"Mediterraneo, ambiente e sviluppo"

A tutti siamo in fondo con gli orari
Tenuto conto dell'oca al Times siamo perfetto orario
Roma è affollata di iniziativa di manifestazioni quindi un po'si fa poi anzi è già miracolo che abbiamo quasi per intero gli amici autorevoli che sono qui a parlare di questa bella fatica chiamiamola così questo bel libro di Corrado Maria d'accordo dico bella fatica perché è ricco anche di dati di elementi di conoscenza di documenti e si presta molto io che faccio questo strano mestiere di giornalista che dalle penne pulite a insomma alle cose che rischiamo un po'con troppa facilità o addirittura con fantasia a vengo un po'o insomma chiamato anche in causa sulla funzione nostra siamo nell'informazione così cruciale come anche qua si vede e si capisce bene è in fondo che un giornalista poi si cimenti in modo rigoroso che in genere l'opposto di quello che è comunemente viene considerato giornalistico perché le cose serie non fossero sono diciamo così universitario comunque scientifica eccetera quando una cosa è trattata più o meno con approssimazione si dice è un pezzo giornalistico insomma è una cosa e allora però vedere che un collega
In fondo riesce non è la sua prima fatica peraltro a cimentarsi su un tema così collegiale come dice bene del resto anche professor Colombo il ministro Colombo nella introduzione come quello del marito Errani io vale in molte direzioni ed è importante in sede e io credo che ha un contributo notevole anche per noi operatori dell'informazione insomma perché potremmo sia dare maggiore spazio in maggiore rilievo
A questi temi e al moto di affrontarli sia capire che insomma c'è pur sempre senza nessuna presunzione pedagogica e tanto meno protagonisti che una parte dei giornalisti c'è però in qualche modo correttamente
Credo si possa dire una funzione come dire anche formativa no o
Non di pura
Strilla mento delle notizie che può servire moltissimo
A l'opzione pubblica per rendersi conto poi dei problemi davvero decisivi del futuro nostro già oggi e in particolare delle nuove generazioni e questo del Mediterraneo e sicuramente è un problema cruciale veniamo tutti in fondo
L'anche banalmente da un tempo di vacanze abbiamo vinto goduto nel bene e nel male
Questa condizione del nostro mare Mediterraneo ma non è solo il problema del male ovviamente che pure il tema cruciale e ogni anno c'è il rischio che ciascuno di noi ritornando del nostro pur bellissimo mediterraneo
Fra l'altro chi parla io sono mi sono formato sono nato sullo Scilla e Cariddi e capite Comes risente anche di tutte
Le suggestioni che pure fa fra l'altro nella in alcuni cenni significativi di ricostruzione storica sono detti sul Mediterraneo ma ciascuno di noi insomma torna la queste vacanze sempre con un po'è il primo impatto talvolta è anche quello più faticoso perché rischia di avere una sensazione quasi fisica
Che questa condizione del Mediterraneo nonostante le cose che pure si dicono i programmi dichiarazione i documenti quasi anno per anno peggiorò insomma in condizioni più gravi
E allora sinteticamente detto questo voi capite duttilità di lavori come questi
E in questo caso non è ancora in particolare mi pare che il semplice fatto che per esempio il libro sia stato come dire utilizzata adottato da alcune classi ritiene di studenti a Roma in particolare mi dicono dell'Istituto De Pinedo
Che ha diciamo già utilizzato pure in funzione formativa scolastica e per la vita in un un lavoro come questo dice di quanto possono essere preziosi
Un libro è anche l'occasione oltre al suo valore di essere uno spunto un riferimento per considerazioni e riflessioni legate all'attualità ai problemi alle questioni che sono in campo e noi abbiamo la fortuna di avere stasera forse poi pannelli si completerà del tutto
Abbiamo qui è una destra la Grazia Francescato che presidente del V fu del WWF una quando si è ambientalista ecolocazione una che si occupa del del nostro futuro complessivo
Poi abbiamo accanto alla Grazia Francescato il professor Pier Francesco ghetti che ordinario di ecologia ma pare alla al Ca'Foscari a Venezia
E poi ancora accanto a me Carlo Gasparri che si occupa pure degli avverte dei colloqui del mare se ne intende è stato mondiale di pesca subacquea
Attività che insomma sempre più complicata anche questo particolare affare di fatti cui si dedica a cercare di poterla fare fare alle future generazioni se ne occupa sui temi del mare in linea verde e infine il generale Carlo Johann che non lo so come chiamarlo insomma sì di mestiere diciamo è un esperto di cose militari ma in un'accezione più ampia come sentiremo
Segue lo scenario complessivo dei Problemi su scala mondiale e non solo geopolitica si potrebbe dire quindi non solo militare
E in particolare in un momento in cui anche l'accordatore no l'ASP grande speranza che poi fa capo pure quella che moda mediterranea
L'accordo oltre Israele indiziaria dichiarazione eccetera anche lì ripropone in forza in prospettiva non più solo
Di guerre come in passato in fondo c'era
A ci aveva abituato una prospettiva di rilievo di questa Area e quindi del Mediterraneo io partirei subito dando per primo la parola al professor Francesco Pier Francesco Ghetti
Mentre contemporaneamente gli arrivano
Allora professore dove le ha suggerito che spunti della questo libro interessante di Tacconi
Anzitutto il titolo
A me Mediterraneo al cliente e sviluppo sono tre parole chiave
Una relazione di tipo geopolitico di tipo ambientale e di e chiedere quindi tre momenti di meditazione che anche in questo particolare momento italiano assumono rilevante tanto che stare a terra
E quindi si proietta
Si colloca l'Italia nella giusta dimensione sua proiezione dedicata
E poi
Questo questo questi due termini tra loro strettamente correlati alle testi e questo che siano correlati presiedere il richiamo come ad esempio quando c'è una crisi economica la politica ambientale
Immediatamente scelte già questo dimostra che la nostra politica ambientale e ancora troppo legata al contingente al pronto intervento e non entra trasversalmente all'interno
Dei diversi ministeri assessorati e quant'altro come dovrebbe diventare
Di ambiente e sviluppo abbiamo visto anche cadere
Il muro di Berlino e abbiamo scoperto che anche nei paesi
Comunisti
Il proprietario era un problema di notevole gravità anche se non diffuso cioè era concentrato in funzione delle localizzazioni industriali che ovviamente privilegiavano la produzione a qualunque altro tipo di parlando di quanto
I nostri problemi del mondo occidentale li conosciamo molto bene perché direi che con notevole frequenza noi sentiamo riparlare di questi ecco allora quindi che aver centrato un testo attorno a questi tre termini cioè il ruolo del Mediterraneo
Come
Ambiente di vita complessivo di questa ventina di stati che si affacciano sulla mediterranea ricordo un po'quello che era il ruolo della laguna per la città di recente cioè era in fondo era in fondo le mura della città di Venezia erano il porto sicuro dei grandi traffici di questa città il Mediterraneo a combinazioni diverse una funzionava
Certo che il problema oggi di far coincidere ambiente e sviluppo è uno dei visibili più complessa e più difficili anche perché e questo ce lo dobbiamo dire noi siamo le prime generazioni la prima ma le prime generazioni che si pongono di fronte al problema di proteggere la natura badate bene che nelle repliche precedenti
Gli strumenti di intervento sulla curano bene versi ma l'interesse era quello di dicembre spera oggi è una nuova etica che ci si pone davanti né sulla quale dobbiamo inventare non solo dei lei Technology io anche quello ma per completare un modo di vivere di rapportarci e quindi ecco perché è una rivoluzione che non tocca semplicemente l'aspetto tecnico quello che magari mia competenza rispetto ai miei interessi lampo dell'ecologia medi ed Enrico detto prima trasversale assessorati ma trasversale a tutte le culture modi di vivere di rapportarsi con questa realtà e anche qui ricette non abbiamo però questo non vuol dire che noi dobbiamo impegnarsi a fondo nel cercare di trovare risposte soluzioni a questo tipo di problema patent alcuni capisaldi da alcuni punti fermi
E i punti fermi dei punti fermi che forse
Sono stati toccati nelle nostre esperienze d'impegno ambientale ma forse non l'abbiamo colto a sufficienza l'importanza che hanno le interconnessioni lo sviluppo armonico di questi punti
Sono legati questo sì storicamente sempre costante alla tipo di rapporto che l'uomo ha avuto con la mia tasse il rapporto con l'ambiente è sempre stato regolato dalle sue necessità
Dal suo livello di conoscenza e dei suoi quando
Ora in questa ricerca ha detto io che non abbiamo ricette ma in questa ricerca di collocarsi all'interno di una sviluppo armonico rispose e insostenibile oggi si dice nei confronti dell'ambiente
è chiaro che dobbiamo imparare a gestire questi tre momenti in equilibrio fra loro le necessità
Lista di un tempo non era quella di oggi sede appena detto che ho dopodiché è chiamato a difendere la natura evidentemente deve ritenere quella che è la logica le sue necessità
Nel senso che è chiaro che ad esempio vi sarebbe un bisogno enorme di
Una mitigazione d'altissimo livello della classe politica cioè la politica gioca ancora un ruolo centrale in questo rapporto fra interessi individuali interesse collettivo che caratterizza i programmi e su questo rapporto fra interessi individuali interesse collettivo inderogabile politico bene ambientale la qualità della vita
è chiaro che sei
La consuetudine delle due già sembri essere facilmente mistero che senso avesse già perché siamo a volte propensioni portati a parte erogazioni di fronte ad eventi che succedono in casa d'altri ma di fronte ai problemi che ci toccano personalmente lo siamo sempre disponibili ad accettare
Nuovi rapporti quindi è un problema di
Il fatto di nuovo leader che deve essere acquisito ecco quindi l'importanza il ruolo che ha il livello della conoscenza
Allora perché perché è evidente che la mediazione della classe politica rispetto all'ingresso nell'altresì collettivi sarà tanto più alta
Quanto più la pressione dell'opinione pubblica andare nelle direzione rifare alzare il tiro alla ricchezza della classe politica altrimenti il rischio
Che una delle due realtà e spesso interessi individuali interessi individuali vestiti corporazioni Odilon su quello che si vuole tenderanno a abbassare controllare a vanificare oggi all'età che non vada nel senso dell'interesse ecco quindi che l'educazione e la formazione questi testi
Il ruolo che hanno i gruppi neri
è storicamente fondamentale rispetto a questa crescita
Che noi chiediamo noi dobbiamo dobbiamo far sviluppare all'interno della società e chiaramente in particolare nella nelle classi piatta di età inferiore in particolare laddove certi comportamenti non sono condizionati sono viziati da consuetudini abiti
Poi vi è il livello di conoscenza evidentemente se questo nostra epoca si caratterizza per rapidità e intensità dei modi d'intervento sulla natura queste le peculiarità è chiaro che occorre attrezzarsi con degli strumenti conoscitivi che abbiano lo stesso lo stesso divertire tutti allo stesso la stessa velocità
E quindi dobbiamo
Invece che operare per operare queste promesse la filosofia un po'sviluppo interazioni postbelliche dobbiamo conoscere vero e questa è in fondo anche al Museo scientifico la grande novità la prevenzione
La valutazione di impatto ambientale laddove questa summa questa funzione non sia se semplice strumento di Goethe giustificazione
Si colloca in questa dimensione del quindi ripeto a mio avviso oggi
Collocare
Associare questi interventi Méditerranée ambiente sviluppo e è una scelta estremamente corretta per le dipendenza che alla nostra realtà nazionale rispetto a questa è una sfida importante sul piano del confronto gli assi future riversa cita diversi livelli di tenore di vita per cui occorrerà che rimeditare le logiche dello sviluppo cioè se ancora
Concepibile che alcuni Paesi dicono a spese di altri Paesi in termini energetici o di altro genere e comunque trovare un sistema di scambio ricomposizione di questo di questo deficit al fine di far crescere armonicamente
Altrimenti ci troveremo nelle condizioni di Stoccolma da quando è stato imporre Terzo politica minaccia accertare l'origine di questo tipo se non viene nemmeno la acquisizione di quegli elementi essenziali del benessere il ogni giorno quindi credo che
Questo libro contribuisca in modo importante a aprire un dibattito attorno a questi che sono alcuni dei temi che a mio avviso caratterizzeranno volenti o nolenti i prossimi decenni nel senso che parliamo oggi piogge o tracce del buco dell'ozono per certi problemi viste accetta l'innalzamento del livello dell'acqua dei vari sono problemi iniziativa anche se anche se io faccio mia
La fortissima la la la lo slogan legata all'ambiente là dove diceva
Pensare globalmente e agire localmente
Grazie dal professor Pier Francesco Ghetti che avete visto ha toccato qui particolare questo schema a conoscenza e e anche di questa sfida
Nuove generazioni a compatibilità dello sviluppo insomma è sul possiamo dire che il Mediterraneo
Centrato no un terreno importante ma anche un concentrato di tutte le tutti di qualità dei politica economica lui sviluppo due industriali e quindi poi di cultura in senso ampio
E naturalmente questo io adesso vorrei d'amare
In causa il generale Camporini en sul problema la diciamo un punto cruciale questo del Mediterraneo
Questi vari come di queste varie politiche
Che sarebbero urgente richiamando politiche come azioni mirate al al raggiungimento di certi risultati per uno sviluppo compra ecologicamente compatibile insomma e quindi
Che oggi qui saltiamo le politiche è una di quelle cose più complicate possa insistere specie compromettere che si occupa di politica
Ahimè pro anche professionalmente dico richiede chiama incauto naturalmente anche un contesto generale di cooperazione
Cioè di atteggiamenti diversi nel Mediterraneo tra non solo i livelli di sviluppo ma anche
Come dire di fiducia di rapporti diversi ecco lo scenario complessivo compreso questa bella pietra potenziale di grande speranza della firma di Washington ecco secondo lei come come si si presento insomma andiamo verso una fase in cui si potrà guardare con più ottimismo
è possibile pensare forse finalmente ad una vera politica di cooperazione del motivarne fu tutti gli obiettivi
Che sono IPO insomma sono in gioco
Beh il quello che dirò non è che sarà molto improntata all'ottimismo d'altra parte sono persuaso chi il pessimismo nel corso della storia abbia sempre fatto meno male che non l'ottimismo
Che ritengo che uno dei fattori che nella magistrale esposizione del professor Ghetti a cui mi associo per sottolineare l'importanza di questo volume e illa validità anche del aver dell'esser passato cosiddette dai valori alle realtà
Dei valori e i problemi ecco il dato la l'elemento che non viene considera che non è stato considerato l'elemento demografico elemento demografico che verosimilmente influisce
Su tutti i termini che condizioneranno il e il sistema diciamo mediterraneo le interconnessioni sia tra i vari fattori in senso orizzontale sia verticali addirittura intergenerazionali
E il
Che cosa in questo elemento demografico trattato ritengo in maniera abbastanza approfondita dato anche il taglio del volume gli scopi che si vari promettimi il volume da Corrado Maria da Carlo e che ne sottolinea proprio un il una Spoon l'essenzialità
Cosa si trattò da che cosa sta cambiando in Mediterraneo
Se noi vediamo con la situazione del cinquanta il parte nord del Mediterraneo aveva due terzi la popolazione la parte sud est est del Mediterraneo un terzo attualmente diciamo così ormai di ha superato il cinquanta per cento cinquanta per cento nel due mila e dieci il la parte sud ed est del Mediterraneo avranno grosso modo due volte la popolazione della parte nord
Il movimento di sviluppo di aumento della popolazione nel sud del Mediterraneo continuerà nel due mila fino al due mila e cinquanta circa si valutano secondo una teoria che si chiama teoria della transizione demografica
Però questa teoria non è che sia del tutto consolatoria per affrontare i problemi che noi stiamo affrontando in quanto questo sviluppo demografico globale in questo momento enorme questi cambiamenti enormi della distribuzione della popolazione
E non può essere affrontato solo da un punto di vista complessivo delle cifre complessive ma deve essere visto come la popolazione si localizza
La col popolazione si localizza soprattutto delle città e lungo le coste il questo crescita della popolazione difficilmente contro diminuiti le controllabile
Sicuramente diciamo una condizione di sicurezza completa anche da un punto di vista ecologico perché la sicurezza ecologica addirittura costituisce uno degli aspetti dell'eredità anche le nostre generazioni possono trasmettere alle generazioni che noi che che ci seguiranno prima che di disperdere le mie risorse ecologiche da fare oltre che le risorse in materie prime della terra il
Questa
Questo problema si riflette su tutto quello che sarai si stima mediterraneo del futuro
E nonostante appunto il fatto che siano abbastanza di voga ancora adesso in modo de delle delle dottrine è abbastanza Ehud domenica i che in senso kantiano del termine cioè progresso verso l'armonia il progresso verso la cooperazione il progresso verso la stabilità
Un senso della storia
La realtà a cui siamo confrontati alquanto differente e verosimilmente la città del futuro sarà una Babilonia e compito della politica del futuro e rendere la Babilonia il più possibile vivibile
Quanto meno senza dei contrasti e dei le situazioni disastrose
Generalmente questo viene considerato più o meno nella valutazione dei in particolare nella World Watch Institute che fa gli scenari globali no che tenendo conto dell'interconnessione di vari fattori
Compresa l'interconnessione di fattori che afferiscono alla sicurezza non solamente Esterna diciamo così difesa del lo so del nord nei confronti del Sud dell'Est nei confronti dell'Ovest e così via
Ma anche delle strutture interne dello Stato perché di fatto quello che erano i grandi movimenti di grandi speranze diciamo che erano stati alimentante nei
Periodi passati no e qui invece noi siamo piuttosto confrontarti Toto stiamo pur battendo il naso anche piuttosto di brutto sono queste speranze sono abbastanza svanite no siamo confrontati al fallimento della decolonizzazione
Cresce in tutto il mondo la domanda di ricomincia azione voi vedete printing Somalia in Iraq tappe Minase centrale
In addirittura anche lui in talune zone del sud est asiatico in quanto l'elemento Esterne l'unico che possa creare un equilibrio nel situazioni interne il ritorno alle tribù la situazione è particolarmente disastrosi in Africa
Basta vedere noi abbiamo l'attenzione focalizzata sulla Somalia no ma perfino Angola muoiono mille persone al giorno e il trend è esulta dal tre quattrocento cinquecento mila morti in un anno la situazione è veramente quello che sta succedendo in Zaire non parliamo in Siberia quello che potenzialmente sta capitali quello che sta capitando anche in Sudan insomma è stata portata agli occhi dell'opinione pubblica mondiale dal viaggio del Pontefice no
E quello che sta capitando nel sud dell'Algeria nel sud del Marocco
Sono cose praticamente inenarrabili praticamente questa tendenza contrasta però con lo spirito un poco del CIPE delle civiltà occidentale col perché ormai hanno avuto un processo di
Nazionalizzazione attraverso il Welfare State no a cui nessuno è disponibile a rinunciare di conseguenza mancano delle risorse per provvedere a tutto
Il realismo vuole che qualsiasi programma faccia e i conti non solamente quei principi ma anche con i valori Colli ideologia chiamiamolo così banche abbia
A riguardo a quelle che le sono di risorse non mi
Disponibili in assoluto ma effettivamente mobilità Pini date le strutture delle nostre società
E il per chiudere con questo argomento demografico senza vederli annoiare ulteriormente uno degli aspetti che presenti o viene modo
Toh su cui si molto si insiste ma di cui in realtà nel volume fa abbastanza giustizia nella prefazione di Lopez no
E il fatto delle cose cosiddette società multietniche
Della multiculturalità no delle società chiamiamo multietniche visto che un termine non molto carichi no no posto che tutti quanti siamo figli di Dio no e brutto usare questo termine chiamiamo multiculturali no effettivamente il problema delle società multiculturali nel corso della storia un problema molto molto grosso nel senso che la società multiculturale è a un livello di conflittualità interna
Da un e molto dinamica di solito no molto innovativa così no perché la varietà e potenza la varietà e innovazione e così via però e a un livello di conflittualità partire da Atene
Enormemente elevato non parliamo poi le senti Los Angeles no
Otto milioni d'abitanti di un milione d'abitanti clandestini cinquantaquattro considerati mie differenti no cinquantaquattro etnie differenti guerra armata per bande per le strade
Questo che cosa comporta comporta un aumento dei dispositivi di sicurezza Interna
Perché il cambiamento culturale la possibilità di mutare i comportamenti delle persone sono politiche di lunghissimo periodo che richiedono addirittura spesso generazioni
Questi aumenti dei sistemi di sicurezza Interna se un eufemismo quello che uso io perché si parla in pratica consiste aumento della repressione interna che cosa comporta comporta il fatto che la nostra utopia
Delle democrazie occidentali che dal del Venezuela si stanno trasformando verso di le società di diritto mite no in cui il controllo centralizzate sempre inferiore
Maggiormente si punta più sulla partecipazione dei cittadini e così via rischiano di essere fatte saltare proprio per questi contrasti imposta incompatibilità
Culturali esistenti tra le varie componenti della società
Il per concludere e il l'ultima ideologia che è stata tolta che è stata tirata fuori a questo riguardo che cerca di superare questo problema e così detto patriottismo della costituzione di A per Massa no che cerca cerca di individuare nel concetto di cittadinanza la possibilità
Di confluenza di queste etnie differenti no ma anche queste molto molto teorico non trova quanto meno riscontro storico e quando le cose non conta non trovano riscontro storico
Generalmente devono essere affrontate con molta molta cautela perché errori a riguardo possono essere imperdonabili
E e soprattutto non tanto per noi che possiamo acquisire meriti possiamo dare in paradiso perché siamo stati bravi abbiamo aperto le porte all'immigrazione e quelle cose lì ma soprattutto per le future generazioni che si trovano in una situazione si rischiano di trovare una situazione di tipo bosniaco
Ecco grosso modo il pesto per quanto riguarda il fattore demografico che ritengo che sia uno dei fattori fondamentali da considerare quando si parla di sviluppo quando si parla di ecologia interferenze tra sviluppo e piccole
Ecco giungendo più il mio campo specifico quello degli scenari di sicurezza dei mega scenari mondiali politici e così via
Il e per quanto redatti nel bacino mediterraneo noi diamo la sera siamo confrontati una realtà del bacino mediterraneo cioè al suo frazionamento
Completo eccetto in un settore e il settore ecologico da un punto di vista ecologico il bacino mediterraneo è un bacino unitaria
Da un punto di vista economico non è un bacino unitario vip le più grosse potenze economiche del Mediterraneo sono la Germania e gli Stati Uniti quindi esterne al Mediterraneo da un punto di vista strategico
Non è
Unitario da un punto di vista politico non parliamone
è e circa l'unitarietà abbiamo cercato si è cercato insomma più o meno di estendere al Mediterraneo una certa qual logica di unitarietà
Estendendo al Mediterraneo quella che la collana CSC la conferenza sulla cooperazione e la sicurezza in Europa quell'accordi di Helsinki noi il disarmo in Europa e così via
E con una proposta che è partita nel novanta l'iniziativa del Italia e Spagna inizialmente acquisto lo show associati poi successivamente Francia e Portogallo
Di una conferenza sulla sicurezza e la cooperazione del Mediterraneo CS CM
Che dovrebbe estendere da il Gibilterra al Golfo
Quindi da alle a tutte le aree che stragi strategicamente incombono sul Mediterraneo un regime di sicurezza reciproca di trasparenza presenti anche delle misure militari molto simile a quella dotato in per risolvere il confronto tra Est e Ovest
Il l'ecco e poi sotto questo punto di vista qua non sono da buttar via tutte le speranze perché sembra una cosa abbastanza illusorio un abbastanza abbastanza far felice in ombra stanza alla costruzione proprio teorica
Del cuore anziché dalla ragione
Ma il in quanto gli accade Centi accordi tra oltre e Israele ricordate che però la pace non è fondata sull'accordo e la pace fondata sulla gestione dell'accordo e il
Il
L'avvicinamento all'Occidente la dipendenza diciamo così dalla potenza americano un po'delle grosse
Grossi finanziatori del mondo arabo no perché poi la politica è fatta di rapporti di potenza reale no si è fatta di principi sicuramente
Però insomma praticamente Lolth andata farla pace perché nella gabbia saudita non lo non gli dava più soldi insomma no è rimasta senza soldi quindi per forza ha fatto la pace no
Diciamo così di interno non è giusto non è vero proprio così ma insomma il motivo proprio che è stata spinta farla insomma che non abbiamo chiuso in più
Soldi in tasca
E e quindi sono stati convinti a farlo il questo non merita che si dice brutto e cattivo e da condannare no perché è un fatto reale è un fatto che è sempre capitato nella storia
E ad ogni buon conto dicevo il pro e il processo di pace e che si ispiri iniziato in Medioriente
Tra Israele e arabi con tutti quanti problemi anche del destabilizzazione di regimi moderati arabi e così via
E che era una connessi alla soluzione del Portello contenzioso Israel israelo palestinese e può darsi che renda più possibili in futuro il pensare di estendere delle strutture cooperative nel campo della sicurezza nel campo politico
Del il dell'intero bacino del Mediterraneo non limitando le solamente al Mediterraneo occidentale che tutto sommato è più tranquillo e più pacifico insomma poi al sono rapporti economici più stretti tra i cinque Paesi del grande mancherebbe i cinque Paesi
Europei incanta intendo per Europa anche Malta il quindi può darsi che questo processo Possa proseguire una cosa abbastanza interessante essi su questo processo e la parte ecologica e voi sapete che gli accordi di sicurezza internazionale non riguardano il campo propriamente militari campo militare euro solamente un a un aspetto un aspetto spesso anche del tutto marginale di questi grossi accordi di sicurezza riservarlo nel campo prendono solo i diritti umani
Dice una differenza una forte problema no perché il il media il gli islamici
Che hanno come base del loro convivenza civile la sharia no quindi il diritto divino non accettano il diritto positivo che invece fondamento sia del diritto internazionale che nel diritto accidentale per cui un accordo sul diritto positivo che indichi la sharia
è ben difficile che possano accettarlo d'altra parte non è che per far loro piacere noi possiamo diventare musulmane no
Allora il molto verosimilmente come dice qua il volume ma in maniera molto efficace in maniera molto più premiante di quello che possa dire io
E e proprio il fatto che non togliamoci illusione d'una grande unitarietà proprio dell'unitarietà del Mediterraneo della cosa così cerchiamo di stabilire invece delle basi di convivenza e di cooperazione ragionevoli fattibili
Senza rinunciare a quello che fattibile per correre dietro a sogni no che non sono invece poi realizzabili che sono al di fuori delle risorse Corini
In questi accordi di sicurezza la parte ecologiche molto importante almeno per due ordini di motivi in secondo luogo perché la parte che da unitarietà al bacino del Mediterraneo e quindi è l'unico fattore ora come ora
Che potrebbe accompagnare l'implementazione progressiva di questi accordi di solidarietà cooperazione nella sicurezza e così via
In secondo luogo e perché la parte ecologica comporta dei trasferimenti di tecnologie
Notevolmente rilevanti proprio adesso vengo dal convegno che tiene il la la dal se la lilla catene di Lincei la sesta Conferenza Amaldi sulla sicurezza la pace internazionale e così via
E tutti partito del ministro Colombo sottolineano l'importanza della non proliferazione missilistica nucleare degli armamenti convenzionali avanzati delle armi chimiche delle armi biologiche e così via
C'è un grosso problema
Che quando si trasferisce tecnologia ormai la tecnologia del mondo moderno la tecnologia duale
La tecnologia duale ad applicazioni sia civili che militari
E e quindi quando si effettuano questi trasferimenti tecnologici per scopi di sviluppo economico per scopi di consolidamento ecologiche e così via necessariamente si interferisce su settori abbastanza critici per la sicurezza
E quindi si presenta ridice un punto di vista politico
Comunque il in questo quadro qua mi sembra che il volume di da Carlo diede l'indicazione da senza precise che sia altissimo tra parentesi sono tra pentiti realistiche
Nel senso che almeno nel settore delle tecnologie più avanzate prete a tecnologie di telecomunicazioni avanzate del tecnologie satellitari da cui dipende poi tutta la meteorologia dipende lo sfruttamento del suolo
Tecnologie
Anche molto avanzate di disinquinamento su basi sistemica che sono molto simile spiegò oggi di comando e controllo informazioni comunicazioni dei sistemi dei mega Sisti da militari tipo Golfo palco e così via il lì prevede una forma di collaborazione
Del nord nei confronti del Sud a forma di collaborazione che non necessariamente si deve tradurre in un trasferimento oppure semplice di tecnologie che sul groppone ogni controllo e si sa come si comincia non si sa dove si arriva
Ma vengono fornite sotto forma di servi Siss
Da parte dei Paesi industrializzati a Paesi non industrializzati in via di sviluppo che hanno Rispoli Paesi industrializzati lo stesso interesse comune della conservazione di un bene essenziale non solamente per le nostre generazioni ma anche per le generazioni future cioè del conservazione della natura dell'ambiente medi del Mediterraneo
Grazie
Grazie al generale Carlo è a macchia Puteaux il merito di Sciacca possiamo io risento sempre su questo tema del Mediterraneo l'ho denunciato anche con la mia estrazione dello stile carretti di una dimensione che risente anche molto del mito e poi di una scuola particolare adesso
è arrivato ringraziamo pure di ministro Valdo Spini e sa bene anche lui dal fiorentino quanto sulla mia generazione ha influito
Giorgio la Pira russo
E e questi suoi colloqui del Mediterraneo agli inizi degli anni sessanta
Accerto diciamo avevano come dire meno o realismo no serio come quello che ci ha detto il generale e analoga può darsi i campi che questo coltivare in astratto la speranza eccetera sia un limite grave nel guardare invece alla concretezza dei processi storici anche tanti segnali contraddittori
E alle difficoltà diciamo che il processo storico presenta specie rispetto alle vicende del Mediterraneo
Tuttavia mi pare che questo tema spesso delle grandi movimenti migratori che poi sono collegati al grande tema dello sviluppo demografico e dei rapporti nord-sud così come quello insomma di vedere in questa visione
Come del resto faceva poi anche il generale della dimensione ambientale all'ecologia come un terreno sul quale sperimentare forme realistiche possibili per far camminare in modo mi pare che sia su questo una convergenza è una utilità guardare al Mediterraneo
In questa chiave anche per come dire allargare poi pur con tutte le difficoltà una possibilità è una speranza di progresso e di sviluppo in quest'area
Il ministro
Spini che io ancora ringrazio qui gentilmente in un intervallo degli impegni fra vari guai che riguardano l'Uruguay ma torvo del Paese in questo momento io lo ringrazio anche a nome d'acqua è e gli darei subito la parola perché so che poi era
Altri o ne gravosi impegni prego Valdo sì purtroppo questa è una giornata piena perché tra l'altro dell'approvazione trave del ministero da parte del Senato sia dell'ambiente che delle aree urbane
Ma non ho mai saputo mancare di venire qui a salutare questo libro dita con una bella presentazione di Umberto Colombo e mi fa piacere che Nuccio Fava abbia ricordato la Pira perché certo oggi da Pio sarebbe contento di vedere un processo di pace per lo meno avviato
Concretamente nel Medioriente così come avvenuto e ho avuto recentemente l'invito a recarmi ai primi di novembre
Gerusalemme per una iniziativa di sostegno al processo di pace ci andrò vedrò anche di in incontrare il mio collega dell'Ambiente israeliano Yossi Sarid che è uno dei protagonisti del degli incontri con Arafat
Chissà che magari per via dell'ambiente l'Italia non rientri un po'dentro questo processo di pace visto perché io ricordo nel luglio del mille e novecento novantadue la sede di questo negoziato che devo esserlo ma ci fu poi portata via certamente poi negoziato che successe questo è quello che conta naturalmente non conta la sede ma sarebbe molto bello per tanti motivi che l'Italia riguadagna se un po'il terreno perduto e rientrasse in pieno in questa vicenda certamente mediterranea questa ambientale è un problema di grande rilievo perché gli e Sperti punto calcolo da ottanta a cento anni il perito necessario perché le acque del Mediterraneo si rinnovi no completamente attraverso il l'Atlante Grosseto di Gibilterra con la crescita delle popolazioni costiere certamente siamo di fronte a un con l'intenso mercato turistico ha un problema di forte gravità
I liquami svezzati in mare le città costiere un brutto argomento ma non subiscono spesso alcun trattamento
Le zone più inquinate sono infatti quelle nei pressi di città industriali come l'Adriatico vicino a spallate a Fiume liceo vicino Atene Salonicco le acque nei pressi di Barcellona Marsiglia Genova
E quindi siamo di fronte certamente non sa di salvaguardia non sto a ricordare il piano di azione per il Mediterraneo che parte dal settantacinque nell'ambito del Programma delle Nazioni Unite per l'ambiente
Tale piano contempla la messa in opera da parte dei Paesi interessati gli impegni contratti con la convenzione di Barcellona compresi i relativi protocolli
Tra l'altro particolarmente in rilievo il protocollo relativo alla protezione l'inquinamento originato a terra
La messa in opera però degli obblighi previsti alla come seguace Lone ancora ben lontana anche noi anche se non c'è l'inquinamento da cari da Causi a terra abbiamo in questa estate sguinzagliato i no e cioè il nucleo ecologico dei carabinieri
Nell'operazione mare pulito più in generale la realizzazione un sistema di monitoraggio previsto dal piano d'azione procede con estrema lentezza in quasi tutti i Paesi perché dipende quasi esclusivamente da decisioni interventi a livello politico amministrativo che sottintendono impegni economici finanziari non trascurabili
Nel nostro Paese per rilevamento la qualità l'ambiente marino il mistero la marina mercantile ha elaborato un programma pilota di monitoraggio delle acque nazionali in attuazione degli accordi raggiunti in sede une pub Arcelloni
E però se passerà la legge di accompagnamento della Finanziaria l'ambiente marino passa all'ambiente ed in questo modo potremo con corre di più anche sul Mediterraneo
E potremo fare due cose la prima era la sgradevole situazione in Commissione ambiente chiunque sia in questo caso io si trova l'estate quando dico ma tu non prova niente per il mare
E quando io rispondo mai la competenza della linea mercantile naturalmente non c'è una grande soddisfazione era risposte ineccepibile acquista la competenza ma certamente scarsamente interessante il secondo aspetto
è che il parchi marine Riserve marine hanno bisogno per essere costituita di un rapporto fra due ministeri oggi sarà un ministero solo naturalmente penso che le cose andranno più svelte e questo sarà credo molto importante sempre che questa legge l'accompagnamento pasta
Insieme a questa legge mi dovrebbe passare anche l'ispettorato per il mare
Che però è molto scarso di personale quindi sarà necessario un po'rimpolpato naturalmente come dicevo il Mediterraneo partitamente sensibile all'inquinamento da trasporto marittimo
In particolare a quei prodotti petroliferi da altre sostanze chimiche pericolose circa il ventitré per cento del traffico petrolifero mondiale viene mediterraneo e in parte consistente si svolge nei porti italiani
I fattori di rischio che questo traffico comporta per l'inquinamento da idrocarburi del petrolio in mare riguarda sia le cause accidentali sia l'operazione di lavaggio delle cisterne e quindi noi basta ricordare lo speronamento dell'Agip Abruzzo molte vicende ad opera della Moby Prince il traghetto Moby Prince la petroliera a venti entrambi del novantuno
In questa ultima occasione ministra dell'Ambiente attivato un'unità di crisi presso il nucleo operativo ecologico dei carabinieri con compito di identificazione delle matrici ambientali a rischio in conseguenza dello sversamento di greggio
Monitoraggio le macchie di petrolio con telerilevamento predisposizione di piani di bonifica il recupero degli ecosistemi colpiti
Vorrei in questo caso appunto ricordare la gravità di questi fatti perché penso che siano fetente di monito di fronte a noi ma come dicevo
L'attività del no è si è svolta l'anno in quest'estate in trentadue province resi ha recitato il contro i quattro mila trecentosessantotto obiettivi
La contestazione purtroppo ma anche questo è la situazione di tre mila duecentoventisette infrazioni il sequestro di sessantasette strutture per un valore commerciale che oltre sessantotto miliardi di lire
Tra poco tireremo le somme di questa operazione ma tutto questo credo che dia la misura di quanto le leggi sull'ambiente siano ancora scarsamente osservate vero a volte sono anche frutto di una stratificazione di norme
In questo senso insediato recentemente un gruppo di lavoro per un testo unico delle leggi sull'ambiente per dare un po'di sicurezza e certezza in questa direzione
C'è un altro punto di cui siamo molto orgogliosi ma che ha bisogno una verifica e che si deve al mio predecessore io firmai d'accordo ma praticamente l'avrà preparato piratato Ripa di Meana che firma e l'accordo con Ségolène Royal l'istituzione di un santuario Marino internazionale del mare corso ligure provenzale
Allo scopo di protegge tutte le specie di mammiferi che poiché popolo la zona compresa per l'arcipelago toscano il Mar Ligure ma di Provenza sono capi d'Oglio balenottere in diciamo fanno di questo genere
Però mi dicono che il ministro e la Marina del mare anzi si chiama così Marina Velca dalle corrente a mia madre francese ancora questa cosa non l'abbia firmato e quindi rimane una corda tre firme ambiente francese ambiente italiano Marina mercantile italiano firmo l'allora ministro Tesini
A me dicono che manca l'indispensabile firma del Marina mercantile francese che ho fatto un passo diplomatico proprio in questi giorni
Per vedere di chiudere di ottenerlo perché direi che era molto era importante in sé ma direi che era anche molto significativo una collaborazione internazionale sul Mediterraneo che l'unico modo poiché attivare un'azione ambientale per quel mare
Vorrei anche ricordare che nel mese di agosto definito un progetto per le zone umide mediterranee dominato me due
Promosso dal ministero dell'ambiente italiano presso la Comunità europea e che vede la partecipazione dei cinque Paesi comunitari Portogallo Spagna Francia Italia Grecia e che si affacciano sul mare
è un programma triennale che per le attività finalizzate alla gestione di seta informazione zone umide con il coinvolgimento degli altri Paesi del Mediterraneo
L'Italia assunto il ruolo di coordinamento da selezionare me due etti infatti a Roma presso il Servizio conservazione natura del ministero che ne cura insieme al WWF il funzionamento
Credo che non sia fuori luogo ricordare il ruolo particolare che l'Italia può svolge il Mediterraneo ceto dipende anche la nostra capacità dei assestarci istituzionalmente di avere una centotré volete e così via
Ma vedo che per tanti motivi noi possiamo esercitare un ruolo che forse magari altri non sono in grado di esercitare è vero tanti anni fa può anche non molti anni fa anni fa si diceva non riconosciamo
Una regione del Mediterraneo dicevano molti perché sono popoli troppo diversi il sono diversa cultura diversa da Sviluppo economico diverso
Ma chi ci vive si accorge questa Regione c'è fotografa si può dire che non esiste ma questa Regione Ceci condizione in particolare provvista ambientale credo che sia fortemente importante ecco perché questa rivalità con è veramente importante ci stimola ad una attenzione ancora più precisa
E più puntuale e ci stimola soprattutto a dire che l'ambiente proprio in questo caso nel caso Mediterraneo non è un fiore all'occhiello un di più
Una volta che si pensa al resto ma curare l'ambiente mediterraneo effettivamente qualcosa di pregiudiziale così da assicurare lo sviluppo economico di queste gare di questa regione e per questo Torno a punta ringraziare l'autore e augurare al libro la migliore fortuna grazie
Grazie al ministro Spini naturalmente
Ci rimettiamo quando voi può andare ministro perché sappiamo letture fatiche
E anche l'importanza delle cose che sono in gioco per tutte le ragioni che anche il tuo intervento facendo riferimento a questa grande questione del Mediterraneo possibilità passi avanti ulteriori risultati raggiungibili sa molto colpito stonato poi questi benedetti francese
Udiva andiamo un po'sott'acqua nel Mediterraneo perché siamo con Carlo Gasparri che ha fatto è stato mondiale di esercita un fascino incredibile perché ricordo ancora l'emozione
Forse maggiore di quella della maturità della prima cernia catturata Capo Milazzo
Tanti anni fa e so come in effetti questa dimensione insomma tra pesca sportiva fatta poi in moto serio intelligente
Fosse un possibilità davvero unica straordinaria proprio sul piano anche motivo di conoscere King valore di questo benedetto mediterranea tu adesso te ne occupi per Linea verde avendo lasciato di fiocina are
Il teste che sott'acqua peraltro sempre più difficile trovare ed è meglio lasciarle vivere vediamo anche tu che spunto Pilli come utilizzi questo libro di
Dita crollo per il tuo diciamo attuale lavoro insomma sempre forte di quell'esperienza di mondiale supera ma cardiovascolare il testo di Corrado varia da con molto interessante anche perché dati molto significativi per quello che riguarda la pesca
Visto che si parla sempre di ambiente ma si parla poco di pesca io vivrei veramente immerge e parlare di quelli che sono i problemi reali della pesca
Non abbiamo una legislatura sulla pesca
Che è vecchia cioè in pratica nona non è corsa dietro le tecnologie
Abbiamo sistemi di pesca avanzatissime
Con mezzi distruttivi che continuano a distruggere
Qualsiasi tipo di forma di vita in modo particolare la colpa
Riversata soprattutto sui pescherecci sicché non solo distruggono la fauna ittica una volta sola mentre bentonica adesso anche quella
Pelagica perché usano reti particolari si chiamano riti francese con apposite Cattini mezzi molto pesanti struscio sul fondo e alte
Molto alte che possono prendere anche il pesce pelagico e problema e e quello che le le catene che struscio sul fondo
Non solo riescono a prelevare tutto il pesce che c'è ma distruggono tutto il fondatrice
El in pratica per creare un un fondale ci vuole la lite i sedimenti sono quelli che hanno creato i fondali le nicchie dove i pesci vanno a deporre le uova e in con le le leggi che ci sono che permettono ai pescherecci di pescare con questi sistemi e una profondità di cinquanta metri non Ana distanza dalla riva
E siamo in condizioni specialmente dico nelle zone del Veneto del Tirreno e non quelle la decade perché in Adriatico si rispettano queste forme dei delle tre miglia perché fuori per invidia ci sono sempre venti venticinque metri pertanto e difficile pescare via terra
E poi non possono pescare un Adriatico con il con le catene sulle reti perché altrimenti sprofonda avrebbero nella melma nella sabbia non riuscirebbe a trovare allora
Come fanno a lavorare nei fondali del Tirreno fonda il tiro a volo perché i fondali e Tirreno sono fondali duri fondali di roccia
Palco la potenza dei motori che non è più come quello di una volta quando si usava la lima piombo cioè sul fondo della Rete c'erano dei piccoli piombi che strisciando
Riuscivano solo apprendere pesce non strappare tutto le catene passano e fanno come se fosse uno un rullo compressore proprio distruggono tutto
Pertanto si si perde qualsiasi forma della biocenosi e biocenosi fa presto anche ricrearsi
Ma quella non giusta cioè quella che l'inquinamento il tipo una pareti di Palazzo Anton scritta presta fiorire perché c'è una certa quantità di nutrienti che deriva attraverso forme di inquinamento ma la parte vera per le le spugne filtranti quelle del che dico del di humus politico il Frejus che accrescere ci vuole e dieci anni questo non lo sanno e non lo conosce nessuno pertanto la volta che passa spariti distrugge completamente tutto
E qui siamo a veramente al direi
A una prima agonia se continuiamo ancora qualche anno infatti i pescatori che colpiscono con lo strascico continuano a Dio gli stock ittici meno
I portanti il pesce meno importante ma la cercano sempre in zone più difficili e naturalmente di contrabbando ora per salvare questa situazione ci vorrebbe una cosa sola ecco non sono le Riserve o le o i parchi a salvare questo bisognerebbe allontanare dalla prima
I pescherecci allontanarli a tre miglia perché seppe escono a tre miglia quella fascia che la fascia più importante dico quella dello zoccolo continentale sarebbe quella che alcunché che salvaguardate cosa che darebbe un certo tipo di vita
E a questo si aggiunge il sistema nuovo ripesca che è quello dei mezzi tecnici ore
Uno scandaglio
Non è più come una volta
Ascensionale che diede il fondo di un certo modo e ci passa di sopra e cerca di di di prendere spesso hanno gli scandali direzionali cioè a un miglio distanza riescono a vedere il pesce
Pertanto con il sonar riescono a capire che tipo di pesce arrivano sul punto e lo prendono tutto ora cosa succede che in primavera ad esempio quando una specie importante diciamo la ricciola l'orata che stanno quasi scomparendo
Succede che le perdo nel momento in cui e depongono le uova ecco in questi periodi bisognerebbe aggiornarsi visto che le tecniche sono avanzante e proibire la pesca in certi periodi i fermi pesca non serve l'anno
Non serve a nulla anche perché danno un riposto la zona per un periodo di di quarantacinque giorni ma dopo i quarantacinque giorni in quattro giornate sì
Si dona completamente tutto si distrugge tutto quello che si è ricreato ora e poi questo qua Servedio parlo con linguaggio che parlo pescatori che tutti i giorni incontro e non solo con quello che costa e e mi raccontano queste storie cosa succede non vogliono solo pesche perché non vogliono sulla pesca perché il fermo pesca serve solamente a incrementare il commerciante e importare il pesce
Bisognerebbe valorizzare le nostre risorse attaccati dal pesce azzurro che ne abbiamo in abbondanza e cercare di dare la possibilità al certi tipi di specie pregiate di avere una riproduzione parliamo dei dei crostacei
Gara toste sono quasi scomparsi e sono scomparse negli ultimi setto otto anni in cui si pesca con il sistema delle catini cioè che si struscio il fondo un certo modo
Questo è un grosso grosso qua perché nel giro di quattro cinque anni non ci sarà più una Ragosta perché le nostre vivono in certi punti si nascondono negli anfratti dei conglomerati di tufo ANCI
Sì sono
Molto morbidi cioè non è come la roccia in terra che che diventa forte anche se ci passa sopra qualcosa legge cioè essendo sempre in bagno le rocce sono morbide pertanto queste bisognerebbe vederli in un filmato questi bisognerebbe farlo vedere anche a scuola per far capire quale sono gli elementi che salvano il mare certa molte gruppi ecologisti prendiamo parlano di levare le reti da fondo
Una rete dopo che si è formata
Venti giorni in un posto se si leva si fa del danno perché che sta già creato quelle nicchie perché ci si fermi sopralluogo Vanotti roba del genere e c'è un un tipo di produzione questo si vede tutti i giorni io cerco di farlo vedere di spiegarlo anche nei filmati
E purtroppo non si trova la via di organizzare queste cose io qualche volta hanno chiesto anche di incontrare
E visto Spini qua per fortuna risente costringe la madre di modo che sia di affrontare le cose perché volevo che prendesse una posizione diretta su quello che la pesca sotto costa
Cioè siccome si parla di salvaguardia si dice non c'è controllo utopie controllo non può esserci ventiquattr'ore su ventiquattro ore e impossibile
Però con una motovedetta chi ai radar
Si può vedere una barca che sta a tre miglia no quello meglio è che allora le barche di grosse di cross poco saggio quelle che hanno un certo tonnellaggio dovrebbero pescare al di fuori queste righe e ritornare agli origini pesca di prima
Valorizzando naturalmente quel pesce di peschereccio perché il peschereccio adesso pesca il pesce della piccola pesca l'abbiamo distrutto la tutta la piccola pesca cioè quei gruppi familiari che vivevano attraverso la piccola pesca che non danneggia rapiscono cresca perché non danneggia perché un un tra Maglio gettato sul fondo e fisso l'impulso pertanto il pesce Sheva in batteri non è che lo lo va a prelevare strusciato sul fondo
Poi un pescatore che cala una rete del genere dopo
Dieci quindici giorni che Calamo stesso posto comincia a prendere vero pesce e quando prende poco pesce che non gli fa guadagnare la giornata
E lo chieda la possibilità di pagare il carburante robette cambia posto cambiando posto in quella zona ci rimane quel pesce tessere produrre per riprodurre ecco la piccola pesca non danneggia mentre il resto è un danno continua devo vorrei parlare di di di subacquea visto che nella quasi sua anche su altri sulla che sono un danno incredibile io fondi e Spencer Oliver conosco bene 'ste cose non pesco più dal settantaquattro
Però e lo pesco proprio per il motivo che ITC Subacquei fanno un danno enorme perché pescano con uno la lampada vanno in una tana dove il pesce sta in frega
Pertanto lo prende tutto perché lì fermo tranquillo ecco se non ci fossero lampade specie se ne va un anfratto buio tu non riesce a prendere tasto
Salve resti perlomeno una certa situazione ecco un Regolamento nuovo su tutta quella che l'attività di pesca
Darebbe senz'altro un impulso che nel giro di pochissimo tempo perché la fa una si ricrea in pochissimo tempo e l'ambiente che non si si riesce a risanare
Però devo dare anche una buona notizia
Sì a volte sento sa cioè seguo tutti i problemi che riguardano il mare da dalla scomparsa dalla posidonia all'inquinamento l'acqua sta molto meglio adesso che dieci anni fa ho quindici molto molto meglio
Purtroppo non sta meglio il l'ambiente perché distrutto da da alcuni sistemi da proprio dai il ruscello aventi cioè che succede che lungo la costa non si
Non si lavora più niente non si è non c'è più uno un contadino che lavora un un tratto di Rieti che tutti si sono dati al turismo pertanto cosa succede che una volta che piove come tributo questi giorni ci sono tracimazione che portano tutto l'acqua
Anche perché dopo quattro mesi cinque te non piove
Le radici delle
Delle piante sono seccante l'acqua gonfia queste radici si apre la terra e porta in dote arriva in mare un insieme di cose che danneggia la Costa e porta nutrienti e e situazioni di inquinamento incredibili che sono la cosa più grave è la salvaguardia delle coste come giustamente Dantone sottolineato più volte e la cosa più importante
Credo di non avere nient'altro da dire grazie
Grazie volta Gaspare il ministro ha sentito e vedo che il suo contenzioso con la Marina mercantile destinato anche all'estero
Quindi
Ecco la seconda cinque dei fatti adesso
Io ero tentato di dare la parola Grazia Francescato che però ritenevo come carta un po'per concludere questo Giro e approfitterei dal medico Nino Galloni
Appunto economista che
Insomma ci può benissimo dare
Una lettura su questo grossa problema perenne sì va bene ecologia l'ambiente difendiamo il Mediterraneo quante belle e così via ma le risorse
Anche i problemi che toccava adesso Gasparri insieme agli strumenti legislativi
Quali sono poi le possibilità effettive di avere i mezzi per fare
Queste giuste politiche per quanto in che modo dall'altro lato forse avevano visto può aiutare anche a capire
Che se non si utilizza l'ambiente come una risorsa interna economico qua andiamo tutti a finire male ecco prego professor Gallo grazie ma è sicuramente il libro di
Vita colonna
Mi spinge a tre tipi diversi di di considerazioni
Il primo è che certamente questo lavoro
Risente in qualche modo del lavoro svolto anche in banca mondiale sul problema dell'ambiente
Messaggio fondamentale dell'ultimo rapporto sull'ambiente della Banca mondiale e questo
Senza uno sviluppo della economia e delle tecnologie adeguato
Il ristagno diciamo così delle tecniche e la non crescita economica
Determinano un peggioramento e non un miglioramento delle condizioni ambientali
Questo a mio avviso è un messaggio fondamentale che capovolge la vecchia impostazione del cosiddetto club di Roma
La vecchia impostazione era quella di contenere lo sviluppo o perlomeno di differenziare crescita economica sviluppo una esercizio non semplice peraltro al fine di evitare che l'inquinamento crescesse oltre certi livelli
Nell'ambito di questa impostazione vi era tutta la impostazione demografica o meglio anti demografica
Tale logica però in FI alla alla alla prova dei fatti si è dimostrata
Inefficiente ai fini del raggiungimento di un miglioramento nelle condizioni ecologiche del pianeta o delle Regioni diciamo così più a rischio come ovviamente il Mediterraneo perché più popolata perché bacino su quale è uno dei punti fondamentale del libro insistono concentrazioni industriali e civili particolarmente particolarmente intensa
Il discorso dello sviluppo tecnologico quindi a mio avviso il primo discorso che dobbiamo cercare di affrontare cioè una miglioramento delle tecnologie finalizzato a una minore a un minore impatto l'impatto sull'ambiente
La miseria il ritardo economico il sottosviluppo
è un discorso un po'empirico ma ci sono anche dei modelli teorici dei demografi a questo proposito portano alla aumento patologico della popolazione
Popolazione che essendo povera sfrutta le risorse quelle di più facile pronto impiego innanzitutto il legname
Ecco spiegato perché il ritardo economico e tecnologico tra le due cose c'è un ovvio messo perché chiaramente un a crescita uno sviluppo economico adeguato implicano la necessità di un adeguamento tecnologico la crescita dei salari nel Terzo Mondo per fare un esempio non spinge semplicisticamente ad un aumento dei consumi e quindi dell'inquinamento
Ma spinge l'esigenza di adeguare tecnologicamente la produzione quindi è premessa
Di un accumulo di risorse da finalizzare alle alla crescita tecnologica però il
Punto poi importante di questo rapporto della Banca della par della Banca mondiale
Che non c'è è semplicemente unna esigenza di tipo volontaristico nel risanamento dell'ambiente nel momento in cui migliora l'economia e quindi ci sono più risorse finanziarie da destinare all'ambiente ma che giocoforza del mondo lo svela dello sviluppo economico e dello sviluppo tecnologico il fatto di adeguarsi alla protezione dell'ambiente questo è un fatto che nasce dalla constatazione che con il miglioramento delle tecniche
Anche per ragioni di risparmio dei dei costi sia a livello dell'utilizzo di fonti di energia delle scelte
Vede nelle fonti di energia come di altri di altri attività produttiva essi finiscono per preferire attività a minore impatto ambientale viceversa situazioni di arretratezza industriale agricolo agricola eccetera
Sono ovviamente collegate con modi di produzione più arretrati e più inquinanti se i sistemi di trasporto le fonti di energia
I modi di produzione delle un'industria oggi con le attuali quantità produttive fossero le le cioè le tecniche produzione fossero quelle di cento anni fa avremo un inquinamento sicuramente sicuramente superiore è stupefacente ad esempio lo dico però anche come critica al alla impostazione della della Banca mondiale che non è non è sufficiente per assicurare la salvaguardia del pianeta a mio avviso che ad esempio nel campo automobilistico a fronte di grandi Project Pro progressi tecnologici
Delle automobili non sia stato in tu non siano stati introdotti sistemi di risparmio altrettanto spinti ad esempio nell'utilizzazione dei carburanti dei lubrificanti
Che sicuramente lei automobili di oggi rispetto alle automobili di cinquanta o sessanta anni fa sono tecnologicamente molto più efficienti ma dal punto di vista dei consumi il guadagno è stato e lì e limitato è un guadagno che si aggira attorno alla cinquanta per cento quando invece poteva essere ovviamente di valori estremamente superiori ecco
Questa è la prima
E la prima considerazione che mi viene in mente di fare sul problema sul problema dell'ambiente connesso con libro di di di Corrado Maria tacco
L'altro aspetto fondamentale è quello del considerare l'ambiente come luogo produttivo
E qui a mio avviso dovrebbe essere posta come dire la summa divisio tra un ambientalismo che porta a dei risultati
Che a lungo termine hanno delle ricadute a livello sociale compatibili con tutto l'ecosistema del quale anche l'essere umano è parte
Altri modelli che invece non possono non possono raggiungere non possono raggiungere questo scopo
Sicuramente siamo in un momento di grandi di grandi ripensamenti anche per perché emergono vari di vari tipi di di ambientalismo
La sensibilità per l'ambiente c'è a tutti i livelli però bisogna vedere quale tipo di politica ambientale e e giusto giusto adottare
Allora il recupero dell'ambiente come luogo produttivo a mio avviso è una delle degli aspetti fondamentali digestione non solo del territorio ma della politica economica in generale
Di fronte ad esempio al problema occupazionale che è un problema anche economico e finanziario
Perché significa sostanzialmente che nel mentre si estremizza l'efficienza finanziaria dell'impresa cioè si minimizza l'utilizzazione della quantità di lavoro per unità di prodotto e questo è una
è un fatto insito nella economia e nello sviluppo dell'introduzione delle tecnologie dall'altra parte se non ci sono attività produttive alternative soprattutto in alcuni segmenti dei servizi alla persona servizi all'ambiente eccetera eccetera che non che peraltro non non si attorno non si attuano a sufficienza emerge questo fenomeno colossale tutti i paesi industrializzati che la disoccupazione
La causa fondamentale della disoccupazione anche più grave delle cause di natura monetaria ieri di finanziaria che sono stati evidenziati in questi anni
E probabilmente nel fatto che mentre abbiamo alcuni settori produttivi dove nel lungo è lunghissimo termine il trend secolare abbiamo introdotto delle tecnologie che hanno permesso di minimizzare
La quantità di lavoro per unità di prodotto e quindi costi dall'altra parte abbiamo tutta una serie di altre attività produttive legata all'ambiente alla cura della persona e servizi sanitari
A la la la la la la la tutela degli anziani all'educazione dei figli eccetera eccetera che probabilmente perché si sono rette sul lavoro nero non remunerato delle delle donne
Sono poi i si sono poi trovati in una situazione di arretratezza tecnologica rispetto ad altre attività produttive cioè a una sorta diciamo quasi di massimizzazione della quantità di lavoro per unità di prodotto
Ne è derivato che il costo ad esempio di una assistenza domiciliare a un anziano o un portatore di handicap
Realizzato a condizioni di mercato paragonabili a quelle dei settori dove invece le tecnologie sono state introdotte sarebbe dal punto di vista dei costi insostenibili
Per cui ci troviamo che tutta una serie di attività non socialmente utili come ipocritamente si recita oggi come oggi ma economicamente necessarie
Che riguardano appunto il il problema degli anziani proprio negli ambienti il problema del del della della cura dei della dell'allevamento dei giovani della formazione della della risorsa
Del capitale umano eccetera eccetera tutte queste attività o non vengono organizzate o sono affidati al lavoro non remunerato delle donne
Ho ricadono nella sfera del volontariato che è una bellissima cosa nella nostra civiltà ma che è anche il sintomo di qualcosa che non funziona che non viene organizzato secondo le regole generali
Ovviamente l'introduzione delle tecnologie in questi settori sarà un processo lento inevitabile fondamentale
Diciamo che è una delle grosse sfide anche della politica oltre che della politica economica ma richiederà del tempo perché questo non saranno tecnologica potranno essere introdotte nell'arco di pochi mesi o di pochi anni
E quindi c'è il problema di come gestire il passaggio dalla dall'oggi
E quindi dal problema di utilizzare di più la risorsa umana abbondante sul sul mercato e di cui è necessario ottenere l'utilizzazione perché in caso contrario non c'è da meravigliarsi degli squilibri sul piano sul piano finanziario tutti gli squilibri che noi registriamo sul piano della finanza pubblica ad esempio non sono altro che la risultante di questo grande squilibrio fra k tecnologici di cui parlavo prima
E organizzazione sociale che la disoccupazione
E ovviamente nel nostro sistema il Gatta derivante dalla disoccupazione
Viene letto sui bilanci pubblici
Bilanci pubblici potrebbero essere in pareggio ma in queste condizioni sarebbero allora in una forte disavanzo i bilanci delle famiglie
Se fossero in avanzo in pareggio i bilanci delle famiglie e anche il bilancio dello Stato e con questa situazione disoccupazione starebbero in disavanzo altri bilanci di altri operatori economici da qualche parte questo sbilancio dell'economia reale che la disoccupazione cioè l'insufficiente utilizzazione delle risorse viene pagato da altri segmenti del del sistema siccome il segmento più forte e la pubblica amministrazione dal punto di vista organizzativo perché quello che ha una maggiore dimensione macroeconomica e quindi ha una maggiore capacità di assorbire credito
Ecco che ci troviamo forse tra le varie fra i vari possibili squilibri
In quello meno grave però è uno squilibrio è uno squilibrio dal lato reale è uno squilibrio dall'atto dal lato finanziario se come stavo dicendo si cominciasse a lavorare
Sul lungo termine per l'introduzione delle tecnologie di tecnologie in grado di ridurre la quantità di lavoro per unità di prodotto
Anche in questi settori dei servizi che ho citato prima
Chiaramente ci muoveremo verso o la possibilità di gestire economicamente il problema della utilizzazione delle risorse umane e dell'impatto
E rispetto all'impatto ai vari impatti adesso parliamo di quello ambientale ma il discorso è allargabile a questi altri a questi altri servizi sociali eccetera che io che ho citato il passaggio da un momento oggi al momento in cui potranno essere a a regime questi altri servizi tra cui il la salvaguardia dell'ambiente a mio avviso va gestito con delle forme che garantiscano perlomeno una forte flessibilità della risorsa costosa
Nell'ambito di questi stessi servizi e cioè ad esempio con formule e organizzazione cooperativa di lavoro part-time l'utilizzazione del lavoro delle casalinghe
E i giovani degli studenti eccetera che sono poi anche guarda caso le cosiddette fasce deboli del mercato del lavoro e allora diciamo così il cerchio si quadra e si riesce a Dini Azzi può cominciare ad impostare una politica dei servizi sociali dell'ambiente dell'occupazione del mercato del lavoro attraverso questi veicoli più flessibili come ad esempio la cooperativa che non è altro che e l'impresa in cui il dove gli luogo dove il lavoratore si fa imprenditore sostanzialmente quindi assicura quei pirati di flessibilità che nelle impresa gerarchica sono più difficili da raggiungere anche per l'età gestori ci ma soprattutto perché non non è così necessario raggiungere quei livelli massimi di flessibilità
Poiché la riduzione dei costi è garantita da questa minimizzazione della quantità di lavoro per unità di prodotto che non è altro che il portato della introduzione di tecnologie sempre più efficienti nel corso di questi centocinquant'anni
L'ultimo aspetto che riguarda l'ambiente a che vedere con il libro di Corrado varietà con il problema delle tecnologie specifiche
Che riguardano la l'ambiente che ovviamente è un discorso diverso rispetto a quello che facevo prima e cioè la avevo fatto solo un accenno nella
Nella questione del consumo di carburante da parte delle automobili perché chiaramente se noi
Economicamente
Q operiamo nel senso di programmi Progetti a finalizzati a una drastica riduzione della consumo di carburante da parte delle automobili tanto per fare un esempio non ma ancora più drastico immissione riduzione delle emissioni inquinanti da parte una indie loro inertizzazione da parte delle aziende industriali eccetera eccetera andiamo incontro a una problema di costi cioè quanto da una parte perlomeno no per avere un equilibrio economico quanto io risparmio
Dal lato della
Della della tutela dell'ambiente tanto mi viene a accostare dal punto di vista della dell'applicazione tecnologica questo implica ovviamente che cosa che
Sta andiamo incontro ad un futuro in cui dobbiamo accettare di pagare
A livello di inflazione
Una politica forte di introduzione di tecnologie
Di tecnologie
Finalizzate alla riduzione delle emissioni inquinanti a parità di a parità di produzione
Questo dico perché mi mi muovo sulla linea della Banca mondiale cioè non della riduzione delle attività produttive ma della della difesa delle attività produttive perché dico inflazione
Perché noi non possiamo pensare che l'adeguamento tecnologico per il loro di per il suo riflesso in termini di costi sia a effettuato da una parte sola degli operatori
Non possiamo pensare che ad esempio nel caso del mercato unico europeo
Alcuni Paesi le introducano e altri non le introducono dobbiamo pensare che tutti le introducano
Quindi dobbiamo accettare che ci sia una spessa superiore uguale per tutti questo corrisponde a livello monetario ad una illusione
Nel senso che nessuno la la paga in termini relativi ma tutti la pagano in termini in termini assoluti questo non è altro che
Un non non significa altro che penso accettare dover pagare una una una certa quota di inflazione
Però attenzione vorrei demonizzare questa questa prospettiva in realtà questo
Questo effetto inflazionistico poi non sarebbe altro dal punto di vista economico che il risultato della ripresa produttiva e quindi del momento degli investimenti del momento della crisi di capacità di acquisto dell'assorbimento di occupazione
Derivante dal fatto di mettere in cantiere tutte queste attività produttive finalizzate all'ambiente
Ed ecco perché riprovo riproporremo ancora una volta una sorta di curva di di curva di Phillips
Legata alla problema dell'ambiente e probabilmente raggiungere un livello occupazionale
Più soddisfacente
Condizioni di disinquinamento uno o o forse di inquinamento meno inaccettabili
Delle attuali e paradossalmente ci muoveremo contemporaneamente verso una risanamento degli squilibri finanziari
Perché avremmo una maggiore base produttiva avremo più occupazione e quindi avremo meno
Disavanzo pubblico per quell'analisi che avevo che avevo fatto prima ma probabilmente pagheremmo questo questa effervescenza produttivistica legata alle problematiche dell'ambiente con un po'di inflazione
Io credo che questo sia un costo che a livello poniamo europeo internazionale dobbiamo essere disposti a pagare sempre che i padroni della finanza internazionale delle grandi banche non
Ritengano di dovere come al solito bloccare tutto per evitare appunto di pagare questo piccolo posto
Grazie grazie al professor Galloni che siamo partendo dal Mediterraneo ribadita con ma con o pertinenza diciamo rispetto a questa spunti che il libro traccianti dove abbiamo visto offre c'è anni ha portato uno chef settario indubbiamente abbastanza interessanti io pensavo che fosse colpevole di questo solo il generale alla sul versante per la sicurezza no e dei problemi del Mediterraneo letto con sano realismo su quella chiave
Questo vediamo che anche sul versante economico con realismo anche scontando questa parte l'inflazione che ha di chiavi di lettura se avvenisse in quei termini sarebbe interamente auspicabile non solo perché produrrebbe comunque più opporsi al lavoro ma Corradi più sarebbe a vantaggio il testo ambiente cioè di uno sviluppo che proprio finalizzato ad un salvaguardia dell'ambiente adesso io sono con il problema del tempo e vedo
Vedo che va via un generale ed entra un un ma l'aspirante sindaco un sindacato coso poi comunque Francesco Rutelli chi tra noi
Noi
Dove la salutiamo arrivederla citare grazie
Sì che appunto eppure
E allora io però
Darei la parola a Francesco Rutelli che ho visto fra l'altro si intratteneva anche orientandosi subito sui temi del dibattito e chiacchierando per aggiornamento con l'autore perché vorrei sempre a poi fare chiudere
Alla Francescato prego Francesco
Grazie caro moderatore
E animatore oltre che a moderatore oggi
Cercherò di dire una cosa sola
Possibilmente
Magari ma ma non sentita Fini fino adesso cioè
Avanzare una proposta approfittando l'occasione di questo incontro
Che nasce dalla osservazione delle
Evoluzioni politiche
Nel Mediterraneo particolarmente al Medioriente
E dalle possibili responsabilità che potrebbero venire al nostro Paese la sua capitale in particolare nei prossimi anni
Voi sapete che c'è una discussione a livello internazionale dello comunitario sulla localizzazione di una agenzia europea per l'ambiente
Che che non è probabile anche se l'Italia sta battendo perché questa abbia sede in Italia
Non è probabile che questo riesca più probabile questa agenzia trovi collocazione a Copenaghen e comunque sia rivolta verso i problemi economici connessi al disinquinamento dei pesi
Dell'Europa centrorientale che sono probabilmente il più grande Business
E la più grande occasione di intervento di risanamento nella diciamo per le economie Del Vecchio Continente
Questo possibile o probabile sviluppo secondo me ci dovrebbe indurre a
Pensare
Al ruolo che l'Italia di Roma in particolare
Come punto di aggregazione di tutte le molte sparse sparpagliate disordinate inadeguate iniziative
In parte
Riassunte ottimamente in questo lavoro
Che riguardano appunto la
L'equilibrio ambientale
Del Mediterraneo
Ci troviamo cioè di fronte alla prospettiva a mio avviso per cui il ruolo di Roma dove ha sede
Il Vaticano dove
Ha sede la possibilità di un accrescimento del dialogo che
Dalla pace israelo palestinese si profila
Che è la maggiore capitale della sponda nord che si affaccia
Sul Mediterraneo
E che si affacciò Mediterraneo in un quadro che sarà evidenziato in modo drammatico già in parte adesso sentivo diceva Galloni dalla conferenza al prossimo anno del Cairo sulla sui problemi demografici
Che sarà il pendant misurasse espressione inevitabile de mi auguro positivo dopo la conferenza di Río dello scorso anno su ambiente e lo sviluppo ovvero sia
Il problema che è stato descritto da dagli storici più che dai demografi con un problema che non ha precedenti della storia dell'umanità
Di una grande versante
Sociale ed umano quello della sponda nord del Mediterraneo
Rispetto a quello da sponda sud
Che vedono di le due punte estreme
Tra sviluppo economico non sviluppo economico sviluppo demografico e non sviluppo demografico come non si è mai prodotto dalla storia d'umanità
Forse un unico paragone simile quello che si può registrare è quello tra ai riti era costa sud orientale e Stati Uniti
Come differenziale ad un tempo può positivo tipo economico è negativo di tipo demografico rispettivamente
Quindi noi abbiamo nel Mediterraneo da da da confrontarci con le questioni ambientali che sono l'oggetto del libro se concluderà Grazia Francescato l'oggetto di una
Strenua mobilitazione delle forze ambientaliste
Ma tuttavia di politica assolutamente insufficienti per quanti
Mentre Mediterranean action plan
Propri annotazione della Banca mondiale
Spera iniziative dell'une cioè con una sede
Ad Atene che non è che abbia dato immensi risultati si può essere schietti
Si possano si vogliono prendere tuttavia cosa ci manca ci manca un punto di aggregazione di iniziativa che sappia legare in questo tornante storico che anche incoraggianti
Seppure con enormi problemi politici e strategici che certamente sono emersi naturalmente sono stati sottolineati da chi occupava prima di me questa se questa sedia
Che diciamo presenta anche delle immense potenzialità
Allora
Per concludere io ritengo che Roma potrebbe essere la sede
Di un non vorrei dare un il titolo ragioniamoci insieme non di una burocrazia
Non di una nuova agenzia in termini formali ma di un punto di collegamento internazionale sui temi della salvaguardia ambientale e lo sviluppo sostenibile nel Mediterraneo
Che potrebbe essere un punto di sviluppo del di della dell'indicazione che viene dalla dalla Conferenza di Rio
Ed in particolare l'Agenda ventuno l'agenda per il ventunesimo secolo che forse il più bel documento importante documenti approvati al rio
Ovvero sia della creazione di centri di iniziativa regionale
Il Centro di iniziativa per l'attuazione dell'Agenda ventuno nella regione mediterranea può essere Roma
Può essere Roma tanto più in questo clima di dialogo che si apre a livello internazionale perché Roma è una è la più grande capitale la sponda nord da grandi responsabilità verso la sponda sud perché Roma può giocare un ruolo significativo anche per la sua struttura industrie in economia industriale e produttiva per l'innovazione tecnologica legata ai temi ambientali
Legata ad una cooperazione allo sviluppo sostenibile
E non di così scarsa qualità purtroppo come è stata in tutti questi anni
E quindi l'idea che appena che si possa attuare l'indicazione Agenda ventuno
Unendo tutte le forze di buona volontà anche ci sono e tutti e raccogliendo gli input che possono venire agli organismi internazionali che hanno una vocazione strategica a questo proposito pensiamo la FAO
Anche all'IFAD che hanno sede a Roma è che io credo questa può essere una proposta che nei prossimi mesi
Meriti di essere discusso e fare non un centro ripeto di chiacchiera di di un di un'elaborazione astratta ma di un incontro a fuoco un forte impulso politico che il Governo italiano debba assumere in un dialogo stretto con lo Stato la Città del Vaticano e la diplomazia che questo sta conducendo
Fortemente in questi mesi non ci dimentichiamo che noi parliamo molto del bimillenario Roma
E il bimillenario sarà l'appuntamento importantissimo il millenario probabilmente avrà sede a Roma e a Gerusalemme
Perché Gerusalemme ci saranno alcune alcune questioni importanti da a discutere da e che dovranno essere verificate nella nell'arco dei prossimi anni e tradotte in gesti di pace e di cooperazione
Internazionale quindi
Questa la lo spunto che a partire da da un lavoro così utile come quello che è stato fatto in questo volume
Io mi sento di di avanzare qui
E che nei prossimi prossima settimana cercheremo di tradurre magari con un'iniziativa pubblica
In una proposta formale cioè fare di Roma
La sede di una agenzia per lo sviluppo sostenibile nel Mediterraneo di un'agenzia o di un coordinamento delle politiche ambientali per il Mediterraneo
Ma come chiamiamo l'arrivo
Sì non ha non una superfetazione burocratica degli per allora ecco che le istituzioni potrebbero mettere a disposizione una sede fisica prestigiosa per questa opportunità di incontro che a mio avviso sarebbe molto importante anche per forze produttive
Romane e per tutto quella mondo ambientalista
Scientifico ET aggregazione l'opinione pubblica che vede nella politica ambientale per il Mediterraneo il suo intreccio con il con le politiche di sviluppo le politiche demografiche e con il processo di pace
Che si sta avviando
Un significativo punto di ripresa del ruolo internazionale del nostro Paese
Nel Mediterraneo
Grazie molto a Francesco Rutelli che devo dire ha confermato come tutti i contributi in fondo che sono venuti al discutendo del libro dita con sono stati non sono interessanti e originali anche questo ultimo che fa l'alto potere proprio il merito ma di aprire anche un dibattito diciamo politico-culturale su questo un ruolo nell'Italia di Roma in particolare
Nei confronti del Mediterraneo in tutte le sfaccettature di cui appare sempre di più la sfida poi ambientale e di ambiente e sviluppo cruciale
E quindi ringrazio particolarmente faccio il coro Rutelli per questo diciamo contributo per nulla di maniera
Per nulla scontato come molte volte avviene perché si parla di un libro bisogna dire qualche cosa è un'aggiunta utile contributo ulteriore al dibattito che fin qui c'è stato eccome che aveva annunziato finalmente approdato
Grazia Francescato per l'intervento
Conclusivo in qualche modo sentiamo poi d'accordo naturalmente se eventualmente prego per entrare in porto Herne chiare la barca finalmente
Ecco io naturalmente consiglio di leggere il libro di Dutton però consiglio di leggerlo insieme ad un altro libro une della mano destra trama la sinistra che in qualche modo un gemello un po'il contraltare del libro di Corrado e questo libro si chiama Breviario mediterraneo
è stato scritto da Predrag scusate sono questi nomi slavi impronunciabili Matvejević che un esperto di letteratura slava
Con una professore dello statista capi piacerebbe moltissimo questo libro Nuccio Fava ne sono sicura
Perché è insegue le vie mitologiche del Mediterraneo di ieri quindi la via dell'Umbrella via del Sale la via delle religioni e la via delle leggende dei miti
E ci presenta quindi il mille volti per così dire l'avvio diversità ovviamente non sono naturali ma anche culturale del Mare Nostrum
Chiuso questo libro si volta pagina ed ecco libro di Corrado che è veramente anti questo una summa
Ed è una summa delle mille dieta mediterranea di oggi quindi la DIA del petrolio la via dei rifiuti tossici
La bianche abbiamo parlato prima dei vari progetti delle variazioni di salvaguardia di per inciso come giornalista vorrei dare un fervido grazie Corrado Maria che ha scritto la sarta di Treccani del Mediterraneo per cui chiunque di noi giornalisti avrà bisogno
Di dati statistiche su qualche cosa si ritroverà qui belli e fatti e questo veramente
è un grandissimo vantaggio per noi che lavoriamo con i dati C tre
Quindi questi mille volti però che ci tratteggia Corrado al fine assumono un'inquietante solo volto cioè si arriva una sorta di omogeneità negativa vediamo che il mare nostrum così ricco di biodiversità naturale e culturale rischia di diventare in mare monstrum c'è un mare mostruoso che questa biodiversità naturale culturale sta perdendo per strada il con un ritmo frenetico veramente preoccupante
Che cosa possono quindi fare le associazioni ma soltanto l'associazione ambientalista ma chiunque abbia a cuore la vita invece di questo mare nostrum quindi totalmente richiesto un salto di qualità annui che lavoriamo in questo campo come prima giustamente diceva Galloni
Che è quello di affrontare radicalmente alla radice i problemi delle cui sviluppo perché ha già un associazione come il WWF che presentato una serie di progetti che la gente conosce che ne so la salvaguardia e la foca monaca della tartaruga tutte queste belle cose
La protezione delle zone umide prima il ministro cita per me due tre abbiamo un ruolo di prima linea nella protezione delle zone umide del Mediterraneo tratto
Bettino di giungla amazzonica non può non fare i conti con i problemi delle cosviluppo
Perché se io voglio proteggere la foca monaca per esempio dovrà proteggere il mare che l'ecosistema in cui la foca monaca abita e quindi significa che però occuparmi il problema del degrado delle risorse marine naturalmente questo ci porta con un filo che non interrotto al problema delle sviluppo ed ecco quindi che questo salto di qualità ne sono stati in qualche misura costretti a farlo e stiamo accentuando moltissimo questo aspetto soprattutto dopo la conference satirica dell'anno scorso che ha visto dal punto di vista della diagnosi d'accordo tutti dalla Banca Mondiale gli ecologisti dai capi di Stato alla ai Vier di tutto il mondo devo dire che presenta l'anno scorso questi rapporti la Banca mondiale ogni tanto mi sembrava che li avessimo scritti noi il problema che poi non siamo noi a gestire la barca indicato che quindi a controllare che questa queste parole corrispondere i fatti
Quindi questo discorso delle cosviluppo diventa tanto più importante oggi le stringo un attimo il discorso all'Italia il momento in cui si parla sempre di crisi dell'occupazione ma si tenta di risolvere un'attenzione riproponendo praticamente la stessa ricetta con gli stessi ingredienti appena variati
Esempio le grandi opere che io proporrei tout-court di non chiamare più grandi opere perché sono soltanto grosse opere nel senso che sono per esempio l'un autostrade che sono nega dica in cui sentire un sacco di cemento annullando di grande dal punto di vista per la visione veramente dello sviluppo alternativo
Allora qual è la propria medici come grande opera presente nel caso del Mediterraneo è la costruzione di una rete di di con lo richiediamo parchi blu di riservate marine TT oasi
Che così costituiscono appunto una rete per ad aiutare a così riportare il mare è stato di salute e che non soltanto costituirebbero quindi dal punto di visto di considera conservazione un'importante caposaldo ma dovrebbero anche lavoro a moltissimi
Moltissimi giovani soprattutto a moltissime persone ne abbiamo una non riprova piccolissima perché ovviamente il WWF ha delle risorse limitate ne abbiamo già cinque o sei Bruni Italia e vediamo che costituiscono appunto anche una forte un forte elemento di propulsione sul piano dell'occupazione giovanile di educazione ambientale delle culturismo e così via quindi una ricetta che ne propriamente il coloro che potrebbe essere puntualmente allargata i ampliata tutta la costa del Mediterraneo non solo dell'Italia
Invece che cosa succede succede che ne abbia una legge per la difesa del mare dell'ottantadue
Venti proponeva per l'istituzione di venti Riserve marine di fatto ne sono state istituite sulla carta solo sette e soltanto due funzionano guarda caso Miramare Gasparri lo conosce bene
E che è gestito dal WWF e Ustica ecco Ustica un caso da manuale credo che ripeterli sicuramente Gasparri potrebbe statali con molta più cognizione di causa difeso rimasta stupefatta nel vedere come sono i quattro cinque anni
Le risorse si siano veramente rinnovate questo mare pullula di vite ci sono state recentemente e questo dimostra come veramente un azione di tutela anche puntiforme anche limitata
Via abbia poi da parte dalla tu la risposta della mente incoraggiante
E quindi no noi ci muoveremo insieme in questa direzione passando finalmente dalle parole ai fatti perché vi dico con assoluta franchezza che sono stanca di partecipare a convegni su tutto dal mediterranei parti ripetendo sempre le stesse cose
Il pass contrarie spazi sempre con gli stessi problemi qua i tempi sono veramente molto ristretti tra Valentina Tanino ci potremo più così stare qua chiacchierati mare morti della culla di una civiltà nel frattempo sarà diventato la tomba è questo lo dico però aggiunge l'ultimo fatto di cronaca non è una frase che ho detto io ma la frase che ha detto Gorbaciov qualche giorno fa e l'ho incontrato a Venezia
Non a caso a Venezia parate bene dove ha fondato la sezione italiana della Croce Verde Internazionale che l'associazione internazionale che riunisce centootto Paesi Timi presiede e detto da un non è un uomo politico perché sarebbe un certo modo offendere Gorbaciov veramente un personaggio del terzo millennio la persona che sa guardare lontano ecco detto da un Gorbaciov questa frase ha un peso molto diversa perché da uno delle solite Cassandre ecologiste che siamo noi
Quindi questo invito non è soltanto un invito alla riflessione umidità un'azione comune il più veloce più rapido possibile
Quindi io prendo la palla al balzo perfettamente accetto questa proposta di Francesco di questa rete e spero che appunto ne sono i primi pesci dentro questa rete strozzinaggio già da tanti altri per riuscire a fare in modo che il mare nostrum resti Mare Nostrum con tutta la sua
Stupenda di diversità e non il mare mostro che purtroppo rischia di diventare tra breve
Grazie molte io non so vorrei chiedere
Perché si non solo per che si usa fare che è pure giusto nonostante i tempi
Che sono già sapevano quarto insomma
Non vorrei che poi Curzi si arrabbiasse Io sottraggo potenziali telespettatori al suo telegiornale che parte alle diciannove
Sì che si perdiamo qualche editoriale del dell'illustre collega e però insomma allora è questa quindi non so senza scoraggiare nessuno se qualcheduno degli amici che siedono insalata vuole interloquire aggiungere fare una proposta chiedere una cosa e intanto chiederei comunque attaccano di avvicinarsi perché invece un un epitaffio conclusivo suo forse anche giusto perché qua qua tutti di anno esaltato hanno preso spunto dalla tua fatica
Per fare prospettive
E allora sentiamo se c'è qualcheduno dalla sala
Vedo che c'è sì difatti mi ha prego prego
Ci sono molti
Ci sono molte proposte prima di formalizzarla è una vorremmo vermi con grande prudenza perché ci sono rischi di incomprensioni di gelosie e di sovrapposizione quindi lavoro che non stiamo facendo in queste settimane con una serie di di esperti anche
Ditemi ambientali e di come dissi dire di ecco diplomazia questa bruttissima espressione e quella appunto di ricercare bene lo stato dell'arte per avanzare una proposta che vede a Roma al centro di una responsabilità internazionale di coordinamento di Dini network di il legame
Organizzativo e di conoscenza che riguardi temi mediterraneo come sarà poi formalizzata
Se mi è consentito lo lo lo faremo nel giro di un paio di settimane perché non vogliamo appunto aggiungere l'ennesima proposta propagandistica ma a fare una proposta precise cavata in una
In termini realistici
Tra le varie opzioni che ci sono lei sa bene che c'è la un programma che metterà la Banca mondiale che non a Roma neanche un numero di telefono
Che finanzia soltanto alcuni interventi di Risanamento il Po
C'è il piano d'azione della della Comunità europea
C'è il programma dell'UNEP
Che ha sede ad Atene un certo numero di anni insomma cioè no c'è una quantità di di di iniziative ciò c'è un'iniziativa che dovrà prendere luogo sulla costiera
Adriatica luminose Ravenna mi pare a Ravenna le prossime
Nelle prossime settimane anche qui come coordinamento di dare iniziative che ci sono
E che io credo che si tratti di di fare una proposta che può essere raccolta dal governo italiano tanto più se viene respinta
La proposta italiana di con di di agenzia ambientale de Agenzia europea per l'ambiente
Sì
O per
Questo però può Emo è in fieri non è non è non è già deciso
L'agenzia per il Meda tranne o va be se vuole ne parliamo forse difendere forza diventa noioso no no ma può essere utile perché così tu hai qualche elemento in più per il pezzo è lanciata sta cosa è
Proposta dall'Italia io ho parlato con i funzionari al dell'Italia e Nazioni Unite ultima volta quindici giorni fa
Va bene negli sviluppi della commissione sullo sviluppo sostenibile come sapete è uno dei seguiti di Dio da quello che mi risulta le cose sono ancora per restare in tema in alto mare
E noi speriamo che questo mare non diventi anzi allontani la prospettiva di diventare mare mostro un modo e che insomma con tutte le cose che sono state dette qua io ringrazio gli autorevoli amici che hanno interloquito e anche voi che avete avuto la così amabilità di ascoltare ma mi sembra onestamente cosa molto interessanti lo dico anch'io che faccio questo mestiere
Che insomma questa fatica ridare uno cioè di tutti a considerare questa dimensione del Mediterraneo come un banco serio insomma una opportunità per una risorsa da non sciupare Manzi da favorire in chiave di uno sviluppo compatibile e sostenibile
Grazie a tutti
Sì e arrivederci
Mi sono interessato