Cinema&cinema: "Pieces of a woman" di Kornél Mundruczó

Un saluto agli ascoltatori di radio radicale
Ricostruendo nella memoria un film che abbiamo visto
Ci può capitare di ricomporlo come un'unica immagine un'unica inquadratura al cui centro c'è un elemento su cui converge la vostra attenzione mentre tutte le altre figure dell'immagine anche se perfettamente in itinere
Sono disposte come per sorreggere per giustificare per contestualizzare quell'elemento privilegiato
Per esempio nel caso del film Peace isoforme Woman pezzi di una donna il primo film di produzione statunitense di un autore ungherese Coronella Monguzzo
Presentato al Festival di Venezia dove l'attrice protagonista Vanessa Kerry ha vinto il premio per la migliore interpretazione femminile il film poi è uscito sul Netflix ecco quell'elemento centrale a mio parere è una reazione la reazione della protagonista a un evento traumatico che gli è capitato
Mi segue il comportamento attrae il nostro interesse perché è in parte il misterioso in un'immediata spiegazione razionale anche se intuitivamente praticamente lo avvertiamo verosimile
L'evento traumatico in questione è la morte di una bambina neonata pochi minuti dopo essere stata partorita
E la reazione è quella di sua madre quando dopo la disgrazia si ritroverà a riprendere il lavoro ad affrontare il marito della coppia famiglie di origine in primo luogo la propria stessa madre
Va detto che quel riparto tanto sfortunato avviene in circostanze inusuali per una scelta della donna in accordo con il marito è un parto che avviene a domicilio assistito da un'ostetrica che non è la stessa che aveva seguito la donna durante la gravidanza
Perché in quel momento impegnata in un altro partito
Tale premessa serve a farci comprendere perché per settimane per mesi dopo la tragedia la donna si rinchiude in uno scontroso silenzio
Interrotto da reazioni aggressive in primo luogo contro il marito che pure durante il parto la lira affettuosamente assistita
E contro la propria madre
E poi perché sembra di capire per provocazione contro i pareri appunto del marito della madre decide di donare il corpo della bambina alla ricerca scientifica
Certo che è stato ferito dal destino può desiderare vendicativa avente differire gli altri
Ma forse più ancora la donna sente pesare su di sé il giudizio negativo la condanna dei familiari
Per aver fallito a causa delle proprie scelte nella prova che una donna può forse ancora ritenere decisiva della propria esistenza appunto la prova della maternità
E del resto la madre gli ricorda forse lei si faccia che sua madre era riuscita a partorire sulla chieda levarla quando in Ungheria era un'ebrea che si doveva nascondere dalle persecuzioni dei nazisti
Ma la distruttivi cade la protagonista contro di sé contro gli altri alimentata anche dal senso di colpa
E che la indurrà in un primo tempo ad assecondare sia pure controvoglia i familiari nella decisione di denunciare l'ostetrica e di condurla un processo
Sarà poi contrastata da una piccola rivelazione che io però non bisogna dirlo che le farà ritrovare fiducia inserzionista e nell'esistenza
Il film insomma è tutto focalizzato sul dramma interiore della protagonista
Sui suoi sentimenti ma prima ancora sulle sue stesse sensazioni fisiche non ricordo un film in cui valesse dei dolori delle doglie del parto siano fatti per eccepire con altrettanta evidenza
Le stesse immagini di una Boston dove si svolge il film ora autunnale poi invernale il fine primaverile sembrano assecondare il percorso intimo del personaggio
Se il racconto e così vivido e coinvolgente lo si deve certo anche alla grande bravura dell'attrice protagonista Vanessa Gerbi
Si tratta dunque di un film molto bello via Parini certamente da vedere avvisi Sofo Woman di Corbella mondo ucciso su Netflix un saluto da Gianfranco Cercone