Le rivelazioni sull'attentato alla Sinagoga di Roma nel 1982: intervista alla saggista Stefania Limiti

Radio radicale siamo con Stefania Limiti per parlare del delle rivelazioni sull'attentato del nove ottobre del mille novecentottantadue alla sinagoga
Di Roma che provocò numerosi feriti e la morte di un di di di un bambino un attentato orribile e su quale però ci sono state delle delle delle delle rivelazioni sul fatto che era stato però tolto il controllo del del della delle delle del che veniva svolto dalle autorità italiane intorno alla Sinagoga allora volevo sapere come ha trovato queste rivelazioni e e soprattutto col su quello che si è detto in queste in queste ore su quell'attentato
Ma fu un terribile attentato una che terribile per il Lupi lutti che comportò e e per il contesto nel quale avvenne io voglio ricordare che in quel momento Yasser Arafat i leader della resistenza palestinese stava tessendo una sua rete di rapporti diplomatici che stava dando molto successo alla sua azione ed era stato da poco in Italia siamo nel mille novecentottantadue
Luís tiene in Italia intorno al quindici di settembre resta in Italia e e fa un tour di incontri veramente di grande successo lo ospita il Parlamento dove c'è Andreotti a capo di un interparlamentare
Che molto attiva
L'ospita Sandro Pertini Presidente della Repubblica era molto criticato dagli americani per molto criticato ci fu anche Giovanni Spadolini che sin cavolo molto con tutto quell'unico esponente politico a non ricevere Arafat esatto proprio così comunque Arafat aveva veramente uscito questi rapporti da molto tempo ed era stato ed era stato il Vaticano in particolare a mediare e a rendere possibile questo davvero successo diplomatico Arafat stava e tentando di tutto per impostare un tavolo internazionale pertanto aveva capito che senza gli Stati Uniti la pace lì non si poteva fare
E voleva l'appoggio dell'Europa solo stava ottenendo da senta c'era stato l'attentato di Sabra e Chatila allora l'oltre aveva cercato di addossare le responsabilità di quel massacro a Israele
Ma le responsabilità di quel massacro sono anche di Israele in particolare non dei cristiano maroniti assolutamente i cristiano maroniti col secondo uno schema diciamo che purtroppo ci è noto in Italia anche se non in con quell'efferatezza
Realizzarono il massacro ma e l'architetto diciamo fu Ariel Sharon il ministro della difesa che tra l'altro in quel momento era in come dire era una delle a massime autorità il Libano perché dimentichiamo non dimentichiamo che il Libano in quel momento era occupato era occupato militarmente da Israele dunque come sappiamo che l'occupante a la responsabilità della tutela della popolazione civile
E in quel campo c'erano dei disperati dei disgraziati non c'era non certo dei militari non c'era nulla che potesse che poté infondo operazione di vendetta terribile nei confronti dei
Dei palestinesi e ancora di nuovo verso Arafat io insisto l'attentato anche di Roma
Che avviene dopo questo questo importante viaggio di di di Arafat che s'interrompe proprio perché Arafat mentre qui viene a sapere
Della della dell'attentato di Sabra e Chatila e quindi parte improvvisamente torna in quel momento lui come sappiamo ormai a Tunisi
Perché
Illustrerà il quartier generale della nel Arafat era stato costretto a lasciare il Libano perché la sua base prima era lì insomma quindi è una cosa una storia molto complessa che è stata ampiamente
Ricostruita ma le responsabilità sono chiamati tra Arafat entro qui in Parlamento con una pistola
Bellucci fu questo episodio molto come ricordiamo il Parlamento non si può entrare con armi molto molto bene sì diciamo era un personaggio particolare era un momento particolare era una storia particolare quella quella quella quell'episodio fu lo lo lo testimonia insomma certe radio
Allora
Chi è che compie effettivamente questo attentato allora si tratta di Abu Nidal ha buoni tale che rapporto aveva con Arafat
Ma chi era era era diciamo un un un era stato uno dei dirigenti del movimento di dell'organizzazione per la liberazione della Palestina ma è un personaggio che poi si sì
Diciamo fra si mette in proprio e diventa una specie di di Brenda con le sue bande si mette al al servizio di di di di di chi lo paga di più sostanzialmente diventa uno dei massimi traditori della Rivoluzione
Palestinese in quel caso tra l'altro lui era uno che è in grado di tessere sa in quel in quel momento come sempre ma in quel momento in particolare diciamo Fiera una rete di spie internazionali
Che faceva né disfaceva hanno e diciamo i mercenari erano molto utili e trovavano sempre grandi grandi aperture possibilità di contatti questa vicenda del dei mancati controlli è interessante perché potrebbe esserci stata una componente dei servizi
Che a a a sostanzialmente appoggiato il l'idea di un terribile è una cosa terribile ma in Italia questo insuccesso e cioè non era noi siamo stati il paese in cui le stragi
Hanno segnato nella nostra storia e questo potrebbe essere stato uno di quelli c'è un buon come una componente di servizi che era d'accordo nella
Per contribuire a far crollare la credibilità di leader come Yasser Arafat
Ministro dell'interno
Ministro dell'interno di allora era non me lo ricordo Virginio Rognoni variabile gelido riunioni è vero che aveva all'uomo schierato nella democrazia cristiana
Per alla Democrazia Cristiana che gran no Dova Becket uovo era della democrazia cristiana quale corrente apparteneva ma non me lo ricordo in questo momento
Una modella della sinistra dice grazie era uno di quelli che aveva contribuito anzi ama Colombo a creare i rapporti in Unione europea il
Certo la gara fatta potesse
Rognoni erano possiamo definirlo un uomo che rispetto al lodo Moro
Allora ho capito quindi io non chiedevo questo è ovvio è una domanda il lodo Moro è una atto di sovranità è forse uno dei pochi atti di sovranità dell'Italia compie grazie all'azione di Aldo Moro che determina un orizzonte dottrinale innanzitutto prima ancora di questa azione politica e e poi non dimentichiamoci mai che il lodo Moro deve essere accompagnato e quindi si parla del lodo Moro nei confronti della resistenza palestinese avevano su un autentico una analogo lodo era stato fatto con gli israeliani
Quindi c'è una perfetta simmetria perché in realtà la posizione dell'Italia era questa non è vero che l'Italia era
E squilibrata a favore di una parte d'Italia interessata ad a vere un Mediterraneo di pace in cui ci potessero essere due ponti secondo secondo lei l'Italia non era non era più vicina
Assolutamente no l'Italia gli anni settanta testimoniano questa no assolutamente no con Moro in particolare l'Italia ha fatto quello che altri poi non hanno fatto cioè
Ha riconosciuto la fondatezza delle aspirazioni nazionali del popolo palestinese
Senta come ultima domanda vuole dire qualcosa sul sul clima che c'era all'epoca nei confronti della comunità Israele israelitica in Italia
Dai racconti che o io no ha parlato spesso di questa di del dopo attentato del mille novecentottantadue pochi esponenti politici andarono ai funerali tra l'altro credo che Spadolini venne accolto molto bene dalla comunità israeliana andò anche Pannella
C'è
Altri leader politici non hanno non andarono ci fu un certo risentimento
Come spiega allora al diciamo il mondo politico era italiano era filo arabo i loro Palestina c'era una parte ma io non me la ricordo qui non era maggioritaria IMI io mi ricordo questo in Italia c'è stata una tradizione diciamo di
Di di solidarietà e di vicinanza nei confronti delle della comunità ebraica che è sempre stato molto molto forte
Io all'epoca anche all'epoca tra l'altro proprio le per la vicenda di Sabra e Chatila
Che fu e ebbe un'eco importante a livello internazionale ma Alitalia in quel momento era impegnata in Libano con un contingente di poi fu costretto a lasciare mai venne poco dopo il colpi Genova venne preoccuperei ebbene lasciato partire prima perché così pretesero gli americani e e e infatti il poiana fatte si lamentò di questo perché il massacro avvenne senza
Che il contingente
Guidato dal famoso Franco al generale Angioni potesse essere lì poi torno ma in quel momento del massacro non c'era nessuno e dopo quel massacro i giornali
Cominciarono a riparlare a riconoscere che l'Italia era stata si era fatta distrarre un po'
E nei confronti della questione palestinese perché effettivamente quello era un popolo che andava ascoltato per un popolo che soffriva quindi realtà
Che no ci fu
Esattamente il contrario di dire ok allora senta io la ringrazio moltissimo della sua di lei grazie a lei la ringrazio grazie Stefania Limiti saggista
Giornalista con la quale abbiamo parlato delle di di queste rivelazioni sull'attentato alla sinagoga di Roma del nove ottobre del mille novecentottantadue