Capire per conoscere

Cominciamo spazio economia appunto con la la rubrica con il professore Baldassarre professore ci sabato scorso è stata firmata la Dichiarazione di Roma da parte di ventisette sì Capi di Stato e di governo dell'unione europea ma mi pare che in Italia
Di fronte a questa premetto comunque significativo oltretutto con nella scenografia di Roma del Campidoglio quindi sarebbe stato un anno uno un avvenimento anche dal punto di vista proprio di immagine e di pubbliche relazioni molto importante
Di fronte a questa dichiarazione di Roma e eccetera eccetera mi sembra che dall'Italia almeno mi in buona parte del nostro mondo politico particolarmente quello di maggioranza sedute del PD
Sì un da solo non si usi un si senta solo una parola flessibilità flessibilità flessibilità è una mia cioè ciò io l'ho richiamato che non giunge un po'sordo quindi sono io pure così
No non ci siamo sentiti in questi giorni ma coincide perfettamente con la mia opinione
Non me ne voglia il mio grande conterraneo
Che ha sbagliato una sola cosa nella vita di nascere due secoli prima
E cioè Giacomo leopardi ma niente se assistendo alle cerimonie Salvatore riflettendo domenica e questa mattina
è mi viene da dire passata la festa si profila una tempesta e la gallina tornata in sulla via che ripeto è un suo verso flessibilità flessibilità
Sostanzialmente un pallino Roma non me lo ricordo i numeri per non lasciare la mia ignoranza riferire avvisa nella conferenza
Ovviamente ho modificato un positivo del sommo leopardi però voglio dire è passata la festa
Ma qui si profila una tempesta nel senso che
Da quella dichiarazione firmata positivamente da tutti e ventisette ma forse firmata da tutti e ventisette perché il contenuto concreto operativo
è molto fragile
Tutt'al più si dice mai passi successivi per l'integrazione europea possono essere anche compiuti da alcuni Stati e gli altri non possono impedirlo ma non si dice per fare cosa
Ora l'Europa non ha
Avrebbe dovuto riflettere dovrebbe riflettere
Proprio nel celebrare sessant'anni di integrazione europea su come
Sono stati poggiati questi sessant'anni allora sono sessanta anni di grande sviluppo in Europa
Di grande diffusione del Welfare State e quindi della realizzazione di un modello europeo che ci rende orgogliosi rispetto alle altre aree del mondo però dovremmo essere consapevoli di due cose
Che quel nostro modello europeo era appoggiato su due pilastri che non esistono più
Il primo pilastro era che per cinquant'anni la ragione di scambio fra prezzi industriali e prezzi delle materie prime era a vantaggio dei Paesi industriali sostanzialmente per cinquant'anni noi ogni anno
In particolare al Nord America ed Europa attraverso l'andamento dei prezzi dei prodotti nostri industriale rispetto ai prezzi delle materie prime che erano prevalentemente
Nel sud del mondo Africa America latina Asia abbiamo succhiato l'un per cento di PIL all'anno
Solo per questa ragione dai Paesi del cosiddetto terzo e quarto mondo quindi in questi cinquant'anni
E il grande successo di America Europa e Giappone poggiava anche su questa base di
Eh redistribuzione perversa delle risorsa
All'interno di questo quadro c'è stata anche una redistribuzione tutta interna all'Alleanza atlantica chiamiamola così tra Stati Uniti ed Europa
Perché in questi cinquant'anni gli Stati Uniti hanno avuto una Spesal per sicurezza e difesa di circa il sette per cento del loro PIL
In me e l'Europa mediamente ha avuto una spesa per la difesa dell'uno e mezzo per cento di PIL con in mezzo due eccezioni l'Inghilterra
Al quattro cinque per cento la Francia altre quattro per cento quindi la seconda constatazione è che il modello Europa poggiava anche sul fatto che ogni anno
Il due tre per cento di PIL
Non era dedicato dagli europea alla difesa perché c'era qualcun altro e cioè gli Stati Uniti che pagava la difesa europea
Noi siamo stati bravi come europea usare queste occasioni strutturali storiche per poi realizzare il modello europeo quindi la diffusione del welfare una forte crescita economica
Ma sostanzialmente al primo gennaio di ogni anno negli ultimi cinquant'anni l'Europa si trovava già con una crescita del due mezze o tre per cento del PIL regalata da altri sostanzialmente
E siamo stati bravi a usare quelle risorse invece che per esempio per
Avere da soli e la nostra difesa le abbiamo usate per fare un largo diffuso sistema di welfare quindi sistemi pensionistici sistemi sanitari e sistemi educativi scolastici ora questi due pilastri non ci sono più
è in prospettiva l'Europa dovrebbe chiedersi è cosa vuole essere da grande senza questi due pilastri che
Ci hanno sostenuto per cinquant'anni
E già è trapelato lo stesso Trump simpatico o antipatico che sia ma sostanzialmente ha detto la NATO ci sta bene
Però ricordatevi e l'ha detto alla Merkel quando è andata a Washington che finora abbiamo pagata non la vostra difesa non vi chiederemo i soldi per il passato ma d'ora in poi dovete in qualche modo provvedere
Anche voi e voi stessi a pagarmi la vostra difesa
Ecco allora che
Il e il rilancio dell'integrazione europea non può che passare attraverso una radicale lettura della storia di questi sessant'anni ma proiettata
In futuro attraverso l'uso funzionale dell'Europa cioè quali sono le funzioni fondamentali che l'Europa dovrà svolgere autonomamente
Per garantire prosperità la sicurezza e la crescita economica
Ebbene su questo funzioni è evidente che
è ridicolo parlare di diverse velocità dico e cerchi varia e quant'altro è evidente che ci sono quattro o cinque funzioni
Politica estera e sicurezza difesa
Quindi si diresse sicurezza vuol dire immigrazione
Grandi infrastrutture Energia grandi tecnologie
Ecco queste funzioni i singoli Stati nazionali europei
Giannone possono svolgere da dieci vent'anni ma non potranno svolgere nei prossimi dieci o vent'anni
Per est produrre questo tipo di funzione occorre integrazione politica europea con delle risorse federali europee adeguate a queste misure ora
Capisco che fare una riunione a ventisette sarebbe stato difficile già
Inquadrare questo tipo di prospettiva però francamente fra una prospettiva concreta e precisa quale quella che ho appena delineato e una dichiarazione generica in cui forse in qualche Paese
Può mettersi d'accordo su fasi successive di integrazione senza neanche stabilire nel percorso nella meta diventa molto complicato
Ecco perché ho detto passata la festa si può profilare la tempesta e cioè se l'Europa non risponde prontamente
Quasi per assurdo dopo la Brecht e dopo la vittoria di Trump negli Stati Uniti l'unica risposta possibile che l'Europa può dare quella dell'integrazione politica
Ma non col chiacchiere generiche ma su quei tre quattro temi importanti
Che devono costruire quello che io chiamo da sempre l'embrione degli Stati Uniti d'Europa ora è vero che si è parlato per esempio di sicurezza e di difesa comune
Ma si è parlato di sicurezza e difesa comune in termini di intergovernativi e cioè coordinamento dei propri apparati nazionali e quindi vuol dire che così non andiamo da nessuna parte
Su queste funzioni l'Europa intergovernativa ha già fallito e non potrà che fallire anche in futuro occorre fare il salto verso l'Europa federale dallo schema funzionale all'Europa federale
In questo è ineluttabile altrimenti
L'Europa subisce un lento declino sempre più accelerato però nell'ambito di un
Quadro geopolitico
Geo economico mondiale
Nel quale gli Stati Uniti da una parte della Cina e l'ASI ha dall'altra si fanno i fatti loro ci concordano tra loro le questioni importanti lo si è visto tra l'altro anche nel
G venti di Baden Baden
Nel quale sostanzialmente sono arrivati i rappresentanti degli Stati Uniti che hanno detto
Non si mette nulla che sia contro l'eventuale fase di protezionismo punto finita lì l'unica che si è opposta a questo tipo di ragionamento della Cina e l'Europa
Si è dimostrata di non esserci
Il mio proponevo chi è sto una un'altra faccenda lei appunto proposto questa analisi sulla questione
Europea sa benissimo che ci sono insomma un po'di elezioni in giro per il primo bisogna passa alle elezioni per la stabilizzazione dell'Europa e poco visibili vedremo
Quale Europa si disegnerà probabilmente alla fine di quest'anno dopo le elezioni in in Germania dove avevo proposto allora la questione italiana
Cioè i mentre insomma c'è stata la cerimonia dell'anniversario di del Trattati di Roma prestare un'occasione anche importanti per il rilancio una proposta di unità europea Easton europeista per l'Europa in chiave federalista o in chiave di cooperazione rafforzata un chiaro in qualsiasi altra che avremo quello poi politicamente
Si discute per vent'anni non sono in un invece di fare questo e in Europa cioè in Italia si continua l'unica cosa che si è sentita è sostanzialmente la pretesa di nuova flessibili tra tra virgolette cioè disavanzo
Io e di bilancio pubblico per spese di parte corrente poi traduciamo in pratica perché sono una cosa
Ne complicata e tra l'altro questa carne il momento in cui il Governo deve preparare il desse e nel momento in cui Confindustria chiede sostanzialmente sostiene una manovra fondata su aumento dell'IVA e su una riduzione di costi diciamo chiamavo i costi modi proprio per l'impresa
Ecco che cosa succede perché insomma qui mentre appunto
Si dovrebbe rilanciare l'Europa sulla base dell'Europa con diversi ritmi o con diverse velocità e quindi costruendo in modo più o meno complicato il cuore cuore dell'Europa che la faccia andare avanti
E dall'altro lato l'Italia che in teoria dovrebbe
Miti Stalin questo cuore dell'Europa Sedou continua a insomma a sembra andare appresso a farfalle tra PLIS cosiddetta flessibilità e manovre che vuol dire con l'aumento dell'IVA lei che ne pensa
è in questo senso che ho parlato proprio si profila la tempesta perché nel quel quadro europeo internazionale che ho appena delineato
Dentro si profila la tempesta proprio a partire dall'Italia perché perché se l'Italia deve essere parte di quel nucleo duro che costruisce l'Europa federale
Beh non può continuare a pietire le flessibilità o quant'altro qui siamo di fronte a un verso est che dovrà rispondere alla manovrina da tre virgola quattro miliardi per aggiustare i conti del due mila diciassette
Ma soprattutto
Nel desse dovranno essere le linee per proporre poi a settembre la legge di stabilità per il due mila diciotto e sappiamo che l'entità
Di quella legge di stabilità per il due mila diciotto come minimo dovrà essere attorno a venti miliardi per far fronte alle clausole
Di automatiche di eventuali aumenti dell'Iva o delle accise in più dovrà fare anche delle manovre per in qualche modo sostenere la crescita e l'occupazione e allora
Francamente
Capisco la difficoltà perché ci sono le elezioni in Francia ci sono le elezioni in Germania poi l'anno prossimo ci saranno anche le elezioni in Italia a scappi o meno a scadenza naturale
Allora la domanda e ma quale forza politica quale Governo può impostare una manovra da venticinque trenta miliardi per il due mila diciotto
Dopo comunque aver fatto il compitino della minima nord aggiustamento sul due mila diciassette di tre virgola quattro miliardi
E qui purtroppo occorrerebbe che la politica visto che questo tipo di manovra eh ineluttabile se si vuol fare sul serio e quindi è del tutto inutile ridicolo parlare di
Flessibilità occorre che
Dopo tanti anni che non è stato fatto e che è stato fatto il contrario una manovra che come accennava lei tagli la spesa corrente invece di aumentarla aumentando il deficit
E in un certo senso aumenti sul serio gli investimenti e proceda ad una riduzione del carico fiscale sui tartassati
Allora qui il giochetto non è tanto quello di dire aumentiamo l'IVA e diminuiamo i contributi sociali o quant'altro perché francamente
Per l'impresa è ovviamente
Perché francamente un aumento dell'IVA in queste condizioni in cui la domanda ancora stagnante non può che creare ulteriore freno alla crescita dei consumi e quindi di conseguenza la crescita degli investimenti
Secondo me in questo senso si profila la tempesta perché
Perché la finestra di opportunità che Draghi già aperto da tre o quattro anni
Collodel quantità divisi con i bassi tassi si sta chiudendo abbiamo sei mesi di tempo
Perché entro quella finestra si faccia sul serio in Italia le manovre strutturali ma non sono le riforme strutturali o a giochi sax o le riforme strutturali
In termini di bonus di ottanta euro o quant'altro che poi
Come abbiamo visto dai conti ufficiali sono andate tutte a finanziate con aumento di deficit alle manovre strutturali sono una drastico taglio agli sprechi della spesa pubblica corrente
Con degli obiettivi certi fissi nel tempo e una lotta seria all'evasione di recuperi quelle risorse
Capisco che politicamente
è difficile immaginare che da qui a settembre in prospettiva della scadenza elettorale della prossima primavera per l'Italia
Si possa costruire un consenso politico su una manovra di queste dimensioni e di questa qualità
Nel senso appunto che si va a toccare
Il nido di vipere
Delle sprechi delle malversazioni delle ruberie della spesa corrente e il nido di vipere della lotta seria all'evasione fiscale
Chiarissimo ringraziamo tantissimi il professor Mario Baldassarri sperando di essere stati chiari
Abbiamo nostri ascoltatori qui diamo questo spazio economia con l'intervista sostanzialmente proprio su questi temi Europa Italia Europa e l'Italia le prese col dette dichiarazioni di Roma e l'Italia le prese col De Falco le professor Palù quereli collega economista del professor Baldassarri
Radio Radicale Italia è in crisi e l'Europa che cerca di trovare una sua nuova questione con la Dichiarazione di Roma del venticinque marzo scorso abbiamo i nostri microfoni lei professor Paolo Verri e l'economista
Professor web Guerrieri direi di partire proprio dalla dichiarazione di Roma quando in qua e quali sono i contenuti i principi importanti di questa dichiarazione se ce ne sono
Ma è naturalmente è stata una dichiarazione come poi abbiamo saputo
Perché molto difficile che ha richiesto un grande lavoro e naturalmente
Nel leggere il lei pezzo si capisce quanto i compromessi
Siano state in qualche modo necessari ecco a me sembra che il dato fondamentale importante quello che a me sembra
Dato politico più rilevante
Sia proprio il fatto che si sia riusciti ad avere l'accordo di tutti
Sulla possibilità
Chiamiamole delle più velocità cioè del fatto che
Alcuni Paesi possono andare avanti in maniera più intensa e veloce di
Individuano
L'opportunità e quindi è stato ribadito
Il fatto che su alcune grandi diciamo scelte che possono essere poi come sappiamo la diffida alle politiche dell'immigrazione ma anche in qualche modo scelte di natura
Di politica economica c'è questa formulazione
Che certamente sfumata nel tenta ma comunque ed è stato acquisito il principio e questo naturalmente è un successo politico importante di chi è il segno
è un'Europa che vuole andare avanti e naturalmente
Questo è talmente ancora più importante considerato il fatto che si intravede giacché questo poi motore
Deve andare avanti saranno poiché colpito elezioni n la
Nell'auspicio che queste elezioni abbiano
Un risultato positivo la Francia e la Germania sono i due Paesi candidati naturali AATO svolgere come dire questo questo ruolo di traino
Questo significa che gli appuntamenti
Per fine anno
Per quanto riguarda l'Europa per quanto riguarda le iniziative politiche saranno molto brevi saranno decisivi anche perché abbiamo ricorda in un'altra chiacchierata con lei l'Europa
Sta insomma diventando uno dei centri dire nu uno dei punti nodali del nuovo o di un nuovo ordine possibile a livello di commercio globale i trattati con la il trattato col Canada i negoziati con il Mercosur i trattati il trattato probabile con il Giappone nei prossimi nei prossimi mesi quindi da un lato all'interno si sta riorganizzando dall'altro all'esterno sta diventando un punto
Un punto cruciale l'Italia
E l'Italia deve decidere nel tempo deve decidere se vuole entrare
In questo nuovo gioco europeo che si sta profilando oppure no e naturalmente decidere chimica che l'Italia ad evitare a questo punto prove che che rassicurino gli altri Paesi i mercati
Della solidità innanzitutto dei nostri conti pubblici che in un problema fondamentale e soprattutto delle quote della serietà
E il fatto di voler
Progredire in un percorso di riforme strutturali quindi c'è bisogno come dire di di di fatti molto concreti c'è bisogno di impegni molto concreti che bisogna
In qualche modo fare in modo che l'impegno
Per quanto riguarda il debito pubblico sia quello di una quella gli elettori a discendente e quindi qualche cosa che non abbiamo fatto in questi ultimi tre anni bisogna che mettiamo da parte di questa richiesta
Che è stata poi il leitmotiv di questi ultimi anche tre anni di queste multiple flessibilità delle quali poi
Neanche sappiamo come dire sulle che non hanno neanche sappiamo sfruttare poi alla fine
E c'è bisogno naturalmente che quindi questi nostri problemi
Il PD problemi come sappiamo sono anche
Evito di problemi della ristrutturazione del sistema bancario questo sblocco della legge sulla concorrenza che ormai va da due anni
Intorno impegni che noi viviamo oppure dobbiamo prendere
Molto chiare e qui impegni e non è che dobbiamo prenderli di qui a quando di qui a qualche giorno perché nel programma di stabilità il il cosiddetto desse che e nel programma di riforme che lo accompagna
Che dobbiamo presentare come sappiamo entro la metà di aprile in questo in questo documento andrà scrittori soprattutto andrà dimostrato in maniera chiara
La possibilità che il nostro Paese voglia non solo non rimanere fuori da questo gioco che si sta rilanciando ma voglia essere uno dei protagonisti per essere uno dei protagonisti bisogna fare quello che fa
In questi tre anni ad esempio non si è fatto appunto sui conti pubblici
E soprattutto su una serie di
Chiamiamo le riforme strutturali che poi di cui abbiamo parlato tanto per alcune cose sì
Qualche cosa abbia fatto ma in realtà
I nodi diciamo fondamentali restano tutti
Sciogliere ma ci saranno le condizioni politiche di insomma degli equilibri politici per arrivare insomma un destro è chiaro
E lei timori realtà che queste condizioni sono di per sé precaria perché come sappiamo
Ci sono maggioranze oggi che reggono il Governo Gentiloni attiva i fragili ma quello che più grave è cominciata già una una una specie di contesa politica
Tra i partiti a tutto campo in una cosa grave che in realtà questa Conte
Stanno partecipando tutti i come che non ci si rendesse conto da un lato
E la situazione come dire estremamente
Fragile e allo stesso tempo della falda in
Rendo e soprattutto degli appuntamenti di qui a qualche mese perché utile il contesto tecnici aspetterà
Alla fine inizio anno sarà molto diverso per quanto riguarda l'Europa abbiamo detto ma poi
C'è da considerare quello che sarà tutto un affare e diciamo di uscita dalla dalle politiche monetarie generose espansive della Banca centrale europea e da non trascurare
Gli effettivi perturbazione che poi le politiche di tram perché a questo punto saranno messe in altro genereranno quindi come dire che c'è questa contesa come se noi fossimo una specie di di
Di laboratorio isolato da tutto il resto lei non ci si rende conto che in realtà
Le gli appuntamenti più pressanti sono questi soprattutto appuntamenti esterni è così da questo punto di vista
Se io dovessi dare esprimere la mia valutazione queste condizioni politiche oggi sono molto preoccupanti e mi pare di capire anche all'interno del maggior partito cioè del PD mi sembra siano preoccupanti
Perché vediamo certe prese di posizione anche recenti anche esponenti del Partito Democratico sembrano parlare in realtà come se tutto quello che deve che che che sta venendo fuori ma soprattutto campa per avvenire non ci riguarda se quindi come come dire ci fosse una specie di
Licenza di agire indipendentemente da concesso al nostro Paese non è stato non è così
Abbiamo goduto certamente di un periodo
Che non ritornerà di grande favore a livello di contesto complessivo internazionale europeo io credo che
Con la ricreazione è finita se vogliamo usare un'espressione un po'un po'dura ma secondo me efficace chiarissimo ringraziamo il professor Paolo Mieli economista mi sento un saluto dannose mittente ovvero da Radio Radicale