L'anniversario dell'attentato alla Sinagoga di Roma del 9 ottobre 1982: intervista a Giordana Terracina

Radio radicale siamo con la storica Giordana Terracina
Per a parlare degli attentati del nove ottobre mille novecentottantadue alla sinagoga di Roma dove perse la vita un bambino di due anni Gaj Taché
E vennero feriti quaranta quaranta cittadini
Romani di di origine e ebraica fonda un atto molto violento che suscitò tante polemiche che non si sono placate fino ai giorni nostri se ne è parlato negli ultimi anni perché qualcosa probabilmente le autorità italiane erano venute a sapere e probabilmente non sono state messe in atto tutte le diciamo quelle precauzioni di sicurezza di cui aveva bisogno in quel momento la comunità ebraica di Roma ricordiamo che all'inizio del mese precedente
Qui nel palazzo qua dietro a Montecitorio si era svolto un incontro dell'Unione interparlamentare dove ci furono sta tante polemiche per l'arrivo di Arafat che riuscì ad entrare dentro Palazzo Montecitorio addirittura armato
Allora che clima c'era in in quelle settimane tra il settembre e l'ottobre del mille novecentottantadue e oggi che cosa possiamo ricostruite di quell'atto violento
Allora il Milano centottantadue è un anno molto particolare è un anno segnato dalla guerra in Libano che vede appunto Israele parte della guerra stessa e
è un anno che che prevede appunto experience sviluppare la situazione con l'attentato alla sinagoga
Quindi diciamo che prenderà proprio come spartiacque la guerra stessa
La guerra stessa che gli aveva procurato un risentimento anche nella società civile pensiamo alle manifestazioni anche fatti dai sindacati
Quindi e sono è un periodo piuttosto movimentato dove torna in luce un antisemitismo che forse la società italiana non abbia mai esisterà ancora
Che cosa si sa dell'attentato siti cosa possiamo dire innanzitutto abbiamo l'idea di un responsabile nuove al Suma
Il nome che però non è bastato per l'unico nome che si è saputo di quel commando sì però è l'unico nome che si è saputo di quel commando anche se dalla ricostruzione fatta subito dopo l'attentato si è saputo che non era da solo
Cioè si parla di tre gruppi un gruppo di appoggio un gruppo operativo in un altro gruppo di appoggio per la fuga quindi necessariamente si tratta di
Persone quali si sa anche dalle indagini che Abruzzo mar non era da solo in Italia quindi necessario secondo me ricercare ulteriori colpevoli anche perché i gruppi terroristici non sono mai composti annessi oggi siamo abituati la figura del kamikaze Nocchi quindi le soggetto isolato che si fa esplodere
Però a me ci dobbiamo fare una considerazione diversa qui si trattava di gruppi terroristici addestrati preparati
Abituati ad un'attività di guerriglia quindi io immagino e mi mi sento proprio di escludere categoricamente Gava chiede al sommarle fosse stato
Quello che
Viene luce immediatamente è il fatto che con tutto che si ha nome le responsabilità se non sia mai stato nel seguito
Esercita farla franca cioè Abruzzo arrestato coi catturato
Invece in Grecia
Trovato con delle armi quindi si occupava comunque di traffico di armi fermato e e ma quali lasciati dalla sanità quindi non non se l'Italia non è riuscito ad ottenere la sua estradizione
Con tutto che poi in seguito anche ad un processo è stato dichiarando
Senta ritiene che il il comportamento delle autorità italiane sia stato simile a quello della Germania Ovest dopo gli attentati di Monaco
Allora
Io ho scritto pubblicato degli articoli sul Riformista anche Sulmona conto sulla storia di Monaco dove ho potuto portare luce il fatto che subito dopo l'attentato la Germania se la Germania occidentale stipulò un accordo con i palestinesi quello che noi conosciamo come lodo no cioè non è il nodo non fu soltanto dell'Italia il nodo fu una tessera europea
Il primo a stipulare il primo documento che io ho trovato ecco riferito proprio la Germania accidentale risale subito dopo i fatti di Monaco quindi parliamo del settantadue no
Dove l'ha trovato
E a dare documenti io lo che sta studiando si trovano tutti alla Csi dalla sala dell'araldica raccolte speciali quindi parte sono documenti desegretate la direttiva Renzi e due mila quattordici e che in parte sono documenti e
Chiamiamoli ancora riservati mettiamo una tra virgolette
Del del fondo Presidenza del Consiglio e il consigliere diplomatico secondo versamento
E quindi da una mole di qua di documenti notevole cioè pensiamo che soltanto sull'attentato io ho studiato oltre trecento documenti tanto l'attentato alla sinagoga
Sano anni ventisette delle medesime fonti oppure dovuta andare
In qualche altro archivio no io per ora mi sto muovendo soltanto sulle sulla ci ha seguito l'Archivio di Stato ostativo centrale dello Stato
Naturalmente mi confronto con altri studiosi all'estero quindi io notizia poi in realtà anche Dini di fondi ed i documenti che si trovano all'estero però lo studio diretto il mio studio diretto soltanto nella sia se venissimo cerchio centrale statico
E
Sono sono fondi molto ricchi anche se devo dire che molto ci sarebbe ancora da fare da secretare
Pensiamo ancora i segreti che novità che esistono in Italia rovine viene uno
Uno lampante
La strage della stazione di Bologna quanti documenti ancora ci sono state secretare su Bologna o pensiamo anche a Ustica quindi diciamo il lavoro del Parlamento secondo me dovrebbe fare ancora un lavoro piuttosto lungo e impegnativo perché perché soltanto con la documentazione secretata si può permettere agli studiosi o anche a chi è interessato quanti agli stessi parlamentari comunque di portare alla luce la verità quello che è realmente accade
Allora senza il in quei Periodo
C'erano delle dei sistemi di sicurezza intorno alla Sinagoga di Roma che del della polizia dei carabinieri così come li conosciamo oggi con la guardi Ina allora io vedo che quando ci passo sotto ma c'è qualche c'è c'è la guardia con con con le forze dell'ordine all'epoca che tipo di sistema perché ricordo dalle ricostruzioni che vennero fatte dopo l'attentato che un responsabile che si occupava della sicurezza della comunità affermò proprio uno di questi terroristi che poi veri di risposta i buttò addosso delle bombe
E allora come lo vediamo oggi no sicuramente l'attentato dell'ottantadue si di alla comprendere che era necessario fare dei passi ulteriori quindi era necessario perfezionarsi nella sicurezza e nella prevenzione degli attentati
E i c'erano c'era un servizio d'ordine questo sicuramente però fu servizio d'ordine interno alla comunità di interno non non lo so questo non glielo so dire perché io io dieci anni quindi ero piuttosto di colina perché
Senta lei era si trovava la nella diciamo nel nel quartiere braghe in quel momento oppure era in sinagoga perché c'era con questa
Importante ricorrenza per cui no ebbe fortuna devo dire che quel giorno abbiamo avuto un problema casa per cui non siamo andati insieme allora perché io frequento molto la sinagoga quindi sicuramente mi sarei trovata nell'attentato sicuramente
E tornando al fatto del servizio d'ordine parliamo anche di forze di polizia o di carabinieri beh e allora non era come oggi questo questo sicuramente e credo che la lezione anche se è stata molto dura sia servita comprendere che purtroppo non siamo sicuri
Allora
Rognoni secondo lei sapeva qualcosa gli era arrivata qualche informativa
Ho capito che sorride
Allora fa una domanda piuttosto difficile risponde no nel senso allora allora io le dico nei momenti ho trovato dei documenti che io pubblicato con il Riformista il nove dicembre quindi documenti che poi hanno dato l'avvio tutto quanto quello che c'è stato in seguito anche pensiamo al lavoro del Copasir
Alla ripresa delle indagini da parte della magistratura no e sappiamo che nove dicembre riformista pubblicato questi due dei due documenti e uno colonnelli diciassette informativa dell'altro comunque con
Con notizia dell'attentato e è una di questi documenti era indirizzato alla gabinetti ventisei
Il nome di Rognoni diretto nel documento non c'è
Cioè il gabinetto del ministero delle
Ora se poi vogliamo dedurre che il ministro comunque possa aver avuto conoscenza
Che se io non lo posso sapere insomma
Ecco però ecco una minaccia di questo genere che secondo me è una minaccia grave
A suo modo di vedere poteva restare diciamo senza seguito non esatta abbiamo visto insomma che per per Aldo Moro ci sono state delle avvisaglie nessuno ha fatto niente allora
Pensa che sia fatto finta di di niente considerando che era nota qual era la situazione internazionale in quel momento e le tensioni che c'erano che poi avevamo visto con l'arrivo di era fatta a Roma
Anche questa è una domanda una domanda piuttosto complicata
Beh io devo devo pensare che è certo che il ministro comunque
Avesse avuto notizia io non posso credere che diciassette formative arrivate dai servizi siano passate inosservate come tutti e i documenti che io ho potuto visionare insomma io immagino che il ministro ne abbia avuto conoscenza
Che cosa è successo allora ne dobbiamo contestualizzare i fatti io credo che questa sia la cosa principale e abbiamo detto che dagli anni Settanta possiamo iniziare a parlare dell'esistenza di un lodo no questi accordi che si che i governi quindi non soltanto l'Italia questa importante capire che i governi stipulano con le organizzazioni terroristiche palestinesi e in cui con cui gli riconoscono la possibilità di trafficare in armi di costruire basi logistiche in cambio di una tranquillità quindi cioè c'è una ragione di Stato molto forte quindi la domanda forse che andrebbe fatta e se la ragione di Stato varie balli quello che è successo e questo ragionamento su cui bisogna basarsi ma su cui dovrebbe riflettere anche la politica stessa e certo che poi quando i conti si fanno sulla pelle di un bambino logicamente crolla il castello
Senta ritiene che allora se noi andiamo a guardare la cronaca degli anni ottanta
Possiamo pensare che questo lodo
Diciamo o non ha funzionato o era soltanto sulla carta perché e veloce è stato l'attentato nei confronti del del della sinagoga però ma credo a Fiumicino quando c'era Craxi che era molto amico dei palestinesi ci fu una strage clamorosa ammazzarono decine di persone credo che in centro vicino la stazione Termini abbiano fatto saltare in aria
A una siti di una compagnia Real praticamente saltato cioè sembrava che saltasse in aria Roma c'erano stati diversi attentati insomma
Faceva un po'come ritorniamo allora anche su Ustica Bologna però anche qui bisogna saper contestualizzare non poté fare delle differenze allora nell'attentato delle del nove ottobre noi abbiamo visto sì lei ritiene che ci siano dei legami
Allora le dinamiche a livello internazionale si
A livello internazionali si quali bisogna però
Andare nei particolari e comprendere anche le differenze i diversi contesti in cui si muovono
Allora pensiamo partiamo dalla sinagoga non la sinagoga io credo che alla base ci sia ci sia stato il lodo cioè lodo abbia realtà ha funzionato perché diciassette informative non possono passare sotto silenzio
Quindi si è voluto si accettava il fatto che venissero colpiti gli ebrei
Ritornando ancora a quella
Concezione a quel sentire a quel pregiudizio chiamiamolo pregiudizio
Che voleva agli ebrei distaccati
Dal dalla dalla città di italiani Norcia pensiamo al periodo dei ghetti pensiamo all'inizio emancipazione pensiamo a questo anti questo filo di antisemitismo che accorso lungo tutta quanta la società italiana
E che comunque richiedeva e pensava sempre ad una doppia verso hanno donato criticità dell'ebreo no l'ebreo attaccata ad Israele quindi cittadino australiano
E poi dopo Città di Catania
Quindi anche oggi secondo mese uno a firma strada diciamo l'ebreo non cioè no io sono cittadino italiano
Tipo io sia ebrea è una parte della mia identità che nulla toglie al benessere italiano però questo è un pensiero difficile da accettare oggi quindi si vede e si e si sente ancora una differenza che secondo me andrebbe superata
Tornando qua invece la domanda
Che che cosa direttamente su Ustica su Bologna io basa la lettura delle carte che ho potuto effettuare io leggo molto al alla situazione internazionale che si era creata con la Libia
Pensiamo agli accordi firmati a Malta proprio due agosto
Pertanto quindi alle forti tensioni che si erano create con Gheddafi e sappiamo benissimo che sin dagli anni Settanta Gheddafi era uno sponsor del terrorismo internazionale cioè verso l'idea era quella di destabilizzare d'Europa
Quindi iniziatici al suo inizio lo faccio inserirla per l'inizio degli anni settanta e man mano a non è andato ad aumentare fino a appunto agli accordi di Malta stessi negli anni quindici i Dik legami sono sono Diversi ecco alla base c'è sempre un un terrorismo internazionale tesa la destabilizzazione in questo possiamo riscontrare una partecipazione libica si fa sempre più presente
E anche questo non possiamo sottolinearlo e chi unisce secondo me il dieci diversi fatti che sono accaduti in Italia
Senta allora guardando il luogo dell'attentato no e la via di fuga che si sono dati i terroristi
Allora il lungotevere va verso la direzione che porta verso diciamo piazza del Popolo allora secondo lei era agevole fuggire sul lungotevere il sabato mattina intorno a mezzogiorno
In quel tipo di orario senza incontrare una volante della della Poli
Polizia indisturbati così considera capisco dall'altra parte del Tevere dove c'è una via di fuga un po'più diciamo agevole ma da quella parte lì
Io studio le carte non sono un investigatore non sono un pm quindi non starmi però diciamo come come cittadina posso dire che eccetto la cosa sospetta
Come sono ritorniamo al discorso appunto delle delle diciassette informativi sono state lasciate così
Senta qualche settimana fa è morto Virginio Rognoni volevo sapere se lei aveva cercato mai di parlare con con Rognoni di di questo se lui era disponibile a farlo e e che tipo di di contatti siete riusciti ad avere con l'ex ministro dell'interno dell'epoca
No con Rognoni io non ho avuto non ho avuto contatti approvato no non c'ho provato non c'ho provato perché
In questi anni mi sarò nuda concentrare più sulle carte le assicuro che studiare tutta quella mole di documenti è qualcosa che richiede molto tempo e io credo che sia da parte di uno studioso del discorso che devi fare è quello di ricostruire infatti quindi contestualizzare anche in base al periodo storico no poi ci sono i giornalisti d'inchiesta ci sono ecco appunto c'è la magistratura che si deve muovere su un altro piano io quello che posso fare è una ricostruzione storica di quanto è avvenuto
Senta
Il secondo lei Spadolini
Che tra l'altro venne al Ghetto subito dopo l'attentato in piena colto bene al contrario di altri
Chiese dei chiarimenti a
Rognoni alle alla sicurezza per quello che era che era successo
Lieta è riuscita a ricostruire che cosa accadde nel governo che poi tra l'altro stava per cadere
Le carte del governo di quel periodo cioè queste domande così particolari no non ci sta una ricostruzione devo dire non anche ad esempio nel sito delle carte che fatta la Presidenza del Consiglio quello che gli ho detto secondo versamento no
Sarasate del consigliere diplomatico Quinzano Cantelmi riguardano tutti i rapporti che la presidenza del consiglio dei ministri italiana ha avuto con gli stati esteri
Quindi quello che io posso dire con certezza ad esempio mi viene in mente di poter parlare della visita dei ministri del petrolio subito a ridosso della guerra del Kippur quindi parliamo degli anni settantatré settantaquattro
E che cosa debba fare l'Europa questi ministri il Periodo di profonda crisi perché sappiamo che la guerra comunque comportato una crisi energetica no da risolvere
E quello che si può vedere appunto da queste carte è proprio l'intento delle dei ministri del petrolio di in un certo senso venire quasi a riscattare Europa ossia che cosa avevano fatto loro questa è una cosa abbastanza notano e l'Europa era stata divisa in categorie gli Stati europei era stata in visita a Trigoria c'erano gli Stati amici gli Stati neutrali gli Stati nemici
E se gli amici da subito che non è dichiarati la Francia e l'Inghilterra Stati neutrali litania e tutto il resto quasi tutto il resto dei paesi europei Stati nemici l'Olanda
E che cosa venivano a richiedere cioè loro venivano a
A diciamo a a ad accettare di poter fornire ulteriore petrolio ma in cambio che cosa ci dice erano dunque le richieste essenziali dei quali sono i tuoi che hanno attraversato tutto il periodo storico
Perché non richiedevano da una parte la riconsegna da parte di Israele dei territori conquistati nella guerra del sessantasette e sappiamo che da parte israeliana fu una guerra di difesa no Israele che quindi allora che succede deteriore sessantasette ritornando ai confini del mille novecentoquarantasette quindi dalla dichiarazione e e poi gli altri chiedevano chiedevano il riconoscimento chiedevano il riconoscimento della
E la leadership di Arafat
Perché questa
A livello internazionale perché sappiamo che le la galassia delle azioni di delimitazioni terroristiche è una galassia molto ampia ed era necessario che ha fatto il prendesse il comando su tutti
Quindi era necessario che l'olio cissé comunque contenere al suo interno anche tutte le altre organizzazioni
Pensiamo anche alla stessa formazione delle del fronte del rifiuto dove c'era dentro e Chieti e Lippi o c'era dentro anche le organizzazioni di Abu Nidal c'era dentro Wadi Haddad quindi c'erano delle correnti all'interno stesso del PD chiese dell'Oltrepò no al contratto a a va be dell'o al pub quindi c'erano all'interno delle correnti ed era importante gara fatte venisse riconosciuto come capo internazionale
Per cui è comunque tenere testa questi diversi protagonisti no che si andavano formando quindi era un passaggio necessario che gli stati europei riconoscessero Arafat come il leader del della questione palestinese e di conseguenza portasse avanti sul piano diplomatico e di qui che si innesta l'altro discorso ossia il fatto che ha fatto e dunque non doveva apparire come artefice degli attentati no perché mi doveva apparire agli occhi del mondo come moderatore come la persona che era in grado di e poter parlare cointestati no quasi allo stesso livello
Doveva essere un per un un protagonista della scena internazionale no tant'è vero che conforto anche in Parlamento tant'è vero che e viene a contatto coi gomiti e personalità politiche di tutto il mondo ha rivolto all'ONU quindi era un passaggio fondamentale adesso
Viene richiesto agli Stati europei sia dall'inizio degli anni settanta
Senta avuto degli effetti internazionali questo attentato nel senso sull'inasprimento delle tensioni che ci sono state coi in Medioriente anche il Libano secondo lei
è una domanda che allora ma zone se vuole cioè se ritiene che io sia un tema importante
Allora io credo che il fatto che sia Sas cioè il fatto che non è che quarant'anni abbiamo avuto dei silenzio sì
Questo la dice lunga sulla volontà di mantenere
Degli avvenimenti certo smorzato no cioè se si avesse voluto darli risalto internazionale logicamente l'atteggiamento verso il fatto che anche diciamo la Italia stessa grazie già pulpito per quarant'anni
Abbia taciuto oppure abbia fatto trapelare il minimo
Questa insomma
Secondo lei Craxi era non era interessato a sapere la verità su quello che è successo visto che poi dopo le successive elezioni politiche lui sarebbe diventato presidente del Consiglio ma spetterà interessato a sapere sicuramente come
Come esponente politico è interessato a conoscere la vita
Il passo successivo è poi manifestarla questa verità
Per renderla pubblica ed è quello che in Italia purtroppo per certi aspetti ancora su alcuni avvenimenti manca terz'ultima domanda alle i servizi segreti israeliani come hanno reagito allora ti nel senso
Sono riusciti a lavorare su questo attentato perché abbiamo visto che quando c'è stato Monaco loro sono andati dietro sulle tracce di questi terroristi che hanno fatto questa strage
E qualcuno lo hanno sono riusciti a metterlo in questo caso qual è stato il problema più grosso perché insomma i servizi segreti israeliani insomma credo vi siano i migliori al mondo
E fatta rialzo marrone
Non si abbia più notizie Canzio Marmentino
Va bene allora senta la ringraziamo tutti la sua disponibilità ringrazia Giordana Terracina con la quale abbiamo voluto ricorsi teorica con la quale abbiamo voluto ricordare gli attentati del nove ottobre mille novecentottantadue alla sinagoga di Roma