"Più libri più liberi" - Presentazione del volume "Per un atlante dei diritti umani" (Testimonianze)

Allora buongiorno buongiorno a voi tutti
Buona domenica io del però prima di tutto molti ringraziamenti ringrazio il Centro per il libro e la lettura che ospita questa nostra iniziativa ringrazio naturalmente Taldo nostro presidente per l'impegno e la passione con cui ogni anno ci conduce insomma in questa avventura di più libri più liberi ringrazio naturalmente tutti quelli e sono impegnati saluto la mia officina vicepresidente Maria Panetta tutti volontari del crick
Poi naturalmente visto che sa presentare questo volume per un atlante dei diritti umani realizzato insieme a me ne sto International in Italia
Io devo un ringraziamento veramente affettuoso e convinto a Riccardo a Riccardo Onori con cui c'è stato un percorso basato su un'intesa perfetta
Stato una una bella dal viaggio fatto insieme ringrazio Martina uccelli che è stata una collaboratrice preziosa
Naturalmente anche se anche qui siamo al all'interno di casa la capo redattrice nostra Milano America e come sempre un esempio di impegno e ringrazio tutti gli autori alcuni sono presenti
Barbara Schiavon lì che e a un ferisce e stamani sarà anche coro relatrice che ha questo simpaticissimo Harstad le sue poste ma io sono strana
Che si occupa insomma con passione e competenza di Afghanistan
E qui siamo già nel tema
L'Afghanistan noi parliamo di diritti umani è un paese è stato occupato per anni e che poi nei guai erano stati fatti nei lutti prevarrà sull'embrione Società civile stanno brutalmente abbandonato si potrebbe venduto prima da Trump che ha
Tolto dalla dalle carceri un po'dipenda adita forca gli ha dato il di in alla dignità di interlocutori politiche politici e poi da by then
L'Afghanistan
Mi Ammar ti abbiamo Cecilia Brighi
L'Iran l'Iran oggi noi abbiamo sentiamo che Marchesi mamma di che una
Donne asiatiche si sta battendo perché pagano il carcere
Per la libertà delle donne di tutta la società iraniana non potrà andare a ritirare il Nobel
E ha iniziato uno sciopero della fame molto significativo per la comunità banali cioè che è una comunità religiosa minoritaria perseguitata
I familiari di massa minimi che sarebbero dovuti andare a ritirare il premio Sakharov fa e che non potranno perché sono stati ritirati tutti i passaporti il modo del regime iraniano di festeggiare questo
Dieci dicembre perché oggi siamo qui per questo a questo è dedicato questo volevo come hai fatto insieme a resti della nostra rivista testimonianze dieci dicembre
Non è un giorno un'altra il settantacinque sull'anniversario di quella dichiarazione universale dei diritti umani che nacque sulle rovine della prima guerra mondiale
E in cui ci sono scritti di i diritti civili politici e sociali anche quelli sociali Marcello Flores per esempio del nostro volume lo ricorda guardate se ne parla meno ma nella dichiarazione universale ci sono anche i diritti sociali più difficili da applicare ma ci sono come se ci sono perché è importante noi
Insieme a agli amici di Amnesty non abbiamo voluto e non vogliamo fare un un atto commemorativo
Ne parliamo perché quel tema quelli quei principi quegli articoli non devono essere un testo destinato solo a rimanere sulla carta
Perché è un'ampia parte del mondo sia spetta ancora che vengano realizzati messi in atto rispettati
Questo è guardate su questo c'è un punto che nel volume trattata con chiarezza
Ci sono due elementi da ribadire uno ne l'universalità dei diritti umani diritti umani sono universali duellare l'attività della cute delle culture che pure va promossa va rispettata ma non c'è il relativismo culturale che possono giustificare
La soppressione e la repressione dei diritti fondamentali
La libertà di stampa libertà d'espressione di parola di culto ha libertà di movimento la libertà della donna non c'è non c'è
Identità culturale possa giustificare le mutilazioni genitali femminili prelati su questo ci vuole una chiarezza cristallina il collaudo con Riccardo che apre il volume fra tra Riccardo e chi vi parla
Parte esattamente da qui qui dopotutto c'è anche la partita la particolarità alla virtuosità direi di Amnesty Amnesty perché a questa volevo Lezza perché no noi prende parte a destra o a sinistra non si caratterizza politicamente ma a giudicare regimi di destra di sinistra democratici quando Luca dice per il dispetto di quei principi là questo è l'elemento fondamentale il nostro volume attenere
Se si spacca e sezioni
Una intitolata in tema di libertà e appunto last libertà di stampa l'espressione di culto di movimento la libertà della donna nove Tampa Diarra abbiamo dedicato un un intero volume un volumone attiene una donna perché questa è una grande questione planetaria
Che si pone in Paesi naturalmente come l'Afghanistan come l'Iran ma che si pone anche nei nostri Paesi democratici dove ancora c'è tanto da fare come stiamo dicendo in questi giorni
E c'è un punto su cui alcuni autori tornano per esempio Marco Meyer fa un articolo a mio giudizio molto interessante in cui dice non ha senso perché spesso l'erede
Contrapponiamo diritti individuali e diritti sociali invece questi due queste due dimensioni vanno tenute insieme c'è una sezione che si occupa di accesso alle risorse
E Valdo Spini per l'appunto che è anche lui un autore del lo ringrazio del nostro volume si è approvato un aspetto fondamentale c'è questo diritto fondamentale dell'accesso alle risorse
E bisogna vedere come l'accesso alle risorse di miliardi di persone sì
Cornuda si combina con la sostenibilità ambientale che è un elemento fondamentale c'è il grande tema dell'acqua ne parla Giancarlo Ceccanti un nostro amico che di acqua si occupano concretamente in in Africa le risorse alimentari e c'è Tommaso Pacetti un altro autore che tenta una interessante rilettura
Ecologica della Dichiarazione universale
Questo Marcello Flores anche le parla della nell'intervista egli ha fatto Martina cha dice guardate lì c'è la la la dichiarazione ha dato un quadro di fondo dopodiché ci sono i diritti di nuova generazione anche quelli vanno incentivati e vanno vanno promossi
Per finire sito e dato veramente a finire anch'io vi rassicuro
C'è un'ultima parte cioè come poteva mancare i residenti tra pace e guerra tra pace e guerra cioè Ucraino naturalmente sarà arzillo c'eran pagati e si occupa di casa CISL eccidio Giorgia Giorgio Daria ma non prima del sette ottobre perché d'altra parte le riviste amici e criterio sappiamo alla periodicità però ce l'abbiamo fatta a infilare all'ultimo momento uno di una saggio interessante di Rodolfo ragionieri sul dopo sette ottobre e c'è una testimonianza di un'amica di Liliana
Molto sconvolgente toccante Deborah Barenboim che è una argentina che ha parenti in Israele e che si è trovata a venti chilometri dalla dalla strage messa in atto dai massacri sono tutti elementi che ci conducono a una riflessione abbiamo cercato con gli amici di Amnesty di sviluppare e che ci dicono che cosa al fondo che oggi abbiamo fatto molti passi avanti dal punto di vista della consapevolezza dell'importanza dei diritti umani
Ma ci sono anche tanti aspetti preoccupanti
Per tanti aspetti Gordon ricordo sempre Riccardo noi andiamo indietro sul terreno dei diritti umani e perfino nelle nostre democrazie sono preoccupanti segni di crisi
Rimessa in discussione di libertà acquisite allora
Per chiudere questo volume e il contributo insomma plurale degli amici e sono intervenuti che cosa ci vuol dire che noi dobbiamo in un tempo così complesso tenere sveglia la ragione critica e allora presente la complessità di quella che Ernesto Balducci che della nostra disertano fondatore chiamava è un bel testo era scritto in tutti i tempi la sua vita
Riflettendo anche sulla lezione dell'ottantanove cioè storie sulla lunga marcia dei diritti umani non sono dentro questa lunga marcia detti ma che fu a perché può a subire sconfitte portare arretramenti ma che ci deve indicare una direzione di marcia in cui è importante non perdeva strada ringrazio moltissimo grazie
Waldorf allo Sco il nostro grande Presidente
Grazie
Intanto grazie a chi ci ospita il Centro per il libro e la lettura quest'anno il Creek non ha potuto avere un suo salottino ma siamo riusciti avere molti spazi in cui svolge iniziative importanti come queste
Poi saluto Riccardo Noury tra l'altro i Solis sempre contribuito ogni anno Amnesty International sono socio di Amnesty International
Se volete poi vi dico quali sono le le istituti e associazioni le istituzioni a cui io do ogni anno all'inizio dell'anno qualcosa e fra queste c'è appunto senz'altro Ernest
E vorrei intanto tributare un riconoscimento
Diciamo la verità l'ho detto a Firenze ma lo voglio dire che anche a Roma
Quando è venuta a mancare Ernesto Balducci molti potevano pensare che in qualche modo il movimento di testimonianze sarebbe atrofizzato e anche la rivista
E invece è un grande merito di Severino Avella non solo tenuta in vita ma anche addirittura rilanciata e questo numero è molto bello perché come avete sentito dalle sue parole
è estremamente completo
Partendo dalla dichiarazioni di diritti per affrontare l'ambiente per affrontare i temi degli ultimi conflitti
Quando settantacinque anni fa è stata fatta la Dichiarazione universale parentesi vorrei ricordare il contributo una donna cioè di Eleonora Roosevelt Eleanor Roosevelt che fu a capo delegazione americana e protagonista di questa vicenda
Si era all'indomani di una seconda guerra mondiale in cui certo c'era il problema della divisione del mondo in blocchi che scoprì Java prefigurarsi
Ma c'era un certo ottimismo sulla capacità delle democrazie di esercitare un'egemonia
E dei diritti umani di diffondersi perché almeno a mio parere c'è uno stretto rapporto fra democrazia e diritti umani
Fra la possibilità di avere pur con tutti i limiti le lacune inefficienze
E le distorsioni per carità una prossima di controllo sia delle dei mass media sia del gioco politico di maggioranza e opposizione
Rispetta le dittature quando il rispetto dei diritti umani e affidato alla buona volontà ammesso che ci sia di chi in quel momento detiene un potere assoluto e settantacinque anni fa c'era probabilmente una maggiore ottimismo oggi siamo di fronte a problemi di quelli gravi in questo senso
Pensate che l'anno prossimo due mila ventiquattro
Ci saranno due rivincite
Nel due mila e il mille nel due mila diciannove a in Europa contro anche tante aspettative si affermò nelle istituzioni europee la cosiddetta maggioranza Ursula che e vaginosi organisti e populisti
E nel novembre si votò dagli Stati Uniti e by then prevalse contro Trump
Nel due mila ventiquattro ci saranno due rivincite l'elezioni del Parlamento europeo ed elezioni in America del nuovo presidente che entra però in funzione poi il venti gennaio successivo che dette modo ai sostenitori di Trump l'otto gennaio vi ricordate del due mila venti di organizzare quel terribile assalto al congresso
Quindi c'è con tutti le lacune ma c'è una sorta di rivincita
Su cui noi dobbiamo cercare di sensibilizzare l'opinione pubblica anche se dobbiamo ammettere che evidentemente per i nostri errori per le nostre carenze una parte dell'opinione pubblica cioè sfuggite
E cioè che se organismi populismi hanno preso campo
La mia analisi è perché abbiamo sbagliato analisi della globalizzazione
Cioè avevamo atteggiamento troppo ottimista per quel che riguardava la cioè le fasi operai ai ceti medi dei Paesi avanzati che invece hanno sofferto e quindi delle delocalizzazioni della Concordia
Del confronto del concorrenza al ribasso del costo del lavoro e quindi oggi abbiamo una situazione che dobbiamo rimontare rimontare certo con i mezzi della cultura del dialogo e viva dio rivalutando anche le riviste perché le riviste che sono stati abbastanza emarginate nel passato dalle librerie dal settore commerciale
E hanno però un grande merito e ora ne discuteremo a mezzogiorno anche col col presidente nuovo degli editori hanno un grande merito in generale le riviste sono nuclei di volontariato culturale
Un tempo c'erano le fondazioni bancarie che aveva delle riviste che si permetteva di pagare i collaboratori mi ricordo da ragazzo appena laureato cercavo di pubblicare sulla rivista del Monte dei Paschi su queste cose qui oggi nemmeno quello quindi le riviste esistono se ci sono dei nuclei di volontariato culturale che le alimenta no dei loro dibattiti le loro ricerche le loro possibilità allora intanto c'è un problema di non essere emarginati ne discuteremo appunto dopo ma soprattutto di considerare in tutto il loro valore questi nuclei di volontariato culturale
Sarebbe bello se la televisione pubblica che ha detto
Delle rubriche sui libri avesse anche delle rubriche che oltre che libri investano riviste potrebbe essere una delle cose da chiedere
Perché questo proprio questo aspetto del volontariato culturale che poi si scrive una spinta più generale al volontariato sociale ma con diverse caratteristiche credo che dovrebbe essere sottolineato dovrebbe essere potenziato e rilanciato
Dicevo prima che questo quaderno è molto bello perché c'ha i diritti umani e c'era anche il tema dell'ambiente a cui ho cercato di dare un contributo anche per come vecchio mattone del tema ex ministro dell'ambiente del governo Ciampi
Avete visto che si sta celebrando
Il seguito dopo l'apertura ufficiale della Cop Dent otto ma mi sembra che la deriva sia questa piuttosto che affrontare i temi scottanti della decarbonizzazione si preferisce puntare sul lungo Periodo
Dell'evoluzione tecnologica nel campo della per passare dalla fissione la fusione nucleare
Naturalmente tutti ci auguriamo che si arrivi alla fusione nucleare ma mi sembra il classico modo di rinviare il problema nel tempo e di non affrontarlo subito quindi il tema della sensibilizzazione ambientale estremamente importante per quanto riguarda pace o guerra uno dei meriti del cric io sono Presidente se prima vicepresidente e che il giorno sette qui abbiamo messo insieme
Dopo con un certo sforzo devo dire ma ce l'abbiamo fatta messo insieme il cardinale zuppi con della presidente della uscieri
Noemi Disegni con l'ex presidente dell'UCOII di mamma Ezzedine elisir la bollinatura della chiesa valdese
Alessandro Trotta
E insomma in tempo
è chiaro che era un dibattito molto difficile
Però la nostra idea come cricche è che anche nel tempo duro della guerra non si debba cercare non si debba cessare di trovare le vie del dialogo della convivenza e come sbocco ovviamente
Della pace insomma credo che come coordinamento delle riviste di cultura siamo riusciti a essere presenti quest'anno la fiera più libri più liberi
Anche quest'anno Mark secondo me è anche più presenti del passato e modo anche più qualificato del passato e certamente un mattone molto importante di questa presenza
Il libro che il quaderno che oggi presentiamo che e arricchito come si diceva prima da questa intervista con Riccardo Noury
A cui veramente perché hanno estiva veramente ringraziamento credo di tutti noi
Per l'azione coraggiosa e continuativa e duratura che svolge in questo tema insieme di diritti umani guai se non ci fosse Nesti e grazie quindi di essere con noi qui oggi in questo dibattito
Io ringrazio Valdo di queste sue parole
Per inciso ricordo nelle riviste naturalmente sono in vendita fra l'altro per l'occasione li vendiamo a prezzi ultrapopolari prezzi stracciati approfitta dell'occasione c'è anche il libro di Barbara per chi lo volesse
Ora io passerei la parola Riccardo allora sì
Vedi che Martina c'era sempre un'idea per risolvere le cose
Allora Bongiorno inizio col dire che Amnesty International molto orgogliosa
Dicevo siamo molto orgogliosi di questa collaborazione
Di grande qualità
In quest'anno
In cui ricorrono settantacinque anni dalla dichiarazione diversa dei diritti umani e soprattutto ripresentarla oggi perché oggi è il giorno la giornata dei diritti umani
Onoriamo
In questi minuti due due scelte molto radicali da fare o prendere
Gli ultimi tre anni
E fare il punto dell'orrore che abbiamo visto da quella strage del diritto alla salute che è stata la pandemia
Fino al la crisi climatica l'aumento dalla povertà delle disuguaglianze il colpo di Stato in Myanmar ritorno dei talebani in Afghanistan nella guerra di aggressione russa contro l'Ucraina il sesto conflitto tra Israele e Hamas
Degli ultimi quindici anni senza precedenti da ogni punto di vista e molto altro ancora
Per me che ho la fortuna di avere una lente temporale un po'più ampia che attraversa decenni
E più opportuno scegliere la seconda opzione e cioè quella di raccontare
I passi avanti che il mondo ha fatto di raccontargli anche in un giorno terribile dei tanti che stiamo trascorrendo in questi ultimi mesi
Ma
Omaggiare
E celebrare il coraggio delle persone
A partire da Eleonora Roosevelt ma per passare poi alle delegate dell'India della Repubblica Dominicana dell'Egitto che fare fecero sì che è una per la dichiarazione non fosse soltanto l'elenco dei diritti dei vincitori
Non fosse soltanto la visione di un sistema dei diritti umani basato su una visione liberale occidentale
Ma per essere entro l'universalità l'uguaglianza ed importanza della interdipendenza dei diritti
La dichiarazione ha ispirato
Movimenti
Della società civile
Ha favorito la nascita e di altre organizzazioni per i diritti umani tra cui ammette che è nata nel sessantuno
Quasi quindici anni dopo la dichiarazione
è spirato lo sviluppo del diritto internazionale per cui per molti di quei trenta articoli oggi ci sono convenzioni trattati Patti
Che ripropongono è è un po'una bussola morale ideale ed è anche riferimento concreto per le organizzazioni che fanno coi cani da guardia
Nell'evidenziare quali sono i diritti che i governi violano
Vorrei celebrare il ruolo che hanno avuto o persone come Rosa Parks nell'abbattimento della discriminazione razziale negli Stati Uniti il lavoro che ha fatto Nelson Mandela dal carcere fuori dal carcere
Il coraggio delle organizzazioni per i diritti umani israeliani e palestinesi che sono la nostra speranza il coraggio delle donne afgane iraniana che sfidano poteri maschilisti patriarcali misogini medievali
Vorrei che oggi c'era chi ci racconta Simo storie di coraggio
E e e che macina sino che il percorso di questi settantacinque anni che qui
Trovano una sintesi secondo me molto profonda
E che ogni volta che c'è stato movimento che ha lottato per i diritti e ha conquistato diritti ha tolto un pezzo di potere
E questo è il nostro compito togliere pezzi di potere
è un compito difficile
Di minoranza ma se cediamo Roy allo sconforto noi che possiamo fare qualcosa di questo Paese
Dalla democrazia imperfetta dalla cultura politica dei diritti molto fragile
Dall'emergere di leadership bullet autoritarie
Tossiche di narrazioni divisive nonostante questo noi abbiamo modo di poter di poter agire di poter opporci
Allora c'è ci sono migliaia di storie di coraggio io nel racconto una che attuale
A che fare con la guerra di aggressione russa l'Ucraina
A che fare con anche la fantasia e la creatività
Che caratterizzano le difensore difensori dei diritti umani da fare è quella di aria Alexandra scorci Venco
Un artista femminista
Che insieme a un gruppo di attivisti e russe per i diritti umani partendo dal presupposto che la guerra è un prodotto del patriarcato poi su questo si può discutere o meno io la vedo così
E la vedo anche rispetto a quello che sta accadendo adesso in Israele nella Striscia di Gaza
Di fronte ampia alla guerra ai danni che stava provocando in Ucraina i crimini di guerra come si dalla Russia e divieti di manifestare in Russia
Alexandra e le sue i compagni di questo collettivo benché ministri hanno avuto un'idea lo possiamo scendere in piazza
Ci inventiamo qualcosa dovrà Dex andrà nel marzo del ventidue tratta in un supermercato di San Pietroburgo
E ha tolto scaffale per scaffale i cartellini dei prezzi scrivendo mettendoci dei messaggi contro la guerra
è stata denunciata da un cliente molto zelante che si è accorto della cosa
Il quale è andato alla direzione da una cassa è una storia di zelo questo
Il cliente che la denuncia alla cassiera che si chiama la direzione alla direzione che chiama la polizia Alexandre viene denunciata
Dopo a piede libero viene arrestata
Ad aprile quasi un mese dopo passa diciannove mesi in carcere lei è celiaca non riceve la dieta che di cui ha bisogno
E tre settimane fa è stata condannata a sette anni di colonia penale
Ci sarà il processo d'appello
Faremo di tutto perché torni in libertà nel frattempo diceva di cure mediche necessarie però ecco se se c'è una storia delle mille storie che racconta del coraggio della determinazione della tenacia della creatività della fantasia
Di chi si occupa di diritti umani quella di Alexandra
E la storia del giorno grazie
Grazie grazie Riccardo
Qualcosa che dovremo tenere a mente insomma che nei prossimi tempi nei prossimi mesi
Però la Barbara Barbara schiavo lì appunto di cui qui c'è anche il libro come dicevo il suo ultimo libro che poi fa questa bella esperienza alla radio che dell'Afghanistan coscienza profonda chi ha scritto per il nostro volume prego guarda
Io vorrei ricordare anche tutti i giornalisti che in questo momento si stanno battendo soprattutto che a Gaza da soli io il mio Fix perché le cerco di sentirlo il più possibile mi dice io ogni giorno dico addio alla mia famiglia perché non sono sicura di rivederli la sera
E facciamo anche noi parte alcuni di noi parte dei difensori dei diritti umani perché credo che il giornalismo che valga la pena a leggere ascoltare e vedere e quello di chi si mette nel basso delle cose in cui accadono e appunto parlando di potere piano piano lo distrugge questo potere
Questo potere che ha
Devo dire che anche queste poltroncine violano i miei diritti e e su una specie di tortura
Io racconto ultimamente l'Afghanistan appunto perché ho scritto questo libro sulle donne afgane che dove secondo me e il paziente zero del patriarcato l'Afghanistan dove qualsiasi diritto umano
E stato violato nel giro di ventiquattro ore su una salita bugia che raccontano gli americani abbiamo fatto un accordo qui dalle Banier solo due giorni fa al portavoce
Dei dei talebani ha detto noi non abbiamo mai parlato con gli americani di governo inclusivo e questi invece avrebbero dovuto essere a parte degli accordi di Doha
La situazione oggi in Afghanistan è terribile come tutti i paesi in cui i diritti vengono violati non accade però che ci sia
Contro totalmente un genere e ci viene facile chiamarla apartheid di genere
Catastrofe umanitaria la peggiore catastrofe umanitaria diceva alle Nazioni Unite forse prima di vedere cosa
è successo a Gaza ultimamente purtroppo ci sono due narrazioni due tipi di giornalismo nel nostro Paese ma anche in altri una quello che si occupa Istat dalla parte del potere che giustifica alcuni eventi tremendi
E poi c'è il giornalismo che invece si pone appunto dal basso e cerca di raccontare quelle che sono le violazioni su brusii le mancanze i dolori delle persone
E e e io cerco di di fare queste un giornalismo che ammetto anche me e cambiato in quasi trent'anni che faccio
Questo mestiere nelle zone di guerra secondo me se racconti la guerra e ci stai veramente dentro e parli veramente con le persone che ti raccontano quello che passano non ci può essere in nessun modo una fascinazione della guerra cosa che invece purtroppo
Vediamo quotidianamente a prendi telegiornali leggendo i giornali che seguono una certa linea direi a partire dall'Ucraina sicuramente più che in altre guerre
E adesso con con Israele e Palestina dove si è vissuti una faziosità che non fa bene
A chi la subisce soprattutto hanno e che la leggiamo giornalismo dovrebbe essere un servizio per la società civile non per chi prende delle decisioni
Anzi dovrebbe essere proprio il contrario
Però è difficile difficile perché lo spazio e quello che è perché si è costretti in posti piccoli penso all'Afghanistan l'Afghanistan non è una notizia
Lo è stato nel momento in cui ci fu l'evacuazione dove l'Occidente si è un po'pulito la coscienza tirando fuori centocinquanta mila persone ma poi sa poi se n'è completamente dimenticato se ne ricorda il quindici agosto dove c'è l'anniversario ma poi se ne dimenticò per due giorni
Ma poi se ne dimentica di nuovo invece la situazione è intollerabile nel due mila ventitré intollerabile che oggi si sappia e non si riesca a fare niente
Perché finché mi parlate del ventisette gennaio e di tutti i mali più che sono stati detti e allora
Cioè mai più dove suoni mai più
Che sei vengono insegnati a scuola ci ammazziamo di incontri
Facciamo tutto e poi siamo di nuovo qui a parlare del fatto che si può bombardare un ospedale una scuola si può permettere che ci siano donne che non vanno a scuola solo perché sono donne
In Afghanistan dopo i dieci anni non vai a scuola e quella scuola che fai prima non è la scuola dove ti insegnano
Per cinque anni ha il senso critico a leggere e scrivere
Vieni manipolato e lo stesso succede per gli uomini sono arrivati i nuovi programmi dei talebani nelle scuole afgane sono aberranti quello che viene insegnato
Quindi non è solo andare a scuola andare a scuola in un certo modo
Il fatto di non permettere più la metà della popolazione ovvero alle donne di lavorare significa anche che neanche molti ragazzi maschi andranno a scuola e cosa ci faccio con un po'perché dovranno lavorare al posto delle donne
E cosa ci faccio con un Paese completamente analfabeta lo posso controllare
Esattamente come veniamo controllati noi quando ci vengono tolti dei programmi c'è modo e modo c'è un modo violento che quello che usano i talebani
Per controllare una popolazione c'è un modo soft a bassa intensità per controllare magari popoli più avanzati
Però che non sono in grado di fare la differenza noi non abbiamo modo di proteggerci di difendere i diritti umani se non c'è nessuna va in piazza però non succede niente
Fanno reportage pazzesco dove tu dici domani arriva la polizia non succede niente da noi il problema secondo me del due mila e ventitré e dell'anno del non succede mai niente in risposta a quello che accade come sta il potere potesse fa esattamente come poi dimostrano gli israeliani sono in grado di poter fare qualsiasi cosa senza nessuna ripercussione senza che nessuno sì posso boicottare Starbucks ha posto non andare ai CM
Ma è questo veramente perché non possiamo noi società incivile
Influire sulle decisioni politiche perché il nostro Paese non può dire no ma il sempre legato a qualcos'altro e questo come giornalista mi interrogo
Mi interrogo sull'efficacia di tutto ma voglio anche essere positiva come vuole essere Riccardo ci sono tante persone che sono coinvolte forse non saranno mai abbastanza forse noi non facciamo abbastanza nelle scuole a insegnare nei degli incontri
Ci proviamo però non faccia ci sembra mai di fare la differenza però qua siamo in tanti anche però non siamo mai troppi e non sia mai troppi a riuscirà a far capire al potere che adesso basta che non ci sta più bene tutto questo
I spesso si parla anche delle quote che un altro diritto io non voglio che ci siano il venti per cento delle donne io voglio che ci siano il cinquanta per cento io voglio che sia una donna brava sì alla pari invece purtroppo così non è non lo è in Afghanistan dove è facile gli hanno tolto tutto ma non lo è neanche nei Paesi più evoluti e qui mi fermo
Grazie grazie Barbara ora rimane forse qualche spazio per qualche piccolo intervento Alberto avemmo direttore di Tempo presente mi pare abbia qualcosa da dirsi avverto prego
Dopo le le e altre drammatiche terribili parole di Schiavolin io ritorno non entro proprio nel merito perché non la potrei aggiungere se non chiacchiere
Volevo soltanto fare una considerazione su il carattere organizzativo
Che riguarda tra l'altra che li evito culturale che nasce nell'ambito del cricket nemmeno a farlo apposta c'è una consentaneità sotterranea carsica per cui mentre voi
Parto arrivare questo numero meravigliosa di testimonianze lei eravamo al lavoro sul numero speciale Tempo Presente dedicato appunto al settantacinque anni dalla Dichiarazione universale
Su questo organizziamo la prossima settimana un incontro un meeting ma ci piacerebbe che quella fosse anche l'occasione per intersecare storie conoscenze rappresentazioni di questa terribile realtà e avere entro il contributo di tutti voi fare qualche cosa insieme
Per quel poco ma forse quel tanto che possono fare le riviste di cultura come testimonianza e non solo e solo questo poi avremo modo di di parlar bene comunque
La nostra proposta Bove davo su si muove su un altro settore
E quella di assumere la Dichiarazione universale dei diritti umani in costituzione ma anche soprattutto nello Statuto dei partiti politici che soffrono
Di una terribile in consistenza ideale valoriale che questo momento potrebbe trovare nella dichiarazione anche
Un punto di riferimento essenziale amici
Grazie tutto qui e comunque complimenti per questa bellissima iniziativa per questo splendido numero di testimonianze
Sapevo di questa iniziativa di Alberto Sordi questa idea insomma di questa campagna perché i partiti politici assumano all'interno dei loro statuti insomma i principi dei diritti umani insomma
Quindi c'erano c'è
Eccetto cioè
Se c'è qualche altro intervento qualche altra domanda qualche contestazione che sempre sempre un qualcosa che
Iddio
Di
Prego
Cecilia
Grazie io sì brevemente perché penso che la giorno
Daniela occupò da anni come Italia birmani insieme di di Birmania ma la Birmania è un po'diciamo una anche una una una scusa per per parlare di diritti umani in senso più ampio quello che noi abbiamo verificato nel corso di questi anni e soprattutto dopo il colpo di Stato lavorando
O con spingendo il governo italiano il Parlamento italiano il Governo il Parlamento europeo o su tutti i temi che riguardano il il ruolo geopolitico della della Birmania nel contesto dell'indo Pacifico quello che stiamo verificando che c'è non solo silenzi e ma c'è una grande disattenzione ignoranza della politica
Rispetto alle tematiche dei diritti umani quindi credo che sia fondamentale l'idea di lavorare perché la dichiarazione universale enti nella Costituzione diventi un elemento fondante delle scelte politiche
Dei partiti è che dei negoziati internazionali che si fanno
Sulle questioni di carattere economico penso al negoziato al Mercosur penso
Alla all'imputato l'importanza ormai che il indo Pacifico stabilendo o per l'Italia quindi al ruolo che le italiane i rapporti con l'India con la Cina abbiamo visto in questi giorni cioè il tema dei diritti umani semplicemente spesso una premessa
Che non viene poi attuata nel negli accordi economici negli accordi commerciali e degli accordi politici con gli altri paesi quindi io
Auspico che in quei che ci possa essere una ripresa di lavoro comune noi con annessi lavoriamo abbiamo presentato adesso un rapporto sulla violazione dei diritti fondamentali dalla parte dell'impresa Danielle in Birmania quindi c'è c'è c'è la necessità di lavorare insieme perché soprattutto a fronte delle elezioni europee il tema dei diritti umani della della priorità delle dei diritti
Possa diventare un un elemento di SDI scelta da parte di chi
Di chi andrà a votare siamo in una situazione in cui c'è un clima di paura c'è un clima di incertezza
E mi dispiace non solo per quanto riguarda Gazza io penso che ci sia una una crescita dell'antisemitismo
Nel mondo in Europa questa cosa l'ha affrontata non possiamo tacere quello che è successo il sette di ottobre con la violenza di Hamas che è un'organizzazione terroristica non può essere nascosta
Perché Israele sta a bombardando Gaza sono due cose che devono avere un peso devono avere una visibilità e una è una presenza nel nel dibattito internazionale perché la crescita dell'antisemitismo significa una riduzione del dei diritti mi politici dei diritti culturali dei diritti religiosi di tutti io sono un Altea ci sono però penso che questo sia un tema che non può essere sottaciuto quindi mi auguro che su queste questioni si possa lavorare insieme
In vista anche delle elezioni europee grazie
Sì Grazia sono blando Palmieri presidente del Circolo Fratelli Rosselli di Roma volevo attirare l'attenzione su un aspetto che minaccia continuamente i diritti e poi potrà minacciare sempre di più l'attuazione dei diritti umani se noi riflettiamo un po'sulla tendenza che si registriamo in questi ultimi anni e cioè
Il la tendenza di un potere politico che cerca di concentrarsi sempre di più
Di presentare la proposta della sicurezza come una condizione per assicurare la libertà delle delle persone per poter le assicurare l'efficacia della politica quando si crea un quadro di questo tipo
Che va sempre più a ridurre poi gli spazi di democrazia perché come avete detto la democrazia i diritti si difendono se c'è una società civile
Che agisce attivamente in una democrazia allora veramente si crea una gabbia a mio parere che rende disegni di di di più difficile la difesa degli indirizzi MAC posso dire una cosa se noi riflettiamo l'unica industria che è cresciuta in questi ultimi anni e l'industria della sicurezza
E questa sicurezza quindi io penso che noi dovremmo fare attenzione nel parlare dei diritti non soltanto di denunciarvi a di vedervi e cioè ma cercare che si crei che si eviti una situazione tale in cui poi i diritti poi hanno sempre meno possibilità via S. realizzati grazie
Sì dando
Sì sì sì sì
Io riprendo anche un attimo quello che decide de diceva Cecilia voi ci avviamo verso le conclusioni
Mi pare che questo quest'idea della tutela della libertà della coscienza e la tutela delle diverse identità sia fondamentale
Noi ne parliamo anche in poi nel colloquio con ritardo che all'inizio del volume ne parla sempre nella nel volume
Gianni Criveller che è un grande missionario scrittore ha tradotto Don Milani in cinese
L'obbedienza non è più una virtù ha voglia di attualità a Hong Kong in Cina lì c'è il problema della libertà di culto della libertà di coscienza che vedete è un tema poco poco di moda ma nel mondo è fondamentale prima dicevo della solidarietà di Vargas mamma dico la comunità Bari che in Iran è perseguitata pesantemente
Allora lì bisogna tornare a un principio
Che c'era una volta mi ricorda del trovato in un testo di Sorge inizio in in cui c'è un personaggio che è un una ragazza che affida di un alto dirigente del partito famiglia abbia naturalmente di potere a un certo punto lei comincia a difendere i cristiani
E e i suoi amici di Roma perché ma perché fai questo perché sono perseguitati ecco noi dobbiamo avere a cuore tutti quelli in nome della loro identità di quello in cui credere o non credere
Credo che o cambiare credo
Libertà di convertirsi quaranta queste nel mondo sono oggi ancora spesso è un'utopia cioè e e queste sono le questioni fondamentali a cui il dieci dicembre
Ci richiama come la distinzione che tu facevi blando noi naturalmente dobbiamo siamo in questi anni
Io ossessionati Lupa dall'ideologia securitaria non abbiamo spesso rapacità di fare un operazione che è fondamentale
Cioè l'ideologia seguitare a mare la sicurezza invece importante è questa e questa è la cosa bisogna è all'insegna sicurezza diritti questa comunicazione non sempre facile
Esatto esatto allora io
Riccardo Barbera
Allora io se non ci sono altri ringrazio tutti la parking dire a comando le riviste ci danno alcun sostegno non ce l'hai fatto riportare a Firenze
E è stato un vero piacere stare con voi e soprattutto in una maniera non formale abbiamo cercato
Insieme ad amici di Amnesty che ancora li deve ringrazio con Riccardo puoi fare in un altro momento a Firenze diciotto alla prestigiosa biblioteca dei biografi ci sarà Giuliana Sgrena
Grazie grazie mille grazie grazie a tutti voi grazie grazie nazionali verso il territorio
Grazie eseguiti
Ecco