Scegliere il futuro

Buongiorno e benvenuti alla rubrica scegliere il futuro nel corso di questa settimana è stato pubblicato il rapporto
Uguaglianza sostenibile
Della commissione indipendente costituita dalla gruppo socialista democratico al Parlamento europeo per immaginare un cambiamento delle politiche europee
Nei prossimi anni a favore proprio di questi due termini uguaglianza e sostenibilità i principi fondamentali che tra l'altro sono previsti dall'articolo tre della trattato dell'unione europea
è stata un'esperienza estremamente interessante lavorare con una trentina di esperti da tutta Europa su queste tematiche
Andando a costruire un insieme insieme abbastanza ampio perché alla fine sono circa cento proposte
Per cambiare il modo con cui l'Europa funziona è stata veramente un'esperienza straordinaria
Abbiamo trovato in questo rapporto a identificare delle linee
Di cambiamento sia delle politiche economiche che di quelle sociali che di quelle ambientali per rendere l'Europa più capace
Di fornire quei risultati che proprio l'articolo tre del Trattato dell'Unione Europea promettono
Giustizia non solo sociale
Sviluppo economico rispetto dell'ambiente ma anche giustizia intergenerazionale
Lotta alle disuguaglianze insomma quei temi che oggi lo sappiamo sono particolarmente forti
Nell'immaginario collettivo e rispetto ai quali l'Unione europea viene vista come quasi una nemica piuttosto che l'unico strumento possibile
Per realizzare queste aspirazioni
I capitoli della rapporto sono fondamentalmente cinque
Hanno a che fare con irritare il potere alle persone ridisegnare il capitalismo raggiungere la giustizia sociale
Generare un progresso sociale ed ecologico insieme
Favorire il cambiamento quindi ci sono delle proposte sia di politiche particolari sia di revisione della governance in particolare quella economica
E ancora più in particolare all'interno della zona euro
Ad esempio viene proposto di istituire una direttiva sulla responsabilità sociale d'impresa una sorta di base minima
Di responsabilità sociale ambientale economica che tutte le imprese che vogliono operare nell'Unione Europea
Dovrebbero rispettare una direttiva quadro poi sul reddito minimo ma anche su salari minimi per consentire una vita dignitosa
Un piano per l'attuazione del pilastro sociale approvato da tutti i governi dal Parlamento europeo dalla Commissione europea nel due mila diciassette in modo da realizzare questo pilastro entro il due mila ventiquattro
Un rafforzamento delle politiche di coesione
Riprendendo
Lo slogan dell'Agenda due mila trenta dell'ONU nessuno venga lasciato indietro
Si dice nessun territorio venga lasciato indietro e che vuol dire orientare le politiche di coesione non solo alla convergenza verso l'alto come dice lo slogan classico della commissione
Ma anche alla riduzione delle disuguaglianze e alla transizione ecologica
Questo punto della transizione ecologica molto centrale nella raccomandazioni del rapporto infatti si parla
Di una politica che deve proteggere dei rischi sia quelli attuali che quelli futuri e i rischi non sono solo di natura ambientale ma sono anche di natura economica
Di natura sociale e l'idea di un nuovo approccio alla giusta transizione cioè acconsentire alle persone alle in prese ai territori di trasformarsi in verso uno sviluppo sostenibile
Operazione non semplice che ha dei costi naturalmente rispetto alla quale le politiche devono trovare molta più coerenza e infine il tema della ridisegno del cosiddetto Semestre europeo
Cioè del processo attraverso cui ogni anno il Consiglio europeo arriva a definire quelle raccomandazioni specifiche per ciascun Paese
Che dovrebbero essere poi tradotte
Nelle leggi di bilancio nelle altre legislazioni nazionali
Immaginiamo in questo caso non più di partire dalla analisi annuale della crescita economica ma proponiamo un'analisi annuale proprio dello sviluppo sostenibile per avere maggiore coerenza tra le politiche economiche sociali e ambientali
E poi proponiamo che i governi non diano solo raccomandazioni gli uni e gli altri ma diano insieme raccomandazione quello che la Commissione deve fare
Questo oggi viene fatto da ciascun consiglio settoriale cioè sono i governi nel forme del del ministero dell'Economia e poi dei ministri degli affari sociali o dell'ambiente che danno la commissione degli indirizzi qui l'idea e che si recuperi quella coerenza delle politiche indispensabile sia a livello nazionale che a livello europeo insomma un'agenda ampia ma certamente questo documento che potete trovare sul sito della Progress society
Il titolo inglese sostenne botte quality tra breve verrà anche pubblicata la versione italiana e il più ampio tentativo di riforma delle politiche europee che speriamo stimola il dibattito in tutti i campi a partire da quello progressista
Grazie e buona giornata a tutti