Le parole e le cose - La programmazione strutturale del Mibact nei settori del comparto colpiti dalla pandemia. Dialogo con Ledo Prato e Lorenzo Casini

Radicale ben trovati e non l'appuntamento delle parole e le cose come sempre continua il nostro viaggio all'interno del mondo della cultura del sapere in questa ripresa dopo
Il Loch da un un viaggio che abbiamo iniziato ormai qualche settimana fa assieme alle do Prado che ringraziamo ben trovato Leto
Grazie brasiliano buona giornata anche a tutti gli ascoltatori
Ecco e oggi il nostro viaggio arriva nel cuore pulsante del della cultura nel cuore pulsante istituzionale
Del nostro Paese perché siamo in compagnia di Lorenzo Casini capo di gabinetto al mistero per i beni e le attività e culturali per il turismo benvenuto ben trovato su
Radio radicale grazie a voi buon giorno
Allora siamo qui per appunto dialogare intorno non solo a quello che abbiamo ho raccontato e abbiamo in qualche modo tenuto insieme nell'arco di queste settimane ma comprendere anche quali sono le prospettive non solo di ripresa dopo chiusure dopo diciamo una rafforzata blindatura dei musei dei mondi culturali dei mondi produttivi intorno alla cultura e al turismo ma ragionare anche quali sono le politiche strutturali messe in campo per ritornare meglio di prima questo è un po'e la motivo della nostra trasmissione insomma cogliere l'opportunità della pandemia per essere Diversi per superare anche quei problemi strutturali che è un settore così Complesso come quello appunto della cultura che a trecento derivazioni differenti si portava dietro allora al do io inizierei proprio da questa suggestione i appunto capire insieme a te dato avviso come si sta procedendo in questa fase magari voi giriamo la domanda anche Lorenzo Casini certo dunque io penso che
Nel settore della cultura del turismo in questi mesi si sono registrati due fenomeni forse
Contrapposti ma molto rilevanti da una parte sono emerse tutte le fragilità che alcuni dei settori culturali hanno sembra diciamo se ne abbiamo segnalato sembra nel nostro Paese
Non faccio esempi ma insomma abbiamo tutti chiaro corre ci riferiamo però l'altra diciamo l'altro aspetto molto importante di queste settimane
Perché c'è stato una straordinaria iniziativa da parte tutti i soggetti culturali pubblici privati garantiti col musei teatri eccetera
Che hanno continuato ad assicurare al nostro Paese in una fase così difficile anche dal punto di vista nella tenuta delle relazioni sociali delle relazioni umane hanno continuata ad offrire al nostro Paese è un'occasione per conoscere un po'meglio il patrimonio per mettersi in relazione con teatro ci sembra così come è avvenuto ripeto in tutte queste settimane da parte di tanti soggetti
Ecco adesso ci troviamo nella
Diciamo esigenza da una parte di valutare quelle che sono state le misure che il governo ha adottato il Parlamento ha approvato nel corso di queste settimane sono molteplici decreti ne parleremo col professor Casini quindi in questa nostra conversazione
Provare anche come dicevi giustamente tu Massimiliano fa capire con capo di gabinetto del ministro Franceschi mi quali sono diciamo le prospettive verso le quali possiamo andare siccome i provvedimenti sono tanti io chiederei al professor Casini se a suo giudizio può indicarci la misura che ritiene più efficace cioè nel momento in cui per un attimo si dovesse dimenticare tutto le viene in mente una cosa quella non la dimenticheremo mai e al contrario che cosa secondo lei bisognerebbe tentare di erano affrontare come un tema non risolto una questione aperti ecco poi magari entreremo ovino nel merito dei provvedimenti ma direi di partire da qui per capire quali sono le priorità su cui l'Algeria
Grazie
Con allora son due domande molto molto belle perché difficili ma sulla prima non ho molti dubbi
L'intervento irrinunciabile quello qua qualsiasi sia tutela dei lavoratori
E a tutela quindi nella dell'occupazione in questo settore anche perché per senza le persone Essex operatori non la non ci sarebbero né spettacoli me le attività culturali mi tutela o valorizzazione quindi da questo punto di vista sicuramente tutti gli interventi che sono stati realizzati dalla cassa integrazione ordinaria ma soprattutto a quella in deroga all'indennità a tutti gli ammortizzatori nuovi che sono stati costruiti proprio per andare a cercare rapporti di lavoro erano privi di qualsiasi tutela
Sono secondo me restano l'intervento più importante e in prospettiva probabilmente bisogna insistere su sulla tutela dei lavoratori ma in modo più fattivo di ripresa
Infatti quello su cui si sta ragionando ora è accompagnare diciamo la cassa integrazione a
Una invece defiscalizzazione dei contributi da parte dei datori di lavoro cioè in modo anche da agevolare la la ripresa e quindi poter consentire anche a chi magari vuole riprendere l'attività
Di non usufruire dalla cassa integrazione ma di avere un forte sgravio fiscale se non addirittura totale su quello che il costo del lavoro
La seconda domanda anche cioè cosa diciamo manca
O ecco qui realtà ancora tante cose ovviamente perché questo è un settore che richiederebbe che ha sempre richiesto molto più di quello che poi si riesce umanamente umanamente a dare io direi che probabilmente quello su cui ancora bisogna lavorare
è una maggior diffusione nella nell'opinione pubblica nella nella cultura generale dell'importanza di questi settori
E che da questo punto di vista se non è un'opportunità che offre la ripresa è una connessione obbligata ma di cui noi siamo molto contenti tra i luoghi della cultura e le scuole
Le scuole adesso per ripartire avranno bisogno di spazi avranno bisogno di luoghi
Anche per per rispettare le misure di stanziamento e altro innocui al ministero abbiamo già compiuto un censimento di tutti i luoghi della cultura che possano essere messe a disposizione delle scuole
E e quindi credo che partire dalla scuola con lezioni in musei o spazi cioè sia già un cambiamento di rotta per fa iniziare subito a far capire
A alla alla popolazione in particolare poi in età scolare
Quanto il nostro patrimonio può dare quanto i luoghi della cultura possono dare da dal punto di vista poiché lo sviluppo della cultura e della crescita paese
Grazie questo quest'ultima considerazione mi aiuta a sottolineare un aspetto
Diciamo che nel nostro Paese quando ci riferiamo al mondo della scuola le assegnamo tutti i compiti impossibili e quando facciamo un'analisi dei disagi e delle difficoltà
E a anche delle criticità del Paese in gran parte le attribuiamo alle condizioni in cui versa la scuola italiana una rappresentazione profondamente ingiusta perché la scuola italiana
Ha un corpo docente cerco poi come al solito non saranno tutti ugualmente impegnati ma straordinariamente generosi
E i dirigenti scolastici che come dire dedicano ogni momento della propria vita e della propria giornata questa missione
Il problema è che sulla scuola si sono giocate tante partite
Non vogliamo giudicare in questo momento non vogliamo prendere in considerazione ma un aspetto vorrei sottolineare le per molto tempo si è pensato che la comunità educa forse composta dalla scuola dalle quali diverso sostanzialmente
Nient'altro al di fuori di questo quindi c'è stato un operazione di restrizione
Pelle invenzioni della comunità educante come se la formazione dei nostri ragazzi fosse un problema lei per certi versi racchiuso dentro un ambito molto ristretto la e come se la società si fosse ebbe responsabilizzata rispetto alla formazione di Giovanni ora questo come diceva giustamente lei è un momento molto interessante molto particolare di connessione tra la scuola e il e il patrimonio culturale come si può a suo giudizio anche per la sua esperienza e docente universitario cioè come si può fare in modo che questa che sembra un'occasione più determinata da un'emergenza possa invece diventare un rapporto più strutturale in cui la comunità educante si allarga e coinvolge una serie di soggetti che oggi colpevolmente Holden colpevolmente si sono chiamati fuori
La risposta a mio avviso abbiamo tentato di dar flangia da qualche anno con quella che poi è stata definita la riforma del e musei
Perché alla base coi della riforma avviata nel due mila quattordici che ha portato anche alla selezione internazionale dei direttori
Quindi a a questa apertura coi delle strutture del ministero per verso il mondo e anche verso altri Paesi
C'era quello che che si stava dicendo adesso c'è l'idea che il museo non è solo un luogo di conservazione
In senso fisico materiale
Ma è un luogo di tutela nel senso più alto e quindi un luogo di protezione ricerca studio ma è anche un luogo di fruizione è un luogo dinamico di apertura verso verso il pubblico
Devono essere svolte attività anche di formazione didattiche c'è stato un incremento significativo negli ultimi anni di laboratori didattici e di connessioni appunto tra istituzioni culturali musei e la scuola
Quindi la un modo diciamo per rispondere a questa domanda è proprio avere delle strutture giustamente non caricando sulla scuola chiedendo a quel corpo docente comunque pressato ulteriori mansioni ma utilizzare invece l'altra parte cioè le strutture museali come strumento di interazione
Anche a finalità didattiche che poi è una delle principali missioni della proprio del del museo cioè ricordo sempre o in quella che è l'ultima direttiva del UNESCO e comunicazione sui musei tra le missioni fondamentali del museo oltre alla conservazione c'è l'educazione
La comunicazione ricerca
Ecco questo si è tentato di fare e quindi per me e insistere su quella strada che può rispondere a alla alla domanda che è stata è stata posta
Bene grazie dunque tra questi due mondi quello del patrimonio culturale dei beni culturali il mondo della scuola
In mezzo c'è un tessuto di associazioni gruppi volontari eccetera che svolgono una preziosissima funzione
Aiuto allora compaiono i processi educativi nella scuola aiuto ne accompagnano i processi educativi all'interno dei Musei
Spesso e in molti casi si tratta addirittura di gli stessi soggetti estivo la nove le convenzioni con le scuole allo stesso tempo lo fanno con i musei quindi c'è anche un tessuto come dire
Fatto anche di competenze ovviamente di professionalità eccetera
E lavora sulla connessione tra scuola e beni culturali sono per certi versi in nuce o in parte quelle che noi punire riconduciamo sotto questa grande categoria delle imprese culturali che valutiamo
Non per la forma giuridica o societaria che hanno ma per lui i contenuti e l'ammissione che svolgono ora come si può secondo lei valorizzare questo apporto questo contributo
Diciamo che la società
Organizzata
Seppure nelle forme amo non proprio per come sono queste strutture come le possiamo valorizzare per farle diventare un attore un protagonista importante non solo del processo delle relazioni tra scuola e e patrimonio culturale che è molto importante ma farli diventare protagonista di una crescita culturale più generale delle nostre comunità
Come come sempre ci sono tanti tanti soluzioni nonno una soltanto per esempio il Codice del terzo settore come intervento organico sicuramente a e introdotto delle modalità per poter rafforzare queste forme di coinvolgimento a poi è fondamentale differenziare sul territorio ecco se debbo dire uno dei principali problemi e questo si regala altri modelli ricordiamo ha parlato su cui questo settore settore del patrimonio culturale ma della cultura in genere poi fa più fatica è proprio quello di superare delle impostazioni monolitica no per cui un modello gestionale deve andare bene per tutti indipendentemente dal dal luogo in cui ci troviamo facciamo l'esempio del del dei dei teatri della lirica sinfonica no
E fino a un certo punto si è modello Fondazione Lirico Sinfonica dovesse andare bene per tredici realtà poi quattordici completamente diverso dalla Scala alla all'Opera di Roma al Maggio Fiorentino
E chiaramente poi in oltre vent'anni abbiamo visto che non era così
Allora anche in questo c'è il coinvolgimento delle associazioni deve nascere dalla consapevolezza che non è che io posso adottare dal centro un modello che poi va bene su i cinque mila luoghi della cultura italiani quattrocento dello Stato
Bisogna dare magari degli indirizzi cioè le di quello che possono essere le opzioni perché un'associazione può essere coinvolta in mille modi da forme di partenariato previste no anche introdotte coi pochi anni fa Codice dei contratti pubblici
A magari interventi non profit in un senso o in senso puro oppure anche a delle forme di diciamo di convenzione o di accordi sul territorio devo dire che alcuni alcuni musei sono riusciti a farlo in autonomia senza neanche attendere un indirizzo ecco questo è lo sforzo purtroppo ahimè loro con lo sappiamo c'è sempre a volte la tendenza a omogeneizzare in ordine la soluzione questa bisogna seguire questa regola però se astratta dopo qualcosina
A calare nel contesto nel tessuto economico e sociale
Pari o quell'esempio delle fondazioni e più clamoroso anche per i musei no c'è stato un dibattito recente diciamo bisogna trasformare lo sei dello Stato in fondazione ma perché cioè competenze so
Ha un costo donne che la Fondazione una bacchetta magica c'è la Fondazione è un contenitore
S il contenuto manca se non ci sono i finanziatori se non c'è un tessuto economico pronto a intervenire non è che trasformando la struttura in fondazione del problema risolto
Quindi direi che questi questo il modo di agire però anche qui la differenza son sempre le persone
E abbiamo visto che i direttori più diciamo intraprendenti o l'iniziativa un maggior sensibilità al al tessuto delle associazioni hanno già in autonomia portato avanti questo questo tipo di di percorso che poiché l'unico io condivido e cioè bisogna ampliare il ceto di persone che si interessano del patrimonio altrimenti non è insostenibile
Certo questa considerazione
A proposito diciamo fatta proposto delle fondazioni lirico sinfoniche ovvero alla proposta fatta di trasformare in museo autonomi fondazioni è un po'il colorita cartine di tornasole di un modo tipico di ragionare nel nostro Paese
Ci concentriamo sulla forma giuridica Simone anzi si si scambia infine con il mezzo per cui la Fondazione diventa l'obiettivo e come appunto diceva lei un attimo fa come se ci fosse poi una bacchetta magica per risolvere questo allora
Forse è il caso di domandarci come diciamo lo Stato centrale può contribuire magari arricchendo gli strumenti che mette a disposizione
Perché poi si sviluppino anche delle invocazioni ma all'interno dei territori
Quasi possono essere questi strumenti le faccio qualche esempio per capirci allora molte di queste
Diciamo organizzazione cui stiamo facendo riferimento prese culturali no ad eccezione di alcune non sono molto grandi non sono capitalizzate hanno problemi di accesso al credito eccetera tra le misure e il Governo ha adottato il Parlamento ha approvato ne cito due a questo proposito questo fondo per la cultura
è stato istituito per la prima volta sulla base di un passo di appello che aveva fatto
Pigi Battista sul Corriere della Sera e all'interno di tutto questo si è poi per identificare una funzione per il punto per il credito sportivo che ha colline sullo Statuto anche questa
In questo interesse per il settore della cultura per cui c'è diciamo ho la possibilità di aderire a un fondo forse qui c'è da fare qualche piccola correzione sul testo del decreto che si confonde interessa in garanzia probabilmente che lo vorranno due piccoli fondi uno più come dire in conto interessi e l'altro più come fondo di garanzia
Sono strumenti che possono essere utili per incoraggiare lo sviluppo questa impresa è anche perché se questo tessuto si rafforza diventa più come dire diventa più forte
E anche più capace per esempio accedendo al credito apro una parentesi stato secondo me
Un grave errore non aver esteso la garanzia del motivato fast insulse e terzo settore
Mi riferisco ai mitici venticinque barra trenta mila euro probabilmente ci hanno questioni di di
Diciamo di copertura per carità però sarebbe stato un segnale
Molto importante e straordinario quindi se si ci dotiamo più strumenti di più opportunità
Senza voi incasellare tutto e tutti dentro norme rigide che hanno la pretesa di piegare la realtà
Siamo alle nostre idee e non il contrario di accompagnare lo sviluppo della realtà potrebbe essere questa
Una soluzione e nel caso specifico degli esempi che abbiamo fatto lei come li considera questi strumenti intervento diciamo legati ancora all'emergenza oppure sono davvero il primo segnale di un'inversione di tendenza che prova a ragionare in questi termini a sostegno dello sviluppo delle pavese culturali
Sicura niente è un segnale importante e città stanno da parte nostra uno sforzo significativo proprio per raccogliere questa queste istanze
E devo dire fin dal due mila diciassette già con un intervento diciamo di di di sostegno seppur a contenuto proprio a questo tipo di imprese culturali per dire intervento che poi non è mai partito a causa della fine della legislatura e dell'avvicendarsi poi nel del del dell'anche del cambio delega del dei governi
Fanno probabilmente fatte due premesse c'è la prima è che le imprese culturali
Da parte del ministero dei beni culturali c'è un sostegno pieno adesso nella riorganizzazione addirittura un ufficio è stato dedicato interamente all'impresa culturale capire all'interno della direzione generale creatività contemporanea
Nel nelle proposte diciamo con del disegno di legge cosiddetto collegato alla manovra di finanza pubblica share hanno norme importanti da un piano strategico a un fondo dedicato con quindi gli importi consistenti si partiva da dieci milioni di euro ma con l'idea poi di di incrementarlo lavorando insieme al ministero dello sviluppo economico qual è la diciamo la premessa che devo dire è è molto faticoso far comprendere al mondo imprenditoriale che in questo settore pure essendo costruito come forma non profit perché spesso parliamo di fondazioni di associazioni
E ha però una dimensione fortemente imprenditoriale io cito sempre la quello che mi disse il direttore del Victoria and Albert Museum di Londra parti rotte
A con riferimento proprio alla natura no profit del museo mi diceva il museo è un'organizzazione non profit ma è organizzata vista Sly
E mi mi mi scusi mi faceva sempre l'esempio di dire io per poter organizzare una mostra su agli arazzi o Cossu le miniature dove ai miei avrò poco pubblico
Devo organizzare anche la mostra su Garibaldi
Che mi porta a voi tale quantità pubblico e di introiti con cui io potrò poi organizzare anche mostre secondo la mission culturale pur sapendo che Sarasso saranno brillantemente costi rispetto rispetto alle entrate ora questo questo è è molto faticoso fanno comprendere al mondo imprenditoriale noi tutti queste misure covi abbiamo quasi sempre devo dire non è il fondo di garanzia
Però quasi sempre ottenuto che qualsiasi forma di credito d'imposta aiuto incentivo fosse dedicato anche questo e lo si legge come nelle norme non si vede gli enti del terzo settore o anche informano di impresa
Quindi secondo me Vincent siamo a buon punto cioè stiamo arrivando qua al momento in cui noi proveremo anche già nel prossimo provvedimento
A introdurre delle forme l'incentivo importante di su su questo tema d'altra parte voglio dire nell'Unione europea negli altri Paesi
La direzione questa da diverso tempo quindi è fondamentale che ci sia un riconoscimento anche di questo carattere imprenditoriale senso ovviamente buono non in senso di profitto
La vertenza di di di come si organizza poi il l'attività all'interno di queste di queste strutture
Non c'è dubbio che questa è una battaglia culturale come lei diceva prima perché non è scontata diciamo una condivisione piena del profilo diciamo e del ruolo delle imprese culturali perché c'è un c'è anche chi sostiene che l'impresa culturale tale solo se è un'impresa
Profit quindi è fatta di capitali di rischio e non certamente di funzioni anche di natura sociale
Per la loro diffusione poi le chiederò per chiudere anche un pari nell'anticipo il tema al quale mi piacerebbe sapere qual è la sua opinione
La recente sentenza della Corte costituzionale che ha come dire colpito molti anche diciamo la ricchezza delle motivazioni
Per la sua qui diciamo rispondere alla contestazione da parte dello Stato centrale di una norma della Regione Umbria che estendeva diciamo alcuni provvedimenti che la Corte ha fatto riferimento a interpretato finalmente correttamente gli articoli cinquantacinque cinquantasei nella riforma del Codice del terzo settore pay un professore di diritto amministrativo piacerebbe sapere poi con una battuta
Che cosa ne pensa ma per tornare
A a questa discussione siamo poc'anzi
Vorrei sollevarle un altro tema che a me sembra molto importante
Che in questi giorni come in queste settimane come Massimiliano ha ricordato pochi minuti fa noi abbiamo incontrato attraverso questa trasmissione tantissime
Strutture pubbliche non propri statali comunali
E contabile hanno gestisco gestiscono l'offerta culturale del nostro Paese dentro questo mondo abbiamo ospitato anche quelle strutture che gestiscono spazi pubblici che erano prima dismessi o abbandonati e li hanno come dire recuperati oggi li gestiscono come sa pronunciamo io lo ricordo solo ai fini di questa questo tema che le sto momento c'è creato nel nostro Paese un'esperienza interessantissima di riuso di luoghi abbandonati ne sono stati riconsegnati alla pubblica funzione sono diventati grandi centri l'innovazione culturale e sociale hanno restituito questi spazi molte volte anche una vita a quartieri periferici
Luoghi abbandonati eccetera diventando una parte importante del tessuto di queste comunità la domanda è il patrimonio il sistema pubblico il nostro paese ha un patrimonio straordinario inutilizzato abbandonate
Sì sì ci sono stime che parlò di un sessanta e più per cento diciamo di questo patrimonio
Enti locali stato eccetera
Arpa queste politica cui facevamo prima riferimento e cioè quella di individuare strumenti più che regole e modelli ma strumenti perché tutti possano in qualche modo cimentarsi o avere l'opportunità di cimentarsi
Non le sembra che sia arrivato il momento di prendere anche norme che nel passato il ministero aveva immaginato magari evitando di alcune rigidità proprio per le cose dicevamo prima per rimettere in puro dottore questo patrimonio magari facendo un grande accordo con lanci per vedere come si possono eliminare tutto una serie di procedure ci sono delle belle esperienze che hanno fatto riferimento
A una norma del Codice degli appalti che lei conosce bene il partenariato pubblico-privato c'è
Ci sono oggi gli strumenti ci sono io lo dico sempre lavoro faccio settimanalmente mi arrivano telefonate mail di ragazzi che vorrebbero provare ci hanno delle idee dei progetti
Ma non hanno strumenti o non hanno interlocutori
Possiamo immaginare diciamo al come un elemento della ripresa anche del paese dello sviluppo del Paese che questo patrimonio e non disponibile non usato eccetto non sia solo un tema di asset da valorizzare dal punto di vista economico invito Cdp eccetera
Ma sia davvero considerato bene comune
Le nostre collettività
Possiamo e e dobbiamo io poi l'ho l'ho sempre sostenuto negli anni l'equivoco dell'approccio un patrimonio culturale in cui termine valorizzazione viene visto soltanto nella sua dimensione economica
Che non è la dimensione principale della valorizzazione per la valorizzazione è innanzitutto l'incremento della fruizione della conoscenza della promozione
Della del patrimonio culturale quindi c'è un obbligo ed è questo che ci chiede la Costituzione quando parla di promozione dello sviluppo da cultura di seguire questa via di cui stiamo parlando e non so se anticipo la domanda successiva però la sentenza dalla Corte costituzionale è una sentenza veramente importante in questa prospettiva perché correttamente
Cerca proprio di fare quel discorso che c'abbiamo poi condotto poc'anzi cioè di superare un approccio un po'di per cui sei pubblico si relazione al privato automaticamente deve essere sempre la stesso modello perché c'è il timore che ci sia la corruzione o altro e quindi la concorrenza rischia di a favorire un soggetto piuttosto che un'altra
Un'altra associazione cioè la Corte chiarisce attenzione cioè il modello costruito conduce il terzo settore è un modello diverso
è un modello che sviluppa una capacità di programmazione di intervento tra il pubblico e il privato basato su quelli che sono i principi cardine del terzo settore e questo apre verso le soluzioni di cui stiamo parlando così come l'articolo centocinquantuno del Codice dei contratti che prima è stato ricordato sul partenariato quindi questo questa è un'occasione importante per recuperare
Tentativi del passato sull'uso degli immobili abbandonati o altro cento debbo dire che poi bisogna anche fare attenzione che ahimè quando poi queste iniziative simili lanciano
Se non c'è un'analisi accurata a monte del contesto del tipo di bere del tipo di immobile qualche rischiano di diventare un fallimento perché poi viene prima magari viene presentata male come la in realtà come una forma concorrenziale imprenditoriale condono dovrebbe essere dovrebbe essere quello che dicevamo di coinvolgimento delle associazioni sul territorio
O magari viene scelto il bene solo in una logica di di mercato di non idealizzazione e non appunto di coinvolgimento delle istituzioni culturali di attività formativa o altro
Quindi quello che spesso coi marcare l'analisi preliminare l'istruttoria per poi poter avere una giusta scelta però io credo che ci sia un obbligo su questo devo dire per chiudere su questo punto che e così riprendo un aspetto che è stato menzionato prima in fondo cultura è dovrebbe aiutare anche a questo apre non è uno strumento appunto di investimento di monetizzazione di mercato
è uno strumento con cui lo stato vuole aiutare sia nella forma di liquidità
In tutte quelle di nelle due modalità cioè sia garanzia che i contributi al potere
Sì sia nella nelle modalità proprie selezione di progetti c'è un bando con iniziative dal basso e non di d'investimento ma proprio di valorizzazione nel senso più alto che cercavo descrivere
Bene senta io farei tutto un'ultima considerazione poi lascerei a Massimiliano di valutare se in intente ancora intervenire e cioè abbiamo fino ad ora ha ragionato da una parte sulle misure emergenziali legati appunto alla pandemia dall'altra abbiamo fatto cenno a vediamo alla necessità di dotarci di più strumenti per cercare di moltiplicare le opportunità sovracuto per i ragazzi per i giovani eccetera
Costruendo un sistema che in qualche modo converge e contato su una modello collaborativo piuttosto che competitivo ok
E
La la questione invece che adesso vorrei porle qual è stata da qui siamo qualche settimana
Poi lì si dovrà fare i conti con questa prospettiva se ci riusciamo
Per la ricoveri clan e è stato al centro degli stati generali che si sono tenute alcune settimane fatta mille polemiche qualcuna di senso qua molte altre nuovo
Ma
Ciò che conta e che
Il Paese diciamo tutti lo diciamo lo scriviamo eccetera ha bisogno di cura come dire di un di un progetto strategico di una visione attorno a cui fa convergere le forze sociali le forze culturali eccetera perché la scommessa
La dobbiamo vincere tutti non alcuni sì e altri no
Allora mi domandavo
Non so se ci sarà tempo il modo ma post o non è stato fatto proprio dal ministro Franceschini qualche anno fa peraltro in una in un ambito in cui ministero
Competenze molto relative
Mi riferisco al turismo è stato fatto un piano strategico per il turismo concertato con le regioni con le impresa eccetera eccetera oggi tappiamo che il Paese ha una visione turismo e quando si è mi sono determinate
Grandi che abbiamo conosciuto si è potuto procedere di nuovo in un regime di collaborazione è stato nei giorni prese operatori sociali
Verso come dire al l'adozione di alcuni strumenti secondo lei è arrivato il momento senza metterci troppa enfasi per l'amor di Dio ma insomma di immaginare una una un piano strategico per la cultura del nostro Paese so che è molto di
Per il turismo chiede anche lì ci sono tutte le articolazioni secoli eccede nella cultura non ne parliamo sono dieci volte le articolazioni che abbiamo nel turismo
Ma non le sembra che sia arrivato il momento di immaginare abbiamo due scadenze l'arte del nuovo ciclo di programmazione era Coveri tua dobbiamo avere un'idea in quello che sarà il Paese
Dal punto di vista diciamo delle sue strategie di sviluppo culturale al venti trenta
Come e quando cominciamo a costruire quest'ipotesi nessuno immaginava che in in piena e mi benigna qualcuno pensasse alle strategie venti trenta
Park sperando che adesso diciamo questa situazione non si ripresenti nei prossimi mesi come ci attrezziamo uno può esserci un dibattito pubblico
Ampio come la cultura e il cioè Stanley negli nei gangli vitali della società come facciamo a stimolare una partecipazione a una discussione e un confronto che poca come obiettivo quello di definire l'idea di paese dal al venti trenta per quanto riguarda il ruolo che può avere la cultura il patrimonio culturale dell'input culturale crea i
Anche qui da ci sono e dobbiamo sviluppare numerose ricette no non può essere una soltanto il turismo e è un esempio importante però paradossalmente il riparto di competenze prevede poi la nostra Costituzione rende più facile per il ministero svolgere quell'attività strategica di indirizzo perché poi la maggior parte delle competenze sono di livello regionale ora quando ci spostiamo sul patrimonio culturale sulla cultura dove lo Stato non ha solo competenze diciamo amministrative ma è addirittura il principale operatore perché pensiamo ai musei e quindi a quello che i musei statali Pisanu termini di visitatori di dovuto di quindi gli introiti
Per cui diventa chiaramente è molto più complesso intervenire con con con uno strumento di pianificazione e di programmazione
Io credo che sia comunque necessario e da questo punto di vista al di là poi delle polemiche gli stati era lì sono comunque che hanno rappresentato un ulteriore momento di ascolto di proposta quanto meno di sforzo da parte anche delle associazioni delle del degli operatori di formulare proposte concrete
Eccolo io nelle numerose interlocuzioni che poi io quotidiani con le associazioni lo chiedo sempre nel senso mandateli documenti ma dal riproporsi perché poi ogni studiarlo rileggiamo
E è solo così che poi le le misure vengono vengono in modo da vengono preparati in modo efficace
Questo chiaramente ha un lato emergenziale e poi c'è quello che stavo dicendo ci deve essere un lato di di lungo periodo di respiro ampio qui io mi spiace tornare sul punto di partenza però cioè l'elemento su cui dobbiamo tutti assolutamente concentrarci è il capitale umano ma inteso proprio come anche risorse umane persone che lavorano
Dentro lo Stato su questi temi cioè la situazione del personale dedicato al patrimonio culturale al le persone del ministero è veramente critica in termini numerici in termini di carenze in termini di età in termini di ricambio Pirilli sogna assolutamente costruire un perché attenzione non bisogna andare con la via si fanno massicci reclutamento di non è questa la soluzione
I massicci reclutamenti soddisfano una generazione e poi lender fanno scontenta unirsi durano un'altra bisogna costruire un percorso
Costante regolare
Di formazione reclutamento e speranza cioè le persone che studiano devono sapere e lavorare
Lei lo Stato per il patrimonio culturale è una possibilità e un'opportunità non lasciati al caso di un concorso che forse ci sarà e che tra l'altro se poi non fa non ne avrà più altri
Cioè questo secondo me è il male principale che dobbiamo dobbiamo sconfiggere perché altrimenti poi si possono sviluppare i corsi universitari che vogliamo sui beni culturali arrivano culturale ma se non c'è la ricaduta nel mondo del lavoro del principale datore di lavoro in questo settore che lo Stato è a quel punto chiaramente si rompe qualcosa
Ecco io credo che il punto di partenza sia comunque questo però condivido che bisogna costruire vari vari strumenti
Da gruppi di lavoro ulteriori momenti di incontro Stati Generali nel senso di con come è stato fatto per il turismo il piano strategico arrivato dopo gli stati generali di Pietrarsa quindi il dialogo come che è strumento essenziale indispensabile dialogo e a sconto
Belle
Grazie mille Massimiliano arte
No io veramente solamente ovvero
Diciamo dare un diciamo la una chiusura questo incontro penso appunto che questo appuntamento sia stato importante anche per capire per mettere a fuoco non sono le problematiche ma anche come spesso non capita nel dibattito pubblico quali possono essere le soluzioni ovviamente la la considerazione viene da fare è che il settore è in costante evoluzione ma soprattutto innovazione forse la sfida dell'innovazione ospita da da vincere e della sfida
Che che viene accelerata anche dalla dall'emergenza pandemica parco vide che ovviamente
Non è un'emergenza cessata perché insomma non sappiamo ovviamente quali sono i scenari che ci troveremmo di fronte però chiaramente investire in semplificazioni innovazione anche nel settore dei beni culturali nel settore della cultura del turismo chiaramente ci porterà anche Annwn perdere terreno nei confronti dei competitor perché ovviamente c'è anche questo tema che ente un tema che spesso viene a mio avviso politicamente trattato in modo violento solo in senso è chiaro che gli altri attori del panorama europeo gli altri attori del panorama mondiale ovviamente curano i loro interessi la loro volontà di accedere diciamo al ha delle ha delega devo dire di eccellenza insomma e quindi rendere risposta dell'Italia deve essere una risposta inserita nel panorama europeo ma con delle proprie specificità il viaggio che abbiamo affrontato in queste settimane ci racconta proprio questo velo ci racconta
Che non può esistere una modello univoco come diceva il professor Casini ma possono esistere una sorta di federazione dei Mughini di modelli perché diciamo questa sorta di federalismo culturale forse le senza principale del nostro paese insomma ogni struttura si adegua al territorio dove insiste dove esiste
E quindi diciamo anche in questa pandemia che vedrà soprattutto nei prossimi mesi una diversificazione territoriale anche Santoro è chiaro che non si potrà chiudere il Paese come è stato fatto nel nei mesi precedenti anche perché ormai sappiamo anche come affrontare una determinata emergenza
Però forse ripartire anche dalle figure Ida locali può essere un diciamo una scuola per comprendere le ricchezze dei vari territori quindi diciamo sicuramente torneremo anche ad aggiornarci per capire un po'più avanti con l'autunno come si struttura questa situazione egli nel frattempo non posso fare altro che ringraziare il professor Lorenzo Casini per il tempo la disponibilità e le do Prado vera vera
Diciamo con me
Strutturato questa nuova tappa di questo viaggio intorno al mondo sistemi culturali grazie davvero per essere stati con noi grazie professore arselle grazie grazie alla polizia tante