1ª Festa Regionale di Articolo Uno Toscana: presentazione mostra "L'antifascismo nelle fabbriche fiorentine"

Buonasera a tutti Ninni scusa per questi piccoli problemi organizzativi purtroppo non eravamo appunto in un posto piacevole ma era un posto dove dovevamo essere abbiamo già dette ieri
L'abbiamo appunto perso questo compagno
Oltre a fare molto importante e quindi eravamo eravamo al suo funerale e questo ha fatto un pari per dare i tempi però ci siamo
Ci siamo per parlare appunto ed è un tema importante che anche se in ritardo ebbene è meglio trattarlo conta oggi ancora di più visto nel insomma i nuovi nuove ideologia nuove culture fasciste stanno emergendo parlare di antifascismo forse risulta ancora più necessario niente io vorrei appunto scusare
Due la la deputata alla senatrice sono assenti la deputata Susanna Cenni assente proprio per il motivo che dicevo prima era molto legata Riccardo Conte non c'era proprio fatta ad arrivare ma chiesto disco darla
Mentre la senatrice Granaiola Granaiola
Ha avuto un infortunio e quindi insomma non era proprio impossibile fatta a salire
Un'altra Ratti con l'acca mi han variazione sul programma al posto di Daniela appelli abbiamo Claudio bicchieri lì sempre della segreteria dello Spi Cgil toscana
Da lei coordina la serata per gli la rete degli stenti me la Rete degli studenti medi
Silvia Contini e prima di passare alla parola gli aspetti che ho appena che appena citata appunto fra cui ci si era maschi
Presidente provinciale anti Firenze e Alessio Duce presidente provinciale anche Firenze e Annalisa Panarelli e presidente dell'Istituto Gramsci
Passerei la parola a Gianluca la coppola dell'Anpi di Firenze che ci presenterà la mostra che vedete esposta grazie
Allora grazie intanto dell'invito ed è la possibilità di far vedere questa mostra che è stata inaugurata qualche mese fa la Camera del lavoro di Firenze ed è un progetto che è nata da da un'idea di fondo sviluppo giusto due minuti però forse vale la pena ecco accennarle queste cose
Cioè dall'idea di fondo che il fascismo non è stato soltanto la tragedia della suo epilogo cioè della guerra della dell'occupazione nazifascista ma sono stati vent'anni di dittatura
Troppo spesso anche oggi sono molte organizzazioni che sembri spesso e si richiama quel ventennio Mussolini buono tra virgolette no che non era quello della guerra ma quello del Ventennio che ha fatto altre cose giuste per l'Italia quindi ci è sembrato opportuno non anche se per una parte della mostre anche sulla liberazione di Firenze sulla dico questa della libertà
Puntare su una mostra che invece raccontasse cos'era la vita durante la dittatura soprattutto nei luoghi di lavoro perché è il tema della mostra l'antifascismo in fabbrica
E ci è sembrata una cosa da a sottolineare perché sono cose che si tendono un po'a dimenticare nel nella fase attuale in cui si si considera che ormai ogni ideologia politica può essere giustificata e può trovare libertà in questo Paese ecco come
Come mai ci hanno insegnato invece il fascismo in crimini tiene un crimine non è un'opinione politica come tale dev'esser considerata ed è un crimine per quello che ha fatto in vent'anni di dittatura
Il fascismo si impone ecco percorro leggermente velocemente la mostra giusto perché pago a rate per la con più attenzione presterà nella festa dentro gli Staind della della della festa che ci sarà dalla dall'altro lato
Il fascicolo si impone fondamentalmente attraverso la violenza attraverso la distruzione delle camere del lavoro dei dei municipi rossi dei municipi socialisti quindi è quello il palo il primo modo attraverso cui si impone nella storia di questo Paese
La prima cosa che fa quando diventa invece dittatura vera e propria subito dopo la marcia su Roma che qualcuno vorrebbe tornare a fra festeggiare abbiamo scoperto anche in questi giorni
è quello la prima cosa che fa è quella di abolire il diritto di sciopero
Di abolire sindacati liberi di abolire i consigli
Di fabbrica alle attuali RSU per il per intendersi cioè togliere tutte quelle libertà di fondo di chi stava sui luoghi di lavoro qual è risultato che viene dalla perdita di libertà dei lavoratori il peggioramento delle condizioni di lavoro neanche a dirlo
Perché nell'arco di vent'anni troviamo e questo è grazie a Cecilia pensa e a Federico gesti che hanno fatto le ricerche che verranno pubblicate spero a breve stiamo arrivando alla fine della pubblicazione
Abbiamo scoperto quelle che erano le condizioni di lavoro e abbiamo cercato di percorrerla ed erano di sei lavora sempre più gravi sempre più pesanti con ritmi sempre più difficili e soprattutto con condizioni di vita in fabbrica sempre più soffocanti il controllo e fabbrica attraverso i sorveglianti che seguivano i lavoratori si andavano in bagno e ti ascoltavano quello che dicevano che impedivano la libera circolazione delle idee diventa la normalità per vent'anni nelle fabbriche di questo di questo Paese
Ecco la mostra vuole leggermente certo brevemente raccontare questa storia abbiamo trovato all'archivio dell'Istituto storico della Resistenza molti volantini
Che invece raccontano una vita diversa c'è il tentativo dei lavoratori di mantenere viva una fiammella dell'antifascismo anche in fabbrica pur nelle difficoltà abbiamo esposto alcuni di questi volantini
Ecco abbiamo cercato di dare un piccolo supporto alla memoria che fosse appunto la memoria di come una dittatura quasi sempre parte dal bisogno di imporre togliere libertà i lavoratori ecco l'ultimo pezzo della mostra invece la riconquista libertà agli scioperi del quarantaquattro la lotta di Firenze
Manca come già è stato detto da altre presentazioni manca forse quello che viene dopo cioè della Costituzione impone riconferma le libertà sul lavoro però poi questo Paese cime tra molti anni prima che queste libertà diventano essi diventino effettive e la costruzione passa da per entrare in fabbrica credo che l'impegno di tutti i della CGIL del sindacato dei lavoratori e anche dell'ampia sostegno delle dei lavoratori sia quella di non farlo uscire ma di fare in modo che il lavoro ai lavoratori conti non essere un film fulcro centrale della democrazia di questo Paese questa era l'idea che ci accompagnava grazie della casa
Basta
Buonasera a tutti io sono sì da Contini della rete degli istanti menti della Toscana
E stasera sono qui insieme a rappresentanti di altre associazioni per parlare di che cosa vuol dire essere fascisti antifascisti nel ventunesimo secolo
Siamo qui stasera assieme a Claudia Pittelli dello Spi Cgil toscana
A Lezzi ad uccidere recante provinciale dell'Aned Stanzione Annalisa Fumagalli presidente distrutta grandissimi ereditiera maschi presidente provinciale nell'antifinanza
Noi come come studenti abbiamo iniziato a a interessarci al tema dell'antifascismo dal momento in cui abbiamo visto nelle nostre classi davanti alle nostre scuole i nostri compagni di classe che volantinava hanno per CasaPound che si opponevano ecco con convinzione allo ius soli
Non accorgendosi di discriminare di fatto il loro compagno di banco con cui studiava nel pomeriggio ci siamo interessati all'antifascismo quando abbiamo visto che sempre meno studenti partecipavano alle commemorazioni come quella del venticinque aprile siamo rimasti un po'perplessi quando sia scambiata la festa della Liberazione per la festa della libertà
Abbiamo deciso così di riportare al all'interno delle nostre scuole una parola considerata spesso desolata considerata un termine che non descrive più qualcosa di attuale quindi il termine proprio antifascismo
A abbiamo quindi elaborato il progetto del manifesto dello studente attiva Sistani insieme all'ospizio CGIL e abbiamo quindi organizzato una raccolta di firme chiedendo l'adesione e l'appoggio di studenti associazioni e istituzioni per cercare di portare all'interno delle scuole
Un pensiero critico sull'antifascismo oggi e allo stesso tempo una maggiore attenzione sulla memoria storica che pensiamo Banca troppo spesso trascurata all'interno delle nostre scuole
Brevemente il manifesto dello studente anticipa antifascista ci dice che lo studente antifascista oggi a un ossidante che ripudia la violenza in qualsiasi forma perché crede nella scuola e nell'istruzione come strumenti e mezzi di emancipazione come strumenti e mezzi di creazione di pensiero critico crede nella libertà di espressione e nel rispetto delle dei del diversi pensieri e delle minoranze
Lo studente antifascista crede che l'antifascismo non debba essere soltanto una prerogativa della sinistra ma che debba essere un valore condiviso da tutti
Non solo nel nostro Paese ma universalmente
E vorrei insomma chiedere a agli altri ospiti di fronte a al all'attualità di oggi quando di fronte a delle situazioni di disagio
Di disagio sociale spesso si danno delle risposte estreme delle risposte che spesso ricorrono alla violenza delle risposte che sono esclusive piuttosto che inclusive
Che cercano un capro espiatorio come sta diventando oggi
Il il tema dell'immigrazione e quindi un un capro espiatorio a un disagio che realtà ha delle cause
Molto più ampio molti più complesse e diverso da quelle che la narrazione politica populista e al parte della narrazione mediatica ci vuole raccontare
Quindi
Se di fronte a questo tipo di tendenza si creano delle situazioni che nel concreto
Rimarginano alcune minoranze oppure marginale degli immigrati e ricorrono appunto alla violenza si possono definire questi degli atteggiamenti
Di fatto neofascisti che cosa si intende oggi con la parola neo fascismo e che cosa di attuale
Può bere invece l'antifascismo noi crediamo che un un elemento fondamentale da cui partire nella cultura antifascista sia alla scuola dell'istruzione
Ma come oggi si può parlare di antifascismo
All'interno delle scuole come si può evocare la popolazione giovanile all'antifascismo in una scuola in cui non si parla di Costituzione non si studia la costruzione non se ne conoscono i principi fondamentali se non e per l'eccezione di alcuni indirizzi in cui si studia diritto come si può sensibilizzare la popolazione giovanile su questo tema perché crediamo che sia proprio a partire dai giovani che sarà possibile attuare poi quella rivoluzione culturale che ci permetterà di
Eliminare il problema alla radice
Circolare
Ma ringrazio Silvia ma ringrazio anche gli organizzatori
Di questo dibattito
Per me nonostante la mia non verrà detta per usare un eufemismo
è sempre
Motivo di
Vorrei chiamarlo di pudore rappresentare lampi provinciale
Perché io sono nato dopo la guerra
E riconosco che le capacità
Il ruolo
La credibilità
Di chi non ha fatto la Resistenza in prima persona non è certo pari a quella loro hanno
Questo non è una sorta di scusanti all'inizio è un lo stato d'animo
E io desidero sempre
Esordire nelle vie chiacchierate
Ringraziandolo ringraziando i partigiani combattenti ringraziandoli perché noi abbiamo ancora la fortuna vorrei chiamarlo il privilegio di averne qui fanno vice Moreno io mi rivolgo un grande abbraccio
Che lo ringrazio
Non è un ringraziamento retorico è il senso della gratitudine
Per chi sia dato condono enorme
Che come diceva Calamandrei non percepiamo nella vita quotidiana nella nostra materialità di vita fatta di di azioni di impegno di pensieri preoccupazioni anche dei gioielli
Ma come diceva Calamandrei la libertà è come l'aria Denard Coggi quando comincia a mancare
Allora pervenire alle questioni che si riapra introdotto
Io credo che
L'attualità dei valori della Resistenza
Sta i non discrimina
Che ancora chi sta qui sicuramente avverte
Io non sono in grado di valutare non ho gli strumenti ma forse nemmeno mi piace
Fare una statistica per sapere se siamo tanti o pochi
I noi è vivo il senso
Di ciò che mosse i resistenti
Che erano ricordiamocelo
Una minoranza esigua della popolazione italiana di quegli anni
Che aveva ripreso
Un insegnamento fatto all'interno di famiglie antifasciste del specchio antifascismo
Diciamo di precedente alla dal la presa del potere di Mussolini quello diciamo dopo la prima guerra mondiale che aveva alimentato una forma di ribellismo per cui proprio in Toscana
Vorrei ricordare quest'anno fra le tante ricorrenza c'è anche quella del centenario della Rivoluzione di ottobre
Non è retorico anche questo
Non è un esercizio di cultura storica
Sappiamo tutti che cosa ha voluto dire
Per intere popolazioni milioni di uomini e di donne che vivano in condizioni Dori dire suo Manet privi di diritti di qualsiasi diritti sapere che in un popolo nel più grande nazione
L'esistente al mondo
I lavoratori i contadini e i militari questi erano i tre soggetti sociali avevano cacciato
Coloro che divano di ingiustizia
I nobili i ricchi i potenti
Ytzhak
E questa idea si era propagata coma macchia d'olio
Ricordiamo il famoso biennio che alcuni storici chiamano biennio rosso non so se sia esatto ma per dire il diciannove e il venti
In cui in Toscana soprattutto in Comune non ricordo se anche accertato ma sicuramente molte zone molti Comuni anche piccole frazioni costituiscono dei veri e propri soviet
Che
In primo luogo si pongono il problema di dare una giustizia
Ed un modo di vita dignitoso a chi viveva le condizioni grande sia del di di fare i contadini e quindi privi di diritti in una vita fatta di di di estremi sacrifici e difficoltà sudore ma soprattutto a coloro che reduci della guerra magari abbiano perso un congiunto erano tornati invalidi o ciechi dalla guerra e allora questo era il senso di un'idea che Sipro pagava evitava materialmente
Luogo a esempi di società più giusta più equa più vivibile in cui le relazioni fra le persone non fossero veicolate da levarsi il capo chinare la testa quando passava il signor padrone
Faccio un salto per arrivare a quello questo biennio rosso si dice che generò poi la reazione
Delle dei potenti che visti sia il rischio di perdere tutto essi organizzarono
E guarda caso veniva già citato da Gianluca Ando ha presentato la mostra oggi si sente dire che qualcuno vorrebbe rievocare
La marcia su Roma
La marcia su Roma qualcuno dice fu una pagliacciata
Dando quindi la colpa al re che aveva con questo aperto le porte Al Fatah Mussolini ai fascisti ma comunque stia la situazione
Le classi dirigenti ripresero in mano una situazione che gli stava sfuggendo sfuggendo in una direzione che era democratica che era più libera che era di liberazione cioè di azioni per migliorare le condizioni di vita e di derby di diritti
Pétain nel ventennio della dittatura
Io non credo affatto a chi oggi
Anche con vesti istituzionali
Vorrei citare guardate non lo dico per polemica non lo conosco personalmente il sindaco di Predappio
Che per far vendere qualche gadget di Mussolini quei quando si ha sete passate dal strada principale di operativo evoca ecco un bazar ci sono a destra sinistra decine di di di ti vetrine illuminate in cui si vendono tutte gli oggetti del del ventennio fascista
Allora dichiarazione che ha fatto il sindaco dice va be'però c'è stato sì è vero il fascismo terribile quello che si è schierato con Hitler che ha fatto tutte le le le le peggiori malandrina pelle di criminalità della guerra nel verde dello sterminio della Shoah
Ma c'era stata anche però un fascismo tutto sommato popolare vorrei di buono e così via ecco io non credo a questo credo che di fronte alla idea per cui una essere umano domina su altri esseri umani
Un popolo domina su altri popoli una nazione domina su altre nazioni e lo fa
Comunque esercitando sistemi ingiusti
Che vanno da dove possibile dal plagio dal condizionamento economico dalla restrizione della libertà fino a quello più brutale ma ahimè oggi ricorrente
Dell'uso della forza della guerra delle armi dello sterminio dello sterminio
Allora non la fa tanto lunga perché devono parlare anche gli altri ospiti io dico che rispetto a qualcosa che si ritira di nuovo
Cioè la limitazione dei diritti la di imitazione delle garanzie e non parlo solo della libertà parlo dell'uguaglianza perché non c'è libertà se non c'è uguaglianza e l'uguaglianza e la sosta moderna si fa garante dei diritti
Si fa garantendo al fatto che ogni persona anche anzi a partire da quelle più deboli deboli per condizioni
Culturali per provenienza per potere economico per conoscenze per uso della lingua per colore della pelle ogni tipo di debolezza
Deve essere messa in condizione lo dice l'articolo tre della nostra Costituzione che è un fondamenti un distillato di ciò che pensavo ne volevano i partigiani è lo Stato e la collettività che deve rimuovere le condizioni che limitano l'esercizio della libertà dell'uguaglianza allora per noi credo che siamo qui ma spero anche per tante altre persone perbene al di là del appartenenza politica del inerte il pensiero dell'ideologia della cultura
Questo sì è ancora un discrimine un discrimine per cui Moreno e gli altri la sua generazione gettarono come si dice il cuore oltre la barricata
Che molti di loro morirono
Hanno patito sotto sofferto faticato alla fine ce l'hanno fatta
E la storia ha decretato la fine la fine
Di un regime e di una classe dirigente costruendo un'idea nuova fondata sugli i gli elementi che costi che rappresenta non se lo dicevano anche a scuola
Il simbolo della dell'età contemporanea che sono la libertà l'uguaglianza e la fraternità la solita fra la solidarietà fra le persone
Da tutto questo noi non vogliamo rinunciare crediamo che siano non attuali più che attuali che siano un anticorpo senza il quale prevarrà la destra
E allora quello oggi squallidi stupidi scusate
Personaggi che vediamo andare con la bandiera di Salò su quella montagna lì di Carrara
Ok preannunciano una nuova una nuova marcia su Roma e tutti i giorni e vediamo dalle scritte alle vendite di gadget vedi di Mussolini e di fede ha fatti veramente intollerabili squallidi disgustosi
Che enunciano
E vorrebbero onorare onorare criminali che hanno sterminato ucciso in Toscana più di due mila stragi i civili quattro mila ottocento
Civili morti per le stragi e le stragi non le facevano i soldati nazisti si materialmente erano loro ma venivano accompagnati e portati e guidati dei fascisti di Salò allora
Questo è il nostro discrimine i valori dei partigiani come Moreno
Noi li assumiamo sperando di non doverli far prevalere nuovamente con le armi speriamo di no però non sono più disposto a tollerare che uno Stato
Che nasce con un vincolo con un genoma antifascista perché la nostra Costituzione antifascista
Tolleri ammetta dei veri e propri reati datato del Codice penale come l'apologia di fascismo e la ricostituzione del partito fascista questo è il nostro modo di sentire rispetto alla domanda che poneva Silvia
Grazie ora intervenire dopo questo accalorato intervento dei tre ma di dire maschi e difficile
Intanto volevo ringraziare sinceramente per questo invito che al colgo volentieri è permettetemi anche una una breve nota biografica una figlia di quindici anni che ha fatto il suo primo anno di di liceo al giorno è tornata a casa entusiasta dicendo gramma abbiamo costruito costituito un colle una Comitato antifascista
E e lì per lì sono rimasta devo essere sincera inizialmente stupita per per il senso proprio che poteva avere per lei oggi il termine antifascista e quindi ne è nata una discussione in casa che poi è proseguita anche né una riflessione mia personale in questo ruolo
Che mi trovo a ricoprire di presidente dell'Istituto Gramsci e che fatalmente essi
Si ripropone qui oggi
E credo che appunto la domanda che quindi sono molto contenta di essere qui e di cercare anche nel confronto con voi risposte mi sembra che questa sia una questione che appunto si dieci ci poneva anche per il dibattito dio di lavoro faccio la sociologa e quindi cercare di interpretare quelli che sono i fenomeni sociali quello che anima un po'la appunto il modo in cui viviamo dovrebbe essere il mio mestiere
E credo che effettivamente oggi al di là di delle delle giù dei fusti richiami che faceva venivano fatti prima a non tollerare mani il rima il manifestarsi di nuove forme di nuove di nuove recrudescenze di quella di quell'ideologia che a ha caratterizzato non solo un ventennio della nostra storia ma che ha provocato le sofferenze i danni la la lo la lotta che noi che noi conosciamo ma credo che giustamente ci si debba porre il problema
Non solo di queste manifestazioni quest'Apologia del fascismo che oggi viene riproposta che pure è gravissima e da condannare senza se e senza ma
Senza porsi il problema della politically correct del fair play della necessità di dare spazio a tutti no
Questo è uno spazio che in una democrazia può essere non concesso quello a mio avviso quello di riproporre messaggi di questo tipo
Credo però che oltre a questo giusto presidio di ciò che è stato duramente conquistato e che appunto è il fondamento della della nostra costituzione della nostra società credo che sia importante chiedersi in che modo il fascismo si ripropone oggi
C'è una modalità quotidiana minimale le interazioni che hanno i ragazzi a scuola in quelle che abbiamo noi mentre guidiamo mentre scendiamo per la strada in cui il fascismo
In una forma diversa attualizzata potremmo chiamare quattro punto zero visto che il tema tardi il termine va di moda si ripropone oggi
Ecco io credo che questa sia una tematica di grande importanza e personalmente sono veramente contenta che questa l'esigenza di interrogarsi sulle nuove forme di fascismo senza paura di usare questo termine venga proprio da dei giovani degli studenti
E credo che questo sia un segnale importantissimo
E che gramsciana mente cosa devo dire di straordinaria rilevanza
Ricordo che Gramsci diceva agli diceva gli operai ma in qualche modo aveva una grandissima attenzione verso gli studenti verso il ruolo dell'educazione poi ritornerò sull'o sulle l'input che ci dava Silvia
Però diceva appunto a tutti rivolgendo sia agli operai e alla alla popolazione tutta istruiti perché l'istruzione fondamentale abbiamo bisogno della vostra intelligenza però diceva anche agitatevi perché abbiamo bisogno della vostra azione abbiamo bisogno della della del fatto che non stiate più a sedere ascoltare Marche di alzata in piedi e abbiate il coraggio di dire la vostra e dice anche mobilitate dei quindi questo che ci viene proposto attraverso questa carta dello studente dello studente antifascista a me piace pensarlo come un segno di questa volontà di istruirsi quindi di conoscere ma anche di fare dell'istruzione uno strumento per meglio comprendere per meglio
Mobilitarsi e per meglio organizzarsi per offrire delle risposte
Da questo punto di vista credo che io non posso che condividere non solo perché lo dice grave scelga un autore che tra l'altro offre sempre straordinari gli input per qualunque tipo di di fenomeni che ci troviamo a a fronteggiare oggi
Ma appunto per il ruolo anche di di educatori che che svolgo svolto credo che effettivamente l'istruzione possano essere quella chiave di volta che aiuta non solo a e secondo me aiuta da un lato a comprendere a meglio comprendere ciò che accade ma dall'altro forse può essere anche l'unico strumento per vincere diciamo quella matrice di ignoranza di qualunquismo di sì prevale di di di indifferenza
Che caratterizza diciamo che la matrice prima da cui si sviluppano fenomeni di intolleranza e di e di chiusura ricordo un dato appunto da sociologa
Tantissime ricerche ormai dimostrano come il valore dell'istruzione
Forse poco pagante sul mercato del lavoro ahimè lo sappiamo che nonostante la Laurenzi resta lungo disoccupati
Però chi studia chi ha la possibilità di studiare chi ha poi la possibilità di proseguire a lungo il proprio percorso formativo
Di solito a una maggiore capacità di una maggiore fiducia nell'istituzione una maggiore fiducia nella rispetto all'ascolto rispetto alla possibilità di cooperare con l'altro per cambiare le cose
A una maggiore tolleranza e apertura nei confronti degli altri degli stranieri delle persone che vengono da culture diverse dunque l'istruzione è veramente un volano che può aiutare non solo a conoscere
Ma probabilmente anche a combattere le matrici in queste nuove forme di fascismo chiudo solo con una battuta
Silvia ragione però qual è l'istruzione quali sono le chiavi che noi offriamo noi istituzioni scolastiche offriamo ai ragazzi per veramente istruirsi in questa prospettiva critica che che che necessaria oggi io credo che siano pochi credo che ci sia necessita di una riflessione profonda
Non solo sui contenuti della della dell'offerta formativa e qui parlo non solo della scuola ma anche dell'Università di cui io faccio parte
Ma credo che sia importante farlo anche con un metodo diverso un metodo democratico coinvolgente in cui le esperienze i gruppi e le le domande dei ragazzi non vengono liquidate con ricette precostituite ma vengono accolte e vengono raccolte raccolto come stimoli anche per per gli insegnanti per rinnovare il loro i loro messaggi per ritrovare la loro didattica e soprattutto per costruire insieme degli strumenti per interpretare la alla realtà
Buonasera io sono un mare seduti si sono rappresento l'Aned l'associazione degli ex deportati sono il figlio di un deportato sopravvissuto a Mosca Altan pensile
La nostra associazione ha iniziato a metà anni settanta ad organizzare dei viaggi noi ci chiamiamo viaggi della memoria
Hanno viaggi che principalmente servivano aerei depositati per tornare a visitare i campi e riservare magari qualche compagno
Ai familiari dei caduti per tornare a vedere a portare un fiore su delle enormi fosse comuni dov'erano
Caduti i loro cari
A questi viaggi attorno a metà anni settanta si sono aggiunti dei gruppi di studenti studenti delle scuole
Medie superiori che e medie inferiori del comune di Firenze un pullman
Circa nel settantaquattro
Lo scorso maggio da Firenze siamo partiti in sei pullman eravamo trecentoventi persone la maggior parte delle quali studenti delle scuole medie inferiori e delle scuole superiori
Ne facciamo un percorso con circa
Centocinquanta classi a andiamo all'interno delle classi tutti volontari perché oggi lo sapete meglio di noi quando presentiamo un progetto a un comune guardano prima sei costo zero ex a costo zero sei già un pezzo avanti è già un requisito per potere passare quindi non siamo tutti volontari lì ci sono altre insieme a me gente lavora prende permesso per andare nelle scuole oppure si organizzava i professori per andare dalle otto alle nove oppure dalle una le due per non chiedere permesso
Ed è lì che entriamo in contatto con i ragazzi
La difficoltà enorme perché non solo di in famiglie ormai non se ne parla più
Ma i programmi scolastici spesso arrivano all'inizio della seconda guerra mondiale poi c'è l'esame eccesso geometricamente
Perché bisogna prepararci per l'esame spesso fanno un'ora di storia la settimana i professore quando vari seriamente se non gli porti la foto Ninfa nemmeno ghetto figlio quindi le difficoltà sono enormi e che e noi dobbiamo ripartire da zero perché bisogna partire proprio da dal fatto che i ragazzi spesso sanno poco sanno niente oggi per esempio otto settembre ammalata importante
L'armistizio una parte dei soldati italiani si schierano da una parte che noi consideriamo giusta e vengono deportati nei campi di lavoro
Spesso si è parlato a ragazzi dell'otto settembre non sanno niente sanno un po'del venticinque aprile
No altre date non le conosco quindi non entriamo nei casi facciamo incomincia a fare degli incontri
E e parliamo dei campi dei campi di concentramento loro ne conoscono principalmente alcuni Hafiz no false dando ma sono anche molti altri come sono molte le categorie dei deportati dagli omosessuali agli ebrei agli antifascisti ai religiosi
Ai testimoni di Geova e disabili quindi anche lì non è che se ne può parlare in un giorno solo che sarebbe il giorno della memoria poi giorno istituzionalizzato che dall'otto la mattina Nottola se non si parla di altro no bisogna cercare di diluire anche nel tempo altrimenti
Sui ragazzi sugli adolescenti si rischia di avere un effetto opposto
E al termine di questo del diciamo questo percorso e facciamo un tutte queste classi un ragazzo per ogni sezione partecipa al nostro viaggio sono venticinque le amministrazioni comunali che hanno partecipato anziano lo scorso anno Nora e domina diciassette insieme la città metropolitana
E a quel punto i ragazzi che partecipano con noi diventano i testimoni dei testimoni
Perché per noi è fondamentale entrare poi nelle scuole nelle classi con i ragazzi stessi perché parla ma poi il loro linguaggio
Se non li ascoltano se la platea non li ascolta a quel punto non manca più di rispetto all'ospite di turno mancati rispetta un proprio un panino e quindi c'hanno anche maggiore attenzione fra di loro riescano a essere più coinvolgenti
E noi diciamo fra virgolette una volta ha fatto questa esperienza siamo noi li utilizziamo proprio perché diffondano questo messaggio tre loro compagni
Ovviamente non è semplice perché chi torna da visitare mossa alte nata a raccontare come chi è stata farò
Una settimana bianca sono
Posti brutti tanti morti torture atrocità quindi anche la difficoltà di farsi ascoltare ma del resto però è la stessa difficoltà che hanno avuto i nostri familiari una volta rientrati a casa
Quando hanno iniziato a raccontare ciò che avevano vissuto e in famiglia
O non li ascoltavano
Oppure dicevano sì ma fino in fondo non può essere vero oppure dopo vent'anni di guerra dice ma vent'anni tutti noi tutte le famiglie hanno avuto per lo meno un molto ma disgrazia Randy ognuno si tenga le prove e non venire a raccontarci anche le sue quindi i ragazzi attraverso questo percorso e facciamo hanno la capacità proprio di immedesimarsi cioè dalla partenza il viaggio tutte insieme
Poi rientrano e la testimonianza
Ecco per tornare alla domanda che faceva Silvia secondo noi i il modo principale è quello di lavorare attraversi ragazze poi però si facciano proprio loro
Portavoce tiri di questa testimonianza ovviamente come vi dicevo
Oggi è molto più complesso perché quando noi Angelina a gennaio diciamo andare in una classe cioè bisogna ripartire proprio da zero partendo dal presupposto che non sanno niente
Noi parliamo antitrust della storia tre settanta anni fa ma purtroppo i ragazzi non sanno del delle Brigate Rosse del quello è stato l'ex jugoslavi hanno sanno del muro di Berlino non sanno il Vietnam non sanno tantissime altre cose poi magari vanno in vacanza in Croazia non sanno quelle successa sebbene essa quindici anni prima quindi questo secondo me è fondamentale anche da focalizzare oltre al discorso dell'antifascismo ma questi ragazzi manca proprio la parte più attuale della storia
Annalisa anzitutto voglio ringraziare gli organizzatori dell'iniziativa io sono qui a rappresentare lo spieghi CGIL regionale insomma sindacato degli anziani quelli più
Più secchi che continuano però a lavorare
A dare una mano all'interno di questa grande organizzazione appunto la CGIL
E devo dire rimanemmo stupiti quando Varese degli studenti medi venne proprio da noi
A chiedere di lavorare insieme per un manifesto dello studente antifascista
Ora non eravamo siamo abbastanza Dusi a lavorare con i giovani cioè una scelta del nostro della nostra categoria proprio perché pensiamo senza i giovani trovano esentato sedato sì anch'io a dare
E quindi rimanemmo rimanemmo stupiti perché prende pensavano dice andiamo nelle scuole
Con iniziative pubbliche a riproporre all'attualità oggi nel due mila diciassette anzi ne aveva sedici
Il tema dell'antifascismo e comprenderemo venne perché lo faceva e le esigenze li spingeva nel momento in cui insieme ci mettemmo a ridare questo fare rivelazione di questo manifesto no noi portava un po'di esperienza
Vista l'età e loro portavano l'attualità e soprattutto la freschezza della gioventù nell'affrontare un tema che può sembrare
Ormai datato
Io pensai avessero letto su avessero letto e capito soprattutto bene alla manderei quando parlava
Di e considerava la costituzione
Non una legge è morta data una volta per sempre ma piuttosto un programma politico che gli antifascisti
Hanno il dovere di realizzare
Quindi essere antifascista significa questo realizzare appieno
Partire alla realizzazione dei principi costituzionali quindi per analogia secondo me sdoganare il fascismo come è stato fatto in questi anni significa tradire la osti soluzione
Il revisionismo storico che ormai da anni
è imperante e che mette sullo stesso piano i partigiani i morti verrà partigiani morti a Repubblica sociale e i repubblichini
Credo che sia uno delle delle punte più avanzate Mann oggi noi vediamo che questo revisionismo questa revisione storica dà i suoi frutti avvelenati
Perché non quando si semina poi forse purtroppo cioè e ci sono fuori forse che è dichiaratamente si rifanno all'ideologia fascista mi mi ha fatto
Ha fatto tremare vedere questo manifesto di Forza Nuova preso
Dal
L'idea di razza
E quindi quindi questo determina poi uno-due razziale un teorizzare la giustizia fai da te per esempio
E in stilando una paura diffusa proprio nei settori più deboli della nostra della nostra società ecco allora che questo manifesto dello studente antifascista il discutere di queste cose
Contro la appunto la discriminazione Dio delle minoranze di ogni forma sessuale religiosa etnia diventa di una attualità dirompente perché basta guardarci intorno io credo noi siamo più anziani e ce ne sono abbastanza stasera
Vediamo tutti i giorni d'imbarbarimento della nostra società
Tanto che
Una visione antifascista a tutto tondo oggi è ancora è ancora più importante credo che sia profondamente sbagliato
Dare o cercare di dare delle risposte anche da sinistra uno in campo progressista scimmiottando la destra
Cioè dando delle risposte che comunque possono ci diranno e ci hanno detto spesso il momento
Storico politico consiglia di essere più duttili su questi temi
Che siamo sotto elezioni
Che si rischia di perdere voti è il mondo è cambiato ma quante volte ho sentito dire il mondo è cambiato Monte cambiata e che il fascismo il fondo una è un retaggio un rinnovo retaggio novecentesco son ragazzi
Noi non siamo d'accordo credo che non dobbiamo essere d'accordo
E quanto più difficile io credo è far sentire la nostra voce e tanto più forte doveva essere la determinazione nel farla e farla sentire
Quando sono in più
In giro chi predica prudenza su questi temi perché magari si rischia di restare via da qualcuno e come dicevo prima di perde qualche frutto
Io penso che se i nostri padri se i nostri nonni avessero abdicato
Al pensiero dominante nel tempo nel ventennio fascista e non avessero tenuto fede
Ai loro ideali in un periodo in cui non si scherzava si pagava con la vita
Se non ci fossero stati quegli uomini e quelle donne ci sarebbe stata forse la resistenza
Avremmo avuto quella o sostituzione che noi io credo Rizzoli tutti almeno qua dentro riteniamo la ancora la più bella del mondo
Io credo proprio di no noi crediamo di no quindi tenere alti e visi questi valori antifascisti credo sia indispensabile
E io mi voglio chiedere e riflettere insieme a voi
Un'ultima considerazione riflessione ma perché oggi perché oggi tutta la macchina massmediatica dagli intellettuali giù giù fino all'ultimo social network network non si scandalizzano se come dicevo prima alcuni forze politiche usano Toni manifesti immagini che si rifanno si si rifanno a quel periodo perché la criminalizzazione continua degli immigrati io ho visto
Non solo alle sei visto tutti la prima pagina della nazione dopo che il terribile stupro che c'è stato a Rimini pochi giorni fa e c'era la faccia preso il mostro
Ed era un ragazzo di colore questo vuol dire però sbattere in prima pagina a quel modo già un
C'è già un impatto
E invece si tende a
A derubricare a parlare dei goliardata per quelli che vanno a farla marcio vorrebbero fare la marcia su Roma o addirittura quel professore appunto esempio la su quel monte simbolicamente
In un luogo dove sono stati trucidati centosettantatré persone
Sventola la bandiera di sonno inneggia alla Repubblica sociale
Quindi io credo che noi come sinistra culturalmente su questo terreno abbiamo perso
Abbiamo perso non lo dobbiamo partire da questo
Abbiamo smesso di praticare quell'egemonia di cui siamo stati capaci per tanti anni nella nella società ecco allora che il manifesto
Dello studente antifascista ci viene incontro
Ci viene incontro in un momento appunto difficile perché mette al centro
La cultura
Va difeso
Della scuola pubblica e questo non è come antidoto a un impoverimento culturale
Non a caso che i nostri padri costituenti
Consideravano la scuola un organo costituzionale diceva Calamandrei
Come organo centrale della nostra democrazia collegava all'articolo trentaquattro
Che tutti hanno diritto alla cultura e poi lui girava per le scuole parlava con i ragazzi
E qualcuno diceva ma se quello non può studiare cioè l'articolo tre nella Costituzione lo Stato ha l'obbligo di rimuovere tutti gli impedimenti e gli ostacoli economici che non permettono a qualcuno di realizzarsi io credo che i nostri giovani quelli hanno presentato e hanno redatto il manifesto hanno capito questo e hanno capito l'importanza l'importanza della scuola e che solo con la cultura si può sconfiggere i fantasmi del passato
Progettare una società più giusta e solidale
Voglio finire una citazione di Adamo Andrey
La Costituzione diceva non è una macchina come dicevo prima che una volta messa in moto va avanti darsi la Costituzione è un pezzo di carta
Se la si lascia cadere non si muove perché si muova bisogna rimetterci dentro il combustibile bisogna rimetterci dentro l'impegno lo spirito la volontà di mantenere queste promesse la propria responsabilità
Per questo uno delle offese si fanno la Costituzione l'indifferenza la politica
Gli indifferenti Isma'politico che spesso in larghe a Trigoria di giovani una malattia dei giovani
Ecco io credo che dobbiamo allora constatare che questi giovani questi nostri giovani non hanno contratto questa brutta malattia e anche per questo noi siamo fiduciosi
Allora la prossima domanda
è stata pensata per diciamo capire come noi effettivamente che cosa ne effettivamente possiamo e dobbiamo fare e volevo partire per questo da due fatti di cronaca
Che riguardano il territorio senese allora lo scorso anno più o meno in questo periodo
Si è attenuto a Chianciano Terme il congresso nazionale di CasaPound a cui l'amministrazione comunale a concesso tutti gli spazi e tutti i permessi dovuti mentre di pochi mesi fa ha vent'credo luglio un provvedimento della Giunta comunale di Siena
Che ha deciso di non concedere spazi permessi di suolo pubblico a tutte le organizzazioni che si richiamava esplicitamente al periodo fascista che professano
Ideali insomma xenofobia omofobici di esclusione sociale
Dall'esempio di Siena quindi si capisce come una sinergia Comes ci ci possano essere una sinergia efficace tra l'associazionismo alla società civile e le istituzioni e come questa possa portare effettivamente a dei risultati concreti
Ora noi ci professiamo antifascisti e per questo abbiamo una grande responsabilità quindi la responsabilità di evitare che si ripeta quello che la storia ci ha insegnato e la le responsabilità di evitare che
Quelli che oggi hanno rialzato la testa ai movimenti neofascisti che stanno prendendo piede che coinvolgono in maniera convinta anche molti giovani molti studenti a cui dobbiamo evitare che questi possano crescere che possano
Esprimere ancora di più gli ideali che noi tutti condanniamo
Quindi la mia domanda era in che modo fino a che punto è giusto in quale misura si può accertare concedere la libertà a chi la libertà l'amica agli altri
In che modo come si può agire
Giuridicamente culturalmente rispetto a questo fenomeno con noi come associazioni come studenti come cittadini che cosa possiamo fare anche insieme alle istituzioni per assolvere a questo compito che
Sentiamo nostro
La domanda è attuale pertinente
Io non ho una risposta secca questo non è un quiz alla Mike Bongiorno
Qui occorre lavorare sulle coscienze vorrei dire eminentemente un obiettivo di natura culturale cioè dobbiamo far crescere i livelli di conoscenza a partire da chi esercita un ruolo pubblico
Ma non sto parlando solo della politica guardate bene
Sto parlando del grande esercito sconosciuto perché nessuno poi interviene su questo dei funzionari e dei dirigenti di chi fa muove la macchina la macchina delle pubbliche amministrazioni del potere pubblico che per definizione dovrebbe essere democratico
Porto un esempio
Giugno scorso due mesi fa c'è stato una tornata di elezioni amministrative per il rinnovo di alcune amministrazioni comunali
Bene
Allora non solo si è presentato sapete che le lezioni eh l'espressione più grande del concetto di democrazia quando il popolo partecipa e allora
Oltre a presentarsi in molti comuni anche in Toscana Casa Pound quella di Casa Pound si definisce da sé non è che lo diciamo noi che siamo avversari siamo lampi
Si sono definiti i fascisti del Terzo Millennio allora io parto da un principio molto secco è già stato detto prima lo ridico lo ridico
Il fascismo non è un'opinione
Che in democrazia un'opinione si può professare il fascismo ecco reato pena le
Bene allora bisogna attestarsi su questa posizione lo è perché lo dice la tredicesima norma transitoria della nostra Costituzione repubblicana quando vieta espressamente la ricostituzione del partito fascista in ogni sua forma
Quindi non solo con la camicia nera in qualsiasi forma ma poi il legislatore lo ordinario ha sentito il bisogno di tradurre quella norma costituzionale in legge del codice penale lo ha fatto
Una persona che non era certamente di sinistra
Che si chiamava Scelba lei più anziani se lo ricorderanno
Fece una legge che trascriveva quella norma e diceva non si può ricostituire perfido ma in questi in quel momento in quel momento storico
E siamo prima nel quarantasette quarantotto costituzione poiché il cinquantatré l'idea di professare un'idea cioè il concetto di professare una idea politica si esprimeva con un partito oggi è diverso ma allora chi aveva un'idea politica la la veicolava attraverso un partito quindi affermare in una legge che è vietato
Ricostruire il partito fascista voleva dire così può essere fascisti non si può pensare in Italia è cominciato S. fascisti poi siccome cambiarono le sensibilità i costumi le modalità anche i partiti si trasformarono
Nel novantuno siccome con quella norma
Il tanti
Cittadini fascisti che poi sono venute fuori dalle trame nere le bombe sui treni Piazza Fontana Piazza della Loggia a Brescia e via via fino fino alla strage della della stazione di Bologna e chissà quante altre
E non potevano essere condannati perché non era uno l'organizzazione come un partito allora il nuovo di nuovo fu affrontata la questione in sede di legislazione dal Parlamento e un ministro
Fissi la il ministro mo'
Mancino Mancino fece una una norma che chi arriva ed approfondiva attualizzando lo quel concetto di vietare di essere fascisti dicendo che era vietata altresì l'Apologia di fascismo quindi non solo Chirico serviva per tematiche diceva viva Mussolini o faceva il saluto romano o comunque manifestava
Forme di pensiero di azione che si richiamava al fascismo
Ora non c'è salvo rarissimi casi rarissimi ma basta alle dita di una mano un tribunale italiano che abbia mai condannato questi atti e siccome ora siamo in un momento in cui è stato detto non solo rialzano la testa
Perché queste manifestazioni esteriori sono disgustose intollerabili sono reati Maisto pensate che c'è dietro
Queste sono manifestazioni sono uno strumento per continuare in un momento in cui ci potrebbero essere delle tendenze delle tensioni perché il popolo rivendichi i propri diritti soppesando i giovani sono una categoria fra le più deboli le più bistrattate delle meno dotate di diritti
è allora chi ha il potere che non conosciamo perché sono nell'ombra così vediamo non li vediamo
Utilizza le forme sia sempre utilizzate
Lo ricordavo prima nel venti dunque fecero con la marcia su Roma utilizzano le camicie nere che era un po'erano erano tante
Chiedetelo questa possibilità di agire con la violenza con la sopraffazione bruciando le camere del lavoro e ce ne eccetera per frenare un processo di liberazione che si era innescato che rivendicava partecipazione democrazia e libertà
Qualcosa del genere sta intanto oggi la crisi
La crisi rischia dal punto di vista dei potenti dei film della finanza dei Patti del padronato si chiamava un tempo rischia di mettere in crisi il loro potere
Perché dimostrano chiaramente di non essere più all'altezza di governare questi processi
è la crisi di sistema è la crisi veniva citato Gramsci beh grazie è per tutti un riferimento dove dice che
La rivoluzione lo dice riflettendo sulla rivoluzione d'ottobre rivoluzione avviene per due elementi se ci sono due lui le chiama precondizioni rivoluzionarie
Che sono la crisi di sistema
E l'insubordinazione delle classi subalterne cioè la ribellione del classico alterne
Ora crisi sistema mi pare lo dicono loro spesso lo dice l'Istat lo dicono tutti tutti i giorni
Non c'è la ribellione del CRA subalterne perché vengono in parte strumentalizzate tracciate con gli strumenti delle nuove tecnologie di comunicazione di di di cancellazione del pensiero libero eccetera eccetera
Ma poi soprattutto perché manca il concetto di organizzazione di organizzazione di massa ecco quindi io non notato ovviamente una risposta si mi scuserà ma insomma
Il cuore batte se potessi anch'io ho dei figli io degli importi
Quindi pensate sul piano affettivo che non cosa vuol dire pensare al futuro di queste sono tuttora il nostro cuore l'unica poi possibilità di future che abbiamo noi e l'amore dei nostri nipoti pensare che vivranno ancora con dei fascisti
Cioè a me mi fa impazzire questa cosa ma
Bisogna tornare in se stessi e pensare che la nostra testimonianza e ancora di parlare di verità
E di possibilità di ragionare con le persone perbene persone permesso quello che vivo del nostro lavoro che sanno che stare in una società non ci si può stare con obblighi con forme di violenza con compressione di libertà e di diritti non ci si può stare e allora il senso di uguaglianza che ha guidato la resistenza io mi auguro o forse è una dimensione onirica che possa prevalere
Perché senza di questo saremo di nuovo schiavi come è stato l'umanità fino prima alla rivoluzione francese poi alla Rivoluzione d'ottobre del diciassette un secolo fa
E poi come stanno riprendendo in mano dopo la Gloriosa e grandiosa vittoria
Della resistenza contro il nazifascismo ecco dopo settantasei anni stanno usando nuovamente le stesse forme per recuperare quelle cose che stavano perdendo e per mascherare la crisi
E la certificazione uso un gergo burocratico la certificazione che ci dice cari signori voi non siete più all'altezza di governare la società odierna perché c'è più bisogno di libertà di partecipazione questo ciò che il messaggio che noi possiamo dare alle nuove generazioni che abbiano ancora fiducia e tenere in mano questa bandiera anche nel buio totale comunque si comincia a vedere qualche fiammella alla fine del tunnel
Scusate mi scuso ma
Come alle rotte volessero fa parte non è corretto ma profonda di no
No il primo è che mi ha rubato sotto per le volevo dire io al perfino la citazione di Gramsci
Oggi la rivoluzione passiva Retz certo anche quello che
Varrebbe la pena no credo riprendo un attimo appunto le cose che sono state dette poco fa
Io la risposta Silvia potrebbe essere anche molto banalmente queste queste manifestazioni hanno spazio anche perché questo spazio viene concesso ci dovremmo chiedere perché oggi viene concesso viene concesso più di allora forse in questa forse la diciamo la la vettura complottista che faceva
Cremaschi prima condivisibili o per fare personalmente la condivido forse dare anche attribuire anche
Troppa durante troppa lungimiranza troppa capacità troppa visione strategica a chi poi dopo queste azioni le queste queste cose le concede io credo che si tratti un po'di ricerca di un consenso immediato perché forse c'è molta paura oggi di dire
No di Dio uno o o o un sì
Quindi credo che questo sia una questione che si pone in modo plastico urgente drammatico parlava alla politica alle nostre classi dirigenti che forse hanno difficoltà a collocarsi anche rispetto a tematiche
Di così grande importanza
Su cui appunto non non ci dovrebbe don ci dovrebbero essere gruppi Dio credo che però per guardare invece all'altra questione la questione da un altro punto di vista e cioè perché proprio oggi
Assistiamo a riemergere di queste di queste manifestazioni
Assistiamo solo a questo che Claudio prima parlava di revisionismo secondo me siamo andati oggi oltre al revisionismo che ha caratterizzato gli anni Novanta e primi anni due mila oggi siamo a una manifestazione molto più aggressiva molto più evidente
Che riguarda diciamo che recupera elementi del passato ma come dicevamo anche una straordinaria
Attualizzazione si declina in forme molto molto nuove attuali
Perché proprio oggi
è i diciamo le spiegazioni che vengono dati al possono essere data al perché proprio oggi sono molto se possono essere molto semplicistiche la società complessa all'individualizzazione la solitudine del cittadino globale quello che volete voi
Io personalmente qui riprendo molto la lettura di Gramsci di nuovo aiuta perché credo che ci potrebbe essere utile se stiamo al gioco che oggi si ripresenta sottovesti nuove il fascismo
E forse può essere utile leggere cosa dice Gramsci nella sua analisi lucidissima sul fascismo in uno stato nascente ci sono cose Gramsci scrive fra negli anni e nei primi anni venti ventuno ventidue quando il
Il fascismo si stava palesando di una straordinaria lucidità e anche che sono profeti che M che fanno tremare un po'le vene ai polsi se ricollocate nella prospettiva dell'oggi
Vi leggo solo una cosa perché me l'ero preparata e mi sembra molto molto molto pertinente
A un certo punto
Nell'ordine Nuovo il ventisei aprile ventuno dice il fascismo si è presentato come l'antipartito aperto le porte a tutti i candidati ha dato modo a una moltitudine in composta di coprire con una vernice di idealità politiche vaghi e nebulose
Lo straripare selvaggio delle passioni
Degli odi dei desideri
Il fascismo è diventato così un fatto di costume si è identificato con la Psicologia antisociali di alcuni strati del popolo italiano
Ecco io credo che queste sono cose che qualcuno potrebbe tranquillamente scrivere riferendo alloggi allora dicevo se prendiamo se riprendiamo l'analisi che fa Gramsci della della del nascere del fascismo e l'aria attualizza e amo la troviamo storie straordinariamente utile
E così forse possiamo trovare utile anche diciamo la ricetta Gramsci ci offre per sconfiggere il fascismo che è esattamente quello che diceva cc priva è il fatto si è sicuramente istruite degli mobilitati riorganizzativi ma soprattutto è porre poi nel il tema dell'antifascismo all'interno di una di quella che noi possiamo chiamare oggi una nuova questione sociale io credo che le radici della dei nuovi fascismi o del riemergere dei fascismi nuove dei fascismi
Sotto altra vecchi sotto nuova veste abbia comunque le sue radici in una questione sociale che non è risolta delle problematiche che riguardano
L'inserimento dei giovani sul mondo del lavoro la loro transizione all'età adulta le forti diseguaglianze continuano a esserci all'interno del Paese fra nord e sud fra uomini e donne fra generazioni
I diritti legati al lavoro i diritti negati alle persone che arrivano sul nostro Paese da altri da altre parti del mondo magari scappando dalla guerra è è legata alla all'incrinarsi dei rapporti di solidarietà
Sui luoghi di lavoro grazie a un'organizzazione del lavoro che comunque distrugge il valore identitario del lavoro il lavoro ma l'esperienza e può dare qualcosa di più al di là di una di una John Ray di frodi un reddito minimo quindi io credo che se non a non affronteremo la questione sociale e mi sembra che la nostra calasse
Dirigente abbia difficoltà a appunto a a falsi classe
Il generone da questo punto di vista accogliendo Cuesta questo come come spunto credo che sarà difficile arginare l'emergere di queste forme vecchie e nuove di antifascismo credo che sicuramente il
Ognuno di noi deve fare la sua parte le associazioni culturali il il sindacato i tagli per il Lalla ovviamente la classe politica credo che quello che noi possiamo fare perché come appunto le rette degli studenti si è posto il problema di
Titti di
Di opporsi di di rivendicare il il il proprio antifascismo il la la la volontà di un di di di contrastare questi fenomeni credo che quello che possiamo fare quello che può fare Gramsci con i suoi scritti
è forse aiutare chi prende queste posizioni a sentirsi anche meno soli all'interno di una di un contesto che tende a marginalizzare chi ha il coraggio di
Alzare la propria voce di essere appunto una voce una fosse fuori dalla dal coro quindi io credo che l'indifferenza la la il il il lottare contro l'indifferenza diffusa prendendo una posizione alzandosi
E ponendo sì delle domande ponendo delle domande debba essere fortemente sostenuto io trovo che sia stato a un'esperienza veramente molto bella quella di di questa partnership che si è creata fra Rete degli studenti ISPI CGIL proprio in questa in questa prospettiva poi i alle cose da dire sarebbero molte c'è poco tempo però di nuovo credo che che una lettura di Gramsci anche più più appassionate più frequentata nelle scuole potrebbe forse aiutare anche per combattere questa battaglia
Rapisarda
Certo
Bene per quanto riguarda gli spazi gli spazi concessi a Forza Nuova noi abbiamo avuto un episodio proprio a Bolzano ma abbiamo fatto un Consiglio nazionale a Bolzano in consiglio comunale
Dopo un mese e mezzo sono stati concessi gli stessi spazi
Il problema si pone a monte perché se sette accetti che una lista si possa candidare alle elezioni
Poi sale la lista prende i voti ma in consiglio comunale dopo Unipol più negare gli spazi siccome a Lucca per esempio hanno preso l'otto per cento a Bolzano portato
Due o tre consiglieri comunali
Quindi a Pistoia non è proprio Forza Nuova ma insomma hanno vinto le elezioni quindi però non è che Forza noi una mattina ci ci alziamo e troviamo Forza Nuova cioè no e se andiamo a rivedere il movimento sociale italiano si ricostituisce nello studio di un notaio al dicembre quarantasei
E chi è che lo ricostituisce ciclo ricostituisce
Tre tra i quali c'è anche Almirante Almirante che sono ex componenti della Repubblica sociale di Salò quindi se né il quarantasei si accetta che si ricostituisca il movimento sociale italiano se ne quarantotto si accetta che Movimento Sociale Italiano si presenti alle elezioni e prendi due per cento
è normale e poi dopo oggi ai diritti a quello che siamo
E non abbiamo mai fatto i conti con la nostra storia è inutile cioè chi faceva parte dell'apparato statale
E ordinava determinate
Strutture dello Stato e andare a prendere gli ebrei nelle proprie case per arrestarli e consegnarle mai tedeschi è rimasto nella struttura dello stato e ha fatto anche la carriera
Non è che noi abbiamo avuto un processo di Norimberga qualcuno ha pagato niente grazie alla resistenza mai tristezza alla fine
Hanno avuto quasi più benefici chi stava dall'altra parte che non i partigiani e mio padre quando è tornato dalla dai bensì
Che ha compiuto diciott'anni dopo nove mesi gli è arrivata la cartolina Gandalf familista
E dovuta andare con due testimoni uno era stato nel campo e siamo a Luís è uno nera di Bagno a Ripoli paese dove abitavano i che dovevano testimoniare uno che non l'aveva visto per un anno e mezzo in paese e l'altro del che per un anno e mezzo era stato insieme all'UIC il campo
L'hanno fatto rivedibile
Il congedo illimitato gliel'hanno data quarant'anni anno nel quale non era più
Pre pre arrivo assonanze diciamo poteva più fare i militari
In questi vent'anni lui non ha potuto fare concorsi pubblici perché non avevi contrari limitato chi l'aveva fatto arrestare
Ha fatto vedere capitolo indie neanche a Forza Nuova si serviva quel che c'è un gruppo in una curva di uno stadio esso organizza e si mette attira le manda nella noto è una cultura strisciante fascista che in Italia c'è sempre stata perché la resistenza l'ha fatto una minoranza bombardare dopo tutti quelli e sono saliti sui carro del vincitore ma la maggioranza erano maggioranza grigia
Che differente perché la prima offesa e l'hanno data i nostri familiari depositario stai indifferenti che quando Anna Maria casi sui vagoni son dirai dall'altra parte
Perché la maggior parte delle persone sarebbe stata
Superiore nettamente alle SS li stava portando via ma se ne son frenato Anton toccava allora capito quindi noi non abbiamo cioè non abbiamo mai fatto i conti con quello è stata la nostra storia una parte pensava dice Mogliano partigiani muoiono gli ultimi deportati
Dopo ci si pensa a noi a riscriverla come come ci pare invece per fortuna ci sono le associazioni ci sono gli istituti
E
Però questa questa cultura fascista ci Santese e razzista ma ma la lega nord nasce a fine anni ottanta non nasce Mina ieri e prendo un sacco di voti si chiama lega Nord perché un po'Sambre dei meridionali
Oggi si vorrebbe a male Garfagnana perché probabilmente gli consentirebbe di prendere Bossi in tutta Italia Annals ai titoli nemmeno le più il meridionale ma è l'extracomunitario quello che viene
Dai paesi dell'Est mamma siamo anni anni ottanta
Però c'è siamo sempre stati capaci di controbattere perché perché c'era un grande partito di sinistra
Che aveva una rappresentanza in Parlamento importante e quando c'era da alza la voce alzava la voce e le associazioni sindacali e tutto il resto
Andavano dietro c'era un fronte compatto oggi questo fronte per tanti motivi si è sgretolato c'è chi sta discutendo ostruendo facendo ma
Non di offerte investe tante energie nei costruire qualcosa
Ma non riesce più opponendo ad avere il energie per contrastare questo tipo di fenomeni lodo d'altra parte stiamo uscenti son consapevoli la marcia su Roma secondo me non la faranno un'approvazione
è una mette a metterci alla prova noi arriviamo fino a qui e poter fare buon continuate a litigare
Tra di voi i referendum sì quello sta con quell'altro e l'altro sta con questo non vi metterete mai d'accordo hanno intanto si sa l'otto per cento a Lucca se presa a Pistoia Ipres emanasse Pisa ora annunciano Ancona marcia soppesa
Quindi io
Prendo volentieri questo manifesto perché anche ai tre maschi
Voto stiamo cercando di costruire un un appello a tutte le forze sindacati partiti associazioni studenti professori tutti tutti coloro che si fanno nel mondo dell'auto
Perché fu il fondatore Mino un fronte antifascista
Pesche
Purtroppo nove quando si son messe alla prova in Consiglio regionale in Toscana quando abbiamo portato una legge che vietasse
La vendita degli oggetti dehors che si rifanno alla nazifascismo cioè si va dietro Palazzo Vecchio venne statuine deducete Mozzoni
Il Consiglio regionale in Toscana ci sono sei forse rappresenta
Due hanno votato a favore Pitti e sinistra
Allora Movimento cinque Stelle dicono è impossibile nostro Consiglio regionale settant'anni dopo debba perdere tempo ancora in queste cose pecca non ce ne siamo lascia disoccupati c'è la merce
L'analisi gli studenti non hanno gli insegnanti e non si è parlato ancora di fascismo di settant'anni fa non ce ne frega niente
Uno fratelli d'Italia Donzelli
Eh ma allora se sedici fascismo si vede anche del comunismo e perché se le statuine rissa come se Berlinguer fosse andai governo nell'ottantaquattro avrebbe fatto bello del che che ha fatto ammirare Mussolini no per dire quindi altro però eletto e lo può dire
La lega nord anche loro non gliene frega niente dicono che se si toglie quello allora bisogna togliere anche le pensioni e le bonifiche sono le storie della stupidità cose divano ICI si fa si perde tempo ma non è che noi facciamo è dettata sia per noi
Avete difeso l'ostruzione un anno fa ad allora questo sino alla nostra Costituzione sceriffa sui valori dell'antifascismo e la Resistenza non si pensava e ci volesse duole di discussione a mia mamma mandava verbali due ore di discussione
Sono valore assodate due minuti così non si perde tempo capito però la politica purtroppo
Però non ci sta dando una mano
Ma io
Non ho molto da aggiungere perché obiettivamente è stato analizzato sviscerato da tutti i punti di vista però mi sento di concordare con quello che diceva che diceva civici forse da modestamente marxista modestamente credo che l'economia ancora sia il motore no nel momento in cui che non riesce a gestire una crisi di sistema cerchi di come dire isolare
La parte più combattiva in questo in questo caso il mondo il mondo del lavoro perché questo è un questo è un è un clima che ammorba tutta l'Europa
Tutta l'Europa non solo l'Italia
Perché basta andare a vedere gli altri paesi morissi
E quindi io devo dire con
Con la Mario con una vena di di tristezza che quando ci siamo accorti che in Parlamento faceva delle leggi che tendevano a svilire il valore del lavoro a lasciare da solo i lavoratori
Noemi CGIL ci siamo trovati da soli
Ci siamo trovati da soli un po'come quello che è successo in Consiglio regionale
Perché bisognava a fare certe leggi che depotenzia se qui e quindi togliendo il valore del lavoro
Togliendo
L'arma di riscatto che ognuno di noi a attraverso il lavoro
Chiaramente si lasciava delle praterie a quelle che erano istinti più più bassi
Sia dal punto di vista dello sfruttamento sia appunto dallo screditare i lavori e quindi si rompeva una è un tempo si sarebbe chiamata classe si rompeva proprio rompendo in quella fase di mondo del lavoro e purtroppo i risultati le vediamo ora quindi concordo una crisi di sistema gestita fatta pagare con le divisioni lavora dei lavoratori e il mettere gli uni contro gli altri utilizzando quello che qualcuno chiamava esercito di riserva che oggi sono gli immigrati per fare la concorrenza emette né in concorrenza con il mondo del lavoro e rompendo era un tempio una Prete una solidarietà che ci teneva insieme
Sì io credo esattamente von Hassel spedizione grazie a tutti gli ospiti grazie a voi