Rapporto Italiani nel Mondo 2023

Una mattinata piena di interventi pieni di contributi allora preferisco come si dice nel gergo televisivo serrare i tempi ed iniziare subito questa nostra conversazione mattutina lo faccio
Avendo il privilegio di leggere il messaggio che il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a inviato che appunto leggo testualmente
Invio il mio cordiale saluto a quanti partecipano alla presentazione del Rapporto Italiani nel Mondo due mila e ventitré a cura della Fondazione Migrantes
Che con la sua accurata ricerca offre ogni anno spunti preziosi di riflessione la collocazione geografica al centro del Mediterraneo e le complesse vicende storiche e sociali ed economiche
Hanno determinato nel nostro Paese imponenti flussi migratori in entrata e in uscita
L'Italia nella storia recente ha conosciuto stagioni di forte emigrazione oggi assistiamo ad una diversa mobilità verso i Paesi esteri
L'Italia sembra destinata ad un drastico calo demografico con i rischi connessi di depauperamento di risorse e di energie
Sul piano sociale economico culturale e con impatto negativo su tanti profili della vita sociale
In controtendenza comunità italiana fuori dall'Italia cresce
Si tratta in parte di un fenomeno connesso alla globalizzazione all'internazionalizzazione all'apertura delle frontiere alla lenta ma crescente creazione di un comune sentire europeo tra le giovani generazioni
Gli italiani sono ovunque Benvenuti ed apprezzati per la loro cultura tenacia e creatività
Lavorare all'estero per i nostri giovani è una grande opportunità di crescita umana e professionale e deve essere una scelta libera non un obbligo di fatto sì e dopo un percorso formativo in Italia si è costretti a lasciare il territorio nazionale per mancanza di occupazione odi soddisfacenti prospettive e soprattutto una volta acquisite preziose conoscenze ed esperienze non si riesce più a tornare si è di fronte ad una patologia alla quale bisogna porre rimedio
Quando non si riesce a riportare nel nostro Paese professionalità esperienze risorse umane e l'intera comunità che viene impoverita
Individuare percorsi concreti per garantire a chi lo desidera il ritorno in Italia in condizioni di lavoro soddisfacenti è una sfida fondamentale che le istituzioni e la politica devono saper raccogliere per il futuro del nostro Paese serbe una visione nuova ed adeguata
Sono certo che l'iniziativa odierna rappresenti una preziosa occasione di discussione e di sollecitazione alla riflessione sul tema delle migrazioni
E in Dio un sentito augurio di buon lavoro a tutti i partecipanti firmato Sergio Mattarella
Vostro applauso appunto il ringraziamento al Presidente della Repubblica per questo
Messaggio e io vado subito iniziare i nostri lavori chiedendo a monsignor Pier Paolo Felicolo direttore generale della Fondazione Migrantes sa di rivolgersi il suo saluto di apertura prego
Un caloroso benvenuto a tutti tra tutte a tutti voi
In questa mattinata che si prospetta densa di riflessioni uno dei temi che alla ma alla Fondazione Migrantes sa particolarmente a cuore
Non fosse altro perché il nostro impegno accanto ai migranti come Fondazione Migrantes e come chiesa in Italia e proprio partito dell'emigrazione italiana
Tanta era stata percorsa tanti gli avvenimenti che hanno inciso nella trasformazione dell'Italia all'interno della cornice
Europea nel paese della mobilità come il Rapporto Italiani nel Mondo di quest'anno definisce il nostro Paese
Mobilità in entrata e in uscita una vocazione alla partenza ancestrale e per questo strutturale
Da direttore generale all'inizio di questa mattinata avverto forte la necessità di esprimere profonda gratitudine a tutti voi autorità presenti i professori accademici studiosi funzionari a ciascuno di voi che è legato a questo straordinario mondo della mobilità umana e italiana in particolare ma in realtà mi sono reso conto che siete legati non solo al tema dell'emigrazione italiana ieri e di oggi per lavoro o per passione personale
Ma da prendi diciotto anni siete recati annoia la Fondazione Migrantes e a rapporto italiani nel mondo che in tanti tantissimi seguite dall'Italia e dall'estero
C'è molta amicizia intorno a questo progetto della Chiesa italiana che non è un libro e non è un rapporto
C'è entusiasmo la gioia di lavorare insieme per un fine comune condiviso dove tutti sia parte integrante di un progetto più grande allo stesso livello
Questa libertà reciproca genere affetto non esclusione impegno per raggiungere un obiettivo ogni volta più grande e passo dopo passo siamo arrivati a festeggiare la maturità il diciottesimo compleanno insieme
Ogni anno c'è chi è chiamato a scrivere chi è chiamato ad aiutarci a dare una quadratura scientifica cerchi spontaneamente organizza momenti di confronto e dialogo danni come appuntamenti fissi in Italia e all'estero
Un doveroso ringraziamento va ai membri della Commissione scientifica per il prezioso sostegno e l'immancabile supporto nelle scelte ogni anno più complessa
Un ringraziamento a cinquantasette autori e autrici che dall'Italia e dal mondo hanno collaborato a questa diciottesimo edizione per la qualità dei saggi messi a disposizione il clima di armonia
Sottolineo il clima di armonia instaurato e la particolare sensibilità mostrata con i loro lavori nei confronti dei migranti emigranti italiani
Manifestiamo gratitudine a tutti i lettori fedeli assidui o chi per la prima volta si accosterà queste pagine l'auspicio è che tutti possono trovare utili informazioni ma soprattutto un metodo di studio di vita aderito a rispetto della diversità e da chi italiano cittadino del mondo si trova a vivere in un Paese diverso da quello in cui è nato la Fondazione Migrantes ringrazia tutte le strutture che hanno collaborato per i dati Elia io approfondimento in particolare il ministero dell'Interno
Il ministero degli affari esteri
E della cooperazione internazionale del consiglio generale degli italiani all'estero l'Istat l'INPS
La Fondazione missio e tutte le sedi diplomatiche e le tante associazioni che nel mondo si sono messi a disposizione fornendo dati utili e informazioni
Un ultimo ringraziamento doveroso
All'agenzia nove colonne del suo direttore Paolo Pagliaro per il video realizzato video indovina ventitré e a tutti i relatori che hanno accettato di essere qui con voi questa mattina
Dal nostro cardinale presidente sull'utenza Dupuy al presidente dell'Istat professor Cheli al professor Magatti
Al dottor preziosi il direttore del TG due
Desidero terminare con due pensieri
Cari
Mi permetto di dire a don Matteo a Roma chiamiamo tutti così da tanti anni e anche al sottoscritto il rimmel vuole essere questo alzare gli occhi al stare lo sguardo qualcosa che ho ascoltato del giovane
Alzare lo sguardo da noi stessi tante volte dei nostri pensieri dalle nostre preoccupazioni e guardare guardare il mondo
E qui alziamo lo sguardo e guardiamo la storia degli italiani nella loro complessità di ieri e di oggi le situazioni ma l'importante alzare lo sguardo lo stare con lo sguardo chino preoccupato rassegnato
E il limone è questo è anche queste alzare lo sguardo
E un secondo concerto è il noi
Non io che tante volte ci chiude su noi stessi e su quale ci pensiamo mai rime frutto del noi
E noi del comitato scientifico rinnovi dei regolatori di tutti quelli che lo stimano noi che è stato messo insieme con caparbietà capace capacità e chiamate nasce competenza dalla dottoressa Delfina Licata che colgo l'occasione da direttore della Fondazione di ringraziare in maniera particolare
E allora con questo sguardo alzato e con questo nome a tutti buona presentazione
Grazie monsignor la bellico per il suo saluto
Tratteniamo da questo saluto il suo invito ad alzare lo sguardo e a pensare con il noi più che con Liolà se ho ben capito il suo appello e iniziamo quindi una serie di contributi lo ha già annunciato monsignor Felicolo iniziamo con il contributo del direttore dell'Agenzia nove colonne Paolo Pagliaro e un video lo vediamo insieme
Più preciso il video
Questo grazie
Cinque mila c'è una premessa prima del video giusto ecco crisi dirò in cinque minuti forse quattro alcune ragioni che fanno di questo rapporto un oggetto prezioso
La prima ragione che parlando di chi vive lontano dall'Italia saggio
Parla in realtà di noi tutti
Quindi parla degli italiani nel mondo e dunque anche degli italiani in Italia
Parla del nostro Paese delle sue difficoltà
Che hanno spinto molti ad andarsene ma anche dei punti di forza che lo rendono attraente agli occhi di chi pensa di tornare indaga in particolare sull'universo dei giovani
Ci parla della loro rassegnazione ma anche della loro vitalità
Ci dice che è quasi un ragazzo su due almeno un segnale di deprivazione e che sono troppi un milione settecento mila i giovani che non studiano e non lavorano non sono inseriti
In qualche percorso di formazione
Indagando sui motivi che spingono tanti ad andarsene ci parla poi dei salari dei lavoratori italiani che guadagnano in media mille tre mila settecento euro in meno dei colleghi europei otto mila in meno di quelli tedeschi
Ci parla di una mobilità interna anche alla dimensione di un flusso impetuoso monodirezionale da sud a nord e a quanto pare inarrestabile
Si sofferma sul ruolo dei migranti stranieri nella rivitalizzazione delle aree interne ci spiega quanto possano essere utili e quanto siano inutilizzati
Ma si parla anche di un Paese resti niente per usare una parola avvenuta di recente alla ribalta
Un Paese che per esempio ha imparato a fare un uso sociale della politica fiscale incoraggiando così il fenomeno dei rimpatri
Il secondo merito del rapporto di quest'anno con rapporto a più voci curato con la consueta perizia e curiosità intellettuale da Delfina Licata
E che non cede alle tentazioni dello storytelling che sarebbe l'arte di eludere i problemi con la forza della narrazione
In questo libro non ci sono storie che non siano supportate da dati di fatto ed a cifre ma c'è però la capacità di trasformare i numeri storie un terzo pareggio del rapporto è che non ha la pretesa di dare a tutto una risposta
Ma grazie a un approccio mai dogmatico e capace di porsi le domande giuste
Se ad esempio l'emigrazione dei giovani sia davvero una fuga è una sconfitta o non sia invece l'adesione a un progetto di emancipazione professionale e umana
E se ci voglia più coraggio a partire o a tornare a casa
Nove colonne l'agenzia per cui lavoro
Ha collaborato alla redazione del rapporto di quest'anno con un capitolo dedicato a chi sceglie di rimpatriare lo ha fatto attingendo a un ampio repertorio di video interviste realizzate nel corso degli anni
Prima con i nuovi emigrati e più recentemente con chi aveva deciso di tornare
Testimonianze che hanno raccolto che hanno trovato accoglienza anche nella collana di tot cast sulla storia dell'emigrazione realizzati per conto della Farnesina sono storie di intraprendenza curiosità e talento
Storie di chi ha saputo affrontare le difficoltà vivere nuove avventure per poi fare rientro con un bagaglio culturale più ricco e una formazione più alta e competitiva
E di nuovo si torna così a parlare del nostro Paese
E della trasformazione delle nostre impresa verso modelli più innovativi quindi più competitivi che hanno bisogno di un maggior numero di personale qualificato sono una formidabile calamita perché è tentato di tornare per concludere questa breve introduzione al video che state per vedere vorrei ricordare che la vitalità delle nostre comunità nel mondo si può apprezzare anche grazie alla Rete dei loro media
Ci sono oltre cento testate in lingua italiana Edith Head diffuse in venticinque Paesi diritti cinque continenti tra quotidiani settimanali e periodici raggiungono la diffusione annua di svariati milioni di
Copie e si rivolgono ai sei milioni di cittadini italiani residenti all'estero oltre che i circa ottanta milioni di oriundi e discendenti di italiani
Gli italiani all'estero si informano anche con la radio ci sono nel mondo duecentosessantatré programmi nella nostra lingua centosessantadue di questi vengono trasmessi tramite web
RAI Italia e visibile in ventidue milioni di case all'estero e centosettantaquattro sono i Paesi coperti dal segnale su un bacino di utenza che arriva a ottanta milioni di oriundi
E duecentocinquanta milioni di tali cinque
E c'è infine l'insostituibile lavoro quotidiano delle agenzie specializzate sui temi dell'immigrazione è un grande impegno collettivo cui dà conto il lavoro corale che anche quest'anno ci viene offerto cena offerto dalla Fondazione Migrantes grazie
Grazie direttore adesso possiamo quindi vedere il video sul Rapporto Italiani nel Mondo due mila ventitré grazie a Paolo Pagliaro direttore dell'agenzia nove colonne
Ma
Sempre più soli nel loro paese sempre più numerosi all'estero sono gli italiani che ci racconta il rapporto Migrantes da tempo la fotografia più nitida
Di un Paese che sta cambiando pelle quest'anno gli iscritti all'anagrafe dei residenti all'estero superano i cinque milioni novecentotrenta mila che sono il dieci virgola uno per cento degli italiani
Mentre l'Italia continua inesorabile a perdere residenti l'Italia fuori dell'Italia continua dunque a crescere anche se in maniera meno sostenuta rispetto al recente passato dal due mila venti l'Italia ha perso oltre settecentonovanta mila re si tutti e dal due mila sei anno della prima edizione del Rapporto Italiani nel mondo la presenza degli italiani residenti all'estero è aumentata del novantuno per cento migrante assi chiede se si tratti di una perdita destinata a compromettere il nostro futuro o se invece una trasformazione che rende l'Italia pienamente inserita nell'epoca della mobilità circolare e dal continuo spostamento demografi economisti e i politici più avveduti temono che la risposta giusta sia la prima il quarantasei virgola cinque per cento di quelli che vivono all'estero è di origine meridionale è un terzo di loro viene dalle isole il Settentrione contribuisce con il trentasette virgola otto per cento
Equamente diviso tra nordest e Nordovest in cento con il quindici virgola otto fino a pochi anni fa l'origine meridionale dell'emigrazione era superiore di ben dieci punti percentuali dal due mila sei a oggi
Tra chi se ne va è raddoppiata la percentuale di donne mentre al contrario di quanto capita per gli italiani in Italia l'Italia che risiede all'estero è sempre più giovane negli ultimi cinque anni l'Europa è stata la destinazione più gettonata sono cresciute le comunità italiane in Germania Svizzera Francia l'Argentina mantiene il suo primato con quasi un milione di iscritti all'Aire ma tra i Paesi che hanno alterato il desiderio di novità di molti italiani adesso ci sono anche la Croazia Romania la Repubblica Ceca Malta insieme a sei mega lei Nigeria un modo per tracciare i movimenti migratori sono le pensioni pagate all'estero e anche qui lo studio propone dati inediti
Da sempre i cambiamenti climatici le recessioni economiche e culturali la disoccupazione l'emergenza sanitaria gli eventi politici
Modificano le intenzioni di viaggio e le progettualità di tutti i migranti del mondo gli italiani e le italiane non fanno eccezione la ripresa post Covi dal e l'autorizzato la speranza di interventi concreti per contrastare la disoccupazione lo spopolamento l'inverno demografico i numeri del prossimo rapporto Migrantes
Ci diranno se queste attese erano fondate altre due capitoli portanti riguardano i rimpatri le migrazioni interne complice anche la break Seat durante il decennio scorso il numero dei rimpatri dall'estero dei cittadini italiani è più che raddoppiato Paz saluta i ventinove mila nel due mila dodici ai circa settantacinque mila nel due mila ventuno ciò non è stato sufficiente a compensare la perdita di popolazione dovuta negli spazi ma conferma una tendenza quella dei ritorni che si va irrobustendo
E che è al centro del rapporto di quest'anno il trentasette virgola cinque per cento dei residenti all'estero dichiara che in futuro probabilmente tornerà a vivere nel proprio luogo di origine per scelta si tratta di una percentuale elevata alimentata dalla leva fiscale ed altri ce attivi ben diversi sono in ogni caso i numeri che invece caratterizzano la mobilità interna i saldi regionali certificano il divario sempre più profondo tra il Centro-Nord del Mezzogiorno con migliaia di giovani spesso qualificati che abbandonano il luogo di origine per cercare fortuna in altre città e così in un anno la Lombardia guadagna settantaquattro mila residenti è la Campania ne perde quaranta mila sullo sfondo
C'è la grande questione dell'immigrazione con il numero di chi arriva che non basta più a compensare il vuoto lasciato da quelli che partono in questa forbice che tende ad allargarsi c'è l'emergenza demografica minaccia più insidiosa di qualsiasi crisi economica perché ne promette una strutturale e irrimediabile quando i pochi non basteranno più a garantire le pensioni e le cure dei molti
Grazie per questa fotografia allora andiamo a vedere cosa c'è dentro il rapporto due mila ventitré lo facciamo con Delfina Licata sociologa delle migrazioni Fondazione Migrantes a lei la parola
Buongiorno a tutti e tutti ogni anno sembra che sia più semplice invece ogni anno lame rimozione sempre tanta anzi devo dire che aumenta all'aumentare del senso di responsabilità
Riguardo e penso a questi diciotto anni a dove eravamo a dove siamo oggi e alla strada che abbiamo percorso insieme pensa a chi non c'è più tra noi macchie e tanto ed è rimasto profondamente nei nostri cuori
E a chi è nato è nata nelle nostre famiglie che nel frattempo si sono composte ne siamo cresciuti abbiamo ecco tanti bimbi e tante bimbe che sono nato in questi anni
Pensa anche a chi tra noi ha cambiato lavoro a che ha cambiato città a che ha cambiato Paese acché cambiato continente restando però legato al rapporto italiani nel mondo
Siamo qui molti di coloro che avrebbero voluto essere qui con noi non ci sono perché sono dall'altra parte del mondo
E per motivi organizzativi non abbiamo fatto ecco oggi un uno screening ma stiamo registrando e tra qualche ora sarà possibile per loro vedere in differita quello che stiamo dicendo
E e in questi anni noi che siamo studiosi siamo operatori quindi siamo menti e stiamo braccia attraverso il rapporto italiani nel mondo e il nostro confrontarci continuo costante serio sereno e aperto
Abbiamo realizzato oltre novemila pagine di Rapporto Italiani nel mondo per la precisione novemila trecentosettantasei pagine
In diciotto edizioni
Pagine che ci raccontano e ci descrivono descrivono l'Italia delle mobilità
Che non è un Paese da costruire non è un Paese da scoprire un Paese che esiste
Nel quale noi abitiamo e che viviamo ed è composto da cinquantotto virgola cinque milioni di persone residenti italiani residenti cinque milioni di cittadini stranieri regolarmente residenti il mondo ecco di trecentocinquanta mila circa di persone che hanno ricevuto una qualche forma di protezioni
Protezione e quasi sei milioni di connazionali residenti all'estero questa e l'Italia che abitiamo oggi nell'Italia della mobilità e l'Italia della interculturalità e un Paese demograficamente fragile all'interno di un Nord Europa che si accinge a vivere una frase per una fase preoccupante
Proprio qualche giorno fa la Commissione europea ha pubblicato una comunicazione sulla transizione demografica ponendo proprio l'accento sul calo demografico che ci sarà l'Europa a partire dal due mila e ventinove in poi
A causa del declino demografico che sta caratterizzando nazioni che fino ad oggi sono stati un riferimento forte di crescita e dinamicità il caso della Polonia il caso della Romania il caso della Bulgaria e di altri Paesi
Crescono il continente asiatico cresce l'Africa Leoluca invecchia e non cresce più
Aumentano gli anziani che vivono di più e più a lungo cava la popolazione attiva decresce il tasso di fertilità
L'Italia in Europa il paese più fragile e compromesso e noi ne siamo consapevoli lo diciamo da diversi anni
Ed è anche destinato siamo anche consapevoli di come questo panorama sia destinato a mettere in crisi la sostenibilità dei sistemi di welfare e ad aumentare passi per sanità e pensioni allora ci chiediamo cosa dobbiamo fare
Prendere coscienza innanzitutto di quanto i giovani siano oggi da considerare preziosi e che esiste una questione giovanile da affrontare e noi su questo abbiamo posto nel Rapporto Italiani nel Mondo venti ventitré un forte accento
Quegli stessi giovani che crescono che sono cresciuti perché parliamo di giovani e di giovani adulti nell'epoca della mobilità e della circolazione dei talenti e che quindi sono naturalmente portati a fare esperienza di mobilità nell'ultimo anno è salita al quarantaquattro per cento la percentuale appunto di coloro che tra i diciotto e i trentaquattro anni sono andati fuori per motivi di espatrio oltre i confini nazionali
Ma sono quegli stessi giovani che sono naturalmente portati al mondo della mobilità ma che sono anche obbligati ad andare via se permangono forme di deprivazione di ineguaglianza di ingiustizia e ritardi
Stiamo vivendo una nuova fase della mobilità italiana
E ancora una volta sono protagonisti i giovani e i giovani adulti che partono meno spavaldi vero sono più indecisi l'iscrizione all'anagrafe degli italiani residenti all'estero sono calati eravamo abituati a pensare a oltre cento mila
Partenze persone espatrio siamo al secondo anno consecutivo di poco più di ottanta mila partenze c'è indecisione e dovuta la fragilità di partenza me dovuta anche alla fragilità dell'arrivo la fragilità che insita nel progetto migratorio
Ma nonostante questo il trentasette virgola cinque per cento dichiara che vorrebbe tornare e rientri ci sono e starebbero anche di più se soltanto si capisse che non servono solo gli incentivi fiscali
Ma se nella conoscenza delle dinamiche l'attenzione all'accoglienza e la valorizzazione dell'esperienza migratoria
Chi torna non è mai uguale a chi è partito chi tornano fase c'è un territorio che lo aspetta esistente davvero felicemente accolto se c'è un Paese che lo valorizzarne la sua esperienza migratoria
Per questo le agevolazioni fiscali vanno lette nelle loro ricadute sostanziali costruite dal basso il che significa beneficio territoriale sostegno alle famiglie accompagnamento nella fase di transizione
Tutte misure sulle quali occorre prestare nuovamente attenzione oggi e in un momento in cui la riforma in essere ma lontana dalla realtà e come si scrisse estimo allontanando dalla realtà quindi noi poniamo l'attenzione sul ripensamento di queste forme torna ancora una volta a dire che il mondo scientifico e al servizio dei decisori e che la conoscenza è alla base dell'operare per questo ospitiamo che vada presto in porto anche il progetto di legge per l'insegnamento le nelle nostre scuole della storia della migrazione
Dobbiamo conoscere chi siamo rendersi conto delle nostre trasformazioni
Nel rapporto italiani nel mondo del due mila e venti nel giorno della presentazione come redazione chiedevamo di poter parlare non solo di partenze ma anche di rientri l'abbiamo fatto tre anni dopo consapevoli che dal due mila sei ad oggi quindi questi diciotto anni la mobilità e italiano all'essere cresciuta del novantuno per cento e che le donne sono raddoppiate
E che i luoghi di osservazione dei ritorni sono molteplici e quindi non ci possiamo soffermare su tutto ma mi soffermo su tre elementi il rientro dei giovani adulti che abbiamo visto giovani e giovani adulti
E mi soffermo su questioni comodità ci ha insegnato in maniera positiva come elemento che possiamo prendere come positivo che rientro è possibile
Lo smart working ad esempio dev'essere un concetto applicato alla politica del rientro mono smart working che non stia lavorare da casa ma che sia lavorare da qualunque luogo io mi trovo che questo salto culturale che noi dobbiamo fare come Paese e come popolo un secondo elemento del rientro il ritorno dei pensionati dopo una vita vissuta all'essere con l'intensa stiamo studiando le ricadute positive sui territori o meglio l'impatto che le pensioni maturate con il lavoro all'estero ma pagati in Italia
Hanno su alcuni territori che oggi sopravvivono grazie a quei territori di piazza con le rimesse sopravvivono grazie a quella ricchezze sono dinamici grazie a quella ricchezza
Una terza forma di ritorno sulla quale ci siamo soffermati e la forma sulla quale tanto sta lavorando la Direzione generale degli italiani residenti all'estero del Ministero degli Affari Esteri ed il turismo delle radici
Il ritorno c'è di italiani soprattutto Italo discendenti attraverso forme di turismo si sono dedicati a turisti speciali perché sono comunque italiani o italiani collegati agli italiani all'italianità
E sono forme di turismo che devono essere altamente professionalizzate in previsione proprio del due mila e ventiquattro che il ministero degli affari esteri ha dedicato all'anno delle radici
Studiando i rientri nei contesti regionali e questo lo vediamo nello speciale del due mila e ventitré ci siamo accorti che ci sono forme di ritorno diverso e date dalla storia migratoria di ciascun contesto territoriale
Il ritorno non è solo di persone mastica presenza di tradizioni abitudini elementi linguistici che richiamano l'esperienza migratoria vissuta e costruita nel tempo
E anche quando il mite
Tante non torna oggi nell'epoca della digitalizzazione
L'essere immobilità non significa mai assenza
Mai perché il partito è perché è rimasto la possibilità comunque di partecipare al proprio territorio di dare i comunque il proprio contributo
E lo fa essendo diversamente presenti da qui il titolo appunto dello sempre speciale o ritornando e quindi essere ripresenti sui territori in conclusione sempre di più analizzare la mobilità significa portare avanti un lavoro multidimensionale
Non solo quindi aspetti socioeconomici ma anche sempre di più relazionali che pongono al centro i vissuti più o meno riusciti più o meno felici delle persone sono le persone i nostri luoghi di osservazione e sì all'inizio dicevo che guardando mi viene naturale pensare a dove eravamo diciotto anni fa
Da dove siamo partiti alla strada percorsa in conclusione quello che mi diede in mente e che mi stimolare la curiosità per lei nata da sociologa quali sono
Di capire quali sono i prossimi passi che farebbe insieme grazie
L'aumento dei rimpatri dall'estero dei nostri connazionali meno italiani lasciano l'Italia più italiani che decidono di rientrare
In parte dipende dalla pandemia ma forse non è casuale che questo sia coinciso con un periodo in cui l'economia italiana ha conosciuto una forte ripresa proprio in seguito alla pandemia grazie anche alle politiche portate avanti a livello europeo
Su tutto l'avvio di Next Generation in Utah
Il è cresciuto del dodici per cento in più di quanto non abbiano fatto altre grandi economie europee
E il tasso di occupazione livelli più alti di sempre e quindi la disoccupazione anche quella giovanile
Ha finalmente raggiunto un punto più basso rispetto agli ultimi quindici anni
Un secondo dato mi ha colpito nel vostro rapporto quello degli stranieri residenti in Italia sono circa cinque milioni
Meno degli italiani
Espatriati
E mentre il flusso degli italiani verso l'estero ha continuato a crescere il numero di Strehler intagli appresso che è stabile dal due mila quindici
Contrariamente a una certa narrazione anche alla drammatizzazione del fenomeno migratorio verso il nostro Paese
L'Italia anche per la posizione che occupò nel Mediterraneo continuerà ad essere un punto di arrivo
La sfida dell'immigrazione va però gestita con politiche strutturali di lungo respiro non con la logica dell'emergenza
E questo a mio avviso passa dallo sviluppo di una vera politica dell'immigrazione a livello europeo e da una nuova relazione tra l'Unione europea il continente africano lì c'è il futuro per tutti noi
La gestione dei flussi è necessaria
Il salvataggio delle vite è un obbligo civile rinunciarvi offenderebbe il nostro Paese
Ma l'impegno comune europeo al quale stiamo lavorando ha come priorità la sostituzione delle migrazioni illegali gestite dai trafficanti con corridoi umanitari per i rifugiati e con percorsi di immigrazione legale di cui l'economia accrescente bisogna a livello di Unione europea si tratta
Inoltre di costruire un nuovo modello di inclusione negli stati membri incentrato sull'istruzione sulla formazione e sulla creazione di opportunità di lavoro
Insomma basta con la logica della paura e dell'emergenza faremo i conti a lungo
Con un fenomeno che possiamo e dobbiamo gestire con umanità e lungimiranza
Vi ringrazio e vi auguro un buon proseguimento dei vostri lavori
Che era il video del commissario europeo per gli affari economici e monetari Paolo Gentiloni il vicepresidente del Consiglio e ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Antonio Tajani è invece affidato al collega Davide Dionisi una messaggio scritto io prego
Davide di darcene lettura grazie
Quel giorno buongiorno come sapete il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri appoggio per il G7
De di ministri richieste quindi affidato a al sottoscritto che sono sputo il suo portavoce ha Chigi questo messaggio
Ringrazio sua Eminenza Cardinale Matteo Maria Zuppi suo era Eccellenza Monsignor Giancarlo Perego monsignor Pier Paolo che dicono le autorità presenti tutti i relatori
Il diritto a restare il diritto a migrare il diritto di ritornare sono tre facce dello stesso dilemma esistenziale
Provato da migrante quanto viene sottolineato nella ricerca e nell'approfondimento che oggi presentate ed è una delle questioni che fin dal suo insediamento il Governo italiano affrontato
Anche perché la migrazione è un fenomeno che fa parte della storia umana basti pensare alle stime delle Nazioni Unite riguardanti migranti internazionali e le persone in situazione di migrazione forzata
Ma al di là dei numeri centinaia di milioni stiamo parlando di vite Progetti e sogni di persone che spesso trovano nella migrazione l'unica alternativa
Ho ben presente il messaggio di Papa Benedetto sedicesimo in occasione della novantasettesimo Giornata Mondiale del migrante e del rifugiato secondo cui la Chiesa dice no a ogni egoismo nazionalista
E riconosce quello ad emigrare come un diritto di ogni uomo
Ma la necessità dell'accoglienza va coniugata con quella di una vita dignitosa e pacifica sia per i migranti che per gli abitanti dei paesi di arrivo
Non a caso l'integrazione il progetto sociale
La partecipazione diritti politici
La valorizzazione della risorsa costituita dalle diverse comunità e del loro patrimonio socioculturale d'origine sono le direttrici entro le quali si è mosso l'esecutivo fin dal suo insediamento e le comunità italiane nel mondo possono essere considerate un modello sotto questo punto di vista con il passare del tempo hanno acquistato anziché perder la la consapevolezza della propria identità ponendosi anche obiettivi di carattere politico in quanto collettività di origine italiana
Ed anche per questo offrono un grande apporto nel processo di internazionalizzazione internazionalizzazione che l'Italia deve assolutamente attraversare per tenere il passo con gli altri Paesi nell'era della globalizzazione
Uno degli elementi qualificanti del governo è proprio l'interesse per i nostri connazionali all'estero
Come vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri ho sostenuto in più occasioni ogni forma di coordinamento e di promozione di iniziative anche normative sulle politiche generali concernenti le collettività italiane nel mondo
La loro integrazione nei suoi vari aspetti la valorizzazione delle attività intellettuali
L'informazione e l'aggiornamento sull'evoluzione della società italiana l'intervento coordinato dello Stato e delle regioni a favore delle comunità all'estero
Nonché le provvidenze per gli italiani che rimpatri hanno la valorizzazione del ruolo degli imprenditori italiani residenti all'estero
Non ultimo il turismo delle radici recepire appunto riferimento alla dottoressa Licata ovvero l'offerta turistica strutturata attraverso appropriate strategie di comunicazione che coniuga la proposta
Di beni e servizi del terzo settore alloggi enogastronomia visite guidate la conoscenza della storia familiare e della cultura d'origine degli italiani residenti all'estero e di Italo discendenti che vale la pena ricordarlo sono stimati in un bacino di utenza che sfiora gli ottanta milioni di persone
Il rapporto che presentate abbraccia il tema della libertà di scelta se migrare può restare
E come sottolineato nella presentazione si è assunto il rischio di trattare uno degli argomenti in meno dibattuti quando si parla della migrazione italiana di oggi ovvero i ritorni a tal proposito sottolineo che l'emigrazione italiana non solo continua ma si caratterizza per la mobilità intellettuale scientifica ed economica
Altri che non stia nessuno nell'indotto e ritorno dell'investimento fatto formando cittadini che poi scelgono di mettere a frutto altrove le loro conoscenze come Managers ricercatori
L'esecutivo ha messo in atto interno interventi che favoriscano rientri re inserimenti e progetti di scambio e ricerca pluri nazionali inoltre appuntato anche sul ruolo dei media tanto nazionali
La RAI su tutto in particolare quanto nei Paesi d'accoglienza per informare meglio chi sta fuori per realizzare un'informazione di ritorno in grado cioè di fare finalmente conoscere in modo esauriente in tutti i loro aspetti italiani fuori a chi sta in patria
Nel settore informativo soprattutto in questo momento è importante fornire ai potenziali emigranti notizie corrette sulla situazione dei loro paesi di destinazione sulle opportunità e sui pericoli che devono affrontare
Solo così la migrazione diventa un'opportunità la mescolanza di culture e religioni può essere un arricchimento anche se come abbiamo visto un alcuni casi può alimentare tensioni persistenti
Antidoto a tale tensione e il dialogo che porta al riconoscimento di valori comuni
Ringrazio i ricercatori che hanno lavorato per la pubblicazione della diciottesima edizione del Rapporto Italiani del mondo in particolare la dottoressa Delfina Licata curatrice della comunicazione via Colombo lavora e buona continuazione
Grazie al presidente e vicepresidente del Consiglio e il ministro degli affari esteri della cooperazione internazionale Antonio Tajani
E al collega Davide Dionisi che ha dato lettura del suo messaggio
Abbiamo illustrato
Oltre ai saluti ai messaggi e ai contenuti questo nostro rapporto della Fondazione Migrantes due mila ventitré venuto il momento di commentarlo per cui inviterei qui sul nostro palco sua Eminenza il Cardinal Matteo Maria zuppi presidente della Conferenza episcopale italiana il presidente dell'Istat Francesco Maria Chelli
E il professor Mauro Magatti sociologo ed economista dell'Università Cattolica del Sacro Cuore li accogliamo direi con un applauso e vi salutiamo
Descrizione
Commentiamo abbiamo detto io inizierei dalla professor Magatti
Ci sono dei dati molto interessanti ma non Stame anticiparli ho visto già che i colleghi presenti in sala hanno diramato una serie di lanci di agenzie con titoli molto interessanti su questo su questo rapporto quale dal suo punto di vista l'elemento più significativo e naturalmente qual è il suo commento professore
Buongiorno grazie grazie dell'invito
Occasione
Molto interessante per il Paese le ricerche servono a questo non servono
Riflettere e e capire quello che sta accadendo Crane quindi dobbiamo ringraziare Fondazione Migrantes mi di dare l'occasione
Di sporgere questo lavoro abbiamo già sentito molte cose molte cose sono già state dette non è che dobbiamo aggiungere molto
Quindi sottolineo solo un paio di cose
Per dire due
Il primo è che questo rapporto civili spinge ci sollecita
A senta di vedere al di là delle polarizzazioni inutili che continuamente si rigenerano da una parte e dall'altra se di qui e sedili
Quel quel processo Complesso capitale profondamente umano
Ricco di aspetti molto positivi nello stesso tempo carico anche di tensione che la mobilità e la migrazione
Che è un processo che c'è sempre stato naturalmente
Che
In questi anni acquisito dimensioni molto sedici importanti
Che come è stato detto sia per quanto riguarda gli italiani che vanno fuori
Sia per quanto riguarda gli stranieri che tornano
Gli stranieri che arrivano può essere
Un misto di ragioni può essere un tentativo di risolvere i problemi e può essere
La via per realizzare un desiderio o no
E quindi sarebbe bello che questo rapporto ci aiutasse a
Far fare un passo in avanti al dibattito pubblico attorno a questo nodo qua
Che non è né buono né cattivo né bello né brutto è un aspetto del nostro tempo
è un aspetto che va conosciuto quei dati
è un aspetto che va accompagnato
è un aspetto che va equilibrato
Ma un aspetto siamo
Inevitabile
Nelle forme sociali umane
Questo sarebbe
Santantonio contributo molto prezioso che
Guardare diciamo come da diciotto anni fa
Rapporto Migrantes anche il il rapporto guardare il processo migratorio non solo come un problema che ci arriva dopo
Somma somma anche una questione che riguarda i nostri figli nostro futuro cioè tutte le cose che sono già state dette questo mi sembra veramente una cosa importante e quindi bisogna lavorare perché questo accada
Aiutando appunto a qualificare il dibattito pubblico e a uscire
Datata Coulthard riguardante le tifoserie sono pro o contro gli immigrati una kettle cosa che non ha nessun senso
Semplicemente cerchiamo di coglierne gli aspetti positivi gli aspetti negativi la seconda sotto natura che faccio è evidente qua rapporto che è ricchissimo e bravissimo ed è fatto un lavoro grandi cose quindi tanti complimenti
Ci aiuta a nuovamente a tornare sullo stato del Paese sullo stato dell'Italia
Qual è lo stato dell'Italia statore italiane che siamo in un momento molto delicato
Non non congiunturale e strutturale
Perché nove abbiamo accumulato Gentiloni l'ho accennato no da vent'anni che l'Italia non riesce più a crescere
Sono aumentate le disuguaglianze le povertà sono aumentate le distanze tra i territori
E abbiamo due carichi
E che ci pesa hanno e ci peseranno ancora di più in futuro che sono il debito pubblico
E il debito demografico
Tra l'altro
Il fatto che è un dato sintetico molto importante no di vedere che ci sono sei milioni di italiani all'estero negli ultimi quindici anni diciotto anni a quelle che sono e ne sono entrati cinque milioni schietti
Non è una sostituzione etnica è appunto un processo di un cambiamento come diciamo di quel di quella di quella dinamica sociale che ho ricordato prima
Ma l'Italia si trova in questo punto in cui deve decidere cosa succede sul futuro cioè lo lo dico da da da sociologo ed economista noi dobbiamo questo passaggio di questa post crisi con tutte le tensioni che ci sono il pm RR Italia deve decidere se vuole avere ancora un futuro oppure se decide di declinare
Gravemente
Allora il questo questo rapporto ci dice che gli italiani hanno voglia di vivere
Che è una buona notizia
Hanno voglia di fare
Hanno spinta ci nel dato dato che mi ha impressionato è che non è stato nominato e che sono nati adesso non ricordo in che in periodo luogo chiedo la la dottoressa Licata novantun mila ci sono novantuno mila nati
Di bambini nati da residente all'estero e i nati in Italia nell'ultimo anno stati quattrocento mila cioè il che fa impressione che vi fa capire anche il nesso che c'è diciamo tra siamo tra questi processi e appunto questione di cui dibattiamo come il blocco demografico
Allora
Lo stato del paese è uno Stato
Siamo in un momento di passaggio
Chiaramente negli ultimi anni per tante ragioni compreso il Covent ma non solo l'Italia ha creato poche opportunità
Ci sono poche opportunità per i giovani l'Italia un Paese invecchiato dove la mia generazione
La generazione dei boomer
A tutto
E la situazione dei figli a pochissimo in Italia ci sono mille cinquecento miliardi di risparmi privati solo nei conti correnti questi mille cinquecento miliardi sono per l'ottanta per cento sono nelle mani degli uffici negli ultracinquantenni del trenta quaranta per cento di popolazione che sta bene molti di noi presenti in sala
Allora il Paese deve decidere se vuole
Il nome del bene comune che spesso si cita retoricamente se vuole riconoscere un bene comune
Attraversare questo passaggio aprendo una nuova stagione di rilancio che non può che essere basata sul noi ma non per ragioni morali con buona pace
Cardinale zuppe sta scherzando naturalmente non per ragioni morali perché siamo buoni sono un po'cattolici no no ma perché la nuova stagione storica in cui siamo ci dice chiaramente che non c'è più crescita economica
Se non si lavora per ricreare le condizioni sociali culturali istituzionali
Demografiche dalla stessa crescita economica e questo passaggio lo si realizza solo se ardita delle chiacchiere sì mettono in campo delle politiche si identificano degli obiettivi comuni si mobilitano le risorse che abbiamo
Sì valorizzano tutte queste esperienze il fatto di avere sei milioni di italiani all'estero è un è un dato che può essere una perdita ma anche una grande risorsa quale la strategia
Qualcosina è stato fatto interne anche le politiche fiscali che noi abbiamo per tenere
Un legame con questi sei milioni di persone per dire che siamo contenti che stanno facendo delle cose la ma che vogliamo che essendo la aiutino il Paese il Paese vuole aiutarli cioè tutto questo fa fa parte di un
Diciamo di una visione che e chiudo ripensando che cosa sono le migrazioni oggi
In entrata e uscita uscendo dalle tifoserie ci può aiutare a reimpostare
Una visione di futuro senza la visione futura il Paese destinato a declinare pesantemente quindi ringrazio Fondazione Migrantes aiuta il Paese a riflettere su se stesso a capirsi meglio
E questo è sempre un contributo utile
Al bene comune
Grazie
Sono
Magatti ICI ha consegnato delle riflessioni molto interessanti personalmente mi corregga se sbaglio faccio mio
Il suo appello ad una riflessione che ha definito fuori dalle tifoserie no sul tema migranti quindi una riflessione serena
Sul tema e poi anche una fotografia dello stato del Paese
In cui ha descritto momento delicato dovuto alla debito pubblico e anche alla situazione demografica sorelle venti su cui ragionare che io cedo volentieri alla presidente che Illy presidente dell'Istat che mi ha chiesto di raggiungere il podio per una questione di comodità espositiva e allora le cedo volentieri la parola prego presidente
Penso di poter lanciare L'Aquila rappresentazione
Perfetto
Per innanzitutto ringrazio del dell'invito a partecipare a questa volta questa presentazione ringrazio il direttore Pier Paolo pericolosa responsabile del finale
Licata che collabora con tanti dei nostri colleghi e ringrazio naturalmente la Fondazione Migrantes per questo rapporto che aumenta la conoscenza
La mia presenza qui vuole in qualche modo testimoniare sia la nostra amicizia sia il nostro supporto a questa fondazione
Il professor pagati
Ha fatto una una bella introduzione a me spetta una parte più diciamo
Se volete tecnica ma non tecnica una presentazione un po'organica della materia che farò cercherò di fare di più nel modo più breve più conciso possibile ma che credo sia utile per capire un po'
Diciamo il panorama di questo mondo di cui con cui oggi entriamo in contatto
Credo che il suo diciamo invito a guardare con empatia
All'Agip alla realtà che ci circonda sia fondamentale perché altrimenti cadremo tutti in un pessimismo totale e assoluto quindi
Nonostante tutto Jaguar dare naturalmente con empatia perché sono fenomeni che in qualche modo ci interrogano e ci aiutano anche a crescere
La mobilità le migrazioni sono oggi uno dei fenomeni demografici più complessi e articolati da analizzare dal punto di vista statistico demografico
La loro evoluzione influenzata da un insieme di fattori economici sociali geopolitici sono spesso il frutto non solo di contingente contingenze sociali presenti ma di una storia di migrazioni
Che si è sviluppata nel corso degli anni e talvolta attraverso i secoli
Emigrazione e immigrazione che possiamo considerare in un certo senso facce diverse di una stessa medaglia riguardano oggi in molti casi gli stessi se il territorio che diventano simultaneamente sia terra di origine sia terra di destinazione dei flussi di popolazione
Questa complessità rappresenta una sfida importante per la statistica ufficiale che è chiamato a rendere conto di questa crescente articolazione delle migrazioni
Italia da un punto di vista
Da questo punto di vista della memoria storica un apparato statistico sicuramente migliorabile ma più avanzato rispetto a quello di altri Paesi europei produce da moltissimo tempo statistiche ufficiali sulle migrazioni sia in ingresso che in uscita e questa ha consentito di osservare analizzare
Non solo la trasformazione da terra di emigrazione a terra di emigrazione di migrazione come si vede chiaramente dalla figura in alto che riporti saldi migratori con l'estero per mille residenti la figura in basso illustra infatti come gli spalti non raggiungono più le cifre del passato ma lo stesso tempo evidenzia una continuità del fenomeno a livelli più bassi
Preservare la memoria dell'immigrazione è importante e l'Istat ha cercato di contribuire con la pubblicazione in serie storiche e sommari storici che consentono di seguire il fenomeno nel tempo
Attraverso le iscrizioni e le cancellazioni anagrafiche per trasferimento di residenza l'Istat fornisce ogni anno dati dettagliati sulle migrazioni con i quali contribuisce anche al rapporto che viene oggi presentato
Nel decennio due mila dodici due mila ventuno l'andamento delle cancellazioni anagrafiche per l'essere stato crescente con un picco di centottanta mila persone nel due mila diciannove
Danno che la pandemia ha rappresentato ovviamente un momento di di rallentamento tuttavia anche nel ventuno pure in assenza di limitazioni agli spostamenti si è osservato un ulteriore calo delle uscite la tendenza riduzione di trasferimenti verso l'estero sembra confermata anche dai dati provvisori riferiti al periodo gennaio ottobre del due mila ventidue durante il quale si è registrata una contrazione pari a circa il venti per cento rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente
Sottolineo che il volume delle cancellazioni anagrafiche verso l'estero è dovuto in gran parte agli esclusi padri dei cittadini italiani che sono in me in media circa sette su dieci
Nel corso del decennio due mila dodici
Due mila ventuno
Si sono contati oltre un milione gli spalti mentre i rimpatri lo stesso periodo sono poco più di quattrocentoquarantatré mila i saldi migratori cittadini italiani sono stati sempre negativi e la perdita complessiva di popolazione dovute ai trasferimenti con l'estero
E poi è stata pari a cinquecentottantuno mila unità
Si deve sottolineare però che nel due mila ventuno gli spazi sono porti sono apparsi in forte calo rispetto all'anno precedente a questo decremento sia accompagnato in modo speculare un aumento dei rimpatri e questo ha contenuto la differenza tra le entrate
E le uscite
Nel due mila ventuno oltre la metà degli stati di questo l'abbiamo già visto nel filmato molto
Ha fatto molto bene all'inizio quindi sarò brevissimo vedete la distribuzione per regione per ripartizione degli Stati sono
Più numerosi a nel Nord Ovest
Potete leggerla
Diciamo nel nel grafico però sottolineo sottolineo
Che nel decennio due mila dodici due mila ventuno circa un quarto degli espatriati era in possesso di laurea e su questo si potrebbero si potrebbe parlare a lungo diciamo su questa fenomeno chi sono gli espatriati
L'Europa continua a essere la principale area di destinazione delle migrazioni cittadini italiani ma è anche l'aria che ha risentito maggiormente del calo degli espatriati due mila ventuno
Rallentano ma restano numerose le partenze degli italiani verso il Regno Unito così come verso la Germania la Francia la Svizzera Spagna
Tra i Paesi extra-europei le mete preferite sono gli Stati Uniti e l'Australia
E chi sono i rimpatriati
Come già sottolineavo nel due mila ventuno sono stati particolarmente rilevanti anche i rimpatri pari a settantacinque mila e un aumento del trentaquattro per cento rispetto al due mila venti
I rimpatri provengono naturalmente da paesi che sono stati in passato mette di emigrazione italiana
Ai primi posti della graduatoria per provenienza si trovano il Regno Unito la Germania il sette percento dei flussi di rientro proviene dalla Svizzera e così via
Per quanto riguarda i pro venia Henze oltre oceano il cinque per cento dei rimpatri arriva dagli Stati Uniti e il quattro dall'Argentina dal Brasile
Considerando l'età e questo è stato già detto ma vorrei sottolinearlo di nuovo al momento dell'iscrizione anagrafica dall'estero i rimpatriati hanno in media circa trentacinque anni quindi unita diciamo giovane
Acquisizione di cittadinanza
L'andamento dei rimpatri è il primo è un primo segnale di come immigrazione immigrazione siano tra loro connesse e di come ci siano diversi punti di contatto
Grande attenzione è stata dedicata negli ultimi decenni è la raccolta e la diffusione di dati sull'acquisizione di cittadinanza considerata dalla Commissione europea tra gli indicatori fondamentali di integrazione dei migranti
Da qualche anno l'Istat stima infatti le acquisizioni che avvengono sulla base dello ius sanguinis dei residenti in Italia cioè dei procedimenti che riguardano coloro che sono nati all'estero ma discendono da Alitalia
Si tratta come si può vedere nel grafico
Di una quota non trascurabile di acquisizioni
Specie se si tiene conto che vengono considerate soltanto le persone residenti in Italia
Nel due mila ventuno hanno rappresentato il sette per cento del totale ma nel due mila diciannove hanno sfiorato la quota del dieci per cento
I legami tra loro tra le migrazione e l'immigrazione e in effetti anche lì origine dei nuovi cittadini residenti cioè di coloro che hanno acquisito la cittadinanza italiana e risiedono nel nostro Paese ci parlano di immigrazione ma ci parlano anche di emigrazione in Italia il primo gennaio due mila e venti nuovi cittadini residenti erano circa un milione e cinquecentosedici mila se si guarda la loro cittadinanza di origine oltre all'Albania Marocco Romania India nelle prime posizioni compaiono Paesi metà delle migrazioni italiane come Argentina e Brasile
Solo conoscendo il passato immigratorio dell'Italia possibile leggere interpretare correttamente adeguatamente questo dato in molti casi si tratta di discendenti che hanno preso la cittadinanza italiana iure sanguinis ma non mancano specie nel caso della Germania e della Francia donne che hanno acquisito la cittadinanza italiana per matrimonio
Nel grafico in verde sono evidenziati i Paesi che in passato erano tradizionalmente meta di migrazione per gli italiani
Per il Brasile si può notare che i nuovi cittadini sono quasi cinquantanove mila e oltre trentanove mila quelli originali dell'Argentina come si intuisce quindi le migrazioni creano una fitta rete di contatti e relazioni tra Paesi
Non si deve dimenticare infatti che in molti casi chi prende la cittadinanza italiana non perde quella di nascita ma mantiene una doppia cittadinanza
Emigrazioni di nuovi italiani allo stesso tempo l'immigrazione verso l'Italia alcuni Paesi può rappresentare solo una fase temporanea verso l'emigrazione è un ritorno in patria anche dopo aver acquisito la cittadinanza
Se in passato infatti l'acquisizione di cittadinanza era considerata come un segnale definitivo di stabilizzazione e radicamento sul territorio
Nuove analisi mettono in evidenza che talvolta essa e funzionale a una maggiore libertà di movimento
Negli anni due mila dodici due mila ventuno degli oltre un milione e trecento e quindici mila stranieri divenuti italiani
Sono quasi centoventotto mila le persone che hanno poi trasferito la loro residenza all'estero in generale i cittadini stranieri naturalizzati si spostano con maggiore frequenza verso un Paese terzo e solo una piccola parte il diciassette per cento
Fa rientro al paese di origine
Elevate la quota di immigrati italiani di origine brasiliana con quasi quarantatré immigrati di ogni cento acquisizioni con uno squilibrio di genere a favore degli uomini circa quarantanove Trix trasferimenti ogni cento acquisizioni per gli uomini e poco più di trentasette
Per le donne il contingente degli italiani all'estero si è quindi arricchito di nuovi italiani quindi c'è stato un doppio passaggio rappresenta una slide che fino a qui dati questa è una una previsione noi in genere
Certifichiamo travolte anche facciamo qualche domanda sarò rapidissimo ma credo che sia interessante lo sguardo al futuro in chiusura richiamo l'attenzione sul futuro di un Paese come l'Italia che ha una popolazione residente in decrescita
In questo Paese appare importante anche ascoltare la voce preziosa dei giovani giovanissimi preziosa perché sono risorse il futuro perché preziosa perché i giovani rappresentano una fascia di popolazione in rapida diminuzione ho ricordato nel rapporto
Il il rapporto tra gli individui in età lavorativa e non passerà da circa tre a due del due mila ventidue a circa uno uno nel due mila cinquanta
Allora abbiamo chiesto a a questi ragazzi nei comportamenti atteggiamenti progetti futuri dove vuoi vivere da grande
Il quarantadue per cento dei ragazzi italiani da grande vuole vivere all'estero la percentuale sale al cinquantanove per cento
Per gli alunni stranieri sia per gli italiani che per gli stranieri sono gli Stati Uniti lamenta che raccoglie la quota maggiore di preferenze tre ragazzi
Si tratta di percentuali rilevanti di giovanissimi che si vedono proiettate all'estero da grande siamo senz'altro di fronte a generazioni cosmopolita abituato a viaggiare in tutto il mondo è sicuramente l'indagine
Ha rilevato più che le intenzioni concrete i sogni dei ragazzi alcuni giovanissimi ma il dato ci manda certamente un segnale
Da non trascurare in un Paese che avrà sempre più bisogno di giovani
Chiudo per affermando l'impegno dell'Istat a fornire misure dei movimenti migratori con un approccio ampie complessivo in questo non posso non ringraziare tutte le colleghe e i colleghi che lavorano che collaborano nostri colleghi che collaborò a questo
A questo rapporto
Che possa contribuire in maniera fattiva fare luce sulla complessa e sfaccettata realtà mi rotori attuale
Fornire nuove e più ampie informazioni non solo sui flussi migratori verso l'estero ma anche sullo stock di popolazione che vive all'estero così come sui fenomeni commessi con l'emigrazione rientra pienamente tra gli obiettivi dell'Istat a breve termine si tratta sia attraverso il censimento e una maggiore valorizzazione dati amministrativi
Sia con lo sviluppo di indagini statistiche ad hoc che consentano di approfondire aspetti specifici sul tema come quello delle acquisizioni iure sanguinis ringrazio tutti per l'attenzione
Grazie al al professor Francesco Maria che li presidente dell'Istat per la sua esposizione per le sue riflessione io non vorrei come dicono i giovani se poi le rare
Le riflessioni del presidente sua Eminenza
Il Cardinal Zuppi lo faccio per sentirmi meno boomer professor Rath Manganaro tiepido come icone di giovani DIGOS poi le rare deficit significa anticipare bruciare in qualche modo togliere il gusto del finale ma lei arrivando qui comunque qualche riflessione era già affidata i colleghi delle agenzie ci ha parlato della sua preoccupazione proprio perché verranno strappare davanti al TAR sempre colpa dei giornalisti
E quindi sa un po'Aso preoccupazione su sui giovani sulla necessità di favorire i ritorni cioè espresso anche le sue preoccupazioni
Sul tema dell'accoglienza dopo l'accordo tra Italia e Albania insomma questi sono i temi di cui lei ci ha parlato arrivando qui però ecco questa mattinata sono emerse tante ulteriori riflessioni tanti ulteriori argomenti per cui io mi affido alle sue riflessioni le sue considerazioni su questi argomenti prego presidente
Dunque sulla costa della Baia lascia monsignor Perego
L'ha già risposto d'le conclusioni vere ritirare monsignor Perego è al davvero io e quindi lo ringrazio ringrazio da Pier Paolo e tutti quanti i curatori vecchia un bellissimo
Documento è una miniera poi tra l'altro per qualche deformazione mi son messo subito a vedere l'Emilia Romagna bene anche la cosa regionale molto interessante a mio parere perché cita anche lì così una uno spaccato anche della complessità dell'Italia che sarebbe una cosa straordinaria se riuscissimo a capire da con qualche sistema
Perché effettivamente anche una composizione un mosaico i diversità per cui la scelta delle regioni dobbiamo molto interessante dice uno specifico perché poi sono indubbiamente i campanili
Mi dicono che sono importanti per tutti quindi sono una radice l'appartenenza
Così così qualificante io volevo ripartire dalla della presenza alla posizione di di Mauro lo ringrazio
C'è usciamo dalla polarizzazione uno dei grandi vantaggi diciamo del del rapporto il proprio parliamo delle cose parliamo di problemi proviamo a capire non a a schierarci siccome punto lo condivido molto
Forse potremmo anche imparare a farlo nessuno soltanto diciamo su questo mai vissuto
Perché se no si perde l'insieme è questo il problema ci si perde anche una competizione reale e quindi anche che cosa ci chiede che colpì soluzioni questo deve dieci impongono
A cui aggiunge lei il problema del momento che ancora stiamo vivendo cioè il Pnr R non è soltanto diciamo così un problema
Economico è Polo strutturale cioè che cosa abbiamo fatto a grandi questa è un po'il problema
E quindi che cosa vogliamo essere ruppe adesso mi sembrava il punto di partenza di Mauro fondamentale e il loro questo strumento è davvero utilissimo
Ripeto una miniera perché dentro ci ci si perde no
Pensati voi l'hanno fatto anche per tutti quanti anche un po'la sintesi tributo sarei felice
Per i piloni faccio parte la categoria anche Bignamini sarebbe stato sarebbe una grande cosa però poi permette diciamo in chiesa partiti eccetera vedere anche tutto quanto il resto no
Però questa questo il corso del PNR credo che frutto il cioè CPT evidenzia il momento che stiamo vivendo
Che richiede delle delle e delle virtù che richiede delle scelte forse paghiamo tutti e due
Altrimenti si perde il treno oppure si vive con le abitudini di sempre una situazione oggettivamente straordinaria che anche una enorme opportunità dopo la pandemia in queste altre pandemie
In cui chi così che i critici investe lo insomma credo che appunto questo richiede se l'eco delle scelte poco da fare no la prima fondamentale ancora diciamo auro
La polarizzazione nella roba che non non non che brucia le voglio opportunità o oppure non solo un un iper politicizzazione per di più diciamo così senza sì senza visione
Io penso anche molti casi così una sei corde più gravi a mio parere che che è avvenuta che le questioni umanitarie son diventate altro e devono restare quello che sono altrimenti appunto poi la polverizzazione sui questioni umanitarie ci porta a dire ad essere alte le conseguenze pericolosissime perché mette mette in discussione l'umanità vado più rapido poi melologo fattosi sintetica perché ho buttato lì ha usato con molta con molto pudore bene Comune
E io sono d'accordo sul giallo con pudore
Perché altrimenti diciamo su quelle parole che che diventano diciamo delle ricoperture penose
Io credo che ce lo usa con pudore perché è un rigore quello del bene comune che che deve richiedere delle appunto delle scelte che deve motivare le scelte tutto il con il rapporto poi premere anche così tanto importante perché dimostra anche che la Chiesa cerca di fare cultura
Di affrontare i problemi non soltanto diciamo così con la necessaria indispensabile fondamentale gratuita del della presenza dell'accoglienza del della vicinanza che è fondamentale ma che questa diventa cultura dice capacità di comprensione dei problemi e quindi anche di indicazione assoluzioni credo che così penso che dovremmo imparare a stare anche su tante altre cose tanti altri rapporti diciamo così con la stessa attrice Amenta
Rapidissimamente vari la chiese in uscita Knowles delle parole degli sloveni pare Francesco anche questi mandante Brusati con una qualche castità diciamo come bene comune certo qui c'è anche l'Italia in uscita
Cioè dovremmo anche renderci conto di che cosa stiamo noti che in realtà diciamo poco ci ci rendiamo conto e ancora sorprese qualcuno si sorprende ancora ecco
Non ci si può sorprendere mi ha colpito ecco poi il agli statistici ci dicono le cose scherzando appunto prima dicevo col Presidente che qualche volta pensiamo che loro facciano l'oroscopo cioè farlo eviti i sondaggi ed ci dicono ci siamo ci fa nove dello specchio guarda guarda che se questo qui uno degli ultimi sedici lucro parlato ma detto guarda l'Italia è un Paese in via di estinzione
Io ho fatto ritenuta Bireh purtroppo specie non so se anche il presidente conferma
La mette così che lo accusa diciamo forte righe Dépots virgola però sostanzialmente nulla smentisce no scoperta l'orgoglio di aver anche perché forse distinzione un po'troppo violento troppo
E Colette estinzione però in ogni caso cioè tra il lentezze eccetera non è una prospettiva così allettante
Per cui in questa il motivo per cui ci richiede che cosa vogliamo fare da grandi
Ah fors'anche da grandi per qualcuno di voi com'parlo per me è anche poter realizzare chi cioè che cosa vogliamo lasciare il dopo di noi però lo facciamo adesso ricchezza forse non so se questo è vero il l'oroscopo ma non credo e che forse ancora qualcosa si può fare
Ma bisogna farlo altrimenti il interamente o meno si accende romeno ma quella sì quella la prospettiva ecco l'ultime cose una così alcune sottolineature una mi ha colpito che il settantacinque per cento e in Europa
E c'è anche Mirko nel museo per il convento giustamente anche forse questo ci richiede anche un'idea un po'più europea cioè ci tiene anche a noi dipinti pensarci in maniera più europea
Con con quello che che comporta forse anche di una visione un po'più larga cioè siccome il la maggior parte sono giovani e mi ha colpito che il più del cinquanta per cento e del nord Italia
Mentre nel numero generale sei milioni il cinquanta per cento e del sud Italia
Chi Itavia adesso la maggior parte del nord Italia
E quindi forse ci aiutano anche a capire che che l'uomo italiano Poppi deve imparare a pensarsi in maniera un po'più larga un po'più grande già un'altra cosa il passaporto europeo io ve lo auguro
Io voglio ci sarò io vecchi che esse avevano facciamo presto volto europeo mio passaporto esercita il fisco permette giudice posso chiedere diciamo così
In compenso dal coltello risolvete il dubbio
Passato aveva in realtà i ragazzi già ce l'hanno queste problema ce l'hanno dentro e forse ci aiuterà anche a lui a non perde tradisce l'unico modo per non perdere dice per non perdere le appartenenze ci sono delle appunto delle nelle pagine importantissimi sulle appartenenze che carattere anche un po'nostro ma lo possiamo non perdere se siamo europei
Cioè non possiamo perdere se guardiamo in maniera larga ecco poi l'ultima cosa piccola piccola
Così note sui pensionati
Il sul il sul perché
Anche insomma piccole indicatore però mi sembrava punto che con contenuto nel nel nella ricerca che forse vale la pena effettivamente di così di di considerarlo perché questa qui anche un po'una sfida e c'è niente da fare cioè le cose che ricordava Mauro Della percentuali di di nascite vuol dire che se qui consiglio contro di noi non combattiamo la precarietà sennò andiamo e delle condizioni quel caso diciamo così
Il data altrove ci cercherò delle delle altre cose che appunto con con quello che comporta ecco per cui finiamo questo questo bellissimo rapporto ci aiuta a capire chi siamo e anche un po'chic che cosa vogliamo essere
Grazie al presidente della conferenza episcopale
Italiane Cardinal su di devo dire che questa immagine dell'Italia come Paese in lenta abbiamo detto lenta però estinzione mi ha mi ha molto colpito
Così come mi ha molto colpito una frase del cardinale zuppi quando ha detto però c'è ancora qualcosa che si può fare questo qualcosa che si può fare probabilmente proprio questo appello
Del presidente della CEI ad alzare il livello ad ampliare lo sguardo l'idea del passaporto europeo e molto bella non so se l'avete apprezzata anche voi in platea ma davvero questa cosa che i giovani questo passaporto europeo c'erano già dentro è una cosa che io trovo molto reale sarebbe anche molto bello che si diventasse pratica e concreta anche nella nella vita nella vita di tutti i giorni insomma ci portiamo a casa questo rapporto Migrantes una serie di riflessioni tutto questo noi lo consegnamo sua eccellenza monsignor Giancarlo Perego al quale affidiamo con piacere le conclusioni la riflessione finale di questo nostro incontro di questa mattina a lei la parola d'eccellenza
Sì ascoltando i diversi interventi mi sono fatto alcuni alcuni appunti
Con alcune conclusioni che possono essere che eventualmente utili in questo in questo momento
Abbiamo sentito che la mobilità si inserisce dentro questo debito
Demografico debito economico e Cristina Carlo diceva anche a Marsiglia
Il debito ecologico perché anche questo elemento è certamente importante questi tre debiti sono quello scenario generale al di là delle polarizzazione in cui leggere
Anche il rapporto immigrazione e al rapporto italiane del mondo di oggi a distanza di poche settimane dalla presentazione anche precedente
Credo che nelle scorse settimane presentando il Rapporto immigrazione abbiamo detto della tattica di chi arriva in Italia degli immigrati però leggendo questo rapporto vediamo anche la attica di Chieti Emeghara
Una pratica legata a diversi aspetti a una condizione di precarietà
Prende il sessanta per cento delle persone circa una condizione di disoccupazione una condizione femminile non di pari opportunità c'è una crescita delle donne in questa emigrazione e di pari opportunità soprattutto per questo mondo di giovani che non trova la capacità di mettere a frutto determinate competenze occhio vuole al tempo stesso arricchire le proprie competenze e dentro la mobilitare questo un aspetto certamente importante però la stratificazione
E quindi
Anche come come Chiesa ma al tempo stesso come società civile dobbiamo accompagnare con alcuni strumenti questa fatica non dimentichiamo ad esempio me lo segnala vorrei Pallottini di Londra l'alto tasso di suicidi degli italiani
A Londra dei giovani
Ma anche in altri Paesi in Svizzera in Belgio
Quindi dobbiamo anche leggere dentro questa migrazione tante volte
Un'incapacità di relazione fallimento una mancanza di rivelazioni di tipo familiare
Uomo o di tipo Micale che portano anche a questo quindi non dimenticherei questo elemento didattica che di questi due rapporti ci consegnano sia sul piano sociale che sul piano economico ma anche fisica
Secondo aspetto è certamente c'è una sola Italia che cresce per quell'all'esterno cresce in termini numerici abbiamo visto sei milioni cresce in termine di nascite come abbiamo sentito
Rinascite de ti bambini immigrati in Italia sono cinquantasette mila
Novantuno mila quasi il doppio quelli degli italiani all'estero
Con un mai un venti per cento di bambini che nascono fuori dall'Italia
Trecentonovantanove mila nascite sotto i quattrocento mila quest'anno e quindi novantun milizie dice questo aspetto questo un elemento importante da considerare anche in ordine al tema della cittadinanza
Da Verissimo antizanzare
Da cittadinanza nazionale ha cittadinanza europea cittadinanza globale ecco
Dove non è soltanto il discorso dei confini ma il discorso proprio delle relazioni che passano attraverso questo strumento della cittadinanza che sappiamo tattica anche ad essere riconosciuto
Nel nostro Paese una terza terzo elemento questo dato dell'emigrazione
Ci dice anche
Una povertà a un dato della povertà che cresce in Italia soprattutto giovanile abbiamo parlato di questo milione settecento mila
Mittente se ne studiano né lavorano
Però c'è anche tutto il dato che dicevo prima della precarietà c'è il dato di
Una contrattazione che è ferma lavorativa abbiamo sentito no sei milioni cento mila euro in meno in Italia rispetto alla Germania
Otto milioni rispetto a Germania quindi c'è un problema di contrattazione un mondo del lavoro così facile ecco che sta effettivamente facendo partire i nuovi cittadini italiani ecco abbiamo visto che ci sono il dieci per cento coloro che tra i cittadini nuovi cittadini italiani sono andati all'estero centotrenta quattro mila però è in crescita questo dato
Perché l'acquisizione cittadinanza permette una mobilità una ricerca del lavoro in un contesto molto più ampio arco
è stato dato lo sottolinea va bene anche il presidente catena zuppiere questo settantacinque per cento degli emigranti che sono in Europa ottantatré per cento dato dall'altro hanno che la lista ci ricordava
L'Europa per l'emigrazione per i nostri giovani età di mira gli emigranti è veramente una casa comune
E citando queste indicazione di superare i nazionalismi di continuare in questa strada nella costruzione dell'Oropa ecco questo dato dobbiamo ricordarcelo
All'elezione prossime ecco nel senso che è un dato fondamentale nel senso che non possiamo indebolire l'Europa per i nostri emigranti anche per i nostri giovani c'è un contesto così ampio un contesto di opportunità fondamentali
E quindi per noi l'Europa tali dati che escono ore certamente un bisogno un'opportunità fondamentale su cui lavorare e su cui costruire più sovente a vita più opportunità più scambio più condivisione perché soltanto questo ci aiuta quel a superare quel debito in quelle dimensioni che dicevamo
L'ultimo elemento che volevo sottolineare che il novantacinque per cento di questi emigranti sono cattolici che lasciano le nostre chiese
E che entrano nei diversi contesti di chiese locali
Soprattutto europee dove abbiamo la maggior parte anche dei nostri sacerdoti che accompagnano si parlava prima che è importante accompagnare ecco credo che questo deve essere considerato come un elemento fondamentale come Conferenza Episcopale Italiana ma nel rapporto con le conferenze episcopali
E questi Paesi dove ci sono la maggior parte dei nostri emigranti per capire quali forme che magari di cura animarum Moggi costruire che magari non ci sono le parrocchie personale di ieri o altre dopo le missioni cura animarum sono comunque esperienze nuove condivise con le Chiese locali che possono certamente costruire anche una Chiesa che è in cammino non dimentichiamo le parole della Lumen Gentium e della gaudium et spes chiesette declinante perché si è fatta da coloro che sono in cammino quindi questa dimensione
Del cammino è un elemento fondamentale anche per rileggere la storia dell'evangelizzazione in Europa il Piave dirigere questo nostro cammino quindi grazie a tutti coloro che sono intervenuti è stata una mattinata certamente fruttuosa e credo che questo rapporto
Nelle nostre mani può essere uno strumento importante da un punto di vista politico sociale economico e anche ecclesiale per costruire il futuro grazie ancora
Grazie a monsignor Perego grazie tutti grazie a voi per avermi invitato tutti uno buon proseguimento illustri tutti invitati anche al pranzo che seguirà alle
Dodici e trenta chili desidera fermarsi il benvenuto ecco ancora
Sì