Critica e militanti

Buongiorno da critiche militanti tra i tanti intellettuali e scrittori eccezionali in tutti i sensi del termine che conta la cultura italiana
Nella sua così eccentrica modernità ha senz'altro un posto di primo piano lo storico dell'arte Roberto Longhi nato nel mille ottocentonovanta e morto nel mille novecentosettanta come ha spiegato bene Cesare Garboli
Le traduzioni dei quadri né qui valenze verbali sontuose in cui Longhi era maestro
Danno vita a un tipo singolare di letteratura la la sua Grazia Graziadei questa letteratura
Lei data per così dire in sovrappiù nel momento in cui riesce a giustificare i suoi giri vizi Barozzino antiquari
Con l'intento di rendere restituire il più scientificamente possibile la pittura sulla pagina oggi Marco Antonio Bazzocchi nel suo con gli occhi di Artemisia Roberto Longhi e la cultura italiana edito dal Mulino
Scrive che con Piero della Francesca cito con Caravaggio i pittori per eccellenza lunghi anni che il critico era inventato con la sua interpretazione
Longhi ha realizzato quello che probabilmente nessun intellettuale del Novecento aveva mai pensato cioè ha portato le loro immagini non solo dentro la scrittura male anche disseminate in mezzi riversi dalla fotografia al cinema la cultura di mezzo novecento dello Diana almeno quanto al crociana parole pesanti importanti queste di Bazzocchi il cui libro ci conduce appunto lungo le strade di questa cultura ne incontriamo Pasolini folgorato
Da studente a Bologna da Longhi dalle sue lezioni diapositive
Che userà le suggestioni non chiami nei fondali se vogliamo chiamarli così dei suoi poemetti ma soprattutto nel cinema dove parte dice Bazzocchi con citazioni di Masaccio traversie manieristi nel Vangelo secondo Matteo approda
A a dei ricarichi di Piero della Francesca c'è Giorgio Bassani che proietta la luce struggente di Morandi altro pittore lodigiano sulla sua Ferrara vista come l'oltretomba opaco e che poi nella natura morta dell'Airone l'ultimo suo grande romanzo invece quasi sfigura il lirismo
Dell'opera precedente in copertina nella prima edizione dell'Airone c'è un bene con osserva Barsotti
C'è incontriamo ancora Giovanni Testori
Che vede nella pittura il buio osceno di una materia vischiosa carnale
In questo suo cattolicesimo
Nero e e che porta all'estremo le interpretazioni non viene rovesciando le ricordo a questo proposito un bel pezzo sempre di Garboli sui disegni di Testori disegni di organi sessuali in cui questo carattere
Della sua visione del mondo emerge nel modo più esatto infine c'è Anna Banti moglie di Longhi e narratrice che deve ricavarsi uno spazio in dialettica con il marito e lo trova questo spazio
Nel suo romanzo su un'altra pittrice Long Diana Artemisia Gentileschi se in Long i quadri sono finestre aperte sul tempo che in qualche modo aboliscono il tempo ci fanno vedere il passato oggi attualmente anche la Banti fa con altri mezzi qualcosa di simile a una romanziera paradossale che non conosce
E la durata che di solito è la caratteristica principale del romanzo
La la la percezione della durata e del tempo e come Bassanini in altro modo Cassola evoca
Delle immagini più o meno spettrali che allinea l'una all'altra in una specie di flusso di frammenti come dice Bazzocchi per mi pare Bassani insomma anche in letteratura in questa letteratura
Ispirata da Longhi l'assicurazione prevale sull'azione
Roberto Longhi quindi come grande interprete ispiratore della letteratura italiana del Novecento attraverso i suoi pittoriche da giovane
Nota Bazzocchi cerca di chiudere in un'astrazione definitoria nella maturità invece narra proprio nei dettagli più eccentrici e quadri
E attraverso la storia del del paesaggio provinciale italiano a nord e a sud che le sue frasi s'evocano
E in contrapposizione perenne con l'odiata capitale del disegno dell'umanesimo cioè Firenze perché per Longhi la pittura non è uno spazio umanistico non è nemmeno uno spazio di de di linea antropomorfe ecco è uno spazio che non mette al centro una figura ma in cui la forma la sintesi prospettica
Sono date non dal disegno ma dal colore di Piero dalla forma delle ombre scoperta da Caravaggio uno spazio soprattutto in cui tutti i corpi e le cose
Hanno la stessa dignità e si sottopongono alla stessa several cioè non c'è il centro del corpo umano dunque il Consiglio di oggi al Marco Bazzocchi con gli occhi Artemisia Roberto Longhi la cultura italiana edito dal Mulino a risentirci venerdì prossimo