"Violenza mafiosa, connivenze politiche e istituzionali" dibattito organizzato nell'ambito del Convegno Nazionale "Dare voce al silenzio degli innocenti" promosso da Associazioni familiari vittime delle stragi e da ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d'Italia)

Sarò breve le imprese non non non ci sarà necessità di un intervento perché oggi nella prima sessione è stato già introdotti in maniera ampia anche estremamente
Completa relazione di Santino del professor due Luzzi se anche nell'interventi tra gli altri divi Salvatore Senese
Il problema della mafia delle stragi di mafia
In un contesto complessivo
Di strategia
Politica
Credo che ma è una conquista culturale degli ultimi anni la mafia non si può più limitare allora a una definizione di organizzazione criminale la mafia è un soggetto politico che operato secondo una strategia politica alcune volte autonomo alcune volte
Connaturata e completa ante le strategie istituzionali
Sono state trovate anche dei punti di contatto oggi sento sentito ad uno presento nell'organizzazione della Massoneria
Ma al di là di questo nel libro di Giuseppe Di Lello sì
Nel parlare oggi stava oggi pomeriggio si è fatto riferimento spesso alla strage di Portella della Ginestra come in qualche modo il punto d'inizio
Di una strategia di eversione ori di stabilizzazione
Di un ordinamento democratico appena nato
Riferendosi alla strage di Portella Ginestra
Di Lello scrive è una strage modello anche se oggi pomeriggio in qualche modo è stato il punto riferimento dicevo
Di questo lettura
Del sistema mafioso dell'organizzazione mafiosa una strage modello dicevo nelle finalità stabilizzanti e nell'occultamento delle responsabilità politiche
Segna l'inizio dell'era repubblicana in Sicilia in Italia e a tale modello saranno ispirate le altre stragi che seguiranno groviglio di collusioni tra politici servizi deviati anzi orientati criminali comuni centri istituzionali
La verità per i morti di Portella forse non avrebbe cambiato il corso gli avvenimenti politici e sociali in Sicilia come in Italia ma li avrebbe potuti depurare di un tasso di violenza che con gli anni ha reso questo Paese uno dei più incivili d'Europa
Una volta sperimentata in concreto l'utilità di una strage di tutti i delitti che le hanno fatto da contorno diventa politicamente ingenuo non ricorre allo stesso meccanismo ogni qual volta la tenuta della classe dirigente sembrava sembra vacillare
In uno stato di diritto questa utilità dato il fine di stabilizzazione segnato la violenza va legittimata con processi che sanciscono la impossibilità di risalire ai mandanti
Nel corso degli anni il solo senso del pudore giudiziario delle Corti d'Assise hanno mantenuto è stato quello di non negare l'esistenza di mandanti seppure regolarmente ignoti per le tante stragi consumate
E questa non è una storia antica una storia ancora recente
La storia della mafia e la storia delle stragi di mafia e quando parlo di Stalin altamente diamo solamente tecnicamente la strada la strage anche quella sequenza di morti individuali civili di persone che comunque in quel momento strategicamente dovevano essere eliminate
Perché in quel momento quelle persone quegli individui quelle
Che rappresentavano soggetti politici Società Civile istituzioni Marco Santin e poi chiedere consiglio a Borsellino di raccontare in qualche modo persone che isolati vero quella schizofrenia detto Santino di essere servitori dello Stato ma di non essere coperti dallo Stato di trovarsi di fronte continuazione un'astensione all'interno sempre nell'ordinamento stato e senese ci ricordava che
Giocando su queste attenzioni istituzionale
Fra soggetti appartenenti allo Stato
Forse che lo ha definito di destra ma comunque forse stabilizzanti dell'ordinamento costituito hanno costruito l'idea e il senso è necessità di ordine
Quindi la storia della mafia o la storia la nostra democrazia come storia di stragi una storia del rapporto tra lo Stato e la violenza
Tra lo Stato che regolatore di violenza ma delle volte lo dalla violenza che è insita nello Stato che dello strumento non regolato di governo strumento politico
Il senso di questo convegno anche quello di unificare questa strategia della violenza
Non portando più a fare queste distinzioni tra le stragi che possiamo chiamare di Stato le stragi mafiose come sulle strade mafiose avessero semplicemente un connaturato criminale non politico
Chiediamo chiedo Tano Grasso se nella sua esperienza e nella società civile ma come
Rappresentante delle istituzioni e quindi anche come membro all'Antimafia
Ci possa raccontare
E qui apro una brevissima parentesi un paio d'anni fa uscì un articolo sul giornale in cui un si diceva se noi del Sud sapessimo raccontarci
Rea molto bello perché era legato al dibattito politico fra leghismi regionalismo eccetera
Io credo che la presenza del PD tre persone quattro per quanto mi riguarda i Nunziante
Di origine comunque del Sud e quella dunque di abbiamo incominciato a raccontare un sud perché questa definizione articoli Galasso diceva sembra che la Sicilia fosse colpite da clava di dizione
Da una maledizione per quei i siciliani erano di cui siciliani ma per dire militerà IVA per dire forse l'Italia nero naturalmente mafiosi perché come se fosse congenito la loro natura loro carattere queste persone
Io amo dire Val tolte forse così ho avuto esperienze dirette partirei magistrati all'incuria da raccontarsi soltanto come uomini delle istituzioni ma come semplici cittadini che vivevano quella contraddizione forte tra appunto essere leali allo Stato e trovarsi di fronte lo Stato canaglia leale con loro
Allora chiedo di raccontare o per questo in cui termine poco politico per certi versi a Tano Grasso oltre che la propria esperienza anche lo stato dell'arte per certi versi in cui la lotta alla mafia ma forse anche la conoscenza istituzionale
Di fenomeni criminali qual è lo stato dell'arte appunto e poi andremo avanti il secondo lui
Fare il punto
Sulla qualità e sull'intensità
Dell'impegno antimafia oggi io non ho alcuna esitazione nel dire
Che oggi rispetto a un periodo passato e tornerò su questo periodo passato
Segniamo
Un forte grave passo indietro
Sul terreno della lotta alla mafia dell'azione di contrasto e della mobilitazione più generale la lotta alla mafia
Noi abbiamo conosciuto
Un momento di grande esaltante
Una stagione di eccezionale risultante nell'azione antimafia
Questo momento è coinciso
Con le stragi dell'estate del novantadue
Capaci e via D'Amelio
E in quei mesi a partire in quel mese si raggiunsero nel nostro Paese risultate
Che non siano raggiunte
Forse mai
Prima il nostro
In Italia
Qual erano i fattori che hanno determinato quella grande stagione
Il primo fattore che allora
Sotto la spinta emotiva
Delle immagini di Capaci e di via D'Amelio il problema della mafia per la prima volta forse divenne veramente questione nazionale cioè tutte cittadine italiane omaggi stragrande maggioranza dei cittadini italiane
Hanno iniziato a vivere il problema della mafia come se fosse un problema che le interessasse direttamente
Dalla Lombardia in Sicilia ad Alberto alla Toscana
Per la prima volta si determinò questa consapevolezza di avere di fronte un grande problema nazionale e questo indubbiamente ha determinato ha sollecitato ha creato condizione politica assai favorevole
Il secondo motivo è che questo fatto coincise con una fase politica del nostro Paese caratterizzata in particolare in Sicilia e a Roma è a Milano
Da una forte delegittimazione della classe politica
Sotto da un lato sotto il profilo delle indagini giudiziarie sempre Tangentopoli ma dall'altro lato anche sotto il profilo e la contestazione
Che veniva alla società civile mille una forte delegittimazione di una classe politica che era stata e larga parte terreno il luogo di copertura istituzionale
Beh di tante strategie di tante attività mafiose il terzo fattore che per la prima volta in una dimensione così ampia
Sono scese sul terreno della militanza antimafia
Soggetti della cosiddetta società civile
Molto spesso si è ritenuto che il problema della mafia e questo credetemi è un problema che al sud nella cultura del comune senso comune assunto un problema assai forte ancora questo
Che si è ritenuto che il problema è la lotta alla mafia fosse un problema che riguarda che riguardava solo funzionari dello Stato poliziotti magistrato e per la prima volta soggetti società civile ad esempio l'imprenditore per parlare la mia esperienza si sono trovate ad entrare nel vivo di questa prima vi era assumesse una responsabilità dirette in prima persona ed essere soggetti attive non l'azione di contrasto alla mafia
Questo resero onore cioè condizione che hanno determinato quella fortunata stagione
Cosa è successo da allora
è successo ed è il motivo essenziale secondo me da cui partire in una riflessione
Che a poco a poco
Vi è stata un'attenuazione della coscienza civile sul problema della mafia
è venuto meno quel fatto di rilevanza nazionale
è venuto meno in Sicilia al sud un impegno di mobilitazione di quegli strati di popolazione che si trovarono a occupare le piazze d'Italia dopo capace dopo via D'Amelio questo secondo aspetto io lo accenno fosse opportuno di tornarci dopo perché questo è l'aspetto che più di tutti chiama in causa le nostre responsabilità
Cioè nostra responsabilità dei dirigenti del momento antimafia e di come è stata caratterizzata lotta antimafia
In questo nostro
In questo nostro Paese questa attenuazione della coscienza civile se ha avuto il suo momento cruciale
Con le elezioni del ventisette marzo
Ora tutta la discussione lasciamo stare gli aspetti della responsabilità penale che possono riguardare soggetti politici
Che appartengono all'ondata ventisette marzo
Ragioniamo della responsabilità politica
è innegabile
Che è come il ventisette marzo
In Sicilia
Perché vedete mazzo in Sicilia a un esito decisivo fra l'altro per assicurare al centro destra
La maggioranza elettorale la maggioranza del parlamentare
Ed è un vuoto inaspettato
Un voto che improvviso diciamo che ci colpisce
Duramente li abbiamo noi il semi lie come dire la ufficializzazione di questo arretramento
Di coscienza e la società civile
è una costante inversione di tendenza
Da quella data delle elezioni sino ad oggi qual è il succo di quel voto il succo di quel volto Heche
Lo schieramento antimafia
Con certezza non è stato e sta ed è ed è stato come dire punito elettoralmente non è stato gratificato detto oralmente
Allora
Da qui
Ricaviamo
E finisco
La conclusione che la fase che noi oggi viviamo e parlo della mia esperienza personale
Che la fase che noi oggi viviamo è una fase in cui quella militanza che si era espressa
Viene messa fortemente in discussione
Si era parlato di Capo d'Orlando dopo Capo d'Orlando sono nate in Italia una quarantina di associazioni antiracket di queste ventidue operano nella Sicilia noi ci vediamo ogni mese domenica scorsa abbiamo fatto
Una riunione a Francofonte un paese della provincia di Siracusa dove un gruppo di commercianti andrà a sostenere umbro importantissimo processo
Ai primi di marzo al Tribunale di Catania e lì la riflessione che noi abbiamo fatto e che oggi siamo pronti
A mettere in discussione quel tipo di esperienza
Nel senso che sono venute meno tutte quelle condizione che davano un senso all'esposizione personale
Esposte nella lotta alla mafia significa esporsi personalmente
Significa assumersi una responsabilità su nessun rischio
Ciò può avvenire
Se questa esposizione ai danni caso anche lontanamente un senso se serve a qualcosa in ogni caso se tu commerciante che decide di denunciare individui
Una forte volontà politica da parte dello Stato a sostenerti
A combattere come tutti espone in questa battaglia a combattere la mafia allo stesso modo questa sensazione oggi non c'è
Per cui noi abbiamo valutato il fatto
Di chiudere una fase del riflessione
Una fase di riflessione che chiuderà anche negativamente
Nel senso di dire basta
Abbiamo fatto la nostra parte abbiamo rappresentato un importante momento in questa per la storia e la società civile del nostro Paese e basta
Perché vedete queste esperienze
Servono solo se riescono a moltiplicarsi la cosa peggiore che io avverto è sempre quella
Dimensione da museo
C'è questa esperienza che bella osserviamo la la studiamo
Io dico sempre a Capo d'Orlando quando adesso vengo le turiste ovvietà e persone là fuori vanno alla villa picco alla sede lascio
Ora è chiaro che queste esperienze questa esperienza non possono muoversi nella dimensione museo grafica devono muoversi alla dimensione della militanza e muoversi in questa dimensione significa che devono riuscire a promuovere a fare nascere altre associazione cioè quando noi abbiamo in una città come Palermo affrontate della mobilitazione ed è uno dei limiti di quella mobilitazione dopo il novantadue tutte quelle manifestazione poi al dunque
Non vi sono alcune non vi è alcuna imprenditore
Che vanno autorità giudiziarie denuncia
E denuncia di essere vittima racchette o meglio ancora denuncia chi sono i propri sto sonore
Allora voi capite questo processo dei militanza non ha futuro si chiude
è una partita molto dura molto difficile
Io credo che le la cosa dispiace che non ci sia di Lello livello del suo libro ha usato una categoria diciamo un argomento assai convincente per capire questa situazione
Quando Di Lello parla di borghesia mafiosa
Cioè io ad esempio sono convinto che
Ciò che impedisce a un commerciante a Palermo di denunciare
Non sia solo dico questo perché sono altrimenti non si capisce la complessità del problema non sia solo un problema di paura
L'elemento e la paura può esserci c'è
Però l'elemento fondamentale io sono giunto a questa pessimistica conclusione
L'elemento fondamentale o nella paura e l'interesse cioè noi abbiamo il pezzo ampio di società
In primo luogo la società economica siciliana
Che ha interesse a convivere col sistema mafioso
Il commerciante non denuncia
Si rifiuta di denuncia e racchette non so non tanto perché ha paura
Ma perché da quel sistema dentro il quale lui paga il suo mensile il pizzo mensilmente l'unica è interesse
Voi capite che se lo scenario presto le cose si complicano molto
E allora forse
Una riflessione
Su questi maestri su questa fase in bilico io insisto su questa fase in bilico
In cui ognuno personalmente di noi decide cosa sta decidendo cosa fare
Se continuare in questa fase l'esposizione personale o ritirarsi
Mettersi nella seconda lirica
E aspettare magari altri tempi allora si tratta di capire come
Si può intervenire su questa falsa Testa
Io non vorrei essere frainteso
Il senso del mio ragionamento come un ragionamento distrazione è un ragionamento
Che pone e
La le le le contraddizione le problematiche tutte aperte che coinvolgono la vita personale di ognuno e coinvolgono esperienze collettive come quella del movimento antiracket capire quindi in queste settimane come possono determinarsi conduzione diverso
Perché queste esperienze riparte il no
Questa esperienza riescono a rimettersi in moto e ve dico onestamente che non è facile che la ricetta in questo momento il casco non ce l'ho
Tano Grasso c'era subito proiettati in quella dimensione propositiva che appunto questo pomeriggio
In qualche modo tutti i relatori ma anche gli è intervenuto a incominciato a sottolinearne l'esigenza
Ma è certo che comunque la dimensione progettuale
Si costruisce anche a partire dalla memoria di una muore non solamente il passato e del presente
Sicco socio faceva memoria di un'esperienza anche sulla memoria di biografie di uomini solitari in qualche modo
Rita Borsellino semplicemente chiedo di raccontare
Quell'esperienza ma chiedo anche di raccontare
Dopo il presente radicamento sociale risposte riconoscimento che lo Stato
Ha fatto non ha fatto rispetto a quell'esperienza e se quell'isolamento continua a essere anche nella memoria
Raccontare dell'esperienza di prima cioè
La vita di Paolo
E la vita di Giovanni che credo siano state legate in maniera
Indissolubile lo sono state legate fino alla fine
Fino alla morte avvenuta a così breve distanza l'uno dall'altro e allo stesso modo e probabilmente per le stesse ragioni
L'esperienza di Paolo magistrato
Un'esperienza
Esaltante vogliamo dire
Non mi sento di dire un'esperienza esaltante io direi l'esperienza di un uomo
Che
Faceva il suo lavoro con grandissima convinzione grandissima coscienza dico una cosa forse un po'banale ma
Credo che Paolo avrebbe fatto al meglio qualsiasi lavoro ricordavamo momento fa di una frase di
Di mio fratello io sono la sorella più piccola sono farmacista ho continuato il lavoro di mio padre di mio nonno
Paolo non non volle fare questo lavoro
Però gli rimase dentro sempre quasi una forma di di Nostalgia di qualcosa di legato alla sua infanzia
Amava dire scherzando mi diceva sai quando mi metterò in pensione verrò a fare
Il garzone nella tua farmacia mi piace sentire gli odori gli odori del del laboratorio gli autori per le delle sostanze ricordava quello che faceva mio padre ormai non si fanno più queste cose mi diceva ricordati di conservarne un posto per quando sarò in pensione
Credo che Paolo avrebbe veramente fatto bene qualsiasi lavoro perché lo avrebbe fatto lo stesso modo con coscienza è stato sicuramente
Un magistrato eccezionale eccezionale perché eccezionale perché era sicuramente un uomo molto intelligente molto preparato ma eccezionale perché
Purtroppo oggi
Chi compie veramente fino in fondo il proprio dovere è un uomo eccezionale e con la solitudine di Paolo allora
Perciò non mi sento di dire un'esperienza esaltante l'esperienza solitaria perché Paolo proprio perché
Faceva il suo lavoro continua il solo il suo dovere senza
Compromessi senza aggiustamenti
Senza
Guardare in faccia nessuno come si dice
Era un uomo solo
Non soltanto solo peggio che esso perché si trovava oltre che isolato nel suo ambiente nel suo posto di sul suo posto di lavoro si trovava addirittura osteggiato avversato
E questo lo sappiamo
Lo sappiamo tutti lo sapevamo prima lo sappiamo ancora meglio adesso che forse qualcosa si comincia
A scoprire con più
Chiarezza
Un uomo solo però
Un uomo che non da questo non traeva un senso di sfiducia forse lo aveva messo nel conto proprio perché sapeva in che tipo di di società
Operava in che tipo di società doveva lavorare d'altro canto era proprio questo lo scopo di
Di questo suo lavoro quello di cercare di rompere questo
Questo cerchio perché anche questa e omertà anche il fatto di
Lasciare solo
Un uomo che lavora in questo modo
E omertà
Come sta
Se esiste a tutti i livelli l'omertà non è soltanto quello del del mafioso che non parla
Che non dice quello che sa che vive in un certo contesto
Come stai
E anche la nostra quella dei cosiddetti cittadini onesti dei cosiddetti cittadini perbene
Che
Non denunciano
Perché è scomodo
E quella dei commercianti che non denunciano chi chiede il pizzo perché
Per paura o per tornaconto
Ma anche per paura
Abbiamo noi il diritto di avere paura e quindi di non denunciare
Io non credo che Paolo non avesse paura
La paura è un sentimento normale nell'uomo ma lo diceva è normale che ci sia la paura l'importante è che insieme alla paura se si ha il coraggio e allora la paura è un sentimento normale dobbiamo trovare dentro di noi quelle motivazioni che ci diano il coraggio
Di operare in un determinato modo quindi di non essere omertosi
Come stai e dicevo
Non denunciare quando si viene a conoscenza non soltanto del delitto non soltanto del fatto criminoso
Ma di qualsiasi
Sopruso prepotenze irregolarità
Non possiamo poi
Lamentarsi
Piangere
Sei
Salendo nella scala
Si arriva poi all'omicidio si arriva poi alla strage
Siamo stati noi stessi complici di questo perché sale cosiddetta cittadino perbene
Non sente il dovere la necessità di denunciare quello che vede quello che sa
Anche se se piccolo anche se
Considerato quasi irrilevante
Sono tanti piccoli tasselli che poi messi insieme
Portano alle grandi irregolarità
Portano
Anche ai delitti anche alle stragi
Io credo che se
Io sono a conoscenza di di qualcosa
E non lo denunzio
Non ho più il diritto di piangere
Sei
Mio figlio
Mio familiare mio amico
Resta coinvolto in un fatto di mafia lo alimentato io nel mio piccolo non più il diritto poi di
Di protestare
E difficile sicuramente
Il ruolo del del testimone
Lo dico perché
Perché lo so
Perché
Lo vivo
E lo dico qui per la prima volta perché ormai è un fatto conosciuto lo vivo non tanto sulla mia pelle sarebbe più facile lo vivo sulla pelle di mia figlia
Che ha scelto
Di testimoniare al processo di Caltanissetta
Denunciando quello che aveva visto
Non è facile perché proprio perché
Sono poche quelle che hanno il coraggio di farlo
Si trovano in una situazione particolare vengono diventano dei simboli vengono additati
Vivono una situazione di pericolo maggiore
Perché se fosse un fatto normale se fosse un fatto naturale che ognuno di noi
Denunciasse quello che sa quello che vede sarebbe un fatto ordinario così è un fatto straordinario
E allora
La conseguenza
E una vita blindata è una vita stravolta
Sono tutte le piccole abitudini di ogni giorno di una ragazza di ventidue anni
Che da quasi due anni
Vive sotto scorta
Lo fa con grande determinazione con grande coraggio credo che sia il
Il dono più bello che abbia potuto fare a suo zio fargli vedere che
Ha capito
Ha imparato
Segue in qualche modo il suo esempio anche lei è sola
Paolo solo solo sicuramente fino all'ultimo solo anche dopo l'astro della strage di
Capaci
Ancora più solo
Sarebbe stato logico si diceva un momento fa
Che venisse
Più protetto che si facesse qualcosa di più per per per proteggerlo
Voglio ricordare un
Un episodio che mi è rimasto impresso ricordo che non eravamo particolarmente attenti ai particolari a cercare di
Di
Cogliere qualcosa che potesse costituire anche un minimo pericolo per l'UE
Una volta mi accorsi dopo la strage di Capaci
Che davanti casa sua
C'era la zona rimozione c'erano i carabinieri
C'era il cassonetto dell'immondizia davanti al portone
Sì Paolo ma perché non lo fai togliere lì dentro possono mettere qualsiasi cosa
E lui mi rispose
E lo Stato che deve pensare alla mia sicurezza io mi occupo di altro
Decisamente lo Stato non ci ha pensato bene non c'ha pensato fino in fondo forse si è distratto
Paolo solo anche dopo la morte si anche dopo la morte cosa ha fatto lo Stato
Dopo la morte dei tavoli
Ha consegnato
A sua moglie una Medaglia d'Oro al Valor civile
Riconoscimento dovuto sicuramente
E poi
La società civile
Forse lo ha ricordato meglio almeno dal principio ma è quasi normale quasi nell'ordine delle cose
Una forma di stanchezza di rilassamento dopo le grandi reazioni emotive
Non mi sento di colpevolizzare la società civile credo che abbia reagito veramente col cuore davanti
A queste stragi forse adesso c'è un momento di di Stasi spero che questo che sia momento passeggero aspetto ancora di vedere
Ma lo Stato
Lo Stato non può avere i momenti di stanca lo Stato non può rilassarsi lo Stato non può dimenticare non può soprattutto ritornare indietro
E invece credo che siamo ritornati indietro
Delle conquiste che erano costate
Tanti sacrifici umani
Sono state rimesse in discussione
Sono state negate quasi ridicolizzato e
E poi si sono
Ria acquisite quasi come una conquista no
è troppo facile così
Dopo la morte di Paolo e Giovanni si doveva andare avanti per quella strada non fare un passo avanti e due indietro per porre tranne uno avanti e dire che si è andata avanti no
Così si è andato soltanto indietro
Ricordo soltanto
Un episodio per tutti
Il famoso decreto Biondi
Che grazie a Dio
E forse anche grazie a Paolo se vogliamo pensare un po'a queste cose è stato bocciato è stato ritirato proprio il giorno dell'anniversario della morte di Paolo ricordo che davanti al tribunale stavamo ecco celebrando
La memoria di Paolo e arrivò la notizia del decreto Biondi era stato ritirato
Lo ringrazio ancora una volta di questo
Forse è riuscito anche da lì dove si trova
Con la sua forza con la sua
Caparbietà e in un certo senso a imporre
La giustizia ancora una volta ma non è un passo avanti io credo che sia un passo indietro anche soltanto il fatto di averlo messo in discussione
Quindi Paolo solo anche dopo la morte si
Per farlo che
Questo racconto
Perché si sente chiamare questo serve
Ci invia due
Mi si conceda
Citazioni una da una frase
Che rubo
Dal lavoro di Alfredo Galasso la mafia politica che ricordava discorso la Costituente di Calamandrei
Chi ne del Comitato abbia in qualche modo preso riferimento anche giustificazione certi versi
Prenderei quel discorso dissensi sono morti senza retorica
Senza grandi frasi con semplicità come se si trattasse di un lavoro quotidiano da compiere
Il grande lavoro che occorreva per restituire all'Italia libertà e dignità di questo lavoro si sono riservata la parte più difficile quella di morire di testimoniare con la resistenza e la morte la fede nella giustizia
Tutto il giorno è stato il dibattito come dire
Svolto nel rincorrere le grandi tensioni viali della convivenza civile
Cadeo favore mo'come dire raccontare detenzioni fra quello che la memoria e l'oblio forse le memorie degli obblighi
Forse molti di voi hanno già ho sentito la notizia tre Gennarino che siamo qui da stamattina se non siamo ancora aggiornati ma c'è una notizia Ansa
Credo che l'ex presidente della prima sezione della Corte di Cassazione Carnevale in alcune telefonate intercettate dalla polizia delle quali il TG tre ha reso noto il testo definiva il giudice Giovanni Falcone un cretino
Queste intercettazioni telefoniche sono allegate agli atti dell'inchiesta nei confronti del senatore Giulio Andreotti
Accusato di associazione mafiosa e la cui udienza preliminare davanti al Gip Cosimo Cristina CC aveva si possono settimane
In queste conversazioni Carnevale definisce Dioscuri giudici Falcone Borsellino al suo interlocutore sempre riferendosi ai tre giudici uccisi dice anche di rispettare i morti certi morti no
Agli atti dell'inchiesta nel capitolo relativo agli aggiustamenti dei processi di mafia
Sono state allegate anche alcune fotografie che ritraggono Andreotti e Carnevale insieme a fuggire a passare le acque evidentemente
La memoria e l'oblio allora
Su questo caso specifico mi ricordo non moltissimi anni fa quel
Il grosso dibattito quando si diceva che le sentenze
Il borsellino direi
Della prima sezione a corte di cassazione di Carnevale
Sentenze strane in cui si chiedeva
La possibilità di una turnazione tabellare quei pochi che
Dicevano questo accusati da quelli che invece era presente la giustizia giusta mi ricordo
Di essere
Coloro che facevo antimafia per professione anche questo altro sul fazione di un'altra memoria
Ecco vedete
Le cose si rincorrono la memoria un po'si rincorre rispetto a quello che diciamo qui è anche quello che è stato fino all'altro ieri che forse dei telegiornali di pochi giorni fa oramai non era più possibile ritrovare
Ecco allora la memoria e l'oblio ma quali memorie quali Aubry
A un paio di giorni fa in un bar di Catania centrato un signore sì mi è sembrato di riconoscere
Signore vestito come ci si veste in Sicilia quando si fa politica si fa politica in un certo modo
Bel cappotto di feltro blu
Fronte alta sorriso fiero è un paio di amici un passo indietro come prescrivono le consuetudini alla politica siciliana
Insieme per una granita parlare ad alta voce pacche sulle spalle
Imprese tutto un flash mi sono ricordato chi fosse questo signore
Il nome non vi dice nulla si chiama Leanza
Forse vi ricorderete la sua storia perché ne hanno parlato i giornali un assessore siciliano vicepresidente della Regione Siciliana colto con le mani nella marmellata
è scappato un attimo prima che si accorgessero di questo suo di questa sua vocazione al furto
Scappato in Bulgaria perché pare che fra le tante destinazione che possono prende i denari sottratti al nostro Paese anche la Bulgaria quando si che caduto il muro può rappresentare un mercato utile Bulgari aveva aperto alcune fabbriche di scarpe
E dalla Bulgari paese triste arrivo messaggio ancor più triste io sono innocente ve lo procuro col mio suicidio io mi ammazzo lo ricordate questo politico siciliano scappato in Bulgari ed da lì
Che annunciava il proprio suicidio per emendarsi di questa raccolta la presunta aspettato
Che gli venisse concessa libertà provvisoria il giorno dopo si è presentato in Sicilia d'ora dopo ora sull'autostrada per Palermo per discutere gli stipendi arretrati deputato la Regione Siciliana quattordici milioni netti al mese che continua regolarmente riscuote
Perché vi racconto questo
Non per non è una una riflessione sui tempi della giustizia in questo Paese una riflessione sui tempi della memoria in questo Paese
Perché in quel bar io sono un po'smemorato le altre lo sono molti gli U due erano molto meno e tutti sapevano perfettamente che fosse quel signore col cappotto di feltro blu che si atteggiava dal primo ministro e che era appena tornato dalla sua lunga latitanza in Bulgaria
Eppure era fiero ero orgoglioso era sereno era tranquillo perché
La poca memoria o meglio la memoria che diventa soltanto perché non diventa mai giudizio morale era una ragione di forza per questo e per quelli come lui mostrarsi esibire la propria impunità era una affermazione sociale un'affermazione di forza un'affermazione di potere dall'altra parte la gente sapeva ricordava c'era memoria c'era memoria
Ma era una memoria che galleggiava sui fatti era una memore che diventava indignazione nella migliore delle ipotesi così come sempre la memory questo Paese nella migliore delle potere state indignazione non è mai stata giudizio giudizio politico giudizio civile giudizio umano
Anzi
Di fronte a tanta impunità e tanta arroganza c'è quasi una sorta di invidia il mito della furbizia la furbizia perché paga la furbizia che diventa appunto ruolo sociale che diventa potere
Allora che uso abbiamo fatto nella memoria in questo Paese perché questo dobbiamo dirci questo Paese che hanno e Moriero questo Paese che sa perfettamente che venticinque anni fa è stata compiuta una strage che tuttora impunite
Perché la venticinque anni a questa parte infinite altre stragi di stato e non sono state consumate sotto i nostri occhi e di tutte le conserviamo memoria di tutte
Così come di tutti i delitti anche se non ci ricordiamo i nomi i dettagli passaggi emotivi di tutti i delitti rimasti grandi delitti abbiamo memoria sappiamo che hanno ammazzato molti giudici sappiamo che hanno ammazzato molti giornalisti sappiamo che hanno ammazzato molti uomini politici che l'hanno ammazzato molti commercianti sappiamo abbiamo memoria
Però questa memoria
Come una delega per i sacerdoti del tempio le vestali che devono devono custodire l'indignazione di questo Paese
Intanto però i giudizi giudizi politici giudizi reali giudizi concreti solidi seguono altre strade
Si chiedeva Tano Grasso giustamente ma come facciamo in questo Paese a dare un colpo d'ala a sollevarci da tutto questo da questa vecchia palude da questo orecchio tanta io non credo che sia più compito dello Stato
Io credo che lo Stato e la nostra rappresentazione la nostra espressione credo che in un Paese in cui della memoria si fa un uso così
Cinico così basso così sprezzante non potremo mai avere nello Stato il nostro referente negativo credo che in un paese in cui si dovessero continuare a votare gli amici di Mandalari senza rendersi conto che cosa vuol dire raccogliere botti in Sicilia attraverso le telefonate del commercialista di Totò Riina
Se nella memoria preesiste a Palermo perché tutti a Palermo sapevano e sanno chi è Mandalari e tutti sapevano e sanno a Palermo in Italia che tipo di collusione esiste
Fra alcuni colletti bianchi fra alcuni professionisti fra alcuni ceti sociali tra alcuni segmenti della società e la Mafia la mafia che spara la mafia che lucra la mafia che che gestisce potere sanno che cosa vuol dire creare questi punti di incontro questi contatti queste sovrapposizioni e sanno e chiedere voti
In questi casi affidare la propria anima la propria libertà politica essere schiavi essere in Parlamento come dunque anche se non c'è un mandato Espresso i rappresentanti di quella cultura politica di quella cultura mafiosa eppure li abbiamo votati
Eppure gli amici di Mandalari che esibivano Mandalari e molti altri come lui in prima fila
Ma i banchetti nei cortei nei comizi
Eppure sono stati votati
Al giudice Caponnetto uno dei vostri Tosca sulla cui forza morale sul cui rigore morale sulla cui
Sulle cui doti
Nessuno in questo Paese poteva sollevare alcun dubbio e nessuno poteva dire nemmeno beh Caponnetto anche l'uno un comunista anche lui mangia bambini no Caponnetto del monumento vivente
Di una stagione di lotte lotte sanguinose lotte dure lotte in cui tutti quelli che hanno un minimo di pudore nell'interno la propria anima si riconoscono bene daccapo le testato
è stato preferito un fascista
E uso questo termine con cognizione di causa perché l'avvocato lo porto è un fascista
Un signore che vent'anni fa è stato fermato dai carabinieri in auto col cofano delle auto carico di armi
Schioppi munizioni bombe a mano e assieme a Lucera Concutelli
Tutti e due hanno fatto strada uno fa l'ergastolano un altro fino a ieri faceva il viceministro
Cosa vuol dire tutto questo che a Palermo sono tutti improvvisamente impazziti che a Palermo si sono tutti schierati nel partito ITO Torino nel partito dei fascisti
Che a Palermo tutti hanno deciso di omologare Caponnetto alle alla sinistra e le bandiere rosse di cui non ci si potrà mai fidare no la realtà è che la lotta alla mafia
E quindi la memoria e quindi la capacità di indignazione
Viaggiano su un loro percorso sul loro livello galleggiano sulla nostra vita poi la vita è fatta di altre cose di altre scelte più pragmatiche più politica e più solide allo al governo di questo Paese mandiamo l'apporto al governo di questo Paese mandiamo gli amici Mandalari
Il problema è che invece i mafiosi hanno della memoria un grande rispetto
Sanno farne un grande uso sanno che cos'è la memoria sanno che valore rappresenta
Sanno aspettare
Non ci siamo dimenticati
Quali sia la il peso specifico delle attese della natia oggi che qualche idiota in questo Paese riceve mafiosi non sparano più abbiamo vinto stiamo vincendo senza bisogno di pentiti senza sapere senza rendersi conto senza ricordare mafiosi che la mafia la mafia che sparare quella che utilizza la violenza
Ha una propria strategia che è fatta anche di attese stanno aspettando voglio sapere come si concluderà il processo Contrada Palermo volevo sapere se Andreotti verrà rinviata a giudizio sei dovesse essere inviata giudizio che cosa verrà fuori
Voglio sapere che fine farà questo regolamento sui pentiti
Voglio sapere che cosa accadrà il quarantuno bis
Vogliono sapere se questo governo altri governi decideranno di continuare su questa linea
Di attacco ad oltranza del pentitismo o se ci saranno deviazioni lungo questa rotta e su questa base i mafiosi decideranno che cosa fare
E allora che cosa bisogna fare per recuperare un senso
Un senso utile e civile
Onesto della memoria bisogna cominciare a contarsi
Lo dicevamo non ricevono poco fa è vero bisogna cominciare a contarsi a raccontarci
Raccontarci anche in modo diverso
Io ho molta paura degli applausi
Ho molta paura del modo in cui questo Paese applaude
Perché attraverso l'applauso viaggia la delega
Attraverso l'applauso viaggiare come dire una benedizione vai combatti per noi sii forte in nome nostro nome delle nostre coscienze nove la nostra indignazione ma anche il nome della nostra quieta distrazione di spettatori della
Io e alla fine ho solo un alibi sono una soluzione per ciascuno di voi perché nessuno potrà mai pensare di porsi sullo stesso piano
Suo stesso piano emotivo su sesso piano culturale di un errore che allora i giudici eroi sono un alibi per gli altri giudici che qui talmente pensano attenzione carriera
I giornalisti eroi sono un alibi per i giornalisti che preferiscono continuare a voltarsi dall'altra parte
I commercianti che denunciano e che quindi denunciando sono eroi sono nati dei per gli altri che decidono di contabilizzare il prezzo del ricatto
Non esistono euro
Se dobbiamo raccontarci compie cominciava a raccontare questo non esistono eroi ce lo ricordava la signora Borsellino il senso comune dello Stato
Che aveva Paolo Borsellino la comune dignità dello Stato e da Paolo Borsellino e quale non diceva io non voglio togliere il cassonetto
Perché voglio diventare un martire
Perché è compito dello Stato
Io ci credo lo stato delle regole essenziali del mio rapporto con lo Stato io sono un uomo che nello Stato ha un proprio ruolo un suo ruolo
Sono chiamata a fare giustizia da applicare i codici applicare le leggi di questa Repubblica questo il mio ruolo
La normalità il giudice Paolo Borsellino la normalità del giudice Giovanni Falcone la normalità dei giornalisti che si limitavano a fare decentemente dignitosamente il loro mestiere la normalità che diventa eccezione
La normalità che diventa eroismo
Questo è una colpa nostra siamo noi che abbiamo fatto diventare questa normalità eccezione questa normalità eroismo questa formalità comunque segno di una diversità che per noi e comoda
Anormalità
Sapete ai funerali di Falcone funerari Borsellino sicuramente sono andati molti di quelli che poi atta ad erano preferito lo porto a Caponnetto
Perché questo messaggio alla fine passato la lotta alla mafia una lotta di Roy rotta che va delegata a un gruppo di persone a un gruppo di uomini se moriranno ci batteremo il petto e loro funerali ascolteremo compunti l'omelia dell'arcivescovo
Ma la nostra vita le nostre scelte la qualità dei nostri interessi il piccolo egoismo sul quale costruiamo la nostra sopravvivenza quotidiana c'entra poco con questo sacrificio con questo martire però cominciamo a raccontarci
Raccontando che in questo momento stiamo vivendo una fase di normalizzazione
E ce lo dobbiamo dire con grande chiarezza
Questo
Massacro che viene fatto quotidianamente la nostra memoria del momento in cui la memoria un diventa una capacità di giustizia o soltanto di evocazione quindi di indignazione
E anche i simboli che ci sono stati imposti simboli forti che rappresentano un grande bisogno di normalizzare non di normalità ma di normalizzare la vita in questo Paese simboli di fronte ai quali non abbiamo sufficiente le attività poi vi rendete conto che cosa vuol dire a Palermo
Per la città non per i mafiosi per la città
Vedere un ministro di Grazia e Giustizia
Che si presenta i convegni per andare anzitutto ad abbracciare gli avvocati dei mafiosi spiegando che lui fa l'avvocato
E che non è soltanto il mestiere che gli dà da vivere bene anche anche la sua reale vocazione e il ministro Biondi questo con una grande chiarezza ce lo ha spiegato io faccio prima di tutto l'avvocato poi il ministro e quindi quando vado a Palermo io saluto i miei amici avvocati
Che poi siano difensori di Totò Riina e di altri assassini poco importa che poi dall'altra parte del tavolo ci sia il procuratore Caselli il quale ha bisogno di un abbraccio non formale ma reale sostanziale profondo di profonda militanza di profonda presenza da parte di tutti gli altri pezzi allo stadio perché altrimenti in quella solitudine si crepa in quella solitudine si muore voi vi rendete conto la forza simbolica che a tutto questo
Forza simbolica forza strategica perché sono messaggi
Recepiti
è un messaggio preciso non soltanto simbolico sostanziare la costruzione di un gabinetto
I collaboratori
Gli aiutanti di segretaria
Per quale ministro Biondi invita tutti coloro che per anni sono stati schierati su una linea precisa netta contro il pentitismo contro i cosiddetti professionisti della mafia in favore di un garantismo a senso unico
Queste non sono chiacchiere
Il giudice vitale che è diventato vice capo di gabinetto
Del ministro Biondi e lo stesso giudice vitale che nel mille novecentottantasei per una lunga estate scrisse almeno una quarantina di editoriali sulla prima pagina del Giornale di Sicilia
L'epoca della vecchia normalizzazione quando il pool antimafia venne fatto a pezzi quando si costruì la retorica dei professionisti l'Antimafia quasi tutti ammazzati una professione che ha portato lontano
Quando si costruirono gli attacchi che ricordiamo che ricordato molte volte Caponnetto che avrà ricordato anche a Palermo quando secondo a casa a offrire alla città in quella campagna elettorale il nostro numero i siciliani quello in edicola abbiamo ripreso alcuni di questi passaggi per fare capire che uso chiuso basso abbiamo fatto la nostra memoria il giudice evitare scriveva sul Giornale di Sicilia
A proposito dei pubblici ministeri da sottoporre all'esecutivo
Se la sono loro stessi voluttà
Visto che non si son dimostra si sono dimostrati indegni della libertà adesso però vogliamo togliere una volta per tutte perché almeno i giochi siano chiare senza camuffamenti e trasformismi
Questo è il dicastero della giustizia in questo Paese del mille novecentonovantaquattro non mi stupisco che oggi la mafia non abbia bisogno di sparare mi stupisco che di tutto questo non si sappia fare tesoro
Che non si sa però soltanto ricordare ma collegare questi ricordi questa memoria e capire che gli altri su questo costruisco una loro strategia sapete che cosa vuol dire Regolamento
Sull'uso dei pentiti che è stato varato da una commissione che aveva soltanto il compito di creare di varare un regolamento puramente esecutivo e che entrata pesantemente nel merito la legislazione sui pentiti
Decidendo che oggi pentiti perché siano tali tali siano ritenuti allo Stato e perché abbiamo lo stato l'adeguata protezione debbo dichiarare subito
Ciò su cui vogliono parlare
E ciò che loro intendono raccontare alla giustizia un devo dichiararlo soltanto al magistrato
Volevo dichiarare ad una commissione presieduta da un sottosegretario di Stato che deciderà quanto sia reale o meno il pentimento ora al di là di questa strano passaggio che mescola la giustizia con momenti di organizzazione statuale d'altro tipo ma io vi vi invito a pensare Buscetta che va dal giudice Falcone dice caro giudice Falcone
Che adesso ti racconto che Andreotti era colluso con la mafia dal giudice Falcone dice un attimo Buscetta mettevo Prosperi scrittore solo mando la commissione che presieduta dal Sottosegretario del Presidente Consiglio Andreotti
Il quale sarà felice di accordarsi la protezione che tu richiedi per potere dire questo in un pubblico dibattimento tutto questo è passato
Con una cifra voce solitaria di molti magistrati questo pesano detta attenzione attenzione che su questo crollano le basi dello stato di diritto su questo ci giochiamo quella minima civiltà di democrazie ancora esiste in questo Paese su questo
Si combatte la battaglia fra un Paese normale è un Paese normalizzato
I processi rallentate ricordava Tano Grasso recente che non denuncia più che ha paura
Ha paura perché perché è difficile portare a termine un processo contro la banda di estortori se un tribunale accanto a quel processo né altri quindici
Il tribunale di Gela una sola sezione giudicante tre magistrati in tutto hanno quattordici processi in corso tutti di mafia
Tutti con decine e decine di imputati maxiprocessi
Quattrocentosedici bis
Lo stesso carico di lavoro
Che a Milano sarebbe svolto da Di Pietro ed altri quaranta giudici come lui Pietro non è magistratura giudicante poi ci sarebbero almeno sei sette sezioni del tribunale che si occupano di questa quantità enorme di processi uno solo di questi processi
E curare al processo per Mani pulite al processo Cusani c'è una sola un solo tribunale tre soli magistrati che devono badare a quattordici processi è chiaro i processi durano tre anni
Quattro anni e chiaro per decorrenza eterni alla fine sono tutti fuori ed è chiaro che un commerciante che ha denunziato una banda di estortori quando dopo due anni ritrova per strada
Ci pensa due volte prima di denunziare ma è anche chiaro che tutto questo non accade per casa
Perché il presidente del tribunale di Gela denunciato
Al Consiglio superiore la magistratura e soprattutto al ministro di Grazia e Giustizia Biondi lo stato della giustizia Gela che diventò una grande una grande battaglia d'emozioni e di e di forme
Per lo Stato alcuni anni fa quando si scoprì che in questo lembo
Da Africa non esisteva giustizia non c'è un tribunale ci si scanalate strada l'idea dello Stato era completamente assente allora si volle il tribunale si inventò il tribunale si costruì il tribunale si abbandona il tribunale il quale sta morendo sta marcendo
Ora vi dico tutto questo
Per dirvi che queste cose alla fine le sappia dobbiamo riuscire a tradurle in comportamento concreto che si diceva poco fa la strategia della violenza questo Paese che ha subito per Anna strategie la violenza molto lucido molto precisa ma la quale non ha mai saputo contrapporre una strategia della memoria
E allora diciamolo una volta per tutte siamo stufi
Di questo utilizzo della parola memoria soltanto come simbolo di indignazione
Siamo stufi di una lotta alla mafia e che viene vissuta soltanto come testimonianza siamo stufi di una lotta alla mafia che viaggia sulle ali Comore di un applauso di una delega siamo stufi che questo Paese viva due livelli emozionali DiVersi
La battaglia contro la mafia da una parte e dall'altra poi le scelte concrete e reali dalle quali realtà dipende l'esito della battaglia contro la mafia
Questo una battaglia dei cittadini
Lo Stato sarà la la l'espressione che non sapremo dare della nostra memore della nostra indignazione ed è una battaglia per la quale non esistono delle credo che alla fine il senso di questo convegno il senso di questo bisogno di riannodare i fili della memoria e di costruire una strategia la memoria oltre che dire e questo è già importante noi non ci pieghiamo noi non ci arrendiamo noi non dimentichiamo vuol dire a bocce ferme capire che dobbiamo fare questa memoria di questa consapevolezza e di questo di questa storia terribile che abbiamo vissuto un uso molto più saggio causa anche molto più adulto di quello che ho fatto fino ad oggi
Claudio Fava si dà
Descritto come la capacità di indignazione le scelte di valori ormai si sono radicate anche all'interno
Forse
Del movimento antimafia
Ma evidentemente per ripercorrere ritrovare una dimensione progettuale piccoli
Capacità ninja azione con la Sheikh conosce il tra politica che sia di valori ideali che sia coerente coccole appunto che la dimensione progettuale politica
Fosse riannodare quel quei percorsi la memoria che prima ci ricordava al senatore Masella
E deputato mi scusi
Maselli
Componente la Commissione affari costituzionali se non erro chiediamo in qualche modo di ricostruirci la dimensione politica per voi
Incominciare anche a parlare della dimensione progettuale
Così come ci ha chiesto collateralmente Tano Grasso
Bene così si
Parlo male seduto se poi è necessario rialzo perché non riesco parla seduto
In realtà io sono molto imbarazzato perché gli altri va bene così
Gli altri sono tutti degli specialisti delle persone impegnate in prima persona io sono semplicemente uno storico
Uno storico preso dalla dall'insegnamento e buttato dagli dai miei concittadini a fare il deputato senza capirci molto
E in realtà ho accettato sessantun anni di cominciare una nuova pur una nuova carriera una nuova via
Perché credo che questo sia il momento che la memoria storica possa essere davvero utile per progettare una via nuova nel nostro Paese
In questi dieci minuti non più di dieci minuti cercherò di fare rapidissimamente una storia della mafia
Per arrivare a vedere che cosa possiamo fare oggi e dove possiamo farlo forse pensiamo che dobbiamo farlo a Palermo
O in Calabria o Anapo io credo che lo dobbiamo cominciare a fare a Pisa a Milano dappertutto perché ormai tutto il nostro paese è assolutamente contaminato
Ebbene la prima cosa che vorrei dire è che la mafia l'onorata società nasce in un momento in cui nasce anticamente
In un momento in cui mancando lo Stato
Essendo l'Italia colonia dell'Italia meridionale colonia
A un certo punto si deve pur fare una supplenza allo Stato
Quindi nella prima origine c'è una supplenza Allo stato perché lo Stato non c'è e se c'è ti frega
Sei in fondo in fondo all'anima l'idea che lo Stato è qualche cosa di fuori di lontano che ti attacca ET uccide
Qualche anno fa una trentina d'anni fa ero preside di una piccola scuola di una scuola Napoli
E sembra una sciocchezza
Ma ho avuto un episodio che mi ha colpito profondissima mente
è entrata una professoressa di inglese
Di francese e mi ha detto signor preside i nostri ragazzi sono disonesti
Bisogna punito copia
Non avendo il senso
Del fatto che l'insegnante gli aiuti
Dopo pochi minuti arriva il fratello di Gerardo Chiaromonte che era mio collega Andriola Chiaromonte mi fa Nemi i nostri studenti sono stupidi non copiano
Questa frase
Apparentemente
Sono canocchie Mila Schon così perché era successa cinque minuti dopo vi ho fatto perfino il nome e cognome perché fosse chiara ma ha fatto capire la nostra vera malattia
Noi non abbiamo avuto lo Stato
Lo stato è stato nemico abbiamo dovuto fregare lo Stato abbiamo avuto bisogno della collusione tra noi e dell'home infatti tra noi perse negarlo
Questo poteva essere vero prima dell'Italia unita
Arrivata all'Italia unita che ha combinato
Ti ha distrutto nel sunto tutte le industrie che stavano nascendo
Chi ha preso i beni della Chiesa
Che erano abbandonati ma che servivano un po'a tante persone e ne ha vendute a quegli stessi che guidavano l'onorata società e che erano la borghesia di quegli anni
La gente rimasta senza lavoro
E ha avuto tre sole tre sono le possibilità di un sì
Una prima possibilità di uscita è stata di andare al servizio di quei signori
Una seconda possibilità di uscita e di andare nell'unica azienda che rimaneva che erano state la terza possibilità di uscita è stata di andarsene emigrante per il mondo
Tuo tetra e le possibilità di uscita
Hanno avuto una profonda collusione mafiosa
Perché io andavo nello Stato
Uno Stato che mi mandava per esempio a fare il soldato a Milano per cinque anni
Ed era un poveraccio che se ne andava là in un Paese di cui non capiva nemmeno al dialetto
E dopo e magari gli avevo un ufficiale del mio Paese
Questo ufficiale del mio Paese diventavano il mio aiuto non so se se è chiaro
E piano piano piano piano la struttura del nostro Stato ha visto insieme a persone in corrotte
La corruzione la prima alla Buster Rella poi qualche cosa di più della bustarella non so non so Secchia
Per cui è vero che le collusioni
Diventano estremamente più gravi
Chi se ne è andato in America non ha avuto dallo Stato italiano nessun aiuto e da chi vi ha avuto l'aiuto dal compaesano che gli dava un bigliettino dice abbordano all'amico mio e l'amico mio ti darà una mano nel novanta per cento dei casi potrebbero essere stati amici davvero
Qualche volta erano amici che poi facevano pesare questo
E abbiamo avuto così al di là dell'Italia in America la rinascita dello stesso fenomeno
Un fenomeno ancora sotto controllo
Che poi ha fatto in America la sua grande entrata in scena illegale col proibizionismo
E che naturalmente ha cambiato il senza già era assolutamente un anti-Stato
Questo anti-Stato diventato mondiale col grande mercato internazionale della droga che ha trasformato piccoli interessi in grandi interessi di omicidio collettivo
Per tutto il mondo
In questa situazione di omicidio collettivo in cui i grandi capitalisti formavano così e i grandi capitali avevano le connessioni di cui ho parlato un minuto fa
Noi abbiamo una scelta o lottiamo contro tutta questa mentalità e ricominciamo daccapo
Oppure lasciamo soli poi pochi grandi
Coraggiosi personaggi che lottano per tutti noi
E noi magari andiamo a votare
Per l'uomo del destino che giorno per giorno si fabbrichiamo per delegare a L'uomo del destino quel destino che è il destino di tutti
Ecco perché io a sessantun anni ho ritenuto di dovere scendere in campo per quel poco che posso fare per la mia città di Lucca l'appello a difesa della Costituzione credo che qui siamo tutti ora riprendiamo perfino la dignità di non copiare di pagare le tasse e di obbligare gli altri a pagarle
Di sentire che siamo parte di uno stato civile che non siamo più colonie che ci riappropriamo del nostro dovere e diritto dovere di controllo
Oppure lasceremo sole città no
Una cosa che mi colpì terribilmente quando c'era il colera a Napoli io abitavo a Napoli
Nelle settantadue all'attacco di colleghi a un certo momento stavamo facendo la vaccinazione la gente protestava per il modo come era trattata
Io cerco di parlare un tenente mi si avvicina e lo fa un tenente alessandrino mi dice in dialetto
Lei è di Alessandria come me professore
Perché non lascia perdere questa gentaglia ecco di fronte al guasto atteggiamento
Che è altrettanto pericoloso dell'atteggiamento mafioso che è un atteggiamento che divide il nostro Paese
Io gli ho risposto perché sono italiano e perché in via Italia e lei deve seguirmi
Se ne andò urlando
Ma vi vorrei dire che la battaglia la dovete fare voi la dovete fare all'università e farvi venire i professori a fare lezione
La dovete fare dove lavorate e obbligare a lavorare tutti insieme per costruire la facciamo cui per il Sud
Farla nelle votazioni e sentire che non c'è nessuno come potete delegare chi siete voi in prima persona che ricostruito il nostro futuro
Se questo sarà allora andremo tutti insieme a combattere i vari pericoli mafiosi perché si combatte a Milano
A Viareggio dico viareggio per caso perché Musumeci non è di viareggio vero non è successo lì qualche cosetta tra viareggio Lucca eccetera a viareggio
A Firenze
Perché ormai queste una battaglia o di tutti o di nessuno
Ecco possiamo dare iniziava
Gli interventi dice
Vol
Fare domande partecipare al dibattito risponde in qualche modo alle provocazione riflessioni
Portare anche la testimonianza
Sì volevo chiedere di sui professionismo sull'antimafia nove pare che fu Sciascia che
Fece questa accusa mi pare no questa dichiarazione nonché ingrediente in Sicilia quasi insomma è di era diventato mente un fiore all'occhiello fare dell'antimafia
Ricordo bene non so è successo tanto tempo fa
Grazie
Non troppo tempo fa mille novecentottantasei il maxiprocesso
Era un periodo un po'come oggi dovesse in cui ogni parola aveva il peso specifico di un di un macigno
Le parole di Sciascia pesano ancor più dei macigni le parole di Sciascia pubblicata in prima pagina sul Corriere la sera esplodevano
Io non so perché Sciascia disse e scrisse quelle cose tre dottore
Due interpretazioni una unno orgoglio un po'senile
Più nuovo che sentiva di essere state in qualche modo superato dalla storia
Forse anche per un peccato di viltà
Sciascia quando scrisse il giorno la civetta anticipo ciò che stava accadendo in Sicilia
Full a sua ultima anticipazione
Gli ultimi otto anni di Pruzzo letteraria di Sciascia al di là del del merito del valore la qualità delle cose che scrisse andavano altrove si rifugiano nella storia
Nella contemplazione nel nella nel ragionamento non più nella cronaca
Che è stata invece la scelta di altri canuto un percorso inizialmente simile a quello di Sciascia e poi però sulla cronaca sul bisogno di capire
Un nome per tutti Pantaleone fino a quando è riuscito
A Pantalone è ormai molto molto anziano Michele Pantaleone a fino a quando è riuscito a seguire la cronaca stare addosso la cronaca dare una sua chiave di lettura lo ha fatto non si è fermato alla sua prima lettura che fu una vettura
Esplosiva il processo
Fra Pantaleone gioia io l'ho studiato alla mia utilizzato per la mia tesi di laurea perché i giudici del tribunale di Torino diedero ragione a Pantaleone che diceva che i i gioia sono mafiosi e ci fu questo processo in cui Pantaleone spiego come dire mafiosa Joe alla fine presenta un diritto di cronaca sul primo processo nel primo libro che scrisse
In realtà la vocazione dell'intellettuale si dice è stata molto più vicina al comportamento di Sciascia che è quello di Pantaleone
A un certo momento la nostra storia è subentrata una sorta di di pessimismo di questo pessimismo narra assunse una rassegnazione interessata che era indotto i nostri migliori scrittori a
Ripiegare o a restare prigionieri del del passato nella storia della favolistica
Conso Bufalino
Non soltanto Sciascia console Bufalino sono due tre più grande scrittore europei
Le loro parole se decidessero di parlare
Se decesso di parlare realmente su che cosa sta accadendo in questo Paese o che cosa sta accadendo in Sicilia sarebbero pesanti come pietre loro preferiscono parlare metaforicamente attraverso questa rincorsa della l'estetica della parola
Ma Bufalino che ha vissuto profondamente per esempio la tragedia di un paese come commesso su quale morto Pio la Torre spente vescica tra vissuto profondamente il dramma della Sicilia come isola di guerra
Per ragioni altrui per interessi altrui e sul sul su su Comiso era stato costruito anche un grande interesse la massima grande attenzione a nuova colonizzazione mafioso che mancate mancato una sua parola dura forte
Che sono anche parole che dividono nel senso che quando bisogna poi interpretare la realtà bisogna anche sapersi schiera e questo è il vezzo di tutti gli intellettuali siciliani questa grande distanza rispetto alla forza degli argomenta la forza delle cronache che si risolve in un'analisi puramente antropologica
Ma a Catania il presidente Erizzo presi dalla facoltà di lettere per quindici anni battete la storia catanese e che fino a ieri continuava in qualche modo a vaticinare affermare che il nostro rapporto con con l'apporto di destino di sconfitta in limiti inevitabile sconfitta rispetto ad un potere che è molto più articolato molto più denso molto più corposo della nostra capacità di organizzazione sociale
Io credo che ci lascia in parte abbia subito abbia secondo se vuole inaugurato questo questo bisogno di contemplazione di non di non scelta di non pratica in parte c'era anche un fatto di di stanchezza di età di orgoglio ferito essere stato il primo ad avere raccontato la Sicilia non aver più saputo o potuto raccontare la Sicilia
Poi su Sciascia c'è stata una
Utilissima strumentalizzazione da parte di chi ha raccolto le parole di quest'uomo di questo vecchio saggio siciliano da sbattute sulla prima pagina di un giornale di un grosso il grande quotidiano nazionale e su questo ha è partita la la letteratura dei professionisti dell'antimafia e le carriere l'Antimafia
Ma c'è stato un uso molto strumentale dimentichiamo che da una parte c'era Sciascia che tutto sommato ragionava in questo modo ma sempre con grande civiltà tra l'altra poi c'era Montanelli che oggi il nume tutelare della libertà di stampa ma che all'epoca mandava i suoi cronisti in Sicilia per raccontare dei professionisti dell'antimafia delle carriere che costruivano Falcone Borsellino sui maxi processi delle garanzie violate nei confronti degli imputati dei processi mafiosi e come il giornale c'erano molti altri giornali siciliani e non soltanto siciliani che sulle parole dice lasciano costruito tre o quattro anni di editoriali come quello di cui ho letto un passaggio poco fa
Anche su questo poi è stata costruita quella cortina di isolamento attorno a uomini come Falcone quando si è qua ma molte altre siamo allora anche su questa poi è stata costruita una grande stagione di vittoria della mafia perché la sconfitta di Falcone da sua fuga da Palermo la sua destituzione formale
Da ciò che lo aveva rappresentate dalla stata Palermo è stato una grande vittoria della mafia forse ancor più grande della vittoria militare che hanno realizzato con la sua uccisione perché lealtà uccidere non è difficile molto più complicato
Delegittimare la delegittimazione che è stata compiuta nei confronti dei protagonisti di quella stagione
è stato Adele Timo azione costruita attentamente a tavolino e sui rispetto alla quale la mafia ha saputo servirsi di tutti coloro che in questo Paese avevano un'utilità oggettiva
Affinché si chiudesse la stagione dei maxi processi e questa grande intenzione di legalità anche quella borghesia mafiosa di cui parla con una frase che può sembrare troppo sintetica troppo banale Peppino Di Lello nel suo libro la realtà
E chiudo ricordando una cosa che mi disse
La moglie di un poliziotto ucciso Boris Giuliano una volta parlando di quegli anni parlando di come le aveva vissuto negli anni successivi alla morte del marito parlando della città di come la città aveva reagito a quella morte mi disse
Invidiano inviavano gli anni precedenti
Gli anni in cui la mafia comandava in cui non c'era bisogno di uccidere
In cui professionisti lavoravano e guadagnavano in cui il clima sociale e la città era tutto sommato accettabile ed in cui la qualità della vita era migliore di quella che dobbiamo subire adesso oggi la lotta alla mafia ha creato un ostacolo oggettivo per tutto questo per cui c'è anche questo grande senso di distacco o se volete anche di diffidenza rispetto a tutto ciò che è stata lotta alla mafia che lotta alla mafia ha fatto abbassare o ha frantumato le parcelle
Dei grandi ingegnere grande urbanista i grandi architetti che hanno prima distrutte poi riedificato Palermo a misura di cemento armato e anche con queste corporazioni bisogna fare
I conti bisogna fare il Conti con la corporazione degli avvocati qua e a Palermo rappresentano potere reale rappresentano consenso reale quali sicuramente
Fanno soltanto della battaglia per il garantismo una battaglia di professionale ne fa neanche una battaglia ogni di parcelle di quantità di lavoro e di quantità di affari su questo piccolo egoismo alla fine alla mafia costruito anche una grande capacità di impunità
Sciascia per fortuna rispetto a tutto questo è lontano anche se il suo contributo
Non col non non doloso in qualche modo l'offerto
Due sulle intercettazioni telefoniche di Mandalari Michele Serra notava qualche qualche giorno fa con del delusione ironica
Come quei discorsi forse non tutto sommato
Semplicistici nel senso che quelle stesse parole quelli quelle quegli stessi modi di esprimersi potrebbero sentire in qualsiasi
Bar Sport in bocca un qualsiasi medio borghese e reazionario di questo genere
Insieme al a questo poi c'è l'inversione destato da Riina qualche qualche tempo fa quando quando è apparso in televisione c'ho l'impressione di un di un contadino tutto sommato Harold zur no non durante non duramente raffinata in grado di nove miliardi ma allora quello che io chiedo
è una immagine con queste persone si danno oppure quando si parla la famosa marcia dei colletti bianchi eccetera si può pensare a ad altre persone che siano ben oltre anche queste cioè Ifil Mandalari stando a quello che ha riportato dei giornali dovrebbe essere la mente economica di di di urina
è è possibile che la mente economica di Riina cioè possa essere quello che si esprime in quel modo modo così grezzo semplicistico grazie
Un questa domanda Tano Grasso
Io so che hai partecipato a Firenze a un corso per i funzionari della Confcommercio per
Aiutarli in qualche modo contro la penetrazione mafiosa o comunque
Dunque qui in Toscana sappiamo già da tempo si parla di penetrazione mafiosa che parla del Musumeci si parla del l'affare del Kursaal eccetera eccetera eccetera
Te diciamo è una certa esperienza per quanto riguarda il problema del pizzo
A un commerciante al quale viene chiesto il pizzo cosa consiglia un come chant non ha letto il tuo libro cosa consigli
Ma io rimango compenso come tutti colpita e preoccupata di quello che ha detto Fava in fondo la gente
Rimpiange il momento in cui troppo antimafia non sera e la vita è meramente non pericolosa
Lo capisco
Però ecco io dico prima delle grandi stragi è stata prima c'è stata la grande guerra di mafia e se uno pensa a tutta la gente che è morta nella guerra dei corleonesi
E contro il Bontate etc voglio dire la vita media degli individui non è mica che la cosa si passasse solo fa mafiosi perché quando un mafioso perde tutta la sua clientela in pericolo tutti gli equilibri seri sconvolgono deve essere pure è stato terribile anche quello com'è possibile voglio dire c'è anche questo calcolo che i siciliani che i palermitani dovrebbero fare non lo so questo discorso mi sembra che dovrebbe far vedere le cose meno pessimistica mente
Si deve essere pure un modo per cui la gente comune veda che in fondo c'è anche un vantaggio nel combattere la mafia
Non so che cosa
Che che che cosa mi risponde su questo poi volevo fare un'altra domanda ad alta di tutt'altro tipo a proposito di Sciascia io ricordo una cosa che mi aveva colpito ancora di più e ancora più negativamente di quella che è stata qui ricordata
E fu una specie di lettera di Natale veramente non saprei come altrimenti chiamarla ora non ricordo l'anno a quest'uomo rimasi veramente delusa fece questa specie di lettera aperta la mafia
Voglio dire non era solo la
Dispiace dirlo dice ah mi sembrava una tale sciocchezza però dietro a questa sciocchezza c'era qualcosa di più grave
C'è questo discorso in fin dei conti paritetico siamo pur tutti siciliani
Ecco questa cosa mi sembra veramente terrorizzante
Vorrei un'interpretazione di questo
Mi voleva riallacciare alla considerazione affatto la signora
Nel senso che se non bisogna andare oltre
Nella lotta alla mafia oltre l'etica e la parola lei dica del dolore del sentimento e in questo senso penso che la lotta politica vada anche considerata come perno principale per la lotta alla mafia ora mi chiedo cosa può fare la politica in considerazione del fatto che in alcuni casi assistiamo al fallimento di progetti
Come per esempio quello della Rete che era un movimento su cui molti puntavano
Le loro speranze ecco cosa può fare la politica
Nella Rete
Cosa può fare la Bolivia cosa può fare la sinistra anche perché prevediamo che determinati Progetti di destabilizzazione dirimere oggetti come ha citato Fava della legge sui pentiti hanno una matrice politica ben precisa
Volevo chiedere sempre a farla scusa volevo chiedere anche il fatto che la mafia ci hanno fatto sempre credere che la mia fuga la mafia fosse solo un fatto il siciliano limitato la Sicilia almeno quello Luigi
Anche nelle scuole io ricordo il tema Mafia è un fatto Silvio conforto locale e come mai c'è stato questo il sempre questa disinformazione
No io
Si sente no io vorrei a questo punto siccome il convegno va bene stasera si parla della mafia connivente eccetera una tematica piperita stasera una tutti convegno verte ruota soprattutto al cuore alla agli centro al nucleo forte insomma sulla tematica delle stragi dico estratti ieri ma se l'accordo sopra che parte integrante di questo di questo fenomeno insomma delle stragi dello stragismo
Però insomma le stragi
In questo senso i convegni attualissimo perché in questi giorni sta celebrando il processo
Ha un incidente gravissimo o che viene gestito con pervicacia da parte del l'avvocatura generale dello Stato che difende ad oltranza il comportamento due
Più alcuni avieri chiede il conto
Tra Barbagallo della strage di Casalecchio di una di un incidente gravissimo che diavolo ucciso
Infatti il processo per omicidio colposo plurimo ecco quindi senza solo alla alla l'iniziativa e attualissima meritoria gravi sulle in cui però poveri l'accento sulle stradine stabile di Stato insomma
Alcune stragi addirittura cioè e e quindi davvero allarmarle orizzonte va allargato proprio sulla tematica del convegno giustamente sono state suo sapere scandite ricitare balla i luoghi più utile che più hanno su subito questa questa questo questo fenomeno
Ci sono tutti va be'mancherebbe che so Casalecchio poi Roma
E non è casuale che anche questo tipo di questo tipo quest'ultima strage questo di quest'aereo così impazzito che ha raso al suolo una una scuola che ha determinato danni gravissimi insomma è simile alla vicenda di Ustica insomma per la pervicacia con cui di grossi esponenti del potere potere militare insomma negano difendono l'operato dei sottoposti eccetera
Quindi io inviterei tutti quanti a allargare i lotti che al di là della mafia accetto fenomeno che che poi conosciamo molto bene insomma sappiamo i meccanismi ma sulla sulla questione delle stragi pestaggi
Che sono state
Che vanno messe in relazione non soltanto a si chiama a gruppi dalla a pezzi dell'apparato dello Stato
Che alcuni dicono impazziti ma che
Sono apparati dello Stato sul e quindi di
Non è casuale di gran molte di queste stragi sono rimasti ancora impuniti e insomma ecco quindi c'è equilibri proprio su anche sull'Unità di oggi c'era un articolo di Michele Serra
Che fa il punto su sul modo sul modo pervicace insomma con cui il la alla al gli avvocati del difensori insomma degli imputati dei di soltanto perché i militari dell'Aeronautica
Tua pure in modo appunto così anche
Poco riguardoso verso verso i familiari delle vittime difendono io l'operato di questi di questi libretti di militari
Quindi è importante che l'ottica si allarghi a queste a questo a questa questa vicenda delle stragi
Perché altrimenti diventa riduttivo il discorso e quindi anche giustificate
Come movimento soltanto
Magari faccio un primo giro di risposte poi ripartiamo con tu vi sul viso con con le domande
Con insorgono Poselli
Ecco io vorrei cercare di capire alcune cose se le possiamo capire insieme
E voi mi scuserete per il discorso generale di prima ma volevo proprio evitare che si arrivasse a pensare a una Sicilia un'Italia meridionale staccata da tutto il Paese queste sono tutte cose collegato per partendo partendo dall'ultimo problema è vero ci sono stragi di Stato stragi di vario genere stragi di varia matrice ha perfettamente ragione
Però
Nel quadro generale molte volte la mafia è stata dietro per molti versi a questo perché perché quando io ho a che fare con un grande potere un grande potere internazionale con grandi interessi economici quando parliamo di interessi economici parliamo di interessi economici che arrivano oltre il bilancio del nostro stato è evidente che chi è deviato
Ha un grande alleato con cui agire
Quindi non possiamo prescindere dal discutere della mafia quando parliamo di tutti questi fenomeni perché questi fenomeni hanno una Poggiolini
Qualche volta hanno lì
Chi spinge il bottone qualche volta hanno soltanto l'appoggio naturalmente non parliamo solo di mafia mafia camorra e 'ndrangheta
Sacra corona unita
Che poi chi più ne ha più ne metta i che ormai agiscono non solo in tutto il territorio nazionale ma ripeto in tutto il mondo con interessi enormi
Quindi questa è la bimba mia risposta
Cerchiamo di chiarire anche che se non vinciamo la mafia e se lo Stato non combatte fino in fondo la mafia che nulla isola lei deve essere isolata non i nostri se i servitori dello Stato isolati di se non vinciamo tutte le altre cose non le chiariremo mai
Perché avremo sempre un grande potere alle spalle dei nemici veri della vita civile
Quindi io credo che questo sia fondamentale che stasera si bensì faccia appuntare naturalmente poi si deve anche vedere caso per caso e ragione per ragioni però io credo che senza la presenza della mafia
Oggi molte cose sarebbero molto più chiara questa presenza che ha degli interessi di tanti generi anche qualche volta legittimi crea naturalmente una grossa difficoltà questo non è per togliere
No ma prevale ma non è che tutto deve entrare adesso si sta parlando di resto questo è uno degli aspetti di cui si deve parla
Ecco
Domani ci sarà una sfida dopodomani ci sarà Casalecchio due
Quello che mi preoccuperebbe in tutti questi discorsi è l'isolamento è il pensare che questo è un affare di altri non è affare nostro era fare di tutti
Questo stato è assolutamente così o noi vinciamo o non vinceremo mai le elezioni perché le elezioni saranno truccate
Possono essere truccate nel modo più pacifico del mondo o vinciamo la battaglia di mafia
Ora noi abbiamo perso la nostra qualità dei cittadini civili di uno stato civile
Ecco perché questo è il primo impegno che dobbiamo prenderli euro devo prendere come membro degli affari costituzionali perché chiaramente lui bisogna difendere questa nostra Costituzione più che difenderà applicarla
E applicarla fino in fondo ci sono delle cose che non sono mai state applicate e noi la dobbiamo applica quindi da questo punto di vista direi il tema di stasera un tema assolutamente centrale sulla personalità Dimanche di Sciascia
Ho letto tutto Sciascia con grande interesse ci sono state delle deviazioni nel suo pensiero ma ci sono in tutti noi però non dimentichiamo che e il giorno non solo il giorno della civetta una denuncia un campanello lo fece scattare
E tacque il campanello poi altri ce ne furono certo
Non possiamo nemmeno pretendere che chi si mette oggi a lottare poi lotta sempre e non si può nemmeno pretendere chi si riesca a capire sempre nell'ottantasei secondo me Sciascia non capì
Non capì perché
Di combattere tutti insieme senza eroi ma complotta agonismo che sia un protagonismo popolare di tutta questa nostra nazione e come una discesa città per città paese per paese perché mafia c'è anche qui e
Io ritengo opportuno puntualizzare una cosa
Quando io
Mi sono posto all'inizio del mio ragionamento
Un problema il problema del che fare di quale prospettiva
Io non
Non voglio né posso strumenti essere minimamente
Un teorico uno studioso di mafia
Io ho incontrato casualmente accidentalmente
Questo problema nel corso del mio lavoro
E mo'e la cosa che mi spinge
A occuparmene
Di mafia
E questa esperienza che vado facendo ogni giorno che costituisce la mia attività fondamentale
Di cercare di promuovere associazione antiracket
Di spingere imprenditore ha denunciato il pizzo e usura
Ossia acqua a attivare prende forma di contrasto della cosiddetta criminalità economica problemi che riguardano tutta l'Italia toscano è uno dei
Dei dei punti più da attenzionare di più oggi sotto questo aspetto enti vi è una direzione distrettuale antimafia Firenze diretta da ritiene che consegue risultati assai s significative quindi la preoccupazione dicevo che io ho è una preoccupazione molto concreta
Non è la preoccupazione di capire di analizzare di studiare la preoccupazione
Di fare di cosa fare risale e di cosa fare
Allora io seguendo questa discussione prendo spunto anche da una battuta che diceva
Il professore Maselli
Ci sono due problemi secondo me
Il primo riguarda noi la signora Borsellino disse non bisogna colpevolizzare la società civile
Io non le nascondo che quando io faccio questi incontri con gli imprenditori
Io la prima cosa che faccio
E quello di
Provocare
Di aggredire
Di contestare
Qui c'è un commerciante che ha avuto la vicenda di estorsione in Calabria il ricordo quando andai a Vibo Valentia
A sostenere Armando Gutter lei andai lì e disse la prima cosa che disse
La colpa lasciamo stare il problema dello stato la corte di tutti quegli imprenditori
Ha facoltà di tutti quegli imprenditori che lasciano cute alle in una situazione di solitudine e di isolamento
Che lo fanno esporre senza assumersi una responsabilità io penso che e lo dico da siciliano
Che è una delle cose più importante che noi dobbiamo riuscire a fare qui Claudio ha ragione e quella di rivolgere la sfida in primo luogo a me stessa
C'è perché noi parliamo di un fenomeno
Che terre che che aumentare i livelli di contrasto ma uno di questi livelli è forse il più decisivo io insisto su questo vedete il più decisivo non è il livello repressive giudiziario
Il più decisivo è il livello delle coscienze
Si tratta cioè di affermare una cultura completamente diversa si tratta di fare crescere le coscienze
In modo completamente diverso da come è avvenuto cioè si tratta di spezzare quello che la signora Borsellino ha detto l'omertà che è il cuore della mafia
Senza non bastano e non avremmo la mafia
Questa associazione criminale si chiamerebbe in un'altra moto
Si chiama mafia perché vi è questa condizione di omertà
Allora il cui è il primo problema che dobbiamo porci la sfida a noi stessi
Significa no non la vede che ha no io questa ricerca affannosa di avere uomini simbolo con il quale a cui delegare o peggio ancora a vere interminabili cerimonie interminabili relitti
Nel corso dei quali lavare la nostra cattiva coscienza
Il problema è molto più modesto colosso ognuno di noi
Può fare nel suo piccolo Tamara affermare un principio di legalità è un principio di credibilità dello Stato
Questo è il problema vero quando accennavo all'esigenza di una riflessione autocritica che dobbiamo fare subito
Su di noi che siano state impegnate nella lotta alla mafia io intendo dire in primo luogo che questa dimensione ben fatto piccolo minuscolo decisivo dei rapporti veri che sono poi il legame che sul quale si costruisce l'edificio mafioso non sempre sono stato attenzionato e come si doveva
E a volte anche a noi ci siamo illusi
Della ondata
Purificatrice delle cerimonie
Ed è il problema a mio giudizio più drammatico quando a Palermo
In una città come Palermo io insisto su questo punto
Non si riesce a trovare un commerciante che denunzia l'estorsione
Lasciamo stare quelli che votano per l'opposto
Ma dal novantadue in poi
Ci fu libero classe fino al novantuno ucciso anche lui per quella condizione di solitudine e l'isolamento in cui poi si trovarono sul tuo anche Falcone Borsellino
Quando lei non troviamo il commerciante che si rivolge al magistrato per denunziare
Allora noi gialli dovevamo capire che qualcosa non funzionava giusta gialli dovevamo capire che qualcosa non funzionava
E non ha funzionato al punto tale che poi ce ne siamo ce lo siamo trovato e ha di fronte il ventisette marzo
Quando viene votato lo porto contro Caponnetto
Questo è il problema drammatico secondo aspetto il problema dello Stato
Io per caso
Qualche mese fa sono abituati a viaggiare poco gaelico a un certo punto c'era un presso i co.co.co. accanto a me che era in stato impegnato a fare gli studi sui
Sui minori Napoli e Palermo e mi fece questo ragionamento bis
Mi spiegava perché la mafia è forte
Prendiamo un ragazzo di diciotto anni sedici anni
A questo ragazzo palermitano la mafia cosa da Primo da denaro
Chieda diventi denaro per sopravvivere gli garantisce in ogni caso uno stipendio
Secondo vita appartenenza
E dà un senso di appartenenza tu che sei io sono appartengo a quella famiglia quel circolo
A quel gruppo
Terzo gli da una cultura
Che la cultura dell'omertà
Ora voi capite
Se noi vogliamo vincere questa guerra
Dobbiamo essere riuscirà a dimostrare di essere più credibile dell'osso della mafia
Questo è tutto qua il punto
Riuscire a dimostrare a questo ragazzo che questo Stato può dargli denaro poi dagli appartenenza può dargli una cultura
Questo il problema drammatico
E anche qui riflessione autocritica quanto noi non siamo stati capaci a produrre questo ormai sappiamo che riusciamo ad avere
Cioè siamo in concorrenza
Vedere la mafia non è un corpo estraneo
A questo Paese la mafia non è un nemico che dall'esterno aggredisce
Qualcosa la mafia è qualcosa che è dentro di noi che dentro questo tessuto sociale che dentro questa cultura che dentro questo corpo
Ed è una una battaglia aperta noi dobbiamo dimostrare che i nostri valori sono valori e più forte
Più forte più credibile dei pellegrini esce a produrre a a promuovere l'Amati e questa è la tragedia chi pensa alla memoria qui c'è in gioco l'aspetto della memoria ma secondo me insisto su questo punto
Qui c'è un problema politico
Strategia politica
Di capire come Dal Pos dobbiamo muoverci e come noi dobbiamo riuscire a costruire
Una strategia complessiva di attacco
Detta con la mafia in cui aspetto morale è importante
L'aspetto dei valori e decisiva ma vi è un altro aspetto che l'aspetto della politica e dell'interesse
Cosa intendo dire quando io cerco di convincere un commerciante a denunciare il pizzo
Mi sforzo l'indimostrabile
Che al di là del fatto che sia giusto o non giusto pagare il pizzo quindi di una considerazione di tipo morale cerco di fargliene sforzo mi sforzo di fare capire che nell'interesse
Di quel commerciante denunciare il pizzo
Che è nell'interesse di una regione come la Toscana contrastare i fenomeni di criminalità economica perché questo sistema mafioso è un sistema che
Distrugge prima o poi inevitabilmente libero mercato libera concorrenza economia
Non sempre si riesce a dimostrare questo
Perché poi molto spesso vi è l'obiezione a cui facevo riferimento prima della come dire del Learco contiguità vi interessa e per lo stesso imprenditoria con mondo mafioso che la gara il grande il grande ostacolo e ci si affronta poi c'è un altro aspetto e finisco
Claudio fa meno affascinato questa polemica su Sciascia
Discorso antico questo sugli intellettuale Siciliani
Io sono una vittima anch'io di questo di questo attacco che allora a un certo punto la prima cosa che a me dissero a Capo d'Orlando è nato un nuovo professionista dell'antimafia
Quindi è una vittima anch'io di questa situazione però io non condivido il taglio del ragionamento di Frau che su questo punto
Perché
Non parlo di Sciascia parliamo di Falcone
Falcone a un certo punto della sua vita
Compì una scelta
Che fu una scelta che lasciò tantissime
Per presse
La scelta di andare a dirigere la direzione a fare il generale al Ministero di Grazia e Giustizia
Cioè nel ministero
Diretto da Martelli
Con tutte le cose che si dicevano che già si iniziavano a dire che si erano dette
Che si sarebbero dette ancora di più
Nei confronti di Mastella
Come giudicare questo fatto
Che lascio tanto per fare sul lettino tante polemiche anche amare polemiche
Io credo che noi non capiamo
Le vicende
Di uomini come Falcone
Le vicende di persone che si trovano impegnate in questa prima linea di lotta alla mafia
Se non mettiamo in conto
Mi sembra me questo aspetto decisivo se non riusciamo a mettere in conto l'elemento della delle Coop Laconi naturalità della contraddizione
Non è fatalismo
Che
Ma deve non è facile
Io debbo dire a distanza di anni
Allora subito anch'io guardai con diffidenza la scelta del Falcone
Però a distanza di anni ne
Vi prego dell'Alfa intende M su questo punto è difficile
Custodisca si presta a equivoci però in un certo senso Nocchi mi sono sforzato di comprendeva compresso la scelta di Falco
Va accettata come uno come un aspetto contraddittorio che non può non esserci nella vita di ognuno di noi
Ora Sciascia è l'intellettuale siciliano
Non c'è dubbio che quella fu una cosa infelici sia pericolosissima io ricordo l'ultimo intervento
Di Paolo Borsellino a tra alla biblioteca comunale il ventisette ventisei giugno del novantadue al palazzo Casa professa
Lire anche credo che eravamo seduti allo stesso tavolo e ricordo che lui allora si lancio in questo attacco contro cioè gli bruciava sulla sua pelle bruciava tanto questo fatto dei professionisti dell'antimafia
Però ripeto non possiamo noi ridurre
Ne è una personalità come Sciascia
A un giudizio netto
Non credo sia facile considerare la possibilità di giudizi netti
In questo campo
E quindi bisogna metterne anche eppure è chiaro parliamo di consumo e di altre intellettuale
Che
Anche se per metafore ad esempio il caso di consumo
Anche se per metafora del resto solo non fanno i giornalisti
Hanno il loro linguaggio di comunicazione quello anche se per metafore secondo me
Per la mia esperienza
Hanno dato e continuano a dare una grande lezione di impegno civile di critica di questa nostra società con tutti i limiti e con tutte e con tutte le questione
Per finire il problema della mafia oggi io mi collego al discorso sulle spiagge
Il problema della mafia oggi non è che ormai è chiaro verrà chiaro prima non è un problema di semplice criminalità organizzata e basta
Noi siamo io sono stato la scorsa settimana in Calabria con la Commissione antimafia tre giorni
E lì abbiamo avuto la conferma di una cosa che già alcuni collaboratori di giustizia avevano detto
Di Como e cioè tutti i Catti delle 'ndrine calabresi grande Bosso quelli più in vista
Si possono iscritte tutte logge massoniche
Noi sapevamo già che la massoneria svolgeva un ruolo per quello che ci dicevano i collaboratori di giustizia qui abbiamo un'ulteriore conferma allo stesso tempo qualcosa in più cioè l'esistenza di questa rete ramificata
Adesso documentata
Di logge occulte di logge coperte
All'interno delle quale vi è l'élite della 'ndrangheta calabrese e queste lettere la 'ndrangheta calabrese si incontra con l'élite dell'esecuzione della politica ora dietro tutta la vicenda della mafia
Vi è questo livello
Di complicità di identità
Fa questo mondo e che è il mondo che termale i partiti passano mi diceva un alto funzionario di un ministero che sono andato a trovare l'altro giorno i partiti passano
Cambiano nome un'identità ma la massoneria permane è certa Massoneria ancora oggi termale incensi nevralgici dello Stato
Noi abbiamo quelle indagine sulle stragi dell'estate
Giorgos di Roma Milano sulle stragi
Dove vi è questo movente mafioso e dove si lascia intravedere già un ruolo
Di servizi ed è assai dei dei pezzi dello Stato
Non leali nei confronti degli dell'istituzione
Allora il problema è che
Una delle condizioni perché questa battaglia
Possa avere un senso e lo dico qui
In una sede in cui voi vi siete riuniti soprattutto per discutere delle stragi e di questa esperienza una delle condizioni perché il nostro impegno antimafia abbia un senso
è quello di riuscire a determinare condizioni di verità su tutto
Non si può
E il continuare
Attraverso il collaboratore di giustizia siamo venuti a scoprire alcune cose
Oltre non si può andare il loro bagaglio si esaurisce lì
Occorre riuscire a capire
Come altre soggette
Possono aprire squarci decisivi di verità su questo nostro Paese
E quando noi che apre avremo questi squarci aperti
Verremo sicuramente ma non da oggi da decenni e passate sullo stesso piano
Mafia
Massoneria coperta
Pezzi deviati dello Stato
Però vi vogliamo vedere in faccia e vedendo rinfacciano USA possiamo avere quella certezza di verità che ci può dare un senso in più a continuare in questa nostra battaglia
Ma io dopo alcune risposte rapidissimo
Prometto
A due domande che mi sono state fatte da prima telegrafica perché Orlando ha preso il settanta per cento dei voti ma non si è candidato come sindaco e poi ha perso a Palermo Barrett
Perché nel frattempo arrivato Berlusconi
A Palermo e in Italia
E questo ha cambiato per un ragionamento e poi sarebbe troppo complesso fare qui le carte in tavola cioè la sconfitta di Orlando la sconfitta di tutto lo schieramento democratico in Sicilia era sconfitta dello schieramento democratico in molti molti pezzi che questo stato di questo Paese
Per probabilmente perché la nostra risposta non è stata adeguata all'irruzione sulla scena politica di questa nuova di questo nuovo soggetto di questa nuova idea di questa nuova presunzione la politica che era Berlusconi
Mi interessa invece dà una risposta al all'osservazione che faceva un ragazzo mi sembra ma in fondo Rino è un pastore e questi discorsi
Da bar sport che si facevano fra Mandalari suoi i suoi deputati di Forza Italia anzi è nazionale sembra un tono molto basso della contesa nella contesa politica possibile che su questo si costruisca potere si costruisca potere mafioso
Io non vorrei dell'utero di ma alla ma si è fatta anche di capi branco di pastori di di gente di scarsa cultura di e di poche parole ma con alcuni istinti rodati nel modo giusto la mafia non è fatta di
Non è fatta di consigli d'amministrazione
Che decidono come e quando eliminare i propri avversare la mafia non è cinema io ricordo una scena
Per un po'grottesca del film Cento giorni a Palermo questa scena conclusiva la decisione della morte di dalla Chiesa sei sette otto persone in cui immagino Maggi Causi riconosce alcuni imprenditori siciliani e alcuni politici che si sedevano attorno ad un tavolo in cui ciascuna con il suo microfoni non ha carte Tinari pelle la segreteria
Una favola
La verità è che in Sicilia la morte dalla chiesa come molte altre morti possono essere decise con un con un gesto con una pacca sulle spalle con uno sguardo con una con un silenzio che si prolunga di qualche secondo
Senza Consiglio d'amministrazione senza car pettine senza microfoni senza troppe coreografie
E può essere deciso anche che questa missione di morte venga eseguita da un pastore come Rino dei suoi killer
Nel momento in cui esiste un un reciproca utilità nel momento in cui esiste un bisogno reciproco leaders impunità coperture di gestire violenza
Poco importa il Codice l'importante che esista un Codice qualsiasi il Codice molto primitivo molto elementari in Sicilia
Un simbolo fortissimo nel novantaquattro due anni dopo la morte borse di Falcone leggere alcuni grandi processi di mafia e con questa tempesta
Puliti e si abbatte sulla strategia del del sulla legislazione dei pentiti sui pentiti
E un simbolo fortissimo simbolo della stante il fatto che in prima fila ai comizi di alcuni futuri governanti di questo Paese ci sia un uomo che apri virgolette era il mio chiodo correttori virgolette dichiara
Toto Riina e i suoi compari
è un simbolo non ha importanza quanti voti possa portare uno come Mandalari poca importanza che mandare attraverso le sue telefonate agli amici di Misilmeri
O del Bar Sport che scappo tale cento duecento mille voti non sono quelli che conto ne sono quelli che fanno vincere
Numeri che hanno stravinto pone ai fatti il segno che sita noi siamo con loro o comunque noi scommettiamo su questa gente
Noi puntiamo su questa gente dal cominciava a trattare con questa gente
La mafia è fatta molto più di silenzio che di parole questa non è una frase affetto e e proprio la dimensione del loro codici
Il rapporto tra la parte la politica non è una richiesta offerto e un silenzio un rapporto di assoluto silenzio per cui se io vedo in prima fila il signor Mandalari un mio comizio e non denuncio pubblicamente ad alta voce formalmente la sua presenza e e il significato di quella presenza
Se io no rifiuto di voti della mafia
I voti arriveranno cosa dicono i tre amici di Mandalari non l'abbiamo mai chiesti cosa dicono i loro capi partito da Fini a Berlusconi non abbiamo mai chiesto voti della mafia allora o c'è una grande ingenuità oppure sanno perfettamente che la mafia non ha bisogno di ricevere richieste
Panda qualcuno
A seguire a presidiare a farsi vedere a portare a spasso la sua faccia
Se i voti non si rifiutano abbia successo una cosa sibila in modo molto più blando se volete
Quando mi mi candidai per fare il sindaco di Catania che tre giorni prima delle elezioni si presentò
Nella nel nostro ufficio elettorale un signore
Che io conoscevo
Ma anche se di vista
E perché lo scritto molto su di lui e lo scrittore cose terribili su quest'uomo che era stato sindaco di Catania quando era morto mio padre io di quest'uomo ricordavo la sua omelia
In memoria di Giuseppe Fava in cui una sola parola non venne mai pronunciare fu la parola mafia
Che poi viene pronunciata poche ore dopo i funerali in una conferenza stampa per spiegare a tutti gli inviati tutti i giornali che a Catania la mafia comunque non c'era e quindi spiegate come volete questo delitto ma Catania la mafia non c'è questo signore
Che in realtà era un povero pretori hanno del sistema di potere democristiano mafioso a Catania uno che era stato mandato a fare il sindaco nel nome e per conto dei suoi padrini in quel caso soprattutto l'onorevole Drago
E l'ha fatto il Sindaut pronta era derubando come gli altri distribuendo come gli altri ma senza infamia e senza lode se si può dire così
E su quest'uomo io e gli altri compagni esigiamo scritto delle cose tremende Bruni rispuntare erano passate ottantaquattro novantatré nove anni
Era uscito la scena politica poi era tornato avevo una prebenda di sottogoverno credo che fosse il segretario presidente l'ente provinciale per il turismo qualcosa del genere si presentò
E sudava ma era imbarazzato
Tremava ma doveva portare un messaggio che gli era stato affidato a tre giorni dal ballottaggio fra me è un candidato formalmente non ha appoggiato la Democrazia Cristiana che era rimasta fuori gioco perché il suo candidato era stato sconfitto e non avevo un candidato alle elezioni
Tenuto a dirmi che ci sono molte persone che mi chiamo mi telefono mi dicono ma pochi voti
E sa io vorrei dire che voto fa
E io mi resi conto che avrei vinto le elezioni
Devi integralmente o per la sezione per quattro mila trecento voti
Quattro mila trecento voti non riporta il signor monsone l'ex sindaco di Catania li porta un messaggio ambiguo che tu lanci
A quel pezzo di ceto politico a quel pezzo di elettorato rimasto fuori dalla contesa per dire mio non sono un vostro nemico comunque non vi chiedo voti però se voi
Io
Ringraziare rifiutare salutare questo signore convoca una conferenza stampa e dissi ma questo lo dico non per con ragioni di terrorismo ma perché si vive di simboli
Facendo politica in questo me soprattutto facendo politica in Sicilia e ho bisogno di di distruggere questi questi elementi simbolici organizzerà una conferenza per legge un comunicato di quattro in cui dicevo denunzia ero
Alla procura della Repubblica della mia città tutti coloro che mi porteranno più di un voto ossia se qualcuno mi dice io la faccio notare anche da mia moglie la denunzia
Era l'unico sistema
Oggi posso dire per non essere letto
Allora pensavo per essere eventualmente letto non si sa ma da con l'assoluta libertà di potere governare quella città come volevo governare perché altrimenti non sarei stato libero
Quel mio silenzio di fronte ad un'offerta di voti non rifiutata
Sarebbe stato comunque non interpretato come un cambio di di di opinioni o di dimensione morale delle del del candidato Claudio Fava ma comunque come un'arma di ricatto
Non avrei più potuto fare dire essere ciò che volevo fare e dire ed essere
Questo Berlusconi mostra questo Follini lo sa
Sapete che cosa cari in Sicilia che c'è una razza peggiore dei fascisti ci sono i fascisti che rubano
Da tempo
Spudoratamente con un consociativismo a destra che non ha nulla da invidiare consociativismo a sinistra che abbiamo tante volte denunciato queste cose i loro capi li sanno e credo che lei sappia anche la gente
E allora per spezzare questi passaggi questi codici questi silenzi
Dietro i quali poi si costruiscono le le solidità elettorali si costruiscono i rapporti di rappresentanza episodi in qualche modo intervenire
Senza aver timore che le telefonate rimanda lari avrebbero potuto raccogliere poche centinaia di voti o che comunque una chiacchiera una chiacchierata da bar sport e così ma la presenza di Mandalari una legittimazione comunque questa gente comunque questo governo ha il nostro la nostra fiducia
Può fare qualcosa per lo mettiamo alla prova vedremo che cosa saprà fare dopo di che se non saranno capaci cambieremo cavalli così come abbiamo fatto tante altre volte
In passato su queste cose bisogna intervenire con un grande senso pratico sapendo e dall'altra parte non ci sono delle se i grandi cervelli delle grandi intelligenze ma c'è un gioco elementare banale spesso di sopravvivenza oggi mafiose ma bisogna sopravvivere per sopravvivere ha bisogno di alcune leggi
Di corrompere alcuni processi
Dista urlare nuovamente un rapporto politico conti cover da questo Paese perché Salvo Lima non c'è più
Perché la vecchia Democrazia cristiana non c'è più perché non c'è più un po'referente politico chi blocca la legge La Torre oggi il Parlamento regge la torre quando venne portate in Parlamento dopo la morte di Pio la Torre venne bloccata perché ci fu il voto contrario di alcuni franchi tiratori anche se una legge voluta anche dal governo democristiano dell'epoca
Erano gli uomini luogo rimandati a governare questo Paese in nome e per conto di alcuni interessi esattamente come accade col giudice Carnevale basta avere pochi uomini nei posti giusti ai giusti livelli di passaggio istituzionale e questo Paese e in scacco
Questo Paese ostaggio della mafia degli interessi mafiosi ma sarebbe un Presidente di Corte di Cassazione far confluire in quella sezione di Corte di Cassazione tutti i processi per mafia e avere la certezza che su tutti gli ergastoli verranno costruite assoluzione e la mafia sa aspettare
Aspettare un processo di Cassazione per togliersi dal groppone alcuni ergastoli così come hanno fatto per molti anni
Allora non fidiamoci di simboli di basso profilo perché su questi comunque hanno costruito fino ad oggi una qualità dell'impunità e del controllo del territorio e di presenza dello Stato
Di cui forse soltanto oggi stiamo misurando tutta la capacità eversivo rispetto alla quale dobbiamo correre una grande capacità di coerenza sapendo e chiudo come diceva Tano Grasso che se no non avremmo veramente verità su tutto su tutti i passaggi della violenza della impunità che ci sono stati in questo Paese da Ustica a Capaci questo comunque continuare a essere un Paese a democrazia limitato
Sì ero presente c'era una
Due persone se ci sono altri però ha subito brevemente perché allora ringrazio moltissimo ma io preferisco dirlo
Sono Armando cute le originario della provincia di Reggio cavalleria e con precisione del dietro a terra
Della piana di Gioia Tauro con residenza a Vibo Valentia
Oggi provincia
Volevo dire per la parte comica perché dei giorni scorsi trovando niente in un intervento a Perugia ho sostenuto
Che se io avessi premetto che sono un
Il cristiano anche cappone
Ho sostenuto che sì sì sì no se essi lo avessi analizzare lo stia con Segrate
Quella
Che mi rivolgo scusa anche ad accennarlo ritengo che anche in quella si possono rilevare tracce di mafia
Dare voce al silenzio degli innocenti dicono i manifesti
Solo invitato da sono stato invitato da Elisabetta Gardini a caffè italiano per due volte consecutivi
Dopo il disastro io sono presidente dei commercianti di Vibo Valentia lo ero operatori del commercio avevo un supermercato a Vibo Valentia sono entrato in lotta con la mafia per la difesa di quegli operatori solo per aver difeso loro sono stato io attaccato
Attaccato con richieste di centinaia di milioni sono stato duro non ho pagato
Sono stato di fronte al plotone di esecuzione non ho avuto paura e non ho paura della morte tanto si deve morire quindi non devo averne paura
Ebbene
Sono stato attaccato dove quando altro non hanno potuto fare
Quel tribunale della mafia perché il tribunale sono due ha decretato la sentenza
Della distruzione della mia azienda
E quindi la mia azienda e andata totalmente distrutto
Dopodiché ho dovuto allontanare subito la famiglia
Per il fatto che veniva minacciato a Stefania mia figlia allora diciannovenne
Doveva essere gambizzato
E quindi ho dovuto allontanare loro dura ancora io rimanendo lì residente della ho fatto il libro Calabria Dio ma Calabria dura non addio alla mia terra addio perché sono stato costretto
Ah perde della mia attività e a non poter la riprende
Non poterlo riprendere questo per la istituzione per il governo italiano per la politica italiana
Perché mentre io ai ridotta Tano Grassi e l'onorevole Tano Grassi che mi è stato vicino in molte occasioni a Vibo Valentia lei sa molto di me
Mi sono stato abbandonato
Quando mi sono rivolto alla Procura della Repubblica per dirmi insieme di fare dei programma
Ma questo mi viene detto questo che dico iscritto nel libro mi viene detto
Sarebbe bene Presidente che lei non si occupa di queste cose che ne faccia a meno che lascia il campo libero sente quello che dico io
Procuratore della Repubblica
Mi dava questo Consiglio
E questi consiglieri venivano date dalle istituzioni istituzione che ha lo stesso istante mi prendevo le in odio io allora belve Evani la belga e pericolosa di fronte a loro
Non era non venivo considerato che io nei cuori avevo il fuoco perché avevo lottato per difendere il prossimo ciò premesso l'azienda ciò premesso l'attività ciò rimesso tutto ho dovuto lasciare la mia terra
E non solo questo
Subito dopo la distruzione dell'azienda gli attaccanti attacca l'assicurazione l'assicurazione avevo avevo un mutuo con la cinquecentodiciassette e questa tempesta c'è sereno
Mi fa pagare il saldo del mutuo addebitando degli interessi dalla data che mi è stato concesso il mutuo di tre anni prima facendomi pagare per quaranta milioni centoquarantaquattro
Il duecento lire praticamente secondo loro
A dovermi rivolgere allo strozzinaggio per forza maggiore
Fortuna volle ho avuto la forza di vendere subito due appartamenti
Ho risolto quel problema
Per non cadere dove però io ero sotto sotto tiro della mafia poi nella Marcelo loro stesse quelle che approvarono il racket dell'esplosione
Io ricordo Tano Grasso io ricordo l'onorevole Grasso quando vicino a me sottovoce mi aveva detto
Fai rinunciare in quell'opera per denuncia degli operatori che sanno la provenienza di questo o di quello non potevo fare quello
Caro onorevole Italo lassù non ricordo quando me l'ha detto più volte non lo potevo non lo potevo perché non l'avevo fiducia nello Stato e nelle istituzioni
E per aver sostenuto questo che non avevo fiducia nello Stato caro onorevole Tano Grasso e nelle istituzioni
Elisabetta Gardini che mi chiamano l'uomo alla trasmissione caffè italiano
E stata sospesa dal servizio
E questa RAI
Sta pagando
Un contratto di cinque anni
Alle riserve tre cardini
Per e sei ti sei mesi che ha fatto di lavoro
Solo perché mi ha permesso di parlare e io nel parlare in quella trasmissione di prima ho sostenuto che mafia e politica e politica camminano su un binario parallelo
E questo l'ho sostenuto nel novanta
Che percorrevano il cammino sul binario parallelo quindi essendomi io ha messo in urto e ottenuto con la mafia
Non era possibile che alle istituzioni potevano difendere quindi io non avevo Appia appoggiarmi perché avevo la mafia contro perché avevo lottato ed errore attraverso un plotone d'esecuzione
Poi avevo l'istituzione dello Stato
Che mi lottavano ancora di più e vede dico subito una quindi questo ci tengo a dirlo Gardini
Leggo ultime parole perché sono venti pagine della disabilità che avviene signor crudele
Io la ringrazio della sua presenza qui a caffè italiano pericoli altre chi sa quanto di voi mi avete visto perché parlavo con lo stesso linguaggio e senza paura
Ed è la storia che ci racconta ed è la storia che ci ha raccontato a questo punto per concludere devo dire che qui nella della sua storia e il dolore c'entra poco
Ci hanno accusato di essere la televisione del dolore
Ma mi sembra che qui il dolore c'entri poco cedute veramente niente mi sembra invece di trovarci di fronte ad un problema molto serio il dolore non c'entra
Ma le proviamo sicuramente tanto e li proviamo sicuramente tanto per Armando putrelle e la sua famiglia aldilà del dispiacere che proviamo e ne proviamo sicuramente tanto per Armando Cutelli
La storia che Armando cute dieci ha raccontato qui stasera caffè italiano è una storia come tante altre storie che sono passate nel nostro studio
Storie che testimoniano la solitudine del cittadino
Un cittadino che non riesce più a vivere perché ha perduto la fiducia nello Stato
E questo mi sembra il significato vero della storia di Armando cute alle a quale vorrei testimoniare la solidarietà di caffè italiano e del suo pubblico e con queste parole
La Elisabetta Gardini
All'indomani di quella trasmissione caffè italiano non ha turbato corso con un contatto che aveva di cinque anni è stata mandata a casa non è il più entrato
Il resto che dicevo non ha potuto riprendere l'attività
E ho dovuto lasciare la mia terra la mia terra è ovvio che non lo lascia non l'ho lasciata per paura veste una cosa molto societari pratico l'aver fu di usare il reclutamento lasciamola ho dovuto lasciarla
Perché dopo quello che ho subito
L'ultimo colpo mortale è stato quello dell'assicurazione
Quell'assicurazione che ne mentre io avevo programmato la ristrutturazione del locale per riprese per riapre riattivate l'attività
Questa assicurazione mi fa la disdetta della polizza perché considerato ad alto rischio
Ed essendo considerato ad alto rischio nessun'altra assicurazione mi ha assicurato ed io ancora oggi non ho potuto più riprendere l'attività con questo gli ho detto tutto grazie
Con questo chiudiamo le volevo chiedere al András con esponente della commissione antimafia
Che iniziative Commissione antimafia e soprattutto se viene ripreso quel filone che Violante aveva definito l'antimafia dei diritti
Infatti dice che nella passata legislatura l'antimafia era stata in grado di fornire in Sicilia almeno dieci squadre
Ecco e soprattutto volevo anche chiedere cambia non è può avere un'antimafia nei limiti contro la mafia effettivamente reali
Io penso che il senso quando poc'anzi dicevo il problema è che noi dobbiamo fare dare rendere lo Stato più credibile della mafia
Che in fondo è testa il senso di tutta l'esperienza e l'antimafia dei diritti cioè uno Stato che riesca e quindi e quindi è questa la dimensione strategica quel nostro impegno deve essere questa la dimensione stragi il nostro impegno
La Commissione antimafia di questa legislatura è tutt'altra cosa purtroppo e tutt'altra cosa dalla commissione antimafia la scorsa legislatura dietro a Violante
La commissione che ha intanto la deviazione completamente altro
Al di là delle qualità personali attuale presidente
è una commissione che operare con una forte ipoteca politica e si è visto S. nota giorno per giorno non vanno nel caso che è anche
Di certo è che questa è una sono state tante cose la legge sui pentiti quarantuno bis anche questa attuale antimafia che è cosa assai diversa dalla precedente l'ennesimo segnale di atteggiamenti politici ben precise che essa hanno fatto fare passi indietro avvolto alla mafia
C'è nonostante questa forte ipoteca politica si tenta se fanno Ispra audizione
Visite si cerca di fare chiarezza ma in un contesto che completamente purtroppo assai più sfavorevole rispetto alla precedente legislatura e quindi del consultato io ovviamente
Che saranno assai minore rispetto a quelle che si sono tenute precedentemente
Scopo può farsi essendosi lungo discorso però chiederei se
Forse
Disco verde fare due parole non di conclusione ma come dire in chiusura di questo paragrafo di questo racconto per poi domattina riniziare
Dicevo
E allora
Ritorniamo all'inizio eroi martiri
I martiri di una volta i martiri cristiani si sapeva perché moriranno le ragioni erano note a tutti si volevano perseguire degli scopi che erano conosciuti
I martiri di oggi perché muoiono spesso non si sa
è abbastanza intuitivo capire perché Moro magistrato perché muore un un poliziotto esponente delle forze dell'ordine più difficile perché capire perché Moiano cittadini inermi perché si facciano saltare in aria Palazzesi distruggano chiese aerei navi treni
Nessuno mi dica che Paolo è stato ucciso da Toto Riina o da chi per lui
Non si è alzato una mattina Dottorini ha detto oggi uccidiamo Paolo Borsellino così perché improvvisamente si ricordava che aveva fatto
Aveva lottato la mafia
Io credo che oggi noi vogliamo sapere chi ha deciso veramente
Di uccidere Paolo e perché doveva morire subito
Anche facendo saltare in aria centotrenta appartamenti e non importa quante vite umane chi ha deciso sulle stragi
I tanti tanti anni precedenti sia coperto da chi ha depistato
Noi vogliamo i processi e non vogliamo
Sentenze
Che poi
Arrivano a nulla perizie controperizie dei smentiscono tutto che distruggono tutto il lavoro precedente si ricomincia daccapo quando non si archivia perché ormai non c'è più niente da fare
Niente colpevoli ma le vittime restano i parenti delle vittime e tutti noi perché le vittime sono parenti di tutti noi chiunque avrebbe potuto trovarsi lì chiunque avrebbe potuto avere un familiare ucciso
In una strage noi vogliamo sapere perché sono morti e chi li ha uccisi chi li ha uccisi veramente si oggi si arriva a processare i gruppi di fuoco è importante non era mai successo prima
Questo perché grazie al sicuramente al contributo dei pentiti
E non soltanto grazie anche al fatto che
Ci sono dei cittadini che cominciano a collaborare con la giustizia testimoniare trovano il coraggio di farlo e allora
Noi vogliamo veramente
Aiutare proprio noi cittadini impegnandoci vogliamo sostenere aiutare chi veramente veramente vuole arrivare ad avere alla verità
Vogliamo aiutare chi lavora
Con coraggio a rischio della propria vita
Perché
Vengano smascherati
E condannati amministratori incapaci corrotti collusi perché vengano smascherati e condannati
Politici che hanno fatto della politica il loro tornaconto personale
Hanno snaturato la politica che dovrebbe essere servizio agli altri e diventa soltanto riso è diventata soltanto ricerca di potere vogliamo che vengano smascherati e condannati
Quei magistrati che hanno fatto hanno avvelenato la giustizia all'anno
Snaturata l'anno chissà
Vendendo la al migliore offerente
Vogliamo che vengano smascherati e condannati
E tutto questo devono far nove gli inquirenti devono fare i magistrati ma dobbiamo farlo soprattutto a noi
Dobbiamo farlo soprattutto non è non permettendo più che esiste il silenzio
Dando proprio voce
A tutti quegli innocenti che sono morti fino adesso perché non muoia più nessuno