Antiproibizionisti convinti.
Furono già nel 1989 tra le cento personalità del mondo della scienza, della politica, della cultura, dell'arte e dello spettacolo, a favore di una legalizzazione della droga sostenuta da sempre dal Partito Radicale.
"I danni provocati dalla droga sono in misura predominante causati dal fatto che è illegale.
Non avremmo avuto l'invasione del "crack" se esso fosse stato legalizzato", ebbe a dichiarare Friedman.
Così come Giorgio Parisi: "sono favorevole … alla legalizzazione di eroina e cocaina per due motivi.
Primo, per combattere il narcotraffico.
Secondo, perché penso che alla lunga il rendere lecito l'uso di sostanze tossiche in piccolissime dosi, come le droghe pesanti, non avrà conseguenze molto diverse dalla attuale liberalizzazione di alcool e tabacco (tossiche a grandi dosi).
Si tratta solo di organizzare il passaggio in modo che la gente si abitui a utilizzarle e a limitarsi.".
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