La Costituzione raccontata dai giudici - La Corte: giudice delle leggi, garante dei diritti. Intervento di Emanuela Navaretta

Nella prefazione al suo libro l'idea di giustizia
Il premio Nobel per l'economia Amartya Sen scrive che le riflessioni sulla giustizia nascono dall'esperienza di un'ingiustizia
E come se l'ingiustizia aiutasse a vedere in controluce ciò che è giusto
Mi piace pensare che anche il nostro legislatore abbia avuto questo tipo di intuizione
Quando dopo tante discussioni sull'accesso alla giustizia costituzionale
Ritenuto di introdurre con la legge costituzionale uno del quarantotto il poi con la legge ottantasette del mille novecentocinquantatré
Anche un giudizio cosiddette incidentale
E tra l'occasione da un processo relativo ad una concreta vicenda
In tal modo la Corte costituzionale e divenuta non solo giudice delle leggi ma anche giudice garantiti i diritti chiamati in causa quando la norma da applicare ad una vicenda concreta sembra determinare direbbe che
Il paradosso dell'illegalità legale
Cioè di una norma che a forza di legge ma che sembra trentini il suo fine ultimo che quello di difendere le persone e di garantire sono i valori della costituzione qual è dunque il percorso attraverso il quale il singolo individuo riesce a raggiungere la corte costituzionale
Non c'è una via diretta ma occorre rivolgersi in prima battuta ad un giudice civile penale o amministrativo
E dove la norma da applicare al caso sembra contrastare con i principi della Costituzione e i giudici interrompe il processo per questo si parla di incidente di costituzionalità e si rivolge alla Corte costituzionale
Questo itinerario indiretto riveste un duplice significato molto importante
E innanzitutto il segno che i giudici sono chiamati a collaborare con la cura
Aprendo la porta del processo costituzionale sempre che riconoscono che il sospetto di illegittimità costituzionale a una serietà si dice non è manifestamente infondato
E che in effetti la norma messa in dubbio serve a cioè una rilevanza per la soluzione del caso
Questa doppia mandata apre la porta che a ben vedere non è poi così angusta come riteneva Calamandrei d'altro canto questo itinerario indiretto è anche segno che le persone possono aspettarsi già dei giudici un'attenzione al messaggio che viene dalla Costituzione
E dunque l'attribuzione alle norme d'un significato ispirato ai principi costituzionali
Che vengono messi alla prova del caso concreto
E come se il contatto fra i principi costituzionali e il bisogno di tutela nel caso concreto generarsi una scintilla
Che aiuta a dare luce io e dare un senso alle norme coerente con i principi i quali prendono vita attraverso le regole l'applicazione di giudizio
E non a caso si parla di diritto vivente
Questo coinvolgimento di giudici che fa penetrare più a fondo il principi costituzionali nelle regole che governano la vita ai cittadini non riduce il ruolo della corte costituzionale alcun tra da un lato se è vero che le parole di una legge possono essere piegate per acquisire un significato più coerente con i principi costituzionali
Eh sì tuttavia non possono essere stravolte impongono comunque lì
Sì che il giudice deve ricorrere alla Corte dove l'interpretazione non basta
Le leggi serva nella sentenza numero trecentocinquantasei del novantasei redattore Gustavo Zagrebelsky
Si dichiarano costituzionalmente illegittime perché è impossibile darne interpretazioni costituzionale
Dall'altro lato posto che dà un significato ad una disposizione di legge alla luce dei principi è un'operazione estremamente delicata e complessa
Che ha ripercussioni su tutto l'ordinamento giuridico cioè su altre regole
Ecco qui il giudice anche quando intravede un'interpretazione della norma potenzialmente coerente con la Costituzione con il comunque nel dubbio bisogno del conforto della corte costituzionale e del suo sguardo speciale
Quale dunque questo sguardo e cosa il singolo si può attendere del giudizio della Corte costituzionale
La Corte deve sempre adottare una doppia prospettive
Bene con il giudice indossare gli occhiali che gli consentono di guardare da vicino al caso sentendo il richiamo alla giustizia che emerge dalla vicenda concreta
Al contempo come proprio dello sguardo del legislatore il cui operato la Corte si trova a giudicare
Viene invece attualmente allargare la visuale alla generalità dei casi ed evento stare gli occhiali che gli permettono di guardare lontano
Deve cioè preoccuparsi di come un intervento sulla norma si riverberi sulle generalità dei casi e di come quell'intervento ricada sull'intero ordinamento
Posto che ogni singola regola e come il pezzettino di un balzello la cui rimozione o modifica non deve creare incoerenze o altre ingiustizie da a tutela del singolo in sostanza si deve diffondere con la difesa della generalità dei consociati potenziali destinatari della regola
E deve essere coerente con il sistema sì che il singolo avrà giustizia non per la specificità del suo caso ma per come essa incarna un'esigenza di tutela generale
Che fare polvere in maniera coerente l'insieme delle ecco ma qualche punto può spingersi la tutela offerta dalla Corte costituzionale
Chiamati a intervenire anche laddove è mancata o appare inadeguata la protezione offerta dall'eccessiva
E l'interrogativo e di spiccata attualità
Perché il cittadino anche per l'esperienza maturata alla cospetto della Corte europea dei diritti dell'uomo
Tende sempre di più ad invocare protezione
Non solo contro una norma di leggi che io le sui diritti dove cioè il legislatore sembra aver derogato ad un suo dovere in negativo il dovere di no scrive leggi in contrasto con la Costituzione
Ma anche a contestare che la norma non li conosce sufficiente tutte
Lamentando che il legislatore non ha adempiuto al suo dovere positivo
Di dare adeguata ed effettiva protezione su Dini
E tema evidentemente delicatissimo
Perché riguarda il rapporto della Corte costituzionale non con gli altri giudici ma proprio con il legislatore
Però soltanto a sfiorarlo avvalendomi della forza e significativa degli esiti
Un primo caso che mi piace ricordare è stato deciso nel due mila diciannove sentenza numero novantanove redattrice Marta Cartabia
Un detenuto affetto da una grave infermità psichica sopravvenuta rispetto al momento della sua condanna
Lamenta di non potersi avvalere e delle norme che consentono il rinvio dell'esecuzione della pena ne della disposizione
L'articolo quarantasette ter comma uno ter della legge trecentocinquantaquattro del settantacinque
Che permette di scontare la pena tramite
Detenzione domiciliare
Essendo tutte le suddette disposizioni preferite a patologie fisiche
Non che il legislatore si fosse dimenticato della malattia psichica sopravvenuta
Ma aveva omesso di aggiornare la norma articolo centoquarantotto il Codice Penale che per i detenuti affetti da patologia psichica sopravvenuta prevedeva l'internamento
E infatti prendo il nostro legislatore opportunamente chiuso prime malinconico gli ospedali psichiatrici civili per quelli giudiziari ne derivava l'abrogazione tacita di italiano
E qui e il botto di tutte
E il rischio di perpetrare detenzioni per soggetti affetti da gravi patologie che potevano tradursi in trattamenti inumani e degradanti
Ed ecco che la Corte costituzionale decide di colmare il vuoto
E di dichiarare costituzionalmente illegittimo l'articolo quarantasette terzo ha menzionato per non aver previsto l'accesso alla detenzione domiciliare
Anche nell'ipotesi di grave infermità psichica sottratti del di
Getto le soluzioni al problema avrebbero potuto essere anche altri
Ma questo e qui si apprezza proprio il potenziamento della capacità di intervento della corte non viene ritenuto un ostacolo l'ammissibilità delle questioni di legittimità costituzionale si legge nella pronuncia che qui consolida l'orientamento già avviato nel due mila sedici per il due mila e ciò otto tre punto del due mila e cioè diciannove e che verrà eseguito nel due mila venti
L'ammissibilità del cibo risorta condiziona neon tanto all'esistenza di un'unica soluzione costituzionalmente obbligata
Prima parlava di rinvio obbligato
Quando dalla presenza nell'ordinamento tutti buono o soluzioni costituzionalmente adeguate che si inseriscano nel tessuto normativo coerentemente con la logica perseguita da leggerla
Ed è proprio su questo solco che sopraggiungeva sempre nel due mila diciannove il noto caso dj fa un po'in materia di Fini di
La sentenza duecentoquarantadue del due mila diciannove rettore Franco Montini
Una sentenza che spicca non solo per lecco mediatica che ha avuto sento sì la corte mossa su un terreno eticamente più che sensibili
Manca ed è quanto interessa qui sottolineare e il carattere proprio emblematico diritti hanno così che si va instaurando fra corte e legislatore
In questa vicenda la Corte costituzionale cerca di individuare la tessera mancante di un complicatissimo sei
Mettendo insieme trenta assenti primo è costituito dalle caratteristiche del caso concreto visto no singolarmente ma nella sua generalità
Lei gli ultras Succi Iotti persona affetta da una patologia irreversibile
Fonte di intollerabili sofferenze fisiche e psicologiche tenuti in vita al mezzo di trattamenti di sostegno vitale eppure persona capace di prendere decisioni libere e Consap
Il secondo tassello
è rappresentato invece da un complesso di regole che non disciplinano lo specifico problema
Ma toccano profili che non ambisco non molto da vicino
Mi riferisco alla Legge trentotto del due mila dieci Imma nata sulla scia dei casi Welby ed Englaro
Che consente al malato di chiedere l'interruzione del sostegno vitale e la situazione anche profonda dal dolore
E che lo condurrebbe alla morte quindi certamente
Piuttosto che infine vengono ovviamente in considerazione i principi coinvolti nella vicenda
L'autodeterminazione la salute la dignità il qui qui libero cioè nel linguaggio giuridico il ragionevole bilanciamento già fare dalla normativa sul braccio
Ebbene il coordinamento fra queste tre componenti che
Ricordano molto le ermeneutica di Mengoni
Ha restituito alla corte la visuale della direzione verso cui doveva orientarsi la soluzione normativa
Cioè l'anno punibilità dice aiuta quel tipo di soggetto sempre che il consenso del malato risulti fermo fino alla fine e mai condizionato rafforzato
E questo perché quel malato avrebbe potuto comunque seguendo il diverso percorso della legge trentotto lasciarsi morire
Potremmo dire che la corte riesce a intravedere non l'unica ed esatta tessera mancante del Mosaico
Ma una tessera capace di rientrare in una sagoma più ampia una sagoma che conforme ai principi ed è coerente con le stesse leggi già operate dal legislatore
Il giocatore che viene comunque sollecitato dalla Corte questo è molto importante a intervenire per rendere la tessera del mosaico chi precisa vale a dire la riforma più compiute ordine
Dunque la Corte costituzionale cerca di rispondere a richieste di tutela
Ma lo fa sforzandosi Sempre di misurare i suoi interventi in considerazione degli spazi di discrezionalità del legislatore
In termini più generali la corte
Che venga chiamata a giudicare norme sospette di derogare la Costituzione o norme che viola la Costituzione perché non garantiscono in maniera adeguata i diritti fondamentale in ogni caso
Si fa sempre carico di uno sforzo incessante
Quello di interrogarsi sul grado di discrezionalità del legislatore
Rilevante nella specifica materia regolata e anche nello specifico momento storico e sulle modalità con cui è stata esercitata tali discrezionalità
Per poi cercare di usare
E di misurare l'incisività e la tipologia nel suo intervento nella consapevolezza di essere comunque per i cittadini un baluardo
E la voce per la difesa dei valori costituzionali si viene a questo punto il molto complessa della corte costituzionale
Che è garante dei diritti ma lo ha in quanto giudice delle leggi cioè interprete di esigenze generali di giustizia illuminate dall'ingiustizia del singolo caso
Ed è garante dei diritti Maicon tempo garante di una leale collaborazione Franco che esso stesso un valore costituzionale
Certo si potrebbe obiettare che per il cittadino resta comunque un vulnus
Un voto di tutela
No potendo infatti accedere come accade in altri sistemi direttamente alla Corte costituzionale
E cittadino non ha strumenti per contestare il cattivo operato del giudice circo avevo costo male o non aver neppure sollevato la questione di costituzionalità giudice cioè della metafora
Che avevo usato inizialmente può aver sbagliato nel girare la chiave e la porta della Corte Costituzionale non sia o quando ne venne pure tentato di aprire quella questo però è il prezzo che si deve pagare per riavere il beneficio di un sistema che grazie al filtro che operano i giudici
Consente alla corte di concentrarsi sul numero limitato e selezionato di questioni
Garantendo un processo di durata ampiamente ragioni e vero si tratta di un pezzo che per la storia di questi anni appare più che accettabile se ci ha ragione proprio della leale collaborazione istituzionale che vi è stata fra la giurisprudenza e la pur d'altro canto all'opposto il rischio che non vi sia alcun filtro per arrivare alla corte e questo è un rischio serio perché naturale che ciascuno tende a vedere il proprio problema solo dall'alto dei suoi diritti e non in una prospettiva generale e obiettiva attenta alla pluralità degli interessi contro in definitiva quello che il cittadino può attendersi dalla Corte costituzionale con me giudice garantiti i diritti eh
Se non la giustizia in senso stretto certamente terrebbe il mio maestro Umberto breccia la giustezza vale a dire una giustizia Interna ad un sistema giuridico Complesso
Che affida ad una corte qualificata no sempre in assoluto l'ultima parola certamente una parola importante spesso decisiva ispirata dalla Costituzione è chiamata a difendere tutti gli equilibri costituzionali
A garantire e promuovere il pluralismo dei diritti e anche a preservare il pluralismo dei