L'intervista è stata registrata giovedì 22 ottobre 1992 alle ore 00:00.
Nel corso dell'intervista sono stati trattati i seguenti temi: Ambiente, Ecologia, Greenpeace, Inquinamento, Ozono.
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"NUOVA ECOLOGIA"
Dalla diciassette al venticinque novembre a Copenaghen nel si riuniscano i Paesi firmatari della Protocollo di Montreal sulla protezione dell'ozono
Protocollo firmato nell'ottantasette aggiornata a Londra nel novanta
In vista di questo importante appuntamento Greenpeace de la nuova ecologia hanno promosso per il venti novembre l'ozono belli una giornata di mobilitazione in tutta Italia
Che prevede la raccolta di firme su una petizione con precise richieste per la riduzione drastica del consumo dei CFC cloro fluoro carburi
Principali agenti della buco nell'ozono l'abbiamo in collegamento telefonico Paolo Gentiloni direttore de la nuova ecologia
A cui e chiediamo innanzitutto dimostrarci queste richieste che sono fatte attraverso questa petizione ma la io credo che sia importante innanzitutto dire la cosa principale delle varie richieste cioè
Si tratta di anticipare il bando delle sostanze il dell'ozono questi clorofluorocarburi al trentuno dicembre novantatré
Che cosa è successo in questi anni credo che gli ascoltatori almeno in parte lo ricordino l'allarme è stato lanciato da una decina di anni i governi per l'appunto a Montreal hanno cominciato a bere darne atto e hanno fissato delle scadente queste scadenze si sono rivelate con il passare degli anni e con l'emergere di dati sempre più allarmanti troppo tardi soprattutto perché si è capito che la persistenza di questi gas nell'atmosfera lunghissime e quindi il problema rischia proprio nei primi decenni del Duemila di diventare gravissimo e quindi l'obiettivo che Greenpeace Nuova ecologia pongono a questa giornata molto semplice anticipare alla fine del novantatré
Il bando totale di queste sostanze chiedono su questo come già dicono alcune proposte di legge presentate in Parlamento un intervento del Governo alcuni governi europei peraltro sono già intenzionati o addirittura in parte hanno già deciso di anticipare Filippo il protocollo di Montreal per ora è un po'una a macchia di leopardo insomma nel senso che c'ha delle scadenze che alcuni hanno già anticipato e che a Copenaghen speriamo saranno per tutti anticipato
Ecco tu citavi le proposte di legge sta di fatto che l'Italia in Italia non c'è nessuna legge che per ora regolamenta la produzione e il commercio e l'uso delle sostanze nocive per l'ozono
Sì in Italia non c'è nessuna legge ci sono due proposte diverse la prima presentata da dai Verdi da da Rutelli primo firmatario da Grazia zuffa del PDS
E parla della produzione dei ricerche circa la loro commercializzazione la seconda invece
Presentata da Renato Strada del PDS dal democristiano De Matteo
Disciplina la raccolta allo smaltimento dei CFC che un altro enorme problema
Tutte leggi per ora nel cassetto insomma e non quindi è vero che in Italia ancora non esiste una legge tra l'altro è anche molto di più Cile capire
Quando pare sia alla produzione dice feci nazionale diciamo così diciamo che il problema è stato finora un po'ignorato ecco molto semplicemente ecco per capire l'importanza dell'appuntamento di Copenaghen
Ci può in poi illustrare gli ultimi dati sull'estensione del buco dell'ozono e ricordare anche gli effetti sulla salute umana dell'assottigliarsi della fascia protettiva
Di ozono nell'atmosfera i un direi che
Recentemente
La cosa più recente è un risulta il risultato delle rilevazioni condotte
Nel nei mesi estivi dalla NASA dall'ente spaziale americano al di sopra dell'Antartide che come è noto la zona in cui il famoso strappo è più evidente
Questi risultati per contabilizzare lì parlano di un quindici per cento di assottigliamento rispetto all'anno scorso
Quindi dall'anno scorso a quest'anno nello stesso periodo nella stessa zona lo strato di ozono si sarebbe assottigliato secondo la massa del quindici per cento il portavoce dell'ente spaziale americano ha dichiarato di conseguenza che la situazione testualmente la dicitura situazione sta diventando molto grave
E in qualche modo ha fatto riferimento alla necessità di anticipare il famoso bando dei CFC che come ricorda di prima all'inizio era stato fissato al due mila
Qual è il il problema diciamo che la produzione e il consumo di clorofluorocarburi negli ultimi dieci anni non è un mercato è diminuito
Nel mondo ma
Quello che gli esperti gli scienziati oltre gli ambientalisti ritengono che ormai siamo in una corsa contro il tempo nel senso che la diminuzione che pure c'è e continua proprio per il fatto che queste sostanze permangono in atmosfera per decenni rischia di essere assolutamente tardiva e quindi noi rischiamo di trovarci all'inizio del prossimo millennio con un accumulo
Che nonostante la progressiva DOCUP diminuzione ovviamente continua a crescere perché permangono in atmosfera queste sostanze
E quindi con un allarme gravissimo in Costa si traduca questo allarme
In termini di salute naturalmente qui la scienza all'epidemiologia e divinità master su una cosa che è chiarissimo e cioè fondamentalmente si traduce in un aumento di malattie per la pelle di tumori di cancri della pelle queste il rischio principale di questi di questa situazione quindi ecco non bisogna purtroppo Ester tratti in inganno dal fatto che queste sostanze sono meno usato ad esempio la la sosta il simbolo dell'uso dei CFC che erano le bombolette spray inerte anche in Italia
Da alcuni neri anzi forse per da oltre un anno non contengono più clorofluorocarburi tranne usi molto particolari
E quindi qualcuno potrebbe pensare che ormai siamo in una situazione che va verso la tranquillità
In realtà diciamo i clorofluorocarburi che sono andati in atmosfera degli anni sessanta settanta restano e a questi anche se in misura leggermente inferiore continuano ad aggiungere altri che resteranno per Brescia e quindi l'allarme che che diciamo quindici per cento in un anno come dicevo prima non è un dato tranquillizzante l'allarme nei prossimi dieci anni rischia di essere sempre più grande
Ecco l'appuntamento intermedio prima della Conferenza di Copenaghen doveva essere la riunione del venti novembre dei ministri per l'ambiente della Comunità europea ma in questa sede non si è discusso della problema
Rimandando ad altro momento che comunque dovrebbe essere prima della Conferenza di Copenaghen che inizia appunto il diciassette novembre
Ecco volevo chiederti che ruolo all'Europa nell'allargamento del buco dell'ozono e poi anche il ruolo dell'Italia mai il ruolo dell'Europa
Distinguiamo io distinguerei due cose da un lato la produzione di grazie il dell'ozono chiamiamoli così rispetto alla quale la realtà è un po'a due facce fino ad alcuni anni fa
Gli Stati Uniti avevano se non altro realizzato un passo avanti rispetto all'Europa che era quello di eliminare dalle bombolette dagli aerosol la presenza di cui può per puri che in America è stata eliminata da moltissimo tempo l'Europa su questa riva atta molto più tardi è infatti in Europa le campagne gli ecologisti sono molto concentrati sull'oggetto simbolo bomboletta spray
D'altra parte invece negli Stati Uniti c'è una penetrazione ancora molto superiore rispetto a noi di presenza di Toro come auguri in tutto il sistema della refrigerazione del condizionamento e in particolare nei condizionatori d'automobili
I temi che però come tutti sanno cominciano ad estendersi notevolmente anche l'Europa perché l'aria condizionata e automobili
Belén per un Paese come l'Italia fino a qualche anno fa era un fatto eccezionale diciamo così
E Pender diventare la norma quindi dal punto di vista delle responsabilità nella produzione nel consumo direi che si tende a un pareggio tra Europa e Stati Uniti nel senso che si privilegiavano finora settori Diversi oggi la la situazione diciamo tende più a uniformarsi dal punto di vista politico
Delle misure e dei governi direi che la situazione è molto in movimento nel senso che tra i Paesi che hanno già proposto di anticipare la scadenza
Del prevista dal protocollo di Montreal ci sono in prima linea paesi europei e in particolare la Germania e la Danimarca che hanno chiesto rispettivamente il novantatré che la la scadenza che chiediamo noi con l'ozono dei il novantaquattro ma anche gli Stati Uniti hanno chiesto di anticiparla novantacinque quindi in quest'il caso specifico l'amministrazione americana uscente non ha avuto una posizione come su altre questioni ambientali tra virgolette di retroguardia
Credo che il motivo per cui i ministri non se ne siano occupati nel vertice dell'altro ieri che anche quello che non c'è mi sembra ancora una posizione europea unica sull'argomento
Ecco un'altra questione ci sono sostanze alternative c'è feci e soluzioni alternative di produzione industriale senza certe ci ce ne voglio accennare qualcuna
Di fatti una delle delle cose che in questa campagna noi divora ecologia e di Greenpeace sottolinea amo molto
Il problema appunto delle sostanze sostitutive
Le sostanze sostitutive hanno delle sigle ancora più complesse delle precedenti insomma comunque fino diciamo in sigla citiamolo principalmente HC FCE h FC
Detto per il per esteso libro Cuoco carburi oppure i pro coloro Kharbouch ecco queste sostanze hanno ecco mettiamola così hanno un minor potere distruttivo dell'ozono
Minore di parecchio nuova ecologia nel nel numero che esce la settimana prossima pubblica una tabellina in cui è stato proprio contabilizzato il cosiddetto o di di potere di distruzione dell'ozono e si vede come queste sostanze che prima citavo gli H CFC hanno un po'un potere di distruzione
Inferiore di un fattore dieci rispetto alle precedenti e quindi in un certo senso non presentano rischi paragonabili a quelli precedenti
Ma non sono ecco delle sostanze anche queste del tutto sicura dopodiché per ogni singolo applicazione attuale dei CFC il discorso dovrebbe farsi dive sono e esistono perché ciascuna soluzione per ciascuna utilizzo attuale dice feci soluzioni diverse anche a rischio zero
Ecco e ci sono anche delle produzioni industriali no cui e non si utilizzano CFC
Ecco per mi pare che tra l'altro con Greenpeace pubblici intendete pure una poi frigorifero tedesco che appunto non è non utilizza assolutamente CFC
Per concludere vogliamo ripetere l'appuntamento e insomma anche un po'
Spiegare come organizzarsi per questa giornata del venti novembre dunque il venti novembre lo ripetiamo innanzitutto è l'abbiamo chiamato tono dei nuova ecologia Greenpeace
Per una raccolta di firme a cui hanno aderito poi le altre associazioni ambientali l'Arci
E tanti altri per una petizione per chiedere di anticipare il bando dei il del produzione dei CFC in Italia alla fine del novantatré si partecipa a questa iniziativa che si propone di raccogliere in Italia oltre un migliaio di tavoli appunto per le firme questa petizione
Il ritorno cinquanta coordinatori regionali di questa iniziativa
Il cui elenco appunto pubblicato da nuove ecologia con i quali prendere contatto per organizzare nel club una propria scuola del proprio ufficio Duo dovunque possibile
Il venti novembre queste iniziative farlo concentrato quel giorno naturalmente ognuno poi può farlo anche prima perché le le le petizioni da firmare circolano Giarda settimane fare uno sforzo concentrato quel giorno
è molto importante perché non è facile in questo periodo diciamo anche far passare intermedi
Comunicazione informazione al grande pubblico un argomento come questo
E quindi lo scopo dell'iniziativa è anche quello di riunire in uno stesso giorno centinaia o migliaia di piccole iniziative
Cali che facciano un po'discutere e riportino l'attenzione su un tema che negli ultimi tempi l'Italia è stato un po'trascurato
Bene allora ringraziamo Paolo Gentiloni direttore di Nuova ecologia con cui abbiamo parlato dell'ozono temi grazie riderci grazie
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