Intervista a Carlo Sarro sul codice antimafia

Radio radicale siamo con l'onorevole Carlo Sarro di Forza Italia
Per parlare del Codice antimafia che atteso all'ultima lettura qui ama a Montecitorio allora un provvedimento che ha creato una grossa frizione al Senato sembrava che il provvedimento dovesse cadere un po'come sta succedendo con lo ius soli invece è arrivato qui alla Camera dei deputati tra tante contestazioni e voi siete molto critici perché più che un Codice antimafia
è un codice che si occupa di tante cose
Sì il vero elemento critico e che questo con le modifiche introdotte al Codice antimafia
Che voglio ricordare all'epoca fu varato grazie all'azione proprio del governo Berlusconi e che ha dato buona prova di sì con le modifiche invece si vuole snaturare la portata
Di questo corpo normativo che coerentemente contempla una serie di misure che di esperienza poi pratica applicativa hanno dimostrato estremamente efficaci per il contrasto alla criminalità organizzata
La modifica invece vuole estendere questi stesse misure anche ad ipotesi di reato di criminalità ordinaria
E quindi in sostanza stravolgendo tutta la logica del doppio binario il che in termini molto più espliciti cosa significa
Tutte le giurisdizioni superiori e tanto la Corte costituzionale quanto la Corte europea dei diritti dell'uomo
Hanno detto che uno Stato di diritto può tollerare misure come ad esempio le misure di prevenzione che si applicano cioè in assenza di una condanna
Sì ed in quanto l'obiettivo è quello di contrastare la mafia cioè una condizione eccezionale che giustifica la deroga
Oggi invece con questo provvedimento si vuole estendere al campo ordinario l'applicazione di queste misure straordinarie
Il che significa che una volta approvato il provvedimento per essere concreti quanti sono semplicemente sospettati
Perché la norma prevede che siano gli indiziati e neppure gli indagati cioè vale a dire coloro i quali almeno sono iscritti nel registro degli indagati quindi e i semplici sospettati possono essere sottoposti a misure di prevenzione personali che come sappiamo intaccano l'abbia Scorpius cioè la difesa delle libertà fondamentali dell'individuo prima fra tutte la libertà personale
E le misure di prevenzione patrimoniale che intaccano i beni e quindi le disponibilità economiche della persona
Oggi si questo provvedimento come purtroppo sembra diventerà legge noi avremo che di fronte al mero sospetto di aver commesso un reato contro la pubblica amministrazione
Di essere sospetti di ricostituzione del disciolto partito fascista
Di essere sospetti di attratti come lo stalking per esempio o la truffa rispetto a contribuzioni pubbliche
Il soggetto semplicemente sospettato quindi indiziato di questi reati potrà Berizzi applicate misure di prevenzione personali
Quindi ad esempio il divieto di soggiorno ed altre misure pesantemente incisive sulla sfera delle libertà
E addirittura anche l'applicazione di misure di prevenzione patrimoniali come appunto la limitazione del proprio patrimonio questo rappresenta non solo a detta di Forza Italia
Ma di più autorevoli giuristi del nostro Paese che unanimemente hanno contestato questo provvedimento
Un arretramento pericolosissimo del sistema di garanzie di libertà nel nostro Paese pensa che la Corte costituzionale loro
Meno mera questo provvedimento che ha voluto fortemente la CGIL
Io credo che questo provvedimento sarà sicuramente rivisto in sede di giurisdizione perché contrasta con i principi fondamentali enunciati dalla nostra Costituzione
Abbiamo già dei precedenti perché la corte ha sempre chiarito che le misure di prevenzione speciali come quelle della confisca allargata che si applica ai mafiosi cioè la confisca degli interi patrimoni
Possono essere ammesse nel nostro ordinamento sul gossip finalizzate al contrasto
Della mafia che è un fenomeno eccezionale ed è un fenomeno di particolare pervasività e di particolare mutevolezza per cui la risposta preventiva dello Stato si giustifica ma nei casi di di reati comuni
Assolutamente sia la Corte costituzionale ma soprattutto la Corte europea dei diritti dell'uomo che con la famosa sentenza di Tommaso del febbraio due mila diciassette quindi di quest'anno
Ha già contestato le misure di prevenzione ritenendo che rappresentino senza nulla adeguato livello di prevedibilità nella loro applicazione
E soprattutto con un'applicazione debordante in termini di discrezionalità
Un attentato allo stato di diritto i ovviamente ad uno Stato liberale con un'aggravante che mentre oggi le misure di prevenzione richiedono l'elemento della virtualità
Cioè vale a dire ci deve essere una condotta reiterata nel tempo protratta con più fatti illeciti ascrivibili alla responsabilità di un soggetto non solo oggi si potrà agire rispetto al semplice sospettato il che già è una cosa fuori dal perimetro dello Stato liberale
Ma rispetto ad un singolo episodio allora autorevolmente è stato fatto l'esempio di quel vigile urbano o che i insieme al tecnico di un comune o a un funzionario dell'ASL
Vanno in un negozio e minacciano l'applicazione di sanzioni ingiuste per ottenere in cambio per esempio derrate alimentari quindi i beni sicuramente di modesta entità
Noi confischiamo l'intero patrimonio di queste persone
Applicando la misura che è riservata ai mafiosi ma ai mafiosi questa misura si giustifica secondo l'insegnamento della corte europea
Perché fondatamente presumibile che il loro intere un patrimonio sia stato accumulato a seguito di attività illecite e non certamente perché c'è un singolo episodio e peraltro di tenue in Tita
Il tutto sei ricondotto alla circostanza che potrà questo istituto trovare applicazione
Anche per soggetti non indagati quindi neppure iscritti nel registro degli indagati
Ma semplicemente sospettati di avere posto in essere
Delle condotte illecite
Dai il quadro di come il nostro sistema penale sia ormai su una piega che francamente allarmante ringrazia ringrazia Carla Sarra di false dalla quale abbiamo parlato del Codice antimafia