Osservatorio Giustizia - Conversazione con il Presidente vicario del Tribunale di Milano, Fabio RoiaTema

Buone pomeriggio a tutti da Lorena Durso benvenuti all'ascolto di osservatorio giustizia e buon pomeriggio al dottor Fabio Roia presidente vicario del Tribunale di Milano dove in passato è stato anche pm alla Procura ordinaria che come magistrato e studioso si occupa da anni della violenza contro le donne buon pomeriggio
Da compiere Roja grazie davvero per aver accettato il nostro il nostro invito ecco gravi indizi come dire dicevo da questa brevissima interruzione si evince che in questa puntata appunto vogliamo parlare ancora del del tema che purtroppo una piaga sociale del tema del femminicidio dunque lei proprio recentemente qualche giorno fa in una in una intervista alla Corriere della Sera ha detto che anche fra i giovani è radicata l'idea patriarcale del possesso
E ha detto fra l'altro so che il concetto è un po'forte Emma ha la verità è che tutte le ragazze e donne che decidono di rompere unilateralmente una redatto una relazione senza l'accettazione dell'altro
Devono considerarsi a rischio di un'escalation o di violenza ed è davvero una un concetto un concetto forte allora ci vuole spiegare meglio che cosa intendeva
Appunto con con questo questo rischio di di violenza perché c'è questo rischio di violenza
Mi preoccupa innanzitutto l'abbassamento dell'età di chi commette reati orientati del genere mi riferisco in particolare ai dati dei processi celebrati a Milano
Per violenza sessuale e maltrattamenti contro familiari e conviventi atti persecutori perché dico reati orientati del genere perché il novantadue per cento degli imputati quindi parliamo di persone imputate e condannate
Sono uomini e quindi sono reati commessi principalmente se non nella totalità dei casi da uomini ed ecco da evitarsi sempre che rileviamo ogni anno
Per capire studiare innanzitutto la risposta giudiziaria ma poi anche la trasformazione della violenza di genere vediamo che la fascia maggiore degli autori di questi reati si colloca fra diciotto e trentacinque anni quali il quarantacinque per cento
Degli autori di questi crimini sono in questa fascia allora si tratta di giovani adulti giovani che come dire non sono cresciuti hanno respirato l'aria del patriarcato
Che esisteva negli anni settanta ottanta novanta quando per esempio in Italia non ci si poteva divorziare farlo fino al mille novecento socialista
C'era il un diritto di famiglia che non aveva subito la riforma del mille novecentosettantacinque dove l'uomo era al centro era il capo della famiglia
Potevo unilateralmente decidere per esempio la residenza aveva una sorta di pretenda sessuale nei confronti della moglie allora quelle generazioni erano nate in quella cultura
Ma queste nuove generazioni che quella cultura non hanno respirato perché agiscono violenza questa è la domanda alla quale forse dobbiamo iniziare a dare delle risposte
Il discorso della situazione di rischio signora ragazza giovane adulto donna che unilateralmente decide di interrompere la relazione
Perché nell'analisi io sono stato molto la fortuna di essere consulente della Commissione parlamentare d'inchiesta sul femminicidio della scorsa legislatura
Ne cade dei femminicidi che abbiamo esaminato quindi leggendo tutte le carte processuali duecentoundici femminicidi riferite agli anni due mila diciotto due mila diciannove
Abbiamo verificato come il femminicidio abbia una dinamica ben precisa l'evento terminale di una situazione che vede la decisione unilaterale della donna di rompere la relazione che l'uomo non accetta il tentativo dell'uomo di riavvicinare questa donna chiedendo le riproviamoci mi comporterò diversamente mettiamoci insieme
Una attività iniziale progressiva di violenza che può essere un attività diciamo persecutoria di molestie di osservazione di controllo e poi c'è il gesto femminicidi Dario ecco perché l'affermazione un po'forte io lo autodefinita proprio un po'forzati per cui ogni ragazza o donna che decide di rompere unilateralmente la relazione deve considerarsi a rischio deriva proprio da questo fatto da questa reazione
Di natura proprietaria possessiva controllante dell'uomo che non accetta ancora oggi di perdere una sorta di coda direi
E da qui rinasce l'idea del discorso del patriarcato cioè del modello maschile
Che non accetta di perdere un qualcosa che si sente in qualche modo gli debba appartenere ovviamente deve essere dura decidere fino a quando questa cosa può e deve appartenergli
E come se ne può uscire secondo lei qual è la ricetta per tentare di far cessare quel questa strage
Allora noi abbiamo iniziato devo dire su un piano normativo progressivamente sul piano culturale a fare dei passi in avanti nel senso che è stato fatto molto
Parliamo dagli anni novanta in poi
Sia a livello di produzione normativa che quindi hanno trasmesso dei messaggi culturali importanti faccio un esempio
Fino al mille novecentonovantasei anno in cui è stata varata la nuova legge sulla violenza sessuale puniva la violenza carnale o gli atti di libidine violenti erano due atti distinti la violenza Cana carnale quindi l'atto penetra attivo veniva punito più gravemente perché venivano considerati i reati contro la morale pubblica al buon costume
Che è una cosa ovviamente come dire non appartenente alla nostra civiltà attuale pure fino al mille novecentonovantatré e c'era questo tipo di sensazione
Gabbie novecentonovantasei giustamente la violenza sessuale è stato considerato un reato contro la persona quindi una forma di aggressione primaria
Alla libertà di autodeterminazione in questo caso il consenso meno del rapporto al rapporto sessuale di una persona
Quindi sono stati fatti molti passi avanti anche sul piano devo dire
Sociale ce ne parla molto è mutata anche la comunicazione in parte perché anche il linguaggio è fondamentale quando si raccontano fatti di femminicidio è fondamentale capire come ci raccontano perché se poi il messaggio
Viene trasmesso in maniera sbagliata ci possono essere rischi di vittimizzazione iniziale della persona che è venuta a mancare come se poi il femminicidio
Forse è colpa della donna che è stata uccisa
O forse in qualche modo giustificato attraverso comportamenti della donna allora tutto quanto è stato fatto oggi abbiamo una buon pacchetto di leggi che ci consente di intervenire sul piano giudiziario soprattutto penale
Però questo non basta perché questo è un problema che non si risolve solo con la risposta sanzionatoria
O di prevenzione e di tutela della donna sul piano giudiziario ma è un problema che si è risolto lavorando tutti insieme alle centosessanta gradi cioè tutte le agenzie di comunicazione distruzione
Di influenza giudiziarie istituzionali devono andare tutti dall'architetto da parte quindi condannare questo fenomeno
Nella quotidianità dei comportamenti no al di là del venticinque novembre che abbiamo se celebrato in data di ieri bisogna che questo supporto venga manifestato poi nei comportamenti concludenti nella quotidianità per tutti gli altri giorni dell'anno
Questo secondo me è ancora un po'manca perché ci sono dei messaggi un po'intermittenti che procedono a singhiozzo
C'è per esempio un profilo ancora di pubblicità strisciante sessista
Ci sono ancora cose non dette il seguiti dentro nella quotidianità e quindi questo deve essere ovviamente cambiato bisogna invertire la rotta ci
Vuole or per esempio Emma Bonino qualche giorno fa in un'intervista ha detto e nel giro maschile
Che deve essere sentita la responsabilità di combattere la violenza contro le donne non bastano i littoriali pensosi serve una presa di responsabilità
Chiara specifica pubblica ecco lei condivide questa posizione
Sì la condivido molto perché io ho cercato di coniugare questo termine per far comprendere il pensiero parlato di necessità di sentinelle sociali anche nel genere maschile che cosa significa
Ovviamente non tutti gli uomini fortunatamente
Generano producono violenza non so non non c'è un genere maschile totalmente violento
Allora questo porta inevitabilmente questo lo si vede per esempio da una banalità quando facciamo convegni e seminari non ci sono pochi uomini che partecipano dal fatto che chi non agisce violenta tende a considerare il problema non suo come esile io non sono un uomo violento quindi è un problema che non mi riguarda
Lo scatto da fare è che in verità questo problema riguarda tutto il genere maschile
Perché se è vero che io non sono violento posso conoscere un uomo violento allora credo che il mio compito a questo punto sia quello di isolare l'uomo violento di censurarlo fin dall'inizio di queste triplicazione della violenza
Facevo prima riferimento alle battute effettivamente meridionali c'era vado a cena con degli amici il cento battute sessiste e da un soggetto se tutti noi che stiamo commenti Italia quella cena isolani primo quel soggetto
E gli dice primo guarda non è proprio il caso sei antistorico sei superato non fai ridere probabilmente lasceremmo un messaggio e lanceremo un messaggio diretto all'unico l'isolamento che forse potrebbe iniziare a fargli riflettere che evidentemente quel modo di comportarsi apparteneva al secolo scorso ma non è più da un paese civile del due mila e ventitré
Senta invece per quanto riguarda ancora le cause giorni fa a abbiamo avuto modo di leggere sul quotidiano El domani in un editoriale di del professore Gianfranco Pasquino in cui
Diceva fra l'altro ovviamente io amo per ragioni di di di tempo sintetizzo all'osso
Ma insomma il professor Pasquino diceva questo che il patriarcato a alle sue anche molte colpe mai sbagliato usarlo come se fosse la madre esclusiva di tutti i tragici intollerabili
Fenomeni di il femminicidio in Italia
E altrove la mia ipotesi diceva Pasquino è che la variabile interpretativa più possente convincente è quella della disuguaglianza Paesi disuguali in termini di risorse e di istruzione
Di cultura di status di trattamento delle persone hanno un tasso di femminicidi nettamente superiore a quello dei Paesi in meno disuguali
E ancora diceva il professor Pasquino essenziale riconoscere pari dignità a tutti
Rispettandone le scelte di vita che non intralcino quelle altrui le disuguaglianze a cominciare da quelle attinenti al potere tutt'altro che solamente politico
Creano le premesse della violenza a partire da quella degli uomini soprattutto quando gli uomini temono di perdere il loro potere la perpetua no
Società meno disuguali sono possibili perseguibili conseguibili in meglio vivibili
Altre soluzioni mi ha mi è Lose rischiano di essere non soltanto prive di validità ma controproducenti
Che che ne pensa consigliere Roia
Ma fondamentalmente sono d'accordo il il patriarcato però in Italia ha avuto una forte caratterizzazione rispetto ad altri Paesi del nord Europa dove le disuguaglianze sono minori gli squilibri fra uomo e donna sono senz'altro minori rispetto ai nostri noi abbiamo avuto una storia come dire normativa che che arrivato molto tardi rispetto forse alle aspettative di crescita della società e io credo che questa sia una traccia che Chiari mappe che secondo me viene anche tramandata a livello educativo delle famiglie di oggi i nelle nuove generazioni dove sostanzialmente s'impegna da parte di talune famiglia al maschio che deve essere comunque in una posizione di predominio rispetto alla donna nella relazione
Questo lo vediamo per esempio quando registriamo frustrazioni
Nell'uomo che ha una posizione sociale inferiore rispetto a quella della donna o quando magari caso molto raro guadagna di meno rispetto al lavoro della donna davvero che assumo molto raro
Esatto soprattutto a parità di mansioni però direttora dannati afferma socialmente
E l'uomo invece non si afferma socialmente o non acquisisce una posizione di potere sociale che acquisisce la donna e deve essere un uomo particolarmente intelligente per accettare quel legame di predominio femminile
Perché altrimenti si scatena e germoglia c'è una cultura di violenza che poi viene esercitata non necessariamente fisica ma anche nostra demoliti invade l'autostima del lavoro che viene fatto del fatto di dire alle donne tue raggiunto questo tipo di posizione sociale non perché lei brava altissime laureata hai studiato e fatto dei Martel cioè intelligente ma per esempio perché ha aiutato il tuo corpo no la mercificazione
Del corpo femminile che viene ancora ritenuto una merce di scambio per raggiungere posizioni di potere
Guarì basta fare una giro sulla sui sociale a Milano c'è un osservatorio interessante presso l'Università Statale che studia proprio il mondo dei cosiddetti crimini d'odio i crimini on line si e e viene registrato un continuo aumento di attacchi alle donne e quindi degli sciami informatici di misoginia
Nel momento in cui una donna quindici una posizione di
Per in qualche riarticolazione della società quindi lo supporta l'istituzione il mondo dell'imprenditoria piuttosto che
La politica chi dice sempre quella Dana riparta in quel punto che è un punto che tradizionalmente toccava il spettava l'uomo ed era ricoperto dall'uomo non perché se lo sia meritato ma perché ha probabilmente
Ha usato il suo corpo uso un termine elegante come merce di scambio con qualcuno questa rivela una sorta di di pregiudizio di narcisismo ferito o addirittura di incrostazione culturale io dico subito culturale per cui quel posto deve necessariamente aspettare l'uomo
Io credo che ci sia molto da fare sul piano della flessibilizzazione delle educazioni soprattutto nelle nuove generazioni l'educazione alla rispetto adesso se anche questo progetto che ha presentato il ministro
Valditara qualche giorno fa un progetto per le scuole anche se insomma
Molti studenti hanno replicato perché che non basta perché servono anche altri altri tipi di percorsi ma ecco al di là di questo consigliere Roia io ricordo che lei qualche tempo fa
Ha anche parlato di una autorità autonoma per aiutare il Paese
A cambiare passo è ad attuare una una riforma culturale insomma una la creazione di un'autorità autonoma sul modello di altre autorità che già ci sono per questo cambio di passo e così
Quetta come dire io credo che possa essere una strada interessante da percorrere quindi un'autorità diciamo di garanzia autonoma che accentui tutte le competenze
In materia di prevenzione e di protezione e di controllo controllo in senso ovviamente a tecnico di tutte le le le politiche che vengono svolte in questo settore perché perché pensiamo a livello di prevenzione adesso c'è questo disegno di legge che è un qualcosa che dice
Introduciamo in maniera accettabile strutturale nelle scuole io direi
Partendo dalla scuola elementare se non ancora prima perché alcuni pedagogisti dicono che bisognerebbe partire addirittura la scuola materna per l'abbattimento dello stereotipo il marchio di turno non piange la femmina Harold a piange sempre
Questa è già unito ma io penso che questa autorità potrebbe coordinare innanzitutto tutte le iniziative che devono e sono fatte in maniera secondo me un po'caotica e disordinata oggi dei vari territori
Per sensibilizzare i giochi Vanni all'educazione al rispetto di genere
Ma soprattutto anche per esempio per controllare l'attività delle reti di protezione che adesso trovano molta disomogeneità sul territorio nazionale perché sono soggette
All'autonomia regionale quindi questa potrebbe essere una competenza così come potrebbe essere una competenza il controllo delle risorse che vengono dati ai centri antiviolenza quindi per implementando le risorse e capitalizzando le risorse per dei centri antiviolenza e parallelamente per dei centri che dovranno trattare gli uomini autore di violenza
Verificando effettivamente la competenza dal punto di vista della risposta
Perché noi siamo in un settore quello della violenza contro le donne che se non viene affrontato con una particolare professionalità e competenza agli operatori che gli approcciano rischiava di fare un danno rispetto invece ad un intervento positivo ecco questa autorità di garanzia che sarebbe un'autorità quindi tecnica
Priva anche come dire di una connotazione politica a parte che su questi temi credo che la politica
Dovrebbe trovarsi all'unisono insieme perché sono battaglie di civiltà come dire minimale di un Paese sia un grande Paese come il nostro ecco questa potrebbe essere secondo me è un'idea da percorrere
Sì come dire abbiamo provato tante cose forse Quetta potrebbe essere una cabina di regia nazionale che osserva veramente come vengono spese le risorse come vengono fatte
Le politiche di prevenzione che ci impone la convenzione di Istanbul se e come vengono un po'e attuate come funzionano i vari sistemi di protezione della donna in tutto il territorio nazionale perché non abbiamo una situazione assolutamente disomogenea
Questa deriva che in preda a una relazione da studi fatti dalla Commissione parlamentare d'inchiesta sul femminicidio pitturazione delle reti a molto disomogenea
E quindi non c'è una parte virtuosa una meno virtuoso abbiamo verificato a macchia di leopardo a macchia di leopardo è molto casuale dipende anche proprio dalla passione che ci sul territorio ci mettono che diversi soggetti che possono avere una funzione di traino rispetto ad altri
E poi c'è anche un problema di di risorse perché ricordiamo soltanto che la Spagna affatto ha varato un un piano antiviolenza su cui ha stanziato un miliardo cosa che insomma qui ci sogniamo nel nostro querela rettore fra
Io non l'ho citata come fonte perché non voglio scusanti però bisogna anche dirlo senza risorse diventa poi difficile operare
Faccio lo faccio e mi limito ad esempio della magistratura alla quali appartengono e oggi parlo di Milano abbiamo una scopertura
In tribunale del ventuno per cento di giudice non è però Procura della Repubblica a una percentuale dirittura superiore quindi per esempio
Attuare poi le norme l'ultima che è stata varata che danno giustamente priorità la trattazione richiedono investimenti
Il personale su questi reati diventa completo si scontra contro una realtà che invece vede dei vuoti d'organico e questo vale anche per esempio per la tutta la polizia giudiziaria oltre che per il personale ausiliario che ci aiuta nella direzione della giustizia
E d'altra parte la la scopertura di organico a livello nazionale nella magistratura ordinaria se non ricordo male di Chirac Ka mille ottocento magistrati il rischio vero sì sì prendere perder aggravante perché
Le le procedure di chi di reclutamento dei magistrati giovani della dei magistrati di prima nomina sono molto rigorose giustamente aggiungo io ma sono anche molto complessa molto lunghe
E quindi parallelamente magari c'è una fuoriuscita più veloce da parte di magistrati che ci sono decaduti da incarichi direttivi e semidirettivi e che accedono prima all'età pensionabile quindi abbiamo un turnover che sempre sproporzionato sbilanciato verso l'uscita piuttosto che verso l'entrata
E allora dicevamo parliamo della risposta sanzionatoria penale accennavamo prima mercoledì il senato ha approvato peraltro occorre ricordarlo in un'aula semivuota
Il testo del DDL Roccella con le nuove misure di contrasto alla violenza di genere
Approvato all'unanimità con cento cinquantasette voti quindi il provvedimento che era stato già approvato dalla Camera
Diviene legge lo ricordiamo anche qui in estrema sintesi il cosiddetto ddl Roccella si compone di diciannove articoli diretti da un lato a rafforzare la protezione delle vittime di violenza attraverso misure di prevenzione
Il potenziamento delle misure cautelari e l'anticipazione della soglia della tutela penale dall'altro ad assicurare la certezza dei tempi dei procedimenti che hanno ad oggetto reati di violenza di genere
O o domestica consigliere Roia lei avrà avuto modo di leggere
Con attenzione questo provvedimento ecco lei diceva prima che e comunque lo vede in maniera positiva ma ci dica qualcosa di più
Quindi non voglio entrare molto nel tecnicismo però ci sono
Tre punti che sono molto utili di RAI uno due fondamentali
Allora il primo che si può intervenire quando il maltrattamento nella prima falda e quindi quando c'è un esordio con queste misure di prevenzione che sono sostanzialmente provvedimenti adottati dall'autorità di pubblica sicurezza e che sono una sorta volendo usare un termine calcistico di cartellino giallo
Quindi praticamente sono uomo è all'esordio della violenza può essere ammonito si è ampliato il potere d'ammonimento
E anche qui però bisogna stare molto attenti perché l'ammonimento può essere fatto deve essere fatto quei soggetti
Il cui ricevere l'ammonimento abbia un'effettiva efficacia deterrente non abbia invece un effetto di escalation della violenza perché altrimenti avrebbe un effetto criminogeno ma questo è un problema
Che deriva anche qui dall'applicazione da parte di personale che ha esperienza di questa materia
Il secondo punto che secondo me fondamentale quello che viene introdotto alla misura che dà la possibilità alle forze di polizia
Di procedere all'arresto di chi ha commesso un delitto di maltrattamenti
O di atti persecutori anche al di fuori della acqua di flagranza o flagranza di reato Golda vuol dire purché questo avvenga nelle quarantotto ore dall'ultimo atto violento
Facciamo un esempio
Oggi una donna che subisce un episodio di aggressione che è l'ultimo di un abito alita di aggressioni magari greca al pronto soccorso perché ha necessità di cure mediche
Trascorrono diverse ore con la legislazione che abbiamo oggi questa persona non può essere arrestata perché è trascorsa quella che tecnicamente si dice la flagranza da quasi flagranza del reato è trascorso troppo tempo
Oggi invece con questa norma nella donna ovviamente riferisce quell'episodio ad una condotta abituale quindi l'ultimo di una serie di episodi di violenza
Fisica sessuale o psicologico economica quindi non necessariamente sempre fisica
La polizia giudiziaria può procedere all'arresto entro le quarantotto ore e questo vuol dire che dello strumento verrà applicato bene e quindi dovremo fare molta formazione su questo punto
Ci sarà la possibilità che le donne che vengono ma allettate a disposizione di rischio alto non vadano finalmente aggiungo io più nelle comunità o in case protette e quindi non debbano essere le donne a fuggire Geithner anche temporaneamente sradicate dalla loro quotidianità
Ma c'è la possibilità di proteggere le donne attraverso la libertà di circolazione dell'uomo violento in pratica e l'uomo che va in un altro tipo di comunità e non la donna dicendogli ovviamente per comunità può essere il carcere
Nel nei casi estremi dopo l'arresto perché il giudice riterrà che ci sono particolari esigenze cautelari oppure potrebbe andare agli arresti domiciliari ovviamente in un luogo diverso da quello dell'abitazione familiare ecco questo è un punto del sistema di protezione che è molto importante che onestamente mancava
Dentro perdendo tema e concludo sull'impianto che viene richiesto per poter ottenere dei benefici
Non già la semplice sottoposizione ad un trattamento degli uomini imputati o condannati per reati orientati del genere ma viene è richiesto l'editto di un trattamento punitivo si fa proprio riferimento a questo tipo di terminologia
Da qui la necessità e questo è un problema un problema però che si deve risolvere che qualcuno certifichi brutto termine
La effettiva di socializzazione e di un uomo violento cioè il fatto che l'uomo finalmente a seguito di questo trattamento abbia preso consapevolezza che dire violenza nei confronti di una donna è un crimine
E che come tale intendo un crimine merita una giusta punizione perché il problema che abbiamo ancora oggi nelle aule di giustizia e che gli uomini anche condannati non riconoscono di avere commesso un crimine
Ritengono di essere stati ingiustamente condannati ritengono che la propria compagna donna moglie abbia esagerato nella narrazione accusatoria
Ritengono che il giudice abbia sbagliato nell'erogazione di una pena e questo innesca un pericoloso rischio di recidiva di reiterazione del comportamento
Nei confronti della stessa donna o di altre donne
Dopodiché mi permetto di aggiungere che rispetto alla a sanzione penale se mancano mezzi e risorse per dare seguito alle denunce del personale delle forze dell'ordine non è idoneo accogliere segnali di pericolo se gli uffici giudiziari sono carenti
Le nuove norme appunto rischiano di non di non produrre impatti rilevanti e qui poi c'è anche il tema della della formazione anche dei magistrati che è molto importante perché mi pare di capire che la formazione non è obbligatoria
No assolutamente sulle risorse anche questa è una legge che prevede credo la il notte al pagamento di risorse e quindi la la clausola di non variabilità finanziaria
E è ovvio che che poi abbiamo delle ottime enorme che non riusciamo ad applicare per mancanza di risorse il problema si risolve a metà penso che possiamo assicurare un intervento che non è completo magari asporta molto sofferente non efficace traguardi o sul tema delle risorse ci vogliono
Ma non voglio neanche che venga adibito poi una ad una sorta di scusante per non fare qualcosa che invece possiamo e dobbiamo fare si deve fare senta davvero l'ultima cosa che cosa Consi
Gli ha a una vittima di violenza di genere
Allora il consiglio che darei a mia figlia a mia sorella ad un'amica
è che
Se una persona con cui lei chi confida viene a conoscenza di una situazione di violenza
Questa persona deve fare un po'd'acqua in Pirella sociale e qui faccio proprio il parallelo con l'uomo che non agisce violenta ma che a contatto con una persona che agisce violenta
Per questo che deve convincere questa donna di rivolgersi a un centro antiviolenza per Cary concentrati violenta se questo è un numero che sta per altro ricevendo moltissime telefonate dopo il
Il femminicidio di Giulia Cecchetti in il quindici ventidue
E dato che abbiamo sul territorio nazionale è una buona presenza di centri antiviolenza
Non è ancora a livello della direttiva europea che che raccomanda la presenza di un centro antiviolenza ogni in percentuale della popolazione residente però ci sono zone dove i centri antiviolenza hanno per storia tradizione una grandissima competenza ma perché dicevo in generale il Centro Antiviolenza perché innanzitutto è un luogo segreto nessuno sta che la donna ci va
Lei è la donna abita in un paese piccolo e quindi magari non vuole oppure ha paura che qualcuno lo posso venire a sapere può cambiare paese quindi rivolgersi ad un altro centro antiviolenza
Vicino perché era il centravanti violenta in ANCI tutto no scatta l'obbligo di denuncia diciamo no perché che opera all'interno del Centro Antiviolenza non ha un obbligo di denuncia non è un pubblico ufficiale o l'incaricato di pubblico servizio
è una donna va a un posto di polizia racconta
Una storia abituale di violenze Alicata subito la denuncia perché c'è un obbligo da parte senza degli operatori di polizia giudiziaria e tre perché le operatrici decente tempi violenta sono formate all'ascolto all'accompagnamento non al giudizio
Normalmente hanno presidente di psicologa e avvocate esperte nel settore civile e nel settore penale che possono indirizzare quali sono gli strumenti di tutela più adeguati al caldo perché noi oggi possiamo avere strumenti di tutte intimità amministrativa
L'ammonimento
In sede civile l'ordine di protezione oppure in sede penale attraverso la denuncia che il primo passo di un lungo percorso
Al quale però deve rispondere a un'istituzione giudiziaria efficace competente e che sappia ascoltare le donne
E allora non è la ringraziamo davvero molto per questo suo contributo grazie alla consolle aeree Grabow Roja attualmente lo ricordiamo presidente vicario del tribunale di Milano con alle spalle una lunga esperienza in materia di reati contro i soggetti deboli è la violenza addomestica grazie davvero consigliere Roia si conclude così anche vera questa settimana la puntata di osservatorio giustizia grazie a tutti per l'attenzione da Lorena D'Urso e ci risentiamo domenica prossima