Che si gridi vendetta al cospetto di Dio
Allora
Queste condizioni sono secondo me fondamentali così come sono fondamentali
Il le condizioni e non voglio sviare il problema
Credo che ve ne sia una quarta altrettanto importante che si affronti il nodo tra criminalità e mondo politico
Su questo dicendo anche con molta chiarezza
Che è vero esiste il coraggio della denuncia e credo che rappresenti appunto quel segnale di risveglio della società civile
Di una società civile che qualcuno al Nord ma anche al centro dice non essere sveglia in Sicilia in Calabria in Campania in Puglia ma che cosa vogliamo chiedere di più a questa società civile
Che di manifestare come a Capo d'Orlando e come aveva fatto Grassi una controtendenza
Rispetto purtroppo una tendenza ancora più diffusa
Qualcuno usa su questo terreno spesso il paradosso
E vorrei dirti voi vi vorrei dire anche rispetto alle provocazioni che lancia la pubblica opinione anche Orlando che il coraggio della denuncia e l'uso del paradosso funziona condizione che una volta usata la denuncia il paradosso
Si provino le cose che si dicono altrimenti assisteremo nostra civile alla Società politica sempre più disperata
Alla ricerca di non si sa che cosa e magari impotente rispetto alle soluzioni che poi invece richiedono molta capacità di riflessione oltre al coraggio della denuncia
E su questo dobbiamo essere anche credo come Partito Fracanzani faceva prima riferimento a la selezione della classe dirigente alle candidature
Io se non ricordo male con alcuni amici della direzione abbiamo assistito anche in direzione della DC ad alcuni dibattiti sulle candidature
E dobbiamo dire che qualche volta e dibattiti sull'accettazione le candidature diventano un ostacolo forte a dare segnali credibili anche all'esterno
Quando si rimettono nelle liste persone tolte che poi guarda caso dopo le elezioni risultano essere anche imputate
E e lo si fa solo per una logica di composizione tra i gruppi oggi su questo tema credo che la DC debba essere fino in fondo irreprensibile perché altrimenti le candidature
Che trovano coi immediata le candidature sospette che poi subito dopo le elezioni trovano
Così qualche provvedimento della magistratura diventano diventano un segnale irrecuperabile rispetto a una voglia che a questo partito della Democrazia Cristiana di rappresentare ancora
La parte vera di questo Paese la parte che vuole crescere volesse vuole crescere sanamente
Così come vi è il nodo del costo delle campagne elettorali perché non dirlo che le costo delle campagne elettorali
Docente mi su cui dobbiamo riflettere anche all'Assemblea programmatica del partito sono la rappresentazione di un sistema talvolta davvero molto squallido per cui si investe durante una legislatura
E poi si hanno dei ritorni nel momento della campagna elettorale così come il tema del costo del tesseramento rappresenta un'altra forzatura rispetto alla voglia di partecipazione che ha la militanza della democrazia cristiana che hanno soprattutto i giovani della democrazia cristiana e allora credo che in questo senso la proposta lanciata ieri da Fracanzani sia interessante
Sia perché la prima in qualche modo quella del potere agli eletti è probabilmente sarà oggetto di riflessione dell'assemblea nazionale del partito e su questa mi sembra che vi sia un orientamento tendenzialmente favorevole con alcune sacche anche quindi indisponibilità ma che sono largamente comprensibili in un sistema come quello che dice dentro a democrazia cristiana che anche dei radicamenti che è difficile in qualche modo si muove
Così come bisognerà ragionare sui temi dell'autonomia dei movimenti noi con la prossima direzione nazionale se nulla cambia e non vi sono colpi di coda
Avremo l'adesione autonomo al movimento giovanile una battaglia che partita vedo alcuni e sconsiglia l'inazione del giovanile la gestione Lusetti che è partita con la gestione sette si dovrebbe concludere con la prossima direzione azione al partito e con l'approvazione del nuovo Regolamento
Che renderà possibile al momento giovanile di collocarsi dentro i settori della società civile che sono più desiderosi di partecipazione ma che non vogliono sottostare alle regole alle quali occorre sottostare con la politica di questo tesseramento che non ci convince che non ci piace che limitativo della voglia di partecipazione dei giovani che aderiscono alla democrazia cristiano hanno simpatia per le idee della democrazia cristiana
Mi rendo conto che l'autorevolezza degli altri interlocutori
Mi costringe a chiudere questo intervento
Il quale però che quell'assunto fatto all'inizio
Il Sud è una grandissima opportunità per il nord e comunque una necessità la crescita del suo di questo Paese per entrare compiutamente in Europa con quelle condizioni che però abbiamo detto accorre che non ci si soffermasse solo sull'opzione valoriale
Occorre che questo Paese cresca assieme occorre che questo Paese per entrare Europa cresca tutto
Bisogna che si rifletta anche con molta attenzione io le opposte alcune ve ne sono molte altre di condizioni penso all'intreccio tra mondo politico e mondo economico penso a nodi che se volete sono anche più rilevanti più importanti ma su cui interverranno credo anche gli altri interlocutori
Ecco
Bisogna che ci soffermiamo anche sulle condizioni che rendono possibile al Nord e al Centro come forse poi alla fine anche al suo della credibilità di un'operazione politica che rischia di non far credere più della fattibilità neanche la gente del Sud se non è accompagnata da provvedimenti chiari da comportamenti ineccepibili
Ecco su questo
Io davvero vorrei fermarmi dicendo anche che vi è un nodo su cui vorrei stimolare soprattutto gli amici
Fracanzani Guzzetti e Biasutti che in questa tavola rotonda rappresentano in qualche modo se vogliamo il nord di questo Paese vi è un tema anche che io ho rintracciato spesso non è forse di qua questo il caso
Più specifico ma io che ho avuto l'opportunità di praticamente toccare tutte le province d'Italia in questi tre anni diciamo neanche reso conto che viene e non solo per ragioni strumentali
Nel partito al Sud una capacità una voglia di partecipazione che infinitamente superiore a quella che ho trovato in altre regioni specialmente in alcune zone del Nord dove il partito è anche più in difficoltà
Lo si vede anche la partecipazione giovanile convegni che ripeto non sono strumentali a ottenere qualche cosa dalla classe politica o forse non solo da questi non solo per questo ma sono espressione anche di un radicamento del partito tra la gente a me pare che in molte regioni a partire dalla mia che la Toscana il radicamento del partito con la gente non ci sia più
Boh ci sia o sia stato molto ma molto affievolito e questo credo che dipenda non solo dal cosiddetto clientelismo ma dipende anche da errori che possiamo aver compiuto come classe dirigente
Colleghi
Grazie a Perrini vorremmo ora sentire il contributo di Adriano Biasutti sia per
La sua sensibilità personale che conosciamo sia perché Biasutti presidente di una regione di una dimensione quindi locale di particolare significato
Presidente poi di una regione dell'estremo Nord e presidente di una regione che proiettata verso l'esterno verso la dimensione internazionale una terra di relazioni
E anche è il presidente della conferenza delle regioni in questa fase
Ma io ringrazio Fracanzani per avermi dato questa questo opportunità di essere qui oggi non è che io voglia rappresentare in un'attenzione partecipare a rappresentare il Nord contro Sud tentativo è quello di una riflessione comune su problemi che ecco che ci toccano tutti in fondo chiudendo Guerini ha detto una forte verità
Quella di una verifica che noi dovremmo fare in tutte le nostre realtà sulla presa del partito ecco nei confronti delle nostre comunità indipendentemente dalla latitudine in cui si fa questo tipo ecco questo tipo di valutazione io tento di leggere questa questo tema che ci viene posto e compunto dal versante di uno che ha fatto l'esperienza che per me è stata rimanere molto importante come presidente di Regione ormai qualcuno dice da da troppo da troppo tempo sette anni di presidenza di Regione sono e lo sono diventati ecco troppo lunghi di appalti Guzzetti in passato di appalti ha fatto poco
Anche Mancino il presidente di regione nonché Gava c'è stato ecco nel prometeico nella regione ma è per me come presidente di una Regione sullo speciale è stata rimane
Un'esperienza molto importante quello che noi vediamo in questo periodo
E se lo leghiamo anche i grandi fatti internazionali vediamo una forte domanda in termini di rottura in termini di rottura e di fine del e di fine del centralismo quello che sta venendo all'Est
E la rottura dei vecchi Stati dei vecchi modelli e quindi c'è l'esplosione in termini di richiesta forte formidabile di
Ecco di autonomismo che i vecchi Stati centralizzati al di là del sistema politico da cui erano creati
Hanno hanno prodotto hanno prodotto queste
Queste situazioni del nostro Paese
Questa la vicenda che ormai ecco ci sta attanagliando e in qualche caso è anche un luogo comune pensare che al nord si amministra tutto bene
E al sud si amministra ecco si amministra tutto male non è questa la chiave non è questa la chiave di lettura io voglio sgombrare subito il terreno
A me è stato chiesto avendo fatto l'assessore regionale ricostruzione del terremoto del Friuli
Anche in dibattiti confronti che abbiamo fatto il Sud uno recente in Sicilia ecco di precisare ecco queste diversità io
O liceo sempre risposto che non che non credo ad una differenza biologica fra quelli che stanno al Nord e quelli che vivono al Sud
Se mai c'è la differenza legata alle condizioni storiche alle condizioni politiche ma legata in qualche caso anche agli strumenti istituzionali di cui siamo dotati
Noi abbiamo ricostruito spiega una Regione distrutta dal terremoto usando l'arma dell'autonomismo
In primis i friulani volevano fare da soli poi si sono accorti che non potevano fare da soli hanno chiesto la grande solidarietà dello Stato nazionale
Questa gli è arrivata la solidarietà e approdata con forti risorse con grandi indirizzi però la gestione le scelte sono state fatte tutte a livello locale
Questo nel sud non è avvenuto
Questo nel sud non è avvenuto e non sta avvenendo nel senso che di fronte a questi fenomeni lo Stato a preferito ha fatto una scelta di gestione ecco di gestione centralizzata
E quindi di scavalcamento delle Autonomie locali quindi non ha fatto crescere non ha fatto crescere le
Le Autonomie le Autonomie locali e questo è il vero problema del nostro Paese manchi io sono in una situazione sostanzialmente privilegiata rispetto agli anni
Nel senso che gestisco una regione a statuto speciale che speciale come questa dove gli Aldo e siamo oggi per motivazioni storiche
Per altre motivazioni ancora
E sono un privilegiato anche rispetto alle altre regioni del Nord laddove credo dove si è creata una forte protesta ed un elemento di rottura nei confronti dello Stato dello Stato nazionale quindi
Stanno crescendo in modo confuso alcune domande siamo arrivati alle richieste
Ecco di autodeterminazione
Io penso che l'Alto Adige indù chiederà mai se non in qualche dibattito politico e con l'autodeterminazione come sempre come scelta finale penso che neanche gli amici della Valle d'Aosta alla fine chiederanno ecco chiederanno questo perché nei loro confronti lo Stato italiano lo Stato centrale
è stato sostanzialmente e con lo Stato uno stato generoso il problema è
Che in questo momento
Ci sono le articolazioni vere le articolazioni vere che non sono in grado e non sono in grado di auto amministrarsi Guzzetti lo dirà poi è stato presidente di una Regione che ha nove milioni di abitanti
Che da sola
Le cose che noi abbiamo ripetuto molte volte che da sola credo sia la tredicesima o quattordicesima potenza mondiale in termini ecco in termini economici che non ha nessun potere autonomo di di amministrazione che non ha risorse autonome che non ha la capacità di fare delle scelte
E quindi c'è
Questa grossa e quindi c'è questa grossa rottura al Sud e tutto questo ecco viene ancora più più accudito da altre situazioni di maggiore ecco di maggiore marginalità
La proposta
Che quindi viene la proposta che quindi viene fatta che ecco che emerge è la proposta ecco di una rottura di questo Stato di questo Stato centralizzato qualcuno dice verso il federalismo
Forse
Tutti gli autonomisti hanno l'abbiamo ripetuto più volte in cuore il federalismo che probabilmente il sistema migliore oggi ecco di governo di una società complessa e fortemente e fortemente sviluppata
Ma probabilmente la tappa intermedia quella vera e quella ecco di un forte autonomismo dicevo prima che il problema il problema di una corretta amministrazione non sta solo al nord o sta solo al Sud Est anche al Nord
Facciamo un esempio per capirci
Il tema della sanità
Ministro del Bilancio
Che qualche volta esagera in equilibrismi
Quando fa quando ci chiama a discutere sul Bilancio fa delle grosse finzioni nasconde
Nasconde le cifre per cui spiega che la spesa sanitaria e di tot mila miliardi ben sapendo
Che la spesa sanitaria non è quella
Alla fine o metallo alla fine ci si accorge ecco ci si accorge che
Il sistema eccolo utile noi oggi come regioni siamo in questa situazione la prossima settimana ci sarà un nuovo ecco un nuovo grido il grido d'allarme ma il deficit non lo fanno soltanto in Campania
Ora o in Sicilia o nelle Puglie
Anche la Regione Veneto fa dei mille ai mille cinquecento miliardi all'anno di deficit ecco della sanità
Anche la Lombardia
Fa mille mille cinquecento miliardi all'anno anche le miglia che è sempre stata portata ad esempio ecco in termini ecco in termini di capacità amministrativa allora dove sta il problema
Sta al problema laddove non ci sono gli strumenti reali di autogoverno serio e responsabile e responsabile nella sanità come in tantissimi altri settori tra qualche tempo scoppierà il problema dei trasporti
Oggi scopri era il problema della casa in termini di accertamento di come si amministra ecco nel settore e nel settore della casa
Io che gestisco una regione a statuto speciale ho potuto fare esperienze diverse e quando oggi racconto che ho dodici unità sanitarie locali una regione piccola e le ho tutte in pareggio di bilancio nessuno
Ecco nessuno quasi mi crede
Ma non è che noi siamo dei fenomeni abbiamo applicato soltanto le regole dell'autonomia
Le regole che ci sono state consegnate da un sistema ecco da un sistema istituzionale tutto qui ecco il vero problema quindi se questo partito
Che rimane il punto di riferimento secondo me della vita politica di questo Paese non riesce a incanalare il tema delle riforme istituzionali
Sulla sulla logica dell'equilibrio in termini di autonomismo non riuscirà a risolvere il problema di questo nostro sistema e al sud
è questa la mia opinione latine degli interventi straordinari
La fine
Di pezzi di amministrazione guidati a livelli a livelli centrali
Nel Belice quando arrivato il terremoto
Alcuni che pensavano di cambiare anche il sistema politico hanno deciso andate a rileggervi le carte e così hanno deciso alcune scelte illuministiche a livello centrale da Roma
Per cui al contadino della Sicilia che in quel momento aveva bisogno della stalla per per metterci dentro l'acino di hanno fatto il teatro o gli hanno fatto la grande autostrada che non si sa bene ecco dove ecco dove finiva la scelta però fu fatta ecco fu fatta a livello a livello nazionale
Queste sono le logiche
Ecco queste sono le logiche ecco delle del cambiamento e delle modifiche di carattere istituzionale
è possibile questo qui mi collego alla la proposta che versa ieri qui da Fracanzani ma che non è una novità
Lui e altri
Su questo ci stanno lavorando ormai ecco da parecchio ecco da parecchio tempo io non credo
Che si possa risolvere il problema di una riforma istituzionale seria di creare in questo Paese uno Stato delle Autonomie
In modo che poi alla fine non ci sia la guerra fra i lombardi e quella campagna quella Sicilia e che poi in Lombardia si consenta di dare spazio un tizio come Bossi che attacca tutto e tutti
Lamentando che la crisi di questo Paese sarebbe l'uso del resto delle risorse che avviene che viene su se non c'è anche un cambiamento della politica se non c'è anche un cambiamento delle istituzioni in quanto istituzione politica del partito
Se cioè il nostro partito non si modifica e non consente una guida in termini politici non violando il partito nazionale in quanto tale ma consentendo la crescita di partiti
Di strutture di partito a livello a livello regionale questa è la grande
Ecco questa è la grande la grande scommessa
Ma perché il presidente della Cassa di Risparmio deve essere deciso in termini in termini di nomina quello di Treviso o di vicenza
O o di Belluno deve essere deciso a Roma perché il presidente della Camera di Commercio
Di Varese o di Como deve essere deciso ecco deve essere deciso a Roma queste la distorsione del sistema ecco del sistema politico
Perché chi va in lista
Per la Camera o per il Senato deve essere deciso ed avallato a livello nazionale certo
Il Partito nazionale può riservarsi delle regole delle intromissioni delle verifiche ma la società di oggi queste cose ecco non lei
Ecco non lei accetta non le accetta più noi diamo spazio ai tanti Bossi che probabilmente cresceranno nel Paese
E a loro volta ci diceva ma noi le leghe le abbiamo già provate lo insieme a Napoli una grande lega tanti anni fa c'è stata
Noi le abbiamo provate a Trieste
Una grande lega oggi dicono che è scomparsa
Ha guidato la città in maniera tragica con assoluta incompetenza ma era una protesta corale la DC è passata in due anni dal trentasei per cento a Trieste al diciotto per cento
In dodici tredici anni
Abbiamo recuperato l'otto o il nove per cento non di più
Oggi la Lista per Trieste
Il melone come veniva ecco definito ancora il tredici il quattordici per chiamato non conta più niente ma ancora un radicamento un radicamento politico delle dimensioni del Partito socialista
Ecco a livello nazionale sono state totalmente che incapaci ecco incapaci di ecco di amministrare
Però ecco tutto questo va spiegato
E come ha spiegato all'opinione pubblica in termini di risposte istituzionali di risposte istituzionali che sono nelle istituzioni e che poi debbono essere anche
Che poi debbono essere anche calate anche calate nel partito
Noi abbiamo
Ancora alcuni mesi per la fine di questa di questa legislatura
E non sono poche
Alla Camera
Alla Commissione affari costituzionali
Al di là delle beghe sul Senato delle Regioni non il Senato delle Regioni che secondo me è un problema è un problema minore
Sto a fare un'operazione importante a dividere i compiti dello Stato dai compiti dei compiti delle regioni ci dice questi sono i conti dello Stato
Quello che resta e computer regioni può essere un'operazione non elegantissima dal punto di vista ecco costituzionale ma è
Il primo vero tentativo di ripristinare competenze diversificate di stabilire ecco qui le reali competenze tra i vari livelli istituzionali del nostro Paese
A questo deve seguire una riforma del regionalismo seria io credo che se un partito assume seriamente questo problema noi abbiamo il tempo per poterlo fare
E abbiamo il tempo per presentarci alla prossima scadenza elettorale
La prossima scadenza elettorale
In termini seri avendo modificato seriamente le nostre istituzioni ma questo e concludo maggio deve essere accompagnato anche dalla riforma anche dalla riforma del partito per cui spero che la conferenza nazionale che verrà fatta all'interno del partito possa assumere in termini di proposta seria quello che Fracanzani ha lanciato ecco ha lanciato qui ieri e possa essere valutato seriamente dal partito io ho la convinzione ecco che siamo arrivati da questo punto di vista all'ultima spiaggia ed è un'ultima spiaggia che coinvolge nello stesso modo per quanto mi riguarda i problemi del nord come i problemi del sud che senz'altro sono più acuti senz'altro sono più complicati e difficili
Ma la risposta in questo caso può essere univoca
Grazie Adriano Biasutti Nicola Mancino ha fatto una breve ma è significativa esperienza
Di presidente di Regione e anche nel nuovo autorevolissimo incarico che sta portando avanti in questa fase non ha dimenticato la sua esperienza di carattere locale di dimensione locale soprattutto inserisce in questa sua attività di presidente del gruppo senatoriale i problemi istituzionali delle autonomie
In un quadro strategico di grande sensibilità per i problemi istituzionali proprio recentemente è stato presentato un suo volume
Riporta i suoi interventi le sue elaborazioni su questa materia Luís quindi la parola
Ma io vorrei fare una premessa richiamandomi ad una norma costituzionale
Il parlamentare non ha vincoli di mandato e fra i vincoli di mandato certamente però non c'è un vincolo di mandato territoriale
E tento naturalmente è un tentativo di fare un ragionamento di carattere generale
Inserendo la problematica nord sud
All'interno di un disegno riformatore io sono per il primo prima di questo interessante convegno
La ricostituzione della Repubblica
Sembrando mi quello della ricostruzione della Repubblica un po'oltre le intenzioni soprattutto oltre le intenzioni di chi ha voluto fortissimamente voluto questo questo convegno io mi riferisco a Carlo Fracanzani nei confronti del quale ci sono
Antichi rapporti di dei amicizia oltre di di comune sentire
E noi abbiamo un grosso problema
Che se
Ce lo trasciniamo
Per per i tempi lunghi creerà grossi contraccolpi all'interno del nostro Paese ed è un problema irrisolto
Dai tempi della immediata entrati in vigore della Costituzione nonostante a distanza di tantissimi anni nel mille novecentosettanta abbiamo dato vita ad un'attuazione costituzionale quello della creazione delle regioni di diritto comune
Ecco il tema delle Autonomie vere
Il tema delle Autonomie vere non è il tema della individuazione
Dissi pazzi di competenze
Da assegnare
Ai vari livelli istituzionali sub nazionale semmai gli è il tema di una riconsiderazione di carattere più generale
Intorno al ruolo che può venire
Il governo centrale il Parlamento e il ruolo che invece devono avvenire le autonomia
Nonostante progressi notevoli che in questo settore si sono registrati
Tuttavia esistere una tendenza alla conservazione
E c'è anche un'altra tendenza che quella al recupero anzi la tendenza al recupero da parte del Parlamento centrale è maggiore della tendenza alla conservazione
Il tema diventa quindi interessante
Ma diventi interessante facendo un'analisi un po'spregiudicata
Cercando di vedere che cosa non va
All'interno del nostro Paese nei rapporti istituzionali
Non va il rapporto Parlamento governo
Perché non avendo risolto nella Carta costituzionale un ruolo vero e autorevole del governo
C'è una continua mediazione fra Parlamento e governo circa gli spazi di intervento del Parlamento da una parte del governo dall'altra
E molte delle competenze del governo sono fatte proprie dal Parlamento anche attraverso le Commissioni bicamerali d'indagini di inchiesta o attraverso interferenze propria del Parlamento su compiti specifici del governo prendete le nomine
Di competenza del governo che devono passare attraverso il filtro del parlamento che ha una funzione diversa che è quella di fare le leggi
Che quelle di dare l'indirizzo al governo è che quello anche e soprattutto di controllare il governo quello del controllo è un istituto sconosciuto
Alla grande maggioranza dei parlamentari diciamo sconosciuto complessivamente dal punto di vista istituzionale perché è tutta una diciamo un campo vasto cui la dottrina ha dedicato scarsa attenzione rispetto al quale anche il Parlamento non ha avuto mai la possibilità di un esercizio di un esercizio corretto
E l'altro aspetto è quello di un corretto rapporto fra centralismo e autonomismo
Forse noi abbiamo imboccato una strada
Che però presenta molte insidie
Quello del ribaltamento
E abbiamo fatto un'operazione esattamente eguale ma anche a sei di origine di portata diversa come abbiamo fatto con la centoquarantadue la legge delle Autonomie
Prima i consigli comunali erano competenti su tutto era in Giunta erano competenti su un poco soprattutto in termini di competenza per valore
Con la legge sulle autonomie locali
Si sono ribaltate le competenze si è detto il consiglio comunale a determinate competenze che sono quelle fondamentali naturalmente perché compito del consiglio comunale
Governare di Indirizzo e quindi la politica di sviluppo della comunità è compito dell'esecutivo e quindi dal governo degli enti locali quello di dare attuazione beh questa operazione si sta tentando di portare avanti sul piano Maroni parlamentare ma con alcune confusioni anche dal punto di vista sistemico
Cioè si dice lo Stato ha determinate competenze e si indicano le competenze tutto il resto che non è attribuito allo stato è di competenza delle regioni
Questo spartiacque
Non può non trovare consenziente alla Democrazia Cristiana perché è giusto che sia così abbiamo sempre detto anche se non abbiamo potuto attuare e qualche volta non abbiamo voluto attuare
Uno spartiacque che serva a stabilire che cos'è dello stato e che consente alle Autonomie
E se noi pensiamo alla politica della giustizia
Alla politica della difesa
Alla politica fiscale
Alla politica delle relazioni internazionali
Io dico anche alla politica della scuola sul piano generale questo è un punto da Avvenire dà conto quando andiamo poi a fare le discipline sul piano delle corretto rapporto Stato-Regioni
Beh poi alla fine tutto il resto può essere attribuito come spazio di d'intervento e di governo all'istituto regionale
E ci si muove lungo questa questo itinerario
E io mi auguro killer speciosità
Che spesso si registrò lunedì rapporti bicamerali cessino non come d'incanto
Ma attraverso il buon uso
Della ragione
Della ragionevolezza della prudenza dell'equilibrio
Perché se si vuole strafare voi si corre il rischio di un fare niente
Perché non è questione minore
Quella di definire il compito di uno dei due rami del Parlamento
è questione della massima importanza
Che ci portiamo dietro
Dall'attuale dalla costruzione della carta fondamentale della Repubblica fino ai giorni ai giorni d'oggi
C'è bisogno del Senato c'è bisogno del del monocameralismo c'è bisogno del Senato delle Regioni
C'è bisogno di un Senato a composizione mista e questo è un problema fondamentale ma io non voglio discutere di questo problema entrerei probabilmente in un dettaglio
Tecnico-giuridico che estraneo a voi alla ragione anche di questo seminario seminario di studi
La questione vera
Che davanti alle regioni
è il ruolo e la natura delle regioni
Cioè le regioni una volta assunte competenze di carattere generale sia pure residuale rispetto a quelle attribuite allo Stato
Sono onnipotenti
Possono fare tutto
O devono invece fare quello che secondo un disegno strategico di carattere costituzionale viene deciso da Roma
Cioè a livello parlamentare
L'autonomia organizzativa è fuori discussione
L'autonomia politica e fuori discussione
Però quello che non ci soddisfa
Ed è la ragione di questa tendenza al recupero delle funzioni da parte del centro
E l'uso smodato della gestione che le regioni hanno fatto fino ad oggi il rispetto al morbo vere di utilizzare gli enti locali province e comuni in termini di attribuzione di gestione delle funzioni amministrative
Se facciamo questo
Noi disegniamo un team
O di ordinamento costituzionale che viene incontro ai problemi della gente
Biasutti ha toccato un punto
Rilevante nella sua riflessione
Sia pure con una legge di emergenza quella sul della ricostruzione
Del Friuli
Cioè noi abbiamo puntato sulle Autonomie questo è stato il suo ragionamento
E il Parlamento nazionale quando si è trattato della Sicilia
O della Campania della Basilicata ha fatto un ragionamento appena appena un po'diverso
Poteva essere fatto lo stesso ragionamento probabilmente per la Basilicata
Lo stesso ragionamento non poteva essere fatto né può essere fatto tuttora
Per quanto riguarda la campagna Io sono un campano
Perché ognuno conosce i difetti di casa propria
E sa quante lentezze ci sono a livello di istituto regionale
E quindi la scelta del legislatore stava a metà strada a favore delle autonomia per quanto riguarda la ricostruzione privata
E a favore dello Stato centrale per quanto riguarda lo sviluppo
Forse sarà stato anche un errore
Perché io condivido la tesi di quelli che dicono che quando c'è paura dell'acqua chi vuole imparare a nuotare deve andare in alto mare deve fare un tentativo se impara impara se non impara non impara
E questo vale questo vale anche questo vale anche per le Autonomie istituzionali
E perché mai dietro alla difficoltà o alla paura
Non ci possono poi essere spiegazioni uno trattiene perché qualcuno non è in condizione di votare
Io ho sempre ritenuto che in un rapporto armonico sul piano istituzionale esiste la cosiddetta surrogazione
Se è un livello istituzionale non è in condizione di andare avanti c'è qualcuno che si deve sostituire a questo livello istituzionale
Quando abbiamo fatto la legge sulla presidenza del consiglio abbiamo attribuito al governo questa funzione
Di surroga
Ebbene se quel bambino che buttate in alto mare non sanno dare di mettiamo almeno il salvagente e il salvagente si chiama attività sostituto Oria da parte dello Stato nei confronti di chi è lento ma chi è lento non ha il diritto di chiedere che il passo degli altri
Che può essere più veloce no non abbia una andamento normale perché bisogna consentire anche di fare il proprio il proprio percorso
Beh se alla Camera
Non viene corretto
L'impianto che è stato dato io lo dico ad Antonio e so che Antonio
Condivide questa impostazione compiere corretto
L'impianto che è stato dato ribaltiamo le competenze diamo tutto alle regioni però rendiamo sopra nelle regioni di decidere se le funzioni amministrative le devono esercitare loro le devono esercitare gli enti locali questa legge non passerà mai
Almeno non passerà al Senato della Repubblica
Perché noi siamo convinti che l'errore fondamentale delle regioni parlo delle regioni di diritto comune
è stato quello di a vere accentrato in sei
Diventando elefantiaca
E quindi creando un neo centralismo regionale che fa da contrappeso rispetto al centralismo statale noi dobbiamo abbattere i due centralismi ed all'epoca dell'abbattimento dei centralismi
Le Autonomie arresto ad autonomie
E non dipendono indipendentismo mi o separatezze
Se siamo previgenti come classe dirigente guai a immaginare che noi possiamo d'aroma governare i servizi e molte volte anche le risorse
Io so che questo è un ragionamento un po'ostico
Dopo di me dovrebbe parlare Guzzetti
E Guzzetti adesso deve anche spiegarci come mai storicamente essendosi essendoci stato un lombardo veneto
è oggi semmai possiamo dire che c'è un veneto lombardo
Cioè si rovescia la posizione come che nel Veneto
Si crea lo sviluppo è una condizione ottimale
Della vita dei cittadini essi conserva il legame con del l'unico partito democratico popolare nazionale cornice che c'è
Eccome che invece in Lombardia sorgono i localismi
Nonostante la ricchezza a giudizio diciamo non soltanto italiano ma anche diciamo internazionale la ricchezza risieda in gran parte dei grandi colossi degli apparati produttivi del della Lombardia
Dobbiamo capire queste cose perché chi nude seminario di studi fare soltanto delle affermazioni Apple scappar via significa che ognuno di noi resta con le proprie opinioni
Io dò una spiegazione
Intorno facendo ruotare il mio ragionamento intorno alle colpe di Roma
Ma non credo che tutte le colpe siano soltanto di Roma
E credo che abbiamo anche noi delle responsabilità
E allora se la delega diventa obbligatoria
La delega delle funzioni amministrative
La Regione non perde il controllo del territorio
Perché l'indirizzo e il coordinamento in materia di tele che appartiene sempre al delegante e quindi alla Regione
Se qualcuno non ce la fa si ritira la delega
Se qualcuno zoppica bisogna dargli la stampella per farlo camminare un po'più velocemente ma questo sempre sotto la guida della Regione
Ecco quello che io dico dal punto di vista istituzionale che cosa noi dovremmo creare e allora si spiega anche come e perché diventa a mio avviso di tutto attualità
La riflessione di Carlo Fracanzani regge un partito nazionale rispetto ad una ipotesi di suddivisione
Di forte suddivisione di competenze a livello regionale
E noi il segretario regionale della Democrazia cristiana l'abbiamo avuto ab immemorabili
Anche quando non c'erano le regioni ma non aveva funzione non aveva a ruolo non contava niente non si sapeva neppure chi fosse
E per
Credo che anche oggi ci sono enormi difficoltà nonostante le regioni però io non lo stato delle Autonomie non si vede come la Democrazia cristiana possa rimanere centrale
Ho soltanto centrale
Ecco io non credo che noi possiamo rinunciare al ruolo d'essere partito nazionale
Perché la nostra specificità
Una democrazia cristiana del sud
Ho una Democrazia cristiana del centro per usare il linguaggio delle leghe o del Nord a parte già le diversità del Nord la Liguria diversa dallo dal Piemonte il Piemonte diverso dalla Lombardia la Lombardia profondamente diversa
Dal Veneto io dico quando parlo del Veneto parlo di tutto
Su ecco ma anche all'interno del sud e voi immaginate come si fa a pensare
Ad una accentuazione di carattere autonomistico senza un cervello centrale un motore centrale che dia un indirizzo di carattere generale
Fracanzani ha fatto accenno alle solidarietà
Per guardate che la solidarietà
In questi ultimi tempi
Soprattutto sotto l'incalzare delle righe che crea panico in alcuni parlamentari lei solidarietà stanno saltando
E saltano guardate io non voglio dimenticare niente
Ma quando noi ci troviamo ed è stato qualche giorno addietro sette otto giorni fa in un altro convegno e ci troviamo di fronte a un'impressione di chi sa qual intendi migliaia di miliardi di risorse sono dirottate inutilizzate o preda della camorra o della mafia
Per noi dobbiamo stare con i piedi a terra l'intervento straordinario si va riducendo sempre di più
Lo vogliamo togliere io non ho nessuna difficoltà Biasutti
Perché in questi termini cioè nei come risorsa aggiuntiva del sette per cento del cinque virgola nove per cento come Stato nell'ottantanove del novanta l'intervento straordinario inganna soltanto l'informazione della dell'opinione pubblica e ritiene che chi sa quante migliaia di miliardi siano stati dati mentre non sono stati perché l'intervento straordinario è servito a coprire la fiscalizzazione degli oneri sociali epiche e anche do oltre la fiscalizzazione degli oneri sociali ci sono state tutte quelle sospese sociali
Derivanti soprattutto dalle difficoltà dell'impresa io spento
Gli avviarmi verso verso la conclusione
Beh in un rapporto popolazione territorio mezzogiorno e il trentasei per cento
La spesa ordinaria del mezzogiorno e del ventitré virgola due per cento del ventidue nell'ottantanove del quattordici per cento nel novanta cioè noi abbiamo una profonda diciamo riduzione probabilmente dovuta anche ad una incapacità di ordine locale gli amministratori le difficoltà alla pubblica amministrazione che non funziona allora la solidarietà come può funzionare
In un sistema profondamente autonomistico con un centro che sia davvero forte e faccia da riequilibratore rispetto ad alcune alcune situazioni perché delle due l'una
O noi ci inseriamo nell'unica velocità della Comunità economica europea
E ci possiamo inserire soltanto unitariamente avendo questo stato unitario da Milano a Pantelleria
Oppure Bobby diamo poi dare sfogo agli invii individua indipendentismo
E qui poi sovviene quello famoso rigo
Discorso delle riforme istituzionali il referendum cosiddetto propositivi io sono contrario non tanto perché come andrà a finire non so tra un Governo eletto direttamente dal Parlamento quindi il governo del premier il governo del cancelliere la repubblica presidenziale vince la prima ipotesi quella democratica cristiana io sono preoccupato
Che una volta introdotto sul piano costituzionale il referendum propositivo noi un siamo capaci di dare alla politica un respiro diverso portando in Europa tutto intero il Paese oppure sarà inevitabile la disaggregazione del Paese
E poiché credo che tanti anni di storia
Dal mille e ottocentosessanta in poi
Hanno fatto l'Italia una anche se diversa
E la diversità e culturale la diversità è dovuta alle specificità la diversità è dovuta e dovuta alle radici io sono autonomista perché credo profondamente nella specificità
E la specificità è il dato dell'autonomia cogliere le vocazioni le attitudini le culture
La peculiarità delle culture
Se questa è proprio compito della disaggregazioni in questi termini dello Stato ma lo Stato deve essere uno e la Democrazia cristiana non può che essere uno ed una sola anche se articolata sul territorio con possibilità di collegamento
è certo il Veneto si può collegare tranquillamente ove lo ritenga con la parte friulana
Come si può collegare con la Padania
Come il Mezzogiorno si può collegare con altre con altre regioni l'Abruzzo le Puglie il la Campania ma si possono fare tante di quelle operazioni nell'autonoma gestione delle linee politiche
Però all'interno di una linea principale che non può che essere nazionale
Ecco perché Nord e Centro Sud sono falsi problemi
è il l'inseguire del localismo
E localismo un giorno dovrà pure scontare un peccato di presunzione quello di risolvere i problemi senza radici senza cultura
Senza la possibilità di vedere unitariamente il problema di un intero territorio intero territorio nazionale
Ecco ed io mi avvio alla fine per dirvi che
Ci sono problemi seri certo
Lo vedremo alla ripresa
Ma io non vorrei ecco qui ci sono
Due deputati tre deputati anzi di grande diciamo prestigio personale oltre che di grandi responsabilità
C'è c'è c'è Gava che è presidente dei dei deputati c'è flagranza Ance Mattarella
Beh noi sul piano parlamentare vogliamo fingere di vincere o vogliamo vincere
E io lo dico ai componenti della commissione Affari costituzionali perché se mettersi d'accordo sul saliste comunisti significa fare quel guazzabuglio che sia fatto
Con nella ipotesi di un Senato che non è delle Regioni nella definizione ma che sostanzialmente delle regioni
Ebbe noi in questo modo perdiamo le grandi battaglie perché l'autonomismo l'abbiamo portato avanti voi la nostra radice struzzi Anna ci porta all'autonomismo gli altri
Sono venuti dopo
Anche i socialisti sono venuti dopo non parliamo poi dei comunisti comunisti che hanno avuto la ventura di governare tre grosse regioni significative strategiche
E che probabilmente sono stati anche la causa di questo diciamo di questo ritardo nell'attuazione nell'attuazione delle regioni sono autonomisti diciamo di seconda battuta
Ha poi non ha importanza l'essere diventati un essere stabili importante che io e anche quelli che sono stati come la Democrazia Cristiana uno Orino
Questo ruolo che hanno sempre avuto
La loro appartenenza ad un partito popolare e nazionale di ispirazione di ispirazione struzzi hanno voi dobbiamo evitare ecco guardate finita la la stagione delle vacanze comincia quella della della riflessione
E beh insomma io dopo sono vive anche perché ho fatto la velina per qualche Amico giornalista che è presente
Io ero uno di quelli che riteneva che la Grazia Curcio
Poteva anche essere data come atto di clemenza individuale ma inseriti in un contesto politico non doveva non se ne poteva proprio parlare ho fatto polemiche su questo piano ma non sul piano personale ho fatto polemiche nel me
Vi sono anche tra me e me
Congratulato col ministro di Grazia e Giustizia per avere messo alcuni paletti
Per dire quali sono le competenze
Per dire che il potere appartiene al Capo dello Stato ma poiché c'è anche la grazia di ufficio la proposta può essere sempre avanzata dal ministro poi mi sono meravigliato che il ministro potendo avanzare una proposta ma col capo dello Stato che è sempre arbitro se concederla o non concederla poi alla fine si è ritenuto titolare di un potere
E avendo fatto una dichiarazione io o radiato come tanti asini perché così siamo stati definiti i raggi degli asini
E poiché c'è questa felice conclusione io dico
Che il raglio degli asini certamente ha prodotto
Un risultato maggiore del mille rito più splendido del più nobile destriero grazie
Grazie a Nicola Mancino Giuseppe Guzzetti
Ha avuto un importante neanche lunga esperienza di presidente della regione Lombardia e con coerenza continua anche in una dimensione diversa in Parlamento a portare avanti il suo impegno autonomistico anche recente abbiamo fatto condotto un impegno comune
Senato Camera sul problema della finanza locale e non in termini di lassismo ma in termini di responsabilizzazione e adesso anche ricoprì il ruolo di responsabile problemi istituzionali e della DC e ha avuto una parte notevole nella elaborazione delle due proposte in questa materia da Democrazia Cristiana lui la parola
La ringrazio anch'io l'amico Fracanzani di questo invito e di un'Assemblea soprattutto di giovani molto affollata
Quale raramente soprattutto dalle nostre parti si vede il testimone a fare
Una serie riflessioni se il tempo molto tiranno
Non ci costringe a lasciare soprattutto alla vostra intelligenza di completare le affermazioni
Che io farò sui temi che sono oggetto di questo nostro incontro anche perché sia l'intervento di via su ticket della amico Mancino
Hanno toccato in larga parte argomenti che io condivido in particolare
Per la parte che l'amico Mancino ha detto della riforma
Delle regioni del mica bicameralismo che attualmente si discute alla Camera dei deputati in aula
Intanto io partirei da un dato
Che in una sede politica di partito noi non possiamo non richiamare anche se oggetto di quotidiana
Come dire richiamo nella stampa nei dibattiti eccetera noi siamo in un momento di grande crisi dei rapporti fra cittadini e istituzioni e in particolare fra cittadini e partiti
Questi tra crisi sia una espressione evidente e clamorosa
Al nord ma non è meno forte al Sud perché se sommiamo a chi non va più a votare a chi vota scheda bianca chi mette una parolaccia sulla Scheda a chi voti leghismi impazziti al nord
E all'alta percentuale pure di assenteismo schede bianche schede nulle al sud
Ci rendiamo conto che questo il punto politico dal quale partire
Per le analisi che anche a riguardano problemi di carattere istituzionale rapporto
Stato-Regione regioni enti locali problemi di un Paese che ha storia tradizione cultura realtà sociali economiche istituzionali molto diverse come farà a nord e sud
Allora intanto occorre non perdere mai di vista
Che la crisi di questo rapporto fra cittadini e partiti cittadini istituzione richiederò detto benissimo l'amico Mancino di collocare questi nostri discorsi
All'interno di un progetto di riforme istituzionali
Che attengono ai rami alti dal Parlamento parlamento e governo
Che attende grandi Remo intermedi le regioni agli enti locali grammi cosiddetti basi non con un contenuto riduttivo la riforma di carattere Turani in definitiva consentire al cittadino
Di potere contare
Consentire al cittadino che la sua volontà non sia
Una delega in bianco addirittura qualcuno questa deve teorizzare la teoria delle mani libere dateci i voti e poi di utilizzare Emo al meglio come conviene a noi dicevo un cittadino che si estranea sempre più per questa ragione
Perché si rende conto che il suo voto non conta viene utilizzato Secondo le strategie o le o le ragioni di qualche partito che magari è marginale quindi conta di più e quindi lo fa pesare e non secondo le reali volontari gli interessi che il cittadino esteri perché non è vero che non che il Tirreno non vuol partecipare
Anche le forme degenerate
Di partecipazione politica come sono i localismi impazziti vi do un primo dato che voi conoscete benissimo la lega lombarda
A un elemento preoccupante per minori
Gli attivisti più scatenati i più attivi non sono quelli che hanno cinquant'anni quarant'anni sono i giovani che sono i propagandisti della lega non va o ci motiva giustamente che c'è un grave culturale di qualunquismo la politica i giovani eccetera eccetera però il dato è questo
Allora io credo che anche questi nostri discorsi vanno collocati avendo come riferimento questo dato dalla crisi della politica e del fatto gli sia stato detto io mi ripeto che
Dopo oltre quarant'anni
Di attuazione della Costituzione o di non attuazione di parziale attuazione
Dopo uno sviluppo positivo e di consolidamento la democrazia in questo Paese siamo al dunque è che questi rapporti fra centro e periferia fra aree del paese sono andati in crisi e oggi si è alla ricerca di una risposta
Che consenta
A questa crisi di essere superate e di recuperare un rapporto forte che la ragione di
Solidità della democrazia che vive sul consenso qualora più consenso Vaccaro finisce in cose pericolose un rapporto forte fra cittadini e istituzioni
Dico subito per togliere il campo parlando di questi temi ed essendo uno del Nord c'è un rischio di grande equivoci e poi ci sono anche quelli che hanno interesse l'equivoco a rafforzarlo strumentalizzarlo far vedere che sembra io credo che intanto bisogna dire con grande chiarezza
Che nessuno al nord
Salvo idealismo impazzito ma che strumentalizza l'argomento ha mai pensato che si debba spaccare il Paese in alcuni pezzi che ci sia un problema di come dire di regioni più forte che devono andare in Europa e alterare del Paese che essendo più debole vadano dove vadano tanto non ci darà anche per questo è una balla questo non è vero
La ricostruzione e lo sviluppo industriale in Lombardia è stato fatto sulle forti migrazioni che sono venute dal Sud e che hanno consentito per esempio la mia regione la mia provincia di riprendere il settore preme il settore tessile della stamperia e Chiesa recettore dell'inizio a noi il Lombardia questo bisogna dirlo con grande chiarezza
Lo dobbiamo al fatto che l'immigrazione è stata indispensabile assolutamente necessaria perché diversamente non avremmo raggiunto i livelli
Molto alti di sviluppo industriale eccetera che abbiamo toccato in questi anni
E anche vero bisogna dirlo seppure non è accettabile certa polemiche viene fatto nei confronti dell'economia rinuncerò se è vero che se rispetto al Sud
Abbiamo avuto gli interventi straordinari poi con l'indicazione di Mancino ha fatto circa la consistenza noi abbiamo avuto forti interventi
Sul piano delle risorse pubbliche perché la ristrutturazione nei grandi comparti industriali
In crisi dalla siderurgia il chimico l'Autobot e tante altre cose avviene attraverso ammortizzatori sociali che utilizzano risorse pubbliche quindi questo bisogna dirlo con grande chiarezza perché se no facciamo una polemica
Molto stupida che nona
Così come io sono convinto che facendo dei ragionamenti seri
Non è che al Nord si fa polemica circa l'utilizzo delle risorse destinate al Sud
Io credo che si fanno quelli che hanno sale in zucca cervello intese Fano funzionare le meningi
Se mai fanno un discorso
Di modalità di utilizzo delle risorse o di sperpero delle risorse al sud e di condizionamenti difficoltà che talvolta si incontrarono per le aree più avanzate del Paese che hanno una reale oggettiva penalizzazione da certi meccanismi di funzionamento comincio
A dare una prima considerazione alla domanda che mappato il presidente amico Mancina dicendo spiega c'è un po'perché in Lombardia se definiti dove siete finiti
Questa è già una prima indicazione io sono convinto che
La lega
Il leghismo non si batte con in più uno
Perché alle dieci questioni che pone la lega sul piano concreto di queste liberali udienza togliere risolve tutti e dieci tiene pongono altre dieci e quindi a una rincorsa
Che si perde ecco perché la premessa di tutte queste nostre considerazione è un recupero forte dalla politica la lega la presenza alla forza etc perché si è inserito in un momento di grande crisi della politica
Della politica nazionale ma parlo della crisi per esempio che la capacità di fare una politica fiscale equa è una politica fiscale che colpisse che colpisca la grande la grandissima evasione fiscale
Una politica nazionale sul piano economico dello sviluppo che consentisse uno sviluppo diffuso e generalizzato del Paese
Non penalizzando le aree forti e non portando nessun beneficio alle aree deboli o in difficoltà
Una pubblica amministrazione che nella crisi che nella difficoltà che è finisce per penalizzare maggiormente
Le aree avanzate del Paese che hanno dei costi aggiuntivi reali negativi per cui il confronto per regione come le nostre
è con l'Europa e quindi c'è una pubblica amministrazione nel suo complesso non funziona
Voi capite che gli esiti negativi per queste realtà che competono direttamente con sistemi amministrativi con pubbliche amministrazioni
Molto avanzate efficiente moderna il confronto è immediato e la ribellione
E poi il voto sbagliato che la risposta sbagliata ad un problema reale abbiam fuori col voto che viene dato alla lega quindi amiamo questi de realtà
Che non si risolvono insisto su questo concetto rincorrendo la lega sul terreno delle sue rivendicazioni spicciole
Ma o delle infrastrutture che vanno realizzate
Si incomincia a battere la lega facendo biopolitica
Dando una risposta politica ai problemi del Paese
Facendo vedere che c'è ad un tempo la capacità della politica nazionale di dare una risposta ai problemi del Paese anche ecco che si inserisce il tema nostro anche dando una risposta adeguata alla esigenza di autonomia
Alla esigenza
Di regionalismo sostanziale che oggi dice nelle nostre regioni
Si dice dice Guerrino ma sembra noi che al sud c'è più partecipazione politica Bardia duecento questo credo che sia anche in parte vero ognuno ha le sue esperienze le nostre esperienze partito potrebbe portare accodarmi a Regione Lombardia non mi soddisfano
Lo dirò dopo parando il partito alla fine questo è anche vero però dico a Guerini nelle nostre regioni è minore o del tutto scomparsa la mediazione politica
Il cittadino rivendica certe cose come dei diritti non come il bene fila la graziosa concessione del sindaco del presidente alla Regione procede la Provincia dell'assessore quindi qui l'istituzione il funzionamento delle istituzioni la capacità delle istituzioni di dare risposte complessive alle esigenze della comunità out della società
E su cui e su questo punto che si misura
Il consenso politico o il dissenso politico e Bossi Segni servitori
Ma allora noi a questi problemi non possiamo rispondere dicendo solo
Che qui le cose non vanno perché noi politici a dove stiamo io sto in mezzo alla gente tutti i giorni continua a fare di Bati incontri sono in mezzo alla gente però se le istituzioni non funzionano
Se la politica non riprende questo profilo alto se le cose nel Complesso non marciano e Bossi non solo Autry gli esiti cauto ma questo va avanti guadagna ancora voti
Dicevo qui si inserisce il problema delle regioni del problema delle Autonomie Chopard faccio alcune rapidissime considerazioni
Nelle nostre regioni
Nelle regioni del Nord
Il sistema delle Autonomie
è un sistema
Che il cittadino un misura immediatamente
è un sistema che il cittadino giudica immediatamente
E allora non possiamo
Come partito e a livello nazionale continuare a fare delle cose a metà io faccio degli esempi così ci capiamo
E ci rendiamo conto a mio parere naturalmente questa è la mia opinione contributo questo dibattito dove si annidano alcune delle cause della crisi istituzionale
Che in queste regioni
Accentua il distacco fra cittadini e istituzioni non abbiamo l'ha fatto una riforma delle Autonomie Locali dorato all'amico caro che come ministro degli interni
Credo di non fare un'espressione di piaggeria o se dico che questa riforma
L'abbiamo portato a casa con un grande impegno della DC dei suoi gruppi parlamentari due relatori più democristiani ma di un ministro degli interni che ha deciso questa riforma di farla
Non è vero che non si fa la riforma in Parlamento quando le riforme si vogliono le vuole il governo ne vuole la Democrazia Cristiana costringe gli altri partiti a venire avanti su queste riforme la riforma delle Autonomie locali oggi
Una riforma importante molto tanta però
Se questa riforma
Importante si limita la parte istituzionale
Che è importantissima abbiamo spazzato via ma un quarant'anni di centralismo abbiamo spazzato via leggi del mille ottocentosessantacinque novecentotredici novecentoquindici novecentodiciassette
E le date mi sembrano significativa rispetto al mille centonovantuno
Ma dico se varata la riforma istituzionale
Gli statuti che sono la caricano di una giusta maggiore partecipazione
C'è la reazione
Decisa vino prima ancora che l'amministratore le cose abbiamo fatto una buona riforma ma all'esito è un cittadino in polemica con l'istituzione perché l'autonomia non è divisibile
C'è o non c'è c'è l'autonomia istituzionale quello che abbiamo fatto con la centoquarantadue ma c'è l'autonomia di organizzazione di gestione cioè l'autonomia delle risorse bisogna consentire che l'autonomia nel suo complesso
Responsabilizzi gli amministratori e i cittadini non sudditi perché l'amministratore ha buon gioco a dire io vorrei fare tante belle cose ma se non mi danno i soldi
Oppure ricercare nell'alibi terzo Roma magari le responsabilità il superamento delle proprie responsabilità di amministratore
Quindi questo è un esempio
Preciso puntuale noi rischiamo di fare di una riforma importante avanzatissima un elemento negativo
Di boomerang rispetto del cittadino che abbiamo illuso di potere partecipare di più di avere migliori servizi di avere enti locali più efficienti
Più efficace l'azione amministrativa ma l'esito concreto pratico immediato sul servizi sull'attività sul funzionamento di essere di essere negativo
Lo stesso dicasi per le regioni
Noi stiamo facendo una riforma lo dico all'amico piaciuti ma sono cose che ci siamo già detti
A quattrocchi pubblicamente in convento
Cioè questa riforma regionale che sta venendo avanti al Senato di cui alla camera di cui ha già parlato all'amico Mancino
Per la parte che attiene ai rapporti Regione enti locali io condivido parlando anche avuto criticamente il fallimento della riforma regionale
A due ragioni molto precise
Il centralismo statale
Del parlamento innanzitutto io in questi prima questi quattro anni di esperienza da senatore devo dire che l'esperienza più sconvolgente rispetto a questi temi
è che non c'è legge dove non ci sia un forte recupero
Senza la rivista rispetto al dato di autonomia che alcuni alcuni provvedimenti di legge seicentosedici trecentottantadue avevano stabilito come punto molto avanzato
Ma accanto questo centralismo c'è stato il parlo della Lombardia una delle cose di cui mi rammarico e dopo otto anni di presidenza che non sono riuscito a fare è stata la legge sulla deriva legge sulla Telegatti è rimasta lì per anni approvata dalla giunta
Che il gruppo democristiano permessi M&G ha voluto già perché perché un'organizzazione delle regioni che da molti che dà a tutti i poteri al consiglio regionale alle commissioni consiliari è chiaro che il primo a ribellarsi e la delega e il consigliere regionale non l'assessore che un po'di orpelli del potere e di strumenti del potere era quindi queste a un'altra degli vizi di origine della nostra esperienza regionale ma detto questo oggi siamo ad una riforma regionale
Che sembra rivoluzionari avanzatissima
E nella ridefinizione delle funzioni delle competenze dell'UE
Ma chi ha un punto di caduta che è molto simile a quello degli enti locali
Non ridefiniamo le competenze rovesciava il criterio stabilendo le funzioni dello Stato e quelle delle regioni
Diamo anche tutta l'istruzione certo la ricerca scientifica e distruzione nel citare le regioni ma se a questo non Tien dietro il fatto che con le funzioni bisogna dargli le risorse il che vuol dire che con quello schema
Si cambia Shoah stanzi al menti del sistema tributario e fiscale italiano e orsi dice
Che tasse e tributi nazionali quote consistenti passano alle Regioni oppure avremo fatto la maledizione delle regioni perché almeno qui con quanti riporta agli anni scolastici si avviano
Con questa riforma
La più parte delle regioni non avvierà anche anni scolastici perché personale risorse eccetera allora io credo
Che
Un partito come la Democrazia Cristiana su questi temi deve essere molto chiare molto preciso io sono d'accordo su una revisione
Delle funzioni delle Regioni in termini molto più preciso puntuale evitando la conflittualità fra Stato e regioni sono anche d'accordo che si fissino
In modo più preciso
I termini delle competenze legislative le cosiddette leggi organiche prima le chiamavamo leggi quadro e l'attività legislativa regionale
Ma se mi consentite io credo che molto più opportunamente oggi noi dovremmo utilizzare questa riforma perdonare alle regioni
Competenze e capacità politiche in un momento di crisi delle istituzioni sono molto pia
Noi oggi abbiamo le regioni che sono molto più arretrate Rispetto agli enti locali in termini per esempio di controllo
Controllo sull'attività amministrativa le Regioni controllo sulle leggi regionali io sono per l'abolizione di tutti questi controlli le sedi sono la Corte costituzionale se ci sono conflitti legittimità se ci sono conflitti con lo Stato nel merito ministeri
Altre Regioni la sede del Parlamento come la Costituzione stabilisce quindi la necessità di ridare una forte autonomia responsabilizzazione gli amministratori regionali come abbiamo fatto per gli enti locali
Sono perché nella riforma delle regioni si inserisca con molta chiarezza la piena autonomia degli statuti a decidere in materia di sistemi elettorali regionali
Di forme di governo regionale
Di numero del consigliere regionale di incompatibilità oltre a quelle previste dalla Costituzione o dalle leggi dello Stato cioè Cuesta
Può essere l'occasione di una risposta in termini politici più che a rincorrere singole competenze e funzioni pur da ridefinire che noi possiamo assegnare ragione anche in termini di sperimentazione
Perché da queste competenze
Di carattere politico
Con valore costituzionale possa
Nelle singole regioni darsi una risposta più rispondente alla specificità perché in fondo
La crisi dello Stato centrale la ribellione delle regioni quello che sta accadendo per cui Verona chiede di andare con con la Provincia di Trento cose dell'altro mondo ormai qui c'è la confusione generale
Sì
Un soggetto sconsiderati va be sarà sconsiderato ma però vediamo per esporsi verrà Tezze avanzano perché poi la Provincia presidente io credo che su anche qui che questo stato di crisi oppure alla sua ragione mi avvicino il più problemi di carattere che attengono al partito
A una politica sbagliata perché Sturzo c'aveva spiegato molto bene con la battaglia delle autonomie rispetto allo Stato centrale che era differenza la diversità la specificità non è una ragione di divisione
Se trova una corretta collocazione in un disegno
Di sviluppo complessiva generale e quando tu comprime la diversità la specificità la cultura che ha una sua storia
Allora è la reazione patologica della separazione della contrapposizione della divisione Elide dismessi inseriscono per esaltare
Per esaltare questa sorta di polizia azione del potere centrale rispetto a queste storie diverse e a queste realtà e queste culture diverse quindi la risposta alla DC non può che essere nella direzione dell'autonomia così come e arrivo rapidamente alla conclusione fra Regione ente locale la risposta non può essere quella di un'ampia sostanziale delega perché la tomba delle regioni è l'attività amministrativa e la gestione amministrativa che per quanto si possa essere efficienti e non si è e comunque ritarda attrice penalizzante rispetto ad un livello istituzionale più diretto ed immediato per cittadini e istituzioni rappresentato le interrotta
Allora ultima considerazione
Rispetto a questi problemi voi ben comprendete che si legano
Ai problemi istituzionale i problemi dal partito
Anche qui noi lamentiamo tanto il centralismo al fallimento e le regioni
Ma io dico con molta schiettezza che un partito centralista non può fare che una politica istituzionale centralista
E densi spiega che dopo venti e più anni di esperienza regionale il nostro partito non ha mai sentito l'esigenza per esempio di fare una seria
Approfondita riflessione su queste esperienza nelle sedi politiche statutarie istituzionale del partito per trarre qualche conclusione qualche riflessione allora io credo
Che a questi problemi istituzionali si legano strettamente i problemi della forma partito
E la proposta che è venuta ieri che sulla quale da tempo Fracanzani lavoro ciò che aveva avuto modo di parlarne in altra sede sia una proposta a mio avviso
Meritevoli di attenzione personalmente esprimo un consenso e non è solo mio rispetto a queste due posizioni
Il leghismo impazziti che vogliono distruggerà battere a partire dai partiti naturalmente perché capiscono peli c'è l'attacco al sistema democratico
E i partiti ferme arroccati in una condizione di conservazione rispetto al mondo che corre rapidissimamente tutto quello che sta accadendo anche sul piano internazionale allora anche qui parole molto chiare
Io non credo leggo sempre con grande attenzione tutto quello che si scrive che si dice su questi temi io non credo che all'interno della Democrazia Cristiana a livelli di responsabilità seri
Ci sia qualcuno che possa pensare
A fare i due o tre democrazie cristiane non è questo il punto
Se ribadiamo che nel momento in cui ci si integra in Europa
Il potere statuale etc una parte delle sue competenze all'Europa e sarà inevitabile o un maggior peso delle regioni e delle aree regionali
è inevitabile che ci si debba anche adeguare sul piano delle strutture del partito per sono gli strumenti di far politica nazionale
A una politica nazionale
A un Paese che fa una politica nazionale del parlamento nel governo è stato elencato da Mancino quali sono le competenze io non aggiungo altro non perdo altro tempo non può che corrispondere un partito nazionale
Che su quei temi di competenza dello Stato centrale caratterizza la sua proposta era su iniziativa politica
Ma detto questo c'è uno spazio importante
Di organizzazione del partito
Distanze di politica di competenza alle cose che ho letto nella proposta che qui Vianello strato che a mio avviso non contraddice anzi rafforza
La politica nazionale del partito ma ci consente forme di sperimentazione più aderenti più adeguate più puntuali più precise Rispetto alle realtà nelle quali i nostri partiti operano che non stravolge l'immaginazione del partito ma la forza soprattutto sul terreno del consenso e chiudo se è vero quello che ha detto all'inizio se la crisi del rapporto fra cittadini e istituzioni
è una crisi di politica
è una crisi del cittadino che non crede più nella politica e nella capacità dei partitini farà politica e dare una risposta ai problemi grandi e piccoli dalla sua condizione di cittadino
Se questa è la crisi io credo che noi possiamo come partito
Avere in ogni in mano la bandiera del cambiamento e del rinnovamento
E mentre ci poniamo sul piano delle riforme istituzionali
Con questa apertura che risponde coerentemente alla battaglia dei Popolari prime dei democristiani poi sull'autonomia alla Costituente non eravamo l'unico partito rispetto socialiste comuniste che su questi temi hanno idee chiare molto precisa non è ammessa la costituzione a un partito che guida le riforme che conduce amante il cambiamento rispetto quello che sta accadendo che sulla scena mondiale un partito che cambia anche la sua struttura che non ha paura delle su due realtà periferiche che non ha paura di dare autonomia accerto sulle cose che contano il tesseramento la forma partito le candidature su questi le politiche regionali nel contesto delle politiche nazionali ma c'abbiamo chiaro
Questo rapporto forti e crediamo nelle riforme istituzionali che diciamo dobbiamo credere con altrettanta forza anche nella riforma del partito un partito nazionale con forti
Articolazioni competenze funzioni spazi di azione politica autonoma a livello delle singole realtà regionali grazie
Ringraziamo tutte in in passiamo la parola Sergio Mattarella
Che porta avanti una testimonianza importante al di là del semplice aspetto politico Palermo e che come vice segretario nazionale della Democrazia Cristiana
A molteplici raccordi contatti con la globalità dell'area del nostro partito in sede nazionale
è tardi e da due ore più che state ascoltando però comincino ad abbassarsi le facoltà di resistenza
A livello
Anche la nostra ma particolarmente di chi ascolta
Io vorrei cominciare
Mi scuserete la battuta con un actio finium regundorum siccome Sacchi diritto ha studiato è l'azione che serve per ristabilire i confini io vorrei precisare alcuni confini
Per dimostrare quanto in realtà siano labili
E qui siamo si è detto diceva Queriniana inizialmente con con buon spirito naturalmente
Tre del nord al di là di Fracanzani Guzzetti tessuti Guerini tre del sud Gava Mancino Elio ci va anche stati collocati separatamente proficuamente la villa
Io vorrei precisare che per quanto mi riguarda anche Gava e Mancino sono settentrionali perché per me lo sono
E quindi appartengono per me per la mia regione anche loro al Nord rispetto a
Perché lo dico per far notare come realtà siano abbastanza artificiose queste considerazioni chi pone i confini e dove e perché
Io ho sempre pensato e continua a pensare che non so per il sì di vita
Non dico tra cavalli ed assegni per usare termini che poc'anzi Mancino ha ripreso rispetto alcune battute di Martelli nei giorni scorsi
Sì diretta che democratico chi non lo è
Tra che il senso della convivenza e chi non ce la tra chi ha una anche motivazione impegno politico che risponde certi valori e chi non c'era
Però dico anche perché qualche cosa di vero c'è nella azione per i confini che ho cercato di sottolineare
E lo dico
Con sapendo che una cosa che non tocca coloro che sono qui
E per esempio
E quando il ministero del dei trasporti definisce il piano per l'alta velocità e questo comincia a Napoli non da Napoli verso giù ma da Napoli verso su
O quando il ministro dei lavori pubblici Falcao che le autostrade
E non ce n'è una che sia incerto nel Meridione
E questa è una cosa che distinzione senza distinzione questa volta e lo dico non perché vadano centellinate o percentuali Zarate le iniziative e gli interventi ma perché occorre avere la continua consapevolezza che occorre avere dovunque sia la propria origine e dovunque ci si trovi nell'impegno politico
Occorre avere il medesimo interesse per i problemi dal gene propria o di quelli e per quelle di altre Regioni per quanto mi riguarda io provo interesse non dissimile per quello che riguarda la Sicilia per quel che riguarda che esso l'Emilia Romagna
Lo dico anche perché una battuta di
Di poc'anzi di Adriano Biasutti certamente non nel senso in senso negativo e quindi non non è assolutamente un rilievo che il nuovo quando parlava degli interventi per il Belice del fatto che anziché farla stalla per la sino al contadino sia fatta qualche autostrada per la vita se n'è fatta mezza
E per o qualche teatro e io vorrei ho avuto un moto quando parlava di reazione perché quest'idea quando la Sicilia che si parli sempre dell'assillo del contadino una cosa che mi sta un po'stretta per la verità
E se c'è una cosa di cui credo abbia bisogno alcune zone del Meridione
E proprio semmai qualche intervento di altro genere per esempio di carattere culturale
Io sto in queste reti mare combattendo nella mia città Palermo una battaglia anche nei confronti dell'amministrazione comunale che in cui la DC a grande predominanza
Perché c'è una insufficiente attenzione per esempio gli spazi culturali alle sale teatrali o le sale di concerto
Che sono un'esigenza di robusti mento della civiltà del tessuto umano della convivenza che richiesta in quelle nostre zone che non è meno importante di quanto siano altri interventi di cui più spesso si parla perché questo è una una cosa che va come scusate queste battute così da per ripristinare un dare un contributo di questo era un certo senso di globalità dell'attenzione politica
E giorni fa un settimana dietro anzi qualche mese addietro più precisamente c'è stato un piccolo terremoto in Sicilia il terremoto di Lentini Carlentini due piccoli comuni
Che sono stati colpiti da una da un piccolo sisma
Prontamente il governo approntato un decreto legge che in Parlamento è stato a lungo dibattuto tormentata mente perché perché il cinque per cento delle risorse destinate al in quel decreto erano prezzo nel terremoto il novanta novantacinque per cento erano che stoppa le mucillagini in Adriatico
Per alcuni interventi da fare nell'Umbria peraltro interventi da fare anche in zone del Meridione voglio dire cioè che abbiamo ogni tanto una concezione schizofrenica degli interventi che che si compiono e questo perché c'è una parcellizzazione delle delle valutazioni un parcellizzare i punti di vista che poi si proietta si manifesta si esprime in un'azione schizofrenica anche degli interventi
Ora
Per il
Io sono d'accordo con aspetto già Mancino per la sua parte con Biasutti quando parla di propone di sopprimere intervento straordinario
E son d'accordo e non lo dico polemicamente dico convinto lo anche detto già due anni fa per la verità inaugurando una fiera della mia città
Perché sono persuaso che per me una volta realizzato un forte una forte somma di interventi
Un Paese come il nostro avanzato come il nostro ha bisogno semmai di una politica globale lucidamente valutata per i singoli settori
Allora una politica ordinaria intelligente lucida nazionalmente considerata dei per i trasporti per esempio
Non può che avere una ricaduta nel Mezzogiorno forse anche più favore collo che abbia le a politica l'intervento straordinario per il Mezzogiorno
Una politica intelligente lucida nazionalmente considerata che riguardi le infrastrutture per le imprese
Non può che avere una ricaduta più favorevole per il mio giorno in quanto la dell'intervento straordinario anche per le cose che Mancino ha detto
E lo dico non nell'ottica del Meridione o di come l'ottica di di chi è in un partito che ha sempre cercato con alti e bassi ma sempre evitato di avere una politica realmente nazionale
Perché negli anni Cinquanta
Con tanti meridionali anche spesso alla guida del governo
Si è e sviluppato enormemente il tessuto produttivo del Paese nelle zone del nord anche qui nel Veneto perché si è valutato e questo fosse nell'interesse nazionale
Perché nella metà anni settanta nelle normative di ristrutturazione industriale si è ristrutturato e la Pato produttivo che era tutto nel nord del Paese
Forse che non se ne accorgeva olio Pollicino a mezzogiorno che c'era questo spostamento di risorse massiccio
Fortemente massiccio verso il nord se se ne accorgevano ma sapevano bene che questo era nell'interesse complessivo del nostro Paese
Ora ribadisco occorre avere costantemente una concezione una visione globale nazionale il nostro Paese
Che superi questa ricorrente contrapposizione e questa frase questa frammentazione di ottiche qualche volta emerso
Su quae in questo vorrei inserire allora una considerazione
Una parente sì prima di
Di guardare Rescue AN specificamente e sollecitamente nell'argomento del partito
Su un tema che prima Simone Guerini ha toccato e che riguarda la presenza dello Stato in alcune regioni del marito nel nostro Paese particolarmente per esempio nelle mie zone
Il governo ieri ha adottato alcuni provvedimenti
E lotterà altri per quanto riguarda lottare contro la mafia e le altre forme di criminalità organizzata nel terzo nel Mezzogiorno
La DC ha già preventivamente l'altro ieri e ribadisce in questi oggi in questi giorni il suo appoggio pieno a tutti gli interventi e il governo farà chiedendogli che sia interventi adeguati sul piano dell'ordine pubblico
Io sono persuaso per esempio che alla specialità del crimine di astrazione mafiosa occorre anche che corrispondo specialità di modi di intervento di ordine pubblico anche di carattere giudiziario
Ma questo che
Un profilo non è l'unico profilo di intervento
Ed io dicevo raccontava l'altro al l'altro ieri sera nella relazione dei tredici che si è fatta su questo tema
E si è fatta con prontezza e senso di responsabilità abbiamo svolto una discussione sui temi la lotta alla mafia e alle altre forme di criminalità organizzata lunga seria e concreta
A sapendo che non si esaurisce queste appunto in politiche di ordine pubblico e di carattere giudiziario
Io raccontavo di un significativo anche se banale episodio un grosso commerciante dalla mia città
Ha detto conversando che la tangente la paga i mafiosi perché altrimenti ha paura quel che paga di tangente lo togli a ciò che paga di tasse questo che vuol dire che di fronte e lo so fin che che la battuta sembra sembra sembra ed è vero fa ridere però è drammaticamente emblematica di una situazione di fronte un potere che con dello Stato
Che non riesce ad affermarsi per intero come dovrebbe
C'è un altro potere il il cui la cui
Pressione e più temuta da alcuni e di conseguenza rispetto alla quale sia da parte di molti la ordine all'incivile però va tenuto conto di questo preoccupazione delle sanzioni che può comminare delle reazioni della violenza dei crimini e commettere in atto
Ora questo significa che c'è in ballo in questa azione dello Stato l'autenticità della convivenza democratica del nostro Paese
E questo non era guardate questo vorrei esser capace di trasmettere professione non esco è un problema che riguarda alcune dal Meridione la mia
Zone della Campania la Calabria ma è un problema nazionale
Non è un problema che riguardi per cui si possa dire se la sbrighi non loro
Perché la libertà la democrazia la convivenza e se i suoi metodi di rende di assetto non sono divisibili geograficamente non c'è una libertà una democrazia piena a San Martino di Castrozza se non c'è a Canicattì
Non c'è piena Vercelli se non c'è a Reggio Calabria perché non sono indivisibili non solo per la possibilità di contagio ma perché una comunità e tale sedi esce interamente a farsi carico dei problemi che ha in quartieri zona essi si trovino e si manifesti
Raramente perché l'ho detto perché in realtà l'intervento contro la mafia non si esaurisce appunto in ordine pubblico e in in attività giudiziarie non possiamo farne carico soltanto a magistrati carabinieri e poliziotti
C'è un problema politico amministrativo che riguarda i partiti non soltanto nel mantenere
Nella gestione politica delle amministrazioni una limpidezza visibilità e di conseguenza correttezza e gestione ma anche dentro se stessi per valutare quel che devono costantemente garantire di riconoscibilità fiducia autenticità di impegno
C'è un problema che riguarda la formazione delle coscienze e delle mentalità c'è un problema economico complessivo
Che riguarda anche il sostegno degli appalti produttivi in questa zona del Paese
Io concludo questa parte
Ricordando soltanto una cosa che può esser banali ieri il Corriere la sera pubblicava siamo nella sua terza pagina
Il la recensione o meglio la l'esposizione di un libro che raccoglie alcuni temi i bambini a scuola elementare
In uno di questi
Tra tante drammatica Touré che c'erano che sono anche divertenti ma quel che che importante il senso che emerge da questi temi ironico e si teme un bambino figli evidentemente di un piccolo industriale del dell'Orda Lombardia
Scriveva mio padre e amico
Degno dei degli emarginati amico del degli stranieri perché protegge quelli e vengono disse il senegalese nega lini scriveva e quelli che vengono ricordo dove dall'India unto da dove perché li fa lavorare
Mentre non può vedere i meridionali
Del nostro Paese perché questi rompo le scatole il termine un altro ma io ometto di riferirlo che questi rompo le scatole chiedendo chiedendo gratifiche e chiedendo condizioni di economiche migliori invece i negri il Senegal e quelli del del che vengono dallo Sri Lanka che so io questi dopo un sottoscala così è scritto testualmente al tema andò non sottoscala e non rompo le scatole che vendo danaro le OPA gli vuole bene
Ora questo è non soltanto la una cosa che farebbe drizzare i capelli a Giovanni Paolo secondo nella Centesimus annus ma è anche un emergere d'un sentimento che tutti abbiamo nel nostro Paese al nord come al sud
Che la solidarietà è più facile darla ai per dirla interni ormai tra nord e sud ai meridionali lontani piuttosto che mi dicono i vicini
è più facile darla quelli che sono com'è che non solo a contatto con noi che quelli che sono in contatto con i soldi
è più facile fare solidarietà con chi sta nel Kurdistan piuttosto i conti sta magari dieci metri accanto a noi nel nostro condominio ovvero qualche decina di chilometri nel nostro Paese ma comunque dentro la nostra unità nazionale
Ora questo lo lo dico perché
Perché su questo vorrei con pinne stare la considerazione con cui vado a chiudere
Sulla sull'impegno il nostro partito che cosa vuol dire
Questo profondo secondo me positivo emergere di desiderio di sviluppo delle Autonomie e di conseguenza di sviluppo delle Autonomie nella vita di partito
Non è importante a me pare che nasca o non nasca una maggiore autonomia nelle istituzioni o dentro la vita di partito il problema è secondo quale spirito con quale senso nasce
Questo su questa volontà di autonomia maggiore
Se in un senso di separatezza di contrapposizione di chiusura egoistica
Di rivendicazione gretta
Delle dello specifico proprio o se in un senso in una direzione in uno spirito di valorizzazione delle singole specie vita per mettere insieme ciò che di positivo viene nelle varie diverse parti della comunità nazionale
Questo è decisivo rispetto proprio sa di autonomia non è tanto questo che è importante quanto ripeto lo spirito secondo il quale emerge si realizzi
E allora vorrà dire che riguardo al partito
Riguardo a quello che in un partito come la democrazia cristiana deve serializzato
Questo della regionalizzazione non è un problema tecnico di efficienza così come tutti i temi che la prossima Conferenza nazionale affronterà non sono problemi di efficienza tre vite ripartito soprani sopiti sostanziali e cioè che cosa il partito della Democrazia Cristiana un partito popolare
Che ha una sua coscienza nazionale hanno visto insopprimibile
Ma vuol mantenere vuole dire rigenerato e ripristinato un raccordo forte di natura appunto popolare col suo entroterra in che modo deve rivedere se stesso per dare più risposte a queste capacità
Ora io due cosa questo Vorrei esprimere vorrei sottolineare guarda questo
E cioè una occhio saggio dire alla parola cardinal Casaroli qualche sera dietro quando ha detto
Rispetto risponde alla domanda di un ragazzo
Che l'ha spinta al giustizia società alla sussidiarietà a tutto ciò che valore di sobrietà nella convivenza interna internazionale
Tanto più oggi ma non soltanto da oggi perché caduta ideologia comunista ma come sempre fa carico all'impegno dei cattolici nella vita politica
Non soltanto ad essi ma fa carico ad essi non meno vuole dire in prima linea rispetto ad altri
Ora questo a me sembra da da un lato due conseguenze e cioè che il nome Democrazia Cristiana ha un senso rinnovato perché se è vero che l'elaborazione sulla convivenza che ne parla più avanzata è quella che viene dall'insegnamento di maliziosa della della pontificio
Sapendo bene che differenza c'è netta distinzione c'è insuperabile e sempre da ribadire tra Chiesa e democrazia cristiana tra impegno ecclesiale impegno politico
Cioè sui cattolici democratici in questo Paese un compito che rinnovato e che richiama più forte il senso del nome democrazia cristiana
E l'altra conseguenza che a me pare vada fatta attenzione quella sul significato allora della libere volontariato oralmente unità politica dei cattolici democratici in questo Paese
Perché può perché c'è questo compito di cui se sono capaci sono responsabili c'è un senso rinnovato
Vuole dire ancor più aperto più tollerante e più libero e spero più spontaneamente volontario ma rinnovato dell'unità politica che causi beccato i democratici in questo nostro Paese
Per ribadirle non soltanto alla Camera di esprimere valori della convivenza le sue regole ma anche il carattere popolare della del della politica nel nostro Paese
Ecco su questo allora acquisti il problema è Sella democrazie cristiane un partito adeguato rispetto a questi bisogni a questi compiti a questa responsabilità
Certamente occorre un forte intervento per adeguarlo perché certo tutti sappiamo bene pertanto esperienze vissute praticate per tante esperienze che incontriamo che questa questo adeguata non c'è
E occorre essere capaci di far fronte a questa responsabilità vorrei dire epocali per il nostro Paese per la nostra parte adeguando rogazioni parti
E alla Conferenza nazionale quando si occuperà come d'occuparsi del tesseramento
Del rapporto che riguarda la fonte che legittima il potere il partito tre scritti ed eletti
Quello che riguarda la scelta della dirigenza che posi colloca nelle istituzioni a parte la democrazia cristiana o quella che riguarda la regionalizzazione dovrà affrontarlo in questa vite in questa chiave
La regionalizzazione
Questo è io credo la chiave che ieri polletto essa è stata posta ieri l'altro ieri qui in questo convegno la chiave che a me sembra giusto
E cioè una arricchimento della vita complessiva nazione del del partito attraverso l'attribuzione di compiti rilevanti alle sue strutture regionali
Quella che riguarda si è detto le candidature
Sia pure con un contemperamento
Di eventuale riequilibrio contro prepotenza oligarchica voi arde nelle varie regioni a livello e quindi una posa di ripulito livello nazionale
Quello della delle scelte politiche ammesse a me sembra una volta che sto Muti meno gli schemi prefissati rigidi di alleanze di quadri politici le scelte sono più più come vengono fatte a livello regionale
è quello che riguarda per esempio appunto tutto il complesso degli enti locali a me pare abbia poco senso che questo venga seguito e me l'ha centrata da Roma
Quando asse più congruamente con maggior conoscenza ma le possibilità di intervento può essere fatto a livello regionale
Questo nello spirito anche qui di irrobustire il tessuto nazionale del partito non di indebolirlo retta io non
Non faccio e chiudo su questo
Mozione degli affetti
Il è facile richiamo tante volte viene fatto a tanti a De Gasperi a Sturzo però c'è una cosa che a me pare storicamente significativa
Questa esperienza politica recatosi democratici in Italia è nata nel dopoguerra con Sturzo siciliano e si ripresentò dopoguerra con De Gasperi trentino
Ma Sturzo ha cominciato a Milano col discorso del diciannove
Degasperi ha cominciato in realtà in Sicilia Coco questo di Caltanissetta il quarantatré
Non è l'origine come dire anagrafica dei due e il modo in cui hanno cominciato che dimostra quanto sia ineliminabile il dato nazionale della natura della democrazia cristiana
Il che significa però ripeto non un partito accentato le strutture non partito che sa arricchire la sua nazione il carattere nazionale con il trasferimento di compiti e responsabilità a livello regionale ma c'è una cosa su questo davvero concluso
Che mi pare vada al fondo di ogni altro ragionamento e considerazione e istituzionale
E nel rapporto nord-sud e nei rapporti di partito
Qual è in realtà il motivo di fondo che ci sta di tutto a queste a tutte queste considerazioni e riflessioni
E un diverso rapporto che è emerso in questi ultimi anni grazie a Dio e che va sviluppandosi e va incoraggiato tra istituzioni politica e cittadini di questo Paese
C'è una crescita del ruolo della consapevolezza
Del singolo cittadino in questo nostro Paese che ha messo anche in crisi alcune formule superate invecchiate rapidamente o comunque fisiologicamente nel corso del tempo delle vite istituzionale delle vita anche dei partiti
A questo va dato risposta e questo dobbiamo interpretare nella vita istituzionale dei partiti qualcosa va detto ha fatto bene poc'anzi potete dirlo è stata fatta
E la legge sugli enti locali non soltanto per riconoscimento che fa di ruolo originario proprio non trasferito allo stato dell'otto nomi e comunali
Ma anche per le forme di coinvolgimento e protagonismo dei cittadini che prevede regge sul procedimento amministrativo quest'ultimo sul volontariato sono tutte sono interventi normativi che vi si ispirano ad un diverso rapporto tra cittadini e istituzioni e quello di questo rapporto che ci deve interpretare anche vento se stessa
Per essere in grado di fare d'ora in avanti scelte adeguata al tempo all'altezza di quelle che fece nei primi nella lite al dopoguerra i suoi fondatori
Grazie a Sergio Mattarella Antonio Gava avuto importanti ruoli ed esperienze a livello di autonomie locali Presidente della Provincia presidente nelle province italiane
Presidente del consiglio regionale campana
Oggi e presidente del gruppo della Camera dei deputati della DC
Cosa possiamo dire di lui ha forse sinteticamente una cosa
Che costituisce uno snodo importante in termini geografici e politici all'interno della Democrazia Cristiana
Io desidero come prima cosa ringraziare il Centro Studi Vanoni ringraziare l'amico
Fracanzani
Per l'occasione che mi ha dato
Di essere presente qui in mezzo a voi a tanti giovani
E di aver ascoltato i colleghi
Che hanno parlato ma mi consentire dire anche di aver assistito a questo bell'incontro del chimico un grato
Perché avete seguito con interesse mi è sembrato che ciascuno degli intervenuti ha trattato un aspetto io cercherò di trattarne qualcheduno
E qual è in questo momento la preoccupazione che io ho visto emergere un po'dal discorso di tutti noi
O vuole scusate Rio il leghismo non lo elevò a dignità di carattere politico
E quindi
Va be'la preoccupazione immaginiamoci
Ed è stato ricordato questo io posso ricordare quando nel comune di Napoli dove fummo ridotti ad undici consiglieri comunali su ottanta
Come Democrazia Cristiana
Quando lauro ci presse e lauro non era Bossi
Laura era comunque uno perché io quando sento puoi ripetere sempre non non le ripeto personalmente certi nomi che non hanno significato anche se il problema è e grave non è che noi non dobbiamo per l'amor del cielo guarda
Però
Da me non era era il secondo partito normalmente non eri quarto come è capitato in qualche parte del lavoro
E lo dico non solo il lavoro Isma'perché sarebbe un errore
Il pensare che il fenomeno abbia potuto riguardare soltanto noi nell'Italia meridionale e siamo partiti un po'in tutta l'Italia meridionale
Dopo la caduta del fascismo come una come la forza meno o forte meno consistente
E dobbiamo ringraziare quello che nei primi anni della vita democratica del nostro Paese
Quarantadue deputati hanno cioè di Porto Giannino l'uomo qualunque immediatamente dopo la caduta dopo la caduta del fascismo noi abbiamo dovuto e io non vorrei essere chiamato lo sono per l'amor del cielo sono meridionale anche se ciò un cognome veneto ma sono meridionale perché posso dire
Che nella mia zona Napoli originariamente proprio per questo ricordo
Che ha fatto per ultimo Mattarella della fusione e io mi sono trovato ad aprire il mio padre che Veneto
Che era uno dei maggiori responsabili
Per lungo tempo abbiamo avuto due triestini segretari provinciali del nostro partito a Napoli che erano Paolo Barbi all'epoca
Del fan familismo imperante era uno dei personaggi Priori notevoli e in cui non è che c'era il centralismo via urrà
Io ricordo quando una volta visto che parlo a dei giovani lo posso ricordare Fanfani nomi no commissario poiché c'avevamo un Gronchi hanno l'ora che era Vittorio Pellegrino un colombiano delegato giovanile
E fa varino biro gomme sahariano meno un avvocato dello Stato avvocato Azzariti che aveva cinquantacinque anni era il commissario del movimento giovanile della provincia di dati perché fu mandato via
Fu mandato via idea e immediatamente il delegato perché era della sinistra della sinistra con un piano allora
Per dire che l'esperienza insieme che abbiamo fatto la costruzione d'altro canto quando parliamo adesso giustamente c'è una forte preoccupazione nel momento in cui si accentua il discorso
Array giornalistico e la necessità di riprendere un discorso regionalisti Ko e giustamente delle Autonomie
Delle Autonomie locali
Noi teniamo a sottolineare che vogliamo che il partito sia un partito popolare d'un partito nazionale ricordando e rinverdire indo gli ideali che furono di Luigi Sturzo che furono soprattutto poi di De Gasperi
Della della secondo del secondo dopoguerra
Però attenzione io sono lato ragazzi notano Wheel fascismo cadde nel quarantatré io ho cominciato quindi a tredici anni con mio padre che svolgeva che mi apparve immediatamente come politico o popolare della Democrazia Cristiana a rifondare
Però io mi ricordo che noi lo dicevamo mai la nazione
Perché noi eravamo stati abituati ad un linguaggio fascista per cui io da ragazzo Fui
Educato sostanzialmente diceva il nostro Paese undici ho mai la nostra nazione
E non lo dicevamo
Perché finiva per essere il nazionalismo fenomeno che ci ricordava immediatamente il fascismo e quindi noi usava allora
Ecco attenzione che cosa è
Il nazionalismo per minori per i cattolici democratici per i popolari
Che cos'è l'unità nazionale l'unità nazionale non è un feticcio
L'unità nazionale è l'insieme di tutte quante le ricchezze dal punto di vista culturale del nostro paese questo è stata la grande lezione di Luigi Sturzo
Per cui come oggi a un certo momento si è fatta la vigoria degli insieme agli Skull dalle scuole elementari Paolo cosa diversa da come facciamo noi era la teoria dell'insieme L'Unità era rappresentata dall'insieme delle specificità di ogni parte del nostro Paese e Luigi Sturzo ma lei queste cose le dicevamo nel quarantatré quarantaquattro e quarantacinque quando abbiamo cominciato a formarci
E il rispetto
Al fenomeno che allora si verificava del separatismo ad esempio nella Sicilia od anche in altri noi abbiamo risposto
Che l'unità del paese e l'insieme dal punto di vista civile dal punto di vista culturale dal punto di vista sociale dal punto di vista religioso
Di tutte quante le esperienze del nostro Paese
E che l'unità risulta è saltata dalla esaltazione che siamo capaci di fare delle singole specificità che abbiamo nel nostro Paese
Per cui l'esperienza nostra è stata un'esperienza importantissima
E poi dopo abbiamo siamo andati avanti in questo momento guardate io paragoni
Il nostro comune sentire quindi è una concezione completamente diverso oggi io paragono questo momento che stiamo attraversando a quello che abbiamo attraversato nell'immediato dopoguerra
Cioè nell'immediato dopoguerra noi abbiamo avuto la caduta del fascismo l'accordo di alta ai nuovi equilibri che sono stati raggiunti a seguito di una guerra
Oggi ci troviamo in uno dei momenti più esaltanti
Della vita del mondo perché siamo ritornati ad un momento nel quale dobbiamo scegliere nuovi equilibri come li sapemmo scegliere al lupo
E quindi la democrazia cristiana si trova in un momento impegnativo e forte come quello che abbiamo attraversato allora grazie a Dio senza guerre
Grazie a Dio perché boh parliamoci chiaro voi siete più giovani ma quelli che di loro noi fino a qualche anno fa
Io mi complimento io su condendo quando sento che Occhetto ne dice più di me i colpi con un ritmo
Onestamente dico mio molto un po'perché penso che uno deve sempre saper cambiare saper modificarsi ma non deve essere a buttare dietro il via tutta la storia proprio ma voi siete giovanissimi lo voglio ricordare solo per questi mi ricordo che ero ragazzo facevi dirigente spesso nella mia sezione in fin dei conti delle elezioni nelle elezioni politiche le quarantotto non avevo diciott'anni
E allora si votava manca diciotto si notava ventuno e noi vedevamo io mando un saluto anzi se mi consentite poiché ha fatto ha compiuto in qui i suoi anni in questi giorni a Mario Scelba
Perché voi mi dovete noi dobbiamo
Noi dobbiamo noi dobbiamo dismettere dei luoghi comuni allora
Loro diceva no che noi che la decideranno di allora io ero come voi in quella in quel in quel momento in quel periodo che la Democrazia Cristiana diceva che in Russia si mangiavano i bambini
Al lavoro oggi dicono che si mangiava di neonati
E cioè siamo in una situazione nella quale io quando ho sentito l'ultimo discorso di Occhetto dopo gli ultimi avvenimenti di carattere
Internazionale
Il decadimento del tutto dico ecco rivalutiamo questo perché non perché noi dobbiamo essere quelli che siamo stati ieri
Ma io mi faccio una domanda perché poi abbiamo avuto un fermo rispetto ad esempio al regionale dice
No il fermo rispetto al regionalismo lo abbiamo avuto perché c'era un movimento centralistico nel nostro paese nel mondo
E quindi c'era la preoccupazione io ricordo che tre o cinque regioni potevano finire nelle mani della partito del partito comunista e quindi si il ritardo
E poi abbiamo avuto una serie di oggi se il comunismo come il comunismo come tale è caduto lune che son molti comunisti
Caduto il comunismo perché poi
Sarà ma quale quando cade il fascismo in Italia
C'era una classe dirigente antifascista
Che aveva mantenuta alta la fiaccola della libertà
Purtroppo per il comunismo ci solo settant'anni di comunismo
E chi nasce oggi e noi dobbiamo dare una mano a maggior ragione per questo non nasce attraverso un'esperienza fatta prima in maniera democratica come l'avevamo fatta lui con tutti i suoi difetti ma con la spinta che avevamo che avevamo dato
Quindi oggi è un momento molto importante e allora io voglio trattare solo e rapidamente due che gli altri li hanno trattati nella buon parte
Li condivido che sono stati qui indicati
E voglio dire
Andiamo avanti sul piano delle regioni però attenzione qua io sono molto chiare qua siamo tutti regionale varata storia questa
Perché tenete presente che ormai quasi deputati ministri vengono tutti dalla perché un'altra interpretazione errata che è stata data è quella di considerare alla Regione come il punto di passaggio per arrivare al Parlamento e il Parlamento come il punto di passaggio per arrivare al governo con voi oggi la richiesta di dire siccome sono presidente la Regione faccia direttamente il ministro
Ma questo anch'esso
Ogni riferimento no no no no no no no no ma questo riguarda tutti perché voi ci stanno gli amici siciliani che aspettano questi negli atti gli avvisi che son venuti Guzzetti che aspettavano questo non l'universale no va be'va be'avallano l'ho detto guarda voi esso è stato più intelligente nell'intuirlo ma non è che lo volevi e e cioè rispetto a questo o problema questo modo DS è un errore ed è un errore perché perché è stata considerata la Regione come un punto di passaggio per arrivare al Parlamento nazionale e il Parlamento nazionale considerati importante per arrivare al governo
Non per fare il parlamentare
Non per dare un ruolo non per trovare la necessaria tranquillità nell'espletare io vi racconto un'esperienza personale
Io quando ho fatto il deputato la prima volta fu il deputato più tranquillo perché c'è una regola interna che dice che nella prima legislatura non si fa il il il sottosegretario il ministro quello che si vuole
è quindi uno va all'asta tranquillo per cinque anni di Ripa
è solo intelligenti anche gli elettori anche quelli napoletani perché neanche napoletana di riavvio maturo vai ma anche il Sottosegretario
Che poi diciamo quello che noi predichiamo tutti bene ma i nostri elettori quando ci veniva Duse il più critico della compagnia che non fai e quindi una spinta in avanti perché ciascuno di noi possano dare immediatamente al governo altrimenti lungo da lì ecco e quindi di qui
La proposta importante che è stata formulata dalla Democrazia cristiana con la presentazione dei due
Disegni di legge quello relativi al sistema elettorale alla legge elettorale e quello relativo alla governabilità del Paese con una risposta molto semplice
Qui si vuole risolvere il problema
Del presidente la Presidenza della Repubblica come se in Italia
Il primo problema di instabilità fosse che distinto fosse riconosciuto nel presidente Vari
Parliamoci chiaro qua se c'è un organismo stabile e il Presidente la presidente della Repubblica
Per un giorno non non andiamo per l'amor del cielo Quaggia ci sarà qualcuno
Qua ci sarà già qualche giornalista che subito deve trasformerà un discorso di carattere istituzionale in un discorso di carattere particolare
E allora se c'è una cosa stabile nel nostro Paese la Presidenza della Repubblica
Tant'è vero che il presidente visse tra me e il presidente così chi vi se ne va il presidente così perché io sto qua
Partisse una cosa vera rispetto al dato quindi veramente ed è stato incomprensibile per noi che è il primo problema da risolvere il nostro Paese fosse quello della presidenza della rete
Quando il problema vero nel nostro Paese è quello di assicurare la stabilità di governo
Mi mettere in pace se riusciamo a fare la incompatibilità fra il parlamentare e il ministro il membro del governo
E lasciamo il ruolo proprio al Parlamento
Cioè l'esercizio legislativo e quello di controllo veramente quello di controllo si può dire che è assolutamente lo ha detto giustamente non ci sta inesistente noi
E diamo stabilità al governo dopo che dobbiamo fare dobbiamo possibilmente costituire un governo che dura l'intera legislatura
Io faccio uso l'esempio sugli enti locali
Comunque le abbiamo introdotto la sfiducia costruttiva di cui non quelli dei due mise hanno dovuto fare tutti qua
Poi ci potrà essere stato qualche fatto però dal punto di vista della stabilita
Se non si riesce a capovolgere sul piano degli Enti locali noi già l'abbiamo avuta in certo modo la stabilità nonostante che la riforma non sia stata ancora porta davanti attenzione con quello che dobbiamo fare perché le cose di cui ha hanno fatto cenno in particolare in particolare Guzzetti
Eh devono essere realizzate dalle amministrazioni locali cioè non è che con la riforma
Che noi abbiamo realizzato una legge di principi abbiamo realizzato in pieno gli obiettivi che ci proporrà eravamo quegli obiettivi devono essere raggiunti dall'azione che devono svolgere a cominciare dallo statuto alla realizzazione come diceva poc'anzi Mattarella
Della partecipazione del cittadino alla vita degli enti locali deve essere realizzata dagli amministratori per cui la legge non fu una legge realizzata dal Parlamento soltanto ma fu una legge per dare agli enti locali la possibilità di realizzare secondo il proprio modo di essere la propria distinzione guardate sarebbe strano
Che non l'avessimo voluto per gli Enti locali minori e non lo volessimo per le regioni per cui io non sto a ripetere le cose che avete detto sono a dire che dobbiamo andare avanti su questo però bisogna che le regioni
Non siano più enti di amministrazione io posso fare la conversione qui c'eravamo con Nicola Mancino tra l'altro noi due siamo stati anche grandi antagonisti
E eravamo lì alla Regione e noi decidemmo di scegliere il Presidente della Regione
E facemmo votare all'interno del direttivo del del gruppo consiliare non c'era all'ora allora era solo il partito che doveva dare con una commissione mista che dovrà dare l'indicazione dice Merola decidiamo e quando fu deciso tredici a dodici voti
Io mi garantiti e i dodici botti andassero a votare per colui che era stato scelto dalla maggioranza all'interno del gruppo del Gruppo Consiliare regionale
E abbiamo potuto ciò che oggi a dire dal più complicato più difficile ogni volta che facciamo un'operazione di questo genere e guardate che tanto è vero che il partito è un partito nazionale che non è più un problema solo della Sicilia ordina ma un problema nazionale questi problemi di votare o non votare voi ci avete Brescia qui vicino non so non non è che
Lo sa vedendo quello che sta avvenendo voglio dire che è diventato un problema di carattere generale che noi dobbiamo cercare di risolvere attraverso anche l'altro aspetto che la riforma del partito ma comunque concludo su questo argomento dicendo le regioni sono venute meno a quello che era il compito principale doveva essere un decentramento politico e legislativo non decentramento amministrativo
E e io mi ricordo che la differenza che dicevamo che c'era fra Regioni ed enti locali era proprio questo
E quindi noi ci siamo lasciati prendere nelle regioni dall'esercizio del potere ma voi avete detto giustamente mi pare Biasutti ha parlato la salita ma un amico nostro pezzo subito di fare avevo nella provincia e nella regione mia non so su venticinque mila dipendenti quanti giorni forse di più
E allora l'assessore voglio farà la sanità perché mentre non non si fa poi la politica giustamente come è stato ricordato che si dovrebbe fare allora bisogna che si applichi la Costituzione con le modifiche necessarie come ha ricordato Mancini
Che
Normalmente
Le funzioni amministrative vengono svolte attraverso gli enti locali minori
E le regioni devono essere capaci di sottrarre sul piano legislativo al Parlamento
Funzioni che sono proprie e linde Arezzo di carattere politico nella politica regionale
Se noi adesso questo non l'abbiamo potuto fare prima perché c'era il comunismo non ci vengano loro a insegnare che dobbiamo fare io da questo punto di vista
Noi abbiamo oggi la libertà rispetto a questo problema di organizzarsi nel nostro Paese senza più rischi da questo punto di vista
E quindi possiamo ritornare Dio mi complimento con voi per i suggerimenti che avete dato però attenzione non dobbiamo sostituire ad un centralismo nazionale il centralismo di carattere regionali di cui molti amministratori perlomeno io non dico neanche dalle parti nostre perché se mi consentite io voglio fare un ricordo
Noi siamo qua Yell urbana Luria di Avellino io solo Mila
E siamo stati eletti presidenti dei gruppi parlamentari io non mi sento rappresentante di via lo dico con sincerità come lui se il presidente del gruppo del Senato non si può sentire rappresentarvi Avellino neppure Dida
Cioè noi abbiamo avuto ad esempio una votazione pressoché
Unanime dei gruppi lui più di venti arditamente a una una una votazione da parte e non credo che possiamo esserne vogliamo essere l'espressione
Di carattere localistico nella funzione che noi tutti quanti insieme dobbiamo svoltare
Quando l'amico Guerrieri
C'ha citato villa Literno purtroppo mi ha citato uno dei comuni del mio collegio elettorale Napoli Caserta
E sono dati veri i dati reali
E il secondo problema grosso è appunto quello della criminalità però attenzione lo ha stato trattato così bene che non ne parlo e anche per un'altra ragione
Non ne parlo perché sono stato ministro degli interni
E io ho un'abitudine
Di non dare lezioni a chi mi succede in una responsabilità
E di non andare mai di solito nella Commissione parlamentare nella quale sono stato come ministro
Per lasciare in pace chi è chiamato la svolge la funzione solo piccoli problemi di correttezza di modo di fare perché quando se ne vada fa il ministro sembra che sembra lui deve indicare all'altro che cosa deve fare deve essere capace
E tra l'altro deve non radiare come ha detto prima possibilmente
Perché è inconcepibile guardati io sono stato ministro per due anni e mezzo quasi tre anni degli interni io si può dire che quasi non ho più discusso di dibattito di carattere politico
Perché ritenevo doveroso svolgere la mia funzione prevalente pure aveva una funzione di una certa importanza dicono gli altri l'Ulivo all'interno del partito però
Ho ritenuto di dover fare quella parte come dal giorno in cui sono andato al gruppo
Ho cambiato completamente
E svolgo una funzione completamente diverso nella quale parte
E nella quale parlo e discuto e dibatto anche con i nostri alleati che parlano e di Bach o dobbiamo fare il meno quelli che stiamo insieme
Che dobbiamo lavorare insieme comunque sia lo dovrebbero fare i meno dando uno spettacolo benino
Meno simpatico alla gente che poi che poi non ci compri
Però
è un problema sul quale giustamente dobbiamo dobbiamo misurarci un altro problema
E su questo non dobbiamo considerarlo che un problema di carattere generale attenzione
Perché se noi concepiamo come abbiamo detto prima l'ha unità nazionale
Noi dobbiamo essere un partito nazionale
Senza mai esasperare perché guardate il ridicolo
Che oggi Sauro Grechi dice che vuole dividere in centro nord sud ma siamo ridenti
Quando il Paese al rispetto a ciò che vogliamo costruire dal punto di vista internazionale
Diventerà
Di siamo una Regione all'interno della comunità che non vogliamo andare accusa buoni
Perché non è più neanche la comunità europea che vedevamo fino a un anno fa o a due anni fa
Ma che molto probabilmente sarà qualche cosa di più imponente che noi dobbiamo cercare di costruire e oggi quindi sono in crisi ancora di più
Perché se è vero che si va sviluppando una polemica giustamente che il CIPE all'interno del sistema e e si cerca di Rho ricostituire
Diciamo nazioni o punti di riferimento che erano tali prima dell'avvento del comunismo è anche vero che si cerca una solidarietà di carattere internazionale molto forte quindi problemi del partito sono la internazionalizzazione della Democrazia Cristiana
Partito popolare nazionale
Partito che realizza sempre di più
L'ordinamento regionale perché si sono anche rotti tutti gli ostacoli o le bardature che potevano essere ecco mi pare che su questo noi possiamo trovare la convergenza necessaria
è un partito che anche a livello nazionale io mi ricordo quando ero ragazzo screamo gli articoli la politica estera la politica della difesa la politica interna e la politica economica questo deve essere preservato
Allo Stato il resto deve essere dato con caratteristiche proprie quindi trovo anche importante
Che lo statuto abbia sempre una sua cornice di carattere nazionale lo Statuto per le regioni ma se abbiamo riconosciuto
La capacità di autonomia dal punto di vista organizzativo degli Enti locali minori perché abbiamo ritenuto che non ci potesse essere una camicia di forza
Imposta dal comune di mille abitanti al Comune di milioni di abitanti
A maggior ragione hanno per la stessa ragione questo dobbiamo essere capaci di
A riconoscerlo anche alle Autonomie locali a regionale e quindi credo che noi possiamo approfondire approfondire questo problema e quesiti
Il partito poi
Guardate io dico una parola più o se mi consentite
Ma adesso c'è addirittura di dice il partito è un partito centralistico
Ma non ci siamo
Qua il dramma è che ognuno fa quello che pensa Lu
Ecco insomma non vorrei che noi facendo le discussioni di carattere generale non guardarsi va quello che avviene io voglio sapere
Dove andate ma tu
Veramente ha influenza proprio porco tutto che se ancora consigliere comunale Toni riesce ancora a tenere in certo modo essendo capogruppo al consiglio comunale nel bar o comunque consigliere comunale della tua città cioè il problema è quello di
Noi non siamo un partito centralistico e non facciamo e non commettiamo perché noi siamo stati un grande partito democratico
Certo abbiano avuto dei difetti abbiamo dovuto
A frenarlo CIO rispetto al cammino che dovevamo Combi perché io ho sentito una discussione di un certo momento nella quale un amico va detto adesso dobbiamo finire di essere un partito leninista e capperi
Vi sembro body esagerando insomma perché noi e voi
Le novità
Sono importanti io non mi nascondo
Che quando ho visto cadere il comunismo guardato Due anni fa tre anni fa
Tre anni fa quelli che oggi ci vogliono insegnare
Si diceva che il comunismo vinceva insomma dei giovani che avevano il coraggio di essere con noi qui delegato giovanile erano veramente dei coraggiosi e indicati come coloro i quali
Erano dei retrogradi nel mondo Italia
E non ci vengano a dire che il hanno poi
Se in Italia non è avvenuto quello che è avvenuto altrove in altri Paesi lo si deve anche alla presenza che un grande movimento di ispirazione popolare d'ispirazione
Cristiana democratica ha avuto nel nostro Paese
E allora che dobbiamo fare con il partito dobbiamo studiare perché oggi dobbiamo cambiare anche il partito
Cioè dobbiamo cambiare attenzione dobbiamo cambiare le istituzioni modificare alcune cose io non sono perché una cosa sulla Costituzione
è una Costituzione positiva è una Costituzione buona in cui c'è l'apporto dei cattolici democratici
E l'apporto dei cattolici democratici che fu dato in base agli studi che erano stati fatti durante il fascismo con le settimane sociali dei cattolici
E che costituirono guardate
Perché anche qui pure i socialisti tanto per dire una parola con chiarezza
Socialisti dicono che loro sono bravi moderne stanno cambiando tutto
Beh il primo movimento che comincia a discutere rispetto a quello che è stato l'insegnamento originario che foulard Rerum Novarum sulla quale si fondono anche nel periodo del fascismo
Tutto lo studio che i cattolici che i cattolici fai c'ero
Non c'è nulla di nuovo da indicare e tra l'altro ogni qualvolta dicono qualche cosa di nuovo lo dicono rispetto tante volte alla politica spettacolo ma non a delle scelte di fuoco
Noi ci troviamo invece dinanzi all'insegnamento nuovo che ci viene dalla Chiesa
Ecco noi dobbiamo essere capaci di ritornare alle origini cioè nel senso di ritornare al modo con il quale noi operai
Per costruire il movimento nuovo della Democrazia cristiana del Paese questo lo potete fare soprattutto voi lo possono fare soprattutto i giovani e guardato sentito prima Mattarella e con questo voglio
Avviarmi rapidamente alla conclusione quando ha detto guardate ma come si può fare a dire che si vuole la divisione nel nostro Paese
Quando il Sommo Pontefice ci insegna che tutto è indivisibile
Che la giustizia indivisibile che la pace è indivisibile che tutto è indivisibile nel mondo noi che ci ispiriamo ai principi
Del cristianesimo della scuola sociale della Chiesa potremmo mai a bere la mentalità in virtù della quale noi vogliamo che vinca leggo il cibo di una parte del nostro Paese
Mentre giustamente con il volontariato con tutte le altre azioni che vengono svolte dal nostro mondo noi abbiamo il massimo di apertura e di comprensione anche al rispetto a ciò che avviene in altri Paesi dove ci siamo trovati nelle difficoltà in cui ci troviamo dovremmo poi avere una concezione la quale non fosse aperta alla Europa alla internazionalizzazione
Della
Della politica soprattutto della politica estera
Ad una politica che voglia costruire la pace non più sull'equilibrio delle forze ma su una civile e democratica convivenza
All'interno
E allora io
Vi ho voluto dire queste voglio dire solo una battuta
All'amico Biasutti non bravi dall'applauso di fare l'ha fatto buona all'amico Martelli amica non per avere un applauso
Ma per dire anche su un problema dell'autodeterminazione
Che di cui ha fatto cenno Biasutti
Io debbo dire
Che debbo dare atto di una cosa che certamente non vi è stata e non vi è
E quindi noi dobbiamo una risposta
Ma il giorno il Parlamento
Dobbiamo una risposta perché io mi ricordo quando da ministro dell'Interno avevamo già proposto come governo
Quelle due ultimi
Punti che devono essere realizzati perché noi non dobbiamo neanche mettere in difficoltà a coloro i quali agiscono nella zona e nella solidarietà che noi abbiamo oggi insieme
Avendo messo da parte coloro i quali sono per alla esasperazione non essendoci
Rispetto alle amministrazioni locali dello stesso Alto Adige alcuna espressione significativa da un punto di vista politico e da un punto di vista sociale dell'auto dell'autodeterminazione
E voglio conclude dicendo una cosa ma non per aprire
Per avere una diciamo capitarci
Ma io non sono neanche d'accordo
Perché ho girato da ministro delle poste dal ministro degli Interni da ministro delle finanze
Che vi sia stato una sorta
Ti non comprensione rispetto al Mezzogiorno d'Italia
Io ricordo quando venivo nel Veneto e non era assolutamente sviluppata tutta la zona che si è poi sviluppata dal punto di vista industriale della zona proprio del vittoriese di di tutta quella zona franca
E ricordo
Che io quando andava in giro e venivo in qualche parte come ministro delle Poste o con lui o a visitare gli amici
Io dovunque trovavo meridionale
Che venivano alle vostre assemblee che venivano alle nostre riunioni
E che si erano inseriti nel periodo della grande emigrazione del sud Italia nel nord Italia
Si erano inseriti e molte volte sono diventati anche rappresentanti quindi quando locali quando si dice quando si dice che vi è stata una reiezione si dice una cosa ingiusta
Certo dobbiamo essere anche noi capace oggi questo fenomeno non c'è più
E quindi ci può essere quello che scrive il tema
Parlando
Parlando del padre come ha ricordato prima Mattarella il bambino che dice questo
Però vi è stata questa grande comprensibile comprensione come noi
D'altro canto abbiamo avuto perché l'insegnamento io lo dico
Noi come napoletani siamo stati meno di quello che è stato nella storia del nostro movimento politico la Sicilia ed il Veneto
E che è stato un punto
Di educazione di insegnamento per noi molto importante
E allora cari amici giovani vorrei dire solo questo
Questo è un momento per voi come fu quello per noi nel mille novecentoquarantasei quarantotto cinquanta soprattutto quarantasei quarantotto
è un momento di grandi innovazioni
Alle quali dobbiamo saper partecipare io mi auguro
Che voi lo sappiate fare più di noi come noi
In parte sapemmo farlo nella improvvisazione la più assoluta per nove
Perché noi ci stringe mo'immediatamente intorno a coloro i quali si erano preparati
Durante il fascismo
E riuscimmo ad operare positivamente
Quindi io sono lieto di aver potuto dire con voi qualche parola
Ma desidero veramente ringraziare io per l'occasione che mi avete dato se mi è consentito un ricordo
Ad un anno di distanza da quando mi capitò nelle zone del del Veneto dopo una visita
Ad un carissimo amico di esser stato poco bene di essere stato con voi qui e di poter ringraziare la Provvidenza per avermi dato ancora la possibilità di servire i nostri motivi ideali
Grazie ad Antonio Gava mi pare che importanti contributi si commentano da sé
E la vostra attenzione lo sottolinea come ha sottolineato mi pare l'importanza che vengano messi a diretto confronto
Su un tema così delicato così importante esperienze ruoli articolati diversificati e mi pare che al di là delle motivate
Differenziazioni ci sia stata convergenza negli interventi su un dato
Che è quanto mai e oggi valido e viene ricaricato anche da altre forze politiche che in passato non erano attestate su questa posizione
Risulta quanto mai valido il concetto del pluralismo
Proprio del Partito popolare e della democrazia cristiana perché pluralismo significa valorizzazione di tutte le persone di tutte le espressioni locali e poi valorizzati questi vari contributi farne sintesi tenendo conto di tutti in una dimensione più alta in una dimensione unificante tutto bene allora no un momento
Dagli stessi interventi è emerso sono emersi motivi di preoccupazione
è stato toccato il discorso della lega è stato detto e io mi ritrovo in questo che la lega nonna motivo di alta qualificazione politica
Però detto questo questo non significa che non abbia incidenza politica perché quando un fenomeno come la lega trova consensi e così larghi consensi
E infette così larghe del Paese noi politicamente non è che possiamo ignorare questo dato
E proprio la sottolineatura che abbiamo fatto che tutti hanno fatto sul fatto che le leghe non vivono di luce propria non hanno una proposta qualificante sta evidenziare specularmente un altro dato che allora vivono per la carenza dei partiti vivono su inadeguatezze dei partiti e qui sta la nostra responsabilità di riflessione e del resto gli stessi partecipanti alla tavola rotonda non è che abbiano negato motivi di fatto contraddittori con il pluralismo e cioè molti aspetti di centralismo sia nello Stato sia nel partito di centralismo patrigno
Gli uni soltanto dicendo che il problema era nei confronti di determinate regioni determinati settori uno i trasporti
L'altro la sanità l'altro la finanza locale ma aggiungendo sottolineatura sottolineatura circa il fatto che esista nello Stato e nel partito
Situazioni di centralismo di centralismo patrigno e allora quale il problema
Il problema è che ci ritroviamo negli ideali nelle buone intenzioni
Uniti il problema è di passare e dal resto a questo ci sollecitano soltanto il voto della lega ma l'incremento dell'astensionismo incremento dei voti bianchi o dei voti nulli
Proprio nel momento in cui questi quarant'anni ha fatto crescere la democrazia e come è stato detto giustamente
I cittadini oggi accrescono la loro domanda proprio perché la democrazia è cresciuta il problema è che noi facciamo non soltanto oggi le giuste alle conferme di principio sul nostro pluralismo le nostre buone dichiarazioni di intenzioni ma passiamo e nella normativa e nei comportamenti
Sia nelle istituzioni sia nel partito a delle decisioni che siano adeguate più decisamente adeguate per il fine
Che tutti ci provano i che poniamo che ci poniamo quel pluralismo che ci poniamo nella riforma delle istituzioni del partito un maggior ruolo una maggiore attenzione nei confronti del cittadino
Scusate questo pomeriggio anticipato l'incontro alle quindici e quindici l'incontro dei godrò interessantissimo
Il corso di formazione implica qualche sacrificio abbia aspettiamo puntuali possibilmente grazie
Faccio adesso terzo pilastro