Manovra di Bilancio: ci meritiamo un bel voto. Intervista a Massimo Bitonci

Radio radicale e stiamo con Massimo Bitonci sottosegretario al ministero per le imprese e per parlate del della legge di bilancio che vede oggi l'ultimo capitolo qui a Montecitorio allora comandata
Insomma avete fatto uno sforzo importante sul cuneo fiscale avete diciamo al tolto una uno scaglione dell'IRPEF avete fatto ma anche una riforma fiscale adesso non so se per i Comuni sarà lo stesso però avete fatto un passo in avanti per verso la tassa piatta allora come sta andando e soprattutto che tipo di sforzo che fa
Io direi che questa è una manovra un po'a tipica perché dovessi inserita in quello che anche il contesto nazionale anche di carattere internazionale
Nel senso che c'è stata una fortissima inflazione siamo arrivati al dodici per cento lo scorso anno verso abbiamo
Un tendenziale per la Fiera Milano sul cinque virgola quattro al prossimo anno prevediamo di andare su RAI due e mezzo
Quindi c'è una certa riduzione di inflazione
C'è stato un aumento molto importanti tassi di interesse e questo ha influito ovviamente su cui si è fermato sì che si è fermato al quattro e mezzo per cento però ha influito negativamente sia sui prestiti alle famiglie dove c'è stato quasi una un raddoppio del costo degli interessi passivi quindi sulle le rate dei mutui che pagano le nostre famiglie molto anche avere all'impresa e quindi creando un problema anche di liquidità le imprese però il Papa impattare ovviamente anche sulla debito pubblico perché ricordiamo che noi chiuderemo quest'anno circa su voi novanta le previsioni sono Subotica sui novanta
Miliardi interessi passivi sul debito ma il prossimo anno sforeremo i cento nella due mila e venticinque supereremo i centodieci a questi tassi su previste comunque delle riduzioni per il prossimo anno perché ovviamente abbiamo raggiunto un target massimo dei tassi e la BCE dovrebbe andare verso la riduzione progressiva dei tassi per un tendenziale Sandra verso probabilmente un tremendo per cento
Il il prossimo anno
Questo è frutto negati negativamente ovviamente sulla sul bilancio con delle risorse
Estremamente limitate la scelta del governo è stata quella di sostenere la domanda visto l'impatto inflazionistico sui salari sappiamo che non crescono in Italia ormai data qualche decennio e per far questo l'operazione
Andata sui trentadue miliardi complessivi della della manovra
Più della metà sul taglio del cuneo fiscale e contributivo atta a traverso quindi il taglio dei contributi ma anche la rimodulazione delle aliquote dell'IRPEF ricordando che proprio ieri sera
Il consiglio dei ministri ha approvato il decreto attuativo sulla che segue ovviamente la riforma fiscale sulla rimodulazione quindi siamo passati nel giro di due anni da da cinque aliquote a quattro adesso a a tre aliquote ovviamente il beneficio ai beneficio per tutti quanti i redditi mai beneficio maggiore per i relitti fino a trentacinque mila euro si calcola che sui trentacinque mila euro il l'impatto del beneficio combinato tra il taglio del cuneo fiscale il contributivo e l'innalzamento della no tax area perché c'è anche il tema della mera innalzamento adeguamento
Della no tax area che trovato una quando è stata innalzata fino a otto mila cinquecento però tutti quanti
Un adeguamento che porta un taglio di circa mille e cento euro quindi in circa un cento euro al mese che non è poco visto anche quelli che sono i temi delicati bilancio per ricordiamo che c'è stato uno scostamento superiore ai quattordici miliardi che è noto mentale quindi crede tale debito pubblico e quindi insomma la manovra un po'tutta la poi c'è un intervento importante sui fringe benefit per perché ovviamente poi chi finge devono essere erogati dall'azienda quindi non è automatico come il taglio invece contributivo il taglio e il taglio fiscale
è chiaro che si apre una un anno particolare dove abbiamo una fortissima incidenza anche del superbonus
Altro intervento dire importante
Del consiglio di ieri non è stato prorogato che non è stato prorogato però sono stati salvaguardati ovviamente i lavori fatti da da a tutti quanti soggetti quindi non c'è un problema di restituzione
C'è un problema di adeguamento quindi il prossimo anno scende al settanta per cento villa i superbonus però si tiene conto anche del fatto che verranno tutelate le famiglie
Meno meno abbienti per cui sappiamo che il problema principale superbonus è stato il tema che una operazione così massiva atta a tutti dove sappiamo benissimo che sono state ristrutturate moltissime seconde case al mare in montagna magari di persone di persone ricche e che quindi potevano permettersi anche situazione a ingigantito questa misura siamo arrivati adesso a fine anno arriveremo a cento miliardi di costo complessivo superbonus Maroni già valutiamo che il prossimo anno ci saranno altri venticinque forse trenta miliardi è così quindi si arriverà probabilmente a superare i centocinquanta miliardi di superbonus e quindi chi si sta seguendo in questo momento capisce benissimo che è una misura che poteva tranquillamente avere degli affetti Diversi se contenuta se ci fosse stato un tetto se posta del riservate alle prime case alle persone meno abbienti ai condomini in via prioritaria purtroppo una misura che la influirà molto molto anche sulla chiusura del bilancio del prossimo anno insieme al tema degli interessi passivi e anche il tema pensionistico per il prossimo anno avremo una unitarietà importante tra quelli che sono i contributi versati e le pensioni erogate Queenstown detta di altri trenta miliardi meno sarà facile chiudere
La manovra di bilancio io penso che ci sia stato comunque una un lavoro importante a livello europeo da parte della ministro Giorgetti
Con questa nuovo patto di stabilità che dovrà essere ovviamente poi ratificato approvato
Va be'stabilità che insomma ci ci dà la possibilità di una contrattazione diretta con la comunità europea
Le che quindi anche direttamente suona con il Parlamento europeo sarà possibile tenere conto di quelle che noi consideriamo sempre delle spese che non dovrebbero entrare all'interno del patto no come le spese militari che diverso diretta delle spese quali obbligatorio no nel senso che tutti gli stati partecipano e poi il tema della né ovviamente del PNR R. perché perché le spese dei Wiener diciamo siccome comunque queste vanno comunque incrementare perché una parte ovviamente e a prestito e una parte invece a fondo perduto vanno incrementare quello che il debito pubblico quindi già tener conto anche dell'incremento dei prezzi passivi sulla sulla debito pubblico
Bah alle previsioni per quanto riguarda il il PIL ma nel Nader ne perdevamo una crescita dell'uno virgola due per il prossimo anno le ultime previsioni da Bankitalia lista da danno uno zero virgola sette ecco noi comunque speriamo in un rimbalzo del PIL perché sappiamo che il termine molto delicato è il deficit per l'Italia cioè per cui il tema è Together il saldo primario che che vuoi ma se hai poi i tre si passi sul debito e un impatto del superbonus o anche del tema pensionistico importante questo per fruire c'è negativamente sul vertice
ITIS lei avrebbe scommesso sul cuneo fiscale considerando questa situazione che mi ha descritto perché avvelenato parecchie risorse allora lei ha allora ha mai fatto un pro memoria su quello che si sarebbe potuto fare
Senza il consenso alla la riduzione del cuneo fiscale ma sì però è anche vero come ho detto prima che se l'impatto maggiore inflazionistico con l'inflazione al dodici per cento dello scorso anno
Più o meno in questo periodo verso verso novembre e sapendo che un dodici per cento inflazione va impattare direttamente sui salari di quelli che sono più colpiti che sono ovviamente i lavoratori dipendenti
è chiaro che il Governo poteva fare un'operazione sull'offerta magari sugli incentivi ma ho voluto fare un'operazione sulla domanda
Che che dire che è stata fondamentale assolutamente obbligatoria perché devi compensare ciò che è stato tu lo fai magari in maniera automatica con la rivalutazione
Delle pensioni che sorte rivalutate insomma fino alle beh quasi pratica praticamente fino all'impatto inflazionistico fino a due volte fino a quattro volte il minimo pensionistico e quindi sulle pensioni diciamo così
Minime ma non solo perché insomma quando una pensione superiore a o determinatore INCE è abbastanza chiaro che l'impatto non è come chi ha una pensione minima chi ha una pensione due volte il il minimo è chiaro che il tema poi degli incentivi cioè per spingere la crescita e quindi il PIL bisogna spingere sugli incentivi su questo io Peci è stato fatto un importante lavoro in sede europea
Perché europea si è riusciti a
Tutte nere una rimodulazione PNR RPR Power Ryu
A e abbiamo un al nostro ministero prestato riprese circa dodici miliardi di cui sei miliardi e tre e faremo un decreto proprio a gennaio a metà gennaio nel dove verranno rifinanziati gli incentivi di transizione cinque punto zero
Che è una continuazione della indi induista quattro punto zero che quindi per due mila ventiquattro lavoreranno insieme quindi ci saranno come si chiamerà il decreto
Il decreto sarà transizione cinque punto tranquillo
No perché con tutti questi decretare che state facendo il crescita in mille proroghe e adesso c'è questa il transizione perché bisogna dare attuazione al finanziamento di questi sei miliardi e tre
Che verranno dedicati ad accompagnare le in palese alla transizione
Energetica e digitale e ci sarà un dieci per cento anche riservato la formazione che non c'era più quest'anno perché sappiamo che formazione quattro punto zero era terminata ancora
Lo scorso anno quindi un impegno anche sulla formazione Massa se servirà come dicevo prima ad accompagnare l'impresa in un passaggio che diventa obbligatorio anche a livello a livello europeo
Però con dei vincoli nel c'è il sesso che i finanziamenti saranno vincolati intanto a una certificazione preventiva che aiuta anche gli imprenditori perché è uno dei dei temi più delicati di tradizione di inizia quattro punto zero
è stato quello del contenzioso successivo da parte l'Agenzia delle entrate nel senso che magari c'erano degli investimenti in ricerca e sviluppo o di investimenti importanti e questi ultimi che veniamo contestati successivamente dall'agenzia delle delle entrate
Contro edizione cinque punto zero e versano certificazione preventiva è una successiva che dovrà certificare la riduzione dell'impatto no cioè nel senso che siccome sono
Misure che svolgono a una riduzione importante di quello che è l'impatto sull'ambiente dal punto di vista anche del dell'inquinamento
E allora dovesse certificato c'è una riduzione e quindi si incentivano in quella misura
Di promuovete
Ma io direi che ha urtato un anno estremamente complicato per il contesto assi economico sia geopolitico che internazionale nel senso che e non si poteva pensare che si aprissero dei conflitti così
Così importanti tra l'altro uno nel cuore d'Europa e uno nel Mediterraneo che qui interessa l'Italia in maniera prioritaria
E che e che ha ha creato delle situazioni economiche con una fortissima in casa rincaro dei costi delle materie prime
Stanno calando espulsi che stanno calando verso un fortissimo rincaro per quanto riguarda il costo energetico che alla base ovviamente della della vita delle famiglie ma anche della sopravvivenza delle nostre imprese però diciamo che se vogliamo vedere un aspetto positivo di questo è che ha fatto capire che in Italia di l'Italia deve guardare verso una potenziamento di quella che la Poli proprio fabbisogno energetico l'autonomia energetica e quindi si è aperta tutta una discussione una serie anche di iniziative volte ad arrivare a uno autosufficienza perché ovviamente quando il costo del cast del petrolio e delle altre
Del delle altre materie energivore era era più basso non ci si pensava adesso invece ed è diventato prioritario e penso che sia un'evoluzione positiva perché si va verso le rinnovabili e si va verso l'auto l'auto che c'est di carattere energetico voto
Ma sicuramente molto più della sufficienza ecco apprezziamo un sette e mezzo va bene allora grazie Bonanno a Massimo Bitonci sottosegretario al ministero per le imprese