Conversazione con Alberto Mingardi in ricordo di Aldo Canovari

Radicale abbiamo ora qui con noi Alberto Mingardi direttore dell'Istituto Bruno Leoni di Milano per la nostra consueta conversazione buongiorno professor Mingardi tutto bene
è un buon giorno tutto bene spero anche lei scorta allora oggi parliamo di Aldo Canovari chi era professore
Caldo che hanno pari scomparso purtroppo la settimana scorsa dopo una lunga malattia ed è stato un importante protagonista anche se non noto al grande pubblico chic della vita culturale italiana
Forse il suo nome che dice qualcosa chi ascolta radio radicale perché alto è stato l'inventore e poi l'editore di Liberilibri una casa editrice che a cominciare
Dall'inizio degli anni Novanta
A portato all'interno del panorama culturale italiano sensibilità autori
Che prima erano totalmente assenti china dal dibattito Aldo è stato l'editore di tutta una serie di classici del pensiero liberale di alcuni autori importanti del pensiero libertario contemporaneo è stato anche un editore che ha saputo evoluto dare spazio attesti che in qualche modo sistemati Tavano davano più ampio respiro culturale acquisibilità garantiste
Che ovviamente sono molto importanti nella storia del partito
Radicale è stato anche l'editore che ha per esempio consentito a questo Paese di riscoprire un grande liberale forse il suo maggiore
Teorico liberale secondo novecento centouno leoni che pur essendo in vita una personalità assolutamente nota
A diciamo così maggiori esponenti del mondo la cultura proprio della cultura politica dell'epoca poi venne dimenticato per molto tempo fino a quando Aldo
Nel mille novecentonovantacinque pubblicò con trentaquattro allievi ritardo l'edizione italiana della libertà la legge freddamente l'ok capolavoro più favorevoli pubblicato prima in lingua inglese poi tradotto una in spagnolo e solo infine insomma ritornato nella lingua ma dare del suo untore è un personaggio Canovari
Straordinario sotto più di un punto di vista un maniaco dell'accusa editoriale un implacabile avversario del cattivo uso delle vie Ruffoni che veramente un editore artigiano che faceva altre cose il mestiere a aveva prese ovviamente che ch'egli sopravvive assieme a un socio che in qualche modo consentì i aiuto questa ossessione editoriale dicano vari con molta generosità ed ecco è è è veramente una di quelle persone che dalla provincia italiana da Macerata
In questo caso è riuscito però ad avere un ruolo ma rilevante
In un'epoca nella quale purtroppo come sappiamo bene
Siamo sempre abituati a leggere dei libri ed invece sempre più abituati a rimbalzarsi opinioni
Con immagini Mingus o stringati valuti aforismi
Di duecento cara professore mica rimane lo sconto continuerà l'esperienza dell'opera di politica culturale avrebbe detto un tempo il nodo gramsciano di Aldo Canovari o no
Guardi io credo che una importanza storica di quella cosa dice il Pd per i viveri ci sia non nel senso vivamente che
Sono i libri a fare la storia ovviamente
Beh molotov dagli a fare la storia ora perduta Pierobon basta guardare il quale l'importanza da una tutt'altra parte che ha avuto il Capitale di Marx e prima chi violando euro più importante ancora da quel punto di vista forse
Credi che applica i marchi sono letto nessuno imbattibile venivano giustamente cose più leggibili come socialismo utopia la scelta di Eggers
Ma
La teoria generale di che calcoli lo illeggibile che però è riuscito invece a diventare una lettura esoterica per alcuni economisti ma diciamo così se le parole d'ordine carica Canovari se i temi cari a Canovari a un certo punto
In Italia vengono alla ribalta Crovari comincia a fare l'editore anche perché ero un militante del Partito liberale degli anni ottanta
Molto scontento con quello che era il partito liberale accomodato sì in seno al pentapartito insofferente
Rispetto a una retorica che era quella del privi di Danone o di altissimo per la quale due fenomeni storici piacciano o meno
Come Thatcher e Reagan erano delle aberrazioni olimpici un risveglio ora del liberalismo classico ecco se i temi in carica Canovari
Arriva alla ribalta è appunto perché ci sono stati la Thatcher Reja ne appunto perché è finita la Prima Repubblica e quindi tutta una serie di cose si scongelare uno per così dire e per ragioni che e vanno al di là dell'esperienza di una di una singola casa editrice
Però senz'altro Liberilibri fu una delle cose
Che tentò non solo di dare legittimazione dignità culturale a quei temi ma anche di aiutare il dibattito italiano sistematizzato che a mettere un po'un po'di ordine al lavoro dei Canovari e al lavoro
Per certi versi altrettanto importanti fece Dario Antiseri con quella sua collana per Rusconi che fu veramente un un grande aggiornamento della cultura italiana contemporanea quello che fecero loro in quel momento
Sono seguite
Altre iniziative alcune durate di più
Altre durate dei meno
Che insomma segnalano che oggi forse c'è una cultura liberale in Italia più vivace che impasta però il comportamento del quale i libri ad un'importanza molto più periferica e diciamo così l'opinione pubblica
è diretta da un altro genere di direttore d'orchestra
Rispetto a quelli ai quali eravamo che va be'certamente come dice lei abituati
Diciamo una veloce che ha fermato e sono tante per usare il linguaggio del punto di Antonio Gramsci garante sono tante ma mio continua a rimanere dell'opinione quel libricino fondamentali che ci informa che attacca Elettronica quei libri sono i libri poi perso ieri
Io chiedo intanto io spero tanto che lei abbia ragione non posso dire di esserne totalmente convinto anche se sono complice
Di aver contribuito in varia maniera a radere al suolo diverso i boschi per farne dei libri ecco la cosa che che purtroppo ovviamente mancherà Arialdo ma come sempre ma quando viene a mancare un editore così
Originale e la cui impresa e così il personale
Nelle scelte e nelle ossessioni
Le stesse idee continueranno
A camminare libri autori simili si pubblicheranno anche perché grazie a lui si è cominciato a pubblicare in Italia
Mancherà senz'altro quella sensibilità così particolare quella tensione al dettaglio quell'unica ditemi
Ossessioni sensibilità che era proprio di una persona la quale credo sarà ricordata in futuro veramente come l'autore di una grande operazione
Di politica culturale indica bene ringraziamo come sempre il professor Alberto Mingardi direttore della Colluto Bruno Leoni elimina