L'ultimo Salvemini: militanza intellettuale, educazione civile e ricerca storica (1947-1957) - seconda giornata

Intellettuale educazione civile ricerca storica
La seconda sessione è dedicata al dialogo che Salvemini con le nuove generazioni e
La prima relazione ci sarà presentata da Mirko Grasso autore di vari lavori su Umberto Zanotti Bianco sul Giacomo Matteotti sullo stesso Salvemini che ci parlerà anti Salvemini ama Garofalo e Patrizio Comelli grazie
Buongiorno buongiorno a tutti grazie insomma per questa possibilità spero di riportare qualche piccolo elemento utile alla discussione sull'ultimo decennio della vita di Salvemini
Sono particolarmente significativo parlare qui nell'Aula Magna dell'Università di Firenze della sua università per cui insomma di questo sono molto contento
Salvemini Anna Garofalo e Patrizio buone Bonelli all'interno di questa sessione
Dedicata ai rapporti con le giovani generazioni ho proposto questo diciamo approfondimento
Che arricchisce per certi versi la conoscenza dell'ultimo decennio della vita di Salvemini sotto due aspetti
Uno diciamo fra questi due personaggi più noto cioè Anna Garofalo è stata una grandissima giornalista
Attiva
In numerose associazioni femministe degli anni cinquanta e dei primi anni sessanta la Garofalo nota anche perché aveva collaborato con il mondo di Amendolara ma soprattutto perché appunto ha pubblicato diversi libri
Che erano il un po'insomma la ripubblicazione in volume di articoli per il mondo di vitigni di di Pannunzio
Molto attiva nel campo di quella che poteva essere la terza forza diciamo così tra gli anni Quaranta e Cinquanta vicinissima Ignazio Silone
E quindi alla all'associazione Amici no te la libertà della cultura e acque tutta quella realtà che si esprimeva diciamo così a ridosso e mi in maniera a volte polemica a volte con in una stretta collaborazione con diversi autori del mondo di di di Pannunzio
Presento però il primo personaggio perché fra loro due c'è un rapporto molto stretto in quanto Anna Garofalo e madre di Patrizio Bonelli ho scelto questo mio nome totalmente sconosciuto nel panorama della cultura italiana
Ma è secondo me è significativo del modo che Salvemini esprime un po'prima del suo rientro il modo che esprime nel rapportarsi a queste nuove generazioni Bonelli era un ragazzo di appena ventidue anni darà un giovane
Che aveva fatto la guerra imbarcato in Marina era era stato ufficiale di Marina e
Si mette in contatto con Salvemini all'inizio del mio le centoquarantasei
C'era una conoscenza comune sia dalle pagine del diario che ho pubblicato sia perché e anche appunto diciamo così questione nota
Salvemini spesso utilizzava insomma no queste conoscenze per meglio capire o per capire in maniera più diretta le vicende italiane diciamo così di della guerra della Resistenza e subito dopo diciamo la
La Linda liberazione verso il referendum si appoggiava molto alle testimonianze che gli arrivavano spesso con ritardo spesso questi pacchi di giornali di riviste che chiedeva si perdevano e in questo diciamo così tentativo di ricomporre
Un'idea di di Italia che appunto non vedeva più nulla
Da vent'anni si inserisce il rapporto con questo giovane editore perché dopo la guerra subito dopo la guerra Bonelli apre una casa editrice sulla quale devo ritornare perché molto importante in questo
In questo rapporto ecco Bonelli riesce ad arrivare a Salvemini tramite Giorgio Díaz de
De Santillana che insegnava limite di Cambridge dichiara in stretta amicizia con Salvemini ha molto importante anche il necrologio che lo scrisse che scrisse lo stesso de Santillana su Salvemini
Aveva fondato questo ragazzo a Roma nel mille novecentoquarantasei una casa editrice edizioni universali si chiamavano
E Salvemini insomma in contatto con questo ragazzo riesce a ottenere grazie all'attività e di questo giovane editore
Numerosi documenti inerenti ai rapporti fra Stato e Chiesa e soprattutto le discussioni che si aprono
Del gruppo dei settantacinque in seno appunto alla alla costituente e lui che Bonelli a inviare a Salvemini il
Numerosi resoconti delle sedute
Molto importante perché Salvemini scrive una lettera molto curiosa un po'che ci fa capire il suo spirito nell'approcciarsi ai problemi italiani
Dice
Qualche volta mi ricordo di quello che il Lombardia chiamavano cinquant'anni fa il medico dei poveri era il medico condotto pagato dal municipio che visitava gli ammalati chiamandoli dalla strada perché si affacciassero alla finestra mostrassero la lingua
Sulla base di qualche diagnosi faceva la prognosi indicava la cura qualche volta mi pare di essere rispetto all'Italia come il medico dei poveri così tutti gli amici che mi aiutano a comprendere quello che avviene insomma mi aiutano a fare questa diagnosi a distanza dei mali
E dei mali dell'Italia
Borrelli riesce a leggere
La sorte dell'Italia il libro appunto che esce in inglese naturalmente nel mille novecentoquarantatré ed è molto vicino a quella diciamo riflessione che Salvemini aveva elaborato dell'Italia in collaborazione con Giorgio la piana
Infatti chiede diverse copie di questo volume lo fa nello far circolare e le corrispondenze fra loro due sono molto anche e insomma Salvemini chiede a Luís la situazione
Delle leve giovanili appunto a Roma e Bonelli accompagna lettere veramente molto lunga e anche di sette otto cartelle a diciamo così giornali e ritagli di giornale che l'altro sperano delle cose molto molto interessanti per esempio la una rivista satirica canta chiaro che è una rivista sulla quale scrivevano Fellini Flaiano Garinei e Giovannini che avrebbe fatto di lì a poco i primi spettacoli teatrali nella Roma liberata
Ricalcava evidentemente la l'esperienza di altri riviste satiriche tipo Marco Aurelio queste più famose bene in
In occasione di una commedia
Si adombrava una delle personalità che portavano in sul palco l'Italia incatenata in una gabbia che questi treni grandi Churchill e Stalin Roosevelt insomma vengono illustrate nella locandina di questa di questa commedia con una immagine di Salvemini e con una didascalia che riprendeva proprio un passo del da della sorte dell'Italia
Ecco Bonelli manda tutti questi materiali dicendo guardi professore lei non è stato assolutamente dimenticato come dice ma insomma in un discorso abbastanza vivo in queste realtà un po'più
Un po'più critiche
Grazie a Bonelli dui riesce a leggere tre libri che secondo me sono molto importanti per capire l'approccio che lui sta elaborando verso alcune figure in alcuni momenti dell'Italia del tempo cioè Borelli manda Salvemini l'opera di Nuto Revelli il diario di Mario Rigoni Stern ecco è una serie di lavori di memoria lista diciamo di memorie sulla siano sulla ritirata di Russia sia sulla seconda guerra mondiale
E qui succede qualcosa di molto particolare perché diciamo che in questo pacco di libri inserisce un volumetto che si intitola in guerra si muore
Che appunto un volume di Anna Garofalo sua madre Bonelli non dice le mando anche il libro di di mia madre ma casualmente Salvemini rimane affascinato da questo libro che è una diciamo antiretorica ricostruzione dei periodi della guerra e Anna Garofalo che descrive le difficoltà nel raggiungere i vari porti d'Italia soprattutto Taranto il Livorno diciamo così sperare di incontrare
Durante alcuni periodi di Vicenza il figlio Patrizio che era che era imbarcato Salvemini ne rimane diciamo così entusiasta in realtà si occupa anche di farne realizzare una traduzione in inglese per pubblicarlo in America quell'operazione non va più avanti è solo dopo un po'di tempo Bonelli dice ecco questa signora e mia madre non glielo volevo dire per non influenzare il suo giudizio Salvemini scriva anche una recensione che la manda a questo ragazzo romano ma purtroppo la lettera appunto si perde
Salvemini dice non ho più questo testo non c'ho il tempo per rimetterlo a rifarlo quindi
E è molto importante perché Bonelli ad esempio si occupa di trovare collocazioni di editoriale di alcuni articoli di Salvemini uno che forse più noto
Terrorismo e attentati individuali del ventuno marzo del mille novecentoquarantasette
Un altro che inerente alla polemica su Croce riusciva a trovare delle collocazioni editoriali per esempio in questa rivista
Che si intitolava guerra aveva il nome di Guerra e pace che spesso erano anche riviste che ruotavano intorno un certo tipo di diciamo rientra mento anche cattolico ma Salvemini viene ospitato lui aveva delle strettissime relazioni con questa diciamo così realtà editoriale romana e in questo c'è una stroncatura durissima
Che Salvemini fa di un libro di Bonelli dell'edizione di Bonelli un libro su Bonaiuti Piero scusate un libro di Bonaiuti su più dodicesimo è un un punto molto importante
Bonaiuti fa un libro particolarissimo sul più dodicesimo e credo che sia anche uno dei primi tentativi di far luce su alcune responsabilità politiche molto importanti o comunque delle fasi di passaggio molto importanti sia dai tempi diciamo delle leggi razziali sia durante la seconda guerra mondiale
E Salvemini lo legge trova delle cose molto interessanti nel tipo di Bonaiuti però dice è sempre il libro di un mistico
E i libri dei mistici in America hanno scarsa fortuna per cui ho Bonaiuti rifai libro facendo un semplice elenco delle cause delle responsabilità che gli addossata più dodicesimo dicendoci dove possiamo andare a leggere che cosa possiamo trovare che cosa possiamo circostanziare meglio così potrebbe avere ed è concorde come anche
Giorgio la piana quindi come posso dire ci sono diverse le tematiche che emergono dalla lettura di questo carteggio dall'approfondimento di questa diciamo così triangolare triangolazione ecco dicevo manda il libro della madre e insomma
La madre sapeva bene naturalmente di che c'era una spedizione in corso
E per Salvemini e infatti i la corrispondenza inizia proprio diciamo così nel mille novecentoquarantasette a gennaio la Garofalo manda la prima lettera appunto a a Salvemini essi si presenta però ecco diciamo che dopo questo
Il primo approccio arriva la la recensione positiva
Arriva la pace e la la la recensione positiva di Salvemini il rapporto va avanti è la Garofalo continua inizia e con grande frequenza pubblicare per il Mondo di Pannunzio articoli sulla scuola sulle donne
E anche articoli che diciamo conoscendo l'ultima parte la vita di Salvemini sono molto significativi per lui per esempio alcune tematiche che affronta la i beni della ex Gioventù italiana del littorio la dismissione delle colonie queste tematiche qui la Garofoli sviscerato molto bene sul mondo tanto che e alla fine decide di raccogliere questi articoli in volume è fa una cosa caro Sergio molto particolare perché scrive assale beni in America dicendo senta professore io ho deciso di mettere insieme questo libro endo vorrei intitolare Italia scombinata che ne pensa
Salvemini che evidentemente già era pronto verso altre diciamo così prospettive è una lettera questa cinquantadue anni cinquanta cinquantatré inizio cinquantatré
Saverio dice no dice Dalia scombinata non mi piace molto come di dodici anche perché impegnato puntini puntini ecco quindi capiamo bene e Salvemini propone ai cittadini sì eh no eh ed è il libro che esce questo
In realtà agli inizi del mille novecentocinquantasei
E perché lo cito perché e il libro che ha la prefazione di Salvemini
E stava già veramente poco nota sia nella vita della Garofalo sia appunto nell'esperienza di Salvemini il libro esce per le edizioni della nuova Italia
In realtà è è una delle ultime collaborazioni tra la casa editrice di Franco Antonicelli Edizioni De Silva barra la Nuova Italia
Cittadini sì e no segue dopo qualche mese la pubblicazione del libro di Danilo Dolci fate presto e bene perché si muore sulla sulla Sicilia
Che aveva avuto la prefazioni di Aldo Capitini
E Salvemini scrive una breve ma importante diciamo così prefazione alla
All'in quella Garofalo che uno dei dei degli ultimi interventi che fa perché appunto dell'inizia il cinquantasei o quanto meno delle ultime prefazioni o postazioni che compone
E con lui consiglia la lettura di questo libro a tutti quelli che cercavano una terza forza senza trovarla
Diciamo in questa grande nebulosa che è diventata la politica italiana qui ci sono delle idee concrete delle idee applicabili dei temi che tutti quelli che credono che si possa costruire un percorso politico differente ispirato appunto
Ai principi che che riconosciamo ecco qua dentro possono trovare delle cose concrete ed erano queste riflessioni sulla scuola sulle donne e sulla sanità sulla sanità pubblica che la Garofalo aveva sviluppato tra la fine degli anni quaranta e la prima parte diciamo così
Negli anni cinquanta e che poi appunto
Mette mette insieme
E significativa appunto anche questo richiamo a Italia Italia scombinata era un libro diciamo nelle corde dell'ultimo dell'ultimissimo
Salvemini e interessante perché tra questo libro della Garofalo il precedente di dolci e il successivo insomma c'è questa triangolazione che secondo me rappresenta anche il come posso dire il tenore delle relazioni dell'ultimissimo Salvemini infatti pubblicano il libro discesa apostolato cattolico e condizione operaia no
Il rapporto fra Salvemini e alcune figure anche religiose tipo don Rosario Scarpati o altre che succo
Ma una di queste tematiche secondo me molto importante in questo contesto stavano nascendo questi legami queste frequentazioni nelle quali lui ha un posto diciamo così di centrale infatti
Non esiste in Italia una terza forza mille centocinquantasei che si tenga distinta tanto da democristiani quanto dai social comunisti elenca una serie di obiettivi concreti che questa forza dovrebbero dovrebbe perseguire
E se è una terza forza non teologica cominciasse mai a prendere corso sono sicuro che Anna Garofalo
Non aspetterebbe solo un momento sulla prende rimessa al suo posto di lavoro e di combattimento i suoi scritti raccolti in questo libro possono servire da modello da chi è disgustato dalle astrazioni dei partiti che si chiamano laici
Cerchi informazioni esatte proposte ragionevoli su quei problemi immediati
Della vita italiana che i cavi di quei partiti ignorano
Intanto il figlio della Garofalo Bonelli scomparso nel senso che disgustato dagli esiti delle elezioni politiche del cinquantatré e anche per una delusione di natura diciamo così culturale per gli esiti
Commerciali della sua casa editrice questo ragazzo scompare provo ad Alitalia va in Sudamerica e e li lavorerà
L'interesse per enti statali che si occupavano di estrazioni petrolifere
Italiani enti e gli enti italiani che lavoravano lì per la per l'individuazione e l'estrazione del petrolio e importante perché sia l'uno che l'altro in particolare Bonelli enti Bonelli c'è un ricordo significativo nel diario del del quarantasette
Quando appunto a Milano incontra i Bonelli e la giovane
E la giovane donna che era appunto figlio a dire impiegato di alto livello
Del del Quirinale e la incontra appunto le incontra la giovane coppia Milano e ed è molto interessante il tenore la discussione perché discutono anche qui di problematiche che sta sarà che svilupperà proprio in quest'ultima parte della sua vita il controllo delle nascite l'emancipazione femminile cioè significativo questo incontro il dieci agosto del mille novecentoquarantasette quando appunto
All'hotel Bristol a Milano incontra questa giovane coppia e discute con con loro di questi di cui di questi aspetti
E il tema diciamo così quindi e anche il tema della scuola e dell'emancipazione presente in questi scambi epistolari tra Bonelli la madre
E Salvemini gli ultimi minuti gasolio a disposizione
So si sono importanti diciamo così li volevo finalizzare a questo perché diciamo che dal rapporto con la la Garofalo partono altre piste che forse andrebbero naturalmente meglio indagate insomma
Magari in futuro ci si potrà anche tornare però di una di queste vorrei anticipare qualcosa perché poi dovrebbe essere anche uno degli argomenti e la discussione di domani cioè alla Garofalo era in stretto rapporto di collaborazione con l Flamini
Fanini era punto la straordinaria educatrice che si era formata diciamo nel mondo dell'educazione con il movimento di collaborazione civica
Il movimento errato nel quarantacinque diciamo così su spinta fondamentali di Giuliana Benzoni credo ricevuti da Sergio una delle uniche realtà associativa alle quali Salvemini presta la sua adesione e si iscrive alla fine del quarantasette a questo movimento di collaborazione civica che si occupava di di scuole di educazione anche a oggi richiameremo forse non so corsi di formazione per educatori
Di questo ne ha parlato a lungo anche De Rita si incontravano spesso sia a Roma
Assegni e a Sermoneta no presso il Castello appunto la famiglia Caetani Salvemini raggiungeva agli inizi degli anni Cinquanta sviluppando diciamo sì ed elezioni circolari su tematiche appunto al lui a lui care ho trovato il titolo di qualche intervento
Di Salvemini la democrazia non abbiamo il testo purtroppo però molto curioso la democrazia nella scuola scuole democrazia
Ecco Luís entra in rapporto con ed esamini
E questa realtà gli educatori che lavoravano un po'nelle istituzioni diciamo così statale un po'fuori con altre appunto associazioni e e la Flamini ha un ruolo importantissimo proprio negli ultimi due-tre anni della vita di Salvemini per fare da collegamento fra appunto lo storico che si muoveva sempre meno dava dalla Ruffo la e questa realtà che si esprimeva a Roma oppure a appunto a Anna Sermoneta sapete poi Beltramini più avanti diventerà la compagna di Giorgio Manganelli proprio qualche pare qualche mese fa ho l'anno scorso è uscito un volumetto piccolo per la Sellerio bellissimo la mia anima carnale si chiama anche il titolo delle lettere della ma di manganelli ai bei Flamigni in cui c'è tutto questo rapporto inimmaginabile fatto di una grande attrazione anche fisica diciamo così fra loro due e in queste lettere d'amore diciamo così che Manganelli mandala Flamini dagli inizi degli anni sessanta di corteggiamento e poi no significano relazione
Ci sono numerosi passaggi in cui ha richiamato il mondo della Rufo la il mondo della Benzoni il mondo di questi educatori che sicuri si riunivano intorno al grande vecchio ecco Manganelli io ricordo appunto appunto in questo modo
Ebbene em per concludere che la famiglia ecco la Flaminia scritto un contributo forse so poco noto ma comunque
Molto interessante perché nel pieno del sessantotto esce un volumetto Salvemini e la cultura italiana si chiama Edizioni della Voce non so di quale voce parliamo però si chiama e dice è un libretto piccolo arancione che raccoglie una sede stimo Ignazio Salvemini alcune molto critiche
Alcune un po'insomma così più in equilibrio interventi di Galasso di figure insomma ecco del genere fra queste c'è un ultimo contributo della Flamini Salvemini a Sorrento
Si chiama e lei rievoca proprio gli ultimi anni diciamo di vita di di Salvemini anche perché
Era presente diciamo così al momento della morte di Salvemini ma per tutto il cinquantasette la Flamini stava in pianta stabile gli e si muoveva per le attività romane e per le attività di Sermoneta
Dicevo l'utilizzo anche per introdurre un poi la discussione di domani della tavola rotonda dice la Flaminia e ricordo quando acconsentì a parlare con due giovani studenti di un paese vicino
Disporre stavano compiendo su suggerimento di Giuliana uno studio su Napoli e i suoi quartieri poveri ma erano poveri anche loro e il loro lavoro doveva essere documentato da fotografie e dovevano pagarsi di continui viaggi a Napoli
Salvemini fece parlare ascolto da loro i motivi che li spingevano a compiere tale o tale studio crollo la testa dette loro dei fessi e poi si rivolse a Giuliana dicendogli di prendere il suo libretto degli assegni
Vi erano poco più di duecento mila lire le dette quasi tutte e due ragazzi alla sorpresa e preoccupazione di donna di Tina e di Giuliana rispose cosa volete che me ne faccia intanto io posseggo tutto quello che mi occorre e questi ragazzi a questi ragazzi serve invece che non vengano delusi il loro entusiasmo e la loro fiducia di fare qualcosa di valido
Questi ragazzi erano uno Emilio Luongo e l'altro Antonio Oliva che facevano in quegli anni una inchiesta sul Napoli Napoli come che esce nel mille novecentocinquantanove per le edizioni Feltrinelli Salvemini morì due anni prima però appunto a settembre
Diciamo così quando quando muore scoppia il caso editoriale del Dottor Zivago che in qualche modo rallentare altre attività editoriali della della della Feltrinelli
E questo libro che ha tra l'altro di bellissime fotografie finanziati da da Salvemini erano i soldi che aveva preso dal premio Feltrinelli
Il librone bellissima copertina di Steiner e pesce cinquantanove quindi postumo e c'è una deve sani ma significativa prefazione di Feltrinelli di Giangiacomo che ricordo appunto il ruolo di maestro
Di Salvemini per la causa della della democrazia e della libertà in Italia e viene riportata una delle ultimissime credo punto lettere di Salvemini datata al trenta agosto del mille novecentocinquantasette quando non scrive la piuma dettava le lettere appunto
Alla Benzoni in questo caso a ebbe avrebbe Flammini
Una lettera in cui dice a Feltrinelli insomma pubblica questo lavoro finalmente c'è Napoli nella sua realtà non ci se non c'è Marechiaro non certo
Non ci sono tamburelli non ci sono pizzerie ma c'è il problema di questa di questa città questi giovani hanno fatto attività meritoria e vanno quindi aiutati
Concludo dicendo che insomma questa non so compose prospettiva dell'ultimo Salvemini va naturalmente indagata io credo anche
Diciamo sì certamente per macroaree per grandi argomenti però anche queste triangolazioni in queste frequentazioni SIS coprono numerosi personaggi che a volte entrano nella sua vita e ci rimangono avvolti il caso di Bonelli entrano e poi escono e scompaiono tra via
Esprimono
Diciamo così nei loro rapporti veramente la la sensibilità che appunto lo storico ai che dimostra verso il problema educativo dell'Italia contemporanea perché insomma
Questo una la mia opinione stringi stringi tutto quello che ha fatto nell'ultimo decennio la sua vita anche la sistemazione delle sue opere secondo me
è un grande fatto diciamo così educativo e cioè lui si sta problemi si pone questo problema dell'educazione dell'Italia di oggi di una rieducazione della
Appunto approccio alla democrazia prima di tutto con uno stile di vita no all'interno di questi gruppi
Gestiti da da appunto deve Flammini dalla Garofalo
Per esempio e lui a far organizzare dei quaccheri americani che erano venuti con lui dall'America queste discussioni circolari se delle tavole appunto rotonde in cui si parlava come ricorda lo stesso De Rita
Che vi partecipava si parlava civilmente c'è alzando la mano rispettando una parola cioè ecco anche questo nome è superare il fascismo che cosa significava riprendere in mano l'Italia prendere in mano un discorso educativo
Certo che lo dice nel diario che ho pubblicato non devo perdere la testa come quel cretino di Sforza che pensava di essere un grande statista e ora tutti gli fischiano dietro dice parlo sempre a un pubblico e a un a gruppi minoritari in Italia
Però ecco ritorno alla sua vecchia no anima combattente di educatore insomma alla fine una battaglia per le minoranze però questa erano minoranze come posso dire non vorrei dare l'impressione di un Salvemini movimentista che non è stato mai un pure di un Salvemini con un costo di
Sempre spettinato ecco per usare
Ma è compose un tentativo di raddrizzare e di aggiungere qualcosa alle istituzioni perché anche questi educatori comunque si si occupava di locazione
Ma questo che c'erano insegnanti di scuole pubbliche
E c'è questo come posso dire processo osmotico che lui cerca di avviare no cioè migliorare l'istituzione non buttare via tutto quello che c'è perché l'esperienza del passato no
E qui forse possiamo righe si può si può anche richiamare
Non so pensavo alla famosa spesso non capita bene credo prefazione al libro
Di Salomone su Giolitti cioè rivedere alcuni passaggi lunghi insomma aveva qualcosa dire sviluppato questa particolare compose predisposizione negli ultimi negli ultimo Periodo e cerca di arricchire l'istituzione pubblica che era fatta di persone concrete che lavoravano proprio nella scuola insomma non so tutte le discussioni nel ho citato prima e poi concludo il
Questo sacerdote Rosario Scarpati che era appunto un prete di Sorrento che lo frequenta negli ultimi anni viene in realtà oltre al fattore che ha scritto il famoso memoriale su gli ultimi istanti della vita e Salvemini
Ma era diciamo così uno dei tre né autori di Napoli come quell'intervista
Della quale parlavamo prima poi dopo per motivi di opportunità
Politica in seguito anche a dei colloqui con don Milani si ritira dalla firma di questo di questo volume
Che era un volume comunque pubblicato dall'editore comunista in quel momento e ecco però il rapporto ma diciamo sì anche quando Scarpati e i evidenti nell'ultima parte di Salvemini cioè arricchire
Raddrizzare dare degli elementi diciamo così anticonformisti anche a chi lavorava nelle istituzioni scappati oltre a essere sacerdote insegnava al liceo pubblico ecco di di Sorrento ed è credo che insomma
Il tenore di queste relazioni delle corrispondenze di carteggi dell'ultimissimo Salvemini credo
Che possa svelare numerose diciamo così piste per arricchire meglio l'ultimo decennio Asa evitare ricondurlo maggiormente alla sua diciamo così a me non credo vocazione principale
è stato l'uomo di scuola
Intesa scuola come palestra di educazione di crescita
Di maturazione civile e di anticonformismo grazie
Grazie Mirko per questa bella relazione per averci fatto scoprire finalmente che il grande vecchio e tutti noi pensavamo fosse Licio Gelli invece abbiamo scoperto che si tratta di Salvemini lo
Adesso passiamo la parola Francesco il pianeta storico della storiografia autore di molti lavori tra cui bel libro su e giù la Piana un altro sui rapporti tra Chiesa cattolica omosessualità
Di un breve profilo di Delio Cantimori che adesso ci parlerà di Salvemini e gli allievi ritrovati pretesto Sestante Federico Chabod e altri giovani storici grazie
Beh diciamo che già la relazione di di Mirko mandato già molti spunti Salvemini uomo di scuola del resto si è parlato molto anche ieri e anche questo tema delle relazioni delle persone che entrano e è i rimangono uniscono anche rimangono della vita di Salvemini ecco tra le persone che entrano e rimangono molti di queste rimangono una vita di Salvemini ci sono i suoi allievi
Salvemini è stato un uomo di scuola lo è stato per tutta la vita
Anche quando non rifletteva direttamente appunto sui problemi scolastici ma è stato appunto un maestro un professore di storia
E ha lasciato diversi allievi nelle nelle nelle diverse sedi appunto in cui in cui ha insegnato
Forse però non ha lasciato una scuola storica vera e propria fondamentalmente non c'è una scuola Sardegna
Ci sono degli studiosi diversi che così hanno forse maturato un'attitudine a studiare certi argomenti in un certo modo il gusto della concretezza una storiografia una storia tutta nelle cose pulizia del linguaggio
Una attenzione appunto a evitare diciamo di astrazioni eccessive
Ecco
Qui vorrei soffermarmi appunto su alcuni di questi allievi nell'ultima stagione
Di Salvemini perché Salvemini aveva quindi formato e diversi seni educatori abbiamo parlato appunto aveva formato diversi
A test diversi studiosi diversi giovani studiosi alcuni anche poi così tanto giovani quando il venticinque luglio appunto
Va in esilio e si ritrova nel quando ritorna in Italia come alcuni riprende contatto Giada quarantacinque altri ritrova nel quarantasette altri
Negli anni successivi a cui si ritrova proprio a Firenze quando nel quarantanove ti nella prolusione di cui ci ha parlato ieri
Anche Mauro Moretti
Con il il problema che però queste persone oltre che avevano naturalmente vent'anni in più sulle spalle erano passati attraverso vent'anni di dittatura
E vent'anni nelle istituzioni più un paese di una cultura fascisti Zatta progressivamente fascistizzando
Allora come fare i conti con Salvemini e come Salvemini fa i conti con questi giovani perché naturale o non più giovani
Naturalmente
E siamo vedere un po'come come Salvemini si raffronti si si si rapporta appunto con loro e in qualche misura ci aiuta a capire anche visto che sa benissimo impegnato anche nel suo cantiere nella sua riflessione sul fascismo ci dice qualcosa anche su come Salvemini guardo a il rapporto tra intellettuale cultura nell'Italia fascista
Allora io mi soffermerò in realtà su alcuni su alcuni casi particolari beh innanzitutto bisognerebbe distinguere ci sono gli allievi di Firenze quando nel venticinque Salvemini appunto
Va in Francia e collages alcuni giovani studiosi uno Ernesto se stanno un medievista importante che insegnato tanti anni qui a Firenze poi appunto a
Prima la normale poi prima ancora Università di Cagliari Nello Rosselli si era laureato con lui naturalmente
I quando Salvemini diciamo e nel momento più drammatico della della più venti in prigione poi diciamo compie la la la la papà e va in esilio Nello Rosselli a Berlino
Ed è a Berlino perché ce l'ha mandato Salvemini per studiare non Mazzini Ruth non l'ultimo Mazzini argomento dalla sua tesi di laurea ma per studiare la politica annonaria dei comuni un argomento di storia medievale sempre questi via di fare far fare i giovani un argomento di storia
Se uno ha cominciato un argomento di storia medievale deve studiare un argomento di storia più vicina più contemporanea che se uno invece ha cominciato con argomenti di storie contemporanee piene che acquisisca un po'di ferri del mestiere studiando invece la storia la storia più più più remota
Poi ci sono naturalmente gli allievi di di Pisa perché Salvemini per alcuni anni segnata Pisa dopo la tragedia di Messina
E alcuni storici oggi beh ne citerò qualcuno Pietro Silva che è stato un grande lui importante studioso
Oggi forse non più così così noto ma insomma era anche un autore di manuali molto importanti studioso di storia del del Risorgimento
Pistole le relazioni internazionali autore di quello che si può chiamare per quanto possa essere un bestseller un libro di storia
Forse non scritte dalla star Sandro par vero ma insomma comunque nelle mille novecentoventisette era scritto questo libro su il Mediterraneo dall'unità di Roma L'Unità d'Italia che era stato un libro molto importante così vasta era stato un allievo di Salvemini
Magari ci tornerò più avanti
Un grande storico militare delle delle delle della Piero Pieri era stato appunto un allievo di Salvemini
Chiede anche lui appunto una un percorso molto interessante è un altro allievo di Salvemini anche se non proprio dal punto di vista accademico ma diciamo spiritualmente molto vicino Salvini Raffaele C Asca che poi di un importante peso politico appunto anche nell'Italia del secondo dopoguerra
Non si laureò con con Salvemini ma è a Salvemini dico il libro tratto dalla sua seconda tesi di laurea e in qualche modo diciamo il Poldi fu vicino sostanzialmente per lunga parte del suo del suo nel suo percorso
Ecco per tutti questi allievi sia quelli fiorentini chiamiamoli così che quelli pisani anche se può non erano magari fine dei fiorentini e pisani ma insomma di formazione
Ecco c'è questo legame con il maestro che dato non soltanto da le letture la tesi e così via ma naturalmente anche da da da da Salvemini politico
Migliaia di degli allievi Pisani Silva Saskatoon un sunto del periodo Pisano sono tutti collaboratore dell'Unità
Sì SISTAN per esempio non collaboreranno mollare però per esempio non legge e contribuisce per esempio anche in qualche modo a farlo circolare stando alle sue alle sue alle sue memorie tutti gli allievi più anzi anziani chiamiamoli così quelli che hanno sui quarant'anni quando Salvemini va in esilio cioè casca Pieri si va su tutti interventisti democratici
Tutti sostengono idea del maestro cioè hanno la stessa visione della crisi europea del posto in cui deve stare in Italia in quel in quelle in quel momento sui motivi per cui si deve combattere quella guerra a fianco non degli Imperi centrali ma delle potenze dell'intesa
E sa scacchiere andranno anche in guerra e tiri verrà anche fatto prigioniero a Caporetto quindi diciamo c'è una questo aspetto è molto importante così come tutti questi allievi saranno vicini a Salvemini nel primo dopoguerra
I suoi ha le sue idee sulla Dalmazia sulla questione adriatica sono condivise in pieno da da queste persone questi allievi hanno una ma hanno una
Così una vicinanza tale nei confronti di Salvini che cominciano anche a scrivere dei profili o delle brevi biografie Silvani firma due
Una sull'Italia che scrive l'altro per i tipi della Voce di Prezzolini chi è Gaetano Salvemini punto di domanda ma Salvini un personaggio noto in in quel in quel primo dopoguerra e cominciano a circolare dei profili delle biografie su di lui un altro ancora di Ettore rotta anche nata figura interessante ecco
Fatto sta che quando nel quarantasei
Enzo Tagliacozzo comincia e in contatto punto con Salvemini gli fa capire che li vuole scrivere una biografia su su su non fu profilo sapevi un po'preoccupato decimato questione mio necrologio comunque se vuoi sentire qualcuno che mi conosce bene Scrivia tre miei scolari che sono Silva sa scatti Sestante
Con l'alcuni di questi era entrato in in contatto in contatto epistolare io vorrei adesso concentrarmi brevemente su su qualcuno su qualcuno di loro e comincio con con con sé stante
E
C'è questo brano di questa lettera bellissima che era passata resa nota in larga parte non integralmente qualche alcuni anni fa ma
Suma ci dà l'idea di un dialogo che riprende dopo tanti anni bisogna tener presente che si stanchi i Sabini non si vedevano da più di vent'anni
Si stanno scriveva Salvemini Salvemini di di riprendendo contatti e Salvemini di rispondere a Cambridge
Citeremo alcuni passaggi di questa lettera ma si è questo che mi interessa in questo momento un solo rimprovero vorrei farti caro Sestante vorrei che tutti decidesse finire il libro sull'origine dalla carica di podestà nei comuni italiani
Quel libro lo aspettato per tutti questi venticinque anni cioè di un punto della storia italiana in cui non riesco a vedere chiaro tu solo puoi metterlo cinque il problema concentrati ti prego su questo argomento per qualche anno e pubblica l'opera che volevi venticinque anni orsono mettere insieme
Quindi lasciamo stare tutto quello che c'è stato adesso vediamo che cosa c'è stato torna a lavorare a alla tesi di laurea stanziamenti che pure in parte era stata pubblicata
Ecco se Stam si era laureato nel ventitré con una tesi sulle origini del podestà forestiero nei comuni toscani
Chi era stata in parte come pubblicata e in questa bellissima autobiografia che come tutte le autobiografie naturalmente vanno maneggiate con cura è una biografia di Sistan che si chiama Memorie di un uomo senza qualità
E qui e ci letterari punto sono evidenti se sta dedica delle pagine luminose all'incontro con Salvemini in questa Firenze del primo dopoguerra ma Firenze che Porta in cui le società chiaramente porta i cicatrici giuridici della lunga difficile quelle soldati portoghesi degli studenti portano ancora in alcuni casi grigio verde è una vita fatta di trattorie di pensioni di di quindi su mamme la mia vita di uno studente squattrinato
Chi viene da Trento perché nato a Trento ma fino a genitori istriani si stanno lì va combattuto ha perso una guerra deriva Firenze del diciannove è già in qualche misura un reduce perché ha combattuto la prima guerra mondiale ma nelle file dell'esercito Imperial Regio per l'esercito asburgico quindi lui l'ha persa la guerra diventati italiano con Vittorio Veneto con per intenderci con la con la vittoria dell'Italia
E arriva a Firenze a studiare incontra Salvemini
I descrive anche molto bene in queste pagine questa violenza squadrista e nazionalista che sale lentamente appunto come un rumore di fondo che poi diventa sempre più sempre più presente
Segue questi corsi di Salvemini il ridisegno autobiografie di Sereni non avevo mai sentito parlare
Il primo Salvemini che conoscendo Salvemini politico non è Salvemini storico Salemi storico Paul incontra all'università mi capisce la forza intellettuale l'università segue corsi uno di storia medievale sui Bianchini ieri
E un altro che interessa molto di più sulla politica estera italiana che l'argomento in cui Salvemini è totalmente immerso perché si sta lavorando
E Suma comincia quindi a nascere un rapporto che è fatto come spesso per Salvemini sia a Firenze che i tempi di Pisa da una frequentazione che spetti diventa presto anche extra universitaria gli allievi vengono ricevuti a casa
Salvemini Sistani incontra patto va più volte a casa di Salvemini Palma va a casa anche degli amici di Sabelli fa davvero insomma per esempio
Il PD macinato lo studenti scuole squattrinato che si trova villa I Tatti Coni maggiordomo e che e così via appunto a una una così insomma c'è divide anche di una di un mondo è che questi studenti non incontrano appunto per la per la per la prima volta e e talmente colpito se se Salvemini da questo allievo che lui definisce timido molto fiero e riservatissimo che di talmente colpito da questa tesi che viene fatta che lui scrive i suoi amici danarosi
E dicendo è la più bella tesi che abbia mai visto in vent'anni che faccio questo mestiere questo giovane voglio farle vernacolo qua questo cioè voglio fare avere una borsa di perfezionamento però mancano ancora un po'di mesi mettiamo insieme una cifra
Da dargli per farlo studiare
Questa cifra viene raccolta viene data la Salvemini agire a sé stante riporto questi che sembra dei dettagli ma si danno l'idea dalla misura da Salvemini maestro e
Salvemini indicherà fa vera appunto questa somma Sestante egli scrive un biglietto con scritto questa prendi questa somma
Cito sono tutti amici miei che sentono il dovere di sostenerti del tuo lavoro accetta questi aiuti per il tuo lavoro senza essere in alcun modo diminuito nel tu amor proprio
In un mondo in cui tanti per l'androni spendono e spandono senza concludere niente un giovane come te ai diritto sottolineato di lavorare senza preoccupazioni troppo gravi
Quindi di poi c'è anche molto tesa dei mini giovane anche Luis quater il fatto che doveva trovare appunto la sua strada il suo percorso
E se stanno e talmente vicino a Salvemini
Anche se ripeto non collabora alla non non non diciamo non non non troppo realtà Salvemini politico ma in qualche misura le erbe vicino come come maestro che i porta quando Salvemini viene arrestato e trascorre appunto alcune settimane in carcere a Firenze
Alle murate importa le borse del libro che Salvemini sta scrivendo le bozze di un libro sugli imperi centrali in Italia un libro primo volume di una serie di libri sulla politica estera italiana che non usciranno
Quindi Salvemini entra in sella porta le bozze da correggere se avvenisse a venire corregge e semplici stalle porta fuori e le ridà all'editore fatto sta che l'editore decide però che Salvemini una persona troppo
Ormai compromessa dal punto di vista politico e libro non si fa più
Salvemini nel frattempo se n'è andato in in in in esilio
E questo libro non lo possiamo leggere ancora in parte perché se stanno ha tenuto per vent'anni
A te Savinio non era più queste queste queste bozze li aveva servito aveva si stanno scusate Salvemini non aveva più queste bozze l'aveva a sé stante gliele faceva correggere la tenuta a casa sua per vent'anni poi versate all'archivio
Adesso non conosco precisamente tutta la vicenda archivistica ma solo in archivio e sono state poi pubblicati in parte nell'edizione delle opere negli volle volume sugli iscritti de la politica estera
L'ultima volta che si incontrano e a casa di Bergson dove scialbo e lui vanno a salutarlo
E quando squame Savini divine scarcerato Suma si capisce Tomat Salvemini non non non c'è più la possibilità di rimanere in Italia
Ecco quindi noi dobbiamo pensare che quando queste due persone riprendono compatto di mezzo c'è tutto questo pregresso e ci sono di mezzo poi però vent'anni di esime fascista e di un giovane che deve trovare la sua strada dentro le istituzioni culturali dell'Italia fascista
E il percorso disse stanno un percorso che qui non posso certamente di fare ma che passa fondamentalmente attraverso la scuola l'enciclopedia italiana secoli fa per un anno il redattore
La sezione storica Encyclopédie Teheran è stato una grande palestra di studi storici dove praticamente tutti sono passati tutti o quasi sono passati scialbo Cantimori tantissimi Morandi
Poi c'è la catena d'Italia
Quindi la massima istituzione culturale che crea il il regime fascista vede se stanno ex allievo di Salvemini segretario di uffici dell'Accademia d'Italia e qualcuno in effetti storce il naso
E dice ma come è possibile che un ex allievo di Salvemini abbia questo ruolo c'era bravissimo ma perché della dire questo ruolo in un'istituzione così formalmente connesse appunto arresa alle alle alle alla politica culturale del fascismo e tra quelli che difendono se stanze
Gioacchino Volpe
Ora Roberto Vivarelli penso ne sentiremo parlare dopo appunto scritto un saggio molto importante su se stante la volpe Salvemini cioè pure maestri diversissimi due grandissimi storici ma insomma con due visioni abbastanza diverso anche somiglia molto comica molto alta diciamo del lavoro del lavoro storiografico
E del fatto che si è comunque sempre il primato del valore scientifico rispetto rispetto al resto ecco
Volpe difende Sestante di fronte a alcune critiche che vengono fatte sulla stampa fascista di confronto decritta scoppia il caso Sestante volta dice sì sì è stato allievo di Salvemini
Ma dice ha risentito di Salvemini come tutti gli scolari risentono dei loro maestri migliori
E buon maestro sotto certi rapporti era allora Salvemini
Come per dire
Era con Salvemini quindi è bravo
Dopodiché dal punto di vista politico garantisco io
E infatti salse stanno in trentatré prende la tessera del partito compie lo stesso anno in cui la prende scialbo
C'è un passaggio dell'autobiografia in cui si è stanchi ce li abbiamo riflettuto tanto ci siamo tormentati tanto eravamo perplessi angustiati se prendono meno la tessera fatto sta che nel trentatré la prendono entrambi
Ecco
E che dice allora
Porci c'è tanto altro c'è diventa dopo la Carime d'Italia Provveditore agli Studi di Siena diventi redattore della Rivista storica italiana insomma è una persona che ha compiuto un itinerario ha sintetizzato Gabriele Turi in una in un bel saggio un itinerario all'ombra del regime
E si staglia riprende contatto con il suo maestro Salvemini è fondamentalmente si sente in colpa si sente in qualche misura inadeguato
Perché vede il maestro lontano
Stava appunto ieri in esilio mentre lui proseguiva la sua carriera anche se non è ancora approdato all'università nel quarantasette lo sarà soltanto l'anno dopo
Anche qui interessante né quando muore Salvemini l'anno dopo si stanno ricorda sulla Rivista Storica Italiana inserisce un passaggio in cui dice
Io e molti altri suoi scolari guardavamo al maestro lontano come lo specchio della nostra coscienza
Quindi questo un aspetto interessante ecco e Salvemini cosa risponde a sé stanchi di sì ma insomma io mi sento un po'in imbarazzo a riprendere contatto tenendo conto di tutto quello che c'è stato
E Salvemini che cosa risponde
Salvemini sì ma io non mi sento affatto eroico essere andato in esilio
L'esilio per me è stata una necessità
Risponde in questa lettera del quarantasette come quella scrive di chi si mette sul marciapiede per non essere schiacciato da un'automobile che corre all'impazzata
E scrive chi andò in carcere al domicilio coatto o si batte per i partigiani quello sì che deve avere la nostra riconoscenza e ammirazione
Che rimase in Italia silenzioso senza fare nessuna concessione per tanti anni e ben più degno di rispetto di chi fu costretto ad andarsene all'estero
Io non credo che sia del diritto di condannare coloro che rimasero a vivere la vita di ogni giorno evitando di compromettersi e magari entrando nelle corporazioni prestando giuramenti conformandosi alle cosiddette necessità familiari
Se ha il dovere di essere severi con se stessi non si ha il diritto di fare gli eroi sulla pelle altrui
Quelli per cui non si doveva invece aprire clemenza in qualche modo no clemenza una parola sbagliata quali insomma per cui bisognava essere severi anche nel giudizio erano invece intellettuali come Volpe Gentile
Per loro non si doveva provare si diciamo indulgenza perché loro non erano stati spinti da necessità materiali a fare quelle scelte e ha Agli occhi Salvemini non solo compromettersi in quel modo investire tutto il loro prestigio ecco dando legittimità lì alle istituzioni dell'Italia fascista
E dice Tu non sei stato così
Ah si stabilizza settantuno se è stato così non credo che tu abbia appartenuto a questa categoria tu hai fatto quello che dovettero fare tutti quegli italiani che non volevano andare in galera né all'altro mondo e che dopo tutto erano il Paese e dovevano bene rimanere nel Paese
Ecco questo Badia summa della anche della della del rapporto che c'era tra queste due persone ma anche dell'atteggiamento che a Salvemini nei confronti soprattutto di questi suoi più giovani agli se stanno aveva votato monarchia
Alle Andrea al referendum del due giugno e non era stato l'unico allievo di Salvemini a mutare monarchi anche Pietro Silva aveva votato monarchia
Ora si va firma un libro che si chiama io difendo la Monarchia che viene pubblicato nel quarantasei è un libro che anche un largo successo
La copia che ho io è al venticinquesimo migliaio insomma quindi è un libro che ha avuto un una ottima circolazione dopodiché sostanzialmente il libro è stato firmato manoscritto appunto da da Silvana stanno operazione sostanzialmente che da parte monarchica è stata fatta e sono di attribuire un testo scritto incartata né da Ugo D'Andrea che era un giornalista collaboratore di Bottai
E su una figura ben inserita dentro l'establishment fascista monarchico scrive questo libro si va probabilmente sì ma che non era comunque persona da firmare cose in cui non non non non non non credeva lo lo pubblica quindi non possiamo proprio passa pensare che sia tutto eccessiva credesse da dalla prima all'ultima parola di questo libro però certamente appunto che la la scelta di difesa dalla monarchia c'è di fondo
E così va pubblica questo libro e questo libro viene in cui difende la monarchia o chi l'ha scritto insomma difende la monarchia dicendo la la Repubblica ci divide la monarchia ci unisce
La monarchia è il l'unica cosa che può stare al di sopra dei partiti in qualche modo ci consente di chiudere la parentesi del facile del fascismo di riallacciarsi con lo il Risorgimento
E la custodia del Risorgimento non a caso nel libro non si parla praticamente mai di ritorno a nuvole terzo non si fa mai il nome di persone si parla dell'istituzione
E l'istituzione a cui dobbiamo aggrapparsi no le persone che ma incarnano in quel momento meglio su quelle anche spendere diciamo un un duello quello pietoso in qualche modo
E Salvemini recensisce questo libro
Di certo scriversi ribadisce non sono d'accordo con il tuo libro
Loro eccessivo la recessione esce dopo che già lì la scelta repubblicana è stata fatta
La ripubblicato di recente anche anche Mirko a questo testo italiani sono fatti così sì si chiama
E in cui sostanzialmente Salvemini scrive in questa decisione anche Pietro Silva ha difeso la monarchia con l'argomento che il popolo italiano era quello che era di qui di qua il re povero innocente di dal popolo italiano Caronia buono a nulla e in mezzo Mussolini il tiranno che essendo quello che era anche lui non essendo tenuto a freno dal popolo buono a nulla comandava a bacchetta il popolo innocente re
Questi lasciato senza aiuto dal popolo carogna non poteva che soggiacere al tiranno e naturalmente Salvemini dice no rischi sempre stato correntemente appunto anti monarchico vicino alla sulla monarchia ha delle responsabilità
Gigantesche nelle lezioni di Harvard richiama il tre minuscolo con riferimento appunto a dei più alla statura diciamo umane intellettuali appunto che è un arresto ecco perché è interessante questo perché quindi si va compie questa fatto a questo comunque appoggia questo gesto di di di difendere pubblicamente la monarchia e anche Silvana stato un Sant'Emiliano doc non solo perché era stato suo allievo punto che ho detto aveva scritto due profili Silver a uno che quando Gentile lo coinvolge
Del venticinque per dare vita lari ciclopiche italiana coinvolge una serie di persone scrive anche a Petrosino baci serve la sua collaborazione
Tutto Silva accetta Salvemini viene arrestato e Silva scrive gentile dicendo ho visto che è stato arrestato Salvemini se questo è riassumo il modello del rapporto tra la il regime gli intellettuali io non posso collaborare un'impresa come questa e si dimette e rinuncia alla collaborazione all'incirca operiamo
è uno che viene che non scrive più sul Corriere della Sera dopo che i fratelli Albertini sono stati cacciati dal venticinque
Insomma a una sua coerenza antifascista lui vince un sacco di concorsi di vengono puntualmente annullati perché siamo dal punto di vista politico è sospetto ma anche lui nel corso degli anni dalla fine degli anni Venti e degli anni trenta compie un processo di riposizionamento
Viene riassorbito dall'enciclopedia italiana comincia a scrivere per l'Istituto di politica internazionale vispi
Scrive un libro che si chiama il Mediterraneo e l'Inghilterra la Francia l'Italia nel Mediterraneo in cui sostanzialmente fa capire che la politica di potenza italiana in Africa e perfettamente legittima perché serve a riequilibrare
Le l'influenza eccessiva dell'Inghilterra nel trentanove di stampa il suo libro sul Mediterraneo con un capitolo aggiuntivo in cui parla i cui il titolo cambia si chiama non è più dall'Unità il Mediterraneo dall'unità di Roma L'Unità d'Italia mai Mediterraneo dall'unità di Roma l'Impero d'Italia
E nel capitolo finale si parla del trionfo etiopico contro la talassoterapia britannica
Quindi cioè una una una riposizionamento e largamente condiviso peraltro ed Anna tante da tanta tante figure è e riprende in pieno in questo libro il mito della civilizzazione italiani in Africa così come la sigla civilizzazione Romano appunto dei tempi intende della della dell'antichità
Ecco poi realtà rapporto con Silva proseguirà complice anche la malattia diciamo dello storico che ormai aveva anche era il più anziano sostanzialmente dei suoi dei suoi allievi quindi al di là poi della questione diciamo
Della monarchia in un modo o nell'altro appunto i rapporti riprendono e anzi se stanno Eric ricorderete rincontrato per la prima volta è vero incontrato per la prima volta Salvemini con grandissima emozione a casa Di Pietro Silva quindi questa cenacolo di allievi
Ideali appunto così lontani in qualche misura si ricompone
Ora io ho già preso tutto il tempo e quindi non so se ho ecco due ecco quindi non posso non posso discutere di obbedire appunto discusso sushi appunto imbonimenti
Però e quanto il caso di Chabon caso interessante perché scialbo è stato poi magari studiamo la discussione
No no no mai giusto insomma
Chapeau è stato non proprio un allievo di Salvemini naturalmente però ha fatto alcuni mesi a Firenze come vincitore di una borsa di perfezionamento
E l'incontro a sé stante e diventano amici per tutta la vita
Ci sono degli episodi interessanti che la biografia autografi di sì stando ricorda per esempio
Lascia forse stampare abbiano assistito al pestaggio degli amici e degli avvocati di Salvemini quando Savini fine scarcerato e questi vengono malmenati dagli squadristi davanti al Tribunale di Firenze
Sistani esce può abitavano praticamente nell'asta palazzo di fronte al tribunale e assistono appunto a questa a questa scena sappiamo che c'è un po'accompagna è questo l'episodio poi centrale accompagna Salvemini
Assieme al Pd due giovani Natalino Sapegno che collaborava con le riviste di Gobetti e che aveva scritto un profilo di Salvemini sulla riga sulla rivoluzione liberale e un giurista giovane giurista Guido Carlo Monni lo accompagnano al confine con la Francia e lo portano oltre confine quindi insomma sono coloro che in qualche misura vengano sul sul maestro nel momento in cui fa il va in esilio
E Ciabò va anche lui in Borsa a Berlino per per per un perito ascoltare lezioni di di mai né che di uno dei più grandi storici europei in quel periodo e scrive a Chabod delle lettere buonanotte scrive asset a Salvini delle lettere bellissime
Che ha ripubblicato tanti anni fa Roberto Vivarelli
E che ci fanno capire appunto un un legame davvero profondissimo
Chiudo con una citazione di queste lettere ma prima voglio dire che naturalmente anche sciato compie il suo percorso
E le istituzioni Italia fascista si continua a discutere anzi di questo di questo di questo tema anche e la trafila più o meno alla stessa c'è la scuola cinici profeti italiana
Nel caso di Chabod una cattedra universitaria conquistata praticamente in fasce cioè giovanissimo appunto come come capita fallì all'epoca certamente perché lei era questa però la mia opinione
Una uno studioso stimato da volpi gentile come era stimato la volpe Gentile si stanno però era anche un grandissimo storico e ai autore appunto di di di di libri straordinari appunto fin da da dai primi ai primi dei primi anni Trenta quindi la sua carriera prima a Perugia poi a Milano
Suma è è rapidissima
Ecco ma
Quando Salvemini torna in Italia in qualche misura fa i conti con sciabole proprio delle lezioni del primo corso mi tiene qui a Firenze nel quarantanove cinquanta
Sono state citate ieri appunto le elezioni sul Risorgimento
E nelle in quell'elenco elezioni sul Risorgimento che non leggiamo nelle dispense c'è un confronto di Salvemini conosciamo
Con i corsi sull'idea di nazione quelli tenuti a Roma nel quarantasei quarantasette che riprendevano quali del quarantatré quarantaquattro tenuti a Milano attenzione quel corso è un tentativo di Salvemini di riconferma tacciati di prendere le misure con la storiografia italiana e qui non
E qui da vent'anni per cui cita Cantimori degli utopisti riformatori cita il giovanissimo Rosario Romeo cioè cita una serie di figure con cui giù a tutti per cercare sul tema centrale come polo di Risorgimento italiano cerca di confrontarsi su queste su non posso entrare sul tema dell'idea di nazione strascichi secondo scialbo secondo secondo Salvemini ma c'è un confronto anche abbastanza
Critico e specialista beni e molto critico nei confronti delle tesi di di diciamo e tuttavia definisce uno storico di razza
E e quindi che si scrive così descrive pensandoci bene quindi le sue tesi vanno trattate con grande rispetto però mi piace chiudere davvero chiudo
Perché è insomma il rapporto tra i due comunque ultimo ancora negli anni Cinquanta fino alla morte di di di Salvemini rapporto di grande dispetto non direi di affetto di grande rispetto Ciampi di grande rispetto reciproco
Non è non ha non ha il rapporto che ha con sé stanno con il quale conti ma collaborare abbiamo sentito dal professor Lacaita anche per l'edizione degli scritti di Cattaneo e così via
Però c'è comunque un dato importante che forse che che chapeau gli echi Salvemini persi appostati importante importante come storico perché la sua il suo libro sulla politica estera però qui si andrà Francioni che può e fuoco poco regimi perché ha scritto tante belle cose Souchon boh il suo libro sulla politica estera dire molto a a a Salvini e le premesse della politica estera
E e forse anche qualcosa in più che la specie in qualcosa di più che la stenografia scrive c'è può davvero chi è davvero finisco nel ventisei da Berlino Salvemini e da da da qualche mese in esilio
Di racconta appunto un po'come sono andati gli studi berlinesi e chiude con queste righe io spero tante di rivederla scrive chapeau sereno e tranquillo come in ogni momento
No spero lo so ed è appunto questa sua grande anima che dava nuovi allievi un po'di forza e di calma e ci infonde va quel senso oscuro di essere migliori che noi talora provavano
E ci saltava moglie veemente partendo anche a nome di far qualcosa di essere più degni di vivere e di lavorare i parlavamo con gioia di un tale accrescersi di coscienza intellettuale e morale nei nostri lunghi conversari Sistani Dio
Ma temo di diventare adesso come dire troppo lirico e che l'Abissinia margine via questo grazie
Grazie anche a Francesco questa bella lunga cavalcata nei rapporti tra Salvemini e suoi allievi diciamo più maturi direi che si può interrompere per dieci minuti si riprende sì alle dieci e venticinque
Dieci quindici minuti
Vogliamo ricominciare
Benissimo riprendiamo i nostri lavori con la relazione di Andrea Francioni che funzionario parlamentare ed è studioso di storia contemporanea autore di diverse diversi lavori tra cui uno su Salvemini è lui il solismo è un altro si tratta della biografia di Francesco Ruffini e Andrea ci parlerà adesso di Salvemini Roberto Vivarelli che si passa diciamo grazie gli allievi più maturi quelli che ha trattato Francesco Cortiani se Staniscia voi altri a uno in realtà molto più giovane che Vivarelli era del mille novecentoventinove e quindi si tratta veramente di una persona di un di un un rapporto veramente con un giovane
Ecco Bongiorno grazie grazie davvero per per l'invito che e mi fa molto molto piacere ora i rapporti tra Gaetano Salvemini Roberto Vivarelli possono essere costruiti da tre punti di vista
Secondo me come spesso accade
In primo luogo il legame personale che i due ebbero
In secondo luogo la lettura l'interpretazione che delle opere di Salvemini dette Riparelli in diversi in diverse scritti e in terzo luogo quanto di di Salvemini c'è nell'opera di Vivarelli ora io affronterò prima il primo aspetto quello delle relazioni di rapporti personali
E poi affronterò inevitabilmente insieme il secondo il terzo perché dato il peso che per Vivarelli ebbe Salvemini è un po'difficile scindere la sua lettura di Salvemini da quanto poi nell'opera di Vivarelli c'è cioè di Salvemini dunque di rapporti personali è una vicenda che lo stesso Vivarelli ricostruì in particolare in un intervento su ricerche di storia politica
Nel due mila tre e che è confermata da dalle carte archivisti ho potuto vedere il fondo Vivarelli alla Scuola normale il fondo Salvemini e Rossi e per quest'ultime due ringrazio anche Andrea andrebbe Fiorucci per il primo incontro tra Salvemini Vivarelli avvenne a Firenze nella prima metà
Degli anni cinquanta
Quando Vivarelli era studente universitario di di Scienze politiche allora le si lavora nel cinquantaquattro come è noto Vivarelli aveva già alle spalle una tragica esperienza di vita cioè la la morte del padre in guerra impose l'altra e poi il suo suo arruolamento volontario a quattordici anni nelle Brigate della della Repubblica di Salò
Subito dopo la fine della guerra Vivarelli matura la consapevolezza di aver scelto la parte sbagliata e da questo derivano due elementi centrali della della sua biografia cioè la scelta di
Di studiare di diventare storico e di studiare le origini del fascismo lui scrive voleva capire quella era quello lo definiva già la la drammatica impostura del fascismo si faceva alla novella Mario il mago di Thomas Mann quindi perché tante persone hanno creduto nel fascismo
A partire a partire da suo padre era stato fascista fascista convinto secondo aspetto l'interesse lo studio la passione per le democrazie di più antica tradizione quindi per il mondo anglosassone per cui sviluppa una una vera passione diciamo il cinquantadue si reca in Gran Bretagna per studiare l'inglese subito dopo la laurea vince vince una borsa Fulbright poi tornerà Cornello cinquantanove sessanta con una borse la Fondazione Rockfeller nel sessanta si sposa con con con un americano a questo punto di vista si può dire che viva rally anche un figlio diciamo del della parte culturale del Piano Marshall del dei molti investimenti in cultura in e in promozione anche negli invasi iniziative devono essere di scuola della democrazia diciamo del delle giovani pene per i giovani italiani che furono fatti dopo dopo la seconda guerra
Guerra mondiale in questo percorso prima dell'incontro di Salvemini c'è un'altra figura ce ne sarebbero anche altre ma un'altra figura che che secondo me qui utile citare è l'incontro con lo scrittore Piero già ieri
Nelle carte di Salvemini di di Vivarelli alla normale c'è un la minuta di una lettera che proprio Vivarelli ventiduenne studente universitario scriveva già ieri egli scrive di aver trovato il suo nome sulle vecchie annate della voce di essersi poi innamorato di come con gli alpini e di voler approfondire di voler fare
Uno un oggetto di studio fanno oggetto di studio l'interventismo interventismo democratico
Abbastanza evidente che Vivarelli cercava diciamo una declinazione compatibile con la democrazia di quei valori patriottici che invece quattordicenne sbagliando aveva ritenuto di di servire aderendo aderendo alla Repubblica sociale
Già ieri rispose alla lettera fu il tramite per grazie al quale Vivarelli avviò la collaborazione con il ponte di Calamandrei e nel cinquantacinque come noto sul ponte rispondendo al titolo di Bauer rende noto la sua la sua scelta di quattordicenni di andare di arruolarsi nelle nelle Brigate nella Repubblica sociale invece l'incontro con con Salvemini questo primo potrei università non lascia particolari tracce mentre il rapporto tra i due
Si si cementa e cresce quando Vivarelli va ripararle si studia come si lavora contro nel cinquantaquattro una tesi sulla agenzie movimento fascista con Giovanni Spadolini nessuno di quattro anni più giovane ma già di quattro anni più vecchio di Vivarelli del venticinque ma è già eh già professioni necessario quindi uno dei primi laureati in storia contemporanea
Restano temporali in Italia nel cinquantasei vince una borsa di studio
Dell'Istituto Croce di Napoli e Vivarelli Salvemini sta vivendo i suoi ultimi anni a alla villa di Giuliana Benzoni a Sorrento manda la tesi
Anni laurea a a Salvemini Salvemini insieme se mi entusiasma
Si commuove pensando appunto che chi l'aveva scritta aveva amministrato nelle fiere pure sociale qui torna quella bella
Recinzioni del cinquanta cinquantuno e Vivarelli che Salvemini aveva fatto traccia sul mare del giovane del Giovanna marine quindi torna l'atteggiamento di di Salvemini molto con con molto senso della concretezza della vita un molta umanità e non moralistico
Nei confronti di di queste di queste vicende c'è anche una sua lettera aggiunge la piana dell'Estate cinquantasette
Che in parte ha pubblicato Mauro Moretti in cui sapermi scrivere bisogna aiutare questo giovane bisogna farlo tornare in America per consultare le carte ho lasciato ad Harvard
E ho intenzione anche di affidarli altri mica fesso fascismo e di far e di farli curare IMI scrittine scritti sul fascismo
E infatti quando alla morte di Salvemini da questo dalla da dalle carte ci sono sulla pubblicazione dell'edizione degli scritti di Salvemini
Mi risulta che Vivarelli è in possesso delle dispense di quelle diventeranno le lezioni di Harvard che riceve subito da parte di Rossi il diario del mille novecentoventidue ventitré quello che diventerà memorie studi Lochi
Che Rossi aveva ricevuto da Angelo Tasca nove a Parigi
E e quindi e gli viene affidata la curatela degli scritti sul fascismo
Il primo un elemento di interesse un po'laterale rispetta mi argomentano che voglio dire che tra Vivarelli e Rossi dal carteggio si rivela che il rappresenti sviluppo rapporto che va subito oltre la collaborazione scientifica divento rapporto di amicizia
Contra cinquantanove sessanta
Vivarelli torna in America e qui ci sono molte lettere in cui parlano anche della della crisi Tambroni
Della candidatura di Kennedy alle presidenziali USA poi più avanti nel sessantadue quando il primo partito radicale salta sul caso Piccardi
Rossi invita Vivarelli a collaborare l'astrolabio in realtà Vivarelli collaborerà poco all'astronave una figura tra i fondatori dell'altra iniziativa di Rossi diciamo post partito radicale cioè la fondazione del movimento Salvemini qualche anno dopo nel sessantacinque parlano nella biografia di De Felice
Del primo volume che esce di aver ferì Mussolini e è un entrambi ne hanno un giudizio ne hanno un giudizio critico per quel che riguarda più direttamente le opere le opere di Salvemini
Ci sono subito delle puntualizzazioni di Vivarelli subito dal nelle lei dalle lettere dell'ottobre cinquantasette che colpiscono perché poco sono le cose che Vigorelli sosterrà
Sempre innanzitutto il fatto che pubblicando dischi di sul fascismo bisognasse anche comprendere gli scritti di Salvemini del periodo fascista
Che facessero anche riferimento a periodi precedenti della storia d'Italia perché dice per esempio le lezioni di Harvard par partono dal mille ottocentosettantuno
Quindi l'idea che il fascismo fosse il prodotto di un fallimento della demoralizzazione in Italia già c'è che è un caposaldo della visione di Vivarelli e che per Vivarelli secondo me ha ragione era anche un caposaldo della visione di
Di Salvemini e subito diciamo Vivarelli convinto della del valore dell'elezione di Harvard per quel che riguarda invece memorie sulle lo quindi invisa un po'la prudenza dice ci sono ancora giudizi su
Molto pesanti anche su persone ancora vive in particolare i bronchi era presente a Repubblica e anche Enrico De Nicola infatti c'è una prima pubblicazione parziale di cui Rossi e tramite con sul mondo sul mondo sul Mondo di Pannunzio
L'idea era che Vivarelli iniziale fosse fosse curatore di tutte
Gli scritti sul fascismo tranne le lettere dall'America erano affidate a Tagliacozzo e le memorie offrì uscito affidate dal fare poi andando avanti realtà rischi sul fascismo vengono divisi in tre volumi il primo appunto quello di Vivarelli
Che comprende l'elezione di Harvard e il precedente fasciste diktat scelta in Italia del ventisette
E il secondo volume invece con iscritti dal ventisette e il e il trentasette trentotto trentasette
è e prima affidato Elio Ap poi invece viene affidato e uscirà in questo modo da Nino Valeri ed Alberto Merola e il terzo di nuovo affidato a Vigorelli con André pezzo fa sisma e gli scritti sul fascismo successiva quarantacinque
Il primo volume curato da Vivarelli uscì rapidamente nel sessantuno mentre il secondo assicurato arbitrali quindi il terzo uscì nel settantatré settantaquattro
Dopo la morte quindi nel sessantasette di di Ernesto di Ernesto Rossi ecco questo per i rapporti diciamo diretti tra Salvemini viva era
Egli e per diciamo il primo confronto esterno diciamo così con le opere di con le opere di Salvemini da parte di Vivarelli
Andando un po'dentro invece questo questo confronto ecco il primo dato allora nel già nella prefazione degli scritti del sessantuno
Vivarelli sottolinea come la lotta contro il fascismo di Salvemini fosse parte di una più ampia lotta di Salvemini per la democrazia in Italia che inizia prima
Prima del fascismo è un giudizio che poi ribadisce neanche in intervento al Gabinetto Vieusseux del settantacinque su Salvemini e e il fascismo
E così quando i tracce quindi prova a distinguere la mia esposizione nell'analisi del fascismo tra Salvemini Barelli e nell'analisi del fenomeno democratico sempre tra Salvemini Vivarelli
Dunque sul fascismo quindi fascismo come parte della lotta per la democrazia in Italia e quindi vediamo come Vivarelli si confronta con alcuni giudizi
Sull'Italia pre fascista di Salvemini e poi sul sul fascismo anzitutto l'antisemitismo di Salvemini qui Vivarelli fa suo un giudizio di di Norberto Bobbio
Cioè l'invito a distinguere l'antisemitismo di Salvemini antisemitismo democratico invece dall'antisemitismo non democratico dei nazionalisti e di parte
Nella della cultura delle delle riviste e d'altra parte la stessa distinzione aveva fatto Salvemini è famosa introduzione a Italian Democracy in the making
Su andando avanti giudizio quindi i fatti del maggio mille novecentoquindici ecco qui
Vivarelli riporta nell'introduzione al terzo volume degli scritti quello che il giudizio di Salvemini cioè sostanzialmente il maggio del quindici fu un colpo di Stato ma era la conseguenza della dittatura giolittiana che già aveva svuotato il Parlamento quindi sostanza nessuno
Nessuno si indignano ora a me pare un giudizio paradossale forzato a sia per il maggio del quindici sia per il comportamento precedente di di Vivarelli
Per di sia per i tempi per la fase precedente il comportamento centri di Giolitti però Vivarelli lo lo riprendeva lo riprendeva tout-court
Quando appunto nel terzo volume degli scritti di Salvemini nel sessantasette era già uscita invece il primo volume della Storia delle origini del fascismo di Vivarelli ed è dei tre quello più vicino all'impostazione di di Salvemini senza dubbio
E qui si confronta appunto il passaggio della storia italiana successiva alla prima guerra mondiale e qui il giudizio
Di Vivarelli e questo rimarrà sempre il giudizio di Vivarelli e che
E la prima guerra mondiale non era stato uno scontro tra interessi di potenza equivalenti ma era stato uno scontro era stato risultato di un progetto egemonico degli Imperi centrali in particolare della Germania in uno scontro tra potenze i liberali e
Invece decimi più legate agli ideali liberali democratici come quelli come quelli dell'intesa era una visione in cui Salvemini si univa all'altro maestro di
Di Vivarelli Federico Chabod al suo giudizio sulla storia europea dopo il mille ottocentosettanta sulla svolta del mille ottocentosettanta e si univa anche a all'opera recente di uno storico che Vivarelli adesso o che si era confrontato alla dovuto conoscere in America cioè Arno Mayer & politica lo dice insomma il diploma si secondo me lo scritto anche in un altro mio lavoro né da una declinazione particolare
Mai era delle differenze e poi con con la lettura in continua Vivarelli ma
Questura non è non è la sede per parlarne come che sia in Italia quindi le forze più vicine al blocco dell'intesa sono indubbiamente quelli dell'interventismo democratico è giusta la politica di Salvemini di Bissolati sulla questione adriatica dopo
Dopo dopo la prima guerra mondiale il fatto che i socialisti si mantengano fuori con la loro scelta neutralista e e poco la loro scelta allora adesione agli ideali della Rivoluzione d'ottobre
Fassi che
Questa blocco di forze sia debole dopo la prima guerra mondiale poi Orlando e Sonnino sbagliano tuttora sintetizzo insomma vado alla alla conferenza alla Conferenza di Parigi Wilson
Fallisce e quindi si lascia lo spazio aperto a ai nazionalisti
Nel secondo volume anche apparso nel novantuno e nel terzo che appare nel due mila dodici il quadro si fa più complesso e anche
Insomma bisogna vedere punto per punto nel secondo volume
Credo sia ancora di impronta Salvemini Anna tutta l'analisi che Vivarelli fa delle dei risultati delle elezioni del diciannove e della paralisi parlamentare che si determina anche qui nelle lezioni di Harvard ci sono
Delle pace in questo senso Vivarelli l'arricchisce vedendo confrontandosi anche con studia Luís più recenti e non solo storiografici c'è molto Paolo Farneti nel secondo volume c'è Alberto per Vieri per i suoi studi sul Parlamento
Su tutta l'articolazione interna che fa dei gruppi alla Camera c'è anche Ulrich
Secondo grande edicola
Però diciamo rimangono impronte Salvemini Ana così come secondo me ancora di impronta Salvemini anale lana la grande analisi fatte la questione della questione contadina in Italia in quanto questo affetto scrive lo scrive bene
Per Salvemini la questione meridionale era sempre una declinazione della questione contadina il problema delle campane di occuparsi della e l'emancipazione delle campagne già un distacco cioè secondo me sull'analisi del partito nel Partito Socialista ora il giudizio
Di Salvemini in particolare anche strutturati sul Riformista senza riforme di Turati era sappiamo non è
Critico
Però
Diciamo nel nel secondo Rumi Riparelli c'è qualcosa di più cioè il Turati che emerge dal secondo volume di Vivarelli otturati che non è mai stato riformista in sostanza perché Vivarelli prende il modello del riformismo di Eduard Bernstein e Turati era era era era un'altra cosa
E forse è un confronto che Salvemini avrebbe giudicato un po'un po'astratto se secondo me
Anche sul Partito popolare le posizioni di Salvemini stanze posizioni saremo i primi anni venti
Che sono anche di significativa apertura
Su sono diversi dal giudizio storiografico età Vivarelli sostanzialmente prima nel Partito popolare sì secondo Vivarelli non supera mai appieno la subalternità la Santa Sede e quindi gli fu secca antinazionale antinazionale
Poi le differenze si fanno più consistenti nel nel terzo volume
Nel senso che qui emerge
Diverrà il terzo volume torna un po'sul sul sul valore dell'interventismo democratico e sulla politica di Salvemini
In quel periodo ed emerge un po'un'accusa di in politicità a Salvemini che già emergeva anche nelle nella prefazione presenta memorie sono i luoghi che era riapparsa in edizione del Mulino curata da Roberto per T-shirt nel nel due mila
Secondo Vivarelli insomma in sostanza le prove di Salvemini era stato di avere ignorato quanto il fallimento europeo di Wilson in demoliva di posizioni interventiste democratiche e da quel momento avrebbe dovuto segnala Number atteggiamento di non essere un po'più flessibili
Quindi rinunciare a all'ognuno alla pulizia dell'ognuno al suo posto quando Mussolini nell'ottobre nel novembre diciotto lassù lancia l'idea dell'unione di tutte le forze interventiste Salvemini risponde no ognuno al suo posto siamo
Siamo diversi
Una posizione più flessibile non significava aderire alla posizione nazionalista
Ma significava cercare di intercettare quella passione nazionale che c'era e cercare di darle incontri c'era dopo la vittoria e cercare di darle un contenuto democratico
Ecco i pareri non considera all'altra ipotesi in astratto possibile sarebbe stata per far prevalere l'ipotesi diciamo interventista democratica che quella era stata avanzata da da Vittorio De Caprariis
Famoso intervento sui partiti politici italiani la Grande Guerra
Cioè cercare un reali e Manconi neutralismo ora sicuramente un insolito aperta dei socialisti in parte dalle socialisti riformisti ora sicuramente nel diciotto diciannove congressi di Roma di Bologna adesione terza internazionale
Era tardi
Il punto se si poteva farlo prima e qui secondo me continua emergere una questione importante Vivarelli ma è un nodo della storia italiana
Che che ancora alcun tutte la messe di studi che c'è stata non non si è sciolto cioè la questione del Partito socialista in quegli anni
Che ancora sentina confrontare due visioni cioè l'idea che senza la persecuzione senza la censura senza l'atteggiamento che c'è stato in guerra le scelte del diciotto diciannove del socialisti non ci sarebbe il biennio rosso diciamo non ci sarebbero stati
Oppure l'altra visione è che la scelta del diciotto diciannove sia una conseguenza della scelta del dodici
E che quindi in che in fondo la politica di ordine pubblico durante la prima guerra mondiale certo ebbe accessi
Ebbe errori ma fu tutto sommato prudente tant'è che Orlando era la bestia nera del degli degli interventisti
Ora è un tema su cui si potrà discutere io sono più su questa seconda posizione però è bene continuare a studiare guardare e guardare e quanta redatti sicuramente Vivarelli era su questa seconda posizione anzi per lui già alla scelta del mille novecentododici
Era il punto di arrivo di una
Di una
Del peso di un massimalismo nella nel proprio nell'asset italiano deteriorata un ritardo di modernizzazione dell'Italia che faceva sì che il riformismo fosse strutturalmente debole
E la questione socialista per Vivarelli il punto di partenza per lì per gli sviluppi successivi
Cioè il fascismo nasce come reazione alla scelta rivoluzione socialista quello comporta è quello che comporta non tanto nella nel nel mondo dell'industria il problema non è l'occupazione e le fabbriche il problema è la campagna e le campagne e quello che comportano i successi socialisti delle campagne che determinarono una situazione di forte pressione sociale
Il monopolio delle cooperative rosse l'imponibile di manodopera se non eri
Se se non era operativa Rossano era difficile trovare lavoro episodi di violenza di estremismi a questo il
Gli estremismi e le violenze contro degli ufficiali smobilizzati sottufficiali smobilizzati una tutte cose che
Conosciamo bene e che fecero sì che nella percezione di molti Paul lo squadrismo quando arrivo
Con la sua violenza sistematica ben ben più sistematica venisse visto come una reazione legittima
Vivarelli aggiunge un altro elemento ci fu anche forte la percezione dell'inazione dello stato sempre di fronte alle ciò per intero che a metà del venti
E anche questo fece sì che il lo squadrismo tese anche essere visto come una
Supplenza per esempio giudizio di Vivarelli sente molto duro sunniti che invece diciamo tendenzialmente accetti nella battuta gode di buona stampa per la sua cultura della sua grande
Tale operazione
Quindi Barelli c'è molto delle analisi già di Salvemini delle sanità di Harvard di Angelo Tasca che un altro riferimento importante per Tati barelle fin dalla tesi di laurea e anche dell'Italia contemporanei diciamo queste sono cose che si leggono anche lì
C'è un punto anche però di forte distanza da da Salvemini è il tema della congiura militare lezione di Harvard Salvemini dedica un capitolo a questo
Cioè l'idea che ANCI archetipi fosse stata anche la scelta di parte di Monte gli ambienti militari
Di ha poi scelto deliberata dall'alto diciamo di appoggiare di appoggiare lo squadrismo
Salvemini insiste molto sulla circolare Bonomi quando Bonomi era ministro della guerra
Appunto una nel governo Giolitti
Vivarelli nel terzo volume dice questa ipotesi non è realistica non ci sono elementi non ci sono prove quello che successe che c'era una normale una naturale simpatia del dell'esercito nei confronti degli degli squadristi era in nome di questo
Comune diciamo adesione a valori di patria era difficile per l'esercito sparare sugli sugli squadristi
Non so è questo un punto e vorrà approfondire forse per gli atti io la mia impressione è che su questo Vivarelli nel corso delle ricette degli studi abbia abbiamo idea che sia partito da una decisione all'idea di Salvemini e poi abbia
Non l'abbia trovato riscontri ha cambiato idea
Ora un ultimo un ultimo punto su questo
Stavo sostenuto mi sembra che l'interpretazione del terzo volume di Vivarelli
Sia da parte di alcuni che ci sia il rischio è l'ora di una di un giudizio di necessità storica del fascismo insomma lo Stato liberale era in crisi irreversibile bisognava rispondere con le forze della nazione in qualche modo alle forze della della rivoluzione e quindi la supplenza fascista diciamo era in qualche modo
Inevitabile
Secondo me non non è un giudizio corrette infatti di Barelli sostiene anche e lo sostiene sia nel terzo volume sia in un nel suo saggio sulla cultura italiana il fascismo che esce in questa raccolta di saggi e fascismo Stra ditale cresce
Un qualche anno prima del del terzo volume
Che la prima guerra mondiale era stata una svolta nel senso che aveva cementato Nella soffra anche nella nella sofferenza delle trincee diciamo un patriottismo istintivo
Di chi vi aveva partecipato e che quindi c'era la grande occasione di dargli appunto contenuto democratico per rinvigorire
La allo Stato liberale e quindi fascismo non era scritto nel destino e quindi tornava in questa rete riflessione quelle funzionalmente il rovello dato anche l'affetto la stima che aveva per Salvemini
Di Vivarelli per tutta la vita cioè il fallimento del del dell'interventismo democratico e il fallimento e il fallimento di Salvemini ora su invece
Salvemini Vivarelli è il tema della democrazia
Quindi Barelli rispetto alle posizioni di sapermi sul punto fa due operazioni nella nel suo nel suo percorso una pars destruens cioè vede e colloca Salvemini in maniera specifica vede cercare la specificità di Salvemini
Senza confondere uno in una indistinta tradizione democratica italiana
E quindi la differenza il saggio la polemica un Galante Garrone su su Mazzini Salvemini
In cui appunto dice che
Salve mi era tutt'altra cosa dal nazionalismo romantico dalla tendenza olistiche di Mazzini Vivarelli non non ama molto Mazzini e qualche anno fa di questa nell'ottantacinque non ce la fanno
E qualche anno prima nel settantotto Vivarelli aveva anche sottolineato le differenze tra Salvemini Carlo Rosselli
Perché il socialismo liberale di Salvemini di Carlo Rosselli era visto come più interno a un anti battito ideologico al mondo socialista che per che per Salvemini era era un po'astratto e poi la rottura c'è ora sta bene caro Rosselli e sulle aperture verso i comunisti che Carlo Rosselli fa né negli ultimi negli ultimi anni della della della sua vita
Anni dopo con i barellieri pubblicherà la versione integrale del famoso intervento di Salvemini al congresso internazionale degli scrittori trentacinque di Parigi che è un ti intervento in cui sottolinea la messa di combattere anche contro la dittatura comunista
E poi c'è la pars construens la pars construens Vivarelli si rifà molto a alle pagine di Bobbio su su Salvemini la democrazia e ricorda come per salvare mia dimora zia si basa su due elementi è un insieme di regole procedurali
Poi su questo Vivarelli ricorda anche come Salvemini si negasse le storie dell'ITIS e poteri si sono democratico diciamo così fin Anderson lavoro su Bartoli lo Sassoferrato e quindi insieme di regole principali maggioranza insieme dei litigi
Delle minoranze diritti civili tutti i cittadini qui negli studi di di disagio Bucchi ci ci insegnano
E poi in secondo luogo c'è un altro citazione di di Salvemini che la democrazia però non esiste senza quelle Montesquieu definiva virtù questo è un aspetto che Salvemini non mi risulta non penso abbia molto poi sviluppato
E che invece per Vivarelli eredi flette ci riflette sempre di più soprattutto quando tra appunto tra il primo e gli altri volumi si prende tutta questa fase lunghissima di studi di approfondimento e di allargamento della
Della della sua prospettiva cosa vuol dire serve la virtù la democrazia cioè serve erano donne e uomini che credono nella democrazia e che si prendono cura dell'interesse comune resta un'altra frase che che ritorna spesso in in Vivarelli e cosa significa negli anni Settanta significa che avviene innanzitutto donne uomini convinte non vi potesse essere democrazia senza modernizzazione
Cioè senza il passaggio dalle società tradizionali alla società commerciale di Adam Smith
Cioè società sull'autonomia individuale basata e anche insieme ottantanove individuale e simpatia tra l'individuo e solidarietà tra gli individui e insieme un approccio empirico laico scientifico e non magico alla alla realtà
E questo era risultato per Vivarelli delle nelle grandi rivoluzioni di fine Settecento l'evoluzione politica e la rivoluzione
Industriale
In questa ripresa della modernizzazione in quegli anni vi è un po'una reazione del clima ora dico sentì seriamente antimoderno post sessantotto entra nella società occidentale comunque depressiva
E su questo tra l'altro sulla recensione che Vivarelli fa a al Werder da contadine francesi a una polemica un Carlo cheeseburger invece difendeva le ragioni dei vinti della della modernizzazione
E questo ha una ricaduta posso la sua analisi della realtà della realtà italiana
Il liberalismo italiano non aveva avuto questa questa questa virtù nella prefazione al terzo come scritti sul fascismo ricorda anche le polemiche dovrà se dovrà mondiale di Salvemini con crociera con l'amianto il liberalismo disossato
Di di Croce e anche qui ti prende riprende Bobbio
E poi però cerca una serie di autori che invece nel liberalismo italiano avevano avuto questa questa virtù e in particolare Einaudi Luigi Einaudi il famoso saggio suo suo Einaudi e e gli antiproibizionisti
E poi si aggiungeranno altri Stefano Jacini tutti critici della megalomania della politica estera italiana Giustino Fortunato cioè tutti quegli attori che dicevano non dobbiamo fare
Non non è importante l'Italia si è una grande potenza pensiamo a risolvere guardiamoci all'interno pensiamo a risolvere la questione contadina e a a a mo'a una modernizzazione interna
E quelle sottolinea che il liberismo di il liberismo dinamo che degli antiproibizionisti è un liberismo etico
Per loro il problema non era che l'Italia fosse più ricca ed è qui anche la polemica di di Vivarelli con Giuseppe Are e attraverso are probabilmente con Rosario Romeo problema che l'Italia fosse più libera perché gli individui avessero la libertà
E questi contenuti diciamo politici divisione politica cui che Vivarelli fa sua si definiscono meglio in un intervento nell'ottantotto che dedicato unicamente a Salvemini i fratelli Rosselli Ernesto Rossi
E lo e parla di un liberalismo filantropico che scrive Vivarelli altri potrebbe anche definire socialista c'è una dottrina liberale fedele a valori da da Mazza liberale ma aperta alle esigenze di emancipazione delle dei ceti più dei ceti più poveri
Una dottrina sulla quale potevano influire qui aveva in mente modello inglese liberali progressisti socialisti non marxisti
è probabile che siamo nell'ottantotto che Vivarelli guardasse anche allora lì si è sempre vantato di non fare politica attiva di non essere mai stato iscritto a un partito però si vede all'interesse ovviamente per il mondo
Premono intorno a luglio è probabile che vi fosse una un riflesso de di quegli anni la crisi delle ideologie la crisi della Prima Repubblica che si avvertiva che sperasse qualcosa del genere potesse prendere piede
Che è una speranza da cui si disillusa e quasi subito
Secondo me importante una recensione del novantuno che fa alla storia dell'idea antiborghese di Domenico Settembrini perché settembrina un attore
Politica come area politica culturale non non distante da Vivarelli ed è pure la recensione di Vivarelli è molto critica
Perché Settembrini in quel lavoro come un altro di quegli anni difende l'idea di una fondazione assoluta cioè diffida di qualsiasi Fondazione non relativistica della democrazia
Cioè se si dà se si vuol dare la democrazia una qualche questo una qualche contenuto etico si si prende il percorso per Settembrini che arriva lo Stato etico e Vivarelli critica questa visione
E parla appunto di individualismo etico utilitarista e nella filosofia degli yuppie ai tempi degli anni ottanta
E invece libertà per per Vivarelli la libertà economica e qui segue Inaudi era indispensabile
Come mezzo mano come Firenze e fine era la promozione della persona e qui fa tutta la riflessione a lungo a lungo raggio cioè il liberalismo la libertà in Europa nasce dalla libertà religiosa manca libertà Magic religiosa era nata per poter discutere
Liberamente libri dal principio di autorità della Chiesa cattolica del Papa
Certi la portata la designazione di certi presupposti erano condivisi abolite la traduzione umanistico rischiano in sostanza che le persone sono Fini e non mezzi e quindi ognuno ha la sua dignità e se questo è vero la libertà dà libertà implica responsabilità responsabilità verso se stessi e verso gli altri
E ora anche per queste riflessioni Vivarelli era partito da da Salvemini
In particolare nel sessantotto ripubblica aveva già pubblicato nel ponte sul ponte le confessioni di uno storico empirico e nella sua introduzione a queste pagine molto belle di Salvemini
Vivarelli sottolinea come il riferimento di Salvemini al fatto che lo avesse sempre dedito alla morale evangelica e la morale della vecchia nella di Pascal anche queste sono due cose su cui poi Salvemini non sviluppa
Nella i suoi scritti
Svilupperò il mente come esempio umano di cui tanto abbiamo parlato in in questi giorni e invece Barelli ci insiste anche nel saggio dell'ottantotto è stato prima parla di questo liberalismo filantropico come un cristianesimo la Cinzano sto
Perché alla radice vi doveva essere un interesse religioso e morale illiberalità sempre vivo altra parte abbiamo parlato diceva ieri
Può darsi attraverso già ieri pensasse al neo protestantesimo italiano Vivarelli ha sempre avuto un giudizio positivo di Gobetti etico e di altre correnti né protestanti italiani ma predicando Hale si era fatto
Portavoce anche volesse riviste un'altra fonte ne ha accennato
Può essere l'umanesimo di Thomas Mann per un giovane come Vivarelli che appunto si forma anni quaranta cinquanta Thomas Mann per quella generazione
Credo abbia voluto dire molto
E negli anni dopo l'ottantanove si rende conto questo liberalismo filantropia però non prevale prevale invece la filosofia dello yuppie e come scrive nella recessione del due mila l'opera di Davide Landers
In una sorta di convergenza di concordia discorso da una parte la filosofia dello yuppie la ricchezza per la ricchezza e dall'altra quella era l'ossessione quasi Vivarelli la moda del politicamente corretto agiteremo la sanzione Corcione
Cioè che rende relitti intellettuali occidentali inconsapevoli dei fondamenti della modernità liberale
E quindi parte per un altro per un altro percorso si confronta con con nuovi attori Lord Acton di cui scrive un saggio e parlare di Lord Acton
Apprezza molto la frase la libertà e permettere a ciascuno di perseguire quel ciascun ciò che ciascuno sente il suo dovere incontra Lia Levi e quindi qui c'è l'idea che il liberalismo britannico nasce dall'utilitarismo che però si fonde
Anche qui in una concordia discorsi d'con il revival religioso religioso metodista che sono i temi tra una sistemazione in quel libro secondo me molto belle che per me a me mi ha insegnato moltissimo
Che sono i caratteri dell'età contemporanea del due mila cinque in cui poi si aggiungono altri altri temi altri autori Erasmo il suo Cignani gli arminiani il giansenismo di Pascal e per questi ultimi Vivarelli aveva presente gli studi
Di Francesco Ruffini e in particolare credo legame fosse in parte dagli studi sui giansenisti che Frodo Fini poche vengo pubbliche da Cotignola per per per nuova nuova Italia
E le
Chiudo l'elemento nuovo dell'Imu del due mila cinque quella critica delle tendenze perfezionista e dell'Ulivo dell'Illuminismo della volontà illuministi di fare di parte dello ministri fare
Il paradiso in terra ecco questo certamente è un aspetto che non era presente in Salvemini però nel saggio del due mila cinque ancora perfettamente Salvemini Ana
Pecchia eppure Vivarelli fa dello Stato romantico preferendo lì lo Stato illuminista stato romantico che si vuole
Trovare fattori un'oscenità culturale non va bene qualcosa che porta al nazionalismo per Vivarelli
E anche per Salvemini
Va bene lo Stato illuminista allo stato fondato come una comunità di cittadini e quindi verrà li riprendeva la distinzione di quelle lezioni sul Risorgimento di cui ha già parlato Francesco turchi anni
E in cui Salvemini si confronta criticando l'appunto come diceva Francesco con l'analisi scialbo Diana dell'idea di nazione la distinzione invece che diciamo fa tra una concezione nazione buona concezioni azione cattiva buone quella volontà vista cattiva
E quella naturalistica
Ecco le distanze di quelle lezioni anche questa tratto interessante secondo me sono sempre state molto care ASS arrivare lì tant'è che in una delle lettere a Rossi chiede se sono presente a chi deve curare iscritti sul Risorgimento di di di Salvemini le segnala Luís e questo continua fino agli ultimi anni fino uno degli ultimi scritti quel libricino del Mulino e dalle mille ottocentosessantuno da quelle sofferenze Luís torna
Su queste lezioni di Salvemini su questo confronta distanza tra tra i suoi due tre sulle maestri in conclusione mi scuso se ho preso un pochino più di tempo
Nel nel suo lungo percorso di studi Vivarelli giunge a posizioni giudizi è inevitabile anche diversi da quelli di Salvemini
Però per quello che ho visto mi sembra che anche in questi casi
Iscritte locali di Salvemini sono stati per Vivarelli il punto di partenza lo stimolo per poi anche magari declinare in altro modo
I nella sua ricerca in una lettera del giugno cinquantasette Salvemini Vivarelli scriveva
Lei non immagina cosa ha voluto dire per me il suo interessamento e il suo Consiglio ora da parte mia l'unico modo possibile per dimostrare la mia gratitudine sarà di cercare di portare in fondo il lavoro nel modo migliore
Non è un'impresa facile ma le prometto che ci riuscirò almeno per tutto quanto sta nelle mi forse resterà lettera di una persona che sente di dovere a Salvemini più del del debito di studi parmense anti di vedere quella che
Insomma da trasferita con una intraprende sì
Si può chiamare la conversione democratica
Anche di di Vivarelli il torna di nuovo quella recinzione di Salvemini al al giovane Giovanni Marin
Vivarelli cercò per tutta la vita di mantenere questa promessa e alla fine ci riuscì e questo secondo me rimane un grande esempio di rigore umano intellettuale grazie
Grazie ad Andrea Francione concludiamo i lavori per la nostra sessione mattutina con la relazione de Antonella Braga Antonella Braga presidente della Fondazione Rossi Salvemini
E autrice di molti studi su Salvemini suo Ernesto Rossi sua da Rossi autrice che di decine di contributi minori sempre sugli stessi temi e su altri che ci parlerà de Salvemini Ernesto Rossi e il dibattito sul federalismo europeo
Grazie io ringrazio Andrea Becker uccide e tutti i relatori che mi hanno preceduto in questo convegno dalle quinte restanti relazioni abbiamo riletto con Salvemini non solo come storico di vaglia
Non sono come politico seminatore di idee e come rigoroso polemista anche se non esente da errori contraddizioni accantonate ma anche come un grande educatore dotato di naturale affabilità e attitudine pedagogica
Capace di educare con la lucidità del suo pensiero e la forza dell'esempio morale un gruppo di intellettuali indomiti Milan militanti antifascisti donne e uomini
Il cui numero e forse meno sparuto di quanto generalmente si creda
Attraverso quest'opera di magistero civile si può dire che Salvemini abbia disseminato figlie e figli adottivi in giro per il mondo
Spargendo generosamente semi capaci di germogliare come ci ha mostrato adesso relazione anche di Francioni anche ad anni di distanza come mostrano le testimonianze carteggi acquisite pubblicati anche in anni recenti grazie alla
Uno di Mirko grasso e di Tor piani
All'interno di questa fitta rete di relazioni umana intellettuale un posto esemplare occupa il suo rapporto con Ernesto Rossi
Testimoniato dall'ampio carteggio che intercorso ai tra i due negli anni fra la fine della guerra e la scomparsa di Salvemini
Carteggio che è stato già richiamato e nelle relazioni precedenti ed è stato pubblicato in edizione integrale nel due mila e quattro a cura di Mimmo Franzinelli con la prefazione una bellissima prefazione di Mario Isnenghi
Si tratta di una fronte imprescindibile per conoscere l'ultimo Salvemini gli anni del suo rientro in Italia dopo il lungo esilio
Come ha scritto Franzinelli in queste lettere che si dispiegano per più di novecento pagine tra il mille novecentoquarantaquattro al mille novecentocinquantasette
Sono documentate intuizioni ricerche battaglie culturali e politiche speranze e delusioni di due protagonisti del Novecento l'uno Salvemini giunto all'ultima stagione di una lunga lì esistenza e l'altro Rossi
Entrato nella maturità dopo essere stato privato della giovinezza segregata dal mille novecentotrenta al mille novecentoquarantacinque fra carcere e confino ed esilio
Con toni spesso duri e smitizzare anti il carteggio documentato il corteggio documenta una delle fasi più travagliate del Novecento italiano
Descrivendo la deludente transizione della dittatura fascista alla di tecnocrazia e le continuità con il passato regime dal punto di vista di due spiriti che sappiamo anticonformisti antagonisti rispetto ai propri tempi in lotta come è stato ricordato contro tre giusta di Parisi mi fascista stalinista e clericale
E rappresentanti di quell'utopico Progetto di terza forza sempre in periglioso navigazione tra Scilla e Cariddi tra il blocco conservatore dominante a guida cattolica e l'opposizione egemonizzata dai comunisti
L'analista politica non è però l'unica possibile chiave interpretativa di questo carteggio in quel dialogo scivola spesso sul piano privato e degli affetti
Senza timore di mettere a nudo la loro anima i due interlocutori che si incontrano epistolare mentre nel quarantaquattro dopo quasi un quindicennio di forzata separazione
Si riconoscono vicendevolmente per quello che sono ormai diventati l'uno per l'altro un figlio è un padre ugualmente adottivi non per natura ma per reciproco riconoscimento e Scelta
Rossi attaccatissimo alla madre ma idealmente orfano di padre da affettuosamente dello zio allo storico pugliese Salvemini che ha perso nel mille novecentootto i suoi cinque figli e la moglie nel terremoto di Messina
Ritrova in Ernesto il figlio prediletto che dopo l'assassinio di Rosselli nel mille novecentotrentasette
Restò il suo primogenito ed erede il suo per un attimino L'uomo che amava di più al mondo come scrive in una lettera del venti novembre del mille novecentoquarantaquattro
Questa profonda finita spicchi spirituale e la cifra di un'amicizia esemplare che nessuna lontananza contrasto riuscì a scalfire
Non si pensi però per questo di poter sotto semplicemente sovrapporre il pensiero dell'uno a quello dell'altro amicissimi ma come si conviene a due autentici spiriti liberi ciascuno poi vede le cose a modo suo è secondo rilevanze diverse
La regola base di questo scambio epistolare infatti il libero confronto anche duro Pratesi ragionamenti e giudizi spesso dissonanti
Questo non impedisce Manzi irrobustisce il dialogo che in taluni casi serve entrambi per analizzare modificare il proprio punto di vista in un gioco di influenze reciproche dell'uno sull'altro
Ma che in alcuni casi invece consente in realtà di ribadire le proprie posizioni distanti senza che però queste intacchi la reciproca stima intellettuale il grande affetto e l'intesa spirituali di fondo
Ha sempre rare le reciproche impuntature e gli attacchi epilettici di Salvemini concorrono anche l'ironia e l'autoironia di Rossi e Salvemini spesso che aiutano a digerire anche le più aspre critiche reciproche
L'interesse dell'epistolario consiste proprio in questo intrecciarsi di Accordi e disaccordi di progetti comuni e vivaci polemiche di comunanza di intenti e successivi distinguo
Spesso determinati anche dalle diverse esperienze vissute durante gli anni del regime ai dai diversi luoghi da cui ciascuno scriveva e conduceva la propria battaglia politica e culturale
Significativo in tal senso proprio il dibatto sviluppi sviluppatosi tra loro sul tema della Federazione europea
Nella molteplicità dei temi discussi nell'epistolario questo mi sembra uno dei più interessanti perché ente interseca trasversalmente le diverse questioni dibattute
E contribuisce alla comprensione della Genesi di molti dei loro giudizi discordanti in materia sia di politica estera ma anche di politica interna
Passa con forza sul terreno di discussione di Rossi la questione occupo i due amici in un dibattito decennale
Tra il mille novecentoquarantaquattro e il mille novecentocinquantaquattro che pur nella convergenza ideali di fondo evidenziò differenti priorità e divergenze di metodo
Benché sollevata con urgenza da Rossi nella sua prima lettera rapporto del marzo mille novecentoquarantaquattro a Ginevra la prospettiva dell'unità federale dell'Europa non era certo una novità per Salvemini
Influenzato dal pensiero di Carlo Cattaneo il federalismo di Salvemini comprendeva anche una prospettiva sovranazionale accanto a quella certamente Daloui più estesamente trattata
Del Frate era Lisma interno infra nazionale tema già anche ma niente tu indagato dagli storici tra i quali ricorda in questa sede Carlo Lacaita che ieri ci ha parlato da par suo del salva Rimini studioso di Catania
La componente sovranazionale del federalismo salva Mignano è stata invece a lungo sottovalutato e persino negata
Tagliacozzo ad esempio sostenuto che Salvemini non fosse neppure arrivato a concepire la nascita di uno Stato federale europeo
E anche chi come Salvadori ha individuato la presenza nel pensiero politico di Salvemini dell'idea di Europa federata la in genere ci Scott circoscritta al secondo dopoguerra come semplice fattore d'equilibrio tra i due due blocchi contrapposti
Ciani più diffusi a questa stigmatica si ritrovano invece messaggi di alcuni studiosi che come Corrado Malandrini variare l'ambito si sono occupati di europeismo federalismo nella tradizione socialista tra le due guerre
In tempi più recenti l'argomento è stato affrontato anche da Damiano lembo dallo stesso Andrea Decker ucciso
La questione interpretata in una prospettiva Cattaneo ANAS secondo cui gli Stati Uniti d'Europa erano la condizione necessaria per una vera pace tra gli Stati europei
Si era già affacciata nel pensiero salve Mignano durante la fase di sostegno dell'interventismo democratico
In questa prospettiva la guerra gli Imperi Centrali che doveva essere l'ultima è la guerra che uccideva tutte le guerre poneva le premesse per la pacifica confine densa e in un più lontano avvenire per l'unificazione delle democrazie europea
Ripreso nel primo dopoguerra il tema era stato discusso sulle pagine della rivista L'Unità e proposto come argomento di dibattito nelle serate del circolo di cultura politico fiorentino
A metà degli anni Trenta come è stato ricordato la riflessione ritorno anche nel dibattito interno al movimento antifascista Giustizia e Libertà che vide su tale materia
Una sintonia di vedute tra Carlo Rosselli e il suo maestro Salvini supera soprattutto negli anni della seconda guerra mondiale che il federalismo di Salvemini si orientò più esplicitamente verso orizzonti europeisti
Si veda ad esempio il testo di una conferenza di Salvemini pubblicato nel dicembre quarantadue su un periodico pubblicato dagli antifascisti italiani né esule negli Stati Uniti e conteneva un'esplicita dichiarazione di intenti a favore della Federazione europea
In questo intervento Salvemini affermava non c'è alcuna possibilità di costruire l'Europa senso unire l'assenza federale la politicamente ed economicamente lasciando ogni paese che conosce i suoi bisogni la libertà di risolvere i propri particolari problemi
Gli Stati Uniti d Europa scriveva Salvemini sono la sola soluzione possibile del problema europeo bisogna lottare duramente per evitare che si ricada sotto la spinta dei conservatori negli errori negli inganni del passato
A chi dirà che ci sono diversi mezzi per rifare la Società delle Nazioni dovremo rispondere che c'è un mezzo solo l'unificazione federale
Fu proprio la lettura di questo testo che gli era stato segnalato dall'amico Enrico Giussani che Rossi si convinse
Durante il rifugio in Svizzera in cui si arricchirà recato nel settembre mille novecentoquaranta quarantatré dico di potersi trovare in perfetta sintonia con il maestro d'un tempo nonostante i due non avessero più potuto avere contatti diretti dal momento dell'arresto di Rossi nel mille novecentotrenta
Nella lunga lettera rapporto della marzo del quarantaquattro per spiegare a Salvemini la sua attuale posizione grossi così confidava così fu Duccio uso con il maestro
Ripercorrendo i fatti più salienti dei precedenti quattordici anni e sottolineando in particolare la scelta federalista come la formazione dell'assoluta preminenza del problema della sette internazionali su tutti gli altri problemi
E parlando della sua amicizia con Altiero Spinelli l'uomo nuovo che dopo Rosselli sembrava possedere le qualità morali e intellettuali di un vero leader l'uomo con il quale nel mille novecentoquarantuno al confine trentottenne aveva lavorato il Manifesto per un opera libere unità e aveva dato vita successivamente nell'anno ora nell'agosto del quarantatré a Milano
Al nuovo movimento politico denominato appunto Movimento Federalista Europeo
Nella sua lettera che quasi un verdura tutto il successivo carteggio Rossini spiegava Salvemini anche le ragioni della sua adesione al Partito d'azione invece che al partito socialista e la scelta di espatriare in Svizzera per porre le basi violazione federalista internazionale
L'analisi di questo primo confronto sul tema del federalismo europeo avvenuto nell'ultimo anno di guerra da diversi luoghi di Silvio gli Stati Uniti e la Svizzera
è indispensabile per comprendere le successive impostazioni su cui si attestarono rosse Salvemini nel dopoguerra soprattutto a partire dal mille novecentoquarantasette
Quando i due amici poterono finalmente di abbracciarsi e parlarsi a voce
Come si è detto scrivendo del Progetto federalista al maestro d'un tempo Rossi dava per scontata la privazione di Salvemini
Con i suoi scritti sulla questione meridionale Salvemini era stato il suo maestro il suo primo maestro di federalismo temi difficili anni del primo dopoguerra era stato sempre lui a salvarlo da quell'ubriacatura nazionalista
Impedendogli in qualche modo di cadere nel tranello fascista
Tanto più amara fu dunque la delusione di Rossi quando nel febbraio del quarantacinque ricevette le prime risposte dall'America
I giudizi di Salvemini sulla federazione europea furono così duri che cosa fecero Rossi temere di non potersi più per confrontare anche modo garbate pacifico col maestro d'un tempo e furono davvero una doccia fredda
Senza mezzi termini Salvemini invitava a tornare al più presto in Italia dove c'era una battaglia decisiva la combattere invece di restare in Svizzera a maneggiare di federazione europea
Pur affermando di condividere sul piano ideale il progetto federalista non lo considerava l'obiettivo di un'azione politica immediata in quanto non esistevano le condizioni per la sua realizzazione
Ma anche sussistendo tali condizioni il compito di proporre tale obiettivo non spettava all'Italia che sconfitte ridotta una zona d'influenza inglese non aveva più voce in capitolo nella politica internazionale
Per il momento gli italiani dovevano concentrarsi sul proprio Paese con la speranza di tornare dopo venticinque cinquanta anni il silenzioso lavoro a far ascoltare la propria voce in un mondo completamente rinnovato
Ma osservavo Salvemini il mondo saranno innovato solo ces se ciascuno lavorerà nel proprio Paese per rinnovarlo
La puoi vedere azione europea secondo Salvemini non poteva quindi essere costruita dal tetto ma dalle fondamenta e le ossa che e ostacoli da superare erano molti
Nei diversi paesi esistevano forti sentimenti nazionalistici e la divisione Sereni influenza accentuava la conflittualità
Prima di pensare alla Federazione europea bisognava dunque prepararla nello spirito dei sui figli valutando attentamente e le questioni dei conflitti e le condizioni della futura pace per evitare nuovi focolai di irredentismo guerra Jonio Secondo sa almeno in infrange va quindi molto di più per la federazione europea un uomo che in Italia respingeva le assurde pretese delle ex colonie italiane o sulla Dalmazia ma potrei stava contro la cessione di Trieste dell'Istria
E avrebbe Matt fatto molto di più jugoslavo il quale avesse assunto la sesta posizione in casa sua
Piuttosto di nuovo Mazzini che fondava in Svizzera la Giovine Europa con dodici altre parti persone pestando l'acqua nel mortaio
Una donna cui sostata alla Mazzini gli appariva comprensibile romantico del mille ottocentottantaquattro ma era ingiustificabile nel quarantaquattro dopo cento dieci anni di tragiche esperienze
Parlare di federazione europea mentre la propria casa era in fiamme morta mostrava scarso senso del possibile ma poiché la politica è l'arte di possibile e non il segno del desiderabile
Salvemini evitava Rossi a tornare al più presto in Italia e a lavorare per la Repubblica democratica socialista italiana aspirante a diventare parte della Federazione europea il giorno in cui francesi tedeschi più consolati
Fossero diventati più intelligenti e avessero visto la via da seguire
Per reggere il confronto con il maestro rosse ricorse a tutte le argomentazioni che era andato sviluppando a sostegno delle tesi federaliste venti anni precedenti
E che aveva espresso nel volume gli Stati Uniti d'Europa edito nel quarantaquattro in italiano e poi in francese con il titolo L'alfabeto Menna che resta il testo di più ampio respiro Daloui pubblicato sul tema del federalismo sul bus dell'iniziale insegnamento salmi Mignano il federalismo di Rossi si era infatti andato era infatti andato maturando prima attraverso l'incontro con il pensiero di Luigi Einaudi
Di cui aveva colto la critica al dogma della sovranità assoluta degli Stati e dell'inefficienza della Società delle Nazioni e in seguito si era rafforzato attraverso autonome rifusione svolte in carcere e poi nel dibattito con Colorni Spinelli a Ventotene e infine in Svizzera a contatto con la più recente letteratura anglosassone sul tema
Sulla scorta di questi studi e riferimenti Rossi affrontò dapprima la questione dei confini sollevata da Salvemini accusandolo di impostare tutti i problemi di politica estera italiana dal ristretto punto di vista nazionale come aveva fatto anche nell'opuscolo quattro due guide Italie scritta in collaborazione con Giorgio la piana nel quarantatré secondo Rossi la nuova politica estera italiana doveva invece essere impostata sul piano deciso superamento nel principio delle sovranità nazionali tendendo all'ordine
Zone unitaria federale in cui gli innumerevoli ed intricati problemi territoriali degli Stati europei divenissero questioni di Saint di dettaglio e di secondaria importanza
D'altra parte osserva osservava russi dalle questioni non si sarebbero mai risolto in modo definitivo finché si rimaneva nella tradizione degli Stati nazionali assolutamente sovrani
Qualunque soluzione soddisfacente per una parte avrebbe creato irredentismo dall'altra
Questo modo di compiere comportarsi come il tamarù Ossi con una delle sue celebri metafore ricordava lasciarlo che tappa va accuratamente con un giornale un buco dell'asse di un tramezzo dietro il quale si sdraiava per dormire all'aperto
Ormai non sono più in italiano scriveva Salvemini sono né europeo che si propone di svolgere la sua attività politica in Italia solo perché in Italia la sua azione più efficace in quanto parla italiano conosce gli usi sentimenti e le tradizioni del popolo italiano
Però se non condivideva neppure il giudizio secondo cui la federazione europea dovrà essere costruita dal basso e non dall'alto aspettando che in ogni Paese si preparasse appunto nello spirito dei suoi figli
Secondo Rossi sarebbero invece state le istituzioni federali a creare la coscienza europea esattamente come la realizzazione dell'unità nazionale italiana aveva creato una coscienza italiana
Bisognava però agire in fretta senza lasciarsi distrarre da obiettivi nazionali e concentrando gli sforzi nel breve periodo intercorso tra la fine della guerra i trattati di pace
In cui la situazione sarebbe stata ancora fluida e avrebbe potuto presentarsi che avrebbero potuto presentarsi occasioni per il momento imprevedibili
Ma in particolare russi teneva dimostra Salvemini te non meritarsi affatto l'accusa di romantico sognatore
Pur sapendo che al momento la possibilità d'azione erano minime osservava che una volta riconosciuto l'obiettivo come prioritario non ci si poteva limitare a proclamarlo a Paroli
Conte ha intanto si di gettare un seme per il futuro bisognava invece agire considerando non tanto il rapporto delle forze esistenti quanto piuttosto quello che s'intendeva creare con la propria azione
Se la politica era l'arte del possibile si doveva lottare per rendere possibile ciò che era necessario proprio come lo stesso Salvemini gli aveva insegnato
Da parte sua invece di dare per persa la battaglia in partenza prima ancora d'averla combattuta
Rossi intendeva impiegare le proprie energie in tali direzioni in quanto non vedeva strade alternative possibili per un lavoro di ricostruzione in senso prego si sta né negli in talia né negli altri paesi europei
Se non riusciremo a costruire gli Stati Uniti d'Europa scriveva avremo costruito sulla sabbia qualsiasi cosa si riuscisse a fare per il nostro Paese
Nonostante la politica bestiale dei governanti inglesi e trascurando ruolo degli USA nel futuro scacchiere internazionale Rossi puntava tutto sulla carta inglese e sulla conflittualità anglo-russa
Sperando in una iniziativa promossa dai laburisti inglesi e soprattutto da alcune correnti socialiste che avevano espresso in più casi occasioni le loro convenzioni federaliste come socialisti Vanguard Group a cui egli si sentiva particolarmente vicino
La battaglia per la federazione europea non poteva però essere lasciata e questo è molto importante anche per il futuro di dati To solo i laburisti inglesi o ai vincitori come consigliava Salvemini
Poiché era la soluzione dell'assetto internazionale discendeva quella dei particolari problemi nazionali nessun popolo si poteva disinteressare della questione neppure gli italiani
Anche se la loro voce sarebbe stata lungo svalutata per il fatto che apparteneva a uno Stato che nessuno è vinto
Certo se gli italiani si fossero presentati come curatori dell'azienda fallimentare fascista cercando di salvare il salvabile dello Stato nazionale italiani si sarebbero in dischi invischiata in meschine questioni territoriali in cui la loro voce non avrebbe avuto alcuna risonanza
Questo però non sarebbe accaduto forse se gli antifascisti avessero rivendicato il proprio diritto a parlare non come italiani ma come europei
Che avendo per primi lottato contro la tirannide totalitaria quando ancora gli uomini più rappresentativi dei diversi Paesi democratici fornì cavano col fascismo
Erano autorizzati ad alzare la voce per difendere non i propri interessi nazionali ma i supremi interessi dei popoli europei
Anch'essi secondo Rossi spettava proprio gli antifascisti italiani riprendere la luminosa tradizione del Risorgimento rappresentata da Mazzini e Cattaneo indicando la Costituzione degli Stati Uniti pioppo
Dall'altra parte dell'oceano anche dopo aver letto le risposte di Rossi alle sue obiezioni Salvemini presto però scettico
Pur ammorbidendo un poco il tono e dicendosi pronto a sottoscrivere tutti i documenti federalisti che Rossi diamo inviato e che aveva letto con un consenso e affetto
Salvemini ribadiva che la federazione europea benché fosse necessaria non era all'ordine del giorno nella battaglia politica
Riconosceva che Rossi aveva mille ragioni
Quando affermava che era assurdo aspettare prima di fare la federazione che fossi tutti fossero convinti della necessità di farla
Una certa dose di giacobinismo serra Bazzo sembrava ci vuole in questo mondo ma proseguiva ci vuole un minimo di forza per fare del giacobinismo se non c'è neanche quel minimo si batte l'aria dal particolare osservatorio americano Salvemini inoltre avvertiva Rossi di non farsi troppe illusioni sulle capacità e sulle reali intenzioni della classe politica inglese messo i conservatori né sui laburisti
Che pur larghe Gianduja declamazioni internazionalista e non avrebbero fatto nulla per affermare la federazione europea
Anzi un governo laburista essendo con tutta probabilità più legato all'Unione Sovietica di un governo conservatore in sarebbe opposto la politica russa di dividere l'Europa in sede di influenza come si vede nella primavera del quarantacinque la fine di un rapporto epistolare difficoltosa mentre realizzato in mezzo al frastuono della guerra per diverse continente con alle spalle anni di separazione che li avevano inevitabilmente mutati rispetto al tempo della loro lontana frequentazione
Le opinioni grosse Salvemini continuavano quindi abbia a divergere
Sui tempi e sulle modalità della battaglia federalista
Come salvava lo stesso Salvemini non si torna parlava però di dissidi insanabili ma di differenze facilmente appianati se solo Luís e Rossi avessero potuto stare insieme una mezza giornata a determinare il pro e il conto
Ho insistito molto sull'innesco del dibattito sul federalismo europeo tra Rossi e Salvemini in Svizzera perché tale confronto contiene già tutti gli elementi che pure in presenza di una condivisione dell'ideare e utopista riaffermata con maggior convinzione forza da Salvemini nel dopoguerra
Continuarono a differenziare il punto di vista dei due amici in materia di politica internazionale ed europea influenzando anche loro diversi tutti i giudizi su alcuni dice su alcune linee di politica interna
Sostanzialmente si trattava di un diverso ordine di priorità e di un differente approccio metodico per Salvemini il federalismo saldi da dal basso non scendeva dall'alto
Quindi invece di perdere il tempo a parlare di federazione europea o di federazione universale ero più importuno lavorare per costruire in Italia una Repubblica federale che fosse federale sul serio e non solo a parole
Secondo la seguente formula niente prefetti niente alti commissari mandati da Roma autonomie comunali autonomie provinciali funzioni latte funzioni larghissima mezzi finanziari corrispondenti lasciati ai Comuni alle Province ognuno per sé e Dio per tutti
Se per Saddam era dunque prioritaria la costruzione della Repubblica Italiana federale laica in un aspro ispettiva democratica e socialista per Rossi la priorità era invece la costruzione della Federazione europea in quanto per lui assai più che per il suo interlocutore
Lo Stato nazionale soprattutto in Italia era ormai un binario morto una strada che non si doveva ripercorre in quanto avrebbe reso instabile infruttuosa ogni seria ricostruzione democratica
Occorreva dunque ripartire su un terreno più vasto ancorando le sorti della Repubblica italiana alle prospettive di una federazione europea
Come si sa le cose andarono però diversamente da come ho spiegato loro dai russi e dai suoi amici federalisti dando così ragione alle più realistiche previsioni di Salvemini
Per volontà dei governi alleati l'Europa post-bellica fu ricostruita secondo il sistema delle sovranità separate e il Progetto federalista della Resistenza non poté realizzarsi
L'immediato dopoguerra Rossi fu visse così un momento di profonda delusione si allontanò con Spinelli dal Movimento federalista e si impegnò sul piano nazionale ma con poche residuali speranze
Dall'America ancora incerto sul suo rientro in Italia desideroso di comprendere la nuova realtà italiana Salvemini leggeva le lunghe le lettere rapporto di Rossi non senza lesinare di critiche
E l'osservava da lontano invitandolo a un lavoro di educazione politica di più lunga lena che ponesse le premesse per la maturazione della coscienza civica e l'educazione politica come premessa all'esercizio delle libertà
Dal canto suo Rosso vispe rispondeva con amaro pessimismo
Perché nelle condizioni internazionali date Ibe sembrava quasi impossibile che è una democrazia potesse sorgere inizia in Italia e il futuro gli appariva gravato dalla prospettiva di una nuova guerra atomica nonostante questo pessimismo tuttavia Rossi aveva solo momentaneamente accantonato la battaglia federalista in attesa degli eventi
E lo mostra il fatto che nell'estate del quarantasei davanti alla crisi del Partito d'Azione progettando di aderire al Partito socialista per rafforzare l'aria antine indiana
Sì l'ho con alcuni amici una dichiarazione programmatica in cui al primo posto riproponeva quelle limitazioni delle sovranità nazionali che Vian avviando l'unificazione fonda federale avrebbero consentito la pacifica convivenza dei popoli Salvemini da sempre critico verso il Partito d'azione di rispose entusiasta approvando l'intenzione di aderire al Partito socialista è la dichiarazione programmati ma ONU ma con un distinguo importante
Che era infatti di cambiare l'ordine dei punti di mettere al primo posto la costituzione di un esercito fu l'Ontario del lavoro che consentisse di risolvere adeguatamente il problema della disoccupazione ed accelerare la ricostruzione economica del paese
E questo sia un chiaro segno che le simpatie di Salvemini andavano più alle riforme sociali proposte da Rossi
Sorvoli me abolire la miseria in cui è inserita appunto l'idea dell'esercito del lavoro piuttosto che alle sue tesi federaliste
Inoltre il due dodici giugno quarantasei tornando ancora una volta se la questione affermava
Esaminando il testo della vostra dichiarazione che ho scoperto una lacuna sei grave
Vi sono ignorati i problemi concreti immediati della politica estera della politica coloniale della politica militare italiana
Voi in Italia sì voi in Italia se prima non sapessi no non me la sentirei di venire a lavorare con voi in Italia se prima non sapessi che cosa voi pensate su questi punti
Non mi pretendo infallibile discutiamo può essere che mi convince a te che dovrei essere e assumere un'altra posizione ma una posizione dovremo assumerà in una scontri nostro può porco coraggio dietro la foglia di fico della Federazione europea
Tocca sana per tutte le malattie
Mi sembra che questa richiesta di chiarimento così esplicitamente espressa anticipi le successive prese di sta di Salvemini prese di posizione di Salvemini convergenze e divergenze con Rossi in materia di politica internazionale
Dopo che la decisione di rientrare in Italia fu Presa e non a cuor leggero
Molto ci sarebbe da dire in merito al dibattito tra Rossi Salvemini negli anni cruciali tra il quarantasette cinquantaquattro in cui si pongono le basi per il processo di integrazione europea
Non potendo soffermarmi su tutti i singoli aspetti di questo dibattito e rinviando gli atti per un'analisi più compiuta mi soffermerò su un solo su alcuni elementi e in particolare su quella proposta che ho accennato
Lancia invernale nella giornata di ieri su la proposta che Rossi fa a un certo punto quando nel mille novecentocinquantuno sembra incerta la sopravvivenza del Mondo di Pannunzio
E sì ritorna a parlare dell'ennesimo Progetto di una nuova rivista che Rossi avrebbe voluto intitolare col nome del primo giornale federalista L'Unità europea titolo con il quale scriveva Salvemini ti ricollega resti alto vecchio glorioso settimanale
Egli proponeva come vice direttore Altiero Spinelli e l'assistenza di tutto il gruppo dei redattori di Italia socialisti del ponte Codignola Came andrei seri Pessagno letti Garosci vitale Vittorelli Rossi Doria e il sottoscritto ovviamente diceva Rossi
In omaggio a stretto giro di posta la risposta di Salvemini non soffice attendere pur dicendosi interessato all'ipotesi all'impostazione della nuova rivista nel cui programma era inserita come primo punto la prospettiva federalista commentava
Alla direzione della rivista Spinelli non andrebbe darebbe al settimanale un carattere troppo spiccatamente ed esclusivamente federalista e acquisto basterà istituti l'undici maggio la risposta di Rossi fuori tre tanto rapide tagliente sono ancora convinto che una tua collaborazione con Spinelli come vice direttore sarebbe fruttuosa
Costa inane più facile andare d'accordo di quanto sembri a prima vista quanto all'osservazione che Spinelli darebbe al settimanale un carattere troppo spiccatamente ed esclusivamente federalista
Mi pare che questo carattere non sarebbe mai troppo spiccato altrimenti secondo me non metterebbe neppure il conto di prendere iniziativa ultima testimonianza di questa stagione di battaglie federaliste condotte insieme da Rossi e Spinelli
Perché ci furono poi interventi al Teatro Eliseo che forse il il testo più di più largo respiro diedi Salvemini sul federalismo europeo è lo scritto già citato sulla cento e pubblicato sul ponte del giugno cinquantaquattro
In realtà non era un articolo scritto direttamente da Salvemini si trattava di una lettera inviata da Salvemini a Spinelli in occasione del congresso di Genova del del Movimento federalista europeo
Durante la campagna per la Costituente europea collegata al processo al progetto della Comunità europea di difesa
Rossi adattò la lettera di Sylvie mini informati articolo per il ponte e in questo suo intervento Salvemini sosteneva che non si poteva appunto andare se non nella direzione della comunità europea di difesa
Mario affermava anche l'esigenza di sostenere un'Europa neutrale tra le tra i due blocchi e soprattutto un'Italia altrettanto neutrale nell'interesse proprio al oltre che nell'interesse comune
Proprio sulla neutralità dell'Italia sui trattati di pace e anche su molti altri aspetti della politica interna come ad esempio penso anche ai giudizi su De Gasperi e sulla politica dei partiti laici che secondo Salvemini e Rossi e federalisti avevano in qualche modo asservito alla politica della BCE di De Gasperi ci sarebbe molto da dire rimando sempre agli atti perché mi sono già presa molto tempo però veniamo al momento della della conclusione di questo confronto l'anno cardine che è stato già citato anzi il biennio cade cinquantadue cinquantatré no che ha già citato che ha già citato in qualche modo Bucchino
L'anno in cui gli scontri anche all'interno del mondo diventano più forti io sono convinta che questi scontri siano legati anche a uno sconto proprio sulla battaglia federalista che sta veramente per versando
Per tentare di fare approvare la prospettiva costituente legata alla alla comunità europee a sua difesa
Ebbene quando questa battaglia fallisce
E Rossi perde speranza nella nella nella possibilità di realizzare la Federazione europea in tempi brevi in realtà appunto qualcuno potrebbe dire che dal mille novecentocinquantacinque in poi il federalista ci occupino Rossi torna a a più miti consigli
Andando di perfetto accordo con l'anziano maestro impegnandosi in battaglie più vicine all'insegnamento del concreti sono salve Mignano campagne contro i monopoli per la laicità dello Stato contro la corruzione ma sarebbe un giudizio ingeneroso
E anche un errore dal punto di vista storico e politico non darebbe infatti conto sino in fondo in tutte le sue complesse motivazioni conseguenze
Del fallimento di un tentativo serio e generoso di dare corpo sul piano politico all'ideale federalista prima che lo spazio offerto all'azione da una congiuntura storica favorevole Sirico desse ancora una volte per lungo tempo a venire
Come aveva affermato in auto i nel discorso sostegno proprio della ratifica del trattato dell'accetta nel primo marzo cinquantaquattro nella vita delle nazioni di solito l'errore di non saper cogliere l'attimo fuggente e irreparabile
Se ne rese conto anche Salvemini che non a caso non infierisce sull'amico rubando il mestiere aggira mia approfitta per molti versi ne siamo ancora figli di quella sconfitta bloccati alle sue conseguenze
E forse dovremmo rimeditare in tutta la sua complessità e senza partigianerie il dibattito che allora coinvolse Rossi e Salvemini e insieme a loro una parte non irrilevante del ceto dirigente italiano ed europeo
Per comprendere gli allori allora compiuti e scorgere le potenzialità di un progetto che resta ancora tragicamente incompiuto grazie
Grazie ad Antonella anche per essere stata perfettamente nei tempi
Quindi da questo punto abbiamo Frisullo pure dello sessione mattutina possiamo ridotti Porqueddu
Ci si può iscrivere a parlare ci presenta
Si sente
Allora intanto grazie a tutti perché anche questa mattina è stata densissima e le vostre relazioni sono state tutte molto ricche molto arricchenti diciamo quindi davvero io sono molto
Sono stato molto coinvolto un po'da tutto quello che è stato detto
Non la voglio fare troppo lunga quindi non mi soffermerò su tutte le cosine che mi sono venute in mente a rispetto a quello che ha detto Andrea Angioni
Faccio solo un'osservazione non entrando nel nel discorso del PSI o delle tue interpretazioni
Mille novecentododici mille novecentodiciotto diciannove la lascio perdere questo
Anche perché molto difficile entrare in accordo o in disaccordo con l'oggetto di studio non possiamo certo fare delle valutazioni però è difficile direi aveva ragione aveva torto faccio fatica
Mentre perché mi sembra importante uno per ciascuna precisazione sull'ultimo Rosselli
Nel senso che
Quando Rosselli sta per essere ucciso non lo sa giustamente scrive qui cinque articoli per l'unificazione del movimento operaio
E in realtà la differenza che si manifesta con Salvemini non è una rottura anche perché Rosselli non ha alcuna debolezza nei confronti dell'Unione Sovietica del sistema comunista neanche in quel momento
Semplicemente fa un'osservazione molto precisa e dice
Stringo
Noi non possiamo ignorare la centralità delle masse proletarie
E quindi dei partiti che le rappresentano tra cui c'è il Partito Comunista io ho scritto saggio sulla nascita della Gucci gli italiani era il quotidiano dell'Unione Popolare Italiana stampato a Parigi e diciamo i contatti che ci sono tra Carlo Rosselli e di Vittorio gli attacchi che Rosselli subisce da lungo a mezzo stampa
Rispetto a tutto quel momento dimostrano che Rosselli non è per niente allineato non dico che è stato detto questo mi sono qualcuno sostiene queste follia
Ai comunisti non lo è per niente e semplicemente più in qualche modo realista perché anche diciamo in Spagna dove peraltro come tutti sappiamo attraverso la colonna italiana lui precede il sostegno delle Brigate diciamo internazionali capisce che ci sono delle forze in campo che vanno rispettate storicamente le masse proletarie e sul piano della guerra internazionale il nazifascismo
I comunisti sono un dato e quindi anche l'Unione Popolare Italiana
Che dovrebbe essere una un modo di unire le forze antifasciste a cui inizialmente i socialisti non aderiscono perché devono ancora fare il congresso e un'altra di queste dimensioni
Quindi come dire tra Salvemini e Rosselli non c'è secondo me una rottura ci sono delle differenziazioni la vera rottura che ci sarà mai completa tra CL è Salvemini quando superò se li muore e c'è movimento di unificazione socialista che compare sotto
La scritta della rivista e lì Salvemini scrive una lettera di fuoco
A Cianca Lussu e il come dire ai gestori di Giustizia e Libertà dicendo io praticamente non potrò mai criticarli perché per carità eccetera ma sostanzialmente dice voi non mi rappresentate più lì c'è la rottura con CL ma Rosselli è già morto
E questo è ci tenevo a fare questa piccola precisazione su quello che ha detto Antonella ci sono tantissime cose che mi hanno solleticato male il tralascio intorno invece alle relazioni precedenti
Allora test qualcuno ha detto che non c'è una vera scuola Salvemini Ana
Sì ma anche no c'è di più secondo me
Certo certe però mi ricollego lo so che lo stop è ovvio che mi ricollego a quello che ha detto Mirko che un po'il messaggio che mi che mi convince molto cioè e Salvemini è stato talmente importante
Che qui in questa funzione di educatore che è stata richiamata da noi anche nel titolo del convegno
Lui non ha soltanto l'influenzato storici di professione che hanno preso strade diverse e tiranni maestri fanno così forniscono degli strumenti e poi ognuno li elabora soggettivamente
Ma addirittura fino alla fine come Mirko ampiamente dimostrato anche in altre sedi
Questa influenza supera la storiografia in senso stretto e va verso la società civile e anche la più piccola Società Civile apparente quindi un'influenza
Straordinariamente ampia e questo elemento per me
Anche di grande attualità di Salvemini anche se qui siamo in trenta ai soliti noti venti eccetera ma in realtà questo elemento è un elemento centrale che secondo me va valorizzato qualcuno aveva parlato oggi Piano Marshall culturale vorrei ricordare che uno di quelli che è andato negli Stati Uniti è Giugni con una borsa Fulbright perché era influenzato da Salvemini
Influenzate sponsorizzato io l'ho scritto con lui nel libro
E quindi questo elemento assolutamente evidente e rappresenta un altro
Elemento di influenze di cura che Salvemini a per quel presente e quindi per il futuro perché il discorso delle classi dirigenti non tramonta mai dell'istruzione o dell'apertura come mezzo per prendersi più solidi e poi controlla
Cover mare o comunque incidere una cosa molto importante e quella che è stata detta secondo me nessuno non giudizio di Salvemini rispetto alle scelte individuali di personalità che durante il fascismo
Sono rimaste in Italia oppure hanno addirittura preso la tessera eccetera mi ha ricordato quando esplose nel novantadue la polemica con Bach Bobbio
E Vittorio Foa difese a spada tratta Bobbio Vittorio Foa otto anni e tre mesi di galera scelta antitetica a quella dell'amico
E lo difese dicendo voi non potete capire esattamente che cosa fu lesse dire rimanere in Italia e scherzando diceva la stessa cosa che per altri versi dice la mia sorella quando io in galera chi dice ma tu che ne sai del fascismo in galera
Cosa poi capire di quello che succedeva fuori dalla sua galera
Con Rossi e con Bauer con Mila eccetera quindi le cose sono molto complesse la e la grandezza di Salvemini stanche in questi forse sono un po'dice forse eccessivamente partigiano presso il magari però la capacità di tuttavia tuttavia
Io ammetto
Di non essere tanto convinto Monti qualcosa che è stato detto di alcune posizioni membri feriscono Chabod
Naturalmente io non entro nel merito della grandezza di scialbo storico per carità non mi permetterei neanche di immaginare una cosa del genere
Però Chabod durante la vicenda del fascismo
Ha dei fortissimi elementi di ambiguità ieri è stato ricordato come aveva scritto di Salvemini in ambito universitario
E qualcuno non uno studioso ha ha parlato a un certo punto di scialbo pensando alla Val d'Aosta rappresentato il Partito d'Azione eccetera come di una figura straordinariamente rilevante del Partito d'Azione è assolutamente falso
C'è boh è un uomo totalmente inutile ai fini della centralità del Partito d'Azione anche se a quel con importanti in Val d'Aosta non conta assolutamente nulla se voi
Che lo sapete benissimo studiate tutti i testi i congressi del partito d'azione le ricerche che sono state fatte chapeau qualche volta non non è neanche nominato perché non è nominato perché è cattivo no perché non fa parte
Di quella tradizione di antifascismo o in esilio un soldo in Italia dei di Calamandrei con tutte le cose che potremmo discutere non fa parte
E questo non c'entra ripeto col valore dello dello storico proprio non mi permetterei ripeto per chiarezza neanche di sognarlo
Però stiamo parlando di un'altra figura così come pensando a Nello Rosselli e a Carlo Rosselli e a volte anche lì
Non discuto di volpe ma molte fa delle cose indecenti ai ai Rosselli e alla sua famiglia
E quindi come dire e molto complesse il rapporto tra alcune persone durante il fascismo vorrei chiudere questa questo mio brevissimo intervento con una considerazione una domanda che ho fatto e che che rospo discusso già con qualcuno di voi per prima la considerazione e riguarda Prezzolini
Prezzolini era un amicissimo di Salvemini come voi sapete fu diviso naturalmente nel primo dopoguerra tutto quello che accade il fascismo eccetera
Però importante anche per Ferruccio Parri Prezzolini
Che Ferruccio Parri chiese a Prezzolini anzi chiedo scusa Prezzolini Chiesa appare in settantatré l'autorizzazione a pubblicare sul Resto del Carlino una sua lettera di pari a Prezzolini
Molto utilizzata è presente negli scritti di Parri
Che dimostrerebbe avrebbe dimostrato poi su questo la storiografia non ha convinzioni diciamo univoca che appunto c'è stato un momento in cui Parri aveva mai nazionalista un'idea di patria che comunque non era esattamente vicino alla democrazia ma questo non ci interessa quello che mi interessa è
Appunto una difficoltà poi di fronte alle alla rottura del fascismo la censura del fascismo di mantenere dei rapporti di amicizia che si mischiano inevitabilmente con delle condotte politico culturali più o meno radicali Salvemini quando va in esilio a cinquantadue anni e non giudica come si dice
Qualcun altro per i motivi più nobili fa scelte diverse o al non giudicherà Bobbio però lo stesso Fo ha quando d'Aragona
Ritorna a essere protagonista con i socialdemocratici quando arriva al contrario di Di Vittorio sito scrive io non non non sono riuscito ad incontrarlo
Perché perché Luís era è già un antifascista che va in galera e Tarragona con gli altri con i problemi del lavoro fiancheggiava criticamente il corporativismo non era esattamente la stessa cosa
E la domanda che faccio a tutti è questa e io ho la sensazione che per certi aspetti Salvemini ma anche alcuni dei suoi sodali che però erano come abbiamo visto persone con cui discuteva animatamente qui non si tratta di un gruppo di persone allineate un po'come il posto azionismo l'azionismo cui sono persone
Molto legate affettivamente ma che non so
O dalla stessa parte sempre non è per niente vero io ho la sensazione che dopo i cinquantatré
E quindi dopo il fallimento della legge truffa prima del congresso socialista di Torino dei cinquantacinque
Determinate cose siano già cambiate
E che forse ma la domanda aperta io non ho la risposta non è che sui novantuno però ho la sensazione che per certi aspetti Salvemini e forse anche qualcuno dei suoi allievi o colleghi sottovaluti quello che sta accadendo già e si manifesterà dopo la rivelazione e dare la la pubblicazione del rapporto segreto di Kush of cioè questa recupero da parte di PSI dell'autonomismo
Che cambia il quadro politico italiano e poi dopo quattro di governo in un secondo momento e un cambiamento progressivo chiedo questo aspetto
Complice anche conclude che ieri l'antipatia personale o le Riserve che Salvemini aveva su Saragat da un lato e solenni dell'altro forse non è stato un po'sottovalutata da Salvemini o da altri in quel momento cioè dopo la morte di starci
Congresso di Torino
I cambiamenti dei rapporti tra PCI e PSI prima del cinquantasei che erano già in nuce pensiamo a Morandi a cosa dice a Torino non sono state un po'sottovalutate e dietro non c'erano
Delle masse di cui abbiamo parlato anche masse socialiste questa domanda grazie
Chi può rispondere
Non erano indirizzate a qualcuno in particolare l'osservazione quindi l'ha detto la famosa cogliamo altre domande
Qualcun altro vuole intervenire prego Lisa viene viene
Non sto a dire quanto
Abbia apprezzato le relazioni questa mattina
Non si fanno complimenti a chi
Con il suo mestiere col suo lavoro già a e con le parole sia già legittimato come uno studioso sogni Mignano e questa tavola tutti l'hanno dimostrato di Gaia
Volevo chiedere a Francioni che ha parlato giustamente del primo Vivarelli
Ti fa la tesi con Spadolini
Ecco mi domando se in questa Scelta che forse anche un po'congiunturale perché è morto Morandi
Sulla cattedra sale giovanissimo Spadolini non ci sia anche come dire un'affinità di percorsi tra due che sono quasi coetanei che non dimentichiamo che Giovanni Spadolini e questa questa esperienza
Livera continuamente rinfacciata in gioventù aveva collaborato a mondo culturale fascista
Per cui era stato avvicinato anche dal padre che pittore
Era personalità importante nella corporazione degli artisti
Ecco lo dico perché c'è anche una un episodio che mi riguarda e che fa riferimento alla scarsa magnanimità che si abbia nei confronti di questi
Fascisti adolescenti e quali ho pubblicato il mio primo libro nell'ottantatré sulle svizzere gli antifascisti fuoriusciti in durante la seconda guerra mondiale
Ebbi
Come dire commenti positivi ma uno velenosissimo dell'Avanti
Di Intini che del libro non diceva nulla ma che diceva che era come dire l'aver affidato la prefazione del mio libro a un fascista donne come Spadolini squalificato ha completamente libero ecco è interessante confrontare come dire l'atteggiamento assolutamente magnanimo di comprensione umana
Di di Salvemini verso questi che sono stati giovani fascisti contanti atteggiamenti invece di bieco o moralismo è anche facile diciamo sul moralismo
Che venuto più tardi
Un da chi ci sono approfitto per fare un'osservazione che non riguarda direttamente queste relazioni stamattina ma un po'aleggia in questo convegno questo
Questo antagonismo profondo tra Salvemini e Croce che come dire andrebbe lungamente ragionato anche perché a inimicato Salvemini una quantità di possibili alleanze
Non dico strette alleanze ma diciamo collaborazioni
Anche perché aldilà appunto degli anatemi di Croce contro Salvemini e dagli strali di Salvemini contro Benedetto Croce fecero delle scelte in molti momenti assolutamente identiche pensiamo al discorso di Benedetto Croce contro il trattato di pace e alle pagine infuocate che Salvemini scrive non bisogna firmare il trattato di pace
Pensiamo a
Benedetto Croce che è uno dei pochi che non approva la il rinnovo del concordato
E a tutta la battaglia a contro l'Italia repubblica monarchica dei preti che col concordato ribadisce la subalternità la Santa Sede di Salvemini
E poi punto quello che dicevo ieri il comune
Rifiuto del Partito d'azione come partito è come un'entità politica di un qualche rilievo ecco se entrambi avessero smussato è qui facciamo come dire un po'di contro fuori fattualità
Avessero sborsati quelle che erano delle posizioni teoriche opposte e se avessero saputo in intravvedere
Dietro queste posizioni teoriche e metodologiche diverse
Quello che li univa forse i loro sforzi avrebbero potuto sortire qualche qualche risultato in più
Ecco inevitabilmente in tutto questo nostro discutere di Salvemini
Affiora sempre un po'uno schema inevitabile in qualche modo Dinoi che ci poniamo oggi come Posta in magari anche un po'supponenti nel definire ciò che all'opera Salvemini diceva di giusto e di come dire di ancora attuale ciò che invece era ingiusto e caduco ecco però d'altra parte è un po'un uno schema nel quale dal quale non possiamo prescindere grazie
Grazie Lisa ci sono ancora prego viene ENI Paolo
Comunque per quanto riguarda i tiri bisognerebbe letto essendo ancora un vivente contemporaneo bisognerebbe chiedergli nel frattempo se ha cambiato opinione su Spadolini penso di sì
Ecco pezzo sopra sicuramente abbiano Perniola
Sì se lo rapido no sarebbe per dare un giudizio più articolato su sushi a voi proprio diario il proprio il libro divise Standa cioè l'alloggio dove si stampa capire come i rapporti tra antifascismo tra gli antifascisti come principio per italiana fosse un luogo anche Dini nel quale si coltivava Antifascismo penso ai rapporti con la Malfa per impedire dice stanno scialbo eccetera eccetera però ecco questo volevo fare una domanda a in relazione a Vivarelli cioè volevo capire se e quindi se ci fu qualche elemento come dire della lezione di Salvemini
Nella scelta di fare la fine di una stagione
Grazie
Altri interventi
Nessuno si passa alle risposte
Senta grazie grazie anche per per l'attenzione per queste domande spettante la Ricciardi si
Recepisco l'osservazione su su Carlo Rosselli Giustizia e Libertà ho fatto una sintesi brutale
Suo scialbo ha già detto qualcosa Paolo Soddu
Appunto la la complessità della cosa in quella pagina che cita Torchi annienta citata Francesco prevalesse stanno mi sembra si dica più o meno avevamo il dilemma se prende la tessera scusate io abituato un po'a ammette lampo sul dialogo si prende la teste non si prende la tessera ma non si prende che dobbiamo fare
Cioè c'è una prospettiva di opposizione primi anni Trenta a cui ci possiamo unire c'è qualcosa
Tra l'altro siamo a fine anni Trenta ripeto il regime può essere anche visto insomma ha stabilizzato insomma non siamo più con lo squadrismo voli squadristi per strada
Con tutto quello che succedeva anche nell'Italia degli anni trenta ovviamente
Secondo me leather tra questione annosa ormai ben sviscerata diciamo il fascismo rimane il valore la chiave rimane dare al valore valore autobiografico a quello che scrive nell'Italia contemporanea cioè
Quando che il primo che lì c'è già il consenso insomma consenso tra virgolette nel senso è le istituzioni permanenti alla fine uno si abitua civile
Poi le cose cambiano le cose cambiano
Con l'intero con quanto cioè cambiano quando il regime squilla di nuovo le stesse regole reale comincia a rompersi troppo le scatole avrà entrare nella nella nella tua vita svolto sanitaria e l'aberrazione delle del delle leggi delle leggi razziali
E tra l'altro lo stesso ragionamento cioè lo ha trovato casualmente già in un muratore che non mi risulta abbia avuto mai contatti con
Cocco conoscevo cioè Sciascia nel nelle porte aperte c'è una pagina dice esattamente chiave letteraria
Le stesse cose insomma questo non ma colpito tra forse era semplice era banalmente l'esperienza di vita di nuovo si torna
Appunto Sciascia vent'anni vent'anni più giovane quindici a voterò qualcosa l'ha vissuta di quello
Sul discorso testi con Spadolini secondo me fu la scelta appunto di Ceglie quell'argomento e Spadolini sto del Professore
Di di di storia di storia contemporanea per il resto non mi risulta aver avuto particolari rapporti realtà conto lui Vigorelli poi India sempre sua maestri come Salvemini scialbo quella tesi Roberto per Tisci e Mauro Moretti hanno mi hanno affrontato il contenuto perché è stata recuperata
è e poi c'è già in nuce primo volume però c'è è diverso poi dal primo volume nel senso cioè c'è più Angelo Angelo Tasca c'è già o il in Salvemini viene viene viene viene dopo diciamo come come inserimento nella nella visione lettura di Bindi quel di quel volume
Lezione se ci sia qualcosa di Salvemini nel libro nella scelta di fare la la fine di una stagione
Posto che appunto secondo me appunto è un po'un purtroppo sono di Vivarelli insomma parte nel nello quindi di quello per il pubblico anche nell'opinione colta ricordavo solo per quel per cui la memoria e se perché fa così insomma è un po'un'aberrazione insomma sarebbe stato è stato è stato molto altro
Credo che ci fossero motivi punto lui vi di cinque la memoria quello in fondo aveva detto nella nella nell'articolo del cinquantacinque sul ponte
Gialli appunto l'esigenza di distinguere sempre mi diceva che eri Elisa Signori
Il giudizio sulla storia sugli eventi che c'è c'era una parte aveva ha ragione una parte che aveva torto evidente e il giudizio sui percorsi individuali su come si arriva a certe a certe a certe scelte
Credo che la lezione di Salvemini se si avanza appunto oltre nel suo percorso come ho detto
Nel appunto nella sua valutazione di nuovo torniamo alla alla recinzione del giovane marine anche altri scritti che indicava
Che che indicava
Elisa Signori
Credo che che sarebbe stato forse ancora più interessante di quella memoria e ora un ultimo intervento di Ugo Berti emerge che che gli era stato proposto che avesse fatto una stessa memoria su quello che succede negli anni dopo cioè quello che un pochino racconta
In quell'articolo del due mila tre se l'avessi più sviluppata insomma il primo contatto con Salvemini già ieri cosa succede cosa cosa succede gli succede in in quegli anni
Non so se ha risposto
Cioè giungere qualcosa io direi sui rapporti con Spadolini no credo che non ci siano stati più rapporti tra Spadolini e Vivarelli perché sostanzialmente ricordiamoci Spadolini Glucon contemporanei stiamo storico dei partiti politici
è uno storico della forma partito cosa della quale poi tutto sommato all'interno la sua produzione scientifica abbastanza residuale diciamo se non all'interno delle categorie interpretative più classica della storia contemporanea Vivarelli
Poi volevo dire un'altra cosa che non mi ricordo più bisogna no anche sulla posare lo ha sollevato sulla cosa avevo sollevato Andrea lì c'è un problema è comune anche a molti esegeti del pensiero di Rosselli che si fa confusione tra l'ideologia e la prassi cioè
Non si bis non bisogna mai dimenticarsi che rosse sì fare contorta Rosselli se lo fossi se lo si considera se soltanto un teorico e allo stesso modo soddisferebbe un torto se lo fosse l'osso si si procederà se soltanto uno politico è un teorico che non sfugge all'applicazione le proprie storie nella prassi della politica quindi non si può confondere il piano della prassi non quello dell'ideologia no se non si corre questi equivoci questo è insomma
Mentre non non andava espulso sulla questione Chabod il Partito d'Azione solo raccordando la Ricciardi nel senso che scialbo
Non è l'adesione alterazioni Chabod era è il partito della Resistenza nell'affare partigiano e quello la il parte della resistenza a meno che tu non sia comunista diciamo così
Serbo entrano in particolare azione attraverso Ugo la Malfa che è cosa diversa che entrarci da dalla dall'alto diciamo
Emilio Lussu e quindi
Non è ideologicamente azionista questo è vero e certi altri templi ad un altro tema il diverso ma insomma si può collegati discorso il federalismo europeo questa è un'altra cosa che che scialbo non non fa suo fino in fondo e anche presente quando c'è la dichiarazione di Chivasso scialbo non partecipa tante fosse in in in quel in quell'area e anche appunto anche il suo discorso sulla sull'autonomia della Val d'Aosta un discorso contingente sul due a chiaro l'idea che dopo la la seconda guerra mondiale
La strani Tanda stemperata andava limitata non ci dovrà superare il dogma la sovranità assoluta Piero non li dà una forma istituzionale
Precisa
Chi è invece diventa un fervente europeista dopo la guerra e membro delle beffe Carlo Morandi
E questo la dice lunga sui sui trascorsi delle persone poi sul sulle tracce lasciano dopo i ricordato un attimo su questa strada passa
Esatto da fascista da fascista da da Euro fascista passa federalista europeo
Questo è su Morante su scusano su murate socio può penso iniziò a Bose stanca dei dodici credo religioni molto anche l'ambizione personale Chabod sicuramente era molto più ambizioso di quanto non fosse stata poi c'è poco da fare nella prolusione di Perugia dei cedimenti ci sono dei cedimenti al fascismo cielo anche stimolati sull'arma
Dei livelli di rilevare somma poi ci sono dei devo ora non mi ricordo sono c'è una c'è una pagina due parla di Machiavelli dovesse dove si adombra anche l'ombra del Duce insomma paragonandolo o comunque vagamente
Vagamente facendoci signor Leone sulle signorie facendoci apportatrice di tranquillità Ponto ecco quindi vagamente facendoci riferimento vede insomma non secondo me è un discorso anche legato molto all'ambizione ambizioni che sono sicuramente molto più presenti anche Famulari era che si sviluppa anche dentro l'università punto diventa preside di facoltà fa questa profusione appunto in taluni punti un pochino imbarazzante
Cosa in sé stanno si rileva effettivamente perché poi gli ovari era molto più capoverso all'università molto più tardi dopo la guerra niente
Sì sì grazie troppi
Due cose un lenzuolo per Elisa
E sulla questione
Sulla questione di Spadolini te lo dico dopo in privato perché è una questione che fa un po'potrà Gica è un po'ti farà ridere et vorrei metterci un po'di pace nell'anima ma non c'entra
Invece la mia domanda è per Antonella lo so che sono domande impossibili
Però si possono anche fare non ci vedo volevo guarda tutte l'infilata di copre
No volevo dire quindi essersi mi chiedo sempre
A parte che ogni volta che succede qualcosa che ministri fa stringere lo stomaco proposto oggi Europa mi viene in mente russo non vi so perché è ma lo so quel titolo
Che in sette ribelle dei E adesso pover'uomo che commando diciamo affollata e lo non c'entra in questo istante
Però le domande semplicemente questa sicché cose che avremmo potuto fare col senno di poi naturalmente avremmo non vi avremmo nel senso di noi forse eravamo piccoli e trovo molto giovani o che so io
Che cosa avrebbero potuto dovuto fare non solo certi personaggi come mio Dio che morto
Va be'Salvemini dieci anni prima mio Dio che è morto io tante volte penso si rivolta a lui come altri la tomba e quando in infetti essi ieri mollato quello che era stato perché ci si credeva nella nel nel lavoro antifascista nell'esilio non parliamo il prezzo credo nel precedente mente Manifesto di Ventotene tutte le discussioni in città
Tutte persone che credevano in un'Europa
Se Tirale
E quando si è cominciato a mollare perché non accadeva quello che si era sperato in particolare parlo di mio zio con le delusioni per l'azione d'e poi per la cieca quelle sono episodi anche notti
E poi e poi lui stesso aveva mollato anche il Movimento federalista europeo insomma ma non solamente Luís perché altro non avranno mollato ufficialmente ma magari nell'anima nei comportamenti
Quando si è visto che la direzione non non era quella che si sperava che si pensava che si pensava che potesse agli a trasformare piano piano nonostante gli inizi fossero universi Ford prospera vostro traballanti
Quando si è visto che la volontà dei governanti non c'era questo l'abbiamo capito da un pezzo l'avevano capito da un pezzo
Che non si cercava quel quello che si doveva fare per rendere il Pd popoli più più consapevoli di dell'unità europea inquisiti chi aveva sottoscritto il manifesto che aveva fondato con il federalismo credere
E inoltre anche se certi punti essenziali che cadevano piano piano va bene per colpa della Francia dalla questione della della Costituzione del sempre la colpa di qualcuno in quell'istante
Gli scetticismi circo l'idea da lì è importantissimo che l'idea ma intendono esercito europeo insomma tutto quello che la non si è fatto no che cui si parla ancora oggi son passati non dico cent'anni perché non so fare i conti un po'meno messo nello stesso
Che cosa succede tutta quella gente che allora era così vibrante no che credeva in un federalismo che si dovesse attuerà attuare noi l'Unione Europea e basta no ecco come parola voglio dire ecco che cosa è successo il sequestro perché si è bollato che cosa si potrebbe fare adesso a distanza di tanti tempi io in questo istante ho fiducia in quelle proposte
Già presentate mi pare che il giorno nove novembre ne parleranno alla Commissione
Quelle proposte presentate appunto la commissione europea del suk voi solo questi ponti cioè non io gli ho detto io pompo velocemente parametro per il cui quelle proposte
Il movimento fare liste che abbiamo firmato in molti credo recentemente no
Spero che adesso servono qualche cosa dico non lo so però non è che Busquets sia debole la cosa in sé perché è stato un lavoro dietro ecco anche il fattore raccolti nella raccolta di firme voglio che tante persone hanno firmato al Salon creduta
Ma ho paura che sia debole ancora perché ho visto che cosa è successo nel frattempo io che non ho alzato un dito un proposito non ho nessun per carità parlo e sono l'ultima persona che può avere qualche merito ma altri che invece hanno lavorato però evidentemente un po'debolmente perché le cose no non stanno andando come facevamo no
Almeno credo
Allora grazie grazie questa domanda che però è veramente difficile perché richiede una riflessione che è su due piani una riflessione sul piano politico un'altra quella sul piano storico e storiografico
Perché è una cosa e spiegare e quindi ovviamente questo richiederebbe entrare proprio nel merito delle scelte anche diverse che furono operate dagli stessi federalisti perché da una parte ci fu Bossi che mollò Spinelli che invece testardamente continuo
E forse su Bossi e sulla decisione di Rossini mollare influenza l'educazione Salvemini ala del concretissimo e della batteria a vuoto
Quando sembra che ormai la battaglia sia definitivamente perduta per un'intera stagione storica quindi sul piano storiografico
Si può dire che in quel momento Rossi non ci crede più enormi non vede assolutamente possibilità di un'azione concreta
Che Spinelli invece cercasse disperatamente inventandosi nuove lire il congresso del popolo europeo e poi altro diventando poi parte integrante delle stesse istituzioni europee portando avanti una battaglia
Fino a a la al Trattato sull'Unione europea nella nemico centottantaquattro
Però è un noto tu hai ragione nel senso che io faccio un'osservazione generale che mi sembra di di mettere qui e anche magari poi potrebbe essere discussa boh tra noi anche successive riflessioni
Che comunque ci siam sempre ancora oggi nella interpretazione delle linee sul sia di politica interna di di politica internazionale di Salvemini un'ottica che è ancora un'ottica potremmo dire nazionale nel senso che il fatto di entrare nella logica di un qualcosa che vada a superare la logica nazionale e vada veramente in un'interpretazione doverosi dice devono cambiare i parametri cioè allo Stato nazionale un binario morto non si può più ripercorrere forse non è non è accolta né nella comunità così possiamo dire degli intellettuali sia politici che degli intellettuali anche degli storici ancora oggi tanto è vero che ancora oggi una una scuola minoritaria quella che si occupa di questi problemi
Io sono convinta invece che che che che dia un'interpretazione interessante anche su scelte che invece se sono interpretate solo all'interno della vecchia dimensione nazionale nonna non ottengono risposte faccio un esempio si è parlato dei di Croce di Salvemini una cosa che io ho lasciato via un sacco di cose no soprattutto sui trattati di pace è interessante quello che scrive Salvemini si tratta il pace perché è vero lui come Croce e poi decide di un firmarli nonché da De Gasperi addirittura di andare di dimettersi
Però lo fa in un'ottica completamente diversa da quella da quella crociana che invece nonostante con un discorso grandioso note a difesa della dei diritti della nazione rimane sostanzialmente chiusa in un ottica nazionale non così e quella di Salvemini
Salvemini dice ok bisogna avete sbagliato non siete andati lì a fare quello che gli avrebbero chiesto cioè datele voi direttamente le colonie date voi direttamente l'Alto Adige di cultura e lingua tedesca difendete invece il confine orientale
E il confine occidentale ma come attraverso la proposta di un superamento una sua lottizzazione delle frontiere addirittura la creazione di federazioni regionali italo francesi tra ossia coito propulso Lala
E la cosa bella è che in queste lettere a russi
Salvemini dice ci sarebbe spazio per un grande discorso alla Mazzini no alla Costituente europea cioè scusate all'assemblea costituente che invece manca
Ma anche abbiamo discusso di Croce appunto l'ho già descritto abbiamo il grandissimo discorso di Luigi Einaudi forse una delle sue più belle pagine no in in difesa degli Stati Uniti d'Europa manca in un discorso salve Mignano
E rosse sicuramente era più vicino invece in questo momento alla versione diciamo così di Hainaut Rino più deciso
Che cosa rimane però rimane forse l'insegnamento più forte è quello su cui secondo me parrebbe la piena riflettere quell'idea del metodo
Salvemini hanno per il federalismo perché è vero
Che secondo me Rossi aveva visto una giovane di insistere in quel momento soprattutto perché l'occasione sembrava a portata di mano no per cui nel momento della battaglia per la Comunità europea di difesa aveva ragione Luigi insistere e l'occasione è stata perduta perché forse non ci fanno creduto in molti ma non solo in Italia anche in Europa
Ma il discorso invece del federalismo che sale dal basso che si costruisce in qualche modo attraverso anche federazioni regionali a un suo significato che potrebbe essere riscoperto ad esempio oggi
E quindi ricostruire leggere anche a insomma come in posa potremmo dire integrare queste diverse prospettive erano che molto spesso sono state viste come confliggenti e invece sono due punti di vista diversi che però non possono essere assolutamente ed è quello che io chiedo confusi con un'ottica
Che rimane chiusa in una dimensione natura nazionale cioè c'è in Salvemini checché se ne dica una dimensione fortemente sovranazionale nella sua ipotesi federalista
Hanno diversità di metodi e di priorità perché per Rossi e più un'azione immediata da giacobino per Salvemini un'azione più di lunga lena come si dice no a quel progetto che dovuti doveva durare almeno dieci anni
Però su questo bisognerebbe è vero tornare a riflettere mettendo da parte Salvemini Croce ed Einaudi
No perché questo dialogo anche a distanza oltretutto mediato tra Salvemini nautica Ernesto Rossi secondo me è fondamentale per capire quello snodo della storia italiana ed europea grazie
Credo nemico voglia dire ancora qualcosa minuto anche per credo salutarci allora la sessione di oggi Salvemini c'è Arianna scusa un un una riflessione forse sempre perfetto allora Salvemini e le giovani generazioni
Lo dicevamo prima con Francesco naturalmente noto lui molto più indulgente verso i giovani che verso voi quella sua generazione l'aveva detto vedo l'amico Alberto Aghemo l'aveva detto a Giacomo Matteotti nella biblioteca della Camera dei Deputati quando loro si incontrano nel maggio del ventitré e Matteotti aveva invitato Salvemini iscriversi al Partito socialista
Unitario Sabin dice io sono un vecchio arnese con quelli della generazioni mia e quelli della generazione mia che stanno nel partito duo non c'è niente di buono un secolo ma sono sono i giovani che devono ormai portare avanti
E su questa dimensione fortemente critica verso quelli della sua generazione e anche quelli un po'più giovani di lui tuttavia non giovani ecco qui
Un filo conduttore del del suo modo di rapportarsi al problema giovanile quando dover fatto il giro d'Italia nel quarantasette lui raccoglie parte il non notissimo articolo ottimismo
Descrive questo articolo come pensano i giovani si intitola che pubblica l'inizio del quarantotto un po'prima appunto le la data delle elezioni politiche e a un certo punto volevo nata leggervi condividere in conclusione da parte mia questo piccolo questa annotazione che fa Salvemini perché qualche modo mi faceva pensare a Vivarelli a questa generazione
Per Salvemini dice non posso pensare cioè è un articolo che parla quasi principalmente di scuola raccoglie i dati che aveva raccolto durante il viaggio e imposta una diciamo così proprio una schematica
Rassegna dello stato delle università delle scuole superiori delle facoltà sommati esame però un un articolo tecnico è sul problema educativo
Scolastico a certo punto aggiunge nella parte finale questo non posso pensare senza commozione a un giovane fascista che conobbi a Firenze fu fascista vent'anni come tanti altri della sua generazione
Fu sorpreso dalla crisi del settembre quarantatré mentre serviva in Grecia continuo a credere che fosse suo dovere di buon italiano non abbandonare il reparto fu trasferito in Germania e di qui in Italia a combattere esercito repubblichino
Trovandosi in contatto in convegni segreti coi partigiani comincio aprire gli occhi proprio allora cade ogni resistenza di tedesche né fascisti fu fatto prigioniero
Mandato in campo di concentrazione librato fatto di nuovo prigioniero ancora liberato ancora fatto prigioniero e finalmente liberate lasciato tranquillo
Parlava delle sue avventure con tristezza e senza rancore
E salto mi disse e la mia scritto che non era d'accordo con me
Crede proprio che io non sia in molte da coso molte cose d'accordo con lei quel giovane mi si rivelò assai più vicino a me che non certi antifascisti di alto bordo per il quale non è possibile sentire che disprezzo
Ecco questo era insomma l'uomo nel quarant'nel quarantotto dopo aver conosciuto
Appunto anche queste classi giovani intellettuali che rientrava nella guerra era uno queste diciamo così vicende
L'articolo esce nella via del quarantotto un po'prima proprio delle elezioni secondo me molto significativo del suo modo di rapportarsi a questo problema di parla di bonifica educativa no dice questi qui hanno sono fascisti perché hanno sentito soltanto questa cosa altra parte finisco anche nella prima versione lo ricordavamo prima contro Angioni
Di Mussolini diplomatico cioè spesso circolano il Motta San Geminiano noi non possiamo essere imparziali no ma ecco quel noi in quel momento è riferito al loro che erano esuli storici antifascisti insomma come possiamo essere credibili noi storici che siamo antifascisti
Facendo un lavoro di storiografia serio
Quindi quell'andrebbe contestualizzato ma alla fine di quella prefazione significativa quel libro è dedicato ai giovani fascisti italiani affinché aprano gli occhi no
Cioè lui conto se lo porta avanti questo discorso anche appunto quando ritorno in Italia e da lì appunto pulita priva altre strade altre relazioni altre amicizie
Volevo solo aggiungere questo non so adesso
Brevemente visto in realtà poi alcune delle risposte sono già state date
Allora per quanto riguarda beh certamente è ovvio che
No ha fatto bene anziana ricordarlo che si parla io parlavo di una scuola sarde mia nel senso storiografico come si dice nel gruppo degli allievi non so di Renzo De Felice o di cui e così via potevo le grandi scuole storiografico di altri maestri stranieri non lo so ecco qui intendevo questo più che per fortuna l'influenza di Salvemini andata molto al di là diciamo del dell'università
E e ha coinvolto appunto e ha detto cose diverse a tante generazioni giovani diversi momenti diversi della storia italiana anche questo un dato che fa che va registrato
Beh così era poi ad una volte beh insomma è chiaro che Volpe è stato poi una non dico cose ovvie una delle colonne diciamo la cultura italiana durante durante il fascismo per quei fatti non è un caso che Salvemini dica persone come Gentile Volpe
Non possono essere giustificate rispetto a a quelli della generazione più giovane che avevano altri problemi e altre altre altre cose sarebbe interessante invece una insistere più si per Salvemini c'è stata una dizione a differenza diciamo tra Gentile Volpe oppure oppure oppure no anche visto
Oggi siamo diverso epilogo delle due delle loro del loro storie personali
Chapeau
Dunque è chiaro che quando si si vedono intellettuali si studiano gli intellettuali durante il Ventennio è chiaro che soprattutto P. tutto il ventennio nome di Galgani qui una cosa che sappiamo tutti non è un blocco compatto per cui è chiaro che dentro la cesura del fascismo come la chiamiamo ci sono poi delle cesure interni
E quindi alcuni momenti suscitano diciamo usi una in alcuni casi anche un entusiasmo nazionalista patriottico
Che porta anche nelle pagine vuote che uno scrive delle queste queste pieghe ma nel caso diciamo c'è quello di quel ricordo che fa Volpe in cui ricorda appunto che
La signora si va dalla proclamazione dell'impero c'erano tutti erano tutti a Roma tutti quei dalla scuola di storia moderna e contemporanea c'è stato un momento diciamo più furia infuriati furia generale
Ecco quindi questi elementi ci sono dopodiché si può e insomma Sicilia naturalmente sempre valutare anche un po'della prospettiva comparativa
Non solo tra diversi Paesi che hanno conosciuto una fase di regimentazione alla cultura ma anche tra singoli percorsi biografici qui bisognerebbe poi anche usare una categoria che gli storici di
Di solito un po'con diffidenza che con la degenerazione però esistono di fatto le generazioni e quindi bisogna bisogna vedere appunto gli stimoli che ciascuna generazione ha che che maestri ha avuto quali sono gli snodi e con qui ad un che ha che ha dovuto tra dovuta affrontare
Ecco però certamente perciò boh
Mi penso di poter dire questo che il tema della di lui stesso diciamo negli anni trenta negli anni Venti era un po'un nervo scoperto perché basta ricordare il carteggio con Arnaldo Momigliano nel mille novecentocinquantanove quando questi due grandissimi storici
Appunto Cella M. è morto Carlo Antonio appunto un importante filosofo dell'Università di di Roma
Momigliano scriva un necrologio di Carlo Antoni adesso semplifico bipolare abitualmente la cosa e in cui sostanzialmente Momigliano ritira ebreo che nel trentotto la presso la cattedra di Torino era dovuto andasse in Inghilterra dice beh certo che i professori italiani hanno avuto diciamo una fase trascorre Fitalia Anna attraversato diciamo una fase impregnata di romanticismo insomma in qualche modo ultranazionalista e così via e c'ha pochi era un giovane professore universitario negli anni Trenta diciamo
Insomma si sente chiamato in in prima in prima persona in causa e nasce un carteggio molto duro in cui le due posizioni si confrontano per cui che quello fosse comunque un Air Force coperto è un dato di fatto che l'autobiografia di sé stanche scritta se credo negli anni Settanta posta pubblicata postuma però è piena ancora di questo rovello dalla prima all'ultima pagina
E su come ci siamo comportati appunto Salvemini lo specchio dalla nostra coscienza anche se da lontano cioè e questo aspetto è per ecco però già posta dal fatto che poi si sono posti il problema
Anche se ci ci dice qualcosa perché non forse non è stata una una cosa così così frequente
Quanto la cosa che mi chiesto sulla sul PSI e la devo dire che francamente non dovrei pensarci no non saprei di preciso cosa risponde sperò certamente una suggestione importante
Grazie
Durante questo convegno ha trovato molto interessante l'emergere di un problema che ancora come dire ai nervi scoperti della storiografia e cioè le responsabilità
Tra coloro che avendo vissuto il fascismo
Volendo sopravvivere e e l'i giudizi dati dal dopoguerra
Noi sappiamo che in in tutti i partiti
Parlo sempre degli intellettuali ci sono stati degli intellettuali che come tiranno buttò un passato fra virgolette con attività di regime e dopo sono passati invece ad altro cioè ad una posizione antifascista eccetera e spesso sono stati quelli più moralisti vorrei dire nei confronti di degli altri ecco in via sempre colpito come dire questo modo di giudicare secondo parametri che sono i parametri del dopoguerra
Non sono quelli del vissuto
Nel momento stesso
E credo che la stilista Orifici dovrebbero fare un distinguo mettere chiarezza
In questa in questa doppia visuale quante volte non so si leggevano si son lette stesso fatto critiche al famoso in crisma o comunista
Mutante diciamo con la fine degli anni Trenta
Visto malissimo tende ieri d'altronde non era un altro che adeguarsi con sistemi diversi oppure come appunto coloro che prendevano direttamente la tessera e si
Euro dice il che potevo fare
Forse uno poteva non far carriera e a esser coerente con i propri principi etici ci son tante cose che mi hanno lasciato un po'come dire
Disturbata no in questo in questa poca chiarezza e penso che questo filoni dove noi storici dovremmo
Riflettere
Con cercando di capire lo sguardo e la situazione del momento non del post
E ugualmente e quindi questa ecco per Salvemini la cosa interessante questa che lui guarda
Guarda con l'occhio di chi ha vissuto
E ha vissuto non solo la sua esperienza di antifascista che sulla sua pelle dice non ho potuto fare altro che andar via
Ma ha vissuto anche il dramma
Del figlio della sua compagna
E il che come sappiamo ebbe il libro della
Cantarella ha messo in luce
Un libro che poi non è il caso avuto tanta eco proprio perché secondo me ha toccato un argomento che come dire disturbano il quadro
E la ricostruzione generale del personaggio
Cioè la dimensione umana però dolorosissima
In cui lui che si è misurato di persona con uno di questi giovani che hanno ha fatto la scelta fra virgolette
Sbagliata
Ecco intenso che forse non lo so son cose che no no a cui non ho dato risposte io stessa trovare
O fare diciamo un metodo un metodo e anche una modalità di confronto nell'adulto documentazione cercando di
Come dire di dare un giudizio credo Musile metodi di oggi per valutare questo passato
Poi un'altra cosa sempre che si intreccia un po'alla riflessa questa riflessione ed è il tema dell'Europa
Allora noi oggi abbiamo la crisi che tutti noi sappiamo vediamo in vari Paesi alcuni tuffarsi lusso organismo temo anche il nostro
Sfegatato
La difficoltà è in realtà come sappiamo l'Unione europea nonna attuato il federalismo in nessun modo
E e quindi rimane attesta questo queste pro questo problema che giustamente
Mettendo in luce
Antonella
Però ecco di nuovo qualcosa che non è stato a mio avviso abbastanza approfondito dagli storici
E che servirebbe a capire anche da oggi è come in realtà durante gli anni Venti e Trenta non ci sia stato solo coloro che poi raccolti nell'ambito dell'antifascismo hanno lottato per l'Europa federale ci son stati fascisti
I fascisti che si sono mosse per un'Europa fu unificato ovviamente nazisti nell'ambito di una struttura verticale
Non certo diciamo federale ma ugualmente una visione di un'Europa unificata allora questa ha di nuovo il Comune argomento un po'Taburno
Non se ne parla non si confronta mai
E ma io mi ricordo ho fatto Scienze politiche qui a Firenze che il nostro allora quasi tutti i nostri docenti erano o come dire ed assalti docenti fascisti passati a docenti della Repubblica italiana
Per carità ho imparato anche tante cose buone la loro non è questo però per esempio avevamo il professor Curcio che aveva avuto un ruolo indifferente nella cultura del Ventennio che cita
Alfa a dottrine Storia delle dottrine una come dire un mappa Azzone visti il libro scritto da lui
Che era sull'era sull'Europa tra fratelli e a cui lui teneva moltissimo aveva una conoscenza minuziosa di tutto quanto toccava il tema dell'Europa partendo ovviamente dagli antichi greci ma arrivando al momento opportuno
Un altro che anche lui aveva avuto un ruolo anche se sfuma nostro preside il giurista Marianini
Anche lui
Come dire metteva all'interno del sulle elezioni questo aspetto questo tema
Poi io non me ne rendevo conto neppure le mie compagne allora perché non è che studiasse con la storia dei nostri docenti e però poi va be
Col tempo me conosci tutta un percorso e vedi da dove
Da dove viene cito sono loro due ma non erano i soli allora cosa voglio dire in questo che uno dei problemi che a mio avviso rimane per dare un giudizio politico oggi a quello che sta succedendo nei vari Paesi
è
E capire che non è stato analizzato affondo
Questo filone
è stato usato da chi lo volevo usare politicamente a suo vantaggio è invece come la storia ci ha insegnato e venne conoscere anche se uno non aderisce ai figlioli altrui perché perché solo se si approfondisce questo tema che ha messo il suo pianismo al centro
Si può capire che cosa si fa capire come una Presidente del Consiglio diciamo di radici non certo democratiche possa essere o albo fra virgolette o d'operista
Però esso femminista non c'è conflitto se la ricondurci a questo filone divora parlino di casa nostra ma fuori andare a vedere l'Ungheria la Bologna
Io ecco e allora era una sollecitazione a prendere spunto
Dalla visione veramente laica e internazionali altro elemento fondamentale
Di Salvemini di come dire coltivare questo filone per cercare anche di capire certe dinamiche attuali
Volevo chiedere perché anni l'approfondimento sull'idea di nazione Salimbeni venerazione diciamo
Grazie
Bambino giusta sta tutte le le riflessioni Antonella Braga aveva fatto un elemento diciamo c'abbiamo spiegato più io me negli anni della Prima guerra mondiale anche rispetto lui il sionismo
Il tema che sine parlarne scrive ma il tema che almeno su ordine dei vari temi munizioni anni secondo me la Società delle Nazioni cioè l'idea dell'organizzazione internazionale si fa l'organizzazione
Sulla nazionale perché li doveva apparire una cosa e l'estratto la sua idea
Di come raggiungere la pace è l'idea secondo me che Lampard attraverso Cattaneo data copia in da liberisti inglesi cioè bisogna sconfiggere all'interno del Paese l'apparato militare industriale possiamo dire
Sconfiggere protezionismo fare il liberismo fare Tegart arbitrato se gli stati all'interno vanno verso la democrazia poi c'è anche c'è anche c'è c'è anche la pace il tema diciamo o di fare l'organizzazione secondo me non lo sentiva lo sentiva meno insomma
Punto più che visione nazionali non nazionale se non c'è c'è anche questo elemento
Ora brevemente quel corso a come obiettivo fondamento uno degli obiettivi fondamentali che è quello di dare cioè disco disc di sfatare di confutare appunto una delle tesi storiografiche più accreditate durante il ventennio
Perché che volevano appunto sostanzialmente il il processo di unità italiana sostanzialmente ben radicato dentro la sua storia quindi diciamo in Ermine
Inevitabile inquilini radici storiche del processo risorgimentale sarebbero state tutte dal punto di vista culturale intellettuale e civile tutte interni alla penisola italiana cioè il mito delle radici autoctone del Risorgimento
Senza influenze esterne in particolare senza l'influenza e pericolosissime la rivoluzione francese
E questo era in RAI era l'idea e quindi era un un mito che diciamo era stato cioè che ma ma parte dalla storiografia nazionalista fatta per lo più nacque non per lo più in alcuni casi anche da alieni di Salvemini
Che negli anni Trenta hanno posto loro percorso
Uno era Ettore Rota che segnava l'Università di Pavia
Ecco proseguono e hanno hanno seguito quindi uno degli obiettivi di questo corso era era questo
Ecco allora la differenza tra prima Andrea Fangio gli ha ricordato in sintesi estrema ma non raggiungere il quello che ha detto la distinzione tra i dia buoni da cattivi fa di nazione diciamo che Dacia buone suo quindi sui corsi di soccorso prima milanese e poi romano
Salvemini in questo corso fa una critica alla al al al corso al corso di Chabod ma realtà non è che
A mio a mio avviso diciamo così
Colga perfettamente il punto nel senso che a me sembra che
In realtà lui voglia stia a cuore soprattutto confutare un aspetto della o combattere siamo un aspetto dalla crisi di Chabod e cioè l'idea che la nazione viene collocata appunto l'età del romanticismo
Ecco per Salvemini questa cosa non è accettabile
Perché naturalmente lui pensa alle conseguenze
E be di questa di questa deporre la nazione in quella temperie culturale
E sostanzialmente lui fa una distinzione tra romanticismo e illuminismo dove ovviamente però dove sorge dove Salvini naturalmente e difende diciamo soprattutto l'Illuminismo
E quindi che cosa dice Salvemini per arrivare a chi a chiudere in breve
Che da dall'Illuminismo nasce uno stato che gli mi dice per niente nebulosa in cui nulla c'è di nebulose al nulla di sovrumano un'organizzazione utilitaria creata dagli individui per garantire i diritti individuali amministrazione
Mentre invece lo Stato che nasce dall'idea romantica di nazione invece mostrato mistico in cui l'individuo legato allo Stato con tutto il proprio essere sino a fondersi con esso
Ecco e quindi è chiaro che lui ha in mente poi gli sviluppi diciamo contemporanei ecco delle delle del nazionalismo quando scrive quando scrive questo però non è che sia poi tendesse difendere diciamo l'idea romantica dalla nazione quando scriveva
Celli dico che faceva un discorso storico ma poi più un problema anche di prospettiva nel senso che chapeau tratta l'idea di nazioni in Europa ecco mentre invece sarde mi sta parlando del Risorgimento italiano per qui e anche una una una differenza diciamo di di impostazione
Poi per esempio Savini parlerà tra molto di sentimento nazionale
Identifica alcune caratteristiche che loro loro lunghi più di su quegli elenca alcune caratteristiche che lo identificherebbe ero
L'idea di coscienza nazionale l'idea di orgoglio nazionale il desiderio di indipendenza disdire di di unità e così via ecco
Quindi diciamo una critica CONS col scialbo che secondo me non è tanto verso chapeau mai verso un certo modo di intendere la nazione
Se
Anzi
Allora solo due battute una in risposta a quello che ha detto Franjo allora è vero nella prima fase dopo la prima guerra mondiale c'è quest'ottica scarso interesse l'aspetto istituzionale
Che invece nel quarantanove viene approfondito c'è un'interessante nucleo di lezioni che Salvemini svolge Zurigo dove scrive a Rossi che pare la su questi soggetti perché fallì la Società delle Nazioni perché l'ONU non può fallire quindi deve essere in ordine Sato secondo una nuova ottica e poi la Federazione europea
E scrive proprio chissà che non ne venga fuori un libro sulla federazione europea che vorrei poi mandare a te per avere Quattrocchi invece di due
Già era tornato poi su tali temi anche nella in un ciclo di direzione che va tenuto a Salisburgo nel quarantasette la seconda battuta perché voglio fare un ponte con con quello che verrà discussa in Lecce oggi nel pomeriggio
E che interessantissimo anche il nodo dell'esperienza americana di Salvemini perché non solo fa diretta esperienza delle istituzioni federali ma poi via larga appunto una visione che diventa sempre più anche legata alla conoscenza diretta
Non solo delle istituzioni americane ma poi di quella che poi si avvia nel secondo dopoguerra diventare una potenza di carattere mondiale
E su questo aspetto non solo gli studi di Camurri e di altri dopo di lui hanno affrontato questi temi che sono importanti per capire anche qui
La diversa percezione che Rossi e Salvemini avevano della possibilità della federalismo europeo di un successo pratico nella situazione mediata perché invece Salvemini dall'America
A aveva momenti alterni di fiducia e di sfiducia per cui appunto ascolteremo anche con interesse le relazioni di quest'oggi proprio fatte sulla aspetto internazionali grazie
Grazie no volevo dire una cosa dura ha fatto venire in mente una cosa Antonella dopo quello che ha detto accusa paradossale e la pur avendoci vissuto a lungo negli Stati Uniti
E la sottovalutazione completa del valore dell'apparato industriale militare americano da parte chissà beni che ritiene sempre più prioritaria nella lotta diciamo tra nazioni c'è anche per quanto riguarda poi il ruolo del futuro polo dell'Italia nell'Europa la Gran Bretagna
Cioè gli Stati Uniti son sempre relegati perennemente quasi sempre in secondo piano
Grazie
Perché c'era infatti però ci sono ripreso alcune lettere di Rossini Opera lo ricorda che lo ricorda perché lì dice soprattutto quando ritornano in quarantanove giusto propriamente anche nel cinquantuno se non sbaglio
Dice guarda che non può assolutamente sottovalutare quello che viene scritto negli Stati Uniti e li manda valanghe di materiale di visite di trovare qualcuno che lega aperte quello che accade qui perché se no se è fuori dal mondo però forse
Una una merce vuoi fare una resipiscenza sinora durante la guerra anche rassegnarsi a Londra l'Inghilterra era ancora la potenza qui si pensava inseriamo una cosa ne pensa che avveniva almeno se eccellenze
Abbiamo finito
Io direi di sì non ci sono più interventi
Benissimo allora dichiaro chiusa la sessione mattutina grazie
Repubblica Firenze ho pubblicato un articolo su questo su questo convegno
Buongiorno
Ho pubblicato un articolo su questo convegno oggi o il
Privilegio di introdurre il tavola rotonda Salvemini nel contesto internazionale tra continuità e discontinuità
E continuità e discontinuità anche per le posizioni vedrete sulla confine orientale i fatti d'Ungheria e cose di questo genere
Ma siccome in questo momento il microfono non lo mollo ovviamente e qualche cosa voglio dire proprio di esperienze personali
Nel senso che quando avevo dodici anni cioè nel mille novecentocinquantotto sono stato a Harvard con mio padre che era lauro de Bosis Lecce
Che era stata la cattedra su cui Salvemini era stato portato all'università di Carla ne conoscete tutti la storia ma
Sì qualcuno riposi non lo conoscesse il nome lauro de Bosis il nome di quella di attore solitario che nel mille novecentotrentuno scegliendo la domenica contando sull'inerzia dell'aviazione militare vola su Roma e inonda di volantini antifascisti del corso piazza del Popolo Palazzo Chigi e cose di questo genere
E naturalmente poi deve tornare indietro e nel ritorno indietro perito
Non si è mai ben saputo se è stato abbattuto o se invece è mancata la benzina alla reo
Sta di fatto che
Tra l'altro De Bosis era doppiamente meritevole perché non era una norma direttore sperimentato cioè non aveva esperienza di volo aveva deciso di pilotare questa ero proprio per fare
Questa impresa un'impresa che anni dopo farà Giovanni Bassanesi su Milano ma questo ci porterebbe fuori dal nostro contesta De Bosis aveva una fidanzata americana l'attrice russo prepara
Che riuscì a mettere insieme fondi per finanziare una cattedra di Storia e civiltà italiani Ristori svedese Jean che fu la cattedra su cui Salvemini ha potuto insegnare
Purtroppo con l'inflazione questo fondo ha perso di valore per cui nel dopoguerra ha continuato a un certo punto a parte mio padre anche Romano Prodi è stato dallo De Bosis Lecce credo che ora ci si limiti a finanziare qualche conferenza credo fosse l'ultima qualche volta io ho provato a sollevare il problema
Anche di fronte a storici come Spadolini quand'era presidente del Consiglio ma magari questo e anche qualcosa che può uscire dal da questo convegno sarebbe molto qualificante se da parte italiana questa cattedrale presso Faber fosse rifinanziata
E avesse appunto questa funzione di ospitare studiosi e politici o studiosi politici diciamo importanti in università così qualificante come farla
Ma perché faccio questo ricordo perché ho avuto d'onore naturalmente mettetevi negli occhi di un dodicenne
Il però di poter frequentare vedere quelle che erano i resti della colonia Salvemini Anna
Si era informato intorno a Salvemini una colonia di italiani e di americani e condividevano questa battaglia antifascista o che erano esuli e non tutti erano tornati in Italia
Per esempio c'era la sorella di Vittorio Foa sposata di ingegneri o un'altra era rimasta sul posto c'era poi il migliore allievo di Salvemini credo ma vediamo se Barrot eventualmente se sbaglio mi correggerete diceva qualcuno il migliore allievo di Salvemini era il professore Arcangelo William Salomone
Italo americano di origine abruzzese
Il quale a sua volta aveva affiliato due allievi importanti uno Philip Cannistraro
L'altro non me lo ricordo sinceramente vi tornerà in mente perennemente magari più avanti
Questa eredità sia benigna nascere
Era sensibile importante e emozioni delle emozioni mi fecero anche stringere la mano
Aldino ferita che era il presidente del Comitato Sacco e Vanzetti anarchico e editore si dice in America direttore diciamo in Italia della rivista controcorrente
Sapete che fra Rosselli gli anarchici un certo feeling c'era stato della colonna la guerra di Spagna e questo feeling fra Salvemini e Feliziani c'era
E
Dico non per rievocare diciamo così delle memorie ma per dire che Salvemini già avevo una vocazione non provinciale pensiamo ha il suo libro sull'evoluzione francese
Ma le vicende dell'esilio lo costrinsero anche se non avesse voluto a ampliare la sua giro d'orizzonte
E quindi in particolare sul mondo prima francofono e poi sul mondo anglosassone
Mi è stata fatta sentire una volta una
Una registrazione di Salvemini
In cui dimostra qualche défaillance nell'inglese
Perché vuole criticare il conte Sforza
E dice che il conte Sforza etno pro fra enti
Dimenticandosi che proporrà e che si dice per dire pulizia per dire mentre per dire proprietà si dice proprio cosa voleva dire Salvemini che sforza malgrado tutte le influenzato
Et era era un po'cattivo come al solito insomma che sforza malgrado tutto ero influenzato nelle sue posizioni dall'essere un possidente a eterno procurati diceva lui e naturalmente queste non molto imbarazzante che non avesse pulizia dice
Però comunque e comunque in genere fu costretto diciamo anche e quindi è quel intellettuale euroatlantico
Ne parlerà molto meglio di me Renato Camurri ma voglio dire che non era facile a quell'epoca considerare gli Stati Uniti una democrazia per esempio ci furono professori italiani che criticarono mio padre per essere andato in America
In quanto aveva dichiarato di non essere comunista a sparire di questi soloni avrebbe dovuto dire di rifiuto di andare perché l'idea chiesto una cosa del genere
Cioè a dire per molto tempo la potenza intellettuale del PC fecero fuoco di sbarramento nei confronti de una considerazione critica ma
Equanime diciamo della democrazia americana e non a caso in questo periodo si ricordato molto Giorgio Napolitano che ruppe questa e io mi ricordo di essere stato
Alla sua perché ero delicato mi sembra all'ONU alla sua conferenza su all'istituto che alla di cultura conferenza partecipati sì ma in cui esponeva le sue visioni la il pubblico americano
Ma io potrei continuare a lungo quindi mi freno eventualmente farò qualche
Interruzione
E devo dire che per il momento dobbiamo un attimo trasferirci in platea perché Federico Imperato non può essere con noi però ci dà una
Video e parla di Salvemini e la questione del confine orientale una questione importantissima
Tra l'altro vi ricorderete che ha i fascisti definivano spregiativamente Salvemini scusatemi come dire un amico degli slavi
Proprio recentemente il parlamento italiano approvato all'unanimità una legge per far conoscere le foibe e figurarsi chi non è contento
Però nessuno dice che se il fascismo non avesse dichiarato guerra in Jugoslavia
Il problema
Sarebbe stato diverso in quelle terre questo non viene ricordato sembra che queste terre d'Italia le perde diciamo così per una specie di miracolo sono contenta da un lato perché devo rendere un altro maggiolone morì mio padre quando arrivarono qui
E i i fuggitivi da Istria e Dalmazia ne arrivarono anche a Firenze e chi alla vita si ricorda che furono collocati a Santorso dall'ex Manifattura Tabacchi
Dove vivevano molto precariamente cioè le stanze erano state divisa coi cartoni in quattro e una famiglia stava in un'asta carta per dare una mano che non fosse
Diciamo insultante per esempio uno di loro faceva il barbiere noi tre bambini in scala venivo portati a fare i capelli ce n'era uno che sapeva fare il pasticciere allora vi ordinavamo ecco devo questo diciamo anche a mio padre li
Che era di sinistra naturalmente ma e avere capito che cosa significava Lancelot
Istriano della Dalmazia il detto questo appunto quindi posso comprendere quello che è avvenuto dispiace che non venga ricordato che se il fascismo non c'avesse trascinato in quella guerra
Al di là poi dei del modo in cui ha gestito l'occupazione Lele il modo di trattare le scuole ma proprio
Da cui Storace o politica se quella guerra non fosse stata scatenata quei territori avrebbero avuto una ben altra sorte ma di questo si parlerà Federico imperato a cui do credo che sia pronto a cui ho molto volentieri la parola
Faccio parte del
Buonasera saluto tutti relatori e il pubblico che partecipano
Questo convegno organizzato dalla Fondazione Rosselli Salvemini in occasione del centocinquantesimo anniversario dalla nascita
Di Gaetano Salvemini
Io ringrazio naturalmente la Fondazione Rossi Salvemini per quest'invito per aver accettato ecco il mio contributo
Mi scuso all'impossibilità di presenziare
Direttamente a Firenze ai lavori di questo convegno purtroppo punto altri impegni concomitanti mi hanno impedito non mi hanno con concesso ecco di poter a svolgere questa relazione in presenza potrà essere per appunto fisicamente mila Firenze considerato anche la distanza insomma che rientra lecci rubare insomma dove la vivo in cui la mia vita si divide e Firenze
Per cui insomma il mio contributo sarà soltanto un contributo così in differita è registrato
Questa mia relazione verterà sul tema Gaetano Salvemini la questione del confine orientale naturalmente nel corso del dopo la seconda guerra mondiale
Si tratta di un tema sicuramente fondante della politica estera italiana
Alla fine del del secondo dopoguerra come lo era stato tra l'altro anche per il primo dopo dopoguerra per cui ecco i limiti cronologici imposti in qualche modo dalla dagli organizzatori
Saranno da me è un po'ecco oltrepassati
Quindi mi soffermerò anche su avvenimenti o questioni che risalgono ecco agli anni della seconda guerra mondiale ma anche insomma il periodo compreso tra le due guerre mondiali infatti voglio iniziare questa mia relazione facendo riferimento
Agli anni Venti e Trenta insomma prima di stabilirsi definitivamente negli Stati Uniti alla fine del mille novecentotrentatré
Salvemini si era recato oltreoceano per due giri di conferenze una prima volta nel mille novecentoventisette e una seconda nel dal mille novecentoventinove
Nelle sue Memorie di un fuoriuscito Salvemini ha raccontato quello che ha segni chiaro significato nacque in termini distress fisico intellettuale questi due tour de force infatti al punto di rapidi spostamenti in treno attraverso gli Stati Uniti al termine del primo di questi giri dopo aver confessato insomma di aver conosciuto Lavieri di aver conosciuto dell'America soltanto i pali telegrafici
Visti dal al finestrino del treno o alle sale da conferenza e confessa alla moglie rimasta in Francia le tre imprese della sua vita di cui di cui era più Piero e cioè aver imparato la lingua inglese avevate veranda età insomma per l'epoca di cinquant'anni
Aver avversato l'annessione dell'ad ammazzare l'essere sopravvissuto appunto ad un giro di conferenze negli Stati Uniti neve alta come spesso accade nella biografia di un uomo
E in particolare nella biografia di un uomo straordinario come Salvemini le sfide non si affrontano solamente una volta nella vita e così fu merito appunto alla questione adriatica del confine orientale quel problema infatti dopo essere stato uno dei maggiori terreni di confronto del di scontro per la classe dirigente liberale per l'opinione pubblica italiana tutta Durante negli anni militarmente successive al primo conflitto mondiale torno in auge anche nell'ultima fase e alla fine della seconda guerra mondiale
All'interno di un contesto s'è possibile ancora più difficile con un'Italia considerata potenza sconfitta per via insomma dei dei tre anni di cobelligeranza con la Germania hitleriana e a fronte della rinascita di una Jugoslavia che grazie alla lotta di resistenza condotta dai partigiani
Guidati da Tito sì libero autonomamente dell'occupazione tedesca italiana e ciò valse appunto i comunisti Titini la credibilità di essere considerati degli interlocutori affidabili non soltanto dall'Unione Sovietica di Stalin ma anche dalla Gran Bretagna di Winston Churchill dagli Stati Uniti di Franklin Roosevelt fu così che
Perché negli ultimi anni del conflitto in dei primi
Del dopoguerra Salvemini tornò ad interessarsi della questione orientale
Con la solita perizia ma anche con la necessità di un'analisi di un'elaborazione di proposte in qualche modo rovesciate rispetto agli anni della Grande Guerra mentre infatti fino alla firma del Trattato di Rapallo che avvenne il dodici novembre mille novecentoventi la posizione di Salvemini degli altri interventisti democratici italiani consisteva nella opposizione quelle che erano le pretese imperialistiche
Del governo di Roma su tutta una serie di territori insomma parte mister della Venezia Giulia e della Dalmazia additati dalla popolazione prevalentemente jugoslava a
A partire dal mille novecentoquarantatré invece egli dovette difendere utilizzando le stesse argomentazioni ma applicate diciamo al rovescio
Le legittime pretese italiane di conservare Trieste Gorizia il ministero occidentale impedendo che quei territori appunto finissero sotto lecita della risorta Jugoslavia Semprini quindi per saldi minima
Appunto fase di studio e poi di polemica su una delle questioni più fondanti della politica estera italiana in cui in bersagli polemici non furono soltanto la classe dirigente italiana che stava nascendo
Dopo la caduta di Mussolini nella lotta contro il nazifascismo ma anche il leader della coalizione delle Nazioni Unite cioè appunto Cerci Roosevelt accusati di prefigurare diciamo un destino eccessivamente punitivo nei confronti dell'Italia attraverso la mutilazione di parti importanti del suo territorio in realtà questa polemica
Era già iniziata nei primi nella prima fase del conflitto
Salvemini
A terra seguito attentamente e la condotta politica della guerra
Da parte del governo di coalizione britannico capeggiato da Churchill
La resistenza diciamo del popolo inglese ai bombardamenti tedeschi lo riempì di ammirazione ma l'antica diffidenza verso i conservatori britannici riprese Didone di fronte ad alcuni elementi col per così dire inaccettabili della questione italiana infatti Churchill era pur sempre l'uomo che a partire dal mille novecentoventisette aveva rilasciato pubblici attestati di stima e ammirazione nei confronti di Mussolini
E del fascismo poi tutto era cambiato il seguito appunto l'ingresso in guerra dell'Italia a fianco della Germania
Ma nel momento in cui sia nel dicembre del mille novecentoquaranta il primo ministro britannico pronunciò un discorso in cui sottolineava che un uomo è un uomo solo c'è Mussolini
Era responsabili di aver trascinato in guerra l'Italia contro gli stessi interessi è chiaro che ciò implicava l'esonero da ogni corresponsabilità da parte dei sempre della monarchia di re Vittorio Emanuele terzo di tutti i gruppi che avevano sostenuto il fascismo dei comandi militari
Ai grandi gruppi industriali fino all'ultimo al vaticano che con la firma dei Patti lateranensi aveva contribuito comunque arrendere
Rispettabile davanti all'opinione pubblica mondiale
Il pre CIPE mussoliniano
A questo elemento che prefigurava anche una soluzione della questione italiana nel dopoguerra in senso monarchico e conservatore Salvemini aggiunge altri episodi
Non vi era stato ad esempio da parte di Cerci e del governo britannico alcuna presa di posizione
In seguito ad un discorso radiofonico pronti pronunciato da parte dell'allora capo del governo jugoslavo in esilio a Londra il generale di usarle Simo vince il quale dichiarò la volontà della Jugoslavia di annettere alla fine della guerra Trieste appunto Gorizia Istria occidentale così come altrettanto inaccettabile risultavano lenire dei circoli dell'Ammiragliato britannico che non fecero mistero di voler annettere
Aggiunti voler prendere possesso del conflitto terminato di alcuni porti della Sicilia
E della Sardegna individuati appunto come possibili basi parlare agli allievi di danza nel Mediterraneo anche Roosevelt fu oggetto della rettifica di Salvemini all'Istituto italiano non piacque la nomina di Myron Taylor come diciamo rappresentante personale del presidente statunitense presso il Vaticano così come non piacque
Il fatto che Roosevelt avesse ricevuto alla Casa Bianca il pretendente al trono d'Austria vale a dire Ottone I d'Asburgo Loewenthal che avrebbe dovuto insomma dar vita ad una legione Triaca attraverso insomma il reclutamento appunto dieci gli austriaci che si trovavano negli Stati Uniti un po'in tutto il continente americano che avrebbe dovuto combattere al fianco degli eserciti alleati
Forse Salvemini diciamo esagero le implicazioni di quell'incontro però sostanzialmente teneva che questa attenzione dimostrata da Roosevelt nei confronti dell'erede al trono degli Asburgo fosse rivelatrice in realtà di una simpatia da parte del Dipartimento di Stato americano dello stesso presidente nei confronti di una possibile restaurazione nel dopoguerra di un redivivo impero asburgico nell'Europa centro-orientale così come l'operato di cui i leader delle maggiori potenze occidentali Gran Bretagna agli Stati Uniti sarebbe stato decisivo anche nel rapporto con la terza potenza impegnata nella guerra contro la Germania vale a dire l'Unione Sovietica Salvemini
Si dimostrò favorevole all'invio di massicci aiuti di materiale bellico a Mosca
Cerco però nello stesso tempo di fare pressioni sui alcuni alti funzionari della presidenza scelte in merito alla necessità di giungere al più presto intesa Consulting sulla sistemazione della carta
Un'ottica del dopoguerra
Salvemini era infatti convinto che occorresse muoversi con una certa tempestività nel mille novecentoquarantadue Stati Uniti Gran Bretagna si trovavano ancora in una posizione vantaggiosa per poter diciamo spuntare da posizioni di forza eventuali concessioni da parte di Stalin un perché insomma le forniture di armi e munizioni che l'Unione Sovietica aveva iniziato a succedere da parte occidentale per condurre la sua lotta di Resistenza l'invasione tedesca potevano essere offerte come contropartita per chiedere poi a Stalin di non espandersi verso Occidente oltre determinati confini fissati di comune accordò quindi possiamo notate che
Sostanzialmente Salvemini
Nel biennio mille novecentoquarantuno punto quarantadue oscillava tra un desiderio di cooperare con gli alleati una riserva mentale che aveva un fondamento nelle idee e nei piani elaborati a Londra e Washington e per l'Italia
Del dopoguerra perché suonavano inaccettabili insomma per lo agli occhi di un antifascista repubblicano e democratico
Secondo Salvemini infatti finché non si fossero avute Garanzie
Serie ufficiali da parte di Londra e Washington circa la futura sorte dell'Italia sarebbe stato impossibile cooperare senza Riserve con gli alleati sul piano politico sarebbe stato vinco in tal senso preferibile invece cercare di illuminarmi con una campagna di stampa
Su qualche si sarebbe dovuto far comunque sugli errori da evitare nei confronti dell'Italia
Dopo il coinvolgimento di Salvemini nel cosiddetto incidente gentili ossia ossia nelle trattative condotte appunto dall'esponente antifascista Dino Gentili come segretaria sottosegretario agli Esteri
Statunitense ad Orbetello e con altri
Esponenti dell'amministrazione Roosevelt per ottenere insomma qualche assicurazione che fosse utilizzabili anche sul piano propagandistico in Italia in merito al futuro democratico
Italiano e all'integrità del territorio nazionale con particolare riferimento proprie confini come Jugoslavia Salvemini volle preparare una trattazione organica in merito
Alla diciamo fissazione di alcuni punti cardine
Della futura pace con l'Italia questa opera si concretizzò nel volume curato il look quintali che uscì nel mille novecentoquarantatré
Così come diciamo i punti cardine dell'APPA agitati hanno alla fine la prima guerra mondiale
Furono fissati in un'opera la questione dell'Adriatico scritta a quattro mani con il geografo Carlo Caramelli anche Tu Du quintali fu scritta con la collaborazione di un amico e collega
Di Salvemini ad Harvard vale a dire Giorgio la piana che insegnava sin docente di storia della chiesa questo volume era una chiara proposta di collaborazione tecnica
Alla politica italiana degli Stati Uniti
Proprio in merito alla frontiera italo jugoslava Salvemini ribadiva insomma quest'opera in quattro lui vita di quanto aveva stabilito nel memoriale preparato proprio in occasione delle trattative condotte
Da agenti crisi con il sottosegretario di Stato perla
Il territorio nazionale italiano secondo Salvemini comprendeva le città italiane di Trieste Gorizia dell'Istria occidentale oltre questo territorio che era delimitato grosso modo dalla Selva di Tarnova e dai monti dell'Averna diventa una popolazione comportamenti jugoslava quindi questo diciamo avrebbe dovuto essere il confine Italo jugoslavo ma anche la definizione di una linea confinaria simile non avrebbe comunque risolto il problema delle minoranze allogene che avrebbero continuato a risiedere
Fuori dai propri confini nazionali per questo più che sulla soluzione dello scambio delle popolazioni che
Sembrava essere ben visto dai leader delle potenze alleate Salvemini
Elencava tutta una serie di misure che avrebbero dovuto servire allo scopo di garantire uguali diritti personali e politici a ciascuna delle minoranze
L'autogoverno
Garantito ad ogni comune in modo dice Salvemini di gas da lasciare gli slavi liberi di amministrare le proprie comunità rurali e gli italiani dei propri città
Il mantenimento delle proprie scuole nei comuni appunto dove vi era una popolazione mista
L'amministrazione ad opera di due differenti enti provinciali e infine la nomina dice Salvemini di un corpo di arbitri scelti dalla corte di giustizia internazionale dell'Alia escludendole sia agli italiani che jugoslavi
Dovrebbe appunto essere nominato per risolvere sul posto le questioni col buonsenso
Ora alcune di queste indicazioni
Un elaborato da Salvemini e la finale questo prenderlo attribuibilità degli erano già presente appunto in quel memoriale che Salvemini aveva preparato per Gentili per appunto le sue trattative con Sottosegretario di Stato berlo
In realtà già in quell'occasione l'atteggiamento statunitense non era diciamo sembrato molto favorevole all'unità già Salvemini avrebbe voluto Cheberle si impegnasse sulla Garanzia dell'integrità del territorio nazionale italiano mentre il sottosegretario di Stato americano sfinito a dichiarare che
L'Italian National punteggio della nazionalità italiana parola astratta senza alcun significato secondo Salvini non correva
Pericolo a ciò poi insomma si erano aggiunte alcune voci poco edificanti sull'operato di genti decine da insomma notizia allo stesso Salvemini in un articolo apparso su nazioni unite l'organo della cantine sociali
Gentili infatti era stato accusato di aver negoziato col Dipartimento di Stato per cedere parti del territorio nazionale per l'appunto Trieste Gorizia e rischia e aveva fatto quelle cessioni d'accordo con Tarchiani e Cianca rispettivamente segretario generale
Della Mazzini Society il primo e direttore appunto dell'organo di stampa della società Nazioni Unite secondo in seguito poi un chiarimento diretto tra Salvemini gentili doveva dimostrare che quest'ultimo numero non aveva mai negoziato
La cessione di parti del territorio nazionale come Gorizia Trieste un chiama che comunque le sue fatti che erano state del tutto inutili perché con l'uso di quel termine Should adoperato danni star darlo
Senza alcun significato effettivo aveva comunque interrotto qualsiasi tipo di ulteriore approfondimento di quella di quella trattativa questo
In un certo senso voltafaccia semantico di Berger nei confronti degli interessi nazionali italiani o perlomeno nella
Loro versione accreditata da Salvemini non indusse
Lo stesso studioso italiano dallo sconforto all'inazione proprio la prospettiva storica anzi fu d'aiuto
Se infatti
Gli alleati avrebbero dovuto preservare all'Italia Trieste Gorizia visto occidentale trasferendolo risorto Stato jugoslavo la Venezia Giulia orientale o la Dalmazia
Analizzando proprio i termini della discussione dei contrasti
In merito alla questione del confine orientale così come si erano sviluppati tra la l'ultima fase della prima guerra mondiale i primi anni dai dopoguerra Bersellini arrivò alla conclusione che tra la linea di confine
Tra l'Italia come il futuro Stato Regno dei serbi croati sloveni
Laboratorio durante il Patto di Londra del mille novecentoquindici la cosiddetta linea Wilson o quella linea di confine che poi fu fissata a Rapallo detta queste tre diverse
Alternativa proprio la seconda centralina Wilkerson lievemente ritoccato a favore degli slavi costituiva la miglior frontiera dice Salvemini
A condizione che i diritti personali e politici delle minoranze slavi venissero rispettati dagli italiani
E che legislativi rispettassero i diritti delle minoranze italiane in Dalmazia Fiume nella parte della Venezia Giulia ad essi assegnata
Ora era un argomento abbastanza difficile da perforare non soltanto all'interno diciamo delle correnti di pensiero più nazionaliste che stavano tornando in auge all'interno dell'antifascismo italiano ma anche ad esempio tra i comunisti guidati da Palmiro Togliatti rei di aver fatto passare dalle colonne dell'Unità il messaggio che in quella delicata fase storica
E della guerra seguita appunto al crollo del fascismo l'amicizia tradita del futuro Stato jugoslavo fosse di un'importanza vitale al punto da prefigurare il sacrificio non soltanto Pizza il fiume ma anche al punto di Trieste Gorizia e così Togliatti venne diciamo affiancato da Salvemini a quella triade composta da Carlo Sforza Benedetto Croce l'Alberto Tarchiani ce ne sono ex amici ex sodale antifascisti che però avevano la colpa di aver sacrificato gli interessi nazionali alle volontà di Churchill Roosevelt per quanto riguarda l'Italia il PC Stalin in tre quindi erano accomunati
Dall'acquiescenza nei confronti dei progetti elaborati perché grandi per l'Italia del dopoguerra
Che prevedevano oltre alla perdita di territori abitati proprio prevalentemente da una popolazione in quel cultura italiana anche una restaurazione politica e istituzionale di scampo monarchico
E conservatore quindi la battaglia per il confine aveva per Salvemini è un valore che diciamo trascendente puro elemento territoriale o nazionale
Era un aspetto della lotta antifascista che dopo la caduta di Mussolini si era rivolta anche contro coloro che erano stati i sodali della dittatura fascista la monarchia
Il governo Badoglio i partiti gli elementi più conservatori e la Chiesa cattolica
Quindi la disputa sul confine orientale aveva una doppia configurazione un aspetto internazionale per cui si sarebbe dovuto fermare scrive Salvemini il diritto degli italiani dell'Adriatico orientale a rimanere dove sono ad essere trattati come esseri umani a non essere trafficati come bestiale
A scegliere liberamente il regime nazionale a cui intendono aderire
Salvo i sacrifici inevitabili dato che vivono in una zona mista
E poi chi era un aspetto interno di lotta contro il monarchici contro clericali e anche i controlli sandinisti
Arriviamo e mi avvio a concludere alla alla fine del conflitto quando insomma la questione della frontiera italo jugoslava venne affrontata dalla conferenza del Consiglio dei ministri degli esteri a Londra
Convocata nel settembre mille novecentoquarantacinque
In quell'occasione si suggerire appunto la ripresa della vecchia universo con modifiche a favore della Jugoslavia Nord dettate soprattutto dalla motivi etnici e a favore dell'Italia assunte dettata appunto sia da motivi etnici sia ad argomenti di carattere economico vitale avrebbe dovuto conservare i depositi di carbone bauxite la città di Trieste puramente ammettendo che la parte più consistente del supporto venisse dichiarato appunto porto franco
Le obiezioni individuata da Salvemini a questa proposta agli alleati riguardavano alcuni elementi problematici innanzitutto l'espressione fattori prego cui Salvemini preferiva la locazione la locuzione fattore nazionale
Perché basato sui fattori appunto della conoscenza sugli elementi della comune della coscienza e della volontà
L'elemento razziale diciamo o etnico oltre a scoperchiare scrive Salvemini unito di Vespa sarebbe stato un retaggio della dottrina nazista della razza
Come fattore originario e permanente della storia da cui erano stati avrebbero potuto ancora essere tratti conseguenze su in secondo luogo le proposte degli alleati e in particolare quelle degli della delegazione statunitense presentavano un'altra grave lacuna dice Salvemini esse non indicano i sistemi di mezzi atti a garantire i diritti personali politici e culturali della minoranza slava posta sotto la giurisdizione italiana e della minoranza italiana posta sotto la giurisdizione slava
Da questo derivava appunto per Salvemini che le minoranze nazionali non possono essere lasciate alle alla mercé delle maggioranze né in questo né in alcun altro territorio quindi nazionale europeo
Di conseguenza assegna i territori a popolazione mista viene applicato un efficace sistema di Garanzia per proteggere le minoranze neppure un in perfetta linea di confine potrà produrre guai seri ma senza tali garanzie anche la migliore frontiera politica rimarrà sempre una piaga aperta
In quell'occasione all'interno appunto della conferenza dei ministri degli Esteri di Londra il delegato italiano vale a dire il ministro degli Esteri Alcide De Gasperi
Sulla richiesta all'interno del gabinetto presieduto da Ferruccio Parri
Presento un suo memorandum Cherso insomma ha però pregi e difetti infatti cerchia considerazioni di carattere strategico economico quel documento avrebbe dovuto basarsi su argomentazioni di carattere umano
Conformemente al principio che un Paese appartiene al popolo che lo abita Salvemini concordano coi conti Gasperi sulla necessità di distinguere il problema nazionale della Venezia Giulia da quello economico del porto di Trieste
In conclusione poiché delle proposte statunitense sia il memorandum italiano si basavano partivano dalla via Emilia sono secondo Salvemini insomma
Si sarebbe potuto trovare una soluzione e qua al problema in realtà il trattato di pace
Firmato a Parigi il dieci febbraio mille novecentoquarantasette avrebbe fissato come confine comune tra Italia e Jugoslavia una linea che correva discretamente a Ovest della Napoli son e che su proposta del ministro degli Esteri francese George ci credo sottraeva
Ai tagli così l'aria il territorio che andava da Monfalcone e Trieste a ovest fino a Capodistria Cittanova di sia quel territorio si sarebbe dovuto costituire in territorio libero di Trieste per l'appunto il godere di uno statuto internazionale
Sotto l'egida del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite in realtà come sappiamo il Celletti non fu mai costituito la questione dei confini orientali si sarebbe poi protratta fino alla firma dei trattati di Osimo avvenuti
Il avvenuta il dieci novembre del mille novecentosettantacinque quindi tutti i timori che sarebbe insieme alla pianta avevano c'aveva paventato fin dal mille novecentoquarantatré sia dai tempi
Della pubblicazione di quattro documentari
Sembravano improvvisamente materializzarsi e la soluzione del problema italiano del problema del confine orientale sarebbe stato effettivamente uno degli elementi decisivi nel quadro dell'intero piano di riorganizzazione mondiale del secondo dopoguerra
Io concludo qui la mia relazione ringrazio tutti insomma per l'attenzione e mi scuso questa registrazione questa differita per non aver partecipato di persona
No grazie a Federico interrato credo che siamo tutti grati per questa per la relazione
Mi verrebbe da fare due commenti brevissimi il primo il parallelismo appunto è stata evocata la posizione britannica la posizione e statunitense del mille novecentoquarantadue Emilio Lussu e sua moglie Joyce ricevono a Londra dai migliori speciali dei servizi segreti britannici una bella valigia colma di sterline
Il dovevano servire resta questi fondi per fare insorgere la Sardegna Lussu aveva un piano molto preciso tra l'altro la presenza tedesca era piuttosto tenue
Ebbene Lussu e la moglie restituiscono questi soldi era c'era già la valigia doppiofondo perché non ottengono appunto come questa il parallelismo con la situazione americana un impegno britannico alla salvaguardia della sovranità italiana e quindi preferiscono restituire e la cosa non ha avuto seguito su questo appunto era il rapporto alla posizione Church e la posizione britannica il secondo diciamo contro il secondo punto che volevo sollevare e che appunto in questa conoscenza del cinquantotto della della colonia Salvemini Anna ho potuto conoscere anche Giorgio la piana cioè il secondo autore del libro che vedo Renato Camurri ha qui sul tavolo vuoto dubbi d'Italia
E l'occasione propizia per ricordare che Giorgi la piana era un sacerdote modernista
Cioè a dire seguace di Ernesto Buonaiuti che furono esclusi
Dalla scomunica
Dalla chiesa
Tanti anni dopo
Emerse un libro di Giulio Andreotti I quattro del Gesù in cui i quattro preti erano ovviamente Bonaiuti negozio di sua moglie Alfonso Manaresi ma il quarto era nientepopodimeno che Angelo Giuseppe Roncalli
Il che vorrebbe dire che il Concilio Roncalli non se l'era inventata ottant'anni ma se verrà tenuto dentro per sessanta ma questo ci porterebbe su tutta un'altra cosa sono veramente felice e onorato i dare la parola Renato Camurri Salvemini intellettuale euroatlantico
Bene grazie della questa introduzione mio ringraziamo molto il comitato scientifico del convegno per questa opportunità di presentare questa occasione importante i risultati delle
Cerca americana insomma che ho condotto negli anni che
Sto ancora insomma conducendo allora da come si può intuire dal titolo
Di questo mio contributo
Il tema al centro le cose che andrò adesso esplorare insomma riguarda essenzialmente l'esilio cioè gli anni dell'esilio sulle Mignano cioè la fase che inizia nell'estate del mille centoventicinque e che si conclude con il definitivo rientro in Italia mila centoquarantanove l'impostazione che dopo è quella di a questo mio intervento di collocare Salvemini dentro la più grande ampia vicenda dell'esilio degli intellettuali europei tra le due guerre
E quindi la prospettiva che utilizzo è una prospettiva che
Vede Salvemini da questa angolatura insomma ecco quindi qui ciò significa che io denuncio da subito molte lacune nelle mia conoscenza veniale proprio perché ha usato a questo tipo di approccio e questa prospettiva di ricerca
Ho diviso l'intervento quindi ne deriva che la metodologia che vi presento e anche qui mi sono ispirato è una metodologia che fa riferimento ai cosiddetti che sai state isolate altro migration studies
Che è appunto sono al centro danni delle mie ricerche ho diviso dicevo l'intervento in tre parti essenzialmente una parte introduttiva proprio che spiega questo questa questa scelta in cui accenno alcune categorie che che uso in questo approccio legate allo studio dell'esilio e molto rapida una molto rapida contestualizzazione appunto
Di questa esperienza nel corso del Novecento in particolar modo e poi la seconda parte sull'esilio di Salvemini
Soprattutto sulla su quelle che io credo essere le origini insomma di questa scenetta e poi la all'evoluzione di questa esperienza che lui conduce
L'arco cronologico indicato e le caratteristiche potremmo dire dell'esilio Salvemini hanno vista né a chiave comparativa naturalmente
E quindi il profilo intellettuale euroatlantico come dal titolo che Salvemini nel tempo acquista somma vivendo dentro questo tipo di esperienza è dentro anche una trasformazione che riguarda il suo profilo intellettuale e l'ultimissima parte tempo permettendo spero un una serie di passaggi molto rapidi perché sono diciamo un pezzo di ricerca che sto ancora portando sviluppando il tema del rientro cioè l'esilio dopo l'esilio cioè cosa resta dell'esperienza dell'esilio quando Salvemini rientra definitivamente in Italia quarantanove cessa è possibile rintracciare dentro la sua all'ultima parte in particolar modo dalla sua esperienza somma di intellettuale di uomo politico componenti legate a questa esperienza insomma ecco quindi inizio subito con mettendoli somma in mettendo un po'le mani avanti si potrebbe meglio dire con alcune precisazione attorno alla categoria di esilio
Che non ha qui faccio un cenno rapidissimo Nunn ha una grande tradizione storiografica nella nostra appunto storiografia nazionale eccezion fatta per la l'esilio risorgimentale forse ma su questo non mi soffermo perché veramente non non c'è tempo e che costituisce naturalmente materia estremamente complessa
Da sempre oggetto di controversie interpretative
Per la vastità dei fenomeni che il tema che il campo degli studi lesive include cioè sinteticamente l'esilio intellettuale l'esilio politico l'esilio ebraico con riferimento uno dei filoni più importanti al punto di questo di questa esperienza novecentesca in particolar modo materia complessa anche per la confusione linguistica riscontrabile non solo la lingua italiana ma anche nelle altre lingue generata dall'uso
Di alcuni termini che spesso si sovrappongono qualsiasi lavoro somma che riguarda quindi questo settore di studi che voi trovate sicuramente richiamate il il il lemma esule rifugiato emigrato e anche altri quindi già questo è costituisce un ulteriore
Elemento somma di complicazione di confusione
Da quando io mi sono avventurato un po'di anni fa dentro questo campo di studi io subito cercato o se ho avvertito meglio dire l'esigenza di una chiarificazione diciamo semantica dei temi che l'esercizio che ho fatto proprio per avere dei punti di riferimento e quindi son partito come fanno han fatto anche altri studiosi da alle le parole latine esilio ma ebbe e sul che sono le parole che appunto spiegano danno il significato somma semantico appunto della del termine esilio entrambi queste parole composte da una per
Posizione è che se da una radice è il
Ex fuoco significa fuori da la radice è significa andare quindi è che sul significa indica colui che va fuori da e e Ghisi gli umani indica la condizione di chi va fuori da quindi l'esilio indicarli Silvio Manzi in latino indica una dimensione esplicitamente fisica
Questo è un si percepisce maniera chiarissima prendendo alcuni classici somma con me la l'orazione Pro Cecina di Cicerone
Che indica appunto questo spassa aggio questo movimento che compie la persona o i gruppi anche che
Esplicito appunto da Cicerone is perché con l'esilio cito si muta suolo cioè allorché sì ci si vuole sottrarre a qualche pena o disgrazie per questo che si cambia sede e luogo insomma quindi lo spazio in altre parole nel momento decisivo nell'esperienza dell'esilio
Sì esuli perché costretti ad abbandonare un luogo e a trasferirsi altrove per sottrarsi a qualche forma di discriminazione di persecuzione razziale
Religiosa razziale o anche politica insieme
O ovviamente mi limito Crest piccole precisazioni sarebbe qui necessario ricostruire l'intera evoluzione significati assunse questi termini nelle epoche storiche
E nelle come diffidenti prevenuto situazioni differenti approcci
Disciplinari voglio dire pensiamo al acqua al le valenze che il termine assunto nel campo le discipline giuridiche ad esempio interessantissimo peraltro insomma
è vero che l'esilio è aggiungo una secondo elemento caratteristico importante se è vero che l'esilio ha interessato tutte le società antica e moderna da quella romana e quella greca arrivando Suma fino al
A al tardo Settecento e poi le ottocento quelle riduzioni liberali è altrettanto vero che nessuna di queste esperienze che ho appena citato è comparabile con l'esilio novecentesco in particolare con quello provocato da regimi totalitari negli anni compresi tra le due guerre primo utili che prima ho menzionato
Un altro elemento che sottolineo
E che è diretta conseguenza di questa precisazione che ho adesso evidenziato è il carattere volontario e quindi accompagna la scelta dell'esilio scelta compiuta da
Piccole minoranze di donne e uomini che mettono in atto una scelta politica chi ha diversi livelli impegna leso nella battaglia contro i regimi che il regime che
Lo ha costretto ad abbandonare il proprio Paese quindi da questo deriva una ulteriore caratteristica che funziona benissimo applicata al caso Salvemini diciamo così cioè il nesso tra esilio e impegno politico impegno culturale
E che è una delle degli assi appunto principali
Imprescindibile per analizzare la storia novecentesca di questo fenomeno qui gli esempi potrebbero essere tantissimi
Andando per in ordine diciamo di di di scala si potrebbe dire così pensiamo a a a Piero Gobetti esule in patria quindi una tipologia molto limitata di esperienza
Di esilio di opposizione politica di impegno politico molto caratteristica sua molto
Precisa specifica pensiamo alla portata dell'impegno antifascista messo in atto dagli esuli italiani in America del Nord nel Sud o quello attuato dagli esuli tedeschi contro il regime nazista
E infine pensiamo anche un terzo livello più culturale che però ha più a che fare con un piano culturale scientifico cioè la la grandeur
Flessioni teorica che gli asini europei Aviano dentro quelle proprio dentro quelle istituzioni scientifiche che dove vengono accolti
Negli anni tra le due guerre sono negli anni Trenta
E qui si potrebbe citare il ruolo che ha avuto la New School for Social Research miglior con la Scuola di Francoforte si trasferisce dalla Germania con lunghi universi e altre grandi istituzioni dove nasce abbastanza
Precocemente a metà degli anni Trenta nella seconda metà degli anni Trenta alle nascono le prime riflessioni sui caratteri dei regimi totalitari bene
Insomma mettendo insieme questi elementi e quindi insomma comincia adesso vi fa ad avvicinarmi al tema che ci interessa cioè quello che riguarda Gaetano Salvemini
Possiamo dire quindi mettere in evidenza quindi che l'esilio rimane una esperienza di distacco di spaesamento di perdita delle proprie radici
E qui c'è una grande letteratura che a approfondito scavato bene dentro questa caratteristica dell'esilio novecentesco quiz mai riferimento d'obbligo perché costituisce la più importante probabilmente ricostruzione
Della dei caratteri esilio novecentesco è un grande
Studioso letterato storico insomma è un po'di tutto è la statua Sayyid somma che ha focalizzato bene queste caratteristiche dell'esilio novecentesco smacco ovviamente una prospettiva molto legata alla sua provenienza di uomo di studioso di letterature comparate le entrature insomma
Novecentesca
E quindi studiare l'esilio significa mettersi sulle tracce di uomini e donne che hanno sperimentato sulla loro pelle la durezza di un'esperienza di un passaggio da un mondo all'altro lo sradicamento da una comunità e la difficoltà a volte l'impossibilità di inserirsi in una nuova realtà
Con il risultato e qui cito un'altra grande fonte per gli studi sull'esilio novecentesco con risultato finale di sentirsi sempre fuori luogo Sempre nel posto sbagliato che è una dimensione tipica delle sulle che marchia
In maniera indelebile la sua esperienza
E questo diciamo funziona questo tipo di caratteristiche vanno naturalmente messa messe a confronto con quella che è invece una rappresentazione che nell'esilio novecentesco si è
Del signor München Tesco sia imposta soprattutto in ambito letterario ma non solo cioè
L'idea che l'esito sia stata una specie di viaggio la una specie di vacanza una specie di sospensione momento felice della vita che appunto i i singoli protagonisti scelgono di
Di appunto di intraprendere e l'altra rappresentazione che è molto forte
Dell'esilio novecentesco è naturalmente ecco che quella che l'esilio corrisponde a una
Secondo somma uno schema tipicamente hollywoodiano a una scelta che proietta il i protagonisti dentro un mondo favoloso mondo somma che
Dove inevitabilmente le loro storie individuali professionali eccetera accettandone Yende no inevitabile piene con l'esilio è completamente diverso ed esperienza stesa di di Salvemini ce lo conferma insomma no
E quindi
Diciamo che sinteticamente anche qui necessariamente possiamo scegliere due dimensione ora che vanno considerate e anche questo è un approccio funziona molto bene anche nel caso specifico di Salvemini voglio dire
Quello della drammaticità legata a questa esperienza che caratterizza
I percorsi e le geografie dei grandi esuli europea italiani ma anche un'altra un'altra precisa caratteristica che
Emersa più di recente nella storiografia internazionale quella tendente a usare una categoria interpretativa che la categoria di distanza che su cui ha lavorato molto Carlo Ginzburg
Ovvero una linea di ragionamento che impropriamente applicato altri campi di studio ma che consenta quindi di aprire un fronte nuovo una prospettiva nuova in questi studi cioè di vedere accanto al momento drammatico
Legato allo sradicamento la perdita delle delle radici che è insita nell'esperienza dell'esilio in momento invece legato alla creatività cioè il momento legata alla produzione il fatto che l'esperienza
Messa la l'opportunità offerta dall'esperienza dell'esilio ovvero le stelle il fatto di pro esser proiettati dentro una comunità più vasta Cosmopolitan
Caratterizzato da una fortissima circolazione dei saperi c'era commistione insomma no di specialissimi di saperi e questo è un elemento fondamentale insomma
L'esito finale che secondo me funziona bene anche per Salvemini è che non a caso se noi andiamo a guardare grandi figure degli esiti novecento sia di area tedesca
Ovviamente dove la storiografia in enorme straordinariamente ampia e a e riguarda tantissimi campi insomma della della Pastore novecento non solo quello letterario ma anche con lo storico quello scientifico artistico eccetera eccetera e l'esito è che questa esperienza produce se ci pensiamo bene un pensiero critico un pensiero anticonformista un pensiero radicale insomma no
Eretico si potrebbe dire che segna in maniera inconfondibile un'intera generazione intellettuali europei passate presso questa esperienza
Arrivo al nostro Salvemini naturalmente qui volevo aggiunge un paio di riferimenti su come si studia ma ovviamente non non
Palio questa parte come si studia come si entra completamente destro quindi dentro questo fenomeno cioè quali sono le rotte i percorsi sparsi le biografie che bisogna
Tenera si mette a studiare questo questo mondo così complesso
Ritengo appunto a con queste rapide precisazioni iniziali sono puntualizzazioni al nostro a Milano cento
Venticinque c'è un giorno imprecisato dell'agosto
Di mia centoventicinque che come tutti sappiamo nel momento in cui Salvemini varca la frontiera tra Italia e Francia e inizia appunto quello che sarà la sua questa fase nuova della sua vita che si protrarrà appunto fino
Agli anni armi novecentoquarantanove stabilendosi in Inghilterra e muovendosi nei primi anni somma tra pari
Dicevo muovendosi essenzialmente tra Parigi e Londra però già nel mille centoventisette come Stato prima ricordato da chi mi ha preceduto nelle tra le rotte dei suoi spostamenti Salvemini include anche gli Stati Uniti era stato contattato nell'ottobre del mille centoventisei da un ménage à l'americano William speaking che gli aveva proposto un giro di conferenze
Che lo porterà appunto rafforzerà Salvemini imbarcarsi da fine dicembre del del di quell'anno appunto di con destinazione Stati Uniti è insomma le vicende le conosciamo nonno do per scontato che tutti somma conoscano questo primo viaggio americano però io qui vorrei catturare la vostra attenzione su uno
Relativamente a questo viaggio nella centoventisette solo quelle che sono le prime impressioni valutazioni sapendo che sono molto importanti molto interessanti almeno dal mio punto di vista
Intanto la faccio riferimento a un'intervista rilasciata quando rientra a Parigi dopo questo tour de force piuttosto pesante come lui ci racconta nelle sue memorie
Un'intervista rilasciata settimanale la libertà
Il primo maggio del mille centoventisette settimanale della concentrazione d'azione antifascista l'intervista offre una prima lucida
Fotografia della società americana
Che contiene lucida ma che continua serie di errori di valutazione autori che poi di qui sono temi poi capirà di lì a poco sostanzialmente la portata e l'implicazione
Quello che noi
Nulla sfugge allo sguardo attento di Salvemini il fatto che in questa società americana il fascismo ha messo in atto una azione di propaganda mostruosa che è riuscita cito a convincere una parte importante del pubblico americano del fascismo ha salvato l'Italia dal bolscevismo dal caos dell'Anarchia e mi ha organizzato la vita e favorito la prosperità economica cito da questa intervista
Pur partendo da questo dato
Salvemini un po'troppo ottimisticamente ritiene che sia ancora possibile presentare all'opinione pubblica americana tentare di presentare un piano il pubblico americano il vero volto del fascismo
E e in particolare appunto indicato subito alcune linee operative di questo di questo disegno strategico
Che naturalmente mette appunto attraverso una serie di passaggi nella nei nei mesi successivi insomma no e qui emerge un tratto importante è un elemento importante cioè villa
Un punto qualificante dell'impegno profuso da Salvemini a lotta antifascista suca su scala transnazionale Salemi comincia già a ragionare una scala che non è più nazionale mai transnazionale questo è un primo
Importante passaggio
E e poiché delinea su sostanzialmente una serie di altri uno schema diciamo operativo che
è molto chiaro negli anni che si delinea maniera più precise negli anni insomma della sua permanenza inglese qui faccio riferimento al bel lavoro di Alice Gussoni sull'esilio inglese somma che ha colmato una lacuna importante la storiografia Salvemini Anna
E che è un programma di lavoro che
Prevede sostanzialmente una potenziamento dalla presenza sulla stampa britannica
La creazione di una specie di chiamiamo di ufficio stampa internazionale dove far circolare un certo raccoglie a far circolare tutta una serie di informazioni un secondo livello legato a l'organizzazione Nasser iniziativa di soccorso toglie sulle quindi soccorso economico soccorso loro assistenza giuridica di altro tipo che poi si concretizza nella creazione italiani fu Gisele Relief Committee
In Inghilterra è un terzo
Ovviamente livello quello del potenziamento delle reti accademiche e culturali e politiche transnazionali finalizzato a iniziare un attività di studio e ricerca attorno ai caratteri del fascismo italiano
Quindi già le prime impressioni dopo il viaggio del del ventisette il lavoro che avvia in quegli anni in Inghilterra consente di mettere in atto appunto insomma una
A di delineare sono come Salvemini sta lavorando a disegno complessivo di appunto intervento
Nella sua nuova posizione dietro un secondo contributo però ancora più importante
Un gesto un articolo da che ha un titolo volutamente programmatico
Che esce sempre nel ventisette dopo il primo viaggio americano l'opera degli emigrati questo è un testo molto lungo si divide in tre puntate sostanzialmente confluito nell'opera nell'opera omnia
E including questi tre questo è stato un testo su cui ho lavorato per mia
è stato di grande aiuto diciamo così nella sua tentativo di scomporre alcuni passaggi
Vado velocemente nel primo di questi tre articoli con cui viene in cui viene diviso l'autore chiarisce
Usando un metro tipicamente San Geminiano quello che gli antifascisti non devono fare cioè gli errori che non devono comunque compiere nella
Nell'inventare diciamo così una campagna contro il regime mussoliniano
E quindi è molto caustico con molto drastico Salvemini nel a demolire qualsiasi porti si creazioni comitati rivoluzionari
Che ritiene assolutamente da numerosi in virtù di un suo ragionamento esplicito una frase interessante una rivoluzione non è un campanello elettrico che basta preme la rivoluzione è cito una febbre che viene quando nessuno se l'aspettavano quindi
Va direzione esattamente opposta a una certa linea dell'antifascismo internazionali in quel preciso momento storico
La seconda parte è dedicata più un'analisi fa dei riferimenti a una serie di caratteristiche della della del rapporto che andava assumendo la
Il il il andavano sul mini legami tra fascismo e le forze economiche del capitalismo internazionale
E su questa non mi soffermo e invece la parte
Parte terza giù parte sono questo lungo articolo
Arrigo riguarda appunto
Due temi cioè Lapo uno è quella di
Individuare
Delineare
Le caratteristiche dell'organizzazione fascista nei paesi esteri e qui mi sembra che dal punto di vista Anna litico
L'analisi Salemi sia estremamente interessante calcolando il poco tempo a disposizione che aveva avuto e e si chiede cito davanti
Passaggio in questa intervista da chi sono formati gruppi fascisti fra gli italiani all'estero
In ciascuna colonie sono fascisti il console impiegati del consolato un certo numero di cavalieri o aspiranti è stato o aspirante il cavalierato
Un certo numero di malviventi impiegati del consolato per la propaganda e qualche ingenua che ha preso sul serio questa propaganda la restante popolazione italiana e più o meno risolutamente antifascista allora prima parte
E perfetta va bene perché poi quando Salvemini mette in campo come sappiamo ricerche ben più approfondite conferma e amplia questa
Impianto analitico quello che l'errore fondamentale nel considerare la la a parte la restante popolazione italiana antifascista errore clamoroso interpretato interpretazione clamoroso su cui mi pareva molto velocemente già nel ventinove dopo il secondo viaggio
L'altra operazione che fatte è quella di tentare di delineare un bacino di riferimento c'è un'area in cui
Su cui far leva per tentare di organizzare un acconto propaganda all'estero
Contro il regime fascista e anche qui però le valutazioni sono in quel preciso momento sono abbastanza sbagliate e su anche su questo farà ammenda in vari passaggi ma vengo all'ultimo
Appunto all'ultima parte della di questa
Portante intervento che licenze mila centoventisette in cui secondo me c'è un salto di qualità la terza parte sin sì di questo lungo articolo opera di degli emigranti
Ha un titolo interessante avere idee nuove avere idee nuove è un somma molto chiaro esplicito nel nell'intento e avere idee nuove parte da un attacco demolitorio nei confronti alla classe dirigente dell'antifascismo in quel momento
E lo stesso tempo a
Contiene anche un attacco a quelli che mi chiami partiti tradizionali e a tutta una serie di errori che secondo Salvemini partiti tradizionali da lui così definiti hanno compiuto nella fase insomma che ha preceduto l'ascesa al potere del fascismo
Anche qui i giudizi sono pesantissimi e
Magari non sono ancora del tutto articolato in ma
Contengono una serie di elementi importanti sono quello che da mi ha colpito in questo ultimo parte terza parte questo
Testo e che immesso emerge chiaramente una prospettiva che la prospettiva tipica lo sguardo delle sullo sguardo dell'esule è una citazione duramente dalle distrussero in un grande libro insomma diamo grande antropologo anche lui esule somala perché in questo testo secondo me per la prima volta si coglie una distinzione nel passaggio che nei passaggi che Salvemini
Costruisce Suma la sua analisi una distinzione tra la dimensione interna
Sostanzialmente io l'ho definita così cioè quella legata al contesto di provenienza che si abbina però ha dimensioni Esterna internazionale transnazionale che lui fa trasparire e questo secondo me è appunto e la la un primo elemento chiaro di questa trasformazione in atto c'è Salvemini comincia a diventare a sentirsi comincia a usare impadronirsi del mestiere delle sulle definiamolo così insomma
In questo testo è quindi da questo punto di vista particolarmente
Importante
Ed è confermato anche questo senso in questo passaggio da dal commento che Salvemini fa
Nelle sue nessun memorie nelle sue pagine autobiografiche scritte tra il cinquantaquattro e cinquantasei come sappiamo ma in realtà concepite negli anni quaranta quindi quando era ancora insomma negli Stati Uniti
Nelle in quelle pagine dove si
Storici somma si sono soffermati sul famoso passo in cui egli afferma di aver sempre preferito definisse un fuoriuscito cito anche qualcuno però
Poche righe dopo questa passaggio vi è un altro
Punto importante che forse è scappato l'attenzione in molti storici che mette confermo integralmente la portata di questa trasformazione di questo grande intellettuale
Young tipico rappresentante del del dell'esilio novecentesco
E anche qui cito brevemente attenzione cosa scrive personalmente non avevo motivo di lamentarmi della vita che facevo innanzitutto a loro l'avevo Scelta io di mia volontà
E si era rivelata tutt'altro che penosa facevo esperienza di Paesi che altrimenti sarebbero rimasti per me libri chiusi
Imparavo un po'di quella geografia che nessuno mi aveva mai insegnato a scuola
E che del resto non mi avrebbe servito a niente se non avessi lasciato l'Italia
Dovevo il Duce si allargava la mia cultura ed esperienza a contatto di popoli
Grazie ai contatti coi popoli così diversi da quello in cui ero nato arrivavano in giudicare il mio popolo
Ad una indulgenza che mi aveva speso difettato quando mancavano i termini paragoni c'è una chiara ammissione del appunto la vede acquisito il privilegio dello sguardo danese delle sulle essersi distaccato guardare la realtà appunto da un'altra prospettiva che meccanismo appunto tipico della
Dell'esperienza uno di esperienza una delle caratteristiche tipiche dell'esperienza dell'asilo
Quindi l'articolo ventisette costituisce un passaggio chiave la sua esperienza di intellettuale
Ormai totalmente proiettato in una dimensione transnazionale e suo certifica dall'altro sia piena accettazione nuova condizione indietro sulle nei termini che abbiamo appena sentito dall'altro conferma che
Salvemini aveva chiaramente recepito fatte proprie le responsabilità
Che in quel preciso momento storico gravavano sulle spalle degli ex
Per rilanciare sviluppare la lotta contro i regimi totalitari da questo specifico punto di vista appare evidente come le scelte di Salvemini vari passaggi che
Prepara lo sbarco definitivo in America siano figlie di una precisa evoluzione intellettuale e politica
E di un'altrettanta chiara e razionale lettura della crisi la civiltà europea qui non c'è tempo per approfondire ma è un passaggio a mio parere importantissimo chiave
Che accompagna questa maturazione evoluzione in è chiaro che in su il suo esilio ha una forte connotazione politica
La radicalità delle scelte delle azioni messe in atto la sua battaglia antifascista l'intransigenza che contro il contraddistinguono supposizioni nel dibattito interno spesso la comunità degli esuli italiani europei due non mancarono fratture
Divergenze scontri durissimi no e poi tratto furono quelli che portano la spaccatura interna Mazzini Society nel quarantadue per dirne una
Non sono legate queste questa intransigenza questa radicalità
Non sono legate come Stato a mio parere banalmente insomma sottolineata questioni caratteriali somma secondo una certa rappresentazione del Salvemini no
Che è stata al lungo presentata no e se sono al contrario io credo la cifra distintiva di un preciso modo di intendere quel compito di esule nella cultura né in quel momento storico del drammatico del Novecento e quindi in questo senso egli
Non può essere considerato come
Un po'un po'di cattiveria Max Ascoli nel sessantasette rievocando suoi difficile al portico Salvemini aveva scritto il più antipolitico cito Ascoli
Il più grande nemico della politica
Appunto come lo definisce ma
Io credo al contrario il più politico la più perfetta in una delle più perfetta incarnazione dell'Inter tuo dell'intellettuale che sceglie volontariamente la strada dell'esilio
Per continuare la sua battaglia politica contro i regimi totalitari c'è proprio un cambiamento di prospettiva insomma
Che la
Di nuovo figura questa che interpreta per perfettamente
In questa declinazione voglio dire la figura che sin dall'antichità si è incarnata nella nella e internati tratti distintivi del spicci sono del dei lavori a gambe molto importante che ricostruiscono questa la genesi insomma di questa attitudine questa predisposizione alla lotta contro il tiranno insomma la contro i tiranni
Naturalmente parallelamente a questa dimensione legata la battaglia antifascista alla all'impegno politico esperienza americana
L'influenza in maniera importante rilevante sul profilo intellettuale serve su questo sappiamo molte cose ormai credo
Salvemini dimostra una grande capacità di adattamento alla nuova realtà americana
Cui progressivamente a cui produce mente si avvicina prima del trasferimento definitivo insomma da Harvard
E qui ma vanno messi insieme anche in questo passaggio alcuni elementi vanno fatte combaciare alcuni elementi cioè
è stato scritto da Kissinger che
Salvemini a trovarsi nell'occhio del ciclone a mio parere definizione un po'più precisa che Salvemini a trovarsi nel posto giusto al momento giusto
Ovvero in un posto dove in un arco cronologico molto limitato avviene una dei più grandi trasferimenti di sapere di conoscenze nella storia del Novecento legata appunto al questa onda migratoria che si trasferisce dall'Europa verso gli Stati Uniti che ha un impatto su questo c'è una biografia enormi somme all'impatto straordinario nella trasformazione la cultura sci accademica e non accademica americana intere aree disciplinare vengono fondate nel nel sistema universitario americano grazie all'afflusso degli esuli europei tedeschi in particolar modo insomma dato l'impatto che quel flusso migratorio ha avuto
Nel mondo accademico scientifico meritano i saltelli si trova al centro di questo di questo di questi processi sostanzialmente e lo fa con una grande di sostanzialmente capacità di muoversi e di
Farsi contaminare mi vien da dire così insomma no ecco
Quindi
Non si tratta insomma di
Come spesso è stato per scritto detto summa di una serie più o meno fortunate coincidenze insomma no
Quindi la tesi che io vorrei qui insomma commentare si basa quindi sulla convinzione che la scelta dell'esilio sia in primo luogo il risultato di una evoluzione che avviene la biografia Salvemini Anna
Che io colloco tra il mille centodiciannove mila centoventicinque sommano
E che naturalmente legata al all'esperienza della guerra una serie di altri elementi che caratterizzano la sul profilo biografico relativamente a quegli anni su
Ho perso il conto dei nel tempo ha assunto aiuti ha incantato tu va be Suma adesso cerco di di stringere con alcuni passaggi ulteriori e
Quindi partendo da questi elementi io nei miei lavori messo ma anche nel preparare questo testo mi sono di nuovo posto la domanda
Che importante se cioè come che salme immatura l'idea di diventare un match che poi sempre a me sembrano una domanda banale in realtà non è una domanda banale perché se pone un a mio parere proprio una un asse inserisce la sua biografia un asse sono interpretativo no rilevante beh allora se
Cancelliamo subito tutta una serie di Imad
E stereotipate De Sal della Salvemini americano derivanti da insomma le le
Ascrivibili alla alle rappresentazioni fornite da Tagliacozzo sono del mondo comma medievale dello studioso rinchiuso nella qualità e nell'ai bagarini che aveva completamente perso i legami col mondo eccetera certo al cancelliamo tutto questo
Io penso che ci siano una serie di prerequisiti una serie di
Indizi che possono essere messi insieme come molto rapidamente
E che costituiscono l'asse una sorta di preparazione dell'esilio
Io ne ha individuati alcuni
Intanto oggi ci potrebbe risalire al ventidue il primo viaggio in Inghilterra in quel momento sono temi e certamente un uno studioso già affermato che può vantare una rete di conoscenze accademiche
Internazionali notevoli specialmente in area francese un secondo prerequisito che delinea insomma una mentalità cosmopolita si potrebbe dire nascono per prerequisito
Che mi sembra sia stato sotto quanto meno sottovalutato
Egli preso solamente
In alcuni lavori sua più recenti rimanda la Firenze i primi anni novecento cioè a tutto un network di rapporti che Salvemini a una comunità in questa città in una comunità internazionale che fa molto praticate in questa città che la rende una velocità più cosmopolite d'Europa quegli anni sono comunità inglese francese di studiosi di
Accademici storici dell'arte eccetera eccetera immuni sono chiare insomma rimandano a anche dei cenacoli dei salotti letterari che avevano un ruolo importante no
Alla residenza di Carlo Carlo lacci ma ovviamente la residenza di del bebè era insomma Vito e moglie insomma no ecco che
Attorno al quale ruotava un network internazionale importantissimo sommano che dove Salvemini ebbe inserito
Dopo il viaggio del ventidue c'è un secondo viaggio in Inghilterra ventitré
Qui c'è una disponiamo di una serie di lettere straordinari interessantissima molto tipizzate sono nulla di nuovo per carità
In cui scrive Ernesto Rossi e Marie Berenson le impressioni questo suppliche stesso esperienza inglese
E e non è un caso che sei ottobre appunto del ventidue scrive Ernesto Rossi
Anche questo una frase somma abbastanza noto io son sempre più a sentirmi straniero in Italia c'è un indizio anche questo io credo ad aggiunge ho sciupato trent'anni della mia vita nella politica qui emerge un po'il pessimismo del personale del nostro e ora comincia a invecchiare sono stanco ho perduto il gusto per le questioni rumorose senza cui non si fa politica
E poi altri indizi somma ma tra le tante varie lettere conigli Bergson che fanno capire che quest'uomo sta guardando a mio parere sta guardando orientando il suo sguardo
Verso altri orizzonti verso altre prospettive insomma e via via negli anni Venti ventidue ventitré questa la definizione e di questa prospettiva si fa più chiaro insomma quindi
Una lettera in particolar modo che io ritengo estremamente
L'importante e da questo punto di vista quella che scrive il dicembre nel dicembre mille centoventitré all'avvocato giornalista editore americano Gino speranza che non ha molto noto Gino speranza è una figura interessante come grazie al ha un ruolo importante nella missione diplomatica
Militare
Americana nel corso la Grande Guerra che
Salvemini conosce a Roma in in varie occasioni frequenta e acquisto
Giornalista molto ben inserito di origine italiane molto ben inserito in tutta una serie di network anche accademici americani in questa lettera Salvemini esplicita diceva il mio centri trae la sua ventitré la sua decisione da di andare negli Stati Uniti cioè di cercare una prospettiva di lavoro negli Stati Uniti ecco una lettera lunga che
Evito adesso di citarli per ma dove questa
Questo Obiettivo in molto bene
Chiaro nell'autonomamente i tre torno a Londra per tenere il famoso ciclo di lezioni al King's College lezioso storia politica estera
E e poi si entra la somma qui naturalmente non mi soffermo nella fase ventitreenne viene ventitré venticinque i fatti passa ai fatti arcinoti c'è l'arresto
Il carcere la fuga la il processo la fuga il processo qui a Firenze la fuga e il passaggio di frontiera che o prima citato insomma
E Fini le ha lette le dimissioni ha detto Iniesta di Firenze del novembre del mille centoventicinque che costituisce uno spartiacque importante
Nei carteggi la prospettiva americana
è sempre più presente
Io adesso non posso soffermarmi sul passa di di carteggi che ho
Avevo selezionato
Ma quello che è evidente che ormai Salvemini dopo il mille centoventicinque tra venticinque ventisette è pienamente calato in questo ruolo in questo mestiere di Jesus insomma di cui riesce a anche a mettere a frutto una serie di opportunità offerte appunto da questa nuova condizione
Come sappiamo dopo il viaggio ventisette ci sono ben altri tre viaggi negli Stati Uniti
Tutti importanti nel ventinove nel trentanove trentadue quello molto importante è il viaggio del ventinove perché nel mio novecentoventinove solenni fisicamente per la prima volta vada parte
Finito
Il corso che aveva tenuto il ciclo di lezioni che gli era stata citata dal mio scura New Yorker libero da impegni accademici Vardar parla che invece e incontra Giorgio la piana e la prima volta che Salvemini alla porta imita di trascorrere dei giorni appunto ad Harvard
E di di essere inserito grazie a i legami chi la da Piana rilevante
Che son stati studiati bene dottor piani
Di inserirsi in pochi conosce imparare a conoscere quella quel contesto quelle quegli elementi allora molti inducono molti elementi inducono a pensare che la visita al ventinove sia stata determinante fa scattare una specie di scintillanti somma quest'uomo
E che questa scintilla si trasformi
Una specie di attrazione fatale nei confronti di disarmati
Io penso che
Questa ipotesi abbia sia abbiamo mi concerto fondamento insomma cioè Salvemini rimane indubbiamente colpito da questo questo contesto da questo ambiente insomma
E
E e lì
Vi è un'ulteriore accelerazione in quel momento somma che lo portava sempre più orientare il suo interesse verso gli Stati Uniti ecco quello che somma che voglio ribadire è che non è insomma questa è una scelta casuale dettata da una serie di
Chi coincidenze più o meno fortuita è una scelta fortemente cercata Vassalle a mio parere insomma
E e che corrisponde a una precisa evoluzione è una anche una orientamento una scelta che FAS Salvemini che fa somma negli anni maturata negli anni tra il diciannove venticinque e poi allora due ultimi passaggi uno
Sintetizzo gli anni di Harvard su questo già scritto delle cose non vorrei
Ripetermi insomma e rubare il tempo
Io devo dire che quando si studia il gli anni americani di Salvemini non si può non citare una lettera straordinaria per me
è stata illuminante quella famosissima città attivissima lettera Mary bene insomma in marzo il mio centotrentacinque due anni dopo due anni dopo di dopo un lungo silenzio tra i due
è una lettera che Salvemini cui sarà in descrive questa specie di paradiso in cui si è
Anche se aggiungo che la citata io la la leggo sempre perché
Lavorando da più di vent'anni ad Harvard devo dire che quello che scrive nelle righe sanremese e veramente ancora oggi sono esattamente
Corrisponde insomma no a una descrizione perfetta insomma no e come sapete in quella in quella lettera
Salvemini riconosce insomma di essere un uomo fortunato via che abbiano avuto questa opportunità e di vivere felicemente in quell'angolo insomma
Dell'americano e
Cosa spese in sintesi io ho cercato di dalla cura curvare gli anni di Harvard usando tre parametri tipici degli esami Studies e e si e da qui Suma emergono tutta una serie di
Input
Poi tantissimi che ci danno un'idea somma di
La vastità delle attività che Sallemi mette in campo il primo attualmente parametro quello dell'impatto dell'adattamento impatto che Salvemini a dentro quel contesto e della capacità appunto di tessere relazioni relazioni che coinvolgono personalità molto diverso insomma molte delle quali fanno parte del circolo sostanzialmente Roosevelt diano il liberal Roosevelt Tiani insomma che lavorano fianco a fianco col presidente Franklin Delano Roosevelt in quella fase storica degli anni Trenta un secondo è un a un circolo più privato una serie circoli privati che costituiscono quelle che io ho chiamato la famiglia allargata di sangue le famiglie allargate di salme cioè
Giorgio La Pianella sorella Angelina matite Roberto Pfeiffer cioè le case dove Salvemini trascorreva molto tempo io penso troppo avesse trovato anche probabilmente una sua dimensione di familiare che gli era venuta a mancare sostanzialmente avendo la seconda moglie molto lontana eccetera eccetera e questo è un punto importante poi di i coniugi Bolaffi o al miglior cordialmente mi Michele Elena Cantarella lo Smith College Suma sono dei dei nuclei importanti nella nella sua e poi nella sua vita somma quotidiana diciamo di di dieci sulle poi ovviamente tutta la cerchia
Esternava Harvard diciamo così
Che vale siano nazione del mondo accademico nel mondo politico americano del mondo del giornalismo del giornalismo internazionale porta giunto importante insomma secondo parametro valutazione
E quello relativo all'attività conclusione scientifica e l'attività di insegnamento
Qui coerente cose sono arcinote non non perdo tempo
Gli studi sul fascismo
Studi di metodologia della ricerca storica che riprendono quelli iniziati d'Italia primi del Novecento attualmente e gli studi sulla democrazia che sono stati ampiamente e giustamente rivalutati sia da Paul Tinaro che da Sergio Butti
Il loro lavori
Qui aggiungo per quanto riguarda specificatamente la parte del Salvemini insegnante una un paio di passaggi rapidi
Che o derivato da una serie anche qui gli indizi che ho messo insieme cioè la la grande credito che Salvemini conquista è vero che parlava un inglese stentato che però conquista sul campo attraverso altri sull'attività di docenza testimoniato a tutta una serie di lettere anche che ho trovato di gli studenti dei suoi corsi eccetera eccetera allora anche qui la domanda che lo storico seconde perché Salvemini riesce a conquistarsi questa considerazione dentro quel mondo non sempre accogliente nei confronti dei re fu uccisa Coppelia attenzione perché in altri termini Salvemini ha successo data del io penso che la chiave di lettura sia questa
Salvemini storico è un intellettuale migliore e fu apprezzato soprattutto per la sua attitudine mentale
Questo confermato cioè per la sua apertura e la sua capacità di esprima un pensiero critico indipendente io ho fatto tempo a incontrare docenti di Alba perché l'avevano conosciuto
E la prima cosa che ti diceva non l'immagine e questa sua rettitudine questa sua intransigenza cioè quello che lo ricordava prima di tutto e cosche questo valutazione corrispondeva anche evidentemente a un
Un giudizio che si era sedimentato nel tempo era queste questi quest'uomo esprimeva questa dava questa impressione di grande forza di grande rettitudine di grande intransigenza no e questo otto meno non è un caso che torni
Che si sia in tutti i commenti in tutte le memori anche insomma
Finisco
Certamente gli anni americani corrispondono anche a una ripresa dell'interesse per la politica
Kemp corrisponde poi
Grande impegno che come sappiamo vi profonde in nel campo della lotta antifascista su questo ci sarebbe molto ancora da fare io credo
E
E un ultimo tratto che vorrei ricordare anche
Che riguarda specificatamente al suo dimensioni ieri sulle Salvemini e esule tra gli esuli cioè a dire Salvemini impegnato nell'attività di aiuto e soccorso
Nel comma per gli altri esuli europei qui
Dovrebbe spiegare come si si fa
Come si tenta di fuggire dall'Europa nazi ficcata negli anni Trenta fino ai primi anni Quaranta quando le ultime navi insomma lasciano i porti europee
E tutta una serie di difficoltà che questa generazione di donne e uomini in conto non solo drammi che accompagnano questa storia questo trasferimento sommano questi tentativi trasferimento Satèn è molto impegnato anche su questo fronte
Nelle aiutare concretamente e in questo il legame che a me ha colpito molto e soprattutto per la famiglia rosse
Che
Suma con le la la vedova le figlie quando arrivano combattute le familiari gli importi i figli eccetera e loro due loro Salvemini da un lato e il la la vedova e e le figlie sono in prima linea effettivamente per aiutare chiudo davvero con qualche cenno al tema del rientro allora
Il rientro è momento drammatico in genere per tutti gli esuli devono a un certo punto la loro biografia decidere cosa fare rimanere o rientrare
Nei paesi di di provenienza
Io penso che nel caso di Salvemini questo rientro che che è difficile una decisione molto difficile lo scrive molte lettere venga in certo senso preparato diciamo così da alcuna esperienza mio scelte due una e l'esperienza dei giornali tagliarli vera che nasce nel mille centoquarantatré dove spetta Salvemini sperimenta mette in pratica il modello dell'unità
E attorno al quale costruisce una rete importantissima di
Gli esuli italiani soprattutto che con la loro collinare se sono in questo e lì cominciano a discutere del futuro dell'Italia
E poi ovviamente vuoto dubbi finita lì
Che è un'opera io credo sottovalutata per molti aspetti
Che contiene proprio un piano di emergenza sua per la ricostruzione morale soprattutto del del nostro Paese non è un caso che gli ultimi capitoli questo libro siano dedicati somma il tema della rieducazione del degli italiani
C'è la fascisti inserzione dei fascisti trazione scusate nel degli italiani
E poi tracce ne abbiamo nei diari recentemente pubblicati da da Mirko Grasso attualmente e
E in altre anche soprattutto scambi epistolari con personalità del mondo la politica italiana
Quindi suo è una classica situazioni in cui si viene a trovare di sentirsi sospese tra due mondi e dove a prendere una decisione che non ci sia una sofferta come lui
Scrive in molte occasioni alla fine prevalse la scelta di tornare e e lo fa seguendo un criterio etico-morale potremmo dire così una lettera che scriveva Guido Ferrando italianista anche lui esule
A New York per insegnare il due gennaio due mila cento quarantotto scrive se possiamo tornare in Italia senza rinunciare alla nostra libertà senza il pericolo di morire di fame abbiamo il dovere di ritornare a me mi pare di essere qui un vero e proprio imboscato e quindi decide di tornare grazie
Grazie veramente a Renato con muri
Per questa bellissima rievocazione e ora facciamo un salto all'immediata vigilia della scomparsa di Salvemini scomparso nel cinquantasette come Salvemini si era portato ai fatti di Ungheria del mille novecentocinquantasette la parola e Alberto Aghemo che il direttore della Fondazione Matteotti
Grazie grazie a tutti voi un sentito ringraziamento va in primo luogo la fondazione Rossi Salvemini al comitato scientifico organizzatore di questo splendido evento
Poi anche all'Università che ci ospita chiunque abbia presente da dicendo pane accademica di Salvemini sa quale
Valore simbolico abbia la nostra presenza qui oggi
Chi parla per ultimo al termine di una giornata convegnistica ha un compito estremamente gravoso che è quello di contrastare il declino in realtà incontenibile della curva dall'attenzione che comincia solitamente dove i primi trentacinque minuti
Poi sono in questi e in questo caso è stata o no e in questo caso il problema è quello di evitare lo stato comatoso per cui facciamo una cosa di cui vi consentite diciamo che la sostanza fra virgolette formale accademica i contenuti dell'intervento saranno affidati alla relazione Camba poi agli atti
E che adesso invece quello che mi permetto dei offrirvi una conversazione sul tema che appunto prende spunto
Da un intervento pubblicato su Tempo presente nel gennaio del mille novecentocinquantasette e che ha per protagonista Salvemini io sono comunque particolarmente grato Renato Camurri non soltanto per il carattere Suma estremamente stimolante ed esaustivo della sua trattazione ma anche perché Prodi offre il destro
Per una considerazione che in realtà non avevo fatto fino a pochi minuti fa e cioè che sono i protagonisti della della mia storia diciamo sono Gaetano Salvemini Ignazio Silone
Nicola Chiaromonte Palmiro Togliatti Pietro Nenni Giuseppe Di Vittorio
Sei personaggi in cerca di ma allora che cosa hanno in comune
In primo luogo hanno in comune il fatto di essere sei personalità diversamente antifasciste molto diversamente antifasciste per lo so
Il secondo tratto comune quello Chauvet pensato filo minuto fa che solo sei ai soli ora si potrà anche legittimamente operare un distinguo tra insomma l'esilio di un rifugiato in Francia
Nella coordinamento antifascista di l'esilio di Condi Chiaromonte o poco di un Salvemini a New York e e l'esilio di Togliatti a Mosca insomma evidentemente
Però c'è un portato umano e personale particolare e soprattutto c'è il senso di una frattura
C'è una frattura esistenziale una frattura politica che prevede o ricongiungimento con la realtà politica del proprio Paese quindi il senso del ritorno quello che è importante la natura in questo caso io mettere le frasi su questo del ritorno più ancora che
Quella che richiama la lacerazione della partenza
Ma sullo sfondo
C'è un altro protagonista silente che è il contesto cioè l'anno in cui si svolgono questi eventi del mille novecentocinquantasei ora secondo l'espressione giornalisticamente un può abusata
Esistono del degli eventi o dagli anni che vengono considerati come dire spartiacque
Perché hanno una tale rilevanza data l'importanza per cui interrompono il flusso messo che visto fuso continuativo della storia ma certo interrompono una certa percezione della realtà
Modificano lo Zeitgeist insomma c'è un prima e c'è un dopo Nappi ricambiano anche la percezione degli eventi
E io credo che il mille novecentocinquantasei possa essere considerata a buon titolo un anno di questo genere
Cagionata densissima di eventi ora alcuni me li ricordo la voce altri sono ricorrerò all'ausilio
Della carta perché la vostra memoria non ha bisogno di sollecitazione ma la mia sicuramente sì però ecco il mille novecento cinquantasei ad esempio si apre come un evento clamoroso nel febbraio il ventesimo congresso del Partito comunista la quale Nikita Krusciov dal palco moscovita denuncia i crimini di Stalin
è un evento assolutamente straordinario epocale che crea uno sconcerto straordinario nella sinistra mondiale e soprattutto uno sgomento un senso di disorientamento che investe chi investe ma non certo la dirigenza dei partiti comunisti perché credo che avesse una certa contezza insomma di quello che aveva fatto Stalin
E sono personalmente convinto che sulla
Togliatti ad esempio non avesse bisogno di quella rivelazione per avere contezza del quadro generale riferimento ma certamente la base
La base operaia la base militante ma non soltanto russa non soltanto del Paesi del Patto di Varsavia ma anche soprattutto nei paesi comunisti occidentali
Subisce un contraccolpo estremamente forte e si apre uno spazio di confronto e e di dialogo che darà degli esiti probabilmente la reazione ai fatti di Ungheria del successivo ottobre presenze anche di di questo ma che cos'altro succede ad esempio a marzo ecco uno dei dei grandi fatti che vengono ricordate il mille novecentocinquantasei e la crisi di Suez
Il cinquantasei è uno di quegli anni che segna il deterioramento per lo dire probabilmente la la fine mette una pietra tombale sulla scadenza del grande colonialismo
Sì penso solitamente a sue S e e alla colonizzati dalla chiedo scusa nazionalizzazione dello stretto da parte dei mass ma c'è un precedente abbastanza significativo nel mese di febbraio
La Francia concede fra virgolette l'indipendenza alla Tunisia prima il venti di marzo e al Marocco il ventotto è un colpo fortissimo evidentemente c'è una coda lunga tragicamente lunga che la guerra d'Algeria che si conserverà ancora per sei anni
E che porterà poi una scia di sangue che vale l'Europa con gli attentati lo scontro a tal lascia il in
E lo avesse ricorderete sua ci sono c'è tutta un'epica che riguarda queste terribili vicende ma sicuramente il mondo sta cambiando anche in quel senso e sta cambiando nei rapporti tra Est e Ovest tra nord e sud
Del mondo
Il diciassette aprile
Mosca annunciò lo scioglimento del come forma anche questa sembra una cosa banale però a quasi un sapore so propedeutica evidentemente come forse se lo sapete se è la parte da Terza Internazionale che accorta con finalità informative cooperative
Il mondo comunista europeo ove sia ecco viene sciolto ride
Sembra un segnale
Che preannuncia che la guerra fredda no è finita in realtà l'età della Cogo andrà avanti ancora per parecchio tempo ce lo ricorderanno i fatti di Cuba ed a cinque anni più tardi insomma però anche questo segnata abbastanza significativo
L'otto agosto in Belgio a massima Mogliano duecentosessantadue minatori dei quali centotrentasei italiani
Poco più tardi
Alla fine d'agosto
Si incontrano a aprono ogni anno due vecchie conoscenze cioè nel mio assai ragazze questa è una storia lunga da solo la raccontiamo ma insomma la sostanza che si stanno gettando le basi per la riunificazione socialista che avverrà soltanto dieci anni più tardi
Quando e non è un caso Saragat sarà Presidente della Repubblica e poi durerà poco sua è una storia abbastanza complicata qui Valdo Spini ce la potrebbe raccontare boh molto meglio ma insomma Italgas non lo acconsentono
Però anche questo fattore abbastanza significativo sì lo si nega un altro piccolissimi parente loro si incontrano a fine agosto è l'incontro è segreto il cinque ottobre con un comunicato
Che non gode di particolare fortuna un estremamente enfatizzato su c'era una cosa importante e cioè il patto di unità d'azione tattici e PSDI detto brutalmente il Fronte popolare italiano viene sciolto e superate come dire sostituito da un patto di consultazione tra i due partiti
Anche questo è un segnale che i tempi stanno cambiando
Gli schieramenti tra l'altro le prossime elezioni politiche del cinquantotto si si fa si presenteranno sette separati e non più uniti ma evidentemente c'è un fermento c'è un'idea visto c'è un dibattito c'è una perdita d'orizzonte la conquista l'orizzonte trovare anche dei rapporti tra i principali leader della sinistra nazionale
Un altro fatto sempre in questa stessa Area poche settimane più tardi perché tutto si lega tutto si tiene
Sarà il diciotto e il ventuno ottobre in Polonia
Prima c'è la rapida riabilitazione di varietà sul cubo burqa che seziona vettore crolli dovuti a come ce lo ricordiamo brutto segno questo fatto ci ricorda può personalmente comunica qualcosa una grande eco anche sulla stampa e internazionale Paco mucca diventa segretario del Partito operaio unificato polacco quindi e il capo della come dire del socialismo reale in Polonia operazione che a Mosca invisa e che Mosca in qualche modo subisce e probabilmente l'aver subito questa cooperazione influirà anche sulla durezza
Sull'asprezza sulla determinazione della risposta agli eventi che si stanno preparando progressivamente in Ungheria
Il ventitré ottobre in Ungheria inizia appunto l'insurrezione e anti-sovietica e già una settimana ma cosa ha un ampio risalto anche sulla stampa occidentale
Parentesi pochi giorni più tardi anzi una settimana dopo scoppiò la Seconda guerra arabo-israeliana succede di tutto in quell'anno veramente
Comunque ecco lecco dei fatti di Ungheria una prima ecco molto attutita ma comunque significativa giunge in Italia e c'è una mobilitazione degli intellettuali comunisti che darà vita al così detto poi manifesto dei centouno a sostegno della rivolta del popolo re ungherese tra i primi fra i firmatari figurano nomi illustri di peso Renzo De Felice Natalino Sapegno Lucio Colletti Alberto Asor Rosa
A raccogliere le firme caldo Buscetta nella sua veste di direttore della rivista società il manifesto che le pubblicato ufficialmente dall'Ansa quindi ha una diffusione
Estremamente capillare a livello nazionale e suscita una reazione molto ruvida da parte con delle Botteghe Oscure la situazione precipita nei giorni successivi il primo novembre l'Ungheria annuncia unilateralmente l'uscita dal Patto di Varsavia il quattro novembre le truppe sovietiche Patto di Varsavia esso verificato al PATI russi come si dice
Entrano superano la frontiera entrano nel territorio ungherese dieci giorni più tardi sarà tutto finito anzi sette giorni più tardi sarà tutto finito
Altri eventi significativi esso la faccio breve ma se ci pensate questa cornice già vale tutto il racconto no nel mille novecentocinquantasei facciamo un salto di continente
Un giovane e e ardimentoso intellettuale con la barba Fidel Castro sbarca a Cuba Susa piccola barca colui drappello di amici e compagni e e decide di iniziare la guerriglia colto Fulgencio Batista
è un mondo che si apre succede esattamente negli stessi giorni tutto insieme
Un piccolo di lei di un mese e mezzo e arriviamo alla fine dell'anno dicembre
L'otto a quattordici dicembre sorti dopo la resa dei conti a livello nazionale Polo approfondiremo e cioè si tiene l'ottavo congresso del Partito Comunista Italiano
La crisi provocata dall'Unione Sovietica dall'invasione sovietica dell'Ungheria e fortissima delle grandi ripercussioni in campo insomma alla fine viene metabolizzata
Palmiro Togliatti viene rieletto segretario a larghissima maggioranza prevale la linea della condanna dell'Ungheria ovviamente di imbranati rispetto a quella di solidarietà
E però
L'appello dei centouno intellettuali comunisti
Ha un suo strascico ha una sua coda avvelenata e avvierà da quel momento in poi intanto va be'ci sono i primi interventi dalla famosissimo quello di atto di Giolitti suo delegato di Cuneo che alza il ditino dice no io non ci sto eccetera però insomma inizia un'emorragia
Che segna un punto di svolta assolutamente irreversibile e il Partito Comunista Italiano perderà
Una serie di supporti appoggi da parte
In buona misura di intellettuale ma anche di quadri di partito questa è forse l'aspetto meno sottolineato
Che prosegue almeno per un anno e mezzo
L'UE breve annotazione su su questo non non vi voglio annoiare proroghe in quell'anno tra l'altro anche lì insomma in Italia forse soltanto delle piccole annotazioni di contesto
Ma che ci aiutano a rendere più rotondo l'intervento del Salvemini sulla guerra d'Ungheria e a capire come eravamo letteralmente che cosa succede
Questo è soltanto un quadro che abbiamo fatto fatto fino adesso Rocco un quadro internazionale a livello nazionale
Tra gennaio e febbraio Cortina ospita i giochi olimpici invernali che è la prima volta che riempie le si chiede
In in Italia è un segnale forte sulla via
Della resurrezione del paese e nella costruzione di una nuova immagine pubblica di un'Italia ricostruita
E lo ricordo quattro anni più tardi ci saranno poi le mitiche Olimpiadi di Roma che cambiano poi il voto all'Italia e anche e soprattutto all'architettura e al tessuto urbano della capitale non è una cosa da poco
Un altro allargamento dello spazio italiano nel mondo a marzo Anna Magnani vince l'Oscar
Quale migliore attrice protagonista per il film la rosa tatuata non è una perciò per le migliori per la sua o riconoscimento all'arte italiana e all'italianità nel mondo
E a livello nazionale ad il ventitré aprile si teme ci tiene la seduta inaugurale della corte costituzionale
Uno dei quiz a Bossi le famose previsioni
Della carta costituzionale che trova un'applicazione ampiamente ritardata e quindi soltanto il ventitré aprile del mille novecentocinquantaquattro la Corte costituzionale sarà cooperativa
Il ventisette maggio si tengono le elezioni amministrative e questo dato interessante se paragonato un altro dato che ci faremo dopo
La democrazia cristiana si conferma il partito di maggioranza relativa con il trentotto virgola nove per cento l'alleanza tra il Partito comunista italiano il Partito Socialista Italiano il fronte appunto
Porta a casa a bordo tanto ragguardevole cioè il trentacinque virgola due
Siamo a tre punti e mezzo di differenza
Sarà una delle differenze minori destinata poi a crescere secondo una forbice che si allargherà nel tempo e probabilmente i fatti di Ungheria e le reazioni dei fatti d'Ungheria in questa storia ci trova qualche cosa
Soltanto due annotazioni ancora piccolissima ma abbastanza interessanti a maggio alla presenza del Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi a San Donato Milanese c'è la posa della prima pietra per l'Autostrada del Sole
Ma forse la più significativa la più emblematica delle grandi opere della ricostruzione
A luglio con la nota dolente l'esausto dall'Andrea Doria decine di morti di di dispersi
Il ventidue dicembre
Un fatto apparentemente burocratico di rilievo politico amministrativa tirata di un'importanza enorme
Viene istituito il ministero delle partecipazioni statali del CRIF Osvaldo ci potrebbe dire molto
Quello che mi piace sottolineare e che il ministero delle Partecipazioni statali una di quelle cose come come la Cassa del Mezzogiorno no o come l'ideologia che quando c'erano tutti ciò che orrore
Quali terribile fucina di sottogoverno e di clientela dopodiché si è cominciato a rimpiangere ai dei tempi del ventuno giugno delle ideologie e dei tempi delle partecipazioni statali ti dà i tempi della Cassa del Mezzogiorno allora
In sintesi adesso veramente strana questa raccolta e sto che con qualche elemento anche di curiosità e e Cicala nella sostanza dei fatti
In quell'anno Gaetano Salvemini ottantatré anni quando succedono i fatti di Ungheria
Ha ha da poco festeggiato il suo compleanno a settembre non sa ancora evidentemente che sarà l'ultimo suo compleanno però in qualche modo sicuramente ero presente
Era già tornato a Roma solare cioè non mi dilungo ovviamente su tutto quello che c'è molto perché è stato già abbondantemente detto strabordante criteri detto per cui però ecco mi piace ricordare almeno una cosa intanto che del suo primo ritorno in Italia nel mille novecentoquarantasette abbiamo adesso ulteriore nuova memoria grazie alle pubblicazioni l'edizione critica del Diario del mille novecentoquarantasette qui
Ringrazio ovviamente Mirko tutti coloro che hanno collaborato a queste imprese editoriale perché perché è un'opera straordinaria
Ma non tanto nell'economia generale del lascito intellettuale di Salvemini che probabilmente non si accresce di molto di questo fatto perché ci restituisce
Una fotografia dell'Italia della ricostruzione assolutamente straordinaria attività e poi reagire
Perché ritorniamo al discorso di prima e unitaria vista con gli occhi di uno che oramai americano
Apro pareggia probatorio come americano come voi sapete nonostante si sia trattenuto per molti anni negli Stati Uniti sia stato ampiamente sopra citata a farlo Salvemini assume acquisisce la cittadinanza americana soltanto a alla fine di mi pare di primi anni Quaranta cioè e e poi dopo la restituirà fra l'altro la Rigel terrà conto una volta tornati evitare insomma sono piccole storie strane che meriterebbero ulteriore approfondimento
In quella circostanza no vivere in mente queste così da sostato perché avevo parlato dell'inglese un poco come dire
Acrobatico insomma di di di Salvemini
Dell'iter fissato dalla NBC ecco allora in una pubblicazione recentemente uscito quaderno di tempo presente
Che accurato sempre Mirko Grasso sguardo sempre da quella parte ma solo annuiva nostra grato pensiero
E raccolta una serie di interviste
Di personalità che hanno tuttora in vita quasi tutti diventi poi ne parleremo che hanno conosciuto Salvemini e che si impone al nostro interesse perché ovviamente essendo tutti viventi hanno conosciuto Salvemini da giovani con Salvemini era già in età matura
E quindi ci restituiscono appieno l'immagine del sud dell'ultimo Salvemini che è proprio l'oggetto della nostra ricerca
è interessante perché poi ci offrono regionale ritratto del Salvemini anziano quello che li inglesi definirebbero Porretta ovvero concentramento Casanova band non perché non ha vinto un uomo anziano alla fine del suo percorso esistenziale
In appendice a questo libro
Richiamabile con il solito famigerato più al codolo fissa con il telefonino e comincia a parlare c'è la registrazione ecco questo museo dei c'è la registrazione
Dell'intervista americana di Gaetano Salvemini e sette lo che colloquia con l'intervistatore io l'americano che so
Per me sarebbe meraviglioso evidentemente pulp probabilmente proprio per la Rio sono mezzo c'è qualche piccolo aggiustamento linguistico però ve lo consiglio perché o documento veramente particolarmente vivo
E costi contribuisce a tracciare un po'ritratto come dire
Affettuoso della persona quanto mai vivido quattro vai significativo
Adesso nobili lungo dò per scontato e tutte le altre cose che sono già state anche abbondantemente dette mi piace ricordare soltanto insomma da cinquantaquattro il poderoso noto è ospite di Giuliana Benzoni alla Ruffo la co.co.co. se detto cioè la che poi in realtà è era villa Gargiulo insomma e tra le varie cose e molto simpatico e ricordo che fa di quella permanenza proprio Giovanna Gargiulo in un'altra delle interviste che confluiscono in cui la pubblicazione che prima ho citato che ricorda poi dopo le ultime ore di Salvemini quando lui lentamente si spegne dopo due tre giorni di prolungato silenzio poi manifesta il desiderio ecco qui ritorniamo a un'altra persona che era e grata
Di ascoltare erano registrate sul fisco le lezioni di italiano e di Rossi tra i palazzi
Che legge la Divina Commedia col suo accento ovviamente marcatamente inglese dove ascolta questo discorso e lentamente si specchia
Torniamo all'altro coprotagonista soddisfatti di Ungheria
Allora quando il quattro novembre le truffe comandate da da da dalla generale coniata varcano il confine puntano dritte su Budapest succede veramente l'ira di Dio
Evitiamo i dettagli più analitici record solo consegnato ovviamente alla storia questo che con cioè sarà consegnata la relazione mi piace però ricordare almeno qualche dato numerico
Negli scontri che si verificano tra il quattro il dieci
Di novembre voglio complessivamente due mila settecento ungheresi
Non tutti patrioti e futuri della libertà come si suol dire perché ci sono anche numerose vittime circa il quaranta per cento di parte sovietica cioè che parteggiavano per l'invasore
E complessivamente settecentoventi sua piazzo dati dell'Unione Sovietica
Nei mesi immediatamente successivi
Duecentocinquanta mila ungheresi pari al tre per cento della popolazione ungherese lascia il Paese
E viene in Occidente alcuni anche in Italia oltremodo li conosce bene qualcuno
Riduzione di disorientamento a livello nazionale lo dicevo prima è fortissimo edere azione solo diversificate modulate attraverso schemi differenti
Però
Già il ventisette ottobre
Quando le prime avvisaglie della rivolta c'era noto si capiva e si sapeva che a Russia se il russo ci stava pensando
All'invasione ma non c'era ancora l'ordine operativo
C'è una reazione fortissima questa azione di adeguarci GR scegliere fa un comunicato ufficiale del quale stigmatizza l'ipotesi di un'invasione sovietica parteggia totalmente per il
Popolo ungherese
E dice che il governo legittimo di Menace sta difendendo le ragioni della libertà e della democrazia
è una cosa assolutamente impensabile assolutamente straordinari segna un una linea di frattura
Che non ha precedenti il sindacato italiano sostiene il governo legittimo
E definisce tra l'altro un eventuale intervento russo non soltanto una grave interferenza ma una violazione del diritto internazionale una violazione delle regole della democrazia e della libertà e il fatto che il sindacato filo sovietico in Ungheria in qualche modo guardi con favore a questa cosa dimostra soltanto l'insufficienza del movimento sindacale per la sua articolazione democratica nei Paesi dell'Est e una sconfessione
Senza se e senza ma veramente che apre tra l'altro lo scontro fortissimo tra Giuseppe Di Vittorio Palmiro Togliatti uno scontro è destinato ad avere anche sulla ripercussioni piuttosto significativo
All'alba del quattro novembre
Qui Trockij dicano una certa età si ricorderà ma anche I sogni muoiono all'alba di Indro Montanelli operano memorabile dal punto di vista drammaturgico che ha avuto anche una versione cinematografica ma che racconta un po'più in presa diretta
La vicenda di un di un giornalista che assiste fisicamente all'invasione dei Tejera Abbati che entrano nelle strade della capitale e ne nasce lancia un appello che il suo ultimo appello come si dice a reti unificate che viene poi trasmesso dalle radio e anche la rete dei migliori ovviamente di tutto il mondo
E all'alba del quattro ottobre e dice parla in mano a tacere Presidenza del Consiglio dei ministri fra Repubblica Popolare d'Ungheria
Nelle prime ore del mattino truppe sovietiche hanno attaccato la nostra capitale con la Polese palese intenzione di rovesciare democratico e legittimo governo ungherese
E i nostri soldati stanno combattendo
Il governo e al suo posto informo di questi fatti il nostro popolo e l'opinione pubblica mondiale
Sono praticamente l'ultima però dei viaggi che sono note al mondo
E non so perché ma a me fanno certe affetto e in un contesto totalmente differente mi mi fanno venire in mente Salvatore Riedel sfuma per evitare insomma ecco è che la prima affinità che mi viene a mente
Allora all'esito di questa immane tragedia apro una piccola parentesi
Questo è il fatto che insomma alcuni conoscono altri meno che merita d'essere richiamato
Nasce sarà prece incarico azionata la polizia politica poi dopo trasferito in in Romania in un dato luogo separato eccetera
Messo in isolamento saranno effettuate pressioni non so di che natura perché rilasciò una confessione o una sconfessione insomma dei fatti pre datati cui insomma
Ammetta la natura antipopolare anti-sovietica ti democratica dell'operato peraltro legittimo del suo governo Luino firmerà sarà sottoposto a processo e condannato alla pena capitale
Nell'aprile
Del mese e novecentocinquantotto quindi
Un anno e mezzo più tardi
Rispetto a questi eventi
In un anno e mezzo sulla maturate molte cose molte circostanze Modestino già scritto viene confermato
E però poi insomma si sa che la giustizia non soltanto in Italia insomma di giustizia o di ingiustizia che si perpetra sapersi tribunali soprattutto se sono tribunale politici o militari poi si manifesta attraverso forme particolari quindi i giudici formulano la sentenza dopodiché
Sottopongo l'approvazione di Mosca e Chiocchetti dicono a Krusciov noi avremmo condannato a morte nascite che facciamo
Mosca
A sentirci concorda
Però
Decide di chiedere il parere dei segretari dei partiti politici di tutti e i Paesi del Patto di Varsavia e dei principali partiti comunisti per l'Occidente
Non è un atto di democrazia partecipativa non è un desiderio di condivisione no ma falsificato è è chiarissima ricatto politico le mani di sangue ce le sporchiamo tutti
Sia chiaro
Dicono tutti i mesi
Anche Palmiro Togliatti
Però a dimostrazione
Questo può sembrare un carattere un aspetto mostruoso oppure genitale sorprende tratto dall'uomo dell'estrema lucidità
Che caratterizza tutta la sua azione politica nel rispondere a Mosca
Con gli atti scrive assento a una condizione per cortesia l'esecuzione
Fate la dopo il venticinque di maggio
E infatti verrà data notizia dell'avvenuta esecuzione il diciassette di giugno
A maggio fucilazione perché dopo il venticinque maggio
Perché il venticinque maggio si volta
Nemmeno a dirlo l'elezione di quell'ordine l'esito di quell'edizione sarà piuttosto dall'utente atterra e poi tra l'altro perché ciò più pc si assesta intorno al venti per cento
Mentre la democrazia cristiana sale quasi al quaranta per cento è vero che poi si somma il dodici undici per cento dei socialisti però
Rispetto esatto esatto certo ricordi perfettamente
Però ecco che sono piccole annotazioni di di contesto che veramente sono poi sostanziale per capire cioè il clima di quegli anni e la realtà fatta veramente di lacrime e sangue di quel genere
Allora
Gli ho detto degli intellettuali dei cento uno Giolitti che restituisce la tessera del partito
Ci sono altri
Allora la linea ufficiale del partito quella di Togliatti e ci sono dei momenti della storia di cui o si sta da una parte offesa dall'altro
Questa è la linea e su questa linea ovviamente cioè la spaccatura tra quelli che decidono di stare dalla parte del partito non c'è anche un un elettrodotto intellettuale
Di di di di di notevole spessore Concetto Marchesi
Che scrive
La lettera aperta viene ripresa paternità
Alla cagnara reazionaria clericale e fascista che si è scatenata in Ungheria non intendo associare la mia voce
Se taluni comunisti lo hanno fatto tanto peggio per loro e tanto meglio per il nostro partito
Quanto all'insurrezione ungherese penso che un popolo non rivendica la sua libertà tra gli applausi della borghesia capitalistica le celebrazioni premesse propiziatoria
Quanto all'onorevole Togliatti io mi trovo in questo momento al suo fianco o
Ingrao
E in un fondo pubblicato sul sull'Unità
Scriverà in maniera un po'più più misurata ma ugualmente forte
Bisogna scegliere
O per la difesa della rivoluzione socialista o per la controrivoluzione bianca
Per la vecchia Ungheria fascista e reazionaria
Questo appare sulle colonne dell'Unità il venticinque ottobre del mille novecentocinquantasei
Devo dire che nel due mila uno contro trentacinque anni dopo Ingrao riconoscerà che quello scritto era stato un errore non avrebbe più riscritto
Salto perché insomma le le cose sono molte però ecco mi piace ricordare che succo un destino analogo a quello d'Ingrao va concerto Giorgio Napolitano che pure sostiene la linea la linea Tosatti poi dirà che il suo è stato un errore eccetera
Tra coloro che
In maniera più sofferta più angosciata
Stanno dalla parte di darci e e del popolo ungherese
Rinunciando alla propria identità comunista cioè Italo Calvino che manda una lettera di dimissioni al partito con preghiera di pubblicazione non sarà mai pubblicata la pubblicherà poi lui in un secondo tempo
Una lettera che definisce un atto d'amore fatto d'amore mancato perché evidentemente una una carta molto sofferta
E racconta un episodio interessante
La sera dell'invasione sovietica cioè il quattro novembre era a cena con Amendola a Torino a casa di Luciano Barca e qui leggo mentre Amendola parlava Gianni Rocca che allora era il redattore capo de L'Unità telefono a barca ci rissa i carri armati spaventato Budapest si combatte per le strade guarda che Amendola eravamo tutte siccome colpiti da una mazzata
Poi Amendola scorporo
Togliatti dice che ci sono momenti nella storia in cui bisogna essere schierati da una parte o dall'altro
Del resto il comunista come la chiesa ci vogliono secoli per cambiare posizione
E poi in Ungheria si stava determinando una situazione pericolosissima
Chiusa la citazione di Amendola
E qui Calvino che torna a parlare capi che al tempo dei cento fiori nel PC era ancora lontana e se ne va
Ci sono altri comunisti da molto tempo come Ignazio Silone e questa è un'altra storia un altro romanzo ma non non la faccio lunga che commentando le parole di Togliatti a favore della
Invasione dell'Ungheria dice lapidariamente
A proposito agli atti non ho sentito tanta fragranze ideologiche tanta volgarità politica dai tempi del fascismo
Allora e in questo clima
Si trova a operare al tempo presente
Qui la storia lunga e pace per la racconto io che insomma mi occupa il tempo presente rischia di diventare ancora più lunga dirò semplicemente che sono al tempo presente aveva iniziato le le pubblicazioni poco prima a febbraio del mille novecentocinquantasei
Con
Una collocazione politica che adesso potremmo definire tranquillamente tersa forzista quindi lontana dalle politiche dei blocchi
Forse liberalsocialista se vi piace questa espressione ma insomma e anche essa impropria in qualche misura opinabile
Con una pluralità di
Di collaborazione con respiro assolutamente internazionale grazie anche al prestigio
Dei due direttori e fondatori
Ignazio Silone e Nicola Chiaromonte che avevano poi tra l'altro ho trascorso dietro le avevano durante l'esilio intessuto una rete di relazioni intellettuali estremamente vasta internet articolata ce ne sono mille non presto a raccontare però una su tutte va menzionata cioè l'incontro a New York tra
Tra New York e Boston so negli Stati Uniti tra
Gaetano Salvemini e Nicola Chiaromonte
Perché ma perché evidentemente intanto tra i due nasce una consentaneità una simpatia un'affinità estremamente importante al punto che
Una similarità anche nell'analisi della de de del fenomeno fascista in Italia appunto che insomma Salvemini spera che addirittura
Nicola Chiaromonte voglio come dire proseguire la sua opera di escavazione analisi del fascismo e di dei fascisti trazione insomma degli italiani nel mondo in Italia
Ma e e opera troppo pesante per le fragili spalle dichiara mozze che lascia perdere però sicuramente Chiaromonte si ricorda l'antico maestro e lo invita
A intervenire quando nel numero di novembre
I due direttori pubblicano un appello agli intellettuali italiani che la loro risposta solo vetrate centouno
Ponendo una questione sostanziale
E qui veniamo al nodo da questa della vicenda e cioè
Il ruolo dell'intellettuale nei confronti delle Chiese politiche che vuole dei nei sulla delitti duale nei confronti della storia è la responsabilità dell'intellettuale nei confronti del mondo che lo circonda e della collettività
L'intellettuale di fronte alla responsabilità degli eventi nel rapporto con la storia
Allora
Vengo direttamente al nodo e ti lascio tutto tutto tutto il resto
Il tema è quello dei rapporti tra la libertà degli intellettuali e la militanza politica e viene prestato assiepati prediletto da questa dichiarazione
Nell'attuale situazione qui devo leggere per forza perdonatemi l'attuale situazione d'Europa e del mondo
Noi pensiamo nuovi Chiaromonte si pone
Che gli intellettuali si trovino di fronte a una scelta radicale tra parlare e tacere
Fra dire la verità quale ognuno di loro la vera la vede oppure subordinare l'espressione di tale verità
A questo o a quel criterio più opportunità politiche va avanti taglio
Tutto ciò premesso
Il pungolo tre interrogativi due col primo
Pensate ancora che si possa associare la causa della verità
E dell'umanità con quella di un partito
Di uno Stato
Di un'organizzazione qualsiasi
E riporre in essi una fiducia illimitata quasi non si potessero per loro natura venir meno alla loro missione
Chiedete che si possa ancora in buona fede a parlare di un campo della pace esistente a priori
O non rappresenta invece con tale atteggiamento
La più grave forma di alienazione della coscienza in cui oggi si possa credere
Così risponde Gaetano Salvemini mi piace ricordare che questi erano delle ultime cose che scrive sarda e quindi non è un fatto assolutamente marginale ed è una risposta molto meditata non siamo abituati a conoscere un Salvemini battagliero cade il cuore oltre l'ostacolo anche un po'fumantino insomma che e invece una risposta estremamente causa insomma di
Che ha duramente riflettuto su questi temi
Risponde
Sul piano delle teorie astratte quali si possono cristallizzarsi sono cristallizzate nella dottrina democratica tradizionale e nella dottrina leninista stalinista nessuna conciliazione possibile
Ma le dottrine non devono far dimenticare gli uomini che si muovono dietro di esse fa venire in mente il famoso detto stele camminano sul debito gambe degli uomini di Randy oltre che di ma
Condottieri delle moltitudini comunisti
Dice al governo russo ogni conciliazione dottrinale e Associazione pratica sarebbe inganno in essi e ingenuità in noi
Ma le moltitudini che seguono le bandiere moscovite sono in continuo stato di flusso vedendo sono De Chiara e le conseguenti
Molti credono di essere dei ministri stalinisti e sono semplicemente socialisti dalla mentalità tradizionale convogliati dall'apparato comunista perché questo è il solo che si sia fatto avanti a raccoglierli Qatar loro una qualche voce di speranza
Gli stessi intellettuali e semi intellettuali che formano l'apparato comunista non costituiscono affatto un blocco compatto a tutta prova bisogna dar tempo al tempo
è un'affermazione devo dire che la prudenza quasi sconcertante date le premesse poi però attorno a Tikrit la posizione si chiarisce più avanti
Il quesito e
Esatto vado a chiave chiaro però ecco
Però la base insomma con la base bisogna guardare come giusto che sia
Gli altri due quesiti sono due
Pensate che malgrado l'urgenza della situazione si possa continuare a dare maggior peso a considerazioni di opportunità politica che all'impulso profondo il quale apporto ognuno di noi a riconoscere prima di tutto la verità dei fatti
Terzo
Sì sì qual è secondo voi il criterio che fa l'opportunità se no
Che con sei credente che possa fare oggi l'intellettuale eccetera eccetera eccetera è solo un poco la sua fare lunga perché siamo veramente alle ultime battute non voglio abusare del vostro
Qui la risposta di Salvemini e ultima è unica e devo dire c'è un po'il senso di tutta questa cosa conversazione il palco
Quasi non merita un ulteriore commento perché devo dire
E stato di veramente sta delineando
Cito gli intellettuali non possono costituire una forza politica autonoma ogni movimento politico ha bisogno dei suoi intellettuali
E ogni intellettuale
Trova il suo posto in quel movimento politico che meglio risponde alle sue predisposizioni
L'intellettuale che sia veramente intelligente deve possedere quel tanto di umiltà e di pazienza
Che occorre per accettare la convivenza nella stessa casa politica con altri intellettuali e con le masse dei non intellettuali spesso venti e riluttanti e capire
E deve possedere quel tanto di rispetto per se stesso che il divieti di abdicare nelle mani di autorità non soggette a discussione
Insomma
La domanda è tu intellettuale
Se devi scegliere tra
Una bandiera la verità Cossa
Devi scegliere per mantenere la tua identità la torbidità intellettuale la risposta è
L'intellettuale deve avere quel tanto di rispetto per se stessi
E garantisce quella famigerata e abusata onestà intellettuale tante volte evocata parlando
Di Salvemini con Salvemini dialogando colui attraverso i decenni secoli una storia eccetera allora
Per io chiudo con l'ultima considerazione ecco non soltanto c'è una sorta di circolarità del pensiero San Geminiano che trova in queste sue ultime parole una composizione perfetta
Ma mi pare di cogliere anche questi insomma in filigrana un sentimento di addio
Lontano appena percettibile tra quasi l'idea che insomma in questo richiamo ha rispetto per se stessi ci sia una sorta permette di ultimo finale estremo testamento spirituale grazie
Grazie ad Alberto Aghemo gli stimoli ovviamente la sua comunicazione sarebbero vari uno lo devo fare però cioè che Giuseppe Di Vittorio come origine era un socialista terzino
Ma il terzino non vuol dire naturalmente al termine calcistico era un socialista che aveva aderito alla terza internazionale ma la sua origine era stata socialiste forse questo si vede nella posizione assunte sui fatti d'Ungheria ma grazie anche per questa riferimento alle ultime cose di Salvemini che è molto interessante io c'ho anche colto in questo rispetto per le masse
Anche quel ricordo di quella fotografia non so se l'avete presente di Salvemini candidata alla Camera che arringa di pescatori sul molo di Molfetta
Perché insomma questi momenti nella vita di Salvemini ci sono stati ma adesso cambiamo
Approccio radicalmente e sentiamo Sandra Ceccarelli che ci leggera dei brani di Salvemini Sandra Ceccarelli esordisce giovanissima nel film di Giuseppe Bertolucci
Il infatti è andata mass Segreti segreti nel mille novecentottantacinque ho detto Giuseppe State attenti e io ho una grande gratitudine verso certe Bertolucci perché se vi ricordate Berlinguer se vi voglio bene ti voglio bene a un certo punto viene inquadrato un manifesto in cui Valdo Spini parla dell'alternativa socialista
Nel due mila uno andata a vedere il film lo ripeto
Nel due mila uno Sandra Ceccarelli interpreta il mestiere delle armi un bellissimo film di Ermanno Molmenti e Luce dei miei occhi di Giuseppe Piccioni e quindi riceve al Festival di Venezia la Coppa Volpi come migliore attrice
Per il più bel giorno della mia vita di Cristina Comencini nel due mila due ottiene il Nastro d argento come migliore attrice non protagonista particolarmente significativa e poi la partecipazione a fiction televisive tra cui viene ricordato il destino di un principe di Robert Dole Renna in cui interpreta il personaggio dell'imperatrice Elisabetta d'Austria
Il fatto che sia qui veramente oggi pomeriggio ci dà una grande gratitudine verso di lei avere qui una grande attrice come lei grazie
Non so ora come sarà la curva dell'attenzione
Presso
Penso che si sollevi al massimo
Va bene
Allora questa testa si chiama una pagina di storia antica
Adesso vediamo al microfono perché non avendo fatto prove
E parla del ritorno di Salvemini a Firenze proprio in questa in questa università
Non si ritorna senza battito di cuore alla scuola che vi accolse adolescente fece di voi un uomo e poi di ripresa insegnante e poi dovesse dividere bene col pianto nell'anima ed ora vi ritornati dopo lunga franati eventi
Qui studente e vi compagno Cesare Battisti che durante la prima guerra mondiale nel mille novecentosedici doveva essere impiccato dagli austriaci
Qui insegnante EB alunni ed amici Nello Rosselli e Camillo Berneri il primo con suo fratello Carlo doveva essere assassinato nel mille novecentotrentasette da sicari francesi per mandato italiano
Il secondo doveva essere soppresso in Spagna da comunisti nel mille novecentotrentasette
I ricordi si affollano le porte del cuore
Immaginate di che cosa poteva essere nell'autunno del mille ottocentonovanta un diciassettenne che aveva perduto gli otto anni più belli della vita in un orribile ginnasio liceo così lo chiamavano all'ora dell'Italia meridionale
I primi rudimenti della Tino me li aveva presi uno zio prete e fu fortuna che non gli avrei certo imparati in quel ginnasio
Fra i maestri di quegli otto anni in quella scuola tenuta dal clero non ne ricordo con riconoscenza che tre
Uno mi insegnò privatamente i primi rudimenti del greco un altro in quella che si chiamava all'ora la quarta ginnasiale mi fece capire il primo libro della Geometria Duke leader se sono mai riuscita ad esprimermi con ordine e chiarezza lo debba devo criteri
Finalmente nei tre anni di liceo un prete liberali come si diceva allora presentava gli avvenimenti dei legami in causa ed Effetto
Alcuni di quei legami in seguito mi parvero piuttosto discutibili per esempio disse nasce Gesù Cristo e cade l'impero romano
Quattro secoli di cause ed effetti condensati in così poche parole rappresentavano ovviamente un eccesso di sintesi
Ma quelle lezioni senti che esistevano legami fuori dei quali i fatti isolati sono polveri inutile
Al di fuori di quei tre insegnanti pochi davvero in otto anni gli altri erano sciagurati mestieranti che non insegnavano niente perché non potevano insegnare quello che non sapevano
Non c'era nessuna biblioteca nella scuola nei nella città solo libri di testo
Fino a quattordici anni soffrire forme più spaventosi di inedia intellettuale
Non sapendo come ammazzare il tempo me la prendevo con gli autori greci e latini sui quali pedagoghi ci facevano fare gli esercizi di grammatica e sintassi traducendo poche pagine in un anno traducevo dammi ma quelle traduzioni senza nessuna guida non erano porte di schiuse verso l'antica civiltà in una cesta di libri religiosi proprietà dello zio prete scoprisse i volumi della Bibbia in latino io sono ben contento
In quella Tino non vidi nulla di quello che erano state la civiltà ebraica e la Proto cristiana mai salmi le lamentazioni le profezie il Vangelo
Con la loro potenza morale bellezza poetica deterrà il mio pensiero un grande graffio che rimane e mi aiutarono poi molto a suo tempo negli studi di storia medievale
Durante i tre anni di liceo cominciarono a circolare sottomano romanzi francesi tradotti in italiano
Il professore di storia ci spiegava le cause di affetti
Ma lei Sandro Di Marco I tre moschettieri vent'anni dopo il visconte di Bragelonne ci faceva vivere nell'intimità di Richelieu e Mazzarino e alla corte di Luigi quattordicesimo
Poi venne il conte di Montecristo poi i misteri di Parigi l'ebreo errante di eccessivo
Altro che Manzoni altro che i tre centimetri cinquecentine 'sti lo stesso Dante con Farinata dalla cintola in su sfigurata
L'ebreo errante lo lessi in condizioni che nessuno sospette Rebel ecco come andarono le cose
Dovevamo fare ogni anno a fine Quaresima gli esercizi spirituali che si concludevano con la confessione la comunione
Io non avrei mai pensato a scansare quei doveri
Ma ecco che proprio mentre cominciavo gli esercizi uno dei compagni che provvedevano al pane del mio spirito mi offrì l'ebreo errante avvertendo mio onestamente che era un libro proibito perché diceva male dei gesuiti
Ma io avevo fame disperata di libri e specialmente di romanzi francesi decisi di leggere pur commettendo peccato
Ma dovevo condurre a termine il peccato prima che finissero gli esercizi spirituali per poterlo confessare dopo averlo letto per intero tutte figure libere giorno e notte le dedica ai all'ebreo errante
E potrei confessarmi essere assolto da un prete di buon senso e comunicarmi dopo aver imparato la storia della campagna di Russia e prese il nome più i gesuiti
Scoprire in terza liceo un altro scrittore al quale oltre che alla Bibbia Jules Verne declivi de e al mio maestro di storia dove quel poco che c'era di buono nella mia formazione intellettuale prima che venissi a Firenze
Francesco De Sanctis
I suoi saggi critici la Storia della letteratura italiana confermarono nel mio spirito l'aspirazione per quanto confusa verso le idee generali e nel lavoro intellettuale e nella pratica morale
Mastice necessario per tenere insieme i fatti individuali
Questo era il bagaglio spirituale che io portai come a Firenze nell'autunno del mille ottocentonovanta
Il bagaglio intellettuale era però sconclusionato arruffato pieno di lacune anzi spelonca enormi
Per esempio nessuno mi aveva mai parlato né di Carducci né di D'Annunzio passi per d'Annunzio sono persuaso che non avevo perduto molto ma venire a Firenze a studiare lettere e non avere mai sentito parlare di Carducci
C'erano però in quell'ignoranza disordinata alcuni germi da non disprezzare il bisogno di chiarezza e di ordine imparato da Euclide il bisogno di cercare legami tra i fatti imparati dal maestro imparato dal maestro di storia e dal De Sanctis
E una certa pratica della Cina del greco pratica brutale ma preziosa quando avessi trovato buone guide
Questa scuola si chiamava allora Istituto di studi superiori pratici e di perfezionamento
A quel tempo la gente non si spaventava dei titoli che prendevano una settimana ad essere pronunciati
E perciò non si usavano parole formate con iniziali era una Facoltà di lettere e Filosofia come tutte le altre ma in aggiunta consentiva ai laureati di perfezionarsi con un altro anno di studi è una tesi più elaborata delle solite mi avevano detto che qui si potevano ottenere borse di studio per concorso i più bravi ricevevano novanta lire alla seconda categoria toccavano settanta lire e a quella meno brillante ma sempre buona sessanta lire
Venne a tentare il Palio intuito con l'ultimo posto fra i vincitori
Credo di aver dovuto questa scusate credo di aver dovuto questa fortuna il mio cliente al maestro di storia e al De Sanctis il sì mi aiutarono a mettere insieme un componimento italiano a quale non dove mancare un certo buonsenso
Ma ho anche l'impressione che me la Cavai grazie ad una risposta non del tutto stupida data negli orali
Uno dei tre esaminatori mi domando quale fosse il nocciolo della leggenda di Enea
Rimasi trasse colato
Che cosa poteva mai essere il nocciolo di una leggenda
Con un mezzo singhiozzo alla cura che mi sentivo perduto dissi che non capivo la domanda
Se vuole che le faccia un sunto dell'Eneide lo faccio
Se vuole che traduca le né idee ad apertura di libro credo che me la caverei ma il mio paese nessuno mi ha mai insegnato che le leggende hanno i noccioli
Uno dei tre esaminatori sorrise mi congedare uno e mi assegnarono sessanta lire al mese
Il primo anno di studi in questa scuola fu l'anno l'anno se mira bis della mia vita
Uno che mise a fuoco e che il fuoco alla legna secca fu Pasquale Villari titolare di Storia medievale e moderna
Era uno Marino tutto pepe che dietro al tavolo verde da cui parlava mostrava solo una vasta fronte
Ci spiegava le teorie sulla storia dell'umanità dovute grandi pensatori di tutti i tempi Santagostino tante Machiavelli picco Montesquieu Tocqueville
Le idee non ce le dava belle fatte perché li ripetessi ma pappagallo facessimo guanciali alla nostra pigrizia intellettuale mi suscitava il noi il bisogno esponendoci le idee altrui
Accettava e predicava la necessità di sottomettersi alla rigida disciplina dei metodi filologico e storico
Ma certi eccessi ed errori insegnata al che occorrono spesso nel costruire le grandi sintesi mentre debbono essere criticati e corretti non debbono farci condannare quei tentativi e si sono una prova del bisogno che sospinge il nostro spirito a unificare i dati della ricerca sia pure con ipotesi provvisorie sia pure in sintesi fallaci
Lo storico deve spiegare il passato cioè risolvere il problema per così dire quantitativo di Conca Tenaris fatti in sistemi di concomitanze e causalità ma nella scelta degli argomenti a cui vuole applicare la curiosità deve essere guidato da un vigile sentimento della funzione che hanno i suoi studi nella cultura politica e nelle preoccupazioni morali del suo tempo
Che le sue fossero lezioni di metodo storico non direi
Altri in quella casa si è mobilitata umani ammobiliata che era la mia cultura si prendeva a ciascuno la sua stanza insegnava metterla in un ordine restaurare mobili Jean calati eliminare quelli di cattivo gusto
Lui entrava in tutte le stanze spalancava porte finestre faceva circolare l'aria la luce disfaceva magari l'ordine degli altri
Ufficialmente insegna la storia medievale e moderna in realtà mi insegnò Adone a non essere una mummia
Fu lui che mi fece sentire la necessità di legge dell'antico regime e la rivoluzione di Tocqueville
Nelle memorie dell'anno s'Mirabilis rimane un punto nero la filosofia teoretica lei insegnava Augusto Conti
Durante le tre ore settimanali di filosofia teoretica io fui educato continuamente per un anno intero da un gusto conti all'umiltà ma non ci presi gusto
Visto che non ci capivo nulla decise di imparare i due volumi a memoria
Alla vigilia del primo appello era arrivata appena pappagalli armi quindici capitoli ne rimanevano altri quindici
Avrei potuto rinviare gli esami alla sessione di ottobre ma era avvelenarlo mi tutta l'estate e non ero certo se mentre imparato a memoria gli altri quindici capitoli non avrei dimenticato i primi decisi di giocare il tutto per tutto
Quando ci presentavamo all'esame il professore ci faceva estrarre da una borsa che noi chiamavamo la forza del destino due dei trenta capitoli su cui dovevamo rispondere
Su uno c'era Mestieri parlare in lungo e largo dell'altro dire in poche parole il contenuto
Avevamo diritto di ritirarci senza danno alcuno qualora fossimo presi da un improvviso malore prima di cominciare a parlare
Se i due numeri dissi a me stesso cadono nella prima metà sono a cavallo se uno cade nella prima metà e l'altro nella seconda un ventiquattro lo Tesco
Se sono proprio disgraziato e tutte e due i numeri cadono tre secondi quindici mi faccio prendere da un improvviso malore ritornerò
In ottobre
Mentre un altro martire stava sulla graticola pensai di ridurre da quindici a quattordici le probabilità che mi erano ostili
Pregai un compagno che di filosofia se ne intendeva di dirmi il succo del sedicesimo capitolo in poche parole che avrei tenuto a memoria aveva quello appena finito e fui chiamato
Metto la mano nella Forza del destino e nel caveau fuori uno dei quindici primi e proprio sedicesimo
Recito il primo come un campanello elettrico don riassunto dell'altro e prendo trenta e lode
Quel trenta e lode rubato facendo le viste di capire quello che dicevo mi sarà rinfacciato giustamente nella valle di Giosafat
Dopo di me toccò a un compagno filosofo e presa di diciotto non c'è giustizia a questo mondo
Ho lasciato per ultimo il maestro più buono di tutti quello al quale non posso pensare senza che gli occhi mi si nomini Scano l'insegnante di paleografia Cesare Paoli
Nel suo mestiere era tenuto uno fra i migliori d'Europa ma nessuno avrebbe scoperto in quell'uomo semplice lo scienziato che ieri era andavo la sera a casa leggendo i miei la Pucci al lume della lampada a petrolio mentre i suoi bambini rom stavano nella camera vicina
Uno dei nostri scrittori migliori Augusto Monti ha scritto che tutti possono essere padri pochi sanno essere il Papa suo padre fu per lui il Papa Cesare Paoli fu per me il Papa
Alla fine del primo anno quando andai a salutarlo per le vacanze mi mise nelle mani un grosso libro è un bar della Turco le elezioni episcopali nelle chiese di Francia dal nono al dodicesimo secolo in francese naturalmente
Io non sapevo nulla miei delle elezioni episcopali né dei secoli noni Odorici esimo
Ma tocca da anni
Lavorai tutta quell'estate a leggere a riassumere il libro scoprendo una storia ecclesiastica di cui non avevo mai avuto sentore e alla quale sono rimasto sempre affezionato come dilettante
Tornato dalle vacanze mi misi a leggere altri libri di storia medievale francese alla fine cucina e la recensione ed è bianche la sfrontatezza di fare alcune critiche a quello che era già uno dei migliori storici francesi
Paoli stampo quelle sei pagine me le pago diciotto lire
In quegli anni di appetiti formidabili la moneta di conto fra noi non era la lira era la bistecca una lira due bistecche diciotto lire trentasei bistecche
Senza contare l'onore per colmo di felicità l'autore del libro mi scrisse una lettera ringraziando mi per la dirigenza della recensione
Fu così che guadagna i primi diritti d'autore e diventai noto più all'estero che in Italia
Mentre mi arrabatta avo intorno a quella materia Villari cessò di essere ministro e riprese l'insegnamento lui era maestro della materia in cui preparavo la tesi di laurea e per giunta aveva già studiato le lotte fra magnati e popolani nel comune di Firenze
Perciò riferivo a lui quel che trovavo nelle mie ricerche domandando il Consiglio
Nacque così dimestichezza fra maestre alunno facevamo insieme lunghe passeggiate discutendo
Una volta mi disse che avevo la testa dura ma rispettò sempre la libertà di quella testa
Credo di dovere a Luis ha sempre fatto altrettanto con i miei alunni e più le teste sono dure e più mi piacciono
Prendete un ragazzo dei diciassette ventuno anni mettetelo a contatto con uomini come quelli e quel ragazzo diventerà un galantuomo anche Luigi
Il primo giorno che andai a scuola a cinque anni il maestro ci domando che cosa venite a fare scuola e ci insegnò a rispondere in coro a leggere scrivere e far di conto e procedere da galantuomo
A leggere scrivere e far di conto bene o male aveva imparato la giù a procedere da galantuomo imparai quassù
Non sempre questa scienza riesce comoda nella vita ma dà un senso di sicurezza di fronte a se stessi che compensati molte difficoltà
Il metodo di quei maestri era di essere galantuomini nella vita prima di essere galantuomini negli studi
Quei vecchi maestri appartenevano quasi tutti a quella corrente di pensiero che oggi è disprezzata come positivista illuminista intellettuali Istat
A quei tempi noi ci definivamo nettamente in credenti o non credenti clericali e anticlericali conservatori e rivoluzionari monarchici e repubblicani individualisti e socialisti
Il bianco era bianco e nero era nero il bene era bene male rammarico di qua o di là
Quando noi poveri passerotti empirici fumo divorati dalle acque federaliste il bianco diventò mezzo nero e nero mezzo bianco il bene mezzo male male mezzo bene il briccone non poteva essere mezzo galantuomo e il galantuomo era condannato ad essere mezzo briccone
Per conto mio sono rimasto sempre ancorato corse preferite dire così insabbiato dove i maestri di allora mi condussero
Sarei ingrato se non ricordassi compagni venivano prevalentemente dall'Italia centrale ma c'erano anche Miliani lombardi e trentini
Io avevo abitudini tutt'altro che raffinate dirò francamente sguaiate
Quei compagni con la sobrietà del loro contegno mi costrinsero ben presto a mettermi Rita con loro
Quando finalmente Micco optarono uno di essi crede di farmi un gran complimento dicendo mi pare impossibile che tu sia un meridionale
Fra essi l'influenza più felice lei ebbe su di me una compagna che veniva da Cremona e di cui diventai amico alla fine del secondo anno la chiamavo Ernestina all'ora e continuo a chiamarli Ernestina tuttora aveva grandi occhi neri fuori dalla testa carnagione bellissima e voci assai dolce
Sgombrati vostri cervelli latini da ogni idea superflua fortunatamente non ci fu mai fra quella ragazza e mi altro che amicizia
Quando Cesare Battisti con la sua virile bellezza venne dal Trentino Lerner Stine Luís si innamorarono fu quella per me è una grande gioia
Dicendo che non ci fu mai fra noi altro che amicizia ho aggiunto fortunatamente
L'amicizia fra un giovane e una ragazza è sempre gli evitata da una vena di tenerezza che può da un momento all'altro diventare amore ma se non diventa amore rimane nell'anima sorgente di poesia per tutta la vita queste mete
Del Messina era assai più colta di me fu lei che mi rivelò i romanzieri russi
Fu lei che mi fece conoscere la Rivista di filosofia scientifica pubblicata nella scuola punti positivista nel decennio precedente
In quei dieci volumi deglutire articoli note critiche comunicazioni resoconti di congressi Società scientifiche rassegna bibliografica era segno di periodici dalla prima all'ultima parola e capire ogni cosa
Anzi ci fu un momento che pensare di lasciare la storia per la filosofia fortunatamente ecco un'altra tra le mie fortune guarita quella scarlattina prima che mi rovinasse
Eravamo amici delle Bruschina un gruppo di giovani andavamo la sera a trovare lei e suo fratello e le due sorelle in via lungo il Mugnone
A quel tempo in Italia tutti diventavano socialisti e la sera risolvevamo i problemi sociali con tanto calore che il padrone di casa minacciano di sfrattare Carlo Marx e la sua chiesa femminile e maschile se non diventava meno rumorosa
A villa rispiegare che l'ultima spinta a diventare socialista me l'aveva data proprio lui
Mi aveva fatto leggere l'opera di la pelle
Quel libro rivelando mi che ci erano state nella storia società che vivevano in regime di proprietà collettive ignoravano la proprietà privata mi aveva insegnato a non esser vero che la proprietà privata fosse innata nella natura umana
Rimase trasse colato disse
Seminiamo mal de e nascono roso lacci
Una volta mi disse che sarei finito male Manea Luini ad alcuno dei dei suoi colleghi venne mai in mente di violare la nostra libertà o fare distinzioni politiche tra noi e gli altri
Non tutte le religioni rimangono intatte per l'eternità i dogmi si scaldano i sacerdoti troppo spesso si rivelano sempre stagni
La dottrina marxista un filtro meraviglioso per svegliare le anime dormienti macchine abuso invece liscia
Eppure chi ha una volta scoperto nel suo spirito la sorgente da cui le religioni Rampolla no non vede più inaridirci quella fonte doc mio non tocco messa Crestani o non si apre stamani
Non tradirà mai gli ideali della sua gioventù anche quando dovrà ricordarsene con un po'di indulgente ironia
I credenti della Chiesuola che si raccoglievano la sera nel mille ottocentonovantaquattro in via lungo il Mugnone non hanno mai tradito gli ideali della loro gioventù
Invece di farmi una lezione di storia ho sprecato un'ora lodando il buon tempo antico sintomo di senilità galoppante
Bene chiedo scusa non lo farò più
Grazie veramente a Sandra Ceccarelli che ha fatto magistralmente risanare quelle parole che sono risuonate in quell'edificio in questo edificio quando appunto Gaetano Salvemini assume la cattedra
Devo sottolineare che via lungo il Mugnone se chiamata poi in via venti Settembre così chi vuole identificare la casa può di Ernestina abitanti Battisti la può i la può identificare credo che ci troveremo domani con un ricco programma dedicato appunto all'eredità di e l'attualità di Salvemini sulla questione educativa io approfitto del mio potere in questo momento per fare un ringraziamento particolare a Valerio gemellini credo che lì lo farete tutti ma che se lo merita