Rassegna stampa estera

Quel giorno gli ascoltatori di radio radicale giovedì ventitré luglio questo l'appuntamento con la rassegnata la stampa internazionale a cura di David Carretta diversi i temi di cui ci occuperemo quest'oggi
Partiremo o dall'Iran dall'accordo sul nucleare firmato il quattordici luglio Vienna con
Il gruppo dei cosiddetti cinque più uno cinque membri permanenti del Consiglio di sicurezza più
La Germania e le ripercussioni di questo accordo a livello regionale oggi nel mondo pubblicarli una lunga analisi di lenza loro dopo l'accordo con l'Iran nelle speranze di Assad
Il presidente siriano il compromesso sul nucleare iraniano viene applaudito dal regime di Damasco che scommette su un aumento degli aiuti da parte di Teheran leggeremo anche un commento di evitarne andrà columnist del
Farmaci al Times che ha una lettura abbastanza ottimista di questo
Accordo il denaro può comprare la moderazione dell'Iran nel Golfo secondo
Gardner leggeremo il perché a proposito invece di
Siria ma anche Turchia vedremo editoriale del Times sull'attentato che c'è stato
L'altro giorno in una città turca al confine meridionale con la Siria su RUC attentato contro un gruppo di giovani che dovevano
Andare a Cupane in Siri alla città liberata dallo Stato
Islamico massacro in prima linea un attentato suicida in Turchia deve servire
Come ritorno alla realtà per il Presidente turco Recep Tayyip Erdogan scrive tra l'altro il Times
Parleremo anche
Di immigrazione la
Mancato accordo potremmo dire sulla
Ripartizione dei migranti dei richiedenti asilo i Paesi euro pay
L'altro giorno Bruxelles eleggeremo un editoriale molto critico di El Pais su un altro fallimento dell'Unione
Europea
Chiuderemo con l'Italia e i progetti di Matteo Renzi di privatizzare una parte di Poste italiane progetti che
In qualche modo rassicurano almeno in parte il wall street journal Europe che dedicava questo
Suo editoriale di ieri l'Italia vende una parte di poste ma il giornale anche
Critico perché il gruppo italiano beneficia di un
Vantaggio notevole rispetto i concorrenti privati e questo sta
Provocando una seria distorsione del sistema finanziario la questione non verrà risolta con la privatizzazione a metà
Da parte di Renzi cominciamo però dalle Iran dall'accordo sul nucleare le ripercussioni regionali in particolare in Siria ma le mondo oggi vi dedica un'analisi di e lenza Longo Polo accordo con l'Iran le speranze di Assad scrive il quotidiano francese
Una grande vittoria una grande svolta un exploit storico il presidente siriano Bashar al-Assad non è stato al varo di superlativi per salutare
La vittoria dell'Iran con la firma il quattordici luglio a Vienna di un accordo sul programma nucleare con i cinque più uno
La gioia del leone di Damasco non è casuale il ritorno in grazia di Teheran sulla scena internazionale giocando a favore di Assad l'Iran dovrebbe tornare a pesare in termini politici ed economici
Assicurando la sopravvivenza del regime siriano
E aiutandolo a riprendere il vantaggio di fronte all'avanzata dei ribelli siriani e dello Stato islamico che hanno costretto il regime sulla difensiva nell'Ovest del Paese in una vasta zona che va dall'impolverata alzando però Homes e Damasco
Il regime alauita e i suoi alleati Sciti ripongono molte delle loro speranze nella fine delle sanzioni economiche che pesano sull'Iran con lo sbocco in sei mesi un anno di centocinquanta miliardi di dollari di redditi petroliferi
L'Iran potrebbe aumentare suo sostegno finanziario a regime siriano ai suoi alleati Sciti per rafforzare
Le loro posizioni militari e riprendere l'iniziativa per modificare i rapporti di forza sul terreno
Questo è quanto pensa al politologo Ziad Maged anche se Teheran decidesse di dare priorità al suo sviluppo economico interno
L'Iran dovrebbe mantenere il suo sostegno Damasco in modo da garantire lo status quo sul terreno e rallentare la caduta del regime diversi segnali spiega le Monde
Indicano che l'Iran non ha intenzione di ridurre il livello di sostegno a Assad dall'inizio di luglio a sbloccato una nuova linea di credito di un miliardo di dollari per Damasco
Dal sollevamento siriano del marzo due mila undici sono stati trasferiti ad Assad tra i sei e i trentacinque miliardi di dollari l'anno
La Repubblica islamica anche iniziato mobilitare nuove forze sciite come
Rinforzi per l'esercito siriano dopo le sconfitte che ha subito in aprile-maggio nella
Regione di idi libera nel nord ed era nel sud sotto il controllo di consiglieri iraniani inviati Damasco
Tra gli otto i dieci mila combattenti di Hezbollah libanese altrettante milizie sciite irachene più di cinque mila combattenti afgani Azzariti
Combattono al fianco dell'esercito del regime Assad con la firma dell'accordo di Vienna prosegue Hammond
L'Iran ha dispone anche di una
Nuova leva a livello diplomatico tornata nel concerto delle nazioni la Repubblica islamica intende promuovere direttamente i suoi interessi tra le potenze occidentali senza
L'intermediazione di
Mosca lo scenario ottimista sarebbe di negoziati
Seri per un accordo politico regionale spiega il politologo Ziad me già ad firmato l'accordo sul nucleare l'Amministrazione americana potrebbe spingere l'Iran e le potenze sunnite della Regione a trovare un accordo di uscita dalle diverse crisi
Che contraddistinguono il Medioriente ma delle mondo un compromesso sarà difficile da trovare tra tutti gli attori del dossier iraniano
Ad ogni modo i negoziati sul nucleare hanno già spinto Washington a prendere più in conto gli interessi di Teheran
Per l'inizio dei bombardamenti della coalizione contro lo Stato islamico in Iraq Siria gli americani evitano di prendere di mira a regime Assad c'è un accordo tacito con l'Iran spiega una fonte diplomatica
L'avvicinamento tra Washington e Teheran allarma gli alleati sunniti degli Stati Uniti nella regione
In relazione l'Arabia Saudita captare la Turchia hanno deciso di mettere da parte loro divergenze per coordinare il sostegno all'opposizione siriana
Bashar al-Assad resta agli occhi di Teheran il miglior garante dei suoi interessi
In particolare della continuità dell'arco uscita dal Mediterraneo al Golfo Persico
Basteranno però secondo le Monde potrebbe
Anche mettersi alla ricerca di un'alternativa a una condizione e cioè che le potenze sunnite siano disposte a un compromesso che rispetti gli interessi iraniani a Damasco così
Le mondo a proposito delle ripercussioni regionali
E in particolare in Siria dell'accordo sul nucleare torneremo tra poco sulla Siria e sulla Turchia prima però
Va segnalato un commento pubblicato ieri dal Financial Times di debito Garner il denaro può comprare la moderazione dell'Iran nel Golfo come
Scrive Gardner in momenti di speranza in Medioriente sono rari
E vinti storici spesso non riescono ad essere portati a compimento un esempio sono gli accordi di Oslo che dovevano risolvere il conflitto israelo palestinese
Un altro la primavera araba che avrebbe dovuto porre fine alle autocrazie la domanda ora e se l'accordo con l'Iran sul nucleare possa fare la differenza in Medio Oriente l'Arabia Saudita i suoi alleati
Arabi sunniti temono che Teheran utilizzerà i redditi petroliferi per fare avanzare i suoi interessi in terre arabe
Visto il modo in cui diranno i suoi alleati hanno costruito un asse sciita da levante al Golfo questo
Questo timore è comprensibile ma c'è un elemento economico importante anche le stime più caute dicono che l'Iran ha bisogno di investimenti per almeno ottocentocinquanta miliardi di dollari nei prossimi cinque anni gli Stati del Golfo hanno questo denaro
Dovrebbero usarlo per convincere un Iran temporaneamente pragmatico a moderare le sue mire regionali così
Devi Garner sul Financial Times di ieri a proposito di Siria Stato islamico e Turchia invece il Times sempre ieri dedicava al suo primo editoriale all'attentato ca
Colpito ventotto giovani realtà molti di più in una città turca al confine con la Siria sulu che questi giovani stavano andando cubane la città siriana assediata dallo Stato islamico liberata
Qualche mese fa massacro in prima linea un attentato suicida in Turchia deve servire
A far tornare alla realtà al Presidente turco Recep Tayyip Erdogan scrive
Il Times gli studenti che si erano riuniti per un pranzo festivo nella città turca di su Luca lunedì
Rappresentavano un raggio di speranza in un luogo dove
Non ce n'è molta di speranze erano diretti a cubane in Siria
Con giocattoli per bambini e con la volontà di ricostruire una città distrutta da quattro mesi di assedio terminato qualche qualche settimana fa ventotto persone
Sono morte quando un kamikaze si è fatto esplodere mentre stavano per cominciare a mangiare non che questo possa
Consolare le famiglie in lutto ma l'attacco presumibilmente opera dello Stato islamico
Potrebbe rappresentare un punto di svolta nell'approccio
Che ha avuto la Turchia per contenere il causa alla sua frontiera
Meridionale il Presidente turco Recep Tayyip Erdogan è stato accusato dalla minoranza curda del Paese
Di non voler vedere le atrocità dello Stato islamico
A causa dell'opposizione dello stesso Erdogan Presidente siriano Bashar al-Assad
Meglio in qualche modo sostenere anche se implicitamente lo Stato islamico per per favorire la caduta del Presidente siriano non c'è dubbio spiega il Times che l'esercito turco sia rimasto inerte durante l'assedio di cubane lasciando le milizie curde il compito di combattere per liberare la città
E non ci sono dubbi che Erdogan abbia irritato il leader occidentali scegliendo di dare la priorità la cacciata di Assad sulla sconfitta dello Stato islamico
Ma di fronte a quanto accaduto sul look e altrove non può più esserci
Alcun ordine di priorità nelle diverse nei diversi conflitti che vengono combattuti in Siria
Lo Stato islamico spiega al Times per la prima volta attaccato il
Territorio dalla Turchia come Presidente Erdogan ha si è fatto conoscere per il suo stile autoritario di erosione della laicità turca
Ma in precedenza come primo ministro il Sindaco di Istanbul
Aveva anche dimostrato di poter essere un vero riformatore soprattutto un pragmatico ora Air dogana deve dimostrare di poter tornare ad essere un pragmatico come
Innanzitutto facendo causa comune con i curdi che sono le uniche
L'unica forza sul terreno da verrà un impatto reale nella battaglia contro lo Stato islamico
Il Presidente turco delle anche cooperare pienamente con gli alleati della NATO in modo da fare molto di più nella da permettere loro di fare molto di più nella campagna per sloggiare gli
Estremisti dello Stato islamico una campagna che altrimenti secondo il capo dell'esercito americano potrebbe durare vent'anni
Pochi Paesi hanno più interesse della Turchia nel mettere fine all'incubo vivente del califfato
La Turchia attualmente ospita uno virgola sette milioni di rifugiati siriani in venti campi profughi enormi nel sud del Paese
La porosità della frontiera rappresenta una chiara minaccia contro gli obiettivi occidentali dello Stato islamico
Quindi anche il Regno Unito ma soprattutto dopo su anche la Turchia
C'è poi una componente politica di questo incubo e deve spingere Erdogan a cambiare posizione la sua mancanza di strategia contro lo Stato islamico
E il mancato sostegno i curdi turchi sono stati un fattore importante
Nelle i risultati delle ultime elezioni nelle quali il partito di Erdogan all'AKP ha perso la maggioranza assoluta la rabbia per il rifiuto di Erdogan di sostenere le milizie curde ha rafforzato il Partito Democratico del popolo legato i curdi
Permettendogli di entrare in Parlamento per la prima volta le milizie curde prosegue il Times sono riuscita a riconquistare una striscia di città Sirianni alla frontiera mi meridionale della Turchia
Che precedentemente erano nelle mani dello Stato islamico in Turchia il leader del Partito Democratico del popolo salati in Demir tassa combatte contro le tendenze insurrezionalisti che aveva nominato la causa curda degli ultimi decenni
Ero dogane deve ricompensare del mio tasse e deve aprire la base aerea strategica di incitarli che Aglieri occidentali se si vuole che l'alleanza anti Stato islamico abbia successo la Turchia
Deve essere al cuore di questa alleanza
Ed è soprattutto nel suo interesse sconfiggere lo Stato islamico così tra l'altro il Times in questo
Editoriale veniamo in Europa
Oggi non vogliamo occuparci di di Grecia
Ovviamente ci torneremo anche perché il dibattito è ampio del mondo per esempio ve lo segnaliamo pubblica un commento diamo Ripamonti e Susan dello
Ora il suo novantesimo compleanno
Il fatto che i suoi successori
Non sembri non essere all'altezza dei sogni calmati da dell'ora anche se questo lo dice chi vi parla dell'ora un qualche modo alcune responsabilità nel tipo di Europa che è stata
Costruita attorno non tanto
Alla
Democrazia ma in qualche modo ai piccoli passi delle burocrazie
Insomma
La figura andrebbe
Valutata sotto diverse lucido dice spesso anche Marco Pannella oggi vogliamo parlare di immigrazione e del
Nuovo fallimento dell'Unione europea come lo definisce El Pais in un editoriale
A commento di l'accordo meglio del mancato accordo tra i Ministri dell'interno de L'Unione europea questa settimana sulla ridistribuzione dei richiedenti asilo dall'Italia dalla Grecia verso gli altri Paesi europei
Scrive il Paese per la seconda volta in un mese sono falliti tentativi dell'Unione europea di gestire la crisi migratori in atto
In giugno i leader dell'Unione avevano rifiutato di rendere obbligatoria la condivisione dei richiedenti asilo che fuggono dalle guerre dall'oppressione in Africa Medioriente
Questa settimana i Ministri dell'interno non sono stati in grado di raggiungere l'obiettivo che avevano dato i leader quaranta mila rifugiati da ripartire su base di quote volontarie
Quaranta mila e un numero piccolissimo rispetto ai seicento mila richiedenti asilo che arrivano ogni anno in Europa
Da ottobre in poi solo trentacinque mila siriani eritrei da e iracheni arrivati in Italia e Grecia verranno ridistribuiti la Spagna ne ospiterà mille trecento contro i quattro mila originariamente previsti da Bruxelles
Le pressioni di Germania Francia non hanno permesso di superare le resistenze di molti Stati membri riluttanti di fronte a questo sforzo di solidarietà l'immigrazione secondo il Paese è diventata la questione è più controversa della politica comunitaria
E questo evidenze agli enormi difetti e le incoerenze del sistema europeo nell'affrontare
Il fenomeno i governi nazionali hanno stracciato le proposte della Commissione per alleviare il peso sugli italiani e Grecia questo dimostra che la prospettiva di euro pensare la politica migratoria eh inesistente scrive tra l'altro le monde l'Atir Chieri sia degli Stati europee invia un messaggio devastante al resto del mondo
E vero che le dimensioni della crisi migratoria che l'Unione europea di fronte e di proporzioni enormi che le cause vanno ricercate nei Paesi vicini è vero che
La crisi economica in Europa sta mettendo in discussione la cultura del benessere europeo
è vero che c'è una nuova situazione politica a causa del successo di partiti populisti o xenofobia alcuni dei quali sono al Governo
Ma l'Europa dovrebbe fare della solidarietà e della tolleranza nei confronti dei perseguitati una delle sue bandiere così
Il Paese in questo
Editoriale per chiudere invece l'Italia e la privatizzazione di Poste il Wall Street Journal di di di Cavaliere un editoriale L'Italia vende una parte di Poste ma il vero problema è il braccio finanziario
Matteo Renzi cercherà nuovamente di vendere quest'anno il quaranta per cento di Poste italiane la banca detenuta dal Governo che fornisce anche servizi postali divertente questa inversione ma il il problema sta proprio
Qui secondo il Wall Street già al i loro per sì
La la è un progresso il fatto che Renzi voglia
In qualche modo vendere questa parte di Poste scontrandosi con
I sindacati ma una vendita parziale non risolverà
Il problema centrale i danni maggiori che Poste italiane infliggono all'Italia attraverso la distorsione del sistema finanziario cioè
Da un lato
Banco Posta che opera con un vantaggio competitivo scorretto rispetto
Ai gruppi bancari privati e gruppi assicurativi privati dall'altro invece il
Ruolo di Cassa depositi e prestiti che usa
Il risparmio postale per finanziare la spesa degli enti locali o lavori pubblici o comprando titoli pubblici italiani
Le istituzioni legate le poste detengono circa il venti per cento del debito pubblico italiano il che significa che Poste italiane alimenta
Le abitudini di spesa pubblica di Roma e il pericolo che una privatizzazione parziale renda le cose
Ancora peggiori conclusioni del giorno al il fatto che Renzi sia determinato provarci è un segnale incoraggiante dei suoi istinti riformatori
Ma ora avrà bisogno di acume economico abilità politica per vendere questo mostro prima che di fuori l'Italia
Ci fermiamo qui da David Carretta una buona giornata su Radio Radicale