Presentazione il volume "Fratelli Tutti? Credenti e non credenti in dialogo con Papa Francesco" a cura di Debora Tonelli (Castelvecchi)

Allora vogliamo iniziare
Li vedevo teche Leccio quattro estradato gentile Riccardo Cristiano di Bamako Screen che IVA Giovanni Lucchetti e che c'è un Matteo Fellini tendinite Gentile Angelo tu Minelli
Eccellenze liberarmi mouse nauseanti
Sono molto lieta di David benvenuto in questa bellissima sala è un tema di estrema attualità e quant'Manzini esperti nel campo
Caccia all'Istituto Sturzo perde ha colto subito la proposta di collaborare insieme
E il offeso Antonietti purtroppo non potrà essere presente stasera
Però mi ha assicurato che questo non sarà solo la prima tv una serie di iniziative congiunte sui temi religiosi sociali e politici
Al punto ogni bene al possesso Antonietti ringrazio il professor tu Shelley
E specialmente ad Alessandra Gatta e tutto lo staff dello struzzo per la bellissima con la vocazione che si è creato in questo primo con Anna anno di vita
Della Fondazione avanzai Italia Vaticano qui a calzante ad Angelo Cocciu Minelli nella sua disponibilità
Un relatore che è stato proposto da Villamarzana che ritengo che sia una alta molto stimolante
Grazie a Giovanni Lucchetti che è stato un ambasciatore in tedesco ci dice anche con qualche Bova Pontifex tale rappresentanza romana e la Georgetown University
A Roma e la Fondazione Alzheimer e il suo impegno avviso possibile
Una bellissima sinergia tra le nostre istituzioni
E mi ha permesso di scoprire
Una grande simpatia e anche stima ed è volato negli che ha curato questo libro infatti è di tutti credenti e i non credenti Wieland dialogo con papa Francesco che uscito alcuni mesi fa
E chi è stato nel centro della nostra discussione oggi e che potete magari anche acquistare se volete che incalza debba elencazione ossia Esperti abbia colto e il nostro invito
C'è anche lei patto Spadaro abbia accettato ti discuterò ci con noi enunciando nuove e la Fondazione non sai dove
Sono molto contenta che debbo va abbia reso anche possibile Titti fa dunque il suo intervento fratelli tutti al Senato
E Andalo accessibile anche al PRA un pubblico di lingua tedesca
Sarebbe un grande piacere palme organizzare uva in poi tante occasioni con lei
E con Esperti credenti non credenti e i politici tedeschi visto che cova il testo è anche disponibile nella mia madre lingua
Il primo tedesco che per esempio ci qui e confesso Makoski finché un amico della Fondazione Alzheimer un estratto di Corsini uno le Panza attori più importanti del modernismo europeo e una perla nel dialogo italo-tedesco su vari livelli
Il plastico trasse di pazzesca a Davos si chiama fratelli tutti al Senato è stato pronunciato il venticinque ottobre due mila ventuno copione del Senato davanti ad un pubblico politico
Anche per questo e il testo e ogni e Nomentano S.p.A. noi
E che la Fondazione Alzheimer e una fondazione politica che ha la sua sede centrale a Monaco
La sua Manzoni fa nazional Said è un'altra nazione bavarese che da più di quarant'anni attivo nell'ambito internazionale e giudizi ottanta progetti nel mondo
Dal primo giugno la fondazione ha una sede in questo palazzo qui quando arrivate dalla scala obiezioni tra destra
E
Siamo qui nel cuore della Democrazia Cristiana italiana
E questo per noi è un grande privilegio perché la formazione Anzaghi una fondazione politica che non fatti politica ma chieda la politica e chi si riconosce nei valori e cristiano sociali
La Fondazione vuole rafforzare il dialogo trilaterale tra Baviera Giammaria in Italia ma vuole anche andare oltre ha pensato ad un livello multilaterale in Europa
Lo accetti di discutere insieme all'Italia e ad altri partner europei estoni importanti leader del nostro futuro comune e cercare insieme delle soluzioni
L'importanza del multilateralismo viene sottolineato anche dall'Anci città fatta di tutti
Il Papa chiede un cambio di prospettiva radicale non solo a livello interpersonale o statale ma anche nelle relazioni internazionali
Quello della certezza della destinazione comune dei beni dell'azienda
Questa prospettiva cambia il panorama insito possiamo dire che ogni Paese e anche dello straniero in quanto i beni di mutuare tugurio non devono essere né i dati a una persona bisognosa
Che convenga da un altro luogo
L'appello all'importanza del multilateralismo con una vera e propria condanna di un approccio bilaterale per cui Paesi potenti grandi vede preferiscono trattare con altri paesi più piccoli o poveri
Per trarne maggior profitto
La chiave e sappia Xi responsabili della fragilità e gli altri cercando un destino comune
Aveva nulla della fragilità e un punto chiave di questa enciclica e forse anche possibile bussola nell'Unione europea
Nell'ambito dell'inaugurazione della Fondazione avversario del copione il primo giugno in questa sala qui
Francesca Di Giovanni sotto Secretariat per il settore multilaterale e la sezione per i rapporti della Santa Sede Collins che ha stati ha spiegato proprio in questa sede il concetto della cultura dalla curva
Che sito Francesca Di Giovanni primadonna sottosegretaria in Vaticano
La flessibilità e la necessità di moltiplicare lo sguardo sugli aspetti multiformi dell'asse uscita in continuo mutamento
Non c'è chi dalle atti atti atti appiattimento e disconoscimento dei valori fondanti
Ma piuttosto richiama quella che il Santo Padre ha definito la cultura della curva a cui aziende alla tutela e alla promozione dei diritti umani fondamentali
Allora moltiplicate lo sguardo e il fatto che la Fondazione Outside abbia deciso di aprire un ufficio qui a Roma
Nonostante che tanti altri istituzioni tedesche siano già in Italia anche altre fondazioni
E la buono già qui da tantissimi anni
Illustra l'importanza dell'Italia cala Giammaria
Alla Baviera ma innanzitutto l'Italia come ha una nello Coppa
Illustra anche il desiderio di moltiplicare lo sguardo il desiderio di giù verso il padre il dialogo
Odio sulla diversità volete un pensiamo molto interessante di Riccardo Cristiano che oggi è qui con noi e ci ha scritto un suo commento sull'intervento di pathos pagavo nel Senato per il giornale on line pubbliche
Noi ci ha fatto notare che il vocabolo individuo e intraducibile in alcune lingue
E in arabo ad esempio il termine più inutilizzato agenda dell'idea di individua individuo letteralmente vuol dire uno di un'accoppiata un'osservazione molto interessante e diversa della singola persona rispetto a quello che la rende come giudice il segno cristiano un tutto chiuso e finito
E scritto
Da all'architrave del discorso pulite cui dell'enciclica il bene comune pensa pure meno lezioso
Non è un bene comune da da un bene comune da pubblicità Balilla non rimuove il concetto ma dando valore alle diversità
Il concetto non è nei fatti contrapposizione dico pagando ma ci fu un evento di confronto ITC crescita fra visioni parziali che nel nel conflitto possono crescere
Cercando il bene comune
Le diversità così sono e il cuore della Fratellanza ed è il suo chi è attivo la costruzione comune del bene comune
I diversi chi sanno tale
Non mirano a rimanere se stessi ma possono coltivare insieme il sogno di diventare tutto non di rimanere se stessi persone crea
Fine della citazione e con questa io dico di insieme e di moltiplicare il vescovado di ampia ampliando magari anche la pista augurio a tutti noi una buona presentazione invito alle cere questi testi
Spese aumenta anche il suo Craxi ancora che ha reso impossibile questa bellissima possibilità per il pubblico tedesco avuto a tutti una fruttuosa discussione
Per tutti che vogliono sentire anche ma questa finché che tale era in tedesco e Santa canale uno sempre Canale uno su questi buffi potete sentire tranquillamente tutta la Conferenza senza poche grazie mille
Grazie molte dottoressa Steel che Smith io sono Deborah Tonelli curatrice di questa volume
Il rappresentante della Georgetown University di Washington qui a Roma che ha sede presso la Civiltà Cattolica in villa Malta al Pincio
E mi unisco per non essere ripetitivo ai tuoi ringraziamenti ma un incontrarsi e particolare alla Fondazione alzai del e all'Istituto Sturzo che hanno subito accolto con entusiasmo
Il l'idea di poter discutere questo libro in pubblico nella loro sede questa sera il ve ne sono veramente molto grata
Un grazie particolare a Giovanni Lucchetti che è stato mediatore di questo importante ponte di relazione che penso sarà fruttuoso per noi non solo questa sera ma anche in futuro
Ovviamente il mio grazie da tutti gli autori dei saggi contenuti in questo volume in platea ce n'è un altro nascosto il professor Mario reale che autore appunto di uno dei saggi contenuto nel libro
Ringrazio i nostri ospiti nostri relatori per essere qui questa sera
Il relatore di di là ma di villa Nazareni Angelo Tumminelli ma anche Riccardo Cristiano che come vedete è un pochino incidentato e quindi fino all'ultimo ha sperato che ce la faceste avvenire
Non vorrei tardare oltre ma davvero un grazie di cuore a tutti voi che siete qui
Con l'idea che questa presentazione non offre risposte ma semmai di aiuti apporvi delle domande e ad aprire delle questioni
A sollecitare quello che appunto la direttrice sette Smith diceva la molteplicità dello sguardo
E in un mondo complesso come oggi sempre più fondamentale
Tener conto di questa complessità
Riuscendo a mantenere una sorta di sospensione di giudizio di che poche che diventi il luogo del dialogo veramente e dell'incontro anche laddove le negoziazioni e gli scambi sembrano essere impossibili perché la diversità diventa irriducibile
Invito quindi padre Antonio Spadaro a raggiungerci per introdurre i lavori
E il padre Antonio Spadaro lo conosciamo e direttore della Civiltà Cattolica collabora con numerose testate giornalistiche Repubblica alla Tampa il fatto quotidiano L'Osservatore Romano
Ed è autore di numerosi articoli saggi libri
Ricordiamo più recenti oltre colore appena pubblicato dalla casa editrice vita e pensiero si chiama nella notte sette parole per immaginare il futuro edito da fare nel due mila ventuno
Ha curato l'edizione italiana degli scritti di Giorgio Mario Bergoglio a partire dal mille novecentosettanta sta in poi
La parola lei grazie
Dottoressa scemi sottomarini grazie per queste parole grazie per questo invito direttrice che mi onora ha profondamente anche perché mi rende partecipe di un dialogo di un dibattito che pone più domande che risposte come giustamente diceva la dottoressa Tonelli a alla fine del maggio scorso qui a Roma si è tenuta una conferenza organizzata da Civiltà cattolica la rivista ed è stato direttore Georgetown University di cui faccio parte meno nel board
Che ha messo insieme queste due antiche istituzioni nessun titolo su un tema la cultura dell'incontro un imperativo per un mondo diviso
A io sento come questa questo incontro di oggi sia in piena continuità con quello che abbiamo organizzato precedentemente e soprattutto Totti un tema
Oggi assolutamente fondamentale cioè il tema della cultura dell'incontro che tiri fuori
Come disse allora
Monsignor Gallagher segretario per i Rapporti con gli Stati dalla Santa Sede tifo i popoli dalla mentalità della guerra della divisione e dell'odio
A
Quindi qui si tratta oggi e qui si tratta di raccogliere una sfida pensare la cultura dell'incontro
Quindi la Fratelli tutti diventa a una guida come una guida una guida la guida che si usa per guardare le città per muoversi per trovare una direzione
E quindi tocca a noi trovare la direzione tocca a noi muoverci
Ma la Fratelli tutti diventa una sorta di guida a che ci accompagna in un percorso che deve essere assolutamente nostro e deve essere assolutamente politico come è stato detto
Quindi i fratelli tutti il primo passo che Francesco compie e quello di compilare una fenomenologia delle tendenze del mondo attuale che sono sfavorevoli alla fratellanza di cui vuole parlare
Quindi c'è una visione direi abbastanza catastrofica all'inizio del del mondo il mondo
Diviso un mondo fratturato mondo frammentato osserva come ci sia una sorta di scisma tra il singolo e la comunità umana lo descrive quindi lo approfondisce
Quindi
Un mondo dice Francesco che non ha imparato nulla dal dalle tragedie del Novecento
E questo è anche importante cioè fa riferimento Francesco ha una storia quindi non è un testo di teologia che vuol dare principi astratti e teorici
Ma vuole ancorarsi alla realtà storica e la cosa fondamentale che dice e che non abbiamo imparato ancora nulla dalle tragedie del Novecento
Quindi in questo senso c'è da raccogliere una una lezione c'era imparare
Una reazione
Sembra che ci sia un regresso dice individua a almeno tre elementi di questo regresso
Che io vi fornisco come introduzione a un dibattito che certamente si si presenta come molto molto interessante molto molto futuro
Intanto al numero venticinque della Fratelli tutti il Pontefice parla dei conflitti che si esasperano fino ad assumere quelle forme che il Papa definisce ma lo sappiamo tutti terza guerra mondiale a pezzi
Stiamo parlando di una enciclica che
Nasce in un contesto posto pandemico se così possiamo dire ma che non aveva ancora conosciuto la guerra
E dove però in realtà a un l'ha conosciuta perché il Papa vede come orizzonte della guerra non esclusivamente il confine russo ucraino ma vede i pezzi di questa guerra mondiale
Che purtroppo si dispiegano in varie parti del mondo e che noi in realtà non vediamo più perché nel rilancio o la dimensione del conflitto
I nazionalismi che riaffiorano il senso sociale pare smarrito il bene comune sembra il meno comune dei beni
Questa tendenza al nazionalismo la stiamo constatando nella anche la nostra Europa in fin dei conti e mi interrogo francamente sinceramente alla luce di quello che sta avvenendo anche delle tensioni tra un'azione e l'altra quanto il progetto europeo
Questa se volete è una domanda che mi pongo anch'
Stia tenendo e possa tenere
Considerando anche in un orizzonte più ampio che le grandi istituzioni internazionali la dottoressa scritte ne parlava da stia hanno o meno tenendo questa è l'altra grande questione quanto l'ONU abbia opposta svolge un ruolo oggi in un contesto in cui il multe latte multilateralismo è sempre più essenziale e sempre meno praticato
O siamo assistendo appunto quello che avviene a Bali sembra che le cose più interessanti siano i rapporti gli incontri bilaterali più che gli incontri che avvengono in questo senso la parola di Francesco purtroppo e profetica
E quindi l'allarme fondato
Persino la globalizzazione l'apertura al mondo dice Francesco c'è la un interesse economico e finanziario quindi non il desiderio di fratellanza
In questo mondo sovraffollato siamo show e prevale l'individuo sulla dimensione comunitaria dell'esistenza quindi il desiderio di fratellanza sembra la via d'uscita privilegiata a questa condizione esistenziale
E il Papa affronta alcune questioni gravi da affrontare la cultura dello scatto
Anche questa è una frase
Che abbiamo imparato bene a conoscere perché Francesco la ripete spesso le pensioni le persone non sono più considerate come un valore primario da rispettare e da proteggere
Parti dell'umanità sembrano sacrificati poveri disabili bambini anzi anni
La ricchezza è aumentata ma aumenta l'iniquità
Francesco pone l'accento sull'ossessione di ridurre il costo del lavoro senza tenere conto delle gravi conseguenze e questo proprio
La questione dei diritti umani
Il rispetto dei diritti umani e il prerequisito per lo sviluppo sociale ed economico di un Paese
Francesco afferma che una parte dell'umanità vede la propria dignità disprezzata con calpestata i propri diritti fondamentali ignorati e violati potremmo fare l'elenco dei paesi in cui questo avviene
Qualcuno si stupisce perché il Papa non nomina i Paesi no una cosa comune perché il Papa non nomina questo Paese non nomina quest'altro pezzo
Questa è una questione altra questo sarebbe un'altra questione interessante del di pongo più trompe più domande piuttosto che che che darvi del del delle indicazioni risposta
Interessante ma bisognerebbe capire qual è bisogna capire quale il ruolo che il Pontefice non solo Francesco hanno avuto nella storia che vuole appunto di costruire ponti e di parlare
E di tentare un dialogo proprio con quelle persone che invece il dialogo non lo voglio fare
E per questo c'è bisogno della diplomazia
A allora è un riferimento e diritti umani particolare che il Papa compio numero ventidue che riguarda le donne
E questo è molto molto importante molto tenace
Altro tema al numero quaranta che il Papa al sul quale diventata riflette quello delle migrazioni altro tema che pare sia ridiventato una urgenza non solo nazionale ma di fatto europea il Papa l'ha detto e ripetuto più volte
Il dovere d'accoglienza
A quella dei Paesi che dove dove i migranti approdano ma la responsabilità della condensa deve essere del continente europeo allora come declinare questa sfida anche in termini di cittadinanza
E
L'ultimo che cito perché non vorrete sostituirmi relatore e la comunicazione che è un problema fondamentale per costruire cittadinanza tutte le volte quando io penso il mio giornale e penso molti direttori di testata oltre che a porsi il problema che cosa pubblico si pongono ci poniamo il problema che visione del mondo voglio comunità perché questa è la vera domanda bene in questo contesto drammatico che ho descritto le grandi parole quali Democrazia libertà giustizia unità perdono la pienezza del loro significato
Quindi e in qualche modo la coscienza storica il pensiero critico la lotta per la giustizia le mie dell'integrazione risultano come liquefatta
Allora risulta fondamentale oggi riflettere
Su quello che e di fatto un'espressione della Fratellanza cioè la cittadinanza e molto interessante comprendere come Francesco sia nella sua
Enciclica sia nel documento di Abu Dhabi che in realtà è la radice storica di questa enciclica un documento con firmato
Dall'Imam di al-Azhar che da papa Francesco dicevo è interessante comprendere come in questi due grandi documenti si faccia riferimento alla cittadinanza come il frutto della fratellanza
Che un frutto estremamente e concreto che poi si è declinato e si sta declinando dei viaggi apostolici del Pontefice
Voi sapete ricordate che papa Francesco è stato in Iraq non riesco a descrivervi in parole all'esperienza di quel viaggio che ho fatto perché per vedere un papa a parlare da Mossul naturale dell'eBusiness e elevare lì una preghiera a Dio francamente fa venire la pelle d'oca
Allora anche solo nell'immaginazione ma poi vederlo quegli occhi sulle macerie
E vedere che lui è stato lui era lì
Veramente sconvolge l'immaginario
E in Iraq il messaggio del Papa è stato questo ve lo leggo perché son poche righe ma importante leggere le sue parole
Si dia spazio ha detto il Papa a tutti i cittadini che vogliono costruire insieme questo Paese apro una parentesi paese del tutto come dire costruito a tavolino nelle carte quindi un Paese che non esiste
Che quindi è stato frutto diciamo della mensa occidentale che mette insieme popolazioni tribali però questo è allora il Papa dice si dia spazio a tutti i cittadini
Che vogliono costruire insieme questo Paese nel dialogo e nel confronto franco e sincero costruttivo a chi si impegna per la riconciliazione per il bene comune
è disposto a mettere da parte i propri interessi in questi anni in Iraq ha cercato di mettere le basi per una società democratica e indispensabile in tal senso assicurare la partecipazione questo il punto
Di tutti i gruppi politici sociali e religiosi
Tutti i gruppi politici sociali e religiosi e garantire i diritti fondamentali di tutti i cittadini nessuno sia considerato cittadino di seconda classe
Allora capite come il Papa leader religioso si fa garante della cittadinanza che mette insieme non solo i cristiani devono dare il loro contributo ma tutti
Gruppi politici sociali e religiosi
La a ecco questa questa è la visione forte il messaggio che il Papa sta andando sta dando al mondo un altro viaggio più di recente compiuto è stato in Kazakistan
E e quinta parte volto ha fatto un po'strana operazione quasi costantiniano al contrario cioè il in fondo l'invito a un incontro interreligioso è arrivato dall'autorità civile
E quando ma il Papa papà sempre organizzato in più incontro interreligioso di Assisi Giovanni Paolo secondo ma non a lui partecipato come uno dei partecipanti all'incontro organizzato da un presidente nella Repubblica
E e però d'altra parte era chiarissimo anche dico permettono visto ci sono stato che quell'incontro senza il papà non si sarebbe fatto o comunque non avrebbe avuto lo stesso valore
Però la la il Papa ha accettato di essere uno tra gli altri
Per lanciare un messaggio che è stato nuovamente lo stesso messaggio definito il Kazakistan paese dell'incontro e ha proseguito
Abbiamo bis parole sul abbiamo bisogno di leader
Quanto abbiamo bisogno di
Abbiamo bisogno di lui perché a livello internazionale permettano ai popoli di comprendersi e dialogare e generino un nuovo spirito di nel sinking
La volontà di rafforzare il multilateralismo di costruire un mondo più stabile e pacifico pensando alle nuove generazioni per fare questo occorre comprensione pazienza e dialogo con tutti
Per la prima volta in maniera decisa il Pata prende una posizione parlando dello spirito di nel Sikkim
Cioè prendendo come punto di riferimento per il futuro il dopo me la Dichiarazione di Helsinki che come sapete segna un importante passo avanti nel frenare la guerra fredda e la logica dei blocchi
Perché una una logica che il Papa questa volta spesso ha criticato il la logica di Jalta
Spesso definito come la logica dello Sparta della spartizione della torta parole sue
La logica di Jalta deve venir meno perché quella che quindi la la spartizione che provoca di fatto e mantiene invitati conflitti
Allora seguire lo spirito e questa potrebbe essere un altro frutto no cioè aprire una discussione sullo spirito
Di sua Dichiarazione di Helsinki e quindi ravvivare lo spirito di Helsinki ecco seguire lo spirito di quella dichiarazione significa andare nella direzione opposta a quella di Yalta
E affermare con forza la volontà di non arrendersi alla logica senza uscita dell'escalation militare degli schemi di guerra come Francesco li definisce e quindi il rifiuto di una politica basata su sfere di influenza
Concludo dicendo che colpisce dall'osservazione che ha fatto più volte anche nei suoi scritti Deborah Tonelli e nel panorama internazionale non sia un leader politico a mettere sul tavolo
Della discussione è una visione globale del sistema mondo ma un leader spirituale
E oggi in un periodo storico di transizione culturale come il nostro c'è bisogno di coltivare un'utopia carica di valenze politiche
Cioè c'è bisogno di una a arte architettonica della politica come un'arte architettonica capace di dare una visione prospettica
Buone le schiave
E in questo senso diciamo la l'architrave di questo edificio per Francesco e la fratellanza perché la fratellanza come scrive fratelli tutti intesa nel suo senso più profondo e un mondo di fare la storia grazie
Una
Grazie padre Antonio per questa incredibile introduzione che da un poco fornisce lo sfondo
All'interno del quale questo testo è nato grazie anche per aver fornito il tuo saggio all'interno di questo testo perché è un saggio che ci permette di offrire una traduzione
Tonetto in qualche modo pratica
Di quella che è la riflessione del Pontefice a partire dall'uso di una parola tanto comune quanto rischiosa come quella di appunto fratello di fratellanza
E e magari si potesse immaginare di guardare alla cittadinanza del mondo agli abitanti di questo mondo non da precisi punti di appartenenza e da speri di influenza ma a distanza
Da una causa da un'altra galassia o forse sarebbe meglio il caso di dire con gli occhi di Dio
Quindi vedere l'altro non a partire dagli elementi contingenti che ci separano si distinguono dai nostri simili
Ma a partire dalla semplice constatazione che siamo tutti parte
Della medesima umanità anche perché qualunque tipo di sistema politico di forma di governo andremo poi a immaginare di poter attuare in questo mondo
Può partire Sempre solo soltanto da una concezione che abbiamo dell'essere umano da una concezione antropologica
E quindi nessuna forma di governo sarà veramente l'assoluzione per migliorare il contesto in cui viviamo
Ma sempre e soltanto l'idea che noi abbiamo dell'altro e il nostro modo di farci Proxy mo'all'altro
Lascia comunque ora la parola ai nostri relatori primo fra tutti presento Riccardo Cristiano
Giornalista vaticanista che dopo essersi occupato a lungo di politica estera lavorato al Giornale RadioRai coordinando l'informazione religiosa
Collabora con la Stampa Reset formiche si occupa di dialogo interreligioso ed è presidente dell'Associazione giornalisti amici di padre Dall'Oglio
Per la casa editrice Castelvecchi ha pubblicato Dall'Oglio in sequestro che non deve finire
Bergoglio barbarie Francesco davanti al disordine mondiale
Sì e dello stesso mare i francesi con la nuova alleanza per il Mediterraneo
E più di recente insieme a Rocco D'Ambrosio siamo tutti della stessa carne dialogo su Fratelli tutti tra un cattolico e un agnostico
Grazie dottor Cristiano per essere qui con noi a lei la parola
Grazie Emmola grazie
A tutti voi grazie agli organizzatori per questo invito
Io cercherò di dare un contributo da un punto di vista però voglio dire che la lettura di questo volume mi ha interessato sin dal titolo per quel punto interrogativo che dice molto
Su alcuni sostenitori della Fratellanza a cominciare da certi cattolici a nome dei quali si esprimerebbe Francesco di solito quando si riferisce a questo tipo di cattolici il Papa li chiama buoni cattolici
A cominciare da
Quei
Quegli ambienti che si richiamano alla cristianità all'idea di chiesta come societas perfetta
Tutto questo più che di fratellanza a mio avviso parlava di forma confessionale gerarchica piramidale che non consente non prevede altri stati altri spazi
Ma in questo libro si ricordano anche i figli dei lumi alcuni dei quali si sono dimostrati così legati al concetto di fratellanza
Da aver pensato che se ovunque nel mondo vi già è una legge di gravità analogamente vi dovrà essere una legge eterna e universale
Valida per scoprire la felicità le leggi sociali avrebbero provveduto questa fratellanza così irrazionale non poteva derivare da Dio ma dall'evoluzione e quindi cercare l'anello mancante tra l'uomo nella scimmia è stato un esercizio fraterno dal punto di vista di alcuni scienziati per quanto riguarda i figli dello Sturm und Drang dirò solo alla fine perché voglio contribuire dal punto di vista che sembra escluso quello dell'agnostico
Il dialogo è sempre tra credenti e non credenti dunque l'agnostico non c'è
Perché sebbene non professi fede non si può dire che non creda l'agnostico non sa ma non sapere avvicina entrambi soprattutto se ammettono come il cardinal Martini che il dubbio lo conoscono a volte anche i credenti e ci sarà un momento di dubbio anche per chi non crede ne sono sicuro
Eppure proprio Deborah Comelli fa emergere la certezza dell'agnostico se Dio esistesse sarebbe Luís a sapere tutto di noi e non noi a sapere tutto di lui
Crede infatti Tonelli nella comunanza dell'intento permangono divergenze irriducibili che sono nello stesso tempo fonti di tensione ponti di dialogo
Questo è a mio avviso il cuore della vita di un agnostico la conferma di una sua possibile utilità la Fratellanza non la sua provenienza da Dio o dalla specie umana
Comunque potrebbe venire da entrambe da Dio da diversi sistemi derivati dalla Regione
Dalla ragione anch'essa più grande di noi come Dio non voglio fare del Papa un agnostico come messo bene che il suo pensiero parte da una premessa di fede
Ma non fa dell'adesione a quella premessa una condizione vincolante lo spiegano benissimo in questo testo
Tanto Paolo Quintili quanto padre Antonio Spadaro che scrive la fratellanza per Francesco
Un dato di fatto
Può essere il frutto della nascita alla gli stessi genitori dal o dal riconoscimento di una comune figlio Lanza di Mina o della medesima umanità questo dipende da ciascuno e dalla sua visione del mondo e della vita
Siamo noi a mio avviso il problema perché abbiamo bisogno di uno schema Muniz sta cioè di una verità assoluta dalla quale fardelli derivare un principio senza il quale altrimenti potremmo rischiare
Di trovarci costretti a convenire pur essendo di diverse visioni
Francesco a mio avviso porta avanti la scelta opposta lui sa da dove viene la Fratellanza a suo avviso ma non gli interessa costringermi a pensarla come lui a farla discendere da dove lui ritiene gli interessa viverla con me
Tra tanti bivi forzati destra o sinistra illuministi e romantici credenti o non credenti razionali o irrazionali
Francesco a mio avviso vede il bivio vero e sceglie di stare dalla parte dei pluralisti non demmo ministri
Con rispetto faccio notare che proprio un cattolico vivo ricco ha smontato la teoria di un diritto naturale eterno è onnipresente
La fratellanza si radica era nel fatto rimosso che sono fratello io
Perché originò e finisco in me ma sono soggetto relazionale abito dunque nello spazio e mi unisce all'altro non nella mia autosufficienza
Dunque il pluralismo si esprime nella domanda di Tonelli in che modo ciò che esso e in grado di cambiare la mia vita
La domanda del pluralista questa Isaiah Berlin una notissimo liberale ha spiegato
Il bivio come il bivio tra Riccio Volpe
Trae spunto da Archiloco la volpe sa molte cose il Riccione sa una grande lavoro per il pluralismo il riccio e il monismo
E ci parla del molestatore ustori che però ogni giorno si scopriva pluralista
Amava l'istruzione si rendeva conto che l'istruzione
Era il Biglio vero dell'Humanitas investiva tantissimi soldi suoi per istruire i ragazzi andando anche a studiare
I sistemi distruzione nel mondo ma poi scuro io scopriva che questi sistemi di istruzione sono tutti un imbroglio nessuno vuole e il Duce re tutti vogliono plasmare gli altri a propria immagine e somiglianza dice Tolstoj
Francesco riconoscere invece il pluralismo nel progetto di Dio questo è il punto che emerge in fin dei conti da quanto scrive il professor lucchetti nella sua nel suo prezioso contributo su Abraham Maimonide
Così passò al documento sulla fratellanza e se sto andando un po'lungo vi prego di avvertirmi
La questo documento che come ha detto padre Spadaro e il punto di di di ebollizione di nascita dell'enciclica
Viene spiegato molto bene dal professor Macrì
Perché sottolinea giustamente l'importanza della
Congiunzione
Nel documento il recente viaggio in Bahrain ha dimostrato che così procedendo anche Cindy Islam sa riconoscere il prodotto anche l'Islam sa riconoscere il pluralismo
Dentro l'Islam
Lo sforzo compiuto nel brano che mi accingo a citare del documento paradossalmente maggiore in Francesco che in al Tayeb
L'Islam ultimogenito della famiglia Bra mitica ha meno difficoltà a riconoscere i fratelli maggiori riservando a sé ovviamente con l'ultimogenito dura una sorta di compimento della profezia
Più difficile e riconoscere chi è venuto prima è un ragionamento troppo umano ma spesso è così un dopo di me vuol dire che io non sono definitivo
In realtà Gesù Cristo verrà nuovamente alla fine dei tempi ma le ristrettezze mentali sono diffuse in tutte le famiglie
Ecco allora la frase che mi interessa citare la libertà è un diritto di ogni persona ciascuno gode della libertà di credo di pensiero e di espressione di azione il pluralismo L a diversità deve
Il nei
Il pluralismo e le diversità di religione colore sesso razza lingua sono una sapiente volontà divina con la quale Dio ha creato gli esseri umani
è qui Francesco porta al Tayeb nel solco del concilio Vaticano secondo impresa non ardua per un Sufi visto che Rumi scriveva che i sentieri sono diversi ma la vetta una
In questa certezza che ci sia una sola vetta sento la richiesta di ammettere che scaliamo la stessa montagna non certo che qualcuno sia depositario della retta via
Ecco perché devo ringraziare Giovanni Macrì per avermi fatto capire
Questo termine fratellanza e di marca gesuitica scrive nel volume oltre che di impronta francescana
Nel senso che egli vede nello strumento del dialogo lo stimolo migliore al discernimento alla scoperta del noi attraverso la scoperta dell'altro
Per concludere mi sia consentito però un Breve ragionamento una battuta sul tema d'oggi un certo pacifismo ideologico usando una frase che sposo in pieno
Di Tonelli
Il dialogo non è soltanto uno strumento per veicolare idee ma il luogo in cui i paradossi dell'esistente non danno luogo polarizzazioni ma permettono di assumere consapevolezza del suo pluralismo se non fosse come dice
Deborah Tonelli si realizzerebbe il sogno di certi pacifisti ideologici la pace in presenza di un solo belligerante
Questo sì è un mio di pace con un solo belligerante
E proprio dell'epoca del nuovo comunismo delle religioni secolari del nazionalismo che sempre ritorna e che dovrebbe farci riscoprire la genialità di Marx che vide la conflittualità
Arrivare dalla concentrazione dei mezzi di produzione
E questo potrebbe avvenire alla luce della della conflittualità che arriva dalla concentrazione dei social media finisco dicendo che per risolvere i nostri problemi la soluzione avrebbe potuto essere a Molisso e letizia se l'avessimo capita come
Trampolino di lancio
Ida contro la tendenza al ritorno del nazionalismo che ci serve come ancoraggio in un mondo fluido mobile
Senza certezze a Maurice letizia avrebbe potuto farne fare della famiglia questo ancoraggio se i laici non avessero ulteriormente alzato l'asticella e se la Chiesa non avesse ulteriormente spinto invece ad abbassarla
Nella ricerca di un incontro di una famiglia moderna nuova non di quella atavica e antica che poteva costituire questo radicamento i laici purtroppo mi sembra che non abbiano voluto
Seguire questa indicazione
Per sconfiggere inazione dissi Andaloro triade Dio patria famiglia vi ringrazio
Grazie molte a Riccardo Cristiano io lascerei spazio per le domande la discussione al termine di tutte le presentazioni
Però a me mi è piaciuto moltissimo minimi Personal sottolineare questo aspetto che lei ha appunto sottolineato cioè il Papa non vuole convincerci
Abitare la Fratellanza portandoci dalla sua parte dall'alto delle sue convinzioni ma vuole semplicemente viverla con noi perché la fratellanza e una forma di esperienza
Una forma di relazione comunque passiamo adesso al prossimo ospita al prossimo relatore il professor Markus Crank che terrà la sua relazione in tedesco
Professore ordinario di filosofia moderna ed etica sociale presso la facoltà di teologia di Lugano e direttore della cattedra Rosmini
Inoltre insegna antropologia filosofica alla Pontificia università lateranense e dottrina sociale della Chiesa alla Facoltà teologica dell'Italia Settentrionale di Milano
E membro dell'Accademia europea delle scienze e delle arti del comitato scientifico italiano della Fondazione Konrad Adenauer
Oltre all'attività accademica ricopre la carica di vicepresidente regionale dell'Unione cristiana imprenditori e dirigenti in Lombardia ed è socio fondatore dell'Unione cristiana imprenditori ticinesi
Nei suoi studi si occupa del pensiero di Antonio Rosmini della metafisica nei tempi moderni
E di temi di filosofia politica e diritti umani delle questioni etiche dell'economia dell'Europa e ultimamente delle spine derivanti dall'intelligenza artificiale e dal pranzo e post umanissimo
E a lei la parola e grazie ancora per essere qui con voi
Grazie cinque questa introduzione nonché incontrato due quelle questo bellissimo lavoro che ho letto piacere al profitto nonché tutti quanti hanno contribuito trovare in relazione irresistibile servizio vadano volevo sapere molto apprezzato considerazioni viene ceduto sparano anche credo che stiano specialmente qua corrotto le considerazioni sulla porta chiesa città contro riguarda l'amore cristiano
Per quanto riguarda invece il riferimento a base di magari bisognerebbe corpo approfondire perché Canarias l'amore stiamo e qualcosa di incapace tessuto succitate sullo sfondo massima allora possiamo apparse mentale che non cambia nulla nella sua città
E Paolo Francesco nell'incidente dice proprio il contrario nel tempo sia stiamo sia ma dice riparte un ripensamento dalla base tutto quello che sono venus azioni politiche ma
L'ufficiale in tedesco
Bastano spiana anziché svizzeri anzi fuori Palma
Via simbolico transfer
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No
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Tante in politica all'improvviso anche a dire iscrizioni
Il cardinale chiudiamo bisogna
Suo panorama sul
Caritas e come si arriva poi alla visione di papa Francesco e quindi le differenze
Davvero molto utile a dare il contesto del nostro testo e anche a mettere in luce qual è la sfida del testo spesso in fondo che proprio il paradigma della Fratellanza ai affrontato da
Prospettive multietnici quindi grazie molte grafiche grazie e e adesso chiamò al nostro tavolo
Il dottor Giovanni Lucchetti un umanista prestato al business dopo gli studi in filosofia alla Sapienza e un master in religioni abramitiche presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma
Ha svolto per sette anni l'attività di reporter inviato nei principali mercati emergenti in Africa subsahariana
America latina Sud-Est asiatico per conto di riviste come
Forza Time e Oxford Business Group
Dal due mila diciassette ad oggi si è occupato dell'Ance dello sviluppo di forza Magazine in Italia nonostante il lavoro all'apparenza distante dagli studi originali la passione per la ricerca filosofica e spirituale non l'ha mai abbandonato
Di più il suo obiettivo è cercare di integrare le sue esperienze di vita negli studi accademici e direi anche con una riflessione che vada nella profondità piuttosto che fermarsi al substrato intellettuale grazie Giovanni a te la parola
Per cento bene grazie della presentazione grazie calcistiche dell'accoglienza grazie a tutti voi che siete qui stasera io anch'io vengo dalla Germania come Marcus ma direttamente dalla Baviera occupato tutta la strada fino a Roma per Roma continuerò il mio percorso perché in realtà io mi sono spinto fino dentro il Mediterraneo e ben oltre fino all'Egitto l'Egitto di un passato remoto di un passato lontano che però ancora può comunicare molto infatti perché quel messaggio
Ho voluto raccontare un'esperienza spirituale che spera ora di poter trasmettervi l'esperienza di trasmettergli il gusto per questa esperienza spirituale appunto del di un lontano passato che però con cura comunicare molto
Del resto credo nell'esperienza di tutti noi ogni concezione sul mondo parte sente dalle nostre esperienze e forse l'esperienza più grande che possiamo fare l'esperienza della verità della ricerca della verità e di come abitare questa verità
Abitare infatti un concetto che ha che fare con l'essere per me piuttosto che con un luogo abitiamo una lingua un'utopia un sogno spesse volte non sogniamo più oggi alcune oggi
Ecco abitare è un verbo molto importante soprattutto nel mondo globalizzato nel gol nel mondo della cosiddetta diaspore Izzo azione in cui ci troviamo a vivere
In cui abbiamo la sensazione che venga meno l'identità del se con i luoghi che abitiamo c'è questo
Iato che viene a crearsi
Ecco nel mondo globalizzato siamo già sempre dislocati ed esposti anche contro la nostra volontà all'incontro con l'altro l'estraneo lo straniero
E questo incontro con lo straniero e ciò che è estraneo ci ricorda anche l'estraneità che in ognuno di noi
Di più noi come diceva qualcuno di molto più celere dimmi diceva sì a noi stessi siamo l'altro dell'altro
Ora Pippo e ci sarebbe molto da approfondire ma io vorrei stringere arrivando poi al al nucleo del mio e del mio saggio dicendo che oggi viviamo una nuova età dei muri che era inimmaginabile all'indomani della caduta del muro di Berlino e questo è qualcosa che crea una certa inquietudine
A mio avviso infatti siamo chiamati ad una grande sfida un po'come furono chiamati ad una sfida i padri fondatori dell'Europa De Gasperi Schuman e Adenauer che avevano assistito alla dissacrazione dei valori occidentali in due guerre fratricide
A proposito di tra di fratellanza avevano spiccato così una comunità ideale
Che assumesse una forma politica ma ecco questo era un po'un un'atmosfera spirituale in cui vorremmo cercare di entrare col mio discorso perché la questione nodale che la sfida delle nostre esistenze nel mondo globalizzato e quella della coabitazione
Accettare la sfida di un nuovo abitare e coabitare rimanda anche alla possibilità di immaginare un'alternativa e nel contesto di vita religiosa anche di ripensare il rapporto con la tradizione
Infatti mi chiedo tante volte fino a che punto il legame con la tradizione risorsa e quando invece diventa un alibi per resistere a dei cambiamenti ormai in atto ecco con questa domanda voluto raccontare l'avventura fisica e spirituale
Di Abraham Maimonide e per presentarlo adeguatamente per presentarvi adeguatamente questa figura ho attinto a tre lezioni per me importantissime che sono quelle del grande filosofo italiano Giambattista vico
Lezione che rinvia alla capacità dell'ingegno di cogliere Analogie in cose lontane e diverse
Alla lezione del linguista diplomatico e filosofo tedesco Wilhelm von Humboldt che con la sua sensibilità per il linguaggio si spinse a dire nella sua epoca che lo speed unità dello spirito universale celebrato ai suoi tempi dall'idealismo tedesco si esplica attraverso la diversità delle lingue storiche in cui si manifesta la natura umana
E anche per Abraham i moniti se avrete voglia di leggere questo saggio questo libro scoprirete che l'uso del linguaggio e la sensibilità dell'Inter sul linguaggio fu molto importante
Per lui per la sua gestione religiosa per aiutarlo a trovare assonanze tra parole ebraiche ed arabe e così svolge il suo lavoro
Il rabbino Esine la terza lezione per me importantissimo con la quale affrontato questa figura è quella la lezione gesuita di Sant'Ignazio di Loyola per cui l'uomo è destinato a progredire vivere sempre più Magis verso un di più
Ad maiora né dei gloria ma come dicono appunto i gesuiti allora ecco che arrivò al centro della questione dall'osservazione della comunità ebraica egiziana del tredicesimo secolo l'epoca in cui disse ad Abramo
Emerge uno scenario di grandi sconvolgimenti in Egitto il paese in cui si trovava a vivere come ebreo insediato in quel Paese
Ecco una serie di devastanti terremoti in quel contrasto dorico carestie flussi migratori e la peste il cui impatto economico e demografico fu avvertito negli anni avvenire gravano numerose inquietudini nella popolazione locale si egiziana che all'interno delle comunità ebraiche ospitati all'interno
Dell'Egitto tuttavia in questo periodo di grandi turbamenti come dire sia spirituali ma poi con molto concreti
Emersi anche fiori anche un movimento pietista
Tra gli ebrei d'Egitto il cui rituali ideali riflettevano in modo profondo l'impatto il sufismo islamico e del suo Abram ai moniti e Abramo appunto emerse come il portavoce più ardente di questo movimento di compagni ebrei Sufi
Ecco ma Abramo e Monica era molto meno noto rispetto a suo padre che già all'epoca era famosissimo e ancora oggi viene studiato nel mondo universitario Mosè Maimonide ancora oggi è una grande figura di riferimento per tutto il mondo ebraico bene per quanto fu una figura di minore fa male minore impatto rispetto a quella paterna avranno anche una sfida concettuale col padre si spinse oltre il lavoro svolto dal padre e di fatto orientò esplicitamente le pratiche del culto ebraico
Della comunità ebraica egiziana verso le pratiche di mistici Sufi in una maniera molto concreta
Quindi avranno in qualche modo potremmo paragonarlo ad una figura della nostra tradizione era un po'come un Socrate dell'epoca che si pone al limite della società dal limite guarda la polis
Un cittadino che vive nella città vive con la sua comunità ma non dire come gli altri per qualche modo si mette volontariamente nemmeno un passo aldiquà per conservare uno sguardo obliquo e trasversale in questa in questa ubiquità potesse svolgere il suo lavoro ecco non senza dissidi tuttavia con le sue comunità di appartenenza
Questo il punto per meno dare al centro delle convinzioni dei compagni che cisti Brecht i dati da Abraham c'era la sicurezza di seguire le orme degli antichi discepoli di profeti i discepoli dei Padri del deserto
E avranno non solo era certo che la DIA islamica Sufi rappresentarsi in qualche modo una sorta di misticismo ebraico perduto
Ma era anche convinto che la pratica ebraica Sufi fosse in qualche misura un requisito necessario per affrontare una nuova epoca spirituale sulla soglia della quali lui e i suoi compagni erano convinti di trovarsi queste convinzioni di Abraham questo suo tentativo di avvicinare le pratiche ebraiche alle pratiche islamiche
Era possibile anche grazie ad un forte sostegno finanziario che proveniva dalle autorità islamiche del Cairo dell'epoca che erano impegnati a stabilizzare istituzionalizzare gli ordini sufi questa stabilizzazione anche finanziaria degli ordini sufi
Per mise ad Abramo anche così di ricevere un sostegno verso una stabilizzazione della propria comunità ebraica e di questo suo tentativo di orientarle verso le prassi per sulle pratiche sushi
Dunque in modo senz'altro originale Abraham immaginava di dar vita ad una rete di pietista ebrei di ispirazione islamica Sufi
Il riuniti in ogni città e villaggio che avrebbero preso la residenza nella sinagoga locale creando così una sorta di meccanismo permanenti di leadership spirituale ebraica
Quindi un gruppo di persone dir cose avrebbe garantito un supporto costante alle attività religiose un gruppo di persone virtuosi ebraico Sufi
Avrebbero garantito appunto una un supporto costante alle attività religiose rinunciando sostanzialmente alle attività di questo mondo in vista del mondo a venire
Interessante notare che promuovere la la formazione di un numero di persone pie radunate nella sinagoga e sostenute dalla sua dalla comunità nel suo complesso forse è quanto di più vicino possiamo immaginare ad un ideale monastico cristiano
Ecco è per questo che nel paesaggio medievale ebraico se pur nel solco della tradizione avrà detiene una posizione di unicità innovazione in qualità di un di promotore di un vero dialogo tra ebrei e musulmani e di una più autentica cultura dell'incontro Abram ma i moniti erede di una dinastia di pareti dalla Spagna furono costretti ad emigrare in Cina a stabilirsi in Egitto
Dimostra che la Fed indio da qualsiasi esperienza religiosa propenda o supera posso operare le differenze e realizzare la Fratellanza concludo usando una suggestione politica
Suggestione politica qui siamo nella casa di Don Sturzo
Ecco come Sturzo spinto alla sua epoca da un messianismo riformista
Fu anzitutto il cattolico italiano che fece entrare i cattolici all'interno della tradizione dello Stato unitario realizzando così la fratellanza Abram ammonite nel suo contesto nel suo tempo storico fu in grado di fare entrare la comunità degli ebrei egiziani che si trovava a guidare all'interno dello Stato egiziano islamico a lui contemporaneo e così a risolvere contraddizioni e problematiche fondamentali ai fini di una pacifica coabitazione e della realizzazione della fratellanza
Grazie
Grazie al dottor Giovanni che si
Per averci anche mostrato un esempio un esempio storico reale alla fine quindi la fratellanza è possibile laddove c'ha il coraggio di usare di scavalcare delle barriere quindi anche di farsi carico di una reinterpretazione della tradizione ringrazio anche finora tutti i relatori di essere stati emittenti concessi dieci minuti famosi in modo da permettere magari il dibattito con i presenti dopo
Il professor Matteo truffe agli al nostro prossimo relatore ordinario di Storia delle dottrine politiche all'Università degli studi di Parma
è membro dell'Associazione italiana degli storici delle dottrine politiche è stato presidente nazionale dell'Azione Cattolica Italiana dal due mila quattordici al due mila ventuno
La ringrazio le cedo la parola
Grazie grazie nell'invito io porto anche punti saluti di del presidente sito ostruzioni Colantoni etiche ho sentito era veramente molto dispiaciuto di non poter essere presente qui oggi che però ci teneva anche a dire la soddisfazione dell'istituto per la realizzazione di questo di questo appuntamento di questa collaborazione
Però la prima cosa che io ci terrei a sottolineare è che un motivo di grande interesse di questo libro che presentiamo stasera sta nel fatto che questo libro dimostra molto concretamente quanto il tema della fraternità
Costituisce un terreno su cui possono incontrarsi e che con darsi reciprocamente culture storie e sensibilità e fedi differenti
E al tempo stesso questo libro lo dimostra anche quanto l'approccio di papa Francesco a questo tema sia particolarmente capaci di provocare questo incontro questa ricerca di una riflessione condivisa pur nella consapevolezza del differenze quel coraggio di cui proprio si parlava adesso e questo accade perché come giustamente Deborah Tonelli ha scritto introducendo il libro la fraternità così come ne parla Francesco è per formativa cioè scrive Deborah Tonelli trasforma la realtà nel momento stesso in cui diventa azione ed esperienza comune
è interessante da questo punto di vista che gli autori del libro dicono in maniera abbastanza esplicita di non di non aver voluto rispondere a questioni ma aver voluto semplicemente fare esercizi di dialogo e fraternità
Tra punti di vista sensibilità competenze fedi religiose o filosofiche che siano differenti
Proprio a partire dalla diversità che li caratterizza e senza nemmeno aggiungono giungere a una visione unitaria di che cosa sia la Fratellanza e mi sembra un punto fondamentale perché ci aiuta a cogliere il fatto che la Ferrari diciamo così alla stessa Fraternità che in un certo senso menta si pone come tema di discussione cioè come l'oggetto su cui riflettere
E lavorare pone però al contempo il modo lo stile e la postura ma anche lo scopo del del discutere è quello che diceva molto bene piccolo libriccino che l'editrice aveva al tradotto appena prima della comparsa dei fratelli tutti Edgar morente pensatore laico
Diceva
La fraternità
Mezzo per resistere alla crudeltà del mondo deve diventare scopo senza smettere di essere mezzo
Lo scopo non può essere un termine deve diventare il cammino il nostro cammino quello dell'avventura umana
Questo mi pare essere il senso di questo dialogo del giallo che il dialogo quanto tale della fraternità e il senso costitutivo costruttivo del dialogo tra diverso
Potrà unire il dialogo fraterno è ciò di cui abbiamo bisogno ed è anche l'unico modo per realizzare ciò di cui abbiamo bisogno e in questo senso
Mi pare una suggestione interessante che
Per certi versi Sicilia fratelli tutti quanto il documento di Abu Dhabi possono essere considerate secondo me è un esempio emblematico
Di quel pensiero incompleto che fin dalla prima intervista papa Francesco primo interista fatta con padre Spadaro che abbiamo ascoltato prima Papa Francesco ha indicato come il modo improprio del pensare e in modo particolare del pensare credente addirittura del pensare teologico
Un modo che un'idea sappiamo Francesco recava da da Romano Guardini a cui è molto legato non è un'altra un altro occasione Francesco dice Baldini destinato l'importanza del pensiero incompleto
Quello che ti porta fino a un certo punto
Ma poi ti invita a contemplare in prima persona crea uno spazio per ha fatto incontrare la verità un pensiero secondo dovrebbe essere sempre incompleto per dare spazio a sviluppi successiva
Che è un modo un approccio interessante mi pare anche dal punto di vista diciamo così sociale politico e la la Fratelli tutti a un'enciclica
Sociale in un contesto come quello odierno in cui invece predominano dinamiche sociali culturali politiche e anche crisi locali
Di chiusura e contrapposizione tra soggetti persone gruppi pezzi di società nazioni impermeabili a qualsiasi forma di confronto perché trincerati nella difesa o dei propri interessi o delle proprie vede la propria identità dei propri diritti
L'approccio fraterno proposto da Francesco consente invece di infrangere molte barriere a partire ad arco da quelle dei fondamentalismi fondamentalismi religiosi ideologici o culturale che crescita
Il che lo dico solo per inciso è tutto il contrario di quello di cui di a volte certa parte del mondo ecclesiale accusa Francesco nonché accusandolo più o meno tra le righe di stemperare la la fede di annacquare la dottrina e è il contrario perché invece lento ciclica fa esattamente un movimento opposto
Mostra che valori dei principi che possono essere universalmente condivisi perché profondamente umane sono radicati nel cuore della fede della fede cristiana
Allora una sua una seconda sottolineatura interiore sottocultura che mi sembra che emerga
Bene dal libro è collegato a quello che stavo dicendo perché da liberal capiamo che fratelli tutti offre diciamo così tre possibili piani di lettura
Distinguibili ma non separabili sembra dire Francesco un piano di lettura per il credenti diciamo come ogni enciclica destinata a alla comunità ecclesiale
Un piano di lettura tra gli altri credenti intratterrà il mussulmani innanzitutto inizia e chiude con riferimento al al Grande Imam è un piano di lettura per i non credenti sempre in questo interessante perché questo non avviene diciamo così per cerchi concentrici a cascata ma in maniera piuttosto circolare e in un continuo inseguirsi di punti di materiali di idee
Perché appunto si ferramenta no essi arricchiscono reciprocamente
Provenienti dalle più diverse culture e questo anche questo dico solo con un accenno forse perché papa Francesco
Non è certo il primo Papa che parla della fine della cristianità
Ma forse tu papà che si comporta fino in fondo di di di conseguenza no
Nel Natale del due mila diciannove ha detto alla parlando la Curia romana non siamo più oggi non siamo più gli unici che producono cultura nei primi nei più ascoltati
Ecco questo approccio mi pare
In qualche modo è interessante posto sporge Ossi di Papa Francesco particolarmente interessante identifica come quella potere tutti Ca'carattere
Sociale e in cui fin dall'inizio Francesco dice lo scopo è quello di dialogare con tutti di cianuro sei numero centoventisette dice
Per accettare la sfida di sognare e pensare ad un altro umanità e farli insieme da soli si rischia di avere dei miraggi
Per cui vedi quello che non c'è i sogni si costruiscono solo insieme perché però incrociamo una serie di questioni critiche sollevate da gli autori del del del pool nel primo è quello che ci ricorda ad esempio il messaggio di Domenico Bellotto
Perché ci ricorda che la fraternità nelle diverse tradizioni storie pensieri in questo declinata assunto anche valenze molto differenti e assunto anche valenze diciamo così contraddittorie con l'approccio francescano oggi scritta sia stretto prima
Di di Francesco no bigotto ricorda che la tradizione biblica c'è ricco si ricorda bene che la la fraternità a dentro di sé anche una valenza conflittuale violenta all'interno tra fratelli a Canino Abele e all'e sterno contro tutti coloro che fratelli non so
Io credo che di questo Francesco Cha profondamente avvertito sia fatta di tutti che il documento di Abu Dhabi non nascondono certamente fatto che le le l'elemento religioso sia anche sia storicamente è stato a causa del conflitto però le parole da questo punto di vista sono molto chiare sono categoriche nelle religioni tradiscono se stessi cioè quando Jane hanno di udienza
La consapevolezza però del che anche le religioni possono anche la fraternità
Diciamo che matura dentro l'esperienza religiosa può essere generare violenza mi pare interessa a Francesco dirà che non deve portare alla sterilizzazione della dimensione religiosa e all'idea di realizzare una convivenza
Che sia ascetica è uniforme al centro del centonovantuno papà papà dice è vero che le differenze generano conflitti
Ma l'uniformità genera asfissia per far sì che si fa con citiamo culturalmente
Non rassegniamoci a vivere chiusi in un frammento di realtà e questo mi porta a un altro nodo ancora più stretto richiamato da da coloro che nel volume pur benevolmente criticano e polemizzano in un certo senso con fratelli tutti con il documento di Abu Dhabi prendendo le mosse da una prospettiva esplicitamente illuminista secondo questi autori
Gli ha le aperture perché ci sono al confronto dentro l'ha fatta lì tutti sono sì inedite quindi benvenute ma rimangono inevitabilmente insufficienti a causa della loro connotazione originaria religiosa
Sono che ticket molto che il mondo guida non non mi mettono a discutere ma proverò a sottrarre solo alcune sottolinea turno
E queste otto ore dicono che non si può fondamentalmente pensare cito loro ha un valore trascendentale capaci di fondare una nuova idea di fatta finite
Se questo non è in grado di superare ogni esperienza particolare senza porre nessun'altra definizione di uomo che non sia quella di essere appartenente alla specie umana
E quindi partirà da una prospettiva da credenti in qualche modo avrebbe il peccato originale di impedire una reale fraternità ecco
Io mi permetto punto solo di di fare una su duo sottolineatura la prima che mi pare che Francesco sia un passo oltre aspetto a una visione della fraternità inevitabilmente rinchiusa in una distinzione tra fratelli e non fratelli e quindi necessariamente escludente
E quindi necessariamente foriera di contrapposizioni
Ci sono diversi passaggi fatta di tutti che specificano questa cosa uno cruciale e al numero sessantadue ed è messo lì non a caso proprio quando il Papa inizia spiegare il senso di dissero di corso l'immagine per la parabola del del samaritano faccia un passaggio pregnante poi ce ne sono alcuni altri in cui dice chiaramente che la Fratellanza di cui parla è tale proprio perché in grado di coniugare particolare universale differenza uguaglianza appartenenza reciproca e alterità
Non è lo dice chiaramente la fraternità che si stabilisce tra soci al numero centouno cioè tra coloro che condividono i medesimi interessi della medesima provenienza la medesima ferite
Ma è un'esperienza dice di apertura che può essere Scelta il percorso solo da spiriti liberi e disposti a incontri reali
In fin dei conti potremmo dire che l'esperienza stessa Fraternità è questo non sul un'esperienza che si impara in famiglia potremmo dire ma che respira e cresce solo quando la si condivide al di fuori delle mura delle mura domestiche ecco la prospettiva è mi pare quella del Poli elettrico notte
Il Papa nei Vangeli fin dalle prime file calma proposto come modello sociale alternativo a quello della sfera uni formante chiazze a tutte le differenze ho finito la forte Anita invece sì mentre di di di ricchezza ecco allora da questo punto di vista mi mi sembra interessante come quella fraternità pensato nel nell'ottica del del Poli entro proposto da Francesco sì
Dimostri e questo libro lo dimostra e una una forza mobili tante una forza mobili tante capace di fare incontrare le le differenze credo che questo libro lo dimostra in maniera molto significativa grazie
Ma il limite per scusare Perilli per i talenti ma tessuto moltissimo questa interazione tra l'enciclica e i saggi contenuti nel libro cercando appunto di creare un dialogo diretto tra tra gli autori e la visione di papa Francesco ecco quindi spero che ci sarà modo poi di discuterne insieme e presenta adesso il nostro ultimo relatore il professor Angelo Tumminelli
Abilitato nel settore di filosofia morale come professore di seconda fascia ha conseguito il dottorato di ricerca in filosofia morale presso l'Università la Sapienza di Roma
Attualmente insegna filosofia storia degli Shelley è cultore della materia presso la cattedra di filosofia morale all'Università LUMSA di Roma
Ed è docente invitato di filosofia della religione presso l'Istituto teologico San Pietro di Viterbo
Tra le sue pubblicazioni ricordiamo ma Shiller sull'amore tra Fenomenologia e li Benz filosofi
Ortotteri Napoli e Salerno due mila diciotto e Martin Buber a Firenze dallo studio del Rinascimento al dialogo con Giorgio la Pira Edizioni Studium Roma due mila venti la ringrazio e le do la parola
Grazie grazie a voi buonasera a tutti scusate la voce
Mi aiuto un po'con
Anzitutto desidero esprimere un sentito ringraziamento
Agli organizzatori di questo incontro anche alla curatrice del volume
Che qui veniamo a discutere per il fatto che ci consente un po'di ridiscutere una tematica attuale non solo per la sua incidenza filosofico speculativa ma una tematica urgente sotto il profilo morale
Io porto qui la mia esperienza di operatore nell'ambito della cultura quindi di docente di filosofia storia nei licei ma anche di cultore universitario eh sia scuole ed università sono luoghi in cui chi vi opera è chiamato alla pratica del dialogo è chiamato a costruire edificare ecosistemi di fraternità
Quindi porto per certi versi la mia esperienza di educatore ma porto anche come è stato richiamato all'inizio la mia esperienza di membro della comunità di villa Manzoni
Villa Nazareth è una comunità di studenti studiosi accomunati dal carisma della cura del talento e dal carisma della diaconia della cultura
Padre Spadaro introducendo questo incontro faceva riferimento allo spirito di Helsinki è uno degli strateghi di ENEL Cindy è stato il cardinal Silvestrini già presidente di villa Nazareth
Con il quale gli studenti De villa Nazareth
Cercano di vivere e praticare lo spirito del dialogo quindi ho avuto la possibilità di confrontarmi con lo spirito di Helsinki e anche di riportarlo nella mia formazione e attualmente nella mia professione
Condivido alcune riflessioni ecco partire da questa mia esperienza e anche a partire dalla mia formazione di filosofia morale
La prima osservazione riguarda la differenza che intercorre fra il titolo dell'enciclica è il titolo del testo che qui veniamo a presentare
E la differenza che è stata evocata nel primo degli interventi di questo dibattito riguarda il punto interrogativo
Omnes Fratres fratelli tutti è il titolo dell'enciclica un titolo assertivo che evidenzia cosa la consapevolezza che la Fratellanza la fraternità è una certezza per il credente
Nell'ambito invece di un dialogo fra credenti e non credenti quello istituito dei contributi presenti in questo volume la fratellanza non è una certezza
Quel punto di interrogativo del titolo ci evoca il fatto che la Fratellanza è un compito una destinazione non certa
Quindi questo volume se volete non è abitato dalla consapevolezza che la Fratellanza sia realizzabile
Ma è abitato dalla consapevolezza che solo di fronte alla responsabilità è possibile costruire così sistemi di fraternità
Quindi se volete mentre l'enciclica di papa Francesco è questa la mia impressione è un testo della fraternità
Questo volume che discutiamo è un testo sulle condizioni di possibilità della fraternità fino a che punto è possibile edificare la fraternità
Ciò che emerge però da entrambi i volumi e il fatto che la fra fraternità non debba essere in testa
Come una categoria filosofica comunque incerto questo emerge a in tutti i contributi del testo come anche dall'enciclica di papa Francesco
La fraternità va va vissuta come tattica esistenziali
Molti contributori fanno riferimento all'idea di fraternità evidenziando anche i passaggi speculativi che differenza no la fraternità proprio della Rivoluzione francese con una concezione più cristiana della fraternità
Ma al di là di tutto ciò che emerge ciò che accomuna le riflessioni di contributo viene l'idea che la fraternità è una prassi esistenziale a che fare con la vita di ogni giorno a che fare con la quotidianità degli incontri
E da qui un'ulteriore riflessione riguarda quello che dal mio punto di vista è lo strumento della pratica della fraternità
Perché mentre padre Spadaro Linz riceva
La l'effetto della fraternità e la cittadinanza la fra la la spilla fraternità porta ad edificare cittadini consapevoli responsabili animati da un desiderio comune
Ma quale è lo strumento per arrivare al responso alla alla fraternità
Dalla prefazione di Deborah Tonelli emerge chiaramente lo strumento della fraternità e il dialogo
Non è possibile pensare la pratica della fraternità se non all'interno di una cornice dialogica
E il dialogo si in vera solo di fronte a due diversità che sono irriducibile irriducibili l'uno all'altro
Dialogo significa mantenere viva l'irriducibile diversità dell'altro che mi stanco bifronte
E tanto papa Francesco quanto il cardinal Silvestrini da cui ho imparato molto quanto nelle riflessioni presente in questo volume emerge questa pratica del dialogo come strumento di fratellanza
A questo proposito mi piace evocare un autore al quale mi sono dedicato molto che Martin Buber
Padre se vogliamo insieme a Franz Rosenzweig per il pensiero coi cristiano anche Romano Guardini e molti altri del pensiero dialogico
Buber sostiene che la prassi dialogica è una prassi di relazione con l'alterità però ci sono due modi con cui intendere l'alterità
L'alterità può essere intesa come un tubo che mi sta di fronte e in quanto tu come lealtà personale che imbocca una mia risposta etica
Ma la l'alterità può essere intesa comune esso con una realtà con sale rispetto alla quale io non sono chiamato ad agire responsabilmente ma rispetto alla quale esercito una mera manipolazione
E il rischio della Società del contemporanee quello di scambiare il dialogo gli hutu coglie il dialogo io adesso
E quindi iscrivendo le nostre riflessioni all'interno di una cornice dialogica non possiamo non riconoscere nella prassi della fraternità l'irriducibile diversità dell'altro
L'altro in quanto altro qualcuno prima faceva riferimento al fatto la tentazione forte di ricondurre l'altro ai miei schemi
La pratica del dialogo parte dall'irriducibile diversità dell'altro
Questo emerge molto efficacemente devo dire
Nei contributi del volume che presentiamo un'ultima osservazione coi mi accingo a concludere
Tanto dall'enciclica di papa Francesco quanto nei contributi presenti nel testo mi pare che la prassi della fratellanza si iscrive all'interno di una cornice antropologica comune prima la evocava
La moderatrice cioè per costruire ecosistemi di umanità
Non possiamo pur nella differenza di prospettive etiche religiose e culturali non possiamo prescindere da una antropologia comune
Ed è un'antropologia che papa Francesco chiaramente distingue all'interno dell'enciclica
Non un Antropologia della chiusura la prima parte dedicata alle ombre del mondo chiuso
Ma è una possibilità dell'umano quello della chiusura ma edificare la fraternità partire invece da una antropologica dell'apertura
Mi soffermo su questi due termini chiusura apertura ecco e concludo anche le mie riflessioni
Effettivamente se guardiamo il mondo a noi contemporaneo riscontriamo che è un mondo abitato dall'individualismo dal narcisismo e da quello che alcuni interpreti io stesso chiamo la tentazione promette Ica
Quella di manipolare l'alterità di conseguire l'attività come oggetto di manipolazione quindi di possesso
Il mondo chiuso
Contro il quale rispetto al quale papa Francesco esprime tutte le sue preoccupazioni è un mondo in cui la soggettività vive di questa di questo il suo isolamento ecologico isolamento ecologico significa incapacità di uscire da sedia prima sia l'orizzonte dell'alterità
E questa chiusura ecologica e ciò che genera conflitto conflitto familiare conflitto sociale conflitto politico
Cioè il superamento di un'antropologia della chiusura è necessario per costruire la fraternità
Bisogna edificare invece e lo sottolinea proprio Francesco ma emerge dai contributi del testo un'antropologia dell'apertura
Il termine apertura si rifà ad una cornice antropologica ben definita che è quella della del Tottenham eccelle Diana
Bel tosse nani cioè un una categoria filosofica del che riguarda Scheler riguarda altri fenomenologica con la quale si traduce letteralmente apertura al mondo apertura al mondo
Apertura al mondo è capacità di irrompere nella chiusura ecologica di chiudere il valore della realtà
è un processo di dissi chiudi mento il processo stesso della verità Alexei Ya come dissi godimento
Ebbene se vogliamo costruire una società bella fraternità non possiamo non condividere uno Antropologia dell'apertura
Un'antropologia cioè che vede la piena realizzazione dell'umano nella capacità di andare oltre queste super aprirsi all'orizzonte dell'altro
Accelera questo proposito definisce l'amore
Come un movimento intenzionale volto alla rivelazione offre mare unghia della del valore dell'altro
Creare un mondo aperto coincidere coincide con con il creare un mondo dell'amore un mondo in cui la realtà personale di ciascuno si realizza nella capacità di svuotarsi disse per riempirsi del valore dell'altro
è questa l'antropologia che fa da sfondo io credo all'enciclica di papa Francesco ma è un'antropologia comune che è in qualche modo intravisto anche nei saggi presenti nel volume
Un'ultima considerazione la fraternità è intesa da papa Francesco ma anche nel nei testi dei contributori
Ripeto non come una nozione non come una categoria filosofica ma come una bestia immonda come un compito morale
Un compito morale morale che accomuna gli uomini che condividono questa Antropologia dell'apertura
E Antropologia dell'apertura significa avere anche una visione profetica della storia qui non posso non citare Giorgio la Pira che sulla categoria di Profezia a
Letto la storia sta sa infatti la fraternità non può non tradursi in progetti politici in progettualità esistenziale
Proprio perché la fraternità e una destinazione
Non solo escatologica ma ai geologica della storia
La fraternità si può edificare attraverso l'impegno attraverso la responsabilità attraverso una prassi di vita che sa vincere le chiusure ecologiche le chiusure dell'io
Prospettare e configurare
A Orizzonti di dialogo e orizzonti di alte Pd alterità questo credo sia insegnamento che è maggiormente ho colto nelle pagine preziose che ho letto e per il quale per le quali ecco ringrazio anche quanti ci hanno invitato a dibattere su questo grazie
Grazie professor Minelli tra l'altro mi dà occasione di stanare un peccato originale quello di non aver subito sottolineato all'inizio di questa serata
Che in effetti questo di questo libro è frutto di un dialogo reale tra gli autori
Dialogo reso possibile anzitutto dall'associazione filosofia in movimento di cui il presidente il professor Mario reale che è qui con noi in sale il vicepresidente Antonio scese cere
E hanno reso possibile
Hanno proposto per primi questo momento di riflessione e di comunanza e è chiaro che il rischio è sempre quello di dover scegliere nella tensione tra la cogliere l'ascoltare in maniera attiva di difendersi no noia abbiamo optato
Per la prima per l'accoglienza per l'apertura per il tentativo appunto di di comprensione piuttosto che della difesa
Però io non voglio parlare più di tanto anche perché ho già procura del libro scritto all'introduzione ha scritto un saggio quindi non
No non voglia diciamo concentrare su di me l'attenzione piuttosto inviterei i relatori e voi tra il pubblico se avete domande questioni che rimangono aperti e curiosità
E così via intervenire senza senza timori insomma
Non so se il professor Reale prima di andar via vuole vuole dire qualcosa
Visto che
Niente
C'è una domanda del pubblico traggo vuole avvicinarsi al podio che così la sentono ecco non riportano il microfono ecco così la sentiamo se per favore si può anche presentare così lo sappiamo
E
Consigliere
Poi
Una
Ma
C'ha così
Benissimo stacca
La
Continente del giovane
Messa riguardo
Circa
E grazie
Io interventi
Consentirebbe
Dimissioni
Ricordando pensiero
Una
Che non sono stati menzionato
Io già all'inizio
Il professor cioè Sant'Agostino
Pensate
La vita
L'amore appunto al superamento sì sì sì
Silvana Grasso
Adottare
Nei vincente
E a proposito di questi
Passo saggi qualità
La
Poi
Allora
A
Sul posto importanza
Una
La
Come il falso fare di verso
Forse via
Diverso no disse di da da come quassù qua strategie
Solas
La
Non si vuole
Se ci sono altre domande magari le raccogliamo i Koch è un'altra domanda quindi in seconda fila se potete portare il microfono visiva
Poi
Grazie ci sono altre domande
Allora in tanto chiederei ai relatori di rispondere la prima anzitutto estorto Minali e questa seconda rivolta a qualcuno in particolare
Allora grazie per la sollecitazione assai pertinente giustificato il riferimento D'Agostino che tra l'altro è uno dei degli autori di riferimento dello stesso scende
Scendere a prezzo di Agostino la potenza con la quale Agostino inverte nel pensiero occidentale il rapporto tra amore e conoscenza
Perché mentre nella filosofia occidentale
C'è questo dominio del conoscere sulla mare
C'è l'erbetta in Agostino il primo a invertire i termini del gioco e ha
Dare priorità all'elemento affettivo dell'amore rispetto alla conoscenza
Come praticare la fraternità in contesti pedagogici multietnici multiculturali in cui la pluralità
Sociale e religiosa è un dato di fatto
Io a scuola o studenti
Di
Varia estrazione diciamo non tanto sociale perché il format sociale essendo un quartiere particolare e quello però di estrazione culturale estremamente diverso
Questo impone la ridefinizione delle strategie didattiche
L'articolazione di nuove metodologie
Non possiamo lavorare con il vecchio modello della scuola incentrata sul docente che la vecchia scuola in cui il docente il depositario del sapere e gli studenti sono fruitori coloro che a colgono la verità rivelata dal docente non è possibile pensare questo anche perché adesso il docente non è più l'unico punto di riferimento della costruzione della verità dei nostri studenti
Si può a cogliere la pluralità si può educare alla pluralità rendendo gli studenti protagonisti del processo di costruzione del sapere
Articolando una didattica che non si fonda sulle capacità e sull'esaltazione a volte anche narcisistica dei docenti ma si fonda invece sulla capacità del docente di favorire i percorsi di costruzione del sapere il docente non è colui che detiene il sapere ma il facilitatore in classe
Il facilitatore sia nella costruzione del sapere ma anche il fare il facilitatore che sa integrare le diversità sono diversità culturali sociali politiche e così via
Quindi bisogna ripensare un modello scolastico che non parta più dal docente ma che si fonda piuttosto sulla creatività degli allievi di Buber molto nella nella sua pedagogia dialogica Buber è molto chiaro in questo sulla fraternità istituzionale lascio la parola ai colleghi
Sempre vini mi riferisco al mio saggio chiaramente con cui ho cercato di presentare questa figura avrà mai monete che era anzitutto in in un dialogo con se stesso e con suo padre rassicura molto ingombrante povera in questo dialogo con la comunità islamica a maggioranza islamica in cui si trovava ospite come guida della minoranza ebraica che si trovava a gestire a guidare appunto ecco avranno ad esempio per me interessante perché mostra come in un dialogo tra Comunità ebraica il Governo egiziano e autorità islamiche
Gli uscieri cedette riuscì a ricevere un sostegno finanziaria sostanzialmente per ovviare alle secche della propria alle difficoltà che la comunità ebraica stava vivendo in quel momento di grandi escursioni socio economici riuscì a ricevere questo finanziamento questo supporto
Grazie anche al fatto che orientò le pratiche del culto ebraico a quelle delle di ispirazione Sufi dunque un in tentò di far riaffiorare esperienze comuni di verità come dire qui chiaramente stiamo parlando in un contesto intera religioso come dire Paesi vogliamo ragionare sul piano europeo di rapporto tra stati un'altra argomento magari ma in un contesto di dialogo intracomunitarie religiose ecco al ma che chiudo mai Monica orientò le pratiche del culto ebraico verso quello islamico su Fini quindi la maggioranza
Islamica in cui si trovava a vivere e grazie a questo riuscì a ricevere riceve un sostegno da parte delle autorità locali del governo locale che era poco impegnato a istituzionalizzare
Gli ordini sufi in quel contesto ecco non so se ho risposto ma è un esempio
In pratica di fratellanza forse
Allora
Però
Da negassimo istituzionalizzazione
Cambia fisionomia
Vuol dire che non non deve essere tradita ma non può essere trasportata a uno a uno a livello politico
Perché perché a livello politico
L'altro non non è automaticamente il fratello su questa fratellanza va proprio in questo senso con costruito e il politico fa questo l'istituzionalizzazione della Fratellanza e questa quindi vuol dire che anche all'interno di una una in uno stato la solidarietà ad esempio è una forma di istituzionalizzazione della carità
Ecco che papa Francesco diciotto momento dell'enciclica schivando di di libertà uguaglianza e fraternità ma non intendendo non lo so a questo punto ma dovremo avere un più tempo adesso a a discutere i principi della della rivoluzione francese ma piuttosto l'idea che la la fratellanza si trasforma in qualcosa di istituzionale e perché deve farlo
Perché io vivo in all'interno di una società o anche all'interno di accordi internazionali poter contare sulla fratellanza
Per la Fratellanza ha come base la libertà ma se siamo l'ambito politico io devo avere una basse
Che non sta più a disposizione della libertà dell'altro in questo senso intendo che va ipotizzata e il processo ad esempio del della costruzione dell'unione europea quando Schumann la dichiarazione del del del nove maggio del cinquanta ha detto è un processo che chi si costruisce passo a passo perché lei a strutture di solidarietà
Assolutamente Iding volatili e dietro le quali non si può più tornare indietro questo è un processo che ci fa comprendere come il compito del politico
Di fronte alla richiesta della fratellanza non diventa meno anzi
Che però la prospettiva della Fratellanza da al politico una prospettiva o verso dove costruire questa antropologiche di cui giustamente Angelo ha ha parlato prima
E qualcosa che è una prospettiva è cancella mente dicendo una idea regolativa verso la quale dobbiamo arrivare il problema è che fin quando non costituisce un punto di partenza proprio questi passaggi istituzionali intermedi
E e compito di una politica in nella quale il politico deve innanzitutto fare impolitico prima di diventare poi magari anche fratello dell'altro
Purtroppo forse devo andare è giusto questo
Perché o un treno e questo mi dispiace moltissimo per questo ha preso anche subito adesso il microfono io chiedo di scusarmi per per questo chiazze comunque dei guai della compagnia di stasera e per questo pubblico così attento
Piacevole
Per essere stato con noi grazie
Qualcun altro dei nostri relatori vuole rispondere
Velocissime su questa domanda sia che si ha ben colto eh domande Russell a suscitare la sussidiarietà possa divenire la forma istituzionale della della fraternità diciamo
Allora prima cosa risponde rispondere che occorrerebbe pensarci bene difficile risponda sui piedi occorrerebbe esco neanche pensare bene a quella diciamo scala fraternità sussidi solidarietà sussidiarietà che ha su cui occorrerebbe forse tornare raccoglierei forse sì in due sensi almeno forse cinque sensi la lista la sussidiarietà può essere forma istituzionale della fraternità
Il primo come forma di solidarietà che valorizza la differenza cioè di aver la di l'identità non in senso individualista non in senso conflittuale ma come strada appunto di reti di arricchimento reciproco tra le differenze la sussidiarietà ha questa caratteristica noti valorizzare le identità
Nel per la collettività altro per interesse generale la seconda che mi sembra ancor più interessante lo può essere come forme di assunzione potremmo dir così della prospettiva tipica di papa Francesco che è la la prospettiva di guardare alla società al mondo alla politica stessa dalla periferia come per usare le la categoria propria di di papa Francesco cioè dal basso delle marginalizzazione dalla dall'ultimo sia come metro di giudizio delle politiche sì anche come ricerca delle risorse nella periferia ecco ora questa prospettiva da dell'occhio dello sguardo della prospettiva che deve essere orientata a partire dalla periferia mi sembra la folla diciamo dalla strada attraverso cui poter pensare alla fraternità come forma di sussidiarietà
Grazie
Riccardo
Allora siamo in chiusura del nostro incontro ovviamente ringrazio tutti voi ringrazio i nostri relatori ringrazio nuovamente anzi Seidel Stiftung all'Istituto Sturzo
Ringrazio ovviamente il gruppo di filosofia il movimento che ha reso possibile il Progetto editoriale con l'editore Castelvecchi due piccoli annunci uno il buffet che ci attende è appena fuori di questa sala per avere qualche minuto di scambio e di convivialità insieme anche questo fa parte della realizzazione della fratellanza
E un secondo annuncia che ci sono sono al disponibili alcune copie del volume
L'editore ha dato qualche copia ovviamente in vendita ci la volesse deve rivolgersi a me toccare vi ringrazio buona serata
Così
Sì
Sì sì dicendo che avrei
Perché vado dritto