Rassegna di Geopolitica. L'italia, la crisi dei migrantri e il futuro delle Ue

Un giorno di ascoltatori di radio radicale con una rassegna di geopolitica di mercoledì tre febbraio due mila sedici ci occupiamo di Unione europea della crisi dei migranti e delle prospettive
Italiane in tal senso lo facciamo segnalando due letture all'interno della newsletter affari internazionali pubblicata dallo Iaia Istituto Affari internazionali
Dico Roma la prima in cui ci occuperemo dalla questione dei migranti e in particolare l'accordo con europea Turchia e quella successiva l'Italia che la ristrutturazione dell'unione europea
Nei giorni in cui in Grecia centinaia di migranti fuggiti da Siria Iraq e Afghanistan protestavano contro la barriera di sicurezza innalzata lungo il confine con la Turchia chiedendo canali di accesso protetto in Europa
Il venticinque gennaio anche a Bruxelles si sono fronteggiate per la seconda volta sul piano d'azione comune un europeo Turchia
Sul tavolo lo sblocco dei tre miliardi di euro promessi alla Turchia lo scorso quindici ottobre dal Presidente la Commissione Jean-Claude Juncker
In cambio di un rafforzamento dei controlli frontalieri volti ad arginare i flussi di migranti regolari verso l'Europa programmi lungi dal decollare visto che ad oggi nessun alternative è stata offerta migranti forzati che in massa stava abbandonando le aree di guerra rischiando la vita nelle acque del mare Geo
è toccato allora l'Alto rappresentante Federica Mogherini Volare ad Ankara per convincere il Ministro degli esteri eccolo degli affari europei turchi ad agire immediatamente per indurre migranti affermarsi in Turchia
è trovare così ad arginare la debacle dell'Unione
Ad affiancare Mogherini il commissario l'allargamento Johannes Hahn il responsabile degli aiuti umanitari Cristo se Stigliani destra
Presenze quei se che lasciano intendere quali siano i nodi cruciali della trasferta turca
Offrire garanzie sulla velocizzazione dell'ingresso nell'Europa e sulla forza veto degli aiuti umanitari chiesti dalla Turchia per gestire quasi due milioni di rifugiati attualmente ospiti nel Paese due from di questi su cui già il primo ministro turco da autogru aveva alzato il tiro durante l'ultimo meeting con la cancellate riesca Merkel chiarendo a muso duro che la Turchia hanno stele mossi Nando sono dell'Unione europea
E chi questione non secondaria i Promessi tre miliardi di euro sono sono anticipo dell'impegno richiesto all'Europa per occuparsi una crisi bollata come non turca
Messaggio tutt'altro che confortante per l'Italia unico Paese dell'Unione europea che da giorni sta bloccando apertamente l'accordo sulla ripartizione dei contributi
Tra la Commissione europea che i Paesi membri un braccio di ferro dietro cui sembra esserci non soltanto l'indisponibilità italiana ad elargire circa trecento milioni di euro il nome del Baldon scemi
Ma anche la volontà di chiarire una volta per tutte che senza garanzie sulla clausola migranti ovvero lo scomputo dei fondi elargita Turchia dei parametri di bilancio del patto di stabilità non ci saranno passi in avanti tanto più se imposte dall'alto
Intanto mentre il piano redistributivo dei rifugiati inviato alla Commissione a settembre Moret ripensamenti delle cancellerie del nord Europa e la reintroduzione dei controlli frontalieri che nasce Germania Svezia Danimarca Francia in Norvegia
Per all'Italia avamposto Mediterraneo sulla crisi si profila il rischio di un'esclusione dalla mini scende
La macro aree questa la ministra in Corea viene definita e includere del Belgio Lussemburgo Olanda Austria Francia e Germania e i cui confini esterni veri problemi nati per arginare i flussi migratori che passano da Grecia e Italia
Se a dicembre il piano lasciato intendere dal vertice la cancellando e se altri Maya aveva soltanto il sapore della provocazione
Lanciata per smuovere le acque stagnanti del piano per sé l'immigrazione oggi la sua coalizione di volenterosi sembrano scenario tutt'altro irrealizzabile di fatto la realtà è che non c'è stato membro che oggi posso sfuggire alla Realpolitik discorso che vale soprattutto per Italia e Grecia Paesi che potrebbero trarre vantaggio da una Turchia attivata in modalità dei Chiper cioè portino custode
Ipotesi però non è assente da rischi il temporeggia metto turco presumibilmente resterà tale almeno sino alla conferenza dei donatori per la Siria programmata per il prossimo quattro febbraio a Londra
Occasione in cui la comunità internazionale sarà chiamata a mettere nero su bianco cosa intende fare
Per gestire i tredici milioni e mezzo di sfollati interni e più di quattro milioni di rifugiati siriani e hanno trovato riparo nei Paesi confinanti
Numeri questi che contrasta evidentemente con i tre miliardi di dollari offerti ad oggi dei donatori invece degli otto miliardi previsti
Per questo la Turchia Paese che da solo ospita un milione ottocentottantanove mila settecentottanta rifugiati ha vincolato il piano d'azione nazionale sui rifugiati ha un po'impegno concreto da parte della comunità internazionale Unione Europea in testa
Per quanto rinverdire dalla dichiarazione congiunta diffusa a margine del summit di questa settimana tra Mogherini rappresentante del Governo turco
Restano quindi per una congelate le iniziative finalizzate all'integrazione dei rifugiati siriani in Turchia per il quale era stata prevista la concessione di permessi di lavoro per diminuire la spinta ad andare altrove e l'autorizzazione ad accedere al sistema sanitario e scolastico
Analogamente resta definite le modalità con cui la Turchia dovrebbe svolge il ruolo di detti iper d'Europa
La gestione spinosa del dossier sulla notte trafficanti di esseri umani rischia di mettere in secondo piano gestione umanitario delle migrazioni forzate che si fermano o transitano in Turchia l'analisi di Enzo Roberta Petrillo sulla braccio di ferro italiano sull'accordo nell'europea Turchia all'interno della newsletter affari internazionali dello IAI che poi
Si occupa ancora più in generale dei rapporti tra Italia ed Unione europea di quale visione futura
Per l'Europa e passiamo alla seconda segnalazione Marinella nei riguardi dei si firma un altro articolo sempre per affari internazionali d'Italia e la ristrutturazione dell'Unione europea
Di fronte alle sfide impegnative che l'Europa deve affrontare mentre si avvicina nel marzo due mila diciassette la scadenza dei sessanta anni dalla firma dei Trattati di Roma l'Italia punta con questa Rovolon centrale per rilanciare il progetto europeo e ribadire le ragioni di una crescente integrazione
Riconoscendo che è necessario riformare profondamente l'Unione europea
L'ambizione del Governo italiano e di contribuire da protagonista un dibattito che faccia uscire l'Unione europea dalle secche della crisi
Per le difficoltà interne al quadro europeo e per la necessità di proporre idee intorno alle quali si coaguli consenso di più parte si apre la partita diplomatica non facile la ricerca degli alleati giusti e quindi un passaggio di rilievo
Nel funzionamento dell'Unione europea si sono registrati alcuni cambiamenti strutturali i più evidenti sono lì incepparsi del motore franco-tedesco
Diventato ormai attrazione esclusivamente tedesca e ruolo sempre più dominante nel sistema decisionale assunto dal Consiglio europeo
Il negoziato diretto tra i Capi di Governo esalta inevitabilmente il peso decisivo del Paese più forte ancora la Germania
Giusto contestare una Costituzione europea troppo sbilanciata su interessi e priorità stabilite a Berlino senza dimenticare però e la Germania resta un partner chiave per un'ipotesi di riforma dell'Unione europea
La soluzione per contrastare il primato tedesco non sa nell'inseguire un improbabile intesa con l'ombra la nota congiunta Gentiloni nel mondo il quindici dicembre scorso richiamo un'altra iniziativa una dichiarazione anglo-italiana dell'ottobre novantuno
Sulla difesa europeo ha presentato durate negoziato per il Trattato di Maastricht
Oggi come allora un'iniziativa che rappresenta più il tentativo di sfuggire al peso dell'asse franco-tedesco
è il tassello di una chiara strategia per portare avanti iniziative politiche comuni non si vede del resto come potrebbe essere possibile costruire
Una proposta che porti al superamento delle difficoltà dell'Unione europea con un Paese la Gran Bretagna e un piede fuori dalle principale politiche comuni
Che ha giocato sistematicamente al ribasso delle risorse da assegnare a bilancio comune è una visione molto riduttiva dell'integrazione europea rispetto a quella coltivata in Italia
Dall'Italia vedere su un'altra iniziativa che di fatto ridimensiona giro di valzer con Londra inizio febbraio a Roma si incontreranno i Ministri degli esteri dei sei Paesi fondatori dell'Europa unita
Un'iniziativa voluta dal Governo italiano che essa in realtà non nuova perché riprendo media del due mila tre dall'allora Presidente da Repubblica Ciampi
Di giungere a un accordo tra i sei Paesi fondatori per dare un impulso lavori della Convenzione e l'iniziativa come si ricorda non ebbe molta fortuna
Prima ancora della formula in ogni iniziativa ciò che conta sui contenuti
Su questi ancora non si intravede una strategia chiara del Governo italiano il Ministro degli esteri Gentiloni in una recente intervista rilasciata alla Repubblica dichiarato il Governo italiano lavora per un rafforzare uno pesco possibile che deve rispondere ai cittadini
Un approccio pragmatico che provocherebbe trovarsi in sintonia con gli obiettivi appena delineati la presidenza olandese del Consiglio entrata in funzione il primo gennaio scorso
La presidenza olandese ha dichiarato di impegnarsi per un'Europa che si concentri sulla creazione di crescita e lavoro attraverso innovazione e che sappia connettersi con la società civile
Nella nota già summenzionato Gentiloni Hammond
L'Italia dichiara il suo trascrivere un modello di funzionamento dell'Unione Europea imperniato sul principio di flessibilità
In modo da consentire di avere diversi livelli di integrazione una soluzione che possa permettere in Paesi che vogliono approfondire integrazioni andare avanti e a quelli che non intendono procedere oltre ipotesi chiamare fuori
Nella relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea presentata al Parlamento lo scorso dicembre il Governo italiano si dichiara disponibile a valutare l'ipotesi di un percorso che potrebbe sfociare in oro Pacetti concentrici
Che arriva al centro l'euro zona rafforzate aperta a un'evoluzione verso l'unione politica contornata da un cerchio di Paesi interessati principalmente alle politiche riguarda
Anche il mercato unico l'Europa differenziata senza escludere l'ipotesi di cambiare trattati sembra essere quindi l'obiettivo cui tende il Governo italiano
Uno scenario non privo di incognite perché dalla differenziazione potrebbe venire anche una dinamica di dis-integrazione
Ci si deve anche chiedere si esista davvero tra i sei Paesi fondatori una visione comune sul futuro dell'Europa
Il Gruppo dei Sei fondatori e molto meno compatto di quanto sembri e sarebbe un errore non tenere conto del potere residuale dell'asse franco-tedesco c'è una proposta comune sulla riforma dell'Unione Europea emergesse tra i sei andrebbe coi presentata agli altri parte
Con la Spagna senza governo entrato in una fase instabilità una Grecia marginale indebolita
La Gran Bretagna ripiegata sul break sito un gruppo di Paesi nordici e di recente ingresso non europea più sovrani sti che integrazioni sti tesse la tela per le riforme non sarà una facile impresa l'analisi di Marinella neri gol Desi intitolata Rick nella ristrutturazione dell'Unione europea all'interno della newsletter affari internazionali dello IAI del ventotto gennaio scorso con questo sito della puntata di oggi della rassegna di geopolitica un assoluto da Lorenzo rende ci risentiamo sabato mattina alle ore sette