Le ragioni del No al referendum per la riduzione del numero dei parlamentari: intervista a Giuseppe Fioroni

Radicale parliamo di referendum abbiamo in collegamento Giuseppe Fioroni che innanzitutto rischi ringraziamo per la sua disponibilità beh tornato a Radio Radicale Fioroni
Grazie a voi per Fioroni esponente del partito democratico è stato ministro più volte parlamentare è stato anche presidente dell'ultima Commissione che ha indicato perché indagato
Sulla vicenda Moro e autore di un articolo un editoriale che è comparso sul numero del ventotto agosto del foglio dove si parla appunto del referendum e Fioroni ci spiega in questo articolo come votare no al referendum tra l'altro senza mettere in crisi il governo ecco innanzitutto però filoni parliamo delle motivazioni di questo no
Guardi io credo che il nostro Paese e la nostra guida hanno bisogno di tutto
Meno che è più un'accentuazione della spinta all'antipolitica
Al ritenere che la democrazia sia un costo e io costo inutile io non ho nulla in contrario in un riordino costituzionale e un riordino
Per gli qui liberi tra i vari poteri che garantiscono la libertà dei cittadini a dare vita a una modifica del numero dei parlamentari
Ma un referendum che a Bologna il riduce il numero dei parlamentari Ventura
Ma rimettere mano agli affetti istituzionali e non riequilibrare i poteri ringhia solamente di essere lo scalpo consegnata acqua l'antipolitica che pensa che la democrazia ossia
Qualcosa di chi supera uno e sia un costo
Che pare ridotto a a tutti i costi si può riordinare si può riformare ma non si possono comprare consegnare scalpita
Che danneggiano la demografia e la qualità della democrazia e per i vent'dei vincoli dei singoli cittadini
C'era modo per fare tutte le cose
è possibile farlo
In un modo impedisce peraltro riconosce neanche
La legge elettorale si parla di doverla modificare includerla cambiare è una corsa contro il tempo perché qualcuno ha necessità dimostrare uno uno scampo io apre il tour soltanto che quando altri la riforma è più complessa e più Cure articolata sì era il referendum costituzionale il presidente lei sì lo hanno in qualche modo trasformato in un referendum
Sull'ultimo Lorenzi
Con lo scalpo della vittoria c'è stato il risultato che c'è stato io mi auguro che anche questa volta si sappiano resistere per penso di responsabilità a varammo sia di di potere che consenta ai cittadini di fare una riflessione seria su questo
Su questo tema vengono non rischiando di mettere a repentaglio duramente la la prospettiva di una evoluzione tema democratico ed istituzionale per questo ho invitato aprire il PPI
A un patto di no con i cinque Stelle anche la legge elettorale faceva parte anche una serie di riforme pene allora Pepe neanche convoca direzione dover decidere abborda
La cosa già è già stata decisa ma non facciamo partecipare alla campagna referendaria il Governo e tanto meno arriviamo per la giacchetta il Presidente del Consiglio sono colture
Diverte il referendum è una proposta consegnata ai cittadini italiani Peci premiare se la contenderanno la voteranno o non esprime le proprie ragioni ma non facciamola diventare un reverendo Monet per dire quanto sono bravi Chapel pelle
Né per dire quanto è bravo o non è bravo Conte perché quando queste cose capitino
Si perde il senso di responsabilità
Che si rischia di fare un danno al Paese come già avvenuto nel passato
Ecco io e lei invita insomma anche a un dialogo una riflessione tra l'altro i mesi che abbiamo alle spalle sono stati difficili le questioni che conosciamo tutti quindi insomma questa questa discussione sulla riforma si potrebbe fare in maniera costruttiva anche tra le forze di governo o no
Si dovrebbe fare va dato atto di governo si potrebbe fare anche con me
L'opposizione diciamo utilizzare un percorso
Il riforma è possibile vedere la riforma che era stata messi in campo dal Governo dal presidente Renzi poteva avere modificata e migliorata
La fretta
Il mostrare anche lì lo scalpo
E le le sovrastrutture che portano non a ragionare
Nel senso di una politica del bene comune perché come che corrono e delle riforme che sono indispensabili ma nel tutto e subito perché capitalizzare un surplus
Di di potere hanno creato un danno ecco io mi augurerei e questa volta affrontato il referendum e conseguentemente le riforme è possibile mettere in campo con la logica ritorna a Milano abbiamo avuto già sì ma ricordiamo sono già un'esperienza sì una riforma costituzionale messa in campo tre
Che poteva essere sicuramente migliorata
E se si ragionava nella logica del bene del bene comune diciamo che serviva veramente immediatamente al Paese s'invece la solita Barack ossia il mostrare da una parte lo scalzo della vittoria referendaria e dall'altra di fare il danno chi l'aveva proposta arrendersi
Calcio dal Governo
Hanno consegnato sicuramente un passo drammaticamente indietro rispetto rispetto a ciò che serviva oggi c'è la possibilità che maggioranza opposizione all'indomani del referendum verbale o no
è una riforma che metta mano a un riordino istituzionale
Anche con risvolti costituzionale e nel riordino dell'equilibrio dei poteri questo deve Renato nella logica del bene comune perché su cose importanti come le regole della nostra democrazia una nostra concreta
E sono come come dice insomma sono quelle della comunità delle donne e degli uomini si aprivano nella Repubblica italiana
Meritano un'attenzione al bene comune sapendo che si alla bramosia del potere ma invece si eserciti verso della responsabilità di chi crede in una possibile riforma
E guarda ecco filoni prima di salutarla un'ultima domanda colpisce nell'articolo del foglio di cui stiamo parlando l'uso di una categoria le nebbie della post democrazia siamo imposte democrazia Fioroni
Beh diciamo che
Il tempo
Con cui
La vita politica quotidiana
Fascina travolge digerisce archivia e genera tutto con all'insegna spesso di una politica
Che sotto il vestito niente su una politica figlia del duo D'Antonio a prescindere da credere in qualcosa e inevitabilmente è un degrado rispetto a una carta costituzionale è una democrazia bastarda su due semplici
Aspetti
Credere in qualcosa e successivamente scegliere qualcuno e nel credere in qualcosa di valori in progetti
I programmi ma soprattutto il valore di un sentire comune e può anche dalla barra delle nuove riforme e impiegando i dialoghi
E a sostituito con Bono Antonio ora Pasquale malumori Antonio ossa squadre nella vostra demograficamente gratta gratta gratta quell'Antonio attraverso ho tardato
Ho tagliato in tutto è pregato di c'è un principio di degrado del sistema dell'Adriatico e della democrazia italiana grazie grazie ringrazio davvero molto Giuseppe Sironi grazie ancora Ubu