Conclusione del ciclo di manifestazioni che Rifondazione Comunista ha promosso in tutta Italia a sostegno delle sue proposte per la proporzionale, per il superamento della crisi economica e perchè il paese si ribelli alla corruzione del ceto politico favorendo con tutti i mezzi e in tutte le situazioni, quelle indagini che possono portare completa trasparenza nella vita dei partiti

A nome della Federazione di Roma
Del coordinamento regionale del Lazio del nostro partito dolci benvenuto alle compagnie ai compagni che sono venuti da tutta la regione
La città di Roma e il Lazio hanno dal quattordici gennaio a oggi aperto con un sit-in che abbiamo fatto davanti a Montecitorio
E concluso con la manifestazione di oggi qui al Teatro vittoria
Questa che e vuole essere solo una prima serie di manifestazioni in tutte le regioni d'Italia sulle riforme istituzionali e contro le nuove leggi truffa
Elettorali
Tese a cancellare le opposizioni di classe e antagoniste
E a restituire mediante un artificio antidemocratico il sistema maggioritario
La maggioranza in Parlamento a quelle stesse forze politiche che nel Paese tutte le ultime elezioni amministrative l'hanno dimostrato ormai questa maggioranza non l'hanno più
Il nostro partito si batte in Parlamento e nel Paese
Le compagne e i compagni lo sanno in quasi totale solitudine e tra l'isolamento dei mezzi di informazione
Contro queste leggi maggioritarie per l'elezione delle Camere e per l'elezione diretta dei sindaci nell'ambito del rinnovo dei consigli comunali
Noi combattiamo questa che definiamo una vera e propria svolta eversiva e antidemocratica
Che riduce la rappresentanza reale di una società complessa come quelle italiane
Noi è stato detto nel nostro ultimo Comitato politico nazionale non accettiamo di essere cancellati o costretti ad apparentamenti forzosi
Non accettiamo di rinunciare al nostro simbolo alla nostra autonomia ha la nostra stessa esistenza ad opera di queste leggi truffa non accettiamo che questo avvenga soprattutto ad opera di un Parlamento
E di un governo delegittimati
Non accettiamo che questo avvenga in un clima generale di menzogna
Senza un reale dibattito democratico nel Paese senza che scusate la banalità la semplificazione i cittadini ci abbiano capito niente che sia stato dato loro modo di capire la reale portata della vicenda
Così come a Roma abbiamo rifiutato e rifiuterei lo ogni pateracchio per nuove giunte sedicenti di sinistra laiche ambientaliste che si formano con l'occhio tutto rivolto a questa controriforma elettorale
E senza alcuna discontinuità rispetto al passato quello meno e quello più recente né negli uomini c'è stato proposto dal Gruppo Consiliare socialista in una recente consultazione di nuovo come sindaco Franco Carraro
Né tanto meno nei contenuti
Ci battiamo perché questo governo Amato
Giuliano Amato che fino a ieri è stato l'eminenza grigia il consigliere del principe il braccio destro dell'ormai astro decadente Bettino Craxi
Ci battiamo perché questo governo Amato che autore dell'opera di massacro sociale come andiamo ripetendo da molto tempo e che ci prepara nuove centinaia di migliaia di disoccupati se ne vada
E a Roma che se ne vada Carraro degli uomini che hanno amministrato malissimo questa città
E ci battiamo affinché il Parlamento e il consiglio comunale di Roma entrambi delegittimati
Dalla questione morale
Siano sciolti e si vada ad elezioni anticipate
E di fronte a leggi elettorali inaccettabili noi siamo per andare allo scontro nel Paese anche affrontando i referendum di Segni ai quali ci opporremo con tutte le nostre forze
Prima di dare la parola agli altri compagni
Io vorrei rivolgere insieme a tutti noi
Il mio ultimo pensiero all'Iraq
Che è fatto oggetto in questi giorni
Di una nuova aggressione da parte dell'imperialismo americano
E a tutte quelle situazioni dove vi sono popoli oppressi
Dall'azione imperialista
Abbiamo visto che non vi è una discontinuità apprezzabile
Tra l'atteggiamento di George Bush è quello del nuovo presidente degli Stati Uniti Clinton
Noi
La federazione romana ieri ha partecipato ad una manifestazione partecipato a due manifestazioni pacifiste constatando
Con amarezza
L'impossibilità
Della composizione di un fronte unitario ma rifiutando questo stato di cose ribadiamo il nostro no alla guerra
Chiediamo che l'ONU si ritira una propria dignità politica
Che il governo italiano si di soci
Da questa come da ogni altra azione e di intervento militare
Rifondazione Comunista Roma assume l'impegno proprio in virtù del suo atteggiamento unitario della costituzione di un comitato permanente per la pace contro la guerra
Noi compagne e compagni saremo nelle piazze
A contrastare questa subcultura interventista che si va facendo strada nel Paese
E più in generale saremo nelle piazze allontanare unitariamente con tutte quelle forze che ancora vogliono stare a fianco degli sfruttati e degli oppressi e vogliono battersi contro gli oppressori e gli sfruttatori
Do la parola
Al compagno Sandro Del Fattore capogruppo per il nostro partito al comune di Roma e coordinatore regionale
Care compagne e cari compagni ricordava già Stefano Tozzi
Che quella che abbiamo di fronte è una battaglia durissime
Ma dobbiamo saperla combattere con decisione e intelligenza
La commissione bicamerale sembra avere i giorni contati
Il referendum appare sempre più probabile
Noi sin dall'inizio ne abbiamo messo in evidenza tutti i rischi e li abbiamo giudicati in colossale imbroglio
Ma difficilmente oggi ci si potrà sottrarre a questa battaglia nella quale noi diremo con chiarezza no
Cioè a nostro avviso un'altra strada che si può però perseguire quella cioè di battersi per cacciare oggi il Governo Amato e con lui un Parlamento che riteniamo dei legittimi adatto affare e il riforme elettorali come quelle che sono oggi in discussione al Parlamento
Diciamo questo perché siamo convinti che oggi questo Paese è di fronte ad una crisi che non è come qualcuno credeva
Solo o prevalentemente del sistema politico ma siamo di fronte ad una crisi organica contemporaneamente dell'economia dello Stato della società
Il capitalismo italiano persegue una strada esplicita liberarsi da tutti gli elementi di condizionamento e il vincolo all'impresa
Se si abolisse il potere contrattuale dei lavoratori lo stato sociale l'intervento pubblico in economia
Classi dominanti e Governo Amato ne traggono le conseguenze
La crescente disoccupazione di massa ad esempio non è solo il frutto di una congiuntura sfavorevole ma la conseguenza diretta della politica economica di questo governo
Cioè una politica non solo recessiva ma che fa del lavoro una variabile dipendente dall'andamento dell'economia e dell'impresa
La concentrazione di potere che ha agito in questi anni nella società è nata dalla ristrutturazione capitalistica del processo produttivo per questo noi non separiamo il nostro impegno
Nel vivo del conflitto sociale dalla battaglia contro le nuove leggi truffa e per questo diciamo oggi
Che in primo luogo dobbiamo batterci contro e per la caduta del Governo Amato se ne deve andare questo governo e con lui ripetiamo un parlamento
Non legittimato a produrre quelli riforme
Lasciatecelo dire compagne e compagni è davvero incredibile che a fronte di tutto ciò di questo acutissimo scontro sociale e di classe in particolare a sinistra
In particolare il Partito democratico della sinistra
Mostri interesse attività solo rispetto a tutt'altre cose che per esempio rispetto lo scontro acuto sociale che abbiamo di fronte
La crisi del sistema politico e la legge elettorale come fondamentale strumento per risolverla e l'ispirazione e questo è tanto più grave di questa legge
Sta nel trovare un marchingegno per ottenere più potere senza consenso con risultato oggi che anche gran parte della sinistra
Punta tutte le sue carte su un sistema elettorale maggioritario che significa sacrificare ogni principio di rappresentanza democratica e non è vero
Come si dice da più parti che questo sistema elettorale il sistema uninominale maggioritario produrrà una sostanziale alternativa di schieramenti e di programmi
E sottende era invece a ridurre a due i contendenti nelle elezioni i quali convergeranno al centro rendendo consapevolmente generici programmi e contenuti
Ed è decisamente falso che attraverso il sistema uninominale maggioritario si potrà selezionare più rigorosamente la classe dirigente assicurarne una verifica un ricambio spezzare il potere di controllo dei partiti
Ma chi sarà infatti col sistema uninominale a decidere i candidati dei nuovi collegi elettorali
Se non la nomenclatura dei partiti e di questi partiti occhi nettamente come io credo oltre questo
Le oligarchie economiche o le lobby della politica spettacolo questi saranno coloro che decideranno il candidati nei nuovi collegi uninominali
Ed è proprio quello che accadrà analogamente con l'elezione diretta del sindaco
Che a mio avviso è fatta della stessa pasta del presidenzialismo si basa su due capisaldi questa legge comando espone ITC Zazie ore delle masse
Guardiamo lo ricordava proprio Stefano ora guardiamo proprio qui a Roma
Carraro in questi tre anni si è mosso proprio nella logica del sindaco leader come se fosse stato eletto direttamente
Ogni problema politico è stato svuotato sminuzzato e alla fine ha ricondotto a una questione di pura gestione ogni contrasto è stato attenuato in una permanente consociazione
La sua immagine rassicurante neutra ha fatto da copertura girarci
Che intanto nell'ombra predisponeva piani edilizi per la bellezza di cinquanta milioni di metri cubi nei prossimi anni hanno lavorato proprio come la tela di Penelope
Il sindaco leader serve proprio a questo rassicurare la gente e lasciare i grandi gruppi economico-finanziari lavorare assolutamente indisturbati e così la politica diventerà sempre più opaca con buona pace di tanti Pseudo riformatori
Quanto questo sia vero compagne e compagni lo vediamo proprio in questi giorni a Roma
Da mesi c'è di fatto in questa città una crisi politica della giunta guidata da Carraro
Un assessore democristiano sospeso per iniziativa della Procura della Repubblica un intero gruppo Consiliare quello del partito socialdemocratico di fatto cancellato dalle inchieste sulle tangenti
Una chioccia di avvisi di garanzie per lo scandalo dell'affare Census
Proprio ieri tre assessori dichiarano concluso il loro appoggio alla maggioranza
Voi tutti di aspetteresti che Carraro ne prenda atto decidendo di risparmiarci una sua ulteriori presenza no
In nome della trasparenza e della riforma della politica rimane saldamente aggrappato alla poltrona
E decide sembra un fumetto di Walt Disney di fare l'esploratore la giovane marmotta verificare cioè un asse
Verificare cioè
Ma senza aprire la crisi se esistono possibilità cosiddette nuove da parti diverse in particolare dal partito democratico e della sinistra e dai Verdi si chiede sulla base di una iniziativa socialista una svolta nel governo della città
Ma una svolta noi diciamo con chiarezza
Non può essere semplicemente un cambiamento di ceto politico
Un ricambio semplicemente di classe dirigente un'operazione di cosmesi e di facciata con protagonisti coloro che vanno bene per tutte le stagioni
Nessuno ha fin qui parlato del nocciolo duro che sottende l'organizzazione della vita urbana e gli assetti di potere di questa città
Gli amari e maledetti anni ottanta Roma hanno lasciato profondamente il segno e si sono consistiti nel lasciar fare agli interessi forti nell'abdicazione consapevole di ogni forma di regolazione da parte delle pubbliche istituzioni
Attraverso il circuito finanziario
Grandi risorse sono state sottratte agli impieghi produttivi per essere spostate sulla rendita urbana ed ecco che si smantella la Romanazzi sulla Tiburtina si licenziano gli operai e si costruiscono uffici
L'economia del mattone in questa città ha funzionato come una protesi dell'economia di carta della grande finanza
L'euforia degli affari si è consumata nel restringimento delle basi materiali dell'economia basta guardare cosa è successo all'industria di questa città
La deregulation ha portato i valori delle aree industriali alle stelle
Smaltimento smantellando le fabbriche per costruire uffici palazzine quegli stessi imprenditori che sono venuti in Campidoglio a piangere sulla crisi hanno incassato rendite cento volte superiori
E questo l'ottengono senza alcun rischio di impresa basta solo una mazzetta in Campidoglio ecco cosa abbiamo di fronte
Ricordate anche nelle città il motto era la nave va molto tanto caro
A Bettino Craxi quando era presidente del Consiglio e quel motto ha ricevuto negli anni Ottanta anche ampi consensi solo pochi hanno denunciato per tempo i pericoli ma sono passati quei pochi spesso per guastafeste
I protagonisti della deregulation hanno promesso radiosi orizzonti per il futuro di questa città oggi però arriva la dura replica dei fatti
La classe dirigente che aveva guidato quella nave quella che dicevano la nave va è naufragata non sugli scogli come dice stamattina Eugenio Scalfari
Ma è naufragata Ida approdata nel porto di Tangentopoli ora sono venuti a galla i patti scellerati che amministratori pubblici hanno stipulato con gruppi economici
Bravissimi a speculare
Ed è tenuta alla luce per la prima volta al nord un pezzo di realtà dietro il fenomeno di Tangentopoli
Ma all'intelaiatura di un intero sistema che riguarda le Cinq l'esercizio del potere in tutte le sue articolazioni negli enti pubblici nella sanità
Negli appalti nella politica urbanistica è proprio per questo che una svolta radicale a Roma non può che partire rivoltando il guanto degli anni ottanta
Perché altrimenti prevale la logica della gestione
Della mediazione passiva tra gli interessi in campo non si è portatori di un progetto autonomo si rischiano di fare operazioni di semplice cosmesi
Magari insieme a chi sulle politiche economiche ha gestito politiche di destra come i liberali e repubblicani sentiamo quindi tutta l'esigenza di una svolta profonda che non sia né politicista né in continuità con il passato
Ma altrettanto chiaramente diciamo che a nostro avviso non può essere questo Consiglio comunale a produrre una svolta limpida quanto radicale
Così segnato infatti da scelte che hanno compromesso il futuro della città e come ho detto prima da una accumulata questione morale trentadue avvisi di garanzia
Due assessori finiti in prigione un intero gruppo scompaginato dalle inchieste sulle tangenti
Ed allora una svolta in termini di programmi di uomini noi crediamo che oggi passi attraverso lo scioglimento di questo Consiglio comunale e attraverso la verifica di un nuovo mandato popolare sarebbe illusorio e sbagliato rabberciare qualcosa e attendere la riforma elettorale come panacea per la crisi delle istituzioni e dei partiti
Perché se è vero che questi partiti sono indifendibili e dentro di essi è cresciuta una classe dirigente corrotta
Questo è proprio il prodotto di una politica senza idee e programmi
Ridotta a puro gioco di potere che strappa il consenso con i favori o l'immagine privati discriminanti programmatiche e scelte ideali e affrontare questo problema con questa legge elettorale bisogna sapere che il risultato non è solo quello di destrutturare gli attuali partiti
Ma la forma stessa del partito di massa come identità ideologicamente forte partecipazione organizzata e diffusa organismo di raccolta di movimenti di massa in culture consolidate
è da tutto ciò compagne e compagni
Che noi traiamo la conferma di un giudizio e di una scelta che ci hanno guidato in questi anni difficili
Il giudizio di chi prevedeva l'aggravamento della crisi i rapporti di forza in essa presenti
E perciò riteneva prioritario ricostruire non già un polo di resistenti o il Into consolidarsi di una minoranza
Ma un'opposizione politica e sociale come premessa di ogni alternativa
E dall'altra riteneva altrettanto necessario rifondare una cultura e un'organizzazione comunista antagonista al sistema dominante
Senza le quali la stessa opposizione manca di uno stimolo e di una prospettiva è una responsabilità che sentiamo sulle nostre spalle ma siamo convinti che merita un impegno straordinario siamo convinti che ne valga davvero la pena
Care compagne care compagne
Cari compagni
Si conclude con questa Assemblea questa manifestazione qui a Roma
Un ciclo di manifestazioni che in questi giorni abbiamo tenuto in tutto il Paese
Nei teatri nei cinema ma anche nelle piazze d'Italia
Manifestazioni nelle quali abbiamo presentato a noi stessi cittadini lavoratori
L'esigenza di una lotta coerente da sinistra tra una coerente opposizione sociale e politica
Che si è rivolta
A portare il Paese
Fuori dalla crisi drammatica in cui è caduto
Crisi morale crisi economica e sociale crisi politica e istituzionali
E vedete care compagne e cari compagni
Noi rifondazione comunista siamo nati appena due anni fa
In questi giorni di inizio
Nel novantuno
Mentre a Rimini si consumava il tentativo di cancellare la presenza dell'identità dei comunisti in Italia
Noi pochi compagni preparavamo l'assemblea del Brancaccio non sapendo quante adesioni avremmo potuto ricevere ma certi che valesse la pena di risollevare la nostra bandiera rossa di Comuni
E oggi io vorrei rinnovare noi stessi nella nostra consapevolezza questa certezza
L'Italia ha bisogno di noi ha bisogno dei comunisti
Non da soli incerto
Ma come punto di riferimento di forza fondamentale oggi se vogliamo sperare il potere condurre una lotta
Con la quale impedire che la crisi
Morale economica e politica del Paese faccia arretrare l'Italia
E la faccia arretrare su tutti i piani
Delle sue istituzioni democratiche
Del suo lavoro del suo benessere della sua cultura
Esagero nel sottolineare la portata della lotta in cui siamo impegnati
Credo proprio di no
Perché vedete in questo momento l'attacco che viene da destra
E a cui purtroppo
Porta per certi aspetti la sua adesione anche una parte della sinistra del nostro Paese
è un attacco che tende a distruggere
Una condizione che era stata costruita dalla Resistenza e consolidata nella Costituzione
Una dialettica politica e sociale
In cui era vissuto in qualche modo feconda mentre il nostro Paese all'indomani della Liberazione
Sulla base della Costituzione repubblicana
Che certe
La nostra Repubblica è stata contraddistinta da una discriminazione a sinistra
Una discriminazione coltivata
Nella guerra fredda
Una discriminazione che tendeva s'dietro lo schermo della guerra fredda in realtà a mantenere
Isolate Aldo all'opposizione la sinistra
Il potere il controllo il dominio sull'economia sulla società italiana dei gruppi capitalistici più forti delle grandi famiglie capitalistiche che avevano dominato l'Italia durante il fascismo e che hanno continuato dominato anche dopo
Ma se questo è vero
è anche vero che nel contesto della dialettica politica dei diritti costituzionali costruiti sulla base della Resistenza la sinistra
La sinistra politica ma anche il movimento sindacale ha dato il suo contributo
Riuscita con la lotta con l'azione dei lavoratori del popolo a fare valere
Esigenze di civiltà esigenze di lavoro di occupazione di progresso sociale di progresso civile
Esigenze bisogni di libertà
è riuscita da fermarli con la lotta coll'azione anche perché questa volta questa azione
Sia collocata in un contesto istituzionale fondamentalmente democratico
E la stessa democrazia cristiana le stesse forze che hanno governato il Paese contro la sinistra
Hanno a lungo in un certo modo in una certa misura dovuto tenere conto di questo dato di fatto dovuto collocarsi in una dialettica nella quale le nostre istanze della sinistra
Dei lavoratori del popolo anche se non erano soddisfatte erano lì
Con un dato di fondo del confronto politico con una condizione stessa
Delle politiche governative questa è la realtà in cui abbiamo vissuto
Il grande lotta incerto per respingere i tentativi autoritari che ci sono stati ma anche di grande lotte che impositivo hanno potuto fare progredire cause di progresso sociale di civiltà di libertà
Dallo Statuto dei diritti dei lavoratori al divorzio all'apporto alle forme democratiche di controllo sui servizi culturali
Alla evoluzione dei diritti dei lavoratori tutto questo è scritto nella storia della nostra Repubblica di una certa dialettica politica e sociale
Ebbene
Compagni e compagne cerchiamo di esserne consapevoli è lui che si vuole colpire
Non è soltanto che si vogliono colpire le pensioni la sanità che sono in pericolo centinaia di migliaia di posti di lavoro è questa dialettica democratica che la si vuole colpire e se questa dialettica democratica viene colpita e menomata prima pagare solo i lavoratori naturalmente è già in atto
La parte meno abbiente del popolo italiano ma poi non c'è soltanto la pena dei pensionati che devono ritirare i bollini per avere diritto alla sanità
Non c'è soltanto la pena dei lavoratori che rischiano il posto di lavoro la condizione di un decimo della popolazione italiana che rischia la fame in questo momento c'è anche
Se si tronca questa dialettica
Qualcosa che vale quanto come e quasi più di queste grandi questioni sociali
C'è anche una condizione di cultura di civiltà che ha contraddistinto il nostro Paese che minaccia di essere ferita e colpita
Una grande cultura nazionale che vive in quanto è democratica e di progresso in quanto critica questa società per cambiarle che morirà
Concludo se viene colpita a morte questa dialettica democratica
E allora
E allora e qui il punto
Su cui noi comunisti in questo momento
Chiediamo a tutta la sinistra
Una riflessione
Chiediamo a tutta la sinistra di alzare la testa di pensare di prospettarsi un avvenire di delineare una prospettiva fecondo
Questo noi chiediamo
Ricordiamoci
Che la rottura di questa dialettica era pure scritta ad esempio nei programmi della P due
Che c'erano forze reazionarie che hanno lavorato nel passato a questo fine che adesso sono
Stanno per arrivare al dunque al successo del novanta
E rifletta la sinistra
Sulle sue responsabilità di questa situazione
Perché l'attacco
Non è partito soltanto da destra
Dalle forze dichiaratamente reazionarie
L'attacco è partito da una parte della sinistra il Craxi del primi anni ottanta ha cominciato a colpire
L'attacco è cominciato alla Fia
Con i venticinque mila licenziamenti del mille novecentottanta
Proseguito col taglio dei quattro punti di scala mobile nel mille novecentottantaquattro
La sinistra una parte della sinistra guidato l'offensiva
Per demolire
Dei diritti e delle certezze dei lavoratori sapendo che quando si stronca la certezza dell'occupazione quando si impedisce la difesa del salario cade non soltanto un diritto dei lavoratori
Ma cade una condizione di civiltà e di democrazia nel Paese e così è stato
E così è stato e non solo
Ma poi quella stessa parte della sinistra che ha guidato l'attacco insieme alla protervia con cui ha voluto colpire i lavoratori
Quella stessa parte della sinistra ha portato più avanti il processo di decadimento morale
Della vita politica e istituzionale del nostro Paese
Primi anni ottanta sono gli anni in cui i fenomeni di occupazione del potere
Del sistema delle tangenti come sistema di gestione della spesa pubblica della spesa pubblica mirata a determinare le tangenti
Questo ciclo infernale ha avuto una improvvisa e Brusca accelerazione
Da allora si sono create le condizioni che adesso
Non dico conosciamo perché il sospetto l'avevamo pure fondato ma adesso viene svelato dall'ampiezza delle denunce che fa la magistratura
E allora
Allora intanto io voglio ricordare con parlato di una parte della sinistra ma c'è un'altra parte della sinistra che aveva capito
Io sono fra i compagni che non erano d'accordo
Con certi orientamenti
Delle politiche del compagno Berlinguer
Ero del tutto d'accordo sulla sua politica internazionale
Mi identificavo pienamente nello strappo ero fra i compagni che discutevano
L'opportunità e la necessità di una politica di apertura alla Democrazia Cristiana di unità nazionale come quella praticata negli anni settanta
Ma vedete care compagne e cari compagni
Un uomo di sinistra vero può sbagliare
Ma sapete quando è grande quando ha il coraggio intellettuale politico di corretto
Questo
Per questo Enrico Berlinguer l'ha fatto va fatto andando
Nel mille novecentottanta dopo una riunione nel quale la maggioranza della direzione del PC e della CGIL la segreteria della CGIL non voleva che già andasse andato con gli operai della FIAT
Pur sapendo benissimo al carattere disperato epistolario
Affatto quando è stata l'anima di una grande lotta contro il taglio dei quattro punti di scala mobile non voluta né dalla maggioranza del partito la direzione del partito né dalla quasi totalità
L'unica esclusione qui presente della segreteria della CGIL
Conto e l'ha fatto anche questo bisogna sottolinearlo oggi e lo faccio anche in senso autocritico perché su quel punto anche noi di Rifondazione Comunista
Non abbiamo capito fino in fondo la lezione l'ha fatto anche quando nel mille novecentottantuno Berlinguer sollevo in un'intervista
E mai più poi quel giornale diede la parola Repubblica
In cui denunciava con forza estrema i rischi per la Società Italiana per l'istituzione della Repubblica dell'occupazione del potere
Che i socialisti in primo luogo e Craxi in prima persona stava organizzando il rischio che così
Ci fosse una crisi morale che si sarebbe tradotto in una crisi sociale istituzionale lo fischiavano al congresso socialista il compagno Berlinguer per quel discorso e noi l'abbiamo applaudito troppo poco e noi soprattutto
Oggi
Dobbiamo essere interpretative prosecutore per così dire di questo discorso
Per la gravità con cui si pone oggi la questione morale
Bene
Che cosa si fa in questa situazione
Quando l'attacco
Da allora si è sviluppato pienamente e adesso siamo al precipitare della crisi morale dentro il precipitare della crisi morale si tenta di uscire da questa crisi
Con politiche economiche sociali profondamente reazionari e con riforme istituzionali che sono in realtà controriforme
Che chiudono i cancelli l'anno gli spazi della democrazia che cosa si fa
Questo è l'interrogativo che noi proponiamo
C'è qualcuno che ci dice ma voi quando siete per la proporzionale siete Rozzi
Approssimativi
Voi in questo momento quando sollevati la bandiera della resistenza della prostituzione siete conservatori
Ma insomma
Siamo quello che siamo
Ma noi diciamo a tutta la sinistra che cosa si fa di fronte a questo attacco
Si può solo accettarlo
Si può solo andare in ritirata si possono farlo proprio per certi aspetti vedete le proposte istituzionale se questa è la strada è una strada rovinosa non solo per la sinistra ma per l'Italia va indietro tutto il Paese
Questo il messaggio che noi lanciamo
Il fatto di non essere abbastanza ascoltati non ci scoraggia come non ci siamo scoraggiati quando a Rimini
Sembrava che fossimo quattro gatti a dire di no allo scioglimento del PC non siamo scoraggiati adesso anche se alle volte sembra che la nostra voce sia isolata non isolata come appare
La nostra denunce la forza con cui proponiamo il nostro appello all'unità e alla lotta della sinistra
Prima di tutto
Riuscendo bene a capire il legame che c'è
Fra la crisi morale la crisi istituzionale e quelle economiche sociali
Le proposte con cui ci misuriamo
Di riforme istituzionali il mondo dicono di fare una seconda Repubblica quale
Questa proposta di una legge elettorale uninominale e maggioritaria
Compagni e compagne non soltanto compagni
Cittadini che cos'è
Se non ridurre la politica a un fatto di persone
I collegi uninominali conta la persona conta il nome
E quando conta la persona contro il nome sapete conta la ricchezza i poteri che sostengono questa persona conta la capacità di questa persona di intrallazzi sanare per consentire di andare in giro per il suo piccolo collegio elettorale a fare delle piccole promesse che consolidano la sua clientela
Quando la politica ridotta a un fatto di persone l'ambito di respiro nazionale generale unitario che dovrebbe caratterizzare gli organismi parlamentari viene distrutto non c'è niente di più penoso in un'Assemblea elettiva in cui le rappresentanze sono puramente locale
Ma poi non basta
Perché una rappresentanza che viene proposto in questi termini viene poi collegata in questa proposta al fatto che poi corsi di in realtà
Le assemblee elettive diventano puramente e semplicemente una specie di cassa di risonanza
E di votazione di maggioranza perché tutto il potere
Viene dato agli esecutivi
Si tratti dei sindaci la legge che è in preparazione
Si tratti del governo nel caso dello Stato i carri dello Stato nazionale
Tutto il potere agli esecutivi una politica ridotta a un confronto di persone per tutto il potere esecutivo
Ma questa strada
Non è la strada per combattere la corruzione politica
è la strada per farli diventare un cancro che non si potrà mai più estirpare nella vita politica e istituzionale del Paese
Questa strada non porta a forze nuove
Al governo del paese
Ma insomma i suoi i promotori di questa
Campagna quest'iniziativa chi sono come si chiamano da dove vengono da dove viene segni cioè non dalla Democrazia cristiana coltivato da suo padre il Presidente della Repubblica
Quando la Democrazia cristiana ha combattuto la sua prima e sola battaglia del rinnovamento e sembrava che l'avessero vinta determinate forze attraverso un segretario che veniva dalla Resistenza da che parte stava se
Dei sostenitori di quel processo di rinnovamento dalla parte opposta
Della destra come sempre rappresentato ma chi è La Malfa
Se non il figlio
Di Ugo La male la tradizione di una politica la tradizione di una politica che dal mille novecentoquarantasette vede questi uomini e questa forza politica limitata
Al servizio della Democrazia Cristiana
E da lì da queste figure da queste componenti dovrebbe venire la novità
Ma chi sono questi affiliati queste alleanze
Di cui devo prendermi sempre gli appunti per ricordarmi il nome perché cambiano un giorno per l'altro una si chiama Alleanza democratica l'altro soli popolare l'altro un'altra cosa ancora
Se non una riunione di ex democristiani o attuali democristiani e socialisti o attuali socialisti ex comunisti
Del PDS che si mettono insieme con l'unica novità di imbarcare anche la lega per non far tutto un calderone un'insalata di di prese di posizioni che in realtà
Quando poi vai a vedere nella sostanza politica significano la perpetuazione
Di un controllo ed un dominio
Sulla vita politica del nostro Paese in un modo patate
In un modo personalizzazione della politica tutto il potere degli esecutivi che è il modo migliore per fare andare avanti le politiche che ha già praticato il governo Marta
Che già la prova di quello che si vuol fare
Vedete
C'è un governo che è una maggioranza limitate
Il governo sorretto da partiti in crisi ma fortissimo perché
Perché
Assume il potere
Perché fortemente sostenuto soltanto dalla Confindustria e in verità gli viene riconosciuto dai partiti dalle forze che vogliono promuovere questa riforma istituzionale quello che a loro con la riforma istituzionale vogliono far diventare la regola un governo che fa quel che gli pare asservito soltanto agli interessi forti alle grandi famiglie capitalistiche del Paese
Qui è il punto
Questa riforma è conseguente alla volontà di fare determinate politiche economiche e sociale
Di togliere al popolo ai lavoratori quel margine di potere di intervento che una diversa dialettica democratica anche in un Paese capitalistico anche con dei governi che non sono di sinistra nel passato
Eravamo stati in grado di esercitare Touré
Per il quadro istituzionale che la Costituzione della Repubblica ci ha fornito
E se questo è
E allora qui c'è un discorso sulla sinistra
Che noi non non possiamo non fare
Non possiamo non fare
In tutte le assemblee che a cui vado partecipando per il Paese spesso quasi sempre c'è qualche compagno del PDS mandato generalmente compagni
Non non esponenti significativi relativamente modesti che con molta buona fede vengono mandati a dire ma voi avete spezzato
L'unità della sinistra che bisogna ricostituire
E va bene
Facciamolo questo discorso di unità della sinistra ma su che basi si deve fondare questa unità della sinistra
Seppure un interrogativo che dall'essere proposto su che base
Qui è la questione
Il PDS oggi è sul fronte di quella riforma istituzionale parte di uno schieramento vastissimo
Che va dal PDS a una parte della DC è una parte dei socialisti a tutti questi movimenti che vogliono la cosiddetta riforma alla lega
Se si fa il referendum
Tutti questi
Sono tutti insieme schierati per il sì
Uno schieramento che va da destra a sinistra e in cui la sinistra sostanzialmente sostiene tesi
Di riforma elettorale che sono sempre stati sempre stati combattuti dalla sinistra in Italia e nel mondo
In Italia nel mondo
Vogliono il sistema elettorale francese
Ma si dedicano i giornali francesi
E trovino sui giornali francesi che tutta la sinistra non solo i comunisti anche i socialisti sono pentiti di aver adottato quel tipo di riforma elettorale che presto consegnerà probabilmente alla testa del potere in Francia
E che ha consentito sia i socialisti di governare avendo la maggioranza assoluta con solo il trenta per cento dei voti ma li ha messi nelle condizioni di governare come se fossero la destra facendo le stesse politiche ed è che faceva la destra in altri Paesi
C'è qualcuno dice gli va bene il sistema elettorale inglese
Ma che non lo sanno che le forze rivoluzionarie più avanzata in Gran Bretagna conducono da decenni una battaglia politica disperata per cambiarlo questo sistema elettorale
Che esso è stato una camicia di forza che ha impedito alla sinistra inglesi un'espressione forte originale critica
Che ha delimitato la dialettica democratica della sinistra con delle conseguenze che si sono rivelate pesantissime
Come fa il PDS non sapere
Che in passato tutto lontana in questa posizione
Che insomma il sistema elettorale che gli propone il PDS è in sosta & definitiva del tutto analogo a quello che c'era in Italia novant'anni fa
Prima della prima guerra mondiale
Chi è stato condannato
Si rilegga hanno quello che ha scritto Salvemini
Su questo sistema elettorale che di cui denunciava il carattere addirittura delinquenziale perché da un osservatorio del Mezzogiorno già allora diceva queste sistema che manda alla Camera dei deputati
Deputati che sono diretta espressione della malavita organizzata
E poi è singolare sapete compagni e compagne
Corrono tutti a dire
Che dobbiamo essere in Europa
Ma scusatemi tanto in Europa
La parte più forte del continente il centro Europa a cominciare dalla Germania a sistemi elettorali proporzionali
E perché di questo non si può parlare sapete
Di questa realtà bisogna ignorarla
Il fatto che la nostra battaglia si colleghi si si abbiamo un riferimento un contesto che pure ad una realtà già in atto fa riferimento lo si vuole rifiutare
E qui allora attenzione perché
Se
Si avanza per questo tipo di controriforma elettorale
In un fronte che va dal PDS alla lega passando dalla Virginia dei socialisti in un fronte che unisce la destra la sinistra per una riforma di destra per una controriforma che chiude gli spazi di democrazia
Poi non ci si dica
Che voltata pagina
Quegli stessi che partecipano a questa alleanza
Con un accento è una forza predominante nella vita
L'informazione diciamo così del Paese quelli stessi possono poi tranquillamente schierarsi su un fronte di lotta per cambiare
Le politiche economiche e sociali
Che i sostenitori che la maggioranza dei sostenitori di questa riforma elettorale
Vogliono nel Paese anche più aspre e più dure di quelle che fa il governo Amato perché questa è l'opinione di la Malfa di una parte della DC di una parte dei socialisti è certamente della Lega
Tutto si lega tutto si tiene
Non si può stare consegni
E la Malfa nella battaglia fondamentale della cosiddetta riforma istituzionale stare dall'altra parte disegna la Malfa quando si tratta di discutere di economie di società
Non si può allearsi con la lega per l'amministrazioni comunali e poi dire che la politica economica sociale della lega una politica reazionaria qui c'è un bisticcio
C'è un pasticcio
Così
Non si delinea una prospettiva
E quel che è la questione
Noi siamo per una unità di azione
E di iniziativa della sinistra
Che combatta coerentemente per una riforma democratica delle istituzioni a cominciare dal sistema proporzionale
Che combatta per una correzione di fondo delle politiche economiche e sociali che su questa base
Faccia pulizia sul piano morale nel modo più chiaro e conseguente
E anche qui
Su questo punto consentitemi
Di dire parole dure mangiare
Perché
Ho vissuto una vita nella CGIL
Quello che sto per dire mi pesa
Ma insomma si può
Che la CGIL abbia lasciato tutto il campo alla CISL in questi mesi per affermarsi la cifra del suo dirigente come il vero rappresentante del sindacalismo confederale
Perché di fronte ad una Cislaghi e fa una manifestazione ponendo al centro le questioni dell'occupazione dando pretesto al Presidente del Consiglio di far discorso ipocrita questo propose ci verrò
Per il segretario della CGIL aggiri
Attesta laicisti
E vado a fare un discorso di sacrifici oggi
Ma trentini non lo sa
Che le misure fiscali presi dal Governo in queste settimane sono state di riduzione delle tasse ai diritti
Abolito le imposte sulla speculazione finanziaria questo ha fatto il Governo
Ma che razza di sacrifici devo proporre per i pensionati
Per i malati
Per i settecento mila lavoratori minacciati di licenziamento che sacrifici gli devo chiedere
Perché qui così allora si rovescia proprio la situazione
Si rovescia la situazione perché insomma non siamo in una crisi economica in una caduta di Prodi attività produttive di attività economiche in generale una a una riduzione della della dell'occupazione del lavoro
Qualsiasi governo
Che si rispetti
Che voglia essere interprete degli interessi non dico dei lavoratori del popolo delle classi meno abbienti ma davvero degli interessi del Paese in una certa misura bene
Può fare solo due cose
Può fare una politica di rilancio economico
Diminuendo i tassi di interesse aumentando gli investimenti pubblici utilizzando il settore pubblico dell'economia con un settore di rilancio delle attività dell'occupazione da un lato e dall'altro lato fare una politica di protezione sociale
Si chiamano ammortizzatori sociali una politica di protezione dai lavoratori della classi dell'ambiente che sono più duramente colpite
Oggi noi abbiamo un governo che fa l'opposto
Governo che pratica in una situazione di crisi una politica economica restrittiva altissimi tassi di interesse
Che stanno in una logica
Va dato in una logica di porta al disastro
Perché la logica conseguente di chi mesi fa ha creduto di difendere la lira
Dalla speculazione internazionale
Ha ottenuto l'unico risultato di bruciare cinquanta mila miliardi di valuta estera di offrirli alla speculazione
Sapete hanno comprato marchi
A settecentocinquanta lire li hanno rivenduti a a più di novecento
Hanno comprato dollari a mille cento lire li hanno venduti a più di mille cinquecento hanno bruciato decine di migliaia di miliardi del patrimonio pubblico dandogli alla speculazione
E questi che hanno fatto questa operazione adesso non l'ha fatto
Tosta il coraggio il Presidente del Consiglio in primo luogo di Venezia parte discorsi di moralità inizia a fare dei discorsi sull'occupazione loro che hanno fatto questa Poli e che la continua
Hanno in mano un vasto settore pubblico dell'economia
Che potrebbe essere uno strumento valido per rilanciare le attività economiche e produttive l'occupazione invece di farlo lo stanno liquidando le privatizzazioni badate non sono privatizzazione
Certo qualche pezzo del patrimonio pubblico i pezzi più pregiati li daranno impasto alle grandi famiglie capitalistiche ma nell'insieme questo processo di privatizzazione è un processo di chiusura di attività economiche in una situazione di crisi
E d'altra parte invece di fare delle politiche di protezione sociali fanno quello che sapete
Incentivano i licenziamenti di fatto altro che difesa dei licenziamenti li coprono con questi termini
La mobilità
Le casse integrazioni che vedi il caso vanno a scadere sempre dopo luglio agosto così quando le fabbriche sono degli operai sono licenziati e non se ne parli più avanti di questo passo
E allora
E hanno
Se questa è la situazione bisognerà
Bisogna uscire da questo da questo limite bisogna cioè tutta la sinistra
Riprenda la via dell'iniziativa della lotta
Questo è l'appello che non rilanciano
L'abbiamo già detto il dodici settembre
Nella grande manifestazione nostra di Roma che è stata il detonatore la spinta che ha provocato le grandi lotte gli scioperi la manifestazione dell'autunno scorso
Non arrendersi
Non arrendere
Il che vuol dire proseguire l'azione
Consigli di fabbrica che hanno promosso gli ultimi scioperi hanno deciso credo lo renderanno noto all'inizio di questa settimana
Di organizzare
Contro il governo Amato una grande manifestazione autonoma dei lavoratori corso
Qui a Roma il venti di settembre non solo ci saremo con la nostra presenza con le nostre bandiere con i nostri venti febbraio scusa
Ed avere in mente la breccia di Porta Pia era un'altra apprezza che potevamo fare
Il venti di febbraio ci saremo ci saremo con le nostre bandiere coi nostri parole d'ordine nostri
Ma ci saremmo soprattutto
Con la nostra presenza organizzata io faccio un appello a tutte le compagnie a tutti i compagni perché qui a Roma come in tutt'Italia vi sia
Il più grande dispendio di capacità organizzative di mobilitazione per il successo di quella manifestazione perché copre il dodici settembre a Roma ci conteranno esse quella sarà una grande manifestazione di massa
Vuol dire che tutti quelli che volevano dare per chiusa la partita su queste questioni
Dovranno riconoscere che la partita non è chiusa ma per
Nello stesso tempo noi
Nello stesso tempo noi
Noi vedremo di tracciare una prospettiva che va anche oltre questo momento di manifestazione
Voi sapete che si sta sono già stati presentati quesiti
Per promuovere un referendum
Abrogativo dell'articolo diciannove della legge trecento diritti dei lavoratori quell'articolo che stabilisce il monopolio della rappresentanza sindacale delle confederazioni
Cancellare quell'articolo significa creare le condizioni perché si possono promuovere una legge attraverso la quale i rappresentanti dei lavoratori sui luoghi di lavoro siano liberamente le
Invita tutti i lavoratori e siano l'espressione unitaria della volontà dei lavoratori
Nello stesso tempo stiamo preparando i quesiti per promuovere referendum che cancelli no le misure più inique che sono state assunte
In materia di sanità
In materia di pensioni
In materia di regolazione del
Vedete una prospettiva dunque
Di iniziativa di lotta noi l'abbiamo
Lei deve essere
Care compagne e cari compagni una prospettiva unitaria
Vedete
Proprio nei momenti più difficili
Noi dobbiamo essere capaci della più forte caratterizzazione unitaria dalla nostra battaglia
Noi siamo profondamente critici
Denunciamo l'atteggiamento dei vertici delle tre confederazioni
Anzi c'è stato qualche settimana nella quale il fatto che noi abbiamo sostenuto
Questa denuncia
Difendendo e sostenendo che avevano ragione quei lavoratori che nelle piazze sonoramente coi fischi condannavano i dirigenti confederali siamo apparsi come se fossimo dei bestemmiatori dei fautori della violenza
Ma attraverso questa denuncia delle responsabilità dei vertici confederali
Noi non vogliamo
Produrre qualcosa che sia ad esempio un'altra
Più di sinistra è più democratica burocrazia sindacale
Un'altra struttura confederale accanto alle tre che già esistono noi siamo per promuovere dal basso
Il rinnovamento del sindacato
Perché i lavoratori ritrovino negli a rappresentanti da loro tutti liberamente eletti sul luoghi di lavoro quel tessuto di rinnovamento del sindacato di cui c'è bisogno perché questa prospettiva su cui stiamo lavorando
Avanzi coerentemente
C'è bisogno di questo dato
E di essere consapevole del fatto che nel momento in cui vi è una crisi della CGIL che una crisi determinata dal fatto che una parte importante dei lavoratori di quadri giustamente non si riconosce più nella CGIL
Nello stesso tempo però anche nella CGIL vi sono forze che si muovono sempre più coerentemente per dare questa battaglia di rinnovamento del sindacato e per aprirla non soltanto in una dialettica
Di tipo congressuale ma per aprirla nel Paese colazione con la lotta con gli scioperi con le manifestazioni
Il nostro discorso deve rivolgersi a tutte queste foto
Dobbiamo essere consapevoli del fatto
Che come il dodici settembre abbiamo promosso di fatto noi una grande fase di lotta oggi si può riprendere un cammino in cui un ampio discorso di unità e di lotta può trovare deve trovare
Ambiti ferimenti di massa entro e fuori il movimento sindacale organizzato nelle confederazioni
Può questa idea di un rinnovamento dal basso camminare
E trovare adesioni trovare spinte trovare slanci
Andare avanti
E su questa base noi poniamo allora i punti totali ripeto di una politica economica rinnovata
Caduta dei tassi di interesse fine di questi assurdi processi delle privatizzazioni per usare il settore pubblico ai fini di una
Ripresa delle attività economiche sviluppo di investimenti pubblici che aiutino immediatamente la ripresa economica
Difesa dei diritti dei lavoratori dell'occupazione del salario sostegno della battaglia contro le misure più inique che colpiscono le pensioni e la sanità
E i vertici confederali una cosa sappiamo
Che se pensano di concludere la trattativa fasulla che hanno cominciato con la Confindustria
Con un altro accordo tipo il trentuno di luglio dell'anno passato più grave ancora che stabilisce una norma di relazioni corporative che mette in pieno subordina il movimento sindacale rispetto al patronato si sappia
Che così come la nostra fu condanna verso quell'accordo è stata forte dura
Sul piano delle iniziative della lotta ancora più pesante sarebbe la nostra condanna e la promozione di un'iniziativa che spazzi via
Che non consenta che si producano
Dei fenomeni di questo tipo
Di arretramento di cedimento del movimento sindacale che sono poi l'altra faccia del tipo di forme istituzionale
Che si vuole attuare
A questo fronte delle lotte
Lotte sociali deve naturalmente trovare riferimenti propriamente politici
Con un ragionamento che noi facciamo che a me pare
Del tutto chiaro
Primo noi ci troviamo davanti a un governo inattendibile
Perché è un governo che è soltanto espressione delle grandi famiglie dei capitalisti che della Confindustria che è responsabile del disastro economico del massacro sociale che è in atto un governo che deve cadere
Ma se il governo deve cadere
Noi chiediamo a chi pensa o perlomeno dichiara di pensare che bisogna farlo questo di farlo cadere
Di essere conseguente
L'avete visto questa
Difficile vicenda delle mozioni di sfiducia alla Camera e al Senato
Noi dal punto di vista dei regolamenti parlamentari come Rifondazione comunista non abbiamo il numero sufficiente di deputati e di senatori per promuovere autonomamente una mozione di sfiducia al governo
E naturalmente sarebbe assolutamente assurdo che firmassimo una mozione di sfiducia insieme agli missini dal momento che le motivazioni di nostre sono come chiaro del tutto contraddittorie rispetto a quelle dei missini a questo proposito
E quindi è indispensabile
Che siamo aiutati dal PDS con una sua mozione di sfiducia
Per promuovere il dibattito alla Camera il voto della Camera e del Senato per la sfiducia al governo
Solo che
Non vorrei che a questo punto il PDS che ha proclamato la sua intenzione di presentare questa mozione di sfiducia di farlo dibattito parlamentare
Faccio un po'come faceva Bertoldo condannato ad essere impiccato chiesto
Vorrei che l'aveva condannato di fargli scegliere l'albero a cui impiccarsi e non trovava mai malgrado giusto per implica
C'è un punto il governo ha raggiunto un punto la situazione politica raggiunto un punto nel quale il Parlamento deve pronunciarsi su questa questione
E devi fare cadere questo governo
E noi sollecitiamo a questo proposito con grande forza
Che la sinistra
Si muova in questa direzione
Ma non è soltanto il governo ad essere delegittimato
C'è anche un delegittimazione che riguarda il Parlamento
Dovuto da vari ordini di ragioni tre particolare primo
Perché ci sono quaranta parlamentari che hanno già avuto l'autorizzazione a procedere per corruzione politica Opel rapporti con la malavita organizzata
Perché ci sono due cento richieste di autorizzazione a procedere che sono presenti davanti al Parlamento
Che vuol dire
Cioè evidentemente la questione morale lì è presente e pesantemente com'è ammissibile
Che questo Parlamento decida su materie determinanti per la vita e le prospettive del Paese come le riforme istituzionali quando è in questa situazione
Secondo
Questo Parlamento non corrisponde già più agli orientamenti del Paese se si fosse votato il tredici dicembre non solo un milione di elettori per amministrazioni provinciali e comunali ma per l'elezione del Parlamento della Repubblica la sua composizione lo sapete bene sarebbe molto diverso
Non so perché noi avremmo un bel po'di deputati senatori in più ma perché altri che avrebbero molti di meno e quindi sarebbe venuta meno la stessa maggioranza che attualmente regge come
Ma poiché è un altro motivo di delegittimazione
Ed è che insomma
Guardate a quel che è avvenuto nella Commissione bicamerale per le riforme istituzionali
Non è mica un caso
Che gli
La dialettica delle forze parlamentari non abbia prodotto un risultato
Che ci siano progetti contrapposti perché la realtà è che in questo Parlamento le forze politiche
Governative
Ho quelle
Che sono sia all'opposizione ma con un piede nel governo si tratti del PDS si tratti della Lega
Fanno delle proposte dei discorsi che non hanno affatto il respiro l'ampiezza la forza di proporre delle riforme istituzionali che diano davvero interpreti dei bisogni del Paese che abbiano come dire una una una forza un'ampiezza una persuasi vita reale fanno tutte proposte che sono esattamente ritagliate
Alle loro esigenze elettorali
La democrazia cristiana ha fatto una proposta per cui se prendesse il ventisette per cento dei voti avrebbe la maggioranza assoluta alla Camera e al Senato
Il PDS ha fatto una proposta che tende a imporre alla sinistra che non è il PDS noi in particolare di scomparire
Perché dovrebbe valere soltanto una logica per cui si entra in Parlamento soltanto se si fa parte di una coalizione
La lega che sta crescendo al nord a fa una proposta di uninominale secca cioè che in questi collegi chi ha più voti viene eletto gli altri voti sono cancellati perché è sicura che in larga parte della Lombardia e di altre regioni del Nord così acquisirò acquisirà un numero notevole di deputati tutte proposte cioè tutte ritagliate agli interessi di partito parlano contro la partitocrazia ma anche espressione questo insieme di proposte se non proprio di una partitocrazia cioè di una volontà per il ceto politico
Che si è servito dei partiti per governare il Paese di continuare con più forza di prima in questo cammino
Allora è logico
Che non riescano ad accordarsi
Meno male perché se si accordassero sicuramente si accorgerebbero sulla più sciagurata delle proposte di riforma elettorale
Anche da questo punto di vista c'è una delegittimazione del Parlamento
E allora noi diciamo
Parlamento delegittimato
E allora
Sia il popolo a decidere
Democrazia vuole così
Decida il popolo sovrano
Cade il governo si convocano anti comizi elettorali si anticipino le elezioni politiche
Dicono che vogliamo l'avventura
L'avventura la vuole chi vuole continuare così
Perché continuando così come siamo
Con una falsa dialettica
Come quella che in questo momento si sta sviluppando
Che il paese viene portato al disastro non si vota il popolo sovrano
E se lezioni anticipate non riusciamo ad averle
Vuol dire
Che andremo al referendum
E qui care compagne e cari compagni
Voi lo sapete qual è la situazione
PDS vuole votare sì
Socialisti vogliono votare sì
La democrazia cristiana vuole votare sì
La lega vuole votare sì
Ma il popolo italiano con la voterà
Noi diciamo di no
E lo diciamo guardate compagni con una forza estere ma questo no
Perché
Noi vogliamo la riforma democratica delle istituzioni minori
Noi voliamo un Parlamento non più fatta da mille parlamentari ma da quattrocento
Noi vogliamo che finisca questa pantomima di due camere che hanno lo stesso potere per cui non si riesce mai a prendere una decisione
Noi vogliamo promuovere un processo di partecipazione democratica dal basso
Il controllo dei lavoratori e degli utenti sui servizi quelli culturali quelli sociali
Quelli civili
Noi voliamo per quella via
L'uscita
Da questa crisi morale Puglia il Paese
Ma per far questo
Bisogna bloccare
Tutti quelli che vogliono una controriforma che serve invece questa situazione che va cambiata per cento a farla proseguire a perseguirla proseguirla
Così come
Noi diciamo di no
Per rilanciare la Costituzione
Ideali della Resistenza
Noi diremo di no ricordando che cinquant'anni fa mille novecento
Quarantatré a Torino
I comunisti ebbero la forza
Un pugno letteralmente di compagnie di compagni di promuovere i primi grandi scioperi antifascisti Marcello
Cattolica è cominciata la resistenza
E da cui è venuto la prospettiva democratica in cui oggi
Ci collochiamo
Questa è la forza
Della battaglia che noi intendiamo impegnati
E io so che molti di noi
Guardandosi intorno
Pensando se in una situazione di isolamento politico
Sentono quasi con un senso di disperazione
Pensando che se questa nostra battaglia non vince
Persino ci può essere
Una riforma del sistema elettorale che ci cancelli
Non sarà così care compagne e cari compagni
Una gigantesca illusione delle forze reazionarie di quelli che stanno a sinistra ma non lo sono più di sinistra di cancellare
Noi abbiamo sette vite se necessario qualcun'altra in più non non c'è in noi nella nostra coscienza nella forza potenziale che rappresentiamo non ce non deve esserci il nord nessun senso di disperazione
Il senso opposto a quello della fierezza e l'orgoglio alle volte si può essere isolati ma poi si vince se da quest'isolamento si sa condurre una battaglia coerenti
Fatemi
Citare un episodio della mia biografia
Di cui vado molto orgoglioso
Nel mille novecentocinquantacinque
Sono stato eletto a Torino segretario della FIOM
In un mese successivo alla mia elezione la FIAT ha licenziato il due mila tre visti della FIOM alla FIAT siamo rimasti praticamente senza truppe
Abbiamo continuato a combattere lo stesso
Per presentare liste d'elezione di commissioni interno un gruppetto di compagni visitava centinaia e centinaia di famiglie
Per avere la firma di compagni che poi firmando per presentare le liste della FIOM sapevano benissimo che si esponevano la persecuzione al licenziamento ma poi alla fine lo faceva
Abbiamo passato sto cinque anni in cui andavamo ogni due tre settimane a parlare davanti ai cancelli della FIAT
Con il primato di non riuscire mai a farci sentire da nessuno perché tutti chi portavano la testa perché era pericoloso persino guardarci in quella situazione
E già care compagne e cari compagni
Ma noi non eravamo disperati per niente
Mai stati disperato perché eravamo sicuri che interpretando un bisogno un'esigenza di democrazia di libertà
Contro le condizioni non soltanto di sfruttamento ma di cancellazione della dignità umana noi avremmo vinto e così è stato care compagne e cari compagni è passato qualche anno ma poi i lavoratori sono tornati alla lotta dello sciopero
E l'amministratore delegato della FIAT Valletta ha dovuto fare le valigie io Piero segreta la FIOM proprio no
Ma per vincere una battaglia così difficile
C'è però una condizione nostro
Prima di tutto
La fiducia critica che dobbiamo avere
Nelle nostre idee
Parlo di fiducia critica noi siamo Rifondazione Comunista sappiamo benissimo che il crollo dell'Unione Sovietica
Segna un punto di crisi
Del movimento comunista
Ha fiducia delle nostre idee significa non visione acritica del processo della storia
Significa fiducia in quelle esigenze di eguaglianza di solidarietà
O questo bisogno di criticare la società in cui viviamo per cambiarla
Di rendere donne e gli uomini protagonisti della loro storia
Nel senso di voler vivere una vita in comune in cui
I valori decisivi di civiltà sono quelli che devono valere per tutti da cui tutti dobbiamo partire
Grandi de
Di contrasto con
Il predominio nel mondo delle degli interessi forti delle grandi potenze capitalistiche delle grandi forze capitalistiche interno e internazionale tutto questo
è un patrimonio di idee
Di orientamento e di cui
Dobbiamo essere fieri di cui ha bisogno
Non soltanto hanno bisogno di comunisti
Ma di cui ha bisogno il Paese
Una fierezza delle nostre idee che fatta anche della nostra capacità di
Alzare le nostre bandiere
Ad esempio le nostre bandiere di solidarietà internazionale ieri tanti di noi hanno partecipato le manifestazioni che ci sono state a Roma
Dobbiamo essere fieri della nostra
Lì della limpidezza con cui oggi ci opponiamo a questo rinascere di una potenza imperialista nel mondo al tentativo di rinascere di una potenza imperialista del mondo gli Stati Uniti che comandi su tutto il mondo
Le grandi cause di libertà e di solidarietà
Dei popoli oppressi sono le nostre nostra la causa di palestinesi come la nostra la causa del popolo cubano
Altro nostalgici
Altro che nostalgici siamo dentro la realtà del mondo di oggi per combattere
Ma nello stesso tempo care compagne e cari compagni
Una battaglia così impegnativa come quelle in cui oggi ci troviamo si vince non solo
Se siamo convinti come siamo delle nostre idee della validità della nostra causa
Ma anche
Se le combattiamo
Col suo con lo spirito più aperti tocca il più unitario
Vedete
Proprio quando la lotte più dure più difficile
Non c'è nessun peggior nemico di noi del settarismo
Il chiudersi in piccoli circoli
Der vedersi sempre gli stessi
Dello scommettere sulle nostre idee come se fosse una verità assoluta del perdere la capacità di confrontarsi con tutti
E di fare i conti con le ragioni degli altri
Pensate company
Antonio Gramsci in carcere
Malato
In una complessa situazione interna di partito si era opposto alla svolta
Stalinista del venticinque quindi era stato isolato dagli stessi compagni
Pensate quell'Antonio Gramsci
Che così carcere
Invece di cercare la sua forza la sua fiducia nel pensare che le sue idee
Fossero in assoluto quelle vincenti
Fossero in assoluto le sole valide
Scriveva complesse analisi della situazione
E che diceva e chiedeva se stesso i compagni
Bisogna conoscere e tenere conto delle ragioni degli altri perché anche quando hanno torto abbiamo qualcosa da imparare da queste ragioni
Beh io lo dico compagne e compagni questo perché non vi nascondo
Che è una preoccupazione invece da questo punto di vista la dobbiamo avere
Io vi capisco care compagne quali compagni che vivete una vita
I nostri circoli di nostra organizzazione intensamente fatte anche del confronto personale del rafforzamento delle vostre idee dei vostri orientamenti ma attenti attenti a non chiudersi mai
Venti al fatto
Che bisogna riuscire a rendersi interpreti oggi gli stati d'animo dissi di intelligenza e di sensibilità
Nel partito e fuori del partito che sono
Oggi anche diverse ma che noi dobbiamo cercare con la nostra battaglia politica di Coffa di far confluire
Attenti a non semplificare le situazioni compare
Torno a citare l'Antonio Gramsci dell'immediato dopoguerra Torino
La sua polemica contro le frasi scarlatte le chiamavo così
Le proclamazioni a parole rivoluzionarie cui non corrispondeva allo spirito unitario della lotta dalla battaglia
I grafici che diceva una delle grandi cose dell'occupazione delle fabbriche non è stata solo umiltà operaia
Ma la partecipazione di una parte dei tecnici e dei dirigenti di quelle fabbriche all'occupazione in cui lui chiedeva l'ampliarsi costruirsi d'una nuova unità dei lavoratori aldilà
Di una chiusura
Direttamente classista come allora avveniva abbondantemente proclamata dal socialismo massimalista
E quindi
Dobbiamo fare uno sforzo in questa
Direzione
E dobbiamo farlo tanto più quando ci troviamo davanti a realtà sociali complesse come quella di Roma ad esempio
Dove noi abbiamo bisogno di fare discorso delle borgate
Come e più di oggi e insieme il discorso degli intellettuali della cultura e sono parte del tessuto di questa città
Ed è però con questo spirito unitario
Il civiltà unitaria della sinistra
Che noi tuttavia
Oggi un richiamo lo dobbiamo fare
C'è un fermento
Molto positivo a mio parere
Anche al di fuori di noi tutte componenti in varie componenti della sinistra sindacale e politica e culturale
Che riguarda
Persone compagne e compagni che sono collocate fuori di noi fuori dal PDS compagne e compagni anche militanti del PDS
Circoli
Associazioni
Non abbiamo l'interesse che questo fermento non le interessa il bisogno l'esigenza anche culturale anche nostra che questo fermento cresca di Latina
Tutto ciò che nasce al nostro fianco
Vale anche per noi positivamente
Ma detto questo
Noi siamo anche in una situazione in cui
Le scelte vanno fatte
Noi ci avviciniamo al referendum
Istituzionale
E nel referendum sapete compagni non si può dire Nenni messo bisogna dire o no o sì
E la scelta va fatta a questo proposito e noi diciamo no e chiediamo che si dica no
E chiediamo che la forza con cui non abbiamo il coraggio di pronunciarsi per i nostri aiutate appoggiata
Ci possono essere argomenti diversi dai nostri bellissimo
Ma la scelta indispensabile
Ma non è questo soltanto
Oggi abbiamo davanti il problema della Lega
Il PDS ha fatto un ragionamento che fino a un certo punto pur da condividere
La lega non è un movimento eversivo come erano i fascisti nell'altro dopoguerra non è un movimento nato fuori dalle istituzioni
Con la violenza nei confronti del movimento operaio anzi hanno fatto una corsa per essere presenti nell'istituzione avere tanti consiglieri comunali
E poi provinciali regionale poi deputati e senatori cioè fa parte di una dialettica democratica sì tarocche
Ma di testa
Anche la Democrazia Cristiana anche nei momenti e dei governi centristi noi comunisti non abbiamo mai detto che la DC degasperiana fuori dalla dialettica democratica anzi lo sto richiamo più forte l'abbia fatto quando ci sembrava che rischiasse di uscire il caso della legge truffa e poi dopo
Il governo Tambroni
Ma dentro quella dialettica democratica radici rappresentava la conservazione contro cui i comunisti hanno combattuto una destra contro cui noi di sinistra abbiamo combattuto oggi
L'alleanza con la lega
Significa stabilire un po'composizioni che ideologicamente e politicamente sono selvaggiamente di destra serva inizialmente liberista di abolizione delle più grandi conquiste del movimento operaio
E democratico
Allora
Non ci si venga a dire che su questo non si voce non si sceglie se Ciceri all'alleanza
Con la lega si sceglie un'alternativa
Inaccettabile
E intercorrenti
Per noi
Anche su questo
C'è poco da fare
Sì è per il sì o per il no perché se si comincia a pasticciare non si finisce mai
E mi si permetta di dire che le alleanze attuali del PDS con la lega hanno un solo carattere
Star dentro comunque una logica di potere di gestione di governo così strada non se ne farà
E lo stesso vale per i referendum che la sinistra che noi proponiamo quello sullo Statuto dei lavoratori quello sulle pensioni sulla sanità
E anche qui sul pubblico impiego
Discutiamo
Ma poi bisogna
C'è
Si firma o non si firma
E poi dopo come si voterà
Dico questo cioè per dire che nel fermento di oggi
E questo è davvero un grosso motivo del nostro impegno di comunisti
Chi vuole pure
Una forza politica di sinistra
Che abbia il coraggio della scenetta e di muoversi coerentemente su queste scelto come quello che noi facciamo sulle riforme istituzionali sulla rivendicazione dell'anticipazione delle elezioni politiche sul no referendum
E questa forza
Non siamo per caso noi comunisti
Lo siamo noi comunisti perché essere comunisti
Significa questo
Costituirsi come un punto di riferimento organizzativo e consapevole
Animato da profonde ragioni ideali che sa nei momenti decisivi
Scegliere
E combatte
Mi auguro che riusciamo a fare
Ma come abbiamo detto fin dall'inizio ricordo la conclusione dell'assemblea del Brancaccio nessuno
Ci dà la sicurezza della vittoria
Del successo nessuno
Ma tutti
Una certezza possiamo averla e dobbiamo avere
Una certezza che dia speranza
Ai giovani alle ragazze e ragazzi che abbiamo visto nelle manifestazioni dei mesi passati
I tetti che si sentono umiliati dall'attacco alla sanità alle pensioni
Ai lavoratori minacciati di essere licenziati
Questa certezza che noi pensiamo che valga la pena
Di condurre questa nostra adattarci
Che siamo orgogliosi di condurre questa nostra battaglia
Che siamo fieri
Di questa nostra bandiera rossa della falce
Qua
Va
Bene allora
Bene