"Quale Rai"

Lo porta sempre a all'assenza di regole e dei meccanismi e che seguono il tornaconto del momento
E bisogna dire che in alcuni casi magari già dire che la stessa RAI forse tentata più dalla quantità delle risorse che dal modo in cui queste risorse potevano arrivare a seguito ha finito col seguire questa questa logica
Naturalmente l'hanno seguita alla grande i privati la logica del giorno per giorno e di calcolare più che le regole ovviamente il tornaconto ecco allora il punto di partenza il mio discorso è questo che il fatto che le regole attuali si siano formate per approssimazioni successive
Aggiungendo sì le nuove a quelle precedenti
E che poi sono quelle del monopolio ha finito col stravolgere le regole precedenti che hanno assunto un significato totalmente diverso e lo spiegano fra un attimo e praticamente a non creare una regola nuova sulla quale poi il sistema può svilupparsi
In pratica diciamo le osservazioni per dimostrare come questo sia venuto si possono centrare su un paio un paio di notazione
Naturalmente i meccanismi fondamentali restano sempre quelli del monopolio il cambio risorsa principale la pubblicità risorsa accessoria questo per la RAI
Ma in realtà anche per i privati il meccanismo se venuto aggiungendo a queste esistenze considerando il canone l'ha sullo sfondo il grande signore delle risorse
Diciamo in toccato
E poi vedendo di gestire la pubblicità risorsa accessoria per la RAI e evidentemente niente ha fatto ciò che per i privati quindi prima c'era il limite a risorse Soriero al petto che serviva alla stampa
Sentenze la Corte il cinque per cento del la percentuale di programmazione questo valeva per la RAI
Quando il sistema è cambiato ecco è rimasto il tetto anche questo come un momento di salvaguardia stabile
Il quattro per cento settimanale cioè diciamo i sottotetti per la RAI il tetto principale il quattro per cento settimanale delle risorse il dodici per cento orario
I privati si sono aggiunti adesso parliamo del grande privato ha poi con degli indici di affollamento nettamente più alti sempre giustificati dal fatto del canone che la giusto uno sfondo e quindi il dodici per cento la RAI il diciotto per cento dei privati su Couto del privato più forte
Ecco questo meccanismo senza tener conto qui ora dei diversi limiti sulle interruzioni pubblicitari sulle sponsorizzazioni
Ha avuto delle conseguenze diciamo chiarissime ormai a tutti note ne conviene ripetere il tetto a assunto un ruolo diverso
Non è più stato garanzia per la stampa come era all'inizio è diventato garanzia nei confronti soprattutto del concorrente privato
Prendendo i dati questi sono cito due due due tipi di dati ma i dati del novantuno la RAI ha quarantanove per cento aveva quarantanove per cento ascolto accenna un po'meno la Fininvest dal trentotto
Beh le risorse pubblicitarie si ripartivano in modo no otto la RAI il ventinove circa il trenta per cento e la Fininvest il sessanta per cento
Quindi praticamente perfetto di queste disposizioni aggiuntive
E il meccanismo finisce per premiare la concorrenza cioè se la RAI ad esse avuto nel novantuno in termini di pubblicità il mercato pubblicitario quello che avevate ascolto ad avuto circa due mila miliardi quindi ottocento miliardi
In più e la Fininvest grosso modo avrebbe avuto ottocento miliardi in meno
Quindi il meccanismo così determinato finisce per essere una chiarissima questo è un fatto notorio rendita di posizione per la concorrenza quindi ottocento miliardi che poi sommati diventano mille sei deferenza
Che l'hanno sostanzialmente ad essere finanziati dal canone quindi tutta non è la assume questa funzione che sulla carta non doveva avere
E veniamo al canone perché questo è il punto da esplorare più a fondo il canone a un come dire
Voglio dire quasi una pessima fama cioè è facile attaccare il canone l'attacco non potuti il canone obbligatorio l'altro giorno in un articolo in cui polemizzano con la Gruber Biagi di contributo l'articolo diceva ma in fondo il canone obbligatorio l'edicola no
Ecco voglio dire questo è certamente una un argomento perfetto adatta a parte che il canone sia obbligatorio se è un'imposta è ovvio
Ecco il problema è capire poi sostanzialmente questo canone a che cosa serve è questo secondo me è meno chiaro infatti il canone appare indeterminato cioè come dire
Perché si dà il canone RAI io sono convinto che si interroga se mi presenti non avremmo cento risposte diverse ma forse centoventi cioè nel senso che ciascuno ha la sua motivazione il cane serve a tutto serve a niente
E quindi questo naturalmente non aiuta quella legittimazione di cui parlava anche Rocco il canone appare aleatorio
Diciamo così discrezionale un anno aumenta poco un aumento di più comunque nell'andamento generale una cose pacifica che il cane viaggia a velocità scartamento ridotto la pubblicità viaggia a super velocità
Però il fatto più grave secondo me che sfugge a molti è che il canone così come viene determinato il cane nella sua determinazione questo è residuo di monopolio
Deresponsabilizza gravemente gli amministratori
E soprattutto il canone penalizza la RAI nei confronti della concorrenza cercò di spiegare queste due cose che siccome sono decisive anche per per capire un passaggio all'azione generale in fondo la RAI non ha il canone ma faccia le economie ce l'ha avuto località può fare riso equamente è giusto questo può farle ma vediamo
In che misura i conviene con queste regole ecco perché naturalmente poi l'economia e che sono fondamentali vanno fatti a condizione che non vada a vantaggio di qualcun altro
Allora il canone è risorsa principale della RAI
è passato dal sessanta al settanta per cento vagamente e la normativa e dicevo la stessa ancora normative trentotto di quando c'era un monopolio
Tenete presente che il canone era nel settanta il sessantasette per cento delle risorse RAI e di sistema
Nel novantacinque Sara in sé il ventisei per cento delle riforme le risorse di sistema e andando avanti si vede che il canone nelle risorse globali l'audiovisivo sarà sempre una cosa minore
Ma vediamo un po'questo meccanismo di determinazione del canone questo è
Importante è l'articolo ventidue della convenzione RAI è stato questa è la norma in realtà meno osservata ma decisiva
Si parte premialità dal fabbisogno complessivo delle risorse era cioè de diciamo della RAI l'azienda RAI
Si fa un esame accurato defatigante istruttorie complesse spesso queste istruttorie vengono prese per dire non è diritta niente
Spesso vengono prese buttate via è successo in passato e viene aumentato il mio in misura incredibile quindi le istruttorie servono ma in realtà servono un poco a perdere del tempo
E trionfa la discrezionalità e questa discrezionalità e il meccanismo che nella storia RAI ha fatto bravi direttori generali e l'ha fatto cattivi direttori generali cioè nel senso
Quelli che sono andati lì non soltanto ma diceva in questo dell'allegoria Enzo Rocco con questa missione ma perché a un certo punto dopo la missione hanno avuto la trattare i soldi e i soldi sono stati dati in maniera assolutamente discrezionale
Ecco e nel dare il canone si tiene conto anche delle altre entrate della RAI c'è se la RAI ha pubblicità meno canone sia più risorse commerciali meno cani
Questo meccanismo funzionava col monopolio perché allora lo Stato diceva io voglio spendere il meno possibile fu gestisce bene
Ma in regime di concorrenza non ha più senso comune perché se paradossalmente la RAI riuscisse a fare una reso una riforma Strada Stretta straordinaria e ridurre le sue spese
Quell'anno avrebbe meno Cannone praticamente viaggerebbe con la stessa pubblicità mentre perché la RAI come noto ha due terzi di Cannone è un terzo di pubblicità mentre concorrente che viaggia a risorse globali di mercato
Gli agirebbe corte con le risorse piene seguendo il mercato che in questi anni ha dato molto forte
Un rapido calcolo RAI Fininvest per il prossimo anno fa capire come la Rai aumenta di sessanta miliardi sessanta settanta miliardi e la Fininvest i trecentocinquanta miliardi
Ora a prescindere dalla bravura del pubblico del privato voglio dire poi diventa relativamente facile anche essere un bravo amministratore privato e vincere la scommessa
Allora questo è il punto fondamentale è il discorso che faceva che faceva proprio perché noi non possiamo permetterci un sistema le cui regole dicono che ogni anno a bocce ferme se il canone aumentar come l'inflazione e questo è il massimo che si può sperare la RAI perde settanta miliardi rispetto al suo concorrente privato diciamo la concorrenza questo non è pensabile tra un meccanismo assurdo ma bloccato immediatamente
Come si può bloccare ecco io credo che e su cui non sono GradoRete alla fine del mio discorso io propongo solo questo meccanismo capovolgiamo la logica generale
Diciamo una provocazione che la risorsa principale del sistema e la pubblicità e quell'accessorio del canone
Quindi partiamo da questa impostazione facciamo le regole sulla pubblicità e stabiliamo gli indici l'affollamento tutto avete detto che siamo d'accordo su tutto automatici il più possibile certi differenziale
Dopodiché il cannone risorsa accessoria perché accessorio rispetto al sistema viene quantificato rispetto a una serie di missioni perché parlava troppo e probabilmente anche rispetto al fatto che gli indici di affollamento DiVersi danno redditi diversi quindi quegli ottocento miliardi un anno saranno per cento coi servizi gioca sugli indici possono esser novecento
Le minori interruzioni le minori quantità di sponsorizzazioni che sono un valore per l'utente
Devono essere in qualche modo indennizzati indennizzati e allora una volta per tutte si fa questo calcolo lo si fa lo si deve fare ogni due anni calcolo se non ci sono fatti nuovi si fa una volta sola ci si mette intorno a un tavolino si litiga e si capisce
Di fronte ai compiti pubblici agli hobby e agli obblighi pubblici quanti quanto canone va dato come risorsa integrativa e quello coi piedi alzare automaticamente
Allora a questo punto conviene fare una ristrutturazione interna la RAI conviene fare l'economia e conviene praticamente puntare ad altre risorse
Se si ha la certezza che queste economie vanno aveva della dell'azienda dell'azienda pubblica e non vanno a favorire il concorrente privato in questo schema secondo me si può lavorare
Grazie
Grazie
Grazie anche per essere stato nei tempi bene quindi la sua proposta su un canone in quanto fu
Funzione
Come risorsa accessoria mi sembra essere questo il cuore sole Santa ora diamo la parola per la comunicazione su problemi e prospettive dell'organizzazione aziendale a Luigi Mattucci che è vice direttore generale della RAI
La battuta che rispetta le classificazioni che faceva prima il consigliere Rocco vorrei dichiarati in nero e donna
Perché
No
No dunque il Polo il problema il problema che il problema che li può affrontare come dire molto complicata e anche molto poco
è morto un po'frustrante nel senso che sull'organizzazione la RAI si appuntano molti molte delle critiche anche molti dei problemi che dobbiamo affrontare in una ristrutturazione dell'azienda che e va fatta né i fini va fatta nell'organizzazione societaria fatta nel nel dei metodi di finanziamento ma che certamente investe anche come dire l'organizzazione aziendale
Perché dico che su questo realizzazione si appuntano le critiche perché certamente su di essa e mi pare che l'abbia spiegato molto bene troppo
Il rapporto con la politica diventa e prolifica nell'essere lottizzazione
Perché su di essa si determinano le ragioni dei costi crescenti
Perché a un'analisi come dire della struttura si evidenzia una prevalenza e una non riducibili ITA in questo momento dei costi fissi
Perché
Forse è un'osservazione di tipo personale non credo solo personale io ritengo che l'organizzazione patti Isca di una troppo forte centralizzazione
Potrei che forse riesco a farlo nel corso di questi pochi minuti dimostrarlo
Perché come dire la organizzazione è l'elemento che nella sua matura tecnostruttura le si è fino ad ora opposto di più
Alla
A alle riforme o i tipi di riforma che su stati tentati diciamo dalle stelle
Ricordava prima il professor De Rita che le loro proposte quella di tre saggi fatte nel mille novecentosessantanove si erano scontrate ed erano state battute
Come dire dal procedere coi del movimento per la riforma io debbo ricordare che forse il movimento dalla riforma è venuto fuori anche perché quelle proposte non erano state applicate all'azienda nel senso che erano passati poi sei anni in una fase in cui c'era molto bisogno di rivedere l'organizzazione
Non erano state applicate anche perché l'azienda aveva opposto come dire l'organizzazione l'agenda una molto robusta e sorda resistenza alla riorganizzazione ricordo anche se come dire questa è una semplificazione perché poi qualche altro intervento marginale è stato fatto che l'unico vero intervento sull'organizzazione la RAI che è stato fatto per legge
Non vorrei dover ripercorrere esperienze negative di quella decisione però anche il cui ricordo che come dire l'elemento fisico techno strutturale della azienda RAI è un elemento duro da attacca
Ci sono molte critiche su questa organizzazione
Potremmo descriverne come dire potrei tentare di descriverne l'elemento patologico anche qui con una semplificazione cioè l'impressione che ho io è che se oggi noi dovessimo descrivere l'organizzazione della RAI
Potremmo vedere un settore sostanzialmente ridotto di organizzazione
Che ha delle finalità dei compiti precisi parlo delle reti delle testate dei telegiornali potremmo definire neanche quella la la riduzione in termini l'arrivo la la piccolezza in termini quantitativi numerici di personale anche in termini di bacchette faccio per esempio l'esempio ribadisca amministrano mille miliardi sui quattro mila miliardi di bilancio dell'azienda
E poi c'è una serie di come dire frigoriferi che forniscono le risorse le le materie prime la la la la potenzialità produttiva per raggiungere questi fini
O che fanno attività di controllo cioè lei atti le strutture che hanno il compito di produrre solo da un lato come dire hanno a disposizione quelli che si danno i centri di produzione le sedi dove si addensano potenzialità produttive
Però governate dai venti è da come dire responsabilità completamente diverse rispetto a quelle che fabbricano le linee di prodotto e dall'altra parte hanno una forte sovrastruttura di elementi di controllo di coordinamento eccetera eccetera che spesso li espropria della loro responsabilità pensate nel settore delle reti
Gli acquisti comuni dei firma oppure i punti di ricontrollo e di coordinamento eccetera eccetera per cui
Alla fine
Non s'quando si va a cercare la responsabilità quando si dice vogliamo fare il bilancio per obiettivi ecco il bilancio per obiettivi o quando si dice la contabilità industriale ecco la contabilità industriale
Si possono raggiungere esclusivamente se si trovò l'organizzazione nella quale chi è responsabile di un processo sia responsabile completamente di questo processo e possa dai mezzi di produzione alle risorse economiche
Alla organizzazione della propria attività tra produttiva essere completamente responsabile
Questo separazione dell'elemento come dire della responsabilità e delle linee di prodotto dalla struttura nel quale sono depositate
Le potenzialità produttive della RAI secondo me è in parte anche responsabile
Del della contraddizione e della Gladio che provocano sulla gestione quello che nella relazione veniva chiamata la doppia possibilità di produrre all'interno o appaltato cioè la RAI non ha mai risolto
Avendo come dire chi è responsabile del prodotto separato dalla gestione delle risorse interno e non ha mai risolto il problema del make or buy che è una secondo me i problemi fondamentali delle aziende moderne cioè di decidere dove e come niente che l'azienda si produca in proprio le risorse o dove conveniente che le belle di strutture este io sono sempre rimasto colpito risale al mille novecentosessantasette perché me lo ricordo perché era scoppiata la guerra di Israele
E che facevo un seminario a Milano e parlano del monopolio delle Ferrovie dello Stato e veniva descritto come un fatto archeologico eccelle dicevano che il monopolio della ferrovie dello Stato era caratterizzato dal fatto che si progettavano anche i carrelli che spostano il materiale sulle su sulle traversine ferroviarie cioè è una concezione che non ipotizza che si possa trovare sul mercato una risorsa a condizioni migliori di quelle che uno un'azienda può realizzare internamente ecco
A me quello che sorprende della RAI ancora adesso è non tanto il fatto che si facciano una certa quantità di appalti o che ci sia dentro una struttura in grado di fornire come dire negozio di produzione ma che non si sia risolto il problema
Dei settori nei quali è conveniente andare in appalto e dei settori nei quali è conveniente produrre all'interno ecco su questo io ho sentito anche come dire ai miei amici in buona fede che e forse l'ho sentito anche stamattina ma non non soltanto attento come dire che la produzione interna dovrebbe fare da calmiere al mercato il tema ma ecco io credo che questa qui sia davvero una concezione molto antiquata del del mercato e che
Si dovrebbe essere in grado in qualche modo di sapere se possibile acquisire sul mercato delle risorse sul mercato che anche se è unico politico comunque non è più un muro politico e quindi in qualche modo soprattutto perché c'è l'internazionalizzazione
Sicuramente come dire nel fornire certi elementi della produzione su non parlo dei diritti dello sport e così via attrezzi di mercato ecco bisognerebbe decidere che cosa produrre all'interno e che cosa produrre all'esterno
Rendendo polio omogenei queste linee di produzione mettendole in grado di come dire funzionare fino in fondo e di avere il massimo della utilità di andare non come adesso di mettere i responsabili del prodotto come dire in alternativa tra la produzione interna la produzione interna che rende in qualche modo diseconomica la produzione Interna e addirittura non certa la loro la loro la la sua piena utilizzazione
Non so quanto tempo parco ecco mi pare che bisogna andare in fretta ancora tre minuti ecco se questo è il problema io credo che l'altro problema sia un problema di metodo
Ho già detto
Che è molto difficile su una struttura forte resistente come quella della RAI dove al cui interno ci sono anche come dire interessi
Consolidati perché poi come dire non è vero che ci sono le strutture che danno l'appalto e ci sono le strutture che realizzano tutto all'interno a volte quando ci sono le contrapposizioni tra le reti e i centri di produzione ci sono solo contrapposizioni tra forme diverse o forma dislocate in modo diverso di appalto e quindi di ricorso all'Estero
Ma comunque ammettendo anche che come dire ci siano due aree ben definite
Secondo me bisognerebbe arrivare a fare non come si è fatto adesso fino adesso la politica dei due tempi cioè interventi di emergenza per ridurre a brevissimo termine in con un fine come dire di tampone c'è estese e sostanziale con ferma dell'organizzazione generale ma ridisegno dell'organizzazione generale e poi e attuazione di una serie di misure che progressivamente vadano verso la realizzazione di questo modello diverso e più funzionale su quali basi si può impostare un modello nuovo più funzionale dell'organizzazione della RAI
Ecco a me pare che il primo il primo come dire obiettivo da raggiungere e non già in qualche modo enunciato sia quello della responsabilizzazione delle strutture e cioè di legare assieme nelle strutture che fanno il prodotto a in questo momento non mi interessa sapere se sono le reti televisive oppure quelli che fanno il prodotto e da un'altra parte quelli che lo mettono in onda chi opera personalmente preferirei mantenere come dire le linee di prodotto produzione distribuzione ideazione come si diceva nel settantasei
E quindi come dire rendere delle strutture completamente autonome e avendo a disposizione la possibilità delle risorse del personale e dei mezzi
La secondo il secondo obiettivo che secondo me bisogna in questo momento non mi fate fare tutto il discorso della territorialità e delle vecchie è di far corrispondere meglio
Responsabilità e dislocazione sul territorio questo problema del fatto che non c'abbiamo
Una Area principale e tre settori come dire di secondo livello che sui pali bisogna fare in continuazione un'attività assistenziale o di promozione perché nessuno ci vuole andare un problema che va risolto in termini organizzati il terzo elemento mi pare che debba essere quella di favorire le strategie di cambiamento e di crescita perché è un'organizzazione immobile organizzazione
Troppo resistente al cambiamento e anche un'organizzazione che non consente di realizzare nuovi prodotti e nuovi prodotti
Non vuol dire vendere come dire i prodotti di scarto dell'attività principale cioè vendere l'archivio della RAI opera come dire in qualche modo meritoria che sta facendo
Un settore dell'azienda vendere nuovi prodotti vuol dire trovare nuovi servizi a tariffa che consentono a un'azienda
Che si fa pagare gli abbonamenti di come fa la SIP quando mette in continuazione sul mercato dei nuovi servizi
Di riscontrare nuove possibilità di farsi pagare canonica i cittadini da questo punto di vista secondo me non so la potenzialità del satellite o la potenzialità di utilizzare meglio il televideo
è un'attività sulla quale se ci fossero dei settori che sono incaricati di questo sviluppo di nuovi servizi e quindi di una strategia di marketing innovativa e non diciamo complementare sì sì sì si potrebbe realizzare come dire anche qualche risultato dal punto di vista degli introiti
Il quarto punto da risolvere come ho detto è quello del o comprare o fare il medico buy cioè decidere che cosa si farà dentro e che cosa si fa fuori
Nel salto alcuni che sono minori per arrivare alla alla conclusione da questo punto di vista a questo punto l'organizzazione secondo me può essere fatta scegliendo due strade
Abbastanza divergenti una è la strada
Come dire delle società che hanno dei compiti precisi e quella che in qualche modo fa capo alla ipotesi della holding con le società operative una società per la produzione di programmi e la società per l'informazione e la Società per i palinsesti una società per la raccolta da pubblicità una per la gestione dell'artiglio c'è un libretto di Pellegrino citate ricitato che ipotizza questa soluzione
L'altra soluzione
Se non avviene una ristrutturazione di tipo societario è quella di utilizzare le dislocazioni fisicamente geografiche per accorpare i le responsabilità e le iniziative operative
è stato fatto per la radio sostanzialmente cioè è stata creata una direzione unitaria della radio e gli è stato dato un centro di produzione principale che è quello di via Asiago
Questo ha lasciati immutati vedo gli amici di Milano i problemi del decentramento però ha creato una compattezza operativa nel rapporto tra direzione e strutture operative
Abbiamo una molteplicità di
Gruppi di i centri di produzione ma anche come dire di nuclei operativi per esempio a Roma abbiamo in questo momento libero
Via Teulada perché sono stati trasferiti a Grottarossa i telegiornali abbiamo il centro della terra abbiamo il centro di produzione di Milano abbiamo i centri di produzione di Napoli e Torino
Si potrebbe pensare capisco di fare come dire un però non attribuire qua ognuno di questi proprio operativi alle re a a reti televisive lasciandoli liberi dirti
Quello che secondo me ma cercato di eliminare è il fatto che ci siano i coordinamenti il fatto che i mezzi di produzione immobili debbano essere assegnati alle reti attraverso la mediazione dalla direzione tecnica
E che oggi la direzione tecnica si voglia andare a collocare ancora una volta nel centro di produzione via Teulada per aumentare il filtro che c'è tra gli utilizzatori dei mezzi eh va in controtendenza
Ecco da questo punto di vista io credo che bisognerebbe sceglie una strada coraggiosa disegnare l'organizzazione e poi progressivamente cercare di realizzare
Per la comunicazione sul mercato radiotelevisivo e nuove risorse la parola è Antonio capo casa direttore Making alla RAI cosa vuole che unione in realtà avevo posposto quindi mi scusi capo casa prime Enrico Menduni consigliere d'amministrazione della RAI la sua comunicazione su radio e tv distinguere è necessario anche abbastanza
Dunque io ho ascoltato con molto interesse
La la vera e propria comunicazione che ha già fatto il professor De Rita per cui propongo che voi cambiate il titolo a questa mia
A questa mia introduzione questo mio contributo che io chiamerei storia di un gruppo
Storia di un uomo o meglio ancora la storia di un grumo mancato perché la radio è un gruppo che non riesce a diventare Druhá perché altri lumi dicono tu grumi con me non l'universo peggio
C'è un punto queste scritte a per cui io rapidamente su
C'è un gruppo di appassionati di cui anch'io faccio parte
Che da qualche anno si affanna a dimostrare che la radio è una cosa totalmente diversa la televisione io ogni volta che si fa confusione fra i due mezzi sotto la ecumenica
Dizione di radio televisione in realtà quello che poi ci rimette le penne e la radio la sorella più debole avendo tempo io potrei dimostrare presento una legge Mammì
Come già la riforma settantacinque puro ospiti tutti e in un'ottica televisiva
E al momento opportuno poi invece Schisano radiotelevisiva piegando spiegando la differenza della RAI alle esigenze della televisione
Ma adesso siamo in un'epoca dominata dalla televisione e questo e sotto gli occhi di tutti ma questo non vuol dire che il ruolo della radio sia da buttare via perché la radio ben lungi dal farsi annientare dalla televisione
Ha dimostrato di saper prosperare e di ritagliarsi un ruolo complementare alla televisione
La radio
Un mezzo che permette a chi ascolta di svolgere altre attività provate voi a fargli la barba vedendo la televisione
Sviluppa una una un non tutte cult ci sono anche donne che si fanno la barba anche qualche Negro prese la radio sviluppa un ascolto critico perché c'è un solo senso e poi deve ricostruire a partire dall'aulico le immagini la radio soprattutto a mezzi e strutture semplici si vicende con una radiolina che sta in tasca
Si trasmette con un telefono
Telefono che poi fra l'altro non permette soltanto di comunicare dalle zone più sperdute ma permette anche un dialogo fra ascoltatori emittente ha pari dignità non quei dialoghi televisivi dove si sente
La voce
Di chi telefona amplificate il conduttore che fa le smorfie perché dispone
Del video per cui quell'altro che telefona sembra sempre un cretino queste un ascolto a pari dignità e questo nel caso di persone emarginate di pressione cosa di una qualche importante ma ai fini nostri
L'importante è dire che la radio è più semplice e meno costosa della televisione
Non ci sono i costumi non ci sono le luci non ci sono le scenografie
Non ci sono gli acquisti di film all'estero
Non voglio sottovalutare la grande sofisticazione dei mezzi di riproduzione digitale non voglio minimamente indulgere al dilettantismo
A tante cose anche Alain prostituti negli alcune persone che fanno orario senza averne i mezzi io l'altro giorno giovedì otto ore sedici andavo in macchina a Firenze sentirlo stereo RAI a un certo punto ha detto bene adesso sono ed etici passo la parola al GR uno momento di panico siete mai edito da nessun avviso sbagliato il GR uno alle diciassette b proseguiamo con la musica questi sono cose che ancora oggi succede però insomma professionalità quello che volete ma comunque molta maggiore semplicità
E io parlo di costi
Di macchinario
Non parlo dei costi della lotta mafiosa per avere una frequenza sul mercato libero della radio e la televisione così come era in Italia fino a qualche mese fa comunque anche questi sono costi inferiori
E quindi la radio costa meno non ci sono più radio private non c'è un Berlusconi
Della radio anche se naturalmente ci sono concentrazioni di ogni tipo presenti nel radio ci sono le emittenti comunitarie che in televisione sono praticamente assente
Quindi due mezzi molto diversi uno vale circa dieci volte l'altro anche in termini economici da dieci a tredici questo gruppo di appassionati anche calcolato le proporzioni del valore di due però ecco voglio dire
La legge di riforma del settantacinque articolo tredici in quello a cui alludeva Mattucci mi pare chiaro condivido molto quello che ha detto
Con l'articolo tredici stabiliva una finta che era l'organigramma della RAI sanciva uno pressoché totale simmetria fra radio e televisione
Naturalmente una simmetria fasulla perché poi in realtà in RAI la televisione era molto più importante la
Io lo cito perché è un reperto archeologico perché
Serve solo a indicare cosa pensavano i legislatori gli affetti nel mille novecentottantacinque legge dieci decreto Berlusconi questo articolo è stato dico io giustamente abolito però voglio dire star bene a dimostrare questo spirito
Alla relazione di Martucci che voglio che continui da voglio aggiungere una cosa famosi supporti
Sono stati per lungo tempo du Grand lunga tutti i supporti per la televisione
E ci sono naturalmente ottimi motivi per queste perché appena fatta la riforma è arrivata la competizione privato il duopolio poi è arrivato l'Auditel
Poi bisognava sparare contro Berlusconi da tutti e tre canali televisivi
Poi arrivavano quelli della radio con una richiesta di penne biro o di filo elettrico e gli si diceva fatti ragazzino da una parte perché adesso dobbiamo sparare a zero contro lo scippo di Baudo da parte
Di Berlusconi o il Cecchi Gori tu non capisci niente ragazzino lasciami lavora tra parenti dico ragazzine ma in realtà si parla di maturi signori a con canizie o calvizie perché in realtà in radio non c'è mai stato il cambio generazionale proprio per la marginalità del settore
Ho a questo punto rimane fuori che c'è stato un primo risultato questa
Situazione sia in parte modificata da un paio d'anni cioè in RAI una vicedirezione generale per la radio che ha un suo apparato suoi Poteri
Anche lei rispetti delle dei detti e testate radiofoniche conta più del suo omologo televisivo nei confronti delle reti
Vive dico ci vuol poco perché il vicedirettore generale per la televisione nei confronti delle reti e testate televisive conta poco più di
Ma dice che i rapporti della radiofonia con i supporti da quando c'è questo mezzo grumo sono migliorati
Qualche stridente contrapposizione sul piano del prodotto è stata eliminata insomma le cose andrebbero un po'meglio io francamente non sono così contento sono deluso
Perché la battaglia fondamentale e quell'ascolto e quella l'ascolto
Il botteghino il box office ci dice che noi siamo sotto il trenta per cento reale reale
Ora se in televisione la RAI forse al trenta per cento sarebbe chiusa allora io che voglio l'autonomia della RAI non voglio l'autonomia per poi chiuderlo e allora sono dati di ascolto inaccettabili
Deludenti
E qui li devo fare anche un po'di autocritica perché io mi sono battuto per questa vicedirezione forte
Io anche sbattuto in faccia il telefono a gente che mi diceva ma guarda tu così facendo dibattito l'aumento di un centro di potere della Democrazia Cristiana quindi dispari addosso io ho sbattuto giù il telefono perché ero convinto che questa fosse una cosa che favoriva
Però è un brano e l'ho fatto non pathos battuto il il fatto è che l'ha l'obiettivo l'obiettivo che noi avevamo in mente era più ampio io dico imparare abbastanza facilmente abbattere il telefono in faccia ai fatti
Si spara più difficilmente assumere comportamenti non consociativi don consociativi c'è stato un pezzo di consociativi
Perché noi avevamo una proposta ben più radicale quello di un'azienda radiofonica dentro la holding RAI con il suo marchio con una sua identità la divisione dei beni come tra PDS e Rifondazione ognuno simili ai suoi Siviglia i suoi centri di produzione Siviglia i suoi dipende siviglia le sue risorse dividendo il canone proporzionalmente insomma trovando un accordo di divisione e poi la radio vai con quello che hai cerchi di far quadrare i conti
Questa proposta ci dissero è buona e giusta Jedvaj troppo radicale coccarde e adesso la vice dire bisognava essere gradita invece abbiamo preso la la vicedirezione e abbiamo anche fatto del male alla RAI perché per esempio in senso pubblicitario vedete quanto è deviante il termine Radio Tele
Allora diciamo che la concentrazione pubbliche e Torreggiani che riguarda la televisione radioattivo rimanga totalmente diverso dal allora se i meccanismi della pubblicità radiofonica fossero stati ripensati in senso diverso adesso nella trattativa la RAI sarebbe anche più fu e ci sarebbe un gruppo di pressione dentro l'azienda radiofonica che si debba
Per avere un diverso assetto della pubblicità Radiocor con concludo la nanny ha fatto lo stesso sbaglio continua nessuna legge radiotelevisivi
C'è stato detto che al dopo la Mammì
Nati a edificazione radiofonica doveva venire dopo quella televisiva perché quella serie di estremamente complicata
Be abbiamo poi visto quello che è successo con la pianificazione del sangue delle frequenze il ministro ma ha dato tutto
A una sconosciuta società Federal Trade S.r.l. venti milioni di capitale con venti milioni Capitalia ha preso un appalto da trentadue miliardi del ministero delle Poste
Una società fondata da alcune settimane quando ha preso l'appalto e ha fatto una vera schifezza tant'è vero che poi la prima cosa che ha fatto a pezzi è stata quella di dire che non si riconosce nella nella nel lavoro della Federal Credit e non credo neanche che abbia preso tutti quei miliardi anche se notizia settimana scorsa
Il magistrato Maria Cordova avviato un'inchiesta finalmente
Sulla Federal Trade però il punto qual è è stato un errore lo parlo anche ai riformatori accettare che la pianificazione radio forse dovesse venire tavola per la pianificazione è stato un errore adesso la la questione televisiva a parte delle più eh penso che risolta
Pressoché indefinita c'è stata guardate dal punto di vista del car
Un imponente valorizzazione del capitale di chi ha investito in una emittente televisiva la radiofonia e ancora in mezzo al guado allora io credo che noi dobbiamo fare il gruppo vuol dire che adesso c'è la holding grave da oggi in RAI di avere una società radiofonica questa società radiofonica deve essere molto semplice ossia devo ancora capire le differenze soprattutto fra uno e due è giornali radio sono troppi pur non sarebbe largamente supplice
E poi tante altre cose che si devono però guardate c'è anche un fronte coi privati
Perché non è del tutto incerto che la RAI possa mantenere tutte le reti
Mettendo insieme AM FM che ha perché la legge è stata fatta male nella furia pensavano solo alla televisione invece aveva deciso le retine
Non vi voglio tediare
La RAI ha ragione rispetto ai privati però se no diventa un pochino meglio la proprio fare così come la sua competenza sovrabbondante e indifendibile quindi si può cominciare anche subito siamo cioè di
Se nel due mila
Antonio capo casa direttore mette in anche per lui vale sempre la filiera di attenersi ai quindici minuti siamo in orario con i nostri lavori
Però deve essere senz'altro il cinque minuti anche per rispetto alla grandezza di Berlino
Il tema del mio intervento è le nuove possibilità di risorse ai nuovi mercati della RAI
Io credo che non si possa avere un'idea abbastanza chiara su questo argomento se non si parte da quello che lo scenario che si va profilando nel campo della diffusione dei programmi radiofonici e televisivi e delle telecomunicazioni
Lo però in termini molto rapidi concisi ma è necessario partire da lontano per arrivare poi dopo lo specifico della vi ricordate all'inizio degli anni ottanta
Lo scenario che si andava profilando e che in qualche modo ci sta concretizzando soprattutto negli Stati Uniti faceva riferimento su tre cardini
Innanzitutto la fruizione individuale
Ricordate la intuizione di Negroponte la parete telematica che sarebbe dovuta essere in tutte le famiglie
Appunto del futuro una parete che era sempre più vicino al frigorifero sempre meno vicino alla televisione
Un entro domenica dico cioè capace di incamerare in continuazione programmi software dati informazioni personalizzate la parete
Recepiva solamente le informazioni di interesse per quel nucleo familiare personalizzabili ricordate la possibilità di modificare i contenuti dei programmi il tasso di violenza o di sesso addirittura gli otto fine di un programma rispetto a un altro
Questo per ciò che riguarda l'informazione
Il la fruizione individuale la fruizione collettiva l'ipotesi era quella che le sale cinematografiche si tramutasse euro in sale multiuso accanto al PIL ma anche la fruizione di Grandi Eventi di sport di quiz
E quant'altro
Terzo elemento al terzo cardine dello scenario era quello appunto che si riferiva al le reti di trasmissione
L'idea era quella di un intreccio sempre più stretto fra cavo estere satellite
Telematica diffusa nuovi supporti magnetici digitali
Questo è quello era lo scenario che si prefigura vediamo quello che sta accadendo in Italia peccati cadrà in Italia nei prossimi anni
C'è qualcosa di molto diverso purtroppo
Molto diverso che condiziona pesantemente le possibilità di espansione industriale della nostra azienda ma comunque delle aziende Brocca
Partiamo dall'ultimo elemento cioè le reti di trasmissione
Voi sapete che il cavo per poter veicolare le immagini televisive dobbiamo far riferimento al cavo a larga banda in fibre ottiche caro che la SIP di gruppo stette nel suo complesso sta installando affamati marce forzate nel Paese con un'unica limitazione decisiva per quanto riguarda il nostro mercato e cioè che le reti in fibra ottica si stanno limitando a congiungere quella che si chiama le strutture primarie della rete telefonica cioè cavo arriva fino agli armadi di quartiere per intero manca l'ultimo pezzo quello di gran lunga più costoso che collega l'armadio di quartiere con i cingoli isolati le singole utenze familiari
In assenza di quest'ultimo segmento è chiaro che la città intende utilizzare questi cavi in fibre ottiche quasi esclusivamente per la telefonia di base e per l'utenza affari intendo dire cioè per quel tipo di business che riesce a remunerare immediatamente se stesso
è chiaro che la SITAS fetta che ci siano del nuovi servizi a valore aggiunto che possono remunerare quell'ultimo tratto che attualmente appunto viene lasciato totalmente all'iniziativa privata ove mai ci fosse
Visto che ormai più di un anno che è stata pubblicata una legge che liberalizza la televisione via cavo ma non ci sono iniziative di nessun genere in questo campo
Questo tra l'altro un rischio grave per cui c'è la possibilità che la Rete primaria realizzata dalla SIP sia in contraddizione o comunque non sia coerente con quello che può accadere nell'ultima parte nell'ultima giunzione quella lasciata ai privati
Satellite sapete tutti è inutile aggiungere code il il fallimento del Progetto salari ha compromesso pesantemente le possibilità dell'Italia giocare un ruolo di protagonista nell'ambito del fermento satellite a diffusione diretta
Questo significa aver compromesso anche le possibilità per l'alta le la sperimentazione dell'altra definizione la compressione del segnale è cosa ben diversa
Realizzare delle sperimentazioni quando c'è un progetto industriale ussari tale porte è cosa ben diversa rispetto a una elaborazione sostanzialmente da laboratorio uno studio dall'avvocato e quello che stiamo facendo
Servizi a valore aggiunto servizi a valore aggiunto insiste in questo campo si sconta l'insuccesso del video per il video ha creato da parte del aziende di telecomunicazione come dire un preoccupazione molto forte per ciò che riguarda la telematica diffusa il comunque i servizi a valore aggiunto per l'utenza domestica ancora una volta la Stipe si sta posizionando esclusivamente sui servizi a valore aggiunto per l'utenza affari
Sapete bene quello che succede all'estero
L'intreccio satellite cavo
Un intreccio ormai largamente diffuso e non solamente negli Stati Uniti in Europa ormai ci sono mercati che vanno verso la saturazione per le utenze via cavo mi riferisco l'Olanda il Belgio Lussemburgo la Svizzera la Germania siamo vicini alla saturazione
In Italia come sapete tutto questo
Vado per verrà quindi squarcio
Mutti uso la non più la fruizione individuale ma la fruizione collettiva bene quella intuizione di allora è un'intuizione che francamente è stata disattesa non solo in Italia ma in tutto il mondo
Qui si sconta la crisi del del cinema ormai voi sapete che il box office i biglietti contano poco più del dieci per cento nel bilancio di un produttore per ciò che riguarda il film il cinquanta per cento grosso modo conta la televisione il quaranta per cento e finanziamenti dello Stato
Finché non si riesce a risolvere il problema della fruizione nelle sale il problema del cinema non riuscirà a far risollevarne il cinema è solamente del cinema non riff riuscirà a far risollevare le sorti
Della dell'esercizio cinematografi
Ecco la RAI come si colloca la RAI in questo scenario
La mia sensazione è che la battaglia che infuria giustamente intorno alla pubblicitaria al Canone rischia di far perdere di vista la dimensione industriale dell'azienda e di questi mercati
Sia ben chiaro l'indicizzazione del canone una richiesta assolutamente corretta serve a dare certezze agli introiti della RAI serve a consentire alla RAI di fare dei piani di sviluppo a medio e lungo termine
La battaglia sulla pubblicità sugli indici di affollamento su l'abolizione del tetto monetaria una battaglia sacrosanta che non serve solo la RAI ma che serve a dare certezze all'intero sistema dei media
Ma si scrivono canone e pubblicità come si sa come si suol dire nell'ambito di quelle che si chiamano le risorse eterodiretti
Si scrivono cioè entrambi in una logica per cui sono organismi esterni il Governo il garante il Parlamento che individuano quali sono le possibilità di sviluppo per la RAI
Detto in altre parole
Quando l'assetto istituzionale sarà in qualche modo stabilizzato
Ciò che farà la differenza sarà la capacità industriale dei broadcaster
Bisogna stare attenti a non concentrare troppe risorse troppa attenzione sul solo canone le pubblicità
Esiste il modo da parte di un broadcaster di stare sul mercato di sfruttare tutte le sue possibilità che fanno riferimento ai suoi circa prodotti primari la radio la televisione la sua capacità di trasmettere le reti di trasmissioni le reti di giunzione la sua capacità di essere un'azienda che produce valore aggiunto
Su questo vorrei fare una riflessione con voi voi sapete bene che il gruppo Fininvest
Ha giocato tutte le sue carte sulla propria capacità industriale
Sapete bene che le tre reti televisive della Fininvest sono state come dire cristallizzate sono state codificate dalla legge una volta che il gruppo Berlusconi si è a impossessato di un certo numero di frequenza
E nato prima il possesso delle reti e poi dopo la codificazione normativa
E lo stesso dicasi per le pay tv noi adesso ci troviamo a discutere su prego o due o una pay tv perché del gruppo Fininvest si è appropriato di un certo numero di reti televisive e di frequenze televisiva
E lo stesso dicasi per gli affollamenti pubblicitari
Quando il mercato pubblicitario si è ormai consolidato quando ormai il palinsesto pubblicitario della Fininvest ha avuto una sua stabilità al quel punto è intervenuta la legge Mammì
Ce lo siamo detti tante volte ma non dobbiamo dimenticarcene anche come dire ai fini dei riflessi industriali che tutto ciò ha purtroppo le leggi hanno in qualche modo confermato degli stati di fatto non solo
Per quanto il gruppo Fininvest considera le leggi sempre e comunque trampolino compunto di partenza un inizio per prefigurare precostituire nuove situazioni di fatto da riconfermare di cristallizzare in nuove e più avanzate
Formulazione legislativa
Di che cosa stiamo parlando
Parlo delle risorse diverso dal canone e dalla pubblicità
Stiamo parlando di ci per la RAI stiamo parlando di circa cinquecento miliardi
E non sono una cifra picco di queste cinquecento io né eliminerei cento vado naturalmente per rotonda menti perché si tratta di una cifra che fa riferimento a canoni a interessi attivi a sopravvenienze attivo
Non non non sono cifre che si riferiscono al modo di della RAI di stare sul mercato quattrocento miliardi ecco quattrocento miliardi significa quello che la RAI realizza stando sul mercato nelle Dario Fo
è una cifra che si è impennata negli ultimi anni
Nell'ottantasette eravamo a centoventi miliardi nel novantadue siamo a quattrocento miliardi con impennata molto interessato mandiamo a guardare un po'dentro questi dati e queste cifre
Vediamo purtroppo che la voce commercializzazione programmi introiti da consociate da cinque anni è assolutamente ferma
Siamo tra i settanta i sessanta miliardi settantacinque miliardi da cinque anni a questa parte
Il che significa che la commercializzazione del nostro prodotto primario non sconta neanche l'inflazione
I motivi sono molti sono noti le reti televisive pendono soprattutto a acquistare il diritto antenna no più che acquistare il prodotto e poi dopo può essere commercializzato in Italia ha letto nelle varie forme e per nei vari canali quando una una Rete sì segmenta il suo ruolo solamente acquistare tre passaggi cinque passaggi di un programma beh non esiste più niente da venti
Di converso
Mentre la commercializzazione dei programmi è ferma ha avuto un'impennata la parte invece che fa riferimento a tutto il resto
L'attività commerciali all'attività di marketing
Si è passati da cinquantotto miliardi dell'ottantasette a trecento miliardi di questa
Come si articola tutta questa città cento miliardi non è una piccola cifra ancora una volta anzi
Non esista sì non esiste un mercato dominante non esiste una risorsa domina
Questi trecento miliardi sono formati da ventisette voci di introito
Che fanno riferimento altrettante risorse altrettanti segmenti di mercato i quali devono essere tutti in qualche modo lavorati arati no sfruttati se mi è consentito il suo
Vorrei citarvene tre
Ventisette aree di mercato sono tante non possiamo come dire esaurire l'argomento stamattina ormai pochi minuti
Però mi interessa citarvene tre per darmi una sensazione del rende possibile di di in piedi una è quella che fa riferimento alle cosiddette convenzioni istituzionali
Esistevo una gran voglia da parte dello Stato te quando intendo stato intendo dire ministeri Comuni Province regioni i grandi enti pubblici non economici di comunicare col cittadino
Esiste una gran voglia soprattutto nei momenti di crisi di informare su quello che si fa su quello che non si fa di formare un'educazione sanitaria un'educazione ecologica un'educazione industriale e quant'altro
Questo esattamente in in connessione con la nostra natura di servizio pubblico
E questo significa una possibilità molto interessante è in forte crescita negli ultimi tempi di creare punto convenzioni in cui l'obiettivo di comunicazione comune
La Rai il ministero dell'ambiente hanno tutti e due un obiettivo di creare una coscienza ecologica nel Paese e su questo obiettivo comune si addensano delle risorse
Secondaria
è quello del cosiddetto accorpamento degli impianti un problema tutto futuro
La legge Mammì come sapete demanda agli enti pubblici la possibilità di individuare dei siti presso cui vadano accorpati tutti gli impianti trasmittenti
Del della RAI e dei privati
Questo un grosso business per la RAI ma non solo un business economico ma soprattutto strategico di immagine se la RAI riesce a porsi come polo di attrazione per una serie di emittenze private
Network locali
Intorno ai propri stabilimenti intorno ai propri sit-in pruno alle proprie antenne da una parte né a un introito non marginale perché si tratta di pare dire i canoni di cosiddette ospitalità non piccole ma dall'altra e forse direi soprattutto si pone come un polo strategico di alleanza anche localmente
L'ultimo aspetto l'abbiamo sentito parlare più volte stamattina dell'homevideo
Il fatturato dell'homevideo ormai un fatturato maturo in Italia si parla di circa settecento miliardi
Di fatturato dell'homevideo tra la parte editoriale che la parte commerciale ovviamente mettendo da parte il fatturato del del porno che cura conta circa altrettanto incredibile ma conta circa altrettanto rispetto all'homevideo come dire non poco
La RAI ha un ruolo all'uomo al ruolo leader in un segmento preciso me ne rendo conto ogni volta che io vedere da questa cifra che crea sconcerto ma è è così ecco
No
Poi per il momento manteniamo le posizioni
Il mercato dell'homevideo questi settecento miliardi sono segmentati grosso modo al settanta per cento nel prodotto cinematografico il trenta per cento in quella che si chiama la non fiction
La Rai e leader in questo segmento della non fiction
Quest'anno la RAI quando dico la RAI intendo prevalentemente il video RAI cioè l'azienda in quanto tale e in qualche modo anche le aziende consociate realizzerà circa ottanta titoli quando di cotanta intendo dire ottanta serie non ottanta videocassette ma ottanta programmi di ne casse
Il l'utile
Che questo tipo di presenza sul mercato per un fatturato che calcoliamo intorno ai sessanta miliardi l'utile netto tolti tutti i costi diretti e di circa tredici miliardi
Posso dire da un analisi recentissima che abbiamo fatto confrontando la nostra attività con quella delle altri grandi editori in questo campo di avere il risultato migliore chi sia nel campo dell'editoria dell'homevideo non multimediale ma comunque è qualche cosa che ogni tanto diamo come dire alcuni elementi anche positivi la nostra capacità di stare sul
Ora procederemo in questo modo daremo la parola Gaetano Stucchi per la comunicazione su nuove tecnologie e innovazione di prodotto Stücke responsabile della struttura di programmazione Rai Sat poi
Concluderemo i lavori che la mattina con l'intervento del presidente della RAI
Walter Pedullà che ringraziamo per essere venuto ai nostri lavori il garante per la radiodiffusione l'editoria Giuseppe Santaniello purtroppo non può essere presa in
Perché è rimasto lei del che ed è fermo in Germania e non ha fatto in tempo ad arrivare di Carlo Rognoni non abbiamo ancora notizie i due interventi due comunicazioni di Sandro Piombo Giuseppe Trulli che avevamo previsto per la mattina quindi le spostiamo nel pomeriggio ci scusiamo
I nostri due compagni ed amici però insomma l'ordine dei lavori così organizzato e più funzionale alle esigenze di tutti
Allora la parola a Gaetano Stucchi
C'è
E c'è un modo di giocare a pallone che teorici chiamano alla viva il parroco e consiste nella rincorre tutti i luoghi del campo in cui si sposta la palla
Ora parlandovi del prodotto a questo punto i nostri lavori io cerco come dire da una giustificazione duramente quella che vi do di contraddire questo modello che di fatti come sapete non è molto praticato a livello professionistico
Peraltro parla del prodotto anche due importanti giustificazioni bene o male la Rai rimane un'azienda manifatturiera e come dire uno dei parametri di riferimento del suo stato di salute
Del suo presente ma anche il suo futuro non può non essere il prodotto
Al tempo stesso il legame tra il prodotto e l'elemento di innovazione in tecnologica anche questo mi sembra molto legittimato parlando di una qualsiasi azienda
In realtà come dire l'unica azienda che non si occupa del futuro è quella che non ne ha c'è un'azienda che già incrinata su una strada o di liquidazione o di dolci agonia
Allora questo legame tra innovazione tecnologica il prodotto diciamo che può essere interessante riconosciuto letto all'interno delle vicende RAI di questi mesi di questi anni
L'innovazione tecnologica agisce nel circuito comunicativo schematicamente a tre livelli a livello dalla produzione a livello della distribuzione a livello il consumo
A livello della produzione come dire gli effetti del novazione tecnologica sono più lenti più opinabili in questi anni grosse novità di tipo tecnologico tali da modificare sostanzialmente i processi fabbricazione non mi pare di poterne riconoscere vi faccio grazia di tutte le divagazioni teoriche sui linguaggi gli specifici la televisione eccetera eccetera
Con l'alta definizione insomma tutto ciò in realtà modifica di poco il problema dell'organizzazione di messaggi audiovisivi
Probabilmente il nostro immediato futuro c'è qualcosa che rischia di modifica di un po'di più e dell'avvento di tecnologie ottiche interattive
Le quali creano certamente un problema di fabbricazione radicalmente diverso da quello alla fabbricazione di un programma televisivo aboliscono infatti un elemento che lo scorrimento diciamo lineare dall'inizio verso la fine di un messaggio di un prodotto
Creano il concetto di ipertesto che qualcosa di diverso dal testo cosa sarà un regista di una racconto interattivo o anche di una comunicazione interattiva cosa sarà uno sceneggiatore di una comunicazione interattiva ecco dei temi di un certo interesse
Sui quali come dire per carità mi vai non se ne parla ma debbo dire neanche fuori per la verità parlando del nostro Paese
E di questi giorni aspetto che venga annunciato ufficialmente domattina in un convegno al Palazzo delle Esposizioni la decisione di un editore in un gigantesco italiano la Giunti di aprire un laboratorio internazionale di scrittura interattiva
Mi sembra una di quelle follie profetiche chissà se attecchirà chissà si può essere contagiosa ma le modifiche innovazione tecnologica rende produce in maniera più interessante e sul determinante sul prodotto sono invece a mio avviso agli altri due livelli distribuzione fruizione
Galoppo perché molti interventi gli anni realtà già citati anche se come dire non le hanno poste al centro dei loro temi perché altro era l'obiettivo di questi contributi
A livello della distribuzione beh le modifiche introdotte dalla distribuzione via satellite dalla distribuzione via cavo e dalla diffusione crescente dei supporti individuali homevideo oggi ma compact disc interattivo domani
Sono modifiche radicali diciamo per generalizzare che sostituiscono
Come dire al modello del consumo collettivo di grandi numeri il modello di consumo individualizzato
E creano a questo scopo delle reti distributive estremamente più flessibili di quelle cui siamo abituati
Si va dalla rigidezza estrema che corre il broadcaster cioè un segnale anziano circolare che in teoria dovrebbe radunare secondo il vecchio sogno
Bernabei hanno tutti gli italiani davanti al televisore ad un'ora prefissata no sì poi sogno assumesse dimensioni planetarie vedete da soli l'incubo che ne può nascere ma questo unico per fortuna del passato
Il modello verso cui andiamo è un modello di flessibilità distributiva e quindi di eclissi presto o tardi del modello di televisione generalista nazionale
Sapete che questo è già accaduto in altri Paesi e più difficile pensare o sperare che accade anche nel nostro perché quando uno segue le vicende quotidiane del nostro duopolio si ha l'impressione che sarà perenne ma non sarà perenne
Anche se non dovesse essere mutato per motivi diciamo così interni all'assetto istituzionale politico italiano sarà mutato di forza da un sistema che sul determine sistemi nazionali e che quello planetario
Non ci sarà modo di impedire che il cambiare del sistema distributivo
Della telecomunicazione influenzi la situazione italiana si è anche dal punto di vista legislativo politico economico dovessimo restare assolutamente immobili e bloccati nella nostra altalena con la Fininvest
Il è interessante considerare a questo punto anche le conseguenze che l'innovazione tecnologica produce a livello la fruizione individuale perché de perché anche qui ci vengono in aiuto
Come dire sbriciolati un po'dei teorici di questi ultimi anni che cos'è che ispira mutazioni nella logica ricostruzione del prodotto il modo di consumarlo
Non una decisione elaborata da non si sa quali teorico non una discussione filosofica ma il mutamento delle abitudini di consumo del singolo consumatore
Beh capite che da questo punto di vista l'ingresso dell'interattività tra le cose con lo spettatore può farsi da sé con il suo piccolo lettore di compact disc a casa
E io credo che avrà spero che avrà la diciamo così la le il compito storico di ridicolizzare e di ridimensionare l'attuale concetto di interattività
Che quel rapporto che intercorre tra Michele Guardì e le sue zie come avete scoperto sui giornali in questo periodo noi facciamo interattività anche nel segnale broadcast
Ma lo facciamo in un modo che sarà certamente superato scavalcato annichilito nel suo appeal nel suo fascino per il consumatore dall'avvento di queste nuove tecnologie
Deve di accenno anche ad un altro punto voglio dire quasi poco è stato sottolineato in Italia il il mutamento radicale che l'inserimento della videoregistrazione produceva all'interno della produzione cinematografica e televisiva
è successo una cosa di portata storica secondo i sociologi della cultura cioè per la prima volta una forma che noi eravamo abituati ad attribuire all'industria culturale ma che in realtà navigava un po'in periferia rispetto alle acque dell'industria culturale tra pilota viene organicamente integrate in questo sistema perché perché per la prima volta anche nell'audiovisivo si crea la condizione che tipica di tutte le altre forme espressive artistiche e cioè la coesistenza dell'intero patrimonio sul mercato ogni giorno in ogni momento
Accessibile disponibile per qualunque lettore consumatore
Questa è la condizione in realtà per cui una forma espressiva diventi istituzione artistica come ci spiegano sempre i nostri amici teorici e quindi è la condizione per il filamento chiusi lo sia integrato alle altre forme di produzione culturale senza più licenze eccezioni marginalità periferici Spini
L'insieme di questi mutamenti evidentemente dovrebbe avere un qualche riflesso sulla concezione sulla filosofia del prodotto Mandica per motivi come dire N di determinismo darwiniano nei come dire di obbligo ci obbliga a ad accettare questo tipo d'influenza beh ci obbliga un'altra serie di elementi assolutamente oggettivi che ha evocato prima di me Antonio capo caso
E cioè il problema di tutto ciò l'intera baracca di un'industria manifatturiera senso a partire dalle sue risorse ora tutto ciò che modifica il modo di produrre queste risorse la loro distribuzione da dove vengono quante sono chi le governa tutto questo non può non influenzare il prodotto
Voglio dire che un'errata politica riprodotto si trasforma subito in un'errata politica delle risorse
Allora questi fattori non ci aspetteremo rivederli riflessi nella vita di resistenza anche di questi mesi o settimane della nostra azienda
La mia tesi è che siano riflessi in maniera nettamente insufficiente chiude i segni di cattiva salute della nostra azienda sia l'abbandono di una politica riprodotto sufficientemente innovativa sufficientemente proiettata verso il futuro sufficientemente avvertita di quello che sarà lo scenario in cui la RAI dovrà agire
Tra sei mesi tra un anno tra due anni
Ripeto un'azienda che non sia quelle sul futuro è un'azienda che non era allora se questo è il quadro io vi invito soltanto a riflettere al galoppo ed estemporaneamente su alcuni punti i singoli isolati delle recenti vicende RAI attorno dell'esempio da quanto dura nella nostra azienda un'incertezza di tipo manageriale
Che riguarda l'aria estremamente confusa che va dal dieci sei
Come dire ospite misterioso che negli organigrammi nell'attività della RAI è presente con fisionomie sempre variabili dall'inizio
Di essere fino a quello che invece è un mercato un mercato che si sviluppa Rivano internazionale che quello che chiamiamo del prodotto educational su quale pure la RAI ha fatto anche recentemente interessanti esperienze per esempio all'interno dell'avventura di Raissa
Beh sarebbe stato carino che per lo meno al momento di chiudere questa avventura la RAI ci avessi guadagnato la corretta identificazione di un'area di business reale e quindi la capacità di strutturarsi per quell'aria non discutendo si fa sopravvivevano le sue vecchie strutture ma essendo capaci di inviare una nuova missione e quindi una nuova struttura mirata a questo business una di quelle famose strutture per riprendere i temi di stamattina a cui si può anche mettere attesta un uomo designato dal sistema politico
Perché perché avrà qualcosa di cui rispondere alla fine gli si dovrà dare il tempo di realizzare questa missione e poi però lo si potrà misurare e giudicare
Per riallacciarmi all'accenno di faceva proprio l'Inter mattinata troppo nel sistema francese ci sono due interessanti esperienze c'è una un turnover ubriacante il ridicolo quasi più di cuore italiano nei vertici del servizio pubblico
Dove su tutti i mercati internazionali vorrà mai assistete ai venditori che deridono quasi ufficialmente i compratori di France due France tua dicendo ma cosa volete fare una politica voi e cambiato ogni tre mesi perché riescono a cambiare più in fretta ancora Dinoi
E però e però in un altro angolino di questo paesaggio c'è un signore si chiama russe leghe io vorrei vedere chi lo sposta da lì ancora per i prossimi tre o quattro anni perché sta facendo una cosa precisa
Non sta facendo sopravvivere una struttura sta facendo una politica con degli obiettivi e sta guidando la trasformazione dell'intero sistema odio visivo francese esattamente quello che tutti noi ci aspettano dalla RAI grande Arthur nazionale o come diavolo vogliamo chiamare
Qualche altro esempio sempre di corsa sempre in due minuti però eletto allora molto di corsa
Il tema della politica satellitari e scusate dovendo pagare di cose parlo di cose conosco più direttamente qui nel salto qualchedun altro sempre l'esperienza oramai arrivata la fase della sepoltura di ai santi bene
La politica sedentaria anche lei un'area di business si possano avere valutazioni diverse si possono fare calcoli differenti si può essere molto prudenti come è giusto che la RAI sia in questo momento dal punto di vista e le risorse disponibili
Ma non si può a mio avviso azzerare Investimenti di uomini persone mezzi magazzini nuovo accumulati per tre anni da brillando questo per un'economia non è economia e spreco questo sì è spreco vero
Non si abbandona un'aria di business senza non si abbandono un'area di business senza individuare in che modo ci si può restare senza tentare di farsi ridare qualche lira di Colucci ha investito da un qualche sportello benefico
Le ferrovie quando tagliano un ramo secco è un esempio di faccio una caso perché mi risulta sia stato usato nel gergo aziendale per definire quello che è stato fatto le ferrovie quando tali un ramo secco cercano di rivendere traversine
Diffondere i binari e farne a meno del rottame
Di affittare i loro patrimoni immobiliare o no e sono le ferrovie cioè non sono proprio l'azienda che possiamo portare a modello come Ginetta imprenditoriale negli ultimi anni eppure lo fanno
Noi non facciamo neanche quello
Io sostengo che per esempio un briciolo di fantasia basterebbe per immaginare che se non abbiamo le forze è vero che non abbiamo le forze quella non è una fobia
Della della a dell'alta dirigenza aziendale è vero che non abbiamo le forze allora se non abbiamo le forze per stare da soli su questo mercato Pecci spostare in compagnia
Non siamo ancora dei lebbrosi siamo ancora e e degli come dire degli invitati graditi in molte imprese che pluri nazionali in Europa
C'è per esempio una rete culturale si chiama arte che serve felici di avere l'Italia a fianco della Francia della Germania i rischi del nostro la nostra azienda nel restare su questo mercato sarebbero molto ridimensionati e però ci staremmo
E ci staremo con che cosa con quella famosa cultura di prodotto che poi è il nostro punto di forza
Perché chiudo risparmiando il resto la galoppata ma mi ha molto colpito all'inizio la mattina la parola di un estraneo come Giuseppe De Rita quando si è parlato di scatto d'orgoglio
Io sono convinto che in tutta l'azienda non c'è uno dei quattordici mila chi non crede che ci sia urgente bisogno di questo scatto di orgoglio
E vuole sapere dove lo andiamo a prendere se non andiamo a prendere nella cultura di prodotto nella capacità di fare prodotto che oggi sopravvisse
Casualmente in qualche angolo dell'azienda in qualcuna delle nostre reti in qualche struttura volte delle nostre tv in tutte le reti sopravvive però non è più quella quella fonte di forza e di presenza della RAI sul mercato che sarebbe giusto che fosse perché è e dovrebbe restare un nostro punto di forza
Allora chiediamo al Presidente Dellai Walter Pedullà di prendere la parola
Siamo qui fosse
Spesso una gran paura
Dire del consiglio sono state già dette tanto più voi si arriva a tarda mattinata quando hanno parlato tanto del può darsi che veramente della Pivetti e cure da poco quindi perdonato in
Sì ma era
Premesse ha un avvio così una specie di scuse per il fatto proprio che dirò che le cose che sono state magari già dette ma ero impegnato a parlare altrove pure della RAI al ministero delle Poste quindi insomma sono perdonato per il ritardo purtroppo mi dispiace perché avrei evitato di ripetere qualche cosa che era stata detta già stamattina
Se vi aspettate da me un pianto lungo sulle difficili condizioni della RAI
Vide l'utero io sono venuto qui a parlarne Accili asciutte del suo rilancio abbiamo cominciato continueremo la RAI sarà ancora prima sì ci permetteranno di lavorare
Come chi ci lavora
Che ha dimostrato dei seppero fare nel passato mi sorprende però noi vogliamo utilizzare la crisi attuale come punto di partenza della ripresa che è urgente avviare subito essendo il consiglio d'amministrazione nella pienezza dei poteri
La malattia di lunga incubazione della RAI acutizzando sì ci costringe a interventi chirurgici
Con una terapia che prende il male alla radice la RAI sarà più sana più agile e più forte
E successo anche altre volte nella sua storia recente e ne è uscita in forma per vincere
La RAI ce la farà anche stavolta magari con una cura diversa dalle precedenti cioè senza consumare i risparmi o senza indebitarsi con le banche
Ora siamo davvero più poveri
Ce l'ha detto anche il governo che non ci ha potuto dare l'aumento del canone
Dovremmo fare quasi da soli
Ma possiamo contare su chi lavora con noi
Che non è canaglia come azzardando con un giudizio ingiurioso e lesivo un senatore della Repubblica perché invece si tratta di eccellenti professionisti che hanno fatto della RAI
L'ho detto spesso e ci credo una delle migliori televisioni del mondo
Abbiamo due emergenza
Una culturale
Che comporta la necessità di nuovi programmi di informazione intrattenimento di divulgazione per adeguarli alle richieste di cittadini profondamente mutati e quindi Petra agoni alla vecchia programmazione questa emergenza culturale si scontra con l'altra emergenza quella economica
Il cospicuo prevedibile disavanzo di bilancio malgrado le grosse economie varate da cento a centocinquanta miliardi ci blocca nella nostra intenzione di fare una televisione ed una radio
Che piacciono sempre più ai cittadini
Questo è il nostro obiettivo primario a soddisfare soddisfare i cittadini mira il Bilancio per obiettivi con cui andiamo ad amministrare il mille novecentonovantatré
Entro Natale prossimo nei prossimi due mesi dovremmo da una parte e prendere provvedimenti per il novantatré
E dall'altra portare avanti una ristrutturazione capace di dare alla RAI un nuovo modello culturale e un diverso modello produttivo per la televisione e la RAI che costi e la radio che costi meno e rende di più
Non possiamo accettare la tendenza impressa dal recente decreto del ministro delle Poste
Che in sostanza squilibra il sistema misto a favore dei privati per non aver dato alla RAI risorse proporzionate allo sviluppo dei concorrenti
Credo che ogni riflessione sulla RAI sul suo futuro debba partire da quanto accade in questi mesi ed in particolare Della nuova passione civile che si sta sviluppando nel Paese
Stiamo vivendo un momento che unisce il rifiuto del vecchio e l'attesa per un nuovo i cui contorni sono ancora indistinto
C'è una grande incertezza su quelli che saranno i modi del cambiamento e su quelli che potranno essere i nuovi assetti
Alla società italiana avverte di essere in una fase di mutazione forse la più profonda dal dopoguerra ad oggi o almeno dal mille novecentosessantotto
Nasce da ciò una forte emozione un'ansia di capire e di discutere
è un fattore positivo di crescita e di sviluppo abbiamo il dovere di trovare prima possibile lo sbocco culturale e politico di tanto movimento
Il punto di equilibrio più avanzato dei conflitti che attraverso una società della comunicazione l'intera società italiana
Le stesse esplosioni che andiamo registrando all'interno dell'azienda e in particolare in alcune testate vanno lette in questa dimensione vanno quindi guardate con l'occhio attento e aperto di chi deve uscire dalla crisi in un terreno più fertile
E se sono un segnale di malessere
E al tempo stesso di volontà di rispondere alla pubblica opinione
Guai se ci riprova rifiutarsi mo'di vedere e di capire o peggio sia assumessimo l'atteggiamento conservatore di chi ritiene che nulla di veramente nuovo accada mai e che tutte le vicende della Società siano la ripetizione di cose già viste e superate
La RAI come componente essenziale del mondo della comunicazione deve fare la sua parte per un Paese che ha una gran voglia di cambiare e che già sta cambiando sotto il nostro sguardo
Non posso accettare la pigrizia di chi per cinismo o per rassegnazione si rifiuta di andare oltre l'esistente
Non è il momento dell'ordinaria amministrazione nella società come nella RAI la Rai è come si dice sotto gli occhi di tutti ebbene le tocca dare il buon esempio a noi tocca essere ambiziosi e coraggiosi
Certamente la voglia di fare e di cambiare alla quale dobbiamo rispondere si incontra in questo momento con un una particolare situazione al consiglio di amministrazione che in proroga
A ciò si aggiungono da una parte le incertezze della Commissione parlamentare di vigilanza sulla nomina d'un nuovo consiglio con le vecchie regole e dall'altra la difficoltà obiettiva per il Parlamento di varare in tempi rapidi né nuove regole c'è così il pericolo dello stallo
La RAI però non si può permettere una fase di attese l'azienda deve far fronte alla concorrenza
Deve fare i conti con una situazione economica estremamente pesante deve rispondere con la sua programmazione alle mutate esigenze della società deve attrezzarsi per affrontare la sfida internazionale la RAI non può aspettare nemmeno una settimana
E già in ritardo non perda altro tempo facciamo presto l'autoriforma è agli inizi non blocchiamo racconti le azioni micidiali
Nonostante né al consiglio d'amministrazione indicare le forze politiche quale debbono essere gli assetti futuri della RAI stanno i però il compito di assicurare il pieno governo dell'azienda nella fase di trapasso in questo momento la società della comunicazione in veloce evoluzione dobbiamo stare al passo con tempestività e fantasia
Si dia subito alla RAI oltre che un nuovo consiglio d'amministrazione la riforma che la mette in grado di affrontare un futuro che sia all'altezza del suo passato
Sono sempre più numerosi quelli che giocano contro la RAI dobbiamo batterli potenziando la e migliorandola in quanto servizio pubblico
Il compito che esercitano è quello di portare all'interno del mercato della comunicazione un'offerta di programmi che non si era segnata all'impoverimento dei mercati cultura dei modelli culturali
Sappiamo che esiste una tendenza ad identificare gli ascoltatori nei destinatari dei messaggi pubblicitari restiamo però convinti come servizio pubblico di doverci rivolgere con i nostri messaggi non ai consumatori mai cittadini
Anche in termini culturali vale la legge per la quale la moneta cattiva scaccia la moneta buona l'abitudine prodotti televisivi altamente commerciali
Influenza negativamente lo stesso gusto del pubblico si tende in tal modo a stabilire dei codici informativi sempre più poveri in una rincorsa al basso che rischia di non avere limiti
La RAI sa di non poter giocare di rimessa in questo inseguimento
E da queste considerazioni che nasce la mia opposizione ad una privatizzazione dell'azienda o d'una sua reti tv secondo una proposta avanzata anche all'interno della RAI che va forse interpretata come un segno di sfiducia sul futuro del servizio pubblico
Quello di cui abbiamo bisogno è una molteplicità delle offerte e una diversità delle matrici culturali una televisione degradata non aiuta lo sviluppo del Paese e la totale primi pizza azione del settore
Porterebbe ad una bastimento a un abbassamento e non certo a un miglioramento del livello qualitativo
Si tratta semmai di verificare quanto la RAI oggi risponda al suo ruolo di elemento virtuoso all'interno del meccanismo
Esiste il pericolo che di fronte alla concorrenza la RAI non riesca attenere la quota di mercato che è tradizionalmente sua
Un risultato negativo da questo vi proprio da questo punto di vista segnerebbe un una indebolimento del ruolo del servizio pubblico con un danno per l'equilibrio complessivo del sistema
La difesa di quella quota però non può essere ottenuta con una programmazione drogata anche questo sarebbe un fallimento del servizio pubblico
Non molleremo
Concorriamo ancora al cinquanta per cento dell'ascolto non ci rassegneremo ad essere relegati in un angolo del sistema radiotelevisivo come succede in altri Paesi la RAI intende essere al servizio di tutto il pubblico con le diverse opzioni delle tre reti
E con la somma i programmi specialistici che l'azienda indirizza ai cittadini in settantadue ore al giorno di diffusione
Abbiamo dunque un problema di rinnovamento da operare senza perdere pubblico e senza abbassare il livello della programmazione
Ciò comporta una valutazione una discussione è una riconsiderazione dei modelli culturale della nostra programmazione come ho detto siamo del resto sicuri
Della capacità professionali dei nostri dirigenti dei nostri programmi si dei nostri collaboratori si tratta di dislocare in modo ottimale tali energie e far leva su di essi
Già in altre occasioni ha detto che dobbiamo avere successo con la qualità le trasmissioni proprio del servizio pubblico costano di meno rinnoviamo le cambiano il linguaggio e potrebbero far quadrare il cerchio della qualità che ha pure successo di pubblico
Nel settore dell'informazione siamo intervenuti ancora dovremo intervenire
Per adeguare i nostri telegiornali alle esigenze dei cittadini
L'inevitabile mediazione compiuta dal mezzo radiofonico e televisivo deve avere le caratteristiche della problematicità dell'approfondimento del confronto e deve abbandonare ogni aspetto di militanza di appartenenza e di strumentalità
La cultura in tv
Ebbene la tv aiuta la madre aiuti la maturazione della cultura che ora solo le parole della proteste dell'urlo e questo il primo problema culturale della tv
Quello che perseguiamo i un rinnovamento di tutta la pre la programmazione che abbiamo nei mesi scorsi prospettato e che dobbiamo ora realizzare in particolare per quanto riguarda l'informazione
Ci siamo mossi nella direzione di rafforzare l'offerta complessiva di distribuire in modo più razionale gli appuntamenti informativi sulle tre reti di affiancare le pagine dei telegiornali dedicata all'attualità pagine tematiche di approfondimento
Di differenziare i diversi notiziari per target
Di potenziare i contributi e gli interscambi con le redazioni regionali
Il decentramento come ricordava il garante costituisce una delle regioni del cane per me il decentramento rappresenta anche un impegno che ho sviluppato negli anni e che debbo dire con un certo fortuna non ho dovuto aspettare certo il successo della Lega per capire quale potenziale culturale ed economico cioè nella periferia del paese
Nella fase che stiamo attraversando la presenza della Rai nelle realtà periferiche e lo strumento per avvicinare la RAI ancora i cittadini e per arricchire la nostra programmazione per adire aderire ad una società che si va facendo sempre più complessa
Articolata non solo al centro
Noi abbiamo aspettato i recenti provvedimenti del governo Amato per renderci conto che il Paese ci stava avviando ad una fase di austerità
Già nello scorso mese di giugno il consiglio d'amministrazione ha posto all'ordine del giorno il problema dei tagli la questione ad un diverso utilizzo di risorse che sappiamo tutti non potranno crescere con il ritmo degli anni passati
Si tratta ora di tener conto di tale condizione ed essa partire per impostare una nuova logica aziendale
Ci siamo dati allora sei mesi per l'autorità ma questa va accelerato
Innanzitutto bisogna capire che la via della concorrenza affidata allo sfarzo non è più possibile e diciamo la verità non neppure quella giusta non è detto che più alti costi equivalgono a programmi migliori anzi può darsi che sia anche il contrario
E poi c'è da sfruttare questa congiuntura difficile per un salto nella logico di governo dell'azienda sto parlando del bilancio come avevo detto precedentemente per obiettivi un tema che cocciutamente ripropongo all'attenzione della dirigenza RAI
Lo sforzo deve essere quello di mettere al centro delle scelte il prodotto troppo spesso la ripartizione delle risorse dell'azienda avviene sulla base di aggiustamenti relativi ha già convalidati attribuzione diffonde di fondi ai diversi comparti
Ciò determina a volte che gli incrementi o le variazioni avvengono più se la base dell'esistente e di ragionamenti sulla necessità di sviluppo o di potenziamento dei diversi settori
Ma non tutte le destinazioni hanno il medesimo peso e la medesima rilevanza
Dobbiamo allora spostare risorse dai settori improduttivi e quelli strategici e di maggiore rilevanza culturale e politica prima di chiedere una diversa misura e struttura delle nostre entrate dobbiamo dimostrare che siamo in grado di utilizzare al meglio quelle di cui disponiamo
Alla RAI sappiamo che anzitutto dobbiamo aiutarci da solo e abbiamo cominciato a pensare autonomamente al futuro dell'azienda dobbiamo fare delle economie l'abbiamo già stabilite
Almeno cento miliardi dicevo da risparmiare nel mille novecentonovantatré attraverso tagli di attività non primaria riduzione senza licenziamento del personale per settecento unità in tre anni
Anche il personale va redistribuito e lo stiamo facendo tenendo conto delle esigenze produttive il bilancio per obiettivi va applicato anche alla politica del personale per aumentarle produttività e funzionalità
Infine dobbiamo avere un progetto di azienda nuova
Adatta ai nuovi impegni e i nuovi compiti che attendono la RAI i prossimi cinque dieci anni
Dal momento che abbiamo un personale eccedente per gli obiettivi strategici e poiché non intendiamo licenziare dobbiamo prevenire nuove attività in nuovi settori satellite cavo Peter Gunn televisione
Per regionali Televideo regionali sviluppo di servizi speciali eccetera con i quali rendere produttivi i lavori i lavoratori tuttora
Attualmente sottoccupati
La RAI va ridisegnata ristrutturiamo la partire da ciò che i cittadini desiderano avere dal servizio pubblico insistiamo sulla parte di riforma della RAI che stanno di realizzare una riforma di metodo di lavoro di strutture aziendale di modelli culturali
Non si può disegnare un'azienda come fosse per sempre
Non si può pensare di stare all'altezza di un mondo in continua evoluzione adattando schemi fissi mutanti a legislatura il compito di dare le grandi linee annoia amministratori il dovere di adeguare l'azienda di obiettive le finalità che di volta in volta il mercato
I cittadini e l'evoluzione del Paese ci impongono
Come ho detto non sappiamo quando e in che modo arriverà un nuovo consiglio d'amministrazione no intanto siamo convinti che l'azienda debba e possa trovare in se stessa le risorse per riaffermare la propria presenza
Nel Paese nel mercato per molti anni la RAI ha chiesto aiuto all'esterno per superare i momenti di difficoltà che di volta in volta le si prospettavano davanti
Ciò non è in questa fase è possibile e bisogna far ricorso allora la ragione alla fantasia dei dirigenti dei programmi 'sti dei giornalisti e di tutti gli operatori dell'azienda
La RAI non è stata mai così il loro come in questa fase di transizione che segue all'egemonia dei partiti
Il dio votanti
Ha lasciato il mondo ora si è più liberi ma anche privi di alibi aumentano le responsabilità nonché le colpe di coloro che non facessero tutto il possibile per salvare per rilanciare il servizio pubblico sciarpa
Grazie presidente
Ora noi abbiamo della
Un buffet
Di fronte ad avere lo stesso palle solo le lietissimi sette minuti ora uno ora quindi alle quattordici sette sì il no alle quattordici e trenta vale quattordici quattordici si è irregolare no eh
Sono le dieci ormai possiamo iniziare buongiorno Benvenuti
A questo dibattito che la Confederazione generale italiana del lavoro della federazione che per conto della CGIL alla rappresentanza dei lavoratori dell'informazione e dello spettacolo
Hanno indetto e organizzato per discutere dibattere sui problemi del servizio pubblico radiotelevisivo
Mi sappiamo che sono giorni convulsi questi per la RAI la protesta contro la RAI ha attraversato le vibrazioni a fomentato ribellioni contro le spartizioni politiche che sono esasperate uno cadendo nel manicheismo
Di chi vuole mettere continuamente i partiti alla gogna in questi giorni dobbiamo assumere questo punto come un elemento irrinunciabili di critica e di analisi
Il superamento della rigidità ripartizione interna delle funzioni dei partiti storici ormai all'ordine del giorno dire uditive esistono già progetti di riforma della RAI e discussioni che sono spesso approfondite altre volte lasciate alla rimozione dei partecipanti
Il dei proponenti noi quindi abbiamo scelto una via di mezzo un seminario di riflessione con diversi contributi diversi ospiti alcuni dei quali di debiti e qui al mia era il nostro presidenza e gli altri lo incoronò dette nel
Biglietto d'invito
Avremo una Martina con una l'apertura dei lavori per il dottor Giuseppe De Rita che il presidente del CNEL che ringraziamo per l'ospitalità
Che ci concede in questa sala della biblioteca del nel che aprirà i nostri lavori il il dottor Gianni Pasquarelli che avrebbe dovuto intervenire alle nove dopo le dodici all'impegno e quindi interverrà dolci perlomeno misurare un saluto intorno mille un saluto subito dopo ora avremo relazioni polizia Mattioli e otto comunicazioni questa mattina il dieci interventi nel pomeriggio questa l'ordine dei lavori previsto le comunicazioni saranno brevi non superiori ai quindici minuti altrettanto vale per interventi proprio sposiamo
Usare mantenere il ritmo accelerato che dimostra del nostro incontro diamo chiudere subito la parola al presidente diritte non facciamo loro insoluto ora gli ultimi due giugno direttore pro scorrettamente
Intanto mi scuso purtroppo avevo preso un impegno con il ministro delle Poste alle dieci quindi tutto questo mi impedisce di essere qui per seguire con attenzione come si deve i vostri lavori
Vi ringrazio per per l'invito
Mi auguro che i lavori medesimi siano fecondi di risultati in un momento delicato per la vita dell'azienda lo diciamo da sempre la RAI lo specchio fedele del paese
Nel Paese mi pare vi sia turbolenza io mi auguro che sia fisiologica turbolenza come tipica di tutte le fasi di transizione
Tutto questo non può non rimbalzare come sta rimbalzando anche dentro la RAI
I giornali tutti i giorni ci dedicano scusate il bisticcio di parole i giornali tutti i giorni si dedicano tante pagine
Qualche volta sparano titoli strillare atti stamattina
Si dice addirittura che staremmo per venderci viale Mazzini
Balla più grossa vale più grossa forse non si sarebbe potuta scrivere anche perché basterebbe ragionare un po'e chiedersi dove andrebbero le tantissime persone che sono a viale Mazzini quindi però queste cose si dicono ci si fanno i titoli viviamo in un periodo in cui ahimè forse anche questo sarà fisiologico non lo so ne parlavamo prima
L'amico De vizia
In realtà quella che risulta però la verità è un'altra non ci vendiamo viale Mazzini
Siamo indebitati ma non in maniera superiore al debito che hanno tantissime aziende private che a differenza della RAI
Possono sistemare le situazioni ricorrendo alla cassa integrazione o utilizzando il denaro pubblico per mettere in moto un processo massiccio di prepensionamenti questo la Rai non lo fanno lo vuol fare
Cerca di mettere un po'ordine al suo interno cosa vorrei dire un paio di concetti ecco in una situazione come questa
In cui non vedo tanto dietrologia quanto appetiti anche da parte interessi privati editoria privati non dico a mettere le mani sulla RAI ma in qualche modo ha condizionato
Io credo che la RAI debba difendere la sua caratteristica di servizio
Servizio pubblico presuppone alcune regole
Senza le quali diventerebbe una televisione commerciale
E senza le quali non ci giustificherebbe messi legittimerebbe
Un cannone quale quello che i cittadini clienti cittadini ci danno
Quindi mi pare che sul piano delle regole
Regole che non significano né bavagli né censure ma insomma fare un prodotto che sia qualitativamente diverso da quello del commercio
Perché questa il carattere distintivo di un'azienda come la nostra
Un'altra caratteristica è che mentre per esempio
Altre aziende a capitale pubblico io lo ripeto spesso penso alle Ferrovie penso all'elettricità lo stesso settore delle telecomunicazioni
Tutto sommato lucrano una rendita di posizione la RAI è un'azienda a capitale pubblico che opera in un contesto concorrenziale difficilissimo severissimo talvolta insidie Sissi
E quindi la RAI ad essere anche più azienda
Deve diventare più o meno leggermente deve misurarsi con la competizione deve stare sul mercato secondo la logica dei costi benefici e questo mi pare un'altra caratteristica delle aziende in questi giorni si parla di riforme io credo che al di là della dell'architettura istituzionale nella quale il la riforma medesima può concretarsi essa deve tener conto di cui questi due pilastri essere e restare la RAI un servizio pubblico che fabbrica e produce un servizio diverso da quello delle televisioni commerciali diverso per imparzialità per l'obiettività per completezza
E nello stesso tempo darsi un'anima una mentalità una cultura manageriale della quale ha moltissimo moltissimo bisogna perché un'azienda
La quale durante l'anno deve fare i salti mortali per riuscire a quadrare il conto economico è un'azienda tutto sommato esautorata che ha bisogno sempre di qualcuno
Quindi io credo che debba ritornare ad avere una sua autonomia economica dover tornare ad avere un un azionista con cui dialogare un azionisti a che sia in grado di fare il suo mestiere ma che si è anche messo in grado di fare il suo mestiere
Io io ritengo che questi due esigenze fondamentali
Potrebbero essere le due direttrici le due stelle polari sulle quali con le quali rifare per l'ennesima volta ma di questo non dobbiamo scandalizzarci la RAI è un'azienda che sta nel Paese in qualche misura ne riflette i cambiamenti quindi la logica voleva che alla metà degli anni Settanta si facesse quel tipo di riforma la logica vuole che adesso si faccia un altro tipo di riforma
E secondo me questi due concetti maggiore ma nel managerialità più azienda
E difesa
Veramente gelosa delle caratteristiche del servizio pubblico secondo me dovrebbero essere le due linee conduttrici le due stelle polari con poi tutto questo si tradurrà nero su bianco in una legge questo mi pare che poi sì è un problema secondario l'importante è che la riforma tuteli queste entrambe queste due esigenze queste erano le poche cose che sentivo dire vi ringrazio ancora e di cuore mi auguro buon lavoro
Grazie grazie allora credo che il presidente perché hai voglia
Aprire nostri lavori molto formale
Ma io ospitando quasi ogni giorno questa sala
Iniziative diverse mi ritrovo quasi ogni giorno a dare un saluto quindi o una sorta di ormai professionalità molto alta nel dare i saluti insomma sono un saluto attore ufficiale
Oggi però da un saluto molto più non caloroso molto meno rituale almeno perché in fondo si discute non dei problemi dell'agricoltura o del
La medicina alternativa ma si discute di un fenomeno cialtroni capisco che è un fenomeno di un problema che come sta particolarmente a cuore perché centrale oggi nella società Italia
Io devo dire mi sono molto occupato di RAI molti di voi o forse lo saranno fra il cinquantotto del sessantanove settanta
Dalla nel momento in cui perse la mia battaglia nel sessantanove settanta sul problema della riforma
Io mi sono totalmente disinteressato credo di non esser quasi più rientrato in RAI in termini proprio fisici
Per una ragione molto semplice che in fondo io ero portatore cinquantotto il sessantanove settanta di una logica squisitamente dal gruppo mi integrato aziendalmente
Molto caratterizzato che invece era totalmente contrario alla logica della riforma
Oggi la riforma e devo dire buona parte della cultura di sinistra un giorno dovrà fare un minimo di riflessione e di mea culpa
La cultura riforma che vinse allora era assolutamente vedeva rosso quando si parlava invece di una RAI grande gruppo che faceva teatro cinema
E cultura oltre che far televisione perché in fondo il vero problema era invece articolari potere all'interno de la RAI la formazione e la distribuzione policentrica pluralistica si diceva allora delle reti la difesa del servizio pubblico e all'interno del servizio pubblico il
Più una una logica di articolazione
Per tirarla lunga Berlinguer di allora non un pluralismo delle istituzioni ma un pluralismo nell'istituzione quindi istituzionale non si toccava si poteva soltanto articolarla limite
Io per mia natura per mia cultura personale invece sono portato un pluralismo
Delle istituzioni dei nuovi ragionare feci la mia battaglia fu Cecchinato addotti dal mio amico Fabienne andranno Cipriani lavori e me ne andai
Infine c'è altro mestiere naturalmente già lo faceva a quell'epoca devo dire ma insomma accentua il mio distacco da considerare tornarci dopo vent'anni è praticamente impossibile questi vent'anni hanno cambiato totalmente il panorama del del mercato radiotelevisivo degli enti radiotelevisivi dell'oligopolio radiotelevisivo della stessa cultura personale di coloro che fanno oggi televisione in giro per l'Italia
Quindi il mio saluto e un saluto affretto un saluto Esterno al vostro mondo di questo me ne scuso però fatemi dire tre cose che riguardano sostanzialmente il mio mestiere di sempre e quindi sono un re intervento dall'esterno su cosa era la prima cosa
E questo
Mariah oggi
Vive insieme ad altri quattro che i componenti di questa società fino a dimensione tutta la sovrastruttura mentre la realtà strutturale va per proprio conto
Chi gira l'Italia sa che una realtà sociale culturale e umana economica di questo Paese una realtà tutto sommato abbastanza tranquilli abbastanza stabile abbastanza solida
Chi invece la di membri della dimensione sopra strutturale scusate questa ormai desueto richiamo a una a una metodologia marxista che invece vede i problemi sopra strutturali vede un Paese in fibrillazione
La sovrastruttura che cosa e la finanza e la politica mi sono i media
Questi tre elementi sopra strutturali politica finanza in media stanno oggi facendo di questo Paese un Paese con una solidità strutturale di fondo e un'immagine una testa
Caldissima di una vorticoso modo di riflettere su se stessi di di ragionare su se stessi perché poi sono i politici giornalisti impartito in gran parte anche gli uomini di finanze pubblica o privata che fanno leadership in questo momento
Quello che doveva essere una testa fretta in un corpo vitale sta diventando invece un corpo freddo pensa se stesso invece una testa caldissima una sovrastruttura cambisti
Notate poiché questa sovrastruttura caldissima sia un autoalimenta perché un giornale rinvia una notizia la televisione e la televisione
A un una logica molto spesso di tipo politico il politico anche
Interessi finanziari e quindi questa sorta di circuito chiuso della sovrastruttura italiana si alimenta in qualche modo fra di loro e anche le ma no ore sono di quel tipo
Il
L'ironia incomprensibile per molti nel nostro Francesco Cossiga sui giornali stamattina indica però chiaramente che un fitto torna che lui dice potersi collocare nella faccia del contee Caracciolo in fondo è fino che manovra politica finanza e media e che fare un certo tipo di di a un certo tipo di logica un certo tipo di strategia combinando insieme le tre cose
Combinando i suoi giornali volendo probabilmente una televisione facendo facendo politica attraverso i suoi giornali o attraverso gli uomini che gli sono vicino facendo gli affari suoi come i finanzieri
No a sto punto signori se la RAI vuole essere quello che è sempre stato un soggetto forte dalla società italiana deve in qualche modo difendersi dall'essere stato trasportato sulla dimensione sovrastruttura
In cui non c'è giornale che sia perché non c'è un attacco alla RAI una flessione sulla RAI un pettegolezzo sulla RAI un tiro incrociato chi vende non si vende il terzo diamo a quello diamo a quella perché diventa Stephen tante voi uomini RAI indifendibili
E Limited in mutande in una situazione in cui si è dei più i più deboli proprio perché nel circuito sovrastruttura né non vale la solidità all'antica storia il legame con la cultura collettiva legame perché no anche al sindacato
Valgono i giochi sopra strutturale di finanza politica e femminile
E a quel punto voi siete Giorgetti
Di una cultura sopra strutturale non siede più i soggetti
Io Jack la RAI che sta diventando un oggetto addirittura alcune volte disprezzato alcune volte sbeffeggiato certamente comunque
Nel con l'amplesso PRA di altri Condi Bodega sopra di Antrim non con l'autonomia che è dovuta ha una grande azienda fa un grande ente pubblico fa un monopolio
Ho un servizio pubblico se non si ritorna se la RAI non trova il guizzo di ritornare a ragionare e a stare nella struttura del Paese non nella sovrastruttura la sovrastruttura pena Lizza totalmente tutto il sistema
Perché gli altri possono giocare su meccanismi di triangolazione ad esempio di tipo politico finanziario e e e media mentre invece era ai per esempio non può giocare che al massimo su due politica e mi India
Ah sì gomiti soltanto un medio fra tanti non ha possibilità di fare un discorso finanziaria autonoma l'ha detto anche vascolare
Un ritorno del rapporto sembra retorica della RAI con il paese con il paese vero non col Paese urlato
Non come il Paese che non c'è
Ha con il Paese è vero con la struttura sociale di questo Paese con le realtà di questo paese questo essenziale
Se lo dico come ho detto l'altro giorno ad amici mi hanno guardato come a dire ma allora hai degli interessi come CNEL che rappresenta la struttura del Paese no non ho interessi non c'è nulla di c'è soltanto una valutazione fredda
Che o la RAI ritorna a stare nella struttura del Paese ma se sta nella galassia della sovrastruttura vie totalmente distrutta dai giochi triangolari più o meno trasversali di chi sa stare sulla sovrastruttura
Secondo elemento che
Fa parte della mia cultura di oggi non certo la mia cultura RAI che non esiste
Il secondo elemento è seconda riflessione quando una società perde il suo centro
Bossi per riferire zero
O diventa una società agrumi mi spiego meglio gli urbanisti moderni
Sostengono che le vecchie città le città una volta erano città mono centri che città dove il centro storico era fondamentale città a Axe assaltate sopra il nel sopra il centro storico nel momento in cui si è verso il centro storico si è di sì avuta una proliferazione delle periferie
Ma nel momento in cui le periferie non sono più vivibili io sono troppo disordinata e si ritorna a una società che non torna più verso il centro storico
Ma fa grumo
La città ad esempio partenza delle città americane dove i nuovi grumi sono dove sta la la mega discoteca la May cacciarci la Mega il mega mercato
Sono dei grumi nuovi la stessa Roma se voi pensate la nuova Cinecittà la la zona di Cinecittà arrestarli viene ricreato o si ristabilisce un minimo di identità attraverso i grumi
Non più attraverso il riferimento al centro storico che non ha più vigore interno per caratterizzare la città non più nelle periferie disperse ma nel nei grumi
Voi mi direte e che c'entra questo con la RAI
E me e la RAI fino a quando è stata centro storico fino a quando è stata lo unico elemento o il riferimento fondamentale la RAI Bernabé Jana tanto per intenderci era una lei monolitica e da centro storico a un certo punto negli ultimi vent'anni c'è stata una grande dispersione verso la periferia zero zero
Sia una periferica già azioni di mercato tante piccole
Emittenti tanti tanti meccanismi di di concorrenza tanti piccoli oligopoli tanti quello che volete sia all'interno perché in fondo nel nella riforma non voglio ricordare l'infausta
L'esperienza dei vip dei dei primi anni di metà anni settanta per ora periferici Sezione sesta
Non si può dire che oggi ad esempio c'è un controllo de direttore generale
Lasciamolo dire giornali vogliono far polemica ma oggi in pratica il meccanismo è un meccanismo di grande per i feriti azione al limite in cui anche il singolo
Il singolo
Redattore tutto sommato singolo programmi stanno a una sua voce si mette insieme agli altri cioè questa periferica interazione nella società è in qualche cosa che i tutto sommato ha ha finito il suo ciclo di spinta e ritorna un discorso di grumi
Torno a un discorso di gruppo quali sono i grumi Esterni grumi esterni sono gli Origo l'oligopolio
La formazione di di di grumi oligopolistico la la Fininvest è certamente il più grande Gromolo Lara e diventa uno dei grumi non è più il centro storico ma è uno dei grumi
Altri meccanismi altre formazioni di Grumo avvengono con mix fra giornali e televisione già esistenti o programmati da qualcuno
Alla domanda che ci possiamo ma c'è anche una un raggruppamento all'interno del dell'azienda
Le Atlas l'azienda RAI oggi è un'azienda agrumi non è più un'azienda piramidale con il direttore generale forte che decide tutto
Siamo ben lontani dai Bernabei ma anche da De Luca
Sì abbiamo invece un raggruppamento di di perché non lo diciamo di feudi
Che sono i i feudi interni che sono dei grumi veri e propri alcune volte hanno caratterizzazione politica partitica altre volte non ce l'hanno riconosciamo
La domanda che che che ti pongo e veramente la Rai oggi può vivere in questo lo dico mi dispiace che Gianni si è andata via può vivere in questa alternativa fantasma indica fra l'essere servizio pubblico e quindi essere il centro storico antico
E l'essere l'azienda cioè essere quelle che stando sul mercato fa dappertutto batte il Pigneto dappertutto oppure non c'è una esigenza di riflettere su che cosa significa una Rai dentro una logica di grumi quindi dentro una logica oligopolistico
E all'interno dentro una logica di riaccorpamento dei potenti
E non di periferiche Zazie zone e o di centralizzazione
Questa lo dico da esterno facendo riferimento come avrete capito a categorie mie personali o del mio lavoro attuale
Però credo che sia in qualche modo coerenti con un discorso attuale del servizio dati Trevisi
O si riesce a ragionare in termini di logica di grumi interni ed esterni o se no si riesce si si finisce per essere prigionieri di una
Astratta distinzione fra o o o o combinazione fra momento aziendale momento di
Di ente pubblico di diritti di di servizio pubblico più o meno monopolistico
Se vi devo dire la verità guardando dall'esterno
Tutti questi vent'anni sono stati anni di consunzione dell'illusione di poter combinare insieme il servizio pubblico monopolistico e e ed ente pubblico e un la la cultura aziendale
Chi c'ha tentato come è stato anche con grande
Passione e onestà intellettuale Pasquarelli in qualche modo è stato non distrutto certamente contestando nel suo essere troppo aziendalista nel non avere una copia una coscienza di quelli che erano i problemi
Interni di essere troppo legato a fatti politici ma perché perché non c'è più una possibilità
Di coniugare insieme se non in modo retorico l'ente pubblico o o il servizio pubblico è la dimensione azienda
Bisogna essere brutalmente
Conducono coscienti che si sta in una situazione di oligopolio che si vive in una società grumi e che al proprio interno si formano grumi vanno solo regolati grumi vanno decisi non vanno accettati perché così è stato
La storia degli ultimi anni
Terza e ultima riflessione che voglio fare che significa queste in termini di
Di riforma termini istituzionali della RAI
Si fa
Il servizio pubblico che farà centro storico basse fondamentale da autoreferenzialità
E quindi si si va verso una logica tradizionale tre
Oppure si sta sul mercato più o meno periferico e quindi si accetta una logica aziendale
Oppure c'è una terza soluzione
La mia sensazione ma lo dico qui qui lo dico e qui lo nego si diceva una volta che non si può negarlo la mia sensazione è che bisogna trovare una strada diversa dalle tue IPO
L'azionista l'azienda ha bisogno di un azionista di riferimento dice Pasquarelli ma dove sta azioniste riferì e se l'azionista di riferimento di tutta l'azienda e poi perché urlare sei linee
Sì un giornalista dice il mio azionista di riferimento è Consagra di partito un gruppo di potere interno ed esterno
L'ente pubblico una una una verticalizzazione sulla dimensione pubblica del settore è ancora possibile
Credo che la fine della cultura dei centri storici in qualche modo alla ha messo una pietra su questa
La mia sensazione è che si debba andare non tanto verso un modo di formare gli organi certo gli organi sono importanti potete anche dire che i
Che che si formano gli organi come si formano le amministrazioni indipendenti di con la Commissione sei dico anche nel i due Van Presidente del Parlamento le nomine di consigli amministrazione mi sembrerebbe un po'stravagante ma insomma siccome però ci si va Zinzi va quasi fatalmente verso un'ipotesi di obiettività garantita da una da uno nomina dei del del del Parlamento diretta passasse a benissimo come avvengono le parti patteggiamenti sottesi di questo tipo
Io sono molto più propenso invece a una soluzione forse più radicale quella io chiamo uno soluzioni Fondazione
La soluzione che in qualche modo Scalinci totalmente il non tanto dai partiti mi interessa poco non tanto del circuito terreni interessa poco perché lo sganciamento io lo farei negando mia la sovrastruttura legandomi invece recandomi a al gioco perverso dei nel di di trasversalismo sovrastruttura
Ma invece facendo un discorso istituzionale vero
Sei in un servizio pubblico se di un servizio pubblico abbiamo bisogno abbiamo bisogno di un servizio pubblico che anche sul piano istituzionale sia autoreferente non sia dipendente da un azionista
Non possiamo dire che facciamo servizio pubblico dipendente da un azionista che non sappiamo neppure quale
Perché non è più in lire non è il Parlamento perché altrimenti il Parlamento sarebbe né i partiti male non è il Parlamento senza partiti beh siamo al a alla RAI che non c'era grazie
Allora in tilt il problema è se oggi come io ritengo in una società quale quella italiana non ci sia bisogno di una forte spinta di autoreferenzialità istituzionale grave
Non di una logica di dipendenza da dallo Stato o dal mercato o da un azionista di riferimento
Mi rendo conto che è difficile sul piano per esempio finanziario creerebbe dei problemi enormi però perché per quale ragione
Non si deve pensare che in fondo molti degli interventi pubblici italiani non possono andare verso meccanismi mitico fondazioni siano andate le banche
E buona parte buona parte dell'intervento non finanziario al Mezzogiorno andrà verso una logica Fondazione
Buona parte della ricerca scientifica italiana è fatta da enti che hanno fondo struttura Fondazione a non ultimo
E il Censis
Non vedo perché la Rai non possano dire questo orgoglio di diventare autoreferenziale o almeno di mettersi sulla strada dell'autoreferenzialità
Senza dovere in qualche modo stare ancora nel al piglio ente pubblico o servizio pubblico e azienda che a mio avviso ha dato quello che poteva dare
Io non moltissimo negli ultimi vent'anni io sono concordo bonus sempre detto sono uno sconfitto della della lotta del settantuno sette sessantanove settantuno settantadue quindi non sono tarate anche il mio giudizio negativo sugli ultimi vent'anni però ho l'impressione che una scatto di orgoglio né per la RAI sarebbe assolutamente necessario e si darebbe anche una dimensione anche di autonomia rispetto alle battaglie dell'audience che sono tipiche del mercato rispetto alle battaglie fra le segreterie politiche o risotto segreterie dei politiche o le cordate che sono tipiche del del modo in cui è stato interpretato la funzione pubblica in questa non solo la RAI in questo Paese
Quindi io nel mio saluto
Una volta tanto non soltanto rituale vi auguro buon lavoro vi ringrazio della scelta del CNEL per questo vostro semine
Cose che dico ma non mi sembra poi del tutto decisive vorrei richiamare queste tre cose primo attenzione la Rai va sottratta al gioco perfido quella tassa sovrastruttura
Secondo la RAI fa concepita come un soggetto che Titanic grumi e non vive in un'ipotesi di isolamento in un'ipotesi di puro mercato
Terzo nel la RAI da in qualche modo resa almeno tendenzialmente istituzionalmente autoreferenziale come alloggi Edipo fondazione invece con una logica o da ente pubblico Honda
Proprio l'azienda puro
So benissimo che questa ultima strada e e del tutto diversa da quella che io proponiamo fra il sessantanove e il settantadue
Fra il cinquantotto e il settantadue però son passati vent'anni venti anni e credo che sia anche giusto che qualcuno cambi idea sostanzialmente abbiamo tanti riformisti e riformatori pentiti in RAI
Abbiamo anche qualche aziendalista pentito forse sarebbe il caso di lasciare quei quei pentimenti e ricominciare a ragionare interni per il tutto nuovo grazie
Va bene grazie presidente grazie soprattutto per non aver davvero soltanto limitato il suo contributo un soluto Mannucci prospettato anche uno scenario nuovo questa idea di una soluzione Fondazione al della RAI uno scatto d'orgoglio
Mi sembra di aver capito più o meno come il sistema bancario con la RAI che possono funzionare
Con le stesse pretese quasi la banca centrale del nostro Paese una delle ipotesi che possiamo veramente discutere di fronte ad uno spettro ampio di soluzioni che sono all'ordine del giorno peraltro soluzioni che riguardano problemi di crisi d'identità del nostro sistema radio pubblico televisivo che non è proprio soltanto il nostro Paese ma anche di altri Paesi europei dove è venuto meno il monopolio Francia
Intendo il France tua
Gran Bretagna depressi sono sottoposte a tensioni elaborazioni simile a queste che noi dobbiamo affrontare però noi abbiamo la peculiarità che ripeto senza pressioni maniche senza voler mettere alla gogna il sistema dei partiti sono più urgenti e dovremmo in qualche modo affrontare come sgombrare il terreno
Da una pervasività politica che ormai purtroppo sta pesando troppo bene allora noi possiamo a questo punto dare la parola a Patrizia Mattioli che è segretario nazionale della Federazione dell'auto l'informazione e lo spettacolo per la relazione introduttiva seguiranno poi gli otto le otto comunicazioni previste dal programma abbiamo intanto arrivata anche tre la Farinelli che segretaria confederale della CGIL che concluderà i nostri lavori
Notizia
Funzionerà Six
Sì io sintetizzo cerco di sintetizzare meglio notevolmente l'introduzione che poi comunque sarà data scritta anche per cercare di avere una giornata di lavori
Che abbia tempi ragionevoli considerando anche le notevoli comunicazione gli interventi previsti
Nell'analisi che vi proponiamo parte dalle crisi del sistema radiotelevisivo crisi che è denunciata continuamente da situazioni e vicende che paiono su tutta la stampa abbiamo cominciato già nella campagna elettorale con polemiche relative alle al ruolo del servizio pubblico e via via in tutti questi mesi arriviamo oggi a un dibattito sempre più stretto
A noi sembra che questa crisi del sistema radiotelevisivo e della RAI dentro il sistema radiotelevisivo sia una crisi ancora prima che gestionale finanziario una crisi di credibilità e che la causa prima di questo di questa crisi sia da ricercare nel re nello stretto rapporto che intercorre tra sistema politico e servizio pubblico
In Europa come già accennava Massimo tutte le tv pubbliche stanno attraversando un periodo difficile nel passaggio dal monopolio al mercato misto ovunque ci sono problemi di audience e di bilanci in rosso
E tuttavia nella situazione italiana abbiamo delle peculiarità che non riscontriamo negli altri Paesi e che hanno un peso fortissimo sullo stesso ruolo della Rai e cioè la spartizione partitica
Che abbraccerai e tutto il mercato radiotelevisivo che viene dominato da un duopolio assolutamente inedito negli altri Paesi
Ora la crisi su questo surroga rinvio la crisi dicevo del servizio pubblico proprio per lo stretto rapporto che c'è col sistema politico
A le radici più profonde nella crisi dei partiti che in una crisi di alleanze che ha dominato tutti i centri di potere nel sistema della comunicazione ma anche fuori del sistema delle comunicazioni in Italia
Una crisi alleanze che comunque nonostante tutto tende a ripetere
Le vecchie logiche di potere in questi giorni l'elezione di la Commissione parlamentare di vigilanza ci porta ancora alla ribalta un modo di intendere le istituzioni pubbliche che ormai dalla
Contestazione sempre più estesa fra la gente cioè assolutamente messa in discussione
Torna quindi qui in questa situazione con urgenza l'esigenza di una riforma degli assetti societari istituzionali della RAI ma collocata vediamo anche gli aspetti e le interconnessioni strette all'interno di una profonda revisione integrazione tra duecentoventitré
Infatti
Ma su questi due obiettivi il Parlamento europeo recentemente a sollecitato gli Stati membri ad assumere le iniziative necessarie perché il servizio pubblico svolga un ruolo adeguato e che questo avvenga all'interno di un sistema misto pubblico privato che sia regolamentato da leggi antitrust
In questo nel nostro Paese si sta aprendo ormai da tempo uno scontro politico il cui esito è sicuramente incerto e tuttavia non rileviamo positivamente che vi è un grande movimento in campo negli equilibri tradizionali
Dentro i partiti dire un confronto che si è riaperto e si profilano schieramenti diversi dentro e tra i partiti
Sul campo sociale la Fia ed è impegnata come non lo era in passato sul piano delle risorse ma più in generale sulla pluralismo del sistema della comunicazione
è in campo l'Usigrai con una lotta che vista anche ieri lo sciopero dei giornalisti contro notizie azione per la riforma
E infine per quanto ci riguarda più direttamente CGIL CISL e UIL hanno recentemente assunto un documento unitario nel quale si impegna a non unitaria mente per un nuovo assetto della Rai che rilanci il servizio pubblico ed assicuri risorse adeguate ha un nuovo ruolo
Le implicazioni della legge Mammì sul servizio pubblico sulle quali rinvio appunto alla relazione quindi vado molto rapida sono di notevole peso
Intanto il fatto che la legge Mammì sia intervenuta come già è stato ripetutamente detto l'ha rilevato lo stesso Garante per la rete il per l'editoria in una fase successiva in cui gli equilibri di mercato si erano già determinati con l'intervento praticamente ratificatori e del mercato
Apposto la RAI in una situazione di difficoltà legata al fatto che la RAI stessa sia trovata come concorrente
Un grande gruppo multimediale dotato di una completa libertà di iniziativa di risorse finanziarie crescenti e complessivamente disponibili di imponenti sinergie imprenditoriali
Soprattutto per quanto attiene a produzione e distribuzione di fiction firme audiovisivi
La RAI collocata in questo mercato dove la concorrenza è forte e quotidiana
Si è collocata sostanzialmente col vecchio Fracassetto delegato al monopolio non c'è stata una riforma e il monopolio significa anche agire nel mercato secondo le vecchie logiche di una lottizzazione che provoca molti sprechi di risorse un'incertezza del flusso di risorse finanziarie forti limiti alla libertà imprenditoriale
E dunque al di là delle gravi su cui poi ritorniamo responsabilità che la gestione della Ryan nelle scelte operate in questi ultimi tempi c'è comunque una scelta che deriva direttamente dalla legge duecento di ventitré che ha legittimato il duopolio nel mercato c'è una situazione strutturale con la quale la RAI deve fare i conti in una situazione in assenza di riforme di oggettivo svantaggio
Sul piano del pluralismo i recenti decreti che ha assunto il governo quello relativo alle concessioni anche quello relativo alle risorse hanno degli effetti niente affatto secondari
Per quello che riguarda la concessione delle frequenze non c'è dubbio che questo provvedimento e più in generale anche o meglio connesso anche con il futuro Regolamento che dovrà regolamentare le pay tv
Avrà un'incidenza notevole sul complesso del sistema in quanto definire appunto i soggetti che per alcuni anni almeno potranno operare via etere
Ora al di là delle critiche che poi i relatori che dopo di me interverranno esporranno molto abbondantemente
Nel merito
Che il decreto governativo ha suscitato e che quindi ripropone in quanto il contesti contenuti del decreto sono sostanzialmente identici a quelli precedenti con delle lievi modifiche
Vediamo sul piano del pluralismo il il rischio grave qualora il regolamento previsto dal decreto consentisse di attribuire un unico soggetto lettere pay tv un soggetto che peraltro al di là degli assetti proprietari a quanto meno un rapporto di coordinamento e di gestione e di controllo di produzione con il gruppo Fininvest
Avrebbe degli effetti appunto pesantemente negativi sul piano del pluralismo in quanto da una parte creerebbe un nuovo monopolio
Appunto rispetto al nuovo mezzo delle pay tv che peraltro ha uno sviluppo molto ampio negli altri Paesi e dall'altra rafforzerebbe
Il concorrente il vero concorrente col quale il servizio pubblico è tenuto tutti i giorni a fare i conti
Anche il decreto relativo alle risorse della RAI sebbene abbia positivamente abolito in via formale un tetto che già comunque non era in vigore da quest'anno opere un rinvio
Che blocca le risorse ora non c'è dubbio che la RAI abbia al proprio interno provvedimenti da assumere di particolare rilievo per recuperare gli sprechi interni
Ma non c'è anche dubbio che per esempio sul piano del Canone che è la risorsa fondamentale del servizio pubblico in quanto il canone a un gettito nel novantadue ha avuto un getto di mille novecento miliardi circa a fronte di mille duecento miliardi
Di gettito pubblicitario
Bene le risorse da Kano nel periodo ottanta novantadue
Hanno avuto un incremento dell'ottantasette virgola cinque per cento contro un aumento dei prezzi del centottantatré virgola uno
Quindi già l'attuale gettito del canone è fortemente sottodimensionato rispetto al gettito in termini reali che dava all'inizio ore il blocco ulteriore
In pratica con una previsione di inflazione
Sicuramente non inferiore al sei sette per cento in termini reali provoca un'ulteriore riduzione delle entrate di centotrenta miliardi siamo quindi in presenza di un provvedimento governativo che oggettivamente rende più difficile
Il ruolo del servizio pubblico per quanto riguarda l'assetto proprietario del decreto governativo
Positivamente si conferma la natura pubblica del servizio questo era un nodo che era rimasta terzo da quando l'IRI era stata assoggettata al processo di prove di privatizzazione e tuttavia il decreto non chiarisce a chi vanno le azioni ora considerando che l'IRI ha già iniziato un processo di privatizzazione e quindi ragionevolmente se il processo come tutto sembra lascia prevedere andrà avanti
L'IRI avrà ben presto soci privati dovrà necessariamente lasciare le azioni dall'IRI ecco quindi questo provvedimento del governo per questo aspetto non risolve il nodo ben presto il governo dovrà tornare sopra questo problema e ci dovrebbe dire
Fermo restando che appunto la natura sarà pubblica del servizio chi sarà che concretamente gestirà in questa fase di transizione le azioni della
Per quello che riguarda il rapporto tra legge Mammì e servizio pubblico anche direttive della scena
Io qui rinvio anche qui alla relazione compagni mi scuseranno ma purtroppo troppo lunga i tempi sono stretti
Voglio solo solo sottolineare tre quattro concerti il primo è quello che appunto riguarda il fatto che la legge Mammì abbia confermato un duopolio l'esigenza di riaprire un mercato
è un'esigenza che riguarda in sicuramente problemi di democrazia molto più ampi ma riguarda ripeto anche il ruolo che concretamente può svolgere il servizio pubblico
Pensiamo soltanto al problema dei costi crescenti sul mercato un conto è per la RAI confrontarsi con un mercato in cui i prezzi e quindi i costi per l'azienda sono oggettivamente calmierati da una presenza di più soggetti e quindi una dinamica presso costi che quella che dovrebbe esserci un libero mercato un conto il prezzo che si viene a determinare nel momento in cui soltanto due soggetti richiedono certe prestazioni richiedono certi prodotti e quindi lì il prezzo di viene legato esclusivamente alla capacità delle risorse finanziarie
Dei due soggetti e qui vediamo presento sullo sport
Una caso evidente come sono fortemente cresciuti i prezzi per le riprese televisive di importanti avvenimenti sportivi proprio a fronte di un rilancio tra i due concorrenti e in assenza di un mercato che calmierati nella formazione del prezzo
In questo senso rispetto appunto al pluralismo di mercato voglio sottolineare due punti legati alla legge Mammì uno è quello già accennato delle risorse pubblicitarie
In questo senso c'è un problema di redistribuzione molto più ampio e quindi di un meccanismo perequativo in questo ambito alla FIAT è stata molto esplicita ma anche CGIL CISL e UIL hanno già assunto una posizione vicina negli obiettivi alle posizioni già assunte dalla Fia de per una redistribuzione delle risorse tra carta stampata emittenza nazionale pubblica emittenza nazionale privata ed emittenza locale
Quello che vogliamo qui riaffermare e che intanto su questo punto c'è un vincolo legato alla direttiva della Comunità economica europea la famosa tv senza frontiere emanata nell'ottantanove
E che questa direttiva è stata completamente disattesa oltre che su altri punti
Anche su un punto particolarmente rilevante ai fini della redistribuzione delle risorse pubblicitarie che riguarda le sponsorizzazioni
Anche qui non mi soffermo nel merito fra accezione ristretta che viene accolta nella direttiva della Comunità e accezione ampia che completi che comprende in pratica la vera e propria pubblicità
Che viene accolta non tanto della legge Mammì o comunque non solo dalla legge Mammì quanto dei regolamenti emanati dal governo in attuazione della legge Mammì l'Effetto di questa diversa concezione della sponsorizzazione comporta nei fatti
Un aggiramento degli indici di affollamento pubblicitario con una possibilità che gioca anche oggi ancora una volta soprattutto in favore dei gruppo privato
Sicuramente superiore a quelli ai vincoli definiti dalla normativa della normativa risposta dalla legge Mammì
Quindi ecco in questo senso
Il fatto che il governo oggi confermi sia pure modificando leggermente
L'incidenza della sponsorizzazione ma confermi il concetto di sponsorizzazione mentre lo stesso ministro Pagani ha dichiarato che questo concetto disattende una direttiva molto esplicita
Emanata dalla Comunità europea ecco
Ci lascia francamente sconcertante il fatto lo stesso ministro dice di ma non vedendo che in contrasto con la direttiva ci chiediamo come perché il Parlamento dovrebbe convertire in legge
Questo punto almeno del decreto è appunto sapendo che una direttiva della Comunità europea secondo le norme della comunità dovrebbe essere direttamente operante all'interno degli stati membri
Sui new media sui nuovi cavo satellite pay TV
Qui la relazione si sofferma un pochino io voglio rilevare
Come l'attivazione che in Italia è in una fase fortemente arretrata di queste nuove tecnologie
Soprattutto il cavo ma anche il satellite
E unite al passaggio
Dal sistema analogico al sistema digitale consentano un ampliamento molto forte del mercato delle mitezza Ravel radiotelevisiva oltre che una modifica del prodotto televisivo e poi il dottor Stucchi ci spiegherà abbondantemente
Quello che qui voglio rilevare appunto è che sì anche noi gli anni del mercato con la possibilità di nuovi soggetti che entrano sul mercato
Ora due punti sono di grande rilievo uno che il Parlamento sarebbe meglio direttamente ma se non altro nella forma prevista sempre dal decreto Pagani come pareva dovrebbe regolamentare con chiarezza i vincoli antitrust all'interno soprattutto delle pay tv
Appunto per evitare che si formino nuovi monopoli
Completa di un settore che negli altri paesi ha una forte evoluzione
Una forte evoluzione sotto questo aspetto e quindi hanno un punto che ci tocca direttamente sul piano
Dell'invocato pluralismo di mercato e quindi anche della possibilità eventualmente ipotizzata da più parti di ridurre le reti del servizio pubblico
A nostro avviso un divieto di occupare le frequenze via etere per messaggi criptati e quindi per le pay tv
Potrebbe consentire di decongestionare lettere e quindi di aprire il mercato a nuovi soggetti cioè le pay tv come avviene in altri Paesi dovrebbero essere obbligate ad agire via cavo
E in questo senso quindi le frequenze che oggi sono previste dal decreto in prospettiva se confermate affidate alle pay-tv
Dovrebbero risultare disponibili per nuovi soggetti
Quindi sulla una regolamentazione in questo senso delle nuove tecnologie potrebbe consentire di ampliare il mercato più di una strada che punto viene invocata da più parti ma che almeno oggi ci convince poco che quella della riduzione degli spazi del servizio pubblico la cessione di una rete per due motivi il primo è perché abbiamo sperimentato come sia forte la pressione di grandi gruppi multimediali nei confronti del potere politico e quindi abbiamo forti dubbi che la riduzione praticabile
Di una rete del servizio pubblico sia equivalente corrispondente a una riduzione appunto del grande gruppo che domina l'emittenza privata
Nel caso in cui ciò non avvenisse si avrebbe un evidente marginali marginalizzazione del ruolo del servizio pubblico
Anche se guardiamo l'esempio della Francia
Francamente lo citava prima Massimo l'esempio non è dei più invitanti in Francia nel mille novecentottantasette hanno venduto la TF uno
E il giudizio almeno che danno Esperti sotto esperte di me naturalmente e che la privatizzazione non solo ha ribaltato il rapporto di forze tra il pubblico e il privato
Ma oggi le due emittenti che rimangono alla tv di Stato francese sono ancor più problematiche per situazione finanziaria e anche per caso di audience
Quindi la vendita della Rete non solo non ha risollevato le sorti del servizio pubblico ma sembrerebbe invece aver rimesso in discussione proprio un ruolo del privato nell'emittenza
Ora il Parlamento avrà sessanta giorni per convertire i decreti che sono stati presentati dal governo né pensiamo che su questi punti di particolare rilievo che riguardano il pluralismo del mercato e delle risorse dovremmo assumere delle iniziative insieme a CISL e UIL insieme all'Usigrai e anche alle altre forze sociali che sono disponibili su questo terreno pensiamo soprattutto alla fine
In questo nuovo contesto in cui auspichiamo che si venga a trovare il servizio radiotelevisivo il sistema radiotelevisivo collochiamo la riforma della RAI
Riforma della RAI che dovrà definire gli assetti istituzionali e societari e il ruolo sinteticamente quali sono gli obiettivi che a nostro inviso a nostro avviso dovrebbe a cui dovrebbe rispondere la riforma del servizio pubblico sul piano del ruolo
La difficoltà di individuare un ruolo del servizio pubblico lo abbiamo presente in tutti i Paesi europei
Vi è una difficoltà che connessa al fatto che tutto il sistema della comunicazione risponde a un interesse generale dei cittadini in quanto soddisfa il diritto alla informazione
A nostro avviso considerando che le tv commerciali che sono quelle più definite per natura e anche per Fini
Hanno uno scopo di profitto rappresenta gli interessi di parte
Il ruolo del servizio pubblico potrebbe essere individuato come quello di un elemento equilibratore del mercato dell'informazione che a fronte di
Di un ruolo di parte per natura dell'emittenza privata sarebbe caratterizzato dall'obbligo di dar conto di tutti i punti di vista e quindi della problematicità dell'informazione stesse questo dovrebbe attenere non soltanto l'informazione in senso stretto stretto
Ma anche la fiction i film all'intrattenimento tutto il prodotto televisivo
Che dovrebbe esprimere una pluralità di culture e di stili
Quindi questo potrebbe essere il ruolo qui emergeva con interesse da un dibattito che è stato fatto recentemente come a fronte di due modelli diversi quello europeo che è partito da un monopolio del servizio pubblico e quello americano che è partito da un ruolo tutto incentrato
Sull'emittenza privata si stia in ambedue i casi realizzando un avvicinamento nel senso che negli USA si sta affermando l'esigenza di un canale come servizio pubblico e in Italia che negli altri Paesi europei e forte la presenza dell'emittenza privata
In questo senso se è questo il ruolo della RAI sul piano della qualità dei programmi anche della capacità di innovazione di sperimentazione la RAI deve superare l'attuale appiattimento sui modelli dell'emittenza privata
Pensiamo che sul discusso problema qualità contro audience
Sì è necessario trovare un punto di equilibrio giacché una RAI senza audience ovviamente non ha alcun interesse ma anche una RAI come già diceva Pasquarelli che duplica le trasmissioni di net work privati non ha evidentemente alcuna ragione di esistere
Quindi una qualità dei programmi che al tempo stesso abbia la capacità di un'elevata audience e quindi di una possibilità di Port di svolgere un ruolo nei confronti della cittadinanza
Richiede alla Rai non sotto non soltanto grande capacità professionale produttiva ma soprattutto libertà e autonomia cioè quel pluralismo che dai partiti quella libertà dei partiti che dovrebbe caratterizzare il servizio pubblico qui veniamo rapidamente all'altro obiettivo della riforma che appunto rompere questo rapporto nella gestione del servizio questo cordone ombelicale tra partiti in Rai
L'invadenza come già diceva Massimo è totalizzante nomine promozioni e assunzioni appalti collaborazioni tutto viene diviso in base a una logica ferrea della lottizzazione
E i risultati sono sotto gli occhi di tutti su questo non perdo altre parole
Nella nuova configurazione lo Stato come avviene in tutto il mercato
Dovrebbe svolgere non più un ruolo di gestore ma un ruolo di regolatore del mercato e quindi spetta allo Stato dettare le regole del pluralismo e all'interno del mercato debbono agire in piena autonomia soggetti pubblici e privati
I canali principali attraverso cui si realizza la subordinazione della RAI attraverso ai partiti sono sostanzialmente due uno è l'assetto istituzionale e l'altro le risorse ambedue appunto creano questo legame diretto tra i partiti e il
Nella RAI
Quindi il secondo obiettivo che dovrà raggiungere la riforma è quella appunto l'obiettivo di tagliare questo sistema sia dal punto di vista istituzionale sia delle risorse il terzo punto a cui dovrà rispondere la riforma è l'esigenza di collocarsi su un mercato che ormai è dominato dall'innovazione tecnologica e dall'internazionalizzazione dei capitali sostanzialmente un mercato sovranazionale multimediale e qui io salto
Ed altre località
Se raffrontiamo le tendenze manifestate dal sistema televisivo degli altri paesi europei anche extra europei
Su questo piano di un proiezione sul mercato internazionale sia sotto l'aspetto proprio tecnologico sia sotto l'aspetto del ruolo
Apparso su tutti i giornali e la nascita del canale arte franco-tedesco che appunto all'obiettivo di trasmettere a livello europeo e le sul programmi cultura prevalentemente culturali ecco se raccontiamo i ritardi italiani
In Italia dobbiamo verificare che non c'è ancora nessuna evoluzione non c'è una differenziazione sul piano del prodotto
Nel piano tecnologico
E il il confronto e anche la competizione tra tv pubblica e privata si svolge ancora su un terreno tradizionale che è quello della tv generalista
Anziché appunto su progetti di innovazione e quindi anche in questo senso la concorrenza del mercato non è stato un elemento trainante
Sul nuovo terreno e c'è il rischio di una marginalizzazione dell'Italia dal Nuovo Mercato internazionale la RAI in passato ha svolto un ruolo importante nell'alta definizione in parte anche nella costruzione dei satelliti
Oggi su tutti e due questi terreni c'è un degrado ecco noi riteniamo che la nuova e riforma debba rispondere anche a questa esigenza cioè costruire le condizioni perché il servizio pubblico sia in grado di essere gestito da un'impresa che abbia le capacità per confrontarsi con le grandi aziende multimediali sul mercato internazionale
Sul piano delle risorse abbiamo accennato ai problemi più generali del sistema per quello che riguarda la RAI l'attuale meccanismo di finanziamento abbiamo accennato è un canale attraverso cui si ripete ogni anno
Il legame per tipi azienda gestione dell'azienda
Il nuovo finanziamento quindi dovrà muoversi verso meccanismi certi ma automatici che consentano all'azienda di prevedere con certezza il flusso delle risorse derivanti dal canone
Creando anche una correlazione tra risorse e pianificazione aziendale in questo senso le proposte avanzate dal garante per l'editoria ci sembrano interessanti ci sembra che vadano in questa direzione
Il Canone dovrebbe essere quindi indicizzate confermato gli indici di affollamento sono a nostro avviso il lo strumento principale per redistribuire le risorse per garantire anche alla RAI un flusso pubblicitario che inferiore naturalmente a quello delle altre emittenti private comunque la collochi sul mercato il terzo tipo di risorse potrebbe essere di particolare rilievo nel futuro dopo la riforma e cioè le risorse derivanti dalle attività commerciali e da convenzioni
è chiaro che questo presuppone un rilancio e un assetto di nuova imprenditorialità del servizio pubblico
In questo senso oggi ci sono dei tentativi positivi all'interno della RAI citiamo ad esempio l'accordo tra la RAI e la RCS video relativa alla produzione di fiction alla produzione e distribuzione di audiovisivi sul mercato
Dagli obiettivi molto schematicamente delineati
Cominciano ad emergere a nostro avviso un'esigenza di fondo
E cioè una riforma intanto particolarmente urgente ma anche una riforma che hanno che abbia una grande rilievo di natura istituzionale chiediamo cioè che il Parlamento o all'interno della stessa bicamerale
Che sta affrontando per l'appunto i problemi connessi alla riforma istituzionale o anche con un apposita commissione in questo senso si potrebbe ragionare anche sulla stessa Commissione parlamentare di vigilanza affronti con urgenza il problema della riforma del servizio pubblico e l'urgenza non ci sfugge anche in relazione ai problemi interni operazione propria gli interessi dei lavoratori sappiamo bene che in altre situazioni europee le difficoltà del servizio pubblico
Sono state affrontate drasticamente come presente nella BBC con riduzioni di personale
Abbastanza forte
Noi vogliamo invece decisi
Sia il tempo e il modo per affrontare con un piano di rientro e con una riforma che ridefinisca Setti obiettivi con gradualità appunto raggiungere l'obiettivo del rilancio della difesa del servizio pubblico
In questa nuova riforma quindi l'esigenza di autonomia dai partiti di imprenditorialità e della creazione di sinergie tra contare la competizione interna e internazionale richiede la costituzione dire una grande impresa multimediale un i grandi pesa multimediale che gestisca il servizio pubblico quali gli assetti societari su questo il punto su questo punto il dibattito è completamente aperto
Da quello che ipotizza una società per azioni fortemente decentrate articolata a quella che prefigura una vera e propria holding della comunicazione a capitale pubblico a cui farebbero capo più società operative confini specifici di produzione
Alcune di tali società resterebbero sotto il completo controllo pubblico e altre invece potrebbero prevedere la partecipazione di capitali privati eventualmente anche con quote di maggioranza
Questa seconda ipotesi relativa alla costituzione di una holding presente a nostro avviso aspetti di particolare interesse in quanto potrebbe coniugare l'obiettivo di mantenere sotto il controllo pubblico i settori che hanno rilievo strategico rispetto al diritto d'informazione dei cittadini
Con l'obiettivo di creare sinergie con capitali e managerialità imprenditoriali anche privati nei settori operativi dove invece le caratteristiche produttive di mercato siano prevalenti
Inoltre un assetto societario come quello delineato sarebbe fortemente flessibile e consentirebbe la possibilità di intrecciare sia sul piano strategico che sul piano tecnologico ad esempio produzione
Promozione e distribuzione degli audiovisivi del film alla fiction all'homevideo
In tal modo estendendo anche al settore pubblico i modelli operativi e imprenditoriali che già sono praticati dei grandi gruppi privati
Consentirebbe ancora la confluenza consentirebbe ancora altre sinergie per esempio la gestione integrata degli impianti della RAI con altre reti nazionali di trasmissione a partire dalla si pedala spetta al fine anche di promuovere i settori industriali che operano nelle nuove tecnologie a partire dal cavo e dalla componentistica
Infine consente riebbe consentirebbe di dividere la gestione della tv dalla Revue fonia restituendo a quest'ultima un'autonomia operativa che consentirebbe di valorizzarne le specificità il ruolo nel sistema della comunicazione
Quindi ragioniamo su questo e con particolare attenzione se questa è l'assetto societario quale dovrebbe essere l'assetto istituzionale con l'obiettivo già detto di garantire l'autonomia del servizio pubblico rispetto ai partiti
A questo obiettivo sarà né ai fini di questo obiettivo sarà necessario distinguere i poteri di indirizzo e di controllo strategico da riservare al Parlamento o in forma diretta diretta o indiretta tramite un'Authority
Dai poteri di gestione da riservare esclusivamente all'azienda in piena autonomia
In tale ottica
I poteri da riservare al Parlamento a garanzia del ruolo del servizio pubblico e del rispetto del pluralismo
Dovrebbero essere definiti in modo chiaro e anche molto penetrante eventualmente anche provvisti di sanzioni nel caso in cui le strategie aziendali non rispondano agli obiettivi prefissati
Corrispondentemente sul piano degli assetti gestionali e spingendo fino in fondo la logica d'impresa
Sarebbe possibile ipotizzare che l'azionista pubblico elegga il consiglio di amministrazione il direttore generale a cui affidare precise responsabilità gestionali
Per quanto riguarda la redistribuzione interna dei poteri pensiamo che sia necessario superare l'attuale concentrazione nella figura del direttore generale che vede divenire un vero manager che gestisce le risorse produttive dell'azienda ai direttori di testata e di rete invece dovrebbero essere riconosciuti poteri e responsabilità tiene in relazione al prodotto editoriale oggi impropriamente attribuiti poteri oggi impropriamente attribuiti al direttore generale e in caso di sfondamento del Budget assegnato
Dovrebbero essere previste delle specifiche sanzioni per porre fine al ricorrente malcostume del piè di lista
All'interno delle redazioni a garanzia dell'autonomia professionale della qualità del proprio del prodotto potrebbero individuarsi anche momenti specifici di confronto sulla linea editoriale fra i direttori di rete e di testata e i giornalisti e gli altri lavoratori
E gli altri lavoratori
Questo sulle prospettive della riforma e per l'immediato che cosa chiediamo che venga abbiamo visto la nomina della nuova Commissione parlamentare che ha suscitato molte critiche
Ora è il primo passo che la nuova Commissione dovrà fare proprio quello del rinnovo degli organi RAI
Ci sembra che sarebbe inaccettabile in questa fase in cui è sempre più sotto accusa l'ingerenza dei partiti nella gestione la riproposizione di un Consiglio che ripetesse le logiche lottizzati riuscì di sempre
E che hanno creato la crisi di credibilità del servizio pubblico
Riteniamo che la RAI abbia oggi bisogno di un governo ben diverso direi di emergenza che sia in grado di affrontare la difficile fase di transizione verso una riforma chiediamo quindi alla commissione di dare fin d'ora attraverso le nomine
Un netto e chiaro segnale di ritiro dei partiti da un'ingerenza indebita
Garantendo autonomia autorevolezza fin da ora al nuovo organi di gestione della RAI
Le formule possono essere diverse e diverse le abbiamo lette sulla stampa e diverse sono state le proposte l'importante per noi è un segnale di svolta che non può essere rinviato all'infinito
Altrettanto urgente che il nuovo organo
La nuova gestione assuma un piano di risanamento aziendale un piano credibile che reso ancora più urgente del recente decreto governativo che blocca le risorse
La credibilità di questo rientro è condizionata al fatto che si intenda superare la logica della lottizzazione che la fonte principale degli sprechi ed è il motivo su cui si è arenata sostanzialmente il tentativo di autoriforma
A nostro avviso le misure di rigore infatti che ha assunto l'azienda ed esaminiamo due punti la politica del personale gli appalti e poi termino sono più apparenti che reali e in questo senso l'azienda grandi responsabilità rispetto all'attuale crisi gestionale
Sulla politica del personale
La riduzione che l'azienda assume di quattrocento unità né i posti in organico conseguente al parziale blocco del turnover
In realtà del tutto formale in quanto sia poco compagna una quantità elevatissima
E prima di criteri funzionali di contratti a termine valutabili in circa due mila cinquecento e di contratti di formazione lavoro
Che vengono continuamente rinnovati e quindi in tal modo utilizzati strumentalmente per aggirare il blocco degli organici con un grave danno per i diritti dei lavoratori
A ciò si aggiungono collaborazioni che fino a qualche tempo fa erano limitate al campo artistico e che oggi è sempre più si estendono a professionalità anche tecniche amministrative
Marginalizzato tra l'altro ingiustamente delle professionalità e delle esperienze che sono presenti in azienda
Anche per quanto riguarda la dirigenza che dimensionata sulla base di strutture moltiplicate dalla logica della lottizzazione
Oggi abbiamo un dirigente ogni venti dipendenti questa dirigenza e priva di un vero ruolo manageriale stante anche il forte accentramento nelle mani del direttore generale
E quindi la necessario l'avvio di un processo di un profondo processo di riqualificazione di responsabilizzazione della dirigenza che presuppone certamente una riorganizzazione degli assetti produttivi ma anche una forte riduzione del numero dei dirigenti
E ci sembra anche non chiara la coerenza nella politica del personale per quanto riguarda i giornalisti potrebbe essere un nostro limite ma non c'è chiaro il rapporto tra la nuova occupazione e gli spazi dell'informazione previsti nella programmazione dei palinsesti
Il problema non è solo di quantità ma anche di qualità degli operatori e veniamo qui all'assunzioni alle promozioni
Di norma la lottizzazione ha soppresso in qualunque in azienda qualunque modalità di accertamento e di valutazione delle professionalità
Ecco sì al momento dell'accesso che avviene la maggior parte dei casi senza selezione per chiamata diretta mai così anche durante il percorso professionale
Non è quindi escussione evidentemente la discrezionalità dell'azienda la giusta discrezionalità ma la logica spartitoria
Ed è anche indiscutibile che questa logica discrimina tra l'altro le lavoratrici che in base agli stessi dati aziendali forniti dall'azienda sulla base della legge centoventicinque per le pari opportunità
Risultano progressivamente sempre meno presenti nelle promozioni e livelli più elevati di responsabilità
Chiediamo regole trasparenza e per le assunzioni le nostre proposte riguardano sono queste le assunzioni dovrebbero avvenire per concorso previa pubblicizzazione delle esigenze aziendali da espletare tramite una commissione Esterna composta da esperti noti e qualificati
Proponiamo che le organizzazioni sindacali tutte escano delle commissioni esaminatrici noi siamo già fuori come è noto per poter svolgere in piena autonomia un ruolo di controllo sulla regolarità delle procedure e dei criteri delle selezioni
Per quanto riguarda le promozioni
Chiediamo che le selezioni
Avvengano sulla base di criteri predefiniti di valutazione professionale tre quali in particolare la formazione che oggi assolutamente inadeguate e comunque non valorizzate ai fini della promozione
E la mobilità sia intersettoriale sia territoriale superando una volta per tutte il malcostume di criteri definiti volta per volta in funzione dei candidati da promuovere
L'ultima cena gli appalti del vigente contratto nazionale a seguito appunto delle ripetute denunce di CGIL CISL e UIL e l'azienda aveva assunto l'impegno per un graduale rientro un rientro che a noi risulta sostanzialmente disatteso
In realtà mentre prosegue la sottoutilizzazione dei centri di produzione soprattutto a Napoli a Torino ma anche a Milano crescono le dimensioni degli appalti persino nelle sedi regionali dove fino a qualche tempo fa rappresentavano un fenomeno del tutto marginale
In pratica l'azienda sta sommando anziché porre in alternativa i costi della produzione dirette quelli della produzione sterza
Le dimensioni di questi costi sono oggi valutabili
Simili a quelli che gravano sul bilancio della RAI per la gestione di una quarta rete televisiva ed emissione di questi costi invece infatti sono intorno ai trecento miliardi pari appunto al Budget assegnato alla prima rete televisiva quella del Budget più elevato
Chiediamo quindi procedure di controllo anche preventivo monitoraggio in corso d'opera
A cui dovrebbero accompagnarsi procedure di maggiore trasparenza nel Lazio nell'assegnazione degli appalti soprattutto chiediamo l'individuazione di meccanismi puntuali di rilevazione dei costi
Sia con riferimento all'eventuale produzione interna sia con riferimento soprattutto al prodotto appaltato per la verifica della rispondenza tra costi e prestazioni
Infine sugli appalti chiediamo anche uniamo anche un problema di qualità degli appalti e chiediamo che in caso di ricorso a prestazioni esterne le risorse umane interne siano utilizzate per le produzioni di più elevato livello
Utilizzando in questo modo appieno le capacità professionali presenti in azienda vogliamo evitare in questo modo oltre ad un rigonfiamento dei costi anche il degrado nel tempo delle capacità produttive degli operatori dalla RAI
Petto bene bene
Azione giovarsi male male la situazione quanta pretese di riforma allora di autoreferenzialità istituzionale questa RAI si trova in condizioni descritte noi abbiamo presentato quindi una relazione di iscrizione di proposte forse sei poi qualcheduno Frankenweenie altra delle comunicazioni può considerare queste nostre proposte anche sotto la forma di proposte critiche e quindi anche di domanda
E adesso qui sono le undici e un quarto abbiamo previsto dice Votto comunicazioni perlomeno prima delle tredici e trenta dovremmo riuscire a stare nei tempi la prima comunicazione e di Enzo troppo consigliere di amministrazione della RAI su le ragioni del servizio pubblico
Grazie
Il titolo della mia comunicazione rinvia alla ricerca della identità del servizio pubblico
Cioè di quello che differenzia televisione pubblica e televisioni private e fonda per così dire la ragion d'essere della prima
Intorno a questa questione mi pare che si coaguli no diverse linee di
Pensiero e di azione all'interno della stessa televisione pubblica io Pola Rizzo la mia attenzione su due di esse che mi sembra che semplifichino bene il dibattito in corso
C'è una linea di identificazione
Del ruolo del servizio pubblico che individuerei con la formula ragioni del servizio pubblico uguale ragioni di una politica ce n'è un'altra che invece potrei sintetizzare con lo slogan ragioni del servizio pubblico uguale ragioni di un linguaggio
La concezione politica del servizio televisivo pubblico è quella più tradizionale più consolidata
E quella che si potrebbe definire sostanziale o contenutistica
Quella che afferma che la televisione pubblica si caratterizza per avere una serie di compiti o dimissioni
Tali da porre a carico della televisione pubblica dei doveri che invece non toccano le televisioni private
Di modo che il pubblico
E legittimato a nutrire nei confronti della televisione pubblica delle aspettative o delle pretese superiori rispetto a quelle che può avvenire nei confronti delle televisioni
Doveri e correlativamente aspettative o pretese che possono toccare campi riversa dai contenuti della programmazione alla tipologia del prodotto televisivo
Fino anche a toccare più generali linee di gestione aziendale ad esempio in materia di politiche dell'innovazione tecnologica e di relativo investimento
La seconda concezione quella che ho chiamato linguistica
Trova i suoi teorizzatore di più consapevoli e più raffinati
Negli intelligentissima e cortissimi uomini della terza rete della RAI
è una concezione sicuramente più sofisticata
Una concezione di tipo non sostanziale ma semmai procedurale
Non contenutistico ma appunto linguistico
è una concezione che parte dal presupposto che la televisione nella sua essenza non sia altro che un linguaggio e la televisione pubblica sarebbe quella che al massimo grado e messa in condizione di esprimersi per l'appunto come linguaggio liberamente e creativamente
Questo modo la televisione pubblica viene a connotare assi
Non tanto in positivo quanto in negativo
Non per essere orientata determinati fini omissione
Ma per essere liberati da quei condizionamenti
Ad esempio il vincolo del profitto di breve periodo il vincolo di un certo orientamento politico ideologico dell'editore
Che invece possono esistere Rispetto alle televisioni private e impediscono a dense di essere televisione al cento per cento
Cioè di esprimersi appunto pienamente e liberamente come linguaggio televisivo
Questa è sicuramente una concezione molto accattivante su cui si potrebbe discutere a lungo
Io mi limito ad osservare una cosa
E cioè che il prevalere di questa concezione della televisione pubblica
E qui varrebbe
Quasi sicuramente all'avvio di un processo molto simile a quello che si è sviluppato nella realtà televisiva francese a partire dall'inizio degli anni ottanta
Un processo che ha praticamente portato a dissolvere in quella realtà la l'idea di siamo disponibili a cui anche nel linguaggio delle generatore si è sostituita la diversa formula del secondario più Blick
Quindi la linea di una sostanziale privatizzazione dell'intero panorama della comunicazione elettronica
Ben al di là della formale dismissione di fra
Ora può darsi che questo sia un obiettivo
Che merita di essere perseguito anche in Italia può darsi che questo sia il modo migliore o addirittura l'unico modo di dare un nuovo senso alla presenza di una televisione pubblica nel nostro Paese
Ma si deve sapere che l'ha portata
Di questa concezione di questo disegno è proprio questa e proprio l'assegnazione alla televisione pubblica di un senso radicalmente nuovo e diverso rispetto a quello che
Alla tradizione dei sistemi di welfare
Del dell'Occidente europeo è stata consegnata
Diciamo dai primi anni del dopoguerra
Con questo non intendo esprimere un no pregiudiziale alla concezione linguistica e quindi privatizzare avute del servizio televisivo vorrei solo formulare un invito ad esplicitare per chi la propone e a capire bene per chi se ne fa interlocutore
Qual è la portata che questa concezione chiama in gioco
La posta che questa concezione evoca in gioco mi sembra che sia
Una rinuncia alla politica
Proprio nel momento in cui mi sembra viceversa che ci sia massimamente bisogno di politica anche nella televisione pur
Dicendo questo mi rendo conto di rischiare di andare in controtendenza rispetto a quello che sta diventando un luogo comune
Un senso comune per cui visoni a liberare la televisione pubblica e la RAI dalla polizia
Io credo invece che quanto più una realtà e in crisi tanto più quella realtà ha bisogno di politiche
Di buona poi
L'Italia oggi
E in pezzi o rischia di andarci Mai come oggi in Italia c'è bisogno di molta buona poi
E mi pare che una cosa non troppo diversa o potrebbe valere per la
Aggiungo che la prima fondamentale funzione politica che in questa fase si dovrebbe assegnare al servizio televisivo pubblico è fare da contrappeso alla mostruosa concentrazione Fininvest
Finché c'è
Una Fininvest così grossa
Occorre che ci sia una televisione pubblica grossa
L'onorevole Bossi non la pensa così ma io sono molto convinto di questo
Qual è il problema
Il problema è che come diceva un attimo fa nel senso comune
La funzione politica della RAI è oramai delegittima
E allora bisogna individuare le cause di questa delegittimazione della funzione politica della televisione pubblica per rimuove e per rilegittimare questa funzione
La cosa non è impossibile perché i rapporti tra televisione pubblica e politica
Sono rapporti assolutamente fisiologici come dimostra non solo una qualche teoria ma la concreta esperienza di tutte nere grandi democrazie occidentali
In Francia come in Spagna come in Gran Bretagna in Germania come nei Paesi scandinavi dovunque la televisione pubblica è fortissimamente influenzata dalla politica
In quei Paesi nessuno trova in ciò un motivo di scandalo
è normale è giusto che la politica influenzi la televisione pubblica
Prima di tutto assegnandole le sue specifiche missione
Dando le i fini la cui realizzazione era jeune dell'esistenza di una televisione
Ma non solo
è normale che la televisione sia influenzata dalla politica la televisione pubblica intendo
Anche per quello che riguarda la scelta degli uomini chiamati a guidarla
Nei Paesi europei che io ho menzionato nessuno si sorprende
Sì accade come accade
Che le cariche corrispondenti agli organi di vertice degli organismi televisivi pubblici siano attribuite dall'autorità politica
In base a criteri a cui non sono affatto estranee considerazioni di appartenenza o di fedeltà o almeno di affinità politico
E allora perché quando in Italia si parla di RAI e politica subito si evoca lo spettro della lottizzazione
Qual è l'aspetto perverso del rapporto tra la televisione pubblica e la politica quell'aspetto che condotta in modo deteriore il caso Italia
Questo aspetto ripeto non sta nel fatto che il potere politico e quindi in ultima istanza il sistema dei partiti
Sia la fonte diretta di designazione del consiglio di amministrazione o del direttore generale della RAI
Perché come ho appena detto accade dovunque che sia l'autorità politica a determinare la formazione degli organi di vertice della televisione
L'aspetto patologico e perverso della lottizzazione all'italiana sta da un'altra parte
Sta in quello che accade ai livelli successivi
E per così dire inferiori rispetto al livello della formazione degli organi diverso
Altrove in Europa
E nel mondo occidentale il potere politico designato Secondo certamente le proprie inclinazioni diciamo pure secondo le proprie convenienze
Il capo i capi della televisione e li sceglie tra persone di cui politicamente si fida
Ma dopo aver le scelte fa loro questo discorso
Operate al meglio delle vostre capacità cercate di assolvere nel modo più efficace il mandato professionale e anche politico di governo della televisione pubblica che io vi ho affidato alla fine del nostro mandato sarete giudicati e quindi confermati o rimossi o promossi
In base ai risultati professionali e politici che avrete proprio
E si ferma qui
E si astiene dall'interferire nella concrete scelte operative di governo dell'azienda televisiva pubblica che non sono il suo mestiere
Perché sono il mestiere il diverso mestiere degli uomini che isola designa
In Italia sappiamo che le cose vanno diversamente
Qui il potere politico non si limita come sarebbe ineccepibile
A nominare i suoi fiduciari politico professionali alle cariche di vertice della televisione pubblica
Lasciandoli poi liberi di agire autonomamente e riservandosi di giudicarne ex post l'opera
Qui alla valutazione sul prodotto si sostituisce l'interferenza nel processo
Voglio dire che l'autorità politica pretende di perpetuare la sua influenza al di là dell'atto costituente
E di propaganda giù per li rami della gestione aziendale
Facendo di questa un suo protettorato permanente
Un territorio continuamente esposto alle sue scorribande
Di qui le continue interferenze del sistema dei partiti nelle scelte che riguardano gli organigrammi aziendali nomine promozioni assunzioni
Non solo ai livelli di assoluto vertice come sarebbe in qualche modo corretto ma anche come invece è del tutto improprio ai livelli medio-alti medi medio bassi e anche bassissimi
Di qui ancora le interferenze dirette o indirette nelle scelte tecnico-operative della vita aziendale sul terreno della confezione dei programmi o su altri terreni Ana
Con queste premesse è evidente che non esistono tra l'altro neppure le condizioni per un giudizio sull'operato dei campi della televisione pubblica
Giudizio che non avrebbe nessun senso pronunciare in base a dei risultati di gestione aziendale
Che non sono il risultato della loro autonoma attività politico professionale ma sono il mix necessariamente in basta ardito
Di scelte in qualche misura autonomia
Di scelte imposte dall'esterno per comando politico
Di scelte magari non suggerite da un esplicito comando politico ma orientate dall'auto condizionamento di chi punta con piacere i presunti desideri del partito di riferimento
Ora se questa è la dimensione perversa della lottizzazione all'italiana quali misure immaginare per contenere la e possibilmente per ricacciare indietro
Io dico in grandissima sintesi che secondo me se questo è il problema conviene puntare
Di più sui rimedi che operano ai rami bassi anziché ai rami alti della struttura del sistema televisivo dopo due minuti ancora ci starò per aiutare di più
Sul terreno della organizzazione del funzionamento aziendale
Piuttosto che non sul terreno di domande del tipo a chi andranno a finire negazione della RAI di quante persone sarà composto il consiglio di amministrazione chi le designerà
Mi limito a indicare molto brevemente due possibili spunti coi quali conclude il primo
E così assurdo
Immaginare una regola che ovviamente non potrebbe essere dettata per formale precetto legislativo ma dovrebbe scaturire
Da una convenzione stipulata tra i decisori politici
La regola per cui
La consolidata e riconoscibile appartenenza ad un partito o all'aria di un partito
Diventi d'ora in poi condizione ostativa qual meno penalizzante rispetto all'accesso alle cariche di top management dell'azienda
Può sembrare iniquo discriminare qualcuno per la sola colpa di una militanza politica
Ed è iniquo
Ma non è più iniquo di quanto lo sia discriminare Bianchi e maschi nell'ambito delle politiche di azione positiva
Tese a privilegiare neri e donne o altri settori della società storicamente svantaggiate
La pratica della discriminazione alla rovescia la Riddle discrimine esce che in America si pratica abitualmente sembra proponibile decentemente anche nel nostro caso se sembra tollerabile discriminare individui solo per la loro appartenenza a un genere storicamente privilegiato come i bianchi i maschi
Di cui si tratta appunto di ridurre i privilegi storici
Perché lo stesso criterio non potrebbe applicarsi anche al genere dei politicamente apparentati
Che nel campo della televisione pubblica e delle relative carriere è un genere che sicuramente gode ago tutto di un immenso privilegio storico rispetto ai non partitica mente apparente mi rendo conto che questo è un atto duro un atto giacobino
Ma forse è un atto al quale si può pensare in una fase di transizione e ricostruzione come quella che la televisione pubblica sta traversando sta per attraversare
Il secondo punto
Introdurre regole funzionali a far sì che cedere ai condizionamenti diretti o indiretti del potere politico sulle scelte aziendale sia qualcosa che anziché giovare
Si ritorce contro l'interesse personale
Degli operatori interessati
Fare sì che l'interesse personale
Dei manager della RAI si identifichi esclusivamente con il conseguimento di risultati aziendalmente positivi valutabili come tali alla luce di parametri il più possibile oggettivi
Designazione a termine con possibilità ma non con certezza di rinnovo alla scadenza
Dei direttori di rete di testata loro piena libertà di Scelta dei collaboratori più diretti
Assegnazione ad essi di obiettivi in termini di risultati aziendali
E di rapporto tra risultati conseguiti e risorse impiegati misurabili alla scadenza del mandato
Queste mi sembrano misure che possono andare in questa direzione grazie
Grazie
Grazie spiega sia per il suggerimento di approcci giacobini al termine che per ipotesi di democrazia di mandato insomma
Anche rispetto al funzionamento della RAI Roberto Zaccaria per la seconda comunicazione Roberto Zaccaria e consiglio di amministrazione della RAI sugo Rai nel sistema d'azione dell'informazione il problema delle risorse
Zachary vi raccomando quindici minuti quando vi primeggiano per quanto Omero contenitori di Alberto come Rocco demolitori ieri non c'era per le reazioni di vario portualità utilizzano
No no qualitativamente non mi sono
Tra sono non so proprio scuro di carnagione però comunque allora
Ma comunque da rispetto il termine volevo dire no io soprattutto fate parlare Cointreau mi riallaccio alle cose che troppo che per me
Era un'assoluta sorpresa perché gli ho chiesto ripetutamente in questi giorni di darmi la scaletta del suo intervento al potermi raccordare me l'ha negata è come la negativi però no però la sorpresa non mi ha deluso c'è salvo alcune punte giacobina vere quelle non diciamo altrimenti andrei sul suo intervento troppo
Però di impostazione di massima ecco la scegliere l'identificazione del servizio pubblico in base a una serie di missioni o di compiti mi pare fondamentale fondamentale anche per dare una concretezza a questa quanto mai evanescente nozione di servizio pubblico
E soprattutto dare un presupposto certo per voi calcolare un discorso sulle riforme sulle risorse perché altrimenti se le risorse non si collegano a questo primo tipo di concetto rischiano di essere appese per aria
Io deve dovrei dire poco sulle conclusioni perché e Patrizia Mattioli nella sua molto ampia introduzione ha detto tutto e con ha detto anche quello giustamente perché la relazione generale deve coprire tutti i vari argomenti
E ha detto quindi anche quelle che in parte possono essere le mie conclusioni io quindi mi limiterò più che a fare punto una relazione non è anche mio compito individuare alcuni passaggi del discorso uno è questo che le però previsto cioè bisogna oggi concretamente individuare quelli che sono i compiti c'è quindi servizio pubblico non è più un concetto al singolare ma un concetto al plurale bisogna individuare all'interno di questa nazione le missioni che in un certo momento storico lo stato dà a questa particolare azienda che si o che opera nel settore dell'informazione
E da lì parte tutto il resto e con tutto il resto è il discorso sulle risorse ricevo questa è la regola delle regole insomma noi l'otto lo affrontiamo questo discorso così oggi al secondo punto d'abbastanza in alto
Ma era tardi la rendersi conto che la regola fondamentale cioè da come si stabiliscono le risorse il sistema viene configurato in un modo o nell'altro e quindi questa è diciamo la la regola decisiva non a caso questa regola non è mai stata apposta
Non è mai stata posta e se voi andate a vedere come si è formata la regola che pure esistere con una regola infatti c'è questa è frutto sempre di aggiunte approssimazioni successive cioè viene un po'quasi per caso una sorta di empirismo che potrebbe essere una cosa buona e in realtà nel fare le regole generali
Con dieci minuti di ritardo possiamo prendere i lavori
No e e quindi gli ospiti invitati i relatori anche Gabriele villa
Posso prendere il vostro
Giallista
Beh
Perché
A noi abbiamo adesso il programma va avanti così
Sando propongo che segretario generale aggiunto della Fit Star europea poi Giuseppe Trulli responsabile Grimm
Che è un centro di studi sindacale sui problemi delle tecnologie telematiche audiovisivi e dei media
è per le quattordici e trenta aspettiamo Andrea Borri non l'abbiamo ancora visto in sala
Poi Antonio Bernardi Tito Cortese quindi Bruno Pellegrino sto cambiando l'ordine rispetto alla
A quello che è presentato all'ordine presentato sulle foglietto l'invito degli interventi per ragioni di organizzazione di questo convegno quindi Antonio Rodotà Aldo materia Carlo Macchitella Stefano Balassone vittoria del Duce e Rita Caraccio
Poi CISL e UIL dovrebbero dare un loro contributo visto prima Mattaccini rigirava di qua dato per lo meno al buffet l'ho visto senz'altro Visca così viene nominato e Fiorella Farinelli
F la Farinelli concluderà il nostro il nostro seminario lei adesso non approfittando il fatto che non c'è microfonico se resiste io lo traduco
Diamo sei mesi siamo tutti in realtà non abbiamo bisogno di cercare di stringere un po'anche perché il rischio di questi incontri organizzati su due mezze giornate sempre quello che la seconda mezza giornata ci sia forse un po'allora una raccomandazione ai comunicatori agli interventori perché si erano più possibile ecco tre inviati nella loro rappresentanze raccomanda che presidenza ovviamente la stringatezza però la ragione per cui sto facendo questa lunga introduzione deriva dal fatto che ancora non erano state chiuse le porte del buffet ora che queste porte sono chiuse che tutti sono
Quasi tutti sovrapposti posso dare il microfono a Sandro Piombo chiedendogli assolutamente di autodisciplinarsi nei tempi previsti
E il santo che come segretario generale aggiunto della Fit Star europea il tema che io di trattare il cinema e le prospettive dell'industria audiovisiva italiana ma uscirà sicuramente fuori dal tema lo conosco
La ma anche perché credo che sia inevitabile
Sostanzialmente per essere per la questo tema bisogna avere
No no sostanzialmente per essere fedeli al tema bisognerebbe avere
Io spero che vada meglio
No dicevo che andare un po'fuori tema mi sembra inevitabile visto che per una parte perlomeno del tema rappresentarla bisogna Bosco bisognerebbe possedere una sfera di cristallo di cui francamente è difficile
Trovare in commercio
Ma io vorrei partire comma con con un giudizio che riguarda
L'insieme dei problemi che affrontiamo
Trattando di un di una questione che punta al centro delle struttura cultura di questo Paese
Mirato formando la convinzione che noi ci siamo lasciati alle spalle un un decennio molto duro molto buio
Nel corso del quale sono stati perpetrati per ragioni varie che vanno dall'interesse
Quello concreto l'ignavia
Delitti
Pesanti nei confronti Della salto culturale del Paese
E
Enormi definite io avevo sei sono senza sono stati anche i dispersi patrimoni immensi di capacità culturali di capacità professionali
Che la storia recente cioè in qualche modo consegnato
Perché se si verificassero le necessarie convergenze ciò sarebbe ovviamente auspicabile fin dall'immediato sarebbe comunque difficilissimo riprodurre
Il tema che mi è stato assegnato il cinema e prospettive dell'industria audiovisiva italiana
Non c'è dubbio che mi
Da una parte mi interessa di più dal dal versante decine d'Aviano nell'ambito dell'industria
Audiovisiva italiana perché la distinzione noti per l'Unione non è ovviamente di poco conto
E comunque in qualche modo la storia di questo rapporto con la storia del rapporto tra cinema
L'industria culturale in generale è un po'
Una delle dimostrazioni della difficoltà nell'ultimo decennio
Ho quindi interpretato la richiesta di una giudizio su questa situazione presente
Non certo con una previsione sugli sviluppi futuri del sistema audiovisivo
Che in quanto collocati in una situazione ancora molto fluida
Malgrado la Mammì il mandato la mandi sia una legge tutto sommato ancora recente
è soggetto alle scelte politiche di fondo è che oggi non è possibile interpretare nel prevedere spesso per mettere tutti in condizione di valutare meglio il percorso che si è fatto una
Comunicazione
Illustra con dati di fatto le caratteristiche della situazione
Offrendo inoltre dati di confronto con precedenti periodi l'industria scenografiche ormai da da un punto di crisi così profonda
E le ragioni tra crisi sono così complesse intrecciate e molteplici
Che rendono in qualche misura difficoltosa anche ad entrarci tre però mi sembrano
Le ragioni che si impongono per la loro particolare evidenza rispetto a questo
Condizioni di crisi
La prima ecco che contrariamente a quanto avviene negli altri Paesi dove l'industria audiovisiva è al centro dell'attenzione dello stato che di fatto la sostiene la paga e chi la promuove
In Italia si aspettano quasi un ventennio per dare una regolamentazione alla televisione semplicemente registrando quello che nel mercato e con l'aiuto di complicità politiche finanziarie di grande peso si era nel frattempo imposto e dopo quasi un trentennio malgrado l'urgenza conclamata i numerosissimi impegni assunti dal governo non si è ancora riusciti a rinnovare la legislazione sul settore Cino cinematografico
Credo che per età diversa senza lo Stato spetti il riconoscimento di essere uno dei principali responsabili della condizione in cui versa il nostro settore dell'audiovisivo
La seconda ragione in parte collegata alla prima è per altra parte invece rappresenta un tratto
Quei originale
Distintivo dell'industria cinematografica Damiana
Legga la più ad una visione commerciale mercantile speculativa dell'impresa
Piuttosto che
Industriale
Di fatto è subalterna e ossequiosa verso le scelte dei finanziatori in primo luogo i brani dei tempi dei finanziatori le reti televisive
Spesso è legata ai partiti per quel tanto che favorisce i rapporti utili all'ottenimento di commessi in appalto
Mio per appunto di assistere alla scomparse al degrado degli strumenti tecnici indispensabili alla produzione
Non soltanto non dandosi una politica in questa direzione ma al contrario accentuando nelle difficoltà caricandoli caricandoli di pesi finanziari impropri
Mediante l'allungamento dei tempi di pagamento delle prestazioni ad esempio la terza delle condizioni dalle delle quali tener conto in questo coacervo di difficoltà e che nel cinema italiano si verifica da troppo tempo un fenomeno che rischia di perpetuarsi e quindi di snaturare le sue caratteristiche principali più accentuate
Più accettato dal pubblico e dalla critica italiana internazionale cioè la tendenza in atto porta no all'affermazione da un lato di una concentrazione ulteriore delle risorse
E dei processi decisionali che significano ulteriore presa di distanza dalla Fantasia dalle idee e quindi da e quindi una ulteriore contrazione degli spazi di creatività
Che al contrario
In un Paese civile deve essere considerata la materia prima
Della produzione
Culturale
è insieme quindi
Al contrario si afferma la tendenza alla produzione standardizzata omologata vista come propone il trattenimento
Infatti soltanto in questo come dire a Borodin coltura può trovare il suo spazio ma soltanto in Italia una imbarazzante concezione della produzione cinematografica che viene definita internazionale a volte soltanto perché da diversi Paesi possono avvenire
I componenti degli astri i componenti dei reparti tecnici magari usando Alessandro Metz Manzoni come traccia per scrivere in inglese la Cina giurano i Promessi Sposi e magari usando chiunque
Come attore tanto gli verrà data
Da un dovere da un doppiatore bravo la voce
Sono fenomeni devono essere come dire inventati sulla viceversa abbiamo avuto questa esperienza
Anche recentemente
E abbiamo da queste esperienze nel rapporto fra RAI Cinema
E abbiamo questa esperienza è stata al nord l'unica esperienza cioè tutti i grandi personaggi sono stati descritti
Prodotti
Più o meno nelle stesse condizioni
Quindi con operazioni culturali quanto meno discutibili con un problema in più
Che rispetto alle questioni che poneva stamattina il viva il direttore del marketing
Non hanno non abbiamo neanche avuto affari commerciali eppure oppure rapporti con i mercati esteri positività questo di regioni di esperienze
Le numerose precedente occasione del dibattito di dibattito hanno con dovizia di particolari lo strato la situazione i raffronti chi in modo quindi esentare vitali da ripetere
I dati ma di richiamarmi soltanto i contorni sommarie che non sono però meno drammatici
Dal punto di vista sia della occupazione sia della dello sport sutura del Paese
I dati sono più o meno questi ne abbiamo oggi un esercizio cinematografico in Italia
Che a dispetto quando la televisione nacque le più o meno un decimo rapendo ombre un decimo delle sale sopra siano circa dai quindici mila locali titolari poco meno tre mila cinquecento
La cinema perché nazionale produce un un terzo dei film che vengono prodotti soltanto all'inizio degli anni settanta
Considerando in questa cifra anche film a basso costo prodotti per esempio l'articolo ventotto che però sono un fenomeno interessante perché per esempio con l'articolo ventotto Benito alcuni Oscar più di recente
I dati disponibili dell'ENPALS
Nello stesso periodo del Simonino di una caduta verticale delle giornate di lavoro nel settore che non vengono quindi compensate
Dalla presenza di produzione sì di produzioni finalizzate allo sfruttamento televisivo
Gli incassi al botteghino aumentano in rapporto all'aumento dei prezzi del biglietto ma la quota destinata al film italiano nei momenti peggiori arriva aspirare il quindici per cento e l'incasso complessivo
Anche nel nostro Paese quindi come in molti altri paesi europei per esempio il cinema americano arriva sfiora l'ottanta ottantacinque cento in caso complesso
Clamorosamente esplode la contraddizione del si pensa che consumo procapite dei film con i diversi mezzi di fruizione negli ultimi anni ha visto una crescita esponenziale
In nessun altro settore immaginabile
Una caduta di queste proporzioni in particolare dal punto di vista la produzione in presenza di una così clamorosa crescita dei consumi
Anche rispetto ad esperienze fatte negli altri paesi industrializzati la situazione affermatasi in Italia e i suoi tratti specifici frutto di specifiche distorsioni nord di ordine finanziario
Produttivo distributivo
Abbiamo c'è un consuntivo
Che meriterebbe dal punto di vista delle responsabilità dell'impresa che decidono sulla produzione
Sugli acquisti dall'estero e sulla distribuzione dal punto dice loro associazioni bene altri avuto comitive di quelle alle quali assistiamo
Così come lo stesso metro la situazione del settore rappresenta un monumento alla colpevole inerzia dei governi in materia di legislazione nei settori
Vediamo però alcuni tratti salienti l'esplosione della derisione commerciale ha immediatamente arrugginito
La vecchia richiesta della cinematografo nei miei confronti tra RAI di limitare per esempio l'emissione dei film in occasione delle giornate di migliore incasso così come viene ancora oggi molti paesi
Questa che sembrava una richiesta clamorose
Del tutto
In alcuni in in alcuni casi addirittura avveniristiche per questo Paese sei mediante spiazzata dalla
Immissione nel mercato
Di
Delle quantità di fine conosciamo fin dall'inizio
Il grande giacimento di film rappresentato dall'insieme dei listini è stato considerato dalle emittenti un enorme traino peraltro molto apprezzato dal pubblico degli investimenti pubblicitari
Ancora oggi la trasmissione genetica di film in televisione valutati in termini di migliaia
Senza limitazione di orario
Né di giornate della emissione stesse
Più recentemente soltanto recentemente
Le grandi reti nazionali sono poste il problema di dare una qualche continuità all'autorizzazione di filmati perché non c'è dubbio che
Il giacimento
Prima o poi ci sarebbe
Esaurito
Per la loro trasmissione hanno risolto il problema procedendo in due direzioni
Da una parte l'acquisto sui mercati internazionali che ha raggiunto cifre neanche immaginabili sia per quantità di filmati acquistati sia per quantità di risorse finanziarie impiegate
E che rende il nostro Paese il maggiore importatore del consumatore del mondo di prodotti audiovisivi
In secondo luogo l'impegno sulla produzione scenografica ha reso quest'ultima nei modi con i quali intervenuta quasi assoluta dipendente anche dal punto di vista finanziario dalla televisione
Le fa indotta da questo modo di intervenire sugli equilibri delicatissimi del settore
è stato quello di provocare da una parte l'ulteriore depressione del mercato cinematografico a causa dell'emissione di una grande quantità di film stranieri offerti gratuitamente al pubblico
Ovviamente in concorrenza con la comunque costosa partecipazione dello spettacolo insalata
Di indurre il pubblica considera la frequentazione di sale cinematografiche non più consumo in qualche modo legato
Ad una scelta degli under dodici si contenuti
Culturali ma soltanto un evento
Divenne are gli interventi finanziari per produrre cinema da una parte da da parte la delusione un'operazione analoga la costruzione d'un palinsesto
Ma dato che su tali questioni si sia spesso determinare una forte pressione allo scopo di ottenere una regolamentazione dei rapporti tra cinema e televisione
Le resistenze opposte hanno impedito a tutt'oggi soluzioni positive
Creando una spirale di crisi che ancora non ha finito di produrre effetti negativi
Se la concorrenza televisiva sullo sesso prodotto provoca l'indebolimento del cinema e lo costringe a fare ricorso prevalentemente alle risorse finanziarie di deviazioni televisiva
Questa scelta in poi questa scelta imposta dei fatti rappresenta a sua volta una pericolosa perdita d'autonomia produttiva e creativa capace di incidere i termini durissimi su quelli che invece sono le condizioni di discoteche sono invece le condizioni di base della possibilità di sviluppo del cinema ce la libertà produttiva nella libertà di espressione senza le quali con grande difficoltà qual sia si cinematica Firpo
Vivere
Da questo punto di vista anche recenti hanno però dimostrato che non è io ovvero quello in cui di cui si aveva convinzione fino a qualche anno fa secondo questa convinzione uno in Russia audiovisiva forte si può affermare
In quel Paese dove c'è un cinema forte
L'esperienza dei grandi Paesi del Sudamerica d'America Latina dimostrano che anche in assenza di un cinema forte e qualificato
Si può essere esportatori di grandi quantità di proprio di questi
Sottinteso però di telenovelas
In un Paese come il nostro di grandi riconosciute tradizioni culturali ci siamo ci siamo pieni da tempo su una strada che ci porta ad essere un Paese con una struttura di prodotti audiovisivi debole comincino a poco significativo
Questo non è nell'interesse dei cittadini
Non è certamente nel tre step pesi
Ma non è forse neanche nell'interesse della televisione
Se ci pensiamo bene
Almeno per quella televisione che non considera suo scopo fondamentale attrarre gli spettatori per venderli a pacchetti alla pubblicità
Mi piace sperare che a differenza di quello precedente nel decennio che abbiamo di fronte
Sarà possibile determinare una condizione capaci di ridare gli indispensabili spazi di il pluralismo
Invertendo lo la strangola ante tendenza le super concentrazioni all'interno del settore
Ricreare le condizioni dell'autonomia del settore mediante la individuazione di fonti finanziarie specifiche
Considerare l'esercizio della libertà di espressione della dignità culturale e del rispetto delle diverse componenti l'opera cinematografica risorse fondamentali per un progresso per lo sviluppo anche economico
Del settore culturale del Paese
Per sostenere questa speranza dobbiamo abbiamo certamente bisogno di leggi nuove per le quali dobbiamo fare la nostra battaglia
Ma anche una revisione dei comportamenti da parte della televisione che in primo luogo da parte del del servizio pubblico televisivo
Nelle relazioni sindacali Unipol nei modelli produttivi è indispensabile vincere questa nel battaglia
Sono convinto che il Paese vince sul telaio di Abbate di cultura e che se il Paese vince questa battaglia ma anche una revisione come migliore
Giuseppe Trulli
Responsabile il Green mio amico pure
Qui io posso Vittorio posso interromperti con più disinvoltura decenni docente in silenzio ecco così due minuti prima ti faccio un tocchetto
Mi pare lo dicesse gialla Mattioli nella
Suo introduzione ma fino alla fine degli anni Settanta
Quella che oggi definiamo industria della comunicazione
Era in realtà non
Composta da sedimenti che non interagivano in nessun modo tra loro la televisione interagiva con la carta stampata il cinema manteneva una sua stretta autonomia produttiva e culturale di servizi di telecomunicazione procedevano su binari rigidamente differenziati e così via
Insomma la varietà dei supporti e le tecniche distributive cioè le reti di diffusione televisiva ridicole le libere di ieri sale cinematografiche facevano premio sull'unitarietà di fondo del prodotto elaborato dall'impresa di comunicazione
Conseguentemente anche i percorsi professionali e le strategie imprenditoriali erano separati e diversi
Ecco dagli anni settanta in poi è successo un qualcosa ed è di questo che noi oggi mi pare stiamo ragionando
Per esemplificare insomma si potrebbe dire che due grandi fattori innovativi il forte sviluppo di media e la diffusione capillare del computer
Pur nascendo in contesti diversi e non comunicanti tra loro hanno finito per generare effetti sociali convergenti
Dando corpo a quella che comunemente viene definita la società della comunicazione
Insomma tecnologie pubblicità e azione accettazione sociale hanno portato le aziende produttrici ad uscire come si dice oggi ben mercati di nicchia e a misurarsi con le problematiche del Sistema integrato delle comunicazioni
Ecco questo sul piano industriale comportò
Una convergenza che stasera traducendo sì
In una sempre più stretta integrazione dei mercati
L'industria delle comunicazioni sta assumendo il ruolo di volano o quanto meno di uno dei volani essenziali di uno sviluppo tecnologico diffuso e conseguentemente di potenziale punto di orientamento delle politiche industriali
L'opinione diffusa degli e Sperti e che con il passaggio dal sistema analogico al sistema di Giuda il digitale quelle questa tendenza si accentuerà ulteriormente ci sarà una maggiore pervasività degli aspetti produttivi un'ulteriore crescita dell'influenza diretta sulla sfera sociale sulla vita di relazione
Una modalità di erogazione del prodotto sempre più orientata a non ostacolare una comodità Dusso è un son multimediale
Del prodotto
Io ho voluto fare questa premessa troppo generica e anche confusa nella sua stringatezza perché questo mi serviva di introdurre un ragionamento
Per parlare come io credo stiamo facendo anche in questo convegno che mi pare molto interessante del nodo televisione e al suo interno del ruolo del servizio pubblico io credo che non serva un'operazione di semplificazione come negli anni passati spesso si è fatta ma serve al contrario uno sforzo di moltiplicazione dei punti riviste degli approcci diversi al problema
Non saremo in grado di tirare la sintesi in questo convegno è tuttavia tutto questo ci servirà in altre parole accanto al nodo molto dibattuto che attiene alla televisione quale strumento culturale d'informazione
O ancora ne abbiamo parlato anche qui dalla televisione come affare cioè risorse pubblicitarie Cannone problemi di redistribuzione delle risorse tra i vari media e così via
C'è la televisione come centro di un processo produttivo molto ramificato in movimento che investe sia la forma che i contenuti della programmazione televisiva
Mi limito a dire
E che insomma tutti i segmenti cruciali del ciclo produttivo dalla televisione sono sottoposti a forti tensioni innovative l'abbiamo detto l'alta definizione la tv digitale
Nell'aria della distribuzione
I saltelli Picardi l'evoluzione delle pay tv la videoregistrazione ne parlava Stucchi a mio parere molto bene non ci ritorno mi in movimento e anche le sono anche le tecnologie di ricezione
La tv si tra Stati trasformando in un terminale telematico informatico attraverso l'integrazione tra industria televisiva e aria dell'information technology
Ecco l'ampliamento delle opportunità tecnologiche ha comportato una spinta alla segmentazione dell'utenza cioè alla ricerca di un'audience non generalista ma basata su una forte specializzazione del pubblico e sulla diversificazione del consumo
In molti paesi sono sorti canali specializzati
Che hanno rimesso in discussione proprio il concetto di audience generalisti che su cui si era finora fondata la programmazione televisiva
L'esempio classico che si può portare per esempio è quello del cavo ed è quella del satellite
Che proprio strutturalmente per la qualità e quantità delle risorse che deve mettere in campo
Una televisione che punta a fare prodotto nuovo e punto appare un prodotto che porta inevitabilmente al declino di una tv concepita come TV rigidamente rigidamente nazionale
Ecco perché si possano mettere in moto un meccanismo che vede la presenza di soggetti di tecnologie di know how così complesso mi pare del tutto evidente che i vecchi soggetti industriali singolarmente presi
Non hanno nessuna capacità di realizzare da Di Matteo mettere in campo da solo da soli capacità professionali know how Software applicativo necessari
Ed è qui la spinta appunto a questa integrazione che fortissima nei paesi del Nordamerica fortissimi in Giappone ma comincia ad avanzare anche in singoli Paesi europei qual è la situazione italiana
E se raffrontiamo le tendenze alla trasformazione manifestate dal sistema televisivo in altri Paesi extraeuropei
E lo confrontiamo con quello che sta con la sostanziale immobilità del sistema italiano ne emerge un quadro preoccupante di forze arretratezza del sistema Italia
C'è una scarsa differenziazione nell'offerta tecnologica
C'è una competizione fra pubblico e privato ma nell'ambito di un sistema di generi tradizionali
Insomma la rincorsa pubblico-privato imboccato la strada di una competizione come giustamente ha la definiva Fichera a sviluppo tecnologico zero
Conseguentemente a differenza di ciò che è avvenuto altrove l'industria della televisione non ha rappresentato un punto di riferimento forte nell'evoluzione del tessuto produttivo
Manca un progetto in innovativo
C'è stata una caduta di ruolo dell'Italia nei settori a tecnologia avanzata
Voi lo sapete è stato detto il cavo si è sviluppato poco e si è sviluppato nel modo in cui lo descriveva capo casa lapilli IPTV sono anche se concentrati sull'etere e non hanno costituito l'occasione con un ammodernamento tecnologico l'aria dei servizi a valore aggiunto
Non ha fatto molta strada
Non c'è una legislazione ne è una politica industriale che orienti incentivi sostenga lo sviluppo di una riproduttiva che in tutti i Paesi avanzati
Sta assumendo un ruolo chiaro
Che fare
Certo e qui arriviamo ad un punto su cui la discussione oggi a me è parsa un po'ovattata la Rai nei decenni passati si sviluppate ha giocato un ruolo importante in questo Paese proponendo siccome servizio carattere pubblico ma anche come grande azienda nazionale come accumulo di professionalità di competenza di tecnologia
Nella marginalizzazione del nuovo nel nuovo mercato internazionale dei media verso cui il nostro Paese sta marciando a tappe forzate
C'è la marginalizzazione inevitabili io credo non solo della RAI come servizio pubblico ma anche della RAI come anzi ecco perché non è improprio discutere di RAI e più in generale di industria televisiva anche dal punto di vista proprio delle strategie industriali la questione da porre prima ancora come dire come proposta ma come interrogativo
E se possibile riaccreditare in Europa un polo italiano di industria televisiva capace di misurarsi con i problemi della competizione internazionale
L'esistenza o meno di un'industria nazionale che produce tecnologia sappiamo come condizioni tutto l'ambiente economico perché diffonde una propensione all'innovazione nei settori collegati
Controllo e orienta le nuove traiettorie tecnologiche realizzo un accumulo di competenza e capacità di generare una padronanza sistemica insomma realizza quello che viene definito dall'Economist un surplus di competitività al sistema del sistema Paese
In questo contesto strategia industriale puntata all'innovazione tecnologica e qualità del servizio è inevitabile che finiscono per salutarsi
E quindi l'alta definizione il cavo o il satellite sono delle occasioni da non perdere per rilanciare un forte rapporto con l'utenza qualificare i comparti produttivi diversificare l'offerta al pubblico
E la prima questione allora che a mio parere si pone e quella di stimolare il sistema Italia produrre più tecnologia nell'information technology
Su questo terreno la che competizione più che competizione tra impresa e diventa una competizione tra sistemi Paese
Insomma una politica industriale in quest'area non credo si possa limitare ad un'ottica aziendale ma deve porsi il problema di gestione di un sistema Paese e quindi non una politica industriale pensati in termini difensivi per attenuare dall'impatto delle nuove divisione internazionale del lavoro per un'attenuazione
Dell'impatto della nuova divisione internazionale del lavoro su un'industria nazionale ma un tentativo di fare un'opzione strategica che punti al rafforzamento del ruolo competitivo dell'industria italiana in questa divisione del lavoro
Cioè tentativo di promozione di un'industria nazionale capace di eccellenza inseguimenti tecnologicamente importanti mi pare che sia un'operazione indispensabile da tentare
Qui ci sono tutte le questioni su cui io non intervengo che già sappiamo di debolezza della ricerca di formazione di scarsa specializzazione dell'industria italiana nell'intensità techno e le nella intensità tecnologica dei prodotti c'è una un problema di qualità delle reti si è fatto un convegno al CNEL che a me pare molto importante lo sottolineo chi volesse
Occuparsi di queste questioni
E qui c'è il nodo RAI
Perché a mio parere la RAI resta un soggetto indispensabile per il riavvio di un processo di riorganizzazione produttiva di questa portata e tuttavia soggetto indispensabile non significa assunzione
Ho riproposizione di un'idea di autosufficienza della RAI sul versante produttivo
Io riscontro voglio dirlo
Senza giri Parodi parole una impossibilità per l'Italia
Di presentarsi su questo scenario internazionale con una pluralità di aggregazione
Una strategia fondata sulla collaborazione tra soggetti forti in grado di muoversi contemporaneamente sul versante dei programmi e delle tecnologie a me pare francamente indispensabile
E questo significa porsi è risolvere due questioni la prima questione quella del comportamento manageriale dell'azionista pubblico
E non parlo evidentemente solo della RAI ma parlo della RAI dell'Alenia della Sirti dalla Sea De Rita al cabaret di Telespazio dalla Finsiel
E parlo quindi di una capacità di realizzare effettive sinergie di gruppo lo fa Berlusconi non lo fa
Come dire il l'azionista pubblico
Ma questo significa anche collaborazione con i privati nel solco dei processi d'internazionalizzazione
Ciò significa pensare concretamente solo per aiutare chi è due minuti
Ci sono ampiamente dentro perché ho finito ciò significa pensare concretamente sul piano delle politiche industriali
Ad un soggetto pubblico o privato che coordini gli sforzi nazionali e che renda appetibile un rapporto tra soggetti forti dell'area della comunicazione mondiale con il sistema Italia
Sempre che il sistema Italia sappia configurarsi in quanto tale cioè come sistema e non come un aggregato di singole impresse
Tutte più o meno qualificate nel loro campo
Cioè sostanzialmente io penso ad un'holding parlare delle comunicazioni sul piano industriale che valorizzi e approfondisca le implicazioni che le convergenze tra tecnologie delle telecomunicazioni
Tv e informatica comportano sul piano dei nuovi prodotti e servizi
Sottolineo quindi non con compiti di solo un monitoraggio o come dire di suggerimento non sto parlando di un osservatorio e di uno strumento pur pur utile qual è appunto quella di monitoraggio Masto
Più probabilmente parlando di uno strumento di politica industriale che realizzi un coordinamento effettivo tra soggetti pubblici e privati
Per un governo dei grandi progetti tecnologici e per un raccordo attivo tra ricerca industrie
Allora in base
Alla cronologia che prima aveva esposto ora dovremmo avere Andrea Borri Merloni risale considerato che non gli occhiali Claudio che nell'accennare insomma non entravano raccontarsi Carlo carine ritardo in ordine poi abbiamo previsto Antonio Bernardi consigliere di amministrazione della RAI
Non pervenuto allora il nostro amico Tito Cortese vicepresidente del Consiglio consultivo degli utenti c'è erano
La però
Rifarmi a quella che il presidente della RAI
Pedullà
Poco fa definiva l'emergenza culturale
Della
Concessionaria del servizio pubblico
Credo deroga si riferisce
Quella che comunemente viene definita la corsa al ribasso
Tra il Polo un privato e il polo pubblico
Nella definizione dei palinsesti
è una corsa al ribasso che a qualche anno ormai
E che ha il suo momento credo il sommo uno dei suoi motivi
A mio parere nel
In un pregiudizio
Un vecchio pregiudizio
Che il pubblico
Voglia se non soltanto voglia prevalentemente programmi di intrattenimento e di svago
Se no programmi di di mera evasione
è su questo che io definisco un pregiudizio nel senso che è qualcosa di mai dimostrato
Che si fonda
La filosofia della corsa al ribasso
E valgono poco le posizioni che tendono a contrastare questa anche a quell'autore che come quelle del presidente della RAI più autorevole di così
E valgono poco anche le dimostrazioni incontra
Basta riferirsi
è successo per l'altro riconosciuto perché non Contestabile
Di trasmissioni di
Sì elevato con un valore informativo e culturale quando messe in concorrenza
Con questi programmi che formano l'ossatura della corsa al ribasso
E perché questo pregiudizio
E così duro a morire
Ma non ci sono ragioni misteriose a mio parere
Occorre rifarsi a quello che è diventato il criterio principale
Su cui si fonda il cosiddetto sistema misto cioè il duopolio quello che la Mammì a codifica
E a questo doveva servire alla legge altrimenti perché aspettare quindici anni per fare una legge se non per aspettare che si realizzasse
La realtà su cui porre lo spoiler
Qual è questo criterio su cui si regge
Questo cosiddetto sistema misto
è quello della rilevazione quantitativa degli ascolti
è l'Auditel
Ed è
Ed è un criterio inevitabile rispetto
Al fine
Che e proprio all'uso che se ne fa che è quello della determinazione delle tariffe
Per le inserzioni pubblicitarie
Ma diceva Walter Pedullà non si difendono le quote di ascolto
Con la programmazione droga
E anche su questo a tutti
Rimanendo a me ne concorda
Un anno e mezzo fa quando è sorto questo Consiglio Consultivo dite di Hopa è qualcosa che che nessuno sa che cosa sia ma insomma quando si è riunito questo organismo creato un po'così
Lo potremo come dalla Mammì
Guarda caso la prima cosa che ha fatto la primissima appena pena entrato in funzione è stata quella di di di riflettere
Su queste cose che proponeva la nostra intenzione Pedullà
Di questo degrado
Culturale del programmazione per via nel suo complesso
E di chiedere che che si intervenisse in qualche modo una risoluzione peraltro meridiano prego solo alcune frasi che erano delle cose
Molto molto di buon senso poi a chiedeva che un simile indirizzo programmatorio quello appunto che qualche preme soltanto programmi di evasione
Si diceva questo penalizza poi una larga fascia di utenti interessata anche a trasmissioni di valenza culturale non solo ma inibisce poi agli utenti quali non possono essere considerati a priori incapaci di avere interesse a un'adeguata formazione informazione culturale è una comprensione dei problemi più rilevanti che si propongono nella società complessa quale quella di oggi
Accade inibisce di fatto accolta a tutti gli utenti alla generalità degli utenti con con l'approfondimento
Dalla propria cultura che è indispensabile per una partecipazione cosciente attiva la vita sua e quindi si raccomandava alle imprese radiotelevisive
E in particolare alla concessionaria del servizio pubblico
Di trasmettere programmi di questo genere anche nella prima serata Marconi che che che che proposta
Audace rivoluziona
O comunque di assicurare nella determinazione dei palinsesti delle varie reti che in ogni serata vi sia la possibilità per l'utente via optare o per un programma di intrattenimento per un film programmi sulla o per un programma l'informazione di impegno precursore
Questo però non è possibile
Fintanto che
Soltanto le rilevazioni dell'audit determinano la filosofia dei palinsesti
E e tutto perché perché non lo si può chiedere se è vero
Che la determinazione delle tariffe
Delle sanzioni pubblicità
E quella che regola poi i bilanci
Delle imprese
E se è vero che la determinazione di queste tariffe passa attraverso la rilevazione quantitativa
Dell'ascolto o per lo meno qualche cosa che si avvicina
Sulla rilevazione quantitativa dell'Ascoli dove il partito su questo si potrebbe discutere a lungo come fa a chiedere che si rinunci a questo criterio
Si può però chiedere una cosa diversa
Si può chiedere che questo non sia il criterio esclusivo
Ci può chiedere comunque a che questo non sia il criterio esclusivo per il servizio pubblico e meno di così non si può che sistema il tace
Allora che questo possa non essere il criterio esclusivo
Ce lo ricorda perfino la vecchia RAI
Che accanto alla rilevazione quantitativa aveva l'acqua rivelazione la rilevazione qualitativa
Sugli ascolti
E per andare un po'pena si potrebbe anche raccogliendo alcune suggestioni che sentiamo nella comunicazione di stupidità di stamattina rispetto all'utilizzazione delle possibilità di interattività
Che le moderne tecnologie fila si potrebbe coinvolgendo in qualche modo questo utente
Farlo in qualche modo partecipare non soltanto alla determinazione quantità ma anche di là che cosa davvero vuole perché a me una volta non si poteva
No da quando aveva già in programma di tragici dice no no questo no perché il pubblico non lo vuole non gli piace
Proprio non ne vuol sapere e che critici ma adesso Stucchi m'insegna che ci sono dei modi grazie anche all'interattività per andarli a vedere questi giochi
A questa secondo
Ma sarebbe una delle strade su cui il servizio pubblico potrebbe e forse anche a dovrebbe
Cominciare a mettersi
Dunque l'audit è il padrone
Perché serve a determinare le tariffe la pubblicità
Ora noi tutti sappiamo che la pubblicità
Elemento indispensabile per la sopravvivenza lo sviluppo di un sistema dell'informazione che sia libero che sia a più voci e su questo tutti compresi
Ma proprio per questo
Proprio per questo l'interesse fondamentale degli utenti di quelli che che usano questa roba
Degli utenti della pubblici della televisione e dei consumatori di dei beni e dei servizi
Promossi il cui acquisto è promosso dalla pubblicità televisiva
è loro interesse fondamentale che questa risorsa
Indispensabile
Di questa risorsa non si faccia un uso distorto
Perché un uso distorto si risolverebbe come di fatto si sta risolvendo in un puntello per situazioni di Dominika dal mercato dell'informazione
Cioè esattamente per il contrario di ciò a cui tutti riconosciamo serve
La risorsa pubblicitari cioè l'esistenza e lo sviluppo di mercato d'informazione a più voci
Ora che si faccia uso distorto
Della risorsa pubblicitaria aggirando perfino la Mammì
Che pure è stata fatta per per codificare l'esistente
Ebbe questo è sotto gli occhi di tutti basta registrare qualcuno può prendersi lo sfizio di farlo c'è chi l'ha fatto
L'affollamento così da non tanto dei messaggi pubblicitari
Dichiarati quanto l'affollamento
Quotidiana dei messaggi pubblicitari mascherati all'interno dei programmi
Voi sapete che per una
Direttiva CEE
Recepita nel nostro ordinamento recepita dalla Mammì formalmente
Possono promuovere direttamente l'acquisto di prodotti
Niente lo sponsor né di altri marchi
Si deve limitare
A una dichiarazione che quel programma è offerto da
Qualcuno di voi venite programmi sponsorizzati penso
Tutti i giorni bene i contenitori di programmi sport sponsorizzati le trasmissioni sponsorizza servono in misura rilevantissima alla promozione diretta
Dell'acquisto di prodotti dello sponsor e anche non dello sposo anche gli altri ma tutto ciò in violazione Bellano
Ma questo è un si può dire che è un uso distorto
è un uso distorto
Bella risorse pubblicità
Qui conosce tutti i dati anche quelli più recenti anni quelli del primo semestre di quest'anno
Cinquantadue per cento
Di pubblicità coperta dalle sponsorizzazioni
Su Canale cinque quarantatré per cento sull'insieme delle reti Fininvest
Ma anche servizio pubblico non scherza venti per cento
Sulla seconda rete
Allora
Se questi sono i livelli è ridicolo il decreto che l'altro ieri l'altro giorno
Che leva dal due al tre per cento
Il tasso di di conversione
Dei programmi sponsorizzati il messaggio pubblicitario ai fini dei compiuti previsti dalla legge
Io non ho capito bene perché credo che fra poco Massimo
Simone
Occorre a parer mio
Che se non altro per necessità di sopravvivenza perfino di sopravvivenza del
E ci si arresti su su questa su questa strada di follia
Che è quella
Che subordina
Tutto ma esattamente tutt'alle esigenze della pubblicità
Io voglio riferirmi in particolare rapidissimamente
Un episodio di cui sia che non è noto al pubblico neanche dediti tavolini poiché secondo un all'interno del sistema dell'autodisciplina pubblicitaria esistono almeno si chiama Comitato di controllo
Al quale in assenza di una qualsiasi forma di rappresentanza degli interessi degli utenti e dei consumatori l'autodisciplina affida il compito di prestare attenzione agli interessi dei consumatori sono buoni padri di famiglia del rimborso in sette a questo punto bene il comitato di controllo
Sporta denuncia al Giurì
Perché ero sanzionate un messaggio pubblicitario
Perché conteneva questa frase si riferiva dei prodotti alimentari
Contenere questa frana costano un po'di più ma si può risparmiare in pubblicità non negli ingredienti
Il comitato di controllo che nella nel nel quadro dell'autodisciplina
Diciamo la rappresentanza
Degli interessi dei consumi
Ha chiesto
La soppressione di questo messaggio perché denigratori della pubblicità su quindi contraria in questa luce agli interessi dei punti
Per forse il momento di fermarli diremo fermiamoci effettiva
Io vorrei dire due parole alla fine su questo consiglio degli utenti
Perché i pochi lo conoscono qualcuno ritiene sia un organo Gesù una una altri ritengo che sia quello che interviene quando Giuliano Ferrara si occupa di direzione di sesso in o cose di questo genere
Per tale è una delle tante un non dei tanti uno dei settori in cui si è cercato anche in via legislativa un po'surrettiziamente un po'con fretta così alla buona di
è una delle tante fuori forma di ricerca di legittimazione
Che passa attraverso il coinvolgimento del predetto perso Gigetto oggi l'utente il consumatore secondo allora lo si
Lo si cotta in qualche misura perché va benissimo
Basta vedere che cosa poi si fa fare a questo cane
Qui c'è una ma è nato un anno e mezzo fa abbia paura quanto detto questa rimase senza risposta la seconda subito dopo statico Parsifal un po'serie tipo le concessioni
Signor ministro delle Poste ritenuto bene di ignorare tutto in quel in quella circostanza l'abbiamo scoperto anche che ed è un problema di Teti un anno e mezzo fa
Abbiamo detto guardate che non è interesse del dell'utente che si usi a fini privati per di più facendo pagare qualcosa che i suoi cioè lette
Allora poiché nessuno in atto ieri qualcuna è riuscito anche molto all'epoca queste cose qui detto guardate prima regolamentato il momento reperiti poi ponete il problema del cavo questo Paese non non dico non è cablato al paziente
Ma questo Paese abbiamo sedie stamattina da capo casa
E proprio alla preistoria
E qui in queste condizioni noi diamo tre reti delle delle
Cambia
Certo nessuna di quelle di questi i servizi che siedono in recessione contingente italiano spero nessuno io non certamente intende servirà da da dava una bella cosa per proprio di questi oggetti io son d'accordo quindi stava oblazione destinata a finire presto o
A funzionare in modo diverso
Io son d'accordo con Rocco quando dice che un servizio pubblico
Deve
Essere deve avere un vertice che sia espressione del potere politico e ci mancherebbe
è verissimo che ovunque
Io vorrei dire soltanto automatici nuove
L'uso distorto di questo potere
Non può non generale ribellione
E lo si vede
Mostra di tetti già
In questo campo la ribellione può significare la spina dal servizio allora quando vogliamo fare il conto di di chi sono di amici
E gli avversari del servizio pubblico
Riflettiamo pagliaccio anche su queste cose
Allora riprendiamo l'ordine cronologico Borri non è in sala
Bruno Pellegrino neppure Antonio Bernardi
Nemmeno
Antonio Rodotà
Sì che abbiamo visto finora
Condirettore generale di Alenia spazio e noi chiediamo i nostri prossimi quindici minuti
Schierandosi rimanere quindici mila
Io mi volevo riagganciare un'affermazione che ha fatto è stata fatta proprio far da da Trulli a proposito della opportunità necessità
Che il sistema Italia si concentrasse su qualche tema di particolare rilevanza tecnologica per fare dare uno scossone complessivo al sistema
Per fare una piccola notazione che il preambolo a quello che volevo dire che purtroppo seppure in un ambito molto modesto molto moderato che quello che volevo trattare io
Che quello della televisione diretta via satellite e cose annesse
Il tentativo è stato fatto e forse ancora in piedi
Associando proprio un certo numero di quelle aziende che erano state richiamate prima
Che si chiamano RAI che si chiamano Telespazio che si chiamano Alenia che si chiamano anche Fininvest
Perché io che mi è stato fatto un tentativo allargato non solo alla sfera del cosiddetto pubblico ma la scala alla sfera del cosiddetto privato
Purtroppo fra i tanti inciampi e questo tentativo era stato fatto per avviare appunto un'iniziativa nel campo della diffusione televisiva via satellite
Fra i vari inciampi uno
Forse il più significativo
E il fatto che tristemente
Andando a guardare quella che è la normativa e della quale si è parlato tanto oggi c'era nei legge Mammì si scopre che il legislatore in Italia nel momento in cui si appresta a fare una legge che regola un un comparto così complesso nella nel primo articolo della legge recita che la diffusione audio televisive c'era questa legge regola tutto
Qualsiasi trasmissione effettuata con qualsiasi mezzo poi si dimentica che esiste un mezzo che il satellite dice solo in un articolo così trasversale che per quanto riguarda il cavo entro sei mesi deve pensare a qualcosa il risultato di tutto questo perché oggi in Italia si è convinti e per questo non si parte incerti inziative che il satellite non si può usare
Allora noi ci troviamo in questa bellissima situazione che da una parte la legge Mammì regola un un comparto nel quale il sovraffollamento delle frequenze richiedeva un Regolamento
E poi a disponibile a un certo numero di frequenze via non terra ma via spazio e non le usa
Debutta l'Italia come voi sapete tutti a disponibili cinque canali televisivi per televisione diretta cioè quella che può andare in casa di ciascuno e non le usa ecco e anzi fa una legge che praticamente il ne vieta l'uso
Ora a me pare che in questo è un controsenso di questo sistema di cena tanti ma questo è uno dei tanti contro senza oltretutto diciamo questo problema visto negli altri paesi ha visto in maniera diversa e tende progressivamente a cercare di espandere questo servizio se pur con tutte le difficoltà
Le difficoltà derivanti dal fatto che è un mezzo innovativo che non richiede dei dei processi di avvio del sistema diversi e non sempre facile
Però a mio giudizio e qui credo che poi ci saranno schieramenti diversi i pensieri diversi opinioni diverse
Questo avverrà in Europa come oggi sta avvenendo negli Stati Uniti gli Stati Uniti nonostante tendano a essere una delle nazioni più sua cablate del mondo sta avviando dei grossissimi programmi per diffusione televisiva diretta
Compie un pluri canale e questo ha iniziativa privata una società come la Yukos che fa satelliti e contemporaneamente entra nel campo della diffusione delle intertempo
Ma questi sono problemi esteri dove secondo me e avvenuto un ulteriore inciampò nel cammino italiano e che purtroppo quando si è cominciato a parlare di satellite televisivo italiano
Probabilmente si è concentrata la maggior parte dell'attenzione almeno a livello dei media un meno a livello del dei livelli decisionali del Paese
Probabilmente solo su un tema che è quello della diffusione ad alta definizione
Un lasciatemelo dire
In certa misura si è quasi trasformato questo dibattito in cui dibattito ideologico l'alta definizione sia l'alta definizione no l'alta definizione via cavo l'alta definizione via satellite è necessario fare il passo non è necessario fare il passo e comunque secondo me proprio perché si si è un po'il violino e ideologizzati Pizzata questa situazione
Che si è ulteriormente rallentato il fenomeno di movimento mentre in realtà e credo che alcuni del alcune delle persone che sono in questa sala dovrebbero conoscere molto bene il programma salari
Il programma salette e tutt'altro che solo una soluzione di un potenziale problema di alta definizione è una cosa molto più ampio e molto più articolato
E oltretutto una cosa molto più ampio cultura molto più articolate di cercherò sempre sinteticamente di descrivere e che trova anche una sua completa valuta validazione economiche perché mi pare che in specie in questo momento non possiamo di
Pare la valenza economica di quello che facciamo allora che cos'è il sari vedetta molto in sintesi e perché oltretutto contribuisce a risolvere a mio giudizio uno dei problemi appunto dell'affollamento delle punte presidenza
Perché il sarete è un satellite che ha terreni obiettivi
Il primo obiettivo è quello dell'alta definizione o non alta definizione perché dico anche in un'altra definizione Felice all'inizio la la norma cosiddetta var settantasette attribuisce all'Italia cinque frequenze attribuisce cinque frequenze definisce un'aria di copertura definisce delle potenze trasmissibile ricevibile atte se uno fa un piccolo salto logico e non parla solo di alta definizione ma rientra nel campo della trasmissione televisiva tradizionale con quelle frequenze con quelle potenze l'Italia poter potrebbe coprire non solo il proprio territorio ma buona parte dell'Europa
Il potenziale economico di un fatto di questo genere per non non non sfugga a nessuno quindi con un cannoni di satellite che sempre più o meno lo stesso si riuscirebbe ad accedere a un parco di utenza molto più ampio
E quindi non è detto che si debba per forza fare solo alta definizione quei canali cosiddetti alta definizione del seno
Il secondo problema è che ci sono altri parchi di utenza che la RAI ritiene secondo me giustamente di dover conquistare
Uno in un'azione in atto e verso il Nord America è guarda caso in sanità ha previsto un fascio che copra l'area più densamente popolato e la comunità italiana è venuto dal Nord America
Ma lo stesso fenomeno lo può essere può essere svolto anche nel Sud America il Versari fa un fascio verso il Sud America cosa che peraltro c'è il satellite spagnolo il satellite spagnolo che è stato lanciato un mese fa a un fascio che copre il Sud America
Per andare a fare che cosa
A carpire una certa potenza
La terza fascia di problematica che copre il sari per e quella della distribuzione cioè il collegamento fra fra Segni fisse e mobili delle gestore pubblico
Credo che in particolare in questo momento in cui la legge Mammì impone un ulteriori investimenti per razionalizzare non solo la diffusione ma anche la distribuzione del segnale
Valutare in termini comparativi i vantaggi sia in termini tecnici chiaramente diciamo la pulizia del segnale televisivo non è confrontabile comunque la pulizia di un segnale ricevuto via terra e gli aspetti economici il satellite checché se ne dica anzi diciamo l'evoluzione in certi settori della distribuzione
Sia televisiva che deve telefonica dimostrano che la l'economicità del sistema televisivo del sistema satellitare estremamente elevata
Darebbe un ulteriore valenza sia in termini di economici per la rete stessa si in termini di riaggiustamento della rete perché non è detto che si debba rifare la rete così come oggi probabilmente si potrebbe fare in modi diversi
Dove il uno degli ulteriori inciampi secondo me e che si è fatto un probabilmente si approccia del problema dell'alta definizione Canale Diffusione diretta televisiva considerando non solo il costo del canale
Ma considerando che dovesse per forza nasce dal primo giorno un uomo palinsesto
E quindi sommare i letti ai costi di gestione operativa del del satellite che sono marginali perché stiamo parlando di dieci quindici miliardi l'anno
I costi di una intera programmazione per un anno che sono quattrocento voi insegnerebbe a me quanta sono ma quello che ho sentito dire che sono quattrocento miliardi o giù di lì il che significa che automaticamente in un servizio che deve decollare non c'è equilibrio economico
Allora si tratta probabilmente di approcciare il problema in una maniera diversa probabilmente devo ripartire con un canale che giacciono è solo allargare utenza perché per esempio guardo l'Europa non guardo solo l'Italia
E cominciano a trovare valenza economica su questo fronte poi inserire ulteriori canali per ulteriore programmazione limitata per inizialmente in alta definizione così faccio decollare un nuovo servizio
Se si guarda il problema in termini tradizionali o troppo ideologici o troppo frontali troppo costi lamenti non si esce da questo sistema
Sono già arrivato
Concludo
Due miliardi allora concludo in due minuti no anche perché diciamo la mia perorazione e chiara
è una perorazione di parte una perorazione come è stato dato detto all'inizio da parte di un operatore del settore che opera nel campo dei fratelli perché quel un quindi pertanto non può fare non può fare che questo però credo che lo la perorazione una perorazione che ha delle motivazioni valide e credo che è una perorazione che anche altre motivazioni al di fuori del contesto specifico in cui sto parlando oggi
Perché il discorso che noi oggi stiamo facendo in Italia in RAI è un discorso che però va visto in un contesto ci internazionale generale
Noi come azienda ci dobbiamo collocare in questo settore anche per competere per esigenze che esistono in altri Paesi
Solo se esiste una possibilità di affrontare in maniera armonica questo problema in Italia all'estero forse avremo possibilità di far evolvere il sistema Italia parlo sviluppa
Credo che il messaggio sia chiaro però con non non può rimanere in questo ambito deve allargarsi e secondo me c'è una necessità assoluta
Per un'azienda come la nostra ma credo principalmente per un'azienda come la RAI
Operare agire perché la legge Mammì che oggi una camicia di forza che ingabbia il sistema sia modificato
Se noi accettiamo che la mia legge Mammì rimanga così come di queste cose ma non solo di queste non potremo parlare allora credo che il mio è un invito ma è contemporaneamente un po'mi impegno per me spesso noi dobbiamo fare qualcosa perché la legge Mammì venga modificata almeno per permettere almeno in termini potenziali poi vedremo se c'è una valenza economica
Altre iniziative che possano consentire al sistema Italia di svilupparsi dentro e fuori dalla nazione
Grazie
Bene allora la parola ad Aldo materia presidente della RAI seguirà poi Giuseppe Giulietti
Anch'io avevo preparato quattro paginette ma credo che dopo versione
Da parte vostra
Crede che le azioni molto qualificate
Leggere
Alcune considerazioni peraltro già espresse in altre occasioni sia certamente poco interessa tra vorrei richiamarmi
Alcuni interventi e lo scontato in mattinata
Diceva ad esempio il consigliere Zaccaria che la dinamica delle risorse
Privilegerà il Milan prospettiva sempre sul concorrente privato le due velocità nel sistema misto del finanziamento del servizio pubblico agevolò sistematicamente il maggior concorrente
Questa dinamica porterà maggiori ricavi
Evidenziava Zaccaria dell'ordine di circa trecento miliardi nel prossimo esercizio
Ecco questo
Porta
Immaginare quali saranno i titoli dei giornali quando il consiglio di amministrazione approverà il preventivo del conto economico per l'esercizio novantatré il disavanzo sarà nell'ordine di circa duecento miliardi
Immaginando tagli
Già anticipati peraltro dalla Direzione generale per circa cento miliardi
E quindi
Nei giornali che già oggi danno in vendita
La direzione generale c'è l'edificio di viale Mazzini troveremo altri annunci la vendita degli impianti la vendita di una reca
Ora
Qual era il
Certamente
Non con queste prospettive ci sarà
La possibilità di avere nel sistema misto
Un ramo abbastanza forte energico quale intatta fino a oggi la nostra anziani dicono Tatiana perché penso che in gran parte qui ci riconosciamo nel servizio pubblico
Intanto
Quali sono le differenze
Strutturali nei ricavi tra
RAI e figli oltre
Due mila duecentocinquantadue mila trecentocinquanta sono i miliardi di fatturato per la pubblicità
Del gruppo Fininvest la sommatoria di Cannone contributo di cento miliardi non ratificato mi sono ancora dal Parlamento e ricavi da pubblicità danno un totale di tre mila e duecentocinquanta miliardi quindi apparentemente il servizio pubblico gode di una maggior rendita di novecento miliardi
Ma cosa facciamo di questi novecento miliardi sono tutti esperta di tutti sprechi io credo proprio di no perché
Diceva in mattinata il consigliere dopo bisogna ieri ficcare i quali sono le missioni affidati al servizio pubblico e potrà queste nostre missioni io trovo anche la radio
La radio costa quattrocentocinquanta miliardi comprendendo in questa cifra anche il costo delle orchestre
Noi restituiamo dei nostri ricavi adottato centocinquanta miliardi sotto forma di canone di concessione
Il concorrente paga un miliardo e due
Noi diamo a raschiare ottanta miliardi aggiuntivi a mio parere rispetto agli ai compensi corrisposti dalla Fininvest
Noi abbiamo per convenzione un'articolazione su ventuno sedi regionali le sedi regionali hanno un costo di duecentotrenta miliardi
Vengono destinati poi venticinque miliardi alla ricerca quindici miliardi per la diffusione del segnale nei centri con meno di cinquecento abitanti
E se poi vogliamo conteggiare ricavi netti abbiamo un costo di cinquanta miliardi per la riscossione degli abbonamenti fa proprio mille miliardi
Ecco allora questa
Pretesa innanzi produttività del servizio pubblico si trasforma in una diversa distribuzione in diversi compiti
Noi possiamo tra l'altro a mio parere essere soddisfatti dei livelli di ascolto
Raggiunti in questi ultimi tempi in monopolio il cento per cento non era una garanzia se c'era il gradimento ma c'era il gradimento di un prodotto unico
Oggi non ci sono soltanto i tre network del gruppo Fininvest che ci sono quattrocento e più televisioni locali c'è una molteplicità di offerte di opportunità
Allora la RAI a mio parere
Merita certamente un futuro ma noi non possiamo soltanto rivendicare un contesto diverso e più favorevole dobbiamo anche aggiri al nostro interno
E qui vedo un consigliere di amministrazione precedente
E perché attendere il nuovo Consiglio per ad esempio immaginare una direzione unica per l'offerta radiofonica
Sono state avanzate queste proposte in un convegno organizzato dall'Usigrai
Dall'altra
Sembrava che fossero persino soddisfatti perché finalmente veniva evidenziata anche da parte sindacale una proposta che era del sempre del consigliere Menduni
Non è stravolgente questa ipotesi c'è una crisi di ascolto della radio pubblica sottaciuta
E quindi è indispensabile anche per migliorare il rendimento della radio in termini pubblicitari e non dimentichiamoci non demonizziamo la pubblicità che tra l'altro viene offerta dal servizio pubblico con modalità ben diverse rispetto
Al concorrente privato noi cerchiamo di mantenere questa distinzione
Anche per quanto riguarda le sponsorizzazioni che hanno un totale di ricavo di settanta miliardi appena diciannove ore
Di penso sul totale del palinsesto pubblicitario contro le oltre quattrocentocinquanta del gruppo concorrente comunque anche per le sponsorizzazioni forse noi dobbiamo essere sempre più attenti più severi
Dobbiamo chiedere ad esempio ai Consiglieri di amministrazione chi giustamente dicono ma in una fase nuova noi dobbiamo anche immaginare una dirigenza nuova e quindi l'appartenenza diceva pro in maniera provocatoria
Immagino il consigliere troppo dovrebbe già determinare la cancellazione degli uomini
Dobbiamo pretendere che dirigenti siano all'altezza di questo ruolo ma intanto dobbiamo anche dire che la ghianda deve organizzarsi diversamente non può promuovere i funzionari a livello dirigenziale soltanto perché non sa dare
Una risposta in termini concreti alle aspettative alle legittime aspettative di un miglioramento anche retributivo di funzione
Quindi perché ad esempio il consiglio di amministrazione non dedica i i prossimi appuntamenti a partire già dalla riunione di domani all'esigenza di ristrutturare l'azienda
Nell'ambito dell'attuale regolamentazione
In maniera tale che già nel prossimo esercizio già nel novantatré ci siano i primi significativi risultati di inversione di tendenza per quanto riguarda la distribuzione delle risorse privilegiando certamente la produzioni privilegiando il prodotto
Sappiamo che ci sono doppioni sappiamo che ci sono disfunzioni pene queste l'occasione per rispondere adeguatamente anche chi vuole distruggere il servizio pubblico e non può essere considerata una risposta alla svendita o la vendita anche a un buon livello di valutazione degli impianti
L'indebitamento
è un'arma che ci porterà probabilmente in termini diciamo piuttosto rapidi senza un nostro contributo senza una nostra
Convinta partecipazione e qui sono vieto ad esempio di poter dire che la traiettoria di scissi ma di poter incontrare
La CGIL la CISL e la UIL abbiamo già incontrato i funzionari non non abbiamo più scure di nessun genere in questo momento non ci sono al primo posto rivendicazioni corporative
Rimettiamo quanto più possibile la nostra azienda in una buona rotta poi ci divideremo ancora
Ecco allora il Consiglio non può dire siamo delegittimati perché già i partiti stanno discutendo con quali nuove regole leggere garanti i consiglieri sono pienamente legittimati
Stabiliscano nel Bilancio previsionale alcune correzioni di rotta per migliorare il risultato economico anche del mille novecentonovantatré per rispondere al Paese in un momento non facile
Con elementi significativi
Ci sarà una minoranza probabilmente se queste idee non dovessero prevalere e noi come dirigenti d'azienda abbiamo già a questa minoranza il nostro appoggio
La nostra solidarietà siamo con loro
Ma speriamo anche che siano così persuasivi argomenti che possono introdurre in questo dibattito per cui siano facilmente maggioranza sia pure una maggioranza minima
E per quanto riguarda le nomine
E concludo
In genere nelle ultime cioè discende di una direzione generale e di un consiglio di amministrazione vengono perpetrate delittuose delittuose di tutto iniziative sì si stabilisce che con l'ultimo treno bisogna sistemare alcune partite in sospeso da tempo
Bene sarebbe francamente deleterio per l'azienda in questo momento
Comparire ancora una volta sui giornali per una serie di nomine di cui tutti dichiareranno poi di non essere i genitori perché la lottizzazione è già un lontano ricordo la lottizzazione non deve essere perpetuata nella nostra azienda ma tutti avendo imboccato evidentemente questo momento di emergenza saranno poi i padri di nuove situazioni che compromettono la credibilità di tutti noi né in questo momento dobbiamo salvaguardare la credibilità di un azienda che nel Paese tutti quanti
Riconoscono ha ha svolto o adeguatamente il proprio compito dobbiamo essere a mio
Questo correre può essere in questo momento di esempio anche per la ripresa produttiva del Paese dobbiamo dimostrare che abbiamo le capacità per governare questi fenomeni i Consiglieri di amministrazione in questo momento devono darci una risposta concreta
Ora che D'Alema legislatori mai come agraria abbiamo già chiesto ai due presidenti di Camera e Senato di nominare il nuovo consiglio di amministrazione
Di nominarlo se possibile con regole nuove se non questo non fosse possibile con le vecchie regole ma intanto abbiamo un organo deliberante
Con pieni poteri abbiamo un Presidente che addirittura talvolta sì vediamo che ci scavalca perché considera le nostre posizioni moderate parla di trasformazioni radicali
Parla diciamo e e e io condivido pienamente la linea del presidente
Ecco allora ci spieghino in maniera chiara chi sono quelli che bloccano queste iniziative vi sono quelli che dopo tanti anni di esperienza non sono ancora individuare le novità non sono individuare razionalmente i provvedimenti che al nostro interno con le nostre forze nell'ambito d'impeto di criteri legittimi possono essere facilmente deliberati
Giulietti
Che il segretario generale dell'Usigrai
Poi Danila Satta debbo ringraziare per la comunicazione c'è inviato scritta Annabella sud o rischi scusa suono che noi
Pubblicheremo gli atti di questo convegno e quindi
Conserviamo intervento scritto
Giuseppe grazie
Io contrariamente al solito non farò nessuno sforzo che poi si viene accusati di Ingegneria né editoriale né istituzionale
Perché mi pare che mai si esercitò tutti in questo Paese collabora e parlai una cosa insolita che la politica perché mai bisogna spingere di come dire via esordire dicendo la politica non ci interessa i partiti schieramento neppure ci occupiamo del nostro specifico ma in realtà la politica c'è cioè il parlamento ci sono i partiti ci sono le imprese
E allora c'è un problema di priorità che ci diamo
Pedoni può piacere o no
Ma tra pochi giorni
Può essere nominato un tipo di consiglio di amministrazione o di un altro può essere confermato in consiglio comunale lottizzato allargato che non può che produrre l'inquinamento esistenti al di là della bontà delle persone che verranno nominati perché ciò prema di regole di un ma topi si discute di riforma istituzionale non si capisce perché non si discute nemico occupa con grande serietà perché non c'è un problema di forme di governo per l'azienda la parola mercato non è uno scioglilingua
La parola mercato e priva di senso se le regole del Governo di un'azienda sono regole inquinate al momento pur di partenza non ci può essere una regola inquinata che produce poi un'azienda è un'impresa che concorre liberamente questa è una banalità di chi sostiene che la politica è così uno sono alla politica non è un Jean
Non è non esiste
Perché ci piacciono e questo Parlamento che fa le riforme cani può piacere o non piacere ma quello che spetti sindacati sciogliermi parlamenti né altro
E allora non c'è dubbio non c'è dubbio che questi debbano decidere no insiste
Sento che dico queste cose
Io sì dotati ha presente la RAI ho avuto qualche nome da mezzi pratici Simone e ho detto
Mi sono ridotto all'estrema destra dello schieramento politico perché veramente oramai è una prassi di questo Paese dove chi dirige dicendo e l'ora della rivolta e allora dalla ribellione cari sindacati siate più duri
E mette a repentaglio una vita perché un era convinto che va portone sono occupati in questi anni lui governava noi no e invece scopri che non è andata mai così in questo Paese non ha mal governato nessuno
è una serie di eventi prima sessantotto poi i sindacati confederali poi non si sa chi hanno messo in crisi questo libero Paese dove hanno governato i sindacati la classe operaia e gli altri favoriti quanti all'opposizione è un rovesciamento permanente
Rovesciamento fermamente le responsabilità il rovescio e vorrei cemento permanente del principio di realtà produce l'immoralità perché produce non capacità di analizzare produca e non si sono mai responsabilità
Per questo dico torniamo a parlare di politica
Lo dico anche perché bisogna amico Tito Cortese
Mi fa piacere sentire oggi l'assemblea dei giornalisti quindi parlo anche autocriticamente ciascuno si alza e dice
Dove eravamo nessuno ha mai denunciato la lottizzazione non è così
C'è qualcuno che ha provato denunciava negli anni ottanta e nessuno li ha più restituito neanche l'onore professionale c'è gente che stato defenestrato a cacciata allontanata da questa azienda
Mi attendevo almeno che dopo il cinque il sei aprile nuovo governo e l'azienda dicesse intanto andiamo a rivedere quanti tecnici quanti dirigenti quanti giornalisti quanti programmi stia allontanati in questi anni
Perché non appartenenti alle grandi famiglie o comunque non è che ci rispetta le grandi famiglie sono rimaste ai margini e questo si potrà fare
La frenesia di tasca nostra molti non so quanti lo ricorderanno fu una dimostrazione che si poteva dire qualità e quantità che potrà avere grandi ascolti occupandosi dei consumatori è stata fatta fuori una notte io attendo di sapere a quel motivo
Credo che qualcuno di quelli che oggi dice lottizzazione Bastian papà abbia compartecipato dal governo dell'azienda a farlo qua
Questo per essere molto che
Allora qual è il grande rischio che noi corriamo
Che le parole sia assolutamente tutte uguali
Io ho letto le dichiarazioni dopo la nomina la Commissione parlamentare di vigilanza
Beh sono terrorizzato dalla parola comitato dei garanti
Tanti anni fa alcuni di noi dissero non si può più andare una forma di governo consociativo sia la Presidenza della Repubblica scendere poche persone
Vento determinati criteri e come Diana presenti in una serie di sensibilità non direttamente derivati dalla contrattazione sale di commissione parlamentare di vigilanza modello in parte della Corte costituzionale che pure moltissimi difetti
Non è un mio progetto il progetto fatto dalla Federazione ottanta dall'Usigrai e dal collega Federico Asciano
Adesso invece delle paura perché ho capito che interpretazione si può dar del comitato dei garanti ne facciamo tre
Perché si può fare se il Parlamento è frammentato non c'ho più a ricondurre ad unità atroci invertiamo questa cosa il comitato dei garanti sostituì pratiche queste sono meccanismi che portano la mortificano
Un meccanismo di governo che dovesse ridurre a tre persone patendo un gioco di prestigio mette in discussione i posti di lavoro di tredici mila persone
Perché non c'è dubbio che odio di te un Parlamento in grado di aprire una battaglia sul canone in modo fondato è serio
E di delegittimare questa azienda ha ragione cortese
Non sono più possibili queste di armi nelle le forme di governo possono essere solo due o tutti fuori o tutti dentro
Ce lo dice che fino in fondo la strada dell'impresa
Con la Commissione di vigilanza che detta regole al pubblico e privato
Si esibisce all'azienda una sua autonomia d'impresa anche attraverso un comitato dei garanti con compiti specifici è un amministratore delegato
Oppure ce n'è una sola ripercorre il vecchio tanti voti tanti posti io ho fatto una proposta che Modiano quello con la provocazione della polvere
Quanto scusate ma abbiate pazienza ma facciamo facciamo una cosa seria perché io non sopporto ipotizzato di pentiti lottizzato riabilita se il principio è che ogni partito si nomina un direttore quale assunzione con le promozioni e che qualcuno dica il contrario esattamente così
Facciamo che ogni elezione Gamal capogruppo alla Camera un bonus diciamo quanti voti ha il dieci per cento dei codici Pacheco di assunzioni di proporzioni la seconda dopo alla prossima edizione dal scambiavo per lamentiamo dice che proposta riluttante e perché riluttante questa proposta esattamente quello che viene allora lottizzazione sono sulle strade o la si pratica fino in fondo perché dico questo sabato a Donatella Donati perché io sento troppa pedagogia nel dibattito
Di chi vuole spiegare come si fanno i programmi dallo Samarcanda non piace si chiude
Di come si fa di come si parla in televisione
Di quale tipo di codice di Penta logo di decalogo non vorrei che dentro questa discussione cedola sui forme di nell'integralismo culturale che a me non piacciono
Vado a chi ha deciso se vede che sono buone o cattive lucido sugli elettori
Io guarda con le norme che spartire
Ma non è questo il punto si decida se sono buone o cattive
E chi stabilisce se fermo è il principio della lottizzazione
No cerco di essere brutale che la sede RAI della Lombardia non deve andare alla Lega
Dovete spiegarmi se ne sta ferma questa forma di governo in base a chi qualcuno ha detto notavo come deciderà che alcuni possano e alcuni non possono se l'editore di riferimento come dicono tutti non solo più partiti e sono i cittadini utenti
Non ci può essere che non solo ha ragione il voto
Oppure ce n'è un'altra che quella delle regole della istituzione del valore alle imprese dell'autonomia dell'azienda ma sono due non si possono più negare due principi o Luna fino in fondo all'altro fino in fondo queste vie vado a concludere
Perché dico questo perché le parole sono uguali
E solo i gesti possono distinguere chi intende conservare la RAI così come e chi intende conservare la mai così come sta giocando con il posto di lavoro perché la RAI così come non ha più senso
Odio con una grande battaglia di tutti i lavoratori che dicano che ci stiamo a salvaguardare questa azienda se profondamente riformata e restituita all'unico editore che non è il partito
Non è un partito
Questa è la strada
I conservatori comunque si continui stanno lavorando per sbaraccare questa
E del resto non è un caso per conservatori non mi riferisco antichi schemi dalla politica mi pare parlo di schemi rispetto a questo specifico
Ma nel decennio Berlusconi non si è mica fermato perché è scesa la Madonna io sento della ai tifosi Berlusconi abituali si è affermato suona e di un disegno di un ragionamento e lo scontro politico ma che stiamo scherzando
Sì ha fermato perché a Roma sarà stato anche banali ma si è fermato dentro lo scontro con gli operai contro il sistema delle comunicazione del mercato ma scusate abbiamo una legge anomala nel mondo e
La legge più avanzati d'Europa con permesso invalidi di consenso correggetemi se sbaglio Enzo
Convegno di Firenze fa pure consigliere Zaccaria Rocco basta leggersi un po'di pubblicistica la legge più avanzata assegna ad un privato un quarto di una rete in Europa ma di che parliamo
Quando sento dire qualcuno vuole di restare limitare il privato di che parliamo oggi in Italia si pone una questione diversa la restituzione della pari dignità tra pubblico e privato
Con le concessioni del tredici agosto si è stabilito il primato del privato sul pubblico sono sei reti attuali questo è il dato che si è consumato che è paradossale che è paradossale non c'è più quando parliamo di centralità della RAI diciamo parole vecchie ma non è più centrale
Forse pur avendo lo sia non interessa devi competere
Il dato che non possiamo più parlare di centralità della
E allora
Io temo il trasformismo come malattia dominante
La RAI ha aggiunto e giunta questa crisi perché ha rifiutato di affrontare per tempo la questione morale
Non ha colto alcuna delle trasformazioni per scelta politica e civile
Ed è stata artatamente bloccata sul mercato negli anni ottanta
Un direttore generale è stato cambiato in questa azienda e a me non era simpatico
Ma con l'imputazione principale di avere dato dieci punti di distanza Berlusconi nessuno mi ha ancora spiegato cos'è accaduto in quella notte però la politica fatta di riflessioni e di analisi in una notte può azzerato un gruppo dirigente nelle testate e nell'azienda con una responsabilità precisa quella di avere vinto con oltre dieci punti la conosco
Ancora oggi si dice fu proprio quello scontro che ad aver distrutto l'azienda con la RAI che secondo me un po'approssimativa
Perché poi chi lo che lo dica chi ha teorizzato la pax televisiva subito dopo e ha fatto accordi di cartello egli a parte i supporter di politica internazionale sportive e poi all'improvviso si alzi e dica
è giunto il momento di tornare in guerra ma che produce un ufficio per superveloce da competere sulla qualità dei prodotti cioè a competere sul modo di organizzare o di aziende c'è da fare il proprio mestiere
è inutile fare ogni tanto un appello allo spirito di corpo tutti in campo contro con Berlusconi no tutti capo contro Berlusconi a me non mi appassiona più di tanto tutti in campo per risanare l'azienda che è cosa diversa
Non si posa per chiamare il nemico esterno per non guardare mai in casa per non discutere di come spendiamo il denaro di come organizziamo le sedi di come sono organizzate i nostri centri di produzione
Allora io credo che da questa critica si debba ripartire perché se l'acqua resta inquinata qualsiasi modello di coriali organizzativo si muove dentro la critica rispetto molto bene e stucchi se non pazze o prima si fa il disinquinamento
Quindi la regole e il Governo poiché possono operare le modifiche se noi operiamo dentro un ambiente inquinato noi riproporremo modelli più efficienti sul piano della competizione ma sempre profondamente inquinate sul piano delle regole di comportamento
E tutti oggi abbiamo imparato che etica profitto e gestione delle imprese lo dice persino Romiti sono nettamente collegate
Ora pagamento ricordo che a sinistra fu detto all'inizio degli anni ottanta
Non c'è donne di Romiti nei campionati minori sono segretario del partito comunista mi permetto di dirlo perché non si può ogni volta parlare di questione morale e quindi è stata inventata stamattina ci fu chi pose il tema della questione banale egli fu detto accomodati in una clinica perché evidentemente non sa di cosa stai parlando e la questione morale ha divorato le risorse delle aziende pubbliche
E allora vedete
Io credo che adesso sia il momento per scendere in campo
Sia per riscrivere le regole dell'intero diritto a comunicare oggi c'è una Commissione bicamerale questo molto bene la relazione Patrizia Mattioli
E quindi ho sostenuti sia un largo terreno di intesa sulle cose dette in questa sala ho sentito l'avrai potuto la CGIL io che lo deve evitarne altre forze sindacali e scrivere un progetto di riforma della RAI da qua lanciamo una proposta un progetto di riforma della RAI autonomo
Che nasca dalle forze produttive liberando dibattito senza censure costruendo una nostra proposta e puntando dritti dritti ad un'autonoma conferenza di produzione da convocare entro la fine la voi avete già organizzato una mini conferenza di produzione all'azienda io spero che la provola domani il consiglio di amministrazione ma non ha importanza i lavoratori hanno delle dei propri strumenti oggi ho sentito analisi sui satelliti
Sul sull'organizzazione commerciale vi risparmio i piani editoriali perché non voglio farmi perdere tempo sull'azienda autonoma radiofonica diamo un esempio banale azienda autonoma
Procedimento della proposta il presidente d'accordo dirigenti sono d'accordo non c'è consigliere in disaccordo
Allora facciamo delle cose come i Verdi banalissime
Domani si altri consiglieri io sono ormai così l'abitazione dica sentiti tutti quanti gli interventi faccio al riparo di cinque righe costituire un gruppo di lavoro entro quindici giorni presenta un proprio piano per quanto riguarda l'azienda autonoma radiofonica che pone suggeriscono secondo tutte le assunzioni per concorso
Poi suggerisco una terza bloccare in questa fase ogni tipo di nomina di assunzione di ratifica non concordata per via sindacale perché avrete l'azienda dice che siamo troppi ha ragione
Però l'azienda prima ancora dei criteri e coi padri assunzioni poi dei criteri
Prima concorda piani gratifiche Polita sottobanco la parliamo chiarirci quale questo doppio binario per il quale prima si fissa e poi si sfondano autonomamente tutti quanti gli obiettivi
Allora è possibile andare a questo obiettivo D'Avanzo
Credo che adesso sia il momento ho finito
Se il decreto insiste adesso il terzo soggetto percorsi che sparì anche il mio modo di ragione paghiamo tutti quanti della Berlusconi della RAI dei partiti del diritto della comunità riceve l'informazione cioè di chi sono questi soggetti che stanno a casa
Delle regole faccio un esempio banale noi non abbiamo regole durante le campagne elettorali i referendum il pubblico il privato non è così diverse il versante della RAI per i diritti dei cittadini sta sparendo completamente da diva
Benissimo perché anche noi oramai siamo tutti sondati oppure proprietà o sui partiti
Il danzante di ciò che accade nella società civile ci sta sparendo progressivamente Adamo pertanto Diana
Ora io sono convinto invece che
La riforma dava il sia roba nostra
Che dobbiamo proporre un coordinamento di tutte le energie su pochi punti perché sia più dibattito eterno torniamo spaccarci come durante l'approvazione della legge Mammì dove il sindacato e parlo di me stesso mai degli altri è stato un grande soggetto assente perché le devastazioni dalla legge Mammì erano note ma il diritto di veto presente in questa in questo Paese ha consentito di non parlare su quello che stava accadendo ma era noto a tutti che si metteva a repentaglio la vita tra RAI da carta stampata
Qualsiasi ragioniere di paese sapeva gli affetti che avrebbe prodotto questa legge
Se non l'abbiamo detto ci doveva assumere le nostre colpe
Perché evidentemente hanno prevalso i rapporti di mediazione politica sulle scelte che riguardano gli interessi corposi nel diritto comunitario
Che sono dati da legato non solo imprenditori ma io credo che le parole d'ordine possono essere pochissime una nuova legge di sistema basta usare questa parola adeguata alla normativa europea
Siamo entrati in Europa bene anche il sistema delle comunicazioni normativa europea vanno
La o tutti dentro o tutti fuori Terzo come nome direttori di rete di testata secondo criteri che devono essere completamente ridefiniti non basta più dire lottizzazione intelligente
Dal sbarcati feudi
Ma dove c'è scritto che il problema è trovare un democristiano intelligente un socialista intelligente un comunista intelligente Vidal offensivo per quelli che ci sono
Deve sparire questa mozione intanto voglio sapere chi stabilisce che nel prossimo decennio avremo tre TG quattro GR tre reti fissi per l'eternità il Paese cambia cambia sistema politico e noi manteniamo inalterati le nostre tribù medievali ma cosa vuol dire
Dobbiamo modificare proprio l'esistente in modo di essere
Non può esistere più una proiezione di questo ionizzazione dell'amore
E allora
Vanno ripensati criteri
Credo che il piano di ristrutturazione lo possiamo chiedere nuovi e lo faccio la proposta ai consiglieri domani subito la detto materia partiamo con l'azienda autonoma radiofonica
Esplode riparo sui criteri di assunzione di None andiamo a vedere attraverso le mani alzate chi vota a favore chi vota contro
Anche sulla vicenda del TG uno chi dice non è accaduto nulla è stato un gioco o chi dice accaduto qualcosa ma se ne deve discutere fino in fondo
Io credo che oggi debba finire ma anche per i sindacati sto parlando criticamente di me stesso non voglio essere malinteso la consociazione ha riguardato tutti io non amo i Pierini ciascuno deve riflettere sui propri errori
Oggi il momento non più dell'unanimismo dei voti delle rotture del voto palese perché oggi i muri non ci sono e ciascuno può votare in libertà sì o no e nessuno può più dire attento attento che disastro stai facendo non farlo più e finita questa epoca oggi siamo tutti più liberi sotto questo profilo
Ecco perché gli ho chiesto e lo ribadisco
Se è possibile formare un coordinamento di tutte le energie per il sindacato interno della RAI elaborare in tempi brevi una proposta autonomia sottoporlo al confronto con le forze politiche ma convocare salutarti correttivo la convocazione di una Conferenza di produzione
Dove si elaborino una serie di proposte che riguardano tutti i settori strategici di questa azienda
Perché vedete se non la parola malessere diventa francamente insopportabile ogni volta centodieci una nuova moda i giornalisti stanno male i lavoratori stanno male cogliamo il malessere che c'è nel Paese ma di questo ne ne è un consultorio né una farmacia e allora se abbiamo dei malesseri malessere sono fatti privati che ciascuno di noi se li cura come crede
Qui non c'è un malessere qui c'è la parabola della politica e andati in crisi un sistema e delle regole e la RAI è stata governata secondo quelle regole
Non ci serve nello stoicismo nell'ottimismo sciocco nell'orgoglio sciocco ci serve capire che è andato in crisi un modello che è culturale editoriale imprenditoriale
Abbiamo due strade una coltivare il ribellismo diventare tante le idee trasformarci piccoli Cobas coltivare il ribellismo del tutti contro tutti
Questa strada porta al disastro e alla chiusura dell'azienda l'autostrada è quella di dire benissimo siccome io non ci credo che scioglie lo sceglieremo nei partiti nei sindacati per quei soggetti collettivi esistono
Allora c'è un'altra strada che ritornare a fare il nostro mestiere che fare analisi fare discussioni
E però se poi non capisco neanche fare scioperi generali perché sarà un'arma antica però io ancora di altre nuove modo R. moderni rampanti non ne conosco Schumi rampanti gli ho visti andare in crisi non vorrei che nel due mila giri spiegassero che servono a cura di scioperi grazie
Analisi discussione scioperare circa le proposte
Mai fatte le abbiamo raccolte da quando ci siamo incontrati comunque quest'idea di vedere un'occasione per discutere insieme le varie forze sindacali presenti all'interno della RAI in qualche modo un'occasione abbiamo data oggi e a proposito di sindacato allora coi piacere di dare la parola a Danila Satta della guizzi che che il sindacato Molgora Fides per la UIL che si occupa di informazione spettacolo e dall'India Satta oltretutto è anche membro della Commissione pari opportunità della RAI che ha prodotto un lavoro cospicuo
Due mila sì dunque intanto vorrei portare i saluti del segretario generale Bruno Di Cola che non è presente ma insomma è presente e spirito dunque anche a suo nome e vi ringrazio dell'ospitalità
Oggi qualcuno mi ricordo più chi al momento di esordire ha detto mi dispiace di non essere una donna di non essere un nero
Cioè a me dispiace invece di essere una donna non in assoluto ma in relazione a questa azienda poi vedremo perché e per fortuna giungono sono anche nera perché altrimenti non non so dove mi porterebbe questo discorso
Difficilissimo intervenire dopo un intervento Giuliette ovviamente che è stato esaustivo scoppiettante e quant'altro io vorrei parlare di qualcosa di più piccolo forse ma non tanto comunque sicuramente più settoriale che mi sembra che oggi sia venuto fuori quell'arma forse non in modo
Preciso
E precisamente
Do per scontato se ne è discusso sino adesso da crisi le possibili soluzioni il dibattito sarei favorevolissimo anch'io a vedere un momento di verifica autentico che porti a dei risultati una conferenza di produzione che ci veda tutti insieme con delle proposte concrete sarebbe sicuramente un'ottima soluzione ma adirata dell'assetto formale che noi vorremmo dare atto informale sostanziale che poi vorremmo dare al servizio pubblico quello un elemento uno tra i tanti che lo caratterizzano rende tale e di cui
Forse non si parla abbastanza e cioè la la capacità progettuale cioè questa voglia di sperimentare di ricercare
Così non immediatamente riconducibile al mercato e comunque non direttamente interna le regole del mercato
La carenza di progettualità del dell'attuale servizio pubblico questo inseguire con una fanno dire sempre più visibile sempre più percepibile il privato a nostro avviso sono uno dei veri scandali di fronte ai quali ci troviamo e qui che un sindacato un sindacato che si chiama confederale dovrebbe incidere dovrebbe sollecitare al cambiamento dovrebbe erra proprio a raccogliere il testimone della sfida progettuale
D'altra parte non è che un sindacato dei lavoratori RAI può proporre così un tavolo ipotetico dell'ideazione così come giustamente impone la prole presenza e diversi tavoli di trattativa
I momenti idee attivamente l'ideazione sono estremamente delicati sono diversificati e sono influenzabili
E tuttavia non c'è un'altra azienda che chiami i propri dipendenti in misura così rilevante a firmare d'ufficio e per contatto lo sottolinea ogni prodotto ogni singola copia del prodotto
Quindi a garantire con il proprio nome che collaudato speriamo con anni d'esperienza la buona qualità di questo prodotto
Ne consegue che da questo momento così oscuro nebulosa e tra l'altro sempre più voluto è demandato il costruito all'esterno dell'azienda al momento ideativo
E invece il momento che fortemente caratterizzato e condiviso in quel prodotto esce e viene trasmesso esista e come un vuoto cioè c'è un'assenza lo spazio oscuro
è uno spazio che presento il sindacato potrebbe contribuire a colmare
Vediamo dove nascono i programmi cioè sono programmi studiati per raggiungere efficacemente un pubblico tre sono stati pensati ed elaborati per raggiungere teso determinate fette di mercato cioè in base ad un'analisi precisa
Si limitano a riflettere la realtà in questo caso quale realtà oppure fanno da traino possibile cambiamento a possibili spinte di cambiamento
Prima che questa crisi diventi irreversibile comunque imponga misure drastiche
Ancor più drastiche di quelle che si sono proposte oggi
Il sindacato chiede di collaborare alla ripresa anche e soprattutto in questo momento il momento di attivo e il momento progettuale
Poniamoci un primo problema
Viviamo una realtà che il forte mutamento sino a qualche qualche anno fa non molti complice senz'altro la televisione
C'era una coincidenza di interessi e oltre di interessi direi proprio di di umori che sembrava omologare il pubblico
Dire che oggi gli italiani sono un po'meno Mugen un po'meno uguali rispetto a prima e si esprime un desiderio può impellente sempre più diffuso fortissimo di affermare la propria differenza
Ed è un'esigenza precisa che viene da diverse fasce della società alla quale i palinsesti come rispondono su rispondono se così mi passate una metafora gastronomica offrendo proprio una realtà frullato
C'è una specie di marmellata colorata più o meno artificialmente dove le differenze sono accuratamente omogeneizzate Errico affezionate e presentate proposte in un prodotto cosiddetto medio un prodotto medio con un mercato medio e che poi generalmente a un medio gradimento
A questo proposito sto per fare un discorso che viene considerato fuori moda perché c'è un po'questa assurda tendenza italiana di considerare superati e risolti i problemi di cui molto si parla per il solo fatto che se ne parla
Ma diciamo consentitemelo esiste anche un ordine di priorità nelle differenze non voglio fare una grattugiato attori a di chi è più sfigato di chi sta più male ma esistendo ovviamente delle se lo vogliamo stabilire un certo ordine una graduatoria
Prima delle differenze che possiamo stabilire tra Napoli e Milano tra Reggio Calabria Trieste per esempio
Esista e quella che in tempi in cui la conflittualità tra i sessi era meno a Cesa o forse più semplicemente la goliardia veniva meno demonizzata veniva esaltata come la differenza per eccellenza
Quindi la differenza femminile
Anche qui potrei riempirvi di dati la cui lettura di risparmio fatta allora
E comunque credo che basti dare un'occhiata c'è una tabella organismo per il quadro organizzativo interno della RAI riportata dal dal libro citatissimo di Bruno Pellegrino
Dove appunto è rappresentato efficacemente schematicamente il quadro dell'organizzazione di vertice di questa azienda perfetto su un'unica donna e qui al televideo una sola
Direi che questo è un dato sufficiente significa senz'altro un top management completamente maschile e significa che le donne che in questa azienda entrano e sono tante perché sono tre mila settecentosessantacinque al momento una una più una meno solo il ventotto virgola tre per cento
Molto spesso hanno un alto livello di scolarizzazione ma non si sa perché o lo si sa anche troppo bene non riescono mai ad arrivare a posizioni chiave
Per usare un'immagine molto bella non mia ma tratta dalla sociologia si scontrano contro il cosiddetto soffitto di cristallo cioè a un certo punto una lastra trasparente che ferma la salita
E quindi c'è un difetto una mancanza nei percorsi di carriera ed è e sono percorsi queste carriere femminili dove sarà discriminazione forte pesante e presente
Teniamone conto pensando a qualunque progetto di riforma direi tra l'altro che si applica per le donne il cosiddetto teorema Falcone così come la Espresso un membro del Consiglio Superiore della Magistratura membro autorevole
Per il teorema per cui c'è uno bravo non si promuove mai continuava avanti tanti incarichi di responsabilità che però non vengono mai riconosciuti formalmente
Quindi a un certo punto magari ma è palese che questa persona è fondamentale nell'ufficio nel ruolo che ricopre eccetera si libera un posto importante di prestigio perfetto a questo punto la persona però non viene promossa perché perché tutti gli atti sono più avanti di lui nella carriera formale
Quindi automaticamente hanno più titoli di luglio
Quindi questo quanto successo alla carriera di Falcone e dico speriamo senza ovviamente gli stessi esiti tragici potrebbe anche essere la stretta andare di molte donne
Comunque questa assenza femminile non riguarda ovviamente solo le donne in quanto lavoratrice interni alla RAI le riguarda ancora di più ed è la cosa che ti uccido dire ci interessa in quanto utenti in quanto profumi Trichet di comunicazione
Questo non è esserci non esserci al momento delle decisioni al momento delle strategie delle assegnazioni dei Budget e così via determina una televisione che di fatto è pensata da uomini per gli uomini
Questo evidentissimo nel privato inattesi in tutto il mondo della televisione privata non tutta devo dire perché altre esperienze che non sono né RAI né Berlusconi hanno presenterà Rizzato
Ore stanno realizzando un'efficacissima esperienza di tipo diverso e non male neanche dal punto di vista i dati d'ascolto
Insomma non ci inganni fatto tra l'altro strumentale che c'è una presenza femminile sempre più diffusa numerosa certe volte chiassosa pensate le radiazioni Boncompagni per esempio che invade il video
E ancora una presenza di facciata di figura non non ancora sei non abbastanza sostanziale
Ci saranno lo strumento di internet per intervenire già fatto già pronto è stato tenuto contrattualmente sancito da una legge la centoventicinque
E la Commissione pari opportunità
Due parole una commissione paritetica azienda sindacato cioè uno di quei gruppi che vengono costituiti perché una conflittualità che particolarmente dispendiosa proprio il punto di vista e le energie venga sottratta alla dimensione complessiva
E ricondotta un piccolo nucleo di persone pecora corda accettato che i risultati ottenuti a questo piccolo gruppo saranno poi riconosciuti dalle parti
Quindi un nucleo così costituito ne parlo non perché mi interessi fa nella descrizione formale tra l'altro di commissioni paritetiche la RAI è sempre stata piena ma quando la loro esistenza non sia solo formale
Direi che è un tipo di gruppo di metodo di lavoro che consente in maniera più agile e più rapida sicuramente funzioni di arbitrato funzioni d'informazione reciproca soluzione di problemi anche coordinamento distanze diverse
Al momento non ci pare che l'azienda e lo devo dire francamente autocriticamente anche il sindacato abbia compreso
Del tutto e sino in fondo l'importanza e la novità di questo tipo di gruppo di commissioni non solo per le donne ma per il tipo di ricaduta positiva che
Potrebbe avere per tutti
Continuiamo questa immaginaria classifica delle differenze dobbiamo parlare delle cosiddette fasce deboli anche qui sto parlando del del soggetto dimenticato cui accennava Giulietti prima
Non è possibile pensare una ristrutturazione del servizio pubblico senza escludere queste fasce escludere tra l'altro il nome di una visione astratta del mercato del mercato radiotelevisivo
Il vero problema è la regista di trovare soluzioni creative cioè soluzioni comunque improntate ad una logica produttiva non riproponiamo l'immagine di un detto dei programmi dell'informazione indetto protetto così da astratte teorizzazioni o culturali o solidaristiche
Non facciamo isole infelici in questo caso no dove convivono lamentandosi tutti insieme donne anziani emarginati via via a scendere di ogni colore insomma veniamo messi sempre insieme anche nella parte sociale dei nostri contratti nostro inventato
Diciamo si parla sempre di un pluralismo riferito all'informazione
Forse dico sarà il caso di cominciare a parlare di un pluralismo anche di linguaggi un pluralismo diffuso alla totalità della programmazione
Insomma non siamo convinti tra l'altro che ci siano delle grandi possibilità espressive anche in tutto ciò che immediatamente non appare come vincente emergente rampante e chi più ne ha ne metta Standa professionalità scusatemi la parola ormai rientrata parolaccia purtroppo
Dico la professionalità di chi lavora nella comunicazione trovare i modi per esprimere efficacemente queste possibilità espressive
E per questo che il sindacato sottolinea il ruolo fondamentale della creatività interno all'azienda
Perché è una capacità capace di resistere se al mercato e alle sue mode in maniera così passiva e totalmente supina forse capace di far nascere nuove tendenze anche nuovi programmi perché non di successo
E vorrei fare una velocissima digressione
Per dire che la creatività e lo è stato detto più volte oggi non è solo la creatività così produttiva e di attiva del programma intesa in questo senso e anche creatività manageriale imprenditoriale mi chiedo per esempio se non fosse valsa la pena per quello che riguarda le orchestre i colori
Di fare un piccolo sforzo di creatività per trovare a queste questo patrimonio che l'azienda a aveva un patrimonio acquisito professionale
Non è la mia minuti sì anzi musulmani ci sono son bravi ci sono
Dicevo interromperlo non ottenne dicevo di trovare un un'utilizzazione diversa economica piuttosto che dismetterle ed è veramente economico averle dismesse lo so lo pongo come domanda
Diciamo che questo discorso della creatività interna dell'interno al all'azienda non non significa che si debbano utilizzare per carità solo gli interni cioè non proponiamo auto archi e creative stiamo tra noi e tra noi produciamo sì diciamo e facciamo il problema non è difendere la professionalità interna contro quella esterna ma è creare un rapporto di crescita interno ed esterno
Tra l'altro secondo noi creativa alla RAI e più aiuterà all'e sterno apportare contributi creativi più è forte e più recedere a contributi dinamici ed effettivi senza bisogno però di vendersi totalmente all'esterno e di svendere all'esterno il proprio patrimonio
E per concludere veniamo alla differenza territoriale soprattutto tra Nord e Sud dati i tempi
Diciamo
O vogliamo dire il decentramento degli anni settanta fondato su basi politiche ideologiche lo vogliamo considerare finito
Lo pongo anche qui come forma dubitativa non è solo assicura comunque sicuramente le Regioni non coincidono più almeno non immediatamente non necessariamente con i rispettivi Consigli regionali
Tuttavia è evidente che non si può rispondere con un accentramento indiscriminato irrazionale che comunque fuori dal momento storico che stiamo vivendo
D'altra parte non possiamo lasciare solo all'informazione presero l'informazione solo a rappresentare realtà diversissime cioè la Sicilia di Sciascia o della Sellerio ridotta al bollettino di cronaca nera
La cultura di Milano a un altro bollettino degli arresti
Alla fine potremmo dire che fare facciamo finire questo decentramento su basi politiche rigido ma rispondiamo con la nascita di autonomia e reali impostate su base di mercato
Anche qui però non pensiamo alla tetra agile di programmi culturali paludati non trasmettitori invendibili una un'altra volta al Ghetto
Un esempio veloci sopra e siamo alla comicità la comicità che nasce sempre perché non può essere mentre cioè non esiste Benigni senza la Toscana Arbore senza Foggia Napoli o Rossi senza minano la comicità non l'asta super partes
Pensiamo a quanto attinge a radici diverse a proprio identificazioni regionali precise non è spendibile non è vendibile la comicità e come la comicità tante altre cose
E quindi in che senso torni su basi mercato avanti chissà produrre inventiamoci modi e intenti cerchiamo di vincere questa scommessa e prendiamo in considerazione
Grandi aree omogenee sul piano economico produttivo e culturale comunque se non sarà il servizio pubblico RAI fornire delle risposte credibili le soluzioni saranno trovate altrove e questo è evidente nei tempi allora non so non so se ci sarà più difesa possibile a quel punto di quale servizio pubblico e come e comunque chiediamo gestì a quel punto ci sarà una RAI ancora di cui discutere e rispetto alla quale porsi il problema
Carlo Macchitella RAI due
Poi Stefano Balassone
Ma l'assone con due
Mi scuso se stamattina non c'era ma neanche una riunione verrete mi ha costretto a rimanere una rivela che praticamente tipica di quelle di questi ultimi giorni cioè riunioni nel corso delle quali si devono tagliare le spese della Rete
Tagli significativi nel senso che la crisi dell'azienda sembra colpire particolarmente le reti
è strana questa azienda che dovrebbe teoricamente avere al centro del proprio sistema le reti e i telegiornali alcuni dati infatti lasciano sconcertati
Su un'azienda di tredici mila trecentoquarantuno dipendenti
Solamente settecentoquindici lavorano nelle reti mille duecentododici nelle testate mentre otto mila duecentoventuno uno più uno meno lavorano nelle sedi regionali e nelle strutture e due mila settecentonovantuno nei supporti centrali
In pratica un ribaltamento rispetto a quello che alcune logiche della televisione imporrebbero
E questo a fronte diciamo così di un'azienda che al momento l'unico segno positivo
Che segnala è il segnale degli ascolti nel senso che i telegiornali Rai nonostante le critiche che da tutte le parti vengono loro rivolti continuano a battere i telegiornali Berlusconi e le reti RAI tutte e tre
Concordemente sopravanzano le reti Fininvest un dato esemplificativo il settembre del novantadue ha visto un aumento del quattro per cento dell'ascolto delle reti RAI
E la prima settimana dell'ottobre un aumento del due per cento
Ecco dunque questo problema che praticamente sembra abbastanza anomalo un'azienda che dovrebbe porre al centro del proprio sistema il canale cioè la Rete il telegiornale e che invece alloca risorse
Sia in termini finanziari che impegna di personale altrove
I supporti che non sono più i supporti delle reti ma le reti che sono praticamente supporti ai supporti per non parlare ovviamente delle sedi regionali che hanno un meccanismo diciamo così da pretura per carità le preture vanno benissimo le prefetture forse ancora meglio
A una condizione che si sappia che non sono remunerative in termini aziendali
Perché io ho voluto iniziare in questo questo in questa maniera questo mio breve intervento
Perché come è emerso dai discorsi che facevamo nel che che abbiamo scovato qui nel pomeriggio il problema della RAI e quello di una riforma Ventura una riforma che farà Parlamento governo partiti al momento questa riforma non c'è il problema è che la RAI deve arrivare il viva a questa riforma
E l'unica possibilità che la RAI gli alti arrivare viva questa riforma
E avviare fin da adesso una reale modifica del proprio funzionamento interno una sorta di autoriforma che comunque ponga al centro di questa autoriforma il meccanismo produttivo delle reti e delle testate
Se questo non viene effettuato io credo che difficilmente al momento in cui si daranno le carte nuovamente cioè che ci saranno veramente
Sarà la riforma del sistema la RAI sarà un interlocutore valido del sistema politico dei partiti del Parlamento per ottenere una riforma funzionale
Ho sentito parlare l'intervento di primarie prevale la creatività e e queste infatti il problema reale
Il management aziendale deve riuscire a scoprire nuovamente la creatività
Si diceva giustamente della dell'assurdo di chiudere semplicemente le orchestre i cori probabilmente un management che abbia un minimo di creatività avrebbe potuto pensare di legare le orchestre e i cori
A delle realtà locali far pagare il Banco di Napoli ad esempio al Banco di Napoli l'Orchestra Scarlatti tanto per dirne qualcuna
Il problema reale in cui noi viviamo giornalmente nella quotidianità delle reti è quella che noi dobbiamo praticamente quotidianamente superare decine centinaia di ostacoli che la struttura pensata non per un'azienda
Inserita nel mercato per un'azienda che deve produrre programmare ma per un'azienda che ha praticamente dei referenti che non sono nell'utenza nell'ascolto ma appunto il sistema politico
E quindi la difficoltà di arrivare a produrre a programmare in questa chiave esemplare quello che sta accadendo nell'ultimo periodo la crisi economica dell'azienda non si significano tagli indiscriminati
In particolar modo che Coppi colpiscono quindi particolarmente i settori delle reti e delle testate
Se il canone la pubblicità vengono pagati all'azienda RAI in quanto fornitrice di prodotti il canone e la pubblicità sono funzionali e quantitativamente anche rispetto alla e quantitativamente congrui se il la programmazione e la produzione dell'azienda RAI eh
In grado di rispondere alle esigenze di quello che l'utenza dell'ascolto chiede
Noi dobbiamo in questo periodo in attesa della riforma di una riforma di cui al momento è difficile capire la perimetrazione è difficile capire se la riforma seguirà le indicazioni di cui si discute in questo momento ne sui sui giornali o su alcuni libri o se pure sibila dei dei fenomeni completamente autonomica
La ogni qui in questo momento la velocità in tale che è difficile pensare che cosa potrà accadere da qui a sei mesi e certo che il destino dei tredici mila dipendenti della RAI della RAI come azienda e legato a come in questi mesi
La
Il consiglio d'amministrazione la direzione generale
Il management aziendale sarà in grado di governarlo avendo quindi come punto di riferimento il problema della produzione il problema della programmazione
Ritengo che sia abbastanza preoccupante comunque che nel frattempo si assistono episodi
Anomalia tipici vengono create strutture per gli italiani all'estero e nel frattempo si taglia sui Budget delle reti si impedisce di programmare di produrre di acquistare continuano cioè le vecchie logiche dell'azienda nemmeno non solo e non tanto ministero ma espressione di un sistema politico che tra parentesi non c'è ormai più
Allora
Ecco che quello che rimane
Il Consiglio imitazioni inteso nel senso che
Inutili i consiglieri rimasti del di quelli che sono partiti molti anni fa che nel frattempo alcuni segretari senatori sono non certo i sopravvissuti
Dovranno secondo me hanno un compito storico inattesa inattesa che arrivi la riforma e potrebbe arrivare anche fra molti mesi garantire la sopravvivenza al meglio di questa azienda garantire la sopravvivenza meglio vuol dire garantire le reti e i canali potremmo dobbiamo contestualmente discute sulla qualità l'imparzialità il pluralismo più tutto quello che è il problema del contenuto e su questo
Credo che
Tutto il dibattito è aperto come si sarebbe detto un tempo masse nel frattempo noi non salviamo il meccanismo Rete e e telegiornale se non saldiamo il canale
Temo che fra qualche mese potremo discutere di un'azienda che si chiamava la RAI del fatto che probabilmente i suoi leader i suoi telegiornali erano imparziali non pazze
Erano parziali non imparziali che le reti trasmettevano troppo in acquisto e poco in produzione interno in appalto cioè come di una storia non di una cronaca
Ecco che qui da questo punto di vista scatta la necessità di un accordo fra tutte le componenti di questa azienda sindacati
La Dry giornalisti cioè è giusto criticare è giusto io credo anche sottolineare gli aspetti negativi ma in questo momento credo che sia valido il principio del primum vivere cioè questa azienda rischia la dissoluzione reale ma non è un problema di CEI
E non non non credo che lo vediamo giorno per giorno cercando di leggere la l'assalto dei privati della il meccanico Prodi come il disfacimento di un di un'azienda che non è in grado di capire che cosa sta facendo cioè di dove sta andando se noi siamo un'azienda televisiva dobbiamo mettere al primo posto nel nostro interesse il fare televisione
Dobbiamo ribaltare cioè queste logiche che c'hanno
Accompagnato fino ad oggi leggevo all'inizio quelle cifre nessuno di voi ovviamente chiede di ribaltabile in ventiquattro minuti
L'unica cosa che io però noto è questa che se alle reti viene chiesto l'aiuto di un assistente ai programmi forse lo otteniamo dopo sei mesi di defatiganti trattative e comunque deve esserci la sostituzione
Talvolta girovagando per alcuni corridoi dell'azienda io vedo delle persone che se sicuramente gli viene un colpo alle tre del pomeriggio
Le ritrovano il giorno dopo ecco forse su questo bisogna ragionarci se vogliamo salvare i tredici mila centoquarantuno dipendenti trecentoquarantuno dipendenti vanno a fare in modo che tutti la Bonino e tutti vengano integrati ma ponendo al centro ovviamente del meccanismo televisivo quelle che sono i centri produttivi e di programmazione grazie se
Stepanova Tassone che è responsabile della pianificazione RAI tre successivamente
Bruno Pellegrino
Adesso io fossi una persona seria ripetere parola per parola l'intervento di Carlo Macchitella che mi sembra quello da tenere maggiormente a mente il però
E comunque lo condivido pienamente e il perché il primo vivere Colussi richiamata
Il mai come adesso si si presenta come un problema da risolvere davanti davanti a tutti quanti noi
Non sono del tutto sicuro che il
Questo consiglio d'amministrazione
Come dire abbia in sé la forza di affrontare un compito di siffatta portarci a un compito immediato di siffatta portata cioè garantire il la tenuta di mercato la tenuta di tra viale
Dell'azienda
Governare le risorse in maniera che non si sfasci il corpo aziendale
E presentarsi quindi con un corpo non sfibrato alla di organizzazione del sistema che comunque verrà non ne sono sicuro perché il mi sembra che i principali atti gestionali
Dalla del del top aziendale
Degli ultimi mesi siano stati piuttosto debitori di una cultura o di un mondo di un senso comune relativamente a fare televisione e al e al fare azienda che sono ai assolutamente in collisione diretta con le prime elementari diciamo regole a cui d'ora in poi dovrebbero attenersi
Qualcuno ha già citato come dire la gestione disastrosa della cosiddetta pax televisiva io non so se ci sia mai stato un patto di pax televisiva duo letto sul giornali naturalmente nessuno è venuto a raccontarmi allo io ho assistito piuttosto a una resa
In cui il non posso supporre per per insipienza oso sperare per calcolo
Sono stati abbandonati alla a quell'altra parte del sistema partitico televisivo che è chiamato Fininvest
Il alcuni degli elementi più sostanziosi ai fini del consolidamento del mercato
Mi riferisco lo sport a una quantità di altre cose
Il mi riferisco poi al a questa come dire alla preoccupante come dire rianimazione del cadavere della tv pedagogica
Che
Come dire un po'è un po'di mesi che il come dire che ha ripreso in qualche maniera fiato sulle gazzette sui giornali il i discorsi riconoscete sono quelli secondo cui il la televisione come dire deve deve deve cercare di essere un po'più quella che viene deciso dal di fuori che debba essere non può e non e di identificarsi un po'meno o o o molto meno con le strade che essa stessa trova nel praticare il suo rapporto col pubblico
Quindi il io credo che sia come dire una gran cagnara un po'nel vuoto che attualmente sta occupando i giornali perché ci stanno
Come dire anche molti interessi da parte di settori gli interessi di lobby ormai si dice no di in questo momento di attaccare sulla RAI sulla televisione
Però è molto grave che dall'interno stesso della Zener qualche maniera si dia credito anziché svillaneggiato né il come dire la riproposta di una visione integralisti do pedagogica non mi ricordo chi la già richiamata in qualche intervento prima mi pare Giulietti
Che insomma che che che coglie che coglie vari pretesti i segretari dei partiti mi pare che su questo farebbero bene a tacere perché il le le loro dichiarazioni appaiono come altrettante minacce anche anche segretari più nuovi dei partiti comunque denunciano una estraneità seconda cosa più grave e non credo questo intanto malvagi io credo che la cosa mi preoccupa e che si viene in evidenza una estremità proprio culturale col sistema della comunicazione con la dinamica della comunicazione
Il sono di un altro mondo
Il problema è qual è allora che noi abbiamo fra i tanti e che il il nostro il sistema politico istituzionale che governa il sistema perché vi sono in Italia invece presuppone una sostanziale omogeneità tra il livello del sistema politico diciannove fare la televisione
Cerco di spiegarmi e il e volevo anche fare qualche notazione sulla diciamo sul sul sul taglio politico un po'della relazione che ho potuto leggere
Tre il CREL così prima di intervenire
Non non quella che stiamo vivendo non è la degenerazione di un sistema politico ma la fine di un sistema politico
Allora cos'era questo sì cose il sistema politico che sta finendo e stiamo politico che sta finendo è sostanzialmente quello che rappresenterei geometricamente o metricamente con un sistema di cerchi concentrici
Dove piuttosto che una destra una sinistra somala topografia chiamatelo come volete voi
Esiste un un centro e poi un centro e una periferia uno stare più o meno vicini al centro del sistema infatti non a caso in un sistema politico fondato su una centralità
Strutturale di di un partito garantita abbiamo poi appreso un po'meglio questi ultimi anni da un sistema elettorale al sommo genio tutto quanto il resto
Ora
Questo sistema politico a ha generato dalla sua testa come appunto quel tale genero la figlia andare dal ginocchio la un'idea di servizio pubblica anzi ha generato l'idea
Di servizio pubblico televisivo
Cioè il servizio pubblico televisivo nei quarant'anni cinquant'anni di questo dopoguerra
è stato non un corpo di diciamo prescrizioni operative o contenutistiche fosse così come dire mi misure dei sulle prescrizioni medesime
Non riesco a trovarla da nessuna parte
Tranne che in luoghi irrituali quali gli interventi di questo quello a qualche convegno sul intitolato al funzioni del servizio pubblico però io non ho trovato luoghi legislativi dottrina o altro dove ci sia una come dire una reale un reale misurarsi con i possibili contenuti di un servizio pubblico
Allora devo dedurre siccome poi in realtà un'azienda pubblica l'abbiamo avuta una cosa chiamata servizio pubblico esistita una storia di un servizio pubblico se vado a percorrere indietro questa storia vedo che è stata molte cose diverse
Cioè è stata la storia di servizio pubblico inteso come diciamo lo vi ricordate il monopolio con la centralità democristiana da un lato ma poi diciamo era quello che aveva come bandiera l'obiettività l'obiettività che personalmente ritenevo parziale ma insomma era l'obiettività nel senso che qui siamo al centro e da noi
Si misurano le distanze dalla norma
E qui la vicenda termina con la fine degli anni sessanta può e abbiamo il il servizio pubblico della invece al contrario delle cosiddette parzialità contrapposte
Organizzate strutturalmente all'interno della RAI può abbiamo una terza fase ancora il servizio pubblico come struttura di contenimento nel crescere una televisione privata e infine abbiamo esattamente il contrario di questo e cioè il servizio pubblico come come dire equilibratore un po'come dire a compare di un sistema del così detto appunto quello che richiamavo della pax per allora se il servizio pubblico è stato posso dire credo legittimamente tutto il contrario di tutto
Vuol dire che non è stato un preciso contenuto programmatico ma una facoltà
O cioè o una potestà se volete cioè la facoltà o la potestà del sistema politico istituzionale se volete i partiti però mi son pure stancato di operare questa parola con una parolaccia no quindi del sistema politico istituzionale di o la velleità se volete ancora di virgolette fare chiuse le virgolette la TV cioè di determinarne i contenuti a seconda delle dei momenti e delle circostanze
Quindi il servizio pubblico uno strumento come dire strumentalmente esistente ma programmaticamente vuoto nel senso che il vuoto programmatico
Veniva riempito volta a volta da da da che cosa beh da dinamiche da e la formazione di volontà che originavano dal sistema politico stesso
Adesso ma non è che dico questo di come dire scandalizzano domi anzi quando Silla si mette in retrospettiva storica le cose sembrano anche come dire meno in canna in lite de rispetto a quando c'eravamo dentro però una cosa un dubbio radicale mi viene a questo punto il questo servizio pubblico e figlio diretto consustanziale di appunto di quel sistema politico basato sulla centralità sono quello di Somma la democrazia consociativa
Cosa può avere a che spartire comunque una cosa di questo genere con la democrazia dell'alternanza
Cioè il se il se la cosa da cui quel servizio pubblico nelle sue differenti fasi generava si spacca
No il dove dove dove lo vogliamo attaccare questo
Questo servizio pubblico dovremmo a questo punto non ci resterebbe altro che andare perché visto che non lo possiamo più attaccare a una parte precisa del sistema politico o al sistema politico stesso
E dovremmo attaccarlo a dei principi beh io sono sempre in ansiosa attesa di conoscere il fa come dire un'esposizione
è chiara e persuasiva
Dei così detti principi identificati
Del servizio pubblico non mi ci misuro perché non ci credo non credo che esistano credo che il il il lunedì il principio alta il il principio di interesse pubblico a cui deve rispondere la un sistema televisivo e quello di non mangiarsi sistema politico
Questo non per quanto giri intorno non riesco a rintracciare altro elemento l'interesse
Di interesse pubblico
Cioè ci deve essere una situazione di pura verità e di concorrenza questa è l'unica garanzia che io riesco a rintracciare che il sistema politico posso debba dare al che sistema televisivo deposte debba dare al sistema politico e in in relazione a questa necessità c'è il dovere del sistema politico di regolare il sistema televisivo rompendo le situazioni di monopolio istituendo una situazione di effettiva di effettiva concorrenza
Il
Se così non se così non fosse il è chiaro che il ecco naturalmente si possono immaginare tutti io do per scontato che a questo punto che si vada verso una democrazia dell'alternanza lo do per scontato solo perché così tanti lo dicono
E personalmente lo desidero molto ma così molti lo dicono però mi è del tutto chiaro
Che il ci si c'è sotto sotto cominciano a essere un po'tanti quelli che vogliono la democrazia dell'alternanza c'è sotto sotto è ancor più emergerà
In in seguito una diciamo una un'opzione più trasformisti che è una più innovativa sotto questo aspetto
Potremmo avere spacciata come democrazie odierne agli annosi minuti anzi arriva anche una sorta di democrazia consociativa allargata insomma e allora il risultato di questa cosa qua sarebbe un consiglio d'amministrazione magari rinnovato magari chiamato comitato dei garanti magari chiamatelo come vi pare
No in cui diciamo sei del primo corno di soluzioni de delle due soluzioni possibili a cui accennava Giulietti quello di una maggior consociativi Zazie on eccetera
Beh c'è l'altra strada che invece allora lascia aperto davanti a tutti noi e vado concludendo il un problema a da cui davanti al quale non ce la possiamo cavare
Come dire con dei dover essere allora se individuiamo che il il problema sta nel rapporto col sistema politico
No e che da lì discende la mancanza di soggettività del sistema televisivo in quanto tale eccetera beh allora ne dobbiamo essere molto persuasivi nel dire con cosa sostituiamo il radicamento
Ed su su cosa radi chiamo ex novo il sistema televisivo perché se lo togliamo dall'essere impiccato alle istituzioni che vedo però pure dire da che parte o poggiante
E come allora e naturalmente non credo che i luoghi siano molti o lo tieni impiccato alle istituzioni allo Poggi nel mercato
Ma questo però apre non delle soluzioni come dire unilaterali di ho privatizzato privatizza e di privatizzare mi raccomando non prove non privatizziamo che più o meno il dialogo
Che abbiamo sentito fare ultimamente ma e il noi dobbiamo trovare degli strumenti pre molto precisi e persuasivi per investire in maniera ordinate questo è un dovere a questo punto del dello Stato organizzare questo
Trapasso investire in maniera organizzata nella realtà di mercato il patrimonio professionale l'avviamento editoriale il know how tecnico che oggi era chiuso sotto la sigla della RAI ma abbiamo questo problema qui
Perché è l'unica strada del attraverso cui davvero riusciamo a creare nello stesso tempo situazioni di concorrenza e il come dire e la non dispersione di quelli di buono che è molto a mio parere che c'è nella nella nella nell'esperienza compiuta dalla con tutte le sue distorsioni da servizio pubblico in Italia
Ricordo soltanto perché così chiudo perché non vorrei il il soltanto per sottolineare diciamo l'urgenza di quel che dico e magari per sfidare più fortemente ancora
Il chi volesse misurarsi con la con i contenuti del servizio pubblico che se non ho capito male al al convegno di Firenze il presidente Corasaniti
No ha concluso il suo intervento la Corte costituzionale ha concluso il suo intervento con questa battuta ce n'erano molti presenti quindi potranno correggere se lo vorranno
Ma se ci fosse una situazione di concorrenza la eventuale assenza ad un'azienda pubblica non costituirebbe alcun vulnus all'interesse pubblico di cui all'articolo ventuno né su cui non mi ricordo insomma in sostanza non c'è nulla nel nel corpo di leggi e che determini la necessità di per sé necessariamente dell'esistenza di un'azienda pubblica allora a questo punto il dato che il mio alla mia Radice era puramente storica ripeto per sintetizzare il senso del mio intervento
è siamo tutti i oltre che come dire a sopravvivere nelle nell'immediato ebbene chi misurati il sfidati a misurarci sulla sul luogo del nostro nuovo radicamento ma deve essere nuovo non può essere un sistema politico che diventa improvvisamente virtuoso deve essere proprio un altro
Un altro radicamento individuare nelle forme e che non sono che il punto non sono né banali del tipo lo vendo la Fia trovando questo venda quell'altro
Ma richiedono per l'appunto quella creatività che qualcuno richiamava prima così dalla cattività come dire controllata che non spinga fino a immaginarsi sistemi scompiglio che reati però del tipo cioè se come bisogna partire dalla dal patrimonio RAI per qual è con gli avviamenti editoriali per quali sono non immaginarsi mondi eventuali in cui come soldatini delle battaglie rito storici dispongono il pezzi di regioni pezzi di di questo pezzo di quell'altro come se un'azienda non fosse un corpo vivo con una storia coloro con un con una sua socialità personalità e potesse essere come dire sbaragliato
In presepi al piacere di chi li li progetta grazie
Carola Bruno Pellegrino che
Come sapete è stato consigliere d'amministrazione della RAI
E anche pubblicato un progetto di ampio respiro di riforma della Rai stesse che sotto i riflettori dell'attenzione politica chi si ispira così qualcheduno sostenuto anche al sistema delle pratiche tredici al sistema americano non so se questo sia vero comunque Bruno pensa che
In qualche modo se è meglio che te intervenire solo ecco proposte
Più della RAI che del mio progetto in quanto tale perché imbarazzante quando cosa
Che si fanno anche se voglio premettere che questo lavoro credo
Insomma quello dedicato alcuni mesi di questa tarda primavera diciamo è un lavoro fatto con spirito di servizio perché non so se con qualche preveggenza ho immaginato che questo autunno questo settembre ottobre sarebbe diciamo Stato un passaggio in qualche modo molto importante e per certi versi decisivi per il futuro della RAI del servizio pubblico
Proprio a immaginato diciamo di fare uscire proprio questo mio contributo in queste in queste settimane ma mi sarei aspettato di collocarlo in un panorama di dibattito di riflessione
Per qualche verso un po'più organico
L'andamento della discussione a me sembra molto pericoloso per certi vecchi s'convitti Erato come si dice
Privo di di di presupposti privi di di un orizzonte progettuale necessaria io ricordo ed Adamo che cosa fu diciamo nel bene e nel male diciamo il fermento
Delle regioni poi delle forze politiche dei costituzionalisti intorno alla alla legge di riforma del settantacinque
Se dovessi leggere diciamo le prospettive dell'azienda attraverso il giornale di Trieste saputo pervenuta
è di questi giorni devo dire che penso non molto impressionata insomma conduttori televisivi
Litigi redazionali annunci di privatizzazioni di reti su tutto un po'molto molto casualmente senza nessuna premesse e senza nessun quadro di riferimento organico io invece ho cercato di risolve una sorta di giallo partendo da una serie di indizi di problemi di preoccupazione che vedo vedevo penso rimarranno per qualche tempo ancora
Di fronte ai nostri occhi per dare una risposta sensata al che fare della RAI
Naturalmente premetto anche che il mio una specie di atto d'amore verso verso l'azienda perché altrimenti avrei dedicato a questo tempo ad alto
Noi abbiamo in ordine una serie di problemi che vanno visti contestualmente è in modo sistematico il primo problema che diciamo fa capolino almeno dalla dall'ottantanove dalla caduta del muro di Berlino il vento
Dell'est la crisi del sistema dei partiti il modello tradizionale di interventismo dei partiti nel servizio pubblico nell'azienda e dice che i partiti devono arretrare
Questo è una filosofia positiva tutti concordano che dopo le monocolore la bipartizione la tripartizione la consociazione annotazione la tentazione bisogna fare un passo indietro un passo laterale però nessuno indica un percorso credibile e realistico invece questa è una risposta che va data su come cioè creare delle dei filtri delle de degli stacchi fra il momento partitico politico istituzionale
L'azienda quindi questa è una prima questione
La seconda questione come una volta affermato questo questo principio regolare i rapporti fra parlamento e governo con il sistema RAI queste un problema in questi giorni sento per esempio
Da dai compagni e amici del PDS avanzare l'idea di questo comitato non che io sia diciamo pregiudizialmente contraria ma questo non risolve perché sostituire un consiglio di amministrazione
Un comitato un po'più ristretta anche se nominato con meccanismi diversi e non mi pare che rimuova diciamo la questione che sta al in una logica di ripensamento di tutte le leggi che sono decadute
Dalla dalla legge centotré a quella Berlusconi e per certi versi anzi abbondantemente anche della della legge Mammì quindi è un problema politico un problema di assetto istituzionale secondo me è un problema di assetto societario su cui poco si riflette nel senso che dopo la privatizzazione dell'IRI
E sapere che cosa è la RAI in rapporto all'IRI o in quanto tale è non è un problema di secondaria importanza
Non sono prima introduceva un tema che anche me sembra importante su cui varrebbe la pena di riflettere adeguatamente si dice che la RAI è un ircocervo in parte del servizio pubblico in parte impresa
Può rimanere così
Un determinato diciamo con con delle commistioni che molto spesso non si sa bene quando fa il servizio pubblico e quando fa l'impresa come perché opera da servizio eccome perché opera d'impresa io penso che questo non possa durare
E penso che noi diciamo dopo il la nascita e lo sviluppo di un sistema misto pubblico-privato dovremmo in qualche moto
Se vogliamo come dire ricaricare di significato e di funzioni di servizio affidargli nuove emissioni
Io penso che le nuove emissioni non possono essere quelle che ormai diciamo confondono la RAI con i privati in gioco di mercato lei citologico no e e soprattutto in un confronto sull'audience penso che nuove grandi funzioni se diciamo la lei si assume una responsabilità di tipo generale nazionale possono essere pensata alcune dinamiche di fondo per esempio locale
Internazionale
Sviluppo tecnologico pensato non solo per la RAI che pure dovrà fare questo salto a questo passaggio epocale dalle tecnologie debole alle tecnologie forte ma non farlo solo per sé ma farlo per l'intero sistema perché poiché questa guerra dei poveri cesserà prima o poi cioè questa guerra sulle onde persiane a chi conquista il canale nazionale quando diciamo si si capisce che la tendenza attraverso proprio lo sviluppo delle tecnologie sarà di un modo diverso di ideare produrre distribuire e consumare televisione nei prossimi anni questo è un è un è una missione di servizio pubblico secondo me chi traghetterà
Non per opportunità economiche colte qua e là in giro per l'Europa del mondo il sistema è tale in un contesto internazionale chi sistematizzata
La presenza diciamo regionale in uno scenario di comunicazione che sempre più locale sempre più planetarie come il mega trends per anni hanno segnalato
Quindi separare servizio pubblico ex vuol dire diciamo decidere bene anche quali sono le dinamiche d'impresa
Colleghe comma amici del Consiglio questo è un punto sul quale diciamo ci siamo interrogati tante volte ci siamo per certi versi anche divisi abbiamo però anche trovato un punto d'intesa io sostengo da anni che mi sembra assolutamente improprio e sbagliato pensare alla dinamica dei prodotti e dei mercati
Facendoli girare intorno all'ombelico delle esigenze delle di programmazione delle reti e delle testate
è un errore strutturale pericoloso che fa lievitare i costi
Non Dan nessuna chance né alla RAI né al sistema Italia tanto è che noi proprio nella fiction nel cinema nell'educational siamo assolutamente dipendenti dei mercati internazionali ma per un vizio strutturale però per una concezione di fondo per quella commistione per quelli che il coacervo che è diventato nel tempo un fatto assolutamente innaturale fra funzioni di servizio e funzione
D'impresa
Il processo tecnologico già detto insomma
Queste è un nodo che la RAI deve sciogliere perché la RAI di tutto di più nel senso che mano mano che si danno e si è andata avanti nel tempo si è passato dalla svolge le sue funzioni semplici di servizio a funzioni d'impresa e poi nascevano e si sviluppano tecnologie ma la RAI non si tirava indietro no dicendo ogni volta che nasceva una tecnologia nuova noi ci siamo
Però sono le nozze con i fichi secchi sono tentativi molto molte volte generose che segnalavano un'intelligenza un guizzo una Masciali sulla possibilità però non sono mai andate fino in fondo ma per forza
Se si esamina e questo è un altro punto decisivo su cui noi dovremmo riflettere se vogliamo trovare delle soluzioni razionali al problema RAI
Ma la questione delle risorse la questione delle risorse è una questione che non può essere affrontata sempre con la chiave dato ci ha un po'di canoni in più legittimare chiesta
Sarà compatibile dico con il quadro economico pubblico di di questi anni dateci un po'di pubblicità in più forse un po'in più ha probabilmente all'interno di più ci sarà un discorso di meccanismi di aggiustamenti no meno spot più più più risorse ma fin dove sta ci si può spingere mi pare diciamo non molto in là perché nel momento in cui ci si spinge Montella all'obiezione allora se tu stai sul mercato rinuncia al Canone è evidente
E se si va su questa strada e questa è un'altra polemica che abbiamo fatto tante volte è inevitabile che no la RAI crolla ma crolla il sistema perché il due mila e cinquecento miliardi
Tolti di mezzo dal sistema pubblico fa crollare tutto il sistema perché recuperare attraverso i meccanismi pubblicitario due mila cinquecento miliardi a me sembra una cosa che non esiste quindi licenziamenti in massa
Una ristrutturazione con si può fare però bisogna sapere le ripercussioni
In più quando sento in questi giorni le diverse proposte di soluzione parziale si dice il Comitato benissimo
Ma Livi
La ricapitalizzazione chi la fa
E possibile non ricapitalizzare l'azienda e possibile che la RAI per esempio a debba giocare solo con i mezzi propri rimanendo il coacervo sistema
Servizio pubblico impresa
Oppure le risorse canone pubblicità non debbano essere indirizzata verso l'attività diciamo di reti e testate e invece per l'attività produttiva non si debba fare come io propongo nel mio schema
Un bagno di mercato ma questo non è la privatizzazione selvaggia non è diamo una rete a a chi la diamo
Perché come si prenderanno anche la sede di Cosenza quanto personale si pente mi sembrano sortite per la verità un po'irrazionale in più io penso che il gesto generoso che noi tutti quanti dovremmo compiere partire dal dato di fatto che per quante nefandezze si possano dire su questa azienda questa è un'azienda che ha un patrimonio
Perso di personale umano tecnico-professionale di straordinaria rilevanza
Che va diciamo tolto dal dalle secche burocratiche in cui le contraddizione
Diciamo le dinamiche gestionali la cacciata in questi anni così dicasi pure
Per questo decentramento che è stato una stagione forse semi felice di questa azienda ma oggi così come organizzato e strutturato e inevitabilmente da considerarsi una grandissima palle al piede e invece in una dinamica in una logica di ripensamento complessivo può essere un'opportunità
Penso al alla questione della memoria che è un pezzo della della mia proposta insomma la RAI l'abbiamo visto no per meccanismi fiscali per meccanismi contabili c'è tutto una parte per la sua storia audiovisiva che a valore zero
Adesso non più nel senso che ci sono appetiti Esterni e tentativi editoriali interni di utilizzare una parte di questo patrimonio ma non mi pare che sia stato fatto uno sforzo di piena valorizzazione di questo attacco
Penso al patrimonio immobiliare certa almeno possiamo consente il considerare il patrimonio immobiliare della RAI come una l'argenteria di famiglia che in caso di difficoltà ne vendiamo un pezzo penso che all'interno di un disegno di riorganizzazione del sistema RAI si possano dismettere alcune cose a razionalizzare altre acquisire altre mai in una logica dinamiche sapendo che il patrimonio aziendale se valutato realisticamente molto di più di quello che i libri contabili dichiaro e la stessa questione riguarda il problema del potenziale tecnico tecnologico pur nella sua arretratezza per questo che io diciamo ho avanzato questa idea di diciamo di partire dalla testa della questione per cercare di trovare un un una risposta organica a un po'tutti questi quesiti secondo una logica frontista del giallo fedele se riuscivamo a comporre questo questo mosaico e trovare il colpevole
La mia idea e che la soluzione più razionale che si possa dotare è una soluzione che che lei subito un'intercapedine fa il Parlamento la gestione aziendale
E questo io penso mi pare che si faccia strada questa ipotesi non può che essere l'idea di una fondazione istituita dal ministero del Tesoro
Con un consiglio autorevole rappresentativo
Eletto dal Parlamento a questa fondazione la mia proposta si conferiscono le azioni che oggi sono di proprietà dell'IRI quindi Lili scompare diciamo dalla circolazione anche perché
Nonostante tutto le sue richieste di autorevole iniziamo a fare queste a fare quello è stato un padre non generoso
Un padre un generoso che diciamo per una serie di meccanismi di quindi placcaggio reciproco fra politica ménage menta i meno agilmente RAI alla fine si è creato un un diciamo un circuito non virtuoso
La Fondazione con il patrimonio Bellini e più con il patrimonio dell'ente autonomia gestore cinema che non so se ci sono qui amici che si occupa di questa questione a me pare che dopo la fine delle partecipazioni statali e questo è un popolo che va sciolto all'interno di un polo audiovisivo più complesse non è possibile avere una finanziaria
No con tre società operative è una finanziaria che dovrebbe campare con i fondi di rotazione dati dalle partecipazioni statali che non ci son più quindi non ci sono più i fondi votazione l'unica cosa che fa campa con le commesse che il ministero dello del Turismo e Spettacolo danni e sembra veramente avendo invece un grande patrimonio sia di immagine Cinecittà che vi strutture di professionalità e anche di memoria dell'Istituto Luce quindi questi conferimenti alla Fondazione la Fondazione dà vita a una holding mio schema che diciamo un giorno dopo
Diciamo la sua fondazione fa un aumento di capitale allora si dice i partiti no ma anche i grandi gruppi industriali che non possono diciamo con quattro soldi prendersi un grande gruppo Complesso come la RAI allora il suggerimento che mi son permesso di dare è di un aumento di capitale sottoscritto alcun tipo capitale diffuso tipo public company a sottoscritto sto aumento di capitale per in quanto al quarantanove per cento dagli utenti
Dai dipendenti come un assegno di no di integrazione di reciproca
Fiducia e anche dalla SIAE cioè degli autori dal corpo diciamo di quelli che poi la televisione in qualche modo insieme la fanno che già sono azionisti
Anche se di un infinitesima minoranza del sistema quindi la testa del sistema è un filtro politico da una parte un filtro societario per i grandi gruppi dall'alto
Il cinquantuno per cento nel mio schema e pensato per potere preservare la funzione di servizio pubblico che pure all'interno della holding c'è
E la holding consentirebbe di dividere bene le dinamiche di servizio preservando né il controllo societario sia per la società che io propongo per la televisione quella per la radio al cento per cento
In modo che lì non ci sono controlli stretti di mercato naturalmente la mia proposta si va oltre io sostengo che le emissioni delle reti sia radiofoniche e televisive debba essere diversa
Una missione più nazionale la missione più federale locale una missione più internazionale per la radiofonia
Lì come un Doni
Se appassionato per anni a questo tema cioè non non può essere la la radiofonia la sorella povera dalla televisione deve avere delle missioni diverse ognuno usi con José servizio insomma l'abbiamo
Descritto tante volte
Tutto ciò che sta al di fuori diciamo delle reti depurati dall'attività produttiva pesante perché quella non può stare nelle nelle nelle nei canali perché dice bisogni produzione leggere programmazione messe in onda
Tutto ciò che sta fuori da questo devo alzarmi finire in società che abbiano dinamiche d'impresa allora io dico una società italiana di telediffusione perché perché si costruisca insieme un grande polo
Può partire dalla RAI ma dove la RAI può finire assolutamente minoranza con banche grandi gruppi industriali ex pubblici
Privati per costruire un network di etere cavo satellite in condizione di farci fare non solo come RAI ma come sistema nel suo complesso un salto tecnologico che è diventato ormai dispensa una società italiana largo per aiutare chiediamo solo ancora due minuti semmai ho finito solo una società italiana della dell'audiovisivo che funzioni come una majors che pensa prodotto che pensa al mercato non solo per la RAI ma per il sistema Italia persiste Momo
Quando si decide di fare un film
Lo si deve si decide di fare quel film per quel mercato può darsi che non funzioni questa volta ne funziona travolta però c'è un'idea industriale dietro il cinema anche quando è un cinema d'arte
Ciò che non è possibile fare un film da venti miliardi che non hanno nessun riscontro sul mercato del pensatoio apporto alle esigenze culturali di una Rete che poi gli fa fare un paio di passaggi e quanto costa quel cioè è assolutamente con tutto il mercato education assolutamente fuori da da da ogni controllo con tutto il mercato dell'homevideo assolutamente fuori da ogni controllo con dei tentativi degli exploit però assolutamente inadeguato
In più io propongo altre tre società ma se ne possono aggiungere altri sono sono indicative insomma di una tendenza che riguarda la Società italiana degli archivi quindi una valida ed intelligente che stia sul mercato una società immobiliare la società pubblicitaria che tenga conto delle nuove dinamiche di mercato sia in chiave locale che in chiave internazionale e tutte queste cinque società non quella per la televisione non quella per la RAI
Consentirebbero alla all'azienda di respirare acquisendo
Culture d'impresa e capitali freschi e dinamiche di e un bagno di mercato perché questo poi è il problema allora
Io diciamo riassumo in una parola sola mi sono permesso diciamo di studiare o un modello che diciamo non distrugga la RAI che valorizzi pienamente le sue potenzialità che diciamo circoscriva le sue funzioni di servizio pubbliche le riqualifica ma al tempo stesso gli faccia fare questo bagno di impresa e di mercato che è assolutamente indispensabile
è una proposta non dis non distruttiva è una proposta a mio modo di vedere realistica penso che su questo ci si potrebbe trovare un'intesa fra le maggiori e più responsabili forze politiche parlamentari che tutte dichiarano di voler fare un passo indietro il governo per arrivare in tempi rapidi anziché cercare delle scorciatoie a una sorta di decreto concertato che partendo proprio dalla fondazione e dalla holding cominci a mettere in moto un processo virtuoso anziché diciamo attardarsi suo exploit che poi rischiano di collassare l'azienda perché il quadro
Che Macchitella ho sentito non ho sentito gli altri interventi faceva è estremamente preoccupante il livello di indebitamento il fatto che tutto poi rimane come prima questa conflittualità irrazionale distruttiva che si è accesa dentro e intorno all'azienda io lo trovo estremamente pericoloso quindi il mio invito a un gesto comune di buona volontà per salvare un'azienda che sarà in difficoltà ma tanto ha dato al Paese
Grazie Bruno per questa sua
Chiarimento che insieme è stato molto utile ci giunge quasi alla fine grazie praticamente la figlia si lavori non ci sarà la possibilità di un confronto nove in molte occasioni
Per poter svolgere un ragionamento critico su queste proposte
Ora abbiamo l'ultimo intervento che di Vittorio deduceva prima un flash soltanto un flash quindici scusi vittoria del Duce di legalità Michelazzo in che programmi sta registrai della della Sicilia un flash di con flash Rita deve presentare
Un punto di vista sindacale che in questo momento è particolarmente
Acuto
Allora ho pochissimo tempo quindi devo dare ricorso a tutte le mie capacità
Di essere incisiva e di far capire il problema
Io vengo dal Sud o lavoro in Sicilia sono programmi se regista faccio parte direttivo CGIL RAI e faccio parte della Commissione pari opportunità
Quindi vengo da una pretura come diceva qualcuno dell'internet dei relatori
Però questa Pretura e costata alla RAI edificio di questa pittura è costata la RAI quaranta miliardi
Allora succede questo che dopo più di vent'anni
Di appesa di nuovo della nuova sede della RAI in Sicilia sede a Palermo in viale Strasburgo finalmente viene edificato le disciplinare e la RAI viene edificata qualcosa di quaranta miliardi e la costruzione di questi edifici o doveva rappresentare un punto di partenza per un potenziamento della sede regionale della Sicilia che prima doveva essere al centro di produzione poi si disse poco produttivo poi a questo punto adesso vi dico brevemente cosa succede
Quando viene inaugurata la sede della RAI presente il il direttore generale i politici ministro delle Poste ci chiede in compagnia cantando
Noi eravamo in stato di agitazione perché chiedevamo già il potenziamento della sede perché sta si sta verificando un lento depauperamento del personale e dei mezzi
Il mio guardate scusate non è un discorso sindacale è un discorso da dipendente RAI da lavoratrice RAI
Quando si inaugura la sede il ministro delle Poste dice finalmente Vizzini finalmente abbiamo un polo produttivo in Sicilia finalmente possiamo dare forza tutte quelle risorse culturali e possiamo dare tutti quegli spazzini alle ricchezze culturali del territorio eccetera eccetera
Quindi noi mi sindacalisti RAI dipendenti lavoratori eccetera
Forti da questo incoraggiamento ci spingiamo in una in una pressione sindacale in una pressione aziendale
Bene noi oggi siamo al ottobre venti ottobre da qui famoso giorno gennaio non abbiamo avuto una risposta dall'azienda
E né dal Sindacato nazionale
Cioè i sindacati mi sindacato provinciali sindacati provinciali e regionali chiedono al sindacato nazionale e al ai dirigenti d'azienda una risposta su questo tema risposta che non viene dato anzi gira la voce che chiuderanno la struttura di programmazione della RAI della Sicilia e della Sardegna
Quindi naturalmente
Come dire convinti come siamo del principio dell'autonomia degli spazi culturali radiofonici e televisivi
Ci stringiamo ancora più oltre in documenti in raccolta di firme di intellettuali operatori
Anche sul di come dire sul piano dell'impegno civile di magistrati di gente andiamo a parlare come programmi Sting nelle proprio tutti preferiscano a parlare con il presidente della Regione cioè noi troviamo un'accoglienza favolosa da parte degli esterni cioè noi troviamo una grandissima un grandissimo sostegno il presidente della Regione il sindaco nella gente negli utenti
Nelle centinaia naturalmente di collaboratori che a quel punto si vedrebbero disoccupati
I nostri nemici chi sono
I nostri nemici sono il relatore capo della RAI della Sicilia
I giornalisti
Allora noi non capiamo perché abbiamo questi nemici ma come siamo tutti siciliani vogliamo non vogliamo l'autonomia vogliamo affermare la cultura che non è soltanto mafia perché la RAI oggi da oggi ma anche nella Sicilia soltanto immagine di mafia e di violenza
La Sicilia non è soltanto mafia e violenza
E sintetizzo purtroppo non posso andare avanti a lungo perché ha poi non non è non sono non sono una relatrice non sono realistici dunque allora quando
Noi cerchiamo di capire dal comitato di redazione perché non abbiamo il sostegno non abbiamo l'impegno le risposte sono molto vaghe chiediamo al direttore di sede al capostruttura notizie sulla chiusura delle strutture programmazione e i nostri dirigenti dicono di non saperne nulla
Che non è non è non c'è nessuna chiusura non sono delle voci ma che non trovano conferma ufficialmente
Bene allora abbiamo un colpo di scena
Mentre noi aspettiamo le risposte del Sindacato nazionale e dei nostri dirigenti
Trovo in RAI lunedì mattina ieri mattina il resoconto di un peccato che non ci sia biglietti mi dispiace moltissimo resoconto dell'Usigrai
Di un accordo tra Usigrai eh
Perché c'era tensione tra l'azienda e commissioni regioni hanno fatto un accordo
Sul palinsesto del sede regionale della Sicilia per quanto riguarda i TG quindi TG dalle quattordici e trenta di centotrenta poi un sì aumenta lo spazio ai TG cioè si dà mezz'ora
Quindi un settimanale di mezz'ora e poi en passant
Si promette un'edizione del del di mezza sera quindi o mentono gli spazi sappiamo che faranno quattro assunzioni di giornalisti quattro assunzioni dirette ed è prosa ed è pronta la rosa dei nomi delle promozioni della redazione giornalistica
Va bene
Allora e qua si dice
Che scusate che dunque al trentuno è prevista la soppressione al trentuno dicembre cioè fra due mesi
E prevista la soppressione della programmazione radiofonica in tutte le sedi delle regioni a statuto ordinario e anche di quella televisiva in Sicilia e in Sardegna e poi carina questa cosa molto bellino tutte le risorse liberate
C'è stato una liberazione e tutte chiuse deliberate da tale operazione saranno destinate al potenziamento dell'informazione
Dunque quindi non è come dire la soppressione non è un taglio economico è una scelta politica perché io vorrei vi dico solo questo che noi abbiamo come Budget annuale per la programmazione radiofonica e televisiva
Ottocentocinquanta milioni pensate ottocentocinquanta milioni l'anno
Per fare programmi contro quattro assunzioni tutte le promozioni gli spazi che stanno dando e giornalisti e tutto quello che significa
E chi sono anche che loro stanno Giulietti stanno insistendo per altre assunzioni quindi le risorse di lentamente sono soltanto tecniche
Cioè il loro utilizzerebbero i mezzi della programmazione per l'aria
Per le periti GE per per Elian
Per gli spazi regionali prevede per informazioni sul normale il tempo di interventi nostra viene chiamato in minuti se non no io non voglio dire a quel nove viene aperto finendo a sostenere dunque allora io dico questo i programmi si registi sono risorse
Non vengono menzionati non ci sono
Mi ricorda tanto non lo so le camere a gas non lo so indagini apocalittiche perché no in questo documento non c'è CGIL CISL e UIL e non ci sono i sindacati si decida delle ristrutturazioni delle aziende delle della Sicilia della Sardegna non ci sono i sindacati
Non ci sono i sindacati non ci sono il padre né stilisti sapete cosa faranno tutti voi conoscerete le mansioni di un programmi feriti ideazione progettazione culturale cioè tutta una serie di mansioni dunque i programmi si registi finito
Manderanno in onda i telegiornali regionali
Cioè io vorrei chiarire che non è una regia il mandare in onda i telegiornali nazionali cioè mandare in onda e per gli anziani regionali in particolare significa dire via quando parte la sigla
Tutto qui quindi dequalificazione dequalificazione professionale e in più
Io dico vorrei appunto peccato che non ci sia Giulietti perché sarebbe stato interessante ma naturalmente io non sono né grama avverrà una mutazione genetica perché non sono nostri non abbiamo spazio nelle relazioni mediale Sicilia non importa
Quindi non abbiamo neanche gli interlocutori che possano risponde ci possono dire anomale così quindi darci un poco di speranza grazie quindi per concludere vorrei invitare il consiglio di amministrazione ha fatto Giulietti lo vorrei fare anch'io
Vorrei invitare il consiglio d'amministrazione che si riunisce domani a sospendere le decisioni per quanto riguarda le sedi della Cité strutture di programmazione della Sicilia e della Sardegna perché noi crediamo e credo meritiamo di essere quanto meno interpellati
Rivedendo ripensando alle strutture e tutto quello che c'è da fare ma mantenendo saldo il principio dell'autonomia della ideazione e della produzione grazie
Ora abbiamo come ultimo intervento quello di Vittorio del Duce del dirigente direzione tecnica della RAI e poi le conclusioni i confederali di Fiorella Farinelli
Buonasera io cercherò di esporvi spero brevemente
Le mie opinioni in relazione al prodotto delle comunicativo della Rai all'innovazione tecnologica ai problemi organizzativi che ne derivano oggi
Correte sentito sono argomenti che sono stati già toccati dai diversi interventi mirati interventi che mi hanno preceduto
E
E quindi
Diciamo intervento servirà provo a mostrare viceversa la inutili di esigenze
Degli operatori interni al al settore tecnico come sono io con le esigenze di operatori esterni come sono state espresse da tanti tenendo conto che il discorso tecnologico in definitiva è una delle essenze
Del prodotto orari la televisione e la radio sono oggetti tecnologici in evoluzione abbastanza rapida e quindi riuscire a cogliere certi momenti è un fatto fondamentale
Per il mantenimento di una certa Presa e una certa possibilità di sopra
Di sopravvivere dell'azienda
Ecco
Muovendoci sinteticamente lungo il percorso
Della delle problematiche della RAI
Rileviamo che l'azienda è sempre stata sottoposta da molti anni a tre tipi di tensori
Da un lato una concorrenza che un affetto non programmato della riforma una concorrenza sui palinsesti e sui programmi ma anche una concorrenza nel campo delle telecomunicazioni
Poi un eccezionale dinamica delle tecnologie trasmissive
E terzo punto la questione finanziaria ecco i servizi sotto questi tensori
Si comincia a vedere sempre più dei limiti di rottura
Da un lato la riforma pur ha portato quasi immediatamente a massimizzare la produzione in un regime di risorse muta si passò da una rete mezzo quella che era produzione del mezzo in televisione circa una rete e mezzo
Nella radio si passò tre metri altri Retiche non ci fu subito un'indicazione per quanto riguardava le risorse
La
Ripensa privata ha portato ad una concorrenzialità esasperata tra
Polo pubblico polo privato
E che
Portava se non fosse stata onorata a certamente alla perdita del ruolo centrale nel sistema informativo quindi era impossibile che il top management della RAI non si concentrasse primariamente su palinsesti su produzione
Su informazioni sport e spettacolo
Non è un caso che non si sia mai sentito il la necessità di compatto provocatorio di avere un consigliere d'amministrazione che fosse l'estrazione tecnica nel campo delle telecomunicazioni
Per presto va bene parte del
Ecco ma oltre la questione dei programmi la congiuntura presente appunto molte altre complessità il monopolio non dimentichiamo si basava sull'esclusività alla RAI di costruire
Che condurre ed usare reti di trasmissione la rottura del monopolio significa oggi concorrenza anche su questi aspetti
Cioè sulla questione dell'estensione delle reti tutti ricorderanno le difficoltà con le quali è stata sviluppata la Terza Rete l'adeguamento tecnologico le modalità di esercizio
è stato appena approvato un piano per le reti televisive
Che sarà molto oneroso a per la RAI non è stato già a livello di elaborazione perché in base alla convenzione la RAI ha dovuto operare come supporto tecnico del ministero delle Poste
Lo sarà perché il la definizione di questo piano il comporterà anche la sua entrata in vigore e quindi una serie di interventi generalizzati sulle nostre reti anche se l'obiettivo era quello di preservare al massimo le reti e ora se questi interventi di adeguamento non verranno attuati nei tempi appropriati e quindi non potranno essere effettuati i relativi investimenti
L'utenza della RAI avrà dei Degradi sensibili in percentuali
Di di approdata consistenza
Per quanto riguarda poi la questione del per l'innovazione tecnologica ci siamo abituati tutti a una serie di nomi che si ripetono ormai come tessere fisse l'alta definizione i satelliti la tv in cavo a fibre ottiche
Di cui oggi ci ha parlato anche capo casa abbiamo visto come la Rete incavo che viene ipotizzata è una rete che non esiste cioè la rete SIP quando da altri
Da tre relazioni si sa che la SIP non alcunissima intenzione di entrare nel campo della distribuzioni di segnali televisivi a casa e che le fibre ottiche elemento esclusivamente in una ottica di telefonia e di servizi a valore aggiunto della telefoni quindi i piani delle previsioni incavo in Italia non esistono in genere
Le iniziative in quel campo non sono inserire delle società telefoniche come credo si sia si possa verificare in quasi tutti gli altri Paesi credo che sono in Francia in Germania si è avuta un'iniziativa più come politica strategica del ministero delle Poste che non come reale iniziativa
Telefonica poi ci sono i sistemi multimediali
Poi c'è la telematica ecco tutti questi non sono non sono processi
Non sono tessere fisse sono viceversa di processi di scala in parte ancora in via di definizione a livello di sistema produttivo globale costruttiva chiamato planetario
E sistemi che vedono interessati con vari momenti di iniziativa di di di di massimi di minimi grandi curdi grandi gruppi dell'elettronica i costruttori di hardware il mondo dei broadcasters come gestore di palinsesti e produttori
E infine sempre un massiccio il mondo dell'informatica reca questa è stato accennato c'è un polo gigantesco e si trova oggi in situazione economica
Pesantemente negativa
Che e ha bisogno di espandere il mercato diciamo i prezzi dei gadget che vende ormai lo rendono possibile
E questo possibilità di allargamento del mercato passa certamente attraverso un ente ravvicinamento col mondo del broadcasting e ci sono iniziative abbastanza interessanti in questo campo soprattutto negli Stati Uniti
Ho d'altronde
Queste dinamiche non possono assolutamente trovare indifferente l'ambiente sindacale perché non può sfuggire a nessuno che in relazione a come queste relazioni per questi comparti verranno sviluppate ecco si avranno delle situazioni più o meno cute e movimenti di o meno pesante
Presenti nel mondo del lavoro e in questo campo particolarmente rilevante il ruolo che hanno avuto le Società di radio diffusione
Che certamente in dinamiche di questo genere svolgono il ruolo di soggetti proporzionali dell'ardori innovativo
Ma diventano dei mecenati di imprese impossibili quando viene sopravvalutato l'impatto col mercato ecco in definitiva l'iniziativa della Società di Arbore è una ci è un'iniziativa che normalmente prevede anche diciamo con costi accettabili la possibilità di fallimento perché le dighe per le ricadute per esempio nel canto Elettronica possono essere su tutta una serie di altri prodotti che poi verranno sviluppate in altro momento
E i broadcaster se partecipa ad un'impresa sotto la spinta del della società di hardware ecco corre il rischio di avviare imprese impossibili se l'impatto con il mercato appunto viene
Sottovalutato c'abbiamo un esempio proprio che abbiamo vissuto in questi anni quello del
Satellite e dell'alta definizione ecco un accoppiamento di cui ha parlato anche Stucchi chiaramente aveva una serie di impossibilità nel il suo futuro satellite diciamo per diffusione diretta e e quindi si è partiti con una visione di satelliti pesanti nazionali e con poco i canali con un'altra definizione di tipo analogico
E ancora molto poco matura per tutto quello che riguardava la parte ricevente oggi la visione completamente capovolta il mercato ha scelto saltelli di media potenza
Di portata sovranazionale con moltissimi canali rischi divertiti e per la televisione si è è molto probabile modello vincente e a brevissimo tempo o sia l'alta definizione digitale terrestre
Ho perché possono essere stati fatti diciamo errori di questo genere richiamo errori solo esasperando perché certamente nel periodo in cui momento in cui furono fatte certe scelte era facile era abbastanza facile sbagliare
Però certamente ha giocato un ruolo anche l'estrema debolezza del supporto tecnico della RAI in quell'epoca
Vi ricordo che era l'epoca in cui oltre alle orchestre si voleva chiudere anche il laboratorio ricerca dell'area e in questo tipo di partite il ruolo del laboratorio ricerche era fondamentale e quindi è stato naturale che elaborato il laboratorio ricerche che non si sentiva assolutamente tutelato dalla dirigenza RAI dalla dirigenza del Settore Tecnico dell'epoca
Si sentisse molto picchi tutelato da un settore come quello delle
Che la sperimentazione programmi in settori di filiera per intenderci
Con il quale c'era una ipotesi notevoli di sinergie e quindi che in una congiuntura molto meno di due minuti a possano Paci ci dovrebbe essere
Possano avere avere prevalso le motivazioni di carattere emotivo su quelle logiche di lega un fatto del tutto scontato c'è un'altra questione che continua a pendere quella dello scorporo
Beh io dico come si può lavorare serenamente in un ambiente nel quale da dieci anni si continua a dire che la parte delle impianti di alta frequenza condannati gli operatori insomma che sta proprio nell'operazione
Tipo servi della gleba verrà verrà scorporata
Soprattutto non si chiarisce bene il perché verrà scorporata anzi alla fine dopo varie ipotesi generali di ottimizzazioni sempre mai dichiarati perché se ne alla fine i voli che è un un bieco fatto di soldi e tanto ciò Chan famiglia perché andiamo l'aspetto ecco ma la STET che è una società di prevalente interesse telefonico come può prendere degli impianti che hanno e delle reti che hanno una finalità invece televisiva e riuscire subito a farci sopra una politica attiva
Ecco e e tangibili sì ma è stato che in un momento di debolezza della RAI un passaggio di questo genere sarebbe un ulteriore pesante debolezza della RAI
E del comparto
Allora volendo dare una risposta al titolo quale Rai ecco a me sembra che sia fondamentale il fatto che qualsiasi operazione di ristrutturazione al di fuori della RAI
Vada fatta quando sono stati risolti questo è stato detto anche da qualche altro ovviamente dal problema
Sede risolti i problemi del comparto cioè quando il problema del prodotto tre comuni tele comunicativo il problema del prodotto innovazione tecnologica siano stati risolti
Al punto tale da raggiunge una posizione di forza è da quelle posizioni di forza che si può eventualmente poche ragionare su assetti diversi e legati a delle ottimizzazioni via
Allora qual è la mossa che si può fare tenendo conto che di politiche sulle quali muoversi ce ne sono molti
Alcuni titoli sono già comparsi sulla politica satellitare abbiamo sentito l'intervento di Rodotà ci stanno rilevanti società nazionali che vengono diventando perché
E alla fine non si riesce a coagulare una politica nazionale cioè la ristrutturazione delle reti terrestri ci stanno investimenti nel campo della radio ce la radio che diventa molto più finalizzata al ai mezzi mobili cella radio digitale cioè la tv digitale
Per fare
Questo Persotti e necessario
Che senza pretesa di sostituita
Per consentire che funzioni il comparto delle comunicazioni come dovrebbe l'innovazione tecnologica per soddisfare le esigenze della RAI
Ecco per porsi anche sul mercato esterno ne ha fatto cenno anche qui capo casa
Ma ha fatto cenno solo gli accorpamenti sport
Gli sciiti in monta allora dal punto luglio soltanto mettere il supporto tecnico sul mercato cioè per una parte del supporto tecnico vende il suo prodotto alla RAI in modo prefissato in un con chiaramente tutte le garanzie che ciò posso essere soddisfatto
Il resta la restante parte di fatturato quel mercato consistente cospicuo che fornisce viene messo in grado di accedervi con in modo autonomo e corresponsabilità chiaro
Formule societarie ne esistono più d'uno cioè l'esempio per la soluzione francese e finisco cioè l'esempio della Silvio molte soluzioni che non la Germania tipo holding e c'è sempre Fininvest scusa di Fininvest mi dispiace dirlo parametro dico col cuore due vi sia ma risolta egregiamente il problema non è un caso che nella pianificazione tv che c'è stato io debbo dirlo noi siamo stati vincenti per altri aspetti ma Fininvest è stata vincente per l'aspetto proprio di quello che alla fine è riuscito a prendere con quel tipo di organizzazione
Il personale tecnico nuovi per affrontare questo tipo di partita secondo me ce l'abbiamo come specialistiche come con operatori tecnici c'è qualcosa da dire sulla dirigenza ecco però con questo chiudo proprio perché ne abbiamo e dirigenza ottima ma non prestigioso
Per fare questo tipo di cooperazione serve una dirigenza almeno un dirigenti prestigiosa e poi c'era il signor detta
Proprio per il fatto che il top management non riuscito mai a occuparsi delle per non c'abbiamo una distribuzione di età di manager secondo me molto inusuale
Quest'operazione stanno gente di quarant'anni io degli altri cinquanta per non solo
Malgrado le sue preoccupazioni Fiorella Farinelli è riuscita a resistere proprio fisicamente fino a quest'ora Versilia vado alle conclusioni dei nostri lavori che sono stati in ho intensi forse faticosi soprattutto in questo secondo metà del pomeriggio impareremo organizzarci in modo più snello e in questo modo faccia credere scuse Fiorella per quanto riguarda le categorie sì dati i dati i tempi datteri evidente stanchezza di tutti io mi limito semplicemente ad alcune considerazioni aggiuntive che spero che spero possano essere utili poi per proseguire un lavoro non tanto per concludere la discussione al seminario che abbiamo fatto oggi
Allora intanto per prima cosa ma vorrei ringraziare tutti coloro che hanno partecipato e soprattutto quelli che hanno contribuito con delle analisi e delle elaborazioni proprio originali all'andamento della nostra discussione io da questo punto di vista devo dire che siamo andati al di là dell'obiettivo che ci eravamo opposto nel senso che noi c'eravamo posti un obiettivo sostanzialmente o esclusivamente di tipo esplorativo
Sebbene naturalmente non rinunciamo mai ma questo è il nostro come dire stereotipo nostro vizio insomma no alla come dire Aldo alla rassicurazione per cui partiamo con la proposta politica ma come spiegava stamattina Massimo Bordini era anche un modo indiretto per fare delle domande del pubblico
Eravamo partiti da un'idea di seminario prevalentemente esplorativo e poi invece l'andamento della discussione è stato un andamento più fattivo di quanto per esempio io prevedesse e questo è molto positivo
Rispetto anche certamente al modo un po'sgangherato indubbiamente insomma no con cui si sta discutendo di queste questioni oggi
Perlomeno
Per lo meno sulla stampa insomma no meno soltanto sulla stampa ma anche devo dire
Ogni volta che un uomo politico mi pare di capire insomma si trova davanti al fascino del microfono di questi tempi non può fare a meno di dire la sua no sulla RAI non c'è dubbio che questa è una preoccupazione chi l'ha espressa prima io insomma la condivido pienamente
è comprensibile voglio dire no che il sistema radiotelevisivo sia diventato rapidamente
Forse neanche troppo rapidamente una metafora dura sgradevole insomma no della crisi di un sistema di potere della crisi di un rapporto tra stato e cittadini
E di stato i partiti
è ovvio che sia così calo è diventato anche il sistema sanitario per certi versi no ma fortunatamente per i cittadini
La radio la televisione arrivano nelle case più frequentemente di quanto non si debba ricorrere alla sanità per fortuna l'ho promesso quindi e odioso ma non c'è una conoscenza comune diffusa insomma della gente di come funziona questo sistema di che cosa c'è dietro
La stampa se ne occupa
Allora dobbiamo essere preoccupati inquieti di una discussione che è esagitata e sgangherata e però nello stesso tempo capire anche il senso
Di non tanto dei toni della discussione o delle strumentalizzazioni politiche che sulla discussione ci sono che è vero oscillano tra lo sfasci ISMU il trasformismo secondo me
Ma capire anche in senso poiché di una diffusa perché no perché non parlarne o perché non usare questo termine non è mica sociologia d'accatto di una diffusa inquietudine di una diffusa ripulsa
Che cioè che la gente rispetto ad un sistema che appare connotato da determinate caratteristiche con il più probabilmente anche un surplus di inquietudine di rifiuto di ripulsa che deriva per l'appunto
Dal fatto che oggi tutti scoprono che il sistema non funziona tutti scoprono che i partiti devono ritirarsi dai territori impropriamente occupati tutti scoprono che c'è una crisi del sistema
Pubblico e che ne sono successe di tutti i colori no allora è ovvio che la discussione è difficile è ovvio che è complessa è ovvio che si presta anche a delle strumentalizzazioni che per l'appunto oscillano dallo stoicismo al trasformismo io credo più bieco allora
Noi naturalmente siccome non siamo Salvatori dei nel suo mondo no non possiamo
Fare fare altro voglio dire no che cercare di costruire
Vediamo con chi no delle proposte ragionevoli
Che per l'appunto partano il dal dall'idea che questo servizio io poi non piace usare questa parola servizio pubblico poi dirò perché
Comunque questa radio televisione debba essere salvata in migliorata
E non partire noi come sindacato semplicemente dall'idea o dalla missione che ci viene proposta di occuparci di questioni da cui finora siamo stati invece tenuti accuratamente lontani
Perché oggi c'è una situazione di emergenza ci sono dei processi di ristrutturazione ci sono dei pericoli di rischi per l'occupazione per l'organico per la qualificazione dequalificazione del personale
E allora non possiamo servire anche noi sindacati confederali io questo voglio dirlo sebbene Giulietti non sia qui presente in sala ma tanto la nostra polemica va avanti da molto tempo
Perché la proposta che Giulietti fa se è una proposta che significa rimbocchiamoci le maniche e discutiamo seriamente di quali proposte fare naturalmente eccetto a partire anche da quella che come sindacati e la nostra ragione sociale vale a dire come dire lo star dentro i problemi che oggettivamente ci sono mandando anche oltre è una proposta che io come CGIL mi sento tranquillamente di accettare ma nello stesso tempo io voglio sottolinea dirla insomma no
Dire che che dev'esserci una situazione veramente difficile insomma non sei Giulietti l'Usigrai ci propongono un regime di collaborazione
Deve esserci una situazione veramente difficile perché è successo sempre il contrario
E cioè che quando noi abbiamo sollecitato come sindacalismo confederale un rapporto non solo nella RAI ma anche la carta stampata un rapporto con i sindacati dei giornalisti in generale
Abbiamo avuto delle risposte negative anche quando e anche quando
Eravamo in momenti assai difficili di rapporto contrattuale con l'azienda in cui non si ponevano soltanto questioni retributive o distributive ma si ponevano invece anche questioni di carattere straordinariamente rilevante
Rispetto non soltanto agli organici ma rispetto proprio alle professionalità allo sviluppo delle professionalità e alla rapporto tra diverse professionalità dentro un'azienda perché fra l'altro
Tra le varie caratteristiche di efficienza organizzativa c'è poi anche Quetta insomma no
Se i lavoratori sono in grado di lavorare all'interno di un collettivo che ha delle finalità condivise riconosciute oppure se per caso non debbano essere straordinariamente gerarchizzati
E addirittura non parlarsi neanche nei momenti per esempio di confronto e di scontro contrattuale
Ma detto questo insomma che può non neanche non interessare tutti
Io naturalmente sono sono d'accordo e condivido tutte le proposte che sono venute qui l'impegno anche a dare una continuità i lavori di oggi perché si si vada avanti insomma nella nella via che alcuni dei contributi peraltro hanno tracciato
Che è una mia di come dire analisi individuazione e elaborazione no di proposte di uscita sapendo sapendo che anche se oggi dal versante politico no punto tutti dichiarano che i partiti devono arretrare che la RAI deve essere salvata che bisogna trovare delle proposte nuove
Che bisogna avere il coraggio di muoversi in una logica anche non provinciale tenendo conto di di un elenco strofinare o di problemi
Poi invece una serie di scelte che proprio in questi giorni sono stanno avvenendo danno più che altro l'idea insomma no che e si tendano a rinviare i tempi delle scelte da una parte e dall'altro che sia molto difficile diciamo così non dico che c'è un'intenzione ma che sia stato molto molto difficile non ripercorre le vecchie logiche
Io devo dire che anche rispetto alla fisionomia della Commissione di vigilanza può darsi che non abbia capito bene comici si sia arrivati però devo dire insomma no che vedo più un continuismo rispetto a vecchie logiche
Con esiti poi anche sull'opinione pubblica che possono essere negativi da questo punto di vista che non invece quello che si chiamava un tempo insomma uno scatto no va be un certo questo da tutte le da tutte le parti da tutti
Coloro che poi hanno accettato tondi fare parte di questa Commissione di vigilanza perché voglio dire può esserci continuismo da una parte e può esserci la discontinuità da un'altra in fondo il consociativismo e la lottizzazione e questo sistema
Tiene la RAI gli è stato così forte continua ad essere così forte si basano su una omertà ci porta su una collaborazione reciproca
Se qualcuno fa una parte o più parti fanno delle scelte di continuità e forse sarebbe forse utile che altre parti facessero delle scelte di discontinuità così davvero il problema si apre e si mette sul tappeto
Ecco perché mi pare insomma no che
Dobbiamo
Dobbiamo in qualche modo continuare a lavorare valorizzando insomma i contributi che in questo seminario ci sono stati le proposte che sono state delineate
E individuati in maniera tale da Inter interloquire poi insomma no interagire con le proposte anche dei partiti o comunque il dibattito parlamentare con le prese di responsabilità anche a livello di governo relativamente a scadenze che dovrebbero esserci no e che poi non è detto che assolutamente vero che non è detto che ci sia la responsabilità sufficiente oggi sia a livello di governo sia a livello di Parlamento complessivamente inteso
Per affrontarle
Perché la questione del rinnovo del consiglio di amministrazione è di questo tipo nostra dentro a questa situazione difficile e perché la questione della privatizzazione
Poi deliri anche questa oggi massicce testato definito per servizio pubblico benissimo e poi che cosa succede insomma perché effettivamente c'è un vuoto nodi proposta un vuoto di iniziativa
Da questo punto di vista io
Dico che purtroppo non possiamo accettare la logica che qualche intervento ha proposto io almeno non mi sento di condividere la che la logica del primo onde primum vivere deinde filosofare e
Cioè ora siamo in una situazione in cui dobbiamo salvare il salvabile restare dentro un processo che è quello di riduzione della spesa dettagli
Di costruzione di criteri di maggiore efficienza di maggiore capacità organizzativa le questioni politiche dell'assetto istituzionale de l'assetto societario e così via le vedremo un'altra volta
Io questo lo dico non nel senso in cui lo diceva Giulietti no allora atti concreti gesti esemplari e perché non non penso che sia questa la logica ma nel senso che
Dobbiamo e qui l'abbiamo fatto insomma no quindi io mi limito a farlo anch'io parlando per un'ottima ma non è un'esortazione perché l'abbiamo già fatto bisogna anche ragionare sul
Poi perché si è arrivati a questa situazione ecco io per esempio su questo non sono convinta di analisi che pure circolano sono molto diffuse le analisi secondo cui gli effetti devastanti insomma no
Della sanzione da parte della legge Mammì di un sistema televisivo fondato sul duopolio e su una concorrenza sleale fra l'altro tra le due parti perché sleale sia dovuta unicamente a
Una realtà politica che ho sentito definire ho sentito descrivere in termini unitamente di complotto di attacco di complotto
Siccome ci sono stati tutta una serie di cose di questo tipo le conosciamo e non c'è alcun dubbio però a mio parere
Chi voleva fare il complotto sempre che qualcuno l'abbia voluto fare
E si è trovato di fronte quindi ha sfondato assai più facilmente una logica è una idea di servizio pubblico che pro arcaica rispetto a cui insomma il coltello si infila come dentro il burro
Perché e e perciò dico che bisogna filosofare perché non sono mica convinta
Che questa idea di pubblico sia stata totalmente superata non credo affatto penso che sia più facilmente sposta sbatte lamenti che non a modifiche a trasformazioni
Che qualcosa che sta succedendo anche sulle questioni del due fa non sul rapporto somma che noi viviamo come sapete drammaticamente insomma con la manovra economica cioè essi
Sgretolando le tutele
Non ci sono non sono forti non vivono tra la gente non vivono fortemente nella sinistra dello schieramento democratico e progressista delle idee nuove di welfare ci troviamo
Con gli smantellamento e con le possibilità Isman piegamenti diano vita unicamente dei processi può selvaggi insomma non di privatizzazione o di proprio diminuzione delle tutele senza nessun tipo di sostituzione ecco io penso che
Italia abbia vissuto molto a lungo nella RAI nella gestione della RAI abbiano vissuto molto a lungo un'idea del pubblico giocata più suo ciò che e a monte che su ciò che a valle cioè giocato molto di più sul fatto che il pubblico si qualifica si caratterizza per il fatto che le risorse devono essere pubbliche
E si caratterizza per il fatto che la gestione deve essere pubblica che poi vuol dire politica e poi nel caso italiano vuol dire
Lottizzata dai partiti ma voglio dire che la lottizzazione dei partiti è un un aspetto specifico ma non andrebbe bene questa concezione del pubblico anche in una situazione in cui il pubblico non fosse stato
Connotato come Stato connotato da Luino da questa spartizione consociativa tra i diversi partiti
Ora a mio parere io credo che le proposte che dobbiamo fare devono essere proposte kiedis bloccano no invece questa idea del pubblico da ciò che a monte acciocché Amanda e ciò che vale sono sostanzialmente gli obiettivi e i fini e le finalità
E ciò che sta sotto sono le regole
Allora
Il che non significa tagliare e dire non ci interessa da dove vengono le risorse no non ci interessa chi governo chi gestisce no però
Se dimissioni dobbiamo parlare o meglio dimissioni dobbiamo parlare
E dobbiamo
Rileggere ricredere insomma no che qualche cos'è l'identità del pubblico rispetto a qualcosa che non è che non c'è e sono beni perfino costituzionalmente protetti che sono l'informazione la cultura l'intrattenimento
La socializzazione culturale i servizi e così via
E questa discussione secondo me oggi qui è stata iniziata bene con contributi interessanti poi ce lo siamo perso un po'per strada però è una discussione di grandissima importanza cioè cos'è qual è l'identità
Non che cos'è che chiede e pretende no
Che
Ci sia sia pubblico e che cosa vuol dire questo essere pubblico
Ora mi pare che questa discussione debba essere portata avanti fino in fondo in modo molto radicale perché altrimenti non si riesce bene a capire al di là delle fisionomia degli assetti societari
Su cui possiamo confrontarci non si riesce bene a capire una cosa che a me pare fondamentale e cioè che quando si parla di missioni no si parla di un contratto
Cioè si parla di un contratto
Di cui c'è dietro cui c'è un committente che a me non piace chiamare Stato preferirei chiamare comunità nazionale nel senso che è stato mi fa venire in mente delle cose invece so che oggi dobbiamo ragionare in termini di regioni dobbiamo ragionare in che tempi di livelli come dire istituzionali Diversi più complessivamente insomma noti ciò che a livello istituzionale alla capacità
Di rappresentare l'insieme della comunità nazionale e delle specificità che ci sono
All'interno di un contratto tra questo soggetto che poi non è forse uno solo uno l'ha visto anche in un modo articolato diversi livelli eccetera e un'azienda un'azienda che a fine e obiettivi pubblici
Se questa questione non viene esplorata non ne vengono definiti bene i contorni non sta non siamo d'accordo tra di noi risulta difficilissimo che noi usciamo anche per certi asfissie di una discussione io lo voglio dire così sono per esempio sulle risorse
Perché di nuovo nella discussione sulle risorse pare che il prossimo ancora ai tempi della legge Mammì
No siano ancora discutere insomma no qual è l'equilibrio specifico e non che non sia importante no tra canone e pubblicità tra pubblico privato e insieme tra RAI cosa
Fondamentale di lentamente e finale cioè e carta stampata comunque siamo dentro questo quadro qui e non ci poniamo minimamente ma qualche contributo invece l'ha detto in modo molto chiaro io non voglio riprendere e il migliore un altro problema l'altro problema e quello di quali risorse una azienda è in grado di conquistarsi sul mercato semplicemente non perché conquista delle sponsorizzazioni ma perché produce
Perché produce e guarda ad un mercato che già c'è badate io per esempio che mi occupo di scuole ed università sono bene come questo servizio abbia non utilizzato delle potenzialità importantissime che aveva e c'è un mercato dentro questi settori che compra all'estero
Perché compra all'estero perché questa RAI non è stata in grado di produrre seriamente prodotti competitivi dal punto di vista della qualità dal punto di vista della spendibilità dal punto di vista dei prezzi
Allora è qua dentro che poi va collocata anche la questione poi dell'innovazione tecnologica di quali novità
Tecnologiche e di quale rapporto tra l'innovazione tecnologica quindi qui sia anche una scommessa pubblica no per l'innovazione tecnologica relativamente al sistema
Di cui poi sì avvalga più complessivamente no il sistema industriale e dell'industria delle comunicazioni in Italia che non è soltanto la RAI non è soltanto il pubblico mai anche ben altro io peraltro sono convinta che questo sarà un punto di qui a breve decisivo cioè saranno le nuove tecnologie
A giocare più facilmente e più radicalmente di qualsiasi disegno istituzionale o mediazione tra diverse posizioni politiche il rapporto tra pubblico e privato perché è successo così ovunque
Laddove il sistema ha giocato la carta dell'innovazione tecnologica e quindi allargando fortemente contorni spesso del mercato potenziale
Inevitabilmente no è in atto uno il problema di regolamentare un rapporto tra pubblico e privato di regolamentare un dal problema di rapporto tra pubblico e privato che non c'è quando il rapporto è unicamente concorrenziale come oggi o che pure è sommerso senza regole come ancora oggi è nello stesso servizio pubblico perché sappiamo bene così
Allora dentro questo quadro certo non le proposte di pace a Pellegrino prima sono come dire
Percorsi interessanti insomma no perché si ragiona sulla possibilità di una Società mista con una garanzia di controllo pubblico importante interessante che risolva il problema tra pubblico e privato
In un modo diverso da come l'abbiamo pensato finora e che però stabilisca poi anche delle regole precise relativamente insomma no alla gestione di tutto ciò no di questa azienda agli esiti e risultati di questa azienda e alle agli obiettivi pubblici che quest'io non credo insomma che è un ma
Per esempio che il sistema pubblico debba avere soltanto Betty pubblici nel senso di universali e può attivare anche dei servizi rispetto dei target particolari
E lo sappiamo tutti no oggi al contrario c'è una tale confusione per cui sembra che qualsiasi cosa è di validità pubblica insomma i siccome fra l'altro non mi riconosco no incerti pubblici che pure sbattono le mani io non intendo assolutamente
Come dire frustranti ordini che è sbagliato insomma notte
Pensando ad una funzione pedagogica soltanto della RAI perché non sono così seriosa per carità sono mancherebbe altro però so che ci sono dei target diversi so che la il pubblico può articolarsi anche rispetto a target diverso
Ed è da questo punto di vista per esempio che io non son d'accordo con chi ha sostenuto che tutto deve fare pubblicità
E il cannone può essere soltanto una risorsa accessoria perché sono d'accordo con cortese perché no perché demonizziamo implicita come ai tempi dello squalo bianco forte non è questo il problema
Ma perché vero insomma no che far dipendere un'azienda larghissimamente dalla pubblicità o mettere al centro come inevitabilmente produce il meccanismo di cui parlava cortese no che poi è l'audience è l'elemento discriminate qui sotto
Badate nega l'articolazione del Tardini
Allora il pluralismo rispetto un servizio pubblico non è soltanto il pluralismo delle opinioni politiche viva Dio sarà anche il pluralismo
Di quello che la gente diversa me in modo diverso si aspetta dal servizio non tutti vogliono le stesse cose lo sappiamo bene Nonino c'è chi lo guarda per il telegiornale c'è chi vede soltanto i film Cecchini registra soltanto non li vede neanche mai
E si vede da un'altra parte x c'è chi si diverte alle peggio e più triviali
Trasmissioni perché allo stomaco e la capacità di ironia no di divertirsi c'è chi invece ci crede proprio insomma no e va bene no va bene cioè non è
Allora perfino l'articolazione dei target deve essere insomma no in qualche modo tutelata ed è ovvio notti far dipendere tutte le risorse
Dalla pubblicità invece produce certamente delle distorsioni distorsione qui sono nati dalla concorrenza pubblico-privato ma in generale
Possono nascere distorsioni
Da mettere al centro la risorsa pubblicitaria devono esserci delle altre risorse si dice ci sarà l'austerità sarà un casino
è probabilmente vero però ragioniamo anche sul filo di quante risorse può acquisire un'azienda forte ben governata
Tecnologicamente avanzata capaci di Marchetti e capace anche di risanare
Li risanare e di togliere di mezzo quello che non funziona da questo punto di vista badate io ho avuto dei momenti di brivido vi dico soltanto questo prima di fronte a qualche Cenni di qualche intervento perché figuriamoci se io non sono d'accordo a dire che d'ora in avanti dentro la RAI ci si dà per concorso
Perché i concorsi con dei concorsi fatti bene no eh però se si pone questa questione io sono d'accordo per puntura
Per poca perché noi come sindacato siamo sempre stati d'accordo
A dire no che la valutazione dei meriti delle professionalità deve essere controllata trasparente eccetera al di là degli scarti tra la teoria e la pratica che riguardano tutti i soggetti quindi anche i numeri però c'è un problema rispetto poi al personale che c'è già dentro
Rate io quando leggo certi numeri no
Mi fa spavento
Mi fa spavento
Cioè in questo caso sì primum vivere deinde filosofare perché c'è una filosofia anche nel risanamento
Perché un servizio pubblico non è credibile se è un carrozzone non è credibile se inefficiente non è credibile se non utilizza il personale che ha a disposizione non è credibile se tieni dentro dei portaborse a far niente non per noi come sindacato non è accettabile
Considerare più protetti
Chi ma non perché sono stati assunti praticamente tutti per lottizzazione ma comunque quelli che stanno lì rispetto ad altri lavoratori che invece si devono giocare purtroppo la difficoltà dei processi di ristrutturazione
Quindi insomma anche qui bisognerà vedere quali sono poi no le modalità di transizione insomma da un sistema ad un altro eccetera
Chiudo con un'ultima considerazione
Dice prima Pellegrino io trovo poco credibile la proposta che viene da alcuni settori del PDS relativamente alla comitato dei garanti eccetera
Possiamo come dire avere opinioni identico opinioni diverse ma la la questione vera eh
Quale delle proposte oggi la più fattibile
Cioè quella che ha più speranze di andare avanti
Perché è questa la questione allora io per esempio non sono convinta che
Come pure è stato detto qualche intervento il consiglio d'amministrazione così come esso è possa oggi impegnarsi in scelte significative consistenti
Non semplicemente come dire di un'emergenza quotidiana
Semplicemente perché quando un soggetto è ha scarsa credibilità ormai è messo in discussione si sa che deve essere rinnovato è molto difficile chiedergli e chiedermi che faccia delle scelte
Sensate pesanti
Però c'è questa Commissione di vigilanza ho già detto che cosa penso sulla sua fisionomia questa commissione deve fare delle scelte e prendere delle decisioni riuscirà a farlo
Riuscirà a farlo in un modo più sensato e più credibile rispetto alla fisionomia dei consigli d'amministrazione precedenti
E se non ci riesce
Allora io penso che come dire sta noi dobbiamo sapere insomma no che se non ci riesce
Qualche cosa qualche proposta bisogna farlo
E la proposta deve essere commisurata la serietà della situazione
E la serietà della situazione deve significare che si mette in mano alle massime autorità di questo Paese che non sono autorità di governo ma sono autorità di stato di Parlamento
Quindi i presidenti della Camera e del Senato e perché no anche il Presidente della Repubblica la nominati
Un comitato di garanti che a quel punto no prepari la transizione
In termini anche di rinnovamento di proposta legislativa che non sappiamo che la questione e anche questa no forse non dico soprattutto ma certamente anche questa allora piuttosto che starci a dividere insomma no su proposta di tipo diverso e polemizzare fra di noi forse credo che si debba adottare no il criterio della fattibilità e il criterio della probabilità io oggi per esempio non solo non mi sento di dire che cosa è più probabile
Ripeto insomma le scelte fatte negli ultimi giorni mi rendono pessimista
Mi Reno pessimista perché le vedovo di rinvio o di congelamento e indico continuità tutto sommato con le scelte del passato
Allora poi dopo c'è Martinazzoli che spiega per per spiegare che muovono spiega che bisogna piantarla con la partiti Zazie o e benissimo no Martinazzoli seguono in fila tutti gli altri nessuno escluso insomma però poi la credibilità di operazioni anche di rinnovamento si misura e vero appunto gesti concreti con atti concreti può essere che la linea Saponara cioè Commissione vigilanza rinnovo del consiglio d'amministrazione
Nonostante la legge la legge i criteri della legge su cui si basa la fisionomia dei consigli di amministrazione
Posso avere un corso può darsi che non posso avere un corso se non a un corso deve essere chiaro che tutti quelli che sentono di avere a cuore questo problema
Bisogna che facciano un altro proposta
E l'altra proposta non può essere che una proposta che mette di fronte al Paese la gravità della situazione la necessità di un'assunzione di responsabilità seria da parte di chi è più in alto poi Giulietti mi dice lo sappiamo come si fanno i comitati dei garanti
Che poi si mettono d'ma questo è il problema che abbiamo comunque di fronte a tutte le questioni oggi di rinnovamento del sistema politico perché francamente salvo pensare un po'di iniezione di giacobinismo va bene insomma no ma salvo pensare alla ghigliottina bisognerà come dire no stabilire partire da quel che c'è no cercando di migliorarlo ma non si può che partire da quello che c'è
Io vi ringrazio ancora per la pazienza che a questo punto avete avuto
Voi in extremis e e spero che possiamo come dire dare una continuità al lavoro di confronto che abbiamo cominciato oggi
Ma
Ci rivedremo in una conclusione continuando a luglio risulta pari a
Cinque