Le carceri nella pandemia. Intervista a Ornella Favero, Presidente della Conferenza volontariato giustizia

Siamo in collegamento con Ornella Favero che direttrice e fondatrice di ristretti Orizzonti rivista realizzata nella Casa di reclusione di Padova nonché presidente della Conferenza nazionale volontariato giustizia buongiorno bentrovati a Radio Radicale
Buongiorno dunque con lei vorremmo cercare di andare anche aldilà dei numeri che sono stati diffusi in questi giorni sulla realtà carceraria nel corso di questa crisi dovuta alla pandemia che ha colpito naturalmente tutta la società è come come presso la Società colpisce anche istituti penitenziari il il ministero della Giustizia diffuso dei dei dati sono stati diffusi e nei giorni scorsi riguardano i detenuti riguardano anche gli agenti della polizia penitenziaria ma cerchiamo di andare al di là di questi numeri di capire come effettivamente la pandemia colpisce la vita all'interno del carcere
Lei può raccontarci l'esperienza naturalmente che monitorata verso la sua attività e qual è la situazione concretamente
Sì io posso raccontare la la nostra esperienza però anche un po'quello che sta succedendo perché me ne occupo con i volontari con questa ruolo che ho nel volontariato ecco quindi guardi la situazione
Appunto adesso particolarmente grave perché le ci sono molti più casi che nella prima ondata
E c'è un un grande rischio di come dire di applicazione certe Giannuli fuori stiamo
Male in anche così immaginarsi che Conte la vita detentiva noi abbiamo insistito molto c'abbiamo capito la prima chiusura diciamo perché non era difficile anche orientarsi ed era una situazione molto complessa dopo quando è iniziata fuori una fase una fase in cui anche abbiamo chiesto di rientrare nelle carceri questo è successo in alcune stazioni presenti a Padova non io a luglio ha ripreso l'attività
E ma non è successo in molti carceri quindi ci sono situazioni qui e e già io quando ho ripreso l'attività ho trovato una sensazione che molto pesasse perché le persone sono
In ampia incattivite preoccupate cioè a non hanno notizie che genera sufficienti rispetto alle famiglie
E quindi mi sembra che ci sia un'attrazione pedanti quindi immagino dove non entra più
Il volontariato che ecco perché perché suoi volontariato significa appunto tutte le attività alle la la la vita del carcere diciamo la verità quindi
Mi sembra essere molto per questo noi anche adesso stiamo insistendo perché in realtà e io credo che il la presenza di dei volontari e la ripresa delle attività così
Lievi stanziamento deve essere tenuto con la persona che viene da fuori e non è difficile farlo noi entriamo con tutte le precauzioni manteniamo distanziamento c'è
Ma è fondamentale così così come fondamentale un discorso chiaro rispetto all'uso delle tecnologie per gli affetti perché poi quando la prima fase in
Io già sostengo che che avessero da subito
Per autorizzato nei
L'etica chiamate e le telefonate o di più frequenti forse dico forse le rivolte sarebbero non farebbero successa l'avrebbero avuto un un peso e una un tipo Karameta punti tanto più contenuto comunque adesso tanti cominciava a ridurre il nuovo le telefonate perché erano in parte ripresi i colloqui poi succede che di nuovo le regioni come regioni sono regioni rosse a creare così e quindi
E quarantaquattro delle telefonate tibetani stare ma deve restare
Oltre la pandemia perché il nostro Paese eh vergognoso da questo punto di vista dieci minuti telefonata a settimana non che permettono neanche
Sì ai due figli di parlare con con tutti e due sono veramente una miseria quindi il primo problema che io vedo c'è che
I mantenere l'unica cosa buona che ci è stata chiesta per l'ingresso delle tecnologie in carcere e questo anche per le attività noi chiediamo di fare alcune attività
In remoto perché comunque è una boccata di ossigeno in un panorama di deserto ecco quindi credo che chi siano delle delle cose che possono essere fatte subito per rendere meno
E tante e angosciante nella per ridurre i danni di quell'estate del di questa situazione che perché veramente altrimenti troviamo quando quando riprenderanno i e attività normalmente ci troviamo di fronte veramente a al deserto
Quindi ricapitolando c'è stata questa prima prima reazione del governo a marzo che ha riguardato un po'tutti i settori così anche il carcere diciamo spiazzati dalla dall'epidemia dalla pandemia che si diffondeva Saba
Quindi appunto chiudere completamente le relazioni con l'esterno quindi colloqui sono stati chiusi con con le famiglie con anche i volontari appunto non sono potuti più entrare in carcere poiché come ci raccontava a un certo punto
E il volontariato e potuto ritornare in carcere poi cosa è successo tutto attenzione perché il problema è proprio questo che
Noi abbiamo fatto a firma di garantire
Territoriali Roma arriva richieste videoconferenze con i provveduto provveditorati perché
Fossero si potessero riprendere le attività però non è successo dappertutto e ci sono molte carceri in cui non non non non sono rientrati da da più da Marco volontarie quindi stiamo
Ed è comunque
Una anche dove è rientrato e volontariato è come dire una una battaglia è stata una battaglia fatta appunto con i garanti perché non era cioè in un'altra struttura in una realtà chiusa come il carcere ulteriore chiusura non preoccupa nessuno c'è mo'è la via più semplice teniamo chiuso re non se ne parla più
Però bisogna vedere poi quello che che succedette che persone troviamo che
Che che era appiattire
Isolamento ode cioè proprio torna indietro di indiani secondo me in questo timbro non c'è dubbio chiaro si tratta di una pena aggiuntiva che nessuno ha deciso che viene terminata semplicemente dal fatto che
Non c'è un approccio o strutturale è una crisi che ormai lo è
Non è più un'emergenza e quindi come tale va affrontata sul lungo periodo non sono quanto meno sul medio periodo
E non sul no nell'emergenza come si come si è fatto nella primavera scorsa e poi ci sono come sottolinea nei problemi legati anche a la sicurezza e anche dal mancato rispetto delle delle leggi nel nostro Paese a cominciare dalla dalla costituzione che prevede una rieducazione legata alla alla pena non semplicemente il buttare via la chiave
E
Quindi quello che vorrei capire concretamente perché quello che manca rispetto agli altri settori che ne veniamo le scuole io ospedali sono tutti appunto servizi essenziali funzioni essenziali dello Stato
Dello Stato moderno quello che noi invece manca rispetto al carcere la possibilità di vedere quello che accade durante la pandemia ne abbiamo immagini fotografie scattate in carcere
Per quella che è la sua esperienza come come come si svolge la vita durante la famiglia cioè esistono delle regole di sanitarie che vengono rispettate
Insiste questo
è stato credo uno dei problemi animi questa fase qui perché e le regole cantare per esempio la mascherina
Portare la mascherina per alimenti io quando sono rientrata gli orientali sono rientrata ovviamente con una mascherina dall'inizio alla fine le mie attività così
Ma quanto ci litigi gravi per i carcere trovavi vedevi tantissimi detenuti ma anche tantissimi agenti senza e non c'era
Ha forse adesso comincia perché c'è una percezione più chiara del del disastro della della portata del disastro però intermedi secondo me è stata sottovalutata questa questione
E perché in realtà il quando sotto chiuso il volontariato tutti chiusi familiari ma dall'esterno entrano migliaia di persone di operatori soprattutto di polizia penitenziaria che vivono a stretto contatto con le persone detenute nelle sezioni eccetera
E quindi e trovato uno dei problemi che sempre del noto è che quando ci sono delle esposizioni delle code e poi il controllo che vengano effettivamente messe in atto non molto spesso non esiste
E questo vale per per i per le protezioni per l'uso delle mascherine per il
Per le regole minime da questo punto di vista ma vale anche un po'per le le attività quello che dicevo prima sulla ripresa delle attività e lasciato un po'come dire buon cuore o all'intelligenza dei direttori ma non va bene così cioè sì perché c'è una parte due deve riprendere possibilmente dappertutto l'attività mantenendo salvaguardando ovviamente anzi raddoppiando anche i due lei le forme di e appunto uso di mascherine cioè cioè molto qui la grande attenzione però nonché ogni carcere posta vivere di vita cioè quel per guarda un po'appunto in casa anche le telefonate ci sono carceri in cui in finita la prima fase sono state subito ridotte le telefonate altri invece in cui si crede continua a telefonare
Spesso e e con le videochiamate c'è quindi ogni carcere o fare pubblica F. anche questo secondo me è desolante
Perché un ruolo cioè
Tra l'altro chi ci vive dentro veramente ci civile ma ringraziamo perché gente perché poi radio carcere come funziona sempre attente che in altre carceri si telefona normalmente sette telefono ogni giorno colleghi richiamate eccetera e vede
Che magari nel carcere dove fa hanno già cominciato a ridurre le chiamate quindi è un problema anche Puerto un'OPA ci hanno infatti io come volontariato cerchiamo i dati del di quante telefonate si fanno non si non ce li danno non ci sono Mauri sanno neanche spesso neanche e i nei provveditorati dica
Io ho provato a chiedere ma entrammo nella vostra regione nelle vostre alquanto quante telefonate si possono fare o non ho avuto una risposta
Non ha fatto in tempo a una sono un'antica chiamata al giorno dall'altro una videochiamata a settimana dall'altro ancora meno cioè capitolazione questo grande problema in ogni caso parliamo sempre e solo di telefonate cioè i colloqui in presenza non sono possibili
Sì sono possibili Herald e non più nelle zone rosse
I vessilli nelle altre nelle altre regioni sono possibili però sono molto limitati uno due
E non le sei ore al mese e anche con con il il divisorio trekking quindi tanti detenuti rinunciano
Perché non vogliono far fare alla alla famiglia una fatica perché magari sono famiglie lontane incerta per trovarsi in quelle condizioni fare un'usura condivisi da
Dal prego ragazze in condizioni quindi
Pesanti da per per fare il colloquio quindi preferiscono magari continuare a fare le videochiamate piuttosto che imporre alla famiglia una fatica un costo una spinta per fare colloqui in quelle condizioni
Grazie Italia siamo insomma siamo pian piano cercando di entrare in questo insomma in questo luogo che completamente inaccessibile ma insomma cerchiamo di raccogliere informazioni naturalmente
Sad iniziativa del del partito radicale di Nessuno tocchi Caino con Rita Bernardini che chiede con la sua iniziativa non violenta anche anche informazioni da parte dell'amministratore la giustizia del Dipartimento amministrazione penitenziaria
Grazie con grande buon lavoro ci risentiamo presto
Grazie