Tra gli argomenti discussi: Cultura, Letteratura, Libro.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 15 minuti.
09:30
12:00 - Roma
9:00 - Milano
scrittrice, autrice televisiva e sceneggiatrice
Radio radicale bentornati in questo nuovo appuntamento delle parole e le cose oggi siamo in compagnia di Ilaria Bernardini benvenuta radio radicale grazie
Non c'è la Cina dovrà il tuo ultimo romanzo edito da Mondadori faremo foresta un libro intenso importante un libero
Che ha tante caratteristiche allora in primis la prima appunto suggestione che mi ha ha suggerito il tuo libro è stato è stata la copertina ed è stato il titolo
Diciamo il la copertina spesso è un dato puramente estetico in verità
Questa bella copertina è andato anche contenutistico lo stesso faremo foresta è un è quasi un invito al viaggio verso delle praterie dell'io che spesso non
Non cantiamo più e allora che cos'è per tale che che cos'è per te fare foresta
Ma intanto nel modo in cui suona proprio faremo foresta ambite c'era anche la sua semplicità del suo male come faremo festa una cosa molto semplice molto pura molto dei piccoli e in qualche modo di quelle cose base della vita che rendono immediatamente felici
E poi aveva anche questo suono del movimento come di un paziente non uno slogan ma una cosa che poteva essere come ripetuta
A prescindere dal libro stesso e in qualche modo è una rete di sopravvivenza di aiuto di esplorazione
In cui nel deserto l'elasticità nella distanza natura una paura fare foresta significa che dimettersi in un posto in cui si può avere meno paura a tornare a essere felici e vivere con più distacco anche
Leggo pure il modo in cui vediamo il nostro terrore tutto e quindi nel fare foresta sta una larghezza dello sguardo
Che fa perdere un po'di appunto centralità della scena nanetti egocentrismo in qualche modo
Ecco il libro si apre apparentemente condiviso di che in qualche modo praticano le radici dal proprio terreno della vita quotidiana Anna che una delle protagoniste sta appunto riversa in lacrime perché appunto la sua storia d'amore con il padre di suo figlio è finita
Incontra un'altra donna che diciamo una conoscente l'amore non è vicina non è vicina e e nel conversare quest'altra donna Maria un malore crolla terra e quindi abbiamo nell'arco di un fazzoletto narrativo
Tantissime cose la rivoluzione stesa astro assoluto tutto parte da questa giornata del disastro cancri in senso largo non celata disastro
Più metaforica Ambra il senso pratico
Tutto crolla e la rivoluzione comincia esattamente dal crollo più apocalittico possibile quella crisi di questo matrimonio questo dolore in questa città moltissima calda brutta in completa crisi economica è in crisi di tutto
E da questo decadenza Coppa dell'anima e del corpo così spettacolare come quella di un aneurisma cerebrale queste due donne insieme
Dal deserto più sparata dalla siccità
Siria siccome gli si avvicina appunto non erano intime e cercano insieme di di fare foresta nel senso TT capire come piantare siccome stare come
Ecco il rovesciamento delle vite in qualche modo e drammatico lo si comprende appunto anche dalla tua scrittura un rovesciamento
In qualche modo non spara non lascia neanche troppo spazio alla consolazione non c'è consolazione c'è solamente il prendere
In considerazione quello che è accaduto di questa consolazione spesso la scrittura si è in qualche modo appoggiata in qualche diciamo dire
Esiste un dolore però esiste anche una consolazione ciò che questo libro
Non è uno strumento consolatorio non più un invito alla battaglia Accornero
Sì almeno all'inizio la perché dopo secondo me piano piano il punto è che all'inizio non hanno proprio nessuna gratuito nelle sinceramente per questa consolazione invece poi il punto della cura della gentilezza di tutto quello che loro pianissimo con la pratica botanica con a dunque nel tempo con la presa di distanza imparano esattamente la consolazione è un amore del nuovo potentissimo invece
Per la vita e questo credo che anche un pochino anche con la scrittura c'è una modificazione mano mano per cui si parte come da una durezza che poi fiorisce fino che a un certo punto finisce addirittura con dei disegni in qualche modo è come dicevi prima della copertina
Ha una piccola esplorazione anche magica di piccoli miracoli è come se fosse un film molto duro e poi all'improvviso c'è un musical dentro in qualche modo e e questo è un pochino è quello che succede al loro cuore loro pensieri dove possono rivedere in una costellazione qua qualunque la scritta WOW oppure nel girasole gigante la proiezione di qualcosa di possibile impossibile come metterci la sedia sopra guardare tutto dalla
Ecco c'è il tema della cura in questo libro una cura che
Anche resa metaforica dalla cura dell'intorno dalle piante dal dal sistema naturale che si evolve all'interno di una vita il prendersi cura l'avere cura forse la forma più alta di amore verso se stessi e verso il prossimo
Sembra esistere una prima e un dopo all'interno di queste vite il prima è determinato dalla al punto da queste esistenze che procedono ovviamente in modo ordinario membri quello che non si guarda più
Misero se voi ma nel senso proprio di banalmente distratto abitudine qualcosa che tipo non ti fa neanche rendere conto in questa non cura del fatto che ti sta dimenticando di rinominare le cose le persone di ricordarti di entrare in una sorta di
Empatia più vera umana
Anche per poi lasciarlo andar del tutto però è quello che loro fanno eccome ricordarsi come col bambino tocca più cosa che poi metti le mani nella terra buttafuori frutti prima di sparire ricordarsi di di riconoscersi di ricordarsi d'essere passati qua insieme in qualche modo
Ecco su all'interno del libro c'è il tema del deserto come come tu hai hai già anticipato questo deserto in qualche modo è abitato vissuto e sembra anche un po'ripercorrere
L'Adagio Carpignano che ogni città prende forma dal deserto cui si oppone
Solamente che qui non ci sono delle città ci sono delle anime ci sono delle persone ci sono
Delle complessità e Paniccia molto le pessime molto nel paradosso in qualche Character qui
Fronte triste faccia felice il deserto la foresta quanto vicino posso starti per non amarti più ma non perderti per sempre si muove continuamente si è in tempo cronologico in questo rivolgersi
Che proprio come se fossero dei passi che vanno avanti indietro sia nella memoria che nel a nello stare in vita
Nell'opposizione per cui il conflitto il doppio perché trovo che in qualche maniera le domande del bambino del cartomante la madre fondano continuamente dubbio ricoprono ripropongo emotivamente il punto non è assolutamente la risposta
E quindi nel paradosso nel dubbio nell'opposizione deserto che dicevi tu foresta sta proprio movimento di questa di questa storia è una storia piccolissima che si chiede continuamente
Un sacco di a avvicinamenti alla verità che giustamente deve sfuggire continuamente invece
Ecco all'interno di questo libero comprendiamo anche l'importanza lo abbiamo accennato prima del della lingua è un libro che si vede è stato scritto anche
Non tanto con fatica manco la necessaria cura anche qui l'assegno per le parole
Nicoli ha dato un bacio sulla guancia e quel giorno per le strade con il mio bambino mi sono sentita molto fiera questa frase io l'ho isolata perché fondamentalmente magari anche una frase banale se vogliamo però cioè la fisicità dell'atto la contemporaneità di quello che accade il clima e lo stato d'animo in due righe allora un libro molto riuscito anche da questo punto di vista perché come è stato diciamo cercare anche un po'di arginare questo deserto linguistico al tempo stesso che la società
è un pezzo che una di quelle che mi piace è già alta voce né presentazione perché parte da questa cosa piccolissima preciso originalissima Sallam le Soir da tutto il mondo
Dall'alto e quindi è un pezzo che mi piace un sacco leggere
E la lavorazione di questa lingua è stata molto lunga come con una potatura con molta cura e molto tempo anche perché io stessa avevo bisogno di una distanza perché erano cose che hanno in qualche maniera successe davvero ma volevo perde le completamente numero fosse autofiction un amore in nessun modo volevo avendo ma anche una formazione io stesso Filosofia nel straniera e la mia di struttura volevo come prendere esempio per far parlare dell'uomo in genere quindi
Anche per gestire questo materiale renderlo che potesse avere un suono a risuonare anche per le altre dovrà essere secondo me una lingua pulitissima severissima insieme però sentimentale che facesse
Muovere commuovere e allora questo
Il passato per attraverso la distanza e quindi allontana rampa il materiale i tantissimo lavoro sulla polizia sui rami secchi e sottolineo se togliere
O anche rimettere sovrastare però ha avuto bisogno di un molta cura
Ecco il
All'interno di queste pagine si si scorge anche in una sorta di non solo temporalità dell'uomo in senso stretto ma anche una temporalità una finitezza della propria comprensione delle cose umane fare foresta significa anche in qualche modo abbandonarsi sino alla vita assegni e questo in qualche modo è guardando voi fuori dalla nostra finestra la nostra società contemporanee forse il il ruolo più duro il ruolo più il lavoro più più brutto anche che che che ciò tende attende tutti che stiamo qui religiosa oltre non siamo esenti da questo allora
La forza
Le stagioni il tempo che passa la forza che non c'è diventano in qualche modo grande sottotesto di questo libro
Tu hai detto cercavo di fare un lavoro per distanziare mi un po'dalla mia vita da la mia storia però come hai fatto in quel modo prendere così tanto le distanze dall'uomo in sette riuscire a raccontarlo con una rete efficiente
Al secondo me intanto anche lì è una distanza una è una zoomata Fourier sia temporale che geografica in qualche modo per cui
A questo appezzamento sia metaforico grandi giardino che curiamo che ovviamente non vedremo mai crescere per sempre lasciamo Assia un sottotesto ovviamente di cura lasciare non perse
Sia appunto The l'inevitabilità di quello che che racconta quindi stiamo guardando cose che esistevano prima di noi e che lasceremo dopo di noi e questo però solleva secondo me anche tantissimo dal senso di
Di certe colpe e responsabilità su cui invece magari uno a delle come dire claustrofobiche ossessioni ha il senso sviste degli dei propri ruoli siete stati bravi buoni per i figli bravi scrittori brave persone quindi in qualche modo una liberazione anche dalla dal giudizio verso gli altri e quindi anche se la sua relazione con il padre o con il figlio
C'è una
Così una una una un allontanamento per senso più il più piccolo delle
Così paura delle tristezze
Ed ecco che forse liberatorio per quello in programmi non a vita che dice
Un po'anche lasciati andare mai ecco all'interno di questa di questo libro ci sono anche tutti quanti i termini che in qualche modo più spaventano il contemporaneo c'è la paura di rimanere soli esce la paura della malattia la paura anche di non avere gli strumenti adeguati per essere prestanti persa per stare al mondo
E c'è la paura del futuro c'è una figure all'interno di questo libro che questa cartomanti a cui appunto avremo gli stessi rivolge Anna per percepisce la comprenderlo questo questo futuro
Ma forse diciamo questa figura ci racconta di quanto poi sia anche incerto per chi ha delle chiavi di lettura quello che abbiamo davanti e allora il senso di collocarla all'interno di questa storia
Ma intanto c'è un senso nascose ITO che continuamente tutti ripetono andrà tutto bene e ovviamente non lo puoi sapere quindi le hostess la cartomante fidati perché c'è quindi il senso di poter avere questi tirate con la cartomante presente verso l'assunto in una storia che appunto è come molto piccola molto terrena
Bisogno di questo slancio un po'più immortale ultraterreno come le scritte WOW se le costellazioni e quindi lei se c'è se esiste sta lì a fare questo percorso avanti e indietro
Ricordando che si può così aspettarsi di andare così lontano alla latitante lei dice come che si la portasse sulla luna parla riporta a terra al dove è molto meno importante come dire quel singolo giorno del disastro
Ecco dal singolo giorno del disastro succedono molte cose
Dall'uscita di questo libro ne sono successe naturalmente anche tante all'interrogatorio di Iveco allora questo faremo foresta come cammina insieme
Parte come autrice ma in questo momento è bellissimo perché come se quel movimento gentile che prima mi ripetevo da sola del faremo foreste abbastanza
A così un virus che si diffonde bene quindi mi sembra che
Lasci qualcosa di molto così commosso di ritenere di intimo per cui stava a muovendosi in un modo che ritorna con con con forza me l'hanno presa adesso per fare anche
Il film che e anche difficile da pensare però mi sembra è partita a prescindere da me la questione della foresta e mi sembra di poter lasciare una cosa di cure gentilezza come sembra ora tipo un'utopia sentimentale meravigliosa ipofisi
E mi sembra quasi passi decadenza fine quando si trasforma in un libro insomma diventa anche un prodotto sentimentalmente compiuto quindici si e perché non è più mio anche lei è come se attente ma foresta è andata è andata trema e si è espansa
Bene allora a me non rimane che ringraziare Ilaria Bernardini per questa nostra conversazione grazie di essere stata nostrana scrive e ricordiamo faremo foresta edito da Mondadori consigliamo caldamente la lettura e grazie anche a voi che ci avete ascoltato fino a questo momento rimanete con noi perché proseguono le trasmissioni di Radio Radicale
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