Migrazioni di massa: "La più grande crisi di rifugiati dalla seconda guerra mondiale". Intervista a Massimo Livi Bacci

Radio radicale è la più grave la crisi di rifugiati della seconda guerra mondiale vice il commissario dell'Unione europea all'immigrazione Dimitri is Avramov colosso dall'Europa si sta scoprendo in prima linea di un'emergenza globale punto
Diciamo così di caduta ma di conflitti che sconvolgono il Medioriente l'Asia all'Africa
E le migrazioni resteranno un po'il tratto distintivo del nostro tempo spostamenti di massa in cerca di opportunità e diritti un fenomeno che secondo l'Organizzazione internazionale per le migrazioni non si arresterà prima del due mila cinquanta quando la popolazione
Mondiale sembra si assesterà sui nove dieci miliardi di persone
Un commento autorevole lo chiediamo al professore Massimo Livi Bacci demografo all'Università di Firenze che ringraziamo per essere come professore quasi
Quando si è lavorato e lavoriamo tutti gli ascoltatori ecco secondo l'Organizzazione internazionale per l'emigrazione dicevamo non si arresterà prima del due mila cinquanta quando la popolazione mondiale si assesterà sui nove dieci miliardi di persone
E così professore l'Europa epicentro di questa tempesta demografica perfetta come è stata ribattezzata quali declinazioni sociali ed economiche si troverà a dover affrontare vogliamo intanto chiarire un pochino le cose
Intanto beato all'Organizzazione mondiale delle migrazioni che essa così bene che scaturisce dai due mila cinquanta
Io non ne sarei così sicuro detto questo Sorce opportuno distinguere
Le migrazioni che sono spinte dal la motivazioni economiche
Sia del del migrante sia dei Paesi
L'immigrazione che richiedono manodopera che la migrazione che noi conosciamo da sempre insomma
Perché già elevata e Paesi poveri e i Paesi ricchi più quella migrazione che deve essere che
Che deve seguire canali legali
E la migrazione invece che deriva dagli sconvolgimenti che stanno accadendo in tutto il Medioriente o meglio dall'Ucraina ma ai Balcani alla alla
Alla Siria Scanni straniera
GPA eccetera quella corona coi dei Paesi del Corno d'Africa o dei paesi del
Del subsahariani sorride
Sulla migrazione di tipo economico influiscono certamente in Europa e soprattutto nei paesi ricchi demograficamente finte deboli
Come l'Italia la Spagna la Germania Bettini e Meta anche i due terzi dell'Europa e demograficamente molto debole
Quindi
Questo è un fattore che richiamerà ancora il futuro una domanda di immigrati per motivi di lavoro e non solo per motivi di lavoro
L'altra è quella migrazione di persone in cerca di sicurezza Finpuglia
Dalle guerre infuocata i pilastri che sono un'altra cosa derivano da un collasso del sistema politico sul quale
Le politiche nazionali nostre hanno pochissima influenza
Non possiamo chiudere o a spalancare la porta all'immigrazione economica ma non possiamo chiudere la porta quella migrazione che deriva dalla catastrofe dei conflitti armati
Sappiamo che abbiamo il dovere chi accogliere questo ce lo dice la convenzione viene scelto dicono le convenzioni internazionali abbiamo troverete accogliere chi è nel DNA del pericolo di vita o comunque sfugge
Ruggiero altri gravissimi pericoli personali
Qui ci sono due cose diverse perché il mondo con la logica non ci sono politiche migratorie tengo a Roma faccio perché domani perché l'accertamento un CIPE per come l'India dove il Circolo lasciarle
Veneto ci saranno più i bicchieri flussi migratori quindi
Distinguo ciò che è dovuto alla politica manda alla ai conflitti internazionali e ciò che è dovuta invece una norma le dinamiche interne donne normali dinamiche economiche e democrazia
Chiarissimo senza secondo lei l'Europa
Sta facendo abbastanza per fronteggiare questo fenomeno perché hai Della Loggia
Ieri sul Corriere della Sera la risposta è negativa promette perché democrazie europee questa analisi
Del corriere vivono giorno per giorno però gli esponenti alle prese con scadenze elettorali più o meno continua ravvicinare possono pensare solo a quanto succederà fino a quel giorno quindi nella nostra vita politica ma anche una programmazione diciamo sui tempi medio-lunghi
Quindi la mancanza di una visione così secondo lei è potremmo ancora permettercelo questo atteggiamento base diciamo che Galli Della Loggia scopre l'acqua calda nel senso che una
Diciamo l'impreparazione dell'Europa alla a ricevere a fronteggiare
Una una
E delle
Questa travolgente serie di ondate di profughi erano in preparazione si conosceva da tempo solamente la gravità adesso è tale che finalmente l'Europa si è deciso a muoversi
In questi ultimi due giorni qualcosa
Sì è cambiato è sicuramente cambiato l'atteggiamento della Germania perché la Merkel ha di fatto cancellato in Trattato di Dublino che imponeva
A chi impone tuttora alle rifugiato che arriva in un Paese dell'Unione Europea alti
Restare
Come rifugiato se gli viene riconosciuta la qualifica
Chi restare nel Paese di primo approdo di prima in casa adesso alla Merkel dice beh i siriani che riesca ad arrivare in merito dei in Germania sia che passano dall'Ungheria o dalla Grecia dall'Italia da questi siriani noi li accogliamo
Facciamo un'eccezione rispetto al Trattato di Dublino questo è una
Un cambiamento importantissimo perché il Paese più
Forte e anche con le idee più chiare diciamo la verità
Del nostro continente che ci possono anche non piacere ma che comunque
In questo caso sono veramente nuove potrà portare via i turisti e tutti quei Paesi nordici che finora hanno fatto ostacolo ha unito coinvolgimento più forte dell'Europa nella
Al
Diciamo nel riscendere le ondate di profughi abbiamo visto che l'atteggiamento di tutti i Paesi nordici ritirato un atteggiamento di mantenere il Trattato di Dublino che ognuno si faccia carico
Di quelli che arrivano del Paese eccetera eccetera o per più di Diabolik qualche elemosina
Adesso questo cambiando
E credo che questo sia una cosa importante seri
Paesi come l'Italia come la Francia come la Spagna con che scivola Germania beh insomma del
Il quadro cambia cioè l'Inghilterra istituzionale Gran Bretagna che fa eccezione ma qui c'è la singolarità di questo
In questo Paese che si vuole aprire economicamente guai se i mercati non sono finanziari non sono aperti qualche ci sono ostacoli alla
Custodi capitali nell'ICT ma si chiude
Poi alla
Circolazione in terminati Schengen interna scendi interna all'Europa
Che il pilastro dell'euro le altre d'Europa e la libera circolazione dei cittadini europei si della legge ventisette ritorna a quarant'anni fa e da pensione e clamoroso passo indietro ex
Professore qualche giorno fa
Marco Pannella si è rivolto al Papa al presidente la Repubblica gli ha detto che ha ripreso gli atti Mattarella parla Bergoglio voi paventate l'esplosione della terza guerra mondiale ma non vi rendete conto che però non ci saranno Guerra mondiale ma il nuovo olocausto
Oggi l'Olocausto sono a migliaia di morti nel Mediterraneo e i confini dell'Europa dove torna quel filo spinato che un tempo delimitava libertà dalle dittature l'olocausto
Sono i morti per asfissia dei furgoni nelle stive delle navi delle persecuzioni dei cristiani musulmani da parte dei fondamentalisti e lì si sa che cosa ne pensa di questa dichiarazione
Ma
Diciamo con come non condividere
Però ecco ci sono delle novità in questa dichiarazione penetrato pericoli che non lo sa tutto questo Comerio dopo aver colpito penso che lo sappia benissimo ma lo sa benissimo Mattarella
Nella politica internazionale che non riesce a
Insomma collegare cliniche
Avere una voce comune su questo fatto sull'orrore deduttivi come Venezia deciso anche il più riluttanti apprendere il petto la questione dei rifugiati
Quindi certamente siamo di fronte a una cosa spaventosa
Che non ce la fa da tantissimo tempo verrà perché vent'anni che immigranti muoiono nel Mediterraneo al mondo non dimentichiamoci
Non è un fatto di oggi
L'anno scorso ne sono molti quattro mila
Quelli quelli accertati non sappiamo poi quelli non accetta equity diciamo non è una novità quello dopo è un poi ci sono anche i morti sterminio per fame ecco allora veramente l'ultima cosa siccome
Ne abbiamo parlato spesso collega queste stesse frequenze professore
E i demografi alla fine degli anni settanta ne abbiamo parlato le nazioni del Pubblica era un rapporto che prevedeva
Per il mille novecentosettantanove mi sembra quaranta milioni di morti per fame per denutrizione lo denunciamo un po'
Il mancato adempimento dei Paesi industrializzati destinare una quota del prodotto interno lordo nel loro Paese la cooperazione allo sviluppo
Ci fu questo appello il Partito Radicale una campagna per un intervento straordinario contro lo sterminio per fame nel mondo questi cento premino bella che sottoscrissero l'appello
In diversi una capitale europea questa convocazione straordinaria no del parlamento italiano che approvò una mozione che impegnava il Governo all'epoca della lega quale poi non danno pari no ecco laddove la no ma la domanda è se avessimo lavorato seguendo un po'gli argomenti trattati all'appello del Partito Radicale una cooperazione lo sviluppo lavorando nei Paesi sottosviluppati che ora si rovesciano addosso
Anche un po'anni di ignoranza sulle politiche demografiche con avremmo potuto evitare questi effetti che forse a questo punto possiamo dirlo anche a livello
Tra diciamo
La vera vittoria contro la fame non verrà più dallo sviluppo auto autoctono dei vari Paesi poveri che noi dalla redistribuzione internazionale
Questo questo questo il punto cioè bisogna che
La lotta contro la fame
Renda i Paesi dove
Navi protezione più diffusa dove la mancanza di cibo e più diffusa Mirenda autonomi nella loro crescita delle risorse agricole o nella loro capacità di acquistare sul mercato e questa è questa la chiave
Ora noi chiediamo che qualcosa cambiato diciamo uno degli obiettivi del millennio cosiddetti obiettivi MTM fissa che
Nel due mila
La celebre dichiarazione delle Nazioni Unite che nel due mila quindici doverli menzionare una proposizione delle persone affamate per questo obiettivo è stato raggiunto
Erba è abbastanza io penso che non avevano senso delle politiche per una crescita consapevole Anna della democrazia popolazione anch'io cioè il programma cento
Hanno senso si
Però
Queste queste politiche
Non non supportano da fuori nascono da uno sviluppo civile all'interno dei Paesi la cooperazione internazionale può aiutare e sostenere eccetera ma
Noi vediamo un Paese come la Nigeria che il Paese
Forse con le potenzialità maggiori della della dell'Africa subsahariana è il Paese che ha una crescita demografica più rapida
Nonostante che ampia risorse interne
Quindi anche manda ministri
Nello spazio che c'era la volontà però mica
E che già andava madre le tecnologie più avanzate della debba dell'informatica ebbe l'India ai livelli di malnutrizione dei bambini più alti
Nell'aria qua al più come i Paesi subsahariani
Quindi si tratta di redistribuire all'interno dei risultati che le priorità siano giuste
Purtroppo non sempre questo avviene come ben sappiamo quindi facciamo bene appellarci a fare
Che le Nazioni Unite
Cretino che il Papa imbocchi che Pannella o cerchi di convincere che la Bonino vada giro per il mondo pensiamo costo
Se non scatta lo sviluppo autonomo dei paesi queste prediche rimangono purtroppo
Centotto cosca
Grazie ancora una volta il cinese se se si era ce l'hai dove ce lo ricordiamo
Grazie professore veramente del testo importante contributo ringraziamo Massimo Livi Bacci professori demografia la diversità differenze grazie ancora al palo e a voi buonasera a tutti