Con Giuseppe Azzaro, Carlo Carletti, Valentino Paesani nell'ambito delle iniziative del Partito Radicale "Natale in carcere".
"Con i detenuti mi capisco al volo", confidò Marco Pannella ad Andrea Marcenaro, quando malato non usciva più dalla sua casa in via della Panetteria nel 2016 per un servizio poi pubblicato su Panorama.
È vero: con la comunità penitenziaria, con i dolenti in generale, emarginati o malati che fossero, con gli ultimi in generale, riusciva a entrare in speciale … empatia.
Di Marco, spesso, si è detto che la sua era anche la politica del "corpo".
Mi verrebbe da dire: "dei corpi", di quelli percorsi in quella sua splendida e lunga prefazione datata 1974, scritta a un libro di Andrea Valcarenghi, "Underground a pugno chiuso".
Pier Paolo Pasolini ha definito quella prefazione una sorta di manifesto del radicalismo italiano.
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