Come cambieranno le grandi città dopo la pandemia? Intervista a Massimo Lensi

Radio radicale parliamo di io per terrorismo e parliamo di ripresa e rilancio dell'economia dopo la pandemia e per farlo siamo in collegamento con Massimo Lenzi autore insieme
A Grazia Vialli
Della filosofia del trolley un libro appunto che abbiamo parlato presentato su queste frequenze interna bio all'interno di questa problematica
Appunto Massimo Renzi come sapeva da qualche tempo ha fondato assieme a tanti altri l'associazione Progetto Firenze che tra le altre cose si occupa proprio di questo fenomeno ben trovato massimo sulle nostre frequenze nuovamente Albrecht soprattutto diciamo Massimiliano
Allora parliamo di ouverture risme e il rilancio dell'economia post pandemica per l'organizzazione mondiale del del turismo i flussi tra Stati tra città d'arte tra località di villeggiatura non saranno gli stessi per i prossimi due o addirittura tre anni e questo chiaramente crea un problema di disallineamento e disarticolazione rispetto alle infrastrutture che voi avete racconta dall'interno di questo libro che si sono create all'interno delle città infrastrutture effimere fatte appunto da arabi di turismo mordi e fuggi lavoratori precari svuotamento dei centri storici ecco quando si parla di rilancio forse bisognerebbe parlare anche di riconversione del tessuto sociale turistico della città
In redatto perché in questi in questi settimane di dibattito col decreto rilancio con me all'Espérance stimolazioni che arrivano anche dagli operatori sembra che alla scadenza nella fase due ripartita l'industria turistica come se niente fosse e che quindi l'economia
Va bene insomma il nostro è un Paese
Ricordo i dati di Banca d'Italia due anni fa
Il l'industria turistica generava il cinque per cento del prodotto interno lordo direttamente ma se consideriamo poi tutte le mille attività collaterali
Si arrivava fino al quindici per cento del PIL circa duecentocinquanta miliardi tanto per capire che per cento dell'occupazione
Una gigantesca filiera un motore
Fenomenale per un modello di sviluppo che come abbiamo capito è fragile che non è che chi tiene non è un modello di sviluppo industriale classico si chiama industria turistica perché ha le caratteristiche e di essere un'industria estrattiva effettiva nel senso di risorse culturali e di di i panorami di ampie
Ma il punto che una delle leve economiche potrebbe essere quello del turismo è vera questa storia e vero quello che siamo su cui siamo e indicando come volano economico per il futuro oppure c'è qualche cosa che non va perché il problema c'è ed è ed è grosso città come Firenze da cui sto chiamando è una città che ha basato la sua economia quasi interamente una monocultura come si dice ma anche a Venezia ma tantissime altre città e ora si ritrovano in una situazione di disagio più grave rispetto ad altre situazioni dove la riapertura economica dove la ripartenza dei motori economici è basata su un'economia chiamiamola classica
Allora facciamo un ragionamento che deve essere una vivamente di prospettiva perché quello che dice l'organizzazione mondiale del turismo a una sua concretezza tra poco riapriranno le frontiere internazionali
Mi si dice che ma la Francia che il cui piedi generato dal turismo la parte PIL generata per il turismo e che il dieci dodici per cento
Secondo voi indicazioni dai propri cittadini quelli d'andare a fare le vacanze in Italia con lo stesso accade in Germania in Spagna
No perché ogni paese che integra attraverso quella la promozione turistica attraverso quelli che sono i cipressi di trattenere al massimo per i turisti e nei propri Paesi
La curva la globalizzazione è fondamentalmente è in ginocchio con l'epidemia colpite non non possiamo sperare che riprenda
E allora eccolo che l'ouverture risme e noi abbiamo analizzato
E denunciato più e più volte diventa una metafora del cambiamento perché la per turismo e non torneremo
In me nei prossimi e tempi ma addirittura ci sarà la guerra del turismo fra Paesi che hanno economie turistiche siamo al paradosso
Di una immagine
Antica dell'industria turistica che vede adesso non più accordi tra paese limare la libertà di movimento tanto decantata che è vero come dice Marco Teramo in una bellissima intervista che ha fatto
Poco tempo fa la costituzione materiale della modernità ed è verissimo
Quindi bisogna puntare a un modello di sviluppo diverso per poterle ritornare ad avere un economia turistica che sia una risorsa per il Paese ma che non diventi come è stato fino adesso una monocultura altrimenti
Dalla pandemia non se ne esce perché non ne usciamo nell'immediato noi stiamo vivendo un po'come dice Gaber facendo finta di essere sani che ce lo dice che a ottobre non riparta e lei è un contagio che invece ha una trama che città come a Marzocchi non ce lo dice che la situazione internazionale non precipiti ulteriormente quindi a provocare Al Checchi PT
Deficit economici insomma è una situazione d'emergenza aerei puntare tutto sull'ouverture rimessa e tu sul turismo di massa
Non è proprio una politica da Boris pater familias preceda quello che cerca di diversificare nel i propri investimenti dobbiamo puntare ha un nome modelli di sviluppo dobbiamo vedere in faccia
è la realtà per quello che è non per quello che vorremmo che fosse e quindi i i grandi flussi turistici della dimensione del turismo e di massima deve essere non solo riconsiderato dal punto di vista strutturare ma deve essere anche riconsiderato dal punto di vista concettuale cioè bisogna individuare altre forme di risorsa turistica perché lo sviluppo si affianchi a un modelli di vita che non siano più quelli precedenti
Alla ed era pandemica ecco sostanzialmente è questo il concetto per cui il decreto sviluppo
E tutto quello che si sta dicendo in questi giorni ne citare apertura dei musei di apertura delle spiagge ristoranti e altro
E gigante con i piedi d'argilla sostanzialmente
Ecco questo gigante con i piedi d'argilla chiaramente condiziona possiamo dire
Le economie reali delle città ma soprattutto condiziona il modo con cui le città vanno a combattere
Lo spopolamento i servizi sociali e tutto quanto quello che arriva di conseguenza
I grandi centri urbani ormai si assomigliano un po'tutti centri storici svuotati o pieni di studi professionali o acquistati da società straniere o pieni di Arbi MBA
E appunto come raccontate anche senza servizi di prossimità per la persona ecco chiaramente questo schema prossimo alla caduta semplicemente perché al di là della domanda
Il percorso di modificazione della nostra vita nell'arco degli ultimi mesi ridisegnerà non solo lei aspettative ma anche le voglie dei cittadini italiani e dei cittadini di tutto il mondo insomma
Questa pandemia non lascerà da un punto di vista sia psicologico che economico
Molte alternative se non io ripensare i luoghi ecco da questo punto di vista Massimo riprogettare recita unendo e saldando anche la riconversione ecologica
Unendo essa andando anche la la mobilità sostenibile trasformando anche i centri urbani una sorta di laboratori permanenti sembra però essere totalmente assente dalle agende politiche di tutti quanti grande sindaci
Esatto è proprio questo il punto infatti il tema dei temi cioè la la riprogettazione urbana
Dovrebbe tornare a essere il tema di dibattito fondamentale l'urbanizzazione degli ultimi anni
Che ha creato anche in Italia grandi centri urbani o grandi aree metropolitane come quella di Firenze che ormai è una realtà unica comprato elasticità del circondario
Ci pone di fronte degli interrogativi ci pone di fronte delle domande ieri cioè come la qualità della vita all'interno di questi centri nelle città
Soffocata dall'ouverture risme ovviamente si è visto una certa dilatazione degli prove delle problematiche che hai ricordato dalla mancanza di dove ingorgo di un centro che sia il vero centro della città in dialogo con le periferia che a loro volta costruiscono dei centri polifunzionali con i servizi strategici alla persona con me i bisogni e le necessità per qui negozi di prossimità in piccoli supermercati cioè una dinamica dello della globalizzazione che prevede la piazza
Come lo spazio sociale e principale sul quale poter manovrare insomma Park la piazza è uno spazio democratico sul quale non dobbiamo dimenticare non può diventare semplicemente uno spazio commerciale diventa accenno alchemica altrimenti diventa una metafora
Di una mercificazione della città mancate ce la giochiamo su questo sono sparsi urbano sulla sulla dimensione del nuovo che deve arrivare ed è questa la ragione che anche a Firenze ci stiamo muovendo
Non ho con altri amici che mi piace alcuni ricordarle abbiamo scritto un un appello manifesto appello che s'intitola Firenze popolare per un futuro diverso
Perché vogliamo proporre modelli di sviluppo differenti vogliamo tentare una nuova strada è un dibattito e rivolgerci alle istituzioni
Con appunto con Tomaso Montanari Connell urbanista Vezio De Lucia Franco Gesualdi Cantagalli consiglieri comunali Antonella Bondo
è diminuita laici contro Vincenzo Russo della cappellano del di di del carcere di Sollicciano abbiamo siamo promotori proprio di un appello che prospetta un modello di sviluppo differente anzi un vero modello di sviluppo perché se dobbiamo confrontarlo con quello che ci ha consegnato all'interno dell'epidemia è un modello di non sviluppo un modello di non produzione della ricchezza o meno di ricchezza effimere rendita veloce
Il centro di Firenze a secondo i dati di Bibbie insider e circa undici mila trattamenti evocati acquista diciamo commercializzazione e digitale della città per non parlare di tutto il resto insomma tutto sta crollando
Però il tentativo è che è questo il punto il tentativo e quello di ritornare a quella situazione di ritornare a quella prospettiva quando in verità sarà impossibile tornarci
E quindi il dibattito deve esserci perché non può è che similmente un progetto politico e messo dall'alto oggi mentre stiamo chiacchierando il consiglio comunale
Diffidente Tati discutendo proprio delle delibere su la famosa pedonalizzazione del centro storico dell'autore per dare la possibilità ai bare di a vere dehors in più senza pagare né espandere una va benissimo come provvedimento d'urgenza perché fa riportare un po'di fiorentini anche nel centro storico prendere i provvedimenti devono essere per i popolari i centri storici di queste città ripopolare San Gimignano carico curare Venezia Firenze e e tante altre città che hanno visto perdere questa densità amministrativa e popolare delle città il tempo a Firenze nemmeno dire che il turismo era una risorsa per Firenze negli ultimi anni è stata stravolta questo significato è diventato a Firenze una risorsa per il il turismo è iniziata l'era del brand
Cioè del marchio commerciale ecco stiamo attenti perché questo è il limite grosso King tornare sui nostri passi ripercorrere gli stessi errori del passato l'appello manifesto appello che abbiamo promosso dice proprio questo attenzione
Dobbiamo cambiare strada e perché la strada che intraprendiamo che stiamo intraprendendo per paura per necessità per una serie anche di motivi legati alle scadenze elettorali prossime venture dove la macchina di potere che sta dietro
Allora sviluppo turistico si è mossa ci mostra velocemente
Però come diceva all'inizio
Il
Se le frontiere ci sono e saranno anche se Strasse nere i flussi di soldi siamo impoveriti tutti in Europa e fuori dall'Europa e non è finita la pandemia e e ora abbiamo ricevuto Aiuti va bene ancora diamo da definire la parte degli aiuti è la parte dello sviluppo della restituzione se sono prestito o quant'altro ma questo è un bonus unico
Se bruciamo questa possibilità che ci arriva anche dall'Unione Europea siamo veramente poi con l'acqua alla gola e allora Fini che i conti si fanno ognuno lo Stato per conto su e la drammaticità del nazionalismo e quindi delle frontiere che ritornano più alte di tema corre programmatico tutto
Passa anche attraverso l'industria turistica di massa perché produce perché genera il quindici il venti per cento del prodotto interno lordo di ogni Paese
Attenzione quindi ad avere ben chiaro la prospettiva finale la caduta perché non ragioniamo dall'oggi al domani ma stiamo ragionando da Maggio verso le vacanze estive questa la prospettiva di cinque anni di lavoro sul quale possiamo costruire città nuove mode agli urbani nuovi ma possiamo costruire anche un modello di sviluppo europeo nuovo pacato su cose molto più legate all'identità territoriale e alle dinamiche dei cittadini e delle vite delle persone dei diritti delle persone
Bene allora siamo in conclusione di questo spazio di approfondimento ringraziamo Massimo Lenzi di Progetto Firenze ricordiamo in libreria con Grazia Galli con la filosofia del trolley grazie davvero ritorneremo sicuramente
Ad affrontare questo tema magari anche in una sorta di piccola tavola rotonda radiofonica per comprendere anche quali sono di situazioni e le altre città d'Italia primo lanciare anche questo è vero sorta di laboratorio di pensatore quello che diciamo potrebbe accadere nelle nostre città da qui ai prossimi mesi grazie davvero sono che solo a Radio radicale si può fare
Quello mi pare ovvio grazie ancora un abbraccio e grazie a voi