La nota antiproibizionista

Più volte in questa rubrica abbiamo segnalato come mentre a livello globale sembra ormai consolidarsi la necessità di un superamento della guerra le droghe con politiche basata sull'evidenza scientifica e di tagliare invece pesantemente indietro
Per non parliamo ovviamente a livello parlamentare della cosiddetta grande politica Scerbo qualunque dibattito assuma sulla possibilità di superare l'attuale
Legge sulle droghe ferma la proposta di legge sulla cannabis dell'intergruppo promosso dal Sottosegretario Benedetto Della Vedova è ferma
La su a proposta di legge d'iniziativa popolare promossa da radicali italiani associazione Coscioni sono ferme anche le proposte di legge di modifica
Complessiva del Testo Unico sugli stupefacenti la legislatura avviato ormai verso la fine gli spazi parlamentari per un confronto approfondito e serio
Sono state più stretti per non dire quasi del tutto chiusi
Ieri si è votato Perilli molti comuni per il rinnovo delle amministrazioni e questa è una strada possibile
Quella proprio di ripartire dalle amministrazioni locali per cambiare la politica delle droghe amministrazioni che hanno avuto un ruolo significativo in questo senso negli anni Novanta
E sono recita infatti che dove il merito proibizionismo manifesta con maggiore evidenza i suoi tutti i suoi effetti ne accennava ne abbiamo accennato lunedì scorso nella nota del venti scorso e come
Vi avevo preannunciato un continuo oggi citando un articolo di Susanna Ronconi pubblicato sul manifesto del ventisei aprile scorso a proposito della presentazione al Parlamento europeo della dichiarazione di Varsavia
Sul ruolo delle città nella politica delle droghe sulla riduzione del danno
Come già nel mille novecentonovanta Francoforte
Ma oggi con tutto il peso di venticinque anni di evidente ascritto Susanna Ronconi ma di carattere devastare insiste sul pragmatismo salute pur unica mediazione sociale e invitare dimensionare le politiche di ordine pubblico che non debbono ostacolare sopra di visionare quelle sociali
I punti di forza sono gli interventi di riduzione del danno a favore dei consumatori che hanno ricadute a favore di tutti i cittadini con la partecipazione di tutti gli attori attorno a un tavolo capace di rappresentarne emiliana gli interessi
La la città ascritto ancora Susanna Ronconi è il luogo dove le politiche sulle proprie non possono permettersi la retorica dove il governo del fenomeno
Si misura con cambiamenti problemi e i bisogni e si mette alla prova la capacità delle istituzioni locali di gestirli
Non è un caso che fin dagli anni Ottanta in Europa sono le città d'aver innovato le politiche lì è nata la riduzione del danno perché interessa molti i sindaci hanno trovato una politica di mediazione sociale e di salute pubblica ben più capace dell'approccio legge-ordine ritenere basso l'impatto
Dei rischi e danni correlati e personalmente io ricordo bene la vicenda della risoluzione di Francoforte che è scaturita la conferenza che si tenne nella città tedesca del novanta perché
Il coordinamento radicamenti previste netta che impegniamo molto per diffondere quel documento in Italia farlo adottare
Le amministrazioni locali portare nel nostro Paese una riunione del network European cities Amblar politiche cosa che poi avvenne effettivamente a Bologna e per l'esperienza del network i tipi sviluppo dal due mila cinque due mila e undici l'iniziativa
Democracy insipido standards e dal due mila dieci quella denominata Isola Piana io bandiera policy ESA con le dichiarazioni di Praga del due mila dieci appunto qua di Varsavia nel due mila sedici
In realtà tutto questo alle esperienze concrete positive di città come Francoforte Zurigo Lisbona Amsterdam ho Vancouver in Canada ecco l'Italia dicevamo è rimasta paurosamente arretrata eh Susanna Ronconi nel suo articolo sul manifesto ricordava di aver curato nel due mila cinque uno studio per il form sicurezza urbana
Sulle strategie delle città europee in cui si dava ma appunto conto delle evidenze
E di quell'esperienza è allo studio è rimasto in un cassetto e gli anni le lamentele in altre città hanno semplicemente evitando di confrontarsi con quelle realtà internazionali delegando tutto alla politica nazionale
Ecco la villa dichiarazioni passare ricorda invece che è possibile uscire da questa logica riprendere in mano il governo di un fenomeno che tocca
Migliaia di cd di cittadini intraprendere interventi basati su un quarto di secolo di esperienze dalla mediazione sociale attorno alle zone della movida notturna
Alle cosiddette stante del consumo sicuro alle Agenzie locali che siano veri strumenti operativi come li avevano immaginato kora il i radicali
Negli anni novanta agli enti locali che siano veri strumenti operativi di coordinamento
E non distributori di soldi ad associazioni amiche e questo solo per citare appunto alcune misure che già ora potrebbero essere attuate anche in Italia a legislazione vigente