Presentazione del libro di Marta Cartabia e Luciano Violante "Giustizia e mito. Con Edipo, Antigone, Creonte" (Il Mulino)

Voglio cominciate
Da
Questa citazione la prendono un tanga
Di Marco Di dava Maurizio Bettini da un da un pamphlet uscito per inauditi recente le diciassette a che cosa servono i greci ai romani e qui visto che parliamo di grecità importante
Dice Bettini sempre più spesso a chi si occupa di discipline umanistiche soprattutto classiche viene chiesto a che cosa serve
Dietro questa domanda agisce una rete di metafore economiche usate terrazze per rappresentare la sfera della cultura
Giacimenti culturali offerta formativa spendibilità dei saperi crediti debiti e così via
A fronte di tanta pervasività di immagini tratte dal mercato però sta il fatto che la storia testimonia una visione ben diversa della creazione intellettuale
Mi riferisco ai tragici Sofocle ovviamente
La civiltà infatti di prima di tutto una questione di pazienza
E anche la nostra si è sviluppata proprio in relazione al fatto che alla creazione culturale non si è chiesto immediatamente a che cosa servisse
Ed è certo che abbiamo capito lo capiremo attraverso questi vostri interventi che si chiedeva molto agli autori di allora
E poi Bettini aggiunge una citazione di pratiche che mi piace
Di portare si chiama democrazia poiché nell'amministrare si qualifica non rispetto ai pochi ma la maggioranza
Le leggi regolano le controverse private in modo tale che tutti abbiano un trattamento uguale ma quanto alla reputazione di ognuno
Il prestigio di cui possa correre chi si sia fermato in qualche campo non lo so non lo si raggiunge in base allo stato sociale di origine ma in virtù del merito
Mi piaceva insomma ricordare le origini della nostra democrazia occidentale
E mi piace fare niente altro perché consideriamo il teatro l'arte sociale per eccellenza la specifica Parlamento sociale parallelo intrecciato con quello politico
E questo ce lo racconta bene
Atene ce lo racconta bene
Cioè raccontano bene i tre massimi autori soffro per sfido Euripide penso che sta venendo giù diluvio da questo rumore
E e mi piace farlo in un teatro che si è posto i problemi appunto del presente dal Femminicidio al dovere della memoria l'altro giorno l'altra sera abbiamo ricordato
Aldo Moro una serata molto potente abbiamo dedicato a Pasolini uno dei massimi profeti intellettuali
In questa nazione
Leggiamoci gli scritti corsari capiremo bene a che punto siamo
Della notte
E anche quando affrontiamo un classico comunque non lo facciamo
Né in modo conservativo buffo oso N alla favola strano che non ci appartiene dirigistiche hanno affrontato i classici gli hanno approfonditi
E li hanno fatti di vietare delle tensioni che c'erano fuori ma non in modo strumentale nomi in modo superficiale
Proprio l'altra sera amico avuto l'occasione di citare delle frasi di Giorgio Strehler perché straniere trovava la tempesta Milano in via Rovello durante il rapimento Moro
Quando inaugura insieme a Jack Lang angustiato d'Europa nell'ottantatré a Parigi
Scrive
Che aveva creato la tempesta l'ultima opera di Shakespeare in un clima di Apocalisse storica per il nostro Paese
Quel marzo
Maggio del settantotto per alcuni è considerata la nostra dalla sfera alcuni considerato il nostro nostre Twin Towers comunque da quel da quell'anno nulla e rimasto uguale espellerli era talmente inquieto diventa pure parlamentare prima per il Partito socialista poi per il partito comunista
Che
Realizza una tempesta dolente della tutto tempesta cupa alla fine per chi di voi la vista
Il ricorderete che Prospero spezza la bacchetta perché la il suo operato non è più necessario e crolla la scenografia quel crollo non è solo lo smascherare i trucchi della magia teatrale era per stretta il crollo tv una epoca di un periodo lungo in cui tutti avevamo confidato invece da quel momento si svela che eravamo una democrazia fragile come sappiamo bene in questi ultimi anni in questi in questi bensì che anche quando libera Ariella straordinaria Giulia Lazzarini dal suo la sua furia corteggia nell'aria Giulia Lazzarini liberata
Dal suo cordoni ombelicali al lago attraversa la platea quindi attraversa i cittadini la comunità si non col sorriso felice
Ma con uno sguardo di orrore e scappa via
Questo per dirvi che il teatro quando è vero teatro quando si ispira
E rispetta le ragioni per cui è nato raggiunge livelli altissimi e parla a tutt'
Ma è questa l'abbiamo messa in scena due Antigoni un'Antigone diretta da Tiezzi
Uno dei registi Miquel de la sua citazione a sessantasette anni diciamo che sì a spastica che diventi lo maestri perché a teatro dopo Luca Ronconi Giorgio Strehler
Non ci abbia più nessuno qui dobbiamo occuparcene macchinone di formarmi che ha deciso di ambientare Antigone Violante l'ha visto in un in un obitorio in una morbida
Dove certamente ricoverare i cadaveri ma dove anche mi verrebbe da dire fare una seduta anatomica della Società quindi del della regola del potere o della regola della pietas nel caso di di Antigone
E uno spettacolo molto molto forte
In cui ci sono riferimenti tanti riferimenti anche all'Oriente con una Tiresia che interpretato da un'attrice più che ottantenne
Straordinaria Francesca Benedetti
Che vaticina
I suoi
Verdetti
Con dei punti anche particolari con il rapporto padre-figlio impone che sembra una cedere del da parata di Peter Brook insomma uno spettacolo abbastanza complesso ma che è piaciuto anche il pubblico largo poi abbiamo voluto presentare ai India una riscrittura di emotività Antigone dal punto di vista di Emone cioè che il figlio di Creonte promesso sposo a a ad Antigone
E che la rivelazione di un autore trentenne che abbiamo scoperto che ha vinto il premio platea che scrive la storia di Antigone dal punto di vista di Emone in una lingua straordinaria nell'inventata una polacca napoletano
Di oggi ma che si ispira a Basile con una ritmica e una metrica molto particolare spettacolo quasi musicale
Nel due mila e ventuno
Riprenderemo lo annunciò in modo del tutto come dire Inedito oggi prima volta visto la platea riprenderemo appunto a più di boh che Mario Martone realizzò qui
Nel due mila grazie a grandi finanziamenti del Giubileo
Fece e di porre nell'Argentina ma svuotando la platea
E lasciando i cittadini tebani solo dei palchi
Il palazzo del potere Palcoscenico e giù accadeva di tutto con poltrone bruciate insomma tutto quello il campo di battaglia che sappiamo essere essere Edipo con Claudio Morganti protagonista Toni Servillo che non era ancora nessuno perché faceva Creonte Carlo Cecchi che faceva Tiresia con un cast notevole che oggi quando riprenderemo che metro riprenderemo con altre persone e cosa fa Mimmo Paladino grande artista celebre in tutto il mondo riveste l'intera struttura dell'Argentina con delle altissime pertiche
Rivali e mette in un sacco di segni come dire che si riferiscono al mito al mito antico
Al ai India Edipo a Colono decretato da un altro attori Toni Bertorelli che purtroppo CE ci ha lasciato e un e tipo
Itinerante
Particolare
Io mi fermo qui ma di Bogliolo prima di sentire loro parole importantissime di questo bellissimo libero che dovremmo leggere e tenere sui nostri comodi misura si tavoli di lavoro perché ci fa capire tanto del diritto
E la giustizia della giustizia giusta della giustizia ingiustizia e soprattutto delle radici e di come dovremmo oggi
Ed è la sempre latita
Però mi sembrava bello sacrificherà con immagini che così ci fanno entrare attraverso il testo in quello che era lo spettacolo in quello che era lo spettacolo anche anticamente quindi che chiedo ad Andrea di partire con le di porre qui all'Argentina
Qui
Giudice a livello benissimo
Perché questo pericolo veramente poi l'autorevolezza dalla cioè lauree brevi e
Dette la platea non solo trasferirsi
Basso verso di nuovo ricordarlo
Parla qua
Pongo verrà
Come vorrei lei io sarei sensibilità
Di evitare le vostre preghiere
Il
Sì io
Dove voi davanti a
Persone di ogni età
Va quindi giovani beh
Sacerdoti ai governi vengo giù
Ma tutti gli altri Cusani dove questi saranno nelle piazze o vicino ai ventagli all'erogazione del saldo arriviamo la città meglio
Tabelloni esce il primo a sollevare il mercato dal profondo della tempesta di San Vittore
Stando
Con nessuno io interiore maturi della terra curando l'Unione deve
Prima ventuno milioni di euro
E allora il parere che ci colpisce
Va bene
Può
Assumere grazie
Io ti faccio vedere un pezzetto invece dell'altro Edipo
A India Teatro India che non conoscete l'ex fabbrica della vita Lanza dei detersivi
Perché è stato che sia ricordi rettifica requisiti quali stazioni all'estero ottantatré
Sette fino al Palatino garantisca la tomba legittima
Protettore dissero personaggio io sono un uomo libertino giusto questa per pazzamente io sarei costretto a trascinarli Martino Antonio
Così va bene
I testi
Continuità giuridica non organica divinità anche perché lì sono che calpestati
Ma Europa
Io cento segno no si sono
Ventiquattro
Si amplia
Mario
Volevi resta vedo vita cozzare va bene
Ok e l'ultimo pezzo Antigone che in e di un mese fa
Tutti dal luogo
C'è un pezzo in cui
Da tardissima Lucrezia Guidone
Crescita il proprio stile rétro infermieri assistenti niente portate da sua grotta mancanti
Mentre con loro un ora
Mentre
Luminoso non so non non Antigone
Che è la prima donna a dire no al mondo maschile lavora combatte il nome del genus della stirpe della famiglia
Serviva conviene nella
Poco Creonte via Saddam seppellire quell'uomo
Io banalmente
Il taglio
Tutti hanno il loro dopo perché alla fine è una carneficina e naturalmente
Stesse
Ed è proprio sulla famiglia che ho impostato tutta la regia come si Antigone
Fosse un dramma borghese di fine Ottocento come se fosse INPS come se fosse Strindberg ma ti chiamo
Non può tollerare assolutamente esca istituti di e
Tutti sicuramente di Sofocle sono rinchiusi prigionieri all'interno dell'ONU
Guardi ciò che prigione all'interno della logica e della filosofia contenuta nelle parole per cui la recitazione è l'elemento in assoluto più importante
No Galan
Grazie realmente
Ora la parola passa a voi questo nostro lavoro verso il vostro lavoro di
Analisti i giuristi
Beh grazie grazie ad Antonio Calbi da voi
E io mi faccio messi d'accordo che cominciavo io poi
Per
Marta avrà con il ruolo centrale io faccio una breve introduzione dunque come nasce questo questo piccolo libro due anni fa credo no d'anni fa il Mulino chiese indipendentemente da
Non ci abbiamo preso contano tra di noi a
A Marta di fare una esposizione quelle siamo nei suoi sui tipo e chiese a me di parlare di Antigone
Pare che le cose convinsero disposizioni convinsero e qui ci chiesero di si era possibile fare un libro di questo tipo ci ha messo un anno e mezzo credo a farlo particolarmente scusate è stato pestato in montagna abbia lavorato molte montagne avendo casa in montagna non distanti ci siamo visti aiutati da Alessandro balorda David Aprea siamo usciti insomma tira fuori
Questo tipo di libro che si si apre con un'introduzione fatta a quattro mani poi c'è il pezzo di Marta
Suo Edipo il mio pezzo su Antigone cui sono alcune questioni che affrontiamo attraverso un dibattito tra le due nella nell'ultima parte o c'è un punto innanzitutto qui siamo a un teatro e il rapporto tra il teatro e la giustizia molto stretto sì quella te come è fatta una allora il tribunale in una rappresentazione
No
Quel parlo del tribunale penale
E da questo nasce nel campo con un dato di fondo che quella rappresentazione dell'antichità era la esecuzione della pena
Non è celebrazione processi facessero segreto
Quel quella civiltà emette rimossi rivoltarsi ribaltato esecuzione segreta
Ma il dibattimento e pubblico anzi quelle considerato un punto di democrazia essenziale che il dibattimento sia pubblico dicevo ad Antonio l'altro giorno che anche l'Aula della Camera è stata fatta su uno scenario da teatro
Se lo si vede spoglia dalle dai parlamentari e sono accese tutte le luci si vede che in fondo ci sono sulla parete di fondo delle lucine tra teatro proprio attorno perché chi l'aveva che l'aveva disegnata via questa qua discussero a lungo se dovesse un'aura di tipo inglese col tavolo in mezzo
Oppure una Aulas semicircolare decisero per Laura semicircolare invalidi dissero perché così era possibile il passaggio da un gruppo all'altro assecondarle era più facile che come dire
Di quanto sta sarebbe caduto con il tavolo tavolo di mezzo allora il teatro
Il teatro sta dentro la giustizia e la giustizia sta dentro il tratto rappresentazione scenica
Ed è il processo penale in particolare e un una rappresentazione ruoli fissi il giudice pubblico ministero l'avvocato l'imputato ciascuno recita
Non perché interne che falsifica il suo duro ma rappresenta un ruolo rappresenta un interesse ciascuno diverso diverso dall'altro
E quindi tra l'altro qualcuno ricorderà che né da Breton nelle prima parte della Bretto c'è ammetto che deve cercare il tiro fuori la responsabilità dello zio che ammazzato il padre e chiede una compagnia di guitti che sta girando rappresentando le varie cose e rappresenta una un dramma che si chiama la sessione di Gonzalo se non ricordo male chiede di modificare alcune scene perché attraverso dalla prestazione vuole fare il far venir fuori la responsabilità dello zio tant'è che lo zio un certo punto impedisce che la prestazione vada avanti avendo capito dove dove si andava dove si andava a parare quindi questo rapporto con la cosa singolare quelle che nel nell'Antigone dalla prestazione del processo della prestazione processo costituzionale
Davanti alla Corte pensò due leggi la legge di Creonte la regina Antigone che si combattono senza avere un punto di risoluzione del conflitto mentre è però questo l'ho dovuto fare l'ho fatta io nell'Edipo
Il meccanismo inquisitorio nel processo penale
Edipo cerca di sapere e di capire chi è stato l'assassino e alla fine scopre che la sessione lui però scopre attraverso un meccanismo appunto di tipo inquisitorio di tipo da da processo penale
All'interno si è parlato della famiglia prima no e viene mente questo che Chung
Una parte meno nota dell'Antigone
Nella quale Antigone dice
Ma io chiuso non avrei celebrato le esequie
Se avessi l'altro fratello
Se avessi Miceli intuitivi
Perché questo fratello poteva essere surrogato da un altro
Però io sono sola
I miei genitori sono morti
Non posso ben altri fratelli
E quindi l'elemento della famiglia viene fuori perché tra l'altro l'articoli si colloca nel passaggio dicono gli studiosi di queste cose
Dalla dalla famiglia la polis la costruzione della polis quando ancora i vincoli familiari Coop annunciata forza tra parti Antigone cosa fa presenta una legge degli avi
Una legge degli antenati rispetto al decimo Terna narice di Creonte crede tenere insieme la città è organizzata e quelle Antigone e quindi anche questo aspetto familiare chi viene meno in attutisce in qualche modo la figure Antigone come eroina antagonista nei confronti del potere io devo dire
Che per capisco le misure di Creonte ecco mettiamola così nel senso che Creonte ricoverare le città e non può permettersi da Regione Primo a una persona della sua famiglia e lo dice Creonte qui c'era modernità e che suo nipote Antigone
E seguì consentisse che la nipote viola la legge cambia posto e che ha facendo prevalere il vincolo familiare sul vincolo della dalla cittadinanza e chiaro a quel punto non sarebbe in grado di governare la città
E la modernità che la polis non può cedere di fronte a a ciò che arcaico che la famiglia
E e quindi i problemi di Creonte i problemi di chi deve governare si trova di fronte al conflitto
Tra le esigenze dei singoli domandare singolo e le esigenze di ordine nella comunità e l'altro aspetto che tanti colleghi fuori quello della donna
Più volte Creonte dice ma mi fa Formica governare per una donna o sarà mica una donna a governare la città e quando il figlio
Chi dice che ama Antigone e quindi che risparmiava e lui ci saranno altre terre da arare cioè la donna non è considerata un granché in questo in questo contesto quindi ecco la cosa che anche lei scusi mi sembra un fatto colpito particolarmente la intensità del problema del del rapporto tra la legge
Si è detto legge positiva per un verso legislatura e per l'altro ma di diciamo tra leggero sua contestazione
Che la legge ha bisogno tra contestazione
Per poter verificare la la la propria validità
E attraverso la contestazione critica sia ancora valida se non è più valida se va modificata e così via e la contestazione attualmente ha bisogno della legge perché altrimenti cosa contesta ha bisogno di un di un di un potere ecco quello che a me colpisce che in tutte le presentazioni sono state era quella di Lily Graziotto e quante le altre
Lire unirai Antigone
Io trovo come dire la la drammaticità della figura di Creonte altrettanto interessante
Che prima cerca di governare qui non ce la fa più perché il cuore contro tutti contro di lui e piano piano deve cedere
E c'è un punto di fondo lui in quel che nei casi di in questi casi era Antigone avrebbe dovuto essere è punita con la lapidazione
Ma Creonte nordica lapidazione ottima che si è chiuso in una caverna
Che così le mani sono pulite
E qui c'è anche elemento di ipocrisia non il suo lancerà la pietra per ucciderla però poi si vedrà se un dio lassiste bene se non assiste pazienza infatti poi si impicca nella caverna alla fine
Antigone
Quindi ecco
Per rimanere su questo aspetto tanti
Tanti profili di questa tragedia sono emersi
Però tutti hanno sottolineato il problema di Antigone in
Io lo so ci sarà un altro antico almeno qualche parte che qualcuno come dire sottolinea che il problema del Governo per la polis e quindi del dalla drammaticità della solitudine di chi governa
Rispetto a problemi di questo genere credo che potremo scoprire un altro aspetto di questa tragedia ma insomma da trecentoventi Cristo ad oggi continuamente continente era emersa è che le si era occupo era sulla delega poi disse a parte che Camera cioè diritto contro diritto
E non c'era una corte costituzionale attive che poteva risolvere il problema e quindi del diritto contro il diritto eccetera laddove i conflitti appaiono insanabile non c'è nessuno che ti risolve il dramma è inevitabile e perciò precipita nel dramma
La vicenda piange perché non c'è nessuno che possa che possa risolvere adesso
Do la parola arte per quanto riguarda la tua parte
Grazie molte intanto
Grazie infinite dell'ospitalità per la discussione di questo piccolo lavoro che però a me ha dato moltissimo grazie a tanti colleghi che vedo presenti in questa fine giornata per noi molto impegnativa
Cosa è stato scrivere questo libro e che cosa significa ha significato per noi cosa ci si può trovare dentro
Rileggere la tragedia greca
Come tutti i testi classici e incontrare una fonte inesauribile
Riletta con gli occhi del giurista
Da parte mia essenzialmente una docente universitaria ormai da qualche anno prestata alla corte costituzionale con anche qualche piccola esperienza di tipo internazionale nel nella Commissione di Venezia da ad assistere le democrazie in difficoltà attraverso il diritto è stato essenzialmente a riflettere riflettere su ciò che fa che faccio che facciamo rifletterci in un dialogo
Che è nato interessantissimo con un uomo dell'esperienza di Luciano Violante che come avete intuito sin dalla sua presentazione dell'Antigone
Ha aperto per me e delle prospettive completamente nuove inedite
C'abbiamo messo più di un anno a scrivere questo libro non perché abbiamo scritto tante pagine ma perché e sono dense di riflessioni di dialoghi di cambiamenti di convergenze
Di spostamenti delle nostre posizioni che sono assai significativi perché dico dialoghi anche intensi e compunti sicuramente di di visioni diverse la presentazione che mi ha fatto Antigone in cui di Antigone in cui mostra le ragioni di Creonte del tutto estranea alla tradizione con cui tanti costituzionalisti tanti giuristi hanno letto Antigone soprattutto dal Secondo dopoguerra dove tradizionalmente l'eroina difende una legge superiore
Quindi c'è un giudizio anche morale rispetta la legge positiva quel tiranno che non sa essere sensibile
Al cuore le regioni della persona i diritti individuali contro la ragion di Stato cosa c'è di più antipatico da difendere se non
La ragion di Stato
Con Edipo re con cui mi sono misurate le cose sono ancora più complesse perché normalmente non una tragedia visitata dei giuristi
è stata
Catturata dalle letture psicanalitica e tutti abbiamo in mente di tipo con me colui che uccide il padre e vive un rapporto incestuoso con la madre ma la dimensione giuridica e politica che c'è in tutte le tragedie perché come è stato detto dal direttore la tragedia è un momento di vita pubblica un momento in cui la Grecia rifiuta democrazia greca ricca riflette su se stessa
Riflette sulle sue sui suoi rischi sui suoi drammi con Atene che è la città ideale e Tebe l'abbiamo visto una città in rovina per certi aspetti l'anticittà
è sempre ricca di di una dimensione di diritto soprattutto di diritto pubblico che è inevitabile
Ma qual è lo specifico della riflessione delle delle due tragedie di di Edipo Edipo re Edipo a Colono per un giurista quali sono gli spunti che non è né possiamo derivare
Non ho già detto in parte Luciano
La tragedia di Edipo re alla stessa struttura e la stessa potenza avvincente di una inchiesta giudiziaria
Tebe è prostrata dalla dalla peste che sta distruggendo ormai la vita del popolo il popolo implora il suo rene
Che ha un grande errore che già aveva liberato si inventa la spingendo chinando il suo enigma
Di fare qualcosa per salvare la città e da qui parte questa inchiesta con testimoni che intervengono a Tiresia mille Pastore
Creonte intervengono mano a mano a svelare dei frammenti per scoprire chi si è macchiato dell'omicidio di Laio tanti anni fa e che è la causa della pestilenza nella città
L'inchiesta svizzera proprio poco poco a poco che troppi Edipo
E il colpevole che si stanno si sta cercando che lui ignaro fuggì da da Corinto proprio per scampare a quel vaticinio che gli era stato fatto da Polito dicendo tu ucciderai tuo padre
E già c'era e con tua madre e arriva ad attende dove ci sono i suoi veri genitori che appunto egli ucciderà il primo ma un trivio prima di arrivare in città e poi sposerà una madre
Finisce con una pena severissima gravissimo dramma
In cui lui si accetta e poi si autoesilio pena assai più severa della morte che gli era stato inflitto ma appena necessaria da partire per espiare quella colpa e liberare la città
Affranta da questa pestilenza
Dunque un processo penale
E quindi curioso che ci siamo trovati invertire i ruoli perché il processo penale non so nulla
Mi sono trovata piuttosto a partecipare alla vita del processo costituzionale che invece rappresentato normalmente l'Antigone ma senza scendere nel dettaglio di una procedura che non conosco e che evidentemente non è la stessa di oggi
Ciò che colpisce di questo processo
E che è un processo
Contro un uomo di potere è processo contro corrente contro un governante che poi diventa anche inquisitore giudice ma innanzitutto è un processo che viene svolto da Edipo ma che si rivolge contro di lui
Curiosamente rispetto diciamo così a certi cliché che abbiamo in mente quando il processo si scatena contro gli uomini di potere non è un uomo Edipo non è mai dipinto come un uomo
Corrotto immorale o connivente con la criminalità o che abusi del suo potere
è tiranno stima com'era tiranno qualunque governante dell'epoca non è un tiranno cattivo Creonte nell'Antigone molto più odioso di quanto non sia non sia Edipo
Anzi è un eroe per la sua città e valoroso il popolo gli si rivolge proprio perché da lui ha ricevuto saldezza e da lui aspetta una seconda volta una possibilità di liberazione
Eppure è un errore tragico che semina male distruzione nonostante tutto
è una fu una figura Ossimo ricca perché semina male eppure innocente
E preda da una fatalità a un certo punto lo dirà nell'Edipo a Colono in una frase in cui è ripensando a tutta la sua storia dice uccisi sì
Ma sono puro di fronte alla legge ignaro giunsi a tanto
Il suo male gravissimo tanto da non seminare male non solo nella sua famiglia Giocasta muore impiccata alle sue figlie
Diverranno una vita infelice e i due figli maschi si uccideranno in una guerra fratricida
Ma il suo male e di tale portata che si riversa sulla sfera pubblica
E appunto determina quella visione così magnificamente resa nelle immagini che ci hanno preceduto la città devastata seminata di morte
In lui non c'è colpevolezza eppure seminando male questo è un interrogativo per un giurista magistrato un uomo del diritto penale che oggi lascia senza parole
Ma questo punto è stato oggetto della nostra riflessione di un approfondimento vero non c'è una colpevolezza non c'è un'intenzionalità non sapeva di aver ucciso suo padre non sapeva di sposare sua madre
Ma la domanda successiva è
Ma davvero non c'è Errore in Wind
Se spostiamo la domanda dal piano dell'intenzionalità commettere il mare alla palla piano dell'errore la risposta è diversa in lui si vede un duplice e grave errore
Uno un grave errore sul piano della conoscenza
E il secondo il grande peccato che spesso viene additato in tutte le opere dell'epoca del che rende il della del della Grecia classica
Ed è il peccato di Hybris quell'eccesso quell'intemperanza quell'intransigenza quell'eccessiva sicurezza disse che porte determina portare le a generare dei degli errori alle immani gravissimi
Qual è il difetto di conoscenza di Edipo
Rileggendo quelle pagine meravigliose quando lui e ripercorre la storia che lo aveva portato a fuggire da Corinto
Nel momento in cui racconta suo il vaticinio di Apollo si era rivolta da pollo perché durante un banchetto di era stato detto spunta un uomo ubriaco sei un bastardo i tuoi genitori non sono i veri genitori
Tormentato da queste parole si rivolge allora quello che gli dice
Tu ucciderai tuo padre e già c'era e con tua madre ma
Non gli risponde sulla vera identità dei suoi genitori
La sua domanda era chi sono i miei dei miei genitori ma su questo punto
L'oracolo glissa agli fa soltanto questa predizione e lui preso dal desiderio di rifuggire nel modo più assoluto il compimento di quei misfatti esecrabili
Scappa da Corinto proprio per non incorrere nel rischio di inverare quel vaticinio ma non sa non sa che i genitori da cui sta fuggendo non sono i suoi veri genitori perché lui neonato nato a Tebe
Dall'Aglio e Giocasta era stato abbandonato proprio dai suoi genitori ed era stato raccolto e poi accolto nella casa regnante di Corinto
Quindi tutto il bene l'azione valorosa che lui vuole mettere in atto parte da un presupposto che difettoso sul piano della conoscenza gli manca la nozione la conoscenza fondamentale
Di mancato più precisamente la consapevolezza della sua identità la consapevolezza disse
Qui se ha aperto una riflessione per me interessantissima e che come emerso anche alla luce di tutta l'esperienza di questi anni alla Corte costituzionale cioè
Del fatto che tante volte la decisione
Che si vuole assumere non è binaria non c'è un solo giusto non c'è un solo sbagliato ed è solo
Mini in un lavoro di pazienti approfondimento sul piano comune uscì tipo che a un certo punto emerge l'attuale nazione giusta da compiere
I greci hanno un concetto bellissimo per esprimere ciò che noi viviamo costantemente nel nostro lavoro collegiale di idea della DOP San
La Doxa nelle parole di Hannah Arendt che l'approfondito in un bellissimo scritto su Socrate
E la comprensione del mondo così come si apre a me
Dice variamente non è una fantasia soggettiva non è puro arbitrio ma non è neanche qualche cosa di assoluto è valido per tutti
L'assunto è che il mondo si apre in modo diverso ogni essere umano a seconda della posizione che ciascuno Occupy messo
La medesimezza del mondo il suo essere in comune la sua obiettività risiede nel fatto che lo stesso mondo si apre ad ognuno
Ora
Questa consapevolezza di una possibile fallibilità nel conoscere
Di vedere l'oggettività delle cose ma sempre attraverso un punto di vista dove la conoscenza è sempre parziale non è falsa non è soggettiva non è totalmente pretestuosa ma può essere incompleta non è meno mera opinione ma richiede l'incrocio di altri punti di vista
E a mio parere emblematicamente magistralmente descritto nel processo di Edipo in cui mano a mano che entra nei personaggi
Entrati Giocasta entra Tiresia entra Creonte entra il servo ciascuno porge Edipo che sta facendo l'indagine un frammento
Di verità e solo alla fine si ricompone
Nessuno può conoscere da solo nemmeno lui che è il protagonista ed esso non è l'intreccio degli sguardi che mano a mano in una coralità di divisione
Compare di immagine complessiva ed è infatti il coro a capire per primo il coro
Che non parla
Ma che sta in ascolto ma che è quello che mano mano durante la tragedia mostra di Ade svela di aver compreso per primo ciò che in realtà lo spettatore sta già dall'inizio ecco per concludere su questo punto
E usare diciamo così una parola un concetto molto diverso ma che a me pare pertinente
Questo problema della conoscenza questa consapevolezza dell'acconto conoscenza sempre incompleta mi pare indichi decisamente una virtù dell'uomo politico dell'uomo il di potere dell'uomo
Giudice dell'uomo che deve prendere delle decisioni pubbliche
E che è quella straordinaria virtù della prudenza sia che dentro la parola di ciò che noi pratichiamo la Yuri studente sia che ha ristretto il giornalista tot eticamente
Non ha nulla a che vedere con l'atteggiamento più o meno cauto più o meno audace del decisore
Ma è una virtù del conoscere un saper guardare intorno tanto da essere rappresentata nelle sue immagini più classiche come un uomo a tre teste un
Vecchio che guardarmi indietro un uomo maturo che guarda davanti a sé un giovane che guarda al futuro in un incrocio di sguardi che appunto sono un tema centrale
In Edipo dove per esempio Tiresia che cieco sa tutto ma non svela è reticente
Ed è di Po
Che quando viene a sapere si toglie la vista con questo incrocio di posizioni di sguardi di fasci di luce che straordinario
Il secondo difetto di conoscenza di Edipo è indiscutibilmente live per rissa cioè quella oblio quella dimenticanza quella smemoratezza
Sulla condizione umana che induce il suo protagonista tanto più e valoroso tanto è più o eroico a oltrepassare i limiti con un eccesso di forza di fiducia in se stesse di sicurezza disse
Il coro rimprovera e Ras severamente Heidi può questo nel secondo Stasi mo'c'è quella frase da tutti i mille volte interpretata due risse genera tiranni dove la democrazia greca riflette su se stessa
Ebbene il il rischio di una nascita della tirannide non perché la città è in mano al tiranno ma perché la città stessa la democrazia diventa tiranna di se stessa
Dove si vede questa vibrisse di di Edipo
Beh in parte legato anche a quel suo fuggire pensando di aver già capito di fronte all'oracolo intuito vado mi importante che io fuga senza riflettere senza meditare senza prendersi il tempo di capire
Che gli mancava la conoscenza fondamentale
Ma poi è nel modo con cui amministra quella giustizia così severa così determinata così intransigente da produrre davvero un esito tragico che e ha rappresentato in modo magistralmente nelle varie scenografie di Edipo tube si vede Edipo che infligge a se stesso questa crudele condanna e
Io stende in quello stato miserabile davanti a tutta la città
Non basta la punizione
La si mette in mostra
Giocasta si impicca e poi quello che succede a tutta la sua famiglia perpetrando quella catena del male da cui egli stesso proviene e che continuerà a portare in avanti a seminare male
è quello che in altri termini Pieromanni dicevano col famoso brocardo
Sia attivo stizzita lettere accomuno introdusse
Questo modo di amministrare la giustizia fa riflettere sui limiti della giustizia che può essere amministrata nelle mani umane
E che richiede consapevole del suo limite di essere sempre informata quella ragionevolezza proporzionalità prudenza se si vuole consapevole della sua imperfezione
Dove l'imperfezione non è una trascuratezza una sciatteria una debolezza ma è una modestia ultima del comprende rei di avere per le mani uno strumento potentissimo
Ma in mani Fallaci immani ultimamente fragili che debbono Manni manovrare con cura
Questo potere che gli ha dato c'è un ampio bellissima versetto del cui lette che dice non voler essere troppo giusto
E Sant'Agostino commenta
Non si biasima nel Qoelet la giustizia del sapiente ma la superbia del presuntuoso che infatti si fa troppo giusto
Per ciò stesso diventa ingiusto
La nostra giurisprudenza è piena di strumenti di contromisure contro questi rischi bilanciamento l'imperfezione
La di lancia mentre la ragionevolezza la proporzionalità la quell'affermazione che noi stessi abbiamo scritto dei diritti che rischiano di diventare tiranni
Allora è tutta una riflessione di guardare alla tragedia il guardare all'esito di devastazione che viene messo in scena dove la giustizia ispirata agli opposti all'opposto di quella modestia pazienza prudenza imperfezione consapevolezza del limite
Che aiuta la riflessione su se stessi
Certo la tragedia lo diceva prima Luciano non ricompone i conflitti la tragedia non offre delle risposte per l'oggi praticabili nelle nostre difficoltà dell'oggi
Ma mette in scena i rischi in mette in scena i pericoli che sono del mondo e delle società di ogni tempo
In qualche modo disorienta perché si esce sempre destabilizzanti da una tragedia che non ha un punto di sintesi un punto finale
Di speranza o di apertura o di costruzione ma proprio perché è disorienta il nostro già saputo
Permette allo spettatore di riorientare la sua conoscenza del suo agire con una potenza e un fascino che a mio parere restano intramontabili
Devo dire che queste le parole di entrambi ma soprattutto Petroni teatro quest'ultimo intervento Marta molto illuminante perché Edipo è stato come dire sottratto da questo vostro lavoro a quella appropriazione della psicanalisi e quindi riportarlo a una visione più allargate molto molto importante questo di aver come hai fatto con letture
Limpide parole
Perché abbiamo una tradizione di messinscena di Edipo che lo riducono appunto a un caso ovviamente da Freud in avanti da del Complesso invece è molto più complessa la la la la tragedia equity
Vi ringrazio uomo di teatro per le parole perché vanno poi riportate alle agli artisti in genere quando ci si avvicina alla tragedia greca ci sono molti o superficiali ovviamente quindici si si Resta da livelli di un certo tipo oppure in aula si scava in profondità
Questa prima osservazione la seconda
Invece rispetto a Antigone
Io ho molto apprezzato la scelta del regista Federico Tiezzi Ikea scorso dato quello che diceva prima Violante
Il modello di Antigone come libertaria come oggi la si deciderebbe talebana come contraria all'ordine costituito l'Antigone del Living fece molto scalpore non solo sul piano politico filosofico ma anche sul piano linguistico del teatro erano corpi nudi c'era la la rivendicazione di una quindi di essere e di vivere proprio fuori dalla dalla norma familiare e dalla norma sociale però noi sappiamo bene
Che il rimosso il troppo normato
Dalle società da qualche parte poi viene fuori quando è un normato eccessivo e questo ci insegna da tragedia greca prima o poi in termini ecco perché il il teatro
Fortemente legato alle questioni giustizia e processi ed è fortemente legato alla alla alla scienza dell'anima del Novecento
Freud e a e la catarsi di di Aristotele sopra che c'ha detto la stessa cosa
E il meccanismo del teatro quello di andare a teatro per vedere se udì una scena cosa ci accade ogni giorno
è fondamentale perché mette in moto quella processo di conoscenza in cui siamo difficile deficitari e allora così come un processo la Corte che studiare come dicevi tu non è mai come dire al cento per cento convinta che quella sia la la la la scelta giusta questa apertura il teatro la quando è sano teatro la la pratica ogni volta
Cioè permette di spettatori di a vere un urto un surplus di conoscenza ma di tornare a casa aperti senza una facile soluzione
Il teatro deve inquietare per permettere la crescita certo dalla giustizia ci si aspetta qualcosa di definitivo ma non è così semplice poi citate e mi piace
Citata anzi
Rispetto a Creonte a un certo punto della solitudine dell'uomo di Governo
Il e molto bello questo libro perché fatto per capitoli molto asciutti molto sintetici quindi molto cristallini
E dice che le ho viste masse lascerò crescere nel disordine chi mi è consanguineo per nascita diceva Violante prima
Certo renderò tali anche gli estranei
Oggi diremmo anche forse gli stranieri
Chiunque agisce prettamente in privato apparirà giusto anche nella cosa pubblica
Cioè è pesante come cosa nel senso che allora il confine tra pubblico e privato dove si pone e un uomo pubblico deve rinunciare totalmente al privato certo se uno Moretto
Sarà facile se un uomo che zig-zag da sarà molto più più complesso
Federico Tiezzi non fa di
Antigone in quest'ultima edizione una è in rovina anzi abbiamo avuto osservazioni dal pubblico
Che non trovata protagonista antico re per divi di come latte atto grafia aggiunge dell'altro pensate cosa non ha fatto Eduardo a se stesso cioè ha praticamente bloccato un modo di rappresentare le sue commedie e solo adesso
Come dire con la morte riguardo quello sull'uscita di scena velatura di di Luca ci si permette ricitarsi Eduardo De Filippo in un altro modo sempre punta di piedi ma quando un classica un classico e necessario queste deduttivo
Tradirlo se nel caso di Eduardo a era anche capocomico
E allora io ho apprezzato che Tiezzi non avesse dato centralità non abbia dato centralità ad Antigone e pubblico usciva dicendo ma insomma perché atti tratta così secondariamente Antigone non affidiamo Pregoni sta perché così la tenuta sotto sotto tonno
Perché l'attività di Antigone molto più complessa di quella dell'eroismo e della ribellione di Antigone
Per me la scena
Finale e la scena iniziale sono potentissime la scena iniziale è un tavolo di una famiglia borghese
Ed è l'ultima Cedel Calderón di Pasolini
La vita è sogno e riscritta da Pasolini c'è una scena borghese
Lui riprende quella scena quindi si aggancia Pasolini che coi classici c'ha avuto a che fare ha riscritto l'Orestea come ricorderete ricorderete Medea e così via
E c'è il dialogo tra Ismene Antigone che a me ha fortemente ricordato gli anni di piombo cioè un film in particolare sorelle della von Trotta
Con Angela vinca non mi ricordo chi fosse d'alta
Le tue sorelle si pongono la questione di come
Reagire all'Egitto di Creonte ed è una scena bellissima in cui la sorella dice
Una sorella dice all'altra notturne sta è lontana
E l'altra dice no condivido Conte questo il seppellimento di Polinice
E poi finiscono sono tutti e due male e l'ultima scena è molto forte
Appaiono dalle quinte tutti i lettini di un di un obitorio con gli ultimi cadaveri
Emone che si trafigge davanti al padre e così via e Creonte davanti a questa carneficina
Questa Tebe
Con la mente collassata
Va via lo ricorderai
Luciano Badia come un uomo borghese
Distrutto
Dal dolore
Si acceca come tipo si mette la mano sugli occhi perché ormai non può più sopportare quello che la ragion di Stato o comunque la la difficoltà di governare ha comportato la morte di tutti e viene accompagnato come tipo da una persona verso il fuori quindi non ci concede non ci consegna una ferita ci consegna un grande dubbio e questo secondo me la cosa importante del teatro
Perché recitare Bertold Brecht dice una cosa però è ormai chiaro lo scriveva tanti anni fa vicino a Nizza
Il mondo d'oggi può essere descritto agli uomini di oggi solo a patto che lo si descriveva come un mondo che può essere cambiato
Quindi il diritto è importante che sia un diritto definitivo ma è vero anche che deve poi relazionarsi quei cambiamenti delle società e quindi questo libro ci aiuta a come dire a ripetere
Le posizioni rispetto a questi a questa tesi a questi personaggi ma anche a porsi il dubbio costanti su che tipo di diritto su che tipo di giustizia
Le con le diverse comunità
Debbano avere
E quindi vi ringrazio davvero perché e e per per noi Gente di Teatro importante che che ci si avvicini come dire che abbiamo degli strumenti in più su un punto che
Chi viene fuori anche dal tuo intervento no la ragion di Stato
Che non è quella di Creonte
Restauro cosa riversa
E la eccezione alla regola
Il nome di un valore superiore sua design superiora potrebbero puntano
Ma Creonte non Poli per ragion di Stato
Poltrone dell'ordine della città
E la interpretazione
Filo Antigone
Che deve trasformare
L'ordine della città in ragion di Stato
Teatro qual è il passaggio attraverso il quale tanti interpreti
Hanno trasformato
L'ordinamento giuridico del della città il ragion di Stato
Soltanto una visione sovversiva dell'ordine della città
Può
E qui parare quell'ordine o quell'ordinamento alla ragion di Stato non so sono chiaro ce n'è un'altra cosa e quando io violo io quel potere violò l'ordine di occhio stesso dato in nome di un principio più o meno superiore no
E proprio e vedo che questa vettura cioè aveva abbacinanti dalla figura di Antigone
Si è interpretato
Tutto tutta la tragedia alla luce di quell'esigenza
Ma in realtà se non ci si lascia abbacinare e si guarda
Credo che non poteva ragion di Stato
Non sta correndo non sta ponendo e l'altra
Che potere violazione dell'ordine
Secondo come ha osservato Cacciari in un suo scritto se non ricordo male
La visione autoritaria e quelle Antigone quella di Creonte
Perché se
Dovesse prevalere davvero la legge non scritta
E beh quale legge non scritta
Chi è l'interprete legge non scritta
E se stesso
Che dice che la
La legge di della legge nel natura quella roba lì non
E quindi il
In realtà che la tragedia
è molto più complessa e soprattutto io credo che qualche volta siamo viziati nella lettura dal fascino che certamente ispirò figure antico non c'è dubbio che sia così
Però ci fa vede vista alle come tu dicevi giustamente le le le trascrizioni le rappresentazioni antico e dopo la seconda guerra mondiale o durante la fine
Tutti i passi da Seconda guerra mondiale Michiko reattive dell'UIL fatta a Parigi durante l'occupazione tedesca
E certamente avevano erano fortemente condizionate quello che è successo non c'è dubbio no e quindi era molto facile identificare per un verso Creonte nazismo e così via
E per altro verso Antigone come l'opposizione
A quel potere ma se ci liberiamo e quindi fu multato letture bellissimi ci riferiamo al condizionamento storico e vogliamo leggere la tragedia nella sua anche permanente attualità siano sarebbe attuale se
Sono due mila quattrocento anni no
Quindi insomma
I cui conti
Ti ama discutere
Evidentemente addentro il secondo elemento di immortalità
Ma questo elemento secondo me e e dato proprio dalla dalla complessità del problema e dal fatto che quando c'è un conflitto e con qui c'è la colpa di Creonte
Quando c'è un conflitto chi governa deve esser capaci di risolverlo
Dev'essere capace di risolverlo perché la sua responsabilità è quella lì
Tant'è che c'è una una riflessione bellissima di Machiavelli nel commento la prima dei capitoli di Timor di Dio quando riferendosi a Repubblica romana dice
La grandezza da Repubblica Romana fu nella capacità di chiudere il conflitto deriso per il conflitto non portarlo alle estreme conseguenze
Quindi se vogliamo e e vediamo anche nelle vicende contemporanee e quando la politica non è capace di chiudere il conflitto esplode non non riesce a risolvere il problema che davanti no
E con me come nel passato in qui momenti tragici neon parlato insieme no
La parlamentari le la legge sul sul divorzio
Apre un conflitto nel mondo politico che sembri risolubile poi la intelligenza lo risolve col referendum
Stabili facendo chiedendo che venga fatta registrare ferendo in modo che poi chi avesse perso
Nella nella vertenza politica poteva riferì farsi dopo corre ferendo e così avviene per l'interruzione volontaria di gravidanza sul piano delle obiezioni di coscienza e quindi una politica veduta riesce ad evitare che il conflitto sia portato le stime conseguenze della lacerazione
Lì la Coppa di Creonte quella di non riuscire a capire che dice un conflitto credo con la moda risolve non più non tanto spiegandoci ma trovando un'altra soluzione e proprio perché non esce pronta soluzione ci complice la tragedia
E quindi dal punto di vista della della modernità dei problemi io trovo primo che non si può identificare chi vuole difendere una vita ordinata nella città in cui ciascuno può sapere il suo ruolo
Possesso identificato come portatore di una ragion di Stato
Il secondo dato che forse forse di copre son tante letture possibili naturalmente no forse la responsabilità di Creonte che non aver capito che spettava a lui
Risolvere capire che c'era un conflitto difficilmente
In quindici mentre l'altro soggetto che sarebbe piegato e quindi trovare una soluzione e qua non trovano soluzione è chiaro che poi il mondo deflagra e e succede quello procedere ecco scopre con
Però in questo fermo Creonte come dire fa lo stesso percorso che tipo abbiamo capito cioè nel senso che conferma la gli strumenti per capire fino in fondo così come inconsapevole
Edipo Creonte
E incerto in certi momenti di come agire e nell'edizione abbiamo visto noi di è un Creonte molto più umano allora è stato come dire levate la la la litro statura di di belle ad Antigone ed è stato reso più
Dubbioso più incerto l'uomo di governo visto che siete insomma colleghi io chiedo a voi se avete il piacere di fare qualche riflessione di chiedere qualche Q ulteriore approfondimento ai nostri due cultori
Oppure se volete aggiungere qualche cosa su qualche spettacolo fucina di porcile ha colpito di Antigone
Se non c'è volete giudice qualcosa tutsi
La parola per dire d'accordissimo il diciamo così la tragedia
Cioè se la politica è veramente necessariamente l'arte del gestire il conflitto secondo me questo non può essere chiesto alla tragedia la crede la tragedia polarizzata
Lascia inquieti avevi detto tu
Non è nella tragedia anche nel possiamo trovare la risposta ma nella tragedia abbiamo proprio sempre questa struttura bipolare in cui attentati come spettatori di decidere da che parte si sta ma invece proprio diciamo così la sua ricchezza e nel mostrare una complessità che non si ricompone e che invece è a noi che spetta a ricomporsi ricomporre in condizioni con strumenti con capacità di altro genere ma la la bellezza a mio parere proprio del rivedere questo e in questo senso ha ragione c'è Dario da come dire rimodulare il ruolo di Creonte quello di Antigone
Io non lo abbandonerei la positività del ruolo di Antigone che pungola un po'il governante e sollecita un po'nell'a mettere in discussione la validità la bontà della legge che è necessaria noi ci siamo tutti forse un po'troppo sbilanciati
Verso questo elemento di di protesta di contestazione dell'ordine costituito non se ne può fare a meno ma non si può fare a meno anche di quelle rovine chi in un modo o nell'altro
Sollecita una dinamismo dentro l'ordine costituito che invece è un elemento indispensabile
Dov'è l'elemento importantissimo a questo che sottolinea perché da un punto di vista di un direttore di teatro se un una messa in scena e troppo o o monolitica o troppo qui dire convincente perché il punto di vista del regista che e si può dire che si perde qualche cosa vuol dire che per qui ci sono registi importanti penso Romeo Castellucci ha fatto un'Orestea che ha sconcertato mezzo mondo
Perché era fatta di pochissime parole Martini divisioni potentissime
E vi foglio salutare a questo punto dicendogli che crediamo così tanto in questo nostro Parlamento d'arte che quest'anno abbiamo scelto un
Un
Un po'anche in modo polemico questo motto per la nostra stagione che vi riguarda il teatro è uguale per tutti
Che vuol dire non solo il teatro non è un'arte delitto ma che questo luogo è aperto a tutti a tutte le classi a tutti i problemi a tutte le stanze vengono da fuori
E questa è una foto bellissima di l'ultima soluzione e costosa su Femminicidio uno
Ambientato fine Ottocento Afghanistan da parte laddove da chi viene spedita inglese per fare i figli con i tenenti con i militari di stanza in Afghanistan
E la seconda invece è una moglie che cento anni dopo parte dallo stesso paese della precedente
Per raggiungere per tentare la moglie e i figli artista e finiscono in un modo pazzesco perché cileno i propri periti vengono incarcerati ed entrambe si levano la vita
Ecco questi sono fatti finiti non sono tragedie di due mila cinquecento anni fa quindi colpire Tel fuori ancora bisogno sia del vostro lavoro chiede il nostro e invito tutti a vedere topo domani ENEL di Democracy in America l'ultima creazione di Romeo Castellucci che il nostro regista più inquieto
E Dom è uno spettacolo che messe mette in scena Alexis de Tocqueville parte dal Piaggio di questo francese in America nell'ottocento alle radici della democrazia ovviamente
Dei degli Stati Uniti ma necessariamente ritorna indietro allenati citato Grazia ateniese quindi cioè siamo molto vicini siamo molto parimenti diciamo così
Se non ci sono oltre le ore osservazioni ringrazio soprattutto loro due e anche quelli associati si