Tra gli argomenti discussi: Ambiente, Belice, Disastri, Edilizia, Emergenza, Epidemie, Geologia, Prevenzione, Sanita', Scuola, Sicurezza, Studenti, Terremoto, Territorio.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 22 minuti.
11:00 - Roma
17:00 - Roma
9:30 - Torino
9:50 - Palermo
professore ordinario di Geologia Applicata alla Sapienza Università di Roma
Ecco ciò che non è diretta su Radio Radicale per il nostro spazio di approfondimento sui temi del territorio dell'ambiente ove asciutta allora oggi parliamo di terremoto in particolare di prevenzione sismica
In questi giorni infatti ricorre il cinquantatreesimo anniversario del terremoto che devastò lavare del Belice a cinquantatré anni dal terremoto la ferita
In quei territori realtà ancora aperta perché la ricostruzione è stata lenta
In qualche modo privilegiato l'aspetto assistenziale tra una serie infinita di piani di costo di ricostruzione alcuni casi mai realizzate l'aveva parlato spesso qui a radio radicale e noi oggi ce ne vogliamo occupare perché è importante crediamo tornare a focalizzare l'attenzione sulla prevenzione
Dei rischi naturali in particolare del rischio sismico anche idrogeologico perché arida soprattutto perché l'Italia ha fatto veramente pochi passi in avanti in tema di prevenzione noi adesso siamo in un periodo d'emergenza dettato dalla pandemia forse ci ha insegnato speriamo come sia fondamentale farsi trovare preparati da ogni tipo di rischio che incombe noi oggi siamo in collegamento per parlarne
Ma di questi temi con il professor Alberto presti Nancy già fondatore e direttore del Centro di ricerca c'eri dell'Università la Sapienza di Roma professore ben trovato buona sera Orquera
Ecco ci qui allora che tipo di riflessione possiamo sviluppare oggi ha cinquantatré anni dal terremoto del Belice diciamo soprattutto in un periodo come quello che stiamo vivendo di emergenza pandemica dove tutto in realtà è pronto ma messo da parte anche per fronteggiare una eventuale emergenza sismica professore
Ma guardi
Pensando ai terremoti che hanno colpito il nostro Paese passate tra gli ultimi cento anni grosso modo un terremoto di otto nove anni di magnitudo
Maggiore D cinque fino al sette terremoti Ugo Rossi che abbiamo in Italia
E dobbiamo dire certamente che molti passi in avanti si sono fatti soprattutto in termini di conoscenza oggi abbiamo contezza di quali siano le aree in Italia dove la pericolosità ovvero la probabilità che nel prossimo futuro costa colpire quell'aria comprese moto di magnitudo
Già preventivata il notevole anche se in futuro spero si faranno ancora passi avanti in termini di conoscenza purtroppo dobbiamo dire che questa conoscenza e la consapevolezza di tutto questo
Non è stata accompagnata da
Decisioni ed è iniziative tra virgolette politiche capaci di aumentare quella che l'elemento fondamentale su questi sulla gestione dei rischi naturali cioè la prevenzione
Purtroppo si è fatta avanti anche in maniera pericolosa direi l'idea che la prevenzione possa coincidere con le attività che noi facciamo nel post evento quelli su quello certamente noi registriamo la presenza di una protezione civile molto avanzata da questo punto di vista ma tutto questo non risolve quello che noi vorremmo fosse risolto cioè la prevenzione quella vera prevenzione vera s'intende
Che in funzione della conoscenza noi siamo capaci di creare scenari in tempo di pace come si dice non quando c'è l'evento ma quando l'evento è lontano
Creare scenari e assumere decisioni sociopolitiche capaci di di crederci pronti quando arriva il terremoto
E nello stesso tempo individuare indagare misurare rilevare tutte quelle aree dove le attività antropiche il costruito abitazione i ponti le strade e le infrastrutture
Non solo adeguate a resistere allo scuotimento sismico che quell'aria dovrà sopportare come vedremo
Come abbiamo visto ogni certo numero di anni terremoti
Si distribuiscono su tutto il territorio con una certa diciamo frequenza e Colin magnitudo conosciuta quindi la prevenzione dovrebbe battere questo doppio diciamo binario
Dette l'insicurezza
Le opere perché poi i pannelli creano questi e soprattutto le perdite di vite umane non è che ricrea lo scuotimento del terremoto ricrea la casa che crolla
E le fu detto del terremoto quindi non riconoscendo ormai queste cose perché le immagini che nel mille novecentootto terremoto di Reggio e Messina che ha registrato circa novanta mila cento mila morti e distruggendo le due città
Ma anche un'area abbastanza bassa intorno alle due città quindi la natura del terremoto era appena appena accennata dagli Stati Uniti da San Francisco
Arrivava la prima le prime ecco sulla natura e gestione del terremoto il terremoto famoso del mille settecentottantatré che ha colpito la Calabria ancora c'era l'idea che la natura dell'arma
L'origine terremoto fosse di natura elettrica delle scariche elettriche che colpirono il territorio quindi da questo punto di vista noi dovremo attrezzarci ma è una cosa che diciamo sempre per esempio il tredici gennaio abbiamo registrato con molta favore diciamo e ottimismo e il fatto che la Regione Lazio già dal tredici gennaio due mila venti ha istituito la giornata dell'alfabetizzazione
Per le scuole
In questa giornata ci sono incontri nelle scuole di scudi dibattiti discussioni tese a Tesia
Ha in qualche modo sulla rendere più consapevoli giovani nelle scuole parliamo scuole medie di questa della presenza sul nostro territorio del lei terremoti sperando che questa diciamo alfabetizzazione che è uno dei tanti punti importanti che si devono sviluppare possa in qualche modo favorire quella spinta sociale che poi rende consapevoli della nostra politica che la prevenzione fondamentale
Perché io capisco noi ogni anno mediamente facendo un'analisi degli ultimi duecento anni spendiamo circa due miliardi e mezzo l'anno preparare semplicemente l'emergenza dalle alluvioni frane il di esondazioni e tre miliardi e mezzo per riparare
Per l'emergenza dei terremoti del post evento che sono sei miliardi l'anno
C'è uno studio molto approfondito dalle università che ci dice che con spendendo sapendo che noi nei prossimi anni dovremo comunque spendere queste cifre perché il territorio è quello che e la vulnerabilità degli edifici è quella che gli eventi si ripetono con una certa frequenza e sono sempre gli stessi e al di là di certe
Certe affermazioni che vengono spesso fatte in maniera molto superficiale che dovevo spendere questa cifra basta deridere ogni anno metterle in preventivo sei miliardi e mezzo
Nel bilancio dello Stato e dividerlo nelle regioni con l'obbligo di spendere ogni anno la cifra che viene loro assegnata
Che può essere dai quattrocento ai cinquecento milioni in Regione per venti anni metteremo in sicurezza del Paese su un'azione continua di controllo seria
E così via quindi vede conoscenze ci sono le indicazioni il mondo della ricerca mette a disposizione questa conoscenza che veramente peccatorum non utilizzarla e continuare a piangere pure i nostri morti i nostri feriti
Lei di saggi gravi sociali perché io mi sto occupando della ricostruzione di un paio di centri abitati delle Marche che avendo contatti con la popolazione che vive in parti in parte
Diciamo nelle abitazioni provvisorie chiamiamole così
Se radicata dal loro contesto sociale che piangono ancora i morti io assicuro che Fikri si percepisce bene quale dovrebbero essere le priorità di una nazione quale i valori da affermare da ricostruire dove tutti dovremmo stringere soci intorno a questi temi che fare in modo che ogni ogni terremoto che arriva e arriverà ogni alluvione ogni frana trovi sempre la nostra società più pronta preparata perché affatto prevenzione
Ecco adesso sarebbe molto semplice fare un parallelo con ciò che stiamo vivendo adesso con questa pandemia perché di fatto di fatto indipendentemente dalla dalla diverso tema trattato passiamo alla sanità ma il problema e le carenze che noi spesso registriamo nonostante dobbiamo assolutamente affermare che i governi stanno facendo
Quello che possono marroni scontiamo il fatto che loro abbiamo fatto prevenzione per esempio c'era un piano sanitario
Peso perché si sa che le pandemie arrivano perché ogni anno ogni dieci anni ogni cinque anni
L'organizzazione mondiale della sanità ci segnala la presenza di questi chiedo se ne sono sempre più diffusi
E soprattutto hanno la la possibilità di essere veicolati perché la la l'aumento esponenziale del della popolazione
Favorisce perché il virus non è che cammina da solo
Si trasferisce attraverso i contatti umani oggi una volta una persona nasceva e spesso moriva nella stessa area oggi c'è un uno spostamento è una globalizzazione dove una persona percorre il giro del mondo paio di giorni
Viaggiamo molto più veloci del virus
Questo dovrebbe portarci alla consapevolezza che dobbiamo fare prevenzione perché può far sconti amore
E in maniera con molto interesse come tutti quelli che ci ascoltano saranno cosa stiamo noi attraversando ma non solo noi tutto il mondo
Perché da questo punto di vista noi tendiamo a trascurare la prevenzione
In particolare il nostro Paese voglia colpire noi stiamo parlando del suo del nostro Paese ma il ragionamento potrebbe essere anche esteso ad altre parti del mondo
Professore ma da un punto di vista diciamo così di
Sento sento un ritorno in cuffia eh anch'io
Allora da un punto di vista di diciamo così di tutela del di quello che è il patrimonio edilizio da un punto di lire del diciamo così se se se dovessimo ragionare sulla vulnerabilità di questo patrimonio edilizio sappiamo appunto che è molto elevata nove sono possibili ancora nel futuro eventi catastrofici di enormi dimensioni ho letto uno studio del due mila due il servizio sismico nazionale quindi voglio dire un studio obsoleta ormai lezioni relazionale che spiega come nella sola città al quale una pagina io parlo spesso una decina di anni esattamente stima in venti mila settanta mila il numero delle possibili vittime se si verificasse oggi un terremoto praticamente pari al massimo storico corso
Nella e a nella città dell'Aquila per citare un altro esempio il numero di vittime casi ripetizione del massimo delle moto storico sarebbe di quattro mila quattordici mila cinquecento c'è stata storicamente una con una proposta che era stata avanzata anche dal congresso degli architetti dall'Śiva dal professor Aldo Loris Rossi che era quella appunto di mettere in sicurezza del territorio ma di fare prima operazione ovvero
C'era la proposta di legge sul fascicolo del fabbricato però questa proposta che in qualche modo radiografare va sullo stato di salute dello stato di salute degli edifici che cosa ne pensa di questa proposta è perché non aveva è una delle poco
E una delle ipotesi non proposte ancora che aleggiano e che costituirebbero un momento importante di conoscenza perché se ogni condominio
Fosse consapevole di qual è lo stato di vulnerabilità del proprio fabbricato
Singolo ma soprattutto dei condomini
E allora
Da qui mi viene in mente che che il bonus firma e altri sono iniziative eccezionali ma e incredibile come non hanno trovato nulla voto il successo che io pensavo avessero cioè perché se io ho la possibilità di mettere in sicurezza un grandi aiutini dal punto di vista fiscale così via qualcosa probabilmente non ha funzionato nel meccanismo
Nel percorso autorizzativo e di acquisizione della spesa ma mi pare che in questa seconda tornata
Siano migliorate le cose da questo punto di vista però l'accesso a questi finanziamenti per ridurre la vulnerabilità perché questo oggi noi conosciamo abbiamo una classificazione sismica in Italia
Di questo purtroppo viene poco valorizzato
Che fino a vent'anni fa lui avevamo le zone sismiche che stava in prima categoria seconda
Sapeva che progettando ovetto insicurezza un fabbricato perché noi abbiamo questo grande patrimonio storico artistico che percorre tutto l'Appennino
Costruito in buona parte anche nel Medioevo che è altamente vulnerabile come sappiamo che però non possiamo anche se fosse se avessimo le risorse non possiamo demolire e ricostruire perché c'è un valore artistico che non possiamo depauperare perché è una delle caratteristiche fondamentale dell'Italia questo quindi dobbiamo metterli in sicurezza attraverso percorsi già conosciuti
E presente nella letteratura scientifica
Quindi la messa in sicurezza prevede voglio dire la conoscenza perfetta dello scuotimento sismico fino a un certo numero di anni fa
Lo avevamo la zona Cimbri Carlo un numero che veniva utilizzato dai progettisti per ingegneri sismici degli architetti
Per mettere in sicurezza oggi viceversa abbiamo la possibilità di conoscere puntualmente e peperoni punto
Del nostro territorio con le coordinate quale la sollecitazione sismica che sia in quel punto
Divise tra la sollecitazione di base e sollecitazione che tiene conto anche delle caratteristiche superficiali del terreno quindi abbiamo tutti gli strumenti avremmo tutti e strumenti per poter intervenire sapendo quali il quali sono le caratteristiche strutturali
Direttivi di ogni opera sia esso un ponte sia esso un alle infrastrutture presso una una un fabbricato
E per metterlo in sicurezza e con una certa cifra si mette in sicurezza questa è la metà della mela
Che serve per fare prevenzione l'altra metà viceversa
E operare sul blog costruito dove il terreno è libero cioè sui nuovo sulle nuove opere in maniera tale che il terremoto quando arriva
Di fatto non produce danni o se li produce solo di bassissimo di bassissima entità e soprattutto non produce morti o feriti e questo dovrebbe essere che nel giro di una ventina d'anni andando a fare i sacrifici
Lei ogni volta emerge la polemica sulle scuole che pure queste sono vulnerabili dove i nostri figli erano semivuoti passano parecchie ore al giorno quindi la loro loro il livello di rischio aumenta Ettore Mo penale però passata come si dice la bufera all'evento chi siamo siamo in qualche modo tratti dai nove venti siamo distratti dalle questione politica adesso siamo distratti giustamente dobbiamo preoccuparci dalla pandemia e teniamo in qualche modo alta trascurare io dicevo prima stavo accennando che mi occupo e mi sto occupando della ricostruzione di certamente devo registrare che ci sono professionisti architetti molto molto competenti che in qualche modo affrontano in maniera corretta il problema della ricostruzione lo preoccupandosi di riparare il danno
Ma attribuendo alla ricostruzione una valenza sociale fondamentali in modo che la gente possa ritrovare quanto sarà e purtroppo questo pur si si realizzerà con dei ritardi perché dobbiamo recuperare i tempi tecnici quello che non abbiamo fatto prima
Cioè se noi conoscessimo in ogni zona quali sono le pericolosità
Se ci sono frane Sciarra alluvioni
E quali sono le aree pericolose potremmo procedere immediatamente alla ricostruzione ma dobbiamo indagare facendo in modo che il prossimo evento quando arriverà troverà un territorio sicuro e case che sono state costruite con un certo criterio
E tutto questo devo dire che c'è uno una diciamo una tensione emotiva da parte di tutti i soggetti immagino il commissario alla ricostruzione che sta veramente operando bene con grande soddisfazione perché vediamo che si muovono secondo i criteri della conoscenza
E quindi purtroppo dobbiamo noi stessi quando affrontiamo e discutiamo con le persone che sono esasperate perché si parla ancora
Conta in alcune rovinano in caso di provvisorie dobbiamo convincerli che purtroppo il ritardo CEE ma questo ritardo dobbiamo pensarlo come un aumento della sicurezza futura soprattutto per i nostri figli ai nostri nipoti
Questo è la realtà è la realtà va detta perché se continuiamo a dire come spesso accade dopo un evento sotto la spinta emotiva vi daremo le carceri entro pochi anni continueremo ad alimentare
E cose non vere soprattutto ad aumentare la come si chiama pure la disillusione che queste persone
Subiscono quando la realtà li ponete di fronte a questioni enormi ritardi non abbiamo la che dal due mila due mila nove che ancora sperimentale adesso sta partendo sta prendendo corpo
La la la la ricostruzione ma son passati parecchi anni lo stesso ultimo terremoto dall'Italia centrale due mila sedici ero steso lei accennava prima a al Belice il terremoto ieri in tutta quell'area a è stata in parte ricostruita sono state fatti diciamo le cosiddette riparazioni ma alcuni centri storici ideologici sono lì a testimoniare come voglio dire l'aspetto sociale e culturale di quelle ali è stato proprio cancellato
Ci sono giovani che non conoscono le loro origini e alcuni punti mi viene in mente per esempio un centro abitato della Lucania grave attaccati Krakow
Questo Cracco che è stato spostato per una grande frana che ha distrutto il centro abitato è stato ricostruito a valle in una maniera voglio dire indecorosa
Sono sembrano delle case fantasma io credo che oggi nessun giovane se viene interrogato può pensare o immaginare che le sue origini sono di Craco si è cancellata totalmente la memoria
Noi come Paese a rischio dovremmo assolutamente stringerci dottor no a questi problemi
E cercare di risolvere anche i risolverli a trecentosessanta gradi ci sono le conoscenze la comunicazione oggi dovrebbe favorire queste cose le conoscenze e soprattutto
Le risorse necessaria anche se doloroso devono essere messe a disposizione perché questo è uno degli elementi più importanti della nostra storia che rischia di essere veramente cancellata
Professore grazie a risentirci presto allora grazie a questa importante contributo ricordiamo ad ascoltare le parole aiuto con Alberto presti Nancy fondatore già direttore Centro ricerca cioè dell'università la Sapienza
Di Roma ci fermiamo qui per oggi questo nostro spazio di approfondimento sui temi del territorio dell'ambiente ove asciutto torniamo la settimana prossima adesso i programmi nella nostra emittente di radio radicale proseguono saluto come sempre Enrico Salvatori
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