Intervista a Vincenzo Amendola sulla crisi libica

Radio radicale con l'onorevole Amendola del Partito Democratico membro della Commissione esteri per parlare del
Della situazione in Libia e soprattutto delle strategie del Governo
Allora da quello che abbiamo sentito
Prima dal ministro degli esteri neanche da da alcune dichiarazioni della Pinotti e poi da quella giusta
Dalle parole di Renzi mi sembra che ci siano forse due linee nel Governo aveva un errore di
Una di valutazione no non ci sono due linee la linea unica è quella della Presidente del Consiglio che di concerto con i suoi Ministri da tempo
Innanzi Edeh diplomatica in sette
Di relazione con tutti gli attori non regionali ed europei dicono che la Libia è una priorità
Noi siamo quel Governo che in Libia utilizzato l'ambasciata anche per dare una mano fisica alle Nazioni Unite al lavoro di Bernardino leone che l'inviato della
Dell'ONU per tentare di pacificare quote almeno di costruire un dialogo politico tra le fazioni in lotta
Quindi la nostra strategia e la nostra politica è sempre stata indirizzata a coinvolgere gli attori regionali
Faccio presente che le visite del Presidente Renzi in Algeria e Tunisia del ministro Gentiloni
In Marocco in Algeria proprio per costruire un contesto tra le due sponde Europa e Mediterraneo un concerto
Di Paesi che vogliono dare una
Una mano alla Libia uscire dalla guerra civile
Perché lì ci sono due fattori che da tempo
Sono sul campo le primo abbiamo due Governi due Parlamenti uno riconosciuto e uno no e due grandi coalizione che sono anche tecnicamente armate controllano il territorio
La situazione sta precitato precipitato è questo il secondo elemento per l'emergere
Anche di fazioni jihadisti che oramai e si ricollega hanno non solo
Idealmente ma anche un po'
Dal punto di vista
Operativo valli SIS di Iraq quindi questa attenzione che noi da tempo sottolineammo alla in ambito europeo in ambito ONU oggi
Ci vede protagonisti non solo di
Di toni un po'più preoccupati ma anche di una richiesta mercoledì c'è il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che si riunisce
Di attivarci perché l'esplosione di stabilità libica
In mista all'emergere di fazioni Gia discute terroristi che possono determinare per tutte e due le sponde del Mediterraneo un quadro
A davvero preoccupante
C'è stata una distrazione da parte del dell'Europa e in particolare anche delle
Dell'Italia su quello che è accaduto noi abbiamo assistito ad altri atteggiamenti nei confronti del Medioriente anche del
Del Maghreb in un contesto magari economico-finanziario diverso come quello magari degli anni Settanta dove insisteva una situazione economica diverse dove il prezzo del petrolio aumenta in una crisi economica come questa però con un po'prezzo dell'olio nero diciamo calmierato l'Unione europea ha fatto ben poco
E io sottolineo sempre gli elementi di diversità che dal due mila e undici hanno cambiato non solo il quadro degli attori regionali
Ma anche un po'una percezione europea che deve essere modificata
Dal due mila undici con le rivolte arabe e con i destini differenti che non il Paese rivolte arabe hanno o hanno avuto di successo come in Tunisia dove anche in maniera tribolata si è affermato una democrazia parlamentare con forse islamista forze laiche che
Che convivono o
Drammatiche uscite come avvenuto per la Siria di Assad e per la Libia di Gheddafi quello ha creato due elementi che secondo me dobbiamo prendere in considerazione perché la percezione europea
Deve essere un po'aggiornata non mi riferisco alle polemiche partitiche italiane quale posizione la lega perché sono ovviamente fuori da qualsiasi
Comprensione dei fenomeni storici moderni ma è evidente che
Le forze
Le classi dirigenti arabe si trovano anche loro
In una in un a un bivio scegliere una fase
Di integrazione di superamento di lotte contrasti interni penso alle grandi direttrici anche
Che si sono scontrate sul all'ambito siriano anche sull'ambito libico sappiamo benissimo la Turchia a ha una posizione un po'differente dall'Egitto
Abbiamo visto tragicamente in Siria che ci sono state sponsorizzazioni organizzazioni antichi Assad d'opposizione che facevano
Invece
Delle strade dei percorsi molto più violenti e sanguinari beni in questo quadro
Quello che noi diciamo alle forze regionali che si sono già visto io vorrei far presente in Italia magari questo non si vede a livello di Ministri degli esteri Paesi
Vicini alla Libia confinanti alla Libia che essi continuano
A confrontare ieri c'è stato l'incontro tra Tunisia Algeria che sono Paesi interessati
Bene tutto questo quadro nuovo di evoluzione non è più l'Europa che parla con dei dittatori come avveniva gli anni Settanta e e si stabilizzano il quadro in un bilaterale di asse verticale bene si sta sviluppando a livello orizzontale una cooperazione tra i Paesi interessati a evitare il rischio terrorismo non solo per i destini dell'Europa ma anche per gli
I i destini del Maghreb del del Mediterraneo
E c'è un concerto europeo che si deve mettere
Più né in asse con queste aspirazioni e determinare un'alleanza come sta avvenendo a livello internazionale per la Siria per l'Iraq anche per la Libia
Che insieme alla legalità internazionale dell'ONU deve procedere a degli interventi per il bene della Libia
L'ultima domanda a in ha capito che cosa farà Obama che ha chiesto al congresso diciamo i poteri
Di guerra è una linea diversa da quella dell'ONU nove ognuno Obama si muove come anche l'Italia come tanti Paesi europei dentro un'alleanza internazionale per
Per liberare l'Iraq la dal pericolo del califfato una alleanza internazionale anche lì che vede schierati non solo l'Occidente contro il califfato ma vede schierato la Giordania come drammaticamente
Ci siamo accorti nelle ultime purtroppo settimane
Vede schierata la rabbia sordità i paesi del Golfo vede schierato anche potenze sciite tradizionalmente lontani da una
Ad una cooperazione col mondo sunnita c'è vede schierato delle forse nella regione
Insieme a una cooperazione con i Paesi europei con gli Stati Uniti per fermare quello che è un pericolo totalitario di natura di natura efferata
E che ha tentato di cancellare fisicamente le minoranze della Regione per stabilire un nuovo Stato
Che ha una a ha dei caratteri per noi assolutamente contrari alla Carta dei diritti delle Nazioni Unite quindi quello che noi dobbiamo fare e qui il cambio di prospettiva anche come europei
Non è intestarci una battaglia
In cui lo scontro è tra un Occidente un ali fatto ma cercare di cooperare e collaborare insieme alle forze regionali della Regione così come sta avvenendo sia sullo scenario
Iracheno sia sullo scenario libico nel quadro della legalità internazionale per fermare queste forze che sono nemiche della pace della convivenza
Ringrazio ringrazio l'onorevole Amendola del Partito Democratico