Sono stati discussi i seguenti argomenti: Carcere, Diritti Civili, Diritti Umani, Legge Gozzini, Lettera, Opera, Partito Radicale, San Vittore.
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I detenuti scrivono al Partito Radicale
Le lettere che li leggiamo adesso giungono dalle carceri milanesi di San Vittore e dopo
Cari compagni
Innanzitutto consentiteci di ringraziarmi per la vostra disponibilità è opinione comune fra noi asserire che siete l'unico partito sensibile alle problematiche del carcere e dei carcerati
La vostra è una costante presenza è sicuramente un deterrente contro eventuali atteggiamenti di violenza di taluni operatori che come ben sapete non sono affatto i soliti nel circuito penitenziario
Ci pare inutile fare una ricostruzione storica evidenziando l'evoluzione e la maturazione del detenuto in quest'ultimo quinquennio sentiamo che ne siete coscienti riteniamo che questo sia uno dei punti fondamentali che vi spinge a perorare la nostra causa
Ci piacerebbe confrontarci con voi ampliando tutte le problematiche del pianeta carcere ma in questo momento non siamo nello stato d'animo ideale per un confronto sereno
L'Asinara e Pianosa li scheletri nell'armadio del passato sono ben a reali e questo credo possa ampiamente giustificare le apprensioni su certi temi specifici
Il riferimento alla vostra interpellanza parlamentare del quindici corrente mese ci pare utile farvi una cronistoria degli avvenimenti affinché voi possiate valutare la situazione nella sua in pienezza
Siamo stati arrestati nella nottata del venticinque luglio ancor prima che fosse varato in legge il decreto Martelli
Ci siamo subito resi conto che nei nostri confronti sarebbe cambiata anche la vivibilità all'interno dell'istituto ed in effetti i nostri spazi si sono ridotti al lumicino
Apertura delle celle sono soppressa attività sportive palestra un in ventuno giorni in alternativa all'ora d'aria campo sportivo soppresso attività culturali soppresse
Apertura del locale docce ridotte a tre giorni apre alla settimana con un orario concomitante all'ora d'aria mattutina
Il trasferimento dai bracci ordinari a quello per noi approntato non è stato all'insegna dei maltrattamenti fisici possiamo per contro affermare che e quantomeno i primi giorni quando lo Stato e la direzione si trovava fuori sede le provocazioni e le velate minacce erano all'ordine del giorno
Ora la situazione sembra essersi riequilibrata sia per la vostra presenza
Che per il nostro intervento col direttore il quale ci è sembrato fosse all'oscuro del problema
Concludiamo evidenziando che una considerazione che va oltre il tema da voi affrontato in Parlamento il prossimo corrente mese e non entrando in polemica sulle nuove norme della cosiddetta legge Gozzini emanate dal governo
Vi chiediamo se qualcuno ha mai fatto la riflessione che molte condanne inflitte in quest'ultimo quinquennio possono essere state influenzate
In quantità numerica di anni dalla sopra citata legge con tutte le conseguenze non in ultimo l'affettività
Con un secchio i detenuti del blocco a sezione ci
Illustrissimi onorevoli chi vi scrive beffa deve Yassin rappresentante della comunità straniera ristretta presso la casa di reclusione di Milano opera la nostra comunità si trova nell'impossibilità di poter usufruire dei benefici che ruotano intorno alle misure alternative alla carcerazione ci vediamo sistematicamente esclusi perché di altra nazionalità e postina l'impossibilità di poter dimostrare che il periodo passato nelle more carcerarie abbia influito in senso positivo sulla nostra personalità
In questo modo viene meno quella parità di diritto tanto decantata dagli stessi governanti cosa questa che però non viene a mancare nel momento in cui ci infliggono le condanne
Noi proponiamo con il vostro gentilissimo interessamento di presentare al Parlamento un progetto di legge per detenuti stranieri incensurati
Affinché venga concessa la libertà condizionata metà della pena
Con l'espulsione immediata dal territorio italiano con l'obbligo di non fare più ritorno in Italia altrimenti scatta il rimanente della pena condizionata ed eventuali altri reati fatti nel soggiorno in Italia
A tale proposito chiedo a voi onorevoli parlamentari il perché agli stranieri non debba essere riconosciuto un beneficio di cui godono tutti i detenuti italiani
In modo che anche a noi sia concessa la possibilità di riallacciare rapporti affettivi che sono venuti a mancare nella lunga carcerazione
Voglio informare che la suddetta legge già in vigore da più di quindici anni in vari Paesi europei in Germania e Lussemburgo in Francia in Spagna in Grecia in Svizzera nel Canton Ticino e nel Regno Unito
Facendo questa legge l'Italia può evitare tutte le lunghe prassi e giungere ad accordi diplomatici quei singoli paesi per espatriare i detenuti che lo desiderano nel loro Paese
Mi si permetta di far notare che molti Paesi del Terzo Mondo e si sono invece varie forme giuridiche
Ad esempio in Tunisia e in Egitto i detenuti dopo la conclusione del processo vengono tenuti in carcere al massimo un anno e poi rispediti nel loro Paese
In altri Paesi ancora si sono le varie amnistie generalizzate vedi in Marocco la Thailandia Turchia e così via
In merito all'assedio problema menzionato né ad altri fiducioso e a nome di tutta la comunità straniera detenuta e a nome personale porgo ringraziamenti per quanto farà in nostro favore
Il decreto numero trecentosei novantadue Martelli Scotti finto antimafia e a danno di tutti già convertito in legge non ha fatto altro che trasformare un sistema penale né carne né pesce in un caso patologico di neuropsichiatria
Il decretone trecentosei nel campo giudiziario tende a limitare il pubblico dibattimento il contraddittorio e quindi la difesa
Tende invece a favorire qualsiasi specie di pentitismo tende a di impedire la ritrattazione tende a sottrarre l'accusatore
Alla l'esame e al contraddittorio della difesa in aula dibattimentale magari sostituendolo con una testimonianza di polizia
Rivaluta infine quegli atti di polizia giudiziaria per i quali gli elaboratori del nuovo Codice di procedura penale dopo averne viste di cotte e di gruppi e di crude
Avevano posto una seria limitazione ma qui il merito e soprattutto della corte costituzionale
Nulla affatto naturalmente il decreto per garantire l'imputato dai falsi pentiti e dalla stessa gestione del pentitismo
Gli uomini della giustizia hanno la memoria corta è stato insomma instaurato il processo sommario filo poliziesco e in tempi di recuperata giustizia democratica sarà d'obbligo la revisione il decretone trecentosei nel campo penitenziario
Ha trasformato la legge Gozzini nata per il recupero sociale del condannato in uno strumento incontrollato di ricatto nei confronti di chiunque ed annulla i benefici per molti divenuti dei diritti acquisiti
Subordinando lì alla collaborazione ai sensi dell'articolo cinquantotto terra
Collaborazione spessissimo impossibile per i più svariati motivi e che in ogni caso sarebbe illegittima perché interessata e non quindi spontanei
Il paradosso giunge al culmine quando persone in carcere da decenni che hanno usufruito per anni dei benefici previsti dalla legge penitenziaria che grazie a quei benefici hanno rinsaldato legami affettivi familiari con madri mogli figli e parenti che hanno contribuito con impegno e serietà al processo di rieducazione voluto dalla Costituzione articolo ventisette comma secondo
All'improvviso si sono trovati isolati differenziati di nuovo patentati dalla pericolosità
Posti alla regime ristretto e a sorveglianza speciale e privati di ogni beneficio senza nessun ragionevole motivo e senza nessunissima spiegazione
Retroattività ed effetti com'è noto il decreto trecentosei novantadue è stato applicato retroattivamente la retroattività comporta sia sul piano giudiziario che penitenziario delle gravi violazioni costituzionali convenzionali
Sul piano giudiziario la disparità di trattamento si evidenzia anche fra cui imputati del medesimo reato
Chi ha espletato le procedure giudiziarie istruttoria e giudizi nel periodo Vassalli con una certa legge e chi pur avendo iniziato la procedura nel periodo Vassalli per ritardi stralci o motivi diversi
è entrato nel periodo Martelli le cui leggi gravate ne pregiudicano la condizione sul piano per il benzinaio la retroattività comporta la discriminazione e non solo per il differenziamento detentivo al quale la parte dei detenuti colpita dalla decreto è sottoposta
Ma anche e soprattutto fra chi nel periodo Guzzini hanno ha usufruito di benefici e con questi terminata la pena
E chi invece pur detenuto nel periodo Putignano non ha potuto e non potrà usufruirne perché oggi mi sono preclusi annullati dal cambiamento delle norme
Sul treno in corsa come si suol dire
I legittimità della retroattività
La retroattività della legge penale è esclusiva in Europa nel del sistema penale italiano
Va subito premesso che il decreto Martelli Scotti numero trecentosei novantadue non è legge temporanea eccezionale certamente anormale ma mal di testa
Quindi non configurando l'eccezione posta dal comma quarto dell'articolo due del Codice penale cade qualsiasi ipotesi di retroattività
Ad ogni buon conto il divieto di retroattività della legge penale costituisce principio generale dell'ordinamento giuridico italiano articolo secondo disposizioni sulla legge in generale ed è garantito sia dalla Costituzione articolo venticinque comma secondo che da tutte le convenzioni internazionali che l'Italia a ratificato dal mille novecentocinquanta ad oggi
La Corte costituzionale ha inteso ribadire questo principio anche in epoche recenti vedi la sentenza del quattro aprile mille novecentonovanta numero centocinquantacinque
A questo punto il comma quattro dell'articolo due del Codice penale Rocco Mussolini che causando equivoci permette l'automatica retroattività sui decreti penali
Deve essere una volta per tutte cancellato in questo senso è stata inoltrata una petizione alla Camera dei deputati
Conclusione il sistema penale italiano e la sua storia di riforme fittizie va denunciato e portato davanti ad una corte di giustizia internazionale
I differenziati del carcere di Opera
Sempre dal carcere di Opera
Giungeva una sorta di relazione d'analisi sullo stravolgimento della legge Gozzini il titolo è infatti legge seicentosessantatré euro dell'ottantasei dagli Gozzini una legge ora stravolta
Nel mille novecentottantasei epoca della riforma dell'introduzione della suddetta legge Gozzini venivano apportate importanti modifiche legislative in termini di possibilità di applicazione di misure alternative alla detenzione
Nei confronti di coloro i quali sottoposti a trattamento rieducativo
Mostravano la loro più viva intenzione di reinserirsi nel tessuto sociale e familiare con propositi manifestamente di concilianti con la stessa collettività a cui per mezzo della commissione di reati
Avevano recato danno materiale e morale
Di fatto con la legge introdotta ha dato subito modo di constatare ecco l'obiettivo proposto si era stato ampiamente raggiunto in fede ai dati statistici ed ufficiali forniti dal Ministero di Grazia e Giustizia
Che confermava che solo l'uno virgola otto per cento di coloro che offrivano dei benefici della suddetta legge avevano in qualche modo trasgredito ai vincoli ad essere legati tale risibile percentuale dei trasgressori veniva raccontata con la maggior parte dei Paesi della Comunità europea
Le qui percentuali di trasgressori ampiamente superiori venivano quantificato in A quattro cinque per cento di coloro che parimenti fruivano dei benefici della legge penitenziaria
Questa legge applicata in questi termini fino al mille novecentottantanove non pare dai dati forniti dal ministero di Grazia e Giustizia
Imputabile di alcunché
Se non che è per non smentire la tradizione secondo cui nel nostro paese tutto è possibile in politica
Detta legge dopo una sorta di campagna denigratoria è stata assoggettata ad una serie sistematica di attacchi repressioni da parte di più componenti politiche nel nostro Parlamento
Talché scaricandoli fatti avesse strani si è giunti da parte del governo in carica già dei primi mesi del novanta a varare un decreto legge che ne cominciava a stravolgere i criteri
Infatti già in quell'anno le circa duecento persone che fruivano di permessi premio dalla casa di reclusione ed acquisì vi si scrive si ridussero del venticinque per cento
Di qui e per un periodo ancora da definirsi anche gli altri benefici penitenziari concernenti le misure alternative alla detenzione che concede al tribunale di sorveglianza
Sono stati drasticamente ridotti a percentuale risibile sia rispetto all'epoca antecedente sia da un altro lato non meno incidente di un continuo incalzare di un sovraffollamento straripante
Che conseguentemente si è portato da circa trentadue mila unità di detenuti a quarantotto mila unità in spazi di contenimento di circa ventotto trenta mila reclusi
Al di là del valore umanitario su quale ci sarebbe più di un dato da discutere
Legge Gozzini aveva posto un termine allo strapotere del giudicato unico intoccabile che vincolava conferì a logica una sentenza di giustizia spesso errata sovente ingiusta e comunque veramente qua
La legge Gozzini così come interpretabile nello spirito
Dava ad altri magistrati i mezzi indispensabili al reinserimento del Rey chiunque essi fossero conferiva il potere di alleggerire i rigori di condanne esorbitanti
E perché no riparare gli abusi di autodifesa perpetrati in tempi emergenziale
Gli emendamenti degli ultimi anni insieme alla legge Gozzini hanno decapitato il principio rieducativo del carcere
Violando nel contempo la costituzione in nome della comoda credenza che lo stato troppo democratico sia l'equivalente di uno Stato debole
Eppure in materia penale e il nostro Paese ha sempre avuto ben poco di democratico
Le condanne a pena detentiva sono e restano le più alte d'Europa le carceri sono mutate solo nella struttura e non nella forma la custodia e da sempre in adeguatamente preparata
Le medico delle dichiarazioni dei soliti politicanti che cercano cifre alla mano di minimizzare l'impatto delle dovute modifiche alla legge più intensi aria per la salvaguardia della comunità non possono certo modificare una verità ormai inalterabile
Le restrizioni imposte dai decreti riguardano solo certe categorie di reclusi dicono loro
Ma come spiegare che dal mille novecentottantanove anno ultimo della normale applicazione della legge Gozzini ad oggi i permessi concessi ai detenuti hanno fatto registrare un calo dell'ottanta per cento
Prendendo ad esempio la Casa di reclusione di opere a Milano nel Natale del mille duecentottantanove ci furono ben duecento detenuti che usufruivano di un permesso premio
L'anno successivo erano poco più di venti e nel novantuno si era giunti a malapena la cinquantina di unità
Affermare dunque che le restrizioni colpiscono solo i cattivi di turno e come assicurare la metà degli abitanti di una città colpita dalla peste che il morbo non li ucciderà ciò è sicuramente un ottimo attore politico ma trova il giusto collocamento dalla prassi di un usuale disinformazione
L'inasprimento della legge penitenziaria non solo ha contribuito a togliere la speranza molti detenuti colpevoli di reati sanzionati dei decreti per la maggior parte in cachet nati da moltissimi anni
Ma ha anche dato il pretesto per l'applicazione della solita politica carceraria
Fatta di trasferimenti arbitrari di persone non colpite direttamente dai decreti che sono state vittime di sfondamenti verso il sud del paese pur abitando in Lombardia e non sono poche
Il rispetto del principio che la pena vada scontate gli istituti distanti non più di trecento chilometri dal luogo di residenza si è perso nelle pieghe di un'Amministrazione penitenziaria che fa della bussola sulla regola di vita
Un'amministrazione gestita da politicanti che nome di una presunta disponibilità alla speranza rifiuta sistematicamente ogni richiesta di trasferimento anche quelle motivate dalla necessità di rivedere i propri familiari
Inventando via via le scuse più insulse arrogandosi il diritto di giudicare quale regione italiana sia più adatta al reinserimento del singolo
E quando fingono di scandalizzarsi per le denunce di maltrattamenti e torture perpetrate nelle loro isole che si compiacciono di definire del diavolo o infernali
Sembrano dimenticare che la storia soprattutto quella penitenziaria non è che l'eterno Ripley difatti Giannone
Per tutto il mille novecentonovantuno la situazione è andato al pian piano sempre più peggio non solo i benefici ridotti a qualche unità di fortunate persone che ne fruivano ma altre sì
Si è giunti a operare da parte dello stesso governo con ulteriore decreto legge poi convertito in legge che oltre a decimare in quelle poche unità di fortunati i beneficiari di quello che è rimasto della legge Gozzini
Ha escluso dalla possibilità di accedervi talune categorie di reati e di persone quindi che sono state differenziate e altresì trasferite in istituti di massima sicurezza ciò non temeva minimamente conto di due fatti sostanziali
Primo che tra coloro che sono stati privati del diritto dal reinserimento sociale familiare c'erano e ci sono anche coloro che già avevano intrapreso dopo anni e anni e sofferenza in detenzione il trattamento pelle
Il reinserimento secondo che detta legge applicata anche a chi si trovava in quell'ambiente era ed è palesemente contraddittoria rispetto i pochi diritti riconosciuti sia dalla Costituzione della Repubblica italiana
Sia dalla Convenzione internazionale dei diritti
Dei trattati europei quindi venendo nello specifico di quello che pare palesemente opinabile da parte di chi è il diretto interessato dei vari soprusi descritti appare il caso di sottolineare i seguenti aspetti
A che dall'entrata in vigore della legge menzionata
A seicentosessantatré dell'ottantasei gol sino ad oggi la percentuale di coloro che hanno trasgredito è tale da non far presagire sostenere che detta legge non abbia avuto il nel più ampio successo
Be che quanto ha portato alla suddetta legge in termini restrittivi nell'ambito delle modifiche ha portato dal Governo
Dal Parlamento poi possono considerarsi subito delle meschine devianze dell'attenzione dell'opinione pubblica per coprirsi dalle proprie malefatte che di recente è venuta allo scoperto
Hanno visto la maggior parte dei partiti di quel governo coinvolti nell'operazione Mani pulite con più di duecento arresti già effettuati dalla magistratura che contesta loro reati di corruzione aggravata interessi privati in atti d'ufficio e pubblici
E altre vergogne proprio da parte di chi ha avuto il coraggio di attribuire ogni sorta di allarme sociale a cui troppo evidentemente sono decisamente strani i reclusi appunto perché detenuti
Non si comprende pertanto il significato di tante restrizioni nei confronti dei reclusi
Che per anni si sono sottoposti alle più rigorose attenzioni rispetto a quella poca fiducia speranza concessagli senza essere responsabili però di alcunché
L'attuale situazione creatasi lo ripetiamo
Che secondo noi
Il dispregio della dignità dei diritti fondamentali riconosciuti dalla Convenzione europea di cui l'Italia fa parte
Si chiede pertanto l'intervento della Commissione europea per i diritti e la dignità dell'uomo anche se è un detenuto convivo ossequio i detenuti della Casa di reclusione di Opera Mina
E concludiamo questo spazio dedicato alle testimonianze dalle carceri con un editoriale firmato dalla relazione della giornata alle di San Vittore questo editoriale contiene dei dati che si riferiscono alla fine del giugno mille novecentonovantadue
Molto probabilmente questo sarà il mondo di domani un mondo privo di spazio dove si vedrà gli uni addosso agli altri dove la necessità di
Shearer a tutti i costi dalla normalità di evadere alla ricerca di dimensioni più umane sarà l'imperativo corrente anche a costo di trascurare se stessi
La propria vita
Il bisogno di privarsi della realtà dell'esistente questo è San Vittore oggi in carcere al limite di ogni regola di convivenza
Creato per garantire la Società dal crimine ora diventato un centro di ammasso dell'emarginazione lazzaretto simbolo dell'impotenza istituzionale incapace di garantire la dignità del vivere
Non c'è dignità nei numeri di San Vittore anche se i numeri però se posseggono come i cabalisti affermano delle proprietà che siano almeno legate alla speranza di far riflettere le autorità competenti
Dietro i numeri gli uomini le storie storie di tutti e di tutti i giorni
Queste sono le aride cifre della sovraffollamento ma bisognerebbe dire umide dialitica di corpi stretti di mancanza di aria fresca
Alla fine del mese di il dicembre mille novecentonovantuno quando per la situazione insostenibile i detenuti si sono rivolti alla stampa per mettere in evidenza le condizioni del carcere eravamo mille ottocentosettantatré da gennaio novantadue è stato un continuo peggioramento nel primo mese dell'anno sono entrati in settecentododici usciti seicentosessantasei
In febbraio gli entrati erano ottocentosettantuno usciti ottocentodiciannove
In marzo ottocentotrentuno in pratica ottocentodiciotto usciti in aprile seicentonovantatré entrati seicentonovantuno usciti in maggio ottocento in Prati settecentottantatré usciti attualmente i dati sono riferiti all'otto giugno novantadue
Sì ci sono due mila cinquantadue persone recluse mille novecentoquindici uomini centoventisette donne e dieci Carew ricoverati negli ospedali civili e non dimentichiamoci dei due bambini reclusi con le madri
L'incremento è stato di centosettantanove detenuti media sono entrate settecento ottantuno persone al mese e URSS e uscite settecentocinquantacinque questo è dovuto in parte ai numerosi rientri di detenuti trasferiti in altre carceri per scollamento che devono fare ritornarvi a Milano per i procedimenti giudiziari
I tossicodipendenti nei primi quattro mesi di quest'anno sono entrati cinquecentonovantuno tossicodipendenti il trentatré per cento degli ingressi dalla libertà
Questa percentuale va certamente portata al cinquanta per cento se si considerano le persone tossicodipendenti che all'entrata non denunciano la condizione per essere allocate in reparti ordinari quindi non alla ci OC reparto riservato ai tossicodipendenti
Probabilmente lo fanno per superare con più facilità le crisi e le situazioni di disagio dovute all'astinenza e per la presenza di amici
Molti di questi entrano in carcere per reati irrisori legati al loro stato di tossicodipendenza reati che prevedono l'arresto ma non sempre la detenzione per cui il carcere è veramente privo di senso
Bisogna valutare che l'ottanta per cento degli arrestati ha commesso reati riconducibili alla droga quindi il reato è strettamente legato ad una problematica di disagio sociale
In carcere e diventato il Baluardo di contenimento di un fenomeno in continua espansione
Si deve aggiungere che dall'inizio dell'anno ci sono state cinquecentoquaranta scarcerazioni per la revoca della custodia cautelare il venti per cento delle entrate e della libertà con una media di ventitré giorni di permanenza
C'è stato quindi mi un venti per cento di persone per cui l'ordine di carcerazione ad un certo punto risulta improprio quindi inutile
San Vittore ha da molto tempo il problema della sovraffollamento
Negli anni scorsi che si sono venute a creare situazioni simili ricordiamo che il tredici novembre mille novecentottantacinque c'erano a San vittore due mila novanta detenuti e detenute
Erano gli anni in cui funzionavano malauguratamente ancora i sotterranei e c'era qualche decina di celle in più ma erano anche momenti isolati e non a riconducibile all'attuale basti dire che un mese dopo la le presenze erano già scese a mille seicento
Cosa significano per noi questi numeri considerando che a San Vittore quasi tutte le persone sono obbligate a restare venti ore al giorno in cella
Significano condizioni di vita disumane nessuna possibilità di intimità tranquillità ricerca continua di equilibrio in situazioni esasperanti e conseguente abbrutimento dovuto al profondo disagio derivato dalla mancanza di un tempo proprio
I nove metri quadrati non si può vivere in quattro cinque ossei cosa vuol dire per l'esterno impotenza vendetta voglia di moralità
è una situazione inutile e controproducente in ogni senso se la pena ori educativa era in selettiva o vissuta nella coscienza dell'espiazione anni nelle sue finalità trattamentali il recupero ad una convivenza solitarie e umani d'attrice
Si può quindi affermare ragione che il sovraffollamento magnifica in sostanza a qualunque tipo di percorso personale
Se la società civile può permettersi di non agire per promuovere e garantire all'interno del carcere i suoi stessi ideali di convivenza allora il futuro ha già purtroppo un aspetto ben definito
Un carcere molto molto più grande ma non meno disumana mente sovraffollato
Scrivete a partito radicale via di Torre Argentina settantasei zero zero uno otto sei Roma
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