Sinodo delle Chiese metodiste e valdesi. Intervista a Alberto Corsani, direttore di "Riforma", e al grafico Pietro Romeo

Emiliano Silvestri radio radicale ventiquattro agosto siamo a Torre Pellice a margine bella sino delle chiese mentre viste e valdesi incontriamo figlia direttore di riforma Alberto Colzani
Riforma il settimanale delle chiese battiste mentre viste e valdesi e anche Pietro Romeo che grafico di riforma quando serve anche fotografo parliamo intanto con loro di una novità editoriale avete deciso di stampare in un volumetto le prime pagine del primo numero di ogni anno degli ultimi trent'anni perché questa decisione in corsa
Non è non è una pubblicazione che si vende è un omaggio un regalo che facciamo ai agli abbonati nuovi eventualmente ad abbonati sostenitori ripercorriamo le prime pagine
Di questi trenta in realtà trentuno ormai anni di di vita di riforma dal mille novecento novantatré si sarebbe dovuto fare l'anno scorso l'anno scorso era ancora abbastanza problematico usato dalle vicende della pandemia quindi in realtà adesso siamo nella nell'anno trentuno quindi c'è una copertina la Brush your conta trentadue pagine
C'è una copertina e le prime pagine dei primi numeri di ognuno di questi anni
è un modo per ripercorrere
Agilmente
Diciamo da un lato
Gli eventi
Anche anche con le fotografie gli eventi che si sono succeduti in questi anni e viene immediato guardando il primo anno insomma titoli e articoli e fotografie
C'era la guerra ancora nella ex-Jugoslavia per dire quella che era la la più eclatante delle delle notizie che che si ripercuote Ivano anche sulla nostra stampa
Ci sono notizie ricorrenti delle prime pagine primo numero di ogni anno fatalmente porta a considerare quei problemi che si trascinò per esempio per dirne uno caro alla vostra emittente questione laicità
Oppure le religioni lo Stato la scuola
Sono questioni ricorrenti
Appunto credo fanno avanti alle volte stancamente inizio di nuovo anno ci si spera si spera che qualcosa e vola poi magari non succede
Quindi da un lato gli argomenti dall'altro lato e anche un modo per fare fraternità e ricordarci delle firme che stavano su queste prime pagine alcuni non ci sono più tra l'altro hit come quella del del primo direttore di riforma Giorgio Gallione
Che poi fu anche deputato e che
Non è più con noi ma lancio il Progetto quindi nei primi tre anni
Cioè capita di avere la sua firma
è un modo per ripercorrere la strada fatta male anche per far vedere a chi ci legge all'abbonato
Quanto siamo stati dietro quello che succedeva nel mondo in parallelo a quella che era la vita delle nostre chiese
Veniamo a la veste editoriale
Di riforma
Pietro Pietro Romeo giunse il grafico quindi io nello scorrere ho visto che c'è una prima parte dove è tutto in bianco e nero poi a un certo punto del due mila due arriva al colore nella testata colore azzurro
Successivamente nel due mila undici diventa a bordo e a un certo punto sì hanno anche le fotografie a colori questa un po'anche la storia dell'evoluzione tecnologica del giorno
Assolutamente sì il giornale in realtà nasce già con una banda colorata azzurra che fa parte del progetto grafico iniziale
Di fatto che sulla nostra Franzin che abbiamo voluto realizzare quale omaggio a tutti i nostri lettori della versione cartacea e sono ancora tanti e sono molto affezionati e dovuto al fatto che i primi numeri fino appunto al quello che il citato quello del due mila due
Non abbiamo avuto a disposizione lei scansioni a colori e abbiamo dovuto fare una riferimento delle scansioni fatti a cura del dei beni culturali
Delle pagine in bianco e nero
Però il colore
Nella sua forma di banda colorata quindi un colore solo già compariva dal primo numero dopodiché il colore mutato in questo rosso vinaccia possiamo chiamarlo quando c'è stato una revisione grafica a cura di del grafico Giulio Sansonetti
Che insieme ha rivisitato la testata non rivoluzionando la madre appunto con una rivisitazione grafica che ha riguardato anche il colore
Fino ad arrivare al due mila quattordici se non sbaglio o due mila quindici quattordici
Anno in cui siamo passati alla stampa suo rotativa quella è stata la vera rivoluzione del giornale di qualche scusa prima come prima era stampato il cosiddetto in piano
Sulle stampe di tipo diverso valutativo utilizza io rulli di di di carta e stampa in continuazione taglia piega a un ciclo di produzione continuo non è stato fatto prima così per il semplice fatto che i costi della rotta attiva erano altissimi per via della dell'avvio macchina che sprecava parecchia carta per cui non conveniva stampare tre mila copie in rosa attiva quando né dove buttare mille cinquecento per l'avvio macchina quando le tecnologie hanno permesso di avere un avvio macchina molto più ridotto quindi uno scarto ridotto l'avvio macchina e diventato competitivo e lì siamo passati alla rotta attiva questo ha cambiato anche proprio la fattura del giornale la carta che viene utilizzata e il risparmio in rotta attiva ci ha permesso di introdurre il colore
Grazie grazie a Pietro Romeo cosa ne parlavamo anzi dicevi del primo direttore di riforma quanti ce ne sono stati e e chi sono questi elettori prima che arriva si può
Allora diciamo che il primo direttore di riforma e l'attuale che scrisse otto scritto sono dei direttori che non erano pastori e non sono pastori
Giorgio carriole è stato il primo direttore per la verità era già direttore del giornale precedente fratello più vecchio di di riforma delle chiese metodista e valdese non c'era ancora l'accordo con le Chiese battiste per fare un giornale insieme e lui è stato direttore quindi i primi tre anni e mezzo novantatré novantaquattro novantacinque con le elezioni del novantasei diciamo le elezioni vinte da Prodi con il primo Ulivo
Giorgio di Albiol che era un esponente dei verdi entro deputato alla Camera a quel punto
In presi un po'dal panico dire dove era affrontare un cambio improvviso di direzione si è seguito una via istituzionale e quindi un pastore parte del genio del Tardini che poi è stato intervistato da Radio Radicale più volte come moderatore negli anni Nanni sui più recenti
C'era il presidente della società editrice di nostro giornale divenne prima di Inter e Napoli definitivamente il secondo direttore terzo direttore un altro pastore Giuseppe Platone si tratta di due pastori valdesi
E il terzo direttore dal due mila dieci al due mila sedici inizio due mila sedici stato il pastore battista Luca Maria Negro che poi quell'anno divenne presidente della Federazione delle Chiese evangeliche in Italia
A quel punto sono entrato io e siamo ancora qua
Senti dal tuo punto l'osservazione su uscendo un attimo dalla questione giornale come stampato la storia che ha avuto come hai visto quest'anno delle chiese Methodist e valdesi
Cosa è successo come si è voluto come ci si è ripresi dalla depressione che c'è stata con la pandemia col fratello si potesse uscire con i rapporti per computer invece che personali
Diciamo uccelli c'è un aspetto molto bello anche se faticoso c'è stata una gran voglia di fare un numero maggiore di cose
Non solo per recuperare il tempo ma proprio per la gioia di poterle rifare in maniera diretta e quindi non c'era solo un arretrato da smaltire
C'era proprio la tendenza a volere organizzare dei momenti anche un po'meno formali che hanno impegnato però le forze creative le energie di quelli che
Lavorano progettano e discutono nelle nostre chiese
C'è da smaltire una certa materia diciamo routinaria che deve essere affrontata ogni anno questo è un sinodo il Sinodo della Chiesa valdese diversamente da quello che succede in altre chiese protestanti e di altri Paesi in Europa è un sinodo
Ogni comprensivo magari onnivoro cioè affronta tutte le materiche crede che fanno parte della vita
E spirituale e amministrativa delle nostre chiese per esempio la chiesa
Protestante unità di Francia ormai fa un sinodo ogni due anni tematico
Quinzi Patrese sull'ambiente o tematiche di attualità importanti o particolari nella vita allora chiese ma mono monografico
Per ripartisce missino di regionali la materia amministrativa normale
Noi continuiamo a tenere questo sistema che pesante faticoso
In questa sessione si sono messe sul tappeto delle proposte di riforma delle dei lavori sinodali non è detto che vengano accolte siamo molto affezionati probabilmente a un sistema che passa al vaglio
Puntigliosamente tra insomma modo di controllo democratico quando quando il sistema non si balla alle volte rischia di incartarsi un po'su se stesso perché la materia alle volte complessa
Per esempio quando il gestione delle chiese deve passare in a incrociare essi con una materia statale quindi deve interagire con norme amministrative fiscali tributarie diritto del lavoro
E questi sono anche tecnicismi vediamo però in alcuni casi è indispensabile affronta grande voglia di ritrovare si poter lavorare insieme
Quello credo che a un osservatore Po sembrare strano ma bello e che per noi è incoraggiante che appunto un lavoro pesante viene fatto abbastanza con gioia
E anche al caldo in quest'anno
Per di più si allarga in questo momento c'è quel po'di vento che spero non disturbi il microfono marche da un po'di sollievo perché ce ne abbiamo proprio bisogno
Grazie grazie ad Alberto Colzani grazie Pietro Romeo grafico direttore della settimanale riforma settimanale delle chiese battiste Methodist evangelici