Sciabaca Festival - Fabbriche, Luoghi, Comunità, Sogni. La visione di impresa di Adriano Olivetti

Buongiorno a tutti e benvenuti all'ultima giornata che questa edizione del Festival sabato a ventitré anni oggi esistere tanto al che dal titolo fabbrica luoghi comuni danza ogni la visione d'impresa di Adriano Olivetti
Gli ospiti che saranno per me non ci sono Paolo Bricco giornalista e saggista inviato speciale del Sole ventiquattro Ore al dottorato di ricerca nella facoltà di Economia presso l'Università di Firenze si occupa di essere contemporanea e di storia economica Emilia Leo architetto educatore Lanificio Leo la più antica fabbrica tessile della Calabria
Aperto notato negli anni allora la seconda nazionali e internazionali sul rapporto tra impresa e cultura esordì vent'anni grande Sanpa piantate come approccio creativo legato ai prodotti Mario Lupano storico-critico nell'architettura contemporanea docente presso l'Università di Bologna approfondito le relazioni tra modernissimo architettura il fascismo o un focus sulla figura dell'architetto Marcello Piacentini
Segue l'attuale strategia di rinnovamento urbano europeo la rimbomba Gino presidente della casa editrice Rubbettino e delle industrie Rubbettino lascia la parola al loro gli auguro un buon ascolto
Questo il centro direzionale di una grande città moderna
Grattacieli strutture geometriche acciaio vetri centinaia di uffici dove si formulano e si attuano i piani operativi imprenditoriali dove si originano idee decisioni destinate ad alimentare il tessuto economico finanziaria industriale di un Paese evoluto l'armonia usare arsenale composizione delle strutture architettoniche si ritrova nell'interno di questi edifici nella distribuzione degli spazi nella composizione dei posti di lavoro
Ambienti luminosi arredamenti e attrezzature in cui nulla è lasciato all'improvvisazione dove ogni elemento è il risultato di precisi studi con specifiche destinazioni
E macchine in gran numero per scrivere per calcolare per trasmettere ed elaborare dati e informazioni
La crescente mole di lavoro ha reso le macchine indispensabili ad ogni attività burocratica
Una complementare all'altra come funzioni e capacità operative queste macchine queste attrezzature contribuiscono con la loro componente estetica a definire l'ambiente di lavoro a dargli forma e colore
L'evoluzione della tecnologia dello stile nel campo delle macchine delle attrezzature per l'ufficio legata imprese industriali di vasta esperienza e di dimensioni mondiali
Come la Olivetti
Quest'industria italiana è oggi la maggior produttrice europea di macchine per ufficio e sale al primo posto assoluto nella graduatoria mondiale come produzione di macchine da calcolo scriventi
A sedici stabilimenti di produzione e di montaggio
Una organizzazione commerciale e di assistenza estesa a tutti i mercati oltre cinquantatré mila dipendenti il gruppo principale di fabbriche e in Italia nella parte nord-occidentale del Paese a Ivrea
Su questo modello sono organizzate tutte le altre fabbriche italiane a Massa
A Pozzuoli e quelle estere come in Spagna
E in Gran Bretagna
Gli altri impianti industriali si trovano in Canada negli Stati Uniti nel Messico in Colombia in Brasile in Argentina nel Sudafrica
Dalla presenza della Olivetti sui mercati mondiali e resa operante da ventiquattro consociate con quattrocento filiali e numerosi concessionari
Oltre cento agenti allargano l'attività della Olivetti ai rimanenti Paesi fino a quelli più lontani dell'Estremo Oriente
Fondata a Ivrea nel mille novecentootto Lauri detti approvato in questa località il luogo naturalmente più adatto per lo sviluppo del nucleo produttivo principale
A Ivrea con la sede degli uffici di direzione si trovano tre gruppi di fabbriche
La notorietà di questa industria è legata anche a motivi di ordine architettonico lo stile Olivetti ha ricevuto molti riconoscimenti e premi per la linea delle macchine e anche per lo stile delle architetture che portano firme di prestigio internazionale
Identiche caratteristiche di funzionalità industriale di validità architettonica si ritrovano nella fabbrica di massa dove è accentrata la produzione dei mobili per ufficio
E in quella di Pozzuoli che costituisce l'insediamento più meridionale delle attività industriali Olivetti in Italia
In questo stabilimento si fabbricano vari modelli di macchine addizionatrice per scrivere in gran parte destinati all'esportazione
Nelle fabbriche all'estero come questa di San Paolo in Brasile o l'altra di Buenos Aires in Argentina si riconoscono ulteriori espressioni di un medesimo stile Olivetti
Alla base dei risultati conseguiti dalla Olivetti in campo industriale commerciale c'è un vasto impegno nella ricerca e nella progettazione
Questa attività ha oggi assunto nell'azienda di Ivrea una dimensione di primo piano ed è svolta da équipe di laureati e di tecnici specializzati
In collaborazione con i centri di progettazione opera una serie di laboratori di ricerca per lo studio dei materiali e dei processi di lavorazione
All'originalità dei risultati conseguiti in questo campo trova adeguato seguito la modernità dei reparti dove nascono le complesse attrezzature per le officine di produzione in grande serie
In questi reparti operano strumenti di alta precisione affidati a personale del miglior livello tecnico in un ambiente rigorosamente controllato
Le macchine utensili che costruiscono i pezzi destinati a formare le macchine per ufficio si muovono automaticamente a un ritmo e con una sicurezza di risultato non conseguibili dall'uomo
Batterie di presse di torni lavorano con l'intervento di una sola persona limitato alle fasi di caricamento dei materiali e al controllo del lavoro eseguito
Mani meccaniche svolgono operazioni essenzialmente ripetitive
Interi cicli operativi come quelli chimici si svolgono in maniera automatica fornendo accanto ai risultati di alta produttività le migliori soluzioni antinfortunistiche
Automazione anche nei trasporti i materiali elaborati nelle officine destinati ai reparti di finitura e a quelli di montaggio si muovono su trasportatori aerei programmati e su nastri
Il cervello la mano dell'uomo o della donna trovano invece impiego meno faticosa e più produttivo in operazioni di controllo e di collaudo
Usciti dalle officine di produzione i pezzi vengono incanalati verso i reparti di montaggio differenti secondo il modello della macchina
In questo reparto di montaggio si fabbricano i più moderni tipi di macchine per scrivere a movimento elettrico
Banchi e strumenti di lavoro appositamente studiati portano anche in questa fase della lavorazione l'ausilio della tecnica più progredita
Pezzo su pezzo una parte si aggiunge all'altra in un meticoloso lavoro di mosaico
Accanto ai posti di lavoro la macchina scivola sui nastri trasportatori fino ai reparti di collaudo
Linee di robot fanno eseguire ad ogni prodotto finito una lunga serie di operazioni corrispondenti a un impiego pratico eccezionalmente completo e rigoroso
Su altre linee arrivano le macchine da calcolo
E su altre ancora i calcolatori elettronici l'elettronica che in queste sofisticate macchine a un'applicazione specificamente indirizzata al lavoro di ufficio ha trovato nell'Olivetti altri interessanti campi di impiego
Automazione significa ridurre notevolmente i tempi di lavoro e quindi i costi
Come negli uffici e sei altrettanto vitale nel campo della produzione industriale
La Olivetti produce anche macchine utensili per le proprie officine e per gli utenti esterni
Macchine completamente automatizzate grazie a un sistema elettronico definito controllo numerico che fornisce loro il programma di lavoro e ne controlla l'esecuzione
Anche in questo settore l'uomo è stato sollevato dalla parte di lavoro più faticosa
La sua capacità inventiva critica di studio viene riservata a compiti più impegnativi Allo studio di programmi di lavoro destinati alle macchine ai progetti dei nuovi strumenti per gli uffici e le officine
Bene allora se possiamo accendere le luci
Grazie
Quindi di nuovo grazie veramente a tutti di essere qui in questa mattina di domenica
C'Abacha continua ad esplorare possibilità è un festival e che da otto anni appunto come come il
Il nome stesso evoca
Si preoccupa di costruire connessioni reti
Significati tra le cose ma anche tra
Visioni e luoghi e questo è un luogo naturalmente che ha molto a che fare con questo grande tema
A che che di cui non ci stiamo occupando da tanti anni che il tema del poter abitare
Questi luoghi di poter avere un futuro legato al lavoro e soprattutto legato anche a un grande tema dell'evoluzione di un Paese che l'Italia in cui tutti noi diciamo
Abitiamo ci riconosciamo che probabilmente è arrivato ad un grande bivio e deve capire di tutto questo grandissimo patrimonio materiale il materiale cosa farne
Questa mattina diciamo il la presentazione di questo libro su una figura assolutamente
Incredibile che Adriano Olivetti poi approfondiremo no tutti diciamo anche gli aspetti che grazie diciamo al grande lavoro di Paolo Bricco ringrazio della sua presenza
Questa mattina
Come effettivamente poi Olivetti
Oltre a essere un mito è stato un uomo e quindi come tutti noi avuto come dire
Luci e ombre ed è necessario anche riportarlo ad una diciamo ad un aspetto più appunto più umano
E poi i
Sono molto contento della presenza di Mario Lupano che è stato mio professore un po'di anni fa non diciamo quanti
A cui debbo probabilmente molta della mia visione su su questa ferraglia del dell'amicizia
Perché probabilmente la prima persona che mi ha fatto comprendere che la parola patrimonio
Diciamo a un'estensione semantica molto molto sofisticata
E che questo aveva bisogno poi di tutto un un apparato
Origo per poter riportare diciamo su un piano concreto questo grande tema del lavoro
Perché questo è un luogo del lavoro Rubbettino che è l'anima di Chabal età e che l'anima e il motore di questo territorio anche il motore economico di questo territorio
è un luogo del lavoro perché senza lavoro l'abbiamo detto in tante occasioni
Tutti i proclami sul poterla invitare le montagne calabresi o qualunque altra montagna ma probabilmente qualunque altro luogo del mondo essenzialmente un ragionamento veramente retorico
E che lascia il posso soltanto ai proclami quindi oggi dobbiamo capire effettivamente rispetto a grandi modelli a grandi esperienze
Più o meno grandi più o meno mitica
Quanto di quell'esperienza di si possa sublimare
Portando la ad una contemporaneità che bussa e che ci dice adesso noi siamo qui ora e dovremmo come dire
Come tanti altri arrogarci il diritto di costruire una visione sul futuro
In tutti i momenti della storia e successe del successo che qualcuno avesse l'ardire o forse la fortuna
Di vedere prima degli altri alcune cose forse la figura dell'imprenditore all'inizio
Aveva molto di questo carattere e probabilmente nel diciamo nel modello Olivetti in quegli anni anche in un Italia probabilmente molto diverso da quello che conosciamo g in un contesto storico
Sicuramente molto più fiducioso del futuro
Ha creato determinate cose ora sicuramente impossibile pensare di replicare un modello l'abbiamo detto tante volte che i modelli sono dei delle fonti di ispirazione e tutte le idee che si critiche si fondano sul prendere qualcosa che funziona da una parte e De contestualizzarlo geograficamente o soprattutto temporalmente non può che portare al fallimento noi l'abbiamo visto tanti molto molto sulla nostra pelle no tutto il modello industriale
Del noto applicato a sud tranne piccole eccezioni
Ha prodotto soltanto cimiteri di di di zone industriali è forse quel modello Complesso di impresa urbanistica società che naturalmente non ha inventato lì venti
Ma affonda probabilmente alle più in intelligenti e visionarie
Auspici della diciamo di chi durante la rivoluzione industriale ha iniziato la civiltà delle macchine e quindi anche un modo nuovo di produrre
Poi su questa cosa su come siano andate le cose su quanto questo tipo di diciamo di accelerazione nella storia abbia poi portato costi e benefici e il tema attuale
Perché noi siamo probabilmente nella società postindustriale ma c'è una parte del mondo che ancora assolutamente dentro all'industrializzazione
E cioè il tema ha chiaramente della sostenibilità ambientale c'è il tema della sostenibilità su tutti gli aspetti che la produzione mette mette in in gioco è vero che chiaramente oggi noi in luoghi come questo dobbiamo chiederci in che maniera portiamo la manifattura la produzione e quando noi parliamo di produzione
Lo l'allarghiamo a tutto lo spettro del fare umano anche l'agricoltura e produzione
Abbiamo bisogno di macchine abbiamo bisogno di struttura in materiale abbiamo bisogno di connessioni tra mondi che per molto tempo sono stati separati forse il modello Olivetti in quel momento storico
Pur in una visione
Come dire di altissima
Automazione della produzione e anche di grandissima scala
Quindi non credo che noi possiamo ambire a far tornare un modello di quella dimensione di nei territori però possiamo imparare di nuovo
A a capire che ci sono dei ponti necessari sul significato delle cose e questa cosa qui può essere diciamo un grande c'è un grande pretesto per per ragionare quindi il mio come dire lancio di di apertura di questo di questo di questa mattinata di questa chiacchierata
Essenzialmente di capire effettivamente come tutto questo sistema Olivetti
Poi alla fine di questa discussione poi in qualche modo ispirare un nostro modello un nostro modello di stare in un territorio produrre con sistemi nuovi e avere molta forza in qualche modo nel ricordare da dove veniamo perché questo è un fattore sicuramente competitivo
Nel differenziare le merci che produciamo noi da altre merci perché poi alla fine tutte queste storie
E io lo so bene hanno bisogno poi di una messa a terra perché altrimenti la parte immateriale senza una parte anche concreta di mercato essenzialmente un esercizio di stile
E forse tutta l'immaterialità di Olivetti vi è stata possibile ad un certo punto perché in qualche misura aveva un hardware decisamente potente era nello spirito del tempo stava assolvendo a un bisogno di una società che cresceva e aveva bisogno di organizzazione di strumenti per l'organizzazione
E quindi diciamo c'erano delle condizioni anche economiche almeno questo a grandi linee ora lascio la parola Florindo che e il nostro padrone di casa e che insieme a Marco veramente diciamo in questi anni
A costruito un le a le condizioni perché non si faccia soltanto manifattura nella valle del Reventino
Ma da tanti anni questa manifattura a questa sorta di diciamo di sfida di elevare i ragionamenti di aprire le nostre menti riconnette ci con il mondo e sapere che non siamo isolati tra le montagne ieri ragionavamo nel presso era la prima volta nonostante insegnato a Reggio
Calabria per tanti anni che si ad entrava nelle nostre montagne no e quindi noi siamo nel bosco siamo nella foresta o come disse qualcuno qualche tempo fa mi disse che eravamo in the Middle of Nowhere la però poi ognuno può costruirsi il centro rispetto alle proprie connessioni quindi la nostra ambizione e questa è una generazione che lavora per poter restare costruire le condizioni per qualcun altro per decidere se vuole restare a voler andare osé qualcuno volesse in qualche modo venire a condividere la spilla con noi grazie
Grazie grazie Emilio
Se tu il padrone di casa e quindi siamo noi da ringraziarti di per questo invito
Buongiorno a tutti grazie al professor Lupano che ha colto subito il nostro invito
Per questa chiacchierata grazie naturalmente Paolo Bricco che oltre a essere un amico col quale ci conosciamo ormai da vent'anni io non Giovanna imprenditore era un giovane inviato speciale del Corriere della Sera
E ci siamo trovati da sempre in sintonia del del Sole ventiquattro Ore scusami ci siamo sempre trovati in sintonia su su tantissime cose
Questo libro io credo sia un libro veramente straordinario e istruttivo non solo perché
è il frutto di un lavoro di ricerca dovizioso come come Paolo sa fare e come Paolo non è nuovo non nuovo a queste esperienze durato più di dieci anni
è un lavoro
Di studio di scavo di ricerca in archivio e poi però anche il lavoro di un giornalista non di uno storico accademico che quindi far trasferire molto bene il racconto di questa vicenda
Straordinaria di Adriano diretti e e diceva un libro
Importante perché
Non era semplicissimo ricostruire una figura così complessa come quella gelida diranno nel traffico la straordinaria naturalmente è stato detto ma che Paolo più volte ricorda usa espressioni del tipo Mosaico
Composita Pauline mortifica policentrica parla del suo sincretismo costo tutte cose per dire che si tratta di un personaggio sicuramente fuori dall'ordinario
E sicuramente con luci e ombre come diceva Emilio sicuramente con tantissime luci con qualche ombra
Che andava appunto studiato nonostante su di lui esista una vasta una vasta letteratura
Il becco dice che Olivetti a due fuochi generatori sostanzialmente la tecnologia la bellezza l'estetica
Avete visto nel nel filmato che abbiamo visto poc'anzi quanto si insistesse su questo tema della tecnologia come motore Dini negli sviluppo e di competitività dell'azienda
Sull'estetica ha già detto Terminillo dirà sicuramente molto molto meglio il professor Lupano
La cosa che le cose che vorrei provare a dire ma lanciare giusto degli degli input per la per la discussione successiva vorrei sposarmi invece un po'di più sono a favore figurativo Olivetti Adriano Olivetti come uomo imprenditore
Intanto questa sua grande tensione verso l'immaterialità che un
Per quel periodo sicuramente un un tema di grande innovazione di grande di grande rottura
Il fatto che lui fosse convinto che la produttività poteva crescere solo grazie organizzazione innovazione in un'epoca in cui si ragionava Giada l'ora di di tagli di riduzione di di di di di di di costi dell'azienda lui era Avanti perché ragionava sulla produttività attraverso la l'organizzazione dell'innovazione
Olivetti per esempio avendo al fare avanzatissimo per i suoi dipendenti cosa che m'oggi moltissime aziende ancora si sognano rispetto a quello che Luigi
E lui faceva per credo che ci fosse questa sull'ossessione per la fabbrica la fabbrica come perno centrale non solo della ovviamente l'organizzazione dell'impresa ma come perno della Società probabilmente questo premio reciterà in un po'meglio anche la sua visione di comunitarismo
Nella sua visione utopica anti organizzazione la società la fabbrica rivestiva Murolo probabilmente anche spropositato rispetto a quello che può rappresentare una fabbrica produrre la certezza di questa di questa centralità
Della della fabbrica
Un'altra cosa che mi ha molto colpito sono parenti chiederei di di raccontarci un po'il tuo punto di vista il rapporto col padre Adriano che per col padre Camillo che il capostipite della della dell'azienda prima il fondatore azienda Olivetti
Ecco il figlio Roberto ma ma in generale ma da un punto di vista molto specifico che il seguente il Papa era un ingegnere a dare una visione del mondo che era assolutamente concentrata
Sulla sulle scienze dure diciamo così nell'orizzonte di Camillo Olivetti l'umanesimo la tutta la parte diciamo non strettamente ingegneristica non trova spazio
Adriano
Non uccide il padre questo con tris ad un anno è in continuità col Papa però allarga in maniera enorme questa soluzione nell'orizzonte di Adriano ovviamente entrano le due culture
Questo tentativo di tenere insieme lato diciamo della
Cultura
Ingegnere istiga le scienze dure con tutto ciò che è la parte umanistica a tal punto che Adriano ovviamente
Coltiva questo rapporto quegli intellettuali che entrano in azienda
Nell'Olivetti passa credo il meglio della cultura intellettuale del del del Periodo
Eletti mette in azienda intellettuali non solo nei luoghi dove che aspetta dovete li aspetteresti non sono una pubblicità agli architetti nella profonda case editrici e ma nelle risorse umane per esempio mette poveretti non non il sociologo che ti aspetteresti ma il poeta l'artista e quindi costruisce questa ibridazione che
Entra nell'azienda va creare costituire questo modello ma l'Olivetti tenendo insieme tra l'altro non solo le due culture quella battute ingegneristiche quella umanistica ma anche tutto l'arco
Diciamo che vada Fortini
Franco Fortini che lo lo lo criticava incitava alla rivolta in azienda ai intellettuali di destra che venivano dal fascismo Pili con questa grandissima apertura perché era convinto al punto che questa questa possibilità di allargare il campo della della della conoscenza all'interno di una fabbrica potesse essere motore immaterialità e quindi di competitività
Cosa succede col figlio Roberto il figlio Roberto quando pochi mesi prima che il che che Adriano Roma lasciasse appunto alla vita terrena
Sostanzialmente scrive
Al poeta
Una lettera nella quale dice per tutta la vita nuovo poco ho creduto
Al al sono intromesso tra intercettazioni ma sostanzialmente cioè per tutta la vita ho creduto altro modello e non ho mai messo in discussione se il mio linguaggio diventato concreto e pragmatici Statuto lo sono tre in quanto il mio è dimostrato che il parlare né un certo senso senza poi ottenere risultati
E inutile e dannoso serve solo a venire con se stessi in quel conflitto interno che si sta soprattutto nell'educazione puritana quindi si parte dal nonno
Si arriva ad Adriano che cerca di tenere insieme tutto si finisce con Roberto che in qualche modo mettere in discussione questa questa questo modello paterno Fares perché
Otranto
Adriano Olivetti era animato un ventuno dieci da un'utopia messianica totalizzante quindi vedeva questo a sua inseguiva questa sua Utopia lo faceva ovviamente in un momento in cui c'era bisogno di DTT inseguire delle utopie lascia un'eredità enorme ma al contempo su questo probabilmente qualche domanda dovremmo farcela
Ultima cosa perché poi non voglio lasciare non voglio togliere spazio voce rapporto con una la politica che è un altro dei suoi temi disco un demone dici tu che è l'organo insegue per tutta la vita
Qui ci sono un po'di cose da effettivamente molto assertiva in questo libro da suo rapporto col fascismo coniglietti non fu fu diciamo un imprenditore che nel periodo fascista continuano a ad avere rapporti con con il regime fondi dobbiamo dirlo fu un'impresa assistita dal fascismo con imprenditore che
Chiese protezione al fascismo quando non si sa per impiantare in Italia un anno fabbrica concorrente straniera
Riuscì ottenere che questa fabbrica non non aprisse in Italia
E quindi c'è tutto il suo rapporto cioè fu dirigista fu protezionista proprio a a scrivere una dottrina corporativa questa che in qualche modo potesse dare ma un forte alla al al pensiero corporativo del fascismo e poi succede che col dopoguerra prova a ricostruire un rapporto con la centrismo con gli Stati Uniti
Quindi come dici tu viva in tanti mondi paralleli
Sicuramente aveva l'ambizione di superare il liberalismo il liberalismo era probabilmente la sua la sua bestia nera cerca cerca di tutto sul punto dal al comunitarismo al corporativismo
Al pensiero al personalismo Maritain ammoniemia deducemmo che tra l'altro scrive un libro bellissimo Pansera Voeckler man in cui s'immagina il pensiero il delle ville la produzione artigiana in un momento di standardizzazione come produzione di qualità che può differenziare i prodotti ecco vuole superare Lisbeth liberalismo ma secondo me non trova nulla almeno questa è la mia impressione non trova nulla perché non c'è nulla
E rincorre per tutta la vita questo messianismo totalizzante che e poi la cifra distintiva del suo pensiero ecco Adriano Olivetti conto giustamente scrivi
Un italiano del Novecento quindi tiene dentro dice tutto le contraddizioni anche del del Novecento però io credo che non sia la sua storia non sia confinata novecento perché come dicevo Emilio ci ci lascia un'eredità enorme per affrontare questo questa contemporaneità complesso della quale lui aveva visto moltissimo al di là delle sue ombre aveva visto molti So che è sicuramente un personaggio straordinario
Ecco di questo vorremmo Petrucci parlarsi grazie
Faccio io
Allora rispondere alle sollecitazioni di Florindo e poi così possiamo aprire il discorso allargare il discorso nel sito vi ringrazio tantissimo femm molto felice di essere qua
è la prima volta che vengo a Soveria Mannelli devo dire
Mi mi fa molto piacere io amo le fabbriche sono amo l'odore della fabbrica sono felice di essere qui dentro
Con voi e vi ringrazio anche per la cortesia che ci usate a essere quale dieci del mattino della domenica di settembre per cui grazie anzitutto beh innanzitutto proverei un attimo a a a enucleare alcuni punti alcune sollecitazioni cercando di essere il più rapido e preciso possibile
Allora il tema della fabbrica Adriano Olivetti ossessionato dalla fabbrica
E ossessionato dalla fabbrica perché a perfetta coscienza che la fabbrica del Novecento e due cose insieme prima di tutto ai Codice
Autentico più profondo del Novecento spesso del suo tempo
La fabbrica del fordismo e del terrorismo dell'organizzazione scientifica del lavoro
La fabbrica che si genera né il metodo nel Nord America e che poi viene in qualche maniera sussulta anche dal modello a europeo e quindi anche italiano
Il problema però è che la fabbrica fordista e taylorista di quel tempo è una fabbrica che abbruttisce
A quasi annichilisce quasi schiavizzare gli esseri umani e Adriano Olivetti è terrorizzato
Dal da questo problema
Luís fa compie dei viaggi
Negli Stati Uniti abbiamo prima sentito parlare del tema tra i piccoli ruoli geografici ai grandi luoghi geografici e i luoghi dove dove si sta ed è non passa la storia dove passa la storia
Un luogo dove passa la storia del Novecento sono gli Stati Uniti
Il papà Camillo così introduciamo anche il tema a fa un viaggio negli Stati Uniti molto importante ma non c'è ancora la fabbrica fordista e taylorista nell'ultima parte dell'Ottocento la fabbrica fordista e taylorista ci sarà invece nella sua organizzazione informale poi anche le sue teorizzazioni
Negli anni Venti negli anni trenta ebbene Adriano Olivetti è terrorizzato
Che gli esseri umani in quelle fabbriche divengano delle scimmie
E terrorizzato dal modello di charlie Chaplin e terrorizzato da quello che ad esempio ha spiegato benissimo di un classico della letteratura francese viaggio al termine della notte di Celine
Quando sellino va a Detroit e racconta gli operai della Ford e dalla GM come scimmie ammaestrate
Allora questo è il punto di partenza senza cui non si capisce tutto il resto di Adriano Olivetti
Adriano Olivetti a quel terrore sta che quella roba lì
E lì Codice del suo tempo la fabbrica ma sa anche che produce degli effetti tremendi e per tutta la vita
Ossessionato da quel pensiero elaborerà un Codice di pensiero
è un codice di azioni
Che faccia sì che gli esseri umani non si riducano a quella cosa tremenda che lui ha visto nelle fabbriche americane durante il suo viaggio da giovane neolaureato in ingegneria chimica
Allora
Tutto il resto ne discende perché tutto resto ne discende perché perché il voi dovete pensare che las fabbrica di Camillo
è una piccola fabbrica è un qualcosa di poco più di artigianale poche decine di dipendenti negli anni Trenta Adriano invece diventa capo azienda diventa direttore generale e lei negli anni trenta in cui compie esattamente questo doppio passo cioè il primo passo è quello di introdurre tutta l'organizzazione taylorista che fordista dentro la fabbrica trasformandola dall'altra parte inizia a riflettere in maniera ossessiva
Come quel pensiero con cui come quella cosa lì americana
Possa in qualche maniera essere adattata al modello italiano e posso in qualche maniera essere ridotta né sugli effetti devastanti sui singoli sugli esseri umani
E lo fa dal duro da un punto di vista
Molto astratto e teorico Adriano Olivetti è stato un grande manager è stato un grande industriale quindi un uomo di un pragmatismo feroce a a livello proprio una persona anche violenta era una persona che non credeva come abbiamo sentito dire prima nel mercato credeva nell'impresa
Il suo interesserà Lidl aziende quindi cercava al protezionismo del regime fascista come avrebbe cercato il protezionismo del regime democristiano
Nel secondo dopoguerra
Quindi il suo interesse dall'impresa però ha un problema quasi
Te vivere da da usare una brutta parola così teoretico cioè di inserire queste questioni dentro un Codice più ampio lo fa in che maniera negli anni Trenta mentre assume personale mentre
Riesce a fare crescere l'azienda a farla diventare una fabbrica un'impresa a internazionalizzare l'anche grazie
Al protezionismo di Stato
Studiare fa introdurre dei dazi molto forti sui prodotti che arrivano dall'estero
Impedisce la costruzione di una fabbrica straniera in Italia come impedirà poi negli anni Cinquanta perché la Remington voleva aprire vicino a Napoli un'azienda
L'Adriano Olivetti lo impedisce
E poi aprirà a Pozzuoli ecco
Ma lo fa cercando di sapere tutta questa azione dentro appunto a un a un codice culturale di riflessione maggiore
E quindi che cosa capita capita che in quel momento il Codice culturale a disposizione e il corporativismo
Quindi Adriano Olivetti scrive decine non qualche scrive decine di articoli sulla stampa di organizzazione scientifica del lavoro
In cui in sostanza
Ritiene che l'accesso alla modernità deve avvenire tramite la fabbrica e ritiene che degli affetti deleteri sull'individuo possono essere ridotti e compensati da un'idea corporativa della società
Quindi questo è il primo passo
Questo passo Protheroe
A a tempi diversi corrisponderanno istanze diverse perché questa necessità sua di
Fare lo sviluppo della fabbrica fare crescere l'azienda creare una ricchezza industriale notevolissima abbiamo detto negli anni Trenta la fabbrica diversa diventa già di diverse decine di migliaia di persone
Dei del secondo dopoguerra l'Olivetti diventerà una delle fabbriche più profittevoli al mondo avrà cinquanta sessanta settanta mila dipendenti e dei prodotti con dei margini mostruosi di grande ricchezza
Avrà però la necessità nel tempo di
Questo questo tema di coniugare sviluppo industriale e coniugare quell'ossessione della fabbrica che non distrugge l'essere umano di cambiarlo e mentre negli anni Trenta USA al corporativismo comperano
Moderare questo impatto
Durante il secondo dopoguerra avrà una crisi
Di tipo religiosa molto forte e introdurrà elementi religiosi messianici molto molto molto intensi quasi al limite mi viene da dire quasi di una forma di
Religiosità quasi patologica ecco e nel secondo dopoguerra poi riuscirà a trovare una forma di razionalizzazione per tutto questo all'interno di un modello che sarà di negazione stia della democrazia liberale sia della del socialismo
Pianificatore con la teoria della comunità
Teoria della comunità che in astratto prevede la centralità della fabbrica rispetto a organizzazioni territoriali piccole con una fabbrica che al suo interno
Ha il compito che dal punto di vista astratto culturale deriva dal personalismo giuridico cristiano di Maritain e Mounier a cui lui si è avvicinato iscritti sentieri Simone Weil
Ma dal punto di vista poi pratico si sostanzia nella comprensione
Che i dipendenti i lavoratori
Possano essere ricchezze straordinarie da plasmare da trasformare in affare valorizzare
Tutto ciò che molto interessante il filmato che abbiamo sul visto prima
Quando fa vedere
L'organizzazione tecnologica dell'azienda
Quasi in maniera molto forte e non parla di quello che c'è dietro quello che c'è dietro e l'idea
Che
Il singolo individuo possono essere
Preso trasformato e la fabbrica possa essere il suo lievito l'esperienza nella fabbrica possa essere il suo lievito per per crescere crescere crescere
Questa è la ragione per cui
Il meccanismo che oggi viene definito il welfare aziendale Olivetti
Che un welfare molto complesso articolato si può capire solo e soltanto dentro a un ottica di organizzazione e di risultati in impresa noi oggi non saremmo qui
A Soveria Mannelli lei Adriano Olivetti non fosse stato uno straordinario industriali cioè se Adriano Olivetti avesse solo scritto le cose che ha scritto avesse solo magari fondato le cose culturale che ha fondato ma non ha non fosse stato un imprenditore
Straordinario
Noi non saremmo qui
Per cui
Uno riesce a capire il fatto che nel mille novecentotrentasei c'è la fondazione della biblioteca aziendale
Uno non riesce a capire il fatto che nel mille novecentoquarantadue
Viene fondato l'asilo nido della Olivetti in cui per statuto l'accesso dei figlio degli operai in caso di numero ridotto di disponibilità dell'asilo
Viene prima rispetto al figlio degli impiegati del figlio degli impiegati viene prima rispetto al figlio dei dirigenti
Uno non riesce a capire come sia possibile che nel secondo dopoguerra mentre le persone
La legge prevedeva che la
Maternità
L'equivalente di allora dall'INPS pagava un mese di stipendio prima della nascita del bambino e un mese dopo e e dopo al secondo mese di vita del bambino uno doveva tornare ecco all'Olivetti
C'era la corresponsione
Veniva pagato il novanta per cento per cento dello stipendio a
Per i primi nove mesi di vita che oggi è una credo sia una condizione che non esiste in nessuna società in nessuna impresa ecco
Aggiungo un'altra cosa uno non riesce a capire come sia possibile che per statuto sui documenti viene definito che le donne
Hanno diritto a questo trattamento ripeto cento per cento di stipendio fino al compimento del nove mesi della bambino del bambino appena nato appena nata
Anche se non sposate invito tutti voi a pensare a cosa vi hanno raccontato i vostri genitori vostri nonni su che cos'era l'Italia
Non solo la Calabria ma anche il Veneto e il Piemonte la campagna dei primi degli anni Cinquanta
Quindi questa roba veniva data anch'tutte anche a chi aveva generato un figlio di NN perché così venivano classificati dalla dalla burocrazia pubblica
Ecco tutto questo noi non lo riusciamo capire
Se non capiamo che tutto questo era coerente e inserito dentro un meccanismo di Severo Ochoa e straordinaria vitale capacità di creare ricchezze industriali
Ricchezze industriale tramite i prodotti ricchezza industriale tramite i luoghi rincalzo indossare tramite
Abbiamo detto l'estetica il designer e ne parleremo dopo
Se crederete ma anche tramite l'organizzazione
Voi dovete pensare che l'Olivetti la prima società li ha almeno e che io conosca quindi diciamo su sul sul rosso industria italiana sono abbastanza ferrato in cui c'è
Una formalizzazione della ricerca e sviluppo
Che viene costituita e viene posta a capo del capo a a diretto riporto del capo azienda
Ma l'Olivetti e anche un'azienda che riesce a produrre linee di prodotti che hanno delle marginalità mostruose con cui poi finanzia tutte le attività che abbiamo detto che erano molto onerose
Perché cambia ad esempio il modello di concezione dei prodotti
Nella manifattura
Una volta a in quei tempi si partiva dal dato tecnico e poi si rivestiva il prodotto
Adriano Olivetti teorizzata ripeto teorizza perché poi il tema interessante e che Adriano Olivetti
è un e e un industriale non intuitivo industriale di elaborazione teorica teorizza la necessità di che gli ingegneri e i Designer
Concepisca no insieme ai prodotti e questa è
Questo è un elemento di organizzazione strategica industriale rivoluzionario ed è la ragione
Per cui tu aventi prodotti che erano contestualmente a elevato rendimento e quindi su cui Adriano Olivetti poteva mettere dei pricing dei prezzi molto alti e guadagnare tanti soldi
Ma anche i prodotti che finivano gli stessi nelle collezioni di di via di arte contemporanea perché venivano reclutati
Degni dell'attenzione dell'estetica
Ed i cultori dell'estetica allora a mio avviso se noi non riusciamo a pensare Adriano Olivetti in una maniera così organica e all'interno di questa organicità a trovare i punti di criticità e le abrasioni del tempo per cui io ho cercato di fare un libro non agiografico ma molto fattuale beh radiografia critica noi non riusciamo a capire l'anomalia di Adriano Olivetti
Sì allora intanto anch'io ringrazio ringrazio moltissimo sciarpetta
Un invito di Florindo Rubbettino
L'ultimo miglio che avete capito è un mio allievo poi quindi io ho sempre sentito non sono mai stato qua sempre però conosco questo luogo del del primi anni novanta quando insegnavo Reggio Calabria
Migliorerà uno dei miei migliori Rieti li detesto persone in tensione raccordo diciamo il fronte del metrò
Insegnamento con questa con questo viaggio e con spero di farne anche altri
Allora se molte cose sono già state dette adesso devo
Commentare diciamoci
Io sono uno storico dell'architettura quindi confronto con Adriano Olivetti passa attraverso appunto l'architettura anche ho avuto diverse possono studiosa degli anni Trenta quindi ho avuto diverse occasioni di incontrare l'operato di Adriano Olivetti quindi mi sono confrontato con questo libro di Paolo Bricco
Perché attratto molte molte suggestioni
è un librone un librone son quasi cinquecento pagine sono
Una sterminata bibliografia viene mobilitata del resto come dire ha detto lui lo il lavoro sul suo questo è il suo tema si è si è laureato su su questo ha scritto diversi libri
Diversi articoli e questa insomma era diciamo la Sua
Il suo lavoro più significativo straordinario perché in quanto storico
Accademico o una scrittura noiosissima invece qui
Cioè il confronto con una scrittura splendida veramente
Molto bella molto
O capace di non seguire il tempo in modo molto lineare perché ci sono sempre intese gli andirivieni dei momenti circolare dove c'è un sommario è un po'
Un ricco di spunti ci permette di capire ad esempio come certe cose tra transitano da un periodo storico ad un altro è fondamentale questo andare anche in modo in modo circolare no la
L'autore ha già ricordato quelle sommare l'essenza della sua del suo lavoro è quello di evidenziare
Che
La fabbrica di Olivetti e un esempio di traduzione cioè di un modello un modello molto forte quello del fordista e taylorista che appunto a
La sua declinazione massima ma in America però aveva anche delle declinazioni europee con tanto anche di spettri no cioè se pensiamo al film Metropolis no cioè oppure andiamo Tempi moderni di Chaplin no c'era la la letterario che diventa macchina no che diventa robot invece nel il nostro caro creerà dei robot che sostituiscono gli uomini no Adriano riletti anzi sarà una fabbrica anche pieni di lavoratori che sono individui
Per l'Olivetti paradossalmente non so Faverin alle persone esatto elusa proprio la il termine persone ma ricami Ando si vuole il frigo volutamente al personalismo giuridico francese esatto quindi fabbrica delle persone
Persone moderne naturalmente non c'è quindi
Che hanno credo credo nei valori dell'organizzazione con il
Se devo dire l'estetica di di Adriano Olivetti risalta da questa lettura di questo libro e questo proprio il fascino per l'organizzazione
E quindi il suo viaggio in America è emblematico in quanto l'Ulisse di non non gli interessa l'America neanche neanche come stile di vita gli interessa
Proprio l'organizzazione l'organizzazione scientifica del lavoro che è un qualcosa che tutte io permette anche di capire
La la macchina da scrivere la macchina da scrivere è un elemento dell'organizzazione scientifica della vita sorprende del lavoro
Ciò che entra che trasforma le segretarie in macchine loro medesime no che e queste macchine hanno un senso all'interno appunto delle della vita moderna
E quindi gli architetti moderni che fanno le piante delle case come se fosse appunto seguendo le indicazioni dell'organizzazione scientifica del lavoro domestico no
Ecco tutte queste cose non sono veramente pervasive per per Adriano Olivetti oltremodo appunto dei voi solidali negli architetti degli architetti che aderivano appunto irrazionalismo all'architettura moderna e anche trova corrispondenza
Diciamo nel fascismo che il fascismo era come dire una un'idea di Stato fascista era una declinazione del modernismo dove appunto l'organizzazione
Del lavoro poteva organizzazione anche del del dello stato dell'articolazione dello Stato potevano contribuire diciamo a creare una terza via alternativa quella del capitalismo statunitense oppure dei dei piani dello Stato i sovietico no ecco quindi era terza via del fascismo e Adriano Olivetti questo
Questo libro insomma ha ha lavorato molto su questo
Su questo tema evidenzia moltissimo l'adesione di Adriano Olivetti al fascismo e l'idea dello stato teorie dello Stato corporativo no quindi anche di Bottai e di un'altra del del fascismo
E dove come dire una per per amor della fabbrica insomma zip rosa diciamo un'idea di Stato corporativo che gli permette di uscire dalle della dimensione del mercato gli permette di essere di libera anche in una situazione protetta e di poter
Far crescere non una un'azienda mi sento restando negli anni Trenta cioè appunto l'introduzione del dal dell'immateriale non l'attenzione al saper vendere non saper vendere un'altra cosa dell'America cioè nell'ottocento e all'inizio del Novecento abbiamo imparato a saper produrre poi bisogna distribuire tutte queste cose fare arrivare
Diciamo al consumatore quindi messa per riprendere ciò che sviluppa appunto la comunicazione pubblicitaria
E una serie di azioni che permettono di portare il prodotto nella dimensione del consumo che non è
Cioè una cosa impositiva anzi potrebbe essere impositiva ma così com'era costruisce Adriano Olivetti diventa una cosa non solo di imposizione sulle sul mercato di prodotti Mario è un metodo per capire cosa succede nei desideri nella dimensione del desiderio quindi e l'ispirazione male insomma sono è un po'come ti dice è un centro che diventerà il luogo dove ci dice quali sono le tendenze ciò che fa e ciò che non va né questo come dire la quindi la la la pubblicità non è solo disservizio a non arriva ma è anche all'inizio di un ciclo cioè di di produzione di invenzione no
E qui arriva un'altra cosa che è molto bella
Denise durante
Che sono
Effettivo delle membrane la membrana molto spesso usa questo termine l'autore
Per dire che
Diciamo l'azienda la fabbrica l'azienda ha bisogno di di definire il proprio territorio no questi territori in questo territorio viene definito sempre attraverso delle modalità che non sono chiusura
Ma sono delle membrane che
Servono per definire per circoscrivere ma allo stesso tempo per riprendere perché sono spugnosa insieme filtrano dei dati quindi tutte le ore le azioni sono caratterizzate d'
La
Da trasformare le azioni in condizione di membrana no che sia vivificante no così anche come tutte le azioni dell'UE fauna sono intese intesi in questo in questo modo
Un'altra cosa che mi interessa moltissima e cercare di capire cosa succede nella mente di questo di questa
Personalità eccezionale no anche perché se vogliamo trarre
Facciamo qualche insegnamento
Potremmo capire cosa succede in questo in questa mente che è un po'schizofrenica cioè nel senso che anni
Cose
Diversissimi insieme io ricostruisco anche rapporto tutte le volte in cui lui deve essere ricoverato nella clinica San Matrix certa di di di di Torino è coperta perché aveva problemi
Che
Del per cui allora non c'erano ancora neanche dei nomi esatto questa qui come dire noi è giusto considerare questo perché magari lo possiamo
Ricostruire in vitro una cosa del genere se non è per avere delle visioni per essere visionari
Dobbiamo essere un po'schizofrenici possiamo anche creare delle delle situazioni in cui improvvisamente non so si produce uno shock no emotivo o una compresenza di cose molto diverse no
Questo per esempio mi ricordo un non imprenditore che conosciamo nell'ambito del tessile né che Giovanni Bonotto no il quale ha voluto come massimo ispiratore massima situazioni si tirante per il suo lavoro dei industriale il rapporto con Fluxus diciamo con gli artisti che sono al di fuori di qualsiasi diciamo pensiero logico no Jack e però questo gli ha permesso come dire di trasferire l'amante certi certi movimenti anche nelle sue nelle sue scelte tagliare lo hanno confortato nel fare nel giocare d'azzardo nel nel mettere insieme delle cose che non stanno insieme secondo
I canoni
Ecco quindi diciamo sta
Ci sono degli perché poi c'era la domanda bomba sottintesa nonché del vengono di coloro che ci hanno invitato è quello di che se ne facciamo di di Olivetti oggi no ecco e con pochino lavorare su queste cose secondo me dovremmo dovremmo fare e anche è una stessa col
Adesso le loro trovo un po'spararla grossa no cioè nel senso che
In questi giorni ho lavorato su un'altra cosa quindi adesso sono un po'
è schizofrenico anch'io ho lavorato su sulla l'attuale Biennale di di architettura che c'era insomma ne ho discusso con con degli studenti a Venezia
Laboratorio di un futuro si chiama lesioni in loco
Affronta la somma dei temi molto
Spinosi della contemporaneità Police la sostenibilità e la decollo carbonizzazione oppure il post colonialismo e la questione dell'equità sociale ecc ponendo al centro il tema dell'Africa e quindi gli architetti si africani gli architetti della da spot diaspora africana mettendoli in relazione e questa Biennale per la prima volta si vedono non già da un po'di tempo insomma o comunque ci si ci avviciniamo a questo è il laboratorio del futuro non per sì l'architettura deve risolvere dei problemi e si scopre che il vero problema è l'architettura cioè la sua incapacità cioè il suo fatto che l'architettura proprio ontologicamente distruttiva
E colonialista nel suo modo di ecco quindi è tutta una la Biennale finisce per essere un'autoanalisi della disciplina architettonica
E che rischia di anche di distruggere la l'architettura è di non parlare l'architettura di fatti diciamo i detrattori hanno sottolineato questo ecco io mi chiedo no in un momento in questo momento noi nel considerare
La la la fabbrica come entità che risolve dei problemi che può risolvere dei problemi
Potremmo finire per richiedere si che per scoprire che il vero problema è la fabbrica mi chiedono io questo ve lo dico perché ho lavorato recentemente in situazioni in territori
Dove la fabbrica e il Demone assoluto cioè mi riferisco a Taranto va
Oppure anche a Casale Monferrato hanno dove
Da oltre appunto la fabbrica è l'emblema no del Natale
E moltissima cultura contemporanea insomma lavora intorno questa
Questa questa cosa
Quindi ieri per esempio Oliha Taranto era impossibile pensare a qualsiasi intervento sulla sulle città senza demonizzare appunto rileva e lavorando automaticamente ecco questo era il paradosso su un'idea sembra la soluzione sembrava proporre altri modelli voglio dire medicine Matera
Il ritorno al all'Olivetti oppure a a Lecce no le città che adesso beneficiano del turismo e della gentry fictio nel più violento delle campagne
Verrà appunto favorire nel turismo
Distruttivo DeLillo ha distrutto Termoli potremmo dire gigantesche
Ecco
E c'è l'incapacità diciamo negli amministratori o negli interlocutori di una città come Taranto di vedere altri modelli
Cioè quindi il desiderio e trasformare Taranto
Come in una in una Matera o o o in una leche
Cioè quando era alla città come dire industriale per eccellenza ricca rispetto alle poverissime Matera e e Lecce ferme diciamo al Medioevo diciamo ecco questa cosa qua
Insomma questo clima diciamo di demonizzazione dell'industria che essi si accompagna nella al attuale riconsiderazione dei territori e della Cuddy l'idea di cura del territorio eccetera è una un qualcosa che affatica molto Che fatica molto
Bisogna elaborare non so delle delle teorie adesso facciamo come come Olivetti che doveva sempre teorizzare no anche queste teorizzazione erano molto opache non gli servivano per te per avere sicurezza ma poi per dire anche altre cose non sempre erano logiche queste teorizzazioni
Ecco quindi età dobbiamo lo stesso
Forse interrogarci cosa significa
Ha già dato risposte o un pochino in miglia dicendo che non possiamo improvvisamente per ritornare al punto la dimensione pre-industriale e poi ci sono altre parti del mondo in cui sono all'inizio della manifattura quindi cosa facciamo insomma
Questo però appunto è una tema che rilancia il poliedrico che appunto io rispondo senso perché mi interessa tantissimo e ringrazio per questo stimolo
Allora perché è un discorso che c'entra moltissimo con con noi la nostra identità come italiani come europei soprattutto ma direi soprattutto come italiani
Allora no
Senza fare un discorso professorale però voi dovete ricordare una cosa che del tema della fabbrica se ne era già occupato una personalissima ma Luigi Einaudi
Luigi Einaudi non credeva nella fabbrica e non credeva nel mercato Luigina ogni credeva nelle piccole comunità
Credeva nelle economia di prossimità credeva nel mondo agricolo e artigianale quindi negli anni Venti era quella cosa lì c'era c'era c'era il pensiero di una persona che sarebbe diventato un grande
Un grande statista ecco per il nostro Paese ma lui non ci credeva ecco
Dall'altra parte invece abbiamo l'ondata enorme la
Sia dell'impresa di famiglia quindi gli Agnelli gli Olivetti Pirelli è anche delle imprese bissato no quindi nel mondo ieri Koch che conoscete bene che conosciamo tutti bene
Che invece crede nella fabbrica ecco
Allora
Nasce tutto da lì sono passati cento anni ma siamo ancora
A quel punto è da lì che dobbiamo partire
Dobbiamo partire da lì e secondo me Adriano Olivetti è interessante perché mostra come si possa usare la fabbrica per fare esattamente il contrario di ciò che è stato fatto non arriviamo a parlare di Taranto oggi parliamo anche soltanto del del del modello della FIAT ok guardiamo visto che siamo tutti padri di famiglia sappiamo tutti che cosa vuol dire arrivare a fine mese io ho fatto nel libro a l'analisi degli stipendi dei dei di degli operai dei primi anni Cinquanta
Allora l'operaio della Olivetti guadagnava il centoquaranta per cento rispetto all'operaio dell'industria meccanica e che voleva dire che sostanzialmente guadagnava molti più soldi e poi voi immaginate che portava aveva tutti quei servizi che dicevamo di salute di cura perse e tutta la sua famiglia
Quindi era come dire andando al dunque era era una persona molto più benestante rispetto a a un operaio che lavorava a Pozzuoli oppure che lavorava Ivrea ocra lavorava a Marina di Massa
Stava molto meglio rispetto a un operaio che lavorava a Mirafiori a Torino ecco
E quindi Gelli fa vedere come la fabbrica Fossa cambiare la vita delle persone in concreto malavita anche delle persone
Che non ci pensano perché voglio dire una persona che lavorava mi immagino negli anni cinquanta alla Olivetti come operaio aveva la fa apriva la vita agra che avevano tutti cioè non so come dire non non non non non non non possiamo chiedere agli agli individui di avere un grado di consapevolezza ex post però avevano quelle cose che gli altri a Torino non avevano dico Torino per usare il modello poiché ha vinto no al modello della FIAT ecco
E questo per dire la fabbrica poi sul tema della divergenza che centra tantissimo col nostro discorso il nostro ragionamento lo di oggi
Abbiamo detto che Adriano Olivetti negli anni trenta e integrato nella società fascista
Integrato culturalmente integrato politicamente integrato economicamente integrato anche nella rappresentanza come o rapporto strettissimo io ricostruisco tutte le le missive tra lui e l'Inner Circle i collaboratori più stretti di Benito Mussolini quindi voglio dire Sparks lei parlava ai massimi livelli ed era un pezzo di quel mondo
Però
Adriano Olivetti integrato in quel mondo e capace di divergenze ma non divergenze
Astratte e minime
Divergenze pericolose
Ecco io ho provato a scrivere questo libro anche come fosse un romanzo non so se ci sono riuscito ringrazio tantissimo professore per le parole che mi rendono davvero felice
Ma una delle tesi che io sostengo del libro con forza che Adriano Olivetti divenga Adriano Olivetti grazie a Paola levi
Paola levi era sorella di Natalia Ginzburg è una grande farmi Brunello dona di una grande famiglia ebraica torinese
E la prima moglie
Paola Levi e e Adriano Olivetti hanno un rapporto particolarissimo per tutta la vita nel senso che Paola lady una delle donne più belle emancipate
Sorti dell'Europa del suo tempo e una donna che negli anni Trenta guida va in giro per il per il mondo da sola e una donna che è una donna libera
Che avrà per tutta la vita altri amanti mentre Adriano in un ribaltamento anche del rapporto di coppia che dal punto di vista personale psicologica e culturale è molto interessante cosa che allora era assolutamente improponibile col negli anni trenta di allora
E Paola lenti fa diventare Adriano Olivetti Adriano Olivetti come introducendo lo nel mondo dell'intellighenzia europea
Perché questo è molto importante anche dentro la storia d'impresa della fabbrica dei consumi perché
Nel tempo succede una cosa molto particolare nel Terzo Reich
Il Terzo Reich
Oggi al Bau pausa
Il Bauhaus è questo fenomeno culturale straordinario che cambia l'idea di arte cambia l'idea di manifattura cambia l'idea anche di rapporto tra artigianato industriale e ed estetica visuale
E sono tutti ebrei
Quando il Terzo Reich decide di radere al suolo il bar pausa
Cosa succede succede che gli artisti del Bauhaus che sono tutti ebrei o di origine ebraica vanno in tre luoghi vanno in Palestina lasciano scappano perché se non morirebbe
Però va vanno vanno in Palestina nel nel in quella che diventerà poi Stato di Israele dopo dopo la fine della seconda guerra mondiale vanno negli Stati Uniti a a New York e Los Angeles
E vengo in Italia vengono in Italia a Milano e a Ivrea soprattutto a Milano dove c'era l'ufficio che si occupava di estetica di comunicazione
E quello che è interessante e che le persone che che lavorano poi
Per la Olivetti
Non solo rappresentano un gesto
Di punti di pubblica pericolosità da parte di una persona come Adriano che era perfettamente integrato il fascismo e quindi era molto evidente quello che stava facendo o poteva esserlo anche perché lo
Il livello di controllo su Adriano nonostante fosse integrato nel fascismo in quanto proveniente da una famiglia per una per parte per una parte la parte est male maschile il Papa ebraica era molto forte da parte de quello che veniva veniva oggi viene definito di State
Ma queste persone
Cambiano l'estetica della Olivetti
E
Introducono elementi appunto che diventeranno germi verranno soprattutto nel secondo dopoguerra ma che sono già invisibili negli anni Trenta
C'è una estetica uno stile dei prodotti e anche della costruzione dei negozi tranne armi degli anta il mito degli anni Trenta che è molto sorridente e molto antiretorica mi viene a dire e quasi democratica che opposta rispetto all'estetica che di grande livello anche via grandi architetti grandi designers tedeschi e italiani che non usano la parola in ossequio regge ai regimi ma assumendo la verticalità
La la gerarchia attuazione continua Balloriani dei regimi in qualche maniera proponevano
Una un'estetica
Non so se riesco a spiegarmi verticale ecco non ho il linguaggio del professore perché non è il mio mondo non è la mia non è il mio colte però invece l'Olivetti era già una Roma diversa negli anni trenta le macchine la pubblicità la comunicazione interna era una roba quasi sorprendente era una Roma molto molto a mio avviso rivoluzionaria in quanto profondamente democratica ed era una roba che arrivava del Bauhaus degli esuli tedeschi
No questo è molto vero
Era quella tra cercava di dire prima quando il centro studi per la comunicazione non è un ufficio di propaganda del prodotto
Ma è un luogo dove possono nascere dell'idea per fare dei prodotti quindi
Generalmente alla fine del ciclo hanno la comunicazione invece poteva essere anche all'inizio di un di un batticuore Policarpo che sono persone
Scacciate cento grande alleato tedesco certe questo imbarazzante
Sia dal punto di vista l'avvio di una rapina ma e imporli come si costruisce una curare in pre valuteremo Paola alcuna divergenza che vuole essere pericolosa
Certo la anche l'utilità dell'inutile no cioè nel senso anche anche nei negozi famosi negozi Olivetti che non erano nei negozi non si vendeva niente
Erano proprio regno dell'inutile cioè quindi che veniva inserita all'interno di un
Di un universo che sembra invece votato al all'utilitarismo no
La no una cosa che c'è nel libro che è molto bella altro i inserita all'interno del della descrizione del viaggio in America negli anni Venti di di Adriano quando scopre appunto
La bellezza dell'organizzazione scientifica delle delle lavorò che diventa per lui un rally la religione oppure anche o proprio un'estetica uno con un toccasana non qualcosa che le non lo rendeva felice sicuro di poter avviare anche dei dei processi di aumento della produzione non c'è c'è tutta
Bellissimo il lunga
Le pagine dedicate alla introduzione di nuove modalità organizzative che erano basate sulla sul tempo e non sull'alcol sul cottimo no c'è quindi era è una lunga teorizzazione di andare contro il il cottimo nuove banche come modalità per aumentare la la produzione no
E comunque diciamo quando in America scopre tutta questa l'universo del dell'organizzazione scientifica della quota scopre anche dunque ci dice che la sua mente procedeva un po'con una biblioteca no alcuni visiva dei materiali
De e dei dati per costruire la sua la sua biblioteca e questo di una per una una mente come una biblioteca è molto interessante perché dedito da ci possono stare anche delle cose molto diverso
E gli accostamenti che si possono fare
Possono essere molto generativo vino molto determinare delle televisioni
E poi tra questi materiali delle biblioteche le cose Kron fascino Abano moltissimo sono le riviste ecco questo ritengo riviste lui era effettivamente ossessionate dalle riviste e anche il suo centro adesso non mi ricordo più come si chiamava di formazione per i tecnici e gli operai
Ecco
Ecco i centri formazione Mentana devo una rivista
Debolissima eh sì impaginata da Dio con una rilegatura spia aspirare quindi c'era anche gli editori è diventata macchinisti caro e dove c'è appunto l'esaltazione della rifinitura dei pezzi e della bellezza e del del del lavoro nell'officina questa rete come dire una zona dove forse c'era una continuità con Camillo esaltano questa è la bellezza dei delle macchine per farle macchina no
Occorre con le riviste sono un fatto molto e molto importante poi
Favorirà la nascita di riviste finanzierà delle riviste culturali ieri ha partecipato al punto da una la presentazione di questo libro che dedicato al zodiacale
Una rivista che è stata fondata nel cinquantasette con Adriano Olivetti ancora in vita e poi prosegue fino al mille novecentosettantatré ed è una rivista dedicata all'architettura che all'inizio è anche molto canonica cioè nel senso che esalta i valori importanti dell'architettura
Del modernismo diciamo no e poi poco alla volta all'interno di questa struttura quando dirigeva Zorzi mi sembra Renzo Zorzi si inserisce
Bianca Botteri che era una architetta la donna sapete che le le le riviste le fanno generalmente le donne però le firmano i maschi no ecco che generalmente in questo caso al punto Bianca Bottero era entrata
Dato che mascherano un possenti perché avevano peraltro da fare poco alla volta
Come dire si inventa una rivista che adesso il prezzo Artissima perché accoglieva anche voci assolutamente eterodosse che nessuno registrava in quel in quel mentre ecco questo come dire c'è anche questa cosa di
Di controllo è fuori controllo ogni tanto nell'ambito della delle attività di culturale dei tempi di Adriano non ha cioè nel senso che
Aggirava dei processi e poi lasciava anche che compone andassero
Diciamo c'era anche agli attori o diciamo che veniva comprese le veniva contemplato ogni tanto all'interno di questa macchina diciamo sci organizzata scientificamente
Così il portone di tutti gli intellettuali che venivano coinvolti no cioè non e come Fortini medesimo che non era assolutamente tranquillo nel suo collaborare e anzi secondo me contribuisce a mettere in evidenza che un un centro per la pubblicità non deve essere in positivo Roma deve essere un momento di autocoscienza di autocritica non solo un momento di propaganda di dei valori
Ecco va bene io no non so ci sono tantissime il a un all'altro appunto parte molto importante del libro e appunto l'analisi della del della complicità o della dell'adesione al fascismo no che non come dire sembra una cosa un peccato va dire una cosa del genere perché infanga si potrebbe infangare il mito no del di Adriano Adriano Olivetti
E invece secondo me ci serve moltissimo a comprendere
Anche le metamorfosi noi come certe certe cose transitino per esempio appunto dell'idea della città corporativa alla comunità quando con con delle del degli afflati messianici che c'erano sia prima durante il fascismo con un certa mistica del fascismo con poi dopo con una diciamo una comunità più neorealista single se vogliamo no
Ecco io o
Ecco se possibile volevo partire da una suggestione tua che il tema delle riviste ma perché
Perché Adriano Olivetti e davvero gli americani usano proprio l'espressione tre di violetta e molto Jewish è molto ebreo
Anche se non tecnicamente non è ebreo perché sua mamma valdese quindi
La trasmissione dell'ebraicità avviene per per Matri linearmente però lui ha dentro una propensione fortissima al tema della parola scritta
Questo è fondamentale senza questa questione non lo possiamo capire perché Adriano Olivetti e una biblioteca ambulante durante la sua vita
E appunto come giustamente diceva diceva lui la nella biblica ci può stare tutto e noi in questa cosa non non riusciamo se noi non ci figuriamo lui come una biblioteca non capiamo come sia possibile che lui a sia così uso una parola di quelli usato da quelli che parla bene sin criticità cioè lo riprende cose che in apparenza non c'entrano nulla
L'una con le altre e le unisce profondamente prova mescolare uve
E delle volte ottiene qualcosa esiti che sono fuori dall'ordinario cioè un'azienda come quella che lui ha creato anche un impatto culturale come quello che lui ha avuto con prima le nuove edizioni Ivrea e poi con le Edizioni di Comunità
Una quantità
Importante di riviste che voi sopravvivono ad Adriano Olivetti che muore nel mille novecentosessanta ma che
Tramite le riviste libri a una lunga una coda lunghissima non sono comprensibili Senate non per se noi non capiamo che Adriano Olivetti è prima di tutto
Un intellettuale ingegnere ebreo
E da questo punto di vista esiste un tema enorme disse spinta quasi para religiosa nel suo operato ne parlavamo ieri sera
Adriano Olivetti non è un come dire una una mosca bianca Adriano Olivetti e l'espressione di una tendenza che il capitalismo manifatturiero ha sempre avuto fin dall'Ottocento
Come risposta
Alla marxismo
Cioè l'idea di
Prendersi cura dei propri lavoratori non è che nasce con Adriano Olivetti prendersi cura dei lavoratori è una forma che in mille modi
Hanno in Inghilterra in Germania in Francia in in in Italia tantissimi imprenditori ognuno lo fa secondo il suo Canone e la sua visione del mondo
Il punto che con Adriano Olivetti noi abbiamo una Ferrari che va sempre i trecento all'ora Evans sembra i trecento allora facendo le cose che in qualche maniera hanno fatto gli altri ma le fa portando le quasi all'eccesso
Cercando di essere né in una visione quasi palingenetiche hanno di cambiamento della natura dell'uomo e della società
Ma perché lui è così
Lui è così è a un afflato veramente
Quasi
Religioso da questo da questo punto di vista
E devo dire che è un afflato quasi religioso
Che io colsi subito quando da piccolo feci la tesi di laurea in Storia economica sulla sulla Olivetti perché io incontrai
Una serie di manager che avevano lavorato con Adriano Olivetti in fabbrica e
Con Adriano Olivetti nelle attività culturali e politiche
E
Qualunque domanda io ponessi all'inizio della conversazione
Con queste persone
Ma qualunque domanda io avrei potuto veramente chiedere dottore lei preferisce la pizza ai quattro formaggi o la pizza Margherita
La risposta era io ho incontrato Adriano Olivetti il e mi dicevano la data precisa come se quell'incontro avesse cambiato radicalmente l'
La loro vita e mi viene anche da dire il significato della loro vita
Ecco quell'impatto è un impatto così profondo e radicale
Che dall'idea beni di che cosa di come noi dobbiamo interpretare tutto ciò che ha fatto Adriano Olivetti nei successivi fallimenti come industriale
Ma anche dobbiamo capire che non era un industriale ma anche qualcosa di diverso da un industriale
Ma un po'un punto in cui tu ricordi in modo sintetico
Poi ritrattano e positivista e tecnocratico prima socialista e poi pienamente immersi nel fascismo tradizionalista fino a fondare una sua attrazione per l'irrazionale se una dimensione di post nazionalità
Per la scientifica mentre fondato ora variopinta che voglio la variopinta che include la psicanalisi negli oroscopi sta Loi credeva moltissimo
Leggere nel pensiero non c'è anche e usava la la parola leggere nel pensiero io penso che anche la selezione delle risorse umane passassero attraverso coesistano ampia e quindi no insomma su quindi e la diciamo da una parte c'è l'organizzazione scientifica del lavoro però poi c'è anche l'aria torio che ritorna in un modo fortissima
Però sì posso dire
In maniera sempre
A vitale e drammatico
Nel senso che vorrei se possibile citare quello che diceva all'inizio Florindo sul rapporto tra il padre e il figlio Adriano Olivetti e e figlio di Camillo Camillo eh socialista
Rivoluzionario quindi non un socialista riformista ma socialista rivoluzionario ebreo
E diventerà sempre più
Immerso nella sua cultura a mano a mano che invece era
A imprenditore
E e un uomo del suo tempo quindi è un uomo che decide per i figli voi Adriano Olivetti avrà sempre il dispiacere di non avere fatto
Gli studi classici e suo padre lo obbliga a fare Lisi perito industriale ecco come cosa
Hanno
Sarà una presenza incombente per tutta la vita
Perché perché
Era un uomo di un carisma eccezionale Camillo enorme e soprattutto era un uomo di un carisma era quello che i latino americani definiscono un'ombra verticale
E ed è una una delle cose che succede che negli anni Trenta quando Adriano o per scelta o per necessità
Far crescere tantissimo l'impresa e il Papa si ritira e per fare crescere tantissimo l'impresa si integra nella società del suo tempo perché fascista Camillo non lo farà mai
Tanto che parlando nella parte di storia orale che saprà necessarie per questo libro conti alcun conti conobbe entrambi o raccontando raccogliendo i racconti dei racconti perché poi i tempi sono lunghi
Vi ricordo
Che il il il figlio del medico di famiglia mi disse mio padre era un camilliano forma in che senso nel senso che stimava molto più Camillo che che non Adriano perché Camillo non si era mai piegato al fascismo
Quindi è un uomo difficilissimo da da da con cui avere a che fare come spesso capita
Ne nelle imprese familiari ecco
E e poi c'è invece il problema di Roberto
Che non soltanto si confronta con
Con la figura di un padre come Camillo ma si confronta con la figura di un padre appunto indica ematico di grandissimo successo di grandi conflitti come Adriano
Quella lettera che tu citi è una lettera che campi che Roberto il figlio che già lavora in azienda e che ha un ruolo molto importante perché ad esempio la grande elettronica
In Olivetti viene fatta grazie al fratello Bindi
Adriano Dino e al figlio di Adriano Roberto sono loro che portano il tema della grande le Travica al padre che accetta e manda avanti la coda ma le menti sono loro
E però cosa succede succede che negli anni Cinquanta Adriano con la famiglia delle scendere a compromessi continui
è un altro grande tema di capitalismo familiare italiano ed europeo
Adriano ha solo il dieci per cento della della società la famiglia al settanta e quindi deve scendere a quei compromessi che in quella lettera pochi giorni pochi mesi prima di morire il figlio Roberto gli rimprovera
Perché l'elenco che fa in quella lettera
Quando in qualche maniera
Chi è dice al padre tu non sei stato coerente sono ma come noi tu mi parli del bene dell'azienda come bene ultimo e poi tutti i nostri parenti
Hanno incarichi finti
Prendo fanno le cose che fanno tantissime imprese familiari hanno incarichi finti prendono soldi Canon per per cui non lavorano
Fa l'elenco proprio de dei problemi delle cose che possono capitare nelle aziende familiare a controllo familiare assoluto
E quindi
Quello è il tema quindi c'è un tema di contrasto continuo che nel caso del figlio
In qualche maniera diventa uno specchio per mostrare la difficoltà che Adriano ha poi anche a fare tutto ciò che fa ma anche a imporre la la la la sua leadership effettiva io ad esempio ricostruisco nel libro tutti i i begli abito tutte e tutti gli aumenti di capitale e
I dividendi straordinari che vengono fatti tra mille novecentocinquantacinque mille novecentocinquantotto che il periodo in cui l'Olivetti diventa la grande Olivetti in cui avrebbe bisogno di risorse mio ricostruisco tutti questi
Queste cose questa cosa e viene fuori che la che io rivetti
Hanno preso più soldi di quanti non hanno più non abbiano messo quindi nel momento in cui l'Olivetti aveva bisogno di quelle risorse gli Olivetti le hanno negato e ricostruisco proprio tempo per tempo c'è bisogno di fare un grande investimento allora
A marzo faccio per dire del cinquantaquattro
Aumento di capitale con sottoscrizione per N miliardi dopo tre mesi assembleare con le ciglia straordinari
Per riprendersi soldi che sono stati messi perché probabilmente la famiglia non voleva anzi non voleva perché poi alla fine il il vantaggio economico della famiglia e stato prevalente rispetto al vantaggio strategico dell'impresa e anche questo c'è in quella drammatica lettera che Roberto scrive ad Adriano suo padre pochi mesi prima di morire