Approvata dalla Camera dei Deputati la legge sull'elezione diretta del sindaco

Con Elio Vito deputato la Lista Pannella facciamo un esame conclusivo della legge approvata ieri dalla Camera deputati per l'elezione diretta del sindaco non si tratta naturalmente del va allo definitivo della normativa che ora andrà al Senato e probabilmente subirà importanti modifiche per tornare poi a Montecitorio
E gli ho è stata un po'la vittoria di Saffi un relatore arrivato debolissimo contesto impresentabile e che comunque è stato confermato un po'nei suoi aspetti più significativi sì anche se questa vittoria disastri rischia di essere un pochino
La vittoria Di Pietro innanzitutto per la debolezza dello schieramento che ha sostenuto la legge debolezza politiche anche se numericamente naturalmente questo schieramento è riuscito
A far approvare il testo sostanzialmente così come licenziato dalla Commissione ma la vittoria di Pirro perché quando si approva una legge non amo del panda del Parlamento e tutti dicono coloro che l'hanno approvata a coloro che si sono astenuti e naturalmente coloro che hanno votato contro
Che confidano su una migliore e diversa vettura parte del Senato vien da chiedersi per quale ragione non è stato possibile introdurre queste modifiche che sono a questo punto unanimemente chieste auspicate già anche alla Camera
Il rischio quindi è che al Senato le modifiche che saranno introdotte non necessariamente andranno nella direzione che noi auspichiamo c'è da parte di estensione a tutti i Comuni del sistema maggioritario
Dall'altra parte di effettiva elezione diretta del sindaco
E che su questo accordo al Senato che potrebbe essere addirittura peggiorativo del testo Ciaffi si arrivi poi diciamo alla Camera
Con un prendere o lasciare a scatola chiusa perché a quel punto saremo a marzo e incombe l'anno a parte altri disegni di legge per evitare i referendum appunto eviteranno i referendum sesso la cosa singolare della legge Ciaffi devo dire
E che ove e fatta sembra era essere fatta quasi per consentire referendum e per rendere agevole il quesito referendario
Perché il quesito
Referendario sui Comuni dovendo intervenire sulla legge vecchia di alcuni decenni e anche molto lunga e complessa come l'attuale legge sulle elezioni comunali e provinciali è un quesito molto articolato nel senso che deve togliere da tutti gli articoli della legge riferimenti alle differenze fra il seme rettorale
Proporzionale e maggioritario tre Comuni sino a cinque mila e i Comuni sopra
A cinque mila abitanti paradossalmente invece la legge Ciaffi sembra essere fatta apposta per consentire do alla corte di cassazione di spostare agevolmente il quesito referendario su queste dove Lecce
E offrire ai cittadini un quesito comprensibile perché con questa legge approvata dalla Camera il quesito referendario si limiterebbe a chiedere cittadine l'abrogazione degli articoli cinque e sei della legge e la cancellazione delle e di tre parole dell'articolo quattro cioè sino a dieci mila abitanti e ci si tratta semplicemente di spostare il meccanismo previsto per i Comuni sino a dieci mila abitanti per tutti i comuni per cui basta
Sopprimere le parole sino a dieci mila abitanti dal rubrica e dal primo comma dell'articolo quattro ribasso sopprime gli articoli cinque e sei di prevede un differente sistema di elezione del Sindh del Consiglio per i Comuni superiori a dieci mila abitanti da questo punto di vista lo dobbiamo ringraziare l'onorevole Ciaffi perché indubbiamente non accogliendo la richiesta referendaria perché nonostante quello che da alcune parti si circa di sostenere questa legge non accoglie la richiesta referendaria ha formulato una legge che consentirà agevolmente
Lo spostamento del quesito e la comprensione del quesito ai cittadini
Ecco torniamo su di un elemento non di polemica che avevi sollevato nel corso del dibattito ieri è stato una Conferenza Stato tra delle leader referendario Segni il quale ha rivendicato la sua scelta di astensione rispetto al voto favorevole democrazia cristiana ma anche chiesto agli altri referendari di seguire le indicazioni del gruppo e quindi di votare a favore ecco questo orgoglio è sembrato un posto un'area diciamo poi con la qualità della legge dell'impegno che i referendari hanno denunciato
Io non so se se mi avesse dei Wotton l'appello segno diverso c'è di seguire il suo voto di astensione quanti deputati democristiani referendario darebbe rispettivamente seguita
Chiaro che probabilmente la valutazione che fatto Mario Segni anche queste da certa
E crescente devo dire impopolarità che gode all'interno del gruppo democristiano e del Parlamento e anche fra i pattista di polemiche della settimana scorsa con Biondi eccetera sono da questo punto di vista emblematiche ieri si sono astenuti
Tre deputati democristiani una rassegna gli altri due sono stati Mazzola Illiria
Ecco credo che difficilmente se ne avrebbe ottenuto un risultato molto molto diverso modo vista quantitativo se avesse invitato rischi e deputati pattisti attenersi devo dire
Che invece ha pesato molto e qui sono diciamo senza polemica ma con dispiacere e anche ritirando il peso di questa assenza a pesato molto l'assenza di Mario Segni nel dibattito in Commissione in aula soprattutto su quelle che sono stati i punti più aderenti
Del battaglie che abbiamo cercato di fare con il quesito referendario cioè quando è stato proposto di estendere il sistema maggioritario proposto dalla legge Ciaffi Cancer maggioritario attenuata rispetto al maggioritario attualmente vigente
E per i Comuni si le cinque migliori ha proposto di estendere questo sistema genitale tutti i Comuni
In quel momento ci sarebbe dovuta essere diciamo questa questo intervento questa sollevazione questa
In qualche misura anche presenza politico parlamentare e quindi anche rispetto agli organi su dell'opinione pubblica sui quali segni ha grande facilità d'accesso che invece non c'è stata e questo diciamo con amarezza ma anche con preoccupazione per quello che può essere poi il prosieguo non solo di questa legge ma anche di tutte le riforme in Parlamento perché non vorremmo che si gode di una grande presenze di un grande credito presso i mass media come rappresentanti delle tesi a riformatrici maggioritari uninominali proprio che nel momento e nei luoghi in cui le battaglie vanno effettivamente compiute
Queste battaglie vengono disattese ecco il PDS si è astenuto se anche avesse votato contro alcune hanno rilevato comunque la legge sarebbe stata approvata e queste anche qui argomento di lana caprina
Perché al momento del voto del gruppo del PDS
Si sono astenuti tutti i deputati tranne due uno ha votato contro la legge dichiaratamente Bordon l'altro votato a favore della legge dichiaratamente ma dichiarando che è stato uno sbaglio di premere il tasto che è stato l'onorevole Forleo
è vero che con questi astenuti del PDS la legge sarebbe bastato lo stesso anche se per soli due voti ma è anche vero che alla votazione
Finale a favore del provvedimento hanno votato nove deputati in più di quelli presenti in aula quello significa cioè che ci sono stati nove deputati
Nello schieramento che si era dichiarato contrario alla legge che invece poi hanno votato a favore nello scrutinio segreto sono probabilmente deputate rintracciare nei gruppi minori intermedio comunque in quei deputati che evidentemente temono il referendum va pur non condividendo ufficialmente questa legge per cui problema era dell'effetto annuncio che avrebbe avuto la dichiarazione voto motore PDS
Il PDS dichiarando di votare contrario non avrebbe portato al voto finale questa legge
Perché è evidente che la democrazia iniziando il Partito socialista hanno concluso un accordo sondati tranquilla voto finale potendo contare sull'astensione del PDS ora in questa stagione per uno dovuti sia stata fu influenti o meno numericamente avuto finale non è problema politico doveva politiche che il PDS quando annunciato la sua astensione di fatto dato il via libera alla Camera questa legge perché se ci sarebbe stato l'annuncio di voto contrario del PDS sicuramente
Parti rilevanti di questa legge sarebbero state riviste e non saremmo arrivati alla Camera voto finale su questo testo
Ecco un ultimo elemento che è sollevato stamane in Aula il prossimo turno amministrativo molto ravvicinato si chiede uno spostamento
Non ci sono due questioni il Governo ha presentato un disegno di legge con lo due scoppi da una parte diciamo una razionalizzazione dei turni elettorali amministrativi oggi sono previsti quattro turni
All'anno un turno a marzo un turno diciamo primaverile intorno a settembre ventuno Hawthorn vale il governo propone di razionalizzare per esigenze siamo logistico primate di climatiche sono i due turni elettorali lo primaverile uno autunnale
Da questo disegno di legge quindi se che poi delle esigenze oggettive sulle quali si può discutere è stato agganciato con una articolo aggiuntivo
Anche il rinvio delle elezioni di Isernia e che addirittura sono convocate per dal prossimo sette febbraio e delle elezioni del ventotto marzo
E questo viene giustificato non tanto provvedimento di ridurre solo due
I i turni elettorali amministrativi nel corso dell'anno ma col patto di far votare anche questi comuni con la nuova legge che la camera approvata e quella riteniamo che su questa seconda questione ci sono forti ragioni di perplessità
Prima perché l'iter di questa legge non è stato ancora concluso secondo perché quando sarà concluso l'iter di questa legge
Non è detto che non si andrà al referendum che quindi questa legge non sarà immediatamente applicabile perché doveva essere comunque sottoposto al voto
Dei cittadini e terza questione perché riteniamo che finché vigono delle regole delle leggi queste regole de queste leggi vanno applicate le quindi riteniamo che semplicemente vado ascisse le due questioni da parte si può discutere
Della esigenza oggettiva di razionalizzare e ridurre a due tornate elettorali amministrative dall'altra parte però non riteniamo che quelle già previste convocate per febbraio e marzo debbano tenersi
Anche perché altrimenti ne andremo a consegnare diciamo senza una specifica previsione di legge queste città ad un ulteriore periodo di gestione commissariale che in alcuni casi potrebbe essere anche molto pericoloso per l'autonomia degli enti locali
Grazie dell'invito
Adriano Ciaffi democristiana del presidente della Commissione affari costituzionali ed è stato il relatore della legge sui sindaci
Onorevole Ciaffi io mi chiedo sinceramente quale sia il suo umore perché la sua legge è stata approvata Lene esce vincente ma le critiche sono aspri Issime da ogni settore se da parte di chi ha votato la legge di chi ha votato contro
Ma innanzitutto non sono generali queste critiche c'è una nomenclatura da combattere c'è una contro nomenclatura da combattere basta vedere giornale stampare pubblica come trattano dissi informando i propri lettori l'esito
Negli altri fondo criticano perché è una legge che io per primo ne sono relatore che il PPI carissima il problema e da che punto di vista se dal punto di vista dell'elettore perché non è semplice no perché con due croci
Una su un sindaco e una su una lista l'elettore vota quindi tutti coloro che parlano di complicatezza della legge per l'elettore secondo me
Non hanno raggio certo come diceva
Landi ieri in aula socialista quanti elettori italiani sanno cos'è il sistema d'Hondt
Nessuno eppure tutti vanno a votare senza problemi e così qui ciò che c'è dietro quanta ripartizione quanto ballottaggio quanto probabilmente complicato ma questo è un problema che non investe l'elettore in cabina
Per quanto riguarda il testo nella sua agibilità diciamo politica e in dubbio che è un testo complicato
Perché è complicato alla materna
è difficile fare un testo elettorale inaugura in genere si son fatti sempre con decreti legislativi cioè le aule le assemblee stabiliscono i principi governi lì attorno riarticolare norme noi invece abbiamo fatto in un'assemblea
Di seicentotrenta deputati una legge elettorale e quindi la soddisfazione nasce ad averla fa rispetto una classe politica che fornì cafone Gannon in gravità mai
Aver prodotto una legge e io ritengo una legge buone rivoluzionarie
è importante naturalmente non l'abbiamo prodotto alla legge siamo al primo passo ma questo vale sia per me nel senso di dire che è solo un prima approvazione ce ne dovrà seguire un'altra quella del Senato ma anche per i critici perché devono tener conto che il Senato può e deve costituzionalmente migliorarla
Ecco Ciaffi si accusa la sua legge di aver messo insieme cose diversi e di aver permesso in Italia un esperimento che nessun altro ha fatto cioè il maggioritario al proporzionale il ballottaggio
Di un il tentativo dunque di creare un sistema più coerente e più lineare lei dice che per la complessità di questo Parlamento non era possibile fare meglio
Ma in un altro luogo comune è un'accusa infondata innanzitutto perché non c'è nessun sistema elettorale al mondo che sia omogenea
Lo stesso sistema elettorale italiano
Italiano oggi in vigore per i comuni eh maggioritario fino a cinque mila
Proporzionale puro sopra i generali cinque mila il maggioritario fino a cinque mila questo i referendari lo debbono sapere in realtà non è un referendario e dagli affetti normalmente maggioritario ma con il PalaSharp divento un pluri nominale quindi noi abbiamo centinaia di piccoli comuni che pur avendo eletto il proprio consiglio comunale con questo sistema
E Amato maggioritari in realtà hanno non hanno una maggioranza perché con il passaggio sono stati eletti un po'di consiglieri di una lista e un po'di un altro
Quindi il se proseguiamo il sistema ne provi delle Province è un sistema addirittura uninominale per collegi
Se andiamo anche la Camera il Senato abbiamo un sistema proporzionale ma o uninominale plurinominali camere sa quindi non parliamo da Franz e non parliamo della Germania dove in Germania c'è il doppio voto in una scheda quindi chi ricerca l'idea chiara e distinta e in verità uno che ricerca
L'affermazione della propria idea chiara e distinta però questi idee chiare e distinte di ciascun partito hanno dimostrato di non avere una maggioranza in Parlamento
Perché lei non ha potuto accettare l'emendamento che chiedeva l'estensione del maggioritario nei Comuni fino a venti mila abitanti
Perché che noi non abbiamo esteso il sistema attualmente in vigore quello maggioritario compagna strage perché appunto non è appannaggio s'abbiamo introdotto fino a dieci mila ritardi un sistema maggioritario secco nel senso che la lista vincente prendi due terzi anche se prende la maggioranza relativa al trenta per cento è così
Quindi è questo veramente maggioritaria l'abbiamo messo fino a dieci mila perché nei comuni superiori
Si è usato un altro rapporto non due terzi e un terzo ma sessanta per cento quaranta per cento quindi anche sopra i dieci mila vi è il principio maggioritario solo che non è per liste
Ma per coalizioni di liste cioè in sostanza mentre sotto i dieci mila si confronteranno due liste la prima prende due terzi la seconda un terzo da noi solo nella cioè nei comuni sopra i dieci mila abitanti si potranno attorno a un singolo Indaco eletto coagulare più liste le quali avranno il sessanta per cento e se lo riterranno proporzionalmente al allora quindi rispettare maggiormente l'identità in una grande città come Roma e difficile costringere in una lista unica di coalizione partiti di tradizione di identità diversa in questa fase di transizione
Noi preferiamo avviare la ristrutturazione dei partiti se vogliamo imporre la chiusura dei partiti
E la fusione
In uno in un sistema bipolare di tutti i partiti significa forse e creare una crisi di rigetto e allora sopra i dieci mila abitanti abbiamo preferito un maggioritario che permettesse la coalizione di partiti attorno sindaco garantendo il sindaco che vince il sessanta per cento ci sono anche qui dei casi eccezionali in cui il maggioritario non si applica quando per esempio il sindaco vince ma le le liste rimangono sotto alla maggioranza assoluta in qual caso si applica a il proporzionale è un'area di residuo proporzionale che rimane ma questa è un'eccezione
Traffico un'ultima osservazione il la domanda che tutti oggi si pongono è se questa legge sarà in grado di evitare i referendum c'è chi sono stime che adesso le cose si amplifica o con la sua legge per il quesito attuale è molto complesso il quesito nuovo che potrebbe proporre la Cassazione
Si potrebbe limitare ad eliminare alcune parole dell'articolo quattro là dove è indicata la quota fino a dieci mila abitanti e a sopprimere gli articoli cinque e sei
Questa è
è una tesi io ritengo che questa legge sì così com'è o così come sarà modificata dal Senato già di per sé risponde al quesito o referendario nel senso che e appunto introduce il sistema uninominale maggioritario a doppio turno per l'elezione del sindaco e quindi innova completamente il sistema non c'è più nessun residuo del vecchio sistema elettorale neanche quello che riceva nei comuni sotto i cinque mila abitanti perché come ripeto era pluri nominare Comba lasciaci e dagli effetti maggioritari ma non sempre maggioritario noi introducendo l'elezione diretta del sindaco il sistema uninominale maggioritario o abbiamo cambiato lo Dino amento non solo il sistema elettorale è chiaro che il sindaco vincente si porta dietro o in modo automatico come sotto i dieci mila abitanti o o probabilmente una maggioranza perché ripeto quello che detto prima le norme prevedono il maggioritario assoluto o una sorta di premio di maggioranza può la cassazione inserire il vecchio quesito dando adesso un'interpretazione più ideologica che tecnica
Cioè estensione di un sistema maggioritario dentro l'attuale legge
Ma a penso che sia a un salto logico giuridico grande grande penso che sia più nell'intenzione dei politici alcuni quelli che sostengono questa tesi che non ne nelle possibilità giuridica della Cassazione però se anche avvenisse siamo i
Uno Stato di diritto e credo che giusto che siano gli elettori in fondo a decidere su quelli che sono i quesiti referendari