Dei diritti e delle pene - Conversazione settimanale con Elisabetta Zamparutti

Bentrovati a dei diritti e delle pene ben trovata Elisabetta Zamparutti
Buongiorno buongiorno Giovanna è un saluto a chi ci sta ascoltando
Elisabetta Zamparutti Nembro per conto dell'Italia della comitato per la prevenzione della tortura del Consiglio d'Europa tesoriera di Nessuno tocchi Caino sparasse a contrastare ma allora Elisabetta come sempre cominciamo con le novità dal CPT
La novità da Strasburgo riguarda l'intervento del comitato dei ministri del Consiglio d'Europa che si è riunito e dal cinque al sette giugno e che e a chiesto alla al nostro Paese
Dia vere informazioni in merito a casi individuali e poi anche informazioni di carattere più generale entro la fine dell'anno
Per quanto riguarda le problematiche di detenuti psichiatrici in in carcere che devo venivano essere trasferiti nelle Renza né iscrive in particolare oggi Damiano Librandi sul dubbio e in queste considerazioni del comitato dei ministri del Consiglio d'Europa a c'è anche la Presa d'atto dell'elevato e preoccupante numero di suicidi nelle nostre carceri
Quindi questa continua attenzione del comitato dei ministri che a diciamo in questi giorni interviene sulla problema dei detenuti con problemi psichiatrici ma che sappiamo a vedere all'attenzione anche la riforma del quattro bis
Trattiamo un tema drammaticamente d'attualità quasi un caso al giorno il femminicidio
Qual è la situazione in Europa
Sì allora partiamo da un articolo che io ho trovato su uno della sezione francese dell'osservatorio internazionale sul carcere
Perché questo articolo interessante già dal suo titolo
Che violenze nei confronti delle donne il carcere è la soluzione
è un articolo che parte dalla considerazione ed alla valutazione di quanto accaduto in Francia a sull'onda del movimento mi tu quel movimento di denuncia di molestie e abusi sessuali
Nei confronti delle donne
E in questa analisi di quanto accaduto in Francia emerge che circa il trenta per cento dei detenuti condannati lo siano proprio per violenze coniugali o o sessuali
Parliamo quindi di più di quindici mila uomini detenuti per questi motivi almeno al trentun dicembre del dell'anno scorso del due mila e ventidue
Che è il periodo preso in considerazione da da questo studio o vuol dire che c'è stato un a un mentor di quattro mila condanne condannati per questi reati
Rispetto a quanto accadeva due anni prima nel due mila e il venti e l'aumento nel numero delle condanne si riflette anche nel numero dei casi affrontati dalla dalla magistratura dalla giustizia sull'onda appunto del movimento mi tu e di denuncia crescente dei femminicidi
Ora
Rispetto a a questo aspetto sei tre mila e seicento erano i casi giudicati
Nel due mila e sedici parliamo di violenze coniugali
Questi sono aumentati a nove mille cinquecento nel due mila ventuno quindi diciamo quasi quasi triplicati e in questa dinamica e se i magistrati pronunciano prima lente mente Pini che preveda hanno forme di messa alla prova va anche detto che le condanne invece alla detenzione
Sono aumentate fino a raddoppiare nell'arco appunto di questi cinque anni dal due mila sedici al due mila e ventuno
Date queste informazioni diciamo di tipo statistico di tipo oggettivo numerico questo articolo fa delle considerazioni su quello che accade a questi uomini una volta condannati e quindi una volta entrati in carcere
E la considerazione che viene fatta è che malgrado questo flusso crescente di di condanne dicasi denunciati all'anca una politica di Presa incarico strutturale
Degli autori di violenze coniugali di violenza nei confronti delle donne a della
Villari circa la prima unità ecco che quindi l'amministrazione ora si pone e quella di analizzare
Ma in maniera più precisa possibile quali sono delle buone pratiche da da da adottare
Su cui e su cui lavorare in in una fase in cui molto se non tutto su questo fronte lasciato all'iniziativa dei singoli servizi dai penitenziari e di e dimessa alla prova uno studio o in proposito su quelle che possono essere ha le buone pratiche
Da ha ha ha già già magari adottate o da da diffondere ma ho fatto il centro indivisi interdisciplinare direi di ricerca applicata al campo penitenziario
è quello che emerge da questa ricerca è che in generale
La prova Uccio migliore quel che si tende a privilegiare e quello cognitivo-comportamentale cioè un tipo di lavoro che possano portare a un mutamento un durevole nel comportamento
A partire da un lavoro fondamentalmente sulla consapevolezza quindi un esercizio
Mentale soprattutto che possa portare anche a un cambio comportamentale e il che significa mettere l'accento su o programmi incentrati sulla responsabilità individuale facendo questo occorre però tenere conto anche di quelle che sono le cause o possono essere le cause psicologiche soggettive
Inconscia di queste voci violenze e e di tenere conto anche di quelli che sono possono essere i fattori sociali strutturali
E sotto questo profilo viene dato anche contundenti strumenti di realtà virtuale
Che si possono utilizzare in quest'ambito tali da a far provare all'autore della violenza ciò che prova a la vittima e e chi magari può comunque essere stato parte del del del della situazione del del reato durante la commissione del del reato quindi un'immedesimazione nel in ciò che approvato nelle mozioni anche di chi ha subito la a la violenza è un lavoro quindi indubbiamente anche psicologico e si tiene e si dice in questo articolo di quali e quante siano anche le lappone del sistema penitenziario francese sotto il profilo della cura sanitaria e psicologica e anche perché ne avevamo parlato proprio la settimana scorsa notte pesante anche il carico che viene dal sopra dal sovraffollamento carcerario e in buona sostanza si evidenziano anche le mie le difficoltà a trattare questi soggettivi in strutture come quelle carcerarie e si dà anche conto poi delle difficoltà legate anche a riforme adottate
Sull'onda magari anche del dell'emotività generata da da casi come come quelli nei confronti delle delle donne che nel due mila e ventuno avevano portato la Francia ha introdurre una misura tale per cui l'autorità giudiziaria e tenuta ora ad avvisare la vittima di una la violenza coniugali dell'uscita del dell'autore di quella violenza dal carcere sul perché magari è stato concesso un permesso
Perché magari a o un beneficio una misura alternativa e questo cosa significa significa che rallentato se non addirittura proprio esclusa la possibilità di anche uscire no da intraprendere dei percorsi di reinserimento sociale per gli autori di queste violenze in ragione appunto di questo obbligo anche ad avvisare
La vittima del dell'uscita di chi le ha ha recato le ha recato danno insomma in buona sostanza
Si passa in disamina
L'intero quadro relativo a all'aumento appunto dei casi di condanne e di denunce per violenze nei confronti delle donne si evidenzia cosa accade a chi poi viene condannato per questi reati e si conclude questo articolo dicendo che comunque importante un lavoro di prevenzione e di cambiamento miglioramento dei rapporti tra generi che questo un ambito importante su cui lavorare rispetto al quale si dice che il cammino ancora lungo ecco però dico tutto questo per dire come e poi anche Problemi serie gravi
Come quello del femminicidio come quello nei confronti della violenza delle sulle donne debba essere affrontato in una maniera che credo in questo articolo della sezione francese dell'Osservatorio internazionale sul carcere sia smacco correttamente delineato
Torniamo Elisabetta parlare di tortura lo facciamo purtroppo partendo da i fatti della questura di Verona guarda Giovanna io trovo che sia stato esemplare
Quello che nella precedente ministra della Giustizia
Marta Cartabia aveva fatto quando è uscita la notizia delle violenze e delle torture nel carcere di Santa Maria Capua Vetere cosa aveva fatto si era recata insieme alla allora presidente del Consiglio Mario Draghi proprio a Santa Maria Capua Vetere lanciando un messaggio fortissimo su uno un su come violenze i torture non debbano a vere spazio non debbano avere
Alcuna
Giustificazione e quindi siano comportamenti da non temere assolutamente ecco io credo che come peraltro anche il Comitato europeo per la prevenzione della tortura dice ribadisce quando fatti così gravi accadono un po'ovunque nello spazio del del Consiglio d'Europa ecco che occorre che le autorità al più alto livello si pronuncino contro il lancio in un messaggio di condanna di comportamenti di ti atti di tortura come di maltrattamenti abbiamo sentito è il ministro degli Interni Piantedosi intervenire su questo sarebbe secondo me importante che lo facesse anche la nostra Premiere Giorgia Meloni perché su questo è importante che ci sia un messaggio delle più alte cariche delle più alte cariche istituzionali di condanna di quanto accaduto
E di comporre di comportamenti che possono costituire tortura o comportamenti e atti inumani e e degradanti
Cambiano argomento Elisabetta Sergio Sergio D'Elia ha scritto sabato scorso su un'unità un articolo che torna sulla vicenda di Valerio Fioravanti sono laggiù
Sì Giovanna leggo questa lettera che è stata pubblicata sull'Unità di
Sabato scorso o dove Sergio D'Elia segretario di Nessuno tocchi Caino interloquisce con Piero Sansonetti che aveva scritto uno splendido editoriale proprio spiegando il senso di
Di Nessuno tocchi Caino in una maniera davvero ineccepibile e assolutamente condivisibile allora cosa scrive Sergio scrive questo caro Piero
Sono sempre più convinto che abbiamo fatto bene a seguirti anche sull'Unità
Perché su Fioravanti hai scritto che meglio non si poteva cosa vuol dire il nostro Nessuno tocchi Caino
Il tuo discorso su Valerio il Caino l'uomo il sapiente marchiato dai militanti del bene col fine pena mai è un saggio del pensiero tu diresti socialista cristiano liberale e aggiungere io non violento del diritto e della giustizia
Il tuo discorso su Valerio un inchino grandioso al principio cristiano non giudicare da cui solo può originare il fine a cui dobbiamo tendere del disarmo unilaterale della violenza propria del diritto e della giustizia penali
La giustizia che brandisce una spada in nome di un popolo in animo di lanciare pietre nella prospettiva penitenziaria della privazione
Non solo della libertà ma di tutto della salute della dignità della vita
Ecco tutto ciò
E in un momento sarebbe dissuaso dalla semplice domanda chi giudica chi
Su questa straordinaria istanza della sospensione del giudizio
Mai pensata poco sentita e per nulla praticata dai primi agli ultimi sedicenti seguaci di Cristo vive oggi grazie a te su un giornale fondato guarda caso proprio da un carcerato
Non poteva che essere così
E ai patiti della pena ai cultori delle manette delle sbarre e dei chiavistelli suggerirei un breve momento di rieducazione
La pratica di un giorno in quella straordinaria opera di misericordia corporale che visitare i carcerati
Opera che continuiamo a incarnare nel nostro viaggio della speranza che da gennaio ha fatto tappa già in sessanta istituti di pena
A proposito caro Piero lancio qui una proposta
A settembre nell'anniversario della morte di Maria Teresa Di lascia la fondatrice di Nessuno tocchi Caino facciamo insieme una visita Turi
Ed entriamo nella cella dove è stato carcerato Antonio Gramsci il fondatore dell'unità
Nell'andare a Turi magari facciamo tappa Nola dove è nato Giordano Bruno per onorare l'eretico e l'eresia di un pensiero letteralmente religioso
Cioè volto all'armonia al dialogo all'unione di cose e storie diverse
Perché così funziona l'universo
Su questo si regge il mondo sulla legge e l'ordine sull'amore e la non violenza questo vale anche per noi credo nel nostro piccolo mondo associativo politico editoriale
Scusami se nel parlare di te e del tuo amico Valerio parlerò anche un po'di me
Forse sarai più accettabile essendo la mia storia di matrice politicamente corretta in quanto opposta a quella di Valerio anche se in realtà è la stessa storia
Perché il destino tragico della violenza che uccide con il prossimo anche se stessi e la maledizione sul senza scampo dei mezzi che prefigurano che pregiudicano i fini sono gli stessi
Allora mi ricordo più quando mezzo secolo fa la mia prima vita fu bruscamente interrotta dall'arresto ed è iniziato il mio ininterrotto per una dozzina d'anni
Peregrinare nelle parte patrie galere all'ingresso di una di esse molto speciale c'era una scritta qui entra l'uomo reato resta fuori
Anni dopo un grande capo del DAP Nicolò Amato concepì una visione diversa del carcere che definì il carcere della speranza
Grazie a lui uscì dal carcere duro e l'anno dopo entra nel Partito radicale
Con un permesso premio andai al congresso per consegnare al partito della non violenza la mia prima vita violenta
Marco Pannella la colse tutta la mia vita non la fece a pezzi come un quarto di bue sul bancone di macelleria da una parte quella buona non violenta dall'altra quella cattiva violenta
Io lenti non violente sono fratelli diceva Marco nemici sono i rassegnati gli indifferenti la differenza aggiungeva secche violenti sono rivoluzionari per odio i non violenti io sono per amore
E qui del nome
Nella visione e nel metodo di Pannella che la mia vita si intreccia con quella di Valerio e di Francesca
Per contrappasso Marco affidò a me la missione contro la pena di morte nel mondo un omicidio politico l'errore capitale dello Stato che nel nome di Abele diventa esso stesso Caino
Per amore della semplice verità
Che l'uomo della pena può essere diverso da quello del delitto Marco accolse anche Valerio Fioravanti di Kurt pensava ripeteva spesso se avessi dei figli non esiterei un attimo di affidarmi N la cura ed educazione
Così quando Francesca Valerio sono usciti da Rebibbia ad attenderli c'erano i senza potere gli inermi radicali non violenti pannelliani di Nessuno tocchi Caino
Convinti della loro diversità dai tempi del delitto e anche della loro estraneità al più orribile dei delitti credenti nella supremazia dei valori costituzionali universali della persona
Sui sentimenti popolari di vendetta osservanti il diritto dovere di accoglienza degli ultimi tra gli ultimi i carcerati e qui che la storia di Nessuno tocchi Caino si intreccia con quella dell'unità
Nessuno tocchi Caino cui scriversi chiunque sull'Unità può scrivere chiunque anche Valerio Fioravanti
Sono luoghi dove entra l'uomo reato resta fuori dove è possibile essere se stessi cioè identificarsi col diverso difendere l'opposto Sergio D'Elia
Allora a questo punto part parliamo della pagina di Nessuno tocchi Caino sull'Unità che andrà in edicola domenica prossima anticipazioni
E sì in Giovanna allora sulla pagina di Nessuno tocchi Caino che sarà pubblicata domenica dall'Unità posso anticipare che ci saranno due articoli che questa settimana sono scritti uno da Sergio D'Elia che scrive sull'Arabia Saudita dove sotto il regno di Bin Salman l'illuminato principe ereditario
In realtà continua a regnare la legge del del taglione il numero di di esecuzioni che peraltro avvengono attraverso decapitazione
Da Piero impressionante questo articolo va sicuramente
Letto così come quello del professore Ingri qua Matica scrive il secondo articolo sulla visita al carcere di Rimini che come Nessuno tocchi Caino abbiamo fatto insieme alla Camera penale nel quale Enrico amati si sofferma sulla prima sezione del carcere di Rimini dove a detta del magistrato di sorveglianza di Bologna vige un trattamento inumano e degradante della Regione per cui la proposta è quella di chiudere questo questa prima sezione del carcere di
Di Rimini
Chiudiamo come Suntech con agli appuntamenti
Beh diamo conto in intanto della partecipazione sì saremo io Sergio D'Elia all'open day delle camere dell'Unione delle camere penali italiane che si terrà a a Rimini
L'otto e il nove e dieci giugno
Dove in particolare il dieci giugno alle undici e quarantacinque il presidente dell'Unione camere penali
Dialogherà con Pietro Cavallotti in materia di misure di prevenzione
A ma sempre il dieci giugno raggiungeremo poi a San Benedetto del Tronto Rita Bernardini perché Rita interverrà ad una iniziativa della Associazione extrema ratio
A dal titolo le prigioni degli altri carcere ergastolo ostativo
Quarantuno bis a questo evento si svolge
Dalle diciotto alle venti presso la Palazzina Azzurra ripeto a San Benedetto del Tronto successivamente
A saremo il quattordici a giugno a a Napoli a a Napoli i doni
Saremo Nale laboratorio di Secondigliano la la mattina
Per poi invece trovare si austero un importante convegno o all'Istituto per gli Studi filosofici di di Napoli in via Monte di Dio
Per appunto un convegno dal titolo
Delle è lite e delle pene storie di antipolitica giudiziaria preside era questa convegno che inizia alle quindici e trenta e finisce alle diciotto
E trenta il nostro presidente d'onore che il professore Vincenzo Maiello interverranno Raffaele Lombardo già presidente della Camera della della regione Sicilia
A Mario Oliverio ok a sua volta è stato presidente della regione Campania Vito Gamberale Rocco Femia Amedeo Laboccetta
Ferdinando Mach di palme Stein e Marco osservare a quindi l'appuntamento è per mercoledì quattordici giugno
All'Istituto Italiano per gli Studi filosofici in via Monte di Dio quattordici a Napoli dalle
Quindici e trenta dove davvero vi vi aspettiamo io poi vi darò nelle successive successivi appuntamenti e le successive tappe peraltro il sedici saremo a Palmi per un altro convegno o
Dal titolo o giustizia riparativa giusto processo alla ricerca di una equilibrio nel pomeriggio alle diciassette ma di questo magari
Anni parleremo Giovanna venerdì scorso ricordandovi di sostenere Nessuno tocchi Caino con la vostra iscrizione e il mio cellulare tre tre cinque otto mila cinque sette sette ma questo anche tempo di dichiarazioni dei redditi e quindi l'invito è anche a sostenerci con il vostro cinque per mille
Il cui numero en nove sei due sei sette sette due zero cinque otto sette grazie grazie davvero giovane grazie a tutti voi
Allora dedicate delle pene termine a cui ringraziamo Elisabetta Zamparotti che ritroveremo la prossima settimana voterò rimanete in ascolto perché programmi di radio radicale proseguono