Collegamento con Mariano Giustino da Ankara sull'esodo degli armeni del Nagorno Karabakh dopo l'offensiva dell'Azerbaigian

Prosegue intanto l'esodo degli armeni del la Corno Karabakh solo in pochissime migliaia sono ancora rimasti nei loro villaggi dopo la pesante offensiva dell'Azerbaijan per assumere tutto il controllo del Karabakh ora si temono le spinte re fasciste di Bach Cuccia giorno Mariano Giustino in collegamento con noi Mariano
Buongiorno la dea amministrazione dello Nagorno Karabakh e di fatto avvenuta l'atto finale degli armeni del Karabakh
Avvenuto rapidamente con centinaia di cristiani ortodossi uccisi dagli aggressori consumato
Sotto gli occhi di un Occidente mai realmente entrato in gioco mentre resta aperto il conflitto tra Armenia
E ai selvaggi al Colle dispute sui confini e le spinte revanscista e dibattiti sull'Armenia meridionale ai confini con l'Iran
L'enclave del Nagorno Karabakh ormai si è svuotata dopo la fuga
Dico
Dell'intera popolazione ditemi armena sono rimaste soltanto poche centinaia Issime centinaia
Gli armeni nel Nagorno Karabakh intanto va a Yerevan registra ancora vittime a causa della violazione del cessate il fuoco da parte dell'AGEA Valjean Yerevan accusa Bacco di aver aperto il fuoco
In direzione di un veicolo che trasportava cibo alle postazioni militari e suonano beffarde le dichiarazioni del ministro
Gli esteri russo Sergei la prossima che ha detto che stiamo lavorando con i nostri colleghi azeri prestabiliti rizzare la situazione in Karabakh rafforzare la fiducia nella coesistenza tra armeni e azeri specie giochi Yerevan ne sia interessato a questo abito là promosso
Ma ovviamente l'Armenia non armati e gli armeni non hanno ragione di fidarsi di tutto questo
La viene guidata da Pacini anche un avvocato per i diritti umani scrittore poeta giornalista è un uomo di pace che dal due mila diciotto ha operato una politica più progressista
E più occidentale filo occidentale rispetto ai suoi predecessori filo russi e sta combattendo efficacemente
La corruzione i leader almeno era assolutamente convinto di dovere potere per risolvere la disputa con il dialogo e la trattativa salvare la minoranza armena del Nagorno Karabakh garantendo loro diritti alla base dell'accordo armistiziali del dieci novembre due mila venti quando Yerevan restituiva Bakouri sette Province zero occupate nella guerra
Del mille novecentonove ottantotto novantaquattro e gran parte del Nagorno Karabakh riconoscendo quella regione etnicamente
A azera come e terra appunto della collettivamente armena come terra appunto dell'Azerbaijan Pascià ma ha considerato l'attacco a zero come una provocazione di Baku mirante a trascinare il proprio Paese in una guerra azero armena forte del supporto militare della Turchia di Israele per altre rivendicazioni territoriali come la conquista dei quell'aria cuscinetto situata tra l'acerba Gian e l'enclave del maxi tra zero di una Cagiva alla situata in territorio almeno al confinante con in anni e Turchia la propaganda nazionalista tal sempre presente su entrambi i lati ora e massicciamente diffusa da parte azzera in proporzione inquietanti basti pensare che più recentemente il presidente dell'Ama di esso
Ha usato una inquietante retoriche irredentista definendo l'Armenia meridionale come l'Azerbaijan occidentale chiamata da Baku come Regione di Zhang Zürcher che arriva una consistente popolazione azzera all'inizio di dicembre del ventesimo secolo lo scorso dicembre ha li ha fatti ha annunciato anche la creazione di una comunità dell'Azerbaijan occidentale
E ha affermato che quella regione e il luogo dove gli azeri devono tornare nelle loro terre natali prendere controllo di quel confine armeno iraniano ed importanza fondamentale perbacco per il suo alleato Ankara perché fornisce una connettività diretta che dal confine turco attraverso l'agenda già me tutta l'Asia centrale turco folla fino al Turkestan orientale la terra dei più duri si tratta di una rotta energetica strategica che Baj passerebbe Russia Iran è il sogno della grande Turan insomma quello azero almeno rimane
Ancora un conflitto aperto perché è rimasta il risorta
La disputa sui corridoi
E si confini e non è un caso che adesso molti osservatori il mondo arabo e Miranda guardino da vicino i sviluppi nel Nagorno Karabakh e la disputa armeno azera in altre parole gli eventi nel Caucaso meridionale lo sono visti anche come un'estensione
Della politica della Medioriente Baku ha sferrato un intervento militare in spregio raccordi e bozze negoziali già pronte che gli avevano concesso quello che chiedeva
In e in cambio soltanto di una forma di autonomia alla Regione in territorio azero e della garanzia di rispetto dei diritti della minoranza ma invece ha ingannato Brussel Washington alle quali aveva promesso fino al giorno prima del suo intervento che non avrebbe messo in atto alcuna operazione militare
Invece ha compiuto nei giorni scorsi una pesante offensiva nel Nagorno Karabakh il dialogo tra i due leader armena zero sarebbe dovuto riprendere nel formato facilitato di da Bruxelles in vista del prossimo sunniti del la comunità politica europea che si terrà a Granata il cinque ottobre su un possibile accordo sulla demarcazione appunto di confine sul ripristino del commercio di trasporti lungo il corridoio la Cina e giudicanti anche sul e si sta infatti anche una borsa
D accordo preliminare sull'accesso stradale ferroviaria dell'Azerbaijan attraverso l'Armenia meridionale della sue ex club
Della Silvan invece Baku ha creato una crisi umanitaria spaventosa sul suo sottoponendo la popolazione del Karabakh a nove mesi di isolamento con il blocco di Polito di don cinque
E a cui proseguito all'attacco
Con la Russia ci a minaccia leader almeno di aver preso una direzione occidentale verso cui sta indirizzando il Paese
Con l'approvazione la ratifica dello Statuto della Corte penale internazionale e sta perseguendo utili per il rapimento di bambini ucraini e ha partecipato ed esercitazioni militari con gli USA nel suo territorio queste Cremlino non l'ha perdonato Yerevan per il momento è tutto la linea a Roma
Grazie grazie a Mariano Giustino